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Autorizzazione N. 1962/75/2011 CU RE VITA M AG A Z I N E 02 Editoriale 03 La Sanità nei Francobolli 04 Quattro domande al Dott. Carlo Dall’Olmo 06 Quattro domande al Dott. Andrea Ghiselli 08 Con tasse su “cibo spazzatura” Dott.ssa Francesca Nicolini 09 Mindfulness Dott.ssa Sacha G. Mullins 10 Parlatene con Noi... 06 N° Giugno 2013 12 La vita secondo...Vito 13 Ruolo della riabilitazione Dott.ssa Eleonara Marchi 14 Curiosità dal mondo scientifico 15 Salute e luoghi comuni della medicina

Cuore-Vita Magazine N.6 - Giugno 2013

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02 Editoriale03 La Sanità nei Francobolli04 Quattro domande al Dott. Carlo Dall’Olmo06 Quattro domande al Dott. Andrea Ghiselli

08 Con tasse su “cibo spazzatura” Dott.ssa Francesca Nicolini09 Mindfulness Dott.ssa Sacha G. Mullins10 Parlatene con Noi...

06N°g i u g n o2

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12 La vita secondo...Vito13 Ruolo della riabilitazione Dott.ssa Eleonara Marchi14 Curiosità dal mondo scientifico15 Salute e luoghi comuni della medicina

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L’editoriale

Editoriale a cura del Dott.:Gianni Michele Zangoli

Ben Ritrovati!“ ”Il nostro magazine allarga i suoi orizzonti grazie all’apporto di nuove collaborazioni dall’Italia agli Usa.

Esperti che hanno messo a nostra (e vostra) disposizione la loro esperienza e la loro professionalità su

quelli che sono da sempre i nostri cavalli di battaglia: difesa della salute e sani stili di vita.

L’estate è la stagione ideale per ritrovare la forma fisica, per togliere dal nostro corpo una buona dose

di quella ruggine accumulata in mesi vissuti al chiuso. Volontà e buon senso devono camminare di

pari passo, senza avventurarsi in diete fai-da-te e senza improvvisarsi atleti da un giorno all’altro.

Misure comportamentali come l’attività fisica quotidiana e una corretta alimentazione sono una ‘cura’

universale: giova al cuore oltre che al girovita.

Il Comitato Scientifico di Cuore-Vita ha in cantiere nuove iniziative stimolato dall’interesse con cui

continuate a seguirci sul nostro magazine anche via internet. A settembre celebreremo la Giornata

Mondiale per il Cuore (domenica 29) prendendo a simbolo della ricorrenza il nuovo francobollo emesso

dall’Azienda Autonoma Filatelica e Numismatica di San Marino e al quale abbiamo dedicato, non a

caso, la nostra copertina. L’ispiratore è il sammarinese Dott. Carlo Dall’Olmo, Presidente del Michigan

Vascular Center USA (vedi intervista all’interno). Il bozzettista Fabio Ferrini è riuscito in pochi

centimetri a sintetizzare un messaggio eloquente sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari. Per

questo il francobollo si inserisce a pieno titolo nella filatelia tematica a livello mondiale.

Buone vacanze e arrivederci a settembre.

La sanità nei francobolli Sammarinesi

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A cura del:Dott. Daniele Cesaretti

In tema di filatelia dedicata alla medicina e alla sanità, è di recentissima emissione da parte dell’Azienda Autonoma di Stato Filatelica e Numismatica di un francobollo dedicato alla campagna di sensibilizzazione per la lotta contro le malattie cardiovascolari. L’emissione ha riscosso immediati consensi a livello internazionale a dimostrazione dell’im-portanza mondiale del tema della prevenzione. Il francobollo è opera di Fabio Ferrini. Pur nella sua essenzialità grafica il disegno ingloba efficacemente i principali fattori di pre-venzione cardiovascolare. Il cuore, protagonista della vignetta, è l’unico elemento in bella evidenza cromatica, ov-viamente in rosso. Intorno ad esso, con un gioco di ombre, ruotano i principali fattori di prevenzione. Lo stetoscopio rappresenta l’importanza dei controlli medici e delle visite cardiologiche. La mela, da sempre emblema universale della salute, simboleggia in senso più lato una corretta alimentazione ed un appropriato stile di vita. L’atleta in corsa rimarca l’efficacia dell’attività fisica e del movimento non solo a beneficio del cuore ma anche quale misura complementare nella lotta controllo il diabete, il sovrappeso, l’ipertensione, lo stress che a loro volta hanno ripercussioni sul cuore.Già in passato, in tempi non sospetti, la filatelia sammarinese seppe distinguersi con l’emis-sione di altri francobolli dedicati alla prevenzione. Nel 1972 fu emessa una serie di valori denominata Anno del cuore mentre nel 1980 uscì una serie di tre valori dedicati alla Lotta contro il tabacco (vedi Cuore Vita Magazine, n.01, marzo 2012)

