CaSERTa. Manca poco più di una
settimana alla presentazione delle
liste per il Parlamento e, nella circo-
scrizione Campania due (Caserta,
Salerno, Avellino e Benevento) i gio-
chi sono più che mai aperti un po’ in
tutti gli schieramenti.
PDL, IL CaSO POLVERINO
Allo stato attuale, più indietro di tutti
sembra essere il Popolo delle Libertà
che non ha ancora sciolto i nodi le-
gati alle candidature di vecchi e
nuovi. In questo momento il pro-
blema più grande è quello legato alla
posizione di angelo Polverino.
Il coordinatore vicario del partito è
una macchina elettorale di cui il Po-
polo delle Libertà non può fare a
meno.
Il consigliere regionale parte da una
base di ventitremila e più preferenze
raccolte nel 2010 che sembrano es-
sere cresciute anche grazie al lavoro
svolto sui territori. Le liste Più, che
non sono propriamente ascrivibili al
Pdl, le aderenze con una parte “degli
scissionisti” del partito che hanno
partecipato al congresso di Capua e
non a quello del Pdl, fanno di Polve-
rino un elemento in grado di portare
molta sostanza al Popolo della Li-
bertà in un momento in cui il partito
ha l’esigenza di rincorrere. L’ex vice-
sindaco di Caserta, proprio in questa
logica, è in corsa per il Senato in
Campania e pare venga posizionato
tra l’ottavo e il decimo posto proprio
perché, come si dice in gergo deve
“correre” per portare voti alla lista. A
sostegno del consigliere regionale
una vera e propria campagna d’opi-
nione che ha visto anche la crea-
zione di un gruppo dedicato su
Facebook.
In questo ragionamento, pesante è
stata l’affermazione del presidente
del consiglio regionale Paolo Ro-
mano che, di certo, non si può con-
siderare un amico di Polverino. «Au-
spico che la classe dirigente nazio-
nale del Popolo della Libertà prenda
sul serio il desiderio di rinnovamento
diffuso negli elettori, inserendo, in
posizione utile, candidati nei quali
l’elettorato si riconosca realmente, a
cominciare dal collega e amico An-
gelo Polverino, che tanto ha dato al
PdL casertano e campano. Se in-
vece - conclude Romano - oltre alle
inevitabili deroghe per le esperienze
politiche più significative, il Partito
proporrà deputati e senatori che rien-
trano nei criteri stabiliti, ma che non
hanno alcun contatto con il territorio,
andremo incontro ad una severa
sconfitta, senza nemmeno l’onore
delle armi».
Polverino, da parte sua, ha manife-
stato la disponibilità a scendere in
campo e a lavorare per la vittoria in
Campania. «In queste ore sto rice-
vendo numerosissimi attestati di
stima, sia da parte di colleghi di par-
tito ed esponenti istituzionali sia da
parte di cittadini che mi contattano
personalmente e attraverso i social
network, affinché accetti una candi-
datura al Parlamento.
Tutti onorevoliNel Pdl da sciogliere il nodo Polverino
CESPUGLI PDLchiusi i capilistaCirielli e Mattucci pre Fratelli d’Italia,
Antonio Mazzella dopo Storace per
la Destra. Pag.3
Un miraggio di democrazia che,
poi, si è trasformato in una ver-
sione riveduta e corretta delle so-
lite scelte delle oligarchie di
partito: questa è né più né meno
la fotografia delle primarie per la
scelta dei parlamentari in provin-
cia di Caserta e in Regione Cam-
pania. Non inganni il “posto
blindato” riservato a Nicola Ca-
puto. Il consigliere regionale non
è numero quattro alla Camera
perché vincitore delle primarie,
ma, perché è un pupillo di Rosy
Bindi. Del resto, che Caputo
avesse ascendenti romani forti lo
si è capito nel momento delle de-
roghe alla partecipazione per le
primarie. Cosa ha in più il politico
di Teverola, rispetto al sindaco di
Macerata Campania Luigi
Munno? Anzi, in favore di que-
st’ultimo parlerebbe un percorso
netto all’interno del centrosinistra
che, di certo non può vantare Ca-
puto... Sia chiaro, questa non è
una crociata contro il consigliere
che ha tutti i numeri e le creden-
ziali per stare in Parlamento, ma
è il tentativo di dire che l’impren-
ditore va a Roma, non per scelta
del popolo, ma per volontà di par-
tito. Non si capirebbe, altrimenti,
come mai Lucia Esposito sia
stata inserita in una postazione al
Senato pericolosissima, mentre
Pina Picierno abbia ottenuto uncontinua a pag.2
diFrancesco Marino
L’editoriale
continua a pag.2
Quel miraggiodemocraticodelle primarie
angelo Polverino
Anno IV n. 0112/01/2013
distribuzione gratuita
Periodico d’informazione della Provincia di CasertaDirettore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Centro Offset Me-ridionale srl - Località Lo Uttaro - Caserta - Tel 08231873101. Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere(CE) n. 771 del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net
UDC ballottaggioZinzi-De MitaIn Fli tutto deciso per Paglia alla Ca-
mera, nella lista Monti la novità è il
professor Cesaro. Pag.4
PD manovre di assestamentoPresentate le liste, mancano ancora
una casella alla Camera e una al Se-
nato. Pag.5
CRISI Morelli striglia i politici«Non si interessano dei problemi che
hanno determinato il collasso della
nostra industria». Pag.6
CORSALE Casellaandava rimossoIl consigliere dell’Udc critica l’immo-
bilismo dell’amministrazione e at-
tacca Russo. Pag.7
CAOS cartellepazze a CapuaDopo gli accertamenti inviati dall’Iap
per il recupero delle imposte non pa-
gate. Pag.9
DE FILIPPO stopalle indennitàIl candidato di Maddaloni nel cuore:
nell’ultimo anno spesi centomila euro
solo di commissioni. Pag.10
Per informazioni328.3997148
www.casertafocus.net
2 12/01/2013 CASERTA
continua da pag.1
posto in lista alla Camera che la
mette al riparo da rischi di sorta no-
nostante l’ex assessore provinciale
si sia piazzata meglio alle primarie
rispetto alla deputata uscente... Pi-
cierno è, legittimamente, un quadro
di Franceschini che ritiene possa
contare su di lei in un processo di ri-
lancio del partito, ma non è una che
è stata “spedita” in Parlamento a
furor di popolo... Sul terzo posto
della Picierno pesa, infatti, il dato di
Sessa Aurunca dove l’ex segretaria
dei giovani della Margherita fa il
pieno di voti solo perché è un espo-
nente di un altro partito, il socialista
Gennaro Oliviero a lavorare per
lei... L’ottima Pina non avrebbe mai
e poi mai raccolto seicentosessan-
tacinque preferenze nel Comune
Aurunco, questo lo sa bene lei, lo
sanno benissimo i democratici e lo
sa meglio Oliviero che ha lavorato
tantissimo per garantirle questo ri-
sultato... Non sarebbe stato meglio
effettuare direttamente delle scelte
romane, senza montare polemiche,
alimentare spaccature, smantellare
una segreteria provinciale? Della
cavillosa disputa tra Camilla Sgam-
bato e Dario Abbate su chi avesse
diritto al quarto posto in Parlamento
utile all’elezione è rimasta, al mo-
mento, la non candidatura di en-
trambi i personaggi... E che dire
della quota nazionale? Dodici ono-
revoli catapultati dall’alto, vere e
proprie zavorre per un territorio che
fatica ad eleggere i propri rappre-
sentanti... Mensione d’onore per
Enzo Amendola. Quale merito ha il
coordinatore regionale per essersi
guadagnato un posto in Parlamento
sicuro nella circoscrizione di Cam-
pania due? Sotto la sua gestione, in
ordine nemmeno troppo sparso, il
Pd ha perso la Provincia di Napoli,
quella di Caserta, il Comune di Na-
poli, quello di Caserta, ha rimediato
figure meschine ad Aversa... L’altro
interrogativo, al tavolo nazionale
Amendola ha tutelato il quarto posto
per Caserta o il dodicesimo posto
per lui? Amici democratici, buon
voto a tutti...
segue dalla prima
Ho dato in tal senso la mia disponi-
bilità e, come sempre, mi atterrò alle
indicazioni del partito – afferma Pol-
verino - Sono certo che il Pdl rice-
verà una grandissima fiducia
dall’elettorato e che la competizione,
soprattutto in Campania, è apertis-
sima. Inoltre le indicazioni date dal
presidente Berlusconi per la forma-
zione delle liste puntano ad un con-
sistente rinnovamento fermo
restando la conservazione delle mi-
gliori energie e professionalità già in
campo.
In questa ottica il mio impegno è e
resta massimo, sia da candidato sia
da militante e dirigente di partito. A
tutti gli amici e simpatizzanti del Pdl,
ai cittadini casertani e campani che
conoscono il mio impegno e la mia
storia chiedo comunque, fin da ora e
in ogni caso, la massima attenzione
per un appuntamento elettorale che
è di cruciale importanza per il Paese
e per noi tutti.
Mentre infatti il Pd ha già dato fondo
alle sue bottiglie di spumante, dando
per scontato un voto che ancora
deve avvenire, noi, con rispetto, ci ri-
volgiamo agli elettori e chiediamo at-
tenzione al nostro programma, ai
nostri candidati, alla nostra storia e
al nostro impegno di buon governo».
PDL, L’OPERAZIONE SENATO
Ovviamente, la conquista del Senato
non passa solo attraverso Angelo
Polverino.
Silvio Berlusconi sa che per con-
tare nel prossimo Parlamento, deve
vincere al Senato.
La Campania è una di quelle regioni
in bilico ed è per questo che il Cava-
liere sta puntando forte sulla compo-
sizione di una lista in grado di
drenare il maggior numero di con-
sensi.
Appare, ormai certo, che il ruolo di
capolista spetti al commissario regio-
nale Francesco Nitto Palma che
dovrebbe essere seguito dall’ex co-
ordinatore regionale Nicola Cosen-
tino.
Le voci sulla non candidatura dell’ex
sottosegretario, non sembrano tro-
vare riscontro nei fatti. Berlusconi
crede e punta su Cosentino e, per
questo, lo ha dirottato dalla Camera
al Senato proprio per dare seguito a
quel ragionamento di conquista di
Palazzo Madama. Nella lista del Se-
nato Confermata anche la presenza
di Cosimo Sibilia, già presidente
della Provincia di Avellino.
PDL, LA CONFERMA
DI MARIO LANDOLFI
Farà parte della delegazione in Par-
lamento, anche l’ex ministro per le
Telecomunicazioni Mario Landolfi.
La rottura che si è consumata in oc-
casione dell’ultimo congresso provin-
ciale, quando Landolfi organizzò una
contro-convention a Capua, non è
andata a scalfire il peso del mondra-
gonese negli equilibri di partito nazio-
nale. Landolfi, anche su spinta di
Angelino Alfano, quasi certamente
sarà confermato alla Camera. L’altra
grande novità della competizione po-
trebbe essere rappresentata dalla
candidatura di Carmine Antropoli.
Berlusconi ha dichiarato di voler can-
didare tutti i sindaci al secondo man-
dato. Il medico, nell’ultima
consultazione, è risultato il primo cit-
tadino più votato d’Italia. Poche spe-
ranze di candidatura, invece, per
Pasquale Giuliano, il coordinatore
provinciale sarebbe addirittura al
quinto mandato, e per Gennaro Co-
ronella che, con questa candidatura,
sarebbe al quarto. Conferma in vista
anche per Carlo Sarro che, in questi
cinque anni, ha conquistato punti so-
prattutto a Roma.
segue a pagina 3
senato parte l’offensiva PdlLandolfi resta alla Camera. L’incognita di Antropoli
Paolo Romano
Nicola Cosentino
Francesco Nitto Palma
Mario Landolfi
Edmondo Cirielli
Carmine Antropoli
segue da pagina 2
FRATELLI D’ITALIA,
LA NOVITA’ MATTUCCI
La grande novità di questa tornata
elettorale per il centrodestra è rap-
presentata dalla lista Fratelli d’Italia
formata da Ignazio La Russa e
Giorgia Meloni.
A guidare lo schieramento in Campa-
nia due Edmondo Cirielli, già presi-
dente della Provincia di Salerno che
potrebbe essere seguito in lista dal
presidente del consiglio comunale di
Santa Maria Capua Vetere Dario
Mattucci.
