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Numero 4 GIUGNO 2016 Supplemento a “Cronache Cittadine” • Proprietà e Amministrazione: Associazione PD Lombardia - Circondariale di Crema (Via Bacchetta 2 - 26013 Crema) • E-mail: [email protected] • Direttore responsabile: Mauro Giroletti Redazione: Giovanni Calderara, Fabio Calderara, Milo Francesco Carera, Marta Mondonico, Cinzia Fontana, Clorinda Rossi, Pier Luigi Tamagni, Giancarlo Votta • Spediz. in abb. post./ 50% - Tiratura: 13.750 copie Stampa: Sel - Società Editrice Lombarda (Cremona) • Pubblicità: 347 8850803 Zona Alto Cremasco - 0373 200812 Zona Crema REFERENDUM COSTITUZIONALE Appello per il Sì firmato da oltre 200 amministratori a pagina 2 Via Garibaldi, 8 Telefono 0363/370717 Rivolta D’Adda OTTICA di MILANOPTICS srl ’’VIS a VIS’’ LE OFFERTE DEL PERIODO • SCONTO 50% SU TUTTE LE LENTI FOTOCROMATICHE (CHIARO E SCURO) • COLORAZIONE IN OMAGGIO SU OCCHIALI SOLE-VISTA ALL’INTERNO Illuminazione La giunta interviene sui contratti AGNADELLO a pagina 9 Viabilità Via Umberto I Parte il nuovo progetto PANDINO a pagina 20 Ambiente La qualità dell’aria che respiriamo DOVERA a pagina 22 da pagina 3 da pagina 13 ELEZIONI COMUNALI - Trionfo delle liste civiche nei comuni dell’Alto Cremasco Rivolta: Fabio Calvi rieletto sindaco Grande consenso Ribaltone a Spino! Luigi Poli scalza Paolo Riccaboni I due vincitori, sostenuti dalcentrosinistra, allargano i consensi. Debacle di Lega e Forza Italia in entrambi i comuni. Già operative le giunte comunali all’insegna del rinnovamento amministrativo Festa de l’Unità Dal 4 al 16 agosto appuntamento a Pandino a pagina 18

REFERENDUM COSTITUZIONALE AppelloperilSìfirmato ... · de l’Unità Dal4 al16agosto ... del voto a data certa sugli atti del Governo considerati necessari alla realizzazione del

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Numero 4

GIUGNO2016

Supplemento a “Cronache Cittadine” • Proprietà e Amministrazione: Associazione PD Lombardia - Circondariale di Crema(Via Bacchetta 2 - 26013 Crema) • E-mail: [email protected] • Direttore responsabile: Mauro Giroletti

Redazione: Giovanni Calderara, Fabio Calderara, Milo Francesco Carera, Marta Mondonico, Cinzia Fontana, Clorinda Rossi,Pier Luigi Tamagni, Giancarlo Votta • Spediz. in abb. post./ 50% - Tiratura: 13.750 copie

Stampa: Sel - Società Editrice Lombarda (Cremona) • Pubblicità: 347 8850803 Zona Alto Cremasco - 0373 200812 Zona Crema

REFERENDUM COSTITUZIONALE

Appello per il Sì firmatoda oltre 200 amministratori a pagina 2

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ALL’INTERNO

IlluminazioneLa giuntainterviene

sui contratti

AGNADELLO

a pagina 9

ViabilitàVia Umberto IParte il nuovo

progetto

PANDINO

a pagina 20

AmbienteLa qualità

dell’aria cherespiriamo

DOVERA

a pagina 22

da pagina 3 da pagina 13

ELEZIONI COMUNALI - Trionfo delle liste civiche nei comuni dell’Alto Cremasco

Rivolta: Fabio Calvirieletto sindacoGrande consenso

Ribaltone a Spino!Luigi Poli scalzaPaolo Riccaboni

I due vincitori,sostenuti

dal centrosinistra,allargano i consensi.Debacle di Legae Forza Italia

in entrambi i comuni.Già operative

le giunte comunaliall’insegna

del rinnovamentoamministrativo

Festade l’Unità

Dal 4al 16 agosto

appuntamentoa Pandino

a pagina 18

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2 Luglio 2016

AGO IN REGIONEdi Agostino AlloniConsigliere regionale [email protected]/agostino-alloni/

I parchi e le aree protette da valorizzare

L'assessore all'agricol-tura di Regione Lombardia,il leghista Gianni Fava, hadichiarato che "i parchilombardi sono oramai inu-tili e frenano pesantemen-te lo sviluppo delle attivitàagricole".

Niente di più falso. Larete delle aree protette inLombardia interessa e tu-tela oltre 500.000 ettari diterritorio, con l'adesione eil contributo di più di 500Comuni, e rappresenta unpatrimonio di ricchezzenaturali, storiche e cultura-li da fruire, promuovere ecomunicare, in quanto be-ne di ogni cittadino. Per inostri territori stiamo par-lando, ad esempio, dei par-chi fluviali del Serio, del-l'Addaedell'Oglio. Senzadiloro il Consumo di Suolosarebbe stato ancora piùpesante. E questo vale perRivolta d'Adda, Spinod'Adda;ma anche per i ter-ritori tutelati dai Plis delTormo e dei "Fontanili" co-

me quello di Pandino, diDovera e di Vailate. Anchela RER (rete ecologica re-gionale) andrebbe mag-giormente tutelata.

Il ruolo dei parchi nellanostra Regione è stato ed ètutt'ora fondamentale enon deve essere messo inalcun modo in discussio-ne; quel che serve, piutto-sto, è una legge che “trans-iti” gli attuali enti gestoridalla funzione di esclusiva“salvaguardia” ad una fun-zione di “tutela e fruizione”in sinergia con uno svilup-po sostenibile dei territorilimitrofi. Le aree protettenon hanno perso il lororuolo, ma alla luce degliimpegni assunti per la lottaai cambiamenti climaticidiventano ancora più stra-tegiche, perché costitui-scono una parte essenzialedella risposta globale aicambiamenti climatici,proteggendo gli ecosisteminaturali e riducendo leemissioni di gas a effetto

serra attraverso lo stoccag-gio e il sequestro del carbo-nio.

Lo sviluppo dell'agri-coltura in Lombardia non èfrenato dai parchi, ma dauna gestione regionale len-ta e farraginosa, fatta so-prattutto di annunci e dipoche azioni concrete, an-che quando i fondi non so-no regionali ma comunita-ri. E l'assessore della Legane è il maggiore responsa-bile! La Giunta ha ora pre-sentato una proposta dilegge che va amodificare laLegge regionale n 86 del1983 attenuando di molto,troppo, il ruolo di salva-guardia e di valorizzazionedelle areeprotette. Per con-to del Gruppo PD presen-terò nelle prossime setti-mane un progetto di leggealternativo, proponendo lamodifica della governanceall'interno delle "aree va-ste" senza far venir meno ilruolo finora svolto dai par-chi lombardi.

Riforma costituzionale:ecco le nostre ragioni

Le ragioni del Sì!

Ad ottobre si terrà il referendum confermativo

LLaa RRiiffoorrmmaa CCoossttiittuuzziioonnaallee ppuunnttaa aarraaffffoorrzzaarree ee sseemmpplliiffiiccaarree iill ggoovveerrnnoo ddeellPPaaeessee e interviene solo sulla parte secondadella Costituzione (quella che si occupadell’ordinamento della Repubblica, cioèdell’organizzazione dei poteri pubblici).La parte prima (che segue i principi fonda-mentali e contiene il catalogo dei diritti edei doveri delle persone) non è toccata.

IInn cchhee ddiirreezziioonnee mmuuoovvee llaa RRiiffoorrmmaa?? Su sei percorsi democratici: QQuuaalliiffiiccaa--

zziioonnee ddeellllaa rraapppprreesseennttaannzzaa, con il Parla-mento composto da una Camera eletta asuffragio universale, unica titolata a dare etogliere la fiducia al Governo, e un Senatoche rappresenta le istituzioni territoriali.EEffffiiccaacciiaa ddeellllaa ddeecciissiioonnee, col superamen-to del bicameralismo e con l’introduzionedel voto a data certa sugli atti del Governoconsiderati necessari alla realizzazione delproprio programma. EEsstteennssiioonnee ddeellllee ggaa--rraannzziiee, con l’introduzione dello Statutodelle opposizioni e l’innalzamento delquorum per l’elezione del Presidente dellaRepubblica. RRaaffffoorrzzaammeennttoo ddeeggllii IIssttiittuuttiippeerr llaa ppaarrtteecciippaazziioonnee ee llaa ddeemmooccrraazziiaa ddii--rreettttaa, rendendo cogenti le leggi di iniziati-va popolare, abbassando il quorum del re-ferendum abrogativo, introducendo i refe-rendum propositivi e d’indirizzo. CCoonntteennii--mmeennttoo ddeeii ccoossttii ddeellllaa ppoolliittiiccaa e menosprechi, con la riduzione drastica del nu-mero dei parlamentari (315 parlamentarieletti in meno), il controllo dei conti e deicosti delle Regioni, la semplificazione del-

la filiera istituzionale. RRiioorrggaanniizzzzaazziioonneeddeellllaa RReeppuubbbblliiccaa, riportando in capo alloStato le questioni strategiche, rendendopiù chiare le competenze regionali, raffor-zando il ruolo delle Regioni con il bilancioin pareggio, superando le Province e con-centrando l’azione amministrativa nei Co-muni.

RRiitteenniiaammooqquueessttaa rriiffoorrmmaauuttiillee ppeerr iill PPaaee--ssee..

Da più ditrent’anni tuttele forze politi-che concordanosull’esigenza diriformare il Par-lamento. C’è unmezzo sicuro per delegittimare le Istitu-zioni: continuare a parlare di Riforme sen-za realizzarle. Il nostro Paese solo adessosta tentando di uscire da una crisi profon-da e ha bisogno di Istituzioni più efficientie più all’altezza delle sfide che ci pongonol’economia globalizzata e le stesse difficol-tà dell’Unione europea. C’è bisogno di unagovernabilità più rapida ed efficace. E’ ne-cessario che rappresentanza e decisionetrovino un miglior equilibrio. A maggiorragione, dopo la scelta della Gran Bretagnadi uscire dalla Comunità Europa, c’è biso-gno di un’Italia più forte e stabile.

PPeerr qquueessttii eedd aallttrrii mmoottiivvii NNOOII ssoossttee--nniiaammoo llaa rriiffoommaa ee vvootteerreemmoo SSII aall rreeffeerreenn--

dduumm ccoonnffeerrmmaattiivvoo ddeell pprroossssiimmoo aauuttuunn--nnoo..

Appello firmato (in ordine alfabetico)da:

Lia A Beccara, Anna Acerbi, DorianoAiolfi, Agostino Alloni, Andrea Arcaini, Ro-solino Azzali, Anna Bandera, GiovanniBandera, Roberto Barbaglio, Fabiola Bar-cellari, Lucia Baroni, Andrea Bassani, An-gelo Bassi, Jacopo Bassi, Francesco Bazza-ni, Mario Bazzani, Stefano Begotti, Ferruc-cio Bellani, Stefano Belli Franzini, Enzo Be-nelli, Gianmario Benelli, Fabio Bergama-schi, Elena Bernardini, Luigi Bernocchi,Claudio Bettinelli, Franco Bianchi, PrimoBombelli, Rodolfo Bona, Stefania Bonaldi,Massimo Bonanomi, Gianni Bonizzi, SantoBorghi, Ilde Bottoli, Omar Bragonzi, Rober-to Bragonzi, Daniele Burgazzi, Luca Bur-gazzi, Monica Buscema, Fabio Calvi, Batti-sta Calzi, Santo Canale, Andrea Cantoni,Federico Capoani, Vincenzo Cappelli, AldoCasorati, Ezio Castelli, Damiano Cattaneo,Battista Cavalli, Marco Cavalli, Ivana Ca-

vazzini, Claudio Ceravolo,Franco Cerri, Maura Cesa-na, Margherita Chiarelli,Michele Coppi, AndreaCortesi, Marco Corti, Gio-vanni Crotti, Carla Cribiù,Luisa Curlo, Emilio D’Am-brosio, Mario Daina, Va-lentina Di Gennaro, DarioDomaneschi, Carlo Duca,Marco Ermentini, FranzErvin, Giambattista Fac-

chi, Giorgio Feraboli, Antonio Ferrari, Si-mone Ferretti, Margherita Festari, PietroFevola, Giuseppe Figoni, Cinzia Fontana,Cosetta Franceschini, Cesare Fusarpoli,Giovanni Gagliardi, Enzo Galbiati, Gianlu-ca Galimberti, Roberto Galletti, Mauro Gal-linari, Luigi Galvano, Uliana Garoli, Giu-seppe Gentile, Silvia Genzini, Marco Ginel-li, Gianluca Giossi, Mauro Giroletti, MatteoGramignoli, Roberto Grassi, Donatella Gra-zioli, Carlo Grechi, Matteo Greco, ErminioGritti, Matteo Gritti, Valentina Gritti, Ange-la Grossi, Roberto Guerci, Antonio Guercile-na, Emilio Guerini, Sebastiano Guerini, Ti-ziano Guerini, Paola Guerini Rocco, Goffre-do Iachetti, Lucia Lana, Alessandro Lan-

franchi, Elisabetta Larini, Fiorella Lazzari,Luigi Lipara, Leone Lisè, Giuseppe Locatel-li, Graziella Locci, Gianmario Magni, PieraMairino, Francesco Maldera, Giuseppe Ma-metti, Alessia Manfredini, Barbara Manfre-dini, Cristina Manfredini, Enrico Manife-sti, Maurizio Manzi, Marco Manzoni,Francesca “Cechi” Marazzi, Elio Marcarini,Giorgio Marchesini, Michel Marchi, Rober-to Mariani, Dino Martinazzoli, Franco Mi-gnotti, Pietro Mombelli, Rosolino Mondo-nico, Angelo Morandi, Giuseppe Moretti,Pietro Moro, Maria Silvia Mussi, Guido On-garo, Giorgio Ottoboni, Alessandro Pandi-ni, Mauro Panzi, Simona Pasquali, DavidePavesi, Gabriella Pelizzari, Raffaele Perri-no, Adriano Piloni, Manuela Piloni, MatteoPiloni, Francesco Pinzi, Luciano Pizzetti,Mauro Platè, Luigi Poli, Roberto Poli, MariaLuise Polig, Francesca Pontiggia, FrancoPotabili, Guido Premoli, Costantino Ran-cati, Renzo Rebecchi, Claudio Rebessi, Er-nesto Riboli, Giuseppe Riccardi, Nicola Ric-ci, Velleda Rivaroli, Clorinda Rossi, Gia-nantonio Rossi, Maddalena Rossini, Filip-po Rota, Caterina Ruggeri, Fausto Ruggeri,Maura Ruggeri, Giambattista Sacchelli,Mauro Samarati, Ernestino Sassi, AgostinoSavoldi, Gianluca Savoldi, Teo Scalmani,Ivan Scaratti, Gian Franco Severgnini, Fa-bio Scio, Luigi Scio, Aldo Scotti, Alex Sever-gnini, Andrea Severgnini, Antonietta Son-zogni, Orestilla Sogni, Gian Carlo Soldati,Vittore Soldo, Giancarlo Storti, GiuseppeStrada, Renato Strada, Giuseppe Strepparo-la, Alfio Sudati, Romano Sudati, Pippo Su-perti, Virginia Susta, Giuseppe Tadioli,Bruno Tagliati, Maria Grazia Taino, Pier-luigi Tamagni, Calogero Tascarella, Rosan-na Tavecchio, Daniel Termenini, GiuseppeTiranti, Giuseppe Tonoli, Giuseppe Torchio,Luciano Toscani, Enrico Tupone, GiovanniVacchelli, Eugenio Vailati, Diego Vairani,Giovanna Valcamonico, Alberto Valeri, An-gelo Venturelli, Angelo Verdelli, Dante Ver-delli, Franco Verdi, Andrea Vergani, CarloVezzini, Davide Viola, Andrea Virgilio, Mar-zio Zaini, Maria Rosa Zanacchi.

Parlamentari, consiglieri regionali,sindaci, amministratori locali, consigliericomunali e cittadini della Provincia diCremona

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Luglio 2016 3

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RIVOLTA/ Riportiamo integralmente il discorso di insediamento del riconfermato sindaco Fabio Calvi

“RivoltiAmo” di nuovo alla guida del paeseÈ con un misto di an-

sia e compiacimento chemi appresto per la se-conda volta a prestare ilgiuramento di fedeltà al-la repubblica in qualitàdi Sindaco. Potrei dia-gnosticare un'ansia daprestazione anche se inrealtà i cinque anni cheho trascorso al comandodell'Amministrazione diRivolta d'Adda mi hannopermesso di conoscerein modo approfondito ledifficoltà, le frustrazionima soprattutto le re-sponsabilità che questacarica che mi appresto acontinuare a svolgere miassegna.

D'altro canto il netto,inequivocabile successoelettorale di cui ancoraper certi versi faccio fati-ca a capacitarmi, mi per-metto di interpretarlosolo in un modo: i rivol-tani hanno capito l'one-stà, la famosa e tanto ci-tata (da altri) onestà in-tellettuale con cui abbia-mo governato, hannocolto le difficoltà che ab-biamo superato e vissu-to, l'impegno costantenel riuscire a soddisfarele esigenze del paesesenza gravare o cercan-do di farlo nel modo piùlieve possibile e solo pernecessità, ricorrendo aritocchi tariffari mirati.

In caso di sconfittaavrei avuto la certezza eperché no il piacere diconsegnare al mio suc-cessore un paese sano,vivo, in grado di partiread affrontare il nuovoquinquennio da una ba-se forte e stabile, un pae-se ricco di persone coldesiderio di collaborareper migliorarlo ulterior-mente e con una profes-sionalità all'interno de-gli uffici comunali certa-mente all'altezza delleesigenze; Rivolta ha

«Auguro a tutto il consiglio comunalebuon lavoro. Un ringraziamentoparticolare alla mia famiglia»

sempre avuto questa so-lidità e questa prepara-zione, ma ognuno di noidopo cinque anni pensadi essere riuscito a fare elasciare qualcosa di più,grazie al proprio lavoro.

Ecco, con un pizzicodi presunzione ritengoche il risultato elettoralenon possa che confer-mare a tutti noi che an-che la maggioranza deinostri concittadini lapensi così e che abbiadeciso di affidarci unmandato fiduciario adampio raggio, che mi au-guro di riuscire a soddi-sfare al meglio.

Può sembrare stranopassare le consegne a sestessi, questa per me è laprima e sarà certamentel'ultima occasione, e dal-l'esterno potrebbe sem-brare che in realtà tuttosia come prima, che nonsia cambiato nulla. Inve-ce io vedomolte cose dif-ferenti rispetto a cinqueanni fa, e le vedo soprat-tutto in questa aula: nonho più con me alcuni deimiei "generali", AngeloCirtoli e Milo Carera, acui vanno i miei ringra-ziamenti per la stoica ab-negazione con cui hannoricoperto un ruolo diffi-cile e impegnativo, por-tando a termine progettiessenziali per la nostrarealtà, talvolta attesi peranni.

Ho però conme anco-ra dei collaboratori fida-ti: il dottorMorgante, cheringrazio per aver accet-tato di continuare la sua

collaborazione con noi,Pietro, amico di sempre,Elisabetta, Andrea e Fio-rella, ormai inseriti neicomplessi meccanismidella pubblica ammini-strazione, ma anchemolti volti nuovi: MarcoBosatra, Francesca Ma-pelli, CarlaMoretti, Clau-dio Pellegrini, Elena Ni-cotera e numerosi altricollaboratori; i l miogruppo si è rinnovato inmodo importante e con-dividendo degli idealiche sono stati la basedella mia stessa vita: ladisponibilità, il rispetto ela solidarietà verso lepersone in difficoltà.

Auguro quindi a tuttoil Consiglio comunalebuon lavoro; alla mino-ranza chiedo di esercita-re con coerenza e corag-gio il suo ruolo di con-trollo e compartecipa-zione all’attività ammi-nistrativa, trovando per-corsi, se non da condivi-dere, almeno da discute-re con attenzione e sensodi collaborazione evitan-do prese di posizione diprincipio.

Concludo infine con iconsueti ringraziamenti,prima di tutto a chi hasvolto insieme a me ilcompito di consigliere dimaggioranza e minoran-za nei cinque anni passa-ti, ma soprattutto a tutticoloro che hanno soste-nuto il mio gruppo inquesta campagna eletto-rale: Alberto Valeri per lafondamentale consulen-za e il partito democrati-

NOTICINA POST-ELETTORALE

DIFFIDATEDEI CATTIVIMAESTRINoticina post-elettorale. Sapete

tutti come é andata. Rivoltiamo siconferma la lista più votata. Quasi il50 per cento degli elettori ha dettoche l'amministrazione guidata da Fa-bio Calvi ha le carte in regola per pro-seguire per un altro mandato. Nellacontinuità. Ma anche nello stile. Mainessuna polemica pretestuosa con leopposizioni sia in consiglio comuna-le che sui giornali.Mai nessuna rispo-sta al di sopra delle righe.Mai nessunatto che abbia mai ipotizzato di limi-tare l'espressione di chi sta dall'altraparte.Unmodello di comportamentoche ci auguriamo possa diventare an-che patrimonio di alcune opposizio-ni. Quelle che, per fortuna,pur essen-do rappresentate in consiglio comu-nale (e questo fatto va salutato sem-pre positivamente) non hanno visto

eletto il loro rappresentante di punta.Quel consigliere che ha smarrito, nel-la legislatura passata, la proporzionedei fatti. Quello che, ad esempio, hapresentato ben 40 osservazioni al Pgtsolo per far allungare i tempi e co-stringere tecnici e giunta a nottate dilavoro per esaminare e rispondere atutte le osservazioni. Si é comportato,il consigliere non eletto, un po' comequelli grandi, in Parlamento, quandopresentano migliaia di emendamen-ti. Tanto per fare opposizione.

Ma ripetiamo, per fortuna, quelconsigliere non é stato eletto. Altrihanno preso il suo posto. Speriamoche facciano opposizione con il ne-cessario spirito critico ma anche conun atteggiamento costruttivo. Impor-tante che diffidino dei cattivimaestri.

R.V.

co per l'appoggio incon-dizionato, ma a costo diessere forse stucchevolee come già ho fatto cin-que anni fa, un ringra-ziamento particolare vaalla mia famiglia e so-prattutto a mia moglie,la "compagna di una vi-ta" citata nel mio ultimoeditoriale di "Rivoltia-mo". Una frase moltoscontata dice che dietroad un uomo c'è sempreuna grande donna. Lamia è piccola, ma so percerto che vale molto piùdi tante altre! Buon lavo-ro a tutti

Fabio M. M. Calvi Il sindaco Fabio Calvi

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4 Luglio 2016

RIVOLTA/ All’opposizione sono andati quattro seggi, tre a “Noi per Rivolta”, uno a “Rivolta al futuro”

Come ormai tutti sap-piamo, Rivoltiamo ha vin-to le elezioni e si è aggiudi-cata otto dei dodici consi-glieri presenti nel nostroConsiglio comunale.Alle opposizioni sono

andati 4 seggi di cui 3 sonostati attribuiti alla lista“Noi per Rivolta” (Candi-data Sindaca MariannaPatrini) e 1 alla lista “Rivol-ta al futuro” (CandidatoSindaco De Bernardi).Quello che invecemolti

non sanno è come si è arri-vati a questa attribuzione(3 a 1) e non ad una diver-sa (ad es. 2 a 2). Il ragiona-mento è il seguente:si considerano innanzi-

tutto i voti delle due liste• Noi per Rivolta –

voti 1253• Rivolta al Futuro –

voti 826Se ci fosse da attribuire

un solo seggio è evidenteche questo posto andreb-

be a Noi per Rivolta (1256contro 826).Se i seggi da attribuire

fossero due già ci sarebbeda capire a chi va il secon-do. Si procede così:Noi per Rivolta ha già

avuto un seggio. Il secon-do spetta ancora a lei sedividendo 1253 per 2, il ri-sultato (che è da conside-rare come se fossero votipersonali di ciascuno deidue possibili consiglieri) èmaggiore di 826 che è an-cora il bagaglio di voti in-tegro del primo possibileconsigliere di Rivolta al fu-turo.In questo caso essendo

626,5 (1253/2) minore di826 è evidente che il se-condo consigliere eletto èdi Rivolta al futuro.Passiamo ora all’elezio-

ne del terzo consigliereche potrebbe essere il se-condo per Noi per Rivoltao analogamente il secon-

do anche per Rivolta al fu-turo.Con lo stesso ragiona-

mento andiamo a vedere ilnumero di voti che possia-mo ritenere attribuiti ai

vari possibili consigliericonsiderando che per en-trambi gli schieramenti sitratterebbe di suddividerei voti su due papabili.Noi per Rivolta: 1253/2

= 626,5Rivolta al Futuro: 826/2

= 413È evidente che il terzo

consigliere va a Noi per Ri-volta.

Ed eccoci all’elezionedel quarto consigliere chesarebbe eventualmente ilterzo per Noi per Rivolta oil secondo per Rivolta alfuturo.Quindi per la lista Noi

per Rivolta bisogna consi-derare i voti divisi su 3consiglieri mentre per Ri-volta al futuro su 2 consi-glieri; ne consegue che:Noi per Rivolta: 1253/3

= 417,66Rivolta al Futuro: 826/2

= 413Per questa siappur pic-

cola differenza, si determi-na che ha più diritto ad es-sere eletto il terzo consi-gliere di Noi per Rivolta ri-spetto al secondo di Rivol-ta al futuro. Per conquista-re il secondo consigliereRivolta al futuro avrebbedovuto avere almeno 836voti ovvero 10 voti in più.

m.c.

Elezioni, ecco perché Melininon è entrato in consiglio

Il centrodestra rivoltano sta vivendoun periodo dimagre soddisfazioni e i con-tinui riferimenti a figure di prestigio delpassato non sembrano giovarle.Perché non possono bastare i richiami

ma bisognerebbe fare tesoro della medi-tata sicumera, da politico di lungo corso, eperciò spregiudicato, di figure passate.Comportamenti che la candidata sindacodi Noi per Rivolta sembra non avere nelleproprie corde. Se così fosse non avrebbeimprudentemente criticato la spesa chel'Amministrazione Rivoltana ha impegna-to per ricordare a cento anni dalla mortela figura di Carlo Bertolazzi, uno dei suoipiù famosi cittadini.Non è che le critiche debbano essere

bandite, anzi se fatte correttamente pos-sono essere utili, ma chi le fa dovrebbe ri-cordarsi di scelte fatte, e che di fronte acerte critiche le stesse si possono ritorceresu chi le fa.Come può essere credibile un ammini-

stratore che critica questa spesa permani-festazioni che si svolgono in paese e coin-volgono la comunità rivoltana, quando lostesso ha speso molto più denaro perun’opera che nessun rivoltano ha visto némai vedrà: il mai rimpianto BucintoroFigure di peso del centrodestra aveva-

no fatto dimassime come“Il bel tacer nonfu mai scritto” e “la carta prende tutto”comportamenti di vita. Sarebbe ora di co-minciare ad imitarli.

Il centrodestra locale sta vivendoun periodo dimagre soddisfazioni

Non bastano i richiami a figure passate

LA NOTICINA

UNGRANDERINNOVAMENTONessuno, nemmeno tra i pessimisti,

pensava ad una sconfitta di RivoltiAmo,nessuno però tra gli ottimisti, dopo cin-que anni di governo, si aspettava un ri-sultato così eclatante.Un risultato che complessivamente

fa bene, non solo a RivoltiAmo, ma an-che al governo della comunità.Il rinnovamento che è scaturito dalla

consultazione elettorale non può chegiovare al funzionamento della macchi-na amministrativa; se la rappresentanzapolitica è rimasta invariata (8 consiglieria Rivoltiamo, 3 alla rappresentanza diNoi Per Rivolta e uno alla compagine diRivolta al Futuro), notevole è stato ilcambiamento in seno al Consiglio Co-munale, ben 6 su 12 degli eletti sono i

volti nuovi.Un risultato a cui, chi più chi meno,

hanno contribuito tutte le compagini inlizza. Ma il dato di maggior rilevanza èsenza dubbio la composizione di generedel nuovo organismo; metà del Consi-glio Comunale è composto da donne,mai la rappresentanza femminile è statacosì numerosa e qualificata. A comple-tare questo marcato rinnovamento è lascelta del sindaco di formare una Giuntacomposta da tre donne.E' auspicio di tutti che nel nuovo

Consiglio emerga la volontà, nella diver-sità dei ruoli, di collaborare e di averecome traguardo finale il bene della co-munità obiettivo che in passato non tut-ti hanno perseguito.

Il calcolo che permette di attribuire i posti in consiglio comunale

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RIVOLTA/ Chi era questo illustre rivoltano. Grande interesse per la mostra in municipio

Bertolazzi, celebrati i 100 anni dalla morteDUE EVENTI IMPORTANTI

Cento anni, cento di questi giorniDue avvenimenti recenti hanno portato alla ribal-

ta il nostro paese, Rivolta d’Adda.Unoè la celebrazionedel centenariodellamorte di

Carlo Bertolazzi, commediografo e scrittore, nato aRivolta d’Adda nella casa in fondo alla via che oggiporta il suo nome, e morto a Milano, dove viveva, nel1916.A cavallo tra ottocento e novecento ebbe buon

successo con le sue opere, drammi e commedie, alcu-ni tradotti e rappresentati anche in Francia. Docu-mentazione interessante e unica, della sua vita e dellesue opere è stata esposta nellamostra allestita nel pa-lazzo comunale, curata dal critico Giovanni Acerbonicon la fattiva collaborazione della Biblioteca, dell’As-sessorato alla Cultura, della Pro Loco e di altre Asso-ciazioni.Materiale mai esposto prima è stato fornito gene-

rosamente dagli Eredi di Bertolazzi, la famiglia Mai-nardi.Bertolazzi era soprattutto autore drammatico e

rappresentava le miserie, le fatiche, le difficoltà dellapovera gente in opere legate al periodo storico in cuiviveva, quando le classi sociali eranobendistinte e se-parate, “I sciori” sopra e “La poera gent” in basso, an-che se i caratteri umani finivano per assomigliarsi equando venivano a contatto originavano drammi confinali dimorte.Protagoniste di alcuni sue tragedie erano spesso fi-

gure di donne perdute, sempre infelici, maltrattate(“Lulù”, “La Gibigianna”, la Nina de “El nost Milan”)ma che hanno ancora accentimolto attuali per la lorocondizione di donne vittime di violenze da parte dicoloro che dicono di amarle.Ancorchè rivoltano di nascita Bertolazzi non è poi

così conosciuto dai suoi compaesani, ma ha comun-que lasciato un segno nel teatro italiano visto che ungrande regista come Giorgio Strehler, fondatore conPaoloGrassi del PiccoloTeatro diMilanohaportato inscenaper tre volte in 30 anni la suaoperapiùnota e si-gnificativa “El nost Milan”. Nella mostra rivoltana c’e-rano bellissime immagini, gentilmente concesse dal-l’Archivio del Piccolo, di queste tre edizioni, l’ultimainterpretata da Mariangela Melato, Tino Carraro eFranco Graziosi.Ricordarne la figura e le opere era sicuramente do-

veroso, come si fece nel 1970 per il centenario dellanascita, che vide tra l’altro l’inaugurazione del Cine-ma Ariston nonché l’esordio della nostra Filodram-matica, a lui intitolata, chemise in scena il suo dram-ma“La casa del sonno”.Il secondo evento di questo giugno, meteorica-

mente strambo, è stato il rinnovo dell’Amministrazio-ne Comunale. Il sindaco Calvi è stato riconfermato al-la guida del comune con un grande consenso e conuna squadra quasi del tutto rinnovata. Gli auguriamobuon lavoro e siamo sicuri che si applicherà al suo in-carico con la consueta passione, competenza e dispo-nibilità.Così come trarrà vantaggio da unConsiglio Comu-

nale e da unaGiunta virata decisamente al femminile,per la prima volta nella nostra storia.Quello che sarebbe però veramente rivoluzionario

è che i cittadini rivoltani lo “affiancassero” nel suo im-pegnativo compito. Anche i cittadini infatti hannodelle responsabilità nel custodire, migliorare, difen-dere il patrimonio sociale, culturale, economico e am-bientale del proprio paese. C’è sempre qualcosa che ilcittadino può fare! Può conoscere meglio e difenderedall’ignoranza e dall’abbandono le cose belle che ab-biamo: le persone, le strade, le chiese, la campagna, ilfiume. Soprattutto può regalare al suo paese, senzaspendere niente, un po’ del suo tempo. Qui, come aitempi di Bertolazzi, si va aprendo il divario tra chi ha echi non ha. Serve solo un po’ di attenzione e di solida-rietà.Un po’ di tempo da dedicare ai nostri ragazzi, agli

anziani, ai disabili: tempo per gli incontri che sono ilcollante di una comunità. Il posto dove trovarsi c’ègià: al Centro Sociale c’è vita emovimento, lì c’è postoper le persone eper le idee, è dove la solidarietà diven-ta azione. Insomma si parla di volontariato. Un’ora,ungiornoper far rinascere esperienzepositive come ilPiedibus, per tenere Rivolta pulita, per imparare cosenuove comeun’altra lingua, come aggiustare unabici,dipingere un quadro o anche solo far ridere qualcunocol teatro.Un po’ del nostro tempo per sentirsi più rivoltano,

o per far diventare rivoltano chi viene a condividere inostri luoghi, inmodo che impari ad amarli e a capireche questo è il nostro paese, la nostra casa e tocca unpo’ anche a noi prendercene cura.

M.M.

Con serie di iniziativepromosse dall’assessora-to alla cultura, guidato daElisabetta Nava, organiz-zate dalla biblioteca e dauna commissione comu-nale, Rivolta d’ Adda hareso omaggio a Carlo Ber-tolazzi nel centenario del-la morte, avvenuta il 2giugno 1916.Nella sala consiliare

sono stati esposti, a curadi Giovanni Acerboni, do-cumenti, immagini e di-segni realizzati dal com-mediografo, lettere, co-pioni, opere originali, lo-candine, bozzetti, inter-venti e fotografie deglispettacoli. E’ stato altresìpredisposto un catalogodella mostra a cura dellostesso Acerboni, di Rober-to Stucchi e dell’autore diqueste righe, catalogo coninterventi di Fabio Calvi,Elisabetta Nava, GiorgioMerigo- presidente dellaCassa Rurale che ha con-tribuito insieme alla Digi-land e alla Faster alla co-pertura finanziaria dellespese delle manifestazio-ni- di Eugenio Calvi, diGiorgio Strehler, di Anna eCarla Ceravolo; a conclu-sione, un saggio criticosull’opera di Bertolazzi, diGiovanni Acerboni.L’ iniziativa è stata illu-

strata alla cittadinanzanel pomeriggio di sabato11 giugno nell’atrio delpalazzo comunale, allapresenza del neoelettosindaco Fabio Calvi, diAnna Piletti a rappresen-tare il Piccolo Teatro diMilano, di Paolo Bosisio,professore dell’UniversitàStatale di Milano e dell’at-tore Roberto Marelli cheha ricordato alcuni mo-menti della messa in sce-na di “El nost Milan” diGiorgio Strehler, registache ha ripreso quella cherimane una delle operepiù famose del comme-diografo, facendolo cono-scere al grande pubblico.Carlo Bertolazzi era

nato a Rivolta d’Adda il 3novembre 1870 nella viache ora porta il suo nome.Il certificato di battesimo,conservato nell’archivioparrocchiale, è datato 2novembre. Giorno incertoquindi quello della nasci-ta, superato, come ebbe adire Eugenio Calvi “condisinvolta bonarietà, inconsiderazione che tral’altro un due novembre èmolto più adatto ai Mortiche ai Vivi”.Il padre Luigi si era tra-

sferito qualche anno pri-ma a Milano, in via Breran.3. Aveva sposato GiuliaInvernizzi ma tornavaquotidianamente a Rivol-ta d’Adda dove tra l’altroera stato eletto consiglie-re comunale e nominatoassessore. La famigliaBertolazzi era proprieta-ria delle cascine Pescia eZita.Carlo studiò al liceo

Parini e, dopo il diploma,si iscrisse alla facoltà diGiurisprudenza dell’Uni-versità di Pavia. Nel 1893conseguì la laurea in Di-ritto Civile con una vota-zione di 54/90. Un anno

prima, nel 1892, si era ar-ruolato volontario, nelcorpo degli alpini, rag-giungendo il grado di sot-totenente.In quel periodo aveva

già ottenuto un buon suc-cesso come drammatur-go. Il suo debutto era av-venuto con la commediaMamma Teresa, 1888, cuiavevano fatto seguito unaserie di lavori portati inscena da famose compa-gnie, come quella di Gae-tano Sbodio e Davide Car-naghi, nei diversi teatrimilanesi e d’Italia.Nel 1905 sposò a Pal-

lanza, sul lago Maggiore,Elisa Grilli che nel 1950,pochi anni prima dellasua morte avvenuta nel1958, donerà al comunedi Rivolta d’Adda alcunilibri del marito e la som-ma di 5.000 lire perché ve-nisse fondata una biblio-teca.Nel 1910 Bertolazzi,

colpito da una grave ma-lattia, lasciò il teatro e as-sunse l’incarico di notaioa Carate Brianza. Le sueopere cominciavano adessere trascurate dallecompagnie che si eranoandate formando agli ini-zi del nuovo secolo. I tem-pi erano cambiati, era ini-ziato quel periodo che glistorici chiameranno BelleÉpoque, epoca in cui lemigliorate condizioni divita diffusero un senso diottimismo nella borghe-sia, convinta (come delresto accadrà) che il No-vecento potesse essere unperiodo di pace e di be-nessere.Delle commedie, poco

più di trenta, tra le più im-portanti e più fortunate, eancora oggi rappresenta-te, ricordiamo La Gibi-

gianna (ritenuta da alcunicritici il suo lavoro mi-gliore), Lulù, L’egoista, Elnost Milan, La casa delsonno, L’amico di tutti.La Storia della Lettera-

tura inserisce Bertolazzitra gli autori del verismo edel naturalismo lombar-do. Gli ambienti da lui de-scritti sono i luoghi di unaMilano perduta, ambientiequivoci, ambigui, angolidi trasgressione e malva-gità dove vivevano i “ba-rabba” e dove, come scri-veva Strehler in una suariflessione, si sentivano“… le prime sirene lonta-nissime di una città che siindustrializza e le campa-ne che quasi si opponeva-no a quel suono lungo enuovo con il suono invecefamiliare che scandiva ilritmo della giornata e del-la vita.Si parlava di povertà e

di violenza (c’era violenzaanche in quel giorno, c’e-ra il massacro, alle porte,tra l’altro, di Bava Becca-ris) si parlava di disoccu-pazione, di lavoro nontrovato e tanto cercato, siparlava di miseria e di fa-me, di vita che costa sem-pre più cara….”.I suoi personaggi sono

anime dannate capaci digesti di intensa umanità,uomini e donne che cer-cano ospitalità nelle men-se per i poveri, nei dormi-tori pubblici, gente chesoffre, vive alla giornata,donne “capaci d’amore” euomini “capaci di morte”.Rivolta d’Adda non ha

dimenticato il suo illustreconcittadino. A lui ha de-dicato una via, la bibliote-ca comunale, la locale fi-lodrammatica e la sala ci-nematografica parroc-chiale, conosciuta come

“Ariston” a motivo di“quel pizzico di moderni-tà che anche nel nome stabene” come ebbe a dire,non senza ironia, il parro-co di allora mons. AngeloCattaneo la sera dell’i-naugurazione. Sulla casadove ebbe i natali nel1970 è stata posta una tar-ga a ricordo dell’evento.Per il centenario della

morte di Carlo Bertolazzi,il gruppo di lavoro creatodall’ assessorato alla cul-tura del comune di Rivol-ta d’Adda e composto dal-lo stessa assessora Elisa-betta Nava, da GiovanniAcerboni, GiuseppeStrepparola, RobertoStucchi, Clara Vismara,Ivan Piazza e da chi scri-ve, ha organizzato,oltrealla mostra e al catalogodi cui si è detto, un con-certo del coro ANA di Cre-mona in collaborazionecon il locale gruppo deglialpini, una lettura scenicaa due voci della Gibigian-na con Francesca Mazza,Stefano Orlandi e alcunicomponenti della filo-drammatica del paese, laquale ha messo in scena,all’ingresso della via doveera l’abitazione del dram-maturgo, la commediadialettale Doni da Ce∫å diMauro Bonazzoli, registae autore del testo.Il dovere di onorarlo e

di ricordarlo è parte dellastoria e della cultura dellagente di Rivolta d’Adda.Crediamo che, anchequesta volta, il compitosia stato assolto con im-pegno e con belle iniziati-ve, che hanno consentitodi far rivivere la figura e leopere di questo nostro il-lustre concittadino.