Il francobollo Prevenzione Malattie Cardiovascolari, emesso il 3 aprile 2013, in formato 40x30mm, dentellatura 14x14, reca un valore nominale di 2,00 euro. E’ stampato in foglietti di 16 valori. Tiratura 70.000 esemplari. Stampa offset a quattro colori a cura di OeSD. Boz-zetto a cura di Fabio Ferrini

Presidente del Michigan Vascular Center. USA

Quattro domandea Carlo Dall’Olmo

Come Valutare uNa suffiCieNte attiVità fisiCa a salVaguardia del Nostro Cuore? Basta la passeggiata quotidiaNa?

Per quanto riguarda l’attività fisica:L’attività fisica è molto importante nel mantenere un cuore sano per le persone di tutte le età. Nei bambini e nei giovani adul-ti, si raccomanda di avere almeno un’ora di attività fisica ogni giorno. Per gli adulti, questa attività può essere semplicemente una passeggiata quotidiana.Una delle preoccupazioni di oggi è che i bambini ed i giovani adulti hanno assunto uno stile di vita più sedentario in quanto spendono così tanto tempo a giocare con i videogiochi. Non fanno l’esercizio fisico di cui hanno bisogno e di conseguenza diventano obesi . Forse questo non è un grosso problema nella Repubblica di San Marino come negli Stati Uniti, ma la man-canza di attività e uno stile di vita seden-tario aumentano la probabilità di obesità, ipertensione, aterosclerosi e patologie cardiache. Senza sufficiente attività fisica, anche i bambini di 9 anni si trovano ad ave-re trigliceridi e colesterolo elevati, livelli che possono essere corretti con l’esercizio fisico e con una dieta sana, ma questi se non corretti portano ad aterosclerosi in età avanzata.

i Valori del Colesterolo CoN quale frequeNza aNdreBBero CoNtrollati?

Per quanto riguarda i livelli di colesterolo, l’American Academy of Pediatrics racco-

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manda uno screening del colesterolo per i bambini di età compresa tra i 9 e gli 11 anni. Gli adulti devono essere sottoposti ad un esame del colesterolo annualmente. Un rapporto di trigliceridi / HDL (coleste-rolo buono) è sempre riconosciuto come un riflesso di una cattiva alimentazione e di uno stile di vita sedentario e un mar-ker per quei bambini che svilupperanno l’aterosclerosi più tardi nella vita. Anche se non vi è un numero costante per il rappor-to (ulteriori studi definiranno questo, ma i medici stanno suggerendo che una cifra di 2,7 o superiore sembra essere il valore al quale si ha la necessità di essere preoc-cupati), maggiore è il rapporto più è pro-babile che l’aterosclerosi si sviluppi tardi ne corso della vita. Va sottolineato che in bambini con un rapporto elevato e che non presentino un anomalia genetica, l’au-mento dell’attività fisica e una buona dieta possono correggere il livello di trigliceridi nel sangue. L’identificazione dei livelli di LDL (colesterolo cattivo) è molto impor-tante nei pazienti giovani e più anziani, in quanto questo tipo di colesterolo è stato associato ad un aumentato rischio di in-farto miocardico e di ictus. Farmaci come le “statine” servono ad abbassare i livelli di LDL. L’American Heart Association rac-comanda che i maschi adulti mantengano un HDL (colesterolo buono) di almeno 40 milligrammi per decilitro di sangue (mg/dL) e le femmine adulte 50 mg/dl. Il valore dei trigliceridi nel sangue per gli adulti do-

A cura di:Dott. Gianni Michele Zangoli

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vrebbe essere inferiore a 150 m/dL,meglio se è più basso.

uN saNo stile di Vita quaNto iNCide sulla loNgeVità di uN Normale iNdiViduo?