L’ex segretario di Azione giovani, for-
malmente, non ha ancora aderito alla
formazione, ma quella della sua can-
didatura alla Camera è da conside-
rarsi più che un’ipotesi.
Mattucci, oltre a giocarsi una carta a
sorpresa in queste politiche, il gio-
vane amministratore sammaritano è,
comunque, nel cappello di lista della
formazione, ha trovato il percorso al-
ternativo per rientrare nel centrode-
stra.
Dopo la rottura che si è consumata a
Santa Maria Capua Vetere con il Pdl
conseguente alla sua sfiducia a
Giancarlo Giudicianni e alla candi-
datura a sindaco della città del Foro,
Mattucci non è più riuscito a rientrare
nell’alveo del centrodestra anche per
le barricate poste dal coordinatore
sammaritano Salvatore Mastro-
ianni.
L’occasione offerta dal movimento
della Meloni è, quindi, ghiottissima.
LA DESTRA METTE IN CAMPO
ANTONIO MAZZELLA
Farà parte della coalizione di centro-
destra anche la Destra di Francesco
Storace.
Il partito dell’ex governatore del
Lazio punta a giocare un ruolo da
protagonista anche nella circoscri-
zione di Campania due. Nel cappello
di lista il casertano Antonio Maz-
zella, ex consigliere d’amministra-
zione dell’Iacp che è stato tra i primi
a seguire Storace in questa avven-
tura. In lista anche il consigliere re-
gionale di Napoli Carlo Aveta che
sarà presente sia nella circoscrizione
di Campania uno che in quella di
Campania due.
L’INCOGNITA PROGETTO SUD
Tutta da scoprire invece la lista Pro-
getto Sud che potrebbe nascere per
dare forza al centrodestra e che vede
al suo interno Grande Sud, il Nuovo
Psi di Stefano Caldoro e il contri-
buto dell’Udeur di Clemente Ma-
stella. Il contenitore ideato da Silvio
Berlusconi dovrebbe coinvolgere i
governatori del Mezzogiorno che si
dovrebbero impegnare in prima per-
sona per la definizione di una lista in
grado di regalare il cosiddetto valore
aggiunte al centrodestra. Le inco-
gnite sono tante anche perché non è
ancora chiaro se Caldoro si voglia o
meno spendere a fondo in questo ra-
gionamento.
In Campania due questo schiera-
mento parte da un deputato uscente,
l’imprenditore Avellinese Marco Pu-
gliese ex patron della Ixfin di Marcia-
nise sul quale, ovviamente,
soprattutto il gruppo di Grande Sud
punta per la riconferma.
segue a pagina 4
i cespugli del centrodestraDario Mattucci con la Meloni, Mazzella con Storace
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Giorgia Meloni
Antonio Mazzella
Marco Pugliese
segue da pagina 3
IL CENTRO DI MONTI
Si sa ancora molto poco, invece sulla
lista che sta preparando l’ex presi-
dente del Consiglio Mario Monti per
la circoscrizione di Campania due.
Potrebbe essere il professore An-
timo Cesaro, l’uomo nuovo della
lista Monti alla Camera. Il docente di
Filosofia della Facoltà di scienze po-
litiche della Jean Monnet è da sem-
pre vicino a Luca Cordero di
Montezemolo che pare intenzionato
a metterlo in campo nella circoscri-
zione di Campania due. Cesaro ri-
sponde alle caratteristiche tracciate
da Monti. Non si è mai candidato, è
comunque espressione di un modo
universitario a cui l’ex premier è le-
gato. Sugli altri nomi, allo stato at-
tuale c’è il più totale riservo anche se,
nelle prossime ore, ovviamente se ne
saprà di più. L’altro candidato che il
leader centrista pare sia intenzionato
a schierare per il Senato è il patron
della Ferrarelle Carlo Pontecorvo.
L’imprenditore dovrebbe guidare il li-
stone a cui stanno lavorando Gian-
franco Fini, Pierferdinando Casini
e lo stesso Monti per conquistare il
Senato. Della partita della politiche
potrebbe essere anche il giovane av-
vocato di Maddaloni Giovanni Vairo,
figlio dell’ex parlamentare della Dc
Gaetano Vairo che è il responsabile
di Italia Futura proprio a Maddaloni.
FLI, PAGLIA ALLA CAMERA
C’è grande attesa, nella coalizione di
Monti per la lista di Futuro e libertà
che, a Caserta, parte da un deputato
uscente, la medaglia al valore militare
Gianfranco Paglia. Ad essere pre-
cisi, i casertani uscenti sarebbero
due, visto che c’è anche il frignanese
Italo Bocchino che, però, ormai ha
raggiunto una dimensione nazionale.
Da capire, quale sarà la posizione
dell’ex sindaco di San Felice a Can-
cello Pasquale De Lucia che vede
nelle politiche un’occasione di rilancio
dopo la delusione cocente legata alla
vicenda del consiglio regionale da
dove è stato estromesso per essere
andato in aspettativa qualche giorno
più tardi rispetto a quanto previsto
dalla legge a causa del ricorso pre-
sentato da Angelo Consoli. De
Lucia punta alla Camera, ma, in que-
sto momento, sembra non esserci
spazio per lui nelle postazioni di testa
della lista. Queste elezioni saranno
anche l’occasione per rivedere in
campo l’ex sindaco di Santa Maria
Capua Vetere Giancarlo Giudi-
cianni. L’avvocato sarà candidato in
una postazione non utile all’elezione,
ma, comunque, si rimette in pista
dopo tutto quello che è successo
nella città del Foro negli ultimi mesi
della sua sindacatura. Indosserà i
panni del portatore d’acqua anche
l’ex presidente del consiglio comu-
nale di Alvignano Morgillo che pure
dovrebbe essere in lista.
BALLOTTAGGIO ZINZI-DE MITA
PER IL CAPOLISTA UDC
Non c’è dubbio sui candidati, invece,
per quello che riguarda la lista Udc. Il
problema in questo caso è capire la
posizione. Si giocano il ruolo di ca-
polista il vicepresidente della Re-
gione Giuseppe De Mita, nipote
dello storico leader della Dc Ciriaco
De Mita, e Gianpiero Zinzi, coordi-
natore regionale dei centristi e figlio
del presidente dell’amministrazione
provinciale di Caserta Domenico
Zinzi. Toccherà, probabilmente, pro-
prio a Mario Monti dirimere la disputa.
Non si sa nulla o quasi, invece, sugli
altri candidati che andranno a com-
porre la lista. Secondo indiscrezioni
l’assessore provinciale Gianni Man-
cino potrebbe essere inserito in una
postazione a ridosso della testa di
lista al Senato. Nelle prossime ore,
comunque, l’Udc si riunirà per defi-
nire anche le altre postazioni.
INGROIA E IL RITORNO
DI TANZARELLA
Grande attivismo, poi, c’è intorno alla
figura di Ingroia. L’intero movimento
Speranza provinciale ha deciso di so-
stenere la candidatura dell’esponente
della sinistra movimentista, tanto è
vero che, il gruppo dirigente ha pro-
posto anche un candidato da inserire
nella lista di “Rivoluzione civile”. Si
tratta dell’ex deputato progressista
Sergio Tanzarella il cui nominativo è
stato accompagnato da un docu-
mento sottoscritto da una serie di
personaggi del mondo delle associa-
zioni che si sentirebbero rappresen-
tati dall’esponente casertano. Tra i
promotori della candidatura Giulietto
Chiesa, Goffredo Fofi, Vitaliano
della Sala, Domenico Gallo, suor
Rita Giaretta, Umberto Santino,
Francuccio Gesualdi, Giuseppe
Masina. Nel progetto anche il Movi-
mento arancione di Luigi De Magi-
stris e Clementina Ferraiolo che
pure è in piena corsa per una candi-
datura importante al Parlamento. Il
sindaco di Napoli, da tempo si è affi-
dato a lei per costruire il suo progetto
a Caserta e, quindi, oggi potrebbe ri-
compensare l’impegno della giovane
dirigente politica con una candidatura
importante.
continua a pagina 5
monti le punte Zinzi-De mitaPaglia alla Camera con Fli, le novità Cesaro e Pontecorvo
4 12/01/2013 CASERTA
Carlo Pontecorvo
Gianfranco Paglia
Giancarlo Giudicianni
Sergio Tanzarella
Mario Monti Gianpiero Zinzi
segue da pagina 4
PD, IL CASO
SGAMBATO-ABBATE
Rispetto alle altre forze, il Partito de-
mocratico è quello che, sicuramente
è più avanti nella composizione delle
liste.
In effetti, i democratici, le liste le
hanno anche presentate ad inizio
della settimana, anche se non sono
mancate le polemiche con Camilla
Sgambato e Dario Abbate, quarta e
quinto alle primarie, che, al mo-
mento, non compaiono né nello
schieramento alla Camera né in
quello per il Senato, tanto è vero che,
attualmente, il sedicesimo posto del
senato e il quindicesimo alla Camera
sono occupati da spazi vuoti. I due
portacolori casertani si aspettavano
posizioni migliori in lista e, così,
hanno rifiutato quelle quelle che non
avrebbero garantito l’elezione che
erano state offerte loro dal partito.
SENATO, LA NOVITA’
CAPACCHIONE
Partendo dal Senato, la novità è rap-
presentata dalla presenza della gior-
nalista de Il Mattino Rosaria
Capacchione che è stata designata
direttamente da Pierluigi Bersani
come capolista.
La seconda forza delle primarie, l’ex
assessore provinciale Lucia Espo-
sito, invece è stata inserita ad un ri-
schioso sesto posto al Senato. Ma
ecco tutta la lista: 1 Capacchione
Rosaria, 2 Zavoli Sergio, 3 Cuomo
Vincenzo, 4 Saggese Angelica, 5
Sollo Pasquale, 6 Esposito Lucia,
7 Armato Teresa, 8 De Luca Vin-
cenzo, 9 Del Vecchio Mauro, 10
Amato Antonio, 11 Lamberti Ro-
sanna, 12 Pedoto Luciana, 13
Gambardella Elisabetta, 14 Renzi
Ada, 15 Russo Giuseppe, 16 da
assegnare, 17 Borriello Antonio,
18 Andria Alfonso, 19 Liguori
Maria Rosaria, 20 Gaudino Gere-
mia, 21, Galasso Giuseppe, 22
Stasi Patrizia, 23 Durazzo Amalia,
24 Correra Arcangelo, 25 Quarto
Concetta Maria, 26 Rousseau
Claudine, 27 Genovese Luisa, 28
Altavilla Rosa, 29 Barone Gio-
vanni.
CAMERA, BUFERA
SUL SECONDO POSTO
DI ENZO AMENDOLA
Dopo la presentazione della lista
della Camera pesanti accuse sono
piovute sul conto del coordinatore re-
gionale Enzo Amendola che si è ri-
trovato candidato al secondo posto
in Campania due in quota nazionale.
L’accusa che viene rivolta al coordi-
natore regionale è quella di non aver
tutelato i territori e i candidati a co-
minciare dalle deroghe.
Contro Amendola, c’è anche un do-
cumento dei sindaci della Campania
sottoscritto, tra gli altri dai primi citta-
dini casertani Luigi Munno, sindaco
di Macerata Campania, ed Enzo
Cappello, sindaco di Piedimonte
Matese, a cui, tra l’altro è stata ne-
gata la deroga per la partecipazione
alle primarie.
CAPUTO E PICIERNO BLINDATI
Dalla composizione della lista, risul-
tano, comunque, blindate le posizioni
del consigliere regionale Nicola Ca-
puto, vincitore delle primarie, e della
deputata uscente Pina Picierno che
sono stati inseriti, rispettivamente al
quarto e al decimo posto in lista.
Candidati, ma senza possibilità di
elezione, gli altri candidati alle prima-
rie Stefano Graziano, deputato
uscente, Raffaella Zagaria e Lore-
dana Affinito. Chiude la lista il gio-
vane consigliere comunale di Aversa
Marco Villano. Ecco i candidati alla
Camera per Campania due: 1 Letta
Enrico, 2 Amendola Vincenzo, 3
Bonavitacola Fulvio, 4 Caputo Ni-
cola, 5 Coccia Laura, 6 Paris Va-
lentina, 7 Valiante Simone, 8
Rughetti Angelo, 9 Del Basso De
Caro Umberto, 10 Picerno Giusep-
pina, 11 Iannuzzi Tino, 12 Fami-
glietti Luigi, 13 Capozzolo
Sabrina, 14 Kalidh Chaouki, 15 an-
cora da assegnare, 16 Cuomo An-
tonio, 17 Palmieri Anna Chiara, 18
Graziano Stefano, 19 Fusco Gina,
20 Repole Rosa Anna, 21 Bruno
Annarita, 22 Zagaria Raffaella, 23
Petrosino Vincenzo, 24 Materazzo
Elvira, 25 Reale Andrea, 26 Affinito
Loredana, 27 Refuto Annalibera,
28 Villano Marco.
CENTRO DEMOCRATICO,
IL RITORNO DI PINO BICCHIELLI
Le novità non riguardano solo la lista
dei democratici.
