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012 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 9, numero 39 dal 19 al 25 novembre 2012 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 39 2 CORDOGLIO Una drammatica successione di lutti ha colpito la Categoria nelle ultime settimane. Ci hanno lasciato Enrico Finetti (Firenze), Luca Funes (Belluno) Imma Della Valle (Napoli) e Sirio Pavan (Vicenza). Ricor- dando i Colleghi, ANMVI esprime profon- do cordoglio ai loro familiari. STEFANO Una sala della nuova sede dell’Ordine dei Medici Veterinari di Parma, è stata inti- tolata a “Stefano Toma”, il Collega 34enne tragicamente scomparso lo scorso gennaio. La cerimonia si è svol- ta il 14 novembre. RICERCA Per Ilaria Capua il suo mancato trasferi- mento nella torre della ricerca pediatrica, costruita a Padova dalla Fondazione Città della Speranza, non è una questione personale: “Se anche io rimango e altri 99 colleghi se ne vanno, non abbiamo ri- solto nulla. Il mio caso è l’esempio con- creto delle lentezze burocratiche che fre- nano la ricerca e che non sono più tol- lerabili”. STAMINALI Il Polo Veterinario di Lodi ha annunciato l’impiego di cellule staminali mesenchi- mali dell’amnios equino per la cura del- le tendinopatie del cavallo sportivo. La te- rapia segue anni di ricerca sull’isolamento, la caratterizzazione e l’impiego clinico di cellule staminali ottenute da placenta e cordone ombelicale della cavalla al mo- mento del parto. GUIDA ECOGRAFICA Cardiologia interventistica in guida eco- grafica. È una nuova tecnica messa a punto da un gruppo di ricercatori della Fa- coltà di Medicina Veterinaria di Perugia, coordinata da Francesco Porcello. So- stituisce il fluoroscopio con l’ecografo per la guida dei cateteri, annullando tutti i ri- schi connessi alla precedente modalità. BURN OUT Sono quasi tremila le compilazioni del questionario sullo stress professionale. L’elevata partecipazione all’indagine, proposta dal Collega Alessandro Schian- chi in collaborazione con la Facoltà di Psi- cologia di Parma e con il patrocinio di ANMVI, è specchio di un disagio che ri- flette le incertezze socio-economiche del momento nazionale. PER MILLE EURO AL MESE A PAGINA 8 VETERINARI IN FUGA DALL’ECM A PAGINA 3 A PAGINA 4 A PAGINA 9 A PAGINA 10 A PAGINA 11 IL CANE DA SOLO IN AUTO È MALTRATTAMENTO INTOSSICAZIONE DA ANTIDEPRESSIVI NON TRICICLICI INCONTRO DI FISIATRIA E RIABILITAZIONE AGGIORNAMENTI IN MEDICINA DEGLI ESOTICI LOCANDINA BREVI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA A ciascuno il suo farmaco Informiamo i proprietari sulla specie-specificità dei farmaci veterinari. E sul nostro ruolo. SECONDO I DATI DI ALMA LAUREA DOPO CINQUE ANNI DALLA LAUREA QUASI IL 20% DEI MEDICI VETERINARI NON HA ANCORA UN’OCCUPAZIONE. Questa situazione, una delle peggiori fra tutte le cate- gorie professionali, è però abbastanza condivisa con tutti i laureati al punto che c’è da chiedersi se nel nostro paese valga ancora la pena “sprecare” dai cinque ai sette/otto anni di vita per ottenere un titolo che spesso è solo un pez- zo di carta del tutto inutile a trovare un lavoro. La speranza di guadagno men- sile, parliamo di speranza visto che già trovare un lavoro per un laureato è mol- te volte un miracolo, si è decisamente ridotta negli ultimi anni mentre al contra- rio l’andamento inflazionistico avrebbe dovuto farla crescere, fosse anche di poco. Dal 2007 al 2010 il compenso che si aspetta un laureato è calato in me- dia del 10% non superando oggi l’aspettativa di mille euro mensili. Se poi il laureato è donna le speranze di guadagno sono ancora decisamente più bas- se limitandosi a circa 900 euro. Le donne sono purtroppo consapevoli che la crisi colpisce maggiormente loro rispetto ai colleghi uomini. Certamente il voto alto di laurea, un diploma magistrale, una specializzazione o un master, sono tutti elementi che rendono il laureto maggiormente ottimista per il suo futuro ma in molti settori anche questi non garantiscano più un’occupazione o un buon stipendio. Quello che è certamente importante è l’ateneo di provenienza che spesso fa la differenza e soprattutto le esperienze all’estero fatte presso u- niversità prestigiose o strutture particolarmente note per la loro qualità profes- sionale. Di sicuro i 1194 laureati in Medicina Veterinaria del 2011 ringraziereb- bero Dio se trovassero subito un lavoro da mille euro al mese. “EQUIVALENTE” È LA NEGAZIONE DI “SPECIE- SPECIFICO” Ci sono mille e più motivi per so- stenere la specie-specificità del farmaco veterinario. Volendo elen- carle non basterebbe lo spazio di questo editoriale. Non ripeteremo qui le ragioni, anche di carattere tossico- logico piuttosto che di efficacia, che ci portano a rivendicare una disponibilità terapeutica adeguata, con farmaci veterinari studiati, formulati e autorizzati per tutte le specie animali e per ogni esi- genza di cura. Soffermiamoci invece sulla prerogativa professionale: la terapia e la decisione sui tratta- menti (se, quali e quanti) è nostra esclusiva competen- za e nessuno può decidere per noi quale farmaco pre- scrivere. Nessuno può cam- biare la nostra scelta di cura e di prodotto. La tutela del- la nostra professione passa anche dal governo assoluto della terapia sul paziente animale, lungo tutto il per- corso di approvvigiona- mento, dall’ambulatorio alla farmacia, senza pericolosi cedimenti di terreno. E non parliamo di uso in deroga e nem- meno di costi. Parliamo di consape- volezza del fatto che il farmaco vete- rinario è l’arma numero uno delle no- stre prerogative terapeutiche, compresa la scelta di non ricorrervi affatto se la si- tuazione del paziente non lo richiede, se l’uso prudente e la lotta alle resi- stenze, sconsigliano un eccessivo ri- corso. Inoltre, attraverso la farmacovi- gilanza abbiamo la possibilità di incidere sulla sicurezza e sull’efficacia dei me- dicinali veterinari; dobbiamo guardare al farmaco specie- specifico come ad un progresso terapeutico, anche sot- to il profilo della tollerabilità e del be- nessere del paziente animale. Per far- ci interpreti verso i proprietari di questa consapevolezza abbiamo realizzato una locandina (v. pag. 8, ndr) da ap- pendere in sala d’attesa o anche solo da considerare come uno stimolo per riflettere sulla nostra titolarità terapeu- tica. Il pubblico è facile preda di mes- saggi populisti sui cosiddetti generici, che lasciano intendere che umano o veterinario tanto è lo stesso. Questa demago- gia nasconde in realtà un’of- fensiva verso la nostra pro- fessione: dire che un medi- cinale vale l’altro porta, pe- ricolosamente, a relativiz- zare il nostro ruolo. L’obbli- go della prescrizione con la sola specifica del principio attivo che qualcuno vor- rebbe imporci, in umana è stato bocciato dai medici di famiglia che hanno preteso e ottenuto la non so- stituibilità in farmacia della loro scelta di prodotto; al messaggio semplicista del risparmio si è contrapposta la re- sponsabilizzazione della spesa farma- ceutica attraverso l’uso prudente e me- dicalmente controllato dei medicinali, per qualità e quantità. Dai generici alle generalizzazioni il passo è breve e noi, per la responsabilità che abbiamo ver- so i nostri pazienti, non lo possiamo per- mettere. Carlo Scotti, Direttore Editoriale A.N.M.V.I Firma la petizione FIRMA Contro lo sfruttamento fiscale degli animali da compagnia

La Professione Veterinaria 39-2012

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La Professione Veterinaria 39-2012

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Page 1: La Professione Veterinaria 39-2012

012SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 39 dal 19 al 25 novembre 2012Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona39 2

CORDOGLIOUna drammatica successione di lutti hacolpito la Categoria nelle ultime settimane.Ci hanno lasciato Enrico Finetti (Firenze),Luca Funes (Belluno) Imma Della Valle(Napoli) e Sirio Pavan (Vicenza). Ricor-dando i Colleghi, ANMVI esprime profon-do cordoglio ai loro familiari.

STEFANOUna sala della nuova sede dell’Ordine deiMedici Veterinari di Parma, è stata inti-tolata a “Stefano Toma”, il Collega34enne tragicamente scomparso loscorso gennaio. La cerimonia si è svol-ta il 14 novembre.

RICERCAPer Ilaria Capua il suo mancato trasferi-mento nella torre della ricerca pediatrica,costruita a Padova dalla FondazioneCittà della Speranza, non è una questionepersonale: “Se anche io rimango e altri99 colleghi se ne vanno, non abbiamo ri-solto nulla. Il mio caso è l’esempio con-creto delle lentezze burocratiche che fre-nano la ricerca e che non sono più tol-lerabili”.

STAMINALIIl Polo Veterinario di Lodi ha annunciatol’impiego di cellule staminali mesenchi-mali dell’amnios equino per la cura del-le tendinopatie del cavallo sportivo. La te-rapia segue anni di ricerca sull’isolamento,la caratterizzazione e l’impiego clinico dicellule staminali ottenute da placenta ecordone ombelicale della cavalla al mo-mento del parto.

GUIDA ECOGRAFICACardiologia interventistica in guida eco-grafica. È una nuova tecnica messa apunto da un gruppo di ricercatori della Fa-coltà di Medicina Veterinaria di Perugia,coordinata da Francesco Porcello. So-stituisce il fluoroscopio con l’ecografo perla guida dei cateteri, annullando tutti i ri-schi connessi alla precedente modalità.