Uno stile di vita sano, durante l’adole-scenza, sarà certamente una prevenzione a lungo termine verso i cambiamenti di tipo aterosclerotico nei vasi sanguigni e per ri-durre il rischio di ipertensione, infarto del miocardio e ictus.E’ importante qualunque sia la dieta, ma soprattutto nei bambini, ridurre o elimina-re le bevande zuccherate. Si raccoman-da che un bambino non assumi più di 50 grammi di zucchero al giorno. Quando un semplice succo dispone di 24 grammi di zucchero, si può comprendere quanto sia difficile mantenere l’assunzione di 50 grammi al giorno di zucchero. Una dieta sana è quella che riduce anche i cibi ricchi di carboidrati come patate, riso bianco e pasta, aumentando verdure e pe-sce. Purtroppo siamo tutti prodotti della nostra genetica e in alcuni individui il loro corredo genetico determina la velocità con cui si sviluppa l’aterosclerosi. Le persone con una storia familiare di ma-lattia cardiaca devono essere valutate pre-sto nella vita e hanno bisogno di essere seguite in maniera regolare per assicurare che il loro colesterolo si mantenga entro livelli adeguati. Un grammo di prevenzio-ne vale un chilogrammo di cura.

il fraNCoBollo Che l’azieNda filateliCa sammariNese ha dediCato alle malattie CardioVasColari mette iN eVideNza aCCaNto a uN Cuore pulsaNte uNa mela e uNo stetosCopio. e’ il giusto messaggio da reCepire?

Se ho ben capito la tua domanda, il franco-bollo evidenzia un cuore vibrante e sano, come dimostra il suo colore. Il messaggio è che rimarrà così solo se si ha la responsa-bilità di fare regolarmente esercizio fisi-co (lo jogger), di seguire una dieta sana (la mela) e di adottare misure preventive (lo stetoscopio) come ad esempio esami fisici e visite mediche. Se queste misure non vengono osservate, il cuore svanirà nell’ombra. Il punto è che ognuno di noi ha la responsabilità di fare tutto il possibile per mantenere il cuore sano. Oggi possia-mo prevenire molte forme di malattie del cuore, se troviamo il tempo di: fare eser-cizio, mangiare sano e di consultare il medico.

A cura di:Dott. Gianni Michele ZangoliQuattro domande al

Dott. Andrea Ghiselli

si speNdoNo soldi per aCquistare Calorie e se Ne speNdoNo aNChe di più (iN diete) per smaltirle. Come si esCe da questo paradosso?

Non solo: si spendono soldi anche in atti-vità fisiche organizzate, integratori e altre cose del genere. La soluzione è la più semplice e la meno seguita: aumentare il dispendio energeti-co. La nostra società ha raggiunto un tra-guardo molto importante: non dover più spendere fatica per procurarsi il cibo, che è ciò che in natura favorisce l’equilibrio. Per questo motivo siamo costretti a man-giare sempre meno, ma indubbiamente non ci riusciamo per due motivi. Il primo, comportamentale, consiste nel fatto che l’alimentazione è gratificazione sensoriale e se dobbiamo adeguare l’ali-mentazione ad un fabbisogno bassissimo, prendiamo sempre meno gratificazioni sensoriali che ci costringono all’evasione, alla perdita dei freni, all’inseguimento del piacere. Il secondo è metabolico: se ab-bassiamo l’apporto alimentare, invece che aumentare il dispendio, siamo costretti a mangiare sempre meno perché il metabo-lismo si abitua, consuma quello che intro-duciamo e la muscolatura si impoverisce.

esiste uNa dieta Che NoN aBBia CoNtroiNdiCazioNi?

Nessuna se la intendiamo come unico mezzo per perdere peso e come è vizio comune fare, e pensiamo di consumare il grasso accumulato solo mangiando meno e con maggiore attenzione sbagliamo di grosso, perché non appena l’organismo si accorge che sta in “riserva di benzina”,

prende l’energia di cui ha bisogno un po-chino dal grasso, certamente, ma in gran parte dalla massa magra, muscolo soprat-tutto. In questo modo il muscolo deperisce e il metabolismo basale diminuisce, poiché è sostenuto solamente dalla massa magra, non certo da quella grassa. Così appena si sospende la dieta, che può essere la migliore del mondo, si riacquista il peso precedente, con qualche interesse. Dieta su dieta si ingrassa sempre di più e non è un caso che le persone in eccedenza ponderale sono proprio quelle che stanno a dieta da sempre. Eppure basterebbe fare mezzora di corsa tutti i giorni!

per dimagrire Basta maNgiare saNo? l’ora del pasto ha il suo peso?

