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62 La Caccia al Cinghiale - N° 69 - Settembre-Ottobre 2012 Reportage Bignami Zeiss ASV+ Fieldshooting weekend

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62 La Caccia al Cinghiale - N° 69 - Settembre-Ottobre 2012

Reportage

BignamiZeiss ASV+ Fieldshootingweekend

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BignamiZeiss ASV+ Fieldshootingweekend

Un evento organizzato in Danimarca da Bignami, Zeiss, Sauer e Geco ci ha

permesso di valutare le prestazioni di armi, ottiche e munizioni anche nel

tiro a lunga distanza. Sparando con carabine Sauer S 202 equipaggiate con

ottiche Zeiss Victory HT dotate di torretta balistica ASV+ ed utilizzando munizioni

di serie Geco Express calibro 308 abbiamo colpito bersagli a 580 metri!

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Ulfborg non ha certo deluso le aspettative dei giornalisti invitati. Si tratta di una struttu-ra enorme, dotata di ben trentacinque diver-si poligoni ciascuno con cinque linee di tiro, per metà immersa in una foresta di conifere e per metà costituita da un territorio a bas-sa vegetazione litoranea (il mare dista solo pochi chilometri) alternata a dune di sabbia: un ambiente molto suggestivo, come potrete anche vedere dalle foto, completamente cin-tato, che permette ai tiratori di cimentarsi su ogni distanza possibile, da 50 a 600 metri. Appartiene ad un club di tiro privato (beati i tiratori Danesi, che possono permettersi lussi del genere).Poi per Zeiss è stata fondamentale la scel-ta degli altri partner con cui organizzare l’evento: la scelta è caduta su due colossi dell’industria di settore tedesca come Sauer, che ha fornito le carabine (nella fattispecie le modello S 202 e S 303) e Ruag, che attraver-so il suo marchio Geco ha fornito le muni-zioni. Zeiss, Sauer e Geco: tre marchi leader che unendo le forze hanno saputo organiz-zare un evento memorabile, che resterà im-

A fine giugno arriva l’invito da parte dell’importatore italiano di Zeiss, Sauer e Geco: Achille Berti di Bigna-

mi ci stuzzica la curiosità parlando di due giorni durissimi organizzati dai prestigiosi marchi tedeschi in un poligono in Danimar-ca, di centinaia di colpi da sparare, dell’oc-casione unica di potermi cimentare con il tiro a lunga distanza seguito da personale specializzato. Insomma ci vuol poco a deci-dere per dare subito la nostra adesione.La formula scelta da Carl Zeiss per presenta-re i suoi cannocchiali Victory HT e la torretta balistica ASV+ non poteva essere più ori-ginale ed al tempo stesso più impegnativa. L’invito ha interessato trenta giornalisti delle maggiori testate europee: alla fine in venti-due, tra cui il sottoscritto, unico rappresen-tante italiano, hanno partecipato all’evento.Anzitutto l’individuazione del luogo, a pri-ma vista discutibile, è stata invece dettata dalla volontà di trovare il miglior poligono d’Europa per potersi esercitare alle più sva-riate distanze di tiro con la carabina, an-che di grosso calibro. E lo Skyttecenter di

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Qui sopra,alcuni tiratorisi cimentano nel tiroa 580 metri.Nell’altra pagina,tre immagini relativead alcuni dei poligonipresenti nella strutturaSkyttecenter di Ulfborgin Danimarca.

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presso a lungo nella mente dei partecipanti. Il numero delle cartucce a disposizione per l’evento è sufficiente a dare le dimensioni dell’impegno organizzativo: abbiamo pron-te per essere usate ben 20.000 cartucce, che spareremo con le nostre carabine Sauer 202 che troviamo sul letto di ciascuno al nostro arrivo. Le consegneremo solo dopo due giorni di utilizzo intenso.Infine la durata e la durezza dell’incontro, che se da un lato hanno messo a tutta prova la resistenza dei partecipanti, dall’altro ha consentito di valutare pienamente le qualità dei prodotti presentati: raramente abbiamo sparato così a lungo in un solo giorno e in così tante diverse situazioni, ma alla fine delle due giornate avevamo tutti pienamen-te appreso le qualità dell’equipaggiamento che ci era stato sottoposto. Per la cronaca nessun problema né con armi, né con mu-nizioni, né con le ottiche, che erano state efficacemente tarate in precedenza: insom-ma un risultato positivo per tutti i tre marchi, che hanno dimostrato l’eccellente livello qualitativo raggiunto.

