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Forza Roma di Roma-Lazio
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Foto
FABIO
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SSI
33
CCominciano ad abbassarsi le temperature ed una sanae calda minestra diventa sempre più gradevole. So-
prattutto quando, come nel caso di Ranieri, dopo averpreso in mano le redini della cucina ed aver sperimentatovarie tipologie si arriva ad azzeccare gli ingredienti giustiper riportare ilsereno in casagiallorossa. Senon fosse per ilchiasso di coloro iquali non vedonol’ora di mandarevia la famigliaSensi, prima dipreoccuparsi nel-le mani di chi po-tremmo capitare(qualora ci fossequalcuno all’oriz-zonte), vivremmo le nostre giornate sportive con moltapiù pace, godendoci questa Roma che sta risalendo infretta la classifica per tornare nei posti che più le compe-tono. Io, a dir la verità, riesco a godermelo appieno que-sto momento della Roma di Ranieri, esaltando quello spiri-to te staccino che il tecnico giallorosso ha saputo trasmet-tere allo spogliatoio. Quella grinta che questa sera devedarci la giusta spinta per conquistare i tre punti preziosisotto tanti aspetti; la classifica, innanzitutto, ed il predo-minio in città in una stagione che vede i dirimpettaisprofondare senza tregua nell’inferno.La città è nostra, prendiamoci anche questo derby!
Impaginazione
Renato Bosco
Fotografie
Luciano e Fabio RossiAndrea Caloro
Direzione e redazione
Via dei Giornalisti, 55 - 00135 Roma
Tel. 06.35450641 - 334.3405952
Stampa :
Almadue srl
tel. 0650513839 - fax 0650512545
Reg. Trib. Roman. 485/96 del 1.10.96
QUINDICINALE DI SPORT, CULTURA E SPETTACOLOAnno XIII - Numero 18 - Domenica 6 dicembre 2009
Direttore responsabile
Massimo [email protected]
Un Roma che nonè bella ma piace
Del contenuto degli articoli e degliannunci economici e pubblicitari sonolegalmente responsabili i singoli autori.
È vietata la riproduzione anche parzialedi testi, grafica, immagini e spazipubblicitari realizzati dalla Publimas.
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Domenica 29 novembre 2009
ATALANTA-ROMA 1-2
ROMA: Julio Sergio; Motta (dal 36' st Burdis-so), Mexes, Juan, Riise; Brighi, Pizarro; Per-rotta (dal 28' st J. Baptista), Menez (dal 17' stTaddei), Vucinic; Totti. A disp.: Doni, Guberti,Burdisso, Faty, Taddei, Baptista, Okaka. All.:Ranieri
ATALANTA: Consigli; Garics, Pellegrino,Bianco, Bellini; Ceravolo (dal 18' st Valdes),De Ascentis, Guarente, Padoin; Acquafresca(dal 31' st Doni), Tiribocchi. A disp.: Coppo-la, Talamonti, Madonna, Caserta, Valdes, Fer-reira Pinto, Doni. All.: Conte
Arbitro: Paolo Tagliavento di TerniAssistenti: Coppelli-Di LiberatoreQuarto uomo: Pinzani
Marcatori: 15' Ceravolo (A), 44' Vucinic (R),19' st Perrotta (R)Ammoniti: 30' Bellini (A), 39' Pellegrino (A),11' st Menez (R)
Domenica 22 novembre 2009
ROMA-BARI 3-1
ROMA: Julio Sergio; Burdisso, Mexes, An-dreolli, Riise; Perrotta, Pizarro, Brighi, Vucinic(dal 29'st Baptista); Menez (dal 17'st Taddei),Totti (dal 45'st Okaka). A disp.: Doni, Cerci,Motta, Faty. All.: Ranieri.
BARI: Gillet, Masiello, Ranocchia, Bonucci,Parisi, Antonelli (dal 14'st Kamata), Donati,Almiron, Langella (dal 1'st Koman), Barreto,Kutuzov (dal 14'st Meggiorini). A disp.: Pa-delli, Diamoutene, Stellini, De Vezze. All.:Ventura
Arbitro: Gava di ConeglianoAssistenti: Carrer-IannelloQuarto uomo: Baracani
Marcatori: 6'pt (su rigore), 13'pt e 28'pt Tot-ti, 28'st (aut) Andreolli.
Ammoniti: Mexes, Andreolli. Recupero: 1'pt,5'st.
Foto ANDREA CALORO
SSe la Lazio sta incontrando enormi difficoltà in que-sta stagione, la colpa è del suo presidente Claudio
Lotito: è giusto non farsi prendere per il collo dai pro-curatori, ma mettere fuori rosa Pandev e Ledesma senza
rimpiazzarli è un suicidio. Il malcon-tento in tutto l'ambiente aumenta digiorno in giorno, al punto che si ècreata una spaccatura tra i tifosi: dauna parte ci sono quelli fedeli alla li-nea del presidente; dall'altra, inve-ce, ci sono quelli che vogliono cheLotito vada via. E così, mentre il po-polo bianco celeste discute, Ballar-dini sta cercandoin tutti i modi difar funzionare u-
na squadra con una rosa corta ed ina-deguata, e che fino al mercato di gen-naio non potrà fare miracoli. Soltantonelle ultime due gare si è visto qualcheraggio di luce: il nuovo modulo, il 3-4-2-1, ha dato più solidità alla squadranonostante qualche rischio di troppo.Vista così la Roma dovrebbe distruggere i bianco celesti,ma sappiamo tutti che il derby è una partita che fa storia
a se, e che può succedere qualsiasicosa. E poi sono mesi che la Lazio
non vince una partita, e questo nonlascia molto sereni chi ricorda di al-cune partite del passato in cui ibianco celesti in crisi fermarono asorpresa i giallo rosso. Sarà indub-biamente una Lazio agguerritissimaquella che scenderà in campo all'O-limpico, che giocherà col sangue a-gli occhi, soprattutto se giovedì do-vesse essere eliminata dall'Europa
League. Non ci sarà Cruz,centravanti tanto sognato incasa giallo rossa ma appie-dato dal giudice sportivo, equesto tanto, visto che lastoria del club di Trigoria ècostellata da gol realizzati dagiocatori a lungo inseguiti,ma che non sono mai arriva-ti. Ci saranno, invece, Rocchi
e Zarate. Così come Siviglia e Dabo,due giocatori che pur di vincere ilderby ricorreranno a anche a qual-che provocazione nei confronti diTotti e, se ci sarà, anche De Rossi.La formazione giallo rossa, però, hatutte le carte in regola per vincerequesta partita, l'importante è chenon senta troppo l'evento come èsuccesso in passato. Sarà fonda-mentale, invece, usare la testa: so-lo in questo modo, infatti, la Romapotrà far valere la propria suprema-zia cittadina vendicandosi anche diquelle magliette sfottenti dopo lavittoria in Coppa Italia, e quellafortunatissima in Supercoppa.
bariCon l’acquaalla gola
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86
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STENDARDO
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33
BARONIO
IL MODULO3-4-2-1
1010 1111
DOMENICA 6 DICEMBRE 2009 - STADIO OLIMPICO
ROMA-LAZIOPROBABILI FORMAZIONI
INTER 35MILAN 28JUVENTUS 27SAMPDORIA 24PARMA 24GENOA 23CAGLIARI 22BARI 21ROMA 21FIORENTINA 21NAPOLI 20UDINESE 18CHIEVO 18PALERMO 17LAZIO 13BOLOGNA 13ATALANTA 12LIVORNO 12CATANIA 9SIENA 6
CLASSIFICAROMA
Julio Sergio 27Motta 13Mexes 5
Juan 4Riise 17
De Rossi 16Pizzarro 7Perrotta 20
Menez 94Totti 10
Vucinic 9
Ranieri All.
