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Rassegna Stampa IDV del 11-08-2011

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Rassegna Stampa IDV del 11-08-2011

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Ufficio stampa IDV E-R

Rassegna Stampa del 11-08-2012

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extra IDV

Bologna

Piacenza

Reggio Emilia

Modena

Ravenna

INDICE

I consiglieri in radio e tv coi soldi della Regione11/08/12 La Repubblica Bologna 4

I consiglieri in radio e tv coi soldi della Regione11/08/12 La Repubblica Bologna 4

Le spese dei partiti per la rassegna stampa e per comunicare11/08/12 La Repubblica Bologna 6

La base Pd: «Con Casini intese di governo ma niente alleanze»11/08/12 Unità edizione Bologna 7

«Legge elettorale,basta rinvii»11/08/12 Libertà 8

Di Pietro contro il capo dello Stato: «Briga per impedire di conoscere i fatti11/08/12 Libertà 9

Salvati i tribunali nelle zone di mafia11/08/12 Libertà 10

In pensione a 58 anni,è scontro11/08/12 Libertà 11

RAGGI E GAZZOLA Idv contro Pd e Pdl: «Basta farse,sono altri i problemi dei cittadini11/08/12 Libertà 12

Pozzi:«La priorità non è il “commissariamento” ma le colture da irrigare»11/08/12 Libertà 13

VERSO LE ELEZIONI CON LA SOLITA PANTOMIMA11/08/12 Libertà 14

Modena, Eugenia Rossi non fa più parte dell'Italia dei Valori11/08/12 Reggio:24h 15

L’Idv dà il benservito alla Rossi11/08/12 Gazzetta di Modena 16

«Metodi e scelte sbagliate: addio Idv»11/08/12 Il Resto del Carlino Modena 17

Rossi: «Idv subalterna al Pd»11/08/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 18

Fuori anche De Filippo, Barbolini e Fraulini11/08/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 20

Lutto civico: le iniziative Il comitato chiede soldi Ue11/08/12 Corriere Romagna Ravenna 21

Nomine negli enti pubblici, ecco la procedura11/08/12 Corriere Romagna Ravenna 22

Grillini furiosi con Sefi.Manon a Ravenna11/08/12 Il Resto del Carlino Ravenna 23

L’abbraccio della città alla pineta bruciata11/08/12 La Voce di Romagna Ravenna 24

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Forlì Cesena

Rimini

Incidente sull’Adriatica, l’Idv chiede interventi11/08/12 Corriere Romagna Cesena 25

Il Municipio fa bene a chiedere i danni»11/08/12 Il Corriere Romagna Forlì 26

Li ho sentiti entrambi e si sono già chiariti”11/08/12 La Voce di Romagna forlì 27

Forlì città pilota nelle relazioni politiche”11/08/12 La Voce di Romagna forlì 28

Crack Sapro: Angeli (PLI) appoggia Balzani e rilancia la questione a Lucchi11/08/12 www.forli24ore.it 29

Di Pietro insiste: “Napolitano briga per nascondere i fatti”11/08/12 La Voce di Romagna Rimini 30

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Pagina 5 I consiglieri in radio e tv coi soldi della Reone

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

lin viene fichi per.arantirelap.enzafis

11/08/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Gli eletti in Aldo Moro pagano le emittenti locali col budget dei gruppi consiliari per ospitate e interviste

In tv con i soldi della Regione così i consiglieri occupano il video

I CONSIGLIERI regionalipagano le emittenti locali per essere intervi- stati nelle trasmissioni di informa- zione politica, usando i fondi asse- gnati dalla Regione ai gruppi poli- tici. I contratti con le emittenti va- riano a seconda del numero di pre- senze previste nei programmi ed esiste un vero e proprio tariffario, che garantisce un numero prefis- sato di "ospitate" ai programmi tv.

BIGNAMI A PAGINAV

SILVIA BIGNAMI

I CONSIGLIERI regionali paga-no le emittenti lo cali per parteci-pare ed essere intervistati nelle trasmissioni di informazione politica. Una pratica confermata dagli stessi eletti dell'assemblea legislativa. I contratti con le emittenti variano a seconda del numero di presenze previste nei programmi ed esiste una sorta di tariffario, che garantisce un nu-mero di "ospitate" alle rassegne

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stampa del mattino o ai pro-grammi di informazione politi-ca. I fondi utilizzati per pagare le emittenti provengono dal bud-get della Regione per ciascun gruppo politico, calcolato sulla base del numero degli eletti, e utilizzabile anche per la promo-zione del gruppo.

Tra coloro che hanno utilizza-to i contratti a pagamento c'è il Movimento a Cinque Stelle. Il consigliere Giovanni Favia spie-ga: «Avevamo un contratto con "7 Gold" per circa20 O euro al me-

I consiglieri in radio e tv coi soldi della Regione Gli eletti in Aldo Moro pagano le emittenti per andare in onda. Ecco il tanflait

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Riproduzione

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11/08/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

se. Ho sempre richiesto però che nelle interviste apagamento non mi facessero domande sulla po-litica nazionale, ma solo sul mio lavoro istituzionale in Regione, come è previsto e consentito dal-lalegge 150 del 2000. Del resto, la giunta ha 31 giornalisti e 40 co-municatori, noi dobbiamo di-fenderci e far sapere cosa stiamo facendo ». Le spese perle parteci-pazioni a radio e tv, assicura il grillino, «sono state tutte pagate coi soldi del gruppo e rendicon-

tate sul nostro sito, dove abbia-mo specificato anche che erano interviste "a pagamento"». In ogni caso, aggiunge, «se faremo un altro contratto pretenderemo che anche in tv appaia in sovrim-pressione che quella è una co-municazione a pagamento».

Il meccanismo, col quale la Regione di fatto pagap er le inter-viste dei singoli consiglieri, è usa-to da molti inviale Aldo Moro. Se il consigliere regionale Stefano Bonaccini, Pd, assicura di non

saperne nulla, il leghista Manes Bemardini ammette: «Noi ab-biamo contratti sia con "7 Gold" che con "è-tv". Di solito vado io perché sono diBologna». Secon-do Gianguido Naldi, Sel, «si trat-ta di un modo per assicurare, so-prattutto ai piccoli gruppi politi-ci, una certavisibilità sulle televi-sionilocali».Iltariffario prevede-rebb e un costo medio di circa300 euro per ogni intervista, variabi-le anche a seconda dell'emitten-te. Una cifra che garantisce l'ac-

cesso ai vari programmi, spesso con l'intervento di cittadini in collegamento telefonico, come spiega la consigliera Udc Silvia Noè. I costi, coperti dal budget regionale, andrebbero sotto la voce "pubblicità e comunicazio-ne". E il meccanismo sarebbe re-golato e documentato, secondo il consigliere regionale Pdl Ga-leazzo Bignami che assicura: «Ci sono contratti firmati. Noi al gruppo abbiamo le fatture».

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L'assemblea regionale

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Una rassegna stampa

(segue dalla prima di cronaca)

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IntvconisoldidellaRegione nm pcnalizzazione

cosiiconsiglierioccupanobideo Bolagna,isalra

Fondi alle scuole private ancora scintille tra N Sci

11/08/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Ecco le spese dei partiti per comunicare

BEPPE PERSICHELLA

NLINE c'è molto sull'u- so che i partiti fanno dei soldi della Regione, fi-

nanziamenti pubblici per la lo- ro attività politica. C'è molto, ma non tutto. Si può sapere quanto si spende per la cancel- leria o per le spese di rappre- sentanza e quanto per le con- sulenze esterne o per le pubbli- cazioni. Però non c'è la "pezza d'appoggio", mancano i detta- gli delle singole spese, le fatture insomma. Per ottenere i soldi pubblici, i partiti le devono far visionare e ottenere l' ok dei re- visori dei conti che però difficil- mente entrano nel merito delle spese. Online però queste an- notazioni non ci finiscono. Non è quindi affatto facile sa- pere come i consiglieri si siano fatti rimborsare i soldi spesi per le interviste a pagamento in ra- dio e in televisione. Quello che si sa, e non è affatto poco rispet- to agli altri enti pubblici, è co- me, a grandi linee questo teso- retto di circa 3,8 milioni di euro.

SEGUE A PAGINA V

Le spese dei partiti per la rassegna stampa e per comunicare

BEPPE PERSICHELLA

GNI gruppo riceve rim- borsi in base al suo peso e al numero di consiglie-

ri. Il più ricco ovviamente è il Pd con 1,3 milioni di euro ne12011. Non li ha spesi tutti, e così i 138mila euro risparmiati sono finiti nel conto di quest'anno. Soldi che sono riusciti a mette-re un po' tutti da parte, solo Sel non ce l'ha fatta, ma ha pro-messo che quest'anno farà maggior economia. Nella clas-sifica delle spese realmente so-stenute, seguono a ruota il Pdl (606 mila euro), Lega Nord (415mila), Idv (410mila), Movi-mento 5 Stelle (193mila), Sel (221mila), Federazione della Sinistra (162mila) e Udc (93mi-la).

Seguendo le sedici voci di spesa, ognuno usai soldi un po' come vuole, ma non c'è un ca-pitolo ad hoc per le interviste a pagamento, che avvengano in radio o in tv. Anche perché un po' di apparizione, seppure non a tutto campo bensì su te-mi attinenti al lavoro svolto in aula, l'Assemblea legislativa lo assicura a tutti i consiglieri che partecipano, a turno e a secon-da delle comp etenze, a due pro - grammi radiofonici e uno tele-visivo. Programmi finanziati da viale Aldo Moro e che vengono trasmessi settimanalmente da un nutrito gruppo di emittenti da Piacenza fino a Rimini.

Chivuole parlare d'altro però deve arrangiarsi e trovarsi altri canali. Le voci di spese di ogni singolo gruppo che più si avvi-cinano a quelle legate all'infor-mazione e alla comunicazione sono due: «Pubblicazioni» (giornalino del gruppo, articoli sui giornali, servizi tv, etc.) e «Servizio documentazione», che riguarda i costi per l'acqui-sto di giornali, riviste e libri. Per la prima voce il Pd spende 63mila euro, il Pd128mila, la Le-ga 8.000, i grillini 7.500, quasi 5.000 l'Udc, nulla invece Sel e Idv. Per le «mazzette» dei gior-nali spende 43mila euro il Pd e 35mila il Pdl, 2lmila euro Sel mentre gli altri si muovono tra i 2.000 e i 6.000 euro. Cifre di cui si sa poco altro e che per questo possono essere gestiti in ma-niera arbitraria. Come nel caso dell'Idv, che ha avuto non po-che gatte da pelare quando gli ex hanno accusato il partito di aver gestito male i propri finan-ziamenti regionali.

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l'Unità Romagna Direttore Responsabile: Claudio Sardo

11/08/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

La base Pd e il rebus chiamato Casini

L'uscita di Lo Giudice sul segretario 'Udc sarebbe solo la spia di perplessità diffuse

I segretari di circolo «Intesa sì, alleanza no»

BOLOGNA

CLAUDIO VISANI

La frase scritta nei giorni scorsi da Sergio Lo Giudice su Facebook, («gli amici di Casini cercano sesso nei par-chi») forse non era soltanto la battu-taccia poi ritrattata dallo stesso capo-gruppo Pd a Palazzo D'Accursio. Pro-babilmente è anche la spia di perples-sità diffuse tra i democratici, in pri-mis sui diritti civili. E se accordo sa-rà, secondo un nostro sondaggio, an-drà inquadrato al capitolo «intese temporanee salva Italia»

BOLOGNA

CLAUDIO VISANI

[email protected]:

La frase scritta nei giorni scorsi da Ser-gio Lo Giudice su Facebook, («gli amici di Casini cercano sesso nei parchi») for-se non era soltanto la battutaccia poi ritrattata dallo stesso capogruppo Pd Palazzo D'Accursio («era solo un artifi-cio retorico»). Probabilmente è anche la spia di un malessere diffuso tra i de-mocratici, in primis sui diritti civili do-ve la distanza tra Pd e Udc è abissale, ma che si allarga alla possibile alleanza di governo tra i partiti di Pier Luigi Ber-sani e di Pier Ferdinando Casini. L'ipo-tesi di un accordo non viene esclusa a priori dai segretari di circolo e conm na.- li di Bologna e dintorni, ma è difficile da. digerire. E se accordo sarà, secondo il nostro sondaggio andrà. inquadrato al capitolo «intese temporanee salva Ita-lia», non certo in quello delle alleanze.

«Mi pare che ci sia un po' troppa. sem-plificazione su questo tema - esordisce Alessandro Certa, segretario del circo-lo "Renzo imbeni" nel quartiere Massa-renti - qui non si tratta di stabilire chi sta di qua. e chi di là. Non mi pare che il tema sia quello dell'alleanza tra Pd e Udc, di allargare a Casini il perimetro del centrosinistra. Qui parliamo di cer-care intese di governo tra le forze piit responsabili per questa delicata fase di emergenza, per provare a tirare fuori il Paese dalle difficoltà. Mi pare che an-che Nichi Vendola l'abbia. capito». «Del resto - aggiunge Cerra non mi pare che ci siano in giro dei grandi interlocu-tori oltre a Casini. NOnl4) è certo Beppe Grillo che mina le istituzioni, e non lo è più nemmeno Dì Pietro, che attacca Monti e N apolitano e fa il populista spe-rando di raggranellare voti. Dopo di che noi e Casini abbiamo idee molto di-verse. Sulle unioni e i diritti civili, ad esempio. 'Temi che però riguardano 'Italia più che i partiti, su cui bisogna trovare intese trasversali in Parlamen-to più che piantare bandierine». Più cri-

tica e meno allineata è la segretaria del circolo "Enrico Giusti" di Borgo Paniga-le, Chiara Gualano. «Confesso che mi sento spiazzata - dice - e come me credo si sentano parecchi militanti. Da un la-to c'è la consapevolezza che le alleanze sono necessarie, dall'altro gli interlocu-tori sono quanto di meno incoraggian-te ci possa essere. lo con Casini non vor-rei proprio allearmi, anche se ricono-sco che nel panorama attuale è forse il meno peggio che c'è. Forse si può pen-sare a un'intesa con lui sulle politiche economiche. ma sui diritti civili siamo

lontani anni luce. Pensiamo alle coppie di fatto: ormai sono accettate in tutta Europa, solo in Italia il tema è inaffron-tabile. Non vorrei che si facesse un ac-cordo poi, una volta al governo, si do-esse prendere prendere atto che Pd e Udc sono

incompatibili. L'alleanza più naturale sarebbe con Vendola e Di Pietro, ma il leader dell'I& ha preso a cavalcare un'onda che lo porta fuori dal centrosi-nistra».

«Con Di Pietro dopo l'esperienza del governo Monti l'alleanza di governo è improponibile - afferma Mania De Bo-nis, segretario della sezione di Lavino che fa 550 iscritti - con Casini forse si può fare, ma solo se continua. l'emer-genza, per stato di necessità. Sulla mag-gior parte dei problemi noi e lui la pen-siamo diversamente. I nostri iscritti non digerirebbero l'alleanza con l'Udc». Più "realpolitik" è invece Davi-de Nuvoli, segretario dell'Unione comu-nale a Sasso che conta circa 800 iscrit-ti, «Noi ci fidiamo di Bersani - dice - e confidiamo sulla riforma elettorale. Se Casini correrà da solo, come sembra, non ci mischieremo in campagna eletto-rale e potremo fare accordi di governo mirati dopo, con patti chiarì e un pro-gramma preciso. Ma niente alleanza. Casini è un voltagabbana moderato. Al massimo si può lavorare insieme per un po'. Se Bersani, Vendola e Casini do-vessero corre assieme, credo che i no-stri non lo accetterebbero. Ma non cre-do che accadrà. Di Pietro? E inaffidabi-le. Ha usato il Pd come un autobus. Se non torna più. stiamo meglio».

«Con Casini non credo si possa co-struire un'alleanza di prospettiva - con-ferma Giulia Degli Esposti, segretaria dell'unione comunale di Zola Predosa, circa 700 iscritti - io preferisco guarda-re da un'altra parte e sono molto con-tenta che sia ripreso il feeling con Ven-dolo: il nostro riferimento devono esse-- re i progressisti d'Europa. Comunque siamo con Bersani. Se c'è chiarezza, se si dà la priorità al programma di gover-no e al Paese, un accordo con Casini sì può anche gestire. "remporaneamente. Del resto, Di Pietro sta facendo scelte alternative, se ne va da un'altra parte».

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La base Pd: «Con Casini intese di governo ma niente alleanze» • Viaggio ira i segretari di circolo e comunali. s »Di Pietro ormai è fuori, col leader Udc solo accordi a tempo. Guardiamo ai progressisti d'Europa»

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«Legge elettorale, basta rinvii»

11/08/2012 press LinE LIBERTA QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634

Diffusione: 26.480

«Legge elettorale, basta rinvii» Napolitano ai partiti: «Si tratta di un impegno inderogabile» ROMA - «Resto inquieto nel non vedere ancora vicine a un ap-prodo le discussioni, che pro-cedono attraverso continui al-ti e bassi, su una nuova legge elettorale mentre rimane an-cora bloccato il progetto di sia pure delimitate modifiche co-stituzionali che era stato con-cordato prima di un'improvvi-sa virata sul tema così decisivo di un improvvisato cambia-mento in senso presidenziali-stico della Costituzione».

Il presidente della Repubbli-ca Giorgio Napolitano, a collo-quio con l'Unità, ragiona sugli impegni che attendono le for-ze politiche. E, concludendo la sua vacanza a Stromboli, sot-tolinea l'intenzione di «segui-re pihi da vicino il processo che dovrebbe portare ali' attuazio-

ne dell'impegno ormai inde- rogabile di non tornare alle ur-ne con la legge elettorale del 2005».

Qualcuno ventilava addirit-tura l'ipotesi di un formale ri-chiamo alle Camere. E invece Giorgio Napolitano sceglie la via 'informale", ma ugual-mente efficace, della chiac-chierata con un quotidiano per dare una nuova "strigliata" a Parlamento e partiti che an-cora, nonostante i ripetuti ri-chiami, non hanno trovato u-na sintesi sulla legge elettora-le. Garantendo che seguirà «da vicino l'impegno ormai inde-rogabile di non tornare alle ur-ne con la legge elettorale del 2005».

Parole che trovano il plauso di Udc, Pd e Pdl, con recipro-

che accuse di "colpa" per il ri-tardo e i veti incrociati. Ma che si scontrano anche con il fuo-co di fila delle opposizioni, dall'Idv che parla di «umilia-zione del Parlamento» alla Le-

ga che addirittura le trova un «diktat inaccettabile».

Il capo dello Stato si dice «inquieto» perchè il lavoro per sgombrare il campo dal Por-cellum si sta trascinando, tra

Il capo dello Stato,Giorgio Napolitano esorta le forze politiche a procedere con la legge elettorale

«alti e bassi», da mesi senza che si arrivi a un accordo. E la riforma peraltro è la pre-con-dizione che il Quirinale avreb-be posto per valutare l'ipotesi di scioglimento anticipato delle Camere.

Le quotazioni di un voto an-ticipato all'autunno continua-no a oscillare, come lo spread. E quando ormai sembrava un'eventualità del tutto tra-montata, eccola riaffacciarsi di nuovo: qualcuno infatti leg-ge nel nuovo appello di Napo-litano a cambiare le regole per il voto un ulteriore spiraglio per tenere in piedi la possibi-lità di andare alle urne in anti-cipo, visto che la data ultima per scegliere questa opzione sarebbe proprio verso la fine di settembre.

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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

11/08/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634

Diffusione: 26.480

Di Pietro contro il capo dello Stato: «Briga per impedire di conoscere i fatti»

ROMA - Ennesimo attacco di Antonio Di Pietro a Giorgio Napoli tan o. Il leader dell'Idv

• -ifna sulla presunta tratta-tiva Stato-Mafia e accusa il capo dello Stato di far «finta di non vedere» e di «brigare per impedire di conoscere i fatti». Il leader dell'Idv si dice «oggetto di una campagna di diffamazione, successiva al-la presa di posizione sulla trattativa Stato-mafia e alle critiche rivolte al Presidente della Repubblica».

E sul suo blog scrive: «Da quando l'Italia dei Valori ha chiesto chiarezza sulla trat-tativa fra stato e mafia, costa-ta la vita a tanti uomini e donne valorosi, e da quando

ci siamo permessi di muove-re delle critiche anche al Pre-sidente della Repubblica per gli interventi del Quirinale in questa vicenda, siamo diven-tati oggetto di una campagna di denigrazione e calunnie senza precedenti».

