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SENA1"O DELLA RF~PUBBLICA VI LEGISLATURA 332<\ SEDu'rA PUBBLICA HESOCONTO STENOGRAFICO MARTEDÌ 6 AGOSTO 1974 (Pomeridiana) Presidenza del Vice Presidente VENANZI, indi del Vice Presidente ROMAGNOLI CARETTONI Tullia e del Vice Presidente SPATARO INDICE CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEM- BLEA PRESIDENTE . . . . . . . Pago16106 DISEGNI DI LEGGE Annunzio di presentazione ....... 16063 Defemmento a Coonmissioni permanenti in sede referente ...........16063 Tmsmissione dal1a Oamel1a dei deputati _ 16063 Discussione: «Conversione in legge del decreto-legge 6 luglio 1974, n. 259, concernente alcune mo- difiche alla disciplina delle imposte sul reddito e una imposizione straordinaria sulle case di abitazione» (1712): GATTONI . . . . . . . . . . . .16117 Discussioni, f. 1215. Seguito della discussione: «Conversione in legge del decreto-legge 6 luglio 1974, n. 254, reoante alcune maggio- razioni di aliquota in materia di imposi- zione indiretta» (1708). Approvazione, con modificazioni, con il seguente titolo: «Con- versione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 1974, n. 254, recante alcune maggiorazioni di aliquota in mate- ria di ,imposizione indiretta »: BASADONNA BERGAMASCO * BORRACCINO * BORSARI BROSIO BRUGGER BRUNI . CAROLLO CIFARELLI . Pago 16064, 16085 . 16067.e passim 16083, 16094 16073 e passim . 16107 .... 16087 .... 16082 16096, 16098, 16116 ......16092 TIPOGRAFIA DEL SENATO (!ISO)

SENA1ODELLARF~PUBBLICA - Senato della Repubblica · damento soppressiv.o all'articolo 4enonper~ tre che cosa sia cambiato dal 1972ad oggL chè non rivesta rilevante importanza ma

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SENA1"O DELLA RF~PUBBLICAVI LEGISLATURA

332<\ SEDu'rA PUBBLICA

HESOCONTO STENOGRAFICO

MARTEDÌ 6 AGOSTO 1974(Pomeridiana)

Presidenza del Vice Presidente VENANZI,

indi del Vice Presidente ROMAGNOLI CARETTONI Tullia

e del Vice Presidente SPATARO

INDICE

CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEM-BLEA

PRESIDENTE . . . . . . . Pago16106

DISEGNI DI LEGGE

Annunzio di presentazione . . . . . . .16063

Defemmento a Coonmissioni permanenti insede referente . . . . . . . . . . .16063Tmsmissione dal1a Oamel1a dei deputati _ 16063

Discussione:

«Conversione in legge del decreto-legge 6luglio 1974, n. 259, concernente alcune mo-difiche alla disciplina delle imposte sulreddito e una imposizione straordinariasulle case di abitazione» (1712):

GATTONI . . . . . . . . . . . .16117

Discussioni, f. 1215.

Seguito della discussione:

«Conversione in legge del decreto-legge 6luglio 1974, n. 254, reoante alcune maggio-razioni di aliquota in materia di imposi-zione indiretta» (1708). Approvazione, conmodificazioni, con il seguente titolo: «Con-versione in legge, con modificazioni, deldecreto-legge 6 luglio 1974, n. 254, recantealcune maggiorazioni di aliquota in mate-ria di ,imposizione indiretta »:

BASADONNA

BERGAMASCO

*BORRACCINO

*BORSARI

BROSIO

BRUGGER

BRUNI .CAROLLO

CIFARELLI

. Pago 16064, 16085. 16067.e passim

16083, 1609416073 e passim

. 16107. . . .16087. . . . 16082

16096, 16098, 16116. . . . . .16092

TIPOGRAFIA DEL SENATO (!ISO)

V I LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16062 ~

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 6 AGOSTO1974

CIPELLINI . Pago 16087, 16091COLELLA 16087, 16091COPPOLA .16074DE FALCO . 16082DE SANCTIS . 16114FARABEGOLI . 160~5MACCHIAVELLI,Sottose,gretario di Stato perle finanze . 16070 e passimMARANGONI 16097, 16098MINGOZZI . . . . . 16066MINNOCCI . . . . .16113PAZIENZA . 16070 e passimPELLEGRINO . . . 16091PINNA . 16100, 16104PISTOLESE 16084, 16092

POERIO . . . . . . . .. Pago16068,16070ROSSI Dante . . . . . . . . . . 16110SCHIETROMA,Sottosegretario di Stato per iltesoro . . . . . . . . . . . . 16077, 16078SEGNANA, relatore . . . . . . 16069 e passim

VotaziOll1lÌa scrutinio segreto 16072, 16073, 16092

INTERROGAZIONI

Annunzao .16121

N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di-

scorso non è statn restituito corretto dall'oratore.

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16063 ~

332" SEDÙTA (pomerid.) ASSEIvrBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 6 AGOSTO 1974

Presidenza del Vice Presidente VENANZI

P RES ,I D E iN T E. La seduta è aper-ta (ore 16,30).

Sii dia lettura del processo verbale.

P I iN T O, Segretario, dà lettura del pro-cesso verbale della seduta pomeridiana delgiorno precedente.

P RES II D E N T E. Non essendovli os-servazioni, il processo verbale è approvato.

Nel corso della seduta potranno essere ef-fettuate votazioni mediante procedimentoelettronico.