No, per dimagrire serve esercizio fisico e una dieta in grado di non rovinare lo sforzo fatto con l’attività, ma da sola non serve a nulla e anzi è controproducente. Un’alimentazione ben fatta però, può ser-vire a non far salire così tanto la bilancia dal constringerci poi a dover perdere peso.

Ricercatore (INRAN) Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione

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La dieta mediterranea, che non è una dieta però, ma un modello alimentare, è il modo migliore per mantenere (ripetendo fino alla nausea: “insieme ad una sana at-tività fisica”) lo stato di salute e il peso cor-poreo. Dieta mediterranea non è un menu come molti vorrebbero farci credere, ma un modello, modello nel quale prevalgono gli alimenti di origine vegetale: la stragran-de maggioranza dell’energia viene presa dai cereali, che da noi è prevalentemente grano (pasta e pane), in oriente riso (sem-pre di dieta mediterranea si tratta anche se dall’altra parte del mondo), in america centrale mais ecc. Frutta e verdura di qualsiasi tipo e oli vege-tali (non importa se oliva o altro). Poi un po’ di pesce e latticini, poca carne, pochi grassi animali. L’orario dei pasti non ha molta importanza, che che molti ne parlino spesso a spropo-sito, ma molta importanza ha una corretta ripartizione dell’energia. Una buona colazione (20% dell’energia totale) detta già da inizio giornata i ritmi fame/sazietà; 30-40% la fetta di energia spettante a pranzo o cena e 5% per ognu-no dei due spuntini.

la Crisi iNCide aNChe sui CoNsumi alimeNtari delle famiglie. i CiBi eCoNomiCi si possoNo CoNCiliare Col maNgiare sNo?

Teoricamente sì, perché se comprassimo un numero inferiore di calorie spenderemo meno, poi spenderemo meno in palestre e attività fisiche strutturate per smaltire le calorie in eccesso, spenderemmo meno di integratori e terapie ecc ecc.

Praticamente però no, perché oggi, come mai nella storia, gli alimenti più ricchi di calorie sono quelli meno cari, mentre ali-menti come frutta e ortaggi costano un pochino di più. Però bisogna anche saper scegliere perché c’è frutto e frutto e ortag-gio e ortaggio. Molti prodotti si trovano a meno di un euro al chilo e, anche considerando gli scarti la quota giornaliera può costare non più di un euro, un euro e mezzo a persona. I legumi costano certamente meno di car-ne e pesce, eppure non vengono conside-rati che un misero contorno nella nostra alimentazione.

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Dott.ssa Francesca NicoliniSocietà Sammarinese di Cardiologia

Oltre 2 dei 4 milioni di morti causate dalle malattie cardiovascolari in Europa potreb-bero essere evitate aumentando le tasse sul cibo spazzatura, riducendo gli spazi in cui è ammesso il fumo e con altri interven-ti legislativi. Questa è la convinzione de-gli esperti della European Association for Cardiovascular Prevention&Rehabilitation (EACPR). In un editoriale sull’European Journal of Preventive Cardiology (1) i me-dici e ricercatori hanno individuato cinque strategie per promuovere comportamenti migliori: Per favorire diete più sane occorre cam-biare le politiche sull’agricoltura, tassando i prodotti ricchi di zuccheri o di grassi a fa-vore di sussidi per frutta e verdura. Ridurre sale e grassi nei cibi pronti, eti-chettare chiaramente i cibi e limitare la pubblicità del cibo spazzatura. Il fumo in-vece va combattuto aumentando le aree smoke-free, con più tasse e restrizioni sulla vendita, vietando la pubblicità e adottan-do pacchetti anonimi. L’attività fisica va in-centivata con sussidi al trasporto pubblico e aumentando piste ciclabili e aree pedo-nali. Il consumo di alcol, infine va regolato aumentando la tassazione, diminuendo la disponibilità e regolando la pubblicità. Questo tipo d’interventi, spesso criticati perché considerati segno di uno “stato-badante” che va contro la libertà dei propri cittadini, sono invece molto più efficaci del-le politiche dirette a cambiare singolar-mente gli stili di vita. Il fatto è che le per-sone sono spinte nella direzione sbagliata dai messaggi di marketing delle industrie, che però non hanno nessuna responsabili-tà della salute dei cittadini. Le industrie ali-mentari esercitano una profonda influenza

