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INTRODUZIONE INTRODUZIONE ALLA PROFILASSI DELLE ALLA PROFILASSI DELLE MALATTIE INFETTIVE MALATTIE INFETTIVE 07-05-2015 Brigida L. Marta Centro Studi e Ricerche in Salute Internazionale e Interculturale Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Alma Mater Studiorum Università di Bologna CdL in Infermieristica, a.a. 2014-15

Profilassi delle malattie infettive - AMS Campuscampus.unibo.it/186037/55/8_Infermieristica_07.05.2015_Profilassi... · Consente la eliminazione dei patogeni ... Ambiente (es. legionella

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INTRODUZIONEINTRODUZIONEALLA PROFILASSI DELLEALLA PROFILASSI DELLE

MALATTIE INFETTIVEMALATTIE INFETTIVE

07-05-2015

Brigida L. MartaCentro Studi e Ricerche in Salute Internazionale e Interculturale

Dipartimento di Scienze Mediche e ChirurgicheAlma Mater Studiorum Università di Bologna

CdL in Infermieristica, a.a. 2014-15

PROGRAMMA: (delle 3 lezioni)

- definizioni e ciclo di trasmissione

- profilassi delle malattie infettive

- profilassi immunitaria o specifica

- studio di caso

- malattie infettive e complessità socio-economica: studio di caso

Corpo

CulturaPercezione

del se

Società

Disease

Illness

Sickness

“Malattiacome azione”

“Malattiacome azione”

DiseaseDiseaseSicknessSickness

IllnessIllness

SaluteSalute

PazientePaziente

OperatoreOperatore

PazientePaziente OperatoreOperatore

Com

unità

Servizio

Contesto eco-socialeContesto eco-sociale

PazientePaziente OperatoreOperatore

Com

unità

Servizio

Contesto eco-socialeContesto eco-sociale

DEFINIZIONI: Malattie infettive o/e Malattie Trasmissibili

Malattie infettive o/e Malattie Trasmissibili?

Una malattia infettiva è una malattia determinata da agenti patogeni che

entrano a contatto con un indivíduo, e che viene trasmesso da una sorgente umana, animale o inanimata ad un'altra persona sia direttamente sia attraverso un veicolo o

un vettore.

Malattie infettive o/e Malattie Trasmissibili?

Le malattie trasmissibili coprono una gamma più ampia rispetto

alle malattie infettive, includono le zoonosi e le malattie trasmissibili non necessariamente

infettive.

Malattie infettive o Malattie Trasmissibili?

Se la strategia terapeutica può variare tra le varie malattie infettive e trasmissibili (per es. disponibilità di farmaci, vaccini ecc) la profilassi in generale segue le stesse

logiche ed usa gli stessi strumenti.

MALATTIA INFETTIVA

….

….

…..

...

….

INFEZIONE E MALATTIA

INFEZIONE

MALATTIA INFETTIVA

Interazione di un microrganismo e un ospite recettivo (uomo, animale)

Implica la replicazione dell’agente nell’ospite

Consente la eliminazione dei patogeni

Determina la comparsa di anticorpi

All'infezione non segue necessariamente la malattia

È l'espressione clinica dell'infezione

INFEZIONE E MALATTIA

INFEZIONE

INFEZIONE

Processo mediante il quale un ospite suscettibileviene invaso da un agente patogeno capace di

causare un possibile danno.

Questo contatto, più o meno duraturo e con lamoltiplicazione del germe, può non causare

danni evidenti.

MALATTIA INFETTIVA

Condizione nella quale l’agente patogeno si moltiplica nell’ospite provocando alterazioni

locali o generali.

La malattia infettiva puo’ essere apparente o inapparente (latente)

INFEZIONE - MALATTIA

Affinchè l'infezione possa evolvere in malattia è

necessario che si realizzino una serie di condizioni

legate:

all'agente infettivo

alle modalità di trasmissione

all'individuo infettato

all'ambiente

AGENTE – TRASMISSIONE – OSPITE - AMBIENTE

I COMPONENTI DELLA CATENA INFETTIVA SONO:

AGENTI INFETTIVI

SERBATOI DI INFEZIONE

VIE DI INGRESSO E DI USCITA DEGLI AGENTI PATOGENI

MODALITA’ DI TRASMISSIONE

OSPITI SUSCETTIBILI

AGENTE INFETTIVOLa maggior parte dei microrganismi

svolge un ruolo essenziale nel mantenimento dell'equilibrio biologico dei vari ecosistemi

Da un punto di vista antropocentrico esistono microrganismi:

Ambientali Commensali Parassiti

AGENTE INFETTIVO

I parassiti:Microrganismo che

sfrutta nell'ospite, nutrendosi a sue spese e danneggiandolo.

