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007 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 4, numero 2 15 al 21 gennaio 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 22 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. MILLE PROROGHE Il decreto legge n. 300/2006 ha pro- rogato per tutto il 2007 i compiti del Commissario straordinario del Gover- no (dott. Giacomo Gatti) e li ha estesi a tutte le emergenze zootecniche. Il Commissario è istituito presso la Pre- sidenza del Consiglio dei Ministri. INFS Con la Finanziaria 2007, l’Istituto Na- zionale per la Fauna Selvatica è sot- toposto alla vigilanza del Ministero dell’Ambiente e non più della Presi- denza del Consiglio. Un regolamento ministeriale ad hoc ne rimodulerà l’assetto organizzativo e strutturale per una gestione più efficiente delle risorse e per l’ottimale svolgimento delle attività. FREEWARE Si chiama Fatturazione Professionisti ed è un freeware di buon successo arrivato alla quarta versione. Lo con- siglia il quotidiano economico Italia Oggi come un valido ausilio per chi i- nizia l’attività o vuole farsi un’idea del software di cui c’è bisogno per la pro- fessione. www.invn.net RAPPORTO ZOOMARK Sarà presentato a Bolognafiere il 10 maggio il Rapporto sul mercato italia- no degli animali da compagnia, re- datto dal Centro Studi Zoomark. Il Rapporto riporta lo stato dell’arte del mercato e delle tendenze dell’intero settore italiano e internazionale dei prodotti e servizi per la cura, il comfort e l’alimentazione degli ani- mali da compagnia. TRASPORTO Sostegno economico e un sistema di etichettattura “etico-ambientale” dei prodotti zootecnici che ripaghi i pro- duttori degli oneri derivanti dal Reg.1/ 2005. Li chiede Confagricol- tura che segnala un “aggravio di co- sti gestionali e amministrativi” deri- vanti dalle nuove regole sul trasporto animale. Un problema, secondo l’or- ganizzazione, particolarmente avver- tito dall’Italia, che ogni anno acquista all’estero circa 900.000 capi suini e circa 1.300.000 di capi bovini, desti- nati ad essere allevati e/o macellati nel nostro Paese. IMPORT UCCELLI Il Comitato veterinario europeo ha tolto il bando - a condizioni molto se- vere - all’importazione di uccelli da compagnia cresciuti in cattività. Ha invece deciso di vietare l’importazio- ne in Europa di uccelli da compa- gnia selvatici. CARNE CLONATA È definitivo il benestare della FDA sulla carne derivata da animali clona- ti. Non ancora il via libera alla vendi- ta. Se e quando avverrà non sarà ne- cessario indicare in etichetta la pro- venienza delle carni. La loro sicurez- za è spiegata in un articolo di due scienziati della FDA, L. Rudenko e J.C. Matheson. Brevi Restano 17 le razze "pericolose" De Castro: sull’anagrafe aspetto una proposta S ulla questione delle competenze del medico veterinario nell’organizzazione dell’anagrafe e- quina, si registra l’apertura del Ministro Paolo De Castro a “intervenire in sede di stesura del manua- le operativo o per il tramite di un protocollo da adot- tarsi d’intesa tra il Ministero delle Politiche Agricole e della Salute”. È quanto emerso nell’incontro che il titolare di Via XX Settembre ha avuto ai primi di gen- naio con la FNOVI. Il Presidente Gaetano Penoc- chio ha chiesto al Ministro che nella elaborazione del manuale operativo risulti sempre evidente come l’anagrafe sia di “straordinaria importanza per la conoscenza e la sorveglianza epidemio- logica, condizione essenziale per gli obiettivi di salute animale e sanità pubblica veterinaria”. Il Ministro De Castro attende ora che la FNOVI a- vanzi “una proposta operativa che possa incidere sul sistema”. Il Decreto Mipaaf 5 maggio 2006 (Linee Guida per l’organizzazione e la gestione dell’anagrafe equina da parte dell’UNIRE) rinvia a successivi provvedi- menti attuativi che chiamano in causa il Ministero della Salute e la sua ti- tolarità sulle finalità sanitarie e di epidemio-sorveglianza dell’anagrafe del cavallo. Fra questi provvedimenti- ancora in via di definizione ed in ritar- do sull’appuntamento del 1 gennaio 2007 che avrebbe dovuto segnare l’avvio dell’anagrafe- figura quel Manuale operativo che, riguardando da vicino le competenze veterinarie, è al centro dell’attenzione del settore ippiatrico. La questione ruota attorno all’identificazione del cavallo, un at- to che la Categoria ritiene sia prerogativa del medico veterinario e che invece l’originaria stesura del DM 5 maggio 2006 - poi emendata dalla Conferenza Stato Regioni, affidava a non precisati “operatori specializza- ti”. La veterinaria auspica che il Manuale operativo in via di definizione precisi che l’inoculazione del microchip, in quanto atto sanitario, venga eseguita solo dal medico veterinario. Nella documentazione inviata nei mesi scorsi dall’ANMVI al Ministero del- la Salute, il Presidente Carlo Scotti precisa che l’inoculazione sottocuta- nea - per il carattere invasivo sul corpo dell’animale- comporta un’attenta valutazione degli aspetti igienico - sanitari e di prevenzione nei confronti dell’insorgenza di possibili infezioni, infiammazioni e reazioni patologi- che. L’iniezione per l’impianto del microchip necessita inoltre di adegua- te conoscenze di anatomia del cavallo per la corretta identificazione del sito dell’inoculazione. È la stessa Commissione Europea a determinare, con apposito Regolamento in via di emanazione, l’esatta collocazione del sito dell’impianto e a fornire i dettagli tecnico-scientifici per la sua indivi- duazione: “Il microchip verrà impiantato per via parenterale e in condizio- ni asettiche a metà del collo tra il margine posteriore dell’occipitale ed il garrese, nell’area del legamento nucale.” Il medesimo Regolamento co- munitario si richiama a precise indicazioni di carattere anatomico ed igie- nico - sanitario per l’individuazione ed il pre -trattamento del sito dell’ino- culo. Il Presidente dell’ANMVI ricorda inoltre che il vigente ordinamento non ha istituito profili professionali in materia di sanità animale (es. infermiere ve- terinario) diversi da quello del Medico Veterinario stesso. Code, orecchie e corde vocali non si toccano Solo il medico veterinario può stabilire le eccezioni terapeutiche. Ordinanza del Ministero della Salute su aggressività e maltrattamento A PAG. 3 la PR O FESSI O NE VETERINARIA Poco prima di Natale si è parlato molto su tutti i quotidiani nazionali delle forti preoccupazioni espresse dai Comuni montani per la carenza o assenza totale di neve. Si pensava infatti che le condizioni meteorologiche potessero mettere in crisi la situazione economica di inte- re valli che vivono principalmente di turismo invernale. Le previsioni non erano certamente positive, si teme- va, per queste vacanze, un calo an- che del 30/40% di presenze. Non siamo in grado di sapere come sia andata a finire realmente ma quello che ci ha colpito è che, prima ancora che la situazione critica si svi- luppasse realmente, le associazioni degli albergatori e degli impianti di ri- salita, sostenute da Provincie e Co- muni, avevano già chiesto lo stato di calamità e quindi finanziamenti a fon- do perduto o a tassi agevolati, tagli sulle imposte, ecc. In Italia è sempre così. Se piove troppo o troppo poco gli agricoltori chiedono lo stato di ca- lamità, la psicosi dell'influenza aviare giustifica lo stato di crisi del settore, le scarpe si vendono meno e lo Stato deve intervenire, un'azienda è in cri- si e bisogna aiutarla. Gli enti locali, ovviamente sono i por- tavoce ed i sostenitori di queste ri- chieste anche se a volte non sono del tutto giustificate. I rischi fanno parte del sistema imprenditoriale e non è forse sempre corretto interve- nire a sostenere settori che non han- no più una giustificazione economi- ca o che per anni hanno approfittato di una congiuntura favorevole senza preoccuparsi che sarebbero poi arri- vati momenti meno felici. Non è però questo il ragionamento che vorremmo esprimere in questa occasione, facendo la morale ad un sistema che più o meno conosciamo tutti molto bene, ma soltanto eviden- ziare che tutti i settori professionali sono sempre stati esclusi da queste possibilità di intervento statale. Non sarebbe male se dopo tre anni di cri- si del settore veterinario, i primi se- gnali di ripresa dovrebbero eviden- ziarsi quest'anno, il Governo deci- desse di dichiarare lo stato di cala- mità prevedendo diverse possibilità di sostegno a tutti professionisti pri- vati. Stiamo sognando? Senza dubbio. La dura realtà è un'al- tra: l'Università di Udine ha approva- to l'avvio di un nuovo Corso di Lau- rea in Medicina Veterinaria. Se ne sentiva veramente la mancanza. STATO DI CALAMITÀ www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line Se lo sai già... l'hai letto su @nmviOggi

Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 2

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Page 1: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 2

007SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 4, numero 2 15 al 21 gennaio 2007Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona 22ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

MILLE PROROGHEIl decreto legge n. 300/2006 ha pro-rogato per tutto il 2007 i compiti delCommissario straordinario del Gover-no (dott. Giacomo Gatti) e li ha estesia tutte le emergenze zootecniche. IlCommissario è istituito presso la Pre-sidenza del Consiglio dei Ministri.

INFSCon la Finanziaria 2007, l’Istituto Na-zionale per la Fauna Selvatica è sot-toposto alla vigilanza del Ministerodell’Ambiente e non più della Presi-denza del Consiglio. Un regolamentoministeriale ad hoc ne rimoduleràl’assetto organizzativo e strutturaleper una gestione più efficiente dellerisorse e per l’ottimale svolgimentodelle attività.

FREEWARESi chiama Fatturazione Professionistied è un freeware di buon successoarrivato alla quarta versione. Lo con-siglia il quotidiano economico ItaliaOggi come un valido ausilio per chi i-nizia l’attività o vuole farsi un’idea delsoftware di cui c’è bisogno per la pro-fessione. www.invn.net

RAPPORTO ZOOMARKSarà presentato a Bolognafiere il 10maggio il Rapporto sul mercato italia-no degli animali da compagnia, re-datto dal Centro Studi Zoomark. IlRapporto riporta lo stato dell’arte delmercato e delle tendenze dell’interosettore italiano e internazionale deiprodotti e servizi per la cura, ilcomfort e l’alimentazione degli ani-mali da compagnia.

TRASPORTOSostegno economico e un sistema dietichettattura “etico-ambientale” deiprodotti zootecnici che ripaghi i pro-duttori degli oneri derivanti dalReg.1/ 2005. Li chiede Confagricol-tura che segnala un “aggravio di co-sti gestionali e amministrativi” deri-vanti dalle nuove regole sul trasportoanimale. Un problema, secondo l’or-ganizzazione, particolarmente avver-tito dall’Italia, che ogni anno acquistaall’estero circa 900.000 capi suini ecirca 1.300.000 di capi bovini, desti-nati ad essere allevati e/o macellatinel nostro Paese.

IMPORT UCCELLIIl Comitato veterinario europeo hatolto il bando - a condizioni molto se-vere - all’importazione di uccelli dacompagnia cresciuti in cattività. Hainvece deciso di vietare l’importazio-ne in Europa di uccelli da compa-gnia selvatici.

CARNE CLONATAÈ definitivo il benestare della FDAsulla carne derivata da animali clona-ti. Non ancora il via libera alla vendi-ta. Se e quando avverrà non sarà ne-cessario indicare in etichetta la pro-venienza delle carni. La loro sicurez-za è spiegata in un articolo di duescienziati della FDA, L. Rudenko eJ.C. Matheson.

Brevi Restano 17 le razze "pericolose"

De Castro: sull’anagrafe aspetto una proposta

Sulla questione delle competenze del medicoveterinario nell’organizzazione dell’anagrafe e-

quina, si registra l’apertura del Ministro Paolo DeCastro a “intervenire in sede di stesura del manua-le operativo o per il tramite di un protocollo da adot-tarsi d’intesa tra il Ministero delle Politiche Agricolee della Salute”. È quanto emerso nell’incontro che iltitolare di Via XX Settembre ha avuto ai primi di gen-naio con la FNOVI. Il Presidente Gaetano Penoc-chio ha chiesto al Ministro che nella elaborazione

del manuale operativo risulti sempre evidente come l’anagrafe sia di“straordinaria importanza per la conoscenza e la sorveglianza epidemio-logica, condizione essenziale per gli obiettivi di salute animale e sanitàpubblica veterinaria”. Il Ministro De Castro attende ora che la FNOVI a-vanzi “una proposta operativa che possa incidere sul sistema”. Il DecretoMipaaf 5 maggio 2006 (Linee Guida per l’organizzazione e la gestionedell’anagrafe equina da parte dell’UNIRE) rinvia a successivi provvedi-menti attuativi che chiamano in causa il Ministero della Salute e la sua ti-tolarità sulle finalità sanitarie e di epidemio-sorveglianza dell’anagrafe delcavallo. Fra questi provvedimenti- ancora in via di definizione ed in ritar-do sull’appuntamento del 1 gennaio 2007 che avrebbe dovuto segnarel’avvio dell’anagrafe- figura quel Manuale operativo che, riguardando davicino le competenze veterinarie, è al centro dell’attenzione del settoreippiatrico. La questione ruota attorno all’identificazione del cavallo, un at-to che la Categoria ritiene sia prerogativa del medico veterinario e cheinvece l’originaria stesura del DM 5 maggio 2006 - poi emendata dallaConferenza Stato Regioni, affidava a non precisati “operatori specializza-ti”. La veterinaria auspica che il Manuale operativo in via di definizioneprecisi che l’inoculazione del microchip, in quanto atto sanitario, vengaeseguita solo dal medico veterinario.Nella documentazione inviata nei mesi scorsi dall’ANMVI al Ministero del-la Salute, il Presidente Carlo Scotti precisa che l’inoculazione sottocuta-nea - per il carattere invasivo sul corpo dell’animale- comporta un’attentavalutazione degli aspetti igienico - sanitari e di prevenzione nei confrontidell’insorgenza di possibili infezioni, infiammazioni e reazioni patologi-che. L’iniezione per l’impianto del microchip necessita inoltre di adegua-te conoscenze di anatomia del cavallo per la corretta identificazione delsito dell’inoculazione. È la stessa Commissione Europea a determinare,con apposito Regolamento in via di emanazione, l’esatta collocazione delsito dell’impianto e a fornire i dettagli tecnico-scientifici per la sua indivi-duazione: “Il microchip verrà impiantato per via parenterale e in condizio-ni asettiche a metà del collo tra il margine posteriore dell’occipitale ed ilgarrese, nell’area del legamento nucale.” Il medesimo Regolamento co-munitario si richiama a precise indicazioni di carattere anatomico ed igie-nico - sanitario per l’individuazione ed il pre -trattamento del sito dell’ino-culo. Il Presidente dell’ANMVI ricorda inoltre che il vigente ordinamento non haistituito profili professionali in materia di sanità animale (es. infermiere ve-terinario) diversi da quello del Medico Veterinario stesso.

Code, orecchiee corde vocalinon si toccanoSolo il medico veterinario può stabilire le

eccezioni terapeutiche.

Ordinanza del Ministero della Salute su

aggressività e maltrattamento A PAG. 3

laPROFESSIONE VETERINARIA

Poco prima di Natale si è parlatomolto su tutti i quotidiani nazionalidelle forti preoccupazioni espressedai Comuni montani per la carenza oassenza totale di neve. Si pensava infatti che le condizionimeteorologiche potessero mettere incrisi la situazione economica di inte-re valli che vivono principalmente diturismo invernale. Le previsioni nonerano certamente positive, si teme-va, per queste vacanze, un calo an-che del 30/40% di presenze. Non siamo in grado di sapere comesia andata a finire realmente maquello che ci ha colpito è che, primaancora che la situazione critica si svi-luppasse realmente, le associazionidegli albergatori e degli impianti di ri-salita, sostenute da Provincie e Co-muni, avevano già chiesto lo stato dicalamità e quindi finanziamenti a fon-do perduto o a tassi agevolati, taglisulle imposte, ecc. In Italia è semprecosì. Se piove troppo o troppo pocogli agricoltori chiedono lo stato di ca-lamità, la psicosi dell'influenza aviaregiustifica lo stato di crisi del settore,le scarpe si vendono meno e lo Statodeve intervenire, un'azienda è in cri-si e bisogna aiutarla. Gli enti locali, ovviamente sono i por-

tavoce ed i sostenitori di queste ri-chieste anche se a volte non sonodel tutto giustificate. I rischi fannoparte del sistema imprenditoriale enon è forse sempre corretto interve-nire a sostenere settori che non han-no più una giustificazione economi-ca o che per anni hanno approfittatodi una congiuntura favorevole senzapreoccuparsi che sarebbero poi arri-vati momenti meno felici. Non è però questo il ragionamentoche vorremmo esprimere in questaoccasione, facendo la morale ad unsistema che più o meno conosciamotutti molto bene, ma soltanto eviden-ziare che tutti i settori professionalisono sempre stati esclusi da questepossibilità di intervento statale. Nonsarebbe male se dopo tre anni di cri-si del settore veterinario, i primi se-gnali di ripresa dovrebbero eviden-ziarsi quest'anno, il Governo deci-desse di dichiarare lo stato di cala-mità prevedendo diverse possibilitàdi sostegno a tutti professionisti pri-vati. Stiamo sognando? Senza dubbio. La dura realtà è un'al-tra: l'Università di Udine ha approva-to l'avvio di un nuovo Corso di Lau-rea in Medicina Veterinaria. Se nesentiva veramente la mancanza.

STATO DI CALAMITÀ

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L ’Ordinanza 12 dicembre2006 Tutela dell’IncolumitàPubblica dall’Aggressione

di Cani (Gazzetta Ufficiale n. 10Del 13 Gennaio 2007), oltre a disci-plinare la materia dell’aggressivitàcanina, introduce alcuni divieti ispi-rati a principi e disposizioni sullatutela animale oggi frammentati indiversi atti normativi e regolamen-tari. L’Ordinanza premette infatti diintervenire con urgenza, “in attesadell’emanazione di una disciplinanormativa organica in materia”. Idivieti, valevoli per tutti i cani, ri-guardano il doping, l’uso dei collarielettrici e gli interventi chirurgiciper il taglio della coda, delle orec-chie e per la recisione delle cordevocali. È questa la maggiore novitàcontenuta nel provvedimento in vi-gore per un anno dal 14 gennaioscorso. Tra i riferimenti normatividel Ministero della Salute figura laConvenzione europea per la prote-zione degli animali da compagnia(firmata nel 1987 ma non ratificatadall’Italia) che all’articolo 10 rego-lamenta gli interventi chirurgici.L’ordinanza si aggancia anche alla281 (legge 14 agosto 1991 n. 281)in base alla quale “lo Stato pro-muove e disciplina la tutela degli a-nimali d’affezione, condanna gli at-ti di crudeltà contro di essi e favori-sce la corretta convivenza tra uo-mo ed animale”. Il Ministero si ri-chiama inoltre all’Accordo con leRegioni in materia di benesseredegli animali da compagnia e pet-therapy e infine alla legge 20 luglio2004, n. 189, che, modificando ilCodice Penale, ha impresso unasvolta nella tutela degli animali econtro il maltrattamento.

I collari elettriciPer il ministero della Salute, l’utiliz-zo del collare elettrico si configuracome maltrattamento. Il parallelo è

già stato oggetto di un contenzio-so giuridico fra due società produt-trici e lo stesso Ministero della Sa-lute, conclusosi nel settembre del2006 con l’annullamento da partedel TAR del Lazio di un’appositaordinanza. L’allora Ministro Storacevietava l’uso del collare elettricoper l’addestramento dei cani, ma ilTAR, oltre ad accogliere il ricorsoper motivi di natura commerciale etutela degli interessi delle imprese,annullava l’ordinanza in quanto “a-dottata senza alcuna istruttoriaprecisa e senza l’indicazione delleragioni di necessità ed urgenzache sole - giustificano il ricorso alpotere esercitato”. Le motivazionidei giudici, a suo tempo aspra-mente criticate dai medici veterina-ri della SISCA, si spingeva a soste-nere che il collare elettrico “risultain commercio da anni” e che perquanto riguarda infine l’eventualepericolosità “non può ritenersi talela prevedibile reazione alla scossaelettrica da parte dell’animale, at-teso che si tratta di reazione sem-pre presente in una pratica nonnuova, anzi seguita da anni”.L’ordinanza 12 dicembre 2006 afirma del Ministro Turco non hadubbi: “Considerato che l’uso dicollari elettrici o altri congegni attia determinare scosse o impulsi e-lettrici sui cani procura paura e sof-ferenza e può provocare reazioni diaggressività da parte degli animalistessi, l’impiego di tali strumenti siconfigura come maltrattamento echiunque li utilizzi è perseguibile aisensi della legge 20 luglio 2004, n.189”. Pertanto, l’ordinanza dispo-ne all’articolo 4 che : “l’uso di col-lari elettrici o altri congegni atti adeterminare scosse o impulsi elet-trici sui cani procura paura e soffe-renza e può provocare reazioni diaggressività da parte degli animalistessi. Pertanto l’impiego di tali

strumenti si configura come mal-trattamento e chiunque li utilizzi èperseguibile ai sensi della legge20 luglio 2004, n. 189”.

DopingÈ vietata la sottoposizione di cani adoping, - così come definito all’art.1, commi 2 e 3, della legge 14 di-cembre 2000, n. 376 (Legge 14 di-cembre 2000, n. 376 - “Disciplinadella tutela sanitaria delle attivitàsportive e della lotta contro il do-ping”. La norma citata stabilisceche “1. L’attività sportiva è direttaalla promozione della salute indivi-duale e collettiva e deve essereinformata al rispetto dei principi e-tici e dei valori educativi richiamatidalla Convenzione contro il do-ping, con appendice, fatta a Stra-sburgo il 16 novembre 1989, ratifi-cata ai sensi della legge 29 no-vembre 1995, n. 522. Ad essa siapplicano i controlli previsti dallevigenti normative in tema di tuteladella salute e della regolarità dellegare e non può essere svolta conl’ausilio di tecniche, metodologie osostanze di qualsiasi natura chepossano mettere in pericolo l’inte-grità psicofisica degli atleti. 2. Co-stituiscono doping la somministra-zione o l’assunzione di farmaci o disostanze biologicamente o farma-cologicamente attive e l’adozioneo la sottoposizione a pratiche me-diche non giustificate da condizio-ni patologiche ed idonee a modifi-care le condizioni psicofisiche obiologiche dell’organismo al fine dialterare le prestazioni agonistichedegli atleti. 3. Ai fini della presentelegge sono equiparate al doping lasomministrazione di farmaci o disostanze biologicamente o farma-cologicamente attive e l’adozione dipratiche mediche non giustificateda condizioni patologiche, finalizza-te e comunque idonee a modificarei risultati dei controlli sull’uso dei far-maci, delle sostanze e delle prati-che indicati nel comma 2”.

Code, orecchie e corde vocaliIspirandosi alla Convenzione Euro-pea (v. box), l’ordinanza vieta gli in-terventi chirurgici destinati a modi-ficare l’aspetto di un cane, o fina-lizzati ad altri scopi non curativi. Inparticolare: il taglio della coda; il ta-glio delle orecchie; la recisione del-le corde vocali. Il divieto relativo aquesti interventi “non si applica a-gli interventi curativi necessari perragioni di medicina veterinaria”.Il divieto di caudotomia, in partico-lare, è già in vigore in vari Stati del-l’Unione Europea, fra cui il RegnoUnito dove i veterinari hanno svoltouna sentita battaglia per il divietoassoluto, senza deroghe. Il Parla-mento britannico ha poi votato amarzo del 2006 la modifica all’Ani-

mal Welfare Bill ammette la praticasui cani da lavoro. In Italia, a frontedi numerose proposte di legge,non è mai stata varata una normanazionale (il Regolamento per laTutela Animale di Torino vieta lachirurgia estetica veterinaria). Unorientamento al Legislatore era tut-tavia venuto dal Comitato Naziona-le di Bioetica della Presidenza delConsiglio dei Ministri, che a mag-gio del 2005 ha giudicato la cau-dotomia e la conchectomia non le-cite in nome del principio bioeticodi “non maleficenza” che sanciscel’obbligo morale di evitare sofferen-ze e di non arrecare danno ad al-cun essere vivente che possa pro-vare dolore. Il documento Caudotomia e Con-chectomia del CNB si richiama allaConvenzione Europea per la prote-zione degli animali da compagnia.Per i cani il taglio della coda e del-le orecchie a fini meramente esteti-ci è da ritenersi un danno in sensoproprio, in quanto non giustificato

né dal conseguimento per essi dialcun significativo beneficio (comesi avrebbe, ad es., nel caso diun’operazione, quale l’amputazio-ne di un arto, terapeuticamente ne-cessaria per la sopravvivenza) nédal rispetto di una tradizione, laquale (anche se potrebbe apparirein qualche misura consolidata) variferita a canoni estrinsecamente e-stetici e oggi sicuramente discuti-bili, privi comunque di rilevanza dalpunto di vista bioetico e ampia-mente contestati anche nell’ambitodell’unica professione sanitariache si occupa direttamente del be-nessere animale e cioè la veterina-ria. La stessa Fédération Cynolo-gique Internationale prevede undoppio standard estetico proprio inconsiderazione di quei paesi mem-bri ove la caudotomia e la con-chectomia sono vietate.

Definizione di aggressivitàSi definisce cane con aggressivitànon controllata quel soggetto che,

3laPROFESSIONE VETERINARIA 2/2007ATTUALITÀ

Non solo cani pericolosi

Il Ministero della Salute vieta il taglio della coda e delle orecchie Solo il veterinario può fare eccezioni. Vietata anche la recisione delle corde vocali. Il collare elettrico è maltrattamento

La Convenzione europea per laprotezione degli animali da compagnia(Articolo 10 - Interventi chirurgici) - 1. Gli interventi chirurgici finaliz-zati a modificare l’aspetto esteriore di un animale da compagnia o asoddisfare scopi non terapeutici saranno proibiti, in particolare: il ta-glio delle code, il taglio delle orecchie, la recisione delle corde vo-cali, l’asportazione delle unghie e dei denti; 2. Sono ammesse ecce-zioni al divieto solo nei seguenti casi: se un medico veterinario ritienenecessari gli interventi non terapeutici per ragioni mediche oppure abaneficio dell’animale; oppure allo scopo di evitare la riproduzione. 3.Gli interventi chirugici che espongono o sottopongono l’animale a dolo-re grave devono essere condotti sotto anestesia solo da un medico ve-terinario e sotto la sua supervisione. Gli interventi per i quali l’anestesianon è richiesta possono essere effettuati da persona competente se-condo quanto previsto dalla vigente legislazione nazionale.

Per il Codice Deontologico l’animale è “senziente”

I l nuovo Codice Deontologico dei medici veterinari, varato a fine2006 dalla FNOVI, “rinnova e aggiorna l’etica professionale del

Medico Veterinario italiano e lo fa partendo da una nuova definizionedell’animale, il destinatario privilegiato delle attività cliniche e di pre-venzione della medicina veterinaria”. Sono parole del Presidente dellaFNOVI, Gaetano Penocchio, che in un comunicato stampa ha illustratoil concetto di animale inteso come “essere senziente”, un concetto con-tenuto nella Costituzione Europea firmata dall’Italia, in base al quale“l’Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenzein materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti” (Arti-colo III-121 del Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa). Per ilPresidente della FNOVI, la riscrittura delle regole professionali è stata“un passaggio fondamentale”. Si trattava di mettere mano ad un Codi-ce che a parere del Presidente Penocchio era “per molti versi anacro-nistico, più impegnato a regolare in modo dettagliato i rapporti tra vete-rinari che ad occuparsi del rapporto tra la professione ed i cittadini (u-tenti/clienti) o gli animali”. Alla base del nuovo Codice - prosegue Pe-nocchio - c’è “la consapevolezza che la professione veterinaria, pur nelrispetto dei principi e dei compiti che le sono propri, sta cambiando. E-ra necessaria una evoluzione coerente con le modificazioni del conte-sto socio-culturale. La sorgente degli indirizzi comportamentali a cui ilmedico veterinario deve ispirare e conformare la sua condotta profes-sionale va ricercata proprio nel mutamento della sensibilità sociale enella nuova concezione del rapporto uomo/animale”.

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R eceptionist, segretaria,infermiera, addetta allepulizie…queste figure,

ormai presenti in tantissime strut-ture veterinarie, sono abitual-mente coniugate al femminileperché tali mansioni più si con-fanno a lavoratrici di sesso fem-minile e così in tema di “sicurez-za” bisogna seguire il D.Lgs26/03/2001 n. 151 che integra ilD.Lgs 626/94. Il D.Lgs 151/01 disciplina, oltreche la tutela, anche i congedi, iriposi, i permessi delle lavoratricie dei lavoratori connessi alla ma-ternità o paternità di figli naturaliadottivi o in affidamento, nonchéil sostegno economico alla ma-ternità e alla paternità. In questabreve trattazione si vuol peròporre attenzione in modo specifi-co alla tutela, quindi alla salute ealla sicurezza delle lavoratrici disesso femminile, in particolare ri-ferimento ad un loro eventualestato di gravidanza.Un concetto molto importanteche compare a più riprese nel te-sto del Decreto è che è fatto ob-bligo alle lavoratrici di comunica-re al datore di lavoro il propriostato di gravidanza non appenaaccertato. Questo chiaramente èdi fondamentale importanza af-finché il datore di lavoro possadestinare la lavoratrice a mansio-ni compatibili con il suo nuovostato.È il Capo Secondo del D.Lgs151/01 che tratta espressamente

della tutela della salute delle la-voratrici e all’art. 7, facendo rife-rimento all’Allegato A, elencaquelli che sono i lavori vietati aduna gestante durante tutto il pe-riodo di gravidanza e fino aquando il figlio non avrà compiu-to 7 mesi. Nell’elenco dei lavoriinsalubri, faticosi e pericolosi so-no pochi quelli che riguardanopiù da vicino le attività che sisvolgono in un ambiente veteri-nario fatta eccezione per la mo-vimentazione manuale dei cari-chi e per l’esposizione alle radia-zioni ionizzanti.Il Decreto è accompagnato daaltri due Allegati, B e C, nei qua-li sono riportati elenchi non esau-rienti di agenti, processi e condi-zioni di lavoro che devono esse-re vietati alle gestanti. Tra gli a-genti fisici troviamo i colpi e le vi-brazioni meccaniche, il rumore,le sollecitazioni termiche. Gli a-genti biologici sono quelli com-presi nei gruppi 2, 3 e 4 dell’alle-gato XI del D.Lgs 626/94; gli a-genti chimici sono quelli contem-plati nell’allegato VIII sempre del626/94 con aggiunta dei medica-menti antimitotici; infine è vietatoadibire le donne al lavoro dalle o-re 24 alle ore 6 dall’accertamen-to della gravidanza fino al compi-mento di un anno di età del figlio.Allo scopo di tutelare le lavoratri-ci il datore di lavoro deve valuta-re quali siano i rischi presenti sulluogo di lavoro ed è l’art. 11 delD.Lgs 151/01 che integra l’art. 4del D.Lgs 626/94 e a tal proposi-to ...il datore di lavoro valuta i ri-schi per la salute e la sicurezzadelle lavoratrici, in particolare i ri-schi di esposizione ad agentibiologici, fisici e chimici, indivi-duando le misure di prevenzionee protezione da adottare conl’obbligo di informare le lavoratri-ci ed i loro rappresentanti per lasicurezza, sui risultati della valu-tazione e sulle conseguenti misu-re adottate...

Questa valutazione dei rischi perla sicurezza e la salute delle la-voratrici, prevista dall’art. 11, de-ve avvenire contestualmente allavalutazione dei rischi generali(Circ. MinLavoro 16 dicembre2002, n. 3328). Infatti, detta valu-tazione preventiva, consente aldatore di lavoro di informare lelavoratrici, prima ancora che so-praggiunga una gravidanza, deirischi esistenti nel luogo di lavo-ro, delle misure di prevenzione eprotezione che egli ritiene di do-ver adottare in tal caso e, quindi,dell’importanza che le dipenden-ti gli comunichino tempestiva-mente il proprio stato, in modoche possano essere valutati conimmediatezza i rischi specifici ela conseguente opportunità dispostarle ad altre mansioni com-patibili con la gestazione prima epoi con il periodo di allattamen-to, fino a 7 mesi dopo il parto.La valutazione dei rischi non de-ve necessariamente dar luogo al-la stesura del “documento di va-lutazione” in quanto rimane vi-gente il comma 11 dell’art. 4 delD.Lgs 626/94 ...il datore di lavorodelle aziende che occupano finoa 10 addetti non è soggetto agliobblighi documentali ma è co-munque tenuto ad autocertifica-re per iscritto l’avvenuta effettua-zione della valutazione dei rischie l’adempimento degli obblighiad essa collegati... Anche se gli adempimenti proce-durali non soggiacciono agli ob-blighi documentali, sarà però op-portuna la documentazionespontanea su base volontaristicanell’eventualità di un contenziosoprocessuale, ad esempio perinfortunio sul lavoro, in termini diprova dell’assolvimento dell’ob-bligo procedurale imposto dallanormativa (come suggerito dal-l’avv. Pierguido Soprani sul n. 6di “Ambiente e Sicurezza” del15/03/05). Quindi sarà opportunoredigere almeno un semplicissi-mo documento, su carta intesta-ta, da far controfirmare, per pre-sa visione, alle lavoratrici.In conclusione il suggerimento diprocedere in ogni caso alla valu-tazione dei rischi generali e per lelavoratrici in particolare, che poipotrà scaturire nell’elaborazionedi un documento o nella sempliceautocertificazione, onde non in-correre in quelle esose sanzionisia penali che amministrative ap-plicate dagli organi di controllo epreviste dai vari decreti legislativi.Senza dimenticare che l’art.171della Finanziaria 2007 prevedeche gli importi delle sanzioni am-ministrative previste per la viola-zione di norme in materia di lavo-ro, legislazione sociale, previden-za e tutela della sicurezza e salu-te nei luoghi di lavoro, entrate invigore prima del 1° gennaio 1999,siano quintuplicati! ■

4ATTUALITÀ

Tutela delle lavoratrici

La sicurezza del lavoroal femminile

laPROFESSIONE VETERINARIA 2/2007

Carlo Pizzirani, formatore AIFOS eConsulente ANMVI per la 626 èautore di tre Manuali pratici sul-l’applicazione delle norme di leg-ge in materia di sicurezza del la-voro per le strutture veterinarie.L’ultimo, sull’antincendio, è statoallegato al n. 42/2006 di Profes-sione Veterinaria.

di Carlo Pizziraninon provocato, lede o minaccia diledere l’integrità fisica di una per-sona o di altri animali attraverso uncomportamento aggressivo noncontrollato dal proprietario o deten-tore dell’animale. La definizione ècontenuta nella nuova ordinanzadel 12 Dicembre 2006. Il provvedi-mento ha confermato l’elencodelle 17 razze a rischio di ag-gressività contenuto nella prece-dente ordinanza e pertanto i canisoggetti a particolari misure di pre-venzione sono i seguenti: Ameri-can Bulldog; Cane da pastore diCharplanina; Cane da pastore del-l’Anatolia; Cane da pastore dell’A-sia centrale; Cane da pastore delCaucaso; Cane da Serra da E-streilla; Dogo Argentino; Fila brazi-leiro; Perro da canapo majoero;Perro da presa canario; Perro dapresa Mallorquin; Pit bull; Pit bullmastiff; Pit bull terrier; Rafeiro do a-lentejo; Rottweiler; Tosa inu.

Obblighi per le razze pericoloseChiunque possegga o detenga icani di una razza indicata nell’elen-co ministeriale “ha l’obbligo di vi-gilare con particolare attenzionesulla detenzione degli stessi al finedi evitare ogni possibile aggressio-ne a persone e deve stipulare unapolizza di assicurazione di respon-sabilità civile per danni contro terzicausati dal proprio cane”. L’acqui-sto, il possesso e la detenzione diqueste razze sono vietati: ai delin-quenti abituali o per tendenza; achi è sottoposto a misure di pre-venzione personale o a misura disicurezza personale; a chiunqueabbia riportato condanna, anchenon definitiva, per alcuni reati,compresi quelli previsti dalla legge20 luglio 2004, n. 189 contro il mal-trattamento animale; ai minori di di-ciotto anni e agli interdetti o inabili-

tati per infermità. Il proprietario o ildetentore di un cane rientrante nel-l’elenco dell’ordinanza che non è ingrado di mantenere il possesso delproprio cane nel rispetto dell’ordi-nanza stessa “deve interessare leautorità veterinarie competenti delterritorio al fine di ricercare con leamministrazioni comunali idoneesoluzioni di gestione dell’animale”.

Compiti delle ASLI servizi veterinari tengono aggior-nato un archivio dei cani morsicato-ri e dei cani con aggressività noncontrollata rilevati e dei cani “peri-colosi” indicati nell’elenco ministe-riale al fine di predisporre i neces-sari interventi di controllo per la tu-tela della incolumità pubblica. L’au-torità sanitaria competente, in colla-borazione con l’Azienda sanitarialocale stabilisce: i criteri per la clas-sificazione del rischio da cani diproprietà con aggressività non con-trollata con i relativi parametri per larilevazione; i percorsi di controllo erieducazione per la prevenzionedelle morsicature; ulteriori prescri-zioni e misure atte a controllare o li-mitare il rischio di morsicature.

Obblighi per tutti i caniMuseruola o guinzaglio sono obbli-gatori per tutti i cani, anche quellidi razza non prevista dall’elencoministeriale quando si trovano nel-le vie o in altro luogo aperto al pub-blico; invece, quando sono con-dotti nei locali pubblici e sui pub-blici mezzi di trasporto non si ponealternativa: vanno applicati sia ilguinzaglio che la museruola. Fan-no eccezione solo i cani guida cheaccompagnano i non vedenti e inon udenti. Sono totalmente esclu-si dall’applicazione dell’ordinanza icani in dotazione alle Forze arma-te, di Polizia, di Protezione civile edei Vigili del fuoco. ■

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 2

C ultura, formazione e ri-cerca scientifica sono icardini sui quali ruota

l’impegno della Facoltà di Medici-na Veterinaria di Parma per supe-rare l’”esame” della EAEVE (Euro-pean Association of Establish-ments for Veterinary Education) ecosì rientrare tra le facoltà di vete-rinaria rispondenti ai requisiti di-dattici e formativi stabiliti a livelloeuropeo. In Italia, sono state “visi-ted and approved” le facoltà di Ba-ri, Bologna e Torino. Ma l’innalzamento degli standarddella formazione accademica, in-dispensabile per qualificare i futurimedici veterinari italiani, non puòprescindere dalle problematichedel sistema universitario italiano edalle anomalie che proprio il con-fronto con il livello europeo rendeancor più peculiari: troppi immatri-colati e troppi corsi di laurea. Inmerito, il professor Attilio Corradi,neo-eletto Preside della facoltàparmense, ci ha proposto le sue ri-flessioni.

Professor Corradi, quali sono isuoi programmi per la Facoltà diMedicina Veterinaria dell’ateneoparmense? Illustre tradizione aparte, quali saranno gli elementidi innovazione?A questa sua domanda rispondocon il programma di sviluppo cheho presentato in occasione dell’e-lezione della presidenza.“In que-sto quadriennio mi prefiggo diraggiungere cinque obiettivi fon-damentali: Coordinare la prepara-zione della visita EAEVE alla Fa-coltà; individuare e fissare i para-metri su cui fondare la program-mazione di sviluppo delle risorseumane, sul piano culturale e pro-fessionale, tenendo conto dell’a-spetto primario delle necessitàdella Facoltà; perfezionare e svi-luppare i percorsi formativi intraed interfacoltà; incentivare erafforzare i corsi post-laurea e laloro internazionalizzazione; imple-mentare e consolidare i rapportidi collaborazione con le Istituzionilocali, gli Enti Pubblici, gli OrdiniProvinciali dei Medici Veterinari, leassociazioni di categoria, le indu-strie agro-alimentari e le strutturemedico veterinarie private. Percostruire un percorso di sviluppoimprontato a rendere competitivala nostra Facoltà e consentirnel’inserimento nella “LIST OF VISI-TED AND APPROVED INSTITU-TIONS” dell’EAEVE, occorre pun-tare su quelli che sono i cardinidell’Accademia: cultura, forma-zione e ricerca scientifica. Recuperare, pertanto, la “mission”,perché ogni tentativo di risponde-re a qualsiasi bisogno dello stu-dente e del medico veterinario (e-ducativo, culturale, professionale,ecc.), da qualsiasi parte venga,

possa esistere e sia sostenuto, in-nanzi tutto dall’azione politica del-la Facoltà.Il secondo obiettivo del program-ma è vitale per dare ad ogni do-cente, ricercatore, dottorando,specializzando, borsista e laureatofrequentatore la possibilità di par-tecipare allo sviluppo della Facoltàe fargli assumere al suo interno unassetto che può essere valutato dadue diverse prospettive: secondole effettive acquisizioni (ciò checoncretamente professionalmenteriesce a fare), ovvero in funzionedella libertà di acquisire (la con-creta opportunità di innovare nelproprio campo di riferimento me-diante la ricerca). Il terzo ed ilquarto punto del programma sonoimprontati a perfezionare e svilup-pare collegialmente percorsi for-mativi intra ed interfacoltà, corsipost-laurea e loro internazionaliz-zazione perché il naturale “metter-si insieme” attorno ad un bisognoo ad un interesse, sia visto comevero modello di costruzione, dicrescita e di progresso e per que-sto sia sempre incentivato.Il quinto ed ultimo punto in pro-gramma è un obiettivo compositoed articolato e la sua realizzazionesarà il frutto dell’intesa, basata sulreciproco interesse, con le molte-plici realtà amministrative e produt-tive territoriali. In quest’ambito laFacoltà dovrà riaffermare il proprioruolo esterno all’Accademia, pene-trando nel tessuto sociale, impren-ditoriale e libero professionale, po-nendosi come riferimento cultura-le, formativo e scientifico, quotidia-no ed indispensabile, al servizio diuna società che costantementecambia, con esigenze e necessitàche prevedono risposte immedia-te e professionalità specialisticheall’avanguardia.”

Quale ruolo può svolgere EFSA(l’autorità europea per la sicu-rezza alimentare con sede a Par-ma) sul mondo universitario e suquello professionale?Come noto l’EFSA è un organi-smo europeo deputato ad espri-mere pareri scientifici indipen-denti da quelli nazionali. Conquesta premessa è ovvio che tut-ta l’Accademia è coinvolta e cosìpure le professionalità di spiccod’organismi di ricerca pubblici oprivati e le ricadute scientifiche,se adottate dalla Commissione,sono a favore innanzi tutto deicittadini della UE, delle realtàproduttive e professionali che inessa sviluppano conoscenza,qualità e ricchezza.

Ritiene che le facoltà debbanoessere in contatto con la realtàculturale e professionale esternaal circuito universitario? Se losono, lo sono abbastanza?Il quinto punto della mia lettera e-sprime in modo diretto e compiutoil mio pensiero in merito. Questomio convincimento che l’Accade-mia sia propositrice di un dialogocontinuo e costruttivo con il mondomedico veterinario extra-universi-tario non è un auspicio ma unaconcreta realtà, costruita e speri-mentata nell’ultimo triennio. Il pro-blema l’ho affrontato immediata-mente, nel 2003, dopo l’elezione aPresidente del Consiglio di Corsodi Laurea Magistrale in MedicinaVeterinaria: la mia azione è stata

condotta in modo continuo e per-vicace, facilitata dalla florida realtàagro-zootecnica presente nel ba-cino d’utenza. La parte più impor-tante, su cui ho basato il mio lavo-ro, ha riguardato la “costruzione”,giorno per giorno, di rapporti inter-personali con i colleghi delle varierealtà professionali territoriali. Lareciproca convinzione che il dialo-go, la stima e la collaborazioneportano al successo professionaledel medico veterinario modernohanno consentito al sistema di es-sere costruito e di reggere. I refe-renti delle strutture partner hannocollaborato allo studio ed alla spe-rimentazione di nuovi ed adeguatimodelli di progetti formativi. Lascelta è stata rivolta, soprattutto,

5laPROFESSIONE VETERINARIA 2/2007

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Intervista al nuovo Preside della Facoltà di Parma, prof. Attilio Corradi

Anche Parma punta al riconoscimento EAEVELa Facoltà guarda agli standard europei e si prepara alla visita degli esperti della EAEVE. Meno Facoltà? serve un documento unanime

Il professor Attilio Corradi succe-de nella carica di Presidenza alprofessor Filippo Cesidio Flammi-ni. Laureato in Medicina veterina-ria presso l’Università di Parmanel 1981, il prof. Corradi svolgeattività di docenza per il Corso diLaurea specialistica in medicinaveterinaria (Anatomia patologicae Tecniche necroscopiche Dia-gnostica di laboratorio nelle ma-lattie degli animali e Oncologiaveterinaria) e per il Corso di Lau-rea in Biotecnologie (medicinasperimentale, ingegneria tissutalee bioprotesi).

L’INTERVISTA

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verso quelle infrastrutture irripro-ducibili in dimensioni reali in Fa-coltà (stabilimenti di macellazionedi suini con capacità di 5.000 ca-pi/ settimana, macelli di equini concapacità di 15.000 cavalli/anno,macelli di bovini con capacità dimacellazione non inferiore a30.000 capi/anno, mangimifici, in-dustrie alimentari di lavorazionedelle materie prime e di trasforma-zione, allevamenti in produzionezootecnica, ecc). Per quanto con-cerne lo sviluppo di contatti pro-fessionali nel campo degli animalid’affezione sono da tempo in esse-re convenzioni con ambulatori econ associazioni di categoria, so-prattutto a livello provinciale. Glisforzi per migliorare i rapporti ed icontatti con la realtà della medici-na veterinaria degli animali d’affe-zione c’è ed è concreta ed è so-prattutto improntata sull’offerta diprestazioni specialistiche su casidi referenza conferiti da colleghidel territorio.Mi chiede se le facoltà sono abba-stanza a contatto con la realtà e-sterna? Le posso rispondere chedopo tre anni di costante lavoro sivedono i primi fattivi risultati chesupportano e stimolano a prose-guire nell’azione formativa intra-presa. Da quest’esperienza è poimaturata la convinzione che lo stu-dente deve iniziare nei primi annidi corso periodi di stage pratici acontatto con gli animali, soprattut-to in termini di frequentazione d’al-levamenti d’animali da reddito, peracquisire confidenza, correttamentalità e manualità che lo sup-porteranno durante tutta la vitaprofessionale. Chiudo ribadendoche l’Accademia, comunque, de-ve porsi come “riferimento cultura-le, formativo e scientifico, quotidia-no ed indispensabile, al servizio diuna società che costantementecambia, con necessità che preve-dono risposte immediate e profes-sionalità specialistiche d’avan-guardia” e che può raggiungerequesti ambiti traguardi solo se in-staura interrelazioni aperte e co-struttive d’osmosi professionalecon il mondo medico veterinarioextra-accademico e con le realtàproduttive agro-zootecniche.

Il Sottosegretario all’Universitàha incoraggiato l’ANMVI a discu-tere con il mondo universitario iproblemi del settore: ritiene chel’Accademia possa fare qualco-sa per contenere il numero delleFacoltà e dei laureati in medici-na veterinaria? E se sì che cosa?Il contenimento del numero delle

Facoltà spesse volte è indipenden-te dalle scelte dell’Accademia, laquale si può esprimere in materiadi controllo d’istituzione di nuoviCorsi di Laurea Magistrale e/o dinuove Facoltà mediante documen-ti studiati e redatti in seno alla Con-ferenza Permanente dei Presidi. Lapura presentazione di un docu-mento condiviso può apparire co-me uno strumento “fragile”, se vi-sto da una prospettiva distaccatae non convinta, mentre assume u-na forte valenza propositiva e no-tevole forza intellettuale se gli atto-ri che lo sottoscrivono, lo delibera-no all’unanimità e ne fanno un attofondativo su cui costruire l’inse-gnamento della medicina veterina-ria in Italia del futuro. Il controllo delnumero delle immatricolazioni è in-vece governabile all’interno del-l’Accademia per sua libera sceltae programmazione. A tal propositovoglio portare la mia esperienzaamministrativa vissuta negli ultimitre anni accademici presso la Fa-coltà di Medicina Veterinaria diParma.Dal 2003 al 2006, in modo pro-gressivo, ho operato, in collabora-zione con il Preside dell’epoca,Prof. Cesidio Filippo Flamini, e conil Magnifico Rettore, Prof. Gino Fer-retti, una graduale ma costante di-minuzione del numero program-

matico delle immatricolazioni finoad una riduzione totale del 30%:vale a dire dai 120 immatricolatidel 2002 agli 84 odierni. Quest’a-zione è nata da una concertazioneconvinta dei rappresentanti degliOrgani di Governo dell’AteneoParmense al fine di migliorare irapporti tra numero docenti/nume-ro studenti, numero studenti/nume-ro d’animali visitati, ecc. Quest’o-perazione d’ottimizzazione delle ri-sorse umane ed infrastrutturali, co-me detto, non è stata improvvisa-ta, ma è stata portata a terminecon consapevolezza accettando-ne i risvolti “punitivi” insiti nella di-minuzione dell’entrate derivantidalle tasse universitarie e del Fon-do di Finanziamento Ordinario del-l’Università (FFO), pari a centinaiadi migliaia di euro/anno. Conte-stualmente è stata operata ancheun’azione di rilancio della Facoltàmediante investimenti finanziari divari milioni di euro, atti ad adegua-re e/od ottimizzare le strutture e leinfrastrutture didattiche pre-esi-stenti e a costruirne ex-novo ovemancanti, inefficaci od obsolete.Com’è evidente l’Accademia puòoperare efficacemente il controllodelle immatricolazioni e governarese stessa dall’interno applicandol’autonomia ed il principio dell’au-todeterminazione.

Uno sguardo sul futuro e sullariforma delle professioni: comevaluta l’impostazione data ai ti-rocini professionali e all’esamedi Stato?È un futuro che la Facoltà di Medi-cina Veterinaria di Parma già cono-sce, in quanto i tirocini attuali sonostati strutturati per essere adeguatiai nuovi profili professionali ed altempo stesso sono stati pensati inmodo flessibile per dare risposteimmediate al mondo medico vete-rinario che continuamente muta.L’esame d’abilitazione all’esercizio

7laPROFESSIONE VETERINARIA 2/2007

Docenti: Leonardo Meomartino, MonicaMerlo, Marco Russo, Rossella Ter-ragni, Massimo Vignoli

Tutors: Carlo Damiani, Vera Raiano

PROGRAMMA:

I Giorno09.00-10.00 La formazione dell’immagine eco-

grafica: principi di fisica degli ul-trasuoni e loro applicazione clinica

10.00-11.00 Anatomia ecografia dell’addome:punti di repere per l’esame ecogra-fico nei diversi settori addominali

11.00-12.30 Artefatti12.30-13.30 Lunch13.30-15.00 Esercitazioni: Approccio all’appa-

recchio ecografico15.00-16.00 Esercitazioni: Viaggio all’interno

dell’addome 16.00-17.30 Artefatti buoni e cattivi

II Giorno 09.00-10.00 Ecografia del fegato e vie biliari10.00-11.00 Ecografia dell’apparato gastro-en-

terico

11.00-13.00 Endoscopia del tratto gastro-enterico13.00-14.00 Lunch14.00-17.30 Esercitazione: ecografia degli or-

gani addominali in cani

III Giorno09.00-10.00 Ecografia renale e surrenale10.00-10.30 Ecografia vescicole10.30-11.00 Ecografia dell’apparato genitale11.00-12.30 Ecografia della milza e dei linfono-

di e pancreas12.30-13.30 Lunch13.30-16.00 Esercitazione: ecografia splenica e

dell’apparato gastro-enterico, del-l’apparato urinario, genitale e delleghiandole surrenali

16.00-17.00 Verifica pratica17.00-17.30 Verifica con questionario

Il corso articolato in 3 giorni è costituito da le-zioni teoriche e pratiche per un totale di 21 ore.La metodologia utilizzata si basa sull’insegna-mento teorico-pratico delle indagini ecografichein forma di tutoraggio (rapporto 1 docente/max 5discenti).Il numero dei partecipanti è limitato a 30. La quo-ta di partecipazione è di € 400,00 ed è esente da I-

VA. Gli interessati dovranno far pervenire via e-mail o fax alla segreteria organizzativa entro ilgiorno 20 gennaio 2007 la domanda di iscrizionecontenente i dati personali, il proprio curriculum ela ricevuta dell’acconto del 50% della quota di i-scrizione. La quota dà diritto a materiale didattico,lunch e coffee break. Il pagamento va effettuato mediante bonifico ban-cario intestato a “Scuola Medica Ospedaliera dellaCampania”, presso San Paolo Banco di Napoli, A-BI 01010 CAB 03445 c\c 002700000446 con lacausale: “Corso di base di ecografia dei piccoli a-nimali”. Ulteriori informazioni sull’iscrizione all’indirizzo [email protected]

Gli strumenti per l’attività pratico-applicativa so-no messi a disposizione dalla ditta TAI, divisionedi BIO 98 s.r.l. di Milano

Il corso è stato sottoposto alla valutazione dellaCommissione Nazionale ECM del Ministero dellaSalute per l’accreditamento e l’erogazione deiCrediti Formativi. n° evento 1551-255127.

Tutte le informazioni ed il programma completo delcorso sul sito www.ecografiaveterinaria.unina.it

1° CORSO DI BASE DI ECOGRAFIAPER PICCOLI ANIMALI

Direzione scientifica: Marco Russo15 - 16 - 17 febbraio 2007 presso l’Ospedale Veterinario dell’ASL Napoli 2 in via Padreterno 13 a Marano (NA)

ASL Napoli 2

L’INTERVISTA

“Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione”

Venerdì 12 gennaio nella Facoltà di Medicina e Chirurgia, han-no preso il via le lezioni del nuovo Corso di Laurea Speciali-

stica in “Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione” colquale l’Ateneo dell’Aquila allarga la sua offerta formativa all’ambitodella prevenzione sanitaria, creando una nuova figura professionale,in linea con le nuove istanze sociali dell’Unione Europea: il Managerdella Prevenzione.Il Corso ha riscosso una grande attenzione a livel-lo nazionale e gli attuali 20 iscritti, tutti già in possesso della laureatriennale in Tecnico della Prevenzione oppure di Assistente Sanitario,hanno superato una dura selezione alla quale hanno partecipato ol-tre 200 concorrenti convenuti da varie regioni italiane.La Facoltà di Medicina e Chirurgia sotto la Presidenza della Prof.ssaMaria Grazia Cifone e tutto l’Ateneo con l’apertura del nuovo Corsodi laurea specialistica confermano il proprio impegno nel formarenuove figure professionali rispondendo alle richieste del mondo dellavoro in continua evoluzione.In particolare i Manager della Prevenzione (tecnici non medici) saran-no destinati ad attività di prevenzione, verifica e controllo in materia diigiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, igiene di ali-menti e bevande, igiene e sanità pubblica e veterinaria ed attuazione epromozione della sicurezza e salute a livello individuale, familiare e col-lettivo,“Dopo aver soddisfatto tutte le verifiche di qualità degli standarddidattici richiesti dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientificaper la sua approvazione, il nostro Ateneo - afferma il Rettore dell’Uni-versità, prof. Ferdinando di Orio - può oggi vantare l’apertura del nuo-vo Corso di Laurea in Scienze delle Professioni Sanitarie della Preven-zione che avrà come obiettivo quello di formare nuovi manager desti-nati alle strutture sanitarie pubbliche e private”. “Il nuovo Corso di laurea affidato alla Presidenza del Prof. AntonioPaoletti, titolare della Cattedra di Medicina del Lavoro” - aggiunge ilRettore - “viene incontro alle aspettative delle parti sociali sia localiche nazionali come le imprese sanitarie, i sindacati, gli ordini profes-sionali e le società scientifiche che guardano con entusiasmo allanuova figura del Manager della Prevenzione prevalentemente impe-gnato sul fronte della tutela delle condizioni di lavoro”. (fonte: BUR)

della professione sarà sicuramen-te più impegnativo di quello attua-le per complessità e durata delleprove. Il futuro medico veterinariodovrà dimostrare di essere in pos-sesso di solide e profonde cono-scenze culturali nonché d’indub-bie abilità professionali. Ritengo in ogni caso che da que-sta nuova impostazione dei tirocinie del sistema di valutazione delle

professionalità acquisite nasca unpercorso formativo strutturato susei anni di corso, per consentire aldiscente di apprendere, nei primicinque anni, tutte le conoscenzenecessarie a supportare quelloche è il gesto professionale chesarà poi coltivato ed affinato, nelsesto anno, durante il periodo deitirocini formativi intra ed extra-moenia. ■

Un'immagine dell'ospedale veterinario universitario didattico di Parma.

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 2

I l dodici dicembre scorso si ètenuta in Belgio una confe-renza stampa indetta da

Pfizer Animal Healt e dalla Facoltàdi Medicina Veterinaria dell’Uni-versità di Ghent per la presenta-zione di un progetto di ricercasul Mycoplasma hyopneumo-niae. L’obiettivio del progetto èquello di contribuire ad approfon-dire le conoscenze epidemiologi-che ed eziologiche delle infezionisuine sostenute da questo impor-tante agente patogeno presente intutti i paesi in cui si pratica la sui-nicoltura intensiva e responsabiledi consistenti perdite economicheper l’imprenditore zootecnico. Ilprof. Dominiek Maes, coordinato-re del progetto, ha fatto il punto del-la situazione per quanto riguarda leattuali conoscenze sul M. hyopneu-moniae ricordando che le sue di-mensioni sono pari a 0.2-0.5 µm,che non presenta parete cellularee di conseguenza è pleomorfo,sensibile ad alcune condizioni am-bientali, quali la pressione osmoti-ca e i detergenti mentre è resisten-te agli antibiotici che interferiscononella sintesi della parete. Il M. hyopneumoniae è l’agenteprimario della Polmonite Enzoo-tica (PE) ed è riconosciuto essereuno dei microrganismi coinvolti neldeterminismo del Complesso Re-spiratorio Polifattoriale del Sui-no (PRDC). Il microrganismo puòessere trasmesso attraverso diver-se vie sia all’interno dell’alleva-mento che tra le aziende. Tra di-verse aziende l’infezione può av-venire attraverso il commercio di

animali infetti ma privi di manife-stazioni clinicamente evidenti op-pure attraverso una diffusione ae-rogena. All’interno dell’allevamen-to l’infezione può avvenire per viaverticale od orizzontale. I lattonzo-li possono essere infettati dallemadri (circa il 10% dei suinetti so-no positivi dopo lo svezzamento),in particolare le scrofette rappre-sentano un importante fattore di ri-schio dal momento che presente-rebbero una immunità minore e li-bererebbero quantità maggiori diMycoplasma hyopneumoniae ri-spetto alle scrofe più vecchie. Nonè stata dimostrata nessuna infe-zione trasuterina o lattogenica. Latrasmissione orizzontale sembraessere correlata al contatto diret-to, naso-naso, tra suini eliminatorie conviventi negativi (medesimobox o box adiacente) o anche allapropagazione attraverso l’aerosolsoprattutto in condizioni di elevatadensità di suini e di alti livelli di in-fezione. I soggetti infetti possonoeliminare Mycoplasma hyopneu-moniae per parecchie settimane.Per quanto concerne la patoge-nesi il microrganismo non penetral’epitelio delle vie aeree, non inva-de il circolo sanguigno ma si col-loca sull’apice delle ciglia vibratilicon richiamo di cellule infiamma-torie nel polmone e formazione dimanicotti linfoistocitari peribron-chiolari.M. hyopneumoniae possiedeun’azione immunosoppressiva ecostituisce un importante door o-pener. Infatti è in grado di favorirel’irruzione batterica secondaria, in

forza di una sua azione a livello lo-cale con distruzione delle ciglia vi-bratili, formazione di manicotti, al-terazione della viscosità del mucoe immunomodulazione. Inoltre agi-sce in sinergia con i virus respira-tori, in particolare con il virus dellaPRRS (Porcine Respiratory Repro-ductive Syndrome). I segni clinicidell’infezione da M. hyopneumo-niae includono tosse secca, nonproduttiva e diminuzione dell’ap-petito. Le lesioni macroscopiche tipica-mente identificabili come focolaidi polmonite catarrale a livello deilobi apicali e cardiaci non sonopatognomoniche mentre lo posso-no essere considerate le aree diconsolidamento con retrazioni ci-catriziali della fase cronica dellamalattia. La conferma diagnosti-ca può essere ottenuta attraversola coltivazione di M. hyopneumo-niae (lenta e difficile), attraverso

l’immunofluorescenza (IF), o trami-te PCR. La nested-PCR si è dimo-strata più sensibile e può essereapplicata su tamponi nasali o la-vaggi broncoalveolari. La sierolo-gia può venire utilizzata per con-fermare la presenza di M. hyo-pneumoniae nell’allevamento manon è efficace per la diagnosi sulsingolo animale. La prevenzionesi effettua, innanzitutto, attraversoil controllo dei fattori condizionantimanageriali, ambientali e struttu-rali. Il controllo della malattia si at-tua attraverso il ricorso ad antibio-tici somministrati come medicazio-ne strategica e/o mediante l’utiliz-zo della vaccinazione. Da qualcheanno sono disponibili sul mercatovaccini contenenti il M. hyopneu-moniae inattivato (tra cui i prodottiPfizer: Stellamune Mycoplasmaa doppia somministrazione e Stel-lamune One monodose). Sonostati effettuati studi mirati ad ana-lizzare i benefici derivanti dallavaccinazione verso M. hyopneu-moniae che hanno evidenziatovantaggi in termini di miglioramen-to dell’indice di incremento giorna-liero (IPG) di 10 - 60 g e una dimi-nuzione dell’indice di conversionetra il 2 e il 3%, una diminuzionedella prevalenza delle lesioni pol-monari del 10-50% e della gravitàdelle lesioni del 1-11%. È emersoche i migliori risultati si ottengononelle realtà con elevata pressioneinfettiva mentre i benefici dellavaccinazione in allevamenti conun basso livello di infezione, nono-stante vi sia una remissione dellasintomatologia, possono risultareeconomicamente non attraenti inrelazione all’andamento del mer-cato. È stato sottolineato che co-munque al fine di ridurre la pres-sione infettiva in allevamento sa-rebbe opportuno in ogni caso nonarrestare la vaccinazione nei pe-riodi in cui i prezzi di mercato nonsono favorevoli. Durante la confe-renza stampa sono stati riportati irisultati di numerosi ed interessan-ti studi condotti dai ricercatori del-l’università di Ghent che hanno in-dicato che i diversi ceppi di Myco-plasma hyopneumoniae isolati dif-feriscono per il loro corredo ge-netico e la loro virulenza. Vicca etal. (2002) hanno dimostrato chel’infezione sperimentale di suini, apartire da ceppi isolati in corso diforme cliniche conclamate rispet-to all’infezione con ceppi isolati dasuini sani, produce differenze si-gnificative per quanto riguarda isintomi respiratori di malattia, le le-sioni macroscopiche e microsco-piche del polmone e la risposta al-l’immunofluorescenza. Una eleva-ta variazione in merito alla virulen-za si esprime tra i ceppi isolati dadifferenti allevamenti. Vicca et al.(2004) hanno valutato anche la re-sistenza antimicrobica di 21 ceppidi campo di M. hyopneumoniae:soltanto 1 su 21 resistenti è risulta-to resistente ai macrolidi e al linco-samide, 5 su 21 ai fluoroquinoloni.

Meyns et al. (2004) hanno effet-tuato una sperimentazione per va-lutare la capacità di infezione didifferenti ceppi di M. hyopneumo-niae ponendo nello stesso boxsuini infettati con ceppi a bassa vi-rulenza e suini non infetti (gruppo1) e suini infettati con ceppi ad al-ta virulenza e suini non infetti(gruppo 2). Dopo un periodo diosservazione di 6 settimane han-no concluso che la trasmissione èrisultata minore da parte dei suiniinfettati con ceppi a bassa virulen-za (gruppo 1) rispetto ai compa-gni che sono stati infettati conquelli ad elevata virulenza (grup-po 2). Sempre Meyns et al. (2006)studiando gli effetti della vaccina-zione ha rilevato oltre ad una si-gnificativa riduzione dei sintomiclinici e delle lesioni del polmoneanche una leggera riduzione dellatrasmissione del M. hyopneumo-niae. Stakenborg et al. (2005) han-no dimostrato la diversità genomi-ca di 43 ceppi isolati M. hyopneu-moniae nel corso di uno studio sul-lo sviluppo delle tecniche moleco-lari per identificare i Mollicutes.Nel corso di una ricerca sulla va-riabilità proteomica di ceppi dicampo Calus et al. (2006) hannovisto che le strutture proteiche deiceppi isolati dallo stesso alleva-mento sono molto simili. Il proget-to di ricerca nasce dalla consape-volezza che gli attuali vaccini fun-zionano bene per fare diminuire leperdite connesse con le infezionida mycoplasma ma non eliminanol’agente patogeno e i livelli di infe-zione aumentano dopo l’arrestodella vaccinazione. “Anche se ab-biamo già un vaccino d’eccelenzasul mercato, siamo sempre inte-ressati a finanziare nuove ricercheche aspirino ad una comprensio-ne maggiore dei fattori coinvoltinel processo patologico e degli in-timi meccanismi che sono alla ba-se della risposta immunologica.Queste preziose informazioni ren-deranno i nostri prodotti ancor piùefficaci ha detto Marco Leone, ilGroup Director Swine Marketingper Pfizer in Europa.Il progetto di ricerca che avrà unadurata di quattro anni (ottobre2006 - ottobre 2010) coinvolgeràun gruppo multidisciplinare. I ri-cercatori di Ghent mirano a racco-gliere informazioni più dettagliatesu come la diversa virulenza deiceppi isolati influisca sulla patolo-gia e sull’efficacia della vaccina-zione. Sarà studiata la protezioneconferita dalla vaccinazione neiconfronti dei ceppi ad alta virulen-za esaminando la severità delle le-sioni polmonari. Un altro studio ri-guarderà il ruolo che i ceppi abassa di virulenza svolgono nel-l’infezione. Per concludere, ilgruppo mira a scoprire quali anti-geni sono coinvolti nella rispostaimmunitaria per produrre una pro-tezione più efficace contro l’infe-zione da Mycoplasma hyopneu-moniae. ■

8ATTUALITÀ

Mycoplasma hyopneumoniae: Università di Gent: 4 anni per saperne di più!

laPROFESSIONE VETERINARIA 2/2007

di Valentina Benedetti

Da sinistra a destra: Jens Chri-stian Eskjær Jensen -TechnicalDirector, Swine EuAfME - Pfizer A-nimal Healt.Marco Leone - Group DirectorSwine EuAfME - Pfizer AnimalHealt.Alvaro Aldaz - Senior MarketingManager Swine EuAfME - PfizerAnimal Healt.

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 2

EVENTI VETERINARIlaVETERINARIAPROFESSIONE

AIVEMP ANMVI FSA SCIVAC SIVAR SIVAE SIVESIVAL

PARTECIPAZIONEGli incontri delle delegazioni Regionali SCIVAC sono liberi e gratuiti per tutti i soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2007.

Senza obbligo di preiscrizioneINFORMAZIONI

Segreteria SCIVAC Monica Borghisani Tel. 0372/403506 - [email protected]

Associazione Federata ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE CALABRIAFONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA

Soverato (CZ), 18 febbraio 2007

RELATOREAttilio Rocchi

OBIETTIVIDivulgare e far comprendere ai partecipantiquali sono i fondamenti base di una correttapratica anestesiologica ed un corretto utilizzodelle apparecchiature per l’anestesia. Unaparticolare attenzione verrà rivolta all'attivitàanestesiologica nella routine ambulatoriale.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica

presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del relatore ed inizio deilavori

9.30 Le componenti dell'anestesia bilan-ciata

10.15 Cenni di farmacologia dei farmaci ane-stetici

11.00 Pausa

11.30 Apparecchiature per l'anestesia gas-sosa

13.00 Relazione commerciale a cura di For-mevet

13.30 Pausa14.30 Cenni di monitoraggio clinico e stru-

mentale16.00 Pausa16.30 Casi clinici interattivi17.00 Test di valutazione dell'apprendimento

e discussione finale18.00 Consegna degli attestati di partecipa-

zione e termine della giornata

SEDEHotel San Domenico, Via della Galleria -88068 Soverato (CZ)

3 CREDITI

DELEGAZIONE REGIONALE MOLISEAPPROCCIO CLINICOPATOLOGICO ALLE NEOPLASIE DEL SISTEMA

ENDOCRINO DEL CANE E DEL GATTOCampobasso, 4 febbraio 2007

RELATOREWalter Bertazzolo

OBIETTIVIInquadrare gli aspetti clinici più rilevanti delleneoplasie del sistema endocrino nel cane enel gatto, includendo sia i tumori più comuni(ipofisari, tiroidei, surrenalici, gonadici) chequelli più rari (pancreas endocrino, paratiroi-de, neoplasie neuroendocrine). Approfondirel'approccio diagnostico clinicopatologico ai tu-mori endocrini ed alle sindromi cliniche ad es-si associate (es. ipercorticosurrenalismo,ipertiroidismo, iperparatiroidismo). Esemplifi-care, mediante la presentazione di casi cliniciinterattivi, l'utilità della patologia clinica (ema-tologia, biochimica, citologia e test ormonali)in caso di neoplasie di origine endocrina.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica

presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del relatore ed inizio deilavori

9.30 Le neoplasie endocrine più frequenti:tumori ipofisari, tiroidei, surrenalici e

delle gonadi. Vantaggi e limiti della pa-tologia clinica

11.00 Pausa11.30 Neoplasie endocrine infrequenti: tumo-

ri del pancreas endocrino, della parati-roide ed altre neoplasie endocrine ra-re. Quando la patologia clinica di routi-ne può non essere più sufficiente

13.00 Pausa14.00 Casi clinici interattivi: Applicazioni del-

l'ematologia, della biochimica clinica15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi: Applicazioni della

citologia e dei test ormonali alla praticaclinica.

16.30 Test di valutazione dell'apprendimentoe discussione finale

17.00 Consegna degli attestati di partecipa-zione e termine della giornata

SEDEHotel Eden - Via Colle delle Api, 91 - Campo-basso

4 CREDITI

DELEGAZIONE REGIONALE BASILICATAPRIMO INTERVENTO NELLE PATOLOGIE SPINALI DEL CANE

Matera, 11 febbraio 2007

RELATOREMassimo Mariscoli

OBIETTIVIFornire gli elementi metodologici per la ge-stione di pazienti neurologici con patologie alocalizzazione spinale ad insorgenza acuta.Tali pazienti necessitano di una attenta e ra-pida valutazione clinica, diagnostica e pro-gnostica ai fini di applicare la corretta terapianei tempi minori possibili. La discussione inte-rattiva di casi clinici completerà il programmadella giornata in modo da consentire il riepilo-go delle informazioni date durante le presen-tazioni

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica

presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente

Regionale, presentazione del relatoreed inizio dei lavori

9.30 Approccio clinico e diagnostico al pa-ziente con paresi / paralisi acuta

11.00 Pausa11.30 Approccio clinico e diagnostico al pa-

ziente traumatizzato spinale13.00 Pausa14.00 Casi clinici interattivi15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi16.30 Test di valutazione dell'apprendimento

e discussione finale17.00 Consegna degli attestati di partecipa-

zione e termine della giornata

SEDEOstello Femminile le Monacelle - Via Riscatto- Matera

3 CREDITI

DELEGAZIONE REGIONALE MARCHEAPPROCCIO ALLE PIÙ COMUNI EMERGENZE VETERINARIE: COME SCEGLIERE TRA

LE POSSIBILI ALTERNATIVE TERAPEUTICHEJesi, 18 febbraio 2007

RELATOREMarco Bertoli

OBIETTIVILa prima relazione propone un approccio ra-zionale al paziente traumatizzato con partico-lare attenzione al Minimo Data Base e alloscreening diagnostico necessario, dalla visitaclinica all'utilizzo di tecniche più specifiche, alfine di diagnosticare e trattare le varie proble-matiche. La seconda relazione verte sulleprocedure diagnostiche e terapeutiche neces-sarie per la diagnosi ed il trattamento delle piùcomuni e pericolose emergenze metabolicheed elettrolitiche.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica

presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del relatore ed inizio deilavori

9.30 Valutazione e trattamento del pazien-te traumatizzato

11.00 Pausa

11.30 Interpretazione degli squilibri acido-base nel paziente critico

13.00 Eventuale relazione commerciale 13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi17.00 Test di valutazione dell'apprendimento

e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di partecipa-

zione e termine della giornata

SEDEHotel Federico II Via Ancona 100 - Jesi (AN)

4 CREDITI

RELATORIAndrea BertugliaHans Catelijns

OBIETTIVIPodiatriaLa laminite è una grave affezione dell'apparato locomoto-rio equino con la quale il veterinario ippiatra si deve primao poi confrontare nella sua pratica clinica. Questo ciclo dipresentazioni mira ad illustrare, sia dal punto di vista clini-co che pratico, aspetti della prevenzione, diagnosi, primecure, prognosi, gestione e obiettivi ortopedici.OrtopediaNella pratica clinica ippiatrica la diagnostica per immaginiha un ruolo preminente con il quale il veterinario deve con-frontarsi giornalmente. Anche in presenza di tecniche dia-gnostiche più evolute, l'apporto fornito dalla radiologia ri-mane fondamentale e l'evoluzione delle tecniche radiogra-fiche classiche verso la radiologia digitale ha contribuito,recentemente, a migliorare la confidenza del clinico conl'immagine radiografica. Attraverso questa serie di presen-tazioni si desidera fornire un quadro, il più completo possi-bile, delle opportunità diagnostiche offerte dalla radiologiadigitale in campo ippiatrico.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica

presenze9.00 Saluto ai partecipanti del Delegato Re-

gionale, presentazione dei relatori edinizio dei lavori

9.15 Laminite: prevenzione, diagnosi attac-co acuto, prime cure

10.00 Laminite: fase acuta - subacuta, radio-logia, stabilizzazione ortopedica

11.00 Pausa 11.30 Laminite: rifondimento, fase subacuta

cronica, gestione, prognosi, obiettivi

ortopedici12.30 Discussione e valutazione dell'appren-

dimento13.00 Pausa pranzo14.30 Sistemi di RD (Radiologia Digitale) a

confronto con la radiologia convenzio-nale. Cosa c'è di nuovo?

15.15 La RD nella pratica clinica ippiatrica.Parte I (casi clinici sulle estremità di-stali degli arti)

16.00 Pausa 16.30 La RD nella pratica clinica ippiatrica.

Parte II (casi clinici parte prossimaledegli arti, cranio, colonna vertebrale)

17.30 Discussione e valutazione dell'appren-dimento

18.00 Consegna degli attestati e conclusionedell'evento

SEDIDa definirsi

PARTECIPAZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci SIVE in re-gola con l'iscrizione 2007.Non è richiesta la pre-iscrizione. Gli interes-sati possono registrarsi direttamente in sedecongressuale presentandosi alle ore 8.30presso la segreteria.

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

INCONTRI MACROREGIONI Macroregione Meridionale 24 Marzo 2007

Macroregione Nord Occidentale 5 Maggio 2007Macroregione Nord Orientale 9 Giugno 2007

Macroregione Centrale 8 Settembre 2007

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINISOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 2

INCONTROMETODICHE DI BIOPSIA ED INTERPRETAZIONE PATOLOGICA

Cremona, 3-4 febbraio 2007

SIONCOVSocietà Italiana di Oncologia VeterinariaSocietà Specialistica di riferimento SCIVAC

PROGRAMMASabato

8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Presentazione dell’incontro, attività

della società 9.30 Scelta del tipo di biopsia. Metodiche,

campionamento, identificazione deimargini e proposta di uniformazionediagnostica - 1ª parteGiorgio Romanelli

11.00 Pausa 11.30 Scelta del tipo di biopsia. Metodiche,

campionamento, identificazione deimargini e proposta di uniformazionediagnostica - 2ª parteGiorgio Romanelli

13.00 Pausa pranzo14.30 Comunicazioni libere dei partecipanti16.00 Pausa 16.30 Comunicazioni libere dei partecipanti18.00 Discussione finale e fine della prima

giornata

Domenica 9.00 Overview d’istologia tradizionale. Im-

munoistochimica - Selina Iussich10.30 Pausa 11.00 Citoinclusione - Daniela Olivero11.30 Nuove tecniche di prelievo, osserva-

zione e colorazione in citologia dia-gnostica - Carlo Masserdotti

12.15 Immunofenotipizzazione e clonalità Stefano Comazzi

13.00 Pausa pranzo14.15 F.I.S.H.: tecnologia e applicazioni nel

campo della citogenetica molecolare,ematologica e dei tumori solidiRoberto Brusamolino

15.00 Pausa 15.30 P.C.R.: metodologia e applicazioni cli-

niche in campo umanoIbridazione non fluorescente degli aci-di nucleici: tecniche ed applicazioni incampo umanoSilvio Veronese

16.30 Discussione finale e fine dell’incontro

SEDEPalazzo Trecchi - Via Trecchi, 2026100 Cremona

PARTECIPAZIONELa partecipazione è libera e gratuita per tuttii Soci SIONCOV in regola con la quota del2007.

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

INCONTROADDOME ACUTO, UN PROBLEMA CHIRURGICO?

Cremona, 4 febbraio 2007

SIARMUVSocietà Italiana di Anestesia, Rianimazione e Medicina d’UrgenzaSocietà Specialistica di riferimento SCIVAC

PROGRAMMA9.00 Registrazione partecipanti9.30 Valutazione clinica ed indagini diagno-

stiche del paziente con addome acuto- Marco Bertoli

10.30 Indagine ecografica in corso di addo-me acuto - Vanessa Scanu

11.30 Pausa caffè12.00 La chirurgia è sempre necessaria per

la GDV - Luca Formaggini13.00 Pausa pranzo14.00 Presentazione di casi clinici: GDV15.00 Presentazione di casi clinici: peritonite16.00 Discussione

in collaborazione con SCVI

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVAC

Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091Email: [email protected]

INCONTROTECNICHE BIOPTICHE E ISTOPATOLOGIA NEI PICCOLI ANIMALI

Cremona, 11 febbraio 2007

SINUVSocietàItaliana di Nefrologia e Urologia VeterinariaSocietà Specialistica di riferimento SCIVAC

CHAIRMANPaolo Scarpa

PROGRAMMA9.00 Registrazione dei partecipanti9.30 Indicazioni per effettuare la biopsia

renale negli animali da compagnia (E. Zini)

10.30 Pausa caffè11.00 Valutazioni pre-intervento ed aneste-

sia/analgesia nel paziente sottopostoa biopsia renale (P. D’Ippolito)

11.30 Tecniche bioptiche in nefrologia veteri-naria (A. Zatelli)

12.30 Domande12.45 Pausa pranzo14.00 Istopatologia renale in medicina uma-

na, quale beneficio per l'interpretazio-ne nei piccoli animali (E. Nigrisoli)

14.45 Istopatologia renale negli animali dacompagnia, aggiornamenti sulla clas-sificazione dei danni glomerulari e tu-bulari (M. Castagnaro)

15.30 Pausa caffè16.00 Casi clinici17.30 Domande dei partecipanti

CASI CLINICII casi clinici saranno decisi nel corso dei prossi-mi mesi. Il tema dei casi clinici, pur rimanendo inambito nefrologico, non necessariamente riguar-derà l'argomento trattato durante la giornata.

SEDE: Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 2026100 Cremona

PARTECIPAZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci SINUV inregola con l'iscrizione 2007.Non è richiesta lapre-iscrizione. Gli interessati possono regi-strarsi direttamente in sede congressuale pre-sentandosi alle ore 9.00 presso la segreteria.Quote di iscrizione alla SINUV:- Socio SIMIV: € 18,00- Socio SCIVAC: € 62,00- Non Socio: € 120,00

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENTGruppo di riferimento SCIVAC

PROGRAMMA8.30 Registrazione partecipanti9.00 Presentazione del tema e dei parteci-

panti9.30 Le dinamiche di gruppo

10.30 Esercitazione e discussione in gruppo11.30 Pausa11.15 Il gruppo di lavoro13.00 Pausa pranzo14:.00 Esercitazione15.00 Discussione in gruppo15.30 Pausa15.45 Gli strumenti del gruppo di lavoro: la

Leadership

16.45 Valutazione giornata e compilazionequestionario

SEDEPalazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - Cremona

PARTECIPAZIONELa partecipazione è gratuita per gli Iscritti algruppo di Studio in regola con la quota del2007

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

INCONTRODAL GRUPPO AL GRUPPO DI LAVORO

Cremona, 11 febbraio 2007

17.00 Termine dell’incontro e test di valuta-zione dell’apprendimento

SEDEPalazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - Cremona

PARTECIPAZIONELa partecipazione è libera e gratuita per tuttii Soci SIARMUV in regola con la quota del2007.

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

EDIZIONI VETERINARIEPer ordini e informazioni: Tel. 0372/403507 - Fax 0372/457091 - E-mail [email protected] - www.evsrl.it

A. MEREDITH P. FLECKNELL “BSAVA Manual ofRabbit Medicineand Surgery”2/ed. 2006 BSAVAPublicationsListino € 97,00Scontato € 83,00

SLATTER“Trattato diChirurgia dei PiccoliAnimali” 3 volumiEd. italiana 2005.Trad. 3a ed. inglese2003 Antonio Delfino Editore.Listino € 360,00Scontato € 324,00

KEALY - MCALLISTER“Radiologia &EcografiaDiagnostiche delCane e del Gatto”1a ed. italiana 2006ELSEVIER-MASSONListino € 149,00Scontato € 127,00

M. SCHAER“Medicina Clinicadel Cane e delGatto”1a ed. 2006 EV-MASSONListino € 130,00Scontato € 111,00

TILLEY - SMITH“The 5 MinuteConsult - ClinicaMedica Cane eGatto”2/ed. it 2007-trad. 3ed.ing. a cura diA.Vezzoni e M.G.Monzeglio1a ed. 2006 UTET Listino € 225,00Scontato € 191,00

A. GUANDALINI - C. PERUCCIO - S. PIZZIRANI“Oftalmologia”1a ed. 2006 PolettoEditoreListino € 100,00Scontato € 85,00

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 2

C on una lettera a firmadel Presidente, FeliceLisanti, ANMVI Basili-

cata ha inviato al Presidente e agliAssessori della Giunta Regionale eai componenti della III Commissio-ne della Regione Basilicata, alcu-ne considerazioni in merito alla de-libera di Giunta Regionale n.1791del 27.11.2006 “Programma bien-nale dei servizi di assistenza zoo-tecnica - periodo 2007-2008” e alconseguente finanziamento delleAssociazioni Provinciali Allevatoridi Matera e Potenza. “In occasio-ne del nostro convegno tenutosi aMatera nel settembre scorso, leautorità regionali presenti si eranofatte carico di interloquire con ilmondo professionale in merito allequestioni che riguardano la zoo-tecnia nella regione Basilicata, maalla prova dei fatti non pare ci sia-no state azioni conseguenziali. An-cora una volta la procedura di unaconsultazione degli Ordini veteri-nari della Regione (Matera e Po-tenza) e delle associazioni di cate-goria dei liberi professionisti, chein sostanza eseguono e mettono inatto quanto indicato nella suddettadelibera, viene trascurata e nonconsiderata. Ci si chiede quale siala metodica utilizzata e il metro a-dottato dalla Giunta Regionale nel-l’esaminare il provvedimento re-datto dal Dipartimento Agricolturadella Regione. Senza entrare nelmerito, viene a mancare quellaconcertazione che è senz’altropropedeutica allo stanziamento difinanziamenti pubblici che hannouna inevitabile ricaduta sul territo-rio, sul comparto zootecnico equindi sulla salubrità dei prodotti diorigine animale con il consumato-re finale ultimo anello della catena.Avremmo desiderato prendereparte alla stesura del provvedi-mento redatto dal Dipartimento persuggerire modalità e servizi in gra-do di qualificare sempre più le atti-vità veterinarie finanziate. Sarebbestata un’occasione per far uscirealla luce del sole le problematicheivi esistenti e far accrescere l’inte-ro comparto zootecnico. L’ANMVIè stata accolta al tavolo della con-certazione per i PSR (Piani di Svi-luppo Rurale) 2007/2013 ed è giàun passo avanti, ma tale passo ri-schia di essere vanificato conside-rando la delibera, che a nostro giu-dizio non dà alcuna garanzia alconsumatore finale. Perché a no-stro avviso il ruolo del veterinarioquale garante della salute del con-sumatore, non può essere assolu-tamente sminuito a mero esecuto-re di piani elaborati in altre sedi eche non vedono i professionistiprotagonisti in primo piano dellequestioni.Crediamo che un confronto aper-to e alla luce del sole sia neces-sario e non più procrastinabile.Accanto alle questioni inerenti lospecifico dei Piani finanziati alleAssociazioni Allevatori delle dueProvince, l’ANMVI intende porre inevidenza ai componenti della III

commissione, che si appresta adiscutere la delibera in oggetto,due punti fondamentali che carat-terizzerebbero l’attività di una am-ministrazione evoluta e attenta aibisogni dei cittadini:• L’istituzione di una graduatoriaregionale dei veterinari che pren-da in esame la residenza, l’anzia-nità di iscrizione all’Ordine delle

due Province, mutuando quantoaccade per i medici di base. Siverrebbe in questa maniera a ri-durre il sistema clientelare nellastipula delle convenzioni;• L’applicazione ai veterinariconvenzionati con le due Apa del-l’Accordo Collettivo Nazionale(9/2/2005) per la disciplina deirapporti con i medici specialisti

ed altre professionalità (Biologi,Chimici, Psicologi e Veterinari) aisensi del D.L.Vo 502/92. L’ipotesiaprirebbe uno scenario nuovo perla nostra Regione, riducendo lemodalità di “sottopagamento”della categoria.Si rimane fermi e decisi sulle te-matiche della salubrità dei pro-dotti agro-alimentari, ma nello

stesso tempo riteniamo che unruolo forte e deciso venga e deb-ba essere svolto da quanti, elettidemocraticamente, hanno compi-ti istituzionali e non, nel pieno del-le funzioni che gli sono date dallapolitica. Per questi motivi, chie-diamo un’audizione alla III Com-missione che deve analizzare ladelibera in oggetto.” ■

11

Lettera al Presidente della Giunta Regionale

Servizi di assistenza zootecnica, ANMVI Basilicata chiede di essere ascoltata

laPROFESSIONE VETERINARIA 2/2007ANMVI REGIONE

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 2

S arebbe Foggia la sededesignata dell’AutoritàNazionale per la Sicu-

rezza Alimentare. Fra Verona, Par-ma e la città pugliese il Ministro DeCastro avrebbe già fatto la suascelta. Lo rivelava il Sole 24 Ore laprecisando anche che manca solola ratifica del Governo. In favoredella candidatura di Foggia unamozione bipartisan al Senato ave-va impegnato l’Esecutivo e il Mini-

stro della Salute. Il 29 novembrel’On Angelo Alessandri (LNP) hapresentato in merito una interroga-zione parlamentare alla quale harisposto il Sottosegretario al MipaafGianni Mongiello, titolare della de-lega alla creazione dell’Autorità inquestione. Secondo AlessandriParma è “la sede più idonea, ciòinfatti faciliterebbe i rapporti di la-voro con l’Autorità europea e per-metterebbe di utilizzare le infra-

strutture e i servizi che già sonostati realizzati. Scegliere una sedediversa comporterebbe un ingentespreco di risorse, che non sareb-be in alcun modo giustificabile”.Mongiello non risponde in mododa soddisfare l’interrogante: “Conriferimento a quanto evidenziatonell’interrogazione in oggetto, si ri-corda che il Presidente del Consi-glio Romano Prodi, come Presi-dente della Commissione europea,

si è adoperato fortemente per as-sicurare che la scelta dell’ubica-zione della sede dell’EFSA avve-nisse secondo criteri di collega-mento al territorio piuttosto che sul-la base di principi di semplice ri-sparmio nelle spese di gestione.Infatti, seguendo questa imposta-zione, si è sempre opposto all’ideadi collocare la sede EFSA a Bruxel-les sulla base di una migliore siner-gia con le altre istituzioni comuni-

tarie e risparmi sui costi di gestio-ne. Il che ha portato ad individua-re come sede dell’EFSA una cittàlegata ad un bacino con forte vo-cazione agroalimentare. Lo stessoprincipio è alla base delle sceltedel Governo nel valutare l’ubica-zione dell’Autorità nazionale dellasicurezza alimentare. In questi me-si numerose città italiane si sonocandidate a tale ruolo; tutte hannopeculiarità importanti e motivi di at-tenzione e tutte meriterebbero diessere prescelte. Partendo da talibasi il Governo opererà la scelta ri-tenendo prioritario il suo colloca-mento nell’area del centro-sud Ita-lia, al fine di assicurare il massimocoinvolgimento dei territori, delleesperienze e competenze che l’I-talia agroalimentare esprime, in uncoeso rapporto di sinergia tra lasede dell’Efsa e quella dell’Autoritànazionale”. ■

12

A Foggia l’autorità alimentare nazionale?

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PIEMONTE

Veterinari, approvatol’Accordo Integrativo

Regionale

Èpubblicato sul BollettinoUfficiale della Regione

Piemonte la delibera di Giunta(n. 37-4929 del 18 dicembre2006) di approvazione dell’Ac-cordo Integrativo Regionale peri medici specialisti ambulatorialiconvenzionati interni SSN e altreprofessionalità sanitarie (biologi,chimici, psicologi e veterinari).

VENETO

MVS: zone di protezione

e di sorveglianza

Sul Bollettino Ufficiale dellaRegione Veneto è pubbli-

cato il decreto n. 414 del 18 di-cembre 2006 del Dirigente del-l’Unità di Progetto Sanità Anima-le e Igiene Alimentare sulle zonedi protezione e di sorveglianzadei focolai di malattia vescicola-re dei suini.

CAMPANIA

Fondi ai servizi di medicina veterinaria

regionale

La Giunta della RegioneCampania ha assegnato

oltre 700.000 euro ai Servizi dimedicina veterinaria regionale. Ilprovvedimento, pubblicato sulBollettino Ufficiale Regionale, èstato approvato all’unanimità efirmato dal presidente della Re-gione Antonio Bassolino. La de-libera prevede l’assegnazionedei fondi stanziati (716.169 euro)all’Istituto Zooprofilattico delmezzogiorno di Portici, in provin-cia di Napoli. Il finanziamento siè reso necessario a seguito del-la verifica degli atti forniti dall’As-sistenza Sanitaria, settore veteri-nario e dal riscontro contabile ef-fettuato dal Settore GestioneAmministrativa delle Entrate edelle Spese della Campania.(Adnkronos Salute)

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 2

L ’ordinanza 14 novembre2006 “Misure straordinariedi polizia veterinaria in

materia di tubercolosi, brucellosibovina e bufalina, brucellosi ovi-caprina, leucosi in Calabria, Cam-pania, Puglia e Sicilia” che resteràin vigore fino al 31 dicembre 2009,subirà “adeguamenti tecnici” a cu-ra del Ministero della Salute. Lo siapprende da una circolare dirama-ta dal Dipartimento di Sanità Pub-blica Veterinaria agli AssessoratiRegionali delle Regioni interessatedal provvedimento e pubblicata alsito del SIVEMP. La stessa circola-re richiama, entro il 23 gennaioprossimo, i programmi che si in-tendono attuare sui territori di com-petenza per il controllo delle malat-tie animali oggetto del provvedi-mento. “Tali programmi - precisa lanota ministeriale - dovranno illu-strare, come minimo, il personaledi ruolo e convenzionato e le risor-se finanziarie che si intendono im-piegare, il patrimonio zootecnicoprevisto per il controllo (capi con-trollabili) ed il numero di interventistimati per l’anno 2007 per il con-trollo di ciascuna malattia (consi-derando, provvisoriamente, 2 con-trolli annuali negli allevamenti uffi-cialmente indenni), il numero di a-nimali che si prevede eventual-mente di identificare nel corso del-l’anno 2007 tramite bolo endorumi-nale, il numero di animali e di inter-venti vaccinali previsti nelle provin-ce o regioni eventualmente sog-gette a piani straordinari di vacci-nazione per la brucellosi, eventualiprogrammi di formazione diretta a-gli allevatori e agli operatori delsettore, le province, i comuni o leASL dove si prevede essenziale

l’intervento dei NAS o, in generale,delle forze dell’ordine in ausilio alServizio Veterinario locale”. Le Re-gioni in indirizzo sono inoltre invita-te “a voler coinvolgere, nell’attivitàdi programmazione sopra descrit-

ta, gli II.ZZ.SS. competenti per ilterritorio al fine di assicurare la op-portuna coerenza tra le attività dasvolgere sul campo e le capacitàdi processare i relativi campioninei laboratori”. Il Dipartimento invi-

ta infine a “dare priorità al controllodelle aziende ufficialmente inden-ni, allo scopo di garantire almeno ilmantenimento della loro qualificasanitaria entro il prossimo 7 Giu-gno 2007”. In 12 punti, allegati alla

circolare, il Dipartimento forniscechiarimenti ai quesiti tecnici propo-sti dalle Regioni Calabria, Campa-nia, Puglia e Sicilia a seguito dellatask force riunitasi il 22 dicembrescorso. ■

13

Il MinSal risponde alle Regioni

Brucellosi, modifiche tecniche all’ordinanza Le Regioni interessate devono presentare i piani di controllo di tubercolosi, brucellosi bovina e bufalina

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Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 2

C on Decisione del 15 Di-cembre 2006, la Com-missione Europea ha

dato attuazione al Regolamento(CE) n.21/2004 sugli orientamentie le procedure per l’identificazioneelettronica degli animali delle spe-cie ovina e caprina. (Gazzetta Uffi-ciale dell’Unione Europea n. L 401Del 30 Dicembre 2006). Il regola-mento (CE) n. 21/2004 prevedeche tutti gli animali di un’aziendanati dopo il 9 luglio 2005 debbanoessere identificati mediante duemezzi di identificazione. Il primo

mezzo di identificazione è costitui-to dai marchi auricolari ed il secon-do può essere adottato fra quattropossibili mezzi fra cui il transpon-der elettronico. A partire dal 1°gennaio 2008 (se la UE non stabi-lirà nel frattempo un’altra data) l’i-dentificazione elettronica sarà ob-bligatoria come secondo mezzo diidentificazione per tutti gli animali.Prima di allora il secondo mezzo diidentificazione può anche essereun marchio auricolare (con carat-teristiche di materiale inalterabile,a prova di manomissione e facil-

mente leggibile per tutta la duratadi vita dell’animale ed è progettatoin modo da rimanere fissato all’ani-male senza nuocergli) oppure untatuaggio, tranne per gli animaliche formano oggetto di scambi in-tracomunitari, oppure un marchiosul pastorale (unicamente per glianimali della specie caprina). L’i-dentificatore elettronico deve es-sere conforme alle seguenti carat-teristiche tecniche: transponderpassivi per sola lettura che appli-cano la tecnologia HDX o FDX-B,conformi alle norme ISO 11784 e I-

SO 11785; gli identificatori elettro-nici devono poter essere letti da di-spositivi di lettura, conformi allanorma ISO 11785, in grado di leg-gere i transponder HDX e FDX-B;la distanza di lettura deve essere,per i dispositivi di lettura portatili,di almeno 12 cm per i marchi auri-colari e di almeno 20 cm per il bo-lo ruminale e, per i dispositivi fissi,di almeno 50 cm per i marchi auri-colari e per il bolo ruminale. La De-cisione attuativa del Regolamento21/2004 entra in vigore il 20 gen-naio. ■

Convenzionati,graduatorie inGazzettaUfficiale

È in Gazzetta Ufficiale ilprovvedimento 30 No-

vembre 2006 della ConferenzaStato Regioni (Intesa sull’Ipotesidi Accordo Collettivo NazionaleRelativo agli Allegati dell’ACN del01 Marzo 2006 Concernente laAttuazione della Norma Finalen.06 dell’ACN del 23 Marzo 2005per la Disciplina del Rapporto diLavoro con i Medici SpecialistiAmbulatoriali Interni, i Medici Ve-terinari e le Altre Professionalità(Biologi, Chimici, Psicologi) Am-bulatoriali -Rep. n.2693). Il docu-mento (verbale di accordo sigla-to il 21 settembre 2006) attua l’ar-ticolo 21 (graduatorie, domandee requisiti) dell’ACN 23 marzo2005, in base al quale: il profes-sionista “che aspiri a svolgere lapropria attività professionale nel-l’ambito delle strutture del SSN, inqualità di sostituto o incaricato,deve inoltrare, entro e non oltre il31 gennaio di ciascun anno - amezzo raccomandata A/R o me-diante consegna diretta al com-petente ufficio del Comitato zo-nale nel cui territorio di compe-tenza aspiri ad ottenere l’incarico- apposita domanda”.

14

Attuato il Reg. 21/2004

Identificazione elettronica degli ovi-caprini

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DIRETTORERoberto A. Santilli

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RELATORIRoberto A. Santilli

Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Card), Samarate (VA)Alberto TarducciMed Vet, Torino

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GAZZETTA UFFICIALEDELLA REPUBBLICAITALIANA Serie Generale n. 285 del

7 dicembre 2006Ministero della Salute - Ordinanza14 novembre 2006. Disposizioni ur-genti in materia di sorveglianza del-l’anemia infettiva degli equidi.

Ministero della Salute - Ordinanza14 novembre 2006. Misure straordi-narie di polizia veterinaria in mate-ria di tubercolosi, brucellosi bovinae bufalina, brucellosi ovi-caprina,leucosi in Calabria, Campania, Pu-glia e Sicilia. (Suppl. Ordinario n.230)

Serie Generale n. 289 del 13 di-cembre 2006Ministero Della Salute - Decreto 10Ottobre 2006. Determinazione del-l’indennità di abbattimento di bovinie bufalini infetti da tubercolosi eda brucellosi, di ovini e caprini in-fetti da brucellosi e di bovini e bufa-lini infetti da Leucosi Bovina Enzoo-tica, per l’anno 2006.

GAZZETTA UFFICIALEDELL’UNIONEEUROPEA

L 354 del 14 dicembre 2006Regolamento (CE) n.1831/2006 del13 dicembre 2006 che modifica l’al-legato I del Regolamento (CEE) n.2377/90 del Consiglio che defini-sce una procedura comunitariaper la determinazione dei limitimassimi di residui di medicinali ve-terinari negli alimenti di origine ani-male per quanto riguarda la Dora-mectina.

L 354 del 14 Dicembre 2006Decisione (CE) del 13 dicembre2006 recante modifica della Deci-sione 2005/176/CE che stabilisce lacodificazione e i codici per la notifi-ca delle malattie animali a normadella Direttiva 82/894/CEE.

LEGGI IN GAZZETTA

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 2

N el cane il vomito rap-presenta uno dei moti-vi più comuni per cui

l’animale viene portato all’attenzio-ne del veterinario, e se si conside-rano le conseguenze, risulta facilecapirne il perché. Nei carnivori,che vomitano facilmente, il vomitopuò essere un evento frequente ea volte senza particolare significa-to, mentre il proprietario lo consi-dera una fonte di stress sia per sestesso che per l’animale. Fabrice Hébert (DVM, specialistadi medicina interna, Parigi), firma ilprimo di una rassegna di articolidedicati allo stato dell’arte dell’ap-proccio all’emesi canina, che sa-ranno pubblicati su vet.journal insequenza. Tra gli Autori dei prossi-mi articoli, Paolo Buracco, Massi-mo Gualtieri, Reto Neiger, AlexGerman. I proprietari dell’animale che vomi-ta vedono che il loro animale nonsta bene e la condizione può crea-re disagio in casa; inoltre, essistessi conoscono bene il fastidio ela nausea che si provano quandosi vomita. Non deve quindi sor-prendere che il proprietario desi-deri che il problema venga risoltopiù in fretta possibile, e un approc-cio strutturato in questo caso puòessere di grande aiuto al veterina-rio. Esistono diverse cause di vo-mito (vedi oltre) la cui identificazio-

ne può essere complessa, ma unaprofonda conoscenza dei diversimeccanismi fisiopatologici del vo-mito ne facilita la gestione anchequando la causa resta sconosciu-ta.Origine alimentare Variazione improvvisa della dieta;Allergia alimentare; Ingestione dicibo avariato; Voracità.Origine gastrica Ostruzione (corpi estranei, gastro-patia pilorica ipertrofica, ecc.); Ga-strite acuta e cronicaUlcera; Tumori; Dilatazione gastri-ca; Ernia iatale.Origine farmacologica Diossina; Agenti antimitotici; Far-maci antinfiammatori non steroidei;Antibiotici (tetracicline, eritromici-na).Origine tossicaPiombo; Glicole etilenico; Zinco.Origine metabolicaDiabete mellito; Ipoadrenocortici-smo; Acidosi; Insufficienza epati-ca; Insufficienza renale, Settice-mia; Iperkaliemia; Ipokaliemia; I-percalcemia; Ipocalcemia; Ipoma-gnesemia; Colpo di calore.Origine intestinale Parassitosi massive; Enterite acuta(virale, batterica, ecc.); Ostruzio-ne; Infiammazione idiopatica cro-nica (linfoplasmacellulare, enteriteeosinofilica, ecc.); IleoInvaginazione.Origine colica Colite (acuta e cronica), Costipa-zioneOrigine viscerale addominalePatologie infiammatorie epatiche;Ostruzione dei dotti biliari; Peritoni-te; PancreatiteGastrinoma; Pielonefrite; Metrite;Prostatite; Ostruzione urinaria; Er-nia diaframmatica

Origine neurologicaPsicogena (stress, paura, eccita-zione); Cinetosi; Infiammazione delsistema nervoso centrale (menin-gite, encefalite); Tumore.Le diverse componenti del riflessodel vomito interessano meccani-smi o vie nervose e/o umorali. Spe-cificare “e/o” è importante poichéè possibile che un singolo fattorein grado di scatenare il vomitosfrutti entrambi i meccanismi (peresempio l’urea o il cisplatino). Siparla spesso anche delle vie peri-feriche, ovvero le vie viscerali affe-renti, e delle vie centrali che com-prendono tutti i centri nervosi (cen-tro del vomito, chemoreceptor trig-ger zone o [CTZ], apparato vesti-bolare, corteccia cerebrale). Tuttequeste vie conducono al centrodel vomito situato nella formazionereticolare del midollo allungato.Questo centro non rappresenta u-na unità anatomica distinta maraggruppa diversi centri nervosi(nucleo del tratto solitario, nucleomotore dorsale del nervo vago ealtre fibre adiacenti). In sensostretto è all’origine del fenomeno fi-sico del vomito in quanto stimola levie efferenti che, a loro volta, stimo-lano l’apparato digerente e i mu-scoli addominali e respiratori (inparticolare il diaframma). Le vienervose sono rappresentate daquattro vie distinte, ciascuna dellequali possiede specifici recettoriche, se stimolati, inviano un segna-le al centro del vomito. Le vie vi-scerali sono rappresentate dall’in-tero apparato digerente (stomaco,piccolo intestino e colon), fegato,cuore, peritoneo e apparato uro-genitale. L’apparato vestibolare haun ruolo importante nella cinetosie possiede dei recettori istaminer-

gici H1, anche se l’esatta eziologianon è stata ancora ben definita. LaCTZ possiede una via nervosa edè sensibile alle diverse molecoletrasportate nel sangue. La via ner-vosa corticale viene attivata dallostress, dalla paura, dall’eccitazio-ne e da traumi al sistema nervosocentrale (meningite, encefalite, tu-mori cerebrali). La via umorale agi-sce solamente sulla CTZ. La di-gossina, l’urea, alcuni antibioticicome le tetracicline, l’eritromicina,alcuni antimitotici come il cisplati-no, l’apomorfina, il solfato di rame,i salicilati, la serotonina, l’istaminae alcuni alcaloidi sembrano averela potenzialità di scatenare il vomi-to tramite la CTZ. Come definitoprecedentemente, i due meccani-smi che stimolano il vomito posso-no agire insieme, come nel casodell’urea, che allo stesso tempoprovoca irritazione gastrica e sti-mola la CTZ.Le vie efferenti che fuoriescono dalcentro del vomito sono coinvoltenell’alterazione della motilità del-l’apparato digerente (esofago,sfintere esofageo inferiore, stoma-co e duodeno) durante la fase delvomito, per facilitare l’espulsione dicibo o liquidi. Tutte queste vie ri-chiedono la presenza di neurotra-smettitori e recettori noti. Il vomitoha effetti significativi non solo sullecondizioni generali dell’animalema anche sul proprietario. Que-st’ultimo ha dovuto spesso affron-tare in precedenza lo stesso pro-blema del proprio animale e cono-sce bene i problemi fisici e psico-logici provocati dal vomito. I pro-blemi riscontrati dal proprietario ri-guardano anche l’igiene, poichénon è mai piacevole avere un ani-male che vomita diverse volte al

giorno sul tappeto e che può an-che essere contemporaneamenteaffetto da diarrea. Per questo motivo il proprietario siaspetta che il suo cane venga cu-rato rapidamente ed efficacemen-te e, soprattutto, che il vomito ces-si, poiché questo è il motivo percui si è rivolto al veterinario. Inoltreè importante spiegare che potreb-be essere necessario ricercare lacausa precisa della patologia e, avolte, utilizzare altri trattamenti di-retti verso le alterazioni secondarieal vomito. Quando il vomito è fre-quente o cronico o contiene san-gue, possono comparire alcunepatologie metaboliche o organi-che, come ad esempio l’alcalosimetabolica, l’ipokaliemia, l’iper- ol’iponatriemia, la disidratazione ex-tracellulare, l’ipoalbuminemia, l’i-poproteinemia, l’anemia, la polmo-nite ab ingestis, il dolore addomi-nale, lo shock ipovolemico e laperdita di peso. Testo di FabriceHébert (DVM, specialista di medi-cina interna in una clinica di refe-renza di Parigi) ■

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Emesi canina: i meccanismi fisiologiciLe cause e le componenti del riflesso del vomito

laPROFESSIONE VETERINARIA 2/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

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Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 2

Domenica 10 dicembre siè tenuto il secondo ap-puntamento per quanto

riguarda l’attività della Delegazio-ne Regionale SCIVAC Marche peril 2006. Gradito e molto apprezzato ospiteè stato il Dott. Walter Bertazzoloche ha tenuto le sue relazioni ri-guardo la citologia e le sue appli-cazioni pratiche, i vantaggi, le po-tenzialità ed i limiti di tale tecnica.Molto utile è stata la spiegazionechiara e semplice delle modalità diesecuzione di prelievi e di campio-

namento ed il supporto di esempipratici mediante casi clinici, in mo-do da chiarire ai presenti come ef-fettivamente sia alla portata di tuttila possibilità di eseguire esami ci-tologici di base. L’importanza di taliesami va riconsiderata, devono en-trare a far parte degli strumenti adisposizione del clinico pratico as-sumendo l’importanza che ha peresempio, la lettura di uno striscio e-matico bene eseguito. Il relatore hareso affascinante e stimolante unargomento che poteva risultare didifficile approccio e comprensione,

ai molti colleghi che non hanno fa-miliarità con vetrini e microscopio,dimostrando come sia importanteattrezzarsi per eseguire almeno u-na buona raccolta del campione,visto che le informazioni ottenutemediante la citologia di masse maanche di raccolte cavitarie, trasu-dati od essudati, o di urine posso-no essere determinanti per orienta-re la diagnosi. Aggiungiamo noiche la raccolta di tali informazioniavviene con un rapporto costi/be-nefici realmente invidiabile in un’e-ra in cui l’utilizzo di mezzi diagno-

stici porta le strutture in cui operia-mo a sopportare spese difficili daammortizzare. Come spesso suc-cede nell’esecuzione di indaginiapparentemente complesse, i limitisono nell’acquisizione di un meto-do, nella standardizzazione deiprocedimenti e nell’approfondi-mento di una conoscenza teorica.Chiaramente la parte difficile del la-voro e non alla portata di tutti puòrisultare la lettura accurata e dia-gnostica del preparato, la possibi-lità di eseguire più tipi di colorazio-ni ma di fronte a tali difficoltà ci si

deve affidare ai colleghi specifica-mente preparati nella diagnosticacitologica veterinaria. È stato im-portante spiegare che non semprela citologia può offrire una precisarisposta diagnostica, ma che sicu-ramente può orientare il clinico (re-perti infiammatori vs reperti neopla-stici), così come deve risultare benchiaro che la citologia non può so-stituire il prelievo istologico in certicasi, come per esempio nella valu-tazione delle patologie epatiche.Buona la presenza di colleghi allagiornata. I delegati regionali ringra-ziano e salutano Walter Bertazzolo,relatore disponibile, pratico ed effi-cace. Vogliamo anche ringraziaregli sponsor presenti: Fort Dodge,Laboratorio Analisi Veterinarie Fio-roni, Merial, Novartis, Pfizer, RoyalCanin, augurandoci di averli anco-ra come sostegno delle attività del-la Delegazione Regionale Marche.Il nostro prossimo incontro sarà do-menica 18 febbraio 2007. Avremole relazioni di Marco Bertoli chetratterà argomenti di medicina d’ur-genza. ■

16

Vantaggi e limiti della citologia nella pratica clinica

laPROFESSIONE VETERINARIA 2/2007DALLE ASSOCIAZIONI

CORSO BASE DI CHIRURGIA BOVINA1-2-3 MARZO 2007

Azienda Sperimentale “V. TADINI” - Gariga di Podenzano, Piacenza

RELATORIPAOLO BOSSI - Med Vet LP, MilanoENRICO CHIAVASSA - Med Vet LP, CuneoALFONSO PIROVANO - Med Vet LP, LeccoDAVIDE PRAVETTONI - Facoltà Medicina Veterinaria di Milano

Iniziativa a numero chiuso riservata ai Medici Veterinari.Massimo 20 iscritti. Esclusa la partecipazione agli studenti.

PROGRAMMA SCIENTIFICO

GIOVEDÌ 1 MARZO (POMERIGGIO)LEZIONI MAGISTRALI13.30-14.00 Registrazione partecipanti14.00-15.30 Dislocazione abomaso (P. Bossi)15.30-17.00 Patologie ombelicali (A. Pirovano)17.00-18.15 Taglio cesareo (E. Chiavassa)18.15-18.30 Discussione e termine della giornata

VENERDÌ 2 MARZO (GIORNATA INTERA)PRATICA SUL BOVINO ADULTO09.00-10.30 Anestesie, cenni di esami complementari (D. Pravettoni)10.30-13.00 Taglio cesareo (E. Chiavassa)13.00-14.30 Pausa pranzo14.30-18.00 Dislocazioni abomaso (P. Bossi, D. Pravettoni)

SABATO 3 MARZO (GIORNATA INTERA)PRATICA SUL VITELLO09.00-13.00 Esercitazioni pratiche su casi chirurgici nel vitello

(A. Pirovano, P. Bossi)13.00-14.30 Pausa pranzo14.30-15.30 Esercitazioni pratiche su casi chirurgici nel vitello

(A. Pirovano, P. Bossi)15.30-16.00 Discussione16.00-16.30 Questionario ECM, consegna attestati e termine lavori

In collaborazione con

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITOSOCIETÀ FEDERATA ANMVI

organizzato da Eventi Veterinari

certificata ISO 9001:2000

CORSO TEORICO-PRATICO DI ALIMENTAZIONE E MANAGEMENT

DELLA VACCA DA LATTE29-30-31 MARZO 2007

Istituto Zooprofilattico Sperimentale LombardiaEmilia Romagna, Sede di Cremona

RELATORIPHILIPPE ARZUL (Francia)FRANCIS ENJALBERT (Francia)

Iniziativa a numero chiuso riservata ai Medici Veterinari.Massimo 25 iscritti. Esclusa la partecipazione agli studenti.

PROGRAMMA SCIENTIFICO

GIOVEDÌ 29 MARZO8.30 Registrazione partecipanti9.00 Sistemi di espressione del valore energetico (F. Enjalbert)

Fabbisogni, fonti energetiche, fisiopatologia e conseguenze del deficitenergetico, valutazione del deficit energetico

11.00 Pausa caffè11.30 Sistemi di espressione del valore proteico (F. Enjalbert)

Fabbisogni, fonti proteiche, sincronizzazione carboidrati-proteine inambiente ruminale, valutazione degli apporti proteici

13.00 Pausa pranzo14.30 Fibrosità della razione (F. Enjalbert)

Valutazione della fibra (PSPS e digestometro), funzionalità ruminale,fisiopatologia dell’acidosi ruminale

16.00 Pausa caffè

16.30 Macroelementi, microelementi e vitamine (F. Enjalbert)Omeostasi dell’equilibrio elettrolitico, CAD: definizione, meccanismod’azione e metodi di correzione (sali anionici e tamponi).Valutazione: pH urinario, dosaggio sanguigno e urinario; stress ossidativoe risposta immunitaria. Oligo-elementi e patologie per apparati:mammario, podalico, genitale. Valutazione dell’integrazione oligominerale

18.00 Discussione e termine della giornata

VENERDÌ 30 MARZO9.00 Ingestione (P. Arzul)

Fattori che influenzano l’ingestione; metodi di distribuzione deglialimenti; unifeed e sistemi di miscelazione

11.00 Pausa caffè11.30 La fase di transizione (P. Arzul)

Evoluzione dell’ingestione nel post parto e funzionalità ruminale; Ildeficit immunitario. L’ipocalcemia; il deficit energetico. Valutazione dellagestione del peripartum

13.00 Pausa pranzo14.30 Calcolo della razione (P. Arzul)

Le basi: fabbisogni per stadio fisiologico e livello produttivo. Valutazionedegli alimenti per ruminanti. I foraggi: analisi e caratteristiche fisiche

16.00 Pausa caffè16.30 Valutazione della razione (P. Arzul)

Il software OP’RATION18.00 Discussione e termine della giornata

SABATO 31 MARZO 9.00 Esercitazioni pratiche in allevamento su patologie di mandria (P. Arzul)

Case study: collassi puerperali/ritenzioni di placenta.Case study: insufficiente produzione

11.00 Esercitazioni pratiche in allevamento su patologie di mandria (P. Arzul)Case study: zoppie. Case study: problemi riproduttivi.Case study: scadenti condizioni generali (P. Arzul)

13.00 Questionario ECM, consegna attestati e termine lavori

Richiesto accreditamento

Crediti ECM

Per questi eventi è stata fatta la richiesta di accreditamento presso il Ministero dellaSalute ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medicina). I crediti forma-tivi assegnati, che al momento di andare in stampa non sono pervenuti dal Ministero,saranno comunicati tramite [email protected] e sul sito www.sivarnet.it. Per otte-nere l’attestato di partecipazione all’evento riportante i crediti assegnati è obbligatorio:

• essere puntuali ed essere in sala entro l’inizio della prima relazione prevista• compilare e riconsegnare firmato il modulo di valutazione dell’evento• compilare e riconsegnare il test di verifica dell’apprendimento.