Tiro in libertàLa prima delle due giornate (7 luglio) vie-ne impiegata per familiarizzare i giornalisti con i prodotti. Il nostro gruppo, composto da Jose Maria (spagnolo), Georg (tedesco), Elemér ( ungherese) ed il sottoscritto, inizia dallo stand Geco, in cui prendiamo contatto con le nuove munizioni prodotte dall’azien-da tedesca, che affiancano la “Teilmantel” di cui abbiamo ampiamente parlato nel-lo scorso numero. Di recente disponibili anche nelle armerie italiane, le munizioni Geco montano due nuove tipologie di pal-la. Si tratta della Express, una munizione da caccia con punta in plastica particolar-mente adatta ai tiri a lunga distanza, e della “Plus” con palla di tipo “bonded”, ovvero con nucleo di piombo saldato alla blinda-tura, caratterizzata da una eccellente riten-zione della massa iniziale (perdita massima del piombo del 5%) e da una deformazione controllata. Le prove sono state eseguite in blocchi di gelatina balistica che hanno consentito in alcuni casi anche di recuperare i proiettili, così da valutarne l’efficacia ed il comporta-mento quando attraversano bersagli simili, per densità, al corpo delle nostre prede abi-tuali (cinghiali, caprioli, cervi). In sostanza la palla Express è idonea al tiro su animali di media taglia ed è caratteriz-zata da una veloce espansione, anche alle basse velocità. E’ molto precisa ed è stata usata come munizione “ufficiale” dell’even-

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to, impiegabile senza problemi anche a 600 metri di distanza.La palla “Plus” è invece destinata a bersagli di grandi dimensioni, dove si vuole che pal-la si fermi all’interno del bersaglio scarican-do tutta l’energia dentro l’animale: grazie al nucleo saltato alla blindatura perde po-chissimo peso e crea una cavità sufficiente a fermare sul posto la preda.Dopo la presa di contatto con i prodot-ti Geco passiamo ora agli stand di tiro ai bersagli in movimento: qui si impiega la carabina Sauer 303 Synchro XT in calibro 30-06 sia su cinghiali a 50 metri che su cer-vi a 80. L’ottica montata è lo Zeiss Victory HT ad ingrandimento variabile 1,1 - 4 x 24, eccellente per la caccia in battuta. Noi lo regoliamo a 2,5 ingrandimenti. Eccellente l’imbracciabilità di quest’arma, che fa uso di una calciatura sintetica con impugnatu-

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Nella foto in alto, Hannes Dikhoff di Geco ci illustra le prestazioni balistiche dei proiettili Express e Plus prodotti dall’azienda tedesca. Qui sopra, l’impressionante cavità permanente creata da un proiet-tile Geco Express 30-06 in un blocco di gelatina balistica.

Qui sotto, il comportamento dei proiettili Geco Express e Geco Plus.

Geco Plus

Geco Express

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ra a pistola con “thumbhole” e di appoggia guancia regolabile. Capito in pedana insie-me a Jose Maria e ci sfidiamo ad una riedi-zione di una finale Italia-Spagna. Alla fine finisce 9 a 9, con buona pace degli amici tedeschi che ci prendono in giro! A parte gli scherzi l’impressione ricevuta dalla Sauer 303 è molto buona: la calciatura Synchro la rende perfetta per questo genere di com-petizioni, lasciando al tiratore la possibilità di regolare l’appoggia guancia per trovare la miglior posizione. Molto affidabile la meccanica, con nessun inceppamento durante tutti i due giorni delle prove. In definitiva la Sauer 303 pare uscita dal suo periodo di sviluppo per dive-nire un prodotto totalmente privo di difetti. Eccellenti l’imbracciabilità di questa nuova versione, l’ergonomia (con un efficace siste-ma di disarmo del percussore) e la linea di mira costituita da tacca e mirino metallici con riferimenti luminosi. Il mattino passa veloce e nel pomeriggio prendiamo invece confidenza con il binomio Sauer 202 cali-bro 308 Win. equipaggiato con ottica Zeiss Victory HT con torretta ASV+. L’ingrandi-mento scelto è 3-12 x 56. Esso costituirà l’e-quipaggiamento con il quale affronteremo la competizione nel giorno successivo.