economica sugli Stati che porta a generare cibo spazzatura a prezzi bassi anche grazie ai sussidi statali. Se è vero che le aziende non hanno re-sponsabilità per la salute della popolazio-ne, i governi invece devono farsene carico, per migliorare la salute della popolazio-ne ed evitare una ulteriore inutile crescita dei costi della sanità pubblica. Inoltre, se-condo questa ricerca limitando la pubblici-tà dei prodotti più grassi (cibo spazzatura) e incentivando il consumo di frutta e ver-dura, si possono ridurre del 50% tutte le morti causate da attacchi cardiaci e ictus. Questi interventi governativi sulla popola-zione possono contribuire ad aumentare il benessere delle persone in maniera quasi automatica. La Società Sammarinese di Cardiologia sostiene la campagna di sensibilizzazione della Società Europea di Cardiologia volta a migliorare la salute cardiovascolare della popolazione sammarinese.

1. European Guidelines on cardiovascular disease prevention in clinical practice (ver-sion 2012): The Fifth Joint Task Force of the European Society of Cardiology and Other Societies on Cardiovascular Disease Pre-vention in Clinical Practice (constituted by representatives of nine societies and by in-vited experts) * Developed with the special contribution of the European Association for Cardiovascular Prevention & Rehabilita-tion (EACPR). Eur Heart J. 2012;33(13):1635-1701.

Con tasse su “cibo spazzatura”2 milioNi di morti iN meNo

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Dott.ssa Sacha G.Mullins, psicologa, Direttore Moving Universe Londra

Mindfulness, un’arma in più per ComBattere lo stress

É diventata “classica” la descrizione del-la Mindfulness del dott. Jon Kabat-Zinn, uno dei pionieri del metodo, fondatore nel 1970 e Direttore della Clinica per la Riduzione dello Stress dell’Università del Massachusetts (USA) al fine di prevenire o risolvere la sofferenza interiore e raggiun-gere un’accettazione di sé. Mindfulness significa prestare attenzione, in un modo particolare: a) con intenzione, b) al momento presente, c) in modo non giudicante. Una modalità di prestare attenzione mo-mento per momento che può essere colti-vata e rafforzata seguendo la pratica della meditazione, con un atteggiamento aper-to, curioso, non giudicante.Dall’inizio Mindfulness è stata sviluppa-ta come un corso di 8 settimane, MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction: Mindfulness Basato sulla Riduzione dello Stress) dal dott. Jon Kabat-Zinn per aiu-tare, durante lo svolgimento della sua professione medica, le persone affette da una vasta gamma di problemi di salute dalle patologie del cuore al dolore croni-co, al tumore.Le tecniche della Mindfulness, una volta apprese, possono essere praticate mentre si cammina, si è sdraiati o seduti, mentre si lavora; l’individuo le può utilizzare come e dove vuole.La pratica si basa su alcune meditazioni che coinvolgono il corpo, il respiro, il mo-vimento, i pensieri.Ci vogliono 8 settimane di lezioni per im-parare le tecniche: una volta la settimana ( 2-3 ore) supportati da tutor per sviluppare

l’intero programma e la pratica quotidiana da continuare nel corso della propria vita. E i risultati non tardano a farsi notare.I benefici della riduzione dello stress sulla malattia cardiaca, attraverso la consape-volezza, sono significativi e invitano ad un continuo studio.Tali sono i benefici che i Servizi Sanita-ri del Canada, Stati Uniti e Regno Unito hanno adottato la Mindfulness, che è am-piamente giustificata dai risultati clinici e dagli studi neurofisiologici.Il lavoro di Jon Kabat-Zinn ha ispirato mi-gliaia di articoli scientifici nei riguardi de-gli effetti della pratica della consapevo-lezza in pazienti che soffrono di malattie cardiache, diabete, tumori, depressione, disturbi alimentari; ha dimostrato che la qualità complessiva della vita dei pazienti è migliorata: è migliorata la capacità di af-frontare lo stress, la propria empatia verso gli altri, si è ridotta la tendenza ad assu-mere comportamenti automatici negativi o distruttivi per la propria vita.Il dott. Jon Kabat-Zinn ha scritto numerosi libri,anche rivolti ad un vasto pubblico, ric-chi di suggerimenti per affrontare gli osta-coli della vita, tra i quali: “Vivere momento per momento”, “Dovunque tu vada, ci sei già”, “Il genitore consapevole”.

