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GIORNALE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE DI CASTELLO GIUGNO 2011_N. 03 Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un pò. ,

Parole di Vita - Giugno 2011

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“Parole di Vita” è il giornale della Parrocchia di Castello, pubblicato per tutti i membri della comunità parrocchiale.

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Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un pò.,

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programma celebrazioni

Sabato 25 giugno alle ore 21.00 veglia di preghiera in Basilica di San Nicolòpresieduta dal vicario generale della Diocesi di Milano.

Domenica 26 giugno- ore 10.00 solenne pontificale di beatificazione in piazza del Duomo di Milano

- ore 18.00 vespri solenni nella chiesetta del Beato Serafino presieduti dal vicario episcopale monsignor Bruno Molinari.

- ore 21.00 l'urna del Beato sarà portata sul lungo lago, assieme alla statua di San Nicolò, per la tradizionale benedizione del lago.

- Lunedì 27 giugno ore 20.30 S. Messa solenne nella chiesa parrocchiale di Chiuso presieduta dal card.Tettamanzi e processione con l'urna del

Beato fino alla chiesetta di San Giovanni.

FESTA DEL CROCIFISSOdomenica 18 settembre 2011

ore 10.00 S. Messa

ricordando il 25° anniversario di sacerdozio didon Mauro Barlassina

SOLENNITA’ del CORPUS DOMINIgiovedì 23 giugnoProcessione cittadina

- Ritrovo ore 20.45 nella chiesa di Castelloper la recita della Compieta

- processione per le vie del centro- momento conclusivo in Basilica

BEATIFICAZIONE di DON SERAFINO

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CARISSIMI PARROCCHIANI,anche questo anno pastorale, iniziato a settembre del 2010,sta ormai per concludersi.Le verifiche del lavoro fatto e dell'impegno di tante per-sone sono la caratteristica di questo momento. Infatti si chiu-de l'anno di catechesi a tutti i livelli, termina l'anno oratoria-no e, da pochi giorni, anche la grande manifestazione della"Fiera di Castello" è giunta al termine con molta fatica, maanche con immensa soddisfazione di tutti i volontari e gli

organizzatori, a cui va un plauso ed un ringraziamento sincero.Ma l'attività parrocchiale non si ferma, anzi molti giovani stanno proprio in questi giorni,facendo gli ultimi preparativi per accogliere con entusiasmo e professionalità i tanti ragazzi chepasseranno le loro giornate in oratorio, vivendo l'esperienza del gioco, dello sport, della sanaamicizia e della preghiera.In cantiere per il prossimo anno pastorale che inizierà l'8 settembre, ci sono molte impor-tanti appuntamenti.1. Rinnovo dei Consigli pastorali. Sono stati costituiti nel 2006 e dopo cinque anni devonoessere rinnovati. Il nostro Cardinale Arcivescovo nella lettera del 31 maggio 2011 scrive: "Il rinnovo dei Consiglipastorali deve rappresentare l'occasione per un vero e proprio rilancio dell'esperienza del con-sigliare, che sappia affrontare con rinnovata fiducia le sfide sempre nuove poste alla Chiesa...I nuovi consiglieri saranno così chiamati a costruire insieme un volto di comunità cristiana chesia capace di scelte nuove e coraggiose".2. Il prossimo anno pastorale sarà centrato sul tema della famiglia. Infatti nel giugno 2012si terrà a Milano il VII Incontro Mondiale delle Famiglie. Sarà presente anche Benedetto XVI econcluderà questo evento mondiale con 500.000 fedeli nell'area dell'Expo. Il tema scelto: "Lafamiglia: il lavoro e la festa". Anche la nostra Comunità per tutto il prossimo anno pastoraleaffronterà la tematica della famiglia nei vari momenti di formazione e di catechesi.3. Da ultimo con l'inizio dell' anno pastorale avremo il nuovo Arcivescovo. I giornali sidivertono a scrivere di tutto e si lanciano in scommesse e totovescovo, ma a noi preme viverequesto cambiamento in chiave spirituale. Come ho già scritto sulla "Voce di Castello", vorreioffrire un pensiero anche sul ministero episcopale del nostro Arcivescovo, che sta volgen-do alla sua conclusione. E mi faccio aiutare da don Roberto Davanzo, direttore della CaritasAmbrosiana, il quale in un suo articolo ha voluto esprimere la sua gratitudine per l'impegno dicarità che l'Arcivescovo ha profuso lungo il suo ministero per nove anni in mezzo a noi:"Sarebbe troppo lungo - scrive il direttore della Caritas, Don Roberto Davanzo - elencare leoccasioni in cui il Card. Tettamanzi ha mostrato una profonda sintonia con la Caritas. Dalrichiamo secondo cui "i diritti dei poveri non sono diritti poveri", alle note sulla carità disan Carlo nell'anno dedicato ai 400 anni della sua canonizzazione. Il tutto passando attraver-so l'istituzione del Fondo Famiglia - Lavoro, i magistrali pronunciamenti in occasione dellasolennità di sant'Ambrogio e i messaggi in occasione della Giornata Diocesana Caritas. AlCardinale vorrei dire: Eminenza, cominciamo a dirle grazie con questo modo povero, ma sin-cero. Dunque il Card. Tettamanzi va a concludere il suo ministero e noi - assieme a tuttala diocesi di Milano - siamo in attesa della indicazione di colui che sarà il nostro Pastore peri prossimi anni. Il Signore accompagni i passi del nuovo Pastore, gli doni lo spirito deldiscernimento e la sapienza nel guidare una Diocesi così complessa e ricca. Ma viviamo que-

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sta attesa anche preparandoci ad accogliere colui che la provvidenza ci donerà". Con queste parole di ringraziamento, ma anche di attesa del nuovo Arcivescovo, anche noi rin-grazieremo il Signore per l'amabile presenza pastorale del nostro cardinale Dionigi Tettamanzie pregheremo lo Spirito Santo perchè ci doni una guida ed un Pastore secondo il suo cuore.

don Egidio

2007 - Meeting diocesano dei chierichetti 2009 - Incontro diocesano con gli adolescenti

2010 - Consegna della Carta di Comunione 2011 - Via Crucis per la zona III

2011 - Incontro con gli Amministratori locali

Il Cardinal Tettamanzi a Lecco

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Padre Vannucci e don Zeno, due grandi uo-mini di Dio, un mistico e un diacono di fuoco,stanno chiacchierando a una finestra delMarianum a Roma.Guardano fuori e sul viale XXX Aprile osser-vano due ragazzi salire adagio tra i grandialberi del viale, salgono e si abbracciano,camminano e si baciano. Allora padre Van-nucci interrompe ciò che stava dicendo edice a don Zeno: "Quando tu sarai capace diringraziare il Signore perché due creaturesulla terra si amano, di ringraziare e di gode-re perché nel mondo c'è amore, in quel pre-ciso momento sarai molto avanti nel cammi-no spirituale".Noi che cosa avremmo detto? Un po' di pu-dore, un po' di discrezione...Sono sempre più convinto che avvicinare igiovani oggi, quelli che vivono situazioni irre-golari, per esempio nel campo del matrimo-nio, della sessualità, accostarli con il lin-guaggio del divieto, del giudizio, della rego-la è assurdo e forse perfino criminale, signi-fica allontanarli per un lungo tempo dallaChiesa.Dobbiamo far sentire l'eternità che si annun-cia già nella dolcezza del vivere con amore.Il peccato vero è l'oblio delmiracolo del vivere.Nella sua prima lettera diGiovanni definisce i cristianicosì: "Noi abbiamo credutoall'amore" - (1 Gv 4,16). Nonso se ci abbiamo mai pensa-to, ma se ci chiedono: "TuCristiano a cosa credi?" vie-ne spontaneo dire: a Dio, aGesù Cristo, alla vita eterna,alla Chiesa.Ma Giovanni risponde: "Noicristiani crediamo all'amore".