Annunzio di disegni di leggetrasmessi dalla Camera dei deputati

P RES I D E N T E. Il Presidente dellaCamera dei deputati ha trasmesso i seguentidisegni di legge:

({ Soppressione della delegazione pressol'ambasciata italiana a Washington e dell'an-nessa sezione aoquisti)} (1755);

({Norme sulle tariffe per le prestazioniprofessionali dei chimici)} (1756);

<:Finanziamento dei programmi di operedi edilizia scolastica di cui all'articolo 12 del-la legge 28 luglio 1967, n. 641, nonchè deiprogrammi di edilizia scolastica per le scuo-le materne statali di cui all'articolo 32, ulti-mo comma, della legge 28 luglio 1967, n. 641,e all'articolo 34 della legge 18 marzo 1968,n. 444 )} (1757);

Deputati BELLISARIOed altri. ~

({ Modificaalla tabella XVIII allegata al regio decreto30 settembre 1938, n. 1652, per la configura-

zione autonoma dell'insegnamento della psi-chiatria e della neurologia )} (1758).

Annunzio di presentazionedi disegno di legge

P RES I D E N T E. :E.stato presentatoil seguente disegno di legge:

dal Ministro dell'agricoltura e delle fo-reste:

«Norme integrative sull'esercizio del di-ritto di prelazione di cui all'articolo 7 dellalegge 14 agosto 1971, n. 817, sulla proprietàdiretto coltivatrice}} (1759).

Annunzio di deferimento di disegni di leggea Commissioni permanenti in sede refe-rente

P RES I D E N T E. I seguenti disegnidi legge sono stati deferiJti in sede referente:

alla la Commissione permanente (Istru-zione pubblica e belle arti, ricerca sdenti-fica, spettaco10 e sport):

VENTURI e BALDINI. ~ «Contributo an-

nuo dello Stato in favore della libera Uni-versità di Urbina)} (1733), previa parere del-la 5a Commissione;

alla 9a Commissione permanente (Agri-coltura):

MEDICI ed altri. ~ « Provvedimenti a fa-

vore della olivico1tura e dell'olio d'oliva \}

(1500), previ pareri della P, della 5a, della6a, della 7a Commissione e della Giunta per

gli affari delle Comunità europee.

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16064 ~

6 AGOSTO 1974332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

Seguito della discussione del disegno di I

legge:

({ Conversione in legge del decreto.legge 6 lu~glio 1974, n. 254, recante alcune maggiora-zioni di aliquota in materia di imposizioneindiretta» (1708 )

Approvazione, con modificazioni, con il se-guente titolo:

({ Conversione in legge, con modificazioni,del decreto-legge 6'luglio 1974, n. 254, re-cante alcune maggiorazioni di aliquota inmateria di imposizione indiretta ».

P RES I n E iN T E. L'ordine del giornO'reca il seguita della discussione del disegnadi legge: «Canversiane [n legge del decreta-legge 6 lugliO' 1974, n. 254, recante alcunemaggiaraziani di aliquata in materia di im-pasiziane indiretta ».

PassiamO' all' esame degli emendamenti pre-sentati all'artkala 4.

Se ne dia lettura.

P I iN T O, Segretario:

Sopprimere l'articolo.

4. 1 PAZIENZA, NENCIONI, BACCHI, PI-

STOLESE, DE SANCTIS, BAsADaN-NA, ENDRICH, GATTONI

Sopprimere l'articola.

4. 8 BORSARI, MINGOZZI, CAVALLI, MA-

DERCHI, GIOVANNETTI

Sostituire le parole: «6 per centO'» conle altre: «3,50 per '0oota ».

4.2 PAZIENZA, NENCIONI, BACCHI, PI-

STOLESE, DE SANCTIS, BASADON-NA, ENDRICH, GATTaNI

Sostituire le parole: «6 per cento» conI

le altre: «4 per oenta ».

4.3 PAZIENZA, NENCIONI, BACCHI, PI-

STOLESE, DE SANCTIS, BASADON-

NA, ENDRICH, GATTONI

Al primQ comma, seconda riga, sostituirele parole « 6 per centO' » con le altre « 4 percentO' ».

4. 9 BORSARI, MADERCHI, MINGOZZI, CA-

VALLI, PINNA

Sostituire le parole: «6 per centO'» con

le altre: «4,50 :per cento ».

4.4 PAZIENZA, iNENCIONI, BACCHI, PI-

STOLESE, DE SANCTIS, BASADON-NA, ENDRICH, GATTONI

Al primo comma sastituire le parole: ({ èelevata al 6 per cento» can le altre: « è ele-vata al 4,50 per cento ».

4.5 BERGAMASCO, BROSIO, BALBO

Sostituire le parole: « 6 per centO'» conle altre: «5 per oento ».

4.6 PAZIENZA, NENCIONI, BACCHI, PI-STOLESE, DE SANCTIS, BASADON-

NA, ENDRICH, GATTONI

Alla fine del secondo camma, dapo le pa-role « residenziale pubblica », aggiungere lealtre: «e il settore delle apere pubblichedei camuni, delle pravince e lara consar-zi e camunità mantane ».

4.10 MODICA, MADERCHI, BORRACCINO,

BORSARI, POERIO

Aggiungere, in fine, il seguente comma:

« L'aLiquota ,ridotta di oui aillI'articolo 79sopra citato deve intendersi applicabile an-che ai casi in cui Il'ef£ettuaZ!ione dell'opera-zione abbia luogO' anteriormente aI]I'Ulltima-zