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Foto FABIO ROSSI

Forza Roma di Roma-Milan

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Forza Roma di Roma-Milan

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Foto

FABIO

RO

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Una giustaaccelerata

[email protected]

edito

rialeLLa classifica attuale rispecchia fedelmente una stagioneche ancora è in grado di regalarci delle belle soddisfa-

zioni. Peccato per l’Europa League, competizione sfumatatroppo presto a causa di un incidente di percorso nel qua-le la Roma ha fatto tutto da sola. Campionato e Coppa I-talia, invece, so-no ancora nelmirino di ClaudioRanieri, con lapossibilità di cu-cire la stella d’ar-gento sulla ma-glia giallorossa edi tornare nel-l’Europa che con-ta. La partita diquesta sera diràla verità su qualeposto della primequattro la Romasarà in grado diconquistare. E’importante tenere sempre viva, fino alla fine, la determi-nazione e la caparbietà che ha saputo dimostrare, trannepoche eccezioni, questa Roma di Ranieri, squadra che siriconosce molto nello spirito e nella mentalità del suo tec-nico. Nel rush finale avremo l’apporto anche di Toni (espero prestissimo anche quello di Totti) e già vederlo incampo viene voglia di fare il gesto dell’orecchio. Forza ra-gazzi, il curvone è finito e adesso sul rettilineo bisognaaffondare sull’acceleratore. Senza sbandare, però.

Impaginazione

Renato Bosco

Fotografie

Luciano e Fabio RossiAndrea Caloro

Direzione e redazione

Via dei Giornalisti, 55 - 00135 Roma

Tel. 06.35450641 - 334.3405952

Stampa :

Almadue srl

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Reg. Trib. Roman. 485/96 del 1.10.96

QUINDICINALE DI SPORT, CULTURA E SPETTACOLOAnno XIV - Numero 6 - Sabato 6 marzo 2010

Direttore responsabile

Massimo [email protected]

Del contenuto degli articoli e degliannunci economici e pubblicitari sonolegalmente responsabili i singoli autori.

È vietata la riproduzione anche parzialedi testi, grafica, immagini e spazipubblicitari realizzati dalla Publimas.

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sua immensa classe in altalena e non con laprepotenza di un caterpillar di qualche tem-po fa.Non siamo esperti in preparazione atletica,ma, memori delle “elettrizzanti” sfide estivecon Genk e Kosice, ci aspettiamo da un mo-mento all’altro una fisiologica flessione del-la brillantezza e della resistenza, e forse, imomenti di black-out brevi ma intensi sof-ferti contro Panathinaikos e Napoli, possonoanche essere catalogati sotto la voce stan-chezza. D’altronde, forse la coerenza è la virtù degliimbecilli, ma bisogna ogni tanto ricordarsicosa scrivevamo (e c’era una maggioranza“bulgara” a pensarla nello stesso modo) almomento della fine della campagna acqui-sti virtuale della Roma e del conseguenteabbandono di Spalletti.Pensavamo, quasi tutti, che la Roma fossea un passo dal baratro finanziario e tecnico.I calciatori e Ranieri ci hanno fatto “vergo-gnare” di quelle apocalittiche previsioni, maanche le imprese più straordinarie hannobisogno di normalità.

NNon sappiamo se esista un rapporto dicausa-effetto tra i primi vagiti di un

sogno (utopia?) chiamato scudetto e lacomparsa, sul volto della Roma, di rughe eocchiaie. Non sappiamo, perché non c’è la contropro-va, se l’idea, nell’intimo dei calciatori forsemeno sommessa ed embrionale di quantoRanieri manifestava con decisione al co-spetto dei media, di perseguire un obiettivopiù grande (troppo?) della qualificazioneChampions, abbia fatto scattare una mollapsicologica frenante, negativa che ha pro-dotto l’eliminazione dalla Uefa (non riuscia-mo a chiamarla Europa League…) e duepunti persi a Napoli che fanno riallungare ledistanze dall’Inter (e dai…).Per quanto ci riguarda, non abbiamo maifatto viaggiare la mente aldilà del commen-devole lasciapassare per il più prestigiosopalcoscenico continentale. La Roma devetornare a giocare la Champions e basta, og-gi passo in più necessita della collaborazio-ne… delle due milanesi, ancora più attrez-zate, per una molteplicità di fattori, perconcorrere al tricolore.Ciò non toglie che stasera i giallorossi sonosicuramente in grado di sgambettare Ro-naldinho e soci, perlopiù orfani di Pato. LaRoma, con un Totti con qualche anno e dueinfortuni gravi in meno, potrebbe lottareper lo scudetto con il vento in poppa, masiccome coi se e i ma non si fa la storia enemmeno la cronaca, dobbiamo abituarci aconvivere con un capitano che dispensa la