BURN OUTSono quasi tremila le compilazioni delquestionario sullo stress professionale.L’elevata partecipazione all’indagine,proposta dal Collega Alessandro Schian-chi in collaborazione con la Facoltà di Psi-cologia di Parma e con il patrocinio diANMVI, è specchio di un disagio che ri-flette le incertezze socio-economiche delmomento nazionale.

PER MILLE EURO AL MESE

A PAGINA 8

VETERINARI IN FUGA

DALL’ECM

A PAGINA 3 A PAGINA 4 A PAGINA 9 A PAGINA 10 A PAGINA 11

IL CANE DA SOLOIN AUTO È

MALTRATTAMENTO

INTOSSICAZIONE DA ANTIDEPRESSIVI

NON TRICICLICI

INCONTRO DI FISIATRIA

E RIABILITAZIONE

AGGIORNAMENTI IN MEDICINA

DEGLI ESOTICI

LOCANDINA

BREVI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

A ciascuno il suofarmacoInformiamo i proprietari sulla specie-specificità dei farmaciveterinari. E sul nostro ruolo.

SECONDO I DATI DI ALMA LAUREA DOPO CINQUE ANNI DALLALAUREA QUASI IL 20% DEI MEDICI VETERINARI NON HA ANCORAUN’OCCUPAZIONE. Questa situazione, una delle peggiori fra tutte le cate-gorie professionali, è però abbastanza condivisa con tutti i laureati al puntoche c’è da chiedersi se nel nostro paese valga ancora la pena “sprecare” daicinque ai sette/otto anni di vita per ottenere un titolo che spesso è solo un pez-zo di carta del tutto inutile a trovare un lavoro. La speranza di guadagno men-sile, parliamo di speranza visto che già trovare un lavoro per un laureato è mol-te volte un miracolo, si è decisamente ridotta negli ultimi anni mentre al contra-rio l’andamento inflazionistico avrebbe dovuto farla crescere, fosse anche dipoco. Dal 2007 al 2010 il compenso che si aspetta un laureato è calato in me-dia del 10% non superando oggi l’aspettativa di mille euro mensili. Se poi illaureato è donna le speranze di guadagno sono ancora decisamente più bas-se limitandosi a circa 900 euro. Le donne sono purtroppo consapevoli che lacrisi colpisce maggiormente loro rispetto ai colleghi uomini. Certamente il votoalto di laurea, un diploma magistrale, una specializzazione o un master, sonotutti elementi che rendono il laureto maggiormente ottimista per il suo futuroma in molti settori anche questi non garantiscano più un’occupazione o unbuon stipendio. Quello che è certamente importante è l’ateneo di provenienzache spesso fa la differenza e soprattutto le esperienze all’estero fatte presso u-niversità prestigiose o strutture particolarmente note per la loro qualità profes-sionale. Di sicuro i 1194 laureati in Medicina Veterinaria del 2011 ringraziereb-bero Dio se trovassero subito un lavoro da mille euro al mese.

“EQUIVALENTE” È LA NEGAZIONE DI “SPECIE- SPECIFICO”

Ci sono mille e più motivi per so-stenere la specie-specificità delfarmaco veterinario. Volendo elen-carle non basterebbe lo spazio diquesto editoriale. Non ripeteremo quile ragioni, anche di carattere tossico-logico piuttosto che di efficacia, che ciportano a rivendicare una disponibilitàterapeutica adeguata, con farmaciveterinari studiati, formulati e autorizzatiper tutte le specie animali e per ogni esi-genza di cura. Soffermiamoci invecesulla prerogativa professionale: la terapiae la decisione sui tratta-menti (se, quali e quanti) ènostra esclusiva competen-za e nessuno può decidereper noi quale farmaco pre-scrivere. Nessuno può cam-biare la nostra scelta di curae di prodotto. La tutela del-la nostra professione passaanche dal governo assolutodella terapia sul pazienteanimale, lungo tutto il per-corso di approvvigiona-mento, dall’ambulatorio alla farmacia,senza pericolosi cedimenti di terreno.E non parliamo di uso in deroga e nem-meno di costi. Parliamo di consape-volezza del fatto che il farmaco vete-rinario è l’arma numero uno delle no-stre prerogative terapeutiche, compresala scelta di non ricorrervi affatto se la si-tuazione del paziente non lo richiede,se l’uso prudente e la lotta alle resi-stenze, sconsigliano un eccessivo ri-corso. Inoltre, attraverso la farmacovi-gilanza abbiamo la possibilità di incideresulla sicurezza e sull’efficacia dei me-

dicinali veterinari; dobbiamo guardareal farmaco specie- specifico come adun progresso terapeutico, anche sot-to il profilo della tollerabilità e del be-nessere del paziente animale. Per far-ci interpreti verso i proprietari di questaconsapevolezza abbiamo realizzatouna locandina (v. pag. 8, ndr) da ap-pendere in sala d’attesa o anche soloda considerare come uno stimolo perriflettere sulla nostra titolarità terapeu-tica. Il pubblico è facile preda di mes-saggi populisti sui cosiddetti generici,

che lasciano intendere cheumano o veterinario tanto èlo stesso. Questa demago-gia nasconde in realtà un’of-fensiva verso la nostra pro-fessione: dire che un medi-cinale vale l’altro porta, pe-ricolosamente, a relativiz-zare il nostro ruolo. L’obbli-go della prescrizione con lasola specifica del principioattivo che qualcuno vor-rebbe imporci, in umana è

stato bocciato dai medici di famiglia chehanno preteso e ottenuto la non so-stituibilità in farmacia della loro scelta diprodotto; al messaggio semplicistadel risparmio si è contrapposta la re-sponsabilizzazione della spesa farma-ceutica attraverso l’uso prudente e me-dicalmente controllato dei medicinali,per qualità e quantità. Dai generici allegeneralizzazioni il passo è breve e noi,per la responsabilità che abbiamo ver-so i nostri pazienti, non lo possiamo per-mettere.

Carlo Scotti, Direttore Editoriale

A.N.M.V.I

Firma la petizione

FIRMAContro lo sfruttamento

fiscale degli animali da compagnia

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Dal confronto fra i primi seimesi del 2011 e il primo se-mestre del 2012 emergeun vistoso allontanamentodel settore veterinario dalsistema ECM: meno par-

tecipanti, meno eventi, meno crediti e meno spon-sor. Il calo è avvertito anche fra dentisti e infer-mieri. La fotografia dell’andamento degli eventiaccreditati Ecm in medicina veterinaria mostra ilcalo generale, fra i più consistenti al confronto conle altre professioni sanitarie. I dati sono ufficiali esono stati elaborati in occasione Forum annua-le sulla formazione continua in medicina che siè svolto a Cernobbio in ottobre.

I DATI IN VETERINARIAIl settore veterinario è quello che evidenzia il calopiù vistoso, soprattutto per quanto riguarda glieventi ECM sponsorizzati: il calo è del 40%. Eanche i partecipanti effettivi degli eventi ECM inveterinaria sono in forte calo: il 59% in meno ri-spetto all’anno scorso. Le nuove regole hannodrasticamente allontanato gli sponsor anche inaltri settori (-83% è il calo percentuale degli even-ti ECM sponsorizzati in odontoiatria), è la disaf-fezione ai crediti in medicina veterinaria a risul-tare più vistosa: da 14.803 partecipanti effetti-vi nel primo semestre 2011, i medici veterinariche hanno frequentato eventi ECM nel primo se-mestre del 2012 sono scesi a 6.085, meno del-la metà. Segno dell’inadeguatezza del sistemanei confronti di una professione al 75% libero pro-fessionale, che - senza incentivi, senza sgravi fi-scali e senza una programmazione formativa real-mente adeguata alle esigenze di aggiorna-mento - è sempre meno motivata al consegui-mento dei crediti ECM. Una disaffezione consi-stente ed evidente verso il sistema dei crediti, daparte di una professione che tuttavia si è sem-pre distinta come una delle più impegnate e as-sidue nel rispetto dell’obbligo deontologico di ag-giornamento permanente. E per come sono trat-tati i provider, strangolati tra burocrazia e limi-tazioni, tra selezioni e riselezioni, sarà difficile chegli eventi accreditati ECM possano aumentare:quelli per i medici mostrano un calo del 33%. Infuga dall’ECM anche gli sponsor tacciabili di con-flitto di interesse quasi per il solo fatto di esse-re tali, con logiche fatte per allontanare definiti-vamente i finanziamenti privati dal sistema.Non va meglio nel settore pubblico - dove l’ob-bligo è indubbio - ma si presenta ugualmente unproblema di risorse economiche. Infatti, anchese i tagli sulla formazione nel pubblico impiegohanno risparmiato il pianeta ECM, le Asl finan-ziano sempre meno. La spending review si faràgioco-forza sentire e prima o poi il sistema di Edu-cazione Continua in Medicina dovrà abbassa-re le pretese regolatorie, fermo restando un prin-cipio di aggiornamento permanente che nessunaprofessione sanitaria si è mai sognata di discu-tere.

SANZIONI?Restano aperti gli interrogativi sulle sanzioni daapplicare a chi non acquisisce i crediti ECM. Conl’entrata in vigore della riforma delle professio-ni (D.L 13 agosto 2011 convertito in legge148/2011) si attendevano determinazioni dicarattere sanzionatorio e disciplinare da parte de-gli Ordini. Ma il vicepresidente della Commissionenazionale ECM, Amedeo Bianco è intervenutoa precisare che la riforma, entrata in vigore in ago-sto, "fa salvo il sistema ECM" dunque non an-

drebbe messa in relazione con la normativa sul-l’ECM che resta autonoma. La riforma delle pro-fessioni parla infatti di "previsione dell’obbligo peril professionista di seguire percorsi di formazio-ne continua permanente predisposti sulla basedi appositi regolamenti emanati dai consigli na-zionali, fermo restando quanto previsto dalla nor-mativa vigente in materia di educazione conti-nua in medicina (ECM). La violazione dell’obbligodi formazione continua determina un illecito di-sciplinare e come tale è sanzionato sulla basedi quanto stabilito dall’ordinamento professio-nale che dovrà integrare tale previsione". Fon-damentale al riguardo anche la messa a regimedell’anagrafe dei crediti ECM. Per adempiere aipropri compiti istituzionali ovvero per svolgere ilruolo di certificatori e supportare i professioni-sti nei percorsi di formazione continua, Ordini,Collegi e Associazioni devono progressiva-mente dotarsi di un’adeguata struttura, svolgerela necessaria formazione ma soprattutto im-piegare l’Anagrafe delle partecipazioni ECM. Pro-prio grazie all’Anagrafe essi "potranno anche ac-quisire gli elementi necessari per procedere adeventuali provvedimenti disciplinari.Le conclusioni tratte dal Ministro Renato Bal-duzzi, al termine dei lavori di Cernobbio, han-no enfatizzato l’importanza di adottare politicheincentivanti piuttosto che sanzionatorie. Puntaresugli incentivi per favorire l’aggiornamento pro-fessionale degli operatori sanitari è "sufficiente",ha dichiarato in un video messaggio inviato allaConferenza di Cernobbio. Intanto, però il Se-gretario Nazionale Maria Linetti, rilascia un’in-

tervista in cui dichiara che la Commissione ECM"ha aperto un tavolo di valutazione e di acqui-sizione di elementi per definire le sanzioni". "Masperiamo - aggiunge - che tali sanzioni saran-no poi utilizzate, dagli Ordini e dai Collegi, soloin casi estremi nei confronti dei rispettivi iscrit-ti che non avranno acquisito i crediti formativiprevisti". Si tratta di "un parametro, per così direcritico - osserva Linetti - in un Sistema che sideve fondare e si può fondare sotto il profilo eti-co e deontologico". L’aggiornamento - conclude- "non deve essere solo sanzionato, ma deveessere spinto soprattutto nei confronti dei Pro-fessionisti che non possono sottrarsene se am-biscono a fare bene il proprio lavoro e soprat-tutto se vogliono lavorare in un Sistema articolatoe organizzato come il Servizio Sanitario Nazio-nale". Più morbido il Ministro: "Il sistema delleverifiche - ha spiegato Balduzzi - dimostra chesiamo di fronte ad un sistema maturo che laCommissione nazionale, in sintonia con gli in-dirizzi che ho dato, ha voluto intendere comeincentivi più che come sanzioni". “Credo - haaggiunto - che, con la qualità dei nostri pro-fessionisti, il meccanismo degli incentivi possaessere sufficiente". Ma se non dovesse fun-zionare, "la possibilità giuridica di fare qualco-sa di diverso ci sarà". L’allungamento dei tem-pi sulle sanzioni, del resto, non sembra desta-re preoccupazione all’interno della Commissionenazionale ECM. Anche se dati più recenti indi-cano che, in generale, i professionisti in rego-la con i crediti sono ancora lontani dal rappre-sentare la maggioranza assoluta.

LA QUESTIONE FISCALESulle agevolazioni fiscali derivanti da spesesostenute in forza di un obbligo di legge,l’ANMVI ha sollevato il problema in tutte le se-di istituzionali con riferimento all’ECM. Avan-zando anche dubbi di costituzionalità, l’Asso-ciazione non ritiene che possa essere impo-sto un onere di spesa per legge senza aver -in parallelo - mantenuto l’impegno ad indivi-duare adeguati sgravi fiscali come previstodall’Accordo Stato Regioni sull’EducazioneContinua in Medicina. Impegno a tutt’oggi di-satteso. Anche l’Agenzia delle Entrate ha de-luso i quesiti fiscali sulla deducibilità dell’ag-giornamento permanente, ribadendo che, seil professionista abilitato ha dovuto assolvereun obbligo di formazione continua previsto dalsuo ordinamento professionale, le spese re-stano deducibili nella determinazione del red-dito di lavoro autonomo solo nella misura del50%. Per le Entrate, non ha importanza serientrano nell’attività professionale obbligatoriae nemmeno se il mancato assolvimento dellaformazione continua è sanzionabile. In base alTuir (articolo 54, comma 5), le spese di parte-cipazione a convegni, congressi, corsi e simili- incluse le spese di viaggio e soggiorno - so-no deducibili nella misura del 50% del loro am-montare, un paletto che ha una funzione “an-tiabuso”, in quanto per il Fisco l’altro 50% vie-ne sostenuto per finalità di carattere extrapro-fessionale, “in base ad una presunzione lega-le”. Per il Fisco che il seminario sia facoltativoo meno non si fanno eccezioni di sorta. Non acaso è stato il Sole 24 Ore a commentare co-me “iniqua” questa rigidità e ad auspicare unintervento del legislatore. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 39| 2012 Cernobbio 2012 Attualità 3

In fuga dall’Ecm: meno partecipanti,meno eventi e meno sponsorI veterinari i più disaffezionati: drop out del 59% nelle statistiche della Commissione

Quattro anni fa, secondo il monitoraggio periodico della Commissione ECM, i medi-ci veterinari erano fra i virtuosi dell’ECM; nel secondo semestre del 2008 potevanocontare su un'offerta formativa di 922 edizioni accreditate, per un totale di 89.023

partecipazioni complessive. Numeri che collocavano i medici veterinari tra le professionisanitarie più attive nell'aggiornamento permanente. Ma anche tra i professionisti che fan-no maggiormente fatica a riconoscersi nel sistema ECM. Le sopraggiunte complicazioniburocratiche del sistema, unite all’assenza di incentivi e sgravi fiscali hanno contribuito adeterminare un’incidenza di drop out che nei veterinari liberi professionisti non ha eguali.Inoltre, benché la Commissione sostenga l’obbligo di frequenza ECM anche per i sanitariprivati, non ha fino ad ora prodotto alcuna norma coerente con questa presunzione; al con-trario, l’imposizione si va sempre più caratterizzando come “ flessibile”.

N. EVENTI N. CREDITI N. PARTECIPANTI N. EVENTI SPONSORIZZATI

1° SEMESTRE 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012

SETTORE VET 322 248 91.902,8 70.962,2 14.803 6.085 42 25

Fonte: Sole 24 Ore Sanità su dati della Commissione ECM

IL CROLLO DELL’ECM

Sull'obbligo ECM per i liberi profes-sionisti, il Segretario della Commis-sione ECM, Maria Linetti, ha spiega-

to che "nell'Accordo Stato-Regioni è statariconosciuta, per i Liberi professionisti, lamassima flessibilità nell'acquisire creditiformativi. Ora questa massima flessibilitàdeve essere comunque orientata a cura del-la Commissione". La questione resta aper-ta e su cosa debba intendersi per "flessibi-lità" è la stessa Maria Linetti ad ammettereche la Commissione stessa dovrà chiarirsile idee: "Che un Libero professionista puòacquisire in un anno tutti i 150 crediti totaliprevisti per il triennio, rimanendo quindi dueanni privo di qualsiasi forma di aggiorna-mento? Oppure la flessibilità sta a significareche un Professionista può acquisire credi-ti formativi nella sua specifica professione,senza andare ad utilizzare obiettivi forma-tivi di altra natura visto che come Libero pro-fessionista è sempre più specializzato sul-la materia che esercita? Ecco, questi sonotutti punti di domanda che la Commissionedeve soddisfare nei confronti dei Liberiprofessionisti e penso che l'appuntamentodi Cernobbio sarà un'occasione assoluta-mente formidabile perché questi punti ven-gano trattati e possibilmente risolti". Ad oggisiamo ancora in attesa di risposte sempli-ci e chiare.

LINETTI: PER I LIBERIPROFESSIONISTI

FLESSIBILITÀ“ORIENTATA”

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laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 20124 Legale Sentenze

Si paga anchedopo il saldo della parcellaLe consulenze post-fattura non vanno intesecome gratuite

Mille euro di ammendaalla proprietaria accu-sata di maltrattamen-to di animali per averlasciato chiuso il suocane in auto. La con-

danna pronunciata dal Tribunale di Sorrento èstata confermata dalla terza sezione penale del-la Cassazione (sentenza 44902 del 16 no-vembre scorso). Si consolida la giurispruden-za: è responsabile del reato di maltrattamen-

to di animali il padrone che abbandona ilcane in macchina. Il principio espresso dalla Su-prema Corte consolida un orientamento già rin-venibile in altre sentenze.In sentenza si legge che il giudice di merito"ha esposto in maniera assolutamente coe-rente il proprio percorso argomentativo a so-stegno della decisione di condanna dell'im-putata per reato di maltrattamento di animaliladdove ha richiamato la disposizione del vi-gile urbano e del veterinario intervenuti nel-l'immediatezza del fatto i quali hanno confer-mato la circostanza dell'abbandono dell'ani-male in auto con i finestrini chiusi, in una gior-nata soleggiata e con temperatura particolar-mente elevata, con la precisazione fatta dalveterinario che un tale comportamento è as-solutamente incompatibile con la natura del-l'animale potendo provocargli paura e soffe-renza e che gli escrementi rinvenuti nell'autopotevano essere stati provocati dallo stato diansia e di paura". ■

Cane solo in auto:la Cassazione non fa scontiConfermata la sanzionabilità della proprietaria per maltrattamento

Dietro il mero rispetto dellelinee guida sanitarie, chenon esclude automatica-mente la colpa del medicoin caso di morte del pa-ziente. Ma il principio vale

anche nel senso inverso: la mancata osservanzadel protocollo non determina di per sé la re-sponsabilità del sanitario che non si è adeguato.Nel valutare la condotta del camice bianco, in-fatti, il giudice è sempre chiamato anche a va-lutare la correttezza delle scelte terapeutiche po-ste in essere dal professionista alla luce della si-tuazione concreta in cui si è trovato a interve-nire. È quanto emerge dalla sentenza 35922/12,pubblicata il 19 settembre dalla quarta sezio-ne penale della Suprema corte. Accolto, nella specie, il ricorso delle parti civili:è sì prescritto il reato di omicidio colposo ad-debitato all’anestesista, accusato di aver pra-ticato sul paziente una manovra “alla cieca”,ma la causa prosegue in sede civile. Al di là delsingolo caso, tuttavia, i giudici con l’ermellinoformulano un principio di diritto di ordine ge-nerale. E spiegano che in campo sanitario lelinee-guida per gli interventi e le altre attivitànon sono decisive per accertare eventuali re-

sponsabilità penali dei chirurghi e degli altrimedici. Nessun dubbio, beninteso, sulla lororilevanza processuale. Eppure la diligenza delsanitario non può essere misurata esclusiva-mente in ragione dalla pedissequa osservan-za dei protocolli. Anche perché essi fornisco-no degli standard che spesso sono condizio-nati dall’esigenza di contenere la spesa sani-taria. Senza contare che l’attività del medico ècaratterizzata dalla libertà di cura: non si puòdunque bocciare in modo preconcetto la scel-ta del medico che ritiene, a ragion veduta, dicoltivare una soluzione terapeutica non con-templata nelle linee guida. Insomma: non èper forza colpevole chi non ha seguito “la li-nea”, così come non risulta necessariamenteinnocente chi l’ha osservata in modo rigoroso.Torna in gioco il caro e vecchio criterio del “ca-so per caso”. Chi ha rispettato scrupolosa-mente le linee-guida, ad esempio, potrà invo-care a sua discolpa la circostanza secondo cuila patologia specifica non presentasse pecu-liarità tali da imporre di discostarsi dalle diretti-ve. Soltanto la causa civile ai fini del risarci-mento, nel caso del nostro anestesista, stabi-lirà se la manovra arrischiata sia stata decisivao meno per la morte del paziente. ■

L’osservanza delprotocollo esonerada responsabilità?La colpa non si esclude automaticamente. Si valuta caso per caso

In attesa che il Governo onori l’impegno di dare una definizione chiara e certa delconcetto di “autonoma organizzazione”, la giurisprudenza continua a pronunciarsiin modo alterno. Ora a favore e ora contro i professionisti. La Cassazione ha accol-

to il ricorso di un contribuente e ribaltata la decisione della Ctr del Veneto. Nella fatti-specie si è trattato di un professionista con incarico di amministratore di una società:per la Cassazione (sentenza n. 20190 del 16 novembre 2012) se dimostra di non avva-lersi di un’autonoma organizzazione non paga l’Irap, anche se ha percepito redditi con-siderevoli. Bocciato così il verdetto della Ctr del Veneto che aveva così motivato il pre-lievo fiscale: "Sarebbe illogico ed estraneo alla realtà dei fatti ipotizzare che l’odierno

ricorrente abbia operato per le proprie pratiche utilizzando una minima organizzazioneed abbia per converso partecipato ad una associazione professionale, operante nellostesso ambito, la quale si sia avvalsa di una struttura organizzativa corrispondente allanotevole entità del reddito conseguito. Del resto, riscontro obiettivo di tale considera-zione è dato pure dalla dimensione dei redditi, anche quelli discendenti dall’attività per-sonale, oggettivamente conseguiti, i quali hanno raggiunto un’entità, sicuramente si-gnificativa in via assoluta realisticamente non attingibile senza un’adeguata strutturaorganizzata, nel senso sopraindicato". Ebbene per la Cassazione, questa motivazionenon è pertinente con il presupposto impositivo dell’Irap.

IL COMPENSO ELEVATO NON GIUSTIFICA L’IRAP

Le società di capitali non sonoun professionista iscritto al-l’Albo e dunque non possonochiedere di essere pagate perconsulenze professionali ri-conducibili ad attività intel-

lettuali protette. Vero? Falso. LaCorte di Cassazione (sentenza n.16578 del 28 settembre 2012) hastabilito che possono benissimo es-sere prestate da società (nel caso insentenza una srl) e hanno anche pie-no diritto al compenso da parte delcliente. I giudici hanno accolto il ri-corso di una srl che chiedeva ilcompenso per la consulenza pro-fessionale in favore del socio di unagrossa azienda. La consulenza rien-

trava in una prestazione intellettuale cosiddet-ta “protetta” e per questo era stato creato un co-mitato di professionisti tutti regolarmente iscrit-ti all’Ordine. Titolare della consulenza e quindidel pagamento è legittimamente la società for-nitrice del parere. L’orientamento della Cassa-

zione sarà ulteriormente avallato dal-la emanazione del Regolamento sul-le società tra professionisti che - an-che nel caso di società di capitale,iscrivendo le medesime all’Ordineprofessionale - contribuirà ad ab-battere il distinguo giuridico tra societàe professionista. Purché i contenutidella prestazione professionale sia-no intellettualmente prodotti da sog-getti aventi titolo professionale, abi-litazione e iscrizione all’Ordine. ■

L’emissione della fattura per lacosiddetta consulenza pro-lungata da parte del profes-sionista libera il cliente daqualunque obbligo per le at-tività concordate e svolte pri-

ma dell’emissione del documento contabile. Pertutte le altre attività connesse ma ulteriori e suc-cessive, invece, il cliente dovrà corrisponderealtro denaro. Il professionista ha dunque dirit-to a essere remunerato anche per la consulenzasuccessiva al pagamento della parcella con-venuta se ha svolto attività connesse ma ulte-

riori rispetto a quelle pattuite inizialmente. Loha stabilito la Corte di cassazione che, con lasentenza n. 16285 del 25 settembre 2012, haaccolto il ricorso di un commercialista. Si legge nella sentenza “costituisce nozionedi comune esperienza che di regola il com-penso viene corrisposto all’esito della presta-zione professionale” e risulta “del tutto apo-dittica l’affermazione della sentenza impu-gnata secondo la quale con la corresponsio-ne dell’importo di cui alla parcella le parti a-vrebbero inteso compensare anche le pre-stazioni future e non ancora determinate”. ■

Le srl riscuotono il compenso per consulenze Legittimo farlo se la prestazione è intellettuale

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Con l’entrata in vigore del-la Legge Balduzzi, dall’11novembre si è messa laparola fine sulle quotecontributive del periodo2003-2007. Si tratta degli

anni in cui la Fondazione - in virtù di una di-sposizione della Legge Finanziaria - obbligavatutti i medici veterinari, in quanto iscritti all’Or-dine, a versare una quota annuale all’Opera.Stante una pronuncia di incostituzionalità sul-le modalità di determinazione del contributo ei numerosi ricorsi presentati dai sanitari liberi pro-fessionisti, il contenzioso tributario - frequen-temente a favore dei ricorrenti - stava raggiun-gendo livelli di spesa superiori ai benefici di ri-scossione. Ritenendo di dover ottenere l’auto-rizzazione per legge a desistere dal sollecito del-le quote non versate, l’Onaosi ha chiesto e ot-tenuto dal Ministro della Salute Renato Balduzziuna "sanatoria" approvata con modifiche in Par-lamento e ora in Gazzetta Ufficiale. Benché laFondazione parli di "vuoto normativo colmato"e di aver "definito con chiarezza il rapporto Sa-nitari Contribuenti-Fondazione", per i liberi pro-fessionisti si tratta di una doverosa correzionedi rotta rispetto agli errori commessi dalla pas-sata legislatura e dalla scorsa Amministrazioneperugina nei confronti di liberi professionisti con-siderati - a torto - contribuenti coatti. E lungi dal"definire una complessa situazione giuridico nor-mativa, irrisolta da anni che rischiava di rende-re difficile la sopravvivenza dell’ONAOSI per l’e-sistenza di un contenzioso giudiziario in mate-ria contributiva suscitato da una legislazione in-completa e contraddittoria", si tratta di una do-verosa riparazione. Ma parziale, per due ragioni:i liberi professionisti che avevano versato nonavranno la possibilità di recuperare il versato e,inoltre, la Fondazione è stata autorizzata a non

avviare le procedure per la riscossione coatti-va solo per crediti di importo inferiore a 500 euro.In sostanza, la Fondazione richiamerà facolta-tivamente le quote forfettizzate e il libero pro-fessionista che vorrà versarle potrà restare con-tribuente volontario. Tuttavia l’Onaosi man-terrà la facoltà di riscossione coattiva in caso diimporto superiore a 500 euro (la pura sommadelle forfetizzazioni è di 510 euro totali). In ori-gine, il Decreto Balduzzi aveva fissato il limitedella sanatoria a 600 euro.

NESSUN RIMBORSOIn virtù della pronuncia di incostituzionalitàdelle quote ONAOSI del periodo 2003-2007, ilCodacons riteneva che i sanitari fossero in di-ritto di riceverne il rimborso. Per l’associazionesi tratta di un "annullamento delle cause vinteda migliaia di medici in contrasto con la costantegiurisprudenza costituzionale ed eversiva del-l’ordinamento e si ’scipperebbe’ loro il dovutocome stabilito da una sentenza della Corte Co-stituzionale. Ovvio che poi la legge finirebbe allaCorte Costituzionale". Dopo l’approvazionedella “sanatoria Balduzzi”, il Codacons ha pre-sentato un esposto in Procura: 450 milioni dieuro “scippati” ai medici italiani, allo scopo didestinarli all’ente Onaosi “nonostante una sen-tenza della Corte Costituzionale disponesse larestituzione di tali contributi". In realtà la CorteCostituzionale ha definito incostituzionale ilquantum e la modalità di determinazione da par-te della Fondazione, non l’obbligo in sé. Tantomeno una restituzione. La Fondazione Onao-si ha resto noto che “in data 25 settembre 2012a seguito di una iniziativa contro l’obbligatorietàdella contribuzione ONAOSI relativa alla di-pendenza, portata avanti dal Codacons, èstata depositata una sentenza amministrativanon definitiva, con cui, nel rinviare la trattazio-

ne della causa ad altra udienza, è stata respintal’eccezione di incostituzionalità dell’art. 2 lett. e)della Legge 7 luglio 1901 n. 306 (obbligatorietàdella contribuzione ONAOSI)”.