Non si crede ad altro, non all'onnipotenza,all'onniscienza o all'eternità di Dio, questecose non ci prendono il cuore. Si crede all'a-more, perché Dio è amore. E questo è capi-tale, perché credere all'amore lo può ancheil non credente, lo può anche colui che èateo. L'esperienza dell'amore è una espe-rienza universale che l'uomo è capace difare in tutte le culture, in tutte le vie religioseo anche senza l'ipotesi religiosa. Esperienza del cuore ardente dell'essere:una scheggia di Dio, infuocata, è l'amore.Ciò che noi dovremmo cercare di far capireanche ai non credenti, alle nuove generazio-ni: ciò che è importante è credere all'amore!Credi, vale a dire fidati dell'amore. Abbi fidu-cia nell'amore in tutte le sue forme, comeforma della terra, come forma del vivere,come forma di Dio. Non fidarti di altre forze,non dell'intelligenza, non del denaro, non delnumero o della forza della giovinezza. Daree ricevere amore è ciò su cui si pesa la bea-titudine della vita.Quando vedete dei ragazzi innamorati nonfate i sospettosi, l'innamoramento è unaesperienza mistica, l'unica per la maggio-ranza delle persone. E' una esperienza mi-stica, allo stato selvatico. Lì annunciare chec'è il Paradiso. Come possiamo oggi parlaredi paradiso e inferno? Mi diceva Olivier Clè-

ment, negli anni di Parigi: apartire dall'esperienza dell'a-more umano. L'innamorato sabene che cosa è il paradiso el'inferno. II paradiso è quandoraggiungi il tuo amato; l'in-ferno è quando sei tradito oabbandonato da chi ami.L'amore luogo primario dievangelizzazione! Raccontare che crediamo al-l'amore.

(don Ermes Ronchi CHIESA DI SANTI)

CREDO ALL'AMORE5.

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1 maggio 2011: Beatificazione di Giovanni Paolo II

Esserci. Questo è stato il mio desiderio finda subito, durante il funerale di GiovanniPaolo II.Essere a Roma per la sua beatificazione,una speranza e una certezza. Una speran-za per me era il poter andare a Romaquando fosse giunto quel giorno. Una cer-tezza era il fatto che quel momento sareb-be presto venuto perché agli occhi miei, delmondo e della Chiesa il Papa era già santo.Un milione e mezzo di persone, un popolodi ogni età e nazionalità, era lì a Roma,ognuno con un motivo suo per essere ri-conoscente a Giovanni Paolo II, il Papabeato che ha veramente trasformato la sto-ria cambiando i cuori di ciascuno di noi. Siera lì e ci si sentiva "un cuor solo e un'ani-ma sola", con tutta quella gente felice ecommossa, caotica e multiforme, stancaper l'attesa, le code, la ressa ma profonda-mente unita dal desiderio di onorare Gio-vanni Paolo II, un padre, un amico, un testi-mone persuasivo dell'amore di Cristo,"centro del cosmo e della storia".Io e altri amici siamo riusciti a seguire tuttala cerimonia dai maxi schermi del CircoMassimo, vista l'impossibilità di raggiunge-re Piazza San Pietro stracolma di pellegri-ni. Mi ha commosso la contentezza di Pa-pa Benedetto XVI quando ha potuto direche "il giorno atteso è arrivato presto, per-ché così è piaciuto al Signore: GiovanniPaolo II è beato!". Subito è stata svelata lasua immagine sorridente sulla facciata del-

la loggia di San Pietro e tutte le piazze diRoma sono esplose di gioia, con canti,sventolio di bandiere, inni, grida, battimani,lacrime della gente. In quel momentoognuno aveva una preghiera nascosta darivolgere al nuovo beato e soprattutto tantagratitudine per la sua vita che ci ha indica-to la via alla verità, che è Cristo Signore.Come ha detto Benedetto XVI nell'omelia,"Giovanni Paolo II ha aiutato i cristiani ditutto il mondo a non avere paura di dirsi cri-stiani. In una parola: ci ha aiutato a nonaver paura della verità, perché la verità ègaranzia della libertà. Ha dato al cristiane-simo un rinnovato orientamento al futuro, ilfuturo di Dio, trascendente rispetto alla sto-ria, ma che pure incide sulla storia. Quellacarica di speranza che era stata ceduta inqualche modo al marxismo e all'ideologiadel progresso, egli l'ha legittimamenterivendicata al cristianesimo, restituendolela fisionomia autentica".Il silenzio totale e assorto con cui si è pre-gato, con cui tutti hanno risposto al richia-mo alla preghiera silenziosa dopo la gioiaesplosiva, è stato per me il segno prodigio-so che quello che ci teneva lì uniti era lapresenza di Cristo, il miracolo della suacompagnia offerta a noi uomini per la no-stra felicità.Grazie, beato Giovanni Paolo II! E soprat-tutto grazie a Dio che nella sua misericor-dia ce lo ha donato.

Laura

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Anche la famiglia Ferrara ha partecipato alla cerimonia della beatificazione. Le foto raccontano la sua esperienza.

1. Come noi molti si sono accontentati distare davanti ad un maxischermo in SantaMaria Maggiore, visto che via dellaConciliazione epiazza San Pietro erano giàgremite.

2. Elvira e Lillo.

3. La piazza il giorno prima dellabeatificazione.

4.Via della Conciliazione già stracolma dipellegrini alle 6 del mattino.

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CHI CERCATE?"Che cosa cercate?" è la domanda che Gesùrivolge ai due discepoli che cominciano a se-guirlo, desiderosi di dimorare presso di Lui,dopo aver sentito le parole di Giovanni Batti-sta: proprio all'inizio del vangelo di Giovanni(Gv 1,38). "Chi cerchi?" è ancora Gesù cheparla, guardando Maria Maddalena, che pian-ge vicino al sepolcro vuoto: siamo quasi allaconclusione dello stesso vangelo (Gv 20, 15).E' allora significativo che questo sia il titolo del-l'itinerario seguito dai gruppi d'ascolto di que-st'anno: un itinerario "alla ricerca", guidati dal-l'evangelista che è da secoli considerato sim-bolicamente "l'aquila" tra gli evangelisti, con-dotti quindi a "volare" un po' al di sopra dei no-stri pensieri quotidiani, a comprendere e a pe-netrare un poco il mistero di Dio attraverso l'ac-coglienza di una Parola non sempre facile maprofonda, attraverso un'esperienza spiritualeche parte dall'ascolto e si fa interiorizzazione epoi diviene preghiera, intimità e amicizia con ilSignore. I brani scelti per il nostro itinerario cihanno condotti sulle rive del Giordano, dove iprimi discepoli cominciano ad intuire che ilMaestro, indicato da Giovanni il Battista comel'Agnello di Dio, è il Messia, è colui che aspet-tavano, che doveva venire; ci hanno portato aCana, dove non abbiamo assistito ad uno spo-salizio, ma ad una festa in cui il vino buono èGesù stesso, fonte di gioia per tutti quelli che loaccolgono; ci hanno fatto conoscere Nicode-mo, figura ambivalente di uomo che chiede,pensando di sapere già, intuisce, ma è prigio-niero dei suoi schemi, però vorrebbe, e alloracompirà un cammino che lo farà rinascere dal-l'alto. E poi abbiamo accompagnato Gesù ver-so la Sua Passione, che ci ha rivelato così ilvolto di un Dio, che non è solo potente-creato-re-liberatore, ma si rivela pienamente comeDio-servo per noi; e ai piedi della croce, doveGesù porta a compimento la missione affidata-gli dal Padre e l'obbedienza alla Sua volontà,con l'amore estremo di chi dona tutto, anchenoi ci siamo domandati verso quale compi-mento sta andando la nostra vita; e davanti al

sepolcro vuoto, vi-cini al turbamentodella Maddalena eall'incertezza dei di-scepoli, abbiamocompreso che cre-dere è ed è statofaticoso e difficileper tutti. Il vangelodi Giovanni non ciha proposto una fe-de come un beneda ottenere e conservare, ma ci ha mostratoche ogni fede ha il suo cammino, con luci edombre, con fatiche e gradualità, con slanci eripensamenti. Non esiste "avere fede", ma"credere", cioè vivere nella fede, che ha in séanche il dubbio e la paura… perché siamouomini!Che occasione unica e bellissima sono i grup-pi di ascolto! La nostra vita è un continuo nuo-tare nelle parole, strumenti di comunicazione edi interpretazione della realtà, parole pronun-ciate e ascoltate, parole scritte o virtuali, sus-surrate, ma più spesso gridate; parole vere eingannevoli, persuasive, o che vogliono esser-lo… viviamo di parole, tenendoci stretti a quel-le che ci sembrano più utili, identificandoci inquelle che ci sembrano più vere. Ma se siamocristiani… è la Parola che può illuminare lanostra vita. E se è così… quanto poco tempo lededichiamo! Forse solo le letture della Messadomenicale ci sfiorano, per poi rimanere sullosfondo, tutta la settimana… E invece la Paroladi Dio non è facile: scritta in epoche lontanedalla nostra, con generi letterari diversi, richie-de spiegazioni e interpretazioni; è impegnativa:un testo della Bibbia può dire molte cose, ma ènecessario mettersi in gioco per entrare in rap-porto con questo testo e capire che cosa dicea me, in che modo mi tocca, perché può cam-biare qualcosa in me e nel mio modo di vede-re e di sentire e di vivere… Lo sa bene chi par-tecipa ai gruppi di ascolto: quanta ricchezza civiene dalla Parola di Dio! … e allora: chi cer-chiamo? e soprattutto: cerchiamo?