Cesare Sottocorno

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6 Luglio 2016

RIVOLTA/ Oltre mille prestazioni all’anno, di cui 615 a domicilio. 512 pazienti “fidelizzati”

512 pazienti “fidelizza-ti”, che ritornano anche8/10 volte al mese, oltre1300 prestazioni, di cui 615a domicilio. Sono questi al-cuni dei numeri realizzatidal Centro infermieristico,che dal 2012 è attivo dal lu-nedì al sabato, dalle 10 alle11 del mattino, in piazzettaFerri, accanto a PalazzoCelesia.Inaugurato nel maggio

del 2012, con il supportodell’ACLI e dell’allora pre-sidente Claudio Pellegrini,il Centro ha 8 infermieri,tutti volontari, che si alter-nano a turni di due, al finedi garantire costantementel’assistenza in ambulatorioe, in casodi necessità, a do-micilio.«Noi facciamo soprat-

tutto educazione sanitaria,aiutando chi si rivolge anoicon quei suggerimenti utilia migliorare la propria sa-lute», ci tiene a sottolineareUgo Zorza, infermiere inpensione che, con SilvanaColturani, ha dato vita alCentro quattro anni fa. In-sieme hanno deciso di af-frontare questo nuovo per-corso, per mettere al servi-zio dei cittadini l’impor-tante esperienza professio-nale maturata in tanti annidi lavoro. «Ritengo, primadi tutto, che insegnare alpaziente ad ascoltare i pro-pri sintomi, educandolo auno stile di vita il più possi-bile sano, sia alla base del

nostro servizio e costitui-sca un’importante attivitàdi prevenzione», continuaSilvana, che negli anni è di-ventata un punto di riferi-mento importante per lasua comunità. Entrambitrasmettono grande pro-fessionalità e quella pas-sione, fondamentale perpoter svolgere la loro pro-fessione. L’età media deipazienti è 70 anni, ma an-che molti giovani si rivol-gono al Centro, anche soloper farsi fare un’iniezione oper cercare di risolvere unmal di schiena. Il Centro èun importante punto di ri-ferimento anche per glistranieri, che spesso trova-no nell’infermiere quel-l’aiuto che al medico nonosano chiedere. Leggere leindicazioni terapeutiche,seguire le istruzioni perprepararsi a un esame perchi non conosce la nostralingua può risultare diffici-le. Ecco allora che al Cen-tro trovano quell’assisten-za che permette loro di cu-rarsi al meglio.Tra le prestazioni più

frequenti, il rilievo deiparametri vitali, quali lapressione arteriosa, la fre-quenza cardiaca e la satu-razione, che sono anche iprimi controlli eseguiti suun paziente che per la pri-ma volta arriva all’ambula-torio. E poi medicazioni,controllo della glicemia,iniezioni e consigli, tanti e

utili, per poter affrontareuna patologia e curarla.Ogni paziente ha la propriacartella infermieristica,che riporta tutti i suoi dati,di volta in volta, aggiornati.Al paziente poi viene rila-sciata una scheda con l’idi-

cazione della pressione,della frequenza cardiaca,della terapia edi tutte quel-le notizie utili da riportareal proprio medico curante.«Siamo costantemente incontatto con i medici dibase», ci racconta ancora

Ugo «e possiamo serena-mente affermare che costi-tuiamo per loro un validosupporto. Ci è capitato an-che che, mentre stavamofacendo i controlli di routi-ne su un paziente, ci siamoaccorti di un’anomalia al

cuore, che abbiamo pron-tamente segnalato al suomedico curante».L’attività è resapossibile

ed efficiente grazie all’im-pegno e alla collaborazio-ne di alcuni colleghi infer-mieri in pensione comeLuisa Fasoli, Iris Crepaldi,Elena Beretta e altri cheancora lavorano come Lo-rena Cavalleri, SimonaStroppa, Renata Mascaro,Anna Vailati ed EmanuelaDell’ Era.Ci sonopoi alcuni infer-

mieri che, per le personecon disabilità o impossibi-litate ad uscire di casa, so-no a disposizione per ese-guire a domicilio le stesseprestazioni garantite inambulatorio.Due anni fa, con l’obiet-

tivo di verificare il livello digradimento di chi si rivolgeal Centro e le eventuali ne-gatività, è stato fatto unsondaggio fra gli utenti. Ilrisultato è stato decisa-mente positivo. Più del90%dei pazienti ha espres-so la propria soddisfazionee il desiderio di veder con-tinuare questo servizio,magari anche con un pro-lungamentodegli orari.Maper poter aumentare il nu-mero di ore di assistenzaservono più infermieri. AlCentro i colleghi sonopronti adaccoglierli a brac-cia aperte!

Laura Mazza

Centro infermieristico a gonfie vele

Una bella festa, quella organizzata dal-l’associazione dei giovani di Rivolta Ilde-branda nell’ambito della rassegna di even-ti estivi E…state a Rivolta!Parliamo di IldeliriumMusic Festival,

kermesse musicale e culinaria che per laquindicesima volta si è tenuta nell’area delPonteVecchio, con grande partecipazionepopolare. Cinque giorni di aggregazionetra le varie realtà rivoltane – dal 22 al 26giugno -, in un clima dinamico e allegro,che hanno unito ai giovani, protagonistidella festa, persone di tutte le età, rivoltanie non. Lamusica e la cucina sono state an-cora una volta le attrazioni principali diquello che è diventato un appuntamentoimperdibile dell’estate rivoltana.Gruppi emergenti/ rock, il Folk Rivolta-

nodeiThreeBigul, presenti con il loronuo-vo disco, e la Tomorrow Band, sezione gio-vani della Banda Sant’Alberto - elegantissi-mi nella loro versione black and white –hanno allietato le lunghe serate estive delfestival. A proposito di buon cibo, unamenzione speciale va alla pizza dell’Ildeli-rium, buonissima e croccante in tutte leversioni, e all’ottima birra… (ma anche lecostine non eranomale!).Una delle serate più significative è stata

quella del 23 giugno, secondo giovedì d’e-state, quando IldeliriumMusic Festival haospitato, sotto gli eleganti gazebo bianchiche scandivano gli spazi del prato, moltedelle principali associazioni rivoltane e al-cuni dei loro laboratori per illustrare le atti-vità delle stesse. Ennesima dimostrazione

della vitalità e della voglia di fare che ani-mano il nostro paese, nonché obiettivo dasempre perseguito da Ildebranda, le cui at-tività sono“finalizzate alla raccolta di fondida destinare a sostegno di realtà associati-ve che operano sia sul territorio che neiPaesi in via di sviluppo”. Nell’area antistan-te al tendone ristoro si allineavano i tavolidi Camminiamo Insieme, delGruppoAlpi-ni, della Pro Loco, della Protezione Civile,dell’Università del Ben- Essere, della Gin-nastica Rivoltana, del Basket Il Momento,di My Everest, dell’ARCI, di Panda Sub e ditante altre…Comesociaeparte incausa, riservouna

segnalazione particolare all’AUSER Insie-me che ha colto l’occasione per pubbliciz-zare ulteriormente la sua Officina dell’Aiu-to, sollecitando donazioni di ausili medi-cali e ortopedici dapartedi cittadini cheneavessero adisposizione, daprestare gratui-tamente apersone indifficoltà, previa veri-fica tecnica ed eventuale riparazione: un’i-niziativa da far decollare grazie alla gene-rosità di tutti. Molto apprezzati lo SpazioBimbi e Ciclochiocciola, la Ciclofficina; in-teressante lo stand dei libri allestito daiGAS, i Gruppi di Acquisto Solidale, unarealtà di approccio critico ai consumi chesi sta affermando anche a Rivolta e che valla pena conoscere.In conclusione, quella di Ildelirium

Music Festival è un’iniziativa che anchequest’anno ha meritato tutto il consensoacquisito negli anni.

Lidia Mondonico

Le associazioni rivoltanea IldeliriumMusic Festival

Ingredienti fondamentali: musica e buona cucina

LA NOTICINA

DONDENNIS FEUDATARI,NUOVOPARROCODIRIVOLTAD'ADDANelle celebrazioni di domenica 12

giugno sono state annunciate alcuneimportanti nomine del vescovo di Cre-mona Antonio Napolioni.Mons. Dennis Feudatari sarà il nuo-

vo parroco di Rivolta d’Adda in sostitu-zione di Mons. Alberto Pianazza dece-

duto improvvisamente lo scorso 8 feb-braio.Il circolo PD di Rivolta d'Adda, dà

un caloroso benvenuto a Don Dennis eaugura al nuovo parroco buon lavoro.Il 4 settembre, in occasione del suo

ingresso ufficiale, ci saremo anche noi.

Il servizio riscuote molto successo ma per prolungare l’orario di apertura servono volontari

CAVA CALCESTRUZZI SCAVI DEMOLIZIONIRIVOLTA D’ADDA - VIA DI VITTORIO, 52

TEL 0363.370357 FAX 0363.370115

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Luglio 2016 7

RIVOLTA/ Il Baskin permette a disabili e normodotati di giocare a basket nella stessa squadra

GGeenneessii ee ccrroonniissttoorriiaa rreecceennttee ddeell pprrooggeettttoo ““IInnssuuppeerraabbiillii””

CAMPIONI REGIONALI DI BASKET INTEGRATO CSI

Gli Insuperabili hanno avuto la meglio su “I Diablos” e gli “Angels”Per il basket integrato CSI la finale regionale è stata

tutta cremonese, giocata tra gli Insuperabili di Rivoltad’Adda e le due squadre di Castelleone: I Diablos e gliAngels. Il torneo triangolare ha visto la vittoria degli In-SuperAbili. Per il secondo e terzo posto invece gli Angelshanno prevalso sui Diablos: risultato invertito rispetto alcampionato.

La manifestazione ha regalato anche quest’announ’esperienza fantastica alle squadre partecipanti. Losport non si esaurisce con le partite in palestra, ma è fat-to anche di altri momenti altrettanto importanti dalpunto di vista educativo e sociale: il pre e post-partita, ilvivere insieme in albergo, l’incontro con tanta gente checrede nei valori profondi dello sport, la partecipazionecomunitaria alla S. Messa e gli applausi alle premiazio-ni, che fanno sentire come nel CSI c’è davvero posto pertutti e non si fanno discriminazioni di nessun genere. Lapresenza alle finali di atleti disabili è ben accolta, è atte-sa, aggiunge un valore enorme alla festa dello sport delCSI. Perché? Perchè tutti abbiamo bisogno di riconci-liarci con una vita in cui tutti ci sentiamo cittadini dellostesso mondo, ci sentiamo convocati ad una festa chenon può che essere per tutti. Gian Carlo Dati, responsa-

bile degli arbitri di basket integrato del CSI di Cremona,si è così espresso: «Un’esperienza fantastica. Ho trovatotantissimi atleti, dirigenti e arbitri che hanno tatuato ilCSI sul cuore e che si spendono per i valori più veri, nel-la semplicità e nella quotidianità”.

Le finali regionali si sono svolte nella splendida cor-nice di Darfo Boario Terme e dintorni. Al termine di par-tite come sempre entusiasmanti e ben giocate, la vitto-ria finale è andata alla squadra degli Insuperabili di Ri-volta d’Adda che si è aggiudicata, dopo il titolo provin-ciale, anche quello regionale a conferma di una stagionesportiva straordinaria. Al di là del risultato sportivo, sep-pure importante, la fase regionale è stata un’eccezionaleesperienza di socializzazione per i ragazzi delle squadrepartecipanti, che hanno trascorso insieme due giornatedi sport e divertimento. Gli atleti e i loro familiari edamici al seguito hanno condiviso tanti momenti impor-tanti nei due giorni di soggiorno, grazie anche ad unaperfetta organizzazione sia dal punto di vista sportivoche della logistica e dell’ospitalità. La gioia e l’entusia-smo dei ragazzi è stata la riprova di una manifestazioneben riuscita.

BI

Più forti del maltempo, ha vinto la solidarietàCome da programma

della Pro Loco per il 2016, siè tenuta, lo scorso 19 giu-gno, la prevista iniziativa“Arte al Centro”, presso laCasa Famiglia di Rivoltad’Adda che continuiamo achiamare “Grande” CasaFamiglia, dove gli artisti ri-voltani hanno esposto ipropri lavori.

L’iniziativa è comincia-ta con la Santa Messa, ani-mata dagli ospiti e conti-nuata con la straordinariavideoproiezione “Casa Fa-miglia, un mondo da sco-prire” commentata da SuorStefania, dove è stata illu-strata l’attività svolta dallaCasa.

Successivamente, il Sin-daco, alla presenza dellaGiunta Municipale, deirappresentanti della ProLoco e della Direzione del-l’Istituto, ha proceduto altaglio del nastro, con la let-tura, da parte di Suor Da-niela, di un recente mes-saggio di Papa Francesco,rivolto agli artisti.

Inizialmente l’iniziativaera prevista all’interno delmagnifico parco dell’Istitu-to ma poi, a causa del mal-tempo, è stata dislocata, inparte, al coperto.

Un ringraziamento sen-tito la Pro Loco lo rivolgeagli artisti partecipanti e,ovviamente, alla Direzione

dell’Istituto per la straordi-naria ospitalità.

La stessa iniziativa verràripetuta, probabilmente, alCentro Sociale, il prossimo2 ottobre, nella speranza dipoter avere una maggiorepartecipazione della citta-dinanza rivoltana, la quale,da tempo, è piuttosto lati-tante alle varie iniziativeprogrammate anche da al-tre Associazioni rivoltane,situazione questa che do-vrà essere oggetto di rifles-sione con l’Amministrazio-ne Comunale e le altre va-rie Associazioni perché sipossa dare ai rivoltani sem-pre il meglio nella logicadella promozione del bene.

Inizia da lontano questo progetto. Da un'idea partitanel dicembre 2012.

Perché non dare la possibilità (a chi la possibilità nonce l'ha) di poter trovare un luogo, un momento ed ungruppo di persone con cui aggregarsi, divertirsi e allostesso tempo praticare uno sport a livello agonistico?

A trovare una risposta a questa domanda, e soprat-tutto a gettare le basi per trasformare una semplice ideain qualcosa di concreto, è stato l'attuale coach FRANCOROSSINI, supportato dall' "ASD IL MOMENTO BA-SKET" (società sportiva di pallacanestro di Rivolta d'Ad-da).

È così che nascono "Gli InSuperAbili", squadra di ba-sket integrato e perfetto connubio tra la palla a spicchied un ambiente in cui ognuno può confrontarsi, diver-tirsi e contemporaneamente trovare amicizia e cordiali-tà.

MA COS' È IL BASKET INTEGRATO / BASKIN?Si tratta di un'attività sportiva che permette ad atleti

disabili e normodotati di giocare insieme nella stessasquadra.

Le regole sono quelle tradizionali del basket, con al-cuni adattamenti per permettere a tutti di essere prota-gonisti e di divertirsi.

Ogni ragazzo ha un numero di maglia che ne identifi-ca l'abilità.

Il regolamento BASKIN vieta ad un giocatore di abili-tà superiore di "interferire" (cioè contrastare, rubarepalla o intercettare passaggi) con avversari di abilità in-feriore.

Questo permette ad ogni atleta di misurarsi con ce-stisti di pari livello pur facendo parte di una squadra.

Lo scopo è comunque quello di ogni tipo di basket:FARE UN CANESTRO IN PIU' DELL'AVVERSARIO!Ad un nucleo iniziale di ragazzi, avvicinatisi al pro-

getto tramite "CAMMINIAMO INSIEME" e "CASA FA-MIGLIA", se ne sono aggiunti altri provenienti dai paesidel circondario ed un gruppo di normodotati che aiuta-no i ragazzi diversamente abili ad esprimersi nel gioco.

Gli allenamenti sono guidati da alcuni volontari diRivolta d'Adda affiancati e supportati da operatori delsettore psico-sociale altamente qualificati.

Dopo una prima stagione di "rodaggio", capitan Ni-colò e i suoi hanno deciso di mettere le marce alte an-dando a conquistare, al termine di un campionato com-battutissimo e molto equilibrato, il titolo di campioniprovinciali e poi quello di campioni regionali!

Il tutto a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro.Il primo in quel di Cremona il 2 di giugno.

Partita ad altissimo livello contro i "LEONI DI OFFA-NENGO", in una vera e propria bolgia di pubblico.

Inizio difficile per i Rivoltani, sotto per tutto il primotempo nonostante la gran difesa di FRANCESCO e di tut-ti gli altri; Ma purtroppo nelle azioni d'attacco degli In-SuperAbili il pallone non voleva proprio entrare.

Ma tra fine terzo e inizio quarto periodo di gioco eccoche le cose cambiano:

la grinta che li ha contraddistinti per tutta la stagionevien fuori; GIULIA, CORRADO e il TRIPLETE DI ALES-SANDRI (DAMASCO, ROSSINI E CAGNA) trascinano lasquadra e l'aggancio ai Leoni si avvicina sempre di più.

Solo nei minuti finali Rivolta mette la testa avanti, af-fidandosi al "cecchino" MAURIZIO che non sbaglia nul-la. Alla sirena finale il tabellone recita INSUPERABILI Ri-volta d'Adda 72 - Leoni di Offanengo 70.

Ad una decina di giorni di distanza una nuova sfida:Weekend di finali regionali a Darfo Boario Terme (BS)

per decretare i detentori del titolo di campioni di Lom-bardia.

Nonostante gli sforzi degli avversari, i ragazzi di co-ach Rossini, supportati dai due Ruoli 5 Martina Mapellied Alessandro Villa, riescono a collezionare 3 vittoriesulle 3 partite disputate! A fare la voce grossa questa vol-ta sono stati principalmente i RUOLI 2, decisivi e spessocercati dai compagni di squadra: PATRIZIA, LUISA, AN-DREA, DIANA e GABRIELE prendono le redini dei matchportando Rivolta e tutti gli InSuperAbili al tanto atteso ecercato trionfo.

Questa stagione si chiude nel migliore dei modi, ripa-gando così gli sforzi di tutti e trasformando ciò che 3 sta-gioni fa fu un sogno, in una bellissima realtà che conti-nua con il sorriso stampato sul viso di giocatori, accom-pagnatori e dirigenti e con uno sguardo già a settembreper l'inizio di una nuova avventura.

AV

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8 Luglio 2016

AGNADELLO/ Le “cause perse” avviate dalla giunta Belli stanno svuotando le casse comunali

IIll ccoommuunnee ccoonnddaannnnaattoo aa rriissaarrcciirree llee ssppeessee lleeggaallii aalllloo ssttuuddiioo FFeerrllaa//MMaarrttiinneellllii

Dopo la lettura di questoarticolo, i lettori capirannomeglio ciò che vado asse-rendo da tempo: il dannocausato alle casse comunalidall’ex giunta Belli è di pro-porzioni gigantesche, i cuieffetti deleteri sul bilancionon sono cessati con la boc-ciatura elettorale del 2014,ma si fanno sentire ancoraoggi.

I lettori capiranno me-glio anche le ragioni chehanno indotto la nuovaGiunta a chiudere su basetransattiva (meno male chelo ha fatto!) la causa “Comu-ne/Citto”, con l’intento dievitare una sentenza ri-schiosa perlomeno quantoquella richiamata nel titolo.Due vicende analoghe, quel-le citate, avviate anni fa perripicca politica, nella com-pleta noncuranza dell’inte-resse pubblico. Un’autenticafollia amministrativa, ani-mata da un insano desideriodi vendetta personale, tra-scinato fino ai nostri giorni,anche per effetto delle lun-

gaggini giudiziarie.Per capire il contenuto (e

la gravità!) della sentenzaappena arrivata è necessarioriepilogare brevemente i fat-ti.

Nel 2009, la giunta Belli,fresca di nomina, decide direvocare la procedura di ga-ra (già avviata) per il conferi-mento dei lavori di ristruttu-razione del palazzo munici-pale. Conseguentemente,nonostante avesse in cassa890.000 euro ereditati dallaprecedente giunta, si rifiutadi liquidare il compensospettante ai progettisti, gliingegneri Ferla e Martinelli,di Crema, che avevano giàsvolto e consegnato al Co-mune il loro lavoro di pro-gettazione. Dopo alcuni sol-leciti e diversi mesi di vanaattesa, questi ultimi proce-dono legalmente contro ilComune con l’emissione diun decreto ingiuntivo, ma lagiunta Belli, invece di ono-rare l’impegno che era statoformalmente assunto dallagiunta precedente, ha deli-berato l’impugnazione deldecreto ingiuntivo. La lunga

di Giovanni Calderara causa civile che ne è scaturi-ta ha fatto lievitare il valoredel debito: con l’ordinanzadi esecuzione provvisoriadel decreto ingiuntivo, noti-ficato al Comune il 14 marzo2014, quando Belli era anco-ra sindaco, il Giudice ordi-nario del Tribunale di Cre-mona ha decretato che gliincarichi conferiti aFerla/Martinelli (attraversouna regolare gara d’appalto)erano legittimi, e che il Co-mune era quindi tenuto a li-quidare quanto richiesto daidue progettisti, con oneriaggiuntivi dovuti al ritardatopagamento.

In data 16 settembre2014, alla nuova Giunta(eletta alla fine di maggio) èstato notificato il cosiddetto“precetto”, ovvero l’intima-zione a pagare ai creditori lasomma di 70.500 euro entrodieci giorni dalla notifica,con preavviso di avvio diprocedura di pignoramento,in caso di ulteriore ritardo.Una cosa simile non era maicapitata nella storia ammi-nistrativa del nostro Comu-ne: c’è voluta la giunta Belli

per arrivare a tanto, a mac-chiare il paese di una vergo-gna istituzionale che ha por-tato discredito su tutti i resi-denti.

Ma il problema non eracerto finito lì, in quanto lacausa non poteva conside-rarsi conclusa. Nell’incertez-za c’era ancora chi auspica-va un “ribaltone giudiziario”che mettesse fuori gioco lanuova giunta e mettesse fi-nalmente a tacere il sotto-scritto.

La settimana scorsa è in-vece arrivata la confermache il sottoscritto aveva ra-gione: la sentenza conclusi-va (n. 118/2016) con la qua-le il Tribunale di Cremonaha condannato il Comune arisarcire le spese legali e pro-cessuali a tutti i “terzi chia-mati in causa”, compresedue compagnie assicurative,comparsi a vario titolo nelprocesso. Per il Comune unaseconda mazzata dopoquella del precetto: un se-condo salasso economico,peraltro privo di adeguatacopertura finanziaria equindi classificabile comedebito fuori bilancio, al paridi quello precedente.

Di fatto il giudice ordi-nario (Giulia Maria Lignani)ha confermato quanto avevagià anticipato nell’ ordinan-za di marzo 2014 (ovvero

che gli incarichi conferiti nel2008 allo studio Ferla/ Mar-tinelli erano legittimi, cosìcome gli atti conseguenti diampliamento dell’incaricooriginario, risalenti a quelperiodo). Ha inoltre respintopunto per punto le argo-mentazioni dell’avv. Stom-belli (legale di fiducia dellagiunta Belli) ed ha quindiimposto al Comune di risar-cire le spese legali sostenutedai ricorrenti (Ferla/Marti-nelli) e dai “terzi chiamati incausa” (Laura Calderara, Da-nilo Borghini, Virgilio Caval-lini, Giorgio Uberti, MarioLucini Paioni, MassimilianoAlesio). Ha persino stabilitodi risarcire le assicurazionidell’architetto Lucini (Al-lianz) e del segretario Alesio(Carige). La somma da risar-cire, comprensiva degli one-ri accessori, dovrebbe atte-starsi tra i 50.000 ed i 60.000euro. Una cifra spaventosase rapportata al periodo dicrisi che stiamo attraversan-do ed alla impossibilità diderogare dai pareggi di bi-lancio fissati per legge.

A torta finita, il mancatopagamento dei progettistiFerla/Martinelli si è tradottoin uno spreco di denaropubblico quantificabile inoltre 150.000 euro, servitiper un progetto finito nelcestino ed ora non più utiliz-

zabile, e per pagare gli avvo-cati di sette persone chia-mate in causa ingiustamen-te. Uno scandalo ammini-strativo, figlio dell’aberra-zione politica, che non puòrestare impunito. Dopo que-sta sentenza, chi ha causatotutti questi danni morali,materiali, erariali, dovrà pre-pararsi a pagarne il conto.Lo stesso giudice del Tribu-nale di Cremona ha inviato ilfascicolo alla Procura regio-nale della Corte dei Conti,dove arriverà anche la rela-zione del Sindaco concer-nente il riconoscimento deldebito fuori bilancio. E nonè detto che i “terzi chiamatiin causa”, forti di questa sen-tenza, rinuncino a rivalersisu chi gli ha causato un pe-sante danno d’immaginetrascinato nel tempo.

Dopo gli anni delle ripic-che legali contro gli avversa-ri politici, pagate con i soldidei cittadini, è arrivato ilmomento in cui i responsa-bili devono rispondere, que-sta volta pagando di personai propri consulenti legali, deidanni causati alle istituzioni, agli ex amministratori ed aidipendenti comunali trasci-nati in questa assurda vicen-da politico-giudiziaria, av-viata con squilli di trombe,conclusa con la condannadei suonatori.

Stabiliti dal giudice anche i rimborsi da riconoscere ai “terzi chiamati in causa”, comparsi a vario titolo nel processo. Questa è laconclusione della catastrofe giudiziaria causata da Belli e Donati

Chi imbroglia? Il consigliere Uberti può solo alludere a se stesso

Nuovo volantino provocatorio di “Agnadello 2019”, distribuito in tutto il paese. Nuove panzane aggiunte a quelle già smentite in precedenza. E’ praticamente già aperta la campagna elettorale, che durerà tre anni

Quante campagna elettorali avrò affrontato nel corso del-la vita? Certamente tante, con risultati alterni, molto soddi-sfacenti alcuni, particolarmente deludenti altri. Mai mi eracapitato, però, di sostenere una campagna elettorale partitain anticipo … di tre anni. D’accordo, c’è sempre una primavolta, ma di un primato non ambito io ne farei volentieri ameno. E’ pur vero che per stare dietro ai perditempo di“Agnadello 2019” non sottraggo tempo all’attività ammini-strativa, che esercito puntualmente ogni giorno della setti-mana: devo però rinunciare a quegli intervalli di relax (piùche altro lunghe camminate nel verde della campagna) cheogni tanto mi concedo per ristabilire un equilibrio accettabi-le tra doveri amministrativi e piaceri quotidiani. E’ quindicon un certo disappunto (per la rinuncia di cui sopra) che miappresto, ancora una volta, a rispondere alle accuse (o agli in-sulti?) che mi vengono rivolte dai soliti noti (“Agnadello 2019”è il ritrovo degli avversari di sempre), a mezzo stampa, augu-randomi di non tediare più del dovuto i lettori. Se ho ben ca-pito, l’ultimo “capolavoro letterario” del gruppo antagonista,distribuito in paese un paio di settimane fa, voleva essere unareplica al sottoscritto, reo d’aver smascherato la valanga difrottole sull’attività amministrativa locale, contenute in unprecedente volantino della stessa matrice politica.

In realtà la “replica alla replica” ha riguardato solo unadelle tante balle già smascherate in precedenza. Sulle altre(canoni della telefonia mobile, titoli di efficienza energetica,“eredità” della giunta Belli, contratto per la gestione del me-tanodotto) nemmeno una nota di precisazione, a confermache si trattava effettivamente di fantasiose invenzioni. L’unicareplica pervenuta, riguarda il presunto risparmio energeticoprodotto dalle lampade a led, dimostrato dagli autori del vo-lantino … con la ripetizione di una balla. A tal riguardo, co-mincio col ribadire (lo avevo già riconosciuto!) che con lelampade a led un risparmio energetico (e quindi economico)sicuramente c’è stato, ma in misura nettamente inferiore aquella vantata dal consigliere Uberti, autore di punta di“Agnadello 2019”, che sta facendo di tutto per dimostrare cheil nomignolo che gli è stato appioppato -“mister Balù”- è am-

piamente meritato. Il perché è presto detto: le tabelline rica-vate dai conti consuntivi pregressi, pubblicate sul suo prece-dente volantino (e riproposte in quello più recente), sonostate usate in modo maldestro, per gonfiare un risparmio chein realtà è molto inferiore a quello stimato. Basta leggere conattenzione le tabelle riassuntive dei conti consuntivi, per ca-pire che le stesse non sono affatto omogenee. Ne avevo giàspiegato in precedenza la ragione: la ritardata emissione dibollette , o il ritardato pagamento delle stesse, possono evi-denziare riduzioni di costi in realtà inesistenti; per contro,l’arrivo imprevisto di “conguagli” può invece generare un in-cremento di costi non attribuibile all’esercizio finanziariopreso in esame. Non è richiesto un particolare acume per af-ferrare il concetto, ma posso semplificarne la comprensionecol seguente esempio pratico. Riguardo al canone di gestionedel metanodotto, il conto consuntivo 2015 ha evidenziato unincasso di 174.480€ (comprensivo di un conguaglio 2014 e diun acconto 2015). Il 26 maggio del 2016 è però arrivata al Co-mune la comunicazione di una trattenuta per conguaglio (re-lativo al 2015) di 23.696 euro. Conclusione: Il conto consun-tivo era giusto (fotografava la situazione al 31 dicembre), manon rappresentava l’incasso reale del 2015. Avevo anche pre-cisato (sempre al consigliere Uberti) che è stato irragionevoleassumere come paragone il picco (58.562€) dell’anno 2012, aifini della dimostrazione del risparmio: a parità di consumi ,nei due anni precedenti, l’illuminazione pubblica stradale eracostata molto meno (46.910 € nel 2011; 42.548€ nel 2010). Do-vremmo quindi paradossalmente dedurne che cospicui ri-sparmi ( 11.652 € nel 2011; 16.014 € nel 2010) si realizzavanoanche prima dell’installazione dei led. Ma non voglio certocompetere con “mister Balù” nelle sue improbabili proiezio-ni parametriche. In ogni caso, per quanto riguarda il consu-mo di energia elettrica negli anni precedenti, ho richiesto adEdison Energia di verificare l’esito di una comunicazione(predisposta dall’Uberti e firmata da Marco Belli il 9.05.2013),concernente “l’adeguamento di potenza impegnata su con-tratti a forfait della pubblica illuminazione”, nonché “distaccofornitura di energia elettrica (chiusura del contatore)”. Vorrei

capire come sia stato possibile passare da un costo energia di49.190 euro nel 2013 (primo anno completo con le luci a led),ad un costo di 11.235 euro nel 2014 (secondo anno con i led),risalito poi a 26.363 nel 2015 (terzo anno con i led). Voglio ap-punto verificare che non ci sia stato un errore nella trasmis-sione dei dati dal Comune a Edison energia (fornitore dienergia elettrica, in quel periodo) , onde evitare di trovarmi difronte a conguagli inattesi di decine di migliaia di euro,sprovvisti di copertura finanziaria. Per non smentirsi nean-che in questa circostanza, il neo consigliere (è subentrato dapoco a Gandini, che gli ha ceduto il posto per “fargli fare espe-rienza”), ha concluso il suo ultimo volantino con due nuovepanzane, da aggiungere a quelle pregresse. La prima: “Sul ca-so Citto, la Corte dei Conti ci ha dato ragione”. E’ un’evidentebaggianata: la Corte dei Conti, alla quale il consigliere Ubertie soci avevano inviato un esposto/ denuncia, si è limitata achiedere al Comune alcuni documenti, senza esprimere al-cun giudizio sulla vicenda. Nel frattempo, l’Ordine degli ar-chitetti di Milano, al quale costoro si erano rivolti in cerca disupporto alla loro stravagante strategia giudiziaria, ha comu-nicato l’archiviazione della loro segnalazione/denuncia (no-tizia che il gruppo ha accuratamente evitato di diffondere).

La seconda balla riguarda l’approvazione del piano di re-cupero (cascina Fornace) presentato da Rossini, prima osan-nato capolista di Uberti e Gandini, ora “traditore” da combat-tere con ogni mezzo. E’ assolutamente falso che, nella circo-stanza, non siano stati forniti ai consiglieri di minoranza i do-cumenti necessari all’approvazione del piano; è altresì falsoche ci sia stato un parere contrario dell’ASL sulla concessioneedilizia richiesta da Rossini. In realtà c’è stato un primo pare-re sospensivo (come spesso succede in questo settore), segui-to da un secondo parere (né sospensivo, né contrario) che hademandato al sindaco la decisione finale. Il sindaco ha deci-so, il Consiglio Comunale (tutti i consiglieri, tranne Uberti) haapprovato, in conformità al PGT, che prevede il recupero del-le cascine. Quando, con domanda retorica, lui chiede “chiimbroglia?”, il consigliere Mario Uberti può solo alludere a sestesso.

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Luglio 2016 9

AGNADELLO/ Non è più possibile rinviare: bisogna trovare una soluzione al pasticcio amministrativo combinato nel 2012

GGiiuunnttaa ee ccoonnssiigglliioo iinntteerrvveennggoonnoo ssuuii ccoonnttrraattttii ddeellll’’iilllluummiinnaazziioonnee ppuubbbblliiccaa

Nel settembre 2012, lagiunta Belli sapeva perfet-tamente qual’era la proce-dura da seguire: dalla mi-noranza consiliare del tem-po aveva ricevuto un for-male invito a desistere dalproposito di conferire di-rettamente ad Enel Sole,senza procedura di gara esenza il preliminare riscattodegli impianti di illumina-zione, i cosiddetti “lavori diriqualificazione dell’illumi-nazione pubblica” , costatial Comune 181.500 euro.L’esortazione a non proce-dere fu lasciata cadere in-differentemente nel vuoto:con delibera n. 92 del16.10.2012, Belli Marco,Donati Adriano ed UbertiMario (assenti il vicesinda-co Bocchi Eugenio e l’as-sessore al bilancio Marza-galli Antonio, forse in dis-accordo col resto dellacompagnia) stabilirono diportare avanti la procedu-ra avviata, infischiandose-ne delle regole e delle esor-tazioni del gruppo di mino-ranza. Risultato: un pastic-cio amministrativo difficileda districare, che ha creatoal paese più danni che van-taggi, ed ha pregiudicato lalibertà d’azione della nuo-va Giunta e del ConsiglioComunale.

Va premesso che sullemodalità anomale di affi-damento del servizio di ge-stione dell’illuminazionepubblica è intervenuta, po-co tempo fa l’Antitrust perribadire quello che avevagià detto in precedenza, ov-vero che ritiene illegittimo

il ricorso alla trattativa pri-vata per i lavori di ammo-dernamento/riqualifica-zione illuminotecnica sen-za previa pubblicazione diun bando di gara. Più preci-samente l’Autorità nazio-nale ha ribadito che” valutacome illegittimo il ricorsoalla trattativa privata per ilavori di riqualificazione il-luminotecnica senza pre-vio bando di gara, in quan-to non ricorrono i presup-posti legali di applicazionedell’art. 57, comma 2, lette-ra b del D.Lgs 163/2006(Codice degli Appalti)”. Hain buona sostanza sman-tellato la giustificazione (ilricorso, appunto, all’artico-lo 57 del Codice degli ap-palti) addotta dalla giuntaBelli a copertura del pro-

prio operato.L’Antitrust non si è limi-

tata a stigmatizzare le for-me d’acquisizione illegitti-me,passate e presenti, maha dettato anche le regoleda seguire per la correttaacquisizione degli impian-ti: “procedere preliminar-mente all’acquisto degliimpianti mediante acqui-sto bonario o tramite pro-cedura di riscatto e succes-sivamente affidare, secon-do le modalità stabilite dal-l’ordinamento giuridico, ilservizio di manutenzionedegli impianti stessi, even-tualmente comprensivodei necessari lavori di am-modernamento”. Insom-ma, l’Autorità di vigilanzaha raccomandato ai Co-muni di fare l’esatto con-

trario di quello che hannofatto Belli e soci, alla finedel 2012. I quali, con attodeliberativo n.92/2012,avevano appunto delibera-to di acquistare da Enel So-le, senza gara, 350 lampionia led, da applicare agli im-pianti di proprietà dell’Enelstessa, per un importo di181.500 euro. In seguito,Enel Sole ha continuato agestire il servizio di manu-tenzione delle lampade so-stituite,senza apportare al-cuna riduzione al costo po-sto a carico del Comune,equivalente a circa 22.000euro all’anno. Ma questicontratti di servizio, comeci hanno ricordato sia l’An-titrust che l’ANAC (autoritàdi vigilanza anticorruzione)non sono legittimi perchésottratti alla procedura digara ad evidenza pubblica.Bisogna quindi interrom-pere quelli in essere, perpoi mettere a gara il servi-zio. Che sarebbe stato faci-le, se gli impianti d’illumi-nazione fossero stati a suotempo acquisiti al patrimo-nio comunale, operazioneche la giunta Belli ha accu-ratamente evitato di fare,probabilmente per conte-nere la spesa della “riquali-ficazione” sotto la soglia dei200.000 euro, in modo dabypassare le norme più re-strittive del Codice, riguar-danti gli appalti di valoresuperiore.

Non potendo procederedirettamente all’ interru-zione del contratto di ma-nutenzione e soprattuttoall’indizione di una garaper la scelta del nuovo ge-store, per l’ovvia ragione

che il Comune non puòmettere in gara la gestio-ne/manutenzione di im-pianti di proprietà dell’E-nel, la nuova Giunta ed ilnuovo Consiglio si sonoquindi attivati per avviare laprocedura di riscatto degliimpianti stessi, anche sesono in gran parte obsoleti,indecenti sotto l’aspettoestetico, visibilmente dan-neggiati in più punti quelliin fibro-cemento .

Allo stato dei fatti non sipuò però fare diversamen-te: il passaggio è obbligatose si vuole arrivare a mette-re in gara il servizio, comela legge impone. Appareperò ovvia una considera-zione: se la giunta prece-dente avesse agito nel ri-spetto delle regole e delleprocedure, che erano giàchiarissime, oggi non citroveremmo nella parados-sale situazione di doverspendere altri soldi pubbli-ci (decine di migliaia di eu-ro) per comprare impiantida rottamare(o comunqueda sostituire). I Comuniche hanno agito nel rispet-to delle regole e delle pro-cedure di gara ad evidenzapubblica, si ritrovano oggicon vere riqualificazioni(non solo sostituzione dellelampade ma anche dei palied interramento dei cavivolanti) degli impianti d’il-luminazione, finanziate colsolo risparmio energetico;il nostro Comune, nel 2012,ha fatto l’esatto contrario,favorendo palesementeEnel, a discapito dell’inte-resse pubblico. A questopunto il Comune ha le armispuntate: avendo già liqui-

dato da tempo ad Enel Solei compensi stabiliti nonpuò ambire ad altri risultatise non quello di ottenereun consistente risparmiocol nuovo contratto di ma-nutenzione dell’impiantoesistente. Il margine per ot-tenere migliorie tecnicheed estetiche è stato pregiu-dicato da quella delibera digiunta del 2012.

Le scelte del passato pe-sano (eccome sepesano!)sui risultati chepossono essere conseguitiora. Ma indietro non si puòtornare. Ne’ si può ora in-vocare la restituzione deisoldi dati all’Enel. L’insi-pienza degli ex non giustifi-ca un’operazione condot-ta in aperta violazione deldettato normativo, che, ri-peto, al tempo era già mol-to chiaro.

Chi ha combinato ilguaio, deve rispondere per-sonalmente del danno cau-sato al Comune, perché al-tre strade non ce ne sono.E’ quindi necessario, in viaprioritaria, tracciare unanetta linea di demarcazio-ne tra le responsabilità pre-gresse e le scelte attuali,conformi al dettato norma-tivo. Gli atti deliberativi del-la nuova giunta e del nuovoconsiglio, oltre che produr-re effetti per il riscatto degliimpianti, verranno tra-smessi alle autorità di vigi-lanza, per ottenere dallestesse qualificati pareri alriguardo, o interventi san-zionatori nei confronti dichi ha usato i soldi pubbliciderogando dalle norme dilegge, oltre che dal buonsenso.

di Giovanni Calderara

Le nuove lampade a led furono pagate dal Comune ma installate su impianti di proprietà dell’Enel,senza procedura di gara. La spericolata operazione amministrativa verrà segnalata all’ANAC

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10 Luglio 2016

AGNADELLO/ Lavori pubblici: buone notizie amministrative emergono dal mare di problemi insoluti

CCaasseettttaa ddeellll’’aaccqquuaa,, aarreeaa ccaannii ee rriipprriissttiinnoo ddeellll’’aarreeaa mmeerrccaattoo

Per chi, in passato, hainaugurato edifici scola-stici, impianti sportivi,strutture sociali, aree eco-logiche e reti fognarie èun po’ riduttivo vantare larealizzazione di una caset-ta dell’acqua o di un’areadedicata ai cani, ma anchequesto ha un senso, indi-cativo del periodo di crisiche stiamo attraversandoe dell’oggettiva difficoltà aconseguire risultati am-ministrativi eclatanti. Vo-glio però chiarire, anchein questa circostanza, chele potenzialità per rag-giungere obiettivi piùgrandi di quelli fino ad oraconseguiti, ci sono e sonopiuttosto consistenti: ilnostro Comune non hapiù mutui da pagare (al-l’ammortamento di quelliresidui provvede PadaniaAcque, gestore unico delservizio idrico provincia-le) ed ha chiuso l’eserciziofinanziario 2015 con unavanzo di 800.000 eurocirca. Si trova quindi nellacondizione ottimale perrilanciare gli investimenti,se questi non fossero im-brigliati dalle stringentinormative della finanzapubblica, che vietano l’u-tilizzo degli avanzi di am-ministrazione, per contri-buire al contenimentodella spesa pubblica na-zionale sotto il tetto deltre per cento, pattuito insede di Comunità Euro-pea.

In attesa che le cosemigliorino (che la strettasui comuni si allenti) si faquel che si può, possibil-mente a costo zero.

L’area riservata ai cani,per esempio, è stata rea-

lizzata a costo zero, o qua-si. Il Comune ha spesoqualche centinaia di europer l’acquisto della rete direcinzione, fissata dai vo-lontari del GVA, e qualco-sa per l’acquisto dell’arre-do destinato agli amici aquattro zampe, ma il risul-tato può essere considera-to soddisfacente. L’area inquestione (a suo tempoacquisita gratuitamente,come la confinante piaz-zola ecologica, nell’ambi-to del piano di lottizzazio-ne “TNT”) è particolar-mente indicata all’uso, inquanto dotata di lussureg-giante vegetazione adultache la rende fresca, anchenelle giornate di sole esti-

vo. Frescura che è alimen-tata anche dall’acqua difontanile della “Renga”,che scorre lungo il latonord dell’intera area. Ivantaggi offerti da que-st’area sono quindi deci-samente superiori all’uni-co svantaggio che presen-ta: quello di essere situataall’interno dell’area indu-striale piuttosto che nelperimetro del centro abi-tato. In verità il Comuneaveva anche pensato aduna possibile alternativapiù “urbana”, che è stataperò preliminarmentecontestata dai residentidella zona individuata. Gliamici a quattro zampe su-scitano ancora qualche

diffidenza, che ci auguria-mo venga superata con lapresa d’atto del buon fun-zionamento dell’area (inzona industriale) inaugu-rata nel mese di giugno.

Anche la casetta del-l’acqua, inaugurata il 2 lu-glio, è costata poco allecasse comunali. L’unicaspesa sostenuta ammontaa circa 3.000 euro, per larealizzazione della piatta-forma d’appoggio e per gliscavi propedeutici agli al-lacci di acqua ed energiaelettrica. Tutto il resto è acarico della società priva-ta che ha vinto il concorsobandito dalla giunta l’an-no scorso. La casetta del-l’acqua è stata collocata

nel giardinetto di via Be-rinzaga, in prossimità delparcheggio antistante gliedifici scolastici. Un litrod’acqua, naturale o mine-ralizzata, costa 5 centesi-mi , molto meno di quellache si acquista al super-mercato. Può essere paga-ta con monete o attraver-so l’acquisto di una cardprecaricata.

I cittadini che utilizze-ranno questo nuovo servi-zio, non lo faranno soloper risparmiare, ma ancheper contribuire in modoconcreto alla salvaguardiadell’ambiente. E’ suffi-ciente pensare a quantaplastica verrebbe rispar-miata, se tutti usassero icontenitori in vetro, percapire il valore ecologicodell’iniziativa. L’interessemanifestato dai cittadini,complice il caldo di que-sto periodo, è notevole esperiamo sia anche conti-nuativo. La qualità dell’ac-qua di Agnadello, captatada due pozzi profondi 80 e120 mt, è peraltro ottimaper sua natura, sia per ilgusto che per la composi-zione organolettica; il pas-saggio nei filtri della ca-setta la rende ancor piùgradevole e sicura, per ifrequenti controlli chevengono effettuati. Chealtro dire? Provare per cre-dere … e buona bevuta atutti.

Persino l’area mercata-le, o se preferite il par-cheggio antistante gli edi-fici scolastici e la palestra,sta per essere sistemato (ilavori verranno eseguitientro il mese di luglio) acosto zero per il Comune.L’intervento, posto a cari-co di Linea Distribuzione,società che gestisce il me-

tanodotto comunale, èstato concordato a com-pletamento degli scavi perla sostituzione di una par-te dell’impianto di ali-mentazione degli edificiscolastici di via Vailate. Alavori ultimati l’interaarea, sulla quale il giovedìpomeriggio si svolge ilmercato, assumerà unnuovo aspetto, estetica-mente più pregevole diquello precedente e più si-curo per la viabilità di ge-nitori ed alunni.

Ovviamente non tuttopuò essere realizzato a co-sto zero: prima che fini-scano le vacanze estive ilComune avrà la possibili-tà di spendere (per gentileconcessione del Governo)65.000 euro di soldi propri(l’8% dell’avanzo 2015)per la sistemazione deiplessi scolastici. Serviran-no a completare, col “tap-petno d’usura” la pavi-mentazione esterna dellascuola primaria, ancheper facilitare il collega-mento tra la cucina ed i re-fettori ed effettuare altriinterventi fino al raggiun-gimento della limite dispesa autorizzato.

Con il ricavato dellavendita dei due lotti di ter-reno edificabile acquisitidal demanio, Il Comunedovrà scegliere tra dueemergenze: o sostituire laparte del tetto del Comu-ne stesso, puntellata loscorso autunno, oppuresistemare i tratti più am-malorati di alcune stradedel paese. Se la vendita ditutti i lotti messi all’asta(sei) fosse andata a buonfine, sia la prima che laseconda emergenzaavrebbero trovato soluzio-ne entro la fine del 2016.

di Giovanni Calderara

Nonostante le difficoltà burocratiche procede la realizzazione del programma elettorale della “Lista per Agnadello”

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Luglio 2016 11

AGNADELLO/ Tragico incidente all’incrocio della statale “Bergamina” in una serata di inizio estate

AAlleessssiiaa,, rraaggaazzzziinnaa iinn bbiicciicclleettttaa,, ffaallcciiaattaa ddaa uunn’’aauuttoo ssoopprraaggggiiuunnttaa aadd aallttaa vveelloocciittàà

E’ il giorno dei funeralidi Alessia Locatelli, unaragazzina di 17 anni cheha perso la vita, in unatranquilla serata di inizioestate, mentre cercava diattraversare, con la sua bi-cicletta, l’incrocio tra viaGaribaldi e l’ex stataleBergamina, in territorio diAgnadello. L’impatto, ter-ribile, tra la vittima e lavettura è avvenuto sottogli occhi del fidanzato,che ha avuto solo il tempodi gridargli: “attenta allamacchina…”. Poi il buionella mente, l’incredulità,il grido di dolore, il tenta-tivo disperato di tenerla invita accarezzandola echiamandola amore,amore, amore. Tutto inu-tile, anche il primo gene-roso soccorso portato daun volontario della crocebianca, passato di lì percaso. All’arrivo dell’am-bulanza, il medico non ha

potuto fare altro che con-statare il decesso dellagiovane vailatese, investi-ta da un automobilista diTrescore, anche lui giova-nissimo.

Sono arrivato sul postosubito dopo l’incidente:ho visto la povera ragazzi-na agonizzante, il fidan-zato sotto shock, la mac-china dell’investitore coni segni evidenti dell’im-patto, la sella della bici-cletta sull’asfalto, il restocatapultato oltre la recin-zione di un’abitazioneconfinante. Un gruppo diragazzi ed adulti incredu-li, ammutoliti dal dolore,aggrappati alla speranzadi un miracolo. Che non siè avverato.

Quando il volontariodella croce bianca mi hadetto che secondo lui lecondizioni della ragazzinaerano molto gravi sono ri-masto come impietrito ed

di Giovanni Calderara

ho provato un profondosenso di frustrazione. Se cifosse stata una rotonda alposto di quell’incrocio-ho subito pensato- forsel’appuntamento di Alessiacol suo tragico destinonon avrebbe avuto corso.Non così presto, non inmodo così violento.

Mi è poi tornato inmente l’incontro a Cre-mona svolto alcuni mesiprima, assieme al sindacodi Pandino e a quello diRivolta, coi quali abbiamorappresentato all’enteProvincia l’urgenza dellamessa in sicurezza dell’ex

statale Bergamina; mi so-no tornate in mente le ge-lide risposte ottenute nel-la circostanza:”statistica-mente l’ex Bergamina èmeno pericolosa di altrestrade provinciali, allequali bisogna dare priori-tà”.

C’è voluto un altromorto a Pandino e la nuo-va tragedia di Agnadelloper sovvertire l’ordine del-le statistiche pregresse.Torneremo presto inquella sede, a ribadire conforza le nostre ragioni e ri-proporre le nostre istanze.Non potremo ridare la vita

ad Alessia, ma forse ri-usciremo a tutelare quelladi altri, evitare che trage-die simili possano ripeter-si.

Peraltro, per questa be-nedetta rotonda, invocatada anni, c’è già un proget-to preliminare e c’è unprotocollo d’intesa stipu-lato tra la Provincia ed ilComune, riguardante an-che le modalità di com-partecipazione al finan-ziamento (450.000 euro),ma la procedura si è are-nata prima degli espropridelle aree private, per lamancanza di fondi pro-

vinciali. Fondi che non so-no però mancati perespropriare altri territoridella Provincia, dove “lestatistiche” d’incidentali-tà erano forse superiori al-la nostra.

Sta di fatto che le isti-tuzioni pubbliche non so-no riuscite a proteggereda un pericolo incomben-te una spensierata ragaz-zina di 17 anni, che pas-seggiava in bicicletta incompagnia del suo fidan-zato, in una tranquilla se-rata d’inizio estate.

Non spetta a noi ana-lizzare e giudicare le re-sponsabilità personaliconnesse all’incidente: cisarà un processo per omi-cidio stradale che chiariràla dinamica del dramma-tico evento e le eventualisanzioni da comminare achi l’ha causato. Resta anoi il dovere morale dionorare la memoria diAlessia, recuperando iltempo perduto nella mes-sa in sicurezza di una stra-da pericolosa, anche al fi-ne di evitare nuove trage-die.

Ai genitori di Alessia,straziati dal dolore, il piùprofondo rispetto e la sen-tita partecipazione dellaredazione del nostro gior-nale e di tutti i lettori.

Diciassette anni la vittima, dician-nove l’investitore. Una tragedia

che ha sconvolto tutti: le famiglie,gli amici, i cittadini e le istituzioni

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Luglio 2016 13

«Il consiglio comunalesarà il luogo della gente»

A tutti gli Spinesi cheguardano con fiduciosasperanza a questa nuovaamministrazione ci pre-sentiamo durante questoprimo consiglio comuna-le. Se in questo momentomi trovo qui è grazie a voi,grazie alla fiducia che ave-te riposto su di me e suquesto nostro gruppo.

Grazie a tutte le perso-ne, che a diverso titolo, sisono impegnate per noi econ noi, ci hanno sostenu-to e hanno lavorato per-ché potessimo vincerequesta competizione elet-torale.

Grazie di cuore a tutti ea ciascuno.

Come nuovo sindacodi questa comunità, sentoil dovere di rivolgere unringraziamento sincero atutti gli Amministratoriche mi hanno precedutoed in particolare al Sinda-co Pierluigi Tamagni colquale, da consigliere diminoranza, ho iniziato lamia esperienza ammini-strativa e al Sindaco Co-stantino Rancati col qualeho collaborato come As-sessore.

Vi confesso che il miostato d’animo in questigiorni è agitato, gioia epreoccupazione si mi-schiano e si confondono.

Gioia per il risultatoelettorale, che premia lenostre fatiche con la vitto-ria.

Preoccupazione per laresponsabilità che com-porta il doversi misurarecon le attese di migliaia dicittadini spinesi che, adogni elezione, giustamen-

te reclamano il diritto diessere amministrati con lastessa attenzione che lamaggior parte di loro po-ne nei propri impegni fa-miliari e professionali.

Conosco la frustrazio-ne che si prova quando,passata l’euforia dellacampagna elettorale, le at-tese lasciano il posto alladelusione.

In forza di questa espe-rienza sento tutto il pesoche la parola Responsabi-lità comporta.

La Responsabilità re-clama altre qualità: lacompetenza, la dedizione,il disinteresse, la voglia diimparare, l’umiltà del ser-vire, qualità che ho volutocome fondamento dellanostra lista, IMPEGNOperSPINO, oggi maggioranzaconsiliare.

Partendo da questepremesse, prive di ognitrionfalismo, vorrei co-minciare a mantenere gliimpegni assunti in unacampagna elettorale chepersonalmente ho con-dotto in modo pacifico erispettoso.

Il mio personale impe-gno e l’impegnodi ciascunassessore e consigliere do-vranno sostenere la nostraazione amministrativa.

Ai miei assessori chie-do le competenze cultura-li ed organizzative neces-sarie per governare i pro-cessi e le persone che fan-no capo ad un assessora-to, a tutti chiedo il rispettoper gli uomini e le donnecon cui lavoreremo.

Ci attende un compitofaticoso, per questo ho do-

mandato ad ogni assesso-re l’impegno compatibilecol carico di lavoro chedovremo affrontare e ladisponibilità a collaborarein modo collegiale all’in-terno della giunta.

Niente solisti, si ragio-na e si lavora insieme, perSpino e per gli spinesi:nessuno si creda intocca-bile, il merito premia, il re-sto non conta.

Abbiamo un program-ma da sviluppare, possia-mo solo migliorarlo, manon rinnegarlo. Siamo ungruppo e il vincolo di co-alizione è il programma,un vincolo che da partemia non verrà meno.

Confido nella collabo-razione di tutti, per questovorrei che il consiglio co-munale, prima che lagiunta, diventasse fino infondo il luogo della gente,la sede dell’elaborazionepolitica e della progettua-lità amministrativa.

Inizio con timore epreoccupazione, ma guar-do con confidente sereni-tà al futuro e così conti-nuerò.

Concludo riproponen-do a me, agli Assessori, aiconsiglieri, ma anche aogni donna e ad ogni uo-mo che abbia passione peril bene comune, un pen-siero che mi ha accompa-gnato durante la campa-gna elettorale:

Ci impegniamo perchéil futuro di Spino possa es-sere migliore, un futuro incui ciascuno si senta par-tecipe e nessuno si sentaescluso.

Luigi Poli

SPINO/ Venerdì 24 giugno si è tenuto il primo consiglio comunale

Il nuovo sindaco Luigi Poligiura sulla Costituzione

Presentate la giunta e le linee programmatiche della maggioranza

Discorso di insediamento del sindaco Poli:niente solisti, ma si lavorerà come squadra

«Giuro di osservarelealmente la CostituzioneItaliana». Luigi Poli, il nuo-vo sindaco di Spino, vener-dì 24 giugno ha recitatoformalmente il giuramen-to indossando per la primavolta la fascia tricolore.Così si è svolto durante ilconsiglio comunale il de-butto della nuova maggio-ranza, con la nomina di as-sessori e vice sindaco. Co-me location, solo per que-sta occasione, la sala men-sa della scuola primaria,proprio per garantire a tut-ti i cittadini l'opportunitàdi poter partecipare. Do-veva essere infatti una ce-rimonia, almeno era quel-lo che ci si sarebbe aspet-tato, ma evidentementel'opposizione aveva benaltre intenzioni. Cos'è suc-cesso? Raccontiamolopunto per punto. S'iniziacon l'appello: tutti presen-ti i componenti della mag-gioranza, assente un con-sigliere di minoranza. Su-bito dopo vengono esami-nate le eventuali cause diincandidabilità, ineleggi-bilità e incompatibilitàcon l'incarico. Non ce nesono, come da dichiara-zioni rilasciate da ciascuneletto. Eppure c'è unma…sollevato da Riccaboni che

ha chiesto di essere rassi-curato sugli articoli 60comma4 e 61 comma1deldecreto legislativo267/2000. Se uno non fos-se stato in consiglio comu-nale e non avesse ascolta-to dalle proprie orecchiequanto detto dal consiglie-re di minoranza farebbefatica a crederci. Si fa infat-ti riferimento ai ministridel culto che non sonoeleggibili. E allora? Uno sichiederebbe, visto che nonrisultano sacerdoti in lista.La risposta, semplice,semplice, è che il sindacoPoli non è un ministro delculto. «Non esiste alcunecausa ostativa per quantomi riguarda – dichiara ilprimo cittadino durante ilconsiglio comunale -. Ionon sono un ministro delculto. Se il problema, perlei (il riferimento è a Ricca-boni), è che sono un mini-stro straordinario dell'Eu-carestia e porto la Comu-nione a persone anziane,faccio sapere che questo èun servizio che può essereeseguito da qualsiasi bat-tezzato su richiesta delparroco. Questo non è unministero della chiesa».Chiarito questo punto, ec-co la stoccata di Riccabo-ni, che è riuscito a mettere

in dubbio il fatto che chiprofessa una fede possarappresentare l'interessegenerale della comunità.

«Il dubbio glielo tolgosubito – afferma semprePoli in consiglio comunale-. Sono cristiano, da sinda-co e non da sindaco. Dasindaco giurerò sulla Co-stituzione della Repubbli-ca Italiana». L'applausodella gente ha sottolineatopositivamente la fermapresa di posizione del pri-mo cittadino, che alla fineha dichiarato eletto il con-siglio comunale.