Mentre la carabina Sauer 202 è ben nota ai nostri lettori essendo sul mercato da al-meno una ventina d’anni, l’ottica e la sua straordinaria torretta balistica meritano due parole in più.Anzitutto partiamo dal cannocchiale Victory HY, fa fa uso di speciali lenti High Trasmis-sion (HT) di Shott. Questi cristalli ad altis-sima trasmissione, uniti alla tecnologia del reticolo senza perdite di luminosità e al trat-tamento multistrato Carl Zeiss T* garantisco-

Nell’immagine qui sopral’autore mentre utilizzauna carabinaSauer S303 Synchro.

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bilità di essere regolato fino a diventare qua-si invisibile. Anche alle massime distanze la copertura del bersaglio è minima. I cannoc-chiali Victory HT che avevamo in dotazione erano equipaggiati con la nuova regolazione rapida del reticolo ASV+. Questa torretta ba-listica consente, una volta azzerata l’ottica sulla distanza dei 100 metri e scelto uno dei nove anelli intercambiabili in grado di co-prire la caduta dei proiettili di tutti i calibri disponibili, di compensare la caduta della palla con una semplice regolazione, così da mantenere sempre il centro del reticolo con il centro del bersaglio. Sul campo di Ulfborg il binomio Victory HT e torretta ASV+ ha di-mostrato ampiamente la sua validità, garan-tendo sempre una costanza e precisione ec-cellenti, rivelandosi facile da utilizzare, affi-dabile ed ergonomicamente ben concepito. In Danimarca abbiamo utilizzato il modello ad ingrandimento variabile 3-12 x 56, ma la linea Victory HT offre anche i seguenti mo-delli: 1,1 - 4 x 24 (per la battuta), 1,5 - 6 x 42 (per battuta e caccia vagante), 2,5 - 10 x 50 (il più versatile, impiegabile sia su bersagli in movimento che per il tiro dall’altana).Il pomeriggio scorre veloce, mentre ci ci-mentiamo al tiro su tutte le distanze, da 50 a 500 metri. La Sauer S 202 in accoppiata con il Victory HT si rivela un binomio eccellente per affidabilità e precisione. Con una norma-le carabina di serie, utilizzando le munizioni commerciali Geco Express, siamo in grado di impegnare bersagli a distanze realmente elevate.

Il giorno della garaAnche oggi (8 luglio 2012) veniamo divisi in gruppi di quattro o cinque tiratori ed affidati ognuno ad un responsabile di una delle tre ditte che ci ospitano per questo straordinario week end: il nostro capo gruppo sarà Armin.Man mano che ci inoltriamo nella gara mi rendo conto che lo scopo della competizio-ne è portare i tiratori al loro limite. Tutti gli spostamenti tra un poligono e l’altro vengo-no rigorosamente fatti a piedi: iniziamo alle 8 e finiamo che sono quasi le due del po-meriggio. Avremo percorso all’incirca una decina di chilometri sotto un sole inaspet-tatamente rovente. Le carabine sono prive di cinghia di trasporto, così c’è da risolve-re un problema in più. I primi venti minuti l’inconveniente appare di poco conto, ma vi assicuro che dopo tre o quattro ore che cam-minate nel sottobosco e tra le dune di sabbia la Sauer 202 sembra pesare dieci chili: non

no un valore di trasmissione della luce pari al 95%, un livello che oggi è ineguagliato. Eccellente il punto luminoso al centro del reticolo, basato su un abbinamento di nano-tecnologia e fibre ottiche, che offre la possi-

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L’eccellentetorretta balistica Zeiss ASV+che consentedi ingaggiare bersagli da 100 a 600 metrimantenendo sempreil reticolo al centrodel bersaglio.

Per il divertimento dei presenti è stato possibile sparare anche qualche colpo con questo Accuracy International cal. 12,7 BMG.