Patogenicità:È La capacità propria dei

microrganismi di creare danno all'ospite.

Virulenza: Diverso grado con cui si esprime la patogenicità a seconda dello stipite microbico in causa.

Carica infettante:Numero minimo di microrganismi necessario per dare inizio all’infezione. Molto variabile da una specie all’altra e, da uno stipite a un altro.

Tossigenicità:Misura la produzione di sostanze tossiche (esotossine) da parte del microrganismo.

AGENTE INFETTIVO: altre caratteristiche

Contagiosità: Capacità di un patogeno di passare da un soggetto recettivo all'altro, a seguito della sua eliminazione all'esterno dell'ospite nel corso del processo biologico.

La contagiosità dipende dalla sopravvivenza, ovvero dalla capacità dell'agente di sopravvivere nell'ambiente mentre cerca un altro ospite da infettare.

Persistenza: La capacità di sopravvivere in una forma infettante.

Latenza La capacità di sopravvivere in una forma non infettante.

AGENTE INFETTIVO: altre caratteristiche

Persistenza del patogeno nell'escreto

AGENTE INFETTIVO

Clima e condizioni geografiche sono in grado di influenzare l'andamento delle malattie infettive

Ma l'agente può farsi “aiutare” da veicoli e vettori e/o sviluppare un ampio spettro d'ospite

RESERVOIR

SERBATOI E FONTI DI INFEZIONE

Serbatoio di infezione: la specie vivente o il substrato inanimato nel quale i microrganismi patogeni vivono e si perpetuano.Uomo (es: epatiti virali, meningite.) Animale (es: molte salmonellosi, brucellosi).Ambiente (es. legionella pneumophila, clostridium botulinum, miceti)

Fonte o Sorgente di infezione: l'organismo (umano o animale) infetto che elimina i microrganismi patogeni consentendone la trasmissione all'ospite recettivo. Uomo ammalato Animale ammalato (antropozoonosi)Portatori

PORTATORI

portatori precoci

portatori convalescenti

portatori cronici

portatori sani propriamente detti

Soggetti che eliminano gli agenti patogeni senza presentare i segni clinici della malattia.

PERIODI DI INCUBAZIONE DI ALCUNE MALATTIE INFETTIVE

Rabbia: da pochi gg a oltre un anno

Lebbra: da alcuni gg a parecchi anni

Epatite B: 60 - 90 gg (45 - 180 giorni) Tifo addominale: 1 - 3 settimane (3 gg - 3 mesi) Salmonellosi non tifoidee: 12 - 36 ore (6 - 72 ore)

Scarlattina: 1-3 gg (raramente più lungo) Morbillo: 10 - 14 gg (7 - 18)

Meningite meningococcica: 3 - 4 gg (2 - 10 giorni)

LA TRASMISSIONE

DIRETTA verticale: madre fetoorizzontale: fonte di infezione uomo sano

INDIRETTAfonte di infezione veicolo

uomo sano

VEICOLI e VETTORI

Veicoli inanimati

Veicoli animati

o Vettori

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VEICOLI e VETTORI

Veicoli inanimati

Veicoli animati

o Vettori

attivi

passivi

AriaAcquaSuoloAlimentiEffetti d'usoStrumentario medico-chirurgico

Anopheles

Phlebotomus (pappataci)

Pediculus humanus (pidocchi)

mosche

VIE DI INGRESSO e DI ELIMINAZIONE DEGLI AGENTI INFETTANTI

VIE DI INGRESSO DEGLI AGENTI INFETTANTI

Via placentare: sifilide, toxoplasmosi, rosolia, epatitevirale di tipo B e C, AIDS, infezioni da Cytomegalovirus e da Listeria monocytogenes.

Via digerente: i microrganismi trovano una prima barriera nella saliva e una seconda nell'acidità del succo gastrico.Febbri tifoidi e paratifoidi, salmonellosi, colera,dissenteria bacillare, epatite A, poliomielite.