Maria Giovanna

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Domenica 8 maggio alcuni dei Ministri straordi-nari della Comunione Eucaristica della parroc-chia hanno partecipato a Milano, alla giornata diapprofondimento e condivisione rivolta ai Mini-stri che prestano da tempo questo servizio nellaChiesa Ambrosiana. La giornata, ritmata dai momenti di preghiera,lectio, S.Messa e riflessione, è stata - per me -una occasione per "fermarsi" e "ripercorrere" lemotivazioni che stanno alla base di questo ser-vizio che svolgo da circa dodici anni. Due gliaspetti sui quali mi sono soffermato e sono risul-tati - per me - essere il denominatore comune trala lectio tenuta la mattina, e il momento di rifles-sione proposto nel pomeriggio: la "preparazione"a svolgere questo ministero, e la "generosità"con la quale compierlo. Ma procediamo con ordine. Il prof. Marco Ver-gottini - docente presso la facoltà teologica del-l'Italia Settentrionale - nella mattinata ci ha pro-posto una lectio sul brano di Vangelo della "mol-tiplicazione dei pani e dei pesci", così come nar-rato da Giovanni (Gv.6). Tra i molti spunti offerti,il fatto che "Gesù andò all'altra riva", dove com-pie il miracolo, e che - ivi giunto - "Alzati quindigli occhi, vide che una grande folla veniva daLui". Questi due suggerimenti invitano, l'uno, asaper lasciare i propri schemi, le proprie abitudi-ni, a osare qualcosa d'altro, di diverso, ma an-che sapersi "ritagliare" degli spazi per "coltivareil silenzio" e la "Parola di Dio" nelproprio cuore… L'altro invita a pre-stare attenzione al prossimo, po-sando su di esso uno sguardo di te-nerezza, lo stesso sguardo che Ge-sù ha per la folla, uno sguardo chepermette di anticipare le necessità,sia spirituali che materiali.Sono due aspetti ripresi, nel pome-riggio, da mons. Giancarlo Boretti. Dopo il pranzo, consumato nei loca-li dell'oratorio, il pomeriggio è infatti

proseguito con una lettura-riflessione di alcunipassaggi tratti dall'omelia tenutasi in Duomo il25 agosto 2006 dal nostro Arcivescovo DionigiTettamanzi, a conclusione della 57ma settimanaLiturgica Nazionale di Varese. L'invito, rivoltonella circostanza dall'Arcivescovo ai Ministristraordinari della Comunione Eucaristica, è statoquello di svolgere questo impegno con compe-tenza - frutto di una preparazione che pone isuoi fondamenti sullo studio e sulla meditazionedella Parola - e con "tenera generosità", riem-piendo i momenti di incontro con i più deboli ditenerezza, sapendo di portare loro - innanzitutto- la "presenza" viva di Cristo. Eppure, in questamissione che abbiamo ricevuto, a volte siamoconsapevoli di essere davvero poveri e di nonessere neppure capaci di vedere il poco che ab-biamo per poterlo trasformare - insieme a Gesù- nutrimento per chi aspetta da Gesù il "pane"."Date voi stessi loro da mangiare". Come pos-siamo, abbiamo solo cinque pani, e c'è qui unragazzo che ha due pesci! L'invito a fidarsi diGesù - in questo contesto - sebbene difficile èquasi scontato: aderire a Lui con tutto l'entusia-smo del nostro cuore, con tutto l'amore a la gioiadi cui siamo capaci, mettendo a disposizione -anche fossero - "solo cinque pani e due pesci".La recita delle Lodi e dei Vespri hanno segnatol'inizio e la conclusione della giornata, mentre laS. Messa celebrata nella chiesa di S. Maria di

Caravaggio in via Brioschi, parroc-chia che ci ha ospitati - ci ha ricorda-to di essere nel mese di maggio, me-se dedicato a Maria, "la prima mis-sionaria, lei che per prima ha portatoCristo e lo ha donato al mondo".Un buon augurio - questa celebra-zione - per Ministri straordinari dellaComunione Eucaristica che nellaloro missione, sull'esempio di Ma-ria, anch'essi "portano" Gesù.

Marco

Giornata per Ministri straordinaridella Comunione Eucaristica

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Prima Confessione

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incontro dei

cresimandi

con il

cardinale a

san siro

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fi era di Castello 2011fi era di Castello 2011

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Giovedì 19 maggio, i ragazzi dell'Inizia-zione cristiana sono stati invitati al cine-teatro Palladium, ad assistere ad unasemplice rappresentazione preparatadalle catechiste. Si è voluto concluderel'anno unendo tutti i gruppi e proponen-do la storia di Oscar Wilde IL GIGANTEEGOISTA.Un gigante, decidendo di tenere per sèquello che possiede, si ritrova a viveresolo, finché un INCONTRO lo libera da

se stesso, lo rende ancora capace digustare la bellezza della vita, di stupirsi difronte al cambiamento delle stagioni, dirallegrarsi della compagnia dei bambi-ni.È l'augurio che facciamo a ciascuno:avere un cuore sempre aperto all'incontrocol Signore, un incontro che rende lumi-nosa la vita, che dona libertà e rendetestimoni di speranza.

le catechiste

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GIGANTE EGOISTAGIGANTE EEGOISTA

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Sabato 21 maggio, per concluderel'anno di catechismo 2010/2011, ibambini di Castello, accompagnati daalcuni genitori e nonni, dalle catechi-ste e da don Paolo, si sono recati inpellegrinaggio al Santuario della Ma-donna del Bosco a Imbersago. Una splendida giornata di sole ci hapermesso di gustare il panoramacome sempre meraviglioso del San-tuario e dei suoi dintorni.Alcuni bambini, con l'entusiasmo e l'e-nergia tipici della loro età, hanno subi-to percorso ripetutamente la ScalaSanta, guadagnandosi certamentel'indulgenza per le loro passate, pre-senti e future marachelle!!!Dopo la recita del Rosario animata dacinque dei nostri bambini davanti allaCappella del Miracolo, abbiamo par-tecipato alla S. Messa celebrata dadon Paolo con l'aiuto di due chieri-chetti "castellani", durante la quale ciè stata brevemente spiegata la storiadella Madonna del Bosco.Con questo pellegrinaggio abbiamovoluto dire GRAZIE a Maria per losplendido ed intenso anno trascorsoinsieme e le abbiamo chiesto di conti-nuare a vegliare su di noi durante levacanze, perché la nostra sia davveroun' E….STATE CON GESU'.Ci rivediamo a settembre!!!!!!!

Elena e Carlo

PELLEGRINAGGIO AL SANTUARIODELLA MADONNA DEL BOSCO

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Per le ragazze e i ragazzi di terza media laProfessione di Fede, ovvero la recita delCredo davanti alla comunità, è il momentoconclusivo del cammino di catechesi dei dueanni dopo la Cresima. Tale momento è pre-ceduto dal consueto pellegrinaggio a Romainsieme ad altri gruppi del Decanato di Leccoche quest'anno si è tenuto dal 25 al 27 Aprile.Dopo un viaggio tranquillo, appena arrivati,abbiamo cominciato subito le visite: la Basili-ca di San Paolo fuori le mura e le Catacombedi S. Callisto dove abbiamo celebrato laS. Messa. Il secondo giorno, con sveglia alleore 6.30, è iniziato con la S. Messa inS. Pietro presieduta dal Card. Comastri a cuiè seguita, per il nostro gruppo di Castello, lavisita della cupola con i suoi ben 551 scalini!!!Nel pomeriggio, dopo aver preso per unbreve tratto la metropolitana, abbiamo decisodi percorrere a piedi le vie della città allariscoperta delle bellezze artistiche e religiosedella capitale: Colosseo, Foro Romano, Piaz-za di Spagna, Altare della Patria, Pantheon,Montecitorio, Palazzo Chigi, Fontana di Trevie Tempio di Adriano. Dopo la lunghissimascarpinata, finalmente abbiamo raggiunto S.Maria Maggiore dove ad attenderci c'era ilnostro amatissimo pullman.