E’ stato uno dei protagonisti della
stagione d’oro del Pd in provincia di
Caserta con Sandro De Franciscis,
poi, ha lasciato Terra di Lavoro per
seguire Francesco Rutelli nella co-
stituzione dell’Api, oggi potrebbe tor-
nare all’ombra della Reggia come
onorevole… Stiamo parlando di Pino
Bicchielli, responsabile dell’organiz-
zazione del Pd della segreteria De
Franciscis che è in lizza per la can-
didatura a capolista nella circoscri-
zione di Campania due con Centro
democratico di Bruno Tabacci. Bic-
chielli ha deciso di lasciare l’Api per
aderire al nuovo progetto politico di
Tabacci che si muove nel solco del
centrosinistra. Bicchielli è convinto di
poter far leva su una parte dei vecchi
amici e compagni di avventura che
tra il 2006 e il 2009 hanno militato
con lui nell’area De Franciscis per
poter guadagnare consensi e con-
quistare uno scranno in Parlamento.
Bicchielli nasce politicamente nel-
l’Udeur al fianco di Clemente Ma-
stella del quale è stato tra i principali
consiglieri.
Lui è stato addirittura l’ideatore del
simbolo del partito del leader di Cep-
paloni salvo poi decidere di abban-
donarlo quando, all’epoca, De
Franciscis decise di fare la stessa
cosa. Non ci saranno onorevoli ca-
sertani, invece nella lista di Sel. Al
termine delle primarie che si sono
svolte il 29 dicembre, in concomi-
tanza con il Pd, hanno conquistato il
primato per la camera l’ex deputato
salernitano Michele Ragosta, men-
tre quello per il Senato il segretario
di Napoli Giuseppe De Cristofaro.
pd liste da “assestare”Polemiche sia sulla Camera che sul Senato: ecco i nomi
512/01/2013CASERTA
Dario Abbate
Lucia Esposito
Rosaria Capacchione
Enzo Amendola
Nicola Caputo
Pino Bicchielli
CASERTA. Fermare il declino indu-
striale. La provincia di Caserta è
un’area dei crisi complessa. Se non
si affronta immediatamente questa
emergenza si rischia di perdere defi-
nitivamente il treno della ripresa eco-
nomica, che pure le più ottimistiche
previsioni danno in arrivo col se-
condo semestre di quest’anno. In-
somma, senza una forte presenza
manifatturiera tutti i progetti di cre-
scita, anche i più felici, restano mera
esercitazione concettuale. Poi si
tratta, certo, di individuare nuovi mo-
tori di sviluppo. A cominciare dal turi-
smo, dalla cultura e dalla green
economy, le cui potenzialità sono no-
tevoli e tuttora inespresse. La verità,
però, è che finora la provincia di Ca-
serta e, più in generale il Mezzo-
giorno, è tutt’altro che tra le principali
preoccupazioni della classe politica;
né – è questo è anche peggio – alla
questione Casertana e Meridionale
sembrano dare sufficiente spazio i
programmi elettorali dei partiti. Il pre-
sidente di Confindustria Caserta, Lu-
ciano Morelli, argomenta più volte
questi concetti nel rispondere alle
domande dei giornalisti, nel corso
della consueta conferenza stampa di
inizio d’anno (che è anche la prima
del suo mandato). Un ragionamento
a 360 gradi, ovviamente, ma che
torna puntualmente su quello che è,
per Confindustria Caserta, la priorità
assoluta sul fronte della crisi econo-
mica: arrestare il processo di deser-
tificazione industriale in atto nella
nostra provincia. A questo scopo,
anzi, il presidente della maggiore as-
sociazione datoriale di Terra di lavoro
chiederà, già da domani, impegni
concreti alle istituzioni. A cominciare
dalla Regione.
Assieme al direttore Lucio Lom-
bardi (che gli siede a fianco unita-
mente al vice presidente Enzo
Schiavone e al presidente della Pic-
cola Industria Andrea Funari) Mo-
relli annuncia che incontrerà il
consigliere regionale con delega alle
Attività produttive, Fulvio Martu-
sciello, per parlare di interventi veri,
non di bei programmi.
E interventi concreti, intanto, dal
punto di vista delle imprese sono
anche gli interventi sui fronti del cre-
dito, della semplificazione burocra-
tica e dell’internazionalizzazione.
Rispetto al primo, per esempio, si ri-
cordano ancora una volta i ritardi
della pubblica amministrazione nel
pagamento delle fatture alle imprese.
Le quali, soltanto nel settore Sanità
– per fare un esempio – vantano 70
miliardi di credito da parte della Re-
gione, che intanto però attraverso le
Asl continua a sperperare. La situa-
zione paradossale, insomma, è che
in questo drammatico stato di crisi e
di moneta circolante sono le im-
prese, già in grande affanno, a finan-
ziare il servizio sanitario e non lo
Stato. Così come inaccettabili, ormai,
sono diventate le pastoie burocrati-
che di un apparato che non solo dan-
neggia, ma finisce per scoraggiare la
voglia di intraprendere.
Sul fronte dell’internazionalizza-
zione,invece, occorre che siano in-
nanzi tutto gli imprenditori a mettersi
in gioco e, da questo punto di vista –
nel senso cioè di aiutare le imprese,
soprattutto quelle piccole, a fare
massa critica, a cercare nuovi mer-
cati di sbocco – la struttura confindu-
striale può e deve fare di più. Gli
strumenti ci sono, anche se ancora
poco utilizzati, quali la creazione di
reti di impresa, per esempio. O,
anche, l’accompagnamento delle
aziende al migliore uso degli incentivi
o della finanza innovativa. Oppure,
non ultimo, agevolando il trasferi-
mento innovativo dai centri di ricerca
alle imprese; o mettendo in piedi
nuovi e più aderenti alle esigenze del
mercato, percorsi formativi o di ag-
giornamento professionale.
Ma si tratta, in ogni caso, di fare
squadra, di trovare modi nuovi e po-
sitive intese di collaborazione istitu-
zionale e con le associazioni presenti
sul territorio e remare tutti nella
stessa direzione. Ne va del destino
di tutti.
Alla domanda, infine, se gli effetti
della crisi si sono fatti sentire e in che
misura sul parterre associativo con-
findustriale locale, Morelli ha ricor-
dato che il rapporto tra natalità e
mortalità delle aziende in seno a
Confindustria Caserta è rimasto più
o meno inalterato. Anzi, è legger-
mente positivo. Questo, però, non si-
gnifica che tra le circa 1700 aziende
associate, tra rapporti diretti o con-
venzionati (come emerge peraltro
dai dati depositati per il rinnovo della
Camera di Commercio) non si av-
verta la crisi.
morelli stoccate ai politiciIl presidente: Non stanno affrontando la crisi industriale
6 12/01/2013 CASERTA
Luciano Morelli
Cassa edile, Pezone nuovo presidenteCASERTA. Passaggio di consegne al vertice della
Cassa Edile della provincia di Caserta. Presso la
sede di Macerata Campania si è ufficialmente in-
sediato il nuovo presidente dell’organismo previ-
denziale del comparto delle costruzioni. Si tratta di
Antonio Pezone, imprenditore di seconda genera-
zione, amministratore unico di Urbania srl, una
delle quattro aziende che compongono l’omonimo
gruppo. 38 anni, sposato, due figlie, Antonio Pe-
zone subentra nell’incarico al commendatore An-
tonio Farina, che ha guidato l’ente negli ultimi
sette anni. Il nuovo presidente della Cassa Edile
presiede il Comitato di gestione paritetico costi-
tuito da sei rappresentanti delle imprese aderenti
alla locale sezione Ance costituita in seno a Con-
findustria Caserta (con Antonio Pezone, Luigi Tra-
ettino, Enrico Landolfi, Lucio Lombardi, Vincenzo
Modugno ed Enrico Di Rienzo) e sei rappresen-
tanti della Federazioni dei lavoratori delle costru-
zioni (Mario Martucci, che è anche vice presidente,
e Giovanni Sannino per la Fillea Cgil; Giovanni
D’Ambrosio e Antonio Gelo per la Filca Cisl; Fran-
cesco Gullo e Ferdinando Lioi per la Feneal Uil).
Fondata 50 anni fa, tra i numerosi compiti della
Cassa Edile – come si sa – vi è quello di garantire
ai lavoratori dipendenti delle imprese edili servizi
che equiparano il trattamento economico a quello
dei lavoratori degli impianti fissi.
Il finanziamento
dell'Ente viene
dagli imprenditori
e dai lavoratori.
Tra le più impor-
tanti prestazioni
contrattuali ga-
rantite dall’ente
vanno ricordate
la gestione del
fondo accantona-
mento per ferie,
gratifica natalizia
e riposi annui; la
gestione fondo di
anzianità profes-
sionale edile con
erogazione di un premio annuale, un premio per il
pensionamento del lavoratore; l’integrazione sala-
riale fino al 100% della paga contrattuale nei casi
di malattia, infortunio e malattia professionale. Nel
suo discorso di insediamento il neo presidente
Pezone ha ricordato i pesanti effetti della crisi
degli ultimi quattro anni sul comparto delle costru-
zioni, sia in termini di ricchezza che di occupa-
zione. Basti pensare che nel 2008 le costruzioni
contribuivano nella misura del 23,90% al pil del
territorio.
Antonio Pezone
CASAGIOVE. Consigliere Corsale,ci tracci un bilancio di questi suoiventi mesi di opposizione.«Penso che il gruppo consiliare
dell’UDC di Casagiove, a cui appar-
tengo assieme a Giovanni Russo e
Francesco Ferraro, abbia svolto un
ottimo lavoro finora mostrando parti-
colare attenzione agli interessi dei
nostri concittadini e cercando, so-
prattutto, di proporre soluzioni con-
crete all’Amministrazione in carica».
Quali rapporti intercorrono tra ledifferenti opposizioni?«Tutti i consiglieri di minoranza, nel
rispetto degli schieramenti di prove-
nienza, stanno facendo fronte co-
mune rispetto ai grandi problemi
della Città, quali l’emergenza rifiuti,
l’aumento indiscriminato dei tributi lo-
cali, il vandalismo dilagante, ma so-
prattutto l’assoluta mancanza di una
programmazione per lo sviluppo so-
ciale, culturale, sportivo, produttivo e
urbanistico di Casagiove».
Da più parti si attacca la mino-ranza perché non farebbe abba-stanza opposizione, lei cosarisponde a queste accuse?«Non sono d’accordo con questa af-
fermazione. Infatti, basta leggere i
giornali degli ultimi mesi per capire
che la minoranza sta incalzando
quotidianamente l’Amministrazione
comunale sui temi caldi, tanto cari ai
nostri concittadini. Del resto, come
potremmo restare in silenzio? Casa-
giove è letteralmente ferma al palo.
Non ci sono iniziative di alcun genere
e, se qualcosa viene fatta, è grazie
ai Dirigenti comunali che con grande
senso di responsabilità operano per
l’ordinaria e talvolta anche per la
straordinaria amministrazione. I no-
stri fiori all’occhiello come il Palaz-
zetto dello Sport ed il Quartiere
Borbonico sono in letargo. Dove è la
rivoluzione culturale tanto sventolata
in campagna elettorale dalla lista Ca-
sagiove futura?».
Ha qualche considerazione sui re-centi accadimenti che hanno inte-ressato l’Assessore ai lavoripubblici?«I recenti accadimenti che hanno in-
teressato un componente della
Giunta comunale hanno dimostrato
la completa inadeguatezza dell’intera
Amministrazione comunale a rappre-
sentare le Istituzioni cittadine. Il pro-
blema che ha investito l’Avvocato
Casella è molto serio e delicato e il
Sindaco Russo, pur auspicando l’as-
soluta estraneità dell’assessore ai
fatti addebitatigli, senza indugio,
avrebbe dovuto revocarne l’incarico,
per il bene della Città, sbattuta tutti i
giorni in prima pagina sui quotidiani
locali e non. Si tratta di una macchia
indelebile, un danno irreparabile per
Casagiove».