LA LEGGE(…) Per il periodo 1° gennaio 2003 - 21 giugno2007 la misura del contributo obbligatorio allaFondazione ONAOSI è determinata forfettaria-mente per ogni contribuente in 12 euro men-sili per gli ultimi 5 mesi del 2003 e per l’anno2004, in 10 euro mensili per gli anni 2005 e2006, nonché in 11 (euro mensili) per il 2007.Le somme versate alla Fondazione ONAOSI daisoggetti di cui al comma 8 per il periodo 1° gen-naio 2003 - 21 giugno 2007 sono trattenute dal-la Fondazione a titolo di acconto dei contribu-ti da versare. Con delibera della Fondazione(sono stabilite) la procedura, le modalità e le sca-denze per l’eventuale conguaglio o rimborso.Dalla data di entrata in vigore del presente de-creto sono estinti ogni azione o processo rela-tivo alla determinazione, pagamento, riscossioneo ripetizione dei contributi di cui al primo periodo.La Fondazione ONAOSI è comunque autoriz-zata a non avviare le procedure per la riscos-sione coattiva per crediti di importo (inferiore a500 euro). (Art. 14 del testo coordinato del de-creto-legge 13 settembre 2012, n. 158) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 20126 Attualità Contributi e onorari

Confprofessioni ha ottenuto l’e-stensione della tempestività deipagamenti anche nei confronti del-

le parcelle professionali. Dal 1° gennaio2013 i liberi professionisti potranno contaresu regole più severe per la riscossione deipropri crediti nei confronti della PubblicaAmministrazione. Il decreto sulle transa-zioni commerciali, infatti, riformula la de-finizione di «pubblica amministrazione» aifini della tempestività dei pagamenti,estendendo le nuove regole a tutti i sog-getti che già oggi rientrano nella discipli-na del codice degli appalti. Decorso il ter-mine di pagamento, che rimane fissato in30 giorni dal ricevimento della fattura o del-la parcella, scatta automaticamente ladecorrenza degli interessi moratori, sen-za la necessità di costituzione in mora. Iltasso minimo di interesse legale morato-rio passa dal 7% all’8%, oltre al saggio fis-sato dalla Bce per le operazioni di rifinan-ziamento. Più strette anche le regole perderogare i termini di pagamenti e tempi cer-ti per la verifica della congruità della pre-stazione professionale. Infine, è prevista

PA PUNTUALE ANCHE NEI PAGAMENTI VERSO I LLPP

una somma forfettaria di 40 euro da ag-giungere all’importo dovuto al creditore incaso di ritardato pagamento, a titolo di rim-borso per le spese di recupero. SoddisfattaConfprofessioni, fautrice della novità nor-mativa: "Finalmente i liberi professionistinon saranno più costretti ad aspettare mesie mesi per vedere onorata la loro presta-zione professionale"- commenta il Presi-dente Gaetano Stella - "il ritardo dei pa-gamenti è un grosso problema che coin-volge le Pmi, ma soprattutto i liberi pro-fessionisti che lavorano con la pubblicaamministrazione e con le imprese". Sitratta del Decreto legislativo 9 novembre2012, n. 192 recante "Modifiche al decre-to legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, per l’in-tegrale recepimento della direttiva2011/7/UE relativa alla lotta contro i ritar-di di pagamento nelle transazioni com-merciali, a norma dell’articolo 10, comma1, della legge 11 novembre 2011, n. 180",approvato dal Consiglio dei Ministri loscorso 31 ottobre e pubblicato nella Gaz-zetta Ufficiale n. 267 del 15 novembrescorso.

Onaosi: sanatoria parziale del contenziosoLe somme versate non saranno rimborsate.Rinuncia sotto il limite dei 500 euro

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laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 2012 Eventi Veterinari 7

Il General Practitioner Certificate è il primo livello dispecializzazione riconosciuto dal RCVS Inglese erilasciato dall’ESVPS European School of VeterinaryPostgraduate Studies. SCIVAC ha raggiunto unimportante accordo con ESVPS e Improve Internationalper organizzare in Italia Itinerari riconosciuti perl’abilitazione all’esame GPCert. Questo Itinerario diMedicina Felina è il primo in Italia ad abilitare all’esameper il conseguimento del GPCert in Feline Practiceprevisto nell’Aprile 2014.

ACCREDITAMENTOL’Itinerario è approvato da ESVPS The European School ofVeterinary Postgraduate Studies perl’accesso all’esame delGENERAL PRACTINIONER CERTIFICATE IN FELINE PRAC-TICE GPCert(FelP) rilasciato dallo stesso ESVPS.ESAME FINALE ESVPS in Italiano per il conseguimento delGPCert(FelP) previsto a Cremona nell’Aprile del 2014. Per laquota di iscrizione e per tutti i dettagli relativi all’esame ESV-PS consultare il sito: www.esvps.org

SEDE: Cremona, Centro Studi SCIVAC

REGISTRAZIONE: h. 08.30 - INIZIO LEZIONI: h. 09.00 - TERMINE LEZIONI: h. 18.00

NUMERO PARTECIPANTI: 30

Intero Itinerario - Limite di iscrizione: 15/01/20131° Corso - 25/27 Febbraio 2013 - Limite di iscrizione: 15/01/2013

2° Corso - 9/11 Aprile 2013 - Limite di iscrizione: 08/03/20133° Corso - 5/7 Luglio 2013 - Limite di iscrizione: 06/05/20134° Corso - 3/5 Luglio 2013 - Limite di iscrizione: 03/06/2013

5° Corso - 16/17 Settembre 2013 - Limite di iscrizione: 20/08/20136° Corso - 21/23 Ottobre 2013 - Limite di iscrizione: 20/09/20137° Corso - 2/4 Dicembre 2013 - Limite di iscrizione: 31/10/2013

QUOTA PER L’INTERO ITINERARIO:Soci SCIVAC: € 3.800,00 + IVA

Non Soci: € 5.000,00 + IVA(Supplemento alla quota di € 200,00 + IVA dopo il limite di iscrizione)

QUOTA PER I SINGOLI CORSI (3 giorni o 2 giorni):Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA per corsi 3 giorni o € 430,00 + IVA per corso 2 giorni

Non Soci: € 900,00 + IVA per corsi 3 giorni o € 650,00 + IVA per corso 2 giorni(Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA dopo il limite di iscrizione)

Per informazioni:Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512

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RELATORI E ISTRUTTORISTEFANO CUSARO, Med Vet, NovaraADRIANO LACHIN, Med Vet, Mestre (VE)IGOR PELIZZONE, Med Vet, Reggio EmiliaMASSIMO D'ACIERNO, Med Vet (MI)LORENZO CROSTA, Med Vet, PhD, ComoGIUSEPPE VISIGALLI, Med Vet, Varedo (MI)

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LIMITE ISCRIZIONE: 2 Gennaio 2013

QUOTESoci SIVAE/SCIVAC € 130,00 IVA INCLUSA Non Soci € 180,00 IVA INCLUSA

LA QUOTA COMPRENDE: • 1 pranzo e 2 coffee break • Estratti previsti in formato cartaceo • Certificato di partecipazione

GRATUITO per gli Iscritti al corso di ANESTESIA E MEDICINA

D’URGENZA DEGLI ANIMALI NON CONVENZIONALI del 16-18 Febbraio 2013

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È possibile scaricare la scheda d’iscrizone sulsito: www.sivae.it

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Anche se l’articolo 2 del DLgs 81/08 definisce come “lavoratore” anche figure pre-senti nella struttura al solo fine di svolgere percorsi formativi di tirocinio e anche iresidenti volontari, con il termine di “lavoratore dipendente” e quindi coloro chedevono essere formati, sono i lavoratori assunti, a busta paga e con contratto atempo indeterminato.

Comunicazione ai medici veterinari

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laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 2012 Attualità scientifica Vet Journal 9o

di MARIA GRAZIA MONZEGLIOMed Vet PhD

Uno studio clinico rando-mizzato ha valutato l’usodi una associazione keta-mina-propofolo, con osenza dexmedetomidina,in 15 gatte di proprietà

sottoposte a ovariectomia, valutando la for-mazione di corpi di Heinz in seguito alla som-ministrazione dei farmaci.L’anestesia veniva indotta con un’associazioneketamina (2,0 mg/kg)-propofolo (2,0 mg/kg), con(n = 7) o senza (8) dexmedetomidina (0,003mg/kg), e veniva mantenuta mediante infusio-ne EV continua di una combinazione ketamina-propofolo 1:1 (velocità di somministrazione perciascun farmaco, 10,0 mg/kg/h). Le gatte ve-nivano sottoposte a ovariectomia e la durata del-l’infusione era di 25 minuti. Si determinavano levariabili fisiologiche a tempi predeterminati. I cor-

pi di Heinz venivano quantificati mediante valu-tazione di uno striscio ematico. Si utilizzavanoscale numeriche per determinare la qualità delrisveglio, il grado di sedazione e i segni di do-lore dopo l’intervento.Il gruppo ketamina-propofolo aveva una fre-quenza cardiaca media significativamente mag-giore in numerosi momenti di tempo durante l’in-fusione del farmaco, un tempo significativamentepiù breve dal termine dell’infusione all’estuba-zione (7 vs 29 minuti) e punteggi di sedazionesignificativamente inferiori nella prima ora dopol’intervento, rispetto al gruppo ketamina-pro-pofolo-dexmedetomidina. Altre variabili erano as-similabili tra i due gruppi; il risveglio era dolce el’anestesia e l’analgesia postoperatoria erano giu-dicate adeguate per tutte le gatte. Il numero dieritrociti con corpi di Heinz non aumentava dopol’intervento, rispetto ai valori immediatamentesuccessivi all’induzione anestetica.L’anestesia totale EV con una combinazione ke-tamina-propofolo, con o senza dexmedetomi-dina, appariva efficace nei gatti sani, concludonogli autori. Tale infusione a breve termine produ-ceva un risveglio dolce e un’analgesia adegua-ta durante il periodo postoperatorio.“Evaluation of a ketamine-propofol drug com-bination with or without dexmedetomidine for in-travenous anesthesia in cats undergoing ova-riectomy” Ravasio G, Gallo M, Beccaglia M, Co-mazzi S, Gelain ME, Fonda D, Bronzo V, Zon-ca A. Journal of the American Veterinary Medi-cal Association. November 15, 2012, Vol. 241,No. 10, Pages 1307-1313 ■