Doni 32Burdisso 29Cicinho 2
Brighi 33Guberti 25
Baptista 19Okaka 89
LAZIO86 Muslera25 Cribari28 Stendardo26 Radu2 Lichtsteiner
33 Baronio8 Matuzalem
11 Kolarov17 Foggia10 Zarate9 Rocchi
All. Ballardini
1 Bizzarri87 Diakite6 Dabo
81 Del Nero32 Brocchi23 Meghni21 Inzaghi
MARCATORI
10 reti: Di Natale (Udinese)
9 reti: Totti (Roma)
8 reti: Pazzini (Sampdo-ria); Milito (Inter);
7 reti: Hamsik (Napoli)
PROSSIMI TURNI(13-12-2009) (20-12-2009)
ATALANTA INTERBARI JUVENTUS
CAGLIARI NAPOLICATANIA LIVORNOCHIEVO FIORENTINA
LAZIO GENOAMILAN PALERMOPARMA BOLOGNA
SAMPDORIA ROMASIENA UDINESE
BOLOGNA ATALANTAFIORENTINA MILAN
GENOA BARIINTER LAZIO
JUVENTUS CATANIALIVORNO SAMPDORIA
NAPOLI CHIEVOPALERMO SIENA
ROMA PARMAUDINESE CAGLIARI
1313
dirle: guarda che domenicanon possiamo vedere la parti-ta assieme, perché io sarògiù. Sì, proprio giù in campo.Lei pensò ad uno scherzo e siconvinse solo quando lessel’annuncio della formazionedella Roma sul giornale delsabato precedente”.Quel derby del 14 marzo del1971 si aprì sugli spalti giallo-rossi con un potente coro di“Ve mannamo in serie B!” LaLazio, infatti, tornata sotto laguida del gaucho argentinoJuan Carlos Lorenzo, naviga-va in acque tempestose. Gliardori giovanili di Wilson eChinaglia non bastavano acompensare i languori senilidi gente come Nello Governa-to o Rino Marchesi. La serie Bera davvero ad un passo. “Incampo - continua Stefano Pel-legrini – noi non pensavamocerto a queste cose. Io, poi,catapultato in quel modo suun palcoscenico del genere,cercai di fare il mio meglio,
LL ’esordio in serie Aè per ogni ragaz-
zo che si avvicina alcalcio (è persino unabanalità dirlo), il so-gno che muove l’im-pegno e la voglia dicrescere in questosport. E il giorno chearrivi a realizzarloquesto sogno (oggisiamo di banalità inbanalità) tocchi il cie-lo con un dito e nonte lo scordi più.Ecco, se a questo aggiungia-mo che sei romano e romani-sta ed il giorno fatidico deiprimi calci nella massima se-rie arrivano a nemmeno 18anni in un derby, beh arrivi adessere un caso quasi unico.A Stefano Pellerini, romanoclasse 1953, è successo pro-prio così. Sentiamo il suo rac-conto: “Ero in ritiro con laprima squadra a Grottaferra-ta, in vista del derby del 14marzo del 1971. Io giocavonella Primavera, ma HelenioHerrera mi portava spesso frai più grandi. Mi avvicinò e midisse: Pellegrini, si prepari,perché domenica lei gioca (ilMago dava del lei a tutti, an-che ai ragazzini, ndr). Poteteimmaginare il tuffo al cuore…Un anno prima ero spessocon gli Allievi della Tevere Ro-ma e ora avrei esordito in se-rie A, e contro la Lazio. Laprima cosa che mi venne difare fu quella di telefonare al-la mia fidanzata di allora per
Roma-Lazio nel passato
Derby e batticuoreaiutato dai miei com-pagni più grandi”.Non fu male per nientela prestazione del gio-vane Pellegrini, tantoche il Corriere delloSport, in una ricostru-zione ironica della par-tita e dell’atmosfera,scrisse che fu uno deipochi a non capire l’a-ria di un pari già scrit-to per dare una ma-no… ai cugini. Un’auto-rete di Santarini ed un