VIE DI INGRESSO DEGLI AGENTI INFETTANTI

Via respiratoria: l'albero respiratorio è una via di ingresso di numerosi batteri e virus responsabili sia di forme localizzate all'apparato respiratorio (tubercolosi polmonare, influenza, polmoniti) sia generalizzate (morbillo, rosolia, ecc ).

Via genito-urinaria: porta d'ingresso di malattie trasmesse attraverso il contagio sessuale (sifilide, gonorrea, AIDS, epatite virale di tipo B e C, vulvovaginiti da Trichomonas vaginalis).

Via congiuntivale: vi penetrano patogeni che causano affezioni locali (congiuntiviti infettive) o generali (brucellosi, morbillo, AIDS).

VIE DI ELIMINAZIONE DEGLI AGENTI INFETTANTI

Via cutanea: la cute integra non rappresenta una via di eliminazione microbica, ma lo diviene se è sede di lesioni di continuo (es. vaiolo, varicella, sifilide)

Via orale e nasale: emissione dei microrganismi localizzati nelle prime vie respiratorie (es. streptococchi,stafilococchi, micobatteri della tubercolosi, corinebatteri difterici), e degli agenti di malattie generalizzate (malattie esantematiche, influenza) I microrganismi sono in genere veicolati dalle goccioline che si eliminano con la fonazione, con la tosse, con lo starnuto.

Via ematica: vengono eliminati microrganismi attraverso insetti ematofagi, strumentario infetto, traumi, ecc

Via rettale: emessione di numerosi microrganismi a localizzazione intestinale (salmonelle,shigelle, vibrioni del colera, virus ECHO, virus dell’ epatite A). (importanza della contaminazione ambientale)

Via urinaria: l'urina può contenere sia microrganismi patogeni responsabili di malattie localizzate alle vie urinarie (tubercolosi renale, pieliti), sia microrganismi presenti nel sangue (brucellosi, tifo addominale).

Via genitale: attraverso le mucose delle vie genitalisi eliminano gli agenti della sifilide, della gonorrea, dell'AIDS, della epatite virale di tipo B e C, i Citomegalovirus.

VIE DI ELIMINAZIONE DEGLI AGENTI INFETTANTI

FATTORI INERENTI L'OSPITE

Difese dell'organismo:Fisiche: cute, membrane muco-secretorie, acidità; Inflammatorie: reazione localizzata, fagociti ed isolamento del sito di inoculazione

Immunità:Acquisita: sia cellulare che umorale:per pregresse infezioni o vaccinazione

Passive solo umorali: immunità trasferita da anticorpi tra made e figlio sia per via trans-placentare sia attraverso l'allattamento

FATTORI INERENTI L'OSPITE

Suscettibilità e Resistenza:

Genetica, Età, Sesso, Gravidanza

Nutrizione, traumi, condizioni generali, altre infezioni

FATTORI INERENTI L'OSPITE

la recettività varia da individuo ad individuo nello stesso individuo in funzione dell’età

la recettività aumenta in seguito a malnutrizione affaticamento a stati di debilitazione in presenza di malattie a decorso cronico

FATTORI AMBIENTALI

AMBIENTE:

Fisico Culturale SocialeEconomicoPolitico

FATTORI AMBIENTALI

http://www.worldmapper.org/index.html

MALARIA DEATHS

http://www.worldmapper.org/display_extra.php?selected=389

MEASLES DEATHS

http://www.worldmapper.org/display_extra.php?selected=385

HIV/AIDS DEATHS

http://www.worldmapper.org/display_extra.php?selected=374

MATERNAL MORTALITY

http://www.worldmapper.org/display_extra.php?selected=379http://www.worldmapper.org/display.php?selected=258

GDP WEALTH

http://www.worldmapper.org/display.php?selected=169

MENINGITIS DEATHS

http://www.worldmapper.org/display_extra.php?selected=386

Haiti

PNEUMONIA DEATHS

http://www.worldmapper.org/display_extra.php?selected=404

ALL RESPIRATORY INFECTION DEATHS

http://www.worldmapper.org/display_extra.php?selected=403

La complessità ha effetti concreti sulla comprensione dei fenomeni e sulla pianificazione degli interventi

LA PROFILASSI LA PROFILASSI DELLE MALATTIE INFETTIVEDELLE MALATTIE INFETTIVE

ENDEMIA: Costante presenza di una malattia in un determinato territorio.

La malattia, sotto l’azione di condizioni favorevoli, può passare allo stato epidemico.

EPIDEMIA: Rapido aumento del numero di casi di una malattia. Può essere causata anche dalla presenza di una sorgente d’infezione importata in un territorio nel quale non esisteva.

CASO SPORADICO:Caso isolato di malattia, a cui generalmente non ne seguono altri

INCIDENZA: numero di nuovi casi di malattia in una data popolazione in un determinato periodo di tempo.

PREVALENZA: numero di malati di una data malattiapresenti in una popolazione in un determinato momento.

LETALITÀ: numero di pazienti morti dopo diagnosi di una determinata malattia sul numero totale dei casi diagnosticati di quella malattia.

CONOSCENZE NECESSARIE PER ATTUARE UN’EFFICACE PREVENZIONE DELLE MALATTIE

TRASMISSIBILI

durata del periodo di incubazione

durata del periodo di contagiosità

rapporto infezione-malattia

frequenza e durata dello stato di portatore

persistenza dell’immunità

conoscenza della popolazione di riferimento

e del contesto

serbatoi, fonti e veicoli di infezione modalità di trasmissione

AGENTE – TRASMISSIONE – OSPITE - AMBIENTE

Come realizzare la profilassi delle malattie infettive?

Identificazione della sorgente di infezione Eliminazione del focolaio e del serbatoio Interruzione della catena di trasmissione

Misure che aumentano la resistenza dell'ospite

LA PROFILASSI DELLE MALATTIE INFETTIVE SI REALIZZA ATTRAVERSO:

AGENTE – TRASMISSIONE – OSPITE - AMBIENTE

TIPI DI PROFILASSI

Profilassi indiretta Azione sull’ambiente per limitare la diffusione del patogeno

Profilassi diretta Azione sugli agenti eziologici e catena di trasmissione

Profilassi immunitaria e chemioprofilassi Azione sull’organismo ospite

PROFILASSI INDIRETTA

Mira ad eliminare tutte le cause che possono facilitare l’insorgenza o la

diffusione delle malattie infettive attuando una serie di provvedimenti che hanno come oggetto principale il

risanamento dell’ambiente

Esempi

…..

…..

….

PROFILASSI INDIRETTA

Razionale smaltimento dei rifiuti e liquidi

Approvvigionamento idrico con acque potabile

Controllo sugli alimenti dalla produzione alla vendita

Costruzione razionale delle abitazioni e dei luoghi di lavoro

Educazione sanitaria della popolazione

PROFILASSI INDIRETTA

SMALTIMENTO DELLE ACQUE DI RIFIUTO

Acque reflue domestiche: materiale fecale e urinario umano diluito in acqua di lavaggio e di scarico

Acque industriali comprendenti sostanze tossiche e inquinanti chimici

In passato le acque reflue venivano disperse senza alcun trattamento di depurazione nelle acque superficiali o nel suolo

In numerose nazioni, tra cui l’Italia sono entrate in vigore varie disposizioni legislative

Allontanamento mediante fognature • Impianti di depurazione e smaltimento delle acque

SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI

Discarica

Incenerimento

Trasformazione in compost

POTABILIZZAZIONE

L’acqua puo’ essere veicolo di organismi patogeni e sostanze tossiche

Varie norme stabiliscono criteri idrogeologici, fisici, chimici organolettici e regolano la presenza di sostanze

indesiderabili e tossiche

•Sistemi meccaniciFiltrazioneClorazione

Ozonizzazione

Mezzi fisiciRaggi ultravioletti

Calore

DETERMINANTI E SALUTE

PROFILASSI DIRETTA

Consiste in un insieme di provvedimenti, applicati a quasi tutte le malattie diffusive, che si prefiggono di colpire l’agente patogeno in

modo da impedire la sua diffusione dalla fonte di infezione all’individuo sano

Individuazione dei sogetti a rischio dei portatori dei malati

Trattamento Chemio profilattico Immuno profilattico

Educazione Informazione Modifica abitudini e

stili di vita

Eradicazione delle sorgenti, eliminazione del focolaio e del serbatoio

Coinvolgono:

Illness:PsicologiciCulturali

Sikness:Sociali Economici Politici Giudidici

Determinanti strutturali

Ad

esio

ne a

scree

nin

g e

tra

t tamen

to

Determinanti personali

IDENTIFICAZIONE DELLA SORGENTE

Presupposto per ogni intervento di prevenzione e di bonifica è

l'identificazione del microrganismo e dei meccanismi che ne consentono la

diffusione

PROFILASSI DIRETTA

1.Notifica e accertamento diagnostico 2. Isolamento / allontanamento delle

persone infette da quelle sane, al fine di prevenire la trasmissione degli agenti patogeni

Isolamento in ospedale Isolamento per infettivi Isolamento domiciliare coercitivo

3. Trattamento dei contatti 4. Disinfezione, disinfestazione

nell'ambiente

Sono definite 5 classi di notifica di malattia infettiva

Per ogni classe è previsto un elenco di malattie e la definizione di specifiche procedure che

riguardano il ruolo del medico notificante (medico di medicina generale, pediatra di base, medico ospedaliero, specialista ambulatoriale,

libero professionista), dei servizi di Igiene Pubblica, e delle regioni.

1. NOTIFICA DELLE MALATTIE INFETTIVE

1. NOTIFICA DELLE MALATTIE INFETTIVE

Scopo informativo: consente di definire la frequenza della malattia, la sua incidenza sulla popolazione, l'andamento e la distribuzione geografica, e altre

informazione di carattere epidemiologico

Scopo operativo: consente di attivare tutte le misure profilattiche del caso

La notifica delle malattie infettive è regolata dal decreto ministeriale n° 15 del dicembre 1990

Malattie soggette a segnalazione immediata perchè rientrano nel regolamento internazionale o perchè rivestono particolare interesse:

1. Colera; 2. Febbre Gialla; 3. Febbre Ricorrente Epidemica; 4. Febbri emorragiche virali; 5. Peste; 6.Poliomelite; 7. Tifo Esantematico;

8. Botulismo; 9. Difterite; 10. Inflenza con isolamento virale; 11. Rabbia; 12. Tetano; 13. Trichinosi.

Competenze del medico notificante: segnalazione telefonica al servizio di igiene pubblica entro 12 ore

Competenza del servizio di igiene pubblica: segnalazione immediata al servizio di igiene pubblica della Regione, dare incarico per l'inchiestra epidemiologica che poi

verrà notificata alla Regione tramite il bollettino redatto mensilmente.

Verranno notificate agli enti interessati (Ministero della Sanità, Istituto Superiore di Sanità, Regione) le modalità di sorveglianza sanitaria intorno al caso

1. NOTIFICA DELLE MALATTIE INFETTIVECLASSE 1

Malattie rilevanti perchè a elevata frequenza e\o passibili di intervento di controllo: 14. Blenorragia; 15. Diarre infettive non da Salmonelle; 16. Epatite Virale A; 17. Epatite Virale NAMB; 18. Epatite Virale non Specificata; 19. Febbre Tifoide; 20. Legionellosi; 21. Leishmaniosi Cutane; 22. Brucellosi; 23. Leshmaniosi viscerale; 24. Leptospirosi; 26. Listeriosi; 27. Meningite ed encefalite acuta virale; 28. Meningite meningococcica. 29. Morbillo; 30. Pertosse; 31.Parotite; 32. Rickettiosi diversa dal tifo esantematico; 33 Rosolia; 34 Salmonellosi tifoide; 35. Scarlattina; 36 Sifilide con manifestazioni contaggiose, 37 Tularemia; 38. Varicella.

Competenze del medico notificante: segnalazione tramite recapito dell'apposito modulo al servizio di igiene o al distretto più vicino entro 2 giorni dall'osservazione del caso.

Competenza del servizio di igiene pubblica: compilazione ed invio alla regione del modulo individuale, con cadenza mensile, insieme al riepilogo mensile.

1. NOTIFICA DELLE MALATTIE INFETTIVECLASSE 2

Malattie per cui sono richieste particolari documentazioni: 39. Aids; 40. Lebbra; 41. Malaria; 42 Micobatteriosi non tubercolare Tubercolosi.