Dopo il giuramento, èstata nominata la giunta esono stati letti gli indirizzidella lista di maggioranza.Infine, sono stati designatii membri della commis-sione elettorale, quattrodella maggioranza e duedella minoranza, suddivisitra "effettivi" e "supplen-ti".

I membri effettivi sonoMarco Guerini Rocco eMarco Cirtoli per Impegnoper Spino e Francesco Co-rini per Progetto per Spi-no, viceversa i supplentisono Barbara Ancetti e An-drea Bassani per la mag-gioranza e Luca Rossiniper la minoranza.

R.V.

Il neo sindacodi Spino d’Adda

Luigi Poli

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14 Luglio 2016

SPINO/ Il primo cittadino ristabilisce la parità di genere: nella squadra due uomini e due donne

Una giunta a quattroper la nuova maggioranza“targata” Impegno per Spi-no. Cambia subito il passorispetto al suo predecesso-re il sindaco Luigi Poli: nel-l’esecutivo ha designatodue uomini e due donne,ligio alla normativa vigentesulla parità di genere, masoprattutto risoluto nel da-re un segno discontinuitàcol passato, quando lagiunta contava un solo as-sessore donna.

Veniamoalla squadra digoverno locale di Impegnoper Spino. Da tempo si co-nosceva il nome del vice,individuato in Enzo Gal-biati sin dall’inizio dellacampagna elettorale. Glialtri componenti dell’ese-cutivo sono stati designatiin base alle competenze eal consenso che gli spinesihanno voluto concederenell’espressione delle pre-ferenze. Ecco allora che ingiunta siederanno Clorin-da Rossi, Carlo Cornalba eAntonia Grazzani. L’uffi-cialità è stata data al debut-to del consiglio comunale,venerdì 24 giugno, quando

il primo cittadino ha giura-to sulla Costituzione dellaRepubblica Italiana e no-minato la commissioneelettorale.

Per sé il sindaco ha te-nuto le deleghe a Sicurezzae Polizia Locale, Urbanisti-ca ed Edilizia Privata. Il vi-ce Enzo Galbiati si occupe-rà di Lavori Pubblici, Tra-sporti e Mobilità, DecoroUrbano, Ecologia e Rap-porti con Enti terzi. A Clo-rinda Rossi spetteranno iServizi Sociali e la TutelaAnimali, mentre ad Anto-nia Grazzani sono state as-segnate le deleghe a Scuo-la, Cultura, Sport e Tempolibero. Infine Carlo Cornal-ba ha ottenuto l’incaricoalla gestione di Bilancio,Tributi, Commercio, Pro-grammazione, Personale eRaccolta Rifiuti.

Unanovità è rappresen-tata proprio dal capitolo“Rifiuti”:mai prima un sin-daco aveva deciso di asse-gnare una delega specificaper tale tematica, alla qua-le la maggioranza vuole in-vece dedicare particolareattenzione. All’orizzonte

c’è l’appalto per il serviziorifiuti, ma soprattutto unprogetto per migliorare erivoluzionare il sistema diraccolta con ricadute posi-tive sull’ambiente e la bol-

letta.Ritornando all’aula del

consiglio comunale, essasarà guidata dal presidentedel consiglio comunale, fi-gura che sarà incarnata

dallo stesso sindaco, men-tre il capogruppo di mag-gioranza sarà Andrea Bas-sani.Non finiscequi: si cer-cherà di coinvolgere almassimo il gruppo con tut-

ti consiglieri di maggioran-za, ai quali verranno asse-gnate deleghe specifiche.Perché con noi, ciascuno sisenta partecipe, nessuno sisenta escluso.

Ecco la nuova giunta di Spino

Spino, eccoci - Ripren-diamo da dove ci eravamolasciati. Dalle opere fatte,dagli sforzi per risponde-re alle richieste della gen-te, dall'attenzione ancheall'ordinaria amministra-zione. Il 5 giugno è statoper tutti noi un giornospeciale, perché ci ha da-to l'opportunità di conti-nuare un percorso intra-preso dieci anni fa, inter-rotto da una pausa lungacinque anni. Avrò impor-tanti deleghe da seguire,tra cui le Opere Pubblichee quindi i Lavori Pubblici,che cercherò di portareavanti con grande impe-gno e partecipazione.

LLee GGrraannddii OOppeerreeCi sono due grandi

opere che perseguiremocon impegno: la prima èla realizzazione di unCentro Socio Residenzia-le, meglio conosciuto aipiù come casa di riposo(anche se non sarà soloquesto). La seconda è lanuova scuola primaria ecompletamento del poloscolastico. Dopo che laprecedente amministra-zione ha perso per tre vol-te di seguito l'opportunitàdi ottenere i finanziamen-ti statali del sblocca scuo-le, richieste bocciate peraver presentato progettiincompleti, ci ha lasciatoin eredità il solo campodove costruirla.

Per la casa di r iposocercheremo di rivedere lavariante al piano di gover-no del territorio, in mododa rendere questa struttu-ra realizzabile. In partico-lare, cercheremo di coin-

volgere operatori interes-sati a svolgere a Spinoquesto servizio.

Per quanto riguarda lascuola apriamo un capi-tolo che molti già cono-scono. Vuoi per la sceltadel tutto incomprensibiledella precedente ammini-strazione di rinunciare aduna trattativa avviata dal-l'amministrazione Ranca-ti che avrebbe subordina-to la costruzione di abita-zioni all'edificio scolasti-co: senza quest’ultimonon sarebbe partito il pia-no residenziale. Oggi, gra-zie a Riccaboni, tutto èandato perso: abbiamo laparte residenziale, non lascuola ma solo un terre-no, senza un finanzia-mento pubblico! Noi cer-cheremo di migliorare ilprogetto della scuola, inmodo che possa esserepresentato al prossimobando aperto per un fi-nanziamento pubblico,con tutte le carte in regolaperché possa ottenerlo.

LL''oorrddiinnaarriiaa aammmmiinnii--ssttrraazziioonnee ee iill ddeeccoorroo uurr--bbaannoo..

L'altra grande partitariguarda la gestione del-l'ordinario. Da vice sinda-co voglio essere presente,eseguire quelle manuten-zioni che in passato sonostate latitanti. Ci sarà sinda subito un impegno peril centro sportivo. Ci sonoi lavori da svolgere suglispogliatoi e bisognerà re-perire le risorse necessa-rie. Risorse che sono stateinserite, per 200mila euro,nel piano triennale dall’examministrazione Ricca-

boni ma come finanzia-mento regionale. Peccatoche il Comune questo fi-nanziamento non l'abbiaottenuto.

Inoltre si deve interve-nire sul centro sociale pereseguire una serie di lavo-ri, che vanno dalla sosti-tuzione delle caldaie al-l'adeguamento degli in-fissi e altre manutenzioni.

Lavoreremo poi sullestrade e sui sottoserviziper cui ci dovremo con-frontare con Padania Ac-que. Ci sono dei tratti difognatura del VillaggioEuropa che sono al collas-so e vedremo di interveni-re per riqualificarle.

LLaa vviiaabbiilliittàà..Cercheremo di porre

rimedio, ad alcuni punticritici riguardanti la viabi-lità in accesso a Spino.Chiederemo alla Provin-cia e alla Regione, che al-l'interno del 3° terzo lottodella Paullese, Ponte Ad-da, ci siano delle opere dicompensazione per mi-gliorare la viabilità di col-legamento al Villaggio Ad-da. Cercheremo delle ri-sorse per rifare, e metterein sicurezza, l'entrata divia Martiri della liberazio-ne all'incrocio con la stra-da per Pandino. Persegui-remo l'obiettivo di colle-gare Viale Ungaretti a viaPomella per uscire sullaS.p. 1 per Rivolta in zonaMulino, in modo da sgra-vare il traffico su via Man-zoni.

Insomma, c’è molto dafare. E noi siamo qui perfarlo insieme a voi.

Enzo Galbiati

Galbiati: «Riprendiamo da dove ci eravamo lasciati»La maggioranza si impegna a raggiungere due obiettivi: la casa di riposo e la nuova scuola primaria

Il vice sarà Enzo Galbiati. Gli assessori saranno Clorinda Rossi, Antonia Grazzani e Claudio Cornalba

Il vicesindaco Enzo Galbiati

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Luglio 2016 15

SPINO/ Il triste esordio di Riccaboni dai banchi della minoranza

Interrogazioni e mozioni al primoconsiglio comunale, questione di stileL’ex sindaco ha creato il problema “biblioteca”.Noi cercheremo di risolverloDue interrogazioni e

unamozione. Così l'ex sin-daco Paolo Riccaboni haesordito nel suo nuovoruolo di consigliere di mi-noranza in consiglio co-munale. Venerdì 24 giugnoera la prima assemblea delnuovo sindaco, quella diinsediamento della giunta,quella che buona creanzavuole sia dedicata al giura-mento e alla nomina degliassessori. Niente altro. Mail consigliere di minoranzaRiccaboni, che per cinqueanni ha fatto il presidentedel consiglio comunale,queste cose non le sa. O fafinta di non saperle, o me-glio se ne infischia di com-portarsi secondo le regolescritte e non scritte. Giàperché le interrogazioni elemozioni andrebbero pri-ma esaminate in conferen-za dei capigruppo, che ov-viamente non erano anco-ra stati nominati, quindi lanuova maggioranza avreb-be pure potuto rifiutarsi didiscuterle. Ma lasciamostare. Il sindaco Poli ha de-ciso, in ogni caso, di dare lerisposte in aula. La primainterrogazione dell'oppo-sizione, riguarda i "festeg-giamenti" al centro socialedel dopo elezioni. Sempli-cissimo dare delucidazioni

in questo caso.Primo. La sala polifun-

zionale è stata regolar-mente richiesta per incon-trare gli spinesi dopo leelezioni: l'opposizione po-teva richiedere le carte.Secondo. Il giorno del-

l’apertura delle urne eradomenica, mentre l’incon-tro organizzato da Impe-gno per Spino è stato lune-dì sera quindi non c'è stataconcomitanza di eventicome sostenuto dall'oppo-sizione. Tra l'altro nessunregolamento vieta al sin-daco di incontrare i citta-dini in una sala comunale.Terzo. Se l'opposizione

parla di una festa duratafin oltre lamezzanotte, for-se ha l’orologio fermodallanottata elettorale. Alle22.15 erano tutti a casa!Quarto. Progetto per

Spino si è accorto forsetroppo tardi che nel Co-mune le regole ci sono.Adesso, peggio per loro: c'èqualcuno che le farà ri-spettare.Quinto. Sembra strano

che un appunto sulle rego-le venga proprio dall'op-posizione, quando l'auto-revole esponente da sinda-co (oggi ex sindaco) ha fat-to chiudere una strada perfesteggiare la sua chiusura

di campagna elettorale.Noi siamo Impegno perSpino non Pps e non ci so-gneremmomai di bloccareper un'intera giornata e se-rata una via.Tra l'altro sen-za nessuna ragione, vistoche tale manifestazione(quella Sì privata) potevasvolgersi in altro luogosenza arrecare disagi ai cit-tadini!La seconda interroga-

zione, invece, il consigliereRiccaboni l'ha ritirata, for-se subodorando che sareb-be andato incontro adun'altra solenne figurac-cia: si trattava infatti dellarotonda, opera appaltatada lui, ignorando del tuttola lettera che gli era statainviata chiedendo di "con-gelare" l'appalto almenofino all'elezione del nuovosindaco.Ma c'è un altro colpo di

scena: non pago di averpresentato due interroga-zioni (una ritirata e l'altradiscussa), ha voluto an-nunciare nuova istanza inconsiglio comunale: que-sta volta una mozione, checome vuole il regolamen-to, per essere inserita al-l'ordine del giorno vaavanzata a tempo debito. Èstata consentita la letturadella stessa mozione che

A SPINO SIAMO ALLE SOLITE

Un Sindaco neo eletto incontra i propri sostenitoripresso una sala pubblica, regolarmente autorizzata, perun grazie e un brindisi e subito il candidato perdentenonché Sindaco uscente, presenta nel primo ConsiglioComunale una interrogazione che di fatto è una conte-stazione al nuovo Sindaco.

Non si capisce nemmeno quale regolamento sia stato infranto, visto che la sala èstata occupata dalle 21 alle 22.15.Certo, noi capiamo l’arrabbiatura di Riccaboni per l’amara sconfitta, ma la pro-

testa è ridicola, soprattutto se la confrontiamo con la chiusura della sua campagnaelettorale che ha di fatto bloccato metà Paese per un’intera giornata costringendo ipendolari a fare dei Km in più per prendere i bus (senza considerare le persone cheil bus l’hanno perso).Ci siamo chiesti: è regolare che un candidato Sindaco per una festa privata per

un giorno intero blocchi unaVia del Paese pur avendo a disposizione un’intera areamercato? Ma in che Paese viviamo? Speriamo che per il prossimo numero diVerde-blu qualcuno ci chiarisca meglio le idee.

la PULCE

verrà discussa al prossimoconsiglio comunale. Perinciso il tema è la BIBILIO-TECA: singolare il fattoche proprio Riccaboni silamenti della riduzionedell'orario.Verrebbe da di-re: Chi è causa del suomalpianga sé stesso. Noi peròuna risposta ai cittadinivorremmo darla, quindicercheremo di porre rime-dio ad una situazione incui ci troviamo per colpaproprio di Progetto perSpino. Diciamo agli Spine-

si che ci impegneremo almassimo per potenziare ilservizio della biblioteca.Non perché ce lo chiedeRiccaboni che ci ha messo

in questa situazione, maperché ce lo chiedono gliSpinesi!

Gruppo Impegnoper Spino

Orari ridotti in biblioteca lasciati in eredità da Riccaboni

Impegno per Spino ha aumentatodi due ore le aperture al pubblicoIn programma la costituzione di un Gruppo Bibliotecaper le aperture straordinarie e un gruppo di lettura

Orari di apertura al pubblico della bi-blioteca quasi dimezzati. E spinesi , giusta-mente, adirati per l'incredibile e repentinopeggioramento del servizio. Per colpa dichi? Sul punto non ci sono dubbi, le "car-te" sono eloquenti: l'amministrazioneuscente, quella con Paolo Riccaboni (allo-ra) sindaco, il 16 febbraio ha votato l'attodi indirizzo di gestione del servizio biblio-teca.Sulla base dello stesso – sempre con

l’allora sindaco - è stato siglato il nuovocontratto con la cooperativa sociale Char-ta, che annunciava i nuovi orari (aperture:lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle14.30 alle 18.30). Insomma, l’attuale giuntadi Luigi Poli si è trovata in eredità unadeci-sione presa da altri. E l'unica cosa che hafatto, verrebbe da dire l’unica “colpa” cheha, è aggiungere due ore in più di aperturaserale (almeno per il mese di luglio) por-tando da 16 a 18 l’orario di accesso al pub-blico del centro di documentazione. Que-sti sono i fatti. Ci sarebbe addirittura dasorridere se si pensa che, nonostante tutto,l'ex sindaco, oggi consigliere diminoranzaRiccaboni, ha presentato una mozioneproprio sulla biblioteca. E' stato lui a ridur-re gli orari,maora chiede al nuovo sindacodi riportarli almeno a 24 ore settimanali.Sembra il solito goffo tentativo di nascon-dere le proprie responsabilità. Forse è tal-mente abituato a spararle grosse che nem-

meno si ricorda di quello che ha fatto.Ma vediamo cosa prevede il contratto

firmato conCharta: 28 ore di servizio setti-manale, di cui 16 di apertura al pubblico.Contratto necessario perché Lidia Borse-rio, animatrice della biblioteca, è prossimaalla pensione (e sta smaltendo i giorni diferie arretrati) e il volontario Riccardo Cor-nalba terminerà il sevizio civile alla fine diagosto. Insomma: era necessario garantirela continuità della biblioteca e l’alloragiunta Riccaboni ha dato mandato alla re-sponsabile dei Servizi sociali di valutare levarie proposte: alla fine è stata scelta quel-la della cooperativa Charta, che ha già incorso collaborazioni in altri comuni. Cos’-ha fatto la nuovamaggioranza di Impegnoper Spino insediatasi il 6 giugno? Ha ag-giunto due ore in più rispetto a prima, conle aperture serali. Non solo: l’assessore allaCultura Antonia Grazzani ha raggruppatoalcuni volontari che si sonomessi a dispo-sizione per effettuare aperture straordina-rie della biblioteca (ovviamente saràpossi-bile solo la consultazione e non il prestito),così pure sta studiando la possibilità dicreare un gruppo di Amici della Lettura eun Gruppo per visite a mostre e per orga-nizzare eventi a tema. L’impegno che lanostra lista si prende è quello di fare il pos-sibile per rilanciare il centro di documen-tazione, che in passato ha fatto benissimoe che in futuro potrà fare ancorameglio.

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16 Luglio 2016

SPINO/ Aperta la pagina facebook “Consulta giovani Spino”

Spino in questi ultimicinque anni ha visto lacompleta assenza di politi-che giovanili intraprese dalcomune.

Ci sono stati gruppi diragazzi che hanno organiz-zato manifestazioni edeventi sportivi, cui va ilmioplauso e la mia stima, mapoco nulla sotto egida delcomune o sotto spinta del-la amministrazione comu-nale: Riccaboni, si è di-menticato dei giovani.

Impegno per Spino hasin da subito deciso dicambiare rotta e intendia-mo farlo nella maniera piùpartecipata possibile, ov-vero attraverso la consultagiovani.

La consulta è un organoparallelo al consiglio cheha, nei confronti dellagiunta, parere consultivo.

Essa opera in manieraautonoma promuovendoiniziative di carattere pub-blico, sollevandoargomen-ti di interesse ed esprimen-dosi su tematiche giovanili.

Non più quindi un uo-mo solo al comando, maun gruppo di cittadini gio-vani che, avvicinandosi al-la macchina comunale,possa costruire iniziativeautonome per dare un ri-torno al paese.

Il nostro obiettivo èquello di creare non solo

un gruppo di riferimentoper le tematiche giovanili,ma dotare il gruppo di unluogo di riferimento cui sipossa associare diretta-mente le attività giovanili.

Abbiamo sin da subitopreso a cuore un argomen-to scottante: la drastica ri-duzione degli orari di aper-tura della biblioteca impo-sta dalla scelta della prece-dente amministrazione.Sia la componente giovaneche la giunta di Impegnoper Spino stanno lavoran-do per porre rimedio aquesta scelta che ha pena-lizzato chi decide di usu-fruire della biblioteca co-me, sala studio e faremo ilpossibile per andare in-contro alle esigenze deglistudenti spinesi.

La pagina facebook del-la consulta giovani ha ri-scosso immediato succes-so, sintomo che c’è vogliadi partecipare emettersi ingioco: raccoglieremo que-sta voglia di partecipazio-ne per attivare iniziative edeventi per i giovani spinesi.

Invito tutti i lettori a se-guire su Facebook la pagi-na “Consulta Giovani Spi-no” e ad iscriversi allanewsletter comunale peravere una informativapuntuale ed attenta sulleattività della consulta.

Andrea F. Bassani

Non è un paese per giovani...Ma presto lo diventerà

PIANO DI CONTENIMENTO

Nutrie al parco Rosselli?Arrivano le "trappole"Doveva cambiare amministrazione comunale per

vedere maggiore attenzione ai parchi. Perché se le nu-trie spadroneggiavano al «Parco Rosselli», senza chenessuno si preoccupasse del fenomeno, adesso lagiunta Poli (diversamente dall’ex sindaco Riccaboni)ha deciso di intervenire. Dopo la segnalazione dellapresenza negli spazi pubblici di questi roditori, sonostati eseguiti vari controlli con la polizia locale e conalcuni volontari.

Esaminata la situazione, il Comune ha presentatola richiesta per la posa di alcune trappole. Una è statamessa al parco Rosselli, ma presto ne verranno collo-cate delle altre. Le "gabbie" verranno controllate rego-larmente dai volontari, individuati per tale servizio.Dai sopralluoghi è emerso che numerosi esemplari,che emergono dalle rogge, vanno in cerca di cibo neiparchi.

Si aggirano tra altalene e scivoli, senza più alcun ti-more per la presenza dell’uomo. D’altronde molti ge-nitori avevano denunciato il fatto agli amministratori.E la giunta Poli ha valutato immediatamente il da far-si, insieme all’associazione locale dei cacciatori. «E’stata posizionata la prima trappola al parco Rosselli -ha spiegato Marco Guerini Rocco, consigliere di mag-gioranza -. Sono già stati catturati alcuni esemplari.

A breve posizioneremo un’altra trappola: in tuttone abbiamo a disposizione quattro. Nel territorio ex-traurbano, invece, gli abbattimenti sono già iniziatiper contenere il proliferare di questo animale che si ri-produce in foma geometri, che reca danni all’agricol-tura, rappresentando altresì un pericolo dal punto divista igienico».

Proprio l’associazione si era mossa in tempi nonsospetti, chiedendo all’allora sindaco Paolo Riccabonidi ottenere il via libera per l’abbattimento degli esem-plari. Ottenuto l’ok, ora i cacciatori sono pronti a in-tervenire per contenere il continuo proliferare di que-sti animali, che non hanno competitori naturali nellacampagna. Un piano di contenimento che dovrebbeportare i suoi frutti, per buona pace degli spinesi che,di nutrie, ne hanno già viste anche fin troppe scoraz-zare persino all’interno delle loro abitazioni. Più diuna volta è capitato di trovarle nell’androne dei con-domini e nei giardini. Una situazione divenuta ormaiintollerabile.

Venerdì 8 luglio, alle ore 18, presso la sala consiliare diSpino d’Adda si terrà il primo incontro della Consulta gio-vani, per costruire insieme il gruppo.Partecipate numerosi!

Andrea F. Bassani

Prima riunione l’8 luglioCCoonnssuullttaa ggiioovvaannii SSppiinnoo

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Luglio 2016 17

Dopo il successo delle serate dipresentazioneaSpino, adAgnadello eal Caffè Letterario di Lodi, in moltistanno gustando il secondo libro diDonata Ferrari, insegnante e scrittri-ce spinese. “Mi chiamo Donata e fac-cio la precaria storica” è l’autobiogra-fia di un’insegnante che èdiventata diruolo dopo anni di precariato, quelloche lei stessa ama definire “storico, arischio preistoria”.

IIll pprriimmoo rroommaannzzoo,, ““IIll bbiicchheerrùù ee llaalleevvaattrriiccee””,, eerraa uunn rraaccccoonnttoo ddii ffaannttaa--ssiiaa,, aanncchhee ssee aammbbiieennttaattoo iinn uunn lluuooggoorreeaallee.. QQuueessttoo nnuuoovvoo lliibbrroo aa ccoossaa ssiiiissppiirraa?? E’ la storia di tutto il mio per-corso scolastico, diviso in parti fra lo-ro molto diverse: prima il racconto e iricordi della mia scuola elementare,delle scuole medie, come li avevo fre-quentati allora, qualche decennio fa,in un contesto sociale e culturalemolto diverso da quello di oggi. Poi ilproblema del precariato nel mondo

della scuola, che è quello che dovreb-be funzionare meglio; quindi le espe-rienze in classe, con i ragazzi dellescuole medie e superiori in tempi piùrecenti, in cui tutto è cambiato, a par-tire dalla famiglie. Non manco di de-nunciare le pecche della scuola di og-gi, di come purtroppo si è ridotta.

DDuunnqquuee uunnoo ssppaaccccaattoo ddii vviittaa rreeaa--llee.. CCoommee èè ccaammbbiiaattoo qquueessttoo mmoonnddoo??Secondo me in peggio, anche se re-stano molti bravi giovani, molti bravistudenti e molte brave famiglie. Quel-lo che si nota è la mancanza di entu-siasmo, di sogni, di voglia di imparareo anche solo di leggere; mentre perme e per molti come me la scuola èstato un mondo meraviglioso, per igiovani di oggi andare a scuola è unpeso, detestano la scuola e non ama-no studiare. Naturalmente ci pren-diamo tutti le nostre colpe, però noncredo che siamo solo noi docenti anon saper motivare i nostri alunni; i

genitori e le famiglie dovrebbero col-laborare molto di più, anche perchéspetta a loro dare l’educazione di ba-se ai figli.

PPeerr eesseemmppiioo??Per esempio, se venissero a scuola

già educati, avrei più tempo da dedi-care all’insegnamento della materiaper la quale ho studiato.

PPeerrcchhéé uunnaa ppeerrssoonnaa ddoovvrreebbbbeeaaccqquuiissttaarree qquueessttoo lliibbrroo??Perché svelaquello che c’è dietro le quinte dellascuola, quello che i ragazzi non rac-contano o raccontano a modo loro,quello che i genitori non sanno possasuccedere anche nelle classi che fre-quentano i loro figli, che invece ma-gari sono bravi, educati e rispettosi.

Tanti auguri, allora, a Donata Fer-rari, il cui libro si può acquistare pres-so l’edicola di piazza XXV aprile, pres-so la tabaccheria di Andrea Cassi e inalcuni esercizi che si sono resi dispo-nibili.

L’autobiografia di un’insegnante che, finalmente, è diventata di ruolo

«Mi chiamo Donata e faccio la precaria storica»

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA

Dai Lions 3mila euro a La Solidarietà per il progetto

Il Lions Pandino Gera d’Adda dona 3mila euroall’associazione spine “La Solidarietà” per il proget-to “Aggiungi un posto a tavola”.

Giovedi 9 giugno, presso il ristorante Bistek diTrescore Cremasco, si è tenuta la cena convivialepresieduta per il trentesimo anniversario da Ales-sandro Zanini. È stata invitata alla serata la delega-zione spinese con il presidente de La SolidarietàLuigi Passarella, il vice Carlo Cornalba ed il sociofondatore Rino Ferri.

Sono state consegnate alle varie associazioni do-nazioni per un valore complessivo di circa 8mila eu-ro, racimolati grazie ad una sottoscrizione. Alla Soli-darietà è stato staccato un assegno di 3mila euroche servirà a continuare nel servizio che permettedi agire in soccorso delle famiglie che non possonopagare il costo della mensa scolastica.

Sono una decina i bambini seguiti, che senza LaSolidarietà non avrebbero potuto avere un pastocaldo.

Il presidente Pascarella ha ringraziato a nome ditutti i soci per il generoso contributo.

E’ proprio il caso didirlo, la campagna elet-torale è finta: finalmenteè finta.

Gli spinesi r icorde-ranno a lungo questacampagna come la piùaspra e astiosa degli ulti-mi 20 anni.

Mentre da una parteGigi ha sempre tentato dismorzare i toni, di esserepacato e gentile, dall’al-tra l’arroganza di chi cre-deva di avere già vintotutto ha rivelato tutta lasua violenza verbale econtenutistica.

Attacchi personali, in-sulti gratuiti sono statiquasi all’ordine del gior-no.

Tutto questo fa maleal paese perché ogni pa-rola che non è spesa suun contenuto tangibile,su un progetto o sulla po-litica vera allontana i cit-tadini dalla politica stes-sa.

Non è un caso chel’affluenza sia calatanonostante le diverse li-ste e nonostante la fortesollecitazione al voto.

Speravo sinceramenteche questo clima di odioe di rancore fosse finito,ma non è così.

O meglio non è cosìper tutti.

Impegno per Spino,che sta ora prendendo lemisure della macchinacomunale e sta avvian-dosi a governare il paeseha ormai sepolto l’asciadi guerra e ha intrapresola via istituzionale chepiù si addice a chi è chia-mato a governare il pae-se.

Riccaboni e la mino-ranza continuano inveceimperterriti a manifesta-re la loro indole violenta.

Nel primo consigliocomunale, luogo di inse-diamento dei nuovimembri dove di normavige il fair play istituzio-nale, Riccaboni ha conti-nuato ad inveire contro ilsindaco, ha sollevato laquestione di ineleggibili-tà sostengo che chi, co-me Poli, è autorizzato aportare la comunioneagli ammalati sia mini-stro di culto, dimenti-cando che propio nellasua maggioranza sedevaun catechista (per incisoio non ritengo nessunadelle due condizioni cau-sa di ineleggibilità).

Riccaboni ha poi pre-sentato due interroga-zioni di cui una ritiratada lui stesso per evitarela debacle (era guardacaso sull’argomento ro-tonda) e l’altra sulla ri-chiesta di utilizzo dellasala del centro socialeper la presentazione delsindaco (proprio lui cheha fatto chiudere unastrada per la sua campa-gna elettorale).

Insomma la minoran-za non ha capito chequesta strategia del ran-core e dell’attacco perso-nale non paga.

Io sono per un consi-glio comunale che cerchiil dialogo e, sebbene in 5anni di amministrazioneRiccaboni si sia dimo-strato che questo senti-mento non era condivi-so, speravo che la svoltadettata dalle elezioni im-

SPINO/Commento post elezioni sulla campagna elettorale

«Il modo ancor m’offende»

Il segretario del circolo PD di Spino d’Adda Andrea F. Bassani

partisse una lezione. Co-sì non è stato.

Noi saremo diversi,cercheremo sempre ecomunque il dialogoperché, come dimostra-to dal risultato elettorale,la diversità di opinioni èun valore e non un puntodi debolezza.

Ora guardiamo al fu-turo, e lavoriamo tuttiper mettere a frutto que-sti 5 anni di amministra-zione Poli.

Andrea F. Bassani

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18 Luglio 2016

PANDINO/ Dal 4 al 16 agosto appuntamento con il tradizionale evento dell’estate pandinasca

Anche quest'anno la festa Dell'unitàdi Pandino, ritorna con un ricco pro-grammadi attrattività e divertimento du-rante le nostre sere d'agosto. Festa chesempre di più diventa volano per L'AltoCremasco. Grazie alla quale si mantieneviva la politica del territorio. E proprio ilterritorio sarà una delle sfide che dall'au-tunno ci aspetterà, insieme al referen-dum approvativo sulla riforma costitu-zionale.

Ecco perché noi diciamo Sì. Sì al refe-rendum, e Sì alla formazione di un'areaVasta Cremasco/Lodigiano; dopo la sop-pressione delle province dovuta alla mo-difica costituzionale. Così pensiamo chePandino possa diventare il centro di rife-rimento per il territorio del l'Alto Crema-sco.

Ora un ringraziamento a tutti volon-tari, compagni, e amici che rendono uni-ca la nostra festa. Ricordando in modoparticolare il nostro amico Gianluca.

Un grazie a Voi che in queste sere civerrete a trovare condividendo con noi lagioia dello stare insieme. Buona Festa atutti!

Massimo BonanomiSegretario PD Pandino

Ferragosto, torna la Festa de L’Unità

Grandi complessi musicali e ottima cucina: il segreto di un successo pluriennale

GRADELLA

Un successo la “NotteRomantica” nel borgo

E' stata un gran successo la Notte Romantica deiBorghi, promossa dal Club dei Borghi più belli d'Italia,organizzata dall'amministrazione comunale in colla-borazione con l'Associazione Borgo Gradella.

Sabato 25 giugno si è festeggiato l'arrivo dell'estatenel nome del romanticismo e dell'amore, anche del-l'amore per la propria terra, per la natura, per la bel-lezza in genere.

Una piazza vestita a festa con i colori del borgo, il-luminata da candele e profumata da erbe aromatiche,i grandi alberi del viale di ingresso infiocchettati peraccogliere i partecipanti all'evento, reso possibile dal-la fattiva collaborazione di molte persone, amanti delBorgo, che si sono date da fare per oltre un mese perrendere unica questa serata.

Un successo aldilà delle aspettative per questa pri-ma edizione: oltre 90 iscritti alla cena (emolte altre ri-chieste che non hanno potuto essere accolte) per de-gustare gli ottimi piatti preparati dai cuochi esperti,ascoltando la buona musica e la bellissima voce delgruppo musicale “Uno più uno: duo”di Luca e Elena.Tra unpiatto e l'altro è stato possibile ammirare bellis-sime fotografie diGradella,maancheosservare il cieloda vicino grazie ai telescopi dell'Associazione AstrofiliSoresinesi, che hanno permesso di vedere Giove e Sa-turno nel loromassimo splendore.

Al termine dell'ottima cena, dal parco diVillaMag-gi sono state liberate in cielo oltre cento lanterne lu-minose, lasciando a bocca aperta tutti quelli che han-no voluto essere presenti a condividere questo mo-mento di grande suggestione.

A tutte le coppie è stata offerto un omaggio florealee una pergamena a ricordo. Una bellissima esperien-za, nata dalla proficua collaborazione tra l'ammini-strazione comunale, l'Associazione Borgo Gradellacon l'infaticabile presidente Renato Pavesi e i suoi nu-merosi collaboratori, le attività commerciali del luogo(il ristorante Il Borgo Gradella, l'Osteria degli Amici, ilVoice Bar), la proprietà diVillaMaggi: insieme, con or-goglio, senzapreclusioni di sorta, con l'unicoobiettivodi rendere magica l'atmosfera di Gradella, uno deiBorghi più belli d'Italia.

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Luglio 2016 19

Venerdì 22 luglio dalle ore 20 nell'arena interna del castello visconteo si terrà laCena in bianco organizzata dalla Consulta dei Giovani di Pandino.

I ragazzi si ispirano allaWhite Dinner, di origine francese: i partecipanti devonoessere vestiti rigorosamente di bianco e portare da casa le pietanze.

L'iscrizione ha un costo di 5 €€. La consulta fornisce il coperto, le stoviglie e l'ac-qua; è possibile anche avere vino illimitato con un contributo in più di 5 €€.

Tutta la serata sarà all'insegna delle 5 E: Etica, Estetica, Eleganza, Ecologia, Edu-cazione.

Per tale motivo, non deve essere presente nessun rifiuto di carta e plastica, ognicosa deve essere consumata senza produrre rifiuti.

I ragazzi saranno presenti al mercatino di via Umberto I del 6 luglio per le iscri-zione, oppure è possibile mandare una mail a [email protected]

Tutto il ricavato sarà devoluto al progetto Fare Legami, un titolo che è anche loscopo della Cena in bianco: creare legami nella comunità pandinese.

PANDINO/ Si sta concludendo la prima annualità del “Civic Center Visconteo” e “Laboratorio di continuità”

“Fare Legami”: primo bilancio positivoI prossimi eventi in programma

Venerdì 22 luglio alle ore 20 nell’arena interna del castello

Si sta concludendo laprima annualità del “CivicCenter Visconteo” e “ Labo-ratorio di comunità “ delprogetto “FareLegami”della Fondazione Cariplo.

“FareLegami” è un pro-getto di welfare comunita-rio che ha l’ambizione di ri-disegnare il sistema dei ser-vizi, mettendo al centro lepersone, le loro risorse, leloro responsabilità e le lororelazioni.

Laboratori di Comuni-tà, Patti Gener-Attivi e CivicCenter sono tutte azionidedicate alla costruzione diuna comunità più forte,consapevole e coesa.

Il progetto si pone l’o-biettivo generale di pro-muovere benessere e ric-chezza relazionale come ri-mando di un nuovo model-lo di welfare locale capacedi generare valore. L’ideaprogettuale si proponequindi di sostenere un for-te processo di cambiamen-to, sia culturale che opera-tivo, che possa fare in modoche il lavoro sociale diventi:

• incitamento dellepersone, considerate comerisorsa, come soggetti attivichiamati a recuperare,mantenere e vivere respon-sabilmente il proprio pro-getto di vita all’interno del-la propria comunità di ap-partenenza;

• fattore di reciprocitàtra la singola persona indifficoltà, altre persone checondividono il problema el’intera comunità, come in-sieme di legami, relazioni,scambi che generano dina-micità, crescita e possibilitàdi arricchimento reciprocoe collettivo.

Nel Comune di Pandinosono presenti da anni retiattive ( formali ed informa-li) costituite da associazio-ni, enti, comitati, soggettiistituzionali, tese a pro-muovere benessere pressola nostra comunità; le azio-ni svolte, rilette e risignifi-cate nell’ottica di “Fare Le-gami”. Sono le risposte adei bisogni che le reti esi-stenti hanno rilevato du-

rante il loro operato.Un’azione di “FareLega-

mi” prevede l’attivazionedi Laboratori di comunitàper coinvolgere le personedi un contesto definito(quartiere e/o comune) aleggere insieme i problemi,ad ascoltare i bisogni e aprogettare le possibili mo-dalità di intervento. Con iLaboratori si vuole puntarea considerare la comunitàcome protagonista, un luo-go di relazioni in cui i citta-dini non sono solo portato-ri di bisogni, ma anche dicompetenze e di risorse.

Il laboratorio ha vistocoinvolto diversi soggettidefiniti gruppo di lavoro,

- IC Visconteo - Area Servizi Socio Cul-

turali e Istruzione del Co-mune di Pandino

- Auser- Centro Sociale Incon-

tro - Caritas Nosadello- San Vincenzo Pandino

e Nosadello- Consulta Giovani - Rappresentanti Geni-

tori IC Visconteo - CIF Un’altra azione è deno-

minata: “Incroci di Comu-nità”, sempre afferente alprogetto “FareLegami,” elo scopo è di promuovere larealizzazione di attività ex-trascolastiche, animative,culturali ed aggregativepresso il Campus Scuoladell’ IC Visconteo di Pandi-no, al fine di creare un in-

crocio virtuoso tra bisognidi conciliazione, opportu-nità educative, creazione dilegami.

La scelta di fare diventa-re l’IC Visconteo di Pandi-no Civic Center è dipesadal fatto che la scuola è col-locata all’ interno di unCampus, ospitante anchealtre realtà quali associa-zioni culturali, sociali,gruppi sportivi, con le qua-li sono già attive azioni direte, collaborazioni e con-venzioni.

Ad una prima analisiqueste azioni hanno rag-giunto l’obiettivo primarioche è quello di tessere “ le-gami” tra le associazionipartecipanti e i fruitori diqueste attività. Persone edassociazioni hanno impa-rato a comunicare tra di lo-ro in maniera civile, con ri-spetto e a capire le esigenzedi ognuno. Si può dire chequesto progetto ha datol’input a riscoprire quei va-lori di comunicazione so-piti nell’animo delle perso-ne a causa di un malesseregenerale causato dalla per-dita di valori. Ma FareLega-mi vuole il benessere dellacomunità e riscoprire chestare insieme è bello, è ilprimo passo per avere unacomunità più forte, consa-pevole e coesa. Ora lo sfor-zo ed il proponimento èquello di mantenere neltempo questo primo tra-guardo raggiunto.

R. V.

“Cena in bianco” per “Fare Legami”

Evento finale laboratorio di economia domestica al Centro Sociale

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20 Luglio 2016

PANDINO/ Progetto per la nuova viabilità: dopo una fase di studio ci saranno le valutazioni

Uno dei cavalli di bat-taglia del programma dimandato della mia giuntaè il cambio di viabilità del-la via Umberto I e sta peressere finalmente realiz-zato. Una grande oppor-tunità per il paese, quelladi arricchirsi di una nuo-va, seppur piccola, areapedonale nel centro delpaese, facilmente fruibiledalle famiglie con bambi-ni e anche dai ragazzi, chediventi un nuovo puntod'incontro e luogo di ag-gregazione per la comuni-tà. Consapevole delle nu-merose polemiche che dasempre ha suscitato il te-ma della viabilità di viaUmberto, vorrei spenderequalche parola per andareun po’ più a fondo allequestioni e spero, rispon-dere a qualche perplessitàe domanda.