Per la normativa prevista consultare il sitodel Ministero della Sanità all’indirizzo

http://ecm.sanita.it/

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI AI CORSISegreteria SIVAR - Paola Orioli - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - Tel. 0372-40.35.39 - Fax 0372-40.35.54

Email: [email protected] - Website: http://www.sivarnet.it

L’organizzazione si riserva il diritto di apportare ai programmi dei corsi cambiamenti resi necessarida esigenze tecniche o da cause di forza maggiore.

di Walter Crotti

Convegno AIVEMPIn Europa

benessere a tuttocamion

S i è svolta davanti ad unfolto gruppo di parteci-

panti la giornata che lo scorso17 novembre a Montichiari, AI-VEMP ha dedicato al tema deltrasporto animale, con partico-lare riferimento al rispetto delregolamento 1/2005, la leggeeuropea che coinvolge pesan-temente i servizi di controllo uf-ficiale e gli operatori che devo-no rispettarla. Saluti ed apertu-ra dei lavori sono stati tenuti daGiuliana Pezzaioli, ospite, del-l’omonimo gruppo di costruttoriper autotrasporto, Sandro Zam-pettri, assessore del comune diMontichiari e Gaetano Penoc-chio, di AIVEMP, nonché presi-dente FNOVI. Successivamentesono iniziati gli interventi tecnicidi Maria Ferraro, dell’UE; MarioSapino, del Ministero della Sa-lute; Christine Hafner di Ani-mal’s Angel; Carlotta Caponi,Associazione Trasportatori e diArnaldo Ghilardi, direttore tecni-co della costruttrice Pezzaioli.Ha chiuso la mattinata SergioPapalia, del Ministero della Sa-lute, da tempo esperto di que-ste problematiche, elencando inumerosi sforzi dell’Italia perrendere “praticabile” le normeche, talvolta, risentono dei pesidi Paesi a più ampio impattopolitico sul parlamento UE. Ilpomeriggio è stato riservato al-le testimonianze di esperti di al-tri Paesi europei. Insomma, unagiornata spesa bene per capireche il problema è complesso,attuale ma anche da discutereancora per perfezionare alcuniaspetti poco chiari o applicabili;adesso tocca al legislatore re-cepire le osservazioni.

SCIVAC Marche

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 2

Perché la visitagratuita?Ho avuto modo di leggere oggi lalettera di presentazione della Sta-gione di Prevenzione Hill’s scrittadal Presidente Scotti. Vorrei sotto-porre all’ANMVI alcuni miei dubbiriguardo la visita gratuita.Il primo elemento di discussione èinsito nella gratuità delle cose.Spesso le cose gratuite perdonovalore. Anche per esperienza per-sonale mi sono reso conto che leprestazioni non pagate venivanoconsiderate dal cliente comepseudo-prestazioni o in ogni casodi minore importanza. L’idea chepuò farsi strada nella mente delcliente è che se noi facciamo qual-cosa gratis probabilmente quelladeterminata prestazione non ci haimplicato alcun impegno intelletti-vo e/o pratico.E qui si fa luogo il secondo ele-mento di dubbio. Non è che que-ste visite gratuite privilegi una mi-nore qualità del “servizio visita”?Parlando anche di visita non stru-mentale potranno arrivare ad affer-mare che una semplice visione e-sterna di pochi secondi del canepossa essere annoverata come vi-sita. In una struttura come quellada me diretta, dove si è impostatotutto sulla qualità dei servizi (conconseguenti costi più elevati per ilcliente rispetto ad altre strutturedove si lavora sulla visita da vacci-no come standard), potrebbe suc-cedere che la “visita di prevenzio-ne” impegni i veterinari senza peròun diretto ritorno in prestazionisuccessive. Visto che la molla cheha fatto scattare la visita è la solagratuità e che è la visita stessa il fi-ne dell’iter diagnostico previsto dal“nuovo” cliente, la nostra opera disensibilizzazione diventerebbemeno efficace rispetto ad un clien-te già di suo predisposto a chiede-re a fronte di un normale paga-mento una corretta e professionalevisita medica per il proprio anima-le. Non conviene di più a strutturecosì premiare in qualità e serviziquel 20% di clienti (come ci inse-gna la legge di Pareto) che fa il fat-turato della clinica e sono stati neltempo sensibilizzati ed educati danoi piuttosto che possibili clientioccasionali poco motivati? In ulti-mo ci tengo a precisare che credoutilissima la campagna di sensibi-lizzazione e prevenzione, infattil’anno scorso la nostra struttura a-veva aderito all’iniziativa Hill’s, ildubbio sta solo nella gratuità.Confidando in un vostro riscontroed aiuto a comprendere i possibilivantaggi per i veterinari, colgo l’oc-casione per distintamente salutare.

Roberto Guadagnini, Mezzolombardo TN

Caro collega,i tuoi dubbi erano anche i nostrima poi valutando attentamentel’esperienza dell’ANDI, sia purecon i dovuti distinguo, iniziative si-mili in altri paesi, i dati raccolti daicirca tremila colleghi che hannoaderito al progetto della Stagionedella Prevenzione nel 2006 e levalutazioni degli esperti che col-

laborano a questo progetto, e chegià lo scorso anno avevano evi-denziato i limiti dell’iniziativa pro-posta a “pagamento”, abbiamo ri-tenuto giusto fare questo salto di“qualità”. Qualcuno starà già pen-sando che rischi di essere un sal-to “ nel vuoto” ma noi siamo con-vinti che sia stata la scelta giusta;non abbiamo l’abitudine di fareprogetti che non siano attenta-mente ponderati anche se questonon può garantirne il successo.L’obiettivo di questa iniziativa èquello di sensibilizzare i proprie-tari ad una maggiore attenzioneverso la salute ed il benessere deiloro animali rivolgendoci princi-palmente a quel 10/12% che dalveterinario non ci va mai o a quel-li che portano l’animale dal veteri-nario solo in caso di emergenza onecessità. È questa enorme per-centuale di proprietari, nettamen-

te più del 50%, che dobbiamosensibilizzare ad una cultura diprevenzione nell’interesse soprat-tutto degli animali ma anche delnostro lavoro. La visita gratuita,dopo approfonditi ragionamenti ediscussioni, è sembrata l’armagiusta per portare nei nostri am-bulatori per la prima volta, o conuna migliore regolarità, questi 8milioni di cani e gatti. Una voltaentrati, starà anche alle nostre ca-pacità far capire ai loro proprietaril’importanza di un diverso atteg-giamento o preoccupazione ver-so la salute dei loro animali.Quanti ne arriveranno? Quanticontinueranno ad essere nostriclienti o avremo subito perso perstrada? Non siamo in grado di sa-perlo. Noi ci crediamo e ci credeanche la Hill’s che si è resa dispo-nibile ad aumentare considerevol-mente il proprio sforzo economico

a sostegno di questo progettoche sarà promozionato al pubbli-co in modo ampio e massiccio.Mal che vada, se anche il numerodi clienti non sarà proprio quelloche vorremmo, questo sforzo saràservito a rendere decisamente mi-gliore l’immagine del veterinarionell’opinione pubblica. Pareto a-veva certamente ragione ma ilcompito della nostra associazio-ne è quello di difendere la profes-sionalità del veterinario e quindi isuoi spazi di lavoro. Comprende-rai che in un mercato in cui l’offer-ta di servizi diventa ogni annosempre più elevata, senza grandipossibilità di contenerla, diventaessenziale la difesa di ogni fettadi mercato ed il recupero anchedi spazi “marginali” che in altrecondizioni si potrebbero trascura-re. Questo ragionamento, ovvia-mente, dovrebbe anche tener

conto del ruolo sanitario e socialedel Medico Veterinario, ruolo chenon può mai essere dimenticato,e che ci porta quindi ad averegrande attenzione anche ad a-spetti non prettamente economicidel nostro lavoro.

Carlo Scotti

17laPROFESSIONE VETERINARIA 2/2007LETTERE AL DIRETTORE

@

Lola, il mio labrador, ormai haundici anni ed ha un’artrite

deformante, ha problemi allezampe anteriori e la sto curandocon l’omeopatia. Le faccio anche

degli impacchi di Voltaren e dopo le metto delle

speciali calzine.Stefano Gabbana

XIII Congresso Multisala SIVE

26-28 Gennaio 2007Zanhotel & Meeting Centergross

Bologna - Italy

Società Federata ANMVI

ANESTESIABernd Driessen, DVM, Dipl ECVPT & ACVA

New Bolton Center, University of Pennsylvania (USA)

MALATTIE INFETTIVE E PATOLOGIAGianluca Autorino, Med Vet

Istituto Zooprofilattico del Lazio, Roma (Italia)

Fabio Del Piero, DVM, PhD, Dipl. ACVP, Prof. UPennNew Bolton Center, University of Pennsylvania (USA)

Fabrizio Passamonti, Med Vet, Università di Perugia (Italia)

MEDICINA NON CONVENZIONALEGayle W.Trotter, DVM MS Dipl ACVS - Millsap, Texas (USA)

ORTOPEDIAMassimo Magri, Med Vet, Bergamo (Italia)

Hans Wilderjans, Dipl. ECVS, Dierenkliniek De Bosdreef Dierenkliniek, Moerbeke Waas (Belgio)

PODOLOGIAMichael Wildenstein, CJF, FWCF (Hons), Farrier Instructor

Cornell University, Ithaca, New York (USA)

RIPRODUZIONEPeter Daels, DVM, PhD, Dipl ACT, Dipl ECAR

Equitechnic, Nouzilly (Francia)

Harald Sieme, Dr. Med. Vet., PDNiederschsisches Landgestt Celle (Germania)

Mats H.T.Troedsson, DVM, PhD, DACT, DECAR,University of Florida (USA)

SCIENZE COMPORTAMENTALIPatrick Pageat, DVM, MSc, PhD,

Behaviourist Dipl FVS, Dipl ECVBM-CAPhérosynthèse Research Center,

Le Rieu Neuf (Francia)

26 Gennaio 2007PRE-CONGRESS SIOCE (Società Italiana di Ortopedia e Chirurgia Equina)

PRE-CONGRESS SIPE (Società Italiana di Podologia Equina)PRE-CONGRESS SIRE (Società Italiana di Riproduzione Equina)

Per informazioni: Segreteria Congressuale SIVE (Elena Piccioni) - Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091E-mail: [email protected] - Web Site: www.sive.it

Organizzato da Eventi Veterinari certificata ISO 9001:2000

R E L ATO R I I N V I TAT I

in fase di accreditamento

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 2

18 laPROFESSIONE VETERINARIA 2/2007CALENDARIO ATTIVITÀCALENDARIO ATTIVITÀ

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: III PARTE - CHIRURGIA DELL’APPARATO GENITO-URINARIO -Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 22 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIRE CONGRESS SIRE - SOCIETÀ ITALIANA DI RIPRODUZIONE EQUINA - Bologna, Hotel & MeetingCentergross - Via Saliceto, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - SegreteriaSIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

PRE-CONGRESS SIVE / SIOCE PRE-CONGRESS SIOCE - SOCIETÀ ITALIANA DI ORTOPEDIA E CHIRURGIA EQUINA - Bologna, Hotel& Meeting Centergross - Via Saliceto, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni -Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

PRE-CONGRESS SIVE / SIPE PRE-CONGRESS SIPE - SOCIETÀ ITALIANA DI PODOLOGIA EQUINA - Bologna, Hotel & MeetingCentergross - Via Saliceto, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - SegreteriaSIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIDEV CORSO AVANZATO SIDEV DI IMMUNOLOGIA CUTANEA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVE 13° CONGRESSO MULTISALA SIVE - Bologna, Hotel & Meeting Centergross - Via Saliceto, 2 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SCVI LA PATOLOGIA GASTRICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

CONVEGNO SIVAR IN COLLABORAZIONE CON MALATTIE RESPIRATORIE NEL BOVINO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CREMONA 2 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539

- E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA LO SVILUPPO COMPORTAMENTALE DEL CUCCIOLO E DEL GATTINO E LA PREVENZIONE DI ALCUNE MA-LATTIE COMPORTAMENTALI - Novotel Caserta Sud, Capodrise (CE) - Strada Statale, 87 Sannitica - ECM: 4 Crediti -Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA AGGIORNAMENTI IN RIPRODUZIONE NEL CANE E NEL GATTO - Hotel Leonardo Da Vinci , Milano - ViaSenigallia, 6 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC LA RICERCA DOCUMENTARIA SULLE BANCHE DATI SPECIALIZZATE IN MEDICINA VETERINARIA:CAB E PUBMED - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIONCOV METODICHE DI BIOPSIA E INTERPRETAZIONE PATOLOGICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIARMUV ADDOME ACUTO, UN PROBLEMA CHIRURGICO? - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PIEMONTE L’APPROCCIO CLINICO DI BASE DEGLI ANIMALI NON CONVENZIONALI - “Hotel Al Mulino “ Alessandria IN COLLABORAZIONE CON “ORDINE DEI - Via Casale, 44 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel.MEDICI VETERINARI DI ALESSANDRIA” +39 0372 403500 - E-mail: [email protected] REGIONALE SCIVAC MOLISE APPROCCIO CLINICOPATOLOGICO ALLE NEOPLASIE DEL SISTEMA ENDOCRINO NEL CANE E NEL

GATTO - Hotel Eden, Campobasso - Via Colle delle Api, 91 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA EPILESSIA E CONVULSIONI: APPROCCIO CLINICO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO - HotelInternazionale, Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramazzotti, 2 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON HILL’S GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC MEDICINA INTERNA: IV PARTE - EMATOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:20 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

INCONTRO SINUV TECNICHE BIOPTICHE E ISTOPATOLOGIA NEI PICCOLI ANIMALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO GRUPPO DI STUDIO GESTIONE DEI COLLABORATORI: IL RUOLO DEL LEADER. DAL GRUPPO AL GRUPPO DI LAVORO - DI PRACTICE MANAGEMENT Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena

Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA PRIMO INTERVENTO NELLE PATOLOGIE SPINALI DEL CANE - Ostello Femminile Le Monacelle, Matera- Via Riscatto, 9/10 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: III PARTE - GLI ESAMI COLLATERALI IN NEUROLOGIA - CentroStudi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 18 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC CAVITÀ TORACICA: COME USARE AL MEGLIO LE METODICHE DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI -Melià Roma Aurelia Antica, Roma - Via degli Aldobrandeschi 223 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani -Marketing e Pubblicità - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE APPROCCIO ALLE PIÙ COMUNI EMERGENZE VETERINARIE: COME SCEGLIERE TRA LE POSSIBILIALTERNATIVE TERAPEUTICHE - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - SegreteriaDelegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CARDIOLOGIA: III PARTE - DIAGNOSI E TERAPIA DELLE ARITMIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIANA ALIMENTAZIONE DEL GATTO IN ALCUNE SITUAZIONI FISIOLOGICHE E PATOLOGICHE - PalazzoTrecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SIVE ANEMIA INFETTIVA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Per informazioni: Elena Piccioni - SegreteriaSIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

23-26gen.

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La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

Direttore

Carlo Scotti

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legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa il 15 gennaio 2007

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Quali farmaci sconsiglieresti nella terapia iniziale di unacherato-uveite traumatica in un coniglio da compagnia?

Un collirio antibiotico

Una pomata antibiotica

Un collirio a base di al 1% atropina

Una pomata oftalmica a base di betameta-sone

Il riscontro di arresto maturativo ad uno stadio precocedella linea eritroide in un gatto anemico FeLV-positivosuggerisce:

La presenza di un’anemia emolitica

La presenza di un’anemia ipo- o aplastica

La presenza di una pure red cell aplasia QUIZ 1Corso SCIVAC di citologiamidollare, giugno 2004Risposta corretta: c)

QUIZ 2Corso SCIVAC di medicina echirurgia del coniglio, aprile2004Risposte corrette: c) d)

SOLUZIONI

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