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Foto FABIO ROSSI

Forza Roma di Roma-Fiorentina

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Forza Roma di Roma-Fiorentina

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Foto

FABIO

RO

SSI

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33

LLa vittoria di Siena è servita per la classifica, ma è sta-ta una vera e propria minestrina riscaldata, una pie-

tanza alla quale la tifoseria giallorosa non era più abituatada cinque anni.Nemmeno l’arrivodi un allenatoreromano e romani-sta è riuscito acalmare la rabbiadel popolo roma-nista che sin dallasconfitta contro ilGenoa ha capitoche quest’anno cisarà da soffrire. Etanto. Giovedì poi, in Svizzera, è arrivato il cucchiaio di a-ceto che ha reso il piatto ancora più disgustoso. Una squa-dra allo sbando, sia dal punto di vista fisco che psicologi-co. L’anno scorso abbiamo cominciato la preparazione perultimi, quest’anno, invece, per primi, ma visti i primi risul-tati e dalle prime prestazioni non si direbbe. Ora arriva ilmomento più delicato. La Roma sta cadendo a pezzi, il belgiocattolo al quale eravamo abituati nell’era Spallettianaha le pile scariche ed il telecomando non funziona più.Già, il telecomando. Mi riferisco soprattutto alla proprietàche dimostra giorno dopo giorno di non riuscire tenere inmano la situazione, di peccare di progettualità, di proce-dere solo a fari spenti, ma nel senso di brancolare nelbuio. L’argomento dello stadio ne è stata l’ultima dimo-strazione. Il tempo passa e non si riesce davvero a vederela luce. Sembra proprio essere tornati ai giorni da incubovissuti nel periodo dei quattro allenatori in una stagione. Equesto non puo’ andare bene. A nessuno!

Impaginazione

Renato Bosco

Fotografie

Luciano e Fabio Rossi

Direzione e redazione

Via dei Giornalisti, 55 - 00135 Roma

Tel. 06.35450641 - 334.3405952

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QUINDICINALE DI SPORT, CULTURA E SPETTACOLOAnno XIII - Numero 14 - Domenica 20 settembre 2009

Direttore responsabile

Massimo [email protected]

Spalletti e leinutili dimissioni

Del contenuto degli articoli e degliannunci economici e pubblicitari sonolegalmente responsabili i singoli autori.

È vietata la riproduzione anche parzialedi testi, grafica, immagini e spazipubblicitari realizzati dalla Publimas.

[email protected]

edito

riale

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QQuesta la desolante con-clusione a cui ci tocca

giungere dopo aver aperto de-finitivamente gli occhi sulmalcostume dilagante neglistadi europei, in campo e su-gli spalti, in proporzione va-riabile a seconda delle latitu-dini. La vetusta formula “Malcomune mezzo gaudio” sta-volta non ci deve minimamen-te risollevare, anche perchétutto ciò che di poco urbanovediamo negli altri campionati quasisempre l’abbiamo visto nel nostro, in ge-nere con delle aggravanti. L’ultima “im-presa” in tema di provocazione e malco-stume l’abbiamo vista nella tanto decan-tata Premier League, Manchester City-Arsenal, con Adebayor, ex di lusso che“castiga” gli ex compagni dei Gunners epoi pensa bene di fermarsi ad esultaresotto il settore dei suoi ex-sostenitori, ir-ridendoli e fomentando la loro reazionebecera, della quale fra l’altro fa le speseuno steward colpito da un oggetto con-tundente: una modalità molto “latina” diintendere il rapporto con l’avversario, al-tro che spirito anglosassone. Se peròrientriamo nei confini patri, scopriamoche c’è sempre un peggio del quale diffi-cilmente ci soffieranno il primato, perchéun conto è irridere, irresponsabilmente

certo, una tifoseria avversaria, un contoè pensare, anche soltanto pensare, di in-nervosire un avversario inneggiando allatragedia di un suo parente scomparso indrammatiche circostanze. Dovevamo ve-dere, più che altro sentire, anche que-sta: è accaduto a Siena con Daniele DeRossi, alla fine emotivamente molto pro-vato dal reiterato insulto, veramente in-fame oltre che becero ed animalesco.Eppure Siena, bomboniera d’Italia, cen-tro tra i più vivibili e civili d’Europa, nondovrebbe esprimere queste becere e-spressioni di disagio metropolitano, ciecaviolenza verbale ed ignoranza dei valoripiù elementari. Qual è allora il problema?La questione è semplice: sono le città,quelle piccole e ben tenute, ad esseredefinibili “a misura d’uomo”, qualche vol-ta; gli stadi, quelli mai.

