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Novità fiscali 2018-2019
- Le novità in arrivo con la legge di bilancio:
- nuovi forfettari 2019 e 2020
- il riporto delle perdite per i soggetti irpef
- cedolare secca su locazione di immobili commerciali
- altre novità e proroghe di detrazioni
- Le novità fiscali del DL. n. 119/18:
- le novità in materia di Iva;
- definizione agevolata delle liti pendenti, degli accertamenti e dei pvc
- la nuova rottamazione delle cartelle
- Pillole di giurisprudenza del periodo
- Il blocco delle compensazioni nei modelli F24
- La fatturazione elettronica: vantaggi e svantaggi per lo studio professionale.
Novità in arrivo
Legge di Bilancio 2019
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Regime forfettario
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Regime forfettario54. I contribuenti persone fisiche esercenti attivita' d'impresa, arti o professioni
applicano il regime forfetario di cui al presente comma e ai commi da 55 a 89 delpresente articolo se, al contempo, nell'anno precedente:
a) hanno conseguito ricavi ovvero hanno percepito compensi, ragguagliati ad anno,non superiori ai limiti indicati nell'allegato n. 4 annesso alla presente legge,diversi a seconda del codice ATECO che contraddistingue l'attivita' esercitata; aeuro 65.000
b) hanno sostenuto spese per un ammontare complessivamente non superiore adeuro 5.000 lordi ……………
c) il costo complessivo, al lordo degli ammortamenti, dei beni strumentali allachiusura dell'esercizio non supera 20.000 euro. ………..
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Regime forfettario55. Ai fini dell'individuazione del limite dei ricavi e dei compensi della verifica
della sussistenza del requisito per l’accesso al regime di cui al comma 54,
a) non rilevano gli ulteriori componenti positivi indicati nelle dichiarazioni fiscaliai sensi del comma 9 dell’articolo 9-bis del DL 50/17 convertito in legge n.96/17 i ricavi e i compensi derivanti dall'adeguamento agli studi di settore di cuiall'articolo 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, conmodificazioni, dalla legge 29 ottobre 1993, n. 427, e successive modificazioni, eai parametri di cui alla legge 28 dicembre 1995, n. 549;
b) nel caso di esercizio contemporaneo di attività contraddistinte da differenticodici ATECO, si assume il limite più elevato la somma dei ricavi dei ricavi edei compensi relativi alle diverse attivita' esercitate.
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Regime forfettario57. Non possono avvalersi del regime forfetario:
d) gli esercenti attività d'impresa, arti o professioni che partecipano,contemporaneamente all'esercizio dell'attività, a società di persone o associazionidi cui all'articolo 5 del Tuir, ovvero a società a responsabilità limitata di cuiall'articolo 116 del medesimo Tuir, o ad associazioni in partecipazione;
d-bis) i soggetti che nell'anno precedente hanno percepito redditi di lavorodipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, di cui rispettivamenteagli articoli 49 e 50 del Tuir, eccedenti l'importo di 30.000 euro; la verifica di talesoglia e' irrilevante se il rapporto di lavoro è cessato e che esercitano attivitàd’impresa arti o professioni prevalentemente nei confronti anche di uno dei datoridi lavoro dei due anni precedenti o, in ogni caso, nei confronti di soggetti aglistessi direttamente o indirettamente riconducibili.
[Le pf la cui attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di DL con i quali
sono in corso rapporti di lavoro …….]6
Regime forfettarioConsiderazioni
- La rettifica della detrazione: problema pratico o quasi teorico?
- Valutazioni di convenienza economica nei soggetti con basso valore aggiunto
- La fatturazione elettronica può essere un motivo valido?
- Il rebus del passaggio a forfettario 2019 di contribuenti semplificati 2018.
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(Il ritorno della) «Flat tax»
(Il ritorno della) «Flat tax»
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- Anno di imposta 2020
- Persone fisiche esercenti attività di impresa arti o professioni
- Nell’anno precedente hanno conseguito/percepito ricavi/compensi tra euro
65.001 e 100.000 (ragguagliati ad anno)
- Imposta sostitutiva irpef, irap ed addizionali del 20%
- Imponibile: reddito determinato ordinariamente
- Inapplicabile ai soggetti che non possono accedere al forfettario (eccezion
fatta per la partecipazione in srl)
Riporto perdite per le semplificate (art. 8 tuir)
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Riporto perdite per le semplificate (art. 8 tuir)
1. Il reddito complessivo si determina sommando i redditi di ognicategoria che concorrono a formarlo e sottraendo le perdite derivantidall'esercizio di imprese commerciali di cui all'articolo 66 e quellederivanti dall'esercizio di arti e professioni. ……..
Le perdite commerciali dunque non potranno più essere sommate algebricamente ai redditi conseguitinello stesso periodo
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Riporto perdite per le semplificate (art. 8 tuir)
3. Le perdite derivanti dall'esercizio di imprese commerciali e quellederivanti dalla partecipazione in s.n.c. e s.a.s. sono computate indiminuzione dai relativi redditi conseguiti nei periodi di imposta e per ladifferenza nei successivi, ma non oltre il quinto, in misura non superioreall’80% dei relativi redditi conseguiti in detti periodi di imposta e perl'intero importo che trova capienza in essi. La presente disposizione nonsi applica per le perdite determinate a norma dell'articolo 66.
Quindi le perdite sono riportabili anche per le sas e snc in semplificata.
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Entrata in vigore e norme transitorieLe nuove norme entrano in vigore dall’ 1/1/18, ma viene introdotta una disciplinatransitoria per:
- Le perdite 2018, che possono essere compensate, anziché fino all’ 80%, solo al40% (con i redditi 2019) e al 60% (con i redditi 2020);
- Le perdite 2019, che possono essere compensate, anziché fino all’ 80%, solo al60% (con i redditi 2020);
- Le perdite 2017, che possono essere compensate, anziché fino all’ 80%, solo al40% (con i redditi 2018 e 2019) e al 60% (con i redditi 2020).
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Tassazione agevolata su utili reinvestiti per acquisto beni strumentali ed incremento
occupazione
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Tassazione agevolata su utili reinvestiti per acquisto beni strumentali ed incremento occupazione
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- Dal periodo di imposta 2019
- Viene tassato con il 15%
- L’utile accantonato a riserve diverse da quelle «non disponibili», a partire da quelli
2018
- Limitatamente alla parte corrispondente all’importo dei beni strumentali nuovi ex art.
102 tuir
- O limitatamente al costo del personale dipendente con contratto a tempo det/indet.
- Sono esclusi gli immobili e i veicoli dati in uso promiscuo ai dipendenti per la
maggior parte del periodo d'imposta (art. 164 lett. b-bis Tuir)
- Si considerano non disponibili le riserve formate con utili non realmente conseguiti ex
art. 2433 c.c. in quanto derivanti da processi di valutazione.
Tassazione agevolata su utili reinvestiti per acquisto beni strumentali ed incremento occupazione
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- Le disposizioni sono valide anche per imprese individuali e società di persone, ma solo
se sono in contabilità ordinaria.
- Se in semplificata, per beneficiare di tale tassazione agevolata occorrerà redigere un
prospetto che dia le informazioni previste in merito alla destinazione a riserva
dell’utile e le vicende della riserva.
- L’agevolazione irpef è pari alle aliquote ordinarie ridotte di 9 punti percentuali, a
partire da quella più elevata.
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Cedolare secca su reddito da locazione di immobili ad uso commerciale
Cedolare secca su reddito da locazione di immobili ad uso commerciale
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- Contratti stipulati nel 2019
- Unità immobiliari categoria C1 e fino a 600 mq escluse le pertinenze
- Non è applicabile se i contratti stipulati nel 2019 si riferiscono a contratti in essere al
15/10/2018, stipulati tra stessi soggetti e con stesso immobile, se tale contratto è stato
interrotto anticipatamente.
Cedolare secca su reddito da locazione di immobili abitativi
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Le disposizioni di cui ai commi da 1 a 5 [cedolare secca su locazioni di unità destinate
ad uso abitativo possedute da persona fisica] del presente articolo non si applicano alle
locazioni di unità immobiliari ad uso abitativo effettuate nell'esercizio di una attività
d'impresa, o di arti e professioni.
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Norme in tema di IMU
IMU
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Dall’ 1/1/19, l’IMU degli immobili strumentali diventa deducibile dal reddito di impresa
e lavoro autonomo nella misura del 40% (ora 20%)
L’agevolazione IMU prevista per chi dà l’abitazione in comodato ai parenti viene estesa
anche al coniuge del comodatario deceduto, se ci sono figli minori.
Proroghe di agevolazioni
Proroghe di agevolazioni
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Sono prorogate al 31/12/2019 le detrazioni sulle seguenti spese:
- di efficientamento energetico
- di ristrutturazione edilizia
- di acquisto di mobili
- di sistemazione a verde
L’estromissione agevolata degli immobili strumentali dell’imprenditore:
- attuabile per i beni immobili strumentali posseduti al 31/10/2018
- opzione, con efficacia 1/1/19, entro il 31/5/19
- costo: 8% della differenza tra VN e valore fiscalmente riconosciuto
- da pagare 30/11/19 e 16/6/20
Le novità fiscali del DL 119/18
Novità in tema iva legate alla Fattura Elettronica
Fattura Elettronica - sanzioniPer il 1° semestre del periodo d'imposta 2019 le sanzioni previste dal D. Lgs.
127/2015:
a) non si applicano se la fattura è emessa con le modalità previste entro il termine di effettuazione della liquidazione periodica dell'Iva;
b) si applicano con riduzione dell'80% a condizione che la fattura elettronica sia emessa entro il termine di effettuazione della liquidazione dell'Iva del periodo successivo (sanzione comunque ravvedibile).
Per i contribuenti che effettuano la liquidazione periodica dell’imposta sul valore
aggiunto con cadenza mensile, le disposizioni di cui al periodo precedente si
applicano fino al 30 settembre 2019.
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Fattura Elettronica - esoneri- Per il periodo d’imposta 2019, i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera
sanitaria, [……] sono esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica, con
riferimento alle fatture i cui dati sono inviati al Sistema tessera sanitaria.
- I soggetti passivi che hanno esercitato l’opzione di cui agli articoli 1 e 2 della L. n.
398/91, e che nel periodo d’imposta precedente hanno conseguito dall’esercizio di
attività commerciali proventi non superiori a euro 65.000; tali soggetti, se nel
periodo d’imposta precedente hanno conseguito dall’esercizio di attività
commerciali proventi per un importo superiore a euro 65.000, assicurano che la
fattura sia emessa per loro conto dal cessionario o committente soggetto passivo
d’imposta.
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Fattura Elettronica – annotazione ft emesseA decorrere dal 24.10.2018:
Il contribuente deve annotare in apposito registro le fatture emesse, nell'ordine della
loro numerazione, entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione
delle operazioni e con riferimento allo stesso mese di effettuazione delle operazioni.
Le fatture per le cessioni di beni effettuate dal cessionario nei confronti di un
soggetto terzo per il tramite del proprio cedente, emesse entro il mese successivo a
quello della consegna o spedizione dei beni (triangolazioni nazionali), sono
registrate entro il giorno 15 del mese successivo a quello di emissione e con
riferimento al medesimo mese.
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Fattura Elettronica – registrazione ft ricevute
A decorrere dal 24.10.2018:
Il contribuente deve annotare in un apposito registro le fatture e le bollette doganali
relative ai beni e ai servizi acquistati o importati nell'esercizio dell'impresa, arte o
professione, comprese le autofatture emesse a norma dell’art. 17, c. 2 D.P.R.
633/1972, senza l’obbligo di numerarle progressivamente anteriormente alla
liquidazione periodica nella quale è esercitato il diritto alla detrazione.
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Fattura Elettronica – detrazione ivaIl diritto alla detrazione dell'Iva relativa ai documenti di acquisto ricevuti e annotati
entro il 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell'operazione può essere
esercitato entro il medesimo termine previsto per la liquidazione periodica Iva
(giorno 16 di ciascun mese).
Fa eccezione il caso in cui i documenti di acquisto siano relativi ad operazioni
effettuate nell'anno precedente.
30
Fattura Elettronica - emissioneA decorrere dal 1.07.2019:
- La fattura dovrà contenere la data in cui è effettuata la cessione di beni o la prestazione di servizi ovvero la data in cui è corrisposto in tutto o in parte il corrispettivo, sempreché tale data sia diversa dalla data di emissione della fattura.
- La fattura immediata verrà emessa entro 10 giorni dall'effettuazione dell'operazione.
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Dichiarazione Iva precompilataA partire dalle operazioni IVA 2020, nell’ambito di un programma di assistenza on
line basato sui dati delle operazioni acquisiti con le fatture elettroniche e con le
comunicazioni delle operazioni transfrontaliere nonché sui dati dei corrispettivi
acquisiti telematicamente, l’Agenzia delle entrate mette a disposizione di tutti i
soggetti passivi dell’IVA residenti e stabiliti in Italia, in apposita area riservata del
sito internet dell’Agenzia stessa, le bozze di:
a) registri di cui agli articoli 23 e 25 del DPR 633/72
b) liquidazione periodica dell’IVA;
c)dichiarazione annuale dell’IVA.
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Dichiarazione Iva precompilataPer i soggetti passivi dell’IVA che, anche per il tramite di intermediari di cui
all’articolo 3, comma 3, del regolamento di cui al DPR n. 322/98, convalidano,
nel caso in cui le informazioni proposte dall’Agenzia delle entrate siano complete,
ovvero integrano nel dettaglio i dati proposti nelle bozze dei documenti predetti,
viene meno l’obbligo di tenuta dei registri di cui agli articoli 23 e 25 del DPR
n.633/72, fatta salva la tenuta del registro di cui all’articolo 18, comma 2, del DPR
n.600/73. L’obbligo di tenuta dei registri ai fini dell’IVA permane per i soggetti che
optano per la tenuta dei registri secondo le modalità di cui all’articolo 18, comma 5,
del DPR n.600/73. Con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate
Sono emanate le disposizioni necessarie per l’attuazione.
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Rigetto di FE da parte della PA(Disposizioni di armonizzazione in tema di fatturazione elettronica)
1. All’articolo 1, comma 213, della legge 24 dicembre 2007, n.244, è aggiunta, in fine, la seguente lettera:
[Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, sono definite, in conformità a quanto previsto dagli standard del Sistema pubblico di connettività (SPC)]
“g-ter)le cause che possono consentire alle amministrazioni destinatarie delle fatture elettroniche di rifiutare le stesse, nonché le modalità tecniche con le quali comunicare tale rifiuto al cedente/prestatore, anche al fine di evitare rigetti impropri e di armonizzare tali modalità con le regole tecniche del processo di fatturazione elettronica tra privati”».
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Le misure per la c.d. «pace fiscale»
Definizione agevolata delle liti pendenti,
degli accertamenti e dei pvc
Definizione agevolata dei PVC
Il contribuente può definire il contenuto integrale dei PVC, consegnati entro il
24.10.2018, presentando la relativa dichiarazione per regolarizzare le violazioni
constatate nel verbale in materia di imposte sui redditi e relative addizionali,
contributi previdenziali e ritenute, imposte sostitutive, Irap, Ivie, Ivafe e
Iva.
È possibile definire solo i verbali per i quali, alla predetta data, non è stato ancora
notificato un avviso di accertamento o ricevuto un invito al contraddittorio.
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Definizione agevolata dei PVC
Le dichiarazioni devono essere presentate entro il 31.05.2019 con le modalità
stabilite da un provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, per i periodi di imposta
per i quali non sono scaduti i termini di accertamento, anche tenuto conto del
raddoppio degli stessi.
Nella dichiarazione non possono essere utilizzate, a scomputo dei maggiori
imponibili dichiarati, le perdite derivanti dall’esercizio dell’attività d’impresa .
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Definizione agevolata dei PVC
In caso di processo verbale di constatazione consegnato a soggetti in regime di
trasparenza fiscale, la dichiarazione può essere presentata anche dai soggetti
partecipanti, ai quali si applicano le presenti nuove disposizioni per regolarizzare le
imposte dovute sui maggiori redditi di partecipazione ad essi imputabili.
39
Definizione agevolata dei PVC
Le imposte autoliquidate nelle dichiarazioni presentate, relative a tutte le violazioni
constatate per ciascun periodo d'imposta, devono essere versate, senza applicazione
delle sanzioni e degli interessi, entro il 31.05.2019.
La definizione si perfeziona con la presentazione della dichiarazione e il versamento
in unica soluzione o della prima rata entro il 31.05.2019.
Le somme possono essere versate ratealmente, con un massimo di 20 rate
trimestrali di pari importo [entro ultimo giorno di ciascun trimestre]. È esclusa
la compensazione nel modello F24.
40
Definizione agevolata dei PVC
In caso di mancato perfezionamento non si producono gli effetti dell’agevolazione e
il competente ufficio procede alla notifica degli atti relativi alle violazioni
constatate.
In deroga all'art. 3, c. 1 L. 212/2000, con riferimento ai periodi di imposta fino al
31.12.2015, oggetto dei processi verbali di constatazione, i termini di
accertamento sono prorogati di 2 anni.
Con uno o più provvedimenti dell'Agenzia delle Entrate, sono emanate le ulteriori
disposizioni necessarie per l'attuazione della disposizione.
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Definizione agevolata degli atti di accertamento
Gli avvisi di accertamento, gli avvisi di rettifica e di liquidazione, gli atti di
recupero notificati entro il 24.10.2018, non impugnati ma ancora impugnabili alla
stessa data, possono essere definiti con il pagamento delle somme
complessivamente dovute per le sole imposte, senza le sanzioni, gli interessi e gli
eventuali accessori, entro 30 giorni dalla predetta data o, se più ampio, entro il
termine per la proposizione del ricorso, che residua dopo il 24.10.2018.
Le somme contenute negli inviti al contraddittorio, notificati entro il 24.10.2018,
possono essere definiti con il pagamento delle somme complessivamente dovute per
le sole imposte, senza le sanzioni, gli interessi e gli eventuali accessori, entro 30
giorni dalla predetta data.
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Definizione agevolata degli atti di accertamento
Gli accertamenti con adesione, sottoscritti entro il 24.10.2018, possono essere
perfezionati con il pagamento, entro 20 giorni decorrenti dalla predetta data, delle
sole imposte, senza le sanzioni, gli interessi e gli eventuali accessori.
La definizione si perfeziona con il versamento delle somme in unica soluzione o
della prima rata entro i termini citati. Le somme possono essere versate ratealmente,
con un massimo di 20 rate trimestrali di pari importo. È esclusa la compensazione
nel modello F24.
In caso di mancato perfezionamento non si producono gli effetti dell’agevolazione e
il competente ufficio prosegue le ordinarie attività relative a ciascuno dei
procedimenti. 43
Definizione agevolata degli atti di accertamento
Sono esclusi dalla definizione gli atti emessi nell'ambito della procedura di
collaborazione volontaria (voluntary disclosure).
La definizione perfezionata dal coobbligato giova in favore degli altri.
Con uno o più provvedimenti dell'Agenzia delle Entrate, sono adottate le ulteriori
disposizioni necessarie per l'attuazione della disposizione.
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Rottamazione ter
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Rottamazione terI debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal
1.01.2000 al 31.12.2017, possono essere estinti, senza corrispondere le sanzioni
comprese in tali carichi, gli interessi di mora, ovvero le sanzioni e le somme
aggiuntive, versando integralmente, in unica soluzione entro il 31.07.2019, o nel
numero massimo di 10 [18] rate consecutive di pari importo, le somme:
a) affidate all'agente della riscossione a titolo di capitale e interessi;
b) maturate a favore dell'agente della riscossione a titolo di aggio sulle somme e di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento.
46
Rottamazione terLe [18] rate scadranno
- Prima rata, pari al 10% del totale il 31/07/19
- Seconda rata, pari al 10% del totale, il 30/11/19
- Le successive, di pari importo, il 28/2, 31/5, 31/7 e 30/11 dal 2020.
47
Rottamazione ter
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Il DURC è rilasciato, a seguito della presentazione da parte del debitore della
dichiarazione di volersi avvalere della suddetta definizione agevolata.
Rottamazione ter
49
Nei casi di tardivo versamento delle relative rate non superiore a cinque giorni,
l’effetto di inefficacia della definizione, previsto dal comma 14, non si produce e non
sono dovuti interessi.
Queste disposizioni si applicano anche nel caso di tardivo versamento, non superiore
a cinque giorni, delle rate differite ai sensi dei commi 21 e 24 [vecchie rottamazioni],
in scadenza a decorrere dal 31 luglio 2019
Rottamazione terIn caso di pagamento rateale, sono dovuti, a decorrere dal 1.08.2019, gli interessi
legali e non si applicano le disposizioni sulla dilazione del pagamento
per temporanea situazione di obiettiva difficoltà (art. 19 D.P.R. 602/1973).
Il debitore manifesta all'agente della riscossione la sua volontà di procedere alla
definizione rendendo, entro il 30.04.2019, apposita dichiarazione nel termine
massimo di 20 giorni dal 24.10.2018; in tale dichiarazione il debitore sceglie, altresì,
il numero di rate nel quale intende effettuare il pagamento, entro il limite massimo
previsto.
50
Rottamazione terNella dichiarazione il debitore indica l'eventuale pendenza di giudizi aventi ad
oggetto i carichi in essa ricompresi e assume l'impegno a rinunciare agli stessi
giudizi, che, dietro presentazione di copia della dichiarazione e nelle more del
pagamento delle somme dovute, sono sospesi dal giudice. L'estinzione del giudizio è
subordinata all'effettivo perfezionamento della definizione e alla produzione, nello
stesso giudizio, della documentazione attestante i pagamenti effettuati; in caso
contrario, il giudice revoca la sospensione su istanza di una delle parti.
Entro il 30.04.2019 il debitore può integrare, con le stesse modalità, la dichiarazione
di adesione presentata anteriormente a tale data.
51
Rottamazione terAi fini della determinazione dell'ammontare delle somme da versare si tiene conto
esclusivamente degli importi già versati a titolo di capitale e interessi compresi nei
carichi affidati, nonché di aggio e di rimborso delle spese per le procedure esecutive
e di notifica della cartella di pagamento.
Il debitore, se, per effetto di precedenti pagamenti parziali, ha già integralmente
corrisposto quanto dovuto, per beneficiare degli effetti della definizione deve
comunque manifestare la sua volontà di aderirvi con le stesse modalità.
Le somme relative ai debiti definibili, versate a qualsiasi titolo, anche anteriormente
alla definizione, restano definitivamente acquisite e non sono rimborsabili.
52
Rottamazione terA seguito della presentazione della dichiarazione, relativamente ai carichi definibili
che ne costituiscono oggetto:
a) sono sospesi i termini di prescrizione e decadenza;
b) sono sospesi, fino alla scadenza della prima o unica rata delle somme dovute a
titolo di definizione, gli obblighi di pagamento derivanti da precedenti dilazioni in
essere alla data di presentazione;
c) non possono essere iscritti nuovi fermi amministrativi e ipoteche, fatti salvi quelli
già iscritti alla data di presentazione;
d) non possono essere avviate nuove procedure esecutive;
e) non possono essere proseguite le procedure esecutive precedentemente avviate, salvo che non si sia tenuto il primo incanto con esito positivo;
f) il debitore non è considerato inadempiente (di cui agli artt. 28-ter e 48-bis D.P.R. 602/1973).
53
Rottamazione terEntro il 30.06.2019, l'agente della riscossione comunica ai debitori che hanno
presentato la dichiarazione l'ammontare complessivo delle somme dovute ai fini
della definizione, nonché quello delle singole rate, e il giorno e il mese di scadenza
di ciascuna di esse.
Il pagamento delle somme dovute per la definizione può essere effettuato:
a) mediante domiciliazione sul conto corrente eventualmente indicato dal debitore nella dichiarazione resa;
b) mediante bollettini precompilati, che l'agente della riscossione è tenuto ad allegare alla comunicazione, se il debitore non ha richiesto di eseguire il versamento con le modalità del punto precedente;
54
Rottamazione terc) presso gli sportelli dell'agente della riscossione. In tal caso, si applica la
possibilità di fruire della compensazione delle cartelle esattoriali in favore delle imprese titolari di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, per somministrazione, forniture, appalti e servizi, anche professionali, maturati nei confronti della pubblica amministrazione e certificati (art. 12, c. 7-bis D.L. 145/2013), con riferimento a tutti i carichi definiti.
Limitatamente ai debiti definibili per i quali è stata presentata la dichiarazione:
a) alla data del 31.07.2019, le dilazioni sospese sono automaticamente revocate e non possono essere accordate nuove dilazioni;
b) il pagamento della prima o unica rata delle somme dovute a titolo di definizione determina l'estinzione delle procedure esecutive precedentemente avviate, salvo che non si sia tenuto il primo incanto con esito positivo.
55
Rottamazione terIn caso di mancato o insufficiente o tardivo versamento dell'unica rata ovvero di una
di quelle in cui è stato dilazionato il pagamento delle somme, la definizione non
produce effetti e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e decadenza per il
recupero dei carichi oggetto di dichiarazione. In tal caso, relativamente ai debiti per i
quali la definizione non ha prodotto effetti:
a) i versamenti effettuati sono acquisiti a titolo di acconto dell'importo complessivamente dovuto a seguito dell'affidamento del carico e non determinano l'estinzione del debito residuo, di cui l'agente della riscossione prosegue l'attività di recupero;
b) il pagamento non può essere rateizzato.
56
Rottamazione terPossono essere ricompresi nella definizione anche i debiti risultanti dai carichi
affidati agli agenti della riscossione che rientrano nei procedimenti instaurati a
seguito di istanza presentata dai debitori per procedure di composizione della crisi
da sovraindebitamento, con la possibilità di effettuare il pagamento del debito, anche
falcidiato, con le modalità e nei tempi eventualmente previsti nel decreto di
omologazione dell'accordo o del piano del consumatore.
57
Rottamazione terSono esclusi dalla definizione i debiti risultanti dai carichi affidati agli agenti della
riscossione recanti:
a) le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato;
b) i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti;
c) le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
d) le sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali.
Per le sanzioni amministrative per violazioni del Codice della strada le disposizioni
si applicano limitatamente agli interessi (compresi quelli di cui all'art. 27, c. 6 L.
689/1981).58
Rottamazione vecchiaL'integrale pagamento, entro il termine differito al 7.12.2018, delle residue somme
dovute ai sensi della precedente definizione agevolata, in scadenza nei mesi di
luglio, settembre e ottobre 2018, determina, per i debitori che vi provvedono, il
differimento automatico del versamento delle restanti somme, che è effettuato in 10
rate consecutive di pari importo, con scadenza il 31.07 e il 30.11 di ciascun anno a
decorrere dal 2019, sulle quali sono dovuti, dal 1.08.2019, gli interessi al tasso dello
0,3% annuo.
59
Rottamazione vecchiaA tal fine, entro il 30.06.2019, senza alcun adempimento a carico dei debitori
interessati, l'agente della riscossione invia a questi ultimi apposita comunicazione,
unitamente ai bollettini precompilati per il pagamento delle somme dovute alle
nuove scadenze, anche tenendo conto di quelle stralciate ai sensi dell’art. 4 del
Decreto in esame (ossia ai debiti di importo residuo al 24.10.2018 fino a € 1.000
relativi a carichi affidati all’Agente della riscossione dall’1.1.2000 al 31.12.2010).
60
Rottamazione vecchiaIl pagamento delle somme dovute per la definizione può essere effettuato presso gli
sportelli dell'agente della riscossione. In tal caso, si applica la possibilità di fruire
della compensazione delle cartelle esattoriali in favore delle imprese titolari di
crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, per somministrazione, forniture,
appalti e servizi, anche professionali, maturati nei confronti della pubblica
amministrazione e certificati (art. 12, c. 7-bis D.L. 145/2013), con riferimento a tutti
i carichi definiti.
Il pagamento della prima o unica rata delle somme dovute a titolo di definizione
determina l'estinzione delle procedure esecutive precedentemente avviate, salvo che
non si sia tenuto il primo incanto con esito positivo.
61
Rottamazione vecchiaResta salva la facoltà, per il debitore, di effettuare, entro il 31.07.2019, in unica
soluzione, il pagamento delle rate differite ai sensi delle nuove disposizioni.
I debiti relativi ai carichi per i quali non è stato effettuato l'integrale pagamento,
entro il 7.12.2018, delle somme da versare nello stesso termine non possono essere
definiti secondo le nuove disposizioni e la dichiarazione eventualmente presentata
per tali debiti è improcedibile.
Possono essere definiti, secondo le nuove disposizioni, anche i debiti relativi ai
carichi già oggetto di precedenti dichiarazioni (D.L. 193/2016 e D.L. 148/2017), per
le quali il debitore non ha perfezionato la definizione con l'integrale, tempestivo
pagamento delle somme dovute 62
Rottamazione minidebitiI debiti di importo residuo, alla data del 24.10.2018, fino a 1.000 euro, comprensivo
di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli
carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1.01.2000 al 31.12.2010, ancorché
riferiti alle cartelle per le quali è già intervenuta la richiesta definizione agevolata ai
sensi delle nuove disposizioni, sono automaticamente annullati alla data del
31.12.2018.
63
Rottamazione minidebitiCon riferimento a tali debiti:
a) le somme versate anteriormente alla data del 24.10.2018 restano definitivamente acquisite;
b) le somme versate dalla data del 24.10.2018 sono imputate alle rate da corrispondersi per altri debiti eventualmente inclusi nella definizione agevolata anteriormente al versamento, ovvero, in mancanza, a debiti scaduti o in scadenza e, in assenza anche di questi ultimi, sono rimborsate.
Le disposizioni non si applicano ai debiti relativi ai carichi affidati agli agenti della riscossione recanti:
a) le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato;
b) i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti;
c) nonché alle risorse proprie tradizionali dell’Unione Europea e all'Iva riscossa all'importazione.
64
Definizione liti pendenti
65
Definizione liti pendentiLe controversie attribuite alla giurisdizione tributaria in cui è parte l'Agenzia delle
Entrate, aventi ad oggetto atti impositivi, pendenti in ogni stato e grado del giudizio,
possono essere definite con il pagamento di un importo pari al valore della
controversia ex art. 12, c. 2 D. Lgs. 546/1992.
In deroga a ciò, in caso di soccombenza dell'Agenzia delle Entrate nell'ultima o
unica pronuncia giurisdizionale non cautelare depositata al 24.10.2018, le
controversie possono essere definite con il pagamento:
a) del 40% del valore della controversia in caso di soccombenza nella pronuncia di I grado;
b) del 15% del valore della controversia in caso di soccombenza nella pronuncia di II grado.
66
Definizione liti pendentiIn caso di accoglimento parziale del ricorso o comunque di soccombenza ripartita
tra il contribuente e l’Agenzia delle entrate, l’importo del tributo al netto degli
interessi e delle eventuali sanzioni è dovuto per intero relativamente alla parte di atto
confermata dalla pronuncia giurisdizionale e in misura ridotta, secondo le
disposizioni di cui al comma 2, per la parte di atto annullata.
67
Definizione liti pendenti
In caso di ricorso pendente iscritto nel primo grado, la controversia può essere
definita con il pagamento del 90% del valore della controversia.
Le controversie tributarie pendenti innanzi alla Corte di cassazione, alla data di
entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, per le quali
l’Agenzia delle entrate risulti soccombente in tutti i precedenti gradi di giudizio,
possono essere definite con il pagamento di un importo pari al 5% del valore della
Controversia.
68
Definizione liti pendentiLe controversie relative esclusivamente alle sanzioni non collegate al tributo
possono essere definite con il pagamento del 15% del valore della controversia in
caso di soccombenza dell'Agenzia delle Entrate nell'ultima o unica pronuncia
giurisdizionale non cautelare, sul merito o sull'ammissibilità dell'atto introduttivo
del giudizio, depositata al 24.10.2018, e con il pagamento del 40% negli altri casi.
In caso di controversia relativa esclusivamente alle sanzioni collegate ai tributi cui si
riferiscono, per la definizione non è dovuto alcun importo relativo alle sanzioni
qualora il rapporto relativo ai tributi sia stato definito anche con modalità diverse
dalla presente definizione.
69
Definizione liti pendentiLa disposizione si applica alle controversie in cui il ricorso in 1° grado è stato
notificato alla controparte entro il 24.10.2018 e per le quali, alla data della
presentazione della domanda, il processo non si sia concluso con pronuncia
definitiva.
[Si guarda dunque alla data di spedizione del ricorso/reclamo, non alla costituzione
in giudizio]
Sono escluse dalla definizione le controversie concernenti anche solo in parte:
a) le risorse proprie tradizionali dell’Unione Europea e l'Iva riscossa all'importazione;
b) le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato.
70
Definizione liti pendentiLa definizione si perfeziona con la presentazione della domanda e con il pagamento
degli importi dovuti o della prima rata entro il 31.05.2019; nel caso in cui gli importi
dovuti superano 1.000 euro è ammesso il pagamento rateale, in un massimo di 20
rate trimestrali. Il termine di pagamento delle rate successive alla prima scade il
31 agosto, 30 novembre, 28 febbraio e 31 maggio di ciascun anno a partire dal 2019.
Sulle rate successive alla prima, si applicano gli interessi legali calcolati dal
1.06.2019 alla data del versamento.
È esclusa la compensazione nel mod. F24.
71
Definizione liti pendentiQualora non ci siano importi da versare, la definizione si perfeziona con la sola
presentazione della domanda.
Nel caso in cui le somme interessate dalle controversie definibili a norma di questa
disposizione siano oggetto di definizione agevolata dei carichi affidati all'agente
della riscossione ai sensi dell'art. 1, c. 4 D.L. 148/2017, il perfezionamento della
definizione della controversia è in ogni caso subordinato al versamento entro il
7.12.2018 delle somme dovute. (caso particolare)
72
Definizione liti pendentiEntro il 31.05.2019, per ciascuna controversia autonoma è presentata una distinta
domanda di definizione esente dall'imposta di bollo ed effettuato un distinto
versamento. Per controversia autonoma si intende quella relativa a ciascun atto
impugnato.
Dagli importi dovuti si scomputano quelli già versati a qualsiasi titolo in pendenza
di giudizio. La definizione non dà comunque luogo alla restituzione delle somme già
versate ancorché eccedenti rispetto a quanto dovuto per la definizione. Gli effetti
della definizione perfezionata prevalgono su quelli delle eventuali pronunce
giurisdizionali non passate in giudicato anteriormente al 24.10.2018.
73
Definizione liti pendentiLe controversie definibili non sono sospese, salvo che il contribuente faccia apposita
richiesta al giudice, dichiarando di volersi avvalere delle nuove disposizioni. In tal
caso il processo è sospeso fino al 10.06.2019. Se entro tale data il contribuente
deposita presso l'organo giurisdizionale innanzi al quale pende la controversia copia
della domanda di definizione e del versamento degli importi dovuti o della prima
rata, il processo resta sospeso fino al 31.12.2020.
Per le controversie definibili sono sospesi per 9 mesi i termini di impugnazione,
anche incidentale, delle pronunce giurisdizionali e di riassunzione, nonché per la
proposizione del controricorso in Cassazione che scadono tra il 24.10.2018 e il
31.07.2019.
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Definizione liti pendentiL'eventuale diniego della definizione deve essere notificato entro il 31.07.2020 con
le modalità previste per la notificazione degli atti processuali. Il diniego è
impugnabile entro 60 giorni dinanzi all'organo giurisdizionale presso il quale pende
la controversia. Se la definizione della controversia è richiesta in pendenza del
termine per impugnare, la pronuncia giurisdizionale può essere impugnata dal
contribuente, unitamente al diniego della definizione, entro 60 giorni dalla notifica
di quest'ultimo, ovvero dalla controparte, nel medesimo termine.
In mancanza di istanza di trattazione presentata entro il 31.12.2020 dalla parte
interessata, il processo è dichiarato estinto, con decreto del Presidente.
75
Definizione liti pendentiL'impugnazione della pronuncia giurisdizionale e del diniego, qualora la
controversia risulti non definibile, valgono anche come istanza di trattazione. Le
spese del processo estinto restano a carico della parte che le ha anticipate.
La definizione perfezionata dal coobbligato giova in favore degli altri, inclusi quelli
per i quali la controversia non sia più pendente.
Con uno o più provvedimenti del direttore dell'Agenzia delle Entrate sono stabilite
le modalità di attuazione delle disposizioni.
Ciascun ente territoriale può stabilire, entro il 31.03.2019 l'applicazione delle nuove
disposizioni alle controversie attribuite alla giurisdizione tributaria in cui è parte il
medesimo ente o un suo ente strumentale. 76
Sanatoria irregolarità formali
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Sanatoria irregolarità formali1. Le irregolarità, le infrazioni e le inosservanze di obblighi o adempimenti, di
natura formale, che non rilevano sulla determinazione della base imponibile aifini delle imposte sui redditi, dell’IVA e dell’IRAP e sul pagamento dei tributi,commesse fino al 24 ottobre 2018, possono essere regolarizzate mediante ilversamento di una somma pari ad euro 200 per ciascun periodo d’imposta cui siriferiscono le violazioni.
2. Il versamento della somma di cui al comma 1 è eseguito in due rate di pariimporto entro il 31 maggio 2019 e il 2 marzo 2020.
3. La regolarizzazione si perfeziona con il pagamento delle somme dovute ai sensidel comma 2 e con la rimozione delle irregolarità od omissioni.
4. Sono esclusi dalla regolarizzazione gli atti di contestazione o irrogazione dellesanzioni emessi nell’ambito della procedura di V.D.
8. Con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate sono disciplinate lemodalità di attuazione del presente articolo
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Altre novità in pillole
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Perdite su crediti ed errori contabili
Perdite su crediti ed errori contabiliRisposta n. 12 del 21/9/18
Il corretto arco temporale nel quale dedurre la perdita del credito verso una società
ammessa al concordato preventivo va dalla data di ammissione a quella in cui viene
data autorizzazione ai pagamenti da parte del Giudice Delegato.
In caso di dimenticanza, da parte del creditore, è possibile presentare dichiarazione
integrativa a favore, relativamente ad uno degli anni suddetti.
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Inerenza e antieconomicità
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Inerenza e antieconomicitàCassazione, sentenze nn. 18904/18 , 13882/18, 14579/18
Non assume rilevanza, ai fini del giudizio di inerenza, la congruità delle spese,
perché l’inerenza è un connotato qualitativo e non quantitativo.
Il principio di inerenza e l’articolo 109 comma 5
“ Le spese e gli altri componenti negativi diversi dagli interessi passivi, tranne glioneri fiscali, contributivi e di utilità sociale, sono deducibili se e nella misura incui si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi o altri proventi checoncorrono a formare il reddito o che non vi concorrono in quanto esclusi. Se siriferiscono indistintamente ad attività o beni produttivi di proventi computabili ead attività o beni produttivi di proventi non computabili in quanto esenti nelladeterminazione del reddito sono deducibili per la parte corrispondente alrapporto tra l'ammontare dei ricavi e altri proventi che concorrono a formare ilreddito d'impresa o che non vi concorrono in quanto esclusi e l'ammontarecomplessivo di tutti i ricavi e proventi.”
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Norma errata nell’accertamentoCTR Puglia, sentenza n. 3100/II/18
“ L'aver errato nell'indicazione della norma applicata, all'interno dell'avviso di accertamento, è elemento che ingenera confusione nel contribuente, traducendosi in una difficile comprensione (contraddittorietà) della motivazione che determina la nullità dell'atto.”
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La mancata valutazione delle memorie post-PVC
La mancata valutazione delle memorie post-PVCCassazione, sentenza n. 17210/18; circ. GdF 1/18
Circolare n. 1/2018 (volume II – parte III – esecuzione delle verifiche e dei controlli– capitolo 3 “avvio, esecuzione e conclusione della verifica”, pag. 95 e ss.),ha posto in evidenza le conseguenze del mancato rispetto del termine dei sessantagiorni, entro il quale devono essere valutate le c.d. “memorie difensive” prodotteda parte del contribuente.
Dopo un’altalenante posizione della giurisprudenza di legittimità, le Sezioni Unitedella Corte di cassazione, con la sentenza n. 18184 del 28.07.2013, hanno statuitoche l’inosservanza del termine dilatorio, “in assenza di qualificate ragioni diurgenza, non può che determinare l’invalidità dell’avviso di accertamento emanatoprematuramente”.
Cassazione, con ordinanza n. 17210/18 ha sancito la nullità dell’avviso diaccertamento, nella particolare ipotesi in cui l’Amministrazione finanziaria nonabbia valutato le memorie difensive del contribuente.
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Il ravvedimento operosodell’infedele dichiarazione
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Il ravvedimento dell’infedele dichiarazioneCassazione, sentenza n. 29229/18
Il ravvedimento operoso, implicando il riconoscimento della violazione e della
sussistenza dei presupposti di applicabilità della relativa sanzione, è incompatibile
con la successiva istanza di rimborso della sanzione versata, ponendosi, una siffatta
istanza, in palese contraddizione con la scelta effettuata dal contribuente. Da qui, la
logica conseguenza di negare il rimborso della sanzione versata al contribuente che,
avvalendosi dell’istituto, abbia implicitamente riconosciuto la violazione e la
sussistenza dei presupposti di applicabilità della relativa sanzione.
Il contribuente non può più, successivamente, contestare la sanzione ordinaria
applicata.
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Il ravvedimento dell’infedele dichiarazioneCassazione, sentenza n. 29229/18
All’omessa tenuta delle scritture contabili ed all’infedele fatturazione, si aggiunge il
ritardo nel pagamento, che è una violazione che attiene all’imposta già liquidata, per
la quale l’art. 13 del D.Lgs. n. 471/97 dispone un trattamento sanzionatorio
proporzionale ed autonomo per ciascun mancato pagamento; il ritardo nel
versamento del tributo, infatti, ha una propria configurazione autonoma, integra una
violazione sostanziale e incide sul versamento del tributo ed arreca pregiudizio
all’incasso erariale.
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Il blocco delle compensazioni nei modelli F24
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Il blocco delle compensazioni nei modelli F24
Provvedimento del 28/8/2018 individua i criteri da utilizzare per la selezione delle deleghe arischio. Si riferiscono:
- alla tipologia dei debiti pagati
- alla tipologia dei crediti compensati
- alla coerenza dei dati indicati nell’F24
- ai dati presenti in Anagrafe tributaria (o resi disponibili da altri enti pubblici) relativi aisoggetti indicati nell’F24
- ad analoghe compensazioni effettuate in precedenza dai soggetti indicati nell’F24
- al pagamento di debiti iscritti a ruolo, di cui all’articolo 31 (“Preclusione allaautocompensazione in presenza di debito su ruoli definitivi”), comma 1, Dl 78/2010. Perquanto riguarda in particolare quest’ultimo punto, viene stabilito che, dal 29 ottobre 2018 irelativi modelli F24 dovranno essere presentati esclusivamente attraverso i servizitelematici dell’Agenzia delle entrate, pena il rifiuto della delega di pagamento.
91
Il blocco delle compensazioni nei modelli F24
Una circostanza potrebbe essere, ad esempio, quella in cui il contribuente siainteressato da un blocco delle compensazioni per somme iscritte a ruolo a titolodefinitivo, oppure nel caso di precedenti penali per illeciti tributari riguardantil’indebita compensazione.
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Il blocco delle compensazioni nei modelli F24
L’eventuale sospensione della delega trasmessa attraverso i servizi telematicidell’Agenzia riguarda il suo intero contenuto e viene comunicata tramite appositaricevuta a chi ha inviato il modello F24, con indicazione della data in cui la stessa hatermine (comunque, non oltre trenta giorni dalla data di invio della delega).
Durante il periodo di operatività della sospensione:
- l’eventuale saldo positivo dell’F24 non viene addebitato
- la delega di pagamento può essere annullata secondo le ordinarie proceduretelematiche
- il contribuente può inviare le informazioni ritenute necessarie per sbloccare ladelega sospesa.
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Il blocco delle compensazioni nei modelli F24
Se a seguito delle verifiche risulta che il credito non è stato correttamente utilizzato,l’Agenzia, con apposita ricevuta, comunica lo scarto dell’F24 e la relativamotivazione a chi ha inviato il file; pagamenti e compensazioni si considerano noneseguiti.
Se, invece, il credito risulta correttamente utilizzato, la delega si considera effettuatanella data indicata nel file inviato: in caso di F24 a saldo zero, l’Agenzia necomunica l’avvenuto perfezionamento; in caso di F24 con saldo positivo, l’Agenziainvia la richiesta di addebito sul conto indicato, dandone notizia a chi ha trasmesso ilfile.
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La fattura elettronica
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Nella UE la fatturazione elettronica è vista come strumento di lotta alle frodi
Per imporre la FE in ambito B2B e B2C è stata necessaria
autorizzazione in deroga che l’Italia ha ottenuto il 16/04/2018 (Decisione
n. 2018/593)
L’Italia è l’unico Paese dopo il Portogallo ad aver introdotto l’obbligo di
FE (B2B e B2C)
In Italia, nel 2017 VAT gap a € 35milionidott. Danilo Sciuto98
Cosa cambia dall’ 1/1/2019
- Sarà necessario acquisire il set di informazioni minime
(corrette) per completare l’invio della fattura
- Aggiornamento delle anagrafiche cli/for e il QR-code
- I privati e la FE: almeno l’inizio sarà «morbido»
dott. Danilo Sciuto99
I requisiti essenziali per avere rilevanza civile e fiscale
AUTENTICITA’ dell’origine: occorre comprovare l’identità dell’emittente e
del ricevente;
INTEGRITA’ del contenuto: il contenuto della fattura non deve essere
stato alterato;
LEGGIBILITA’: deve essere resa leggibile per l’uomo nel momento della
sua emissione fino al termine del suo periodo di conservazione (art. 3,
D.M. 17.6.2014)dott. Danilo Sciuto100
Le differenze con le FE alla PA
- Nella fatturazione verso la PA vengono mantenute le
“notifiche d’esito committente” il quale entro 15 giorni dalla
ricezione può inviare una notifica d’accettazione,
correzione o rifiuto
- La trasmissione della FE verso la PA richiede la presenza
del codice identificativo univoco dell’ufficio destinatario
riportato nell’IPA
dott. Danilo Sciuto101
Aspetti positivi - 1
Il cedente/prestatore non potrà emettere fattura con numero
partita iva inesistente in quanto il SdI rifiuterebbe il file prima
della sua trasmissione (codice errore 00305 o 00306)
dott. Danilo Sciuto102
Aspetti positivi - 2
Il cessionario/committente non potrà artificiosamente
incrementare i valori di imponibile ed Iva nella sola copia
fattura in suo possesso
dott. Danilo Sciuto103
Aspetti positivi - 3
Non potrà più accadere che il cedente consegni una copia
della fattura al cessionario e dimentichi di registrarla nella
propria contabilità Iva
dott. Danilo Sciuto104
Aspetti positivi - 4
Non è vero che verrà meno il contatto periodico con il cliente
per la consegna della documentazione contabile
dott. Danilo Sciuto105
Aspetti positivi - 5
Taluni adempimenti potrebbero diventare obsoleti, con la
possibilità da parte degli studi di «respirare» e sviluppare
ambiti poco battuti fino ad oggi.
dott. Danilo Sciuto106
Aspetti positivi - 6
Si ridurranno drasticamente i tempi di caricamento dei dati
fattura sia ai fini Iva, Irpef/Ires ed Irap.
dott. Danilo Sciuto107
Aspetti positivi - 7
D.Lgs. 127/15: riduzione di due anni (prima uno) per i termini
di decadenza per gli accertamenti a favore dei soggetti che
garantiscono la tracciabilità dei pagamenti ricevuti ed effettuati
relativi ad operazioni di ammontare superiore a € 500 (prima
30), nonché invio telematico di fatture e scontrini.
dott. Danilo Sciuto108
Aspetti positivi - 8
Abrogazione dello spesometro
(Viene mantenuto lo split payment, in scadenza comunque al
31/12/2020)
dott. Danilo Sciuto109
Aspetti positivi - 9
Migliore «leggibilità» della fattura, in quanto i dati della stessa
sono indicati in campi predefiniti e fissi.
dott. Danilo Sciuto110
Aspetti negativi - 1
La data ricezione fattura sarà indicata nel file digitale
annullando gli attuali margini di registrazione della fattura di
acquisto ai fini Iva, Ires/Irpef ed Irap.
La data di ricezione diventa dunque un qualcosa di oggettivo.
segue
dott. Danilo Sciuto111
Altri aspetti pratici
L’agenzia delle Entrate ed il servizio«Fatture e corrispettivi»
dott. Danilo Sciuto112
Altri aspetti pratici
La fattura resta contestabile al commissionario!
dott. Danilo Sciuto113
Altri aspetti pratici
La FE mette a nudo prassi illegittime(Tipologia di operazione: CM 1/17 e RM 87/17)
dott. Danilo Sciuto114
Le FE potranno essere acquisite:
- via Pec
- su F&C
- mediante un codice destinatario
Il sdi utilizzerà sempre e comunque il canale indicato nella propria area
riservata dal cliente, dunque a prescindere da quanto indicato in fattura
dott. Danilo Sciuto115
La data di ricezione
dott. Danilo Sciuto
- Nel caso di PEC, dalla data di trasmissione della
ricevuta
- Nel caso di canale web, dalla consegna telematica
- Nel caso di fatture depositate nell’area riservata, dalla
data di presa visione
116
La data di emissione
- Il SdI qualificherà come “data di emissione” non quella in
cui il fornitore inserisce il file, ma quella di formazione
indicata nella FE
- Il dies a quo per la detrazione Iva (fatturazione differita)
dott. Danilo Sciuto117
Regolarizzazione delle fatture non/irregolarmente pervenute
- Le regolarizzazioni in caso di mancata ricezione della fattura o di
ricezione di fattura irregolare devono essere operate tramite SDI
- il cliente trasmette l’autofattura allo SDI compilando, nel file
fattura elettronica, il campo “TipoDocumento” con il codice TD20
e le sezioni anagrafiche del fornitore e del cliente
rispettivamente con i dati del fornitore e i propri dati.
- la trasmissione al SdI sostituisce l’obbligo di presentazione
all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate competente per territorio.
dott. Danilo Sciuto118
Il bollo nelle fatture
- Le fatture elettroniche di importo superiore a 77,47 euro, emesse
senza applicazione dell'IVA, sono soggette all'imposta di bollo di
2,00 euro e devono riportare specifica annotazione
dell'assolvimento dell'imposta ai sensi del D.M. 17.6.2014.
- Tale obbligo vale sia per le fatture emesse e ricevute in formato
elettronico, sia per le fatture emesse in formato elettronico e non
accettate come tali dal destinatario.
Codice tributo 2501dott. Danilo Sciuto119
Il bollo nelle fatture - segue
QUANDO
entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio di riferimento, dopo
avere calcolato quanto complessivamente dovuto per tutte le
fatture elettroniche emesse durante l’anno.
dott. Danilo Sciuto120
Il ruolo degli intermediari
- Agli intermediari abilitati basterà avere due deleghe per
interagire in modo completo tra il proprio cliente e i servizi
telematici dell’Agenzia: la delega per il cassetto fiscale e
quella prevista dal Provvedimento 13/6/18
- Il modello può essere presentato cartaceamente o a mezzo
entratel; la delega dura al massimo 4 anni e può riguardare
anche più intermediari
dott. Danilo Sciuto121
La delega permette:
- di ricercare, consultare, e acquisire le FE emesse o
ricevute dal contribuente delegante attraverso il SdI
- di consultare le comunicazioni trimestrali delle liquidazioni
IVA,
- di indicare nel portale dell’Agenzia l’indirizzo telematico
«preferito»
- di generare il Qr code
dott. Danilo Sciuto122
dott. Danilo Sciuto123