Dopo cena abbiamo camminato e gustato unmeritato gelato per le vie di Roma by night efinalmente una bella dormita se così si puòdire… L'indomani la sveglia è suonata alle6.00 per cercare di "accaparrarci" il migliorposto in piazza S. Pietro per l'udienza delPontefice. Quando Benedetto XVI ha saluta-to i pellegrini della Diocesi di Milano c'è statoun grosso boato; le parole del Santo Padreson state: "Cari giovani amici, anche a voi,come ai primi discepoli, Cristo risorto ripete:"Come il Padre ha mandato me, anch'iomando voi... Ricevete lo Spirito Santo" (Gv20, 21-22). Rispondetegli con gioia e conamore, grati per l'immenso dono della fede, esarete ovunque autentici testimoni della suagioia e della sua pace.".Terminata l'udienza abbiamo ripreso il pull-man per tornare a Lecco, pronti per racconta-re la nostra fantastica esperienza. Sono statitre giorni impegnativi in quanto tutti i ragazzie noi educatori abbiamo potuto approfondirele ragioni del nostro cammino di Fede, ma,allo stesso tempo, è stata anche un'occasio-ne importante per stare insieme, fare gruppoe conoscersi ancora meglio.L'augurio che noi educatori facciamo a tuttiloro è quello che possano conservare l'entu-

siasmo di questi tre giorniper proseguire al meglio ilproprio percorso di vita.Speriamo anche che que-sta esperienza, con i dueanni di cammino di cate-chesi percorsi insieme,possa essere stata utile aquesti ragazzi per capireancora di più l'importanzadi professare davanti a tuttala comunità la fede e dimo-strare, in questo modo, illoro impegno a continuare ilcammino di Cristiani versola luce del Vangelo.

Giorgia

PELLEGRINAGGIO DIOCESANO 14ENNI A ROMA!!!!!!

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22 maggio 2011 - PROFESSIONE DI FEDE

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di martedì 17 maggioDAL CONSIGLIO PASTORALE

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Il Consiglio pastorale porge a Don Egidio gli auguri per la ricorrenza del 41esimo anniversariodi ordinazione sacerdotale. Don Egidio ringraziando ricorda la sua ordinazione avvenuta inpiazza S. Pietro dalle mani di Papa Paolo VI.

Primo punto all'O.d.g.: rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale (CPP). Nel prossimo autunno questo CPP completa i suoi cinque anni di mandato e dovrà essere rin-novato. La data verrà indicata dalla Diocesi. Don Egidio esprime la sua opinione che nel CPP- seguendo i tradizionali sistemi di votazione - vengono normalmente elette le persone più cono-sciute nella comunità, mentre rimangono escluse altre che, seppur disponibili, sono meno invista. Pertanto pensa di dover procedere in modo diverso dal solito e cioè di chiedere alla comu-nità di segnalare i nominativi di persone disponibili e a ciascun gruppo operante in parrocchia,il nominativo di un proprio rappresentante per il CPP. Ritiene quindi, di non dover procedere for-malmente alle elezioni mediante votazione di tutta la comunità, ma di nominare le persone cosìselezionate. Nel dibattito seguito, numerosi intervenuti si sono dichiarati concordi con l'impo-stazione di don Egidio per la scelta dei nominativi, ma hanno espresso perplessità sul non pro-cedere alla votazione della comunità. Don Egidio chiede che i consiglieri presenti gli comuni-chino personalmente l'intenzione di ricandidarsi oppure no e la propria disponibilità ad impe-gnarsi per la comunità. Viene insediata una commissione per il rinnovo del CPP. Sarà coordi-nata da Silvana Manzella che ne sceglierà anche i componenti. Infine don Egidio comunica che,durante le celebrazioni di una domenica (da stabilirsi) verrà invitato un responsabile diocesanodei CPP per illustrare il ruolo del CPP nella comunità ecclesiale. Sarà l'occasione per chiederei nomi nuovi di futuri consiglieri pastorali.

Secondo punto all'O.d.g.: verifica attività della parrocchia. Si discute sulle attività trascorse(Iniziative in quaresima, catechesi dei piccoli, rapporti con i genitori dei piccoli) e future (GMG2011, festa patronale del 19 giugno, festa del Crocifisso di settembre). Viene comunicato chenei locali parrocchiali il 18 e 19 giugno verranno ospitati circa 130 giovani partecipanti ai"Cantieri della solidarietà".

Terzo punto all'O.d.g.: cinema PalladiumDon Egidio ritiene che l'attività del cinema, positiva dal punto di vista economico, non ha rica-dute dirette sulla dimensione pastorale. Inoltre occorre essere attenti alla innovazione tecnolo-gica: proiezioni 3D, proiezioni digitali ecc. Per affrontare questi problemi verrà effettuato unincontro congiunto del Consiglio Pastorale Parrocchiale, del Consiglio Affari Economici, deiVolontari del Palladium con i responsabili dell'Ufficio comunicazioni sociali della diocesi. Que-st'ufficio coordina circa 120 sale cinematografiche e può certamente fornire indicazioni utili perla gestione del Palladium.

Infine don Egidio comunica che la Soprana (veste) di San Carlo verrà riposta nella teca e con-servata in chiesa parrocchiale all'interno della vetrata che contiene il Crocifisso. Nella chiesettadi San Carlo rimarrà la fotografia della teca.

Le ultime comunicazioni riguardano l'iscrizione dell'Associazione Castello Solidale nell'elencoper la raccolta del 5 per mille, e l'attesa del permesso della curia per i lavori di ristrutturazionedell'oratorio.

Alle ore 23.15 il consiglio termina.

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dal 13 giugno al 7 lugliodal lunedì al venerdì - dalle ore 14.00 alle ore 17.30

martedì gita - giovedì piscina - venerdì compiti (dalle 10 alle 11)

Lo slogan dell'Oratorio estivo 2011 è «Battibaleno - Insegnaci

a contare i nostri giorni». Ogni momento, anzi ogni istante, è

immediatamente abitato dalla presenza del Signore che ci

dice: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo»

(Mt 28, 20). Il suo «stare con noi» riempie il nostro tempo di

un significato nuovo per cui ogni azione e ogni situazione pos-

sono essere vissute a «tempo pieno»! L'estate in oratorio sarà

una opportunità «unica» in cui imparare a dare valore alle ore

e ai minuti, per alzarsi e vivere da protagonisti il nostro tempo

e fare dei nostri giorni una «storia» da raccontare!

Martedì 5 luglio

Gita al marea Cogoleto

(posti disponibili 55)

con sosta al Santuario

del Santo Bambino di Praga

ad Arenzano.

Sabato 18 e domenica 19 giugno

Avremo ospiti in oratorio

130 ragazzi e giovani dellanostra diocesi in occasione degliincontri per i campi estivi di volontaria-to organizzati dalla Caritas diocesana.

Rivolgiamo un invito ai nostri adole-scenti e ai giovani a dare una mano per

l'accoglienza e il servizio a questi ragazziin oratorio.Un grazie già in anticipo a chi generosa-mente ha dato la disponibilità per prepa-rare la cena del sabato e la colazione e ilpranzo della domenica per tutti questiragazzi.

(Maggiori informazioni a pag. 22)

aggio

ORATOR IO

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CANTIERI del la SOLIDARIETA '

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"L'emozione di assumere l'incarico di Sommo,la felicità di essere riusciti a raggiungere untraguardo così importante e la convinzione dipoter far bene grazie all'appoggio di un gruppofantastico. Queste sono state certamente leprime emozioni che ho provato durante l'ufficiale vestizione da cerimoniere. Da quelgiorno questi sentimenti non mi hanno piùlasciato perché se anche l'impegno al qualesiamo chiamati a rispondere io, Francesco eMatteo è gravoso, sono certo che il Signoreilluminerà i nostri passi e le nostre decisioni,accompagnandoci sempre durante il nostromandato."