Leggendo il manifesto fatto affig-gere in città dal gruppo di maggio-ranza, l’azione di opposizione èmirata a creare solo odio e ran-cori, producendo divisione nelpaese, lei cosa risponde a questeaccuse?«Il Sindaco e la Giunta sono troppo
assorbiti dal difendersi dagli attacchi
delle opposizioni piuttosto che
ideare, attuare, promuovere. I fatti, e
non le chiacchiere, rappresentereb-
bero la migliore difesa del proprio
operato. Piuttosto che i quotidiani lo-
cali, suggerisco di leggere più
spesso il BURC e la Gazzetta Uffi-
ciale che sono pieni zeppi di bandi e
di finanziamenti agevolati per gli Enti
locali».
Cosa ne pensa della situazionesocio-economica della città e cosasta facendo l’AmministrazioneRusso per evitarne l’arretra-mento? Programmazione strate-gica ed opere pubbliche?«Penso che questa, tra le note do-
lenti, sia quella più stonata. Del
resto, il non aver proprio provato a
trovare soluzioni per abbassare
l’IMU, lascia intendere il tempo che i
componenti della maggioranza dedi-
cano alla Città e alle tasche dei citta-
dini. E’ facile amministrare con le
casse piene di soldi, i fuoriclasse si
vedono nei momenti difficili. Il com-
mercio è al collasso, lo sport sta
scomparendo, i circoli moriranno con
i loro fondatori, Casagiove sta spro-
fondando nella peggiore crisi socio-
politica della storia e chi dovrebbe
agire, sta lì a guardare, aspettando
forse un miracolo».
Qual è il suo giudizio sull’operatodella squadra Russo?«Il mio giudizio sarebbe sicuramente
di parte. Pertanto, suggerirei al Suo
giornale di fare un sondaggio per
strada, casuale, chiedendo ai pas-
santi cosa pensano dell’operato
dell’attuale Amministrazione comu-
nale e della vivibilità in Città. Io l’ho
già fatto e Le assicuro che la percen-
tuale è quasi bulgara».
In campagna elettorale la lista“Casagiove Futura” aveva pro-messo un dialogo costante con icittadini, lei rileva tale apertura?«Quando i programmi elettorali sono
pieni di promesse, poi diventa difficile
confrontarsi con il popolo e dare
conto delle promesse fatte».
Crede che questa amministra-zione possa raggiungere la finedel regolare mandato istituzio-nale? Quali sarebbero gli scenari
se si dovesse andare a votare nelbreve periodo?«La durata dell’Amministrazione in
carica dipende dalla coscienza di co-
loro che ne fanno parte. Chi ha inca-
richi pubblici, non solo a livello
locale, dovrebbe ricordare che è
stato eletto per fare gli interessi del
popolo e quando il giocattolo si
rompe deve, con coraggio e senso di
responsabilità, gettare la spugna. La
cosa che mi rincuora, per il futuro, è
la presenza di tanti giovani di belle
speranze che stanno scendendo in
campo per riprendersi il futuro, come
nella nostra Città dove silenziosa-
mente sta crescendo un gruppo di
giovani professionisti determinato a
servire Casagiove con zelo, coraggio
ricominciando a sognare per dare ai
nostri figli un futuro più giusto».
Se, ipoteticamente, passasse tra ibanchi della maggioranza, qualesarebbe la primissima cosa chefarebbe?«Mi dimetterei».
Luigi Di Costanzo
corsale revoca per casella«Casagiove ha subito un danno d’immagine enorme»
712/01/2012APPIA
Roberto Corsale
Piscina, tutto pronto per la fine del meseSAN NICOLA LA STRADA. “La piscina comunale“Acquasport” prenderà il via alla fine del mese digennaio”. È quanto ha confidato il Sindaco Pa-squale Delli Paoli. “L’Agisac” – ha aggiunto ilprimo cittadino – “ha stilato una graduatoria prov-visoria di 26 società sportive sulle 44 che hannofatto richiesta nei termini previsti. La graduatorianon è ancora definitiva in quanto alcune di lorodebbono consegnare altra documentazione. Itempi saranno ristretti” – ha sottolineato Delli Paoli– “anche perché abbiamo completato l’impiantocon tutto quanto occorreva. Abbiamo anche l’im-pianto di riscaldamento dell’acqua, abbiamo do-tato gli spogliatoi di armadietti, insomma, tutto è
pronto perché la struttura possa finalmente essereutilizzati dai cittadini sannicolesi”. La notizia fa fi-nalmente piacere a tutti quegli sportivi che dal 10maggio 2011, giorno in cui venne inaugurata la pi-scina comunale che venne chiamata “Acqua-sport”, aspettavano di “tuffarsi in piscina”. Il costodelle corsie per le società sportive è il seguente:Pomeriggio/serale (ore 14.00:21.00) ; Costoeuro/ora per corsia: 24,00; mezza corsia: 20,00;vasca piccola: 15,00; Mattina (ore 9.00:14.00):Costo euro/ora per corsia: 20,00; mezza corsia:15,00; vasca piccola: 12,00. La struttura, situata invia Trilussa, sorge su un lotto di proprietà comu-nale di 8.000 mq ed è costata 1.565.000 euro.
SANTA MARIA CAPUA VETERE. Il
2013 ha portato con se non pochi
scombussolamenti nel mondo della
politica sammaritana.
Tante le novità che stanno accompa-
gnando la ripresa della vita pubblica
nella città del foro dopo la pausa per
le vacanze natalizie.
Nel giro di una decina di giorni si
sono susseguiti la vicenda legata a
Camilla Sgambato (candidata al
Parlamento nel Pd), gli attacchi di
Rauso a Di Muro, l’appello del sin-
daco all’unità, il due di picche di Sal-
vatore Mastroianni e la dura
risposta del consigliere del gruppo “I
Sammaritani” Raffaele Cappa-
bianca. Una bagarre non indiffe-
rente, che merita di essere
analizzata con la dovuta attenzione.
Andiamo con ordine.
LA SIGNORA STELLATO
CANDIDATA ALLE PRIMARIE
Iniziamo da Camilla Sgambato. La
moglie di Giuseppe Stellato (consi-
gliere comunale e provinciale Pd) si
era candidata alle primarie per i par-
lamentari organizzate dai democra-
tici e subito i pronostici l’avevano
presentata come sfavorita. Il risul-
tato, invece, ha lasciato tutti di
stucco.
Camilla Sgambato è riuscita a con-
quistare il quarto posto subito dietro
Nicola Caputo, Lucia Esposito e
Pina Picierno.
Un esito felice per i tanti sammaritani
che speravano in una rappresen-
tanza della loro città in Parlamento
dato che da decenni nessun cittadino
della città del foro mette piede a
Roma.
Poi sono iniziate le innumerevoli po-
lemiche sul voto ed è anche arrivato
il ricorso di Dario Abbate (ex segre-
tario provinciale Pd, 5° classificato)
che per la regola del 50 e 50 chiede
di essere inserito in lista prima della
rivale donna (dato che nelle prime tre
posizioni sono già presenti due can-
didate). Ad oggi la vicenda è ancora
in bilico.
BUFERA DOPO L’APPELLO
ALL’UNITA’ DEL
SINDACO DI MURO
Contemporaneamente a Santa
Maria Capua Vetere si scatena il pu-
tiferio dopo che il sindaco Biagio Di
Muro ha lanciato un appello all’unità
tra le forze di maggioranza e opposi-
zione sui temi di scottante impor-
tanza per la città.
Il primo a farsi sentire è stato il con-
sigliere comunale Udc Gaetano
Rauso.
Con un comunicato stampa l’espo-
nente del partito di Casini dichiara di
aver «letto con sorpresa l’appello del
sindaco.
Le esternazioni delle intenzioni di ri-
lancio della città e della Provincia, at-
traverso una collaborazione di tutte
le forze politiche e della società ci-
vile, sono alquanto tardive e, dopo
l’atteggiamento prevaricatorio dimo-
strato verso le proposte di buon go-
verno della città, le ritengo
inaccettabili».
Il consigliere comunale motiva così
la sua dichiarazione: «Le richieste di
collaborazione potranno essere va-
lutate quando non si chiuderanno più
le porte in faccia alla gente e ci si di-
mostrerà degni di una stima e di una
fiducia che va conquistata con i
fatti».
Quella di Rauso è stata, però, solo la
prima stoccata al sindaco di Santa
Maria Capua Vetere. Non ha tardato
a farsi sentire, infatti, il coordinatore
cittadino del Pdl Salvatore Mastro-
ianni.
«L’appello del sindaco non è politica-
mente ricevibile e, pertanto, senza
alcun indugio è rispedito al mettente
vista l’inadeguatezza amministrativa
di un Governo locale che rischia solo
di arrecare ulteriori danni ad una città
che invece avrebbe bisogno di rilan-
cio sociale, commerciale, produttivo
e politico».
Le motivazioni del no di Mastroianni
sono da ricercare nell’operato della
giunta Di Muro:
«In circa diciotto mesi l’Amministra-
zione comunale ha pensato solo al-
l’urbanistica (attraverso il rilascio di
ulteriori Permessi di costruire), alle
spese di denaro pubblico per incari-
chi tecnici e all’assegnazione diretta
e discrezionale di lavori di somma ur-
genza alle cosiddette ditte di fiducia
per svariate centinaia di migliaia di
euro».
I “SAMMARITANI” DALLA
PARTE DEL SINDACO
Insomma, il 2013 si apre all’insegna
della polemica. Il sindaco apre le
porte all’opposizione e per ben due
volte gli rispondono con un secco e
sonoro due di picche. Non un buon
inizio per l’amministrazione comu-
nale. Le polemiche, però, non fini-
scono qui.
La dichiarazione di Salvatore Ma-
stroianni, infatti, ha scatenato l’ac-
cesa reazione del consigliere del
gruppo “I Sammaritani” Raffaele
Cappabianca. «Si comprendono be-
nissimo il nervosismo di Mastroianni
e il suo bisogno quasi fisiologico di
visibilità, dal momento che gli elettori
gliel’hanno negata e dal momento
che vede il terreno franargli sotto i
piedi. Ecco allora che ripete ossessi-
vamente falsità conclamate». La di-
chiarazione di Cappabianca sfocia
poi nell’attacco personale, denuncia
infatti «Il vuoto politico e intellettuale
di chi si erge a leader di uno schiera-
mento che merita tutt’altri rappresen-
tanti. Un sedicente coordinatore
cittadino di partito, incapace persino
di comprendere (e non dico di condi-
videre, ma almeno valutare critica-
mente) un appello all’unità su temi
strategici per il futuro della città, non
può degnamente parlare a nome di
personalità di ben altra levatura mo-
rale e culturale».
Raggiunto telefonicamente, Mastro-
ianni fa sapere di non voler rispon-
dere alle accuse del consigliere dei
“Sammaritani”, vista la dignità del
suo ruolo di coordinatore cittadino di
partito. Per concludere, il nuovo
anno è stato inaugurato da tormen-
tate polemiche e battibecchi politici.
Neanche il 2013 sembra far trovar
pace alla martoriata amministrazione
comunale, super criticata fin dal
giorno dell’insediamento.
Matteo Donisi
comune veleni e polemicheSgambato in Parlamento, delusione dopo l’exploit
8 12/01/2013 S. MARIA C.V.
Camilla Sgambato
Gaetano Rauso
Biagio Di Muro
Salvatore Mastroianni
Giuseppe Stellato
Dario Mattucci
CAPUA. E’ scoppiato in città il caso delle “bollette
pazze” che la IAP, concessionaria del Comune di
Capua, ha notificato nelle ultime settimane ai cit-
tadini in merito al pagamento dell’Ici e Tarsu. Una
bufera che ha risvegliato perfino il C.T.C. il Comi-
tato Tutela del Cittadino che ha organizzato una
serie di incontri con i contribuenti. Sott’accusa le
imprecisioni e, in moltissimi casi errori grossolani,
che riportano le bollette. In molti si sono visti re-
capitare richieste di pagamento di 5 e 6 mila euro
nonostante, in passato, hanno saldato regolar-
mente il conto. C’è da dire, però, che in molti altri
casi (per il consigliere Marco Ricci per il 95%) si
tratta di richieste di pagamento del tutto fondate in
quanto, in passato, molti contribuenti, per la Tarsu,
hanno pagato per un numero di metri quadri del-
l’abitazione inferiore a quello risultante all’Agenzia
del Territorio.
Una situazione ingarbugliata dunque, dove ci sono
i “morosi negligenti”, i soliti “furbetti” ma anche tan-
tissimi cittadini che, nonostante hanno pagato fino
all’ultima lira, si sono visti recapitare le cartelle. In
quest’ultimo caso, con molta probabilità la IAP si
è basata su banche dati non aggiornate (com-
prese quelle del Catasto) e, per evitare i termini di
prescrizione delle bollette 2007, si è affrettata a
procedere con la spedizione delle cartelle a sca-
pito di maggiori e più approfondite verifiche. Molti
“avvisi”, infatti, sarebbero stati consegnati il 31 di-
cembre scorso (ultimo giorno utile) alle poste di
Cardito, cittadina dove ha sede la IAP, dove pro-
babilmente gli impiegati hanno rischiato di brin-
dare al nuovo anno tra le scrivanie per “accettare”
e lavorare le raccomandate con destinazione
Capua. Questo, però, è solo uno dei tanti aspetti
una vicenda che, com’era prevedibile, ha aperto
un nuovo fronte polemico tra l’amministrazione e
alcuni partiti ed esponenti politici. Anche perché le
“entrate” di tarsu e ici sono state inserite nel bilan-
cio dell’ente.
LE CRITICHE DI FRATTASI
«Giudico spropositato l’importo degli accertamenti
che l’Ente ha stanziato in bilancio e ha previsto di
incassare». Questo il commento del consigliere in-
dipendente, eletto nelle fila della maggioranza,
Pasquale Frattasi, in relazione alle presunte en-
trate che dovrebbero finire nelle casse del Co-
mune a seguito degli accertamenti predisposti
dalla Iap. «A cosa serviranno tutti questi accerta-
menti? Sono accertamenti che trovano posto nel
bilancio dell’ente e senza la loro esistenza si
avrebbe un buco in bilancio ancora più grande?
Quanta parte degli accertamenti previsti in bilancio
si rivelerà infondata? Come sono stimati». Questi
i numerosi interrogativi rivolti dal consigliere indi-
pendente all’amministrazione comunale. In merito
agli accertamenti, Frattasi “mette in guardia i cit-
tadini”: «Li invito a verificare con attenzione la
reale fondatezza degli accertamenti che sono stati
recapitati o che verranno recapitati nei prossimi
giorni.
Occorre prestare un po’ di tempo alla ricerca delle
ricevute di pagamento e confrontare quanto pa-
gato con quanto richiesto». Frattasi, infatti, so-
stiene che c’è il rischio concreto che gli accerta-
menti sono parzialmente o totalmente infondati.
«Chiarisco – dice - ove mai ce ne fosso bisogno,
che nessuno si sognerebbe di contestare un ac-
certamento basato su giusti presupposti. Ciò che
è inaccettabile è, invece, il veder recapitare accer-
tamenti a persone, magari meno giovani, che non
solo non avrebbero dovuto riceverlo bensì do-
vranno preoccuparsi, non senza difficoltà, di chia-
rire una situazione che l’Ente già avrebbe dovuto
sapere». Frattasi è stato uno dei consiglieri che ha
votato contro la delibera che, di fatto, ha riaffidato
il servizio di riscossione dei tributi comunali alla
Iap.
UDC E PDL SULLE BARRICATE
Il Pdl e l’Udc non hanno perso l’occasione di ca-
valcare il malcontento dei cittadini per lanciare
altre bordate di fuoco sull’amministrazione, dalla
quale ha di fatto preso le distanze. Gli azzurri non
solo criticano l’operato degli “ex amici” ma hanno
perfino messo su uno staff di consulenti a dispo-
sizione dei cittadini. «Le ingiunzioni di pagamento
– ci dice Antonio Minoja, portavoce azzurro – no-
tificate ai cittadini dalla IAP sono il frutto di una
operazione effettuata con la complicità della mag-
gioranza guidata dal Sindaco Carmine Antropoli
e dal delegato al bilancio Marco Ricci, i quali al
fine di approvare un bilancio con entrate tributarie
gonfiate, hanno privilegiato interessi politici perso-
nali a discapito del benessere collettivo della cit-
tadinanza». Il Pdl e l’Udc pongono una serie di
quesiti all’amministrazione. Eccoli: «Come mai, in
presenza del parere negativo, dei Revisori dei
Conti, e di un legale (nominato dalla stessa mag-
gioranza), e delle posizioni ostative del governo
centrale, l’Amministrazione Comunale, ha ester-
nalizzato la riscossione dei tributi, riaffidandola alla
società I.A.P.? Quali spiegazioni intende fornire la
maggioranza, rispetto al modo arrangiato e fretto-
loso che ha contraddistinto l’operato della I.A.P.,
creando confusione e sconcerto tra i cittadini?
L’Amministrazione, è in grado di fornire una moti-
vazione del perché, a fronte di un aumento della
raccolta differenziata, non registriamo una diminu-
zione della TARSU? L’Amministrazione, può ga-
rantire che tutti gli insediamenti produttivi presenti
sul nostro territorio sono stati censiti in maniera
corretta ai fini della corresponsione della
TARSU?”. Per i due partiti l’affidamento della ri-
scossione alla Iap e la questione tarsu sono solo
due dei tanti argomenti che hanno registrato un la-
voro dell’Amministrazione, «caratterizzato – di-
cono - da scarse capacità di amministrare la cosa
pubblica, unite ad approssimazione e superficialità
che, in particolare in settori quali l’ecologia e l’am-
biente, hanno spesso messo da parte le gare di
appalto ad evidenza pubblica, ricorrendo il più
delle volte al meccanismo della discrezionalità del-
l’amministrazione, dimenticando che per stare
dalla parte degli ultimi, la prima regola da rispet-
tare è la trasparenza».
LA POSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE
L’amministrazione non entra nel merito dei quesiti
e delle osservazioni avanzate da più parti, fa le
scuse ai cittadini e sottolinea come «l’operazione
IAP» sta portando benefici alla città. «Chiedo
scusa ai cittadini che stanno ricevendo le cartelle
pazze». Questo il messaggio del sindaco Antropoli
che rimarca però, come grazie a quest’operazione
la IAP ha “scovato” molti evasori. «Oltre mille fa-
miglie – dice – non erano iscritte al ruolo della
tarsu e molti cittadini, in passato avevano fatto au-
todichiarazioni dove sostenevano un numero di
metri quadri era molto più basso rispetto alla realtà
e in questo caso si sta andando a recuperare i cin-
que anni pregressi. Questo, lo voglio sottolineare,
non è per noi un motivo di vanto, purtroppo chi fa
l’amministratore deve dar conto alla Corte dei
Conti che va a verificare se gli amministratori se
hanno fatto il massimo per recuperare tutte le
somme che, giustamente deve avere un ente. Ci
sono poi casi di persone che, invece, hanno pa-
gato in più e devono ottenere un rimborso. E’
chiaro che quest’operazione ha prodotto anche al-
cuni disagi per i quali mi scuso e invito i cittadini a
recarsi presso gli uffici preposti per regolarizzare
la posizione. Chi è in regola non si deve preoccu-
pare». Il sindaco sottolinea che con quest’opera-
zione è stata scoperta una forte evasione fiscale
su una tassa di scopo, come quella sui rifiuti, e
questo permetterà di far pagare un maggior nu-
mero di cittadini e di consentire l’abbassamento
della tassa. «Se paghiamo in pochi, paghiamo di
più – conclude Antropoli - mentre se paghiamo in
molti paghiamo di meno». Per i “morosi negli-
genti”, intanto, è in arrivo la rateizzazione, fino a
22 rate, delle somme da versare alla Iap. Le pole-
miche sono accesissime e la questione è tutt’altro
che chiusa con il persistere di una forte contrap-
posizione tra alcune forze politiche e la compagine
amministrativa.
Mimmo Luongo
bollette pazze bufera IapUdc e Pdl contro Antropoli. Il sindaco: scoperti tanti evasori
912/01/2013CAPUA
Antonio Minoja
MADDALONI. Dottore De Filippo,
da dove nasce la sua candidatura
a sindaco di Maddaloni?
«Contrariamente a quanto succede
ad altri, a me non l’ha chiesto nes-
suno... E’ una mia decisione. Anche
se sarebbe interessante capire chi
sono poi queste persone che chie-
dono... Ritengo di poter dare un con-
tributo a questa città disastrata e così
ho deciso di coinvolgere persone
che, come me, hanno voglia di impe-
gnarsi sul territorio».
Dal Pdl a Maddaloni nel cuore...
«Negli ultimi venti anni abbiamo as-
sistito al fallimento della politica e dei
partiti a Maddaloni. La dichiarazione
di dissesto del prefetto Tortelli è la di-
mostrazione tangibile di questa mia
affermazione... Sono bastati pochi
giorni ad un personaggio terzo alla
politica per prendere questa deci-
sione... E’ opportuno, in questa fase
storica, abbandonare le apparte-
nenze di partito e lavorare per Mad-
daloni che è un Comune che può
dire e dare ancora molto. Da qui la
decisione di costituire Maddaloni nel
cuore».
L’idea di costruire un percorso ci-
vico non pensa possa essere una
sorta di “tappo” rispetto alla co-
siddetta filiera istituzionale?
«La filiera istituzionale è solo una tro-
vata elettorale. Maddaloni, ad un
certo momento, si è trovata ad avere
Provincia, Regione e governo nazio-
nale amiche eppure non è arrivato
un centesimo per il nostro Comune...
La verità è che non è stato presen-
tato neanche un progetto dal Co-
mune di Maddaloni per accedere a
quei fondi che hanno avuto tutte le
amministrazioni, indipendentemente
dal segno politico. La realtà è che si
deve lavorare per la città per supe-
rare anche quegli ostacoli che sono
dentro la macchina amministrativa».
Come si è arrivati al dissesto?
«Negli ultimi venti anni abbiamo as-
sistito alla politica della spesa folle.
Si gonfiavano i bilanci con entrate
che non abbiamo mai incassato e si
spendeva indiscriminatamente. L’an-
ticipazione di casa era diventato uno
strumento ordinario di gestione e non
uno straordinario».
Il problema più grande del Co-
mune di Maddaloni, però, è stato
quello delle entrate legato ai tri-
buti?
«L’amministrazione Cerreto avrebbe
dovuto lavorare all’ufficio unico delle
entrate, ma, per beghe interne non è
riuscita a realizzarlo. Non è possibile
che a Maddaloni non si effettuino
controlli sull’acqua perché non ci
sono contatori o che ci sia una fascia
di popolazione che, a prescindere,
non paga le tasse».
Tre novità che introdurrebbe il sin-
daco De Filippo?
«Il sindaco, la giunta e la mia mag-
gioranza non percepiranno inden-
nizzi. In questa fase di dissesto non
è ipotizzabile che si vadano a sot-
trarre fondi per la città per pagare gli
amministratori. Mi rendo conto che il
mio è un concetto, per certi versi, di-
scriminante, ma il momento storico ci
impone di effettuare delle scelte riso-
lute. Non è più ipotizzabile, così
come è successo nell’ultimo anno,
che il Comune di Maddaloni spenda
centomila euro solo per i gettoni delle
commissioni... Cosa hanno prodotto
queste commissioni per costare così
tanto? In secondo luogo chi viene
eletto consigliere rimarrà per tutta la
consiliatura a fare il consigliere. Que-
sta corsa alla giunta è incomprensi-
bile. Gli assessori devono avere
delle competenze specifiche che de-
vono essere individuate dal sindaco
nell’interesse della città. L’altra
grande rivoluzione che ho intenzione
di introdurre rispetto a quello che è
stato il panorama maddalonese degli
ultimi anni è che gli assessori li scegli
il sindaco. La legge dice che la
giunta è prerogativa del sindaco e,
quindi, sarò io a scegliere la mia
squadra. Maddaloni ha tante risorse
importanti dal professor Elefante al
rettore del suor Orsola che possono
essere coinvolte in un progetto di ri-
lancio della città».
La sua candidatura sarà sostenuta
solo da Maddaloni nel cuore o ci
saranno più liste?
«Questo non lo so. Noi stiamo met-
tendo a punto un progetto per la
città. Altre esperienze civiche che
stanno nascendo a Maddaloni po-
trebbero condividerlo».
Lei si sente espressione del cosid-
detto rinnovamento?