Tutto il mondo è(Bel)paese

l’avvelenata

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che con l’ultimo Spalletti una partita nata malemoriva…peggio, difficilmente riuscendo, all’uo-mo di Certaldo, il sovvertimento in corsa dell’i-nerzia di una gara messasi e sviluppatasi sottomalsani auspici. Se Ranieri riuscirà laddoveoggettivamente Spalletti ha fallito, cioè nel far

indossare, quando occorre, latuta da operao a chi vuole solomettersi in ghingheri, la Romaavrà colmato una lacuna che,anche nell’età dell’oro, costituivauna tagliola nel raggiungimentodell’obiettivo prefissato (ci ven-gono, ad esempio, subito inmente gli imperdonabili pareggicon Empoli e Livorno nella sta-gione del quasi-scudetto).La seconda: nelle prime righe,scherzavamo sulla bizzarra for-mazione partorita da Ranieri, ma

al di là di nomi, numeri e schemi, la rosa gial-lorossa, eccellente e competitiva, presentaquelle lacune (perfettamente circostanziate daSpalletti…) che le impediscono, a meno di e-venti impronosticabili (ma salutati con benedi-zione) di lottare per il vertice assoluto, i primidue posti per essere più chiari.Tanto per restare al famigerato centravanti, èassai probabile che esso mancherà a Ranierifors’anche più di quanto lo sarebbe stato perSpalletti, visto che il testaccino si affida più al-l’estro dei singoli che alla bontà dello spartito,mentre l’uomo di Certaldo ha brillantementesopperito, per quanto ha potuto, all’assenzadell’uomo-gol per antonomasia con la raffinatacifra estetica del suo gioco corale.Comunque la si pensi, basta rimpiangere quel-lo che poteva essere e non è stato, sia a livellotecnico che societario: a Trigoria devono lavo-rare tutti sodo per l’unico scopo che conti ve-ramente, il bene supremo della Roma, chepassa fondamentalmente (se non esclusiva-mente) per i suoi successi sulle distese verdi i-taliane ed europee.Il resto è chiacchiericcio da Bar (con tutto il ri-spetto), cibo quotidiano e gustoso per i tifosima che non fa gol alla Totti, non tira punizionialla Riise, non recupera palloni alla De Rossi.

Basta guardarsi indietroLLa prima formazione di Ranieri sembrava

decisa da….Rosella Sensi. Una sola puntain campo, ovviamente Totti, un solo volto nuo-vo, Burdisso, rispetto alla fallimentare stagio-ne precedente. Come a dire: Spalletti si è bat-tuto, sino a perdere il posto, per il centravanticon spiccata attitudine al giocoaereo, e io ti dimostro che nonserviva, schierando l’eterno Tottiin campo e il tris di punte Bapti-sta-Vucinic-Menez sulla panchi-na di Siena.Stiamo ovviamente scherzando,la sfera tecnica è di assoluta (eci mancherebbe…) pertinenza diClaudio Ranieri e del suo team ed’altronde il testaccino ha poispiegato a taccuini, microfoni etelecamere la ratio di una scelta,diciamo così, conservativa almomento di dare al quarto uomo la distintacon i nomi dei 18 giallorossi impiegabili. Vole-va, Ranieri, dare nerbo, sostanza e solidità adun gruppo scosso, indebolito dai rovesci d’av-vio stagione, e mettere in campo interamenteo quasi il nucleo fondante della Roma che fu(neanche tanto tempo fa) intendeva soddisfa-re quella esigenza di compattezza.Tra le intenzioni e la realtà, com’è noto, ci pas-sa un oceano, ma in ogni caso non potremmomai sapere se una squadra così concepita a-vrebbe reso al meglio, poiché un infortunio hatolto di mezzo Brgihi quasi subito, “costringen-do” Ranieri ha inserire una delle tre punte chefacevano bella mostra di sé in panchina. Pos-siamo discutere se sia stata premiante la deci-sione di mandare in campo Baptista, ma que-sto è un discorso ormai stucchevole, accade-mico.Un paio di riflessioni e di letture critiche peròsi possono licenziare, dopo l’avventurosa vit-toria di Siena. La prima: forse è presto pertrarre un giudizio definitivo in questo senso,ma il tecnico testaccino sembra almeno aver i-niziato con profitto il lavoro di “rafforzamento”mentale, psicologico del gruppo; non esiste lacontroprova, è vero, ma l’impressione, corro-borata da una serie di precedenti in materia, è