Ketamina-propofolo,con o senzadexmedetomidina,per l’ovariectomiadella gattaEfficace e seguita da risveglio dolce e analgesiaadeguata nei soggetti sani di uno studio U

no studio retrospettivo havalutato una popolazioneclinica di cani esposti afarmaci antidepressivi i-nibitori selettivi della ri-captazione della seroto-

nina (SSRI) descrivendone gli aspetti clinici, lecaratteristiche epidemiologiche, l’esito e laprognosi.Si valutavano i cani (n = 313) con presunta in-tossicazione da farmaci SSRI identificati me-diante la revisione del database elettronico diun centro antiveleni per animali (Pet Poison Hel-pline). Non venivano riportati segni clinici nel76,3% (239/313) dei casi. Il restante 23,6%(74/313) dei casi mostrava i seguenti segni cli-nici: neurologici 79,7% (59/74), gastrointestinali25,6% (19/74), cardiovascolari 9,5% (7/74), re-spiratori 8,2% (6/74) e termoregolatori 6,7%(5/74). Tra i cani che mostravano segni clinicineurologici, il 62,7% (37/59) presentava de-pressione, il 37,2% (22/59) iperattività, il 10,1%(6/59) atassia e l’1,7% (1/59) altri segni misti (es.,iperestesia).Vi era una differenza significativa di dose inge-rita tra cani sintomatici e asintomatici per lafluoxetina, ma non per tutti gli altri SSRI. In 94pazienti era stato effettuato un trattamento me-dico. Nei casi in cui la durata di tale trattamentoera nota (55/313), il 67,2% (37/55) dei soggettiera stato ospedalizzato e il 32,7% (18/55) erastato trattato come paziente esterno. La dura-ta media dell’ospedalizzazione era di 18,5 ore.Nei pazienti con informazioni di follow up com-plete (136/313), il tasso di sopravvivenza com-plessivo era del 100%

La prognosi complessiva degli animali affetti daintossicazione da SSRI è eccellente, quandosono sottoposti a cure veterinarie, concludonogli autori. Il segno clinico più frequente associatoad intossicazione da SSRI era la depressionedel sistema nervoso centrale. (M.G.M.)“Retrospective evaluation of toxicosis from se-lective serotonin reuptake inhibitor antidepres-sants: 313 dogs (2005-2010)” Thomas DE, LeeJA, Hovda LR. J Vet Emerg Crit Care (San An-tonio). 2012 Oct 30. doi: 10.1111/j.1476-4431.2012.00805.x. [Epub ahead of print] ■

Intossicazione daantidepressivi nontriciclici nel canePrognosi eccellente dopo trattamento, in uno studio. Frequente la depressionedel sistema nervoso centrale

Uno studio retrospettivo ha determi-nato la prevalenza dei soffi cardia-ci nel cincillà a pelo lungo (Chinchilla

lanigera) (N = 260) e valutato se i soffi car-diaci sono associati a car-diopatia. Si rivedevano lecartelle cliniche di tutti icincillà visitati in diversestrutture universitarie. Laprevalenza dei soffi car-diaci era del 23% (59/260).Su 15 cincillà con sofficardiaci sottoposti a eco-cardiografia, 8 presenta-vano alterazioni ecocar-diografiche, tra cui ostru-zione dinamica all’efflus-so ventricolare destro, rigurgito mitralico,ipertrofia del ventricolo sinistro, rigurgito tri-cuspidale e ipovolemia. Le alterazioni eco-cardiografiche erano 29 volte più probabi-li nei cincillà con un soffio di grado 3 o su-periore, rispetto ai soggetti senza soffi. I risultati suggeriscono, concludono gliautori, che i soffi cardiaci sono comuni nei

SOFFI CARDIACI NEL CINCILLÀ

cincillà e che i cincillà con soffi cardiacispesso presentano alterazioni ecocardio-grafiche, in particolare malattie valvolari.Sulle base di questi risultati, gli autori ri-

tengono che l’ecocardio-grafia dovrebbe essereraccomandata nei cincil-là con soffi cardiaci, so-prattutto nei soggetti an-ziani con soffi di grado 3o superiori. Sono neces-sari ulteriori studi pro-spettici per valutare ac-curatamente la prevalen-za delle cardiopatie neicincillà con soffi cardiaci.(M.G.M.)

“Evaluation of heart murmurs in chinchil-las (Chinchilla lanigera): 59 cases (1996–2009)” Pignon C, Sanchez-Migallon GuzmanD, Sinclair K, Baey C, Pignon JP, Mayer J,Kittleson MD, Paul-Murphy J. Journal of theAmerican Veterinary Medical Association.November 15, 2012, Vol. 241, No. 10, Pages1344-1347.

Vet Journal è un periodico di informazionescientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nelPubblico Registro della Stampa periodicapresso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Feb-bo e dalla dottoressa Maria Grazia Monze-glio. Fornisce un flusso informativo conti-nuo sugli eventi della medicina veterinariae sul mondo delle bioscienze, con tre edi-zioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo

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laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 201210 Dalle Associazioni SIFIRVET

Si è svolto a Cremona il se-condo e ultimo incontroannuale previsto nel 2012dalla Società Italiana di Fi-siatria e Riabilitazione Ve-terinaria. Argomento del-

l’incontro: “Metodiche strumentali, quali no-vità ci sono?” con un relatore d’eccezione, ilProf. Darryl Millis che è riuscito a raggiungereregolarmente l’Italia nonostante l’uragano“Sandy” si sia abbattuto sulle coste degli Sta-ti Uniti nei giorni immediatamente precedentiall’evento. Nel corso dell’incontro si è parlatoin particolare di Onde d’urto extracorporee eLaser terapeutici a bassa potenza. Nella pri-ma relazione del mattino il Prof. Millis, dopouna breve introduzione sull’origine e la storiadelle “Shock Waves”, ha effettuato una detta-gliata quanto interessante disamina delle ca-ratteristiche fisiche di queste onde sonore, dicome vengano prodotte - elettroidrauliche, e-lettromagnetiche o piezoelettriche - e di co-me si propaghino nello spazio. Come gli ultra-suoni, la onde d’urto sono onde sonore abassa frequenza che tuttavia ne differisconoper la elevata pressione raggiunta durante lafase di picco massimo. Gli ultrasuoni sono in-fatti onde sonore “bifasiche” con picchi dipressione di circa 0,5 bars, al contrario delleonde d’urto che sono onde sonore monofasi-che con picchi di pressione che raggiungonoi 500 bars. La propagazione delle onde puòessere “focalizzata” in un punto desideratooppure essere “radiale” attorno alla fonte diorigine. Queste onde forniscono un’energiamolto alta e sono caratterizzate da un piccomolto alto di sovra pressione seguito da unarepentina caduta che si verifica entro circa unmillisecondo. La loro emissione provoca unasorta di “vibrazione sonora” i cui effetti biolo-gici si manifestano tramite la liberazione diret-ta di energia all’interno dei tessuti. Il relatoreha successivamente descritto quali siano imeccanismi di azione che sottostanno agli ef-fetti biologici delle onde d’urto, sottolineandoche, gran parte di essi, non sono stati ancoracompletamente chiariti. Tra gli effetti biologicipiù evidenti sono stati ricordati quelli sul me-tabolismo dell’osso, quelli sulla neoangioge-nesi, soprattutto a livello della giunzione osteo- tendinea e quelli sull’induzione dell’analge-sia a livello muscolo scheletrico. Benché sia-no stati citati anche alcuni lavori dai quali so-

no emersi potenziali effetti negativi sulla gua-rigione delle fratture (probabilmente legati al-l’utilizzo di differenti dosaggi e differenti spe-cie animali), la maggior parte della letteraturacitata dal Prof. Millis ha evidenziato chiara-mente gli effetti positivi di questo tipo di ondesulla neoproduzione di tessuto osseo e quin-di la loro efficacia nel trattamento di alcunepatologie come i ritardi di consolidamento delcallo osseo. Analogamente, la liberazione difattori di crescita e proliferazione vascolarerendono ragione del loro impiego nelle lesionia carico delle inserzioni tendinee e delle ten-dinopatie croniche. Particolare enfasi è statadata all’effetto analgesico a lungo termine in-dotto dall’uso delle shock waves. Il relatoreha sottolineato che, sebbene anche i mecca-

nismi alla base dell’effetto analgesico di que-ste onde sonore siano ancora da chiarirecompletamente, i risultati “evidence based” ela pressoché totale assenza di effetti collate-rali giustificano l’impiego di questo tipo di te-rapia fisica nel trattamento di alcune malattiecome le patologie articolari croniche degene-rative. Il ricorso all’ESWT, acronimo di Extra-corporeal Shock Wave Therapy, utilizzataquale terapia isolata ha dimostrato di poter ri-durre o eliminare il ricorso ad altre forme di te-rapia quali la chirurgia, le iniezioni di cellulestaminali, l’agopuntura, la crioterapia o lasomministrazione di antinfiammatori steroideio non steroidei o ancora di nutraceutici. Do-po un brevissimo accenno alle caratteristichedelle apparecchiature disponibili in commer-cio ed ai loro costi, durante il quale il profes-sore ha anche messo in guardia i presenti cir-ca la possibilità di effettuare incauti acquisti diapparecchiature vendute come generatori dionde d’urto, ma che in realtà utilizzano altriprincipi, l’attenzione è stata spostata sulle pa-tologie che possono essere trattate con le on-de d’urto (Tabella 1).In particolare il relatore ha sviluppato il temadel trattamento della sindrome della cauda e-quina, della osteoartrite di anca, ginocchio egomito e dell’Instabilità mediale di spalla. Par-tendo dalla descrizione dei trattamenti effet-tuati dapprima in medicina umana e succes-sivamente in ambito ippiatrico, durante la suaterza relazione, il Prof. Millis ha richiamato l’at-tenzione della platea sulle indicazioni e le con-troindicazioni del trattamento mediante onded’urto nel cane e nel gatto. Ha sottolineatocome, in queste due specie, sia purtropponecessario sedare o addormentare breve-mente i pazienti per sottoporli al trattamento,ma ha anche evidenziato come normalmentedue o tre sedute di pochi minuti siano suffi-cienti ad ottenere risultati più che apprezzabi-li, anche nel lungo periodo. Da uno studio ef-fettuato è emerso che solo una piccola per-centuale di casi ha miglioramenti nulli, poco omoderatamente apprezzabili da parte del ve-terinario (rispettivamente 1%, 4% e 12%)mentre la maggioranza dei casi trattati mani-festa risultati da buoni ad eccellenti (rispetti-vamente 42% e 41%).Durante le relazioni del pomeriggio, il relatoreha affrontato un argomento estremamente in-teressante per chi si occupa di terapia fisica:la laser terapia. In particolare si è parlato di la-ser a bassa potenza. Nella dettagliata ed e-sauriente parte introduttiva sono stati esami-nati: 1. le caratteristiche della luce laser, rappre-

sentata da un fascio di luce coerente e col-limata

2. le classi di potenza, suddivise in quattroclassi di potenza crescente (I, II, III e IV ) lecui ultime due ulteriormente distinte in duesottoclassi (A e B)

3. le modalità di interazione di con i substratibiologici.