«La precedente maggioranza era co-
stituita da tanti giovani che avreb-
bero dovuto portare una ventata di
novità a Maddaloni. Alla fine ab-
biamo visto la fine che hanno
fatto...».
de filippo addio indennità«100mila € solo di commissioni. Ecco le cause del dissesto»
10 12/01/2013 MADDALONI
Andrea De Filippo
Centrosinistra, spunta l’idea delle primarieMADDALONI. Sembra essere definitivamente tra-
montata la candidatura del consigliere provinciale
Antimo Caturano a sindaco di Maddaloni. I cedi-
menti che si sono avuti nel cartello iniziale, hanno
indotto l’imprenditore a meditare di fare un passo
indietro.
L’Upm di Enzo Bove, infatti, non è più così con-
vinto di scendere in campo al fianco dell’imprendi-
tore.
L’Udc ha da risolvere i problemi interni con la vo-
glia di candidatura di Giovanni Ianniello, Maria Le-
tizia e Salvatore Mataluna: questi sono alcuni
degli ingredienti che hanno fatto vacillare il pro-
getto.
Situazione articolata anche nel centrosinistra dove
si è ventilata l’ipotesi delle primarie per la scelta
del sindaco.
Il senatore Gaetano Pascarella non è più così con-
vinto di candidarsi, e, quindi le primarie potreb-
bero essere lo strumento meno doloroso per
risolvere la disputa tra Maurizio Reitano e Arcan-
gelo Correra che spacca il Partito democratico.
Alla stessa maniera, le primarie potrebbero essere
il momento per legittimare, nel caso in cui volesse
scendere in campo, il padre nobile dei democratici
Pascarella.
Alle primarie potrebbe decidere di aderire anche
Aldo Ta-
gliafierro
che, in
questo
mo-
mento,
gode del
soste-
gno del-
l'Italia
dei Va-
lori, di
Civitas è
e di Sini-
stra e li-
bertà.
Intanto prosegue l’azione dell’ex sindaco Antonio
Cerreto di costruzione di una nuova coalizione di
centrodestra. Per l’avvocato, il problema più
grande, in questo momento è quello di trovare
degli alleati.
I Popolari liberali, sino all’ultimo leali sostenitori di
Cerreto sembra non vogliano aprire discorsi con
l’ex sindaco.
Le elezioni politiche, comunque, rappresente-
ranno uno spartiacque per risolvere molte di que-
ste beghe che, attualmente, appaiono irrisolvibili.
Aldo Tagliafierro
MARCIANISE. E’ sempre in fer-
mento il centrosinistra marcianisano
in vista delle prossime elezioni am-
ministrative.
Da parte di tutti i partiti c’è la consa-
pevolezza che, il turno elettorale di
maggio può essere favorevole alla
coalizione e, quindi, si sta cercando
di smussare le spigolature presenti
sino a poche settimane fa per correre
tutti sotto un unico cartello che si
possa rivelare vincente. Da qui la
proposta da parte di Sel di celebrare
delle primarie per l’individuazione del
candidato sindaco che possa essere
espressione condivisa di tutto il cen-
trosinistra.
Pd, Sel, Psi, Verdi e il nuovo Centro
democratico di Pierino Squeglia e
Pino Riccio si trovano nella sco-
moda condizione di voler stare in-
sieme, ma di non riuscire a fare
sintesi su un unico nominativo. Da
qui la necessità di utilizzare uno stru-
mento che può diventare anche l’oc-
casione per allargare la base della
coalizione come le primarie che sa-
ranno aperte a tutte quelle forze della
società civile che hanno voglia di
realizzare un progetto di centrosini-
stra.
In questo momento, il discorso della
convocazione del tavolo per definire
se accogliere o meno la proposta di
Sel è stato unanimemente congelato
per permettere ai partiti di lavorare
alle elezioni politiche.
Una volta presentate le liste per il
parlamento, Pd, Sel, Psi, Centro de-
mocratico e Verdi siederanno intorno
al tavolo per mettere a punto la stra-
tegia politica da adottare per l’indivi-
duazione del candidato unico. Allo
stato attuale l’unico nome ufficial-
mente in campo per la corsa alla fa-
scia tricolore è solo quello
dell’architetto Filippo Fecondo in
quota Pd sul quale, però, ci sono
delle resistenze da parte degli altri
partiti in virtù di vecchie ruggini che
si sono incancrenite dopo la fine an-
ticipata della seconda amministra-
zione dell’esponente democratico. Il
terreno delle primarie, potrebbe rap-
presentare quello sul quale questi
rancori vengono meno dal momento
che è l’elettorato a stabilire chi sarà
il designato per la fascia.
Nel panorama politico cittadino, il
grande punto interrogativo, in questo
momento è rappresentato dall’Udc. I
centristi di Domenico Zinzi, in que-
sta fase, sembrano restare alla fine-
stra lanciando abboccamenti sia
verso destra che verso sinistra. La
sensazione è che l’Unione di centro
non farà passi in avanti sino a dopo
le elezioni politiche anche se, la sen-
sazione è che, comunque, il partito
di Zinzi correrà con un proprio porta-
colori.
Per quello che riguarda il centrode-
stra, invece, la difficoltà sembra es-
sere quella di sedere intorno ad uno
stesso tavolo tutti i partiti.
Pdl, Popolari liberali, Udeur, Nuovo
Psi, Marcianise più, Mpa dopo la co-
stituzione di un’unica cabina di regia
promossa dal coordinatore vicario
del Popolo della Libertà Angelo Pol-
verino non sono più riusciti a sedersi
intorno allo stesso tavolo.
Il nodo da sciogliere, in questo mo-
mento, è legato alla posizione dell’ex
primo cittadino Antonio Tartaglione.
Marcianise più è convinta che il me-
dico sia l’uomo giusto per la città, le
altre forze del centrodestra, hanno
una visione differente.
Anche in questo caso, dopo la pre-
sentazione delle liste riprenderà il
dialogo per la definizione della can-
didatura che si spera possa essere
unitaria.
sindaco strada primarieLa proposta di Sel per ricompattare la coalizione
1112/01/2013MARCIANISE
Capua (CE) - Via Galatina, 187 uscita Santa Maria Capua Veteredirezione S. Angelo in Formis Tel. 0823.960444 - Email:[email protected]
Filippo Fecondo
CASAGIOVE. E’ il maialino nero uno dei protagonisti
principali della tavola de Le Quattro fontane. Presso lo
storico ristorante di via Quartier vecchio a Casagiove
infatti è possibile gustare la pregiatissima carne del pe-
latello teanese. Salumi di maialino nero, salsiccia alla
brace, le famosissime costolette con le pupaccelle
sono alcune delle pietanze che sarà possibile assag-
giare presso il ristorante. Ci sono delle vere e proprie
chicche per i buongustai casertani amanti del maialino
nero. Solo presso le Quattro fontane, infatti, è possibile
assaggiare il soffritto di maialino nero, autentica rarità
che solo lo chef Michele è in grado di preparare. Altra
specialità è la lardiata di pelatello che ha un sapore
forte, ma, nel contempo delicato, grazie alle trafilature
di carne che ha il lardo con cui lo chef Michele cucina
questo piatto. Non solo maialino nero, comunque nel
menù de Le Quattro fontane. E’ ricchissimo, infatti,
anche l’assortimento dei piatti di pesce che è possibile
trovare presso il ristorante. Tutte le pietanze hanno un
gusto speciale grazie alla qualità dei prodotti e alle mo-
dalità di preparazione. Tutti i piatti che vengono serviti
presso il ristorante, infatti, sono realizzati con ingre-
dienti di prima scelta garantiti dal marchio Slow food.
Inoltre tutte le portate vengono realizzate al momento.
Non ci sono ritrovati chimici, non ci sono cibi precotti,
ma solo la mano magica dello chef Michele che è in
grado di valorizzare i sapori e le qualità dei singoli
piatti. Il ristorante Le Quattro fontane è aperto anche di
domenica per consentire a tutti di trasformare quella
giornata nella festa del gusto. E’ consigliabile, comun-
que la prenotazione se non si vuole rischiare di rima-
nere senza un tavolo. Basta inviare un’email
all’indirizzo [email protected] o telefonare
allo 0823468970.
G.L.
12
Specialità di maialinoLe Quattro fontane aperte anche di domenica
12/01/2013 Caserta&dintorni
Gli appuntamenti...“Gocce di musica” nellachiesa dell’Annunziata
Con l'organizzazione della ProLoco di Caiazzo, la collabora-zione dell'Associazione "Lau-date Dominum" ed il patrociniodel Comune di Caiazzo inizia lastagione musicale 2013 in Ca-iazzo con un' importante rasse-gna concertistica. "Gocce DiMusica" è il titolo della rassegnache prevede due incontri musi-cali. Il primo appuntamento"Non Est In Te" è per il giorno13 gennaio 2013 alle ore 19,30presso la Chiesa dell'Annun-ziata, in Via A. A. Caiatino, doveil coro Poliphonica Nova di Ca-iazzo diretto dal M° AngelaMusco, spazierà dai mottetti diPalestrina a brani scritti da com-positori di musica sacra con-temporanei. I coristi, BernardoFilomena, Cinicola Anna Maria,Insero Amedeo, Musco Elisa-betta, Musco Patrizia, PerroneAngela, Petti Assunta.
Tutto pronto per il premio“Civitas Buone Notizie”
A Macerata arrivano le Battuglie di PastellessaMACERATA CAMPANIA. Torna a Macerata Campania “Paese della Pastellessa” la Festa di Sant’Antuono -
edizione 2013, uno degli eventi più importanti nel panorama delle feste popolari/religiose della Regione
Campania. L’edizione 2013, inizierà il 12 gennaio per concludersi il 17 gennaio 2013. La sfilata delle Battu-
glie di Pastellessa, cioè i carri allegorici su cui si esibiscono i Bottari di Macerata Campania percuotendo
botti, tini e falci, è uno dei momenti più attesi del folklore casertano e richiama ogni anno un numero sem-
pre maggiore di visitatori e turisti provenienti
da tutta l’Italia, attenti ai rituali e alle tradi-
zioni popolari. Una tradizione questa che trae
la sua origine dal XIII secolo e che vedrà il
suo culmine con le sfilate delle Battuglie di
Pastellessa che a partire dal 12 gennaio 2013
animeranno il paese, fino all’atteso passag-
gio di domenica 13 davanti al sagrato della
Chiesa Abbaziale San Martino Vescovo, per
poi concludersi il giorno 17 gennaio in Piazza
De Gasperi. La battuglia denominata “ In-
canto Popolare “, che quest’anno sfilerà col
numero 11, capitanata dall’immancabile capitano Antonio Piccerillo è pronta per la sfilata. Lo stesso, que-
st’anno anche capocarro, si dice entusiasta della manifestazione che sta per iniziare, infatti dice: “ mi
trovo da anni oramai a capitanare questo splendido gruppo, con sempre più entusiasmo. Quest’anno il
gruppo si è arricchito di altri elementi, che hanno contribuito alla realizzazione di questo carro, fatto di
sacco, frasche e polistirolo, con dietro un quadro raffigurante il santo per cui si realizza questa festa, ov-
vero S. Antonio Abate, patrono degli animali e protettore dalle avversità del fuoco. Quest’anno il mio or-
goglio maceratese, si è arricchito anche per la delibera comunale avuta, intitolata: "Interventi di
salvaguardia e sostegno del patrimonio culturale immateriale e della diversità culturale della comunità di
Macerata Campania e riconoscimento della Festa di Sant’Antuono", che da al Comune casertano il titolo
di "Paese della Pastellessa". Proprio così, Macerata Campania paese della Pastellessa. Piccerillo conti-
nua: “ ringrazio tutti i soci organizzatori del gruppo, dall’immancabile presidente onorario Pasquale Io-
dice, detto Pascal e Popolo, al presidente Agostino Russo, ai soci Donato Di Monaco, Raffaele Zullo,
Pasquale Nacca, al trattorista Nicola Piccerillo, da anni immerso in questa manifestazione, ai cantanti Ivan
Tufaro, Pasquale Zarrillo, Luigi Merola e Giuseppe Piccolella, e a tutti i componenti del gruppo. Un saluto
particolare lo faccio al grande amico Luigi Nacca, che per gravi motivi familiari, quest’anno non è potuto
far parte di noi, ma è sempre uno dei nostri. Invito tutta la popolazione di Macerata ad essere orgogliosi
di avere ancora un credo verso questa festa, e tutti quelli che parteciperanno, al quale sarà offerto diverti-
mento assicurato.