E aggiunge: «Il minimo che si legge sui giornali a propo-sito del sottoscritto è che so-no un irresponsabile eversi-vo. Io, che per tutta la vita al-tro non ho fatto che servire lo stato come poliziotto, co-

me magistrato e come mini-stro». Oppure, «dicono che ho fatto saltare il centrosini-stra per correre dietro all'an-tipolitica. Io, che per mesi e anni mi sono sgolato chie-dendo che l'alleanza di cen-trosinistra venisse formaliz-zata mentre i leader del Pd facevano orecchie da mer-cante».

Di Pietro scrive che Eldv continuerà «a chiedere la ve-rità a tutti i costi, checchè ne dicano le loro eccellenze, le

caste, gli intoccabili, quelli che pensano che la legge è u-guale per tutti, tranne che per loro. E anche gli obbe-dienti giornalisti che gli fan-no volentieri da megafono».

Sul tema interviene anche Pasquale Cascella, consiglie-re del Quirinale. Lo fa su Twitter, replicando al Leolu-ca Orlando, che aveva chie-sto il sostegno del Presidente della Repubblica ai magistra-ti che indagano sulla tratta-tiva: «Orlando dovrebbe ben

conoscere quel che Napolita-no ha detto e fatto a sostegno dei magistrati impegnati contro la mafia e per la lega-lità».

Ti Fatto Quotidiano, da par-te sua, continua nella raccol-ta firme per esprimere soli-darietà ai "Pm sotto asse-dio".

E sul blog di Beppe Grillo, chiuso il sondaggio lanciato dal comico genovese sul peggior presidente della Re-

pubblica della storia". Han-no votato in 43mila. E pro-prio Giorgio Napolitano è in-dicato dai grillini come il "vincitore". Poi Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro e Giovanni Leone.

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LIBERTA QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

press unE 11/08/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634 Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

Diffusione: 26.480

Salvati i tribunali nelle zone di mafia Via libera del Governo alla riduzione degli uffici giudiziari: chiuderanno 220 sedi distaccate e 667 giudici di pace

ROMA - Via libera, dal Consiglio dei ministri, alla razionalizzazio-ne degli uffici giudiziari e, dun-que, al taglio dei tribunali - sen-za esuberi corda sola esclusio-ne di sei sedi, rispetto alle origi-narie 37 individuate nella lista di quelle da sopprimere, che rimar-ranno aperte in zone ad alta den-sità mafiosa. Contro il provvedi-mento - che potrà essere cam-biato nei prossimi due anni - e contro il Guardasigilli Paola Se-verino, che lo ha fortemente vo-luto, si sono subito scagliati par-lamentari di tutte le estrazioni. Da esponenti di centrodestra, centrosinistra e leghisti si sono levate campanilistiche grida di protesta per la chiusura di circa mille uffici nei territori dei baci-ni elettorali. Tiepida sulle modi-fiche l'Oua, che non ritira lo scio-pero degli avvocati di settembre. Positivo, invece, il giudizio di Confindustria.

Chiuderanno, dunque, alme-no per ora e sulla carta, 220 sedi distaccate di tribunali e 667 uffi-ci di giudici di pace (rimangono aperti quelli nelle isole minori di Ischia, Capri, Lipari, Elba, La Maddalena, Procida, Pantelle-ria). Salvati dalla mannaia, inve-ce, i tribunali siciliani di Caltagi-rone e Sciacca; quelli calabresi di Castrovillari (dove sarà accorpa-to il tribunale di Rossano), Lame-zia Terme e Paola; quello laziale

di Cassino, al quale sarà accorpa- ta la sezione distaccata di Gaeta.

Nella lotta alla mafia, ha detto il ministro Severino, il governo «non intende in alcun modo ar-retrare nemmeno sul piano sim-bolico». «Per questo sono state e-spunte dall'iniziale elenco, le se-di in zone ad alta concentrazione di criminalità organizzata». Ap-prezzamento per la decisione di Palazzo Chigi è venuto dal pro-curatore di Castrovillari Franco Giacomantonio, mentre per il sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti è «un colpo mortale» la chiusura del tribunale nella sua città.

Tra i primi a scendere in cam-po, a gamba tesa, c'è il coordina-tore dei senatori del Pdl Mauri-zio Gasparri che vuole la «caccia-ta» della Severino. Correzioni chiede il presidente della Com-missione giustizia del Senato Fi-lippo Berselli che lamenta la chiusura dei Tribunali di Chiava-ti e di Bassano del Grappa «an-che in considerazione del fatto che per i rispettivi nuovi Tribu-nali era stata spesa la somma di 14 e di 12 milioni di euro». Seve-rino «si vergogni» dice il deputa-to pinerolese del Pd, Giorgio Merlo: «con la soppressione del tribunale di Pinerolo, il ministro ha manifestato profondo disin-teresse nei confronti di ciò che

hanno detto gli organismi con-sultati».

Segue il governatore leghista del Piemonte Roberto Cota: «guarda caso al Nord non è stato salvato neanche un tribunale: siamo considerati da questo go-

verno cittadini di serie B». Sulla stessa linea il governato-

re leghista del Veneto Luca Zaia: «se vogliono salvare solo i tribu-nali del sud, se li paghino con i loro soldi e non con quelli dei ve-neti». A difesa del Guardasigilli.

Isabella Bertolini del Pdl: «tutti invocano i tagli, ma quando poi si devono attuare si scopre che sono dolorosi. Il provvedimento era però atteso da anni. Non te-mo di sfidare l'impopolarità nel dire che bene hanno fatto il mi-

nistro ed il Governo a portarlo a-vanti». Soddisfatto per raccogli-mento delle indicazioni del suo partito è Luigi Li Gotti d.ell'Idv che ricorda, comunque, che «la decisione del Consiglio dei Mini-stri potrà, per legge, essere modi-ficata, corretta, integrata con de-creto nei prossimi due anni».

Plauso al ministro viene dalla sponda amica di Confindustria. Viale dell'Astronomia ora auspi-ca «che la riforma venga tradotta rapidamente in fatti concreti e che la riorganizzazione proceda senza ostacoli sul territorio» per dare risposte rapide e maggiore competitività alle imprese. L'Or-ganismo unitario dell'Avvocatu-ra, con il presidente Maurizio De Tilla, abbozza solo una parziale soddisfazione per le modifiche, ne chiede di alte e conferma la "serrata" di due giorni a settem-bre.

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Via libera del Cdrn al provvedimento sulla revisione della geografia giudiziaria

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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

11/08/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634

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ROMA - La possibilità di andare in pensione a 58 anni anche se con un assegno più leggero e l'aumento del numero di eso-dati da salvaguardare.

Sono i punti cardine della controriforma della maggio milza alla riforma delle pen-sioni ch.e costerebbe cinque miliardi fino al 2019 che si do-vrebbero reperire aumentan-do le tasse sui giochi pubblici ordine e sulle lotterie istanta-nee.

La "controriforma" sulle pensioni unifica le proposte di legge Damiano (Pd) , Doz-zo (Lega) e Paladini (Idv) e ha ricevuto un primo via li-bera in commissione Lavoro alla Camera con il voto favo-revole di Pdi. (tranne Giulia-no Cazzola), Ude., Fli, Pt (Po-

Le urp:3ssa Cicchitto e Cazzola(Pd!): (Operazione, elettorale con costi troppo elevati»

polo e territorio). Il provvedimento su cui è

stato raggiunto l'accordo della maggioranza attende ora il pa-rere delle altre commissioni e sarà esaminato nel dettaglio alla ripresa di settembre.

E arrivano subito, su questa proposta, i primi commenti a questa proposta. Il primo è di Fabrizio Cicchitto, capogrup-po del Pdi. alla Camera: «A pro-posito delle ipotesi bipartisan di legge sulle pensioni avanza-ta in sede di Commissione la-

voro, dobbiamo dire, come gruppo parlamentare del Pdl, che su dì essa abbiamo moltis-sime perplessità specifiche e una ulteriore perplessità di fondo».

Perplessità condivise anche da Giuliano Cazzola, pure lui del Pdl e vice presidente della Commissione lavoro della Ca-mera che dice: «Condivido le perplessità espresse da Fabri- zio Cicchitto

espresse progetto di

legge licenziato dalla commis-sione Lavoro in materia di pensioni. Ho espresso, in quella sede, la mia contrarietà con una dichiarazione a ver-bale ed abbandonando la se-duta, anche se la mia linea di condotta non è stata condivi-sa dal resto del gruppo. E' un'operazione di carattere e-

lettorale Per altro, i costi sono talmente importanti che quel testo non supererà mai l'osta-colo della Commissione Bilan-cio».

Massimiliano Fedriga, re-sponsabile Welfare e Lavoro

della Lega Nord difende inve-ce la proposta bipartisan e af-ferma: «Siamo francamente molto stupiti della sudditanza psicologica, e non solo, del Pdl nei confronti del ministro For-nero e della sua riforma in te-

ma di pensioni. I colleghi del Pdl hanno evidentemente di-menticato di essere stati eletti dai cittadini e di dover dare conto a loro e non certo ai pro-fessori del Governo. Il nostro scopo è quello di tutelare tutti gli esodati che per colpa della riforma Fornero sono rimasti. senza stipendio, senza pensio-ne e senza ammortizzatori so-ciali. Non è accettabile che il Governo pensi. dì far cassa e di rimpinguare le casse dello Sta-to a spese dì lavoratori e pen-sionati che sono fra le catego-rie piti pesantemente colpite dalla crisi. Ci spiace quindi che i colleghi del Pdl seguano il Governo su questa strada che non solo è sbagliata ma che tradisce anche il mandato ricevuto dagli elettori».

In pensione a 58 , è scontro Partiti divisi sulla proposta bipartisan presentata alla Camera

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LIBERTA QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

press LinE 11/08/2012

Periodicità: Quotidiano

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Idv contro Pd e Pdl: «Basta farse, sono altri i problemi dei cittadini»

(Ama) dei Val ori si scaglia contro Pd e PdL. «L vergognoso quello che sta accadendo a Piacenza in questi giorni» dice il consi-gliere comunale Samuele Raggi (Idv). La mobilitazione della politica, sul tema delle Province, ha i contorni del-l'eccezionalità e della farsa. Una mobilitazione così non si è vista quando a perdere il posto sono stati centinaia di lavoratori piacentini della Rdb e delle altre aziende in crisi. I cittadini piacentini conoscono la verità, elimina-re le province è un problema solo per PdL e Pd. La ma-scherata cui stiamo assiten-do è patetica e avvilente.

tutte le Province, tu-teliamo i posti di lavoro dei dipendenti passando le con-segne ai Comuni e alle Regio-ni e :fin almen te ci si occupi di cose serie, dei veri e gravi problemi che le persone stanno affrontando nel mon-do reale».

In particolare, il consigliere provinciale Luigi Gazzola, sempre dall'Idv, si scaglia contro quei parlamentari che «hanno supinamente vo-tato l'ennesima fiducia alla

Spending review». Il disegno complessivo dietro a quello che, per Gazzola, è un «taglio insensato a risorse destinate ai servizi pubblici» sarebbe quello di «destrutturare la pubblica amministrazione: come considerare diversa-mente i tagli lineari ai Comu-ni previsti da oggi a12014. Ta-gli di spesa che legheranno le mani nell'erogare i servizi e renderanno pii' oneroso ri-spettare il patto di stabilità». Tutto questo «mentre la re-cessione incombe e l'istat certifica nel secondo trime-stre di quest'anno un calo del 2,5% del prodotto interno lordo rispetto allo stesso pe-riodo del 2011 in tutti e tre i settori dell'economia - preci-sa Gazzola -: agricoltura, in-dustria e servizi. Mentre peg-giora la produzione indu-striale e crescono fallimenti e licenziamenti». Le proposte del consigliere, capogruppo Idv, sono quelle di arrivare in tempi brevi a una «riduzione della tassazione sulle impre-se che investono in Italia e sulle buste paga reperendo invece risorse da grandi ca-pitoli che l'esecutivo Fino ad ora si è guardato bene dal toccare». E ancora - continua Gazzola -, riportare le ban-che al loro ruolo di servizio per l'economia reale e facili-tare l'accesso al credito per le imprese e gli artigiani».

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LIBERTA QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

press LinE 11/08/2012

Periodicità: Quotidiano

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«La cabina di regia si occupi subito del Dmv»

Pozzi: «La priorità non è il"commissariamento" ma le colture da irrigare»

re ca. Pozzi

La priorità è la discussione sul metodo di calcolo del Mini-mo deflusso vitale e non il pre-sunto "cornmissariamento" del Consorzio di Bonifica di Piacen-za. L'assessore provinciale all'a-gricoltura, Filippo Pozzi intervie-ne nel dibattito per riba-dire l'urgenza di trovare una soluzione alla que-stione Trebbia. «Abbia-mo voluto dare fiducia agli assessori Freda e Rabbonì circa la corret-tezza dell'approccio sul tema da parte della ca-bina di regia ma, ricordo - dichiara Pozzi - questa In non può esserci se le mi-surazioni e le verifiche tecniche che si stanno facendo in questi giorni non servono a ri-mettere in discussione un meto-do di applicazione del rispetto del Drnv che permetta anche agli agricoltori, seppur con tutte le accortezze di una corretta gestio-ne della risorsa, di irrigare e man-tenere in produzione le loro col-ture». «Sono stato testimone, nel-la riunione a Bologna che ha isti-tuito la cabina di regia - prosegue l'assessore - delle rassicurazioni sul fatto che il riesame del meto-do di calcolo del Dmv sarebbe stato, in modo oggettivo e tra-sversale, il primo punto all'ordi-ne del giorno di quell'organismo. Sancita l'importanza del. Dmv nei corsi d'acqua per la salva-guardia degli ecosistemi, in tutto îl mondo infatti il suo metodo di calcolo viene scelto in base, anzi-tutto, alle caratteristiche del fiu-me e della sua morfologia, ap-portando alla "formula tipo" i correttivi peculiari; non credo sia

un'eresia predisporre un metodo che tenga conto dell'elevato scambio tra acque di alveo e quelle di subalveo del Trebbia. Non possiamo nemmeno accet-tare che le minacce di infrazione comunitaria siano la base di di-

scussione: al contrario il sistema territoriale, in-sieme alla Regione e dia-logando con i suoi prin-cipali portatori di inte-resse, deve definire col-legialmente un regime di rispetto del Dmv che sia aderente alle norme comunitarie ma sosteni-bile nel tempo». «Se questo, come da accor-di, è lo spirito della cabi-

na di regia bene, altrimenti se qualcuno in Regione ha pensato di porre semplicemente "sotto tutela" il comparto agricolo pia-centino, cercando di avvalorare una linea precostituita, avremo tutti fallito, gli agricoltori ne pa-gheranno le conseguenze e avre-mo avuto la risposta alle reticen-ze degli ultimi dieci mesi circa le richieste da parte nostra sull'af-frontare, fuori dalle urgenze del-la campagna agricola, il tema Trebbia» prosegue l'assessore che conclude: «Chiederò ufficial-mente, come vice presidente del-la macroarea, che il sistema dei parchi dell'Emilia occidentale sia quantomeno informato in modo puntuale circa i lavori della cabi-na di regia». Pozzi ringrazia poi il personale della Provincia per la prontezza dimostrata nel riusci-re a circostanziare la possibilità del prelievo per l'irrigazione, in via emergenziale, dai laghi di Gossolengo e di Gazzola.

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LIBERTÀ 11/08/2012

Periodicità: Quotidiano

press LinE

QUOTIDIANO DI PIACENZA SONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Tiratura: 32.634 Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

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CIO CHE PASSA IL CONVENTO

VERSO LE ELEZIONI CON LA SOLITA PANTOMIMA

Egregio direttore, secondo stampa e telegiornali, gli italiani dovrebbero essere particolarmente interessati alle future elezioni politiche ed alle varie alleanze dei soliti partiti, alla ricerca di un consenso che avvertono sempre più. scarso. La pantomina degli incontri Bersani e Vendola, le reazioni esagitate di Di Pietro, i dissapo-ri interni dello stesso Idv o gli e-quilibrismi dialettici di Casini, Alfano interessino una mino-ranza degli italiani che ormai si sono accorti che l'unica spe-ranza per qualche riforma con-sistente, può venire solo dal-l'attuale governo tecnico. ap-poggiato anche se a malincuo-re dalla maggioranza delle for-ze politiche in Parlamento. Quando si voterà, nel 2013, ri-cominceranno subito dopo le liti interne nella coalizione vin-cente che dovrebbe essere il centrosinistra.

Potrebbe forse godere di un o-struzionismo parlamentare minore, di sindacati più mor-bidi e forse anche di un presi-dente della repubblica meno puntiglioso ed auguriamoci meno retorico, rispetto ai suoi ultimi predecessori. Voler far credere però che con il debito pubblico attuale, la di-soccupazione in aumento, la cassa integrazione dilagante, lo spread a ruota libera, i giovani in cerca di sicurezza, il proble-ma fondamentale per gli italia- ni sia la riforma de. lla legge e-lettorale, è veramente una no-tevole presa in giro. Infatti tutti sanno che chiun-que venga eletto, con preferen-ze o senza, non fa altro che ob-bedire agli ordini della forza politica che rappresenta e quindi continueranno i con-sueti. scontri tra opposizione, maggioranza e le solite lungag-gini per approvare le leggi, a meno di non abusare dei voti di fiducia. A questo proposito Monti non ha nulla da invidia-re al governo che lo ha prece-duto; praticamente in questi mesi quasi tutto è stato appro-vato con il sistema del voto di fiducia. La nostra democrazia parlamentare funziona così: non è il massimo, tuttavia, logi-camente, non se ne può fare a

meno ed è ciò che il "convento" passa. Ivo Giorgi

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1-117 1-71 ILIA 11/08/2012 press unE

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Nicola Fangareggi

Modena, Eugenia Rossi non fa più parte dell'Italia dei Valori

Lo scorso giugno si è tenuto il congresso cittadino

dell'Italia dei Valori di Modena che ha eletto

coordinatore Giuseppe Dorati e ha indicato i 12

componenti del coordinamento modenese.

Nell'occasione il partito dipietrista ha

ripetutamente e insistentemente chiesto alla

consigliera comunale Eugenia Rossi di tesserarsi per

il 2012 ma il tentativo di mediazione con ogni mezzo (telefonate, sms, mail,

Lettere cartacee) non ha prodotto alcun risultato apprezzabile, dal momento che La

Rossi ha deciso di non rinnovare La tessera dell'Idv.

Considerate anche Le numerose richieste inascoltate, da parte della Rossi, di

effettuare relazioni periodiche al coordinamento cittadino rispetto all'attività svolta

dalla rappresentante dipietrista in consiglio comunale e di confrontarsi con il

coordinamento stesso prima di valutare quali scelte effettuare sulle singole

votazioni nel parlamentino modenese, L'Italia dei Valori ha deciso di estromettere La

Rossi dal partito. "E' una sua scelta che rispettiamo - ha detto il coordinatore

provinciale dell'Idv Alessandro Borghetti - ma è una sua scelta e il Livello nazionale ha

provveduto a prenderne atto rimuovendola dalla sezione degli eletti Idv sul sito

nazionale".

Ultimo aggiornamento: 10i 06112

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Eugenia Russi quando era candidata sindaco con Antonio Di Pietro

ta residenza per anziani passa dai Corriitae a privati

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11/08/2012 press LinE GAllETTA DI MODENA Direttore Responsabile: Enrico Grazioli

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 14.465

Diffusione: 10.513

L'Idv dà il benservito alla Rossi Borghetti e Dorati: «Via ? è fuori cal partito». La replica: «Loro al servizio del Pd»

Eugenia Bussi, insieme a una decina di altri esponenti con ruoli a vario livello locale, la-scia (o viene espulsa a secon-da delle posizioni) l'Idv in po-lemica con i vertici del partito che l'accusano di «eccesso di personalismo» e di «mancan-za di risultati quando nei 2009 venne nominata responsabile cittadina». Il partito di Tonino di Pietro a Modena lava dun-que i panni in pubblico e, co-me accade in questi casi, le po-lemiche raggiungano alti livel-li dopo l'elezione lo scorso giu-gno del coordinamento citta-dino. Alla base di tutto, secon-do Il coordinatore provinciale Alessandro Borghetti e il re-sponsabile cittadino Giusep-pe Dorati, c'è il mancato tesse-ramento della Rossi, dopo molte insistenze: «Il partito le ha chiesto - dicono i due diri-genti - insistentemente e ripe-tutamente di tesserarsi per il 2012 attraverso telefonate, sms, nudi, lettere, Lei ha fatto la scelta di non rinnovare la tessera». Peccato che Eugenia Bussi, consigliere comunale in carica, dice di volere conti-nuare sino alla scadenza del Consiglio comunale, nel 2014. Dunque si prevede battaglia, con mi presumibile cambio di nome del gruppo consigliare. «Ubaldo Fraulini, io e gli altri siamo fermi - spiega la Rossi -sui nostri principi e continuia-mo a essere coerenti, il grup-po è coeso e andiamo avanti soprattutto per il rispetto dei cittadini che ci hanno votato sul programma. Sono assolu-tamente serena anche se oggi non riesco a parlare di allean-ze elettorali perché il proble-ma è che tutti devono sapere

che fare politica isolati nel pro-prio partito che ti fa guerra è complicatissimo. I partiti poi oggi dimostrano un alto livel-lo di inadeguatezza e pensavo che l'idv fosse diverso», La Rossi ha poi diffuso una lunga nota nella quale elenca tutti i sapori e i problemi che hanno fato sì che in Comune Pidv a suo tempo non sia entrato in giunta con il Pd. Un caso raro in Italia, tanto che in Provin-cia ad esempio l'alleanza c'è stata: «Non faccio pili parte del partito confina l'ormai ex ldv perché non ne condivido più né le scelte né i metodi, ma non sono l'unica che non si è tesserata: non l'ha fatto la gran parte degli iscritti che condivise il programma. Ma la disponiblità che ci fu data nel 2009 dalla coordinatrice regio-nale Mura nasceva forse dati' impelienza di risolvere un im-barazzante problema perso-nale. Nei nostri confronti è sta-

to usato un atteggiamento in- solente e offensivo, ma noi sia- mo abituati a leggere ogni deli- bera e votarla con coscienza, altro che essere bastian con- trari. Ora invece vedo che il co- ordinatore cittadino è elogia- to dal Pd». All'opposto la pen- sa il gruppo dirigente 'attuale: «Non è stata cacciata - spiega il segretario Dorati - lasciare è stata una sua scelta visto che nel direttivo provinciale si è sempre vista pochissimo e co- me responsabile non ottenne grandi risultati e venne esau- torata dagli organi nazionali. Noi all'inizio condividevamo le sue battaglie, ma c'erano problemi sulla persona: io so- no all'opposto, intendo fare intervenire i 12 membri del co- ordinamento. Ma vedo cam- biamenti: in tema di urbanisti- ca, ad esempio, il 'd mi pare che inizi a cambiare, Certo sia- mio contrari al piano sosta».

Stefano Luppi

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i Resto del Carlino

MODENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

11/08/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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DVORZO EUGENIA ROSSI LASCIA IL PARTITO. ESCE ANCHE FRAULINI

«Metodi e scelte sbagliate: addio idv» «NON faccio più parte dell'Idv. Non ne condivido più né le scelte, né i metodi, soprattutto a livello locale». Eugenia Rossi, consigliere comunale, conferma l'uscita dal partito di Di Pietro. Assieme a lei non hanno rinnovato la tessera altre persone, tra cui Ubaldo Fraulini. Ad annunciare il divorzio è stato il coordinatore provinciale Alessandro Borghetti che ha «chiesto a Eugenia Rossi con ogni mezzo (telefonate, SITIS,

mail, lettere) di rinnovare l'iscrizione». Ma non c'è stato nulla da fare. «Col senno di poi avremmo forse dovuto capire — scrive Rossi nella sua replica — che la

disponibilità con cui ci fu data nel 2009 generosa accoglienza dalla coordinatrice regionale Silvana Mura nasceva forse più dall'impellenZa di risolvere un imbarazzante problema personale che dalla reale volontà dì cambiare faccia e rafforzare il partito». Subito dopo le elezioni. infatti «cominciarono i dissapori, che comunque si ricomposero anche quando avvertimmo forti asti personalistici da parte di chi faceva parte del partito locale da più tempo e si sentiva usurpato, specie nella volontà di essere alleato al Pd a tutti i costi». Dopo la vittoria sul filo di lana di Pighi, prosegue l'ex Idv, «non priva di dubbi, è stato

chiaramente ancora più difficile mantenere coerenza e linea condivisa, specie su cave, urbanistica, rifiuti, trasporti, spese inutili di bilancio, aggravamento del carico tariffario e fiscale sui cittadini, cui si è aggiunta la consapevolezza di essere in un contesto di radicamento della camorra ormai pesantissimo». Bambinesco, lo definisce Rossi, «attribuirmi la responsabilità del silenzio. L'anno scorso non venne nemmeno convocato il congresso cittadino quando eravamo tesserati, questin.no è stato fatto con tutta sollecitudine quando abbiamo deciso di non tesserarci».

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anche he Mb" Earboi ini Fradini

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11/08/2012 pressunE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

LA UTE La consigliera, esclusa dal partito, replica a Borghetti: «Bambinesco attribuirmi silenzi a chiamate mai arrivate»

La Rossi contrattacca: «No a un Idv subalterno al Pd» Fuori anche De Filippo, Barbolini e Froulini: «Noi abbiamo rispettato il programma, loro no»

e prendo atto e confer- mo: non faccio più par-

te di Idv, a cui non mi sono tes-serata, poichè non ne condivi-do più nè le scelte nè i metodi, soprattutto a livello locale». All'indomani dell'ufficializ-zazione della della rottura tra Eugenia Rossi. e a spiega-re i motivi dell'allontanamen-to è proprio lei, la consigliera. comunale eletta nelle liste di Antonio Di Pietro dopo lo Qt~nn onn i nQ nul 900»

di LUCA CARDINALE

e prendo atto e con- fermo: non faccio più

parte di Idv, a cui non mi sono tesserata, poiché non ne con-divido più nè le scelte nè i me ,- lodi, soprattutto a livello lo-cale». All'indomani dell'uffi-cializzazione della della rot-tura tra Eugenia Rossi e arrivata con l'intervista a Prima Pagina in cui il segre-tario provinciale Alessandro Borghetti ha fatto sapere che «Eugenia, per una sua scelta. che rispettiamo, non è più nel nostro partito», a spiega-re i motivi dell'allontana-mento è pro-prio lei, la consigliera comunale e-letta nelle li-ste di Anto-nio Di Pietro dopo lo strappo con i Ds, nel 2009.

«in realtà non sono l'u-nica che se n'è andata - incalza - per-ché non si è più tesserata la gran parte degli iscritti che condivise e ancora condivide programma elettorale e scel-te politiche in merito alla realtà modenese, quando fu deciso di presentarsi in auto-nomia, e parecchi anche in merito alla posizione politi-ca nazionale».

Silvana Mura «Siamo - continua la consi-

gliera, che usa sempre il plu-rale nella risposta a Borghet-ti - e continuiamo a essere un gruppo coeso che ha elabora-to un programma molto chiaro, a partire dall'urbani-stica, dalle costruzioni in zo-ne E fino alle funzioni e com posizioni delle società parte-cipate, alle scelte di bilancio, alla politica di fiera e dell'in-

ceneritore. Purtroppo abbia-mo avuto largamente ragio-ne, come si evince dal mal-contento diffuso in città. Ci piacerebbe che cosi non fos-se, ma così è. Col senno di poi avremmo forse dovuto capi-re che la disponibilità con cui ci fu data. nel 2009 genero-sa accoglienza dalla coordi-natrice regionale Mura na-sceva forse più dall'impel-

lenza di ri-solvere un imbarazzan-te problema personale che dalla rea-le volontà di cambiare faccia e raf-forzare il partito».

Un'O Pighì «Subito do-

po le elezio- ni- continua Eugenia Rossi - cominciarono i dissapori, che com unque si composero , come normale, a livello poli- tico anche quando avvertim- mo un forte astio personali- stico da parte di chi faceva parte dei partito locale da più tempo e si sentiva usurpato, specie nella volontà di essere alleato al Pd. a tutti i costi. Do- po la vittoria sui filo di lana

di Ingiù, non priva di dubbi, è stato chiaramente ancora più difficile mantenere coe-renza e linea condivisa, spe-cie su cave, urbanistica, ri-fiuti, trasporti, spese inutili di bilancio, aggravamento del carico tariffario e fiscale sui cittadini, cui si è aggiun-ta la consapevolezza di esse-re in un contesto di radica-mento della camorra ormai

pesantissimo»

Arturo Carobbi «Io - riprende la consiglie-

ra sempre in diretto contat-to e condivisione con chi si e-ra speso e continuava, a cre-dere in quel programma, ho operato con coerenza e tra-sparenza. Ma già dallo scor-so anno, in seguito all'attac-co di Carobbi, peraltro mili-tante in un altro partito al momento della campagna e-lettorale e assunto a respon-sabilità provinciale, ha chie-sto a mezzo stampa chiari- ,

menti sulle mie spese con il gruppo consiliare (quante volte avevo chiarito che non potevano essere spesi fondi degli elettori per il partito lo-cale e si sarebbe trattato di concussione operare in tal senso) dopo che erano stati dati tutti i ren.diconti da par-te del dirigente preposto al controllo istituzionale, Fra u-lini chiese la presentazione pubblica di tutti i conti degli eletti e dei responsabili di partito, a tutti i livelli dal lo-cale al nazionale. Nessuna ri-sposta pubblica, ma un atte.g- ,

giamento insolente e offensi-vo nei nostri confronti: per il partito della legalità e della trasparenza questo silenzio può rappresentare un vul-nus non indifferente, tant'è che molti dei nostri iscritti si

LO STRAPPO La consigliera replica al segretario Borahetti sul suo addio al partito

Rossi: ggldv subalterna al Pd» «Bambinesco attribuirmi silenzi a chiamate mai arrivate»

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A fianco,

la consigliera Rossi

(anche

nel riquadro

a sinistra)

con H presidente

deltldv Di Pietro.

Nel riquadro

in basso,

segretario Borgheth

iessi: ■=idvsuka

anche he Mb" Eabohni Fradini

11/08/2012 pressunE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

mostrarono delusi e proccu-pati, aggiungendo conside-razioni di mancata condivi-sione ad un congresso in cui. Di Pietro era stato eletto per acclamazione e non per rego-lare votazione, su un pro-gramma politico che preve-deva appoggio al plurindaga-to De Luca. Fu un caso che si sia consumata allora la mia. presa di posizione sull'affare ponte Alto, cui mai è stata da-ta risposta convincente da. parte del Pd? Fu un caso che da allora si siano moltiplica-ti gli attacchi, anche forte-mente personali, nei mie confronti, anche in risposta a posizioni molto critiche, vedi la fusione in Seta. che og-gi si è rivela-ta un pesan-tissimo falli-mento per i modenesi e che si legge-va in manie-ra evidente negli atti ac-cessori alla delibera, ma per cui fu di-chiatuto che Th non a ve-va bisogno di `bastian contrari'? Se essere `bastian contrari' significa. leggere con attenzione le de-libere e votarle con coscien-za, sostenendo quelle assolu-

tamente condivisibili come ad esempio il welfare, e rige ta.n.do quelle scandalose, es- sere coerente col program- ma per cui sono stata eletta,

pensare al bene dei cit- tadini e non agli interessi di bottega, fare politica con una pro- fessionalità propria e non per me- stiere o per facile carrie- rismo perso- nale, ebbene siamo e con-

tinueremo ad essere tali e quali, al servizio della. città». «E' bambinesco - continua la Rossi - attribuirmi la respon- sabilità del silenzio a contat-

ti e richieste di incontri che non ci sono mai stati e non merita nemmeno di misu-rarsi su tali piccinerie. Vero è che l'anno scorso non ven-ne nemmeno convocato il congresso cittadino quando eravamo tesserati, mentre quest'anno è stato fatto con tutta. sollecitudine quando abbiamo deciso di non tesse-rarci».

Paolo Trande «E la confusione regna. so-

vrana - conclude - con un coordinatore cittadino che viene lodato da Trande per ossequiosità al Pd, un nazio-nale che baruffa col Pd, un provinciale che dice tutto e il contrario di tutto. Noi siamo per l'impegno chiaro e re-sponsabile, non per i giochet-ti partitici».

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Erika De Filippo

W57,',RZKNE 4 Francesca Barboliai Ubaldo Fraulini

11/08/2012 press unE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

Periodicità: Quotidiano

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ALTR: Le due consialiere di circoscrizione in Centro e a San Faustino hanno lasciato il partito

Fuori anche De Filippo, Barbolini e Fraulini L'accusa: «Noi abbiamo rispettato il programma, loro no»

bbiamo detto, «ab-«,!..biamo fatto», «ab-biamo scelto»... nelle pa-role usate da Eugenia Rossi per replicare al se-gretario Alessandro Bor-ghetti sull'addio all'idv della consigliera comu-nale, c'era sempre il 'noi'. E in effetti sono stati diversi gli esponen-ti dc-Arldv che non hanno rinnovato la tessera per il 2012, e che di fatto sono a tutti gli effetti fuori dal partito.

Circoscrizioni C'è, ad esempio, la con-

sigliera di circoscrizio-ne in Centro storico Eri-ka Del Filippo, da sem-pre vicina a Eugenia Rossi: «Noi abbiamo ri-spettato il programma con il quale siamo stati eletti - spiega - mentre il partito lo ha messo da parte più di una volta. Per questo ho deciso di non rinnovare la tesse-ra, come ha.nno fatto di-versi amici e colleghi: credo che l'Italia dei Va-lori di Modena perderà

un bel pezzo, anche per-ché la campagna eletto-rale del 2009 l'abbiamo fatta sulle nostre facce, e non tanto utilizzando loghi del partito o l'im-magine di. Di Pietro. In-somma, credo che nelle prossime amministrati-ve l'Id.v avrà qualche dif-ficoltà. D'altra parte - in-calza la consigliera di circoscrizione - non era pii) possibile andare a-vanti. dopo i numerosi `strappi' che erano stati fatti. rispetto al program-ma votato dagli elettori,

primo tra tutti quello re-lativo alla terza linea dell'inceneritore, con via libera del partito. U-na cosa incredibile, di fronte alla quale (ma gli esempi possono essere tanti) non abbiamo potu-to fare altro che andar-cene, con una scelta coe-rente con noi stessi e con quello che si aspettano i cittadini che ci hanno votati».

Oltre al.l.a De Filippo, anche Francesca Barbo-lini, consigliera alla Cir-coscrizione 4, ha deciso

di lasciare l'Italia dei Va-lori seguendo Eugenia Rossi e non rinnovando la tessera per il 2012. Stessa scelta per. Ubaldo Fraulini, ex consigliere comunale nella passata consigliatura, quando ha condiviso con la Rossi diverse battaglie contro la visione urbanistica dell'assessore Daniele Sitta e della giunta, A la-sciare il partito sono sta-ti anche Giuseppe Bar.

ex candidato alle Re-gionali, ed. Enrico Ora-dellini.

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RAVENNA. A quasi un mese dall'incendio che ha devastato la pineta di Lido di Dante, è pronto il programma della giornata di lutto civico fis- sata per domenica 19 agosto promossa dal Co-

mune e dal corpo forestale, e quello dell'audizione pubblica promossa dal sin-daco Fabrizio Matteucci, sabato 18. L'audizione si terrà a sala D'Attorre, per discutere il tema della ri-costruzione con l'assesso-re all'Ambiente Guido Guerrieri e il presidente del Parco del Delta del Po Massimo Medri e tutte le associazioni ambientali-ste, culturali e di volonta-riato, insieme con comita-

ti cittadini e pro loco. Domenica 19 alle 8,30 par- tirà una passeggiata dal camping Ramazzotti (incrocio fra via Paolo e Francesca e via Guido del Duca) verso la pineta, dove alle 9 sarà de- posta una corona e ci sarà l'azione artistica "Gli alberi erano dei" di Mariella Busi De Logu. Di seguito è previsto il trasferimento al centro vi- site Cubo Magico Bevanella (a Savio in via Ca- nale Pergani 80) dove interverranno il sindaco Fabrizio Matteucci e il presidente del Parco del Delta del Po Massimo Medri.

Intanto da Lido di Dante si sollevano la voce del comitato cittadino e del gruppo naturista "A-mici della Bassona" in aperto conflitto con l'A-ner, associazione naturista dell'Emilia Roma-gna. Il comitato cittadino invoca finanziamenti europei e fondi stanziati dall'Eni per affrontare la subsidenza e i fenomeni di erosione e ingres-sione marina. «Se al più presto non si farà nulla di concreto, non solo a protezione dell'abitato, fra qualche tempo per noi potrebbe non avere più alcun senso parlare di ricostruzione della pineta Ramazzotti, di valorizzazione e promo-zione del territorio o di regolamentazione della presenza antropica sulla spiaggia, in quanto il mare sarà entrato, con tutti i suoi effetti deva-stanti, sia da sud (dalla Pineta Ramazzotti) che da nord (dalla spiaggia privata situata fra l'a-bitato e la foce dei Fiumi Uniti), trasformando la nostra località in una triste penisola». Gli "A-mici della Bassona" contestano invece la volon-tà espressa dal primo cittadino di chiudere par-te della spiaggia per favorire la rigenerazione della pineta. «Ribadiamo che, a nostro parere, non esistono motivazioni serie per la riduzione della spiaggia e continuiamo a chiedere un in-contro con il sindaco».

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La pineta incendiata

VUOTIfilVICI rnsm ffl

.5> 11/08/2012 orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

Diffusione: n.d.

pressunE

LIDO DI DANTE

Lutto civico: le iniziative Il comitato chiede soldi Ue

Pagina 8 Cronaud Raverna

wff: Elicotterialkvano.diiestounconfronto

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Il sindaco di Faenza,

Giovanni Malpezzi

La questione,

sulla quale

il primo cittadino

è voluto intervenire,

era balzata agli onori

della cronaca

tempo fa

con il tanto discusso

caso Zagonara - Aser

alle accuse di «mancan-za di esperienza» portate da Grillini e riferite ad Andrea Brandolini (no-minato presidente di A-zimu) e a Marco Zinzani (nominato in Ravenna Holding). «Sono i curri-culum a dimostrare co-me le candidature siano in linea con i criteri di competenza necessari per ricoprire questi ruo-li». Sempre sul caso

.5> i\ L\O 11/08/2012 orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

Diffusione: n.d.

pressunE

ShNDACo MALPELk HE

Nomine negli enti pubblici, ecco la procedura Replica alle perplessità del consigliere Pdl Grillini

«Candidature in linea con i criteri di competenza» FAENZA. Il sindaco Giovanni Mal-

pezzi fa chiarezza sulle nomine delle partecipate comunali. La questione, balzata agli onori della cronaca lo-cale alcuni mesi fa con il caso Zago-nara - Aser, sembra comunque sia ancora un chiodo fisso da parte delle

opposizioni. A riportare in auge l'ar-gomento, dopo che contro la nomina di Zagonara ad amministratore dele-gato di Aser si era scagliata l'ex con-sigliera dipietrista Silvia Bandini, questa volta è l'esponente del Pdl A-lessio Grillini

Questi in un'interroga-zione, presentata il 6 lu-glio scorso, ha chiesto al sindaco alcune precisa-zioni su modalità, criteri ed inadeguatezza delle credenziali presentate dai partecipanti alle selezioni per un posto all'interno delle partecipate comuna-li. Tra le quali, in scaden-za, vi erano quelli per Ra-venna holding e Azimut.

Nella risposta, il pri-mo cittadino manfredo sottolinea come «vista la ravvicinata scadenza del rinnovo in queste

due partecipate, e non potendo concludere per tempo l'iter deliberativo per il regolamento per la nomina dei rappresen-tanti comunali in enti, a-ziende, istituzioni, fon-dazioni e partecipate, ho deciso di attivare una procedura di pubblica e-videnza, finalizzata alla raccolta delle candidatu-re, prontamente pubbli-cizzata». Azione effet-tuata tramite mezzi stampa tradizionali ed internet «ma non attra-verso affissioni pubbli-

che» come si aspettava e chiedeva il consigliere Grillini. Per il sindaco «un'azione, questa, che possiamo ritenere ai fini pratici del tutto inutile visto che nei termini previsti sono pervenute 106 candidature di cui 75 per ricoprire cariche amministrative e 31 per ricoprire ruoli in collegi sindacali». Nomi e cur-ricula pubblicati e visi-bili sul sito del Comune di Faenza.

Infine il sindaco Mal-pezzi ci tiene a ribattere

Brandolini il sindaco Malpezzi prosegue nella sua difesa dichiarando come «l'avvocato a quanto mi risulta non è mai stato indagato, né imputato in riferimento al caso della lottizzazio-ne "Ghiarona" di Brisi-ghella ma è iscritto solo come testimone (anche se imputato successiva-mente dal pm per falsa testimonianza ed il cui procedimento è fermo al primo grado di giudizio ndr)».

Riccardo Isola

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11/08/2012 press unE il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

furiosi con Seti. Ma non a Ravenna La campionessa aveva dato del pataca' a Beppe Grillo per le frasi anti-Olimpiadi

L'EPISODIO è ormai noto: prima Beppe Grillo pubblica sul suo blog un attacco a tutto campo alle Olimpiadi che, secondo il Movimento 5 stelle, sono il trionfo del nazionalismo e degli sponsor. Poi, dopo la finale di canoa KI 500, un giornalista ha la curiosa idea di chiedere a Josefa Idem

— fresca di quinto posto a quasi 48 anni — un commento sulla questione. E lei ri-sponde alla alcunagnola: «Grillo? È un `pa-tata'». Apriti cielo: su Internet, il fuoco di fila dei simpatizzanti del Movimento 5 stelle contro l'atleta raggiunge un'intensi-tà degna di migliore causa. Il consigliere

regionale dei Giovanni Favia ac- cusa la Idem di «scorrettezza», per non aver precisato di essere un'esponente del Pd e aver «usato la sua immagine di atleta azzurra per attaccare un antagonista poli-tico». Ma alle nostre latitudini, i militanti a cinque stelle si guardano bene dall'attac-care un'icona ravennate.

I 'GRILLINI' di casa nostra non se la sentono di prendersela con jo-sefa Idem, nonostante l'appellati-vo ironico che la campionessa ra-vennate ha riservato al loro leader nazionale. Pietro Vandini, capogruppo a Pa-lazzo Merlato, preferisce incolpare il giornalista che ha chiesto alla ca-noista un commento su quanto scritto da Grillo sul suo blog: «E stato poco corretto — dice. —Avrebbe dovuto precisare che la Idem è impegnata in politica da di-versi anni. Quanto alle dichiarazio-ni dell'atleta, non ho nulla da dire: ha espresso un'opinione legittima. Mi chiedo però se abbia letto quel-lo che ha scritto Grillo, o se le sia solo stato raccontato». Riguardo al post del comico genovese, tuttavia,

anche Vandini ha delle perplessi-tà: «Leggendolo con calma — sot-tolinea — si capisce che la critica non è diretta allo sport, ma alla po-litica che lo strumentalizza. Capi-sco, però, che un atleta possa rima-nerci male». Soprattutto se l'atleta in questione ha dedicato la vita a uno di quegli sport di nicchia su

cui il comico ironizza («All'elenco sterminato di sport olimpici man-cano solo le freccette», ha scritto sul suo blog). Alessandro Marconi, numero uno del Movimento 5 stelle a Cervia, addirittura apprezza la reazione della Idem: «Trovo che abbia ri-sposto con un certo stile — com-

menta, — e del resto si tratta di una persona che ha dato tutta se stessa allo sport, con risultati che parlano da soli. L'episodio va vi-sto con equilibrio, rientra nel gio-co delle parti». E l'esternazione di Grillo sulle Olimpiadi «nazionali-ste» e «drogate dagli sponsor»? «Può non essere del tutto condivi-sibile, ma non ne farei un dram-ma». Chi difende la Idem a spada (o pa-gaia) tratta è il vicesindaco Gian-nantonio Mingozzi: «L'amore per lo sport fa parte dell'identità di un paese sottolinea. Da garibal-dino e risorgimentale, non posso che stare dalla parte di chi rappre-senta i colori dell'Italia. Grillo? Crede di essere Dio in terra, e vede manovre politiche ovunque».

Francesco Monti

IVANO ^arescofli9 lei'. ' °epopea ilei I`Salaca' l'ha accoatata sai palchi eli útltitéàiiieògàbéigàdétP:

caso Idem+=-i;rillo? «C'è stato ero:' analiEt giornali nazi rnrlli ranno'. Scritto 'urla patacca', alla ra ciance Invece il `patata' è utt'altre: può essere un ara-

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si 'dice `patata" ci, in 'tono ccherzrt nemici è pili raro».

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MILITANTI A sinistra Pietro Vandini, a destra Alessandro Marconi

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FOCE Direttore Responsabile: Franco Fregni

pressunE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

11/08/2012

Periodicità: Quotidiano

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L Ilblu scio della città Pmetal ci-da

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INCENDIO Reso noto il programma della giornata di "lutto civico" promossa il 19 agosto da Comune e Corpo Forestale dello Stato

L'abbraccio della città alla pineta bruciata

ome già annunciato, per domenica 19 agosto, a un mese esatto dall'incendio che ha devastato la pineta di Lido di Dante, è in pro-

gramma una giornata di "lutto civico", promossa da Comune e Corpo Fore- stale dello Stato.

All'iniziativa hanno aderito, con di-verse iniziative, numerosi soggetti: Parco del Delta del Po, cooperativa A-tlantide, associazione sportiva dilet-tantistica Trail Romagna, comitati cit-tadini di Lido di Classe, Lido di Dante e Lido di Savio, associazione culturale Solaris, Associazione italiana pesca sportiva ricreativa, associazione cul-turale Umberto Foschi di Marina di Ravenna e bagno Kontiki di Lido di Savio.

Audizione pubblica La giornata sarà preceduta - sabato 18 agosto (ore 10) alla sala D'Attorre - da un'audizio-ne pubblica promossa dal sindaco Matteucci per discutere il tema della ricostruzione nello spirito della de-mocrazia partecipativa, alla quale in-terverranno anche l'assessore all'Am-biente Guido Guerrieri ed il presiden-te del Parco del Delta del Po Massimo Medri e alla quale sono state invitate tutte le associazioni ambientaliste, culturali e di volontariato, insieme con comitati cittadini e pro loco delle località direttamente coinvolte dal-l'incendio.

Il programma Tornando al pro-gramma di domenica, alle 8.30 ci si ri-troverà all'ingresso del camping Ra-mazzotti a Lido di Dante (incrocio fra via Paolo e Francesca e via Guido del Duca); da lì si partirà per una passeg-giata di settecento metri fino al centro della pineta, dove alle ore 9 sarà de-posta una corona e si svolgerà l'azio-ne artistica "Gli alberi erano dei" di Mariella Busi De Logu, in collabora-zione col festival "Donne Versoilma-reaperto", connotata da una forte im-pronta ecologica e che culminerà in un 'abbraccio virtuale' dei partecipan-ti alla pineta bruciata.

Da lì ci si trasferirà al centro visite Cubo Magico Bevanella (a Savio in via Canale Pergani), dove interverranno il sindaco ed il presidente del Parco del Delta del Po Massimo Medri.

Il trasferimento da Lido di Dante a Savio potrà avvenire con la propria auto; oppure a piedi, in bici o con Nordic walking attraverso la pineta di Classe, in collaborazione con i gruppi sportivi organizzati; o ancora a piedi o in bici proseguendo il percorso fino alla torretta di avvistamento di via della Sacca (distanza dal punto di de-posizione della corona circa tre chilo-metri) da cui partirà un servizio na-vetta in barca elettrica per il centro vi-site Cubo Magico Bevanella.

Info 335.5632818

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Incidente sull'Adriatica, l'Idv chiede interventi CESENATICO. Dopo l'incidente av-

venuto lunedì mattina sulla Statale A-driatica, nel tratto all'interno del ter-ritorio comunale di Cesenatico, l'Italia dei Valori sollecita «una soluzione per mettere in sicurezza la zona». Il punto critico segnalato da Alex Napolitano si trova al km 179+700 circa, dove ha sede il supermercato Arca. «E' un tratto nel quale la carreggiata è formata da una sola corsia per ogni senso di marcia - fa notare il rappresentante locale del par-tito guidato da Antonio Di Pietro - e no-nostante questo, auto e camion viag-giano a velocità elevate e in molti casi con sorpassi azzardati. Tra l'altro, ci sono diversi ingressi di aziende e i mez-zi che si accingono ad entrarvi si tro-vano in situazione di pericolo. Un co-stante rischio sia per i clienti che per gli stessi dipendenti, come dimostra proprio l'incidente in cui è stato coin-volto il direttore dell'Arca». Perciò l'Idv giudica «assolutamente priorita-

Il recente incidente sull'Adriatica

rio un intervento dell'amministrazio-ne e degli organi competenti, per la messa in sicurezza di quella zona». In particolare, propone «l'installazione di un autovelox, di pannelli luminosi che invitino a diminuire la velocità o altre soluzioni utili a rallentare l'andamen-to dei veicoli». Perché «è assurdo ri-schiare la vita per andare a fare la spe-sa o per recarsi sul posto di lavoro».

acanze al mare sì, masololowcost

ttligiaakmancte

c,o'r'fiere di Forlì e Cesena

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

11/08/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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c,o'r'fiere di Forlì e Cesena

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

11/08/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

«ll Municipio fa bene a chiedere i danni» Consenso alla scelta da parte di Italia dei Valori e Partito liberale FORLÌ. Costituirsi parte civile nel ca-

so l'inchiesta sul fallimento di "Sapro" dovesse approdare in Tribunale «è un dovere per i Comuni nei confronti dei cittadini». A ribadirlo sono, quasi in coro, le formazioni dell'Italia dei Va-lori e del Partito Liberale Italiano. Con il capogruppo in consiglio comunale, Tommaso Montebello, l'Idv si dice «stupita dalle polemiche legate alla scelta dell'amministrazione». La giun-ta Balzani e la maggioranza: «hanno sempre fatto della legalità e della tra-sparenza la loro stella polare: la scelta non è figlia di un vezzo del sindaco, ma un dovere nei confronti dei cittadini vi-ste le pesanti conseguenze che il falli-mento di Sapro ha avuto su tutto il ter-

ritorio». Montebello auspica che «tutte le amministrazioni coinvolte in questa vicenda seguano l'esempio, se mai, di quella forlivese». Analogo il pensiero del segretario regionale del Partito li-berale italiano, Stefano Angeli: «Tro-viamo incomprensibili le polemiche. La vicenda della società pubblica fal-lita è nota, come noti sono i danni, an-che se difficilmente calcolabili, che questo fallimento ha prodotto sia alle casse dei comuni soci, sia al tessuto produttivo e al mercato immobilia- re. Non siamo noi a dover indicare i responsabili o i colpevoli, ma le re-sponsabilità politiche di chi aveva il compito di controllare e non lo ha fatto sono più che evidenti».