Quel bisogno dinormalità

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presenze e 17 reti conla maglia giallorossa dal1979 al 1987. Una carrieragloriosa, ma anche difficile lasua, funestata da due infortu-ni gravissimi (ancora più gravidi oggi, visti i tempi e le tecni-che chirurgiche e di recupero)alle ginocchia, che gli costaro-no la prima volta la convoca-zione ai mondiali dell’82 conla nazionale di Bearzot, e laseconda la partecipazione allaCoppa dei Campioni con laRoma, con annessa finale nel1984. Una carriera da calcia-tore, dicevamo, completa-mente spesa fra Roma e Mi-lan. D’altra parte, quasi unsegno del destino, la sua pri-ma partita in serie A, il 16settembre del 1979, a ventianni appena compiuti, fu pro-prio un Roma-Milan. Andiamoa rivisitarlo. La Roma si pre-senta con: P. Conti; Spinosi,Amenta; Benetti, Turone,Santarini; B. Conti, Di Barto-lomei, Pruzzo, Ancelotti, DeNadai. All.: Liedholm. Il Milan,con sul petto lo scudetto e lastella conquistati la stagioneprecedenti con Liedholm inpanchina, risponde con: Al-bertosi, Collovati, Maldera; DeVecchi, Bet, Baresi; Novellino,Buriani, Antonelli,, Morini,Chiodi. Arbitra Michelotti in unOlimpico talmente pieno da

AAMilano lo chiamavano ilromano. Perché da Roma

aveva portato nel Milan diBerlusconi il suo accento emi-liano-romanesco, e ancheperché quando rientrava neglispogliatoi, dopo una partitadisputata, la prima cosa chedomandava era: “che ha fatto‘a Maggica?”. Lui a Roma halasciato un pezzo di cuore eneanche gli strepitosi successiottenuti coi rossoneri comegiocatore e come allenatore,o la nuova avventura a Lon-dra alla corte di Abromovich,

tra i lussi di Chelsea (intesicome squadra e come quar-tiere della Capitale inglese)potranno restituirgli. Lo ab-biamo sentito dire più di unavolta che, magari senza sape-re come e quando, lui suquella panchina dell’Olimpicoun giorno o l’altro vuole es-serci. E dalla parte giusta,quella giallorossa. Stiamo parlando, è chiaro, diCarlo Ancelotti, reggiano diReggiolo, classe 1959, 227

far registrare il nuovo recordd’incasso. Il “Bimbo”, come lohanno subito ribattezzato nel-lo spogliatoio della Roma, haconquistato immediatamenteil Barone che lo ha promossotitolare fin dal precampionato,D’altronde, è costato una for-tuna considerata l’età e laprovenienza (Parma in serieC) e la concorrenza cui è statostrappato. Lui, in questo suoesordio, non delude le attese:gioca una buona gara e sfiorapersino in gol ribattendo ver-so Albertosi un colpo di testadi Pruzzo. A fine partita rice-verà i complimenti del Baronee dei suoi compagni, i tifosigiallorossi si innamorerannodi lui come di pochi altri gio-catori. Compirà l’impresa divincere uno storico scudetto,prima di dover lasciare la Ca-pitale complici anche le ri-strettezze economiche dallasocietà (Dino Viola, quasi inlacrime, il giorno della cessio-ne gli disse: “Vattene, primache ti buchi le ruote dellamacchina e resti qui a vita!”).A Milano vincerà tutto quelloche si può vincere. Ma sem-pre, al rientro negli spogliatoidopo una partita, chiederàansioso: “Che ha fatto ‘a Mag-gica?”

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isto

ria Roma-Milan nel passato

“Che ha fatto‘a Maggica?”