I laser utilizzati per la terapia fisica, definiti LL-LT (acronimo di Low Level Laser Therapy)rientrano nella classe III A e B e sono chiama-ti anche “Laser freddi” per la loro caratteristi-ca di non “riscaldare” eccessivamente i tes-suti. Sono stati inoltre sottolineati la presso-ché totale mancanza di effetti collaterali e le

limitate controindicazioni. Nella seconda rela-zione pomeridiana è stato illustrato il mecca-nismo di azione, legato all’interazione dei fo-toni con le cellule ed in particolare con il cito-cromo C contenuto nei mitocondri. Tale mec-canismo è fortemente condizionato dalla lun-ghezza d’onda della radiazione luminosa che,per l’ottimale interazione cellulare, è stato va-lutato oscillare tra i 500 ed i 1000 nm. Utiliz-zando tale lunghezza d’onda si evita l’intera-zione della luce con altre molecole, come l’e-moglobina, la melanina o semplicemente l’ac-qua, favorendo il raggiungimento del “bersa-glio” mitocondriale. Tra gli effetti terapeuticidella laserterapia sono stati indicati in partico-lare quello antinfiammatorio, analgesico edeccito-metabolico trovando quindi piena ap-plicazione nel trattamento dei ritardi di cica-trizzazione dei tessuti ed ove sia richiesta unarigenerazione od un incremento della produ-zione cartilaginea. A tal proposito, in partico-lare, il trattamento delle patologie degenerati-ve articolari trae beneficio anche dall’effettoanalgesico, il cui meccanismo, non ancoracompletamente chiarito, è legato alla intera-zione della luce laser con i nocicettori e le fi-bre sensitive. Infatti, la loro inibizione e il ral-lentamento della velocità di conduzione dellostimolo, determinano una sensibile diminuzio-ne della percezione dolorosa. Un interessanteaccenno applicativo è stato infine fatto allapossibilità di utilizzare la luce laser nel tratta-mento dei “trigger point” e nella stimolazionedei punti di agopuntura (Tabella 2).Il Prof. Millis ha infine effettuato un excursusriguardante indicazioni e controindicazionidella LLLT nei cani e nei gatti indicando, conestrema precisione, tempi e “dosaggi” dellaterapia. La stimolante giornata di aggiorna-mento si è conclusa con la interessante rela-zione della Dott.ssa Michela Puddu di Bolo-gna riguardante l’esperienza preliminare nel-l’impiego della ossigeno-ozono terapia.Il prossimo appuntamento è fissato per il 10Marzo 2013 sempre a Cremona. L’argomen-to trattato sarà “I muscoli, spesso erronea-mente sottovalutati - trucchi ed esercizi perlavorarli correttamente”. ■

Incontro di Fisiatria e RiabilitazioneMetodiche strumentali: il Prof. Darryl Millis ha presentato le ultime novitàcatturando l’attenzione dei partecipanti

Condition Treated:• Osteoarthritis: Hip, Elbow, Stifle,

Hock, Shoulder• Biceps Tendinitis• Achilles Tendinitis• Calcaneal Tendon Tear• Patellar Desmitis• Back• Chronic Wound / Lick Granulomas• Elbow septic arthritis• Non-union add Delayed Union Fractu-

res• Hip Dysplasia• FCP• Shoulder Instability• Additional uses for consideration: T-

PLO healing, bursitis, osteomyelitis,arthrodesis, edemas.

Darryl L. Millis, MS, DVM, Dip. ACVS, Dip.ACVSMR

TABELLA 1

Summary of LT Biological Effects• Accelerated Tissue Repair and Cell

Growth• Faster wound Healing• Reduced Fibrous(Scar) Tissue Forma-

tion• Anti-inflammation• Anti-Pain (Analgesia)• Improved Vascular Activity• Increased Metabolic Activity• Improved Nerve Function• Immunoregulation• Trigger Point and Acupunture

Darryl L. Millis, MS, DVM, Dip. ACVS, Dip.ACVSMR

TABELLA 2

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di CRISTINA STOCCHINOSocio SIVAE

Immersi nell’atmosfera un po’ “retrò”della sala Galleria di Palazzo Trecchi,storico luogo d’incontro per i soci SI-VAE, Sabato 10 e Domenica 11 si èsvolto a Cremona il secondo in-contro annuale della Società.

Gli argomenti son stati diversi, per tema e spe-cie, alcune relazioni di base (come la visita clini-ca del paziente aviare, o la relazione sul veteri-nario di Colombaia, o ancora la gestione dei fe-lini nei circhi), altre ancora più specialistiche, comele relazioni sulla diagnostica per immagini, il mo-nitoraggio intraoperatorio degli animali esotici, lavideo-otoscopia, la laser terapia o ancora l’ap-profondimento sulla cardiologia del furetto o ladescrizione di un intervento di osteotomia dellatesta del femore in un leone. Non sono manca-ti, infine, gli importanti aggiornamenti sulla dia-gnostica di laboratorio aviare.È mia personale impressione (e in questa os-servazione sono sempre confortata dal notevo-le numero di partecipanti agli incontri), che la qua-lità delle relazioni sia sempre più elevata ancheda parte della “primavera” dei soci. Il livello scien-tifico della SIVAE è piuttosto alto, e questo è con-fermato anche dal fatto che il recente Corso Si-vae (il primo corso interamente in lingua inglese,per permettere la partecipazione di colleghistranieri), Dentistry and Orofacial Surgery of PetRabbits and Rodents, ha visto la partecipazio-ne di numerosi colleghi anche d’oltreoceano. D’al-tronde le impressioni positive emerse già durantel’evento mondiale ARAV “2012 International Con-ference on Reptile and Anphibian Medicine” an-ch’esso riuscitissimo, facevano ben sperare.Nel pomeriggio si è tenuta l’assemblea straor-dinaria della SIVAE per deliberare circa una pic-cola modifica dello statuto (che ancora prevedevala possibilità di iscriversi alla SIVAE anche se lau-reati in lauree affini); il Presidente Dott. Marco Be-din ha informato i soci sulle novità riguardo l’iterper il riconoscimento della figura del Veterinarioper animali esotici, che sembra essere in diritturad’arrivo. È stato inoltre presentato il Manuale “Li-nee guida per la corretta gestione e il benesse-re degli animali non convenzionali”, che ha ot-tenuto numerosi consensi e, fortunatamente,qualche critica (queste ultime proprio da parte del-le associazioni amatoriali e degli allevatori, cheavrebbero voluto avere un ruolo nella loro stesura).

Come curatore delle linee guida rivendico inve-ce proprio il ruolo che il veterinario ha di dirittonella gestione ambientale e alimentare dei petsnon convenzionali, troppo spesso delegata a fi-gure non professionali che non sempre si son di-mostrate all’altezza delle aspettative dei proprietari.Creare cultura gestionale presso i proprietari de-gli animali esotici, significa creare un canale di col-

legamento fra il veterinario esperto in animali nonconvenzionali e il proprietario stesso e, soprat-tutto, evitare che la cattiva gestione alimentaree ambientale sia, come spesso accade, originedi malessere e patologie.La sera del sabato, durante la cena sociale, com-plice “lo gnocco fritto” sono stati rinsaldati i rap-porti ormai storici, conosciute le nuove leve, al-

lacciati nuovi rapporti, professionali e non. In-somma, ci siamo sentiti uniti nello stesso pro-posito: la crescita professionale della SIVAE.Al prossimo incontro, allora! ■

Aggiornamenti in medicinadegli animali esoticiGrande partecipazione a Cremona per il secondo incontro 2012