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Il sindaco era in Querzoli Sarà intermgato

I ROMAGNA L FORLÌ & Periodicità: Quotidiano VOCE CESENA

/1/08/2012 D

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Direttore Responsabile: Franco Fregni Diffusione: n.d.

press LinE

"Li ho sentiti entrambi e si sono già chiariti" REAZIONI Il segretario territoriale del Partito Democratico Marco Di Maio smorza i toni Sul caso intervengono anche Tommaso Montebello dell'Idv e Stefano Angeli dei Liberali

La lite tra Balzani e Alessandrini? Si tratta di uno scambio di opinioni personali che già conoscevamo. Ed è comunque una vicenda già con-

clusa". Il segretario territoriale del Pd smorza i toni della polemica. "Oggi (ieri, ndr) ho sen-tito entrambi ed erano sereni, si sono chiariti. Alessandrini ha sempre discusso su Sapro, ma la cosa è rimasta ogni volta nelle stanze opportune. Tra lui e Balzani ci sono opinioni divergenti. Probabilmente Tiziano conosce bene la vicenda Sapro per il ruolo che aveva, e ha ritenuto di dire la sua. Ripeto: sono en-trambi tranquilli e non ci sono problemi". In-terviene invece Tommaso Montebello, segre-

tario Idv Forlì-Cesena: "Ci stupiscono le po-lemiche legate alla scelta dell'amministrazio-ne forlivese di costituirsi parte civile nel pro-cesso Sapro. La giunta Balzani e la maggio-ranza hanno sempre fatto, fin dal primo gior-no di legislatura, della legalità e trasparenza la loro stella polare. La scelta non è figlia di un vezzo del sindaco Balzani, ma un dovere nei confronti dei cittadini viste le pesanti conseguenze che il fallimento di Sapro ha a-vuto su tutto il territorio. Speriamo che tutte le amministrazioni coinvolte in questa vicen-da seguano l'esempio dell'amministrazione forlivese". E Paolo Lucchi, sindaco di Cesena annuncia che seguirà Balzani. Sul caso dice

la sua anche Stefano Angeli, segretario regio-nale del Partito Liberale Italiano: "Troviamo incomprensibili le polemiche sulla scel- ta del sindaco di Forlì Roberto Bal- zani di costituire il proprio co-mune come parte civile in un eventuale processo sul crack di Sapro. La vicenda della società pubblica fallita è nota, come noti sono i dan- ni, anche se difficilmente calcolabili, che questo falli-mento ha prodotto sia alle casse dei comuni soci, sia al tessuto produttivo".

Pagina 13 FORLÌ

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DARIO FO n sniViiiNgino

ORI 13 LUGLIO AL 14 OTTOBRE 2 612

ROMAGNA I

CESENA

ROMAGNA FORLÌ &

Direttore Responsabile: Franco Fregni

11/08/2012

Periodicità: Quotidiano

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press LinE

Il vice sindaco "Forlì città pilota nelle relazioni politiche" Il vice sindaco Giancarlo Bisema, risponde alle critiche che qualche politico non gli ha risparmiato. "Le difficoltà che il paese sta avendo sono dovute soprattutto a sfiducia e inaffidabilità ai livelli più alti. Tutti tirano al proprio interesse di parte e per portarlo avanti usano ogni mezzo, anche il più subdolo". A Biserna interessa fare il bene comune per i cittadini. "L'interesse generale e 1' equilibrio sono piegati alle varie roccheforti, chi sta affogando non viene aiutato, ma affondato. Tutto serve per mettersi in mostra, anzi, non si vede 1' ora di qualche errore dell'altro per cercare di massacrarlo. A noi a Forlì questo stato di cose e di comportamenti non deve star bene, se si riuscirà a rinnovarsi veramente, anzi, se ce la faremo a salvarci, dipende anche dalla nostra capacità di far emergere da ogni si-tuazione in prima istanza le cose positive. E' vero che ve ne sono anche di negative, ma queste le dobbiamo mettere dopo. Così bi-sognerà muoversi nelle relazioni, nei contrasti, nel presentare i

problemi, nella capacità di saper essere consapevoli che tutto è complicato e disarticolato come mai prima e che quindi le scelte sono difficili e non in grado di accontentare come in tempi di vac-che grasse".

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Pagina 13 FORLI

Isoldi, le societàcontrollate dal tribunale

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11/08/2012 press unE

Periodicità: sito web

Crack Sapro: Angeli (PLI) appoggia Balzani e rilancia la questione a Lucchi

C.5 ES E, C.r.:.•np,cE,

Sapro. anche per il PLI Un do\,'ere coStitIlirSi parte Civile: se ieri Tiziano Aessandrini, consigliere reQiC11316 del PD Si interrocava sulla correttea Italia deR,'alori. sempre ieri e PLI. ritencono sia tratti qesto 'doveroso e più che IÈQittimc.

'Troviamo incomprensibili le polemiche sulla scelta del sindaco di Folli Roberto B31:13111 di costituire il proprio comune come parte civile in 1111 e.,,entuale processo sul Ora& di Sapro'. spieqa Stefano Anqeli, sec,retario rec,ionale del partito che sottolinea come i danni provocati dal fallimento della secietia partecipata abbia messo in àinocchio il sistema e abbia avuto pesanti ripercussioni sul tessute economico del lenitone. 'La vicenda della società pubblica fallita à nota, come noti sono i danni. anche se difficilmente calcolabili. ohe questo fallimento ha prodotto sia 311E casse dei comuni soci. sia al tessuto produttivo ed al mercato immobiliare locale'.

non sponsori=a una caccia alle streghe e ritiene infatti che la ‘,,trità dei fatti dovrà essere accertata e fatta emergere d3113 macistratura, tuttavia anche la 'politica deve sparzersi 13 Cenere SUI capo e assumersi le proprie responsabilità. 'Non siamo certo noi a de.\,er indicare i responsabili. spetta alla macistratura indicare le responsabilità 'personali — conferma il seqietario regionale dei liberali - Ill3 le responsabilità politiche di chi aveva il compito di controllare e non lo ha fatto sono ira _ree più che evidenti ed i rappresentanti dei partiti ohe hanno amministrato i nostri Comuni nellultimo decennio deviebbero ammettere tali responsabilità e contribuire a fare chiare=a'.

Se 3 Ferri discussione e dibattito politico sono ben 3\',3i3ti e la lotta E 3 scena aperta. Cesena in‘stce si latita E :Angeli si chiede ohe fine abbia fatto LLicchi: 'Per questo

riteniamo 11113 scelta di chiarea cillE113 del sindaco Balzani e ci meraviclia 'piuttosto il silenzio da parte del sindaco di Cesella Paolo Luoohi, dal quale ci aspettiamo una iniziativa 3113ICQ3, 3 tutela deàli interessi dei cittadini e dell'ente pubblico. sicuramente danneqàiato C.1 3 una zestione cluantomeno inadeguata della società'. led lItalia dei Valori 1311C13\3 3 un appello chiaro alle amministrazioni coinvolte. quello

accodarsi all'esempio di Folli. cui il PLI. invita Lucchi a prendere posizione: ieri Alessandrini mostra,:a perplessità sul àesto 'cinico' da parte del Comune di costituirsi parte civile, mentre Balzani con risolute=a rivendicava 13 sua decisione: Il C13Ck Salv o. porterà anche ad una nuova profonda frattura allinterno del PD?

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LAWOCE ROMAGNA RIMINI & SAN MARINO

11/08/2012

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

pressunE

Direttore Responsabile: Franco Fregni

STATO/MAFIA IDV SFERRA L'UNO-DUE (ANCHE ORLANDO) AL COLLE

Di Pietro insiste: "Napolitano briga per nascondere i fatti"

ncora un violento attacco di Antonio Di Pietro nei confronti del capo dello Stato. Il leader dell'Idv accusa Giorgio Napolitano che "prima fa finta di non vedere e poi briga per impedire di conoscere i fatti" ulla presunta trattativa Stato-mafia. Prima di lui, anche il sindaco di

Palermo, Leoluca Orlando, portavoce dell'Idv, aveva duramente attaccato Na-politano. Il Colle replica: "Il Presidente della Repubblica è da sempre con i pm". "Ma alla fine dei conti cos'è che mi rimproverano questi saccenti e ben pagati moralisti di una stampa degna dell'Istituto Luce - attacca il presidente dell'Italia dei Valori - di oppormi al vergognoso complotto per isolare e delegittimare la procura di Palermo. Mi rimproverano di avere chiesto che, per scoprire la verità sul nido di serpi che nel '92 trattava con Riina e Provenzano, non si guardasse in faccia nessuno. E allora? Dov'è il delitto, l'irresponsabilità, la follia eversiva? Questi moralisti a comando pensano che se uno è stato vicepresidente del Se-nato bisogna trattarlo con i guanti e se non vuole rispondere ai magistrati bi-sogna inchinarsi e dire: 'Faremo come comanda sua eccellenza"". "E ritengono che si debbano chiudere occhi, orecchie e bocca come le tre scim-miette, anche se un presidente della Repubblica prima fa finta di non vedere, e poi briga per impedire di conoscere i fatti, andando oltre i confini costitu-zionali del suo mandato. Tutti zitti e muti perché è così che si dimostra di 'por-tare rispetto'. "Continueremo a chiedere la verità a tutti i costi, checchè ne dicano le loro ec-cellenze, le caste, gli intoccabili, quelli che pensano chela legge è uguale per tutti, tranne che per loro'. Non siamo isolati. Se si chiedesse ai cittadini cosa ne pensano di questa melmosa storia io non ho dubbi su quel che risponde-rebbe la stragrande maggioranza".

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ITALIA NONDO

Sei tribunali sahi grazie alla criminalità

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