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Sabato 13 febbraio 2010

ROMA-CATANIA 1-0

ROMA (4-2-3-1): Doni; Cassetti, Burdisso, Juan,Riise; De Rossi, Brighi; Cerci (67' Perrotta), Me-nez (75' Faty), Taddei; Vucinic (81' Baptista). Adisp.:Lobont, Andreolli, Motta Tonetto. All.: C.Ranieri.

CATANIA (4-1-4-1): Andujar; Alvarez, Silvestre,Spolli, Capuano; Augustyn; Mascara, Izco, Llama(62' Martinez), Ricchiuti (71' Delvecchio); MaxiLopez. A disp.: Kosicky, Potenza, Terlizzi, Carboni,Morimoto. All.: S. Mihajlovic.

Arbitro: Mauro Bergonzi di Genova. Assistenti:Andrea Padovan e Mauro Tonolini. Quarto Uomo:Marco Guida di Torre Annunziata.

Marcatori: 17' Vucinic.

Note: Corner: 7-4. Fuorigioco: 1-3. Ammoni-ti: Mascara, Faty. Recupero: Primo Tempo: 1minuto. Secondo Tempo: 4 minuti.

Domenica 27 febbraio 2010

NAPOLI-ROMA 2-2

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagna-ro, (22' st Zuniga), Cannavaro, Rinaudo (35'st Cigarini); Maggio, Pazienza (18' st Denis),Gargano, Aronica; Hamsik, Quagliarella; La-vezzi. (Iezzo, Rullo, Bogliacino, Hoffer). All.:Mazzarri.

ROMA (3-5-2): Doni; Burdisso, Mexes, Juan;Motta, Taddei, De Rossi, Perrotta, Riise; Bap-

tista (30' st Faty), Vucinic. (Lobont, An-dreolli, Cassetti, Brighi, Cerci, Menez).All.: Ranieri.

Arbitro: Rizzoli di Bologna

Marcatori: nel st 14' Baptista (rig), 20'Vucinic, 29' Denis, 45' Hamsik (rig).

Note: spettatori: 60 mila. Ammoniti: A-ronica, Juan e Motta per scorrettezze,Quagliarella per comportamento non re-golamentare. Angoli: 10-1 per il Napoli.Recupero: 1' e 4'.

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Foto ANDREA CALORO

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“N“Non vinci lo scudetto perché hai un episodio a fa-vore, se arrivi primo è perché lo meriti”, sostiene

Leonardo. Da una parte è vero, ma sono anni che in Italiagli arbitraggi condizionano il campionato a favore dellesquadre del nord. Basta ricordarsi l’operato di Rosetti nelmatch di andata quando ha negato un rigore alla Romache grida ancora vendetta. Idem per quanto riguarda l'ar-bitraggio favorevole che i rosso neri hanno ricevuto a Barie a Firenze. Se il Milan è secondo in classifica è anchegrazie ai propri meriti: Leonardo non è un allenatore ec-celso, ma sa mettere in campo la sua squadra. La rosasarà composta da giocatori logori, ma che sono sempresempre pericolosi. Ci riferiamo alla classe del capricciosoRonaldihno, oppure a Beckham, un giocatore che è torna-to a Milano per assaporare l'ebbrezzadi un campionato vero. E poi c'è sem-pre la saggezza di Pirlo e Seedorf acentrocampo, e la fame di gol di Inza-ghi. Un encomio speciale va ad Ales-sandro Nesta: sarà tifoso della Lazio,ma nessuno si aspettava di rivederequesto grande campione dopo un an-no di stop forzato per problemi fisici.Thiago Silva, suo compagno di repar-

to, è un'altragrande certez-

za di questo Milan, così come Bone-ra, ritornato a buoni livelli dopo an-ni di buio. Mancherà Pato: l'infortu-nio muscolare patito contro l'Atalan-ta non è grave, ma non gli permet-terà di scendere in campo in unostadio dove lo scorso anno segnò

due reti ai giallo rossi. Inporta giocherà Abbiati, an-che se quest'anno Dida nonha sfigurato. Huntelaar, uni-co acquisto di grido dellascorsa estate, siederà inpanchina salvo sorprese del-l'ultima ora. Al suo posto cisarà Borriello, un centravan-ti che quest'anno ha dimo-strato definitivamente di es-sere un giocatore da Milan.