Competenza del medico notificante: notifica tramite recapito dell'apposito modulo al servizio di igine o al distretto più vicino entro 2

giorni dall'osservazione del caso

Competenza del servizio di igiene pubblica:invio alla regione dei moduli 15 e 16 con cadenza mensile, Aids e Malaria seguono due percorsi a

parte con dei flussi informativi prestabiliti.

1. NOTIFICA DELLE MALATTIE INFETTIVECLASSE 3

Malattie per le quali alla segnalazione del singolo caso da parte del medico deve seguire la segnalazione all'unità sanitaria locale solo quando si

verificano focolai epidemici (due o più casi della stessa malattia in persone della stessa comunità: famiglia, scuola caserma, istituti di ricovero

ecc.) 44. Dermatofitosi (tigna); 45. infezioni, tossinfezioni e infezioni di origine alimentari 46. Pediculosi; 47. Scabbia

Competenze del medico notificante: notifica al servizo di igiene pubblica entro 24 ore

Competenze del servizio di igiene pubblica: compilazione del modello 15 in caso di epidemia e invio alla regione con cadenza mensile.

1. NOTIFICA DELLE MALATTIE INFETTIVECLASSE 4

Malattie notificate all'ASL e non comprese nelle classi precedenti, zoonosi, e malattie non precedentemente menzionate.

Compito del medico notificante: notificare al servizio di igiene pubblica ogni caso di malattia infettiva diffusiva o sospetta di esserlo, pericolosa per

la salute pubblica e non compresa nell calssi precedenti e zoonosi.

Competenze del servizio di igiene pubblica: compilazione dei modelli di denuncia in caso di epidemia, riepilogo mensile alla regione e ri-riepilogo

annuale.

1. NOTIFICA DELLE MALATTIE INFETTIVECLASSE 5

2. Interruzione della catena di trasmissione

INTERRUZIONE DELLA CATENA DI TRASMISSIONE

Allontanamento delle persone infette da quelle sane, al fine di prevenire la trasmissione degli agenti patogeni

attraverso:

Isolamento

Contumacia

Sorveglianza sanitaria

ISOLAMENTO

Separazione del soggetto infetto da tutti gli altri membri della comunità (esclusi sanitari). Può

essere domiciliare (nei casi estremi è previsto il piantonamento delle forze dell'ordine) ma

generalmente è realizzato in appositi locali ospedalieri (isolati dall'esterno)

CONTUMACIA

Soggiorno obbligato in un luogo (ambiente ospedaliero o propria abitazione), ma non separato dal resto della comunità, può essere esteso anche a persone non malate come familiari o altri sogetti

venuti in contatto con un caso indice (conviventi o contatti)

SORVEGLIANZA

Obbligo di presentarsi all'autorità sanitaria, per controlli e monitoraggio dello stato di salute, può essere esteso a tutti i sospettati di contagio,

per una durata non superiore al periodo di incubazione della malattia

COMUNITÀ VS INDIVIDUO?

Il Sanitario può limitare (o deve) la libertà delle

persone?

Ministero della Salute circolare n°4 del 13 marso 1998

“MISURE DI PROFILSSI PER ESIGENZE DI SANITA' PUBBLICA”

Provvedimenti da adottare nei confronti di sogetti affetti da alcune malattie infettive e nei confronti di loro conviventi o contatti

Determinanti personali

+strutturali

3) Eradicazione delle sorgenti, eliminazione del focolaio e del serbatoio

Eliminazione fisica degli animali e bonifica dell'ambiente.

Ma nel caso che il serbatoio sia l'uomo?Individuazione

TrattamentoEducazione

3. TRATTAMENTO DEI CASI

4. DISINFEZIONE, DISINFESTAZIONE NELL'AMBIENTE

PROFILASSI IMMUNITARIA O SPECIFICA

Scopo della profilassi immunitaria è aumentare la resistenza dei soggetti sani verso l’azione nociva dei parassiti

Immunoprofilassi

Chemioprofilassi

CHEMIOPROFILASSI

Chemioprofilassi primaria

• Somministrazione di chemioterapici o antibiotici a persone, recentemente esposte a un rischio di contagio, con lo scopo di bloccare lo sviluppo del processo infettivo

Chemioprofilassi secondaria

• Somministrazione di chemioterapici o antibiotici a persone con processo infettivo già in atto, ma in cui la malattia non sia ancora clinicamente manifesta e che quindi abbiano un aspetto clinicamente sano