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sai mai come trasportarla.In più ogni tiratore deve portare lo zaino (Zeiss ci ha omaggiato tutti i magnifici zai-ni in loden), poiché diverse posizioni di tiro prevedono il tiro distesi con la carabina in appoggio. Per dar maggior consistenza allo zaino, oltre alle nostre cose e a ottanta car-tucce da usare durante la gara, abbiamo tut-ti portato anche anche il cuscino. Non si ha una mano libera, poiché c’è da trasportare anche il treppiede da tiro, aggeggio che per-sonalmente odio senza remore. Insomma, siamo carichi come muli e Armin non ci dà alcuna tregua: appena finiamo di sparare ci fa muovere, tanto che a fine giornata sare-mo la prima squadra a terminare.Come ogni volta che si spara tanto con la carabina, prima o poi ti scappa un colpo che riesci a gestire male: il calcio ti urta violentemente la spalla, ti crea una doloro-sa lesione e da quel momento lì in poi ad ogni colpo che tiri vedi le stelle. Ma que-sto è il meno, poiché, con l’intenzione di farti meno male e con la paura del dolore, perdi inesorabilmente la tua concentrazio-ne. Così almeno è capitato a me e da quel momento le mie prestazioni sono iniziate a calare vistosamente. Gli ultimi colpi li ho tirati stringendo i denti, poiché la spalla mi faceva disperare. Tuttavia, pur non riuscendo a mantenere le mie prestazioni ad un buon livello per tut-ta la gara, non ho mancato di stupirmi di alcuni risultati ottenuti: ho abbattuto tutti e quattro i bersagli metallici a 580 metri ed ho fatto eccellenti rosate sia a 325 che 238 me-tri. Merito anche della semplicità di utilizzo della torretta balistica ASV+, che ti permette, una volta conosciuta la distanza del bersa-glio, di sparare sempre con l’arma azzerata, puntando sempre il centro del reticolo sul centro del bersaglio. Ed il reticolo illumina-to di dimensioni estremamente ridotte con-sente sempre, anche alle distanze maggiori, di vedere il bersaglio con chiarezza.

ConclusioniQuesto week end organizzato da Zeiss, Sauer e Geco ha permesso a tutti i giornalisti convenuti di prendere totale confidenza con i prodotti presentati. Alla fine per tutti c’è stata la conferma che quanto datoci in do-tazione rappresenta una delle migliori com-binazioni attualmente disponibili: abbiamo tirato in condizioni pratiche e sottoposti a stress a distanze comprese tra i 50 ed i 580 metri, ottenendo dal nostro equipaggiamen-to prestazioni che, almeno per ciò che mi riguarda, non posso che definire strabilianti.

a.c.

Le prove da superareEcco l’elenco delle prove eseguite durante la gara del 8 luglio pres-so lo Skyttecenter di Ulfborg in Danimarca. Ove non specificato il tiro avviene con carabina Sauer 202 calibro 308 Winchester dotata di cannocchiale Zeiss Victory HT 3-12 x 56 con torretta balistica ASV+ e cartucce Geco Express con palla da 165 grani.

- Quattro piattelli a 25 metri con mire metalliche.- In piedi a 25 metri due colpi su sagoma di bufalo con carabina Sauer Hatari calibro 458 Lott.- Bersaglio mobile di cervo a 100 metri con carabina Sauer S303 Syn-cro XT cal 30-06, dieci colpi in cinque serie. Primo colpo di ogni serie a sagoma ferma, il secondo colpo su sagoma in movimento.- Bersaglio mobile di cinghiale a 50 metri con Sauer 303 cal. 30-06, dieci colpi.- Linea 1: 4 colpi su capriolo a 100 metri in ginocchio, 4 colpi su ca-moscio a 205 m distesi con appoggio sullo zaino.- Linea 2: 4 colpi su cinghiale a 50 metri in piedi senza appoggio, 4 colpi su volpe a 140 metri distesi senza appoggio.- Linea 3: 4 colpi su cinghiale a 65 metri con treppiede e mire metal-liche, 4 colpi su capriolo a 95 metri seduti. Infine 4 colpi a 580 metri.- Linea 4: 4 colpi su moose a 105 metri seduti con appoggio su trep-piede, 4 colpi a 325 metri su cinghiale distesi con appoggio.- Linea 5: 4 colpi su capriolo a 109 metri in ginocchio con il supporto di una sola gamba del treppiede, 4 colpi a 235 metri su volpe, seduti sull’altana.- Linea 6: 4 colpi su capriolo a 164 metri distesi con appoggio, 4 colpi su moose a 238 metri distesi con appoggio.- Linea 7: 4 colpi su volpe a 70 metri in piedi con treppiede, 4 colpi su cinghiale a 197 metri distesi con appoggio.

Totale: 86 colpi. Trasferimenti a piedi durante la gara: circa 10 Km. Durata: dalle ore 8,00 alle ore 13,20. Cinque ore e 20 minuti.