A differenza degli anni passati la so-cietà rosso nera si è ringiovanita:dal Torino è tornato Ignazio Abate,esterno di fascia destra che la Romaaveva seguito lo scorso. E' tornato,dopo anni di esperienza in giro perl'Italia, Luca Antonini, un ragazzomolto forte che può giocare sia e-sterno di fascia destra, o come di-fensore. E poi c'è Gian Marco Zigo-ni, attaccante acquistato dal Trevisoe figlio del grande Gianfranco Zi-goni, ex giocatore della RomaGianfranco.

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SABATO 6 MARZO 2010 - STADIO OLIMPICO

ROMA-MILANPROBABILI FORMAZIONI

INTER 58MILAN 54ROMA 51JUVENTUS 41NAPOLI 41PALERMO 40SAMPDORIA 40CAGLIARI 38GENOA 38CHIEVO 35FIORENTINA 35PARMA 33BARI 32BOLOGNA 31CATANIA 27UDINESE 27LAZIO 26LIVORNO 23ATALANTA 21SIENA 20

CLASSIFICAROMA

Doni 32Motta 13

Burdisso 29Juan 4Riise 17

Brighi 33De Rossi 16

Taddei 11Perrotta 20

Menez 94Vucinic 9

Ranieri All.

Lobont 1Mexes 5

Cassetti 77Tonetto 22

Faty 14Cerci 24

Baptista 19

MILAN12 Abbiati25 Bonera13 Nesta33 Thiago Silva18 Jankulovski16 Flamini21 Pirlo23 Ambrosini30 Mancini22 Borriello80 Ronaldinho

All. Leonardo

1 Dida20 Abate19 Favalli44 Oddo32 Beckham11 Huntelaar9 Inzaghi

MARCATORI19 reti: Di Natale (Udinese)15 reti: Milito (Inter)12 reti: Pato (Milan); Pazzini(Sampdoria)11 reti: Matri (Cagliari);Barreto (Bari); Gilardino(Fiorentina10 reti: Totti (Roma); Mac-carone (Siena)

PROSSIMI TURNI(14-3-2010) (21-3-2010)

BOLOGNA SAMPDORIACATANIA INTER

GENOA CAGLIARIJUVENTUS SIENA

LAZIO BARILIVORNO ROMA

MILAN CHIEVONAPOLI FIORENTINAPARMA ATALANTA

UDINESE PALERMO

ATALANTA LIVORNOBARI PARMA

CAGLIARI LAZIOCHIEVO CATANIA

FIORENTINA GENOAMILAN NAPOLI

PALERMO INTERROMA UDINESE

SAMPDORI JUVENTUSASIENA BOLOGNA

16

FLAMINI23

AMBROSINI

12

ABBIATI

33

THIAGO SILVA

21

PIRLO

30

MANCINI80

RONALDINHO

13

NESTA18

JANKULOVSKI

22

BORRIELLO

25

BONERA

IL MODULO4-3-3

Quel secondo tempoche salvò Leo

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RRQuanto piace anoi italiani il gu-

sto del paradosso;forse perché incasi-nati come siamo, pervederci chiaro nellenostre cose dobbia-mo per forza capo-volgerle, sovvertirle,trovare il vero attra-verso la sua negazio-ne. Tant'è che torna a parlare LucianoMoggi, di quando in quando e fin qui sipotrebbe liquidare la questione con lamotivazione che le sue esternazioni al-tro non sono che il canto del cigno ne-ro che si oppone strenuamente allasua sparizione,anche perché è declas-sato già in partenza dai pulpiti che sisceglie, gli ultimi che gli sono rimasti,senza nulla togliere a chi opera nel-l'informazione televisiva locale. Poiperò, e qui scatta il paradosso, accadeche una volta conosciuti i contenutidelle sue esternazioni e dopo tutti i di-stinguo obbligatori sulla figura del loroestensore, ci si accorge con amarezza

che Moggi,in fondo, seha ancora un titolo re-siduo per parlare èsolo e soltanto perchéla realtà che giudica,a tre anni di

distanza dallo scan-dalo che lo vide

principale imputato,non è più decorosa népiù cristallina della

sua; così, sempre di più col passaredel tempo, invece di dire, come face-vamo all'indomani della deflagrazionedello scandalo: "Ancora parla Moggi!",cominciamo a dire: "Vabbè alla fineMoggi però non è che abbia tutti i tor-ti...", soprattutto quando cita Galliani,Moratti e certe situazioni ben presentialla nostra attuale quotidianità calcisti-ca. E' uno spunto di riflessione, para-dossale appunto ma è, soprattutto,l'ennesima sconfitta del calcio italiano,talmente torbido da consentire a chipiù l'ha infangato di continuare a farglila morale. E poi c'è chi dice che gli sta-di si svuotano per colpa della pay-tv.