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SSe la Roma ha già annunciato il progettoper costruire il suo stadio, presto po-

trebbe farlo anche la Fiorentina: il nuovosindaco Matteo Renzi, infatti, non ha mainascosto l’idea di costruire un nuovo im-pianto. Se quest’ipotesi dovesse diventarerealtà la famiglia Della Valle potrà finalmen-te fare degli ulteriori investimenti che at-tualmente non si può permettere di fare. Ildirettore sportivo Corvino, infatti, ha spie-gato che la campagna acquisti estiva è sta-ta fatta con i soldi della cessione di FelipeMelo alla Juventus. La tifoseria, però, non èstata affatto contenta di questa scelta societaria, ed hapesantemente contestato la famiglia Della Valle. I suppor-ters toscani non hanno tutti itorti visto che dopo il falli-mento della società di CecchiGori non vedono la lorosquadra vincere trofei, manon hanno nemmeno tutte leragioni. E’ partito Felipe Me-lo, ma non sono arrivate del-le mezze figure. Marchionni eDe Silvestri sono due ottimigiocatori, così come Cristia-no Zanetti, malgrado soffra dei soliti problamei muscolari

che a Roma conosciamo bene. E’ ri-

masto Prandelli,un allenatore cheda quando è arrivato a Firenze hafatto benissimo, e poi sono rimasti

tanti giocatori che lo scorsoanno prima, ed il mese diagosto poi, sono stati pro-tagonisti della qualificazio-ni in Chamions League.Frey è sempre un grandis-simo portiere, e non giocatitolare nella nazionalefrancese perché in panchi-na c’è un incompetente co-

me Domenech. Jovetic è sempre unpunto fermo della rosa, così comeGilardino, un attaccante che ai gial-lo rossi ha sempre fatto gol. E’ ri-masto anche Mutu, che lo scorsoanno è stato ad un passo dalla Ro-ma, e che per motivi “strani” non èmai arrivato. Meglio così...alla fine.Tra i tanti problemi economici cheRosella Sensi sta attraversando cisarebbe stato pure quello di un gio-catore condannato a pagare dicias-sette milioni di euro al Chelsea peraver rotto il contratto che lo legavaal club per una vecchia e tristestoria legata alla cocaina.

fiorentinaViola dalla rabbia

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15

ZANETTI

1

FREY

5

GAMBERINI2

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8

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PASQUAL25

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6

VARGAS

11

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24

SANTANA

IL MODULO4-2-3-1

66 77

DOMENICA 20 SETTEMBRE 2009 - STADIO OLIMPICO

ROMA-FIORENTINAPROBABILI FORMAZIONI

JUVENTUS 9SAMPDORIA 9GENOA 9INTER 7FIORENTINA 7LAZIO 6BARI 5UDINESE 4PARMA 4MILAN 4NAPOLI 3SIENA 3CHIEVO 3PALERMO 3ROMA 3BOLOGNA 2LIVORNO 2CAGLIARI 1CATANIA 0ATALANTA 0

CLASSIFICAROMA

Artur 25Motta 13Mexes 5

Juan 4Riise 17

Taddei 77De Rossi 16

Pizarro 7Menez 94

Totti 10Vucinic 9

Ranieri All.