Stefano

"Questi due giorni sono stati davvero importanti.Questa festa mi ha fattoriscoprire il significato diliberare la gioia servendo il Signore:"libera la gioia", che èinfatti il tema conduttoreindetto dal Mo.Chi. perquest'anno. Gioire èanche donare un sorrisoe in questa IX Festa delChierichetto ne ho vistitanti, anche qualchelacrima, ma dicommozione di frontealla nostra vestizione. È stato emozionantevedere anche la presenza degli ex

Sabato 7 e Domenica 8 Maggio si è svolta la Festa del Chierichetto, giunta quest'anno allasua IX edizione. Non è stata però come tutte le altre. In questa occasione si è svolto infatti ilsolenne rito di vestizione dei nuovi cerimonieri: dopo la prima Era di "Sommo I the Great"(ovvero Massimiliano Rotta) e la seconda con "Sommo Staff" (Giovanni Bonaiti, GiacomoBonaiti, Claudio Ferrara e Paolo Parravicini), è ufficialmente cominciata la terza nuova Era,"SomMo.Chi.", con a guida Francesco Dell'Oro, Stefano Gotti e Matteo Sacchi. Questi ragaz-zi, solennemente vestiti con la "Viola Veste" durante la S. Messa delle ore 10.00 di fronte atutta la comunità di Castello, hanno detto il loro "SI" al Signore e ai 65 ragazzi che formanoil Gruppo Chierichetti di questa parrocchia, accettando un incarico impegnativo che li vedràessere nei prossimi anni non solo i loro nuovi cerimonieri, ma soprattutto le loro guide per uncammino di fede su quella Via che il Signore Gesù ci ha indicato.

chierichetti ora per noi amici. Sono fiero e onorato di essere stato scelto come una delleguide del nostro meraviglioso gruppo chierichetti. Ringrazio il Signore per questavocazione. Grazie amico Gesù!"

Matteo

"Dieci anni fa, ricordo ancora nella mia mentequel momento come fosse ieri, ho detto il mioprimo "SI" al Signore come Chierichetto, diecianni fa ricevevo la Veste Rossa che mirendeva ufficialmente membro di questogruppo. Poco tempo fa è accaduto di nuovo,questa volta vestito come Confratello e ora, unnuovo passo in avanti, la "Viola Veste".Sono consapevole che questo non sia un

XI FESTA DEL CHIERICHETTO

CH I ER ICHETT I

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semplice gesto, ma rappresenti un impegnoche ho deciso di accettare, davanti a tutta lacomunità, davanti a Dio. Spero di poter essereper questi ragazzi, insieme con Matteo eStefano, un vero esempio e modello ditestimonianza cristiana. Che la luce delSignore possa illuminare i nostri passi!"

Francesco

A nome di tutto il Gruppo Chierichetti desideriamoringraziare Giovanni, Giacomo, Paolo e Claudio(Sommo Staff) per il bellissimo e preziosissimo con-tributo che in questi anni ci hanno gratuitamentedonato. Ci auguriamo di poter essere, a partire dallaloro testimonianza, altrettanto bravi nel crescere eformare questi ragazzi.

Francesco, Stefano, Matteo (SomMo.Chi.)

CH I ER ICHETT I

Quella dell'8 maggio 2011 sarà certamenteuna data da ricordare per sempre nel calenda-rio delle giornate importanti della nostra vita.Una data che vede il tramonto di un'era, ma,soprattutto, la bellezza della continuità nel sor-gere di una nuova alba. Questa giornata haricordato i nostri dieci anni da responsabili delgruppo chierichetti della nostra parrocchia,dieci anni di quel "Sommo Staff" con il qualesiamo cresciuti, insieme ai ragazzi che hannovoluto condividere con noi la bellezza dell'e-sperienza del servizio liturgico. Impossibile,per ognuno di noi, non ricordare tutto quelloche abbiamo costruito, insieme, in questa de-cade: l'invito di don Maurizio a divenire i nuoviresponsabili; l'emozione nel raccogliere l'ere-dità del nostro "Sommo", Massimiliano Rotta;la paura delle prime cerimonie e la difficoltà neldivenire da un giorno all'altro i responsabili deituoi "colleghi" di servizio. E poi ancora, le pri-me soddisfazioni nell'essere affiatati insieme -quattro persone molto diverse che sanno com-pletarsi bene insieme lavorando come un veroe proprio "staff" -, che ci ha portato, nel giro dipochi anni, ad ingrandire il gruppo, trovarenuove forme e nuove motivazioni per mettereal centro i ragazzi più piccoli e il servizio litur-gico: nella mente scorrono le immagini delletante uscite di due giorni, i ritiri, le celebrazio-ni, i pellegrinaggi, le mangiate, i giochi, le Fe-

ste del Chierichetto, la fondazione della Con-gregazione dei Ministranti, gli addii e i nuoviarrivi, il veder crescere di anno in anno i propriragazzi, divenendo per loro un importante pun-to di riferimento. E, mentre ripensiamo a tuttoil nostro percorso, non possiamo che andare apensare che in tutto questo c'è una motivazio-ne, un sostegno dall'Alto, che ha saputo infon-derci tanta forza e passione nel dedicarci airagazzi, tanto da essere pieni di gioia nel ve-dere, nel nostro tramonto, l'alba di una nuovaera, guidata da tre ragazzi che hanno cammi-nato con noi per tanti di questi anni: France-sco, Matteo e Stefano. E allora non poteva es-serci miglior conclusione, per il nostro manda-to, che ritrovarci tutti e quattro, insieme, suquell'Altare da dove è partito tutto e avere lapossibilità di investire ufficialmente i nostri suc-cessori, che, siamo sicuri, sapranno fare me-glio di noi, perseguendo quell'ottica di continuainnovazione e integrazione, aprendo gli occhialla realtà e al mondo, che ha saputo rendere,nei nostri anni, il servizio liturgico in questaparrocchia non qualcosa di relegato a vecchievesti impolverate, ma qualcosa di attuale, chesi traduce in un modo più bello di vivere, al ser-vizio dei più piccoli e bisognosi, tenendo comestella polare di ogni istante Gesù.

Sommo StaffClaudio, Giacomo, Giovanni, Paolo

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,SCUOLA DELL ’INFANZ I A

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C'era una volta, in un piccolo paesino inprovincia di Lecco, una bellissima Scuoladell'Infanzia. Ogni giorno dalla sue finestresi sentivano voci di bambini che ridevano,cantavano e giocavano. Tutto trascorrevaserenamente, fino a quando una mattina ibambini entrarono a scuola e trovaronodelle strane impronte arancio. Di chi erano?Come mai qualcuno era entrato a scuola?I bambini cominciarono a seguire leimpronte fino a che non trovarono unabusta. Con molta prudenza la aprirono:all'interno c'era una lettera di una nuovaamica di nome Oca-Rina.Come per incanto la scuola si trasformò inun bosco incantato, o meglio, in unFantabosco! Grandi alberi crebbero nelleclassi, il corridoio divenne un viale alberato.I bambini furono così accompagnati dallanuova amica in tre fantastiche storie. nizial-mente tutto si tinse di rosso, proprio come ilprezioso mantello di Cappuccetto Rosso.I bambini si divertirono così a creare e agiocare con vario materiale per scoprire ilcolore rosso; provarono così anche a "cuci-nare". Infatti si dimostrarono ottimi cuochirealizzando la passata di pomodoro.

Ecco però, una mattina, spuntare dai gran-di alberi degli strani oggetti: una mela,, unpiccolo cappello e uno specchio magico. Dichi erano quegli strani oggetti? E chi liaveva portati? Era stata ancora la nostraamica Oca-Rina, che voleva ancora unavolta i bambini protagonisti di un'altra fanta-stica storia: Biancaneve e i sette nani. Ibambini tutti entusiasti si trasformarono instreghe, nanetti, principi, cacciatori e tanteBiancaneve per festeggiare tutti insieme ilcarnevale. Però, la loro nuova amica avevapensato di far affrontare ai bambini un com-plicato percorso per far trovar loro un lucci-cante e magico tesoro: dei sassolini magiciche, grazie ad un desiderio, si sarebberotrasformati in gustosi cioccolatini. Riuscirono a superare questa difficile provacon tanta allegria e molto divertimento. Mal'avventura non era ancora finita: un grandesacco posto sotto gli alberi, aspettava ibambini. Al suo interno la nuova amica ave-va messo degli animali: un topo, un ragno,una rana e una rondine. Non solo, avevaanche costruito un piccolo lettino fatto conun guscio di noce. Chi poteva dormire in unlettino così piccolo? Fu così che i bambini

C era una volta....