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Con il progetto “La Spe-ranza non Trema” che ilGruppo Fatro ha svilup-pato a favore delle popo-lazioni terremotate, unaprima somma destinata

all’operazione “Ricominciare insieme èpossibile”, promossa dal Consorzio GranaPadano è stata consegnata ai sindaci dei 18comuni terremotati, Sabato 20 Ottobre 2012a Mirandola (MO).“Il nostro obiettivo era raccogliere 1 milione emezzo di Euro da destinare ad alcune dellecittadine più colpite dal terremoto. Oggi, congrande soddisfazione e piacere, annuncioche questo obiettivo è stato ampiamente su-perato: abbiamo raggiunto i 2 milioni di Euro”.Con queste parole Nicola Cesare Baldrighi,Presidente del Consorzio Grana Padano, è in-tervenuto all’evento organizzato dal Consor-zio nella piazza principale di Mirandola, perconsegnare ai sindaci di 18 comuni colpiti du-ramente dal sisma dello scorso maggio, i pro-venti raccolti dalla vendita del ‘Grana solidale’nei supermercati della Grande Distribuzioneche hanno aderito all’iniziativa (Conad, Coop,LD, Esselunga, Bennet, Pam, Crai, Il Gigante,IN’S, Famila, Alì, Interdis) e da un’importantedonazione del Gruppo FATRO farmaceuticialla presenza di due testimonial d’eccezione:i campioni pluripremiati Alex Zanardi e Caroli-na Kostner.Alla presenza del sub commissario per la ge-stione dell’emergenza terremoto, CarloMaccari, dell’Assessore Tiberio Rabboni(che ha ricordato come Piacenza sia l’unicaprovincia emiliana che fa parte del Consorzio)e del Commissario C.R.I. Comitato RegionaleLombardia (che ha patrocinato l’iniziativa)Maurizio Gussoni, i fondi sono stati asse-

gnati simbolicamente ai rappresentanti delleAmministrazioni di Cavezzo, Cento, Concor-dia, Correggio, Finale Emilia, Gonzaga, Gua-stalla, Luzzara, Medolla, Mirandola, Moglia,Pegognaga, Quistello, Reggiolo, San Felicesul Panaro, San Possidonio, San Prospero eSant’Agostino. Di concerto con le catene didistribuzione si stanno valutando i progetti diricostruzione ed entro il mese di Novembreverranno stabilite ed erogate le cifre precise

per ogni comune.Il direttore del Consorzio Grana Padano, Ste-fano Berni, che vive proprio nella zona colpi-ta dal terremoto e che, nell’occasione, è sta-to insignito dalla Croce Rossa Italiana dellabenemerenza ‘Medaglia di Prima Classe’ “perla sensibilità e la generosità dimostrata dalConsorzio”, ha spiegato come la presenza diZanardi e Kostner non fosse casuale. “Loroinfatti, sia pur per con motivazioni e in ambiti

completamente diversi, testimoniano che‘rialzarsi e ricominciare insieme è possibile”. Ildirettore del Consorzio ha quindi sottolineatoche “al di là della valenza economica raggiun-ta dal progetto promosso da Grana Padano,tale evento è stato realizzato per tenere altal’attenzione delle istituzioni e dell’opinionepubblica, affinché queste popolazioni e que-ste terre non vengano dimenticate e abban-donate a se stesse”. ■

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Il progetto “La speranza non trema”Prima tranche dei fondi destinata all’operazione “Ricominciare Insieme è possibile”

F.R.E.R.O.Vet (Federazione Regionale E-milia Romagna Ordini Veterinari) e l’Ordi-ne della provincia di Mantova hanno rac-colto una somma che ammonta a 63.300euro. Tale somma è stata suddivisa se-condo le indicazioni emerse dagli incon-tri tra i Presidenti degli Ordini provincialiinteressati dal terremoto e privilegiandoil danno all’attività professionale. I mag-giori contributi andranno a quei colleghiche hanno avuto l’inagibilità per mesidell’ambulatorio di proprietà rispetto aicolleghi che hanno interrotto l’attività so-lo per pochi giorni. Questo il risultato diquanto fatto dai Presidenti degli Ordiniprovinciali dell’Emilia Romagna e di Man-tova e della solidarietà dimostrata versochi è stato colpito.

CAMPAGNA DIRACCOLTA FONDI

PRO TERREMOTATI

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laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 201214 Calendario attività Dal 1 dicembre al 15 marzo

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1 - 2 DICINCONTRO SINVET / SIMEF ARGOMENTI DI NEUROLOGIA FELINA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto ac-

creditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372403509 - E-mail: [email protected]

1 - 2 DICCORSO SCIVAC TECNICHE DI ANESTESIA TOTALMENTE INTRAVENOSA (TIVA) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Ultimi posti disponibili Trecchi, 20 - ECM: 15,3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Se-

minari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

2 DICINCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA IL PAZIENTE È ANEMICO E ADESSO? UNA GUIDA SEMPLICE ALL’APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA PRATI-

CA AMBULATORIALE - Università di Perugia, Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: No ECM - Per info: Monica Borghi-sani - Segr. Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

3 - 6 DICITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 4° IT. OFTALMOLOGIA: I PARTE - LA VISITA OCULISTICA. PATOLOGIE DELLE PALPEBRE, DEGLI ANNESSI, DELLA COR-Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. NEA, DELLA SCLERA E DELL’ORBITA. CITOLOGIA OCULARE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 29,1

Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congr. e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

9 DICINCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA LA CHIRURGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Bor-

ghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

10 - 12 DICITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. PATOLOGIA CLINICA: I PARTE - PATOLOGIA CLINICA NELLA DIAGNOSI DELLE PATOLOGIE Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. GASTROENTERICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 25,8 Crediti - Per info: Paola

Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

13 - 16 DICITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 1° IT. ONCOLOGIA: V PARTE - TUMORI DELL’APPARATO RESPIRATORIO, URINARIO E DI VARIA Ultimi posti disponibili DERIVAZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 31,4 Crediti - Per informazioni: Paola

Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

13 - 15 DICSEMINARIO SIVE 7° SKIVE RESORT MEETING - Art Hotel Cappella - Alta Badia (BZ) - Str. Pecei, 17 - ECM: Non richiesto - Per

informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

15 - 16 DICCORSO INTRODUTTIVO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALL’ANESTESIOLOGIA - Novotel Bologna San Lazzaro, Bologna - Via Villanova, 31 -

ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Con-gressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

18 - 20 GENCORSO FSA IN COLLABORAZIONE CON SOVI CORSO DI BASE PER IL CONTROLLO DELLE MALATTIE OCULARI EREDITARIE - Centro Studi - Palazzo

Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elena Bonetti -Segreteria FSA - Tel. +39 0372 403511 - E-mail: [email protected]

19 - 20 GENCORSO INTRODUTTIVO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA INTERNA CON APPROCCIO ORIENTATO AL PROBLEMA - Pa-

dova - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi,Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

20 GENCORSO FSA IN COLLABORAZIONE CON SOVI CORSO PROPEDEUTICO AGLI ESAMI DI VERIFICA PER L’ACCESSO AL PANEL ITALIANO FSA-HED - Cen-

tro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazio-ni: Elena Bonetti - Segreteria FSA - Tel. +39 0372 403511 - E-mail: [email protected]

23 - 25 GENCORSO SCIVAC CORSO BASE DI RIPRODUZIONE NELLA CAGNA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

Richiesto Accreditamento per 21,3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Con-gressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

1 - 3 FEBCONGRESSO SIVE IN COLLABORAZIONE CON FEEVA XIX- SIVE/FEEVA CONGRESS - Arezzo - Centro Affari e Convegni - Via Lazzaro Spallanzani 23 - ECM: Non ri-

chiesto- Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

2 - 3 FEBCORSO INTRODUTTIVO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA NEUROLOGIA - Firenze - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per infor-

mazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

6 - 8 FEBITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. CARDIOLOGIA: II PARTE - PATOLOGIE ACQUISITE E CONGENITE DEL CANE E DEL GATTO - Centro

Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 27 Crediti - Per informazioni: Pao-la Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

13 - 15 FEBITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. PATOLOGIA CLINICA: II PARTE - PATOLOGIA CLINICA NELLA DIAGNOSI DEI DISORDINI ENDOCRI-

NI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 26,2 Crediti - Per info:Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

14 - 15 FEBCORSO SCIVAC STRATEGIE DIDATTICHE E DI COMUNICAZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi eSeminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

16 - 18 FEBCORSO SIVAE / SCIVAC NUOVO CORSO DI ANESTESIA E MEDICINA D’URGENZA DEGLI ANIMALI NON CONVENZIONALI - Centro

Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Fe-roldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

19 FEBCORSO SIVAE / SCIVAC APPROFONDIMENTO SUL DOLORE ACUTO E CRONICO DEGLI ANIMALI NON CONVENZIONALI - Centro

Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Fe-roldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

21 - 23 FEBINTERNATIONAL COURSE SCIVAC INTERNATIONAL COURSE ON ADVANCED LINEAR AND HYBRID ESF - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

21 - 23 FEBITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. MEDICINA COMPORTAMENTALE: I PARTE - MEDICINA COMPORTAMENTALE 1 - Centro Studi SCI-

VAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

25 - 27 FEBITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 1° IT. MEDICINA FELINA: I PARTE - CORSO 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accre-

ditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Semi-nari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

26 FEB - 1 MARITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. MEDICINA INTERNA: I PARTE - APPROCCIO AL PROBLEMA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

2 - 3 MARCORSO INTRODUTTIVO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALL’ONCOLOGIA - Roma - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazio-

ni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

6 - 9 MARITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 4° IT. ORTOPEDIA: IV PARTE - ESAME CLINICO ORTOPEDICO E PATOLOGIE ORTOPEDICHE E TRAUMA-

TOLOGICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. per 34,8 Crediti - Per info:Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

8 - 10 MARCONGRESSO INTERNAZIONALE SCIVAC CONGRESSO INTERNAZIONALE - LEISHMANIOSI CANINA E MALATTIE DA VETTORI: A CHE PUNTO SIA-

MO? - Pisa - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

12 - 15 MARITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: IV PARTE - DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DELL’APPARATO RESPI-

RATORIO - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. per 32,9 Crediti - Per info: PaolaGambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

2. Gli ormoni tiroidei negli gli anfibi:

a Sono alla base del processo della metamorfosi

b Sono coinvolti nellatrasduzione degli stimoliluminosi

c Sono 4 in Fusbanaflavescens: T3, T4; T5, T16

d Gli anfibi non hanno la tiroide

e Favoriscono l’apnea

1. Nel caso in cui si intenda ridurre una frattura femoralein un Rapace mediante applicazione di fissatori esterni,quale configurazione si deve scegliere?

a Monolaterale monoplanare

b Bilaterale monoplanare

c Monocilindrica

d Bilaterale biplanare

e Triplanare QUIZ 1Risposta corretta: a)

Incontro SIVAE: “Ortopedianegli animali esotici” -

Cremona, settembre 2008

QUIZ 2Risposta corretta: a)

Incontro SIVAE: “Cremona,1-2 Marzo 2008 -

Endocrinologia negli animaliesotici

SOLUZIONI

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