Julio Sergio 27Burdisso 29Cassetti 77Antunes 15Perrotta 20

Cerci 24Guberti 21

FIORENTINA1 Frey

25 Comotto5 Gamberini2 Kroldrup

23 Pasqual15 Zanetti 14 Donadel24 Santana 8 Jovetic 6 Vargas

11 Gilardino

All. Prandelli

14 Natali 32 Marchionni10 Mutu20 Jorgensen19 Gobbi18 Montolivo35 Avramov

MARCATORI6 reti: Di Natale (Udinese)

3 reti: Hamsik (Napoli)

2 reti: Morimoto (Catania);Pellissier (Chievo); Eto'o, Mi-lito (Inter); Diego (Juven-tus); Cruz (Lazio); Pato (Mi-lan); Quagliarella (Napoli);Paloschi (Parma); Mannini,Pazzini (Sampdoria); Calaio'(Siena)

PROSSIMI TURNI(23-9-2009) (27-9-2009)

SIENA CHIEVOINTER NAPOLI

BOLOGNA LIVORNOLAZIO PARMA

UDINESE MILANFIORENTINA SAMPDORIA

BARI CAGLIARIPALERMO ROMAATALANTA CATANIA

GENOA JUVENTUS

SAMPDORIA INTERLIVORNO FIORENTINA

NAPOLI SIENAJUVENTUS BOLOGNA

CATANIA ROMAPARMA CAGLIARILAZIO PALERMO

CHIEVO ATALANTAUDINESE GENOA

MILAN BARI

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Foto FABIO ROSSI

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1111

Domenica 23 agosto 2009

GENOA-ROMA 3-2

GENOA (3-4-3): Amelia, Papastathopolous,Biava, Moretti; Rossi, Zapater, Juric, Modesto(1’st Criscito); Mesto (1’st Palacio), Crespo(25’st Figueroa), Sculli. A disposizione:Scarpi, Tomovic, Kharja, Milanetto. Allenato-re: Gasperini

ROMA (4-2-3-1): Artur, Motta, Burdisso, An-dreolli (32’st Riise), Cassetti; De Rossi, Pizar-ro; Taddei (27’st Brighi), Menez, Guberti(30’st Cerci); Totti. A disposizione: J. Sergio,Tonetto, Faty, Esposito. Allenatore: Spalletti

Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno Assistenti: Niccolai-PapiQuarto Uomo: Damato

Marcatori: 4’st Criscito, 9’st Taddei, 19’stTotti, 24’ st Zapater, 38’ st Biava

Note: recupero pt 0, st 4Ammoniti: Zapater, Modesto, Moretti, An-dreolli, Biava, Cassetti

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1212 1313

Domenica 13 settembre 2009

SIENA-ROMA 1-2

SIENA (4-3-1-2): Curci, Terzi, Ficagna, Bran-dao, Del Grosso; Vergassola, Codrea, Fini;Ghezzal (dal 34’st Jajalo); Calaiò (dal 21’st Ja-rolim), Maccarone (dal 27’st Reginaldo). A di-sposizione: Pegolo, Rosi, Rossi, Ekdal. Alle-natore: Giampaolo

ROMA (4-4-1-1): J. Sergio, Cassetti, Mexes,Juan (dal 15’st Riise), Burdisso; Perrotta, Bri-ghi (dal 16’pt Baptista; dal 26’st Vucinic), DeRossi, Taddei; Pizarro; Totti. A disposizione:Artur, Motta, Faty, Menez. Allenatore: Ra-nieri

Arbitro: Damato di BarlettaAssistenti: Copelli - Carrer

Marcatori: 26’pt Maccarone, 28’st Mexes,44’st Riise

Note: Recupero 2’pt, 4’st. Espulso: Codrea(doppia ammonizione) Ammoniti: Cassetti,De Rossi, Terzi, Mexes. Angoli: 5-13.