l’avv

elen

ata Paradossopoli

"IL MARE DI ROMA"di Tonino Cagnucci

Daniele De Rossi raccontato in un libro

dal 28 ottobre in tutte le librerie

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Organizzato dal R.C.Campo Testaccio-Utr

A RANIERI IL PREMIOCAMPO TESTACCIO

SS i è svolta martedì 2 marzo, in un noto risto-rante dell’Eur, la serata del Premio Campo

Testaccio, manifestazione ideata ed organizza-ta dal Roma Club Campo Testaccio, promos-sa nell’ambito dei festeggiamenti per il decen-nale dell’U.T.R. Il riconoscimento è andato al

tecnico giallorosso al termine di una serata cheha visto come ospiti d’onore anche AntonelloVenditti, Luca Franceschi il preparatore atleticodella Roma, e Stefania Okaka sorella dell’attac-cante in prestito al Fulham. “Ricevo questo pre-mio con piacere - ha detto Claudio Ranieri aicronisti nell’atrio del ristorante davanti l’entrata- sono andato ad altri due club e mi fa quindipiacere stare tra i tifosi. Quello che si istaura aRoma credo che sia unico quando l’ho fatto altrevolte...mi sembra più bello farlo a casa mia.Non sapevo di ricevere questo premio me lo a-vevano accennato e ricevere qualcosa di chi tiha accolto da quando eri bambino fa piacere. Itifosi allo stadio e il successo dei ragazzi, quan-do riempiremo l’olimpico vorrà dire che siamosulla strada giusta. Ho saputo che in poco tem-po Sono stati venduti i distinti la Tevere, questoci fa piacere e ci da molta energia per affrontareuna partita importante come quella contro il Mi-lan”.Il mister ha poi firmato tantissimi autografied ha posato alle foto ricordo con i soci presen-ti. Il Roma Club Testaccio ha regalato a Ranieriun libro che racconta la storia del mitico stadiodella Roma scudettata degli anni Cinquanta. “Inquesta foto, però, io non ci sono” dice ridendo iltecnico giallorosso. Gianluca Lengua

Cena sociale

IL R.C.MONTECITORIOBRINDA CON LUCA TONI

LL l centravanti giallorosso è stato l’ospite d’o-nore alla cena sociale del Roma Club Mon-

tecitorio, organizzata come sempre in modocertosino dal segretario del Club Sergio Coltel-lacci. Salutando i soci presenti il presidente delClub, Paolo Cento, ha detto “Questa serata èl’ennesima dimostrazione per radunare i tifosiche vogliono bene alla Roma. Dobbiamo starevicino alla squadra in un momento così delicato.Dobbiamo stare con gli occhi aperti perchè cisono troppi errori in questo campionato. A Mila-no possono piangere, quì a Roma no. Però io di-co una cosa: giù le mani dalla Roma. Non dob-biamo accontentarci del terzo posto, ma dobbia-mo cercare di superare il Milan e stare più vicinipossibili al’Inter che comunque è di un’altra ca-tegoria. A Napoli peccato per il pareggio, ma so-no certo che la squadra sabato sera rialzerà latesta”. Luca Toni, intanto, si alza e firma auto-grafi per tutti i presenti posando per le foto ri-

cordi in tutti i tavoli. “Sto meglio, speriamo difare festa insieme sabato sera. Ci tengo io e citiene tutta la squadra. Mi chiedete di fare gol?Strano... (e ride ndr)” le parole di Luca al mi-crofono rivolto ai soci del Club. Poi ai cronistiaggiunge “Sto meglio, in settimana lavorerò conil gruppo. Contro il Milan sarà una partita diffici-le, cercherò di dare il mio contributo. Anchequesta sera ho toccato con mano l’affetto dellagente. Sono molto calorosi nei confronti miei,della squadra e dei colori”

Ivo Mauro

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