Quando abbiamo inse-rito nel nostro program-

ma la volontà di dare unadiversa impostazione allaviabilità del centro lo ab-biamo fatto per dare unarisposta a diverse necessi-tà. Che questo avrebbeprovocato anche qualchecomprensibile critica ènaturale, ma credo ferma-mente che in ambito discelte che riguardano in-teressi così pubblici, a do-ver prevalere sopra tuttosia sempre la visione piùfavorevole alla collettivitàdei cittadini.

Negli anni abbiamoascoltato e raccolto le la-mentele di molti cittadiniche non si sentono sicuri,che percepiscono la viadel centro come poco pra-ticabile e vivibile. In parti-colare bambini e anzianiosservano con disagio ilparcheggio selvaggio e lamancanza di senso civicodegli automobilisti chesembra la facciano da pa-

droni della via. Un esem-pio è quello dei bambinidel Piedibus che, insiemeai volontari, a causa diquesta situazione, sonostati costretti a scegliereun percorso più lungo perarrivare a scuola.

A questo si aggiunge ilnon meno importanteproblema del deteriora-mento della pavimenta-

zione, messa a dura provaper l’eccessivo traffico dipassaggio, che se non li-mitato con decisione por-terà inevitabilmente e inbreve tempo, alla necessi-tà di intervenire con unamanutenzione straordi-naria i cui costi ricadreb-bero ancora sulla colletti-vità.

Per indirizzare questeproblematiche abbiamoavviato da qualchemese ilpercorso di riorganizza-zione della viabilità.

Il progettoprevede l’in-terruzione dell’attraversa-mento dei veicoli a moto-redellaViaUmberto I, che,dati allamano, conta dalledue alle tremila autovettu-re al giorno.

Abbiamo fin da subitoesclusa l’ipotesi dellachiusura totale di Via Um-berto I, preferendo unasoluzione mediana di

compromesso, una solu-zione di buon senso chegarantisce l’accesso inmacchina a tutti coloroche in centro si recano perlavoro, per commissioni,per fare acquisti, per svagoe piacere. In questo modosi intende salvaguardare almassimo le attività com-merciali e gli esercizi pub-blici che, con mirate azio-ni promozionali organiz-zate nello spazio pubblicolibero della nuova piazza,potranno rendere ancorapiù attrattivo e vivo il cen-tro del paese.

Concretamente cam-bia, e solo in parte, il sensodi marcia, consentendo diarrivare in piazza in mac-chinada entrambi i lati delpaese. Dall’ingresso sud(fontana) si arriva fino allachiesa, dove svoltando pervia Beccaria si raggiungo-no i parcheggi in Piazza

Vittorio Emanuele III.Ugualmente per chi ar-

riva da nord (scuole) potràpercorrere via Umberto Iconsentendo l’entrata di-retta verso via Castello perarrivare in Piazza VittorioEmanuele III oppure pro-cedere verso via Milanoper uscire dal centro.

Nello spazio davanti al-la chiesa, chediventa zonapedonale, verrà in ogni ca-so garantito l’accesso aimezzi di soccorso e i cor-tei funebri.

Siamo pronti per parti-re entro l’estate con la fesedi sperimentazione che siprotrarrà fino alla finedell’anno per valutarnevantaggi e criticità primadi formalizzare definitiva-mente la soluzione mi-gliore. Siamo certi di unapositiva reazione della cit-tadinanza e siamo fidu-ciosi che anche le catego-rie economiche possanotrarne vantaggio e inter-pretare il cambiamentoproposto come stimolo arinnovare con qualcheidea nuova e coinvolgentela propria gamma di pro-dotti e servizi, a beneficioloro e di tutta la comunità.

Un paese è tanto piùricco e bello quanto più isuoi abitanti lo considera-no tale, tutti siamo chia-mati a fare la nostra parte,iniziando dal più piccolodei gesti quotidiani.

Maria Luise Polig

ViaUmberto I:parte la sperimentazione

POLEMICHE SULLA SITUAZIONE DEL BORGO

Gradella: non è corretto dareuna visione distorta dei fatti

Parafrasando la celebre canzone diElio e le StorieTese possiamo felicemen-te affermare che siamo la “Terra dei ca-chi”. L’autolesionismo evidentemente èuna vocazione irrinunciabile dalle no-stre parti, equamente distribuito in ungioco di ripicche che fa solomale al pae-se. Stiamo assistendo ad una a dir pocostucchevole battaglia sul fatto che Gra-della abbia omeno ricevuto il “cartellinorosso” da espulsione da parte del Clubdei Borghi più Belli di Italia.

I soliti (e ben identificati) noti stannousando ogni mezzo di comunicazionedegno di tale nome per gridare urbi etorbi cheGradella si è trasformata inpocodi più che una "fogna a cielo aperto" overegnano sovrani degrado e incuria, quasistessimoparlandodi una favela di RiodeJaneiro. Poco importa ai nostri, se il pre-sidente del Club abbia dapoco verificatoinsiemeal Sindaco e ad alcuni abitanti lostato del Borgo senza trovare elementiimportanti perchè Gradella non possarimanere nel prestigioso Club, poco im-porta che sono in cantiere interventi su-gli asfalti da decine di migliaia di euroche attendevano da anni, poco importase l'associazione Borgo Gardella lavoricostantemente con l'amministrazioneper realizzare un eventi durante tutta ladurata dell'anno che portano in paesemoltissimi visitatori ogni stagione.

Scusate, ma è troppo banale puntareil dito sulla ex scuola, un manufatto che

avrebbe ancora molto da dire ma che oviene rilevato da privati oppure può es-sere solo gestito con le tasse dei pandi-nesi.

È troppo facile dire che non vengonocompletate le fogne (seppur in un brevetratto di paese), omettendo ogni volta diricordare che non è l'Amministrazionedi Pandino che deve intervenire e che ilSindaco è riuscito ad ottenere l'impegnoalla realizzazionedell'operaperunadataprecisa, cosa che per lungo temponon sieramai riusciti ad ottenere.

E' semplice fotografare una cascinain stato di abbandono che però è pro-prietà privata e non comunale e su cuil'amministrazione non ha ovviamentenessuna possibilità di intervento. Si,muoia Sansone con tutti i Filistei meglioraccontarediGradella come fosse Scam-pia (con ilmassimo rispetto per gli amicinapoletani), filmando in "piano sequen-za" ogni schifezza si trovi in giro (anchenei cortili privati perché tutto fa brodo!).

Sicuramente è più difficile e impe-gnativo rimboccarsi le maniche, comeinvece molti gradellesi stanno facendo,indipendentemente dal proprio pensie-ro politico, solo per il bene del loro Bor-go, perchè lo amano veramente (e nonsolo a parole) dandosi da fare per contri-buire al meglio alla cura, alla bellezza ealla promozione di Gradella, uno deiBorghi più belli d'Italia.

Maria Luise PoligSindaco di Pandino

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Luglio 2016 21

PANDINO/ Grande teatro in Castello. Nonostante il tempo, il pubblico è stato numeroso

Successo per la rassegna“Alla corte della cicala”Senza dubbio il meteo

l’ha fatta da padrone inquesta seconda edizionedella rassegna “Alla Cortedella Cicala”. Per i primi 2spettacoli ci ha “regalato”una variabilità a tratti este-nuante, con giornate inter-vallate da nuvole e scrosciimprovvisi. Per fortunaavevamo pensato al pianodi riserva. E così gli spetta-coli del 9 e 16 Giugno si so-no svolti al coperto, sotto iportici del Castello, in unacornice che si è rivelataparticolarmente suggesti-va!Unpubblicodi oltre 150persone per ciascuna sera-ta ci ha subito dato l’ideache l’iniziativa fosse benaccolta anche quest’anno.Per l’ultima rappresenta-zione invece il tempo si èfatto perdonare, offrendociuna bellissima serata esti-va, calda e serena. E qui ilpubblico è raddoppiato:oltre 300 persone hannoinfatti assistito al bellissi-mo e coinvolgente spetta-colo di “Nando e Maila”,che con equilibrismi, mu-sica, canto e risate hannochiuso in bellezza la rasse-gna di quest’anno. Comeanticipato dal Sindaco nelsaluto finale, la rassegnaverrà riproposta anche nelprossimo anno, quando lacicala tornerà a cantarel’arrivodellabella stagione!Tuttavia, anche in autunnosono previsti momenti diteatro ed animazione per ibambini: tenete d’occhiolocandine e siti internet!

Rubrica in collaborazione con l’associazione Adica Onlus del canile di Lodi

Amici a quattro zampe in cerca di famiglia

OBEL è un cagnolino maschio di pic-cola taglia, peserà circa 12 kg, è stato vi-gliaccamente abbandonato nel momen-to in cui era più fragile e bisognoso di as-sistenza. E' cardiopatico e una sindromeneurologica centrale gli rende difficolto-sa la deambulazione; anche la sua capa-cità di relazionarsi con l'ambiente che locirconda (accesso al cibo, all'acqua, ri-pararsi dal sole, etc..), è quindi alterata.

Fortunatamente le terapie farmaco-logiche gli consentono di compensare inparte i suoi problemi.

La sua gestione in canile è veramentecomplessa. Assicurargli una vita dignito-sa come a tutti gli altri ospiti del rifugio,non solo da un punto di vista sanitario,ma anche relazionale ed emotivo, com-porta uno sforzo importante. Ovviamen-te lo stiamo facendo, ma sarebbe bello

che Obel avesse una famiglia tutta persè, che si possa dedicare a lui.

Ha tanto bisogno di affetto e di cure:quando lo teniamo in braccio per cocco-larlo, si lascia andare come un bimbonelle braccia della mamma; è un cagno-lino dolce e indifeso, che gestito a casanon darebbe un grande impegno, anchese non fosse "figlio unico".

Per tutti :venite ad adottarlo/a al Canile

A.di.ca. Onlus di Lodi, via Cavalieri diVittorio Veneto, 20 (dietro al CimiteroMaggiore) siamo aperti tutti i giorni, fe-stivi compresi ed a sola eccezione delmercoledì, dalle 14 alle 17

Per info : 0371/97035 - [email protected] - www.adica.org (adozioni entro100 km da Lodi)

Francy

Obel

ORGANIZZATO DALL’AUSER

Festoso picnical parco Lago Gerundo

Laprimaparte diGiugno, si sa, non è stata clemen-te quanto a clima e temperatura: e così il “Picnic dellaRepubblica”, inizialmente previsto per il 2 Giugno, si èin realtà svolto quasi tre settimane dopo!

Il parco LagoGerundo, reso al-legro e festoso daibellissimi addobbitricolore realizzatidai bambini, nellagiornata di Dome-nica 26 Giugno haospitato sui tavolie nell’erba tantefamiglie pandine-si, che anche gra-zie ai gustosi pani-ni ed alle saporitepizzette distribuite gratuitamente dai volontari del-l’Auser, hanno trascorso insieme una giornata rilas-sante e divertente.

Nel pomeriggio due brave animatrici hanno intrat-tenuto i più piccoli con giochi e truccabimbi.

Una proposta molto apprezzata dai presenti chehanno chiesto a gran vocedi poter ripetere l’iniziativa,del tutto riuscita nella propria semplicità!

SPORT,MOVIMENTO,AMICIZIA

A settembre torna «Insula dei bambini»Anche quest’anno il Comune di Pan-

dino aderisce al progetto“Insula di bam-bini” promosso dal Comune di Crema,proponendo una serie di laboratori gra-tuiti per i bambini attorno al tema disport, movimento, solidarietà, amicizia.

I laboratori di Pandino si terranno traGiovedì 1° e Domenica 4 Settembre,presso la Biblioteca Comunale ed il Cen-tro Sportivo Blu Pandino.

Si inizia il 1° Settembre con il labora-torio creativo per bambini “Indossa losport, creando la tua maglietta!”. L’in-contro è rivolto ai bambini tra i 6 i 10 an-ni e si svolgerà in Biblioteca.

Sempre in Biblioteca Venerdì 2 Set-tembre aspettiamo i bambini dai 4 ai 6anni con una serie di divertenti letturead alta voce “A ritmo di libro! Storie dimovimento, amicizia e gioco”.

Gli altri incontri si svolgeranno Do-menica 4 Settembre presso il CentroSportivo BluPandino. Ai più piccoli (3 – 6anni) è rivolto il corso in vasca “Aquababy: una favola acquatica tutta da gio-care”, per scoprire un mondo fantasticotra bolle e spruzzi d’allegria.

Per chi invece conosce già lo sport delnuoto l’appuntamento è con il corso invasca grande “Atleti in erb… in acqua”.

Tutti i laboratori e gli incontri sono apartecipazione gratuita, ma è necessariala prenotazione, effettuabile esclusiva-mente online sul sito del ComunediCre-ma – Orientagiovani (http://www.orien-tagiovanicrema.it/insula.asp).

Per informazioni potete comunquerivolgervi alla Biblioteca Comunale (tel.0373 973313 [email protected]).

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22 Luglio 2016

DOVERA/ Le analisi svolte hanno prodotto esiti non allarmanti: diminuisce l’inquinamento

Nell’ultimo numerodel “Il Germoglio” l’asses-sore all’Ambiente, in undettagliato articolo, ha il-lustrato la misura dell’in-quinamento atmosfericonel nostro Comune elen-cando i valori degli inqui-nanti. Il rilevamento è sta-to eseguito dal CRMQA(Centro Regionale di Mo-nitoraggio della Qualitàdell’Aria) col proprio la-boratorio mobile par-cheggiato in via Oldrini difronte alla palestra dellascuola dal 27 agosto al 18novembre 2014.Il risultato finale dice

che, a parte alcuni supera-menti del PM 10, a Doveral’aria è buona. Questo da-to dovrebbe renderci tuttifelicimanon sempre è orotutto quel che luccica. In-fatti queste misurazioniper poter avere risultativeritieri dovrebbero dura-re almeno un anno, te-

nendo conto del clima edel laboratoriomobile chedovrebbe sostare nelle vi-cinanze dell’arteria di stu-dio.

Alcuni hanno pensatoche la diminuzione del-l’inquinamento dell’ariafosse dovuto all’aperturadella TEEM (Tangenziale

Est Est diMilano) chepre-vedeva di assorbire granparte del traffico pesantesull’ex S.S. Bergamina, al-tri che, sfortunatamenteabitano a ridosso di que-sta arteria, hanno affer-mato che ciò non è avve-nuto.Nel 2002 subito dopo

l’apertura della nuovatangenziale di Lodi il traf-fico sulla S.S. Bergaminache attraversa tutto il cen-tro storico di Dovera di-viene insopportabilecreando un forte inquina-mento atmosferico e nu-merosi incidenti stradali.Essendo una strada stata-le non può essere inter-detta al passaggio di auto-mezzi costringendo l’al-lora Sindaco Rioldi Giu-seppe ad emettere soloun’ordinanza di limita-zione del transito deimezzi pesanti nelle orediurne.Successivamente ven-

gono fatti dall’Arpa diCremona due rilevamentiparcheggiando il labora-toriomobile a fianco dellaS.S. Bergamina prima difronte al Comune poiqualche anno dopo neipressi del parcheggio divia Padre Gargioni con ri-sultati poco incoraggianti,tant’è che l’Amministra-zione Provinciale di Cre-mona ritenne prioritariala realizzazione della cir-convalazione di Dovera

Che aria respiriamo nel nostro comune?

TUTELA DELL’AMBIENTE

L’importanza delle piante

Una speranza per l’ex Locatelli

In questi ultimi due anni nella cam-pagna di Roncadello sono stati tagliativecchi pioppi che costituivano splendidifilari lungo le rive dei fossi. Speravo ve-nissero reimpiantati ma purtroppo solola FondazioneBarni lo ha fattto nella suaproprietà. Non stò qui a riscrivere l’im-

portanza degli alberi per la salvaguardiadell’ambiente, sento solo il dovere di rin-graziare pubblicamente il PresidenteGalbiati Giovanni che ha sempre dimo-strato molta sensibilità verso queste te-matiche.

Giancarlo Votta

Con delibera n° 5248 del 31. 05. 2016 laGiunta Regionale ha approvato le lineeguida per il riutilizzo e la riqualificazioneurbanistica delle aree, integrando la L Rdel 28 novembre 2014 n° 31 delle disposi-zioni per la riduzione del consumo di suo-lo e per la riqualificazione del terreno de-gradato. All’articolo 30 delle Norme Tecni-che di Attuazione del Programma Regio-nalediBonificadelle aree inquinate (P.R.B)la Regione promuove la riqualificazionedelle aree contaminate attraverso la stipu-la di accordi di programma e di protocollidi intesa con i Comuni e con i soggetti in-teressati non responsabili dell’ inquina-mento.Verranno concessi degli incentivi urba-

nistici per la realizzazione di interventi dibonifica e di riqualificazione urbanistica.Questa legge potrebbe finalmente ri-

solvere l’annoso problema dell’ex Locatel-li che affliggeDovera dapiu di quindici an-ni. L’ex caseificio ha una superficie di mq

18.071, ha chiuso la produzione nel 2012.ed è ubicato in centro alla frazione di Po-stino proprio di fronte alle scuole elemen-tari. Gran parte dell’area dismessa è occu-pata da capannoni con coperture di eter-nit ammalorato che rilascia “aghi Tossici”quando c’è vento e ciò rende ancora piùurgente la messa in sicurezza. Sono pre-senti inoltre grosse vasche in cemento ar-mato utilizzate per la depurazione, duepozzi d’acqua con un diametro di 1metro,uno profondo 99m e l’altro 110m, che co-stituiscono pericolo di inquinamento del-la falda e una ciminiera in buono stato diconservazione che andrebbe salvaguarda-ta perché rappresenta un periodo di storiarecente che ha dato lavoro e benessere atante famiglie della nostra comunità.Invitiamo il Sindaco e i nostri Ammini-

stratori ad analizzare attentamente le op-portunità che offre questa legge ed agire diconseguenza.

Partito Democratico di Dovera

FOCUS - STUDIO DELL’ONU

«L’inquinamento è mortale»Inquinamentomortale: uccide ogni annonelmon-

do un numero di persone che è 234 volte quella dellevittimedei conflitti. La statistica sugli effetti nocivi del-le condizioni ambientali del pianeta sulla salute è con-tenuto in un rapporto delle Nazioni Unite, stilato dal-l’Agenzia ONUper l’ambiente (UNEP) e della organiz-zazionemondiale della sanità.Presentato ai 2.300 delegati a Nairobi, per l’assem-

blea ONU ambientale, il rapporto nel 2012 le mortipremature legate al degrado furono il 23 % pari a 12,6milioni, sul totale.Ho riportato integralmente quanto scritto su Tele-

videodel 24.05.2016 apagina 164perché lanotizia nonè stata divulgata dai telegiornali facendomi rifletterepensando che durante la II° guerra mondiale moriro-no 55 milioni di persone che divise nei 5 anni (duratadella Guerra) ne furono uccisi 11milioni all’anno,me-no deimorti dovuti all’inquinamento nel 2012.

Giancarlo Votta

inserendola nel suo pro-gramma triennale cheprevedeva l’inizio dei la-vori nel 2008 (pratiche pa-trimoniali) ed entro il2012 il suo completamen-to.Nelle elezioni Provin-

ciali del 2008 vince il Cen-tro Destra che stralcia latangenziale di Doveraspostando i costi stanziatiin altri capitoli di spesanon rispettando le priori-tà ma accontentando gliamici di partito.Purtroppo il Comune

di Dovera si trova a solo 5

Km da Lodi e 50 Km daCremona suo capoluogoprovinciale e l’investi-mento non risulta perquesti motivi politica-mente conveniente; sispera che con l’accorpa-mento delle Province, perinvogliare la gente all’uti-lizzo della bicicletta e diconseguenza ridurre l’in-quinamento atmosferico,venga realizzata in tempibrevi almeno la pista ci-clabile Dovera - Lodi.

Partito Democraticodi Dovera

Page 23: REFERENDUM COSTITUZIONALE AppelloperilSìfirmato ... · de l’Unità Dal4 al16agosto ... del voto a data certa sugli atti del Governo considerati necessari alla realizzazione del
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