Domenica 30 agosto 2009

ROMA-JUVENTUS 1-3

Roma (4-3-1-2): Julio Sergio; Cassetti,Mexes; Burdisso; Riise (dal 26’st Vucinic);Taddei (dal 1’st Tonetto); De Rossi; Pizarro;Perrotta (dal 35’st Cerci); Menez; Totti. A di-sposizione: Artur, Juan, Motta, Guberti. Al-lenatore: Spalletti

Juventus (4-3-1-2): Buffon; Grygera, Can-navaro, Chiellini, De Ceglie (dal 29’st Legrot-taglie); Thiago; F.Melo; Marchisio (dal 17’stCamoranesi); Diego (dal 39’st Poulsen); Ia-quinta; Amauri. A disposizione: Manninger,Molinaro, Del Piero, Trezeguet. Allenatore:Ferrara.

Arbitro: Gianluca Rocchi (Firenze)Marcatori: 24’pt e 22’st Diego, 35’pt De Ros-si, 48’st Melo

Note: Recupero: 1’pt, 5’st. Ammoniti: Gryge-ra, Tiago, Marchisio, De Rossi, Taddei, Diego,Perrotta. Spettatori paganti: 30560

Page 8: Forza Roma di Roma-Fiorentina

sela fino in fondo. Anche laRoma è in piena rincorsa e nelmirino ha pro-prio il quartoposto occupatodai viola di Ba-tistuta. La gara è unmassacro gial-lorosso: primaPaulo Sergio,poi una dop-pietta dello scatenato Delvec-chio ed infine una pennellatasu punizione del Capitano, di-segnano un 4-1 senza appel-lo, che istalla la Roma alquarto posto, da dove i giallo-rossi non si sposteranno più,superando anche la Lazio no-nostante tutte e due i derbypersi in campionato. Solo laJuve “farmaceutica” di Lippi eAgricola, l’Inter del fenomenoRonaldo e l’Udinese strabi-liante di Zaccheroni saprannofare meglio. Nel dopopartita, Marco Delvecchio è debordante: “Si’, misento di poter sbattere questidue gol in faccia a chi sostie-

QQuel primo marzo del1998, l’inverno zemania-

no per la Roma sembrava ve-ramente finito. La squadra,nel girone di ritorno era addi-rittura in testa in quanto apunti realizzati (15 contro i 14della Lazio). Marco Del vec-chio, però, continuava a lan-guire in panchina. Il 4-3-3 delBoemo non gli conferiva pos-sibilità di fare quello per cui sisentiva più portato, l’attac-cante centrale. Lì c’era uncerto signor Abel Balbo. E an-che avesse accettato di spo-starsi a destra vi avrebbe tro-vato il positivo brasiliano Pau-lo Sergio. Di spostarsi a sini-stra, neanche ad immaginar-lo: quella zona era di compe-tenza di Francesco Totti, fre-sco Capitano su indicazione diAldair e ormai conclamato fe-nomeno del calcio nostrano.Ma il primo marzo, Marco Delvecchio, novello di paternità,ha la chance di scendere incampo dall’inizio, vista l’as-senza del centravanti argenti-no. E’ in forma, e vuol giocar-

pag

ined

isto

ria Roma-Fiorentina nel passato

Sotto il pancione: nientene che so segnare solo colcontagocce. Io il mio valore lo

conosco. E perquesto chiedevospazio, dopo cin-que mesi passatip r a t i c a m e n t esempre in pan-china. Magari nonsaro’ un bomberda venti reti astagione. Ma i gol

so farli anch’io, se mi fannogiocare”, dove il “se mi fannogiocare”, ha un destinatariopreciso: Zeman. Che infatti,da quella gara in poi non lotoglie più di formazione. Ma neanche la dedica al figlioappena nato è indolore per“Supermarco”. “Volevo farel’esultanza col pallone sottola maglia, alla moda brasilia-na. Ma i giocatori della Fio-rentina hanno capito tuttaun’altra cosa, pensavano vo-lessi perder tempo e per poconon finisce in rissa colossalee ce le diamo di santa ragio-ne. A fine gara, comunque,tutto risolto”.

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