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PALLAD IUM

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scoprirono una nuova storia: Pollicina. Igrandi alberi si riempirono di foglie verdi,farfalle e api cominciarono a volare in tuttala scuola. I bambini trasformarono comeper magia scatole delle scarpe in fantasticiteatrini per raccontare fantastiche storie.E fu così che anche quest'anno la favoladei bambini di questa scuola terminò conun fantastico e coloratissimo spettacolo.E come si dice sempre…E VISSERO UN ALTRO ANNO FELICI ECONTENTI.

Le maestre

Il cineforum appena concluso organizzatodalla nostra parrocchia è stato improntato al-l'insegna della qualità.Sono stati selezionatifilms che hanno avuto vari riconoscimenti epremi. Ci pare doveroso ricordare che Depar-tures ha vinto l'Oscar 2009 - Il responsabiledelle risorse umane ha vinto il premio delpubblico al festival di Locarno 2010 - La Pas-sione è stato uno dei pochi film italiani in con-corso al festival di Venezia 2010 che, pur nonavendo vinto premi, ha avuto lusinghieri giu-dizi dalla critica e buon ultimo - Noi credeva-mo è fresco vincitore del David di Donatello2011 quale miglior film italiano dell'anno. Ol-tre alla qualità si è cercato di dare una lineaalla rassegna, tanto che nei primi tre film so-pra citati la morte è un argomento che vienetrattato in tutte e tre le rappresentazioni; argo-mento non raccontato e vissuto in manieratragica, ma con sentimenti positivi e di spe-ranza per il futuro. Considerato che quest'an-no si festeggia il 150° dell'unità d'Italia si è de-ciso di inserire nella rassegna un film sultema, Noi credevamo. La qualità alla fine pa-ga sempre ed infatti la rassegna ha avutosuccesso; sempre numeroso il pubblico in sa-la che ha seguito interessato anche quantorelazionatoci dai critici dell'associazione "sen-tieri del Cinema" intervenuti ad animare leserate. Concludiamo ringraziando chi si èprestato per portare a buon fine questo cine-forum; un grazie particolare al Parroco, ai vo-lontari del Palladium che si sono prodigati nelloro servizio, e a tutte le persone che hannocollaborato per la realizzazione della rasse-gna. Accettiamo suggerimenti, critiche e so-prattutto aspettiamo chiunque voglia farsiavanti e darsi da fare per poter migliorarequesto cineforum che è ormai diventato unappuntamento abituale per gli appassionati egli amanti del buon cinema della nostra città.

Dante

SGUARDI DI CINEMA

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I Cantieri della solida-rietà giungono quest'anno

alla quindicesima edizione. Era il 1997quando, a partire dalla collaborazione con lepopolazioni dei Balcani martoriate dai con-flitti, nasceva l'idea di far incontrare i gio-vani locali con i giovani italiani, organiz-zando un campo di condivisione e servizio afavore delle persone più fragili: gli sfollati, glianziani e i minori. L'esperienza, positiva earricchente per tutti, confermava l'intuizioneche gli aiuti e i progetti assumono unsenso più profondo quando le persone siincontrano e si conoscono, lavorano,giocano e sperano insieme, in particolarequando in queste dinamiche non entranosolo gli "addetti ai lavori", ma si offre una

possibilità di condivisione anche per altri. Irisultati ci hanno portato negli anni successi-vi ad allargare gli orizzonti della proposta,prima ai paesi dell'est Europa e progressi-vamente ad Africa, America Latina, MedioOriente, Asia e, dallo scorso anno, inseren-do alcune destinazioni italiane, in collabora-zione con alcune Caritas diocesane. L'espe-rienza dei Cantieri si rivela uno spazio diapprofondimento significativo di alcuniaspetti della globalizzazione e un'occasio-ne di riflessione sui temi della giustizia, delperdono e della riconciliazione per crearepercorsi di pace. In tutti questi anni più diun migliaio di giovani ha deciso di partireinsieme a noi e partecipare ai Cantieri indiverse parti del mondo.

Quest’anno si svolgeranno in Italia (Sicilia) e all’estero (Bulgaria, Georgia, Moldova, Kenya,Thailandia, Bolivia, Nicaragua Perù, Giordania, Libano) tra metà luglio e fine agosto.

Se vuoi saperne di più leggi i blog dei Cantieristihttp://micascemi2010.blogspot.com - http://scervellati.blogspot.com

Per qualsiasi informazione ci si può rivolgere a:Caritas AmbrosianaSportello Orientamento Volontariato - via S. Antonio, 5 - 20122 MilanoTel. 02/58391386; Fax. 02/76021676e-mail: [email protected]: www.caritas.it/cantieri

CANTIERI DELLA SOLIDARIETA’ 2011Campi di condivisione e servizio in Italia e all’esteroUna proposta di volontariato caritativo per i giovani dai 18 ai 30 anni

CANTIERI DELLA SOLIDARIETA’ 2011

CAR I TAS

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MONDO

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Pubblichiamo l’ultima lettera di PP.. AAnnddrreeaa LLeemmbboo missionario del P.I.M.E. inGiappone al quale abbiamo inviato i soldi raccolti con la vendita del panedurante la quaresima e altre offerte.

Tokyo, Marzo 16, 2011Carissimi,ringrazio di cuore per la vicinanza che stateaccordando a me a alla popolazionegiapponese in questo momento di estremaemergenza, incertezza e sofferenza. Grazie aDio, io sto bene e per ora non corro alcungrave pericolo! Il primo terremoto di venerdìscorso e il susseguente tsunami sono stati didimensioni spaventose. Nel quartiere chiamato"cuore di Tokyo" dove vivo io, la prima e laseconda scossa sono state fortissime esinceramente lo spavento e lo sconcerto èstato indescrivibile. Eppure, non ci sono statidanni ingenti né a persone né a strutture;Tokyo e tutto il Giappone sono ben preparatiai terremoti. Nel momento della prima scossa per provvidenza ero appena uscito dalla metropolitana, ed essendo passato un tempodi dieci minuti mi sono diretto a fare l`usualespesa nel supermercato vicino casa. Arrivato ilmomento della seconda scossa, quella dimagnitudo 9, certamente ci siamo resi contoche non era il normale avvicendarsi dei terremoti che di tanto in tanto si avvertono. Ho raggiunto casa dove il sacerdote e il seminarista con cui vivo mi hanno abbracciatocon gioia, cosa non scontata vista la proporzione dell`evento. [...]Il Giappone è incredibilmente organizzato, edè scattata immediatamente la procedura diemergenza terremoti e tsunami. La televisionee gli altoparlanti delle città hanno annunciatola situazione di tutto il settore orientale delGiappone, subito chiedendo l`immediata evacuazione delle zone limitrofe alle coste.Sono state immediatamente chiuse le grandiparatie marine che difendono le più grandicittà, e, avendo immediatamente percepito ilpericolo incombente, nell'arco di cinque minuti!, con grande determinazione e coraggio(tutto in diretta televisiva!!!) hanno deciso lospegnimento immediato di undici centralinucleari della costa est; consapevoli di ciò chetutto il paese avrebbe dovuto affrontare dopo

in termini di energia.Certamente, gli tsunami chehanno colpito la costa estdel Giappone sono stati nella loro intensità distruggente fuori da ogni possibile aspettati-va, sia dal punto di vista della loro velocità che della loro imponenza. [...]Come penso vedete dalle immagini televisive,la situazione è apocalittica, ma la cosa che micommuove di più, oltre alla tragedia delle terree persone colpite, è la straordinaria capacità disolidarietà di tutto il popolo giapponese. Dal governo, all’esercito, alle organizzazioniumanitarie e religiose, alle Chiese Cristiane ealle persone ordinarie lo sforzo della nazione ècompatto ed efficace. Dallo strettissimo regimeenergetico alla solidarietà spontanea dellepersone, il paese si sta rivelando capace diaffrontare la situazione. Domenica scorsa hocelebrato la Messa in Giapponese nellacomunità cristiana di Kasai, dove vado ognidomenica da un anno. Alla fine della Messa,abbiamo compreso che fra noi c'erano deinuclei familiari provenienti da Fukushima. Cihanno raccontato lo spaventoso momento, macon tanta pace e gratitudine al Signore peressere vivi. Al momento del sisma unafamiglia era separata, ognuno alla sua attivitàquotidiana: papà e mamma al lavoro, bimbi ascuola. "Sono trascorse tre lunghissime ore- raccontava la mamma - prima diriabbracciarci tutti. Pensavamo di esserci persiper sempre, invece siamo vivi e siamo quicome famiglia. Non abbiamo più niente, ma micreda p. Andrea, altro che Quaresima… noifesteggiamo la Pasqua di gioia"! In questaQuaresima, cammino di preparazione allaPasqua di resurrezione chiedo a tutti unricordo e un supporto nella preghiera.Ne abbiamo bisogno!