Sabato 26 gennaio verrà cele-brata a Caserta la ricorrenza diSan Francesco di Sales, pa-trono dei giornalisti, con la con-segna del Premio "CivitasCasertana-Le Buone Notizie",giunto alla quinta edizione.Come è ormai consolidata tradi-zione, difatti, l'AssociazioneStampa della Provincia di Ca-serta, l'Ufficio Comunicazionisociali della Diocesi di Casertae l'Ucsi promuovono l'abitualeincontro con il vescovo del ca-poluogo, monsignor Pietro Fa-rina. Alle 13, nella cappella delSeminario, adiacente la Catte-drale, il pastore della diocesi delcapoluogo celebrerà la SantaMessa riservata ai giornalisti.Successivamente alle 16, nellaBiblioteca del Seminario di Ca-serta, si procederà alla conse-gna del premio "CivitasCasertana-Le Buone Notizie".
“Le guardie del suo corpo”di scena al Teatro Civico 14
In scena al Civico 14 uno spet-tacolo scritto e diretto da MarioGelardi, pluripremiato autore eregista contemporaneo. Sabato12 gennaio [ore 21,00] e dome-nica 13 gennaio [ore 19,00]Raffaele Ausiello, Carlo Carac-ciolo e Irene Grasso sarannoprotagonisti di Le guardie delsuo corpo, spettacolo del 2012liberamente ispirato agli ultimiavvenimenti che hanno caratte-rizzato e segnato la sfera poli-tica ed etica del nostro Paese.Amato dal pubblico per il suoimpegno civile che ha portatoalla nascita di intensi capolavoricome l’adattamento teatrale diGomorra (2007) di Roberto Sa-viano, Gelardi traghetta sullescene del Civico la storia di dueuomini poco più che comuni,Tom e Alex, due guardie, lascorta armata del Presidente.Ma è soprattutto la storia re-cente dell'Italia raccontata dachi era ad un passo da quantoaccadeva, eppure non ha vistonulla. O ha finto di non vedere. onodue punti di vista diversi che,quando si intrecciano con laterza storia, quella di Sveva,che, sia pure fugacemente nella“villa della cuccagna” è entratae da lì è scappata via, i punti divista si moltiplicano.
Gli organizzatori della manifestazione
CASERTA. Nuovo appuntamento, dopo la pausa nata-
lizia, domenica 13 gennaio 2013, con inizio alle ore
11.00, al Teatro Comunale di Caserta, per la X Edizione
della Rassegna “A Teatro con Mamma e Papà”, idea-
zione e direzione artistica di Roberta Sandias. Si tratta
di un gradito ritorno: Mago Mergellino, cabarettista,
mago e prestigiatore, che nel marzo del 2003 inaugurò
con il suo spettacolo la I Edizione della Rassegna. La
sua presenza, dunque, non può che essere di buon au-
spicio per festeggiare i dieci anni di questo fortunato
evento.In scena questa volta, uno spettacolo che già
dal titolo “Fate Voi, Io ho da fare”, promette un gran
coinvolgimento del pubblico, che è uno dei punti di
forza di questo artista poliedrico ed imprevedibile, ca-
pace di incantare con il suo humor ed il suo talento
grandi e piccini.
Attore, cabarettista, prestigiatore ed illusionista, Mago
Mergellino presenta dei numeri davvero unici tra cui
spiccano alcune performances artistiche con serpenti
come pitoni reali, boa imperiali e pitoni moluri lunghi
fino a 4 metri, veri protagonisti dello show. Non man-
cheranno le grandi illusioni ed i classici numeri con co-
nigli, colombe e tortore, arricchiti e rinnovati da giochi
di scena di grande impatto visivo e da una travolgente
vis comica: tanto divertimento e un pizzico di follia.
Un mix ben riuscito tra allegria e maestria: 16 grandi il-
lusioni tra cui scegliere per comporre lo spettacolo più
innovativo, insieme a quello con i serpenti, di un artista
unico nel suo genere: Mago Mergellino. Pluripremiato
in occasione di svariati concorsi nazionali di cabaret,
“Fate Voi, che Io ho da fare” è uno spettacolo ideale
per un pubblico di famiglie e il contatto con gli animali è
assolutamente sicuro, tanto che possono essere acca-
rezzati e tenuti sulle spalle per foto davvero uniche
anche dai bambini più piccoli, se vogliono.
Una giornata di magia, serpenti, grandi illusioni per
tutti: grandi e piccini.
Il costo del biglietto è di euro 5,00 a persona.
Per informazioni Compagnia La Mansarda
tel.0823.343634 o cell. 339.8085602
Per i biglietti Botteghino Nuovo Teatro Comunale di Ca-
serta:
tel. 0823.444051 (dal martedì al sabato , ore 10.00-
13.00 e 17.00-19.30).
I biglietti sono già disponibili al Botteghino del Teatro
Comunale di Caserta.
13
Magie di MergellinoPer la rassegna “A teatro con mamma e papà”
12/01/2013Caserta&dintorni
Gli appuntamenti...Al circolo nazionale il libro“Afganistan solo andata”
“Afganistan solo andata” è il ti-tolo di un libro, ma anche deldramma dei nostri soldati chenon sono tornati da quelle pie-traie e da quei deserti di unPaese dove gli aquiloni hannosmesso di volare. Di qui il sotto-tiolo: “Storie dei soldati italianicaduti nel Paese degli aquiloni”.Ma non c’è solo la guerra nellepagine di questo libro. C’è lastoria degli oltre cinquanta sol-dati italiani caduti in Afganistandall’inizio della missione Isaf del2004. E non c’è solo la cronacadella loro morte, c’è la storiadella loro vita. A raccontare tuttoquesto è Gian Micalessin, in-viato di guerra, che conoscel’Afganistan da trent’anni. Lapresentazione si terrà martedì15 gennaio alle ore 17,00, nelSalone degli Specchi, a cura delCircolo Nazionale e delCo.As.Ca.
“Storie ridicole” di scena al Piccolo teatro Jovinelli
Il mago Mergellino
Il nipote di Rameau sul palco del ComunaleCASERTA. Sino a domenica 13 gennaio il Teatro
Comunale in via Mazzini a Caserta ospita Silvio Or-
lando, interprete e regista de “Il nipote di Rameau”
di Denis Diderot, nell'adattamento di Edoardo Erba
e Silvio Orlando, con Amerigo Fontani, Maria Laura
Rondanini e le musiche del clavicembalista Luca
Testa.
L’opera “Il nipote di Rameau” è uno dei capolavori
della satira illuminista della seconda metà del Set-
tecento.
Diderot lo concepì come un dialogo immaginario e
grottesco fra se stesso e Jean-François Rameau,
nipote del famoso musicista Jean-Philippe Ra-
meau: un uomo amorale e cinico, geniale e sgrade-
vole, provocatore e scaltro.
Le sue posizioni, sempre in bilico fra sublime e vol-
garità, paradosso e grande verità, sovvertono i va-
lori etici e morali di Diderot, mettendolo in crisi
attraverso un continuo rovesciamento delle pro-
spettive del positivismo e dell'umanesimo.
Silvio Orlando, con la collaborazione di Edoardo
Erba, riflette sul ruolo dell'intellettuale nel mondo
moderno, sulla sua presunta autonomia e incorrut-
tibilità.
Al suo interno, possiamo trovare una riflessione
sulla differenza fra cultura delle élite e cultura po-
polare, sulle ipocrisie e le ambiguità della nostra
società civile.
Un'ora e un quarto circa di conversazione, che
mette a confronto i limpidi ideali di Diderot con le
torbide, ma quanto mai franche e concrete, cer-
tezze di Rameau, suscitando nello spettatore una
serie di riflessioni.
Pensieri sui ruoli sociali imposti e assunti, sull'one-
stà e sul "fare ciò che conviene", nella piena con-
vinzione che se "pecunia non olet", meno ancora
puzza il potere. Anche quello che si ottiene di ri-
flesso. Così, come deve essere, resta saldo il dub-
bio che questa dissoluta anima sia, in realtà, un
raffinato pensatore capace di capovolgere le teorie
del filosofo, non solo uno spregiudicato opportuni-
sta votato alla lusinga per interesse.
Il duello dialettico, condotto a ritmi dispari, non
offre facili soluzioni ma lascia il pubblico con la re-
sponsabilità di una scelta di pensiero.
I biglietti sono in vendita presso il botteghino del
teatro.
I.F.
Patrocinio morale e conces-sione gratuita del Piccolo TeatroJovinelli: l'amministrazione co-munale di Caiazzo ha accolto laproposta della Compagnia ama-toriale dei “Tragicamente Co-mici” – Volontari del Sorriso.Dopo i debutti presso il con-vento delle Suore della Carità diNapoli “Regina Coeli”, l’Audito-rium della Scuola “G. Auri-gemma” di Monteforte Irpino e ilconvento di S. Francesco nelComune di Serino, il teatro dellasolidarietà farà tappa nel co-mune casertano retto dal sin-daco e assessore provincialeStefano Giaquinto sabato 12gennaio ore 17,30. Sotto la dire-zione artistica dell’attore Mauri-zio Merolla, andrà in scena“Storie ridicole”, tre atti uniciscelti dal repertorio classico delteatro comico napoletano. Iilprogetto “Città del Sorriso” è im-pegnato a sensibilizzare attivitàculturali e di solidarietà per lacrescita del territorio.
ore 19,15 e 21,15Domenica 13Sabato 12 ore 21,15
I FALCHETTI IMPATTANO CONTRO IL MESSINA AL PINTO
La Casertana del presidentissimo Enzo Cuccaro scende in campo per la
prima gara dell’anno solare 1992
allo stadio Pinto. All’ombra della
Reggia arriva un Messina determi-
nato a lottare fino al termine per ot-
tenere almeno un punto per
muovere la classifica. La forma-
zione di casa parte forte grazie al
trio d’attacco formato da Ferma-
nelli, Carbone e Signorelli ma deve
fare i conti con l’ottima organizza-
zione di gioco difensiva della com-
pagine siciliana. I falchetti spingono
costantemente ma non riescono a
sbloccare la situazione di stallo di-
partenza fino al fischio conclusivo della prima frazione di gioco. Nella ripresa
il canovaccio tattico della sfida non cambia. I rossoblu si catapultano in at-
tacco alla ricerca della segnatura decisiva per mettere in cascina i preziosi
due punti. La rappresentativa ospite contrattacca attraverso veloci azioni di
ripartenza che non riescono a sortire l’effetto sperato. La contesa si con-
clude senza vincitori con il parziale di zero a zero, che di fatto sta stretto a
Peppe Volpecina e soci, capaci di assediare per l’intero arco dei novanta mi-
nuti la retroguardia avversaria ma impossibilitati nella realizzazione.
ERITREO, ATTACCANTE DIVENUTO ISTRUTTORE DI SCUOLA CALCIO
Giorgio Eritreo, nato calcisticamente nel vivaio della Roma, esordisce con la
Casertana nella stagione
1994-95. In piena era Tu-
fano, l’attaccante capitolino
trova poco spazio nello
scacchiere rossoblu, nono-
stante la grande ammira-
zione da parte dell’allenatore
Tobia. Al termine dell’annata
agonistica, la punta romana
ha il merito di collezionare
otto presenze con una sola
segnatura all’attivo. Succes-
sivamente approda alla
corte della Ternana. In terra umbra diventa una vera e propria bandiera. Con
la casacca rossoverde scende in campo in ben centoquarantatre occasioni,
andando a segno ventuno volte.
Appese le scarpe al chiodo, Eritreo ha cominciato la carriera di istruttore di
scuola calcio. Ha avuto modo di fare esperienza in varie società della Capi-
tale. Inoltre nel periodo estivo, organizza Campus itineranti avvalendosi
della collaborazione di importanti personaggi del mondo del calcio. Nel-
l’estate del 2008 ha avuto l’onore di allestire uno stage a Forte dei Marmi, al
quale ha preso parte Luciano Spalletti.
CASERTA. La Casertana comincia
nel migliore dei modi l’anno solare
2013.
La formazione di mister Di Nola ha
avuto il merito di espugnare il terreno
di gioco dell’Isola Liri, riportandosi a
meno sei punti dalla capolista Torres,
frenata dal Selargius. E’ sceso in
campo un undici ridimensionato dalle
scelte tecniche conseguenti degli ul-
timi risvolti precedenti al match.
Dopo la separazione consensuale
dall’indimenticabile bomber Rosario
Majella, accasatosi al Campobasso,
è arrivata la tegola dell’infortunio di
capitan Basile.