gol di Chinaglia per la Lazio, igol di risposta di Zigoni e Sal-vori, fissarono il punteggio sul2-2. Ma quel punto non bastòa salvare la Lazio che scese inB. Qualche anno più tardi,nella stagione ’75-’76, però,un gol con la Roma di Pelle-grini, salvò effettivamente laLazio dall’ennesima retroces-sione. “Successe nell’ultimapartita della stagione. Noigiocavamo contro l’Ascoli cheera in lotta per non retroce-dere proprio con la Lazio. Imarchigiani erano in vantag-gio con un gol di Silva e ibiancazzurri pareggiavano aComo. Quei risultati li con-dannavano alla B. Io, però,segnai il gol dell’1-1. La Laziosi salvò, l’Ascoli andò in serieB. Così allo stadio fui insultatoferocemente per il resto dellapartita. E, una volta tornato acasa, subii pure i rimbrotti dimia moglie, marchigiana etifosa dell’Ascoli”. E lì finì lasua carriera nella Roma
pag
ined
istoria
AApprendo, da al-cuni amici più
addentro di me allequestioni cestistichedella Capitale, chedomenica scorsa,durante la partitadella Virtus controCantù, al Palalotto-matica campeggiavauno striscione con-tro la gestione so-cietaria dei fratelliToti, accusati di non spendere, di non a-ver allestito in dieci anni una squadravincente. Ora, tra i miei tanti difetti c’èquello di avere la memoria lunghissimae, forse a causa di una qualche nevrosi,di non riuscire a dimenticare neppurequestioni marginali, ormai datate e di-menticate dai più come, ad esempio, ilfatto che per più di un anno molti roma-nisti invocarono, qualche stagione orso-no, l’avvento dei fratelli costruttori anchenel calcio, in modo tale da, dicevano an-che allora, sbarazzarci dei Sensi, padreprima e figlia poi. Anche allora apparivalampante che una società di calcio ha co-sti perlomeno dieci volte superiori ad un
club di basket e che,con tutto il rispettoper i Toti che tra l’al-tro non si sono maiesposti in prima per-sona, chi non riescea far entrare una so-cietà stabilmente nelGotha cestistico, dif-ficilmente potrà ac-cedere a quello cal-cistico. Vado a scar-tabellare, oggi, nel
solaio delle vecchie polemiche, perchésiamo reduci da due settimane di divisio-ni cittadine e polemiche innescate dai si-nistri àuguri (notare l’accento) che han-no cominciato ad auspicare una salvifica(sic) retrocessione in B pur di sbarazzar-ci, oggi come allora, dei Sensi. Siano es-si prestigiosi senatori della stampa ro-mana o teneri virgulti radiofonici sappia-no che, con tutte le critiche che anchenoi abbiamo da riservare a questa ge-stione (mercato, comunicazione ecc.) traqualche tempo ricorderemo anche que-sta loro ultima amenità, che siccome sia-mo buoni e tanto, ma tanto romanisti, cilimitiamo a considerare tale.
La memoria lunga
"IL MARE DI ROMA"di Tonino Cagnucci
Daniele De Rossi raccontato in un libro
dal 28 ottobre in tutte le librerie
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PPer capire cosa vuol dire “avere unapassione” basta ascoltare Ornella
Roddi mentre parla della Roma. Volto fem-minile della domenica calcistica di Dahlia Tv,spalla di Claudio Lippi nella trasmissione“Dahlia in campo”, è una delle rivelazionidella nuova stagione televisiva. Voce dolce,idee chiare, ForzaRoma ha voluto intervi-starla per capire quanto l’amore per laRoma trovi spazio tra la carriera sul piccoloschermo ed il mestiere di vigile urbano.
Conduttrice, tifosa e... vigilessa: le trevite di Ornella Roddi“In effetti è un po’ strano... Ormai sono 10anni che faccio parte del corpo dei Vigili Ur-bani, appena entrata ho chiesto di lavorarepart-time per poter continuare a lavorarenel mondo dello spettacolo. Se penso alleprime volte in cui ho indossato la divisa miviene da ridere: nessuno mi prendeva sulserio! Con il tempo mi sono un po’ “scafata”e, fra un posto di blocco ed una multa, sonoriuscita ad acquisire un pizzico di autorità...Ora la gente spesso mi riconosce, quandonon lavoro (per chi fosse interessato la zo-na è il XIX municipio ndr) chiedono di me,la cosa mi fa piacere ma mi imbarazza unpo’...”.
Se parliamo di Roma?“Bè, la Roma fa parte della mia vita da
tutto mio, mi trovo molto bene a Dahlia Tve mi piacerebbe continuare nel processo dicrescita professionale che ho intrapreso. Ilrapporto che ho con tutta la redazione èfantastico, mi sento stracoccolata da tutti,è una bella cosa trovare un ambiente di la-voro in cui sei stimata ed apprezzata. Or-mai sono 5 anni che mi occupo di calcio enon ti nascondo che la visibilità che per-mette di ricevere questo sport è tanta, d’al-tro canto è necessario avere una buona do-se di preparazione perchè chi segue le par-tite è praticamente un esperto. Sarebbefantastico continuare su questa emittente,magari con lo stesso staff, ma con un pro-gramma condotto da Ornella Roddi”.
sempre. Conmio padre emia sorella an-davamo spes-so allo sta-dio, anchemia madre,che è delCagliari, hafinito per di-ventare una simpatiz-zante giallorossa. Ricor-do che in vacanza nonfacevamo un passosenza una radiolina ouna televisione che cidessero notizie sullaRoma, sul mercato esul ritiro estivo... Ro-ba da matti. Devo dire che la passione per ilcalcio mi è tornata utile anche a livello la-vorativo: in studio riesco a distinguere an-che aspetti tecnici quali il fuorigioco, glischemi in campo e la tattica adottata dallesquadre. Una cosa non comune per una ra-gazza...”
Il giocatore a cui ti senti più legata“Se dico Totti sembro banale? Non può cheessere lui il calciatore che considero unsimbolo. E’ vero che nel tempo ho apprez-zato anche Giannini, oltre ad essere bello
emanava un carisma particolare, da capita-no vero. Avevo un suo pupazzetto che te-nevo come una reliquia...”
Il momento più bello vissuto con la Ro-ma?“Senza dubbio lo scudetto. Pochi minutidopo il fischio finale di Roma-Parma ero alCirco Massimo, un tripudio di bandiere edi colori, un’immagine che porterò conme per sempre vista anche la difficoltànel riviverne uno simile.”
Il capitolo che vorresti rimuoveredalla storia romanista?“Sai, non sono una persona che si lasciafacilmente prendere dallosconforto, sono estrema-mente dispiaciuta per que-
sto inizio di stagione: unaconfusione totale, la squadrane esce ridimensionata ri-spetto agli obiettivi estivi.Secondo me il problema de-riva da una scarsa forma fi-sica abbinata ad una men-tlità non proprio combatti-va...Qui me la prendo anchecon Rosella Sensi, in questomomento non gode di tuttala mia simpatia e dovrebbetrovare il modo per “smuove-re” i calciatori. Di questopasso si potrà lottare per unbuon posto in Europa, spe-riamo che il mercato di gen-naio porti qualcosa di buono.”
Per finire: un sogno“La mia aspirazione è quelladi condurre un programma
Ornella Roddi (Dahlia TV)
“La mia è una vitagiallorossa”
infoline:6/5810721
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