P. Andrea, Pime

Sono stati raccolti e inviati a p.Andrea 1000 euro: 450 vendita delpane - 450,76 offerte per p. Andrea.

Lettera da Tokyo

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Dall'inizio di quest'anno il Gior-nale della nostra comunitàparrocchiale si è occupato diintervistare alcune persone

facenti parte di gruppi di volonta-riato e/o associazioni attivi sul nostro

territorio. In particolare nei primi due numeri,abbiamo potuto scoprire le attività degli Alpinidi Castello e della Croce Rossa di Lecco. Inquesto numero proviamo ad esplorare un'altrapiccola fetta del nostro territorio grazie all'aiutodi un ragazzo del CAI di Lecco, che ha sedein Via Papa Giovanni XXIII, 11. Il "CAI Lecco" èla sezione del Club Alpino Italiano che operanel nostro territorio. Più precisamente, alla sot-tosezione di Lecco, si aggiungono anche quel-le di Ballabio e Barzio e della “Strada storta” diAcquate. Inoltre il CAI è organizzato a gruppi aseconda delle attività svolte e dell'età dei suoicomponenti. A Lecco sono presenti i gruppi:Alpinismo Giovanile, Età d'Oro (G.E.O.), Fon-do Escursionistico, i Montagnari, i Ragni dellaGrignetta ed il gruppo Speleo.Ma, cosa aspettiamo? Passiamo subito all'in-tervista a Stefano!

- Ciao Stefano, presentati e parlaci un po' di te.Va bene, parto un po' da zero. Mi chiamoStefano Lanfranchi, ho 23 anni e studio scien-

ze motorie all'università di Milano. Sono unragazzo molto impegnato nell'attività sportivadell'Aurora San Francesco, in special modo nelmondo del basket, sport che pratico e del qualesono allenatore. Inoltre faccio parte del gruppoAlpinismo Giovanile del CAI di Lecco.

- Cos'è il CAI a Lecco? Quali sono le sueproposte e a chi sono rivolte?Il CAI è un'associazione che raduna personeamanti della montagna, passione che qui aLecco è molto radicata ed in continua espan-sione. Essa è divisa in diversi gruppi ed io sonoiscritto a quello dell'Alpinismo Giovanile; quindiparlo a te ed ai lettori del mio gruppo, visto cheè quello che conosco meglio! Essenzialmentenoi ci occupiamo di organizzare corsi di avvici-namento alla montagna per i bambini ed iragazzi (dai 6 ai 17 anni), con lo scopo di aiu-tarli nella propria crescita umana proponendo-gli l'ambiente montano come sfondo per viverecon gioia esperienze di formazione. Questicorsi sono accompagnati durante l'anno da cin-que giorni di trekking estivi, la castagnata diottobre, la gita sulla neve di febbraio, la ferratanotturna del 23 dicembre e da serate di incon-tri riguardo ad argomenti di nostro interesse.

- Quanto sono recettivi e attenti i lecchesialle loro montagne?Beh, dipende… domanda difficile! Molte perso-ne sono attente, amano e rispettano i nostrimonti e la natura che ci circonda, ma c'è anco-ra una grande fetta di gente che non sa nean-che come si chiamano le cime dietro casa sua.Io penso che ciò sia dovuto anche alla tradizio-ne famigliare di ciascuno, a quanto sia abitua-to a frequentare ed apprezzare la fatica, la bel-lezza ed il senso di pace che ci offrono le mon-tagne. Fortunatamente la passione per questinostri rilievi si sta espandendo, a mio parere; iocredo che ciò sia dovuto soprattutto alla diffu-sione degli sport, per così dire, d'alta quota.Penso allo sci, alla corsa in montagna, all'ar-rampicata, ecc.

- Come mai un ragazzo come te sceglie difar parte di questa associazione?Premetto che io ho iniziato il mio percorso nelCAI come socio allievo. Subito mi sono piaciu-

UN PICCOLO SALTO TRA LE MIE MONTAGNE

TERR I TOR IO

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ti il gruppo, le gite, gli accompagnatori; insom-ma, mi sono trovato proprio bene. Per questoho deciso di diventare accompagnatore, con-seguendo la qualifica ASAG ("accompagnatoresezionale alpinismo giovanile"). Le caratteristi-che del gruppo che più mi piacciono sono,naturalmente, che siamo davvero tanti giovaniche amano e rispettano la montagna e hannouna enorme voglia di trasmettere questa pas-sione a bambini e ragazzi.

- C'è un'attività, un corso, un'esperienzache più ti è rimasta in mente e che ci vuoiraccontare?Mah, a dire la verità un'esperienza in particola-re non mi viene in mente. Sono convinto chesia il continuum dell'esperienza e della fre-quentazione di quest'associazione che mi fastare bene. E con questo non mi riferisco soloalle uscite in montagna, ma anche alle seratetrascorse tutti insieme a parlare, condividerepensieri e avventure, opinioni, a preparare gitee, non di meno, a divertirsi!

- Ho saputo che la settimana dal 23 al 29maggio si sono svolti diversi eventi chehanno occupato tutte le serate. Ma precisa-mente, di cosa si è trattato?Dal 23 al 29 Maggio si è svolta a Lecco laprima rassegna "MONTI SORGENTI", una set-timana di eventi interamente dedicata allamontagna. Organizzata dal C.A.I. Lecco con il

patrocinio ed il soste-gno del Comune diLecco, della Provin-cia di Lecco e delConsiglio della Regione Lombardia, ha vistoun'importante collaborazione con il gruppo Ra-gni della Grignetta e la Fondazione RiccardoCassin per la grande serata di apertura al tea-tro sociale dedicata al 50° della salita delMount Mc Kinley con l'apertura della via "Cittàdi Lecco". Il progetto ambizioso è quello dicreare una manifestazione sentita dai nostriconcittadini che vada anche oltre i confini dellanostra città, che ci dia visibilità e riesca a sot-tolineare l'importanza e la bellezza dell'am-biente montano che abbiamo a nostra disposi-zione, così da tutelarlo e valorizzarlo. Gli even-ti sono stati vari e ed hanno unito diversi campi:fotografia, filmati, musica, testimonianze.