Di Nola ha quindi rivoluzionato l’as-
setto di gioco, schierando un centro-
campo solido composto da Maresca,
Toscano e Corsale.
Il tecnico ha inoltre messo fuori Pa-
lumbo, puntando sul trio d’attacco
formato da Alvino, Martone e Varsi.
Determinante è stato Corsale, ca-
pace di sbloccare la situazione di
stallo ad inizio della ripresa. Espo-
sito, entrato in corso d’opera, ha
messo il proprio sigillo a referto. I fal-
chetti hanno confermato la continuità
lontano dal Pinto, dimostrando di
avere i numeri della grande squadra.
L’ennesimo esame più importante
arriva domani.
A Viale Medaglie d’Oro arriva il Sora.
Sarà necessario infrangere immedia-
tamente il tabù casalingo. Il segreto
per chiudere in crescendo la sta-
gione sta proprio nel fattore casa.
Gargiulo e compagni hanno un ruo-
lino di marcia interno degna di una
compagine impegnata nella lotta per
non retrocedere.
Il punto si volta della stagione è pro-
prio in questo passaggio. In questo
momento servono una serie di suc-
cessi consecutivi capaci di scacciare
i fantasmi che aleggiano tra gli spalti
dello stadio amico.
La distanza dalla vetta non è incol-
mabile ma l’andamento altalenante
della storia recente del gruppo di pa-
ladini rossoblu non permette di az-
zardare pronostici.
E’ chiaro che, alla luce degli ultimi in-
nesti, Di Nola ha in mano un orga-
nico capace di una clamorosa
rimonta ma il passato prossimo ci ha
insegnato di muoversi con cautela. In
ogni caso, bisogna crederci fino al-
l’ultimo minuto.
Il miracolo è ancora possibile, in
caso contrario esiste già una base
solida sulla quale costruire il pros-
simo futuro.
Nicola Maiello
casertana esame soraDopo il successo di Isola Liri, i falchetti cercano continuità
14 12/01/2013 SPORT/Casertana
Accadde oggi... 1992Chi l’ha visto
Mario Di Nola
CLASSIFICA
S.E.F. Torres 37
Sarnese 33
San Basilio Palestrina 31
Casertana 29
Torre Neapolis 29
Ginnastica e Calcio Sora 29
Lupa Frascati 26
Ostia Mare Lidocalcio 22
Budoni 22
Arzachena 21
Anziolavinio 20
Cynthia 20
Isola Liri 20
Porto Torres 20
Real S.M. Hyria Nola 15
Selargius 15
Progetto Sant'Elia 14
Civitavecchia 11
1512/01/2013SPORT/Juvecaserta
CASERTA. Capolavoro. E' questo il termine più adatto per definire l'ennesima
impresa della Juve Caserta che batte Sassari, vede allontanarsi ulteriormente
l'ultimo posto (distante ora 10 punti) e culla ancora il sogno di partecipare alle
Final Eight di Coppa Italia che, ricordiamo, si disputeranno al Mediolanum
Forum di Assago dal 7 al 10 Febbraio prossimi. Battere la seconda in classifica,
una squadra che arrivava al Palamaggiò con una media realizzativa di oltre 86
punti a partita, con un attacco stellare guidato dai cugini Diener, non era facile,
soprattutto perchè la Juve si affacciava a questo match con i soliti problemi in
organico, visto che Akindele non si è allenato per tutta la settimana causa un
problema fisico e gli stessi Mordente, Michelori e Maresca continuano a com-
battere con alcuni acciacchi che meriterebbero maggiore attenzione. Il capola-
voro bianconero nasce da un fattore che non tutti possono avere il lusso di
permettersi: il cuore. Gli 88 punti realizzati dalla truppa di Sacripanti sono la
miglior prestazione offensiva stagionale della Juve. Guardando il tabellino si
nota subito come chiunque sia sceso in campo sia riuscito ad offrire un contri-
buto importante alla causa comune. Oltre al gioco di squadra, determinante af-
finchè arrivassero i 2 punti, la Juve ha difeso bene. Ok, i cugini Diener hanno
realizzato 45 punti in due (ben oltre la metà del fatturato totale del Banco), ma
gli ospiti hanno perso ben 17 palle di squadra, il piano partita di Sacripanti ra-
senta la perfezione, anche perchè le altre bocche da fuoco della Dinamo si
sono inceppate quasi subito, con Jonusas e Michelori che hanno letteralmente
annullato Thornton, Ignerski ed Easley, lasciando davvero il peso dell'attacco
sulle spalle dei Diener che, va ammesso, sono davvero di un'altra categoria.
Da segnalare anche l'ottimo impatto di Luigi Sergio, uno che la scorsa stagione
giocava in DNB (la vecchia B2) a Bisceglie e che, uscendo dalla panchina, ha
messo insieme 4 punti e tanta sostanza in difesa, e l'incommensurabile Marco
Mordente. Per il 34enne teramano non ci sono più aggettivi, un giocatore che,
a Caserta, ha trovato motivazioni e grinta, sta giocando ad un livello eccelso,
con un'intelligenza ed una leadership che farebbero impallidire chiunque. Con
i 14 punti messi a segno contro Sassari l'ex Milano e Treviso ha raggiunto il
traguardo dei 3.000 punti in Italia, un altro importante vessillo in una carriera
importante, che l'ha visto anche vice capitano della nostra nazionale. Qualche
buona notizia, in aggiunta alle ottime che arrivano dal parquet, giunge anche
dal fronte societario: Pasquale Corvino entra ufficialmente nel Cda della Juve
Caserta. Medico ed imprenditore operante nel campo della sanità, sicurezza
ed ambiente, Corvino è da sempre un grande appassionato di pallacanestro.
E' stato presidente dell'allora Basket Clan Caserta (società che, dalla Promo-
zione, arrivò a lottare per la serie B) e dei Falchetti Caserta (serie B1); per tre
volte consigliere al comune di Caserta e, per una volta, consigliere provinciale,
è stato, fino allo scorso Aprile, vice sindaco di Caserta, incarico che ha lasciato
per motivi di lavoro e per dedicarsi maggiormente alle Associazioni che operano
nel mondo del volontariato cattolico in cui è da tempo attivo. Una gradita new
entry insomma, un po’ di respiro per le casse bianconere che continuano a ne-
cessitare di soldi e di entrate economiche, sperando che l'ingresso di Corvino
non sia l'ultimo, ma anche altri imprenditori o sponsor possano dare una mano
a questa squadra, che sta facendo qualcosa di davvero eccezionale, qualcosa
di assolutamente impensabile fino a 4 mesi fa. Dicevamo delle Final Eight:
senza grossi giri di parole e calcoli vari, Caserta va ad Assago se vince a Reg-
gio Emilia, e ci va da settima in classifica se Milano dovesse perdere a Brindisi,
viceversa, se Milano passa al Pala Pentassuglia, la Juve chiuderà il girone d'an-
data come 8° della classe. Quello del Pala Bigi è un autentico spareggio, perchè
anche la Trenkwalder, che ha gli stessi punti in classifica della Juve, stacca il
pass per le Final Eight se batte i bianconeri ma, a differenza della truppa di Sa-
cripanti, potrebbe avere lo stesso accesso alla competizione se perde e perde
anche Milano a Brindisi, visto che i reggiani, a parità di punti con i milanesi, sa-
rebbero davanti per il vantaggio nello scontro diretto. La squadra di Massimi-
liano Menetti (giunto alla prima squadra dopo aver svolto tutta la trafila
giovanile proprio con la Pallacanestro Reggiana) presenta, in regia, Andrea
Cinciarini: 26 anni, dopo una stagione in chiaroscuro a Cantù torna in provincia
dove, effettivamente, fa parecchio la differenza. Ottimo passatore (quasi 4 as-
sist di media), è bravo a mettere in ritmo gli esterni e giocare il pick & roll con il
lungo, oltre ad essere un buonissimo attaccante, sia in penetrazione che al tiro.
Al suo fianco Donnell Taylor: guardia di 30 anni, nativo di Washington, prota-
gonista, la scorsa stagione, del
ritorno della "Trenk" in serie A (la
seconda promozione di fila dopo
quella, del 2011, a Casale Mon-
ferrato), è indubbiamente il gio-
catore più pericoloso della
compagine emiliana. Il suo inizio
di stagione non è stato esal-
tante, si parlava addirittura di ta-
glio, ma il giocatore ha reagito a
suon di canestri (19.2 punti di
media al momento) trascinando,
letteralmente, Reggio Emilia dal-
l'ultimo posto al settimo che oc-
cupa attualmente. Attaccante
pericoloso, è il perno della sua
squadra, tira e penetra, oltre ad
aiutare a rimbalzo ed essere do-
tato di una buona visione di
gioco. A completare il back court c'è Mladen Jeremic: serbo di Loznica, 25
anni, muove i primi passi nel KK FMP, storico club del quartiere Zeleznik di Bel-
grado. Buona anche la carriera giovanile con la nazionale serba (oro ai Mondiali
under 19, Europei under 20 ed Universiadi) di quello che è, principalmente, uno
specialista nel tiro da fuori, situazione in cui è pericoloso sugli scarichi e in uscita
dai blocchi. Dalla panchina il secondo play maker è Dominic James: 26 anni,
prodotto di Marquette (da dove è uscito un certo Dwayne Wade), la scorsa sta-
gione al Partizan Belgrado, sta incontrando alcune difficoltà di adattamento ad
un basket sicuramente più tattico e meno avvezzo a libera ispirazione. E' la
classica combo guard a stelle e strisce, principalmente un penetratore, poco ti-
ratore da fuori, va comunque non fatto entrare in partita per evitare che possa
esaltarsi. Donatas Slanina completa il reparto esterni: lituano, 35 anni, è una
guardia che, però, si adatta anche ad ala piccola. Ormai adottato da Reggio
Emilia, dove gioca dal 2009, ha alle spalle una discreta carriera, che gli ha visto
vincere due campionati polacchi ed uno lituano, oltre ad essere membro della
sua nazionale dal 2001 al 2004. E' un tiratore, ma sa anche attaccare il canestro
oltre ad essere un buonissimo difensore. Sotto le plance, in posizione di ala
grande, Michele Antonutti: dopo ben 7 stagioni ad Udine si trasferisce a Mon-
tegranaro, dove gioca per due campionati e mezzo prima di trasferirsi a Reggio
e contribuire al salto di categoria della Trenkwalder. Nasce come ala piccola,
per poi trasformarsi in ala forte col passare degli anni, e questa cosa lo rende
parecchio duttile, essendo un giocatore molto dinamico, che tende a segnare
i tiri dalla medio/lunga distanza ed aiuta molto in avvicinamento. In posizione
di centro Greg Brunner: americano di nascita ma svizzero di passaporto spor-
tivo, alla sua 5° esperienza italiana dopo i trascorsi a Biella, Montegranaro, Tre-
viso e Cantù, è un giocatore di grandissima presenza e sostanza nonostante
un fisico non propriamente extra large (204 cm per 113 kg). Molto presente a
rimbalzo in entrambe le metà campo, ottimo interprete del pick & roll, è molto
bravo anche in post basso e in difesa, dove si fa apprezzare per la grinta e la
voglia. Dalla panchina un altro combattente, Demian Filloy: argentino di Cor-
doba, ma italiano a tutti gli effetti (trascorsi a Rimini e Montegranaro), fratello di
quell'Ariel ex Milano, attualmente a Trieste, è un'ala che basa il suo gioco inte-
ramente sulla difesa e sul gregariato, mentre in attacco è un giocatore negli
schemi, che non ama strafare e prendersi troppe licenze, pur conservando una
discreta penetrazione. Il cambio di Brunner è Riccardo Cervi: pivot classe
1991, giocatore che Sacripanti conosce molto bene per averlo allenato, nel-
l'estate 2011, agli Europei under 20 di Bilbao, che quella nazionale italiana
perse in finale contro i padroni di casa della Spagna. Cervi ha leve lunghissime
(215 cm per 115 kg), la caratteristica principale è la stoppata, in attacco è un
giocatore molto interno che, se servito in profondità, può far male vista la mole.
I giovani Francesco Veccia, Ojars Silins e Samuel Deguara completano un
rooster che, in quintetto, si presenta con Cinciarini, Taylor, Jeremic, Antonutti e
Brunner.
Francesco Padula
JUVE Corvino entra nel cdaL’ingresso in società alla vigilia della sfida con Reggio Emila
Pasquale Corvino
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