Prestare attenzione momento per mo-mento in modo particolare, con intenzio-ne, in modo non giudicante.

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Ho da poco scoperto di essere in attesa di un bim-bo e desidererei avere alcuni consigli sulla mia attività fisica e come alimentarmi. (Giulia)

L’attività fisica in gravidanzaPer l’attività fisica in gravidanza bastano piccole ed altrettanto sensate regole. Dal momento che ogni gravidanza è di-versa dalle altre è bene in primo luogo consultare il proprio ginecologo di fidu-cia.Se una donna non ha mai svolto attività sportiva è bene che non inizi proprio in gravidanza ma che si limiti a fare del sem-plice e salutare moto come delle passeg-giate all’aria aperta.Per quelle donne invece che hanno sem-pre fatto attività sportiva è buona regola non smettere ma è opportuno che nelle prime 12 settimane non si sottopongano a sforzi eccessivi, evitando soprattutto sport di contatto come calcio, rugby, pal-lacanestro, ecc.Le migliori attività da svolgere in gravi-danza sono comunque il nuoto, il pilates, il walking (passeggiate) e lo yoga. Se ci si rivolge ad un centro sportivo è bene consultare istruttori specializzati in tema di gestazione.Dopo il quarto mese è sempre bene evi-tare esercizi in posizione supina per non incorrere in fenomeni di compressione dell’utero sulle grandi vene addominali che potrebbero ostacolare il ritorno del

sangue venoso al cuore. In generale è sempre bene svolgere sport al massimo per 45 minuti, usare sempre abbigliamen-to comodo, evitare l’esposizione a tempe-rature troppo elevate, curare molto l’idra-tazione, far seguire sempre degli esercizi di stretching ed infine concludere con una bel-la doccia tonificante e del meritato relax!

Dott. Marco M. BenedettiniResponsabile Servizio Medicina dello Sport I.S.S.

L’alimentazione in gravidanzaLa gravidanza è una condizione fisiologi-ca durante la quale i bisogni nutritivi sono aumentati perché oltre a dover soddisfa-re le necessità nutrizionali della madre, si deve far fronte ai fabbisogni di crescita e sviluppo del feto e delle strutture materne necessarie durante la gestazione.É fondamentale che l’alimentazione sia sufficiente e opportunamente bilancia-ta per preparare la donna al parto e promuovere il futuro allattamento.Ogni donna può sperimentare un incre-mento della fame e della sete, per soddi-sfare i maggiori fabbisogni nutrizionali.É fondamentale però controllare l’aumen-to di peso che in una gravidanza fisiologi-ca oscilla tra i 10 ed i 12,5 kg.La gestante ha un maggiore fabbisogno proteico. Le proteine addizionali sono necessarie

SOTTOPONETECI I VOSTRI QUESITI ALLA MAIL: [email protected]

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Parlatene CoN Noi...

Redazione del Medico dello Sport Dott. M. Benedettini e della Nutrizionista Dott.ssa M. Corsi

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per sostenere la sintesi dei tessuti materni e fetali.Bisogna considerare, comunque, che in genere la nostra dieta fornisce una quan-tità e qualità di proteine che evita un’at-tenzione speciale verso questo nutriente. Poichè il lattante ha un fabbisogno di lipidi elevato, durante la gestazione è opportuno prestare attenzione a questo aspetto.Tra i grassi rivestono una spiccata impor-tanza alcuni acidi grassi essenziali, fonda-mentali nello sviluppo del sistema nervo-so e della retina.Fra questi risalta l’acido docosaesaenoi-co; fondamentale per il grande sviluppo del sistema nervoso: deve essere presen-te nella dieta della gestante il pesce poi-chè questo alimento ne è ricco.Eccetto le vitamine A e K, tutte le altre presentano una aumentato fabbisogno durante la gestazione e, per i valori molto più elevati, meritano una speciale atten-zione l’acido folico e la vitamina D.Un deficit nell’apporto di acido folico è causa di anemia megaloblastica nelle ge-stanti e può provocare malformazione del tubo neurale del feto.