Stefano

TERR I TOR IO

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ZANETT I

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Castello. Una data storica quella di domeni-ca 17 Aprile per l'ASD O. Zanetti che è ap-prodata per la prima volta nella SecondaCategoria della Figc vincendo il campiona-to di terza con tre turni di anticipo, novepunti di vantaggio sulla seconda e dician-nove sulla terza. Un trionfo che parla, però,non di calciatori pronti a tutto pur di vincere,ma di una squadra che ha fatto dei valorioratoriani un punto di forza. Per la prima volta con la vittoria di domeni-ca la Zanetti approda a una Seconda Ca-tegoria fortemente voluta e cercata non tan-to per il risultato sportivo, che non cambia lavita, ma perché è come un ringraziamentoper tutto il lavoro svolto dalla società, che siritiene davvero soddisfatta! Sportività, correttezza, amore per il calcio elo sport in genere. Il merito della promozio-ne è proprio del lavoro di squadra. Non siottengono 13 vittorie consecutive senza unallenatore come Michele Cirillo, ma anchesenza un gruppo di amici oltre che di cal-

ciatori così affiatato. Un particolare grazieva ai vicepresidenti Massimo Brambilla eFranco Castelli, ai responsabili dell'areacalcio Pietro Gallarati, Dante Colombo eMassimo Fiorini e poi a Tiziano Valsecchicome responsabile della prima squadra,insieme a me. La citazione d'obbligo è perGiancarlo De Battista e Giancarlo Barin-delli, rispettivamente tesoriere e segretario.Dedichiamo la promozione al magazzinierestorico Luigi Caielli venuto a mancare dueanni fa. I festeggiamenti si sono prolungati fino allaFiera di Castello con una grande cena e lafesta con tutte le sezioni del Gruppo sporti-vo. Il 22 maggio è arrivata anche la ciliegi-na sulla torta, con il titolo di campione pro-vinciale. La finale si è disputata allo Stadio"Rigamonti-Ceppi" tra la Zanetti, vincentenel girone A e il Lomagna vincente nel giro-ne B, risultato finale 2-1 per i ragazzi diCastello con doppietta di bomber Callegher.

Luca

"ASD O.Zanetti", che promozione:

"LA VITTORIA DELLO SPORT SANO"La squadra di calcio ha conquistato la Seconda categoria

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Canali Elisa di Sergio e Marigo MichelaCisotto Alice di Rosario e Scuderi FrancescaMontisci Lisa di Giuseppe e Georges MarieMontisci Noemie di Giuseppe e Georges MarieBlancio Megan Benedetta di Melquiades e Manangan Jeanett

Villani Maria di anni 91Agostoni Teresina di anni 91Bernasconi Caterina di anni 98Bonaiti Italo di anni 72Zanichelli Franco di anni 70Ravasio Angela Maria di anni 62

Ekpo Scott e Odumosu OluyemiElia Matteo e Garofalo Daniela RobertaValbonetti Andrea e Sala Giulia

Benassedo Matteodi Edoardo e Butti Michela

Rubinacci Federica Mariadi Sergio e D’Angelo Serenella

Gentile Andrea di Raffaele e Perri Emiliana

Natali Federica di Fabio e Brunello Sara

Hinostroza Vittorio Emanuele di Victor Eduardo e Natali Patrizia

Offerte alle celebrazioni di Battesimi, Matrimoni, Funerali 4.080,00Offerte complessive per il Giornale della Comunità: 5.600,00

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Orari Messe vigiliari e festive in Lecco

10.00 S. Nicolò - Castello* - S. Francesco -Olate - Acquate - Germanedo - Santuario dellaVittoria

10.30 S. Giovanni - Laorca - Bonacina -

Belledo - Castello+

11.00 Pescarenico - S. Carlo al Porto -Caleotto - Chiuso - Santuario della Vittoria -

Piani d’Erna+ - Rancio+

11.30 S. Nicolò - Castello* - S. Francesco**

16.00 Cappella Ospedale

17.00 Rancio* - PIME

18.00 S. Nicolò - Pescarenico - S. Giovanni -Laorca* - Acquate - Bonacina - Germanedo -Maggianico - Santuario della Vittoria

18.30 Castello - S. Francesco - Belledo*

19.00 S. Nicolò - Cappella Ospedale

21.00 S. Francesco

* S. Messa sospesa luglio e agosto** S. Messa sospesa agosto+ S. Messa solo luglio e agosto

Mercoledì ore 15.00 Liturgia dei doni presantificatiSabato ore 15.00 VesperiSabato e Domenica ore 10.00 Divina liturgia

CHIESA RUSSO ORTODOSSA p.zza XXV Aprile - ORARI DELLE CELEBRAZIONI

S. MESSE VIGILIARI

16.00 Cappella ospedale

17.00 Rancio - Chiuso - PIME

17.30 Germanedo - Bonacina

18.00 San Giovanni - Pescarenico - Olate -Acquate - Caleotto - San Carlo al Porto -Santuario della Vittoria

18.30 S. Nicolò - Castello - S. Francesco -Maggianico

20.15 Belledo

S. MESSE FESTIVE

7.30 S. Nicolò** - Acquate* - Maggianico

7.45 Cappella Ospedale

8.00 Castello - S. Francesco* - Pescarenico

- Laorca - Acquate+ - Germanedo* - Santuariodella Vittoria

8.30 S. Nicolò - Olate - Belledo - Chiuso

9.00 Caleotto

9.30 Maggianico

28 PAROLEdiVITA 2011 N. 3

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La redazione

Don Egidio Casalone, Santo Caruso, Stefano Ghislanzoni, Paolo Longhi, Mariolina Mauri, Laura Panzeri, ChiaraPizzi, Matteo Possenti, Umberto Riva.

Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato alla stesura dei testi e alla distribuzione del Giornale della ComunitàParrocchiale.

Sabato : ore 18.30 (vigiliare)Domenica : ore 8.00 - 10.00 - 11.30 - 18.30

I Sacerdoti sono normalmente disponibili per le Confessioni prima delle S. Messe.

Parroco (don Egidio)Don MarioDon ContardoScuola MaternaAbitazione Suore Betlemite

Indirizzi E-mail: [email protected] - [email protected] Internet: www.parrocchiadicastello.it

- Tel. e Fax 0341.36.41.38- Tel. 0341.36.89.21- Tel. 0341.28.55.57- Tel. 0341.36.93.37- Tel. 0341.28.37.24

Martedì ore 9.30-10.00 Richieste di lavoro Via Fogazzaro, 36 (Oratorio)

Martedì ore 15.00-16.00 Medico per consulenza sanitaria Via Colombo, 2

Mercoledì ore 9.30-10.00 S. Vincenzo per assistenza famiglie Via Fogazzaro, 36 (Oratorio)

Giovedì ore 15.00-16.00 Patronato sociale Via Colombo, 2

Venerdì ore 15.30-16.30 Avvocato per consulenza giuridica e/o fiscale Via Colombo, 2

Venerdì ore 15.30-16.30 Consulenza per mediazione dei conflitti familiari Via Colombo, 2

S. MESSE FERIALI

S. MESSE FESTIVE

BUONA STAMPA

da Lunedì a Venerdì: ore 8.30 - 18.30

Sabato dalle ore 19.00 alle ore 19.30Domenica dalle ore 8.30 alle ore 12.30

SEGRETERIA PARROCCHIALE

SERVIZIO SEGRETARIATO SOCIALE

da Lunedì a Venerdì ore 16.00 - 17.00

PER EVENTUALI OCCORRENZE

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Martedì - Giovedì: ore 18.30Lunedì - Mercoledì - Venerdì: ore 8.30

dal 19 Giugno ORARIO ESTIVO

dal 19 Giugno ORARIO ESTIVO

Domenica: ore 8.00 - 10.30 - 18.30

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SOMMARIO

EDITORIALE .01 Carissimi parrocchiani

CHIESA.02 Il cardinal Tettamanzi a Lecco

.04 1 maggio 2011: Beatificazione di Giovanni Paolo II

VITA PARROCCHIALE.03 Chiesa di santi - 5. Credo all’amore

.06 Chi cercate?

.07 Giornata percorso per Ministri straordinari della Comunione Eucaristica

.08 Prima Comunione

.09 Prima confessione

.10 Incontro dei Cresimandi con il Cardinale a San Siro

.11 Fiera 2011

.12 Il gigante egoista

.13 Pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Bosco

.14 Pellegrinaggio diocesano 14enni a Roma!!!!!!

.15 22 maggio: Professione di fede

.16 Dal Consiglio pastorale di martedì 17 maggio

ORATORIO.17 Battibaleno: oratorio estivo 2011

CHIERICHETTI.18 XI Festa del chierichetto

SCUOLA DELL’INFANZIA.20 C’era una volta...

PALLADIUM .21 Sguardi di cinema

CARITAS.22 Cantieri della solidarietà 2011

MONDO.23 Lettera da Tokio

TERRITORIO.24 Un piccolo salto tra le mie montagne

ZANETTI.26 ASD O.Zanetti”, che promozione: “La vittoria dello sport sano”

.27 Anagrafe Parrocchiale

.28 Orari S. Messe prefestive e festive nella città di Lecco

.29 Orari parrocchia di Castello

Immagine di copertina: S. martino di Castrozza - Campeggio 2006

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