Concludendo si possono adottare alcuni accorgimenti :• Consumare i pasti senza fretta, sedute e masticando lentamente.• La colazione deve essere sempre consu-

mata e variata.• I pasti non devono essere troppo ab-bondanti.• Gli spuntini devono essere leggeri.• Cenare presto per realizzare la digestio-ne prima di coricarsi.• Oltre agli spuntini evitare di mangiare tra i pasti.• Variare i metodi di cottura: cibi alla pia-stra, bolliti, al forno.• Curare attentamente l’igiene orale.• Mantenere e controllare la crescita pon-derale.• Variare i cibi a tavola preferendo piatti poco elaborati e freschi.• Consumare frutta e verdura con regola-rità.

Dott.ssa Marina CorsiNutrizionista

Vignette realizzate da:Gigi Belisardi

La Vita secondoVito

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Ruolo della riabilitazione Nella malattia CardioVasColareDott.ssa Eleonora Marchi specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa.UOC di Medicina Fisica e Riabilitativa ISS

Prima ParteNonostante importanti differenze tra paesi, le malattie cardiovascolari sono una delle cause principali di morte in tutto il mondo, e le previsioni parlano di un incremento a lungo termine. La cardiologia, branca specialistica della medicina, cerca di contrastare e limitare le con-seguenze di tali patologie, offrendo, da un lato, trattamenti farmacologici sempre più innovativi e, dall’altro, tecniche diagnostiche e terapeutiche sempre più sofisticate.In aiuto a tali interventi e con evidenze sempre maggiori, può contribuire la medicina ria-bilitativa che, al riguardo, per definizione si occupa della “somma degli interventi richiesti per garantire le migliori condizioni fisiche, psicologiche e sociali in modo che i pazienti con cardiopatia cronica o post-acuta possano conservare o riprendere il proprio ruolo nella società”.In questa definizione l’oggetto della riabilitazione è il paziente con cardiopatia post-acuta o cronica, mentre l’obiettivo dell’intervento è il favorire la stabilità clinica, ridurre i sintomi legati alla malattia, recuperare e conservare una condizione la più vicina possibile allo “stato di salute”, ridurre il rischio di successivi eventi cardiovascolari e progressione della malattia, favorire il reinserimento familiare e lavorativo, ridurre la disabilità conseguente alla cardiopatia. Tutto ciò allo scopo di portare ad una maggiore autonomia funzionale e ad un miglioramento della qualità di vita, e, non da ultimo per importanza, alla riduzione dei costi sanitari e sociali.La varietà di pazienti con profilo di rischio e gravità clinica diversi richiede, come indicato dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, un approccio multidisciplinare e multi professionale, cioè, l’interazione di varie figure professionali competenti e dedicate, come, ad esempio, il cardiologo, il fisiatra, il fisioterapista, il terapista occupazionale, lo psicologo, il dietologo, l’assistente sociale, etc.Solo così si può avere un approccio diagnostico-valutativo globale commisurato alle ca-ratteristiche cliniche dei pazienti per elaborare programmi riabilitativi differenziati che ga-rantiscano una vera e propria presa in carico della persona.

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A cura del:Dott. Niksa Simetovic

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Curiosità dal moNdoscientifico

Capsula di insulina per via oraleIl FDA (Agenzia americana per i farmaci) ha approvato la sperimentazione su un nuovo farmaco dell’Oramed Pharmaceuticals, capsula di insulina per via orale per pazienti con diabete. La società prevede di iniziare la fase 2 dello studio clinico del farmaco nei pazien-ti con il diabete mellito del tipo 2 negli Stati Uniti.

PTSD - Disturbo da stress post-traumatico, aumenta il rischio di diabete di tipo2 Il disturbo da stress post-traumatico è stato associato ad un aumento del rischio di diabete di tipo 2, secondo uno studio nel Journal of Psychosomatic Research. I ricercatori hanno detto che lo stress cronico provoca cambiamenti nella risposta ormonale causando effetti metabolici avversi nei pazienti.

Bevande zuccherate portano a maggiore aumento del peso nei bambiniDati sui 641 bambini hanno dimostrato che coloro che hanno bevuto bevande zuccherate durante la pausa della metà mattinata, aumentano il peso e anche lo spessore delle pli-che cutanee, rapporto punto vita - altezza e massa grassa, rispetto a soggetti che beveva-no bevande senza zucchero. I ricercatori hanno anche scoperto che i bambini del gruppo senza zucchero hanno avuto incremento minore di BMI con livelli di sazietà simili. I risultati sono stati presentati al 20° Congresso europeo sull’obesità.

Pasti nei piccoli ristoranti contengono più caloriePasti nei piccoli ristoranti contengono fino al 18% più calorie rispetto a quelli consumati nei ristoranti delle grandi catene di ristorazione. Uno studio ha trovato che l’8% dei pasti dei piccoli ristoranti conteneva più di 2000 calorie. Un altro studio ha rilevato che i pasti presso i ristoranti delle grandi catene avevano più alto contenuto di grassi e sodio, mentre un terzo studio ha osservato un piccolo aumento del contenuto di sodio nei fast food. Questi risultati appaiono sulla rivista JAMA Internal Medicine.

Donne fumatrici possono predisporre figlie a obesità e al diabete gestazionaleFiglie di donne che hanno fumato durante la gravidanza hanno una maggior probabilità di essere obese e di sviluppare il diabete gestazionale durante la gravidanza, rispetto a quelle con madri non fumatrici. Lo studio è pubblicato sulla rivista “Diabetologia”.

Peggiora la salute dei più giovaniI cattivi stili di vita rischiano di far arretrare l’aspettativa di vita attualmente in aumento. Infatti, una ricerca su oltre 6000 individui svolta in Olanda, mostra che la salute peggiora di generazione in generazione. Lo studio è pubblicato sulla rivista Journal of Preventive Cardiology dell’Istituto di Sanità Pubblica olandese.

A cura del:Dott. Daniele Cesaretti

Salute e luoghi Comunidella mediCiNa

“Non risvegliare un sonnambulo! Potrebbe mo-rire d’infarto! Gli viene un colpo!”Ecco un altro luogo comune, uno dei più diffusi, secondo cui il sonnambulismo è rischioso perché, se svegliati nel pieno di un attacco, i sonnambuli potrebbero ave-re un infarto o riportare danni al sistema nervoso. In realtà questi rischi sono ine-sistenti. E’ tuttavia vero che un sonnam-bulo risvegliato bruscamente potrebbe avere un forte disorientamento, in quanto totalmente inconsapevole di quanto sta accadendo, che può portare a reazioni inconsulte ed anche aggressive, rischiose per sé e per gli altri.D’altra parte se un sonnambulo prende troppo la larga corre diversi pericoli, in testa le cadute. La calma e la dolcezza ri-solvono tutto. Il comportamento corretto è quello di riaccompagnare con calma il sonnambulo a letto lasciandolo nelle braccia di Morfeo. L’indomani nessuno si ricorderà di niente.

“Mi è venuto un ascesso ad un dente, Mi si sono gonfiate le gengive. Deve essere stata un colpo d’aria”Altro luogo comune molto diffuso local-mente, forse anche in relazione ai presun-ti nefasti effetti del garbino, detto anche il vento “di sopra”, il nostro vento di sci-rocco. I colpi d’aria, popolarmente noti anche come “ariate”, non hanno alcuna relazione con la patologia dentaria o pa-rodontale (gengive). Gli unici imputabili di

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ascessi dentari e di gengiviti più o meno gravi sono i batteri responsabili della ca-rie e della parodontopatia (più nota come piorrea). Quando essi arrivano in profondità, o nel dente o nell’osso, scatenano un asces-so o infezioni locali croniche. L’aria e le bevande fredde possono segnalare un problema in atto di cui sono responsabili però soltanto i batteri. Da segnalare però che nel periodo au-tunno-invernale, in cui sono più diffuse le parainfluenze e le rinosinusiti sierose e catarrali, appunto perché favorite dagli sbalzi termici e la frequentazione di locali affollati, l’edema (cioè il rigonfiamento) della mucosa che riveste le cavità sinu-sali può “spingere” sulle radici dentarie simulando un dolore simile al mal di den-te in un elemento effettivamente sano. Il paziente si presenta spesso al denti-sta credendo il caso di competenza sua mentre è della sfera del medico di base o dell’otorino. Essendo un problema di origine virale, tempo qualche giorno e se non vi sorgono sovrainfezioni batteriche, il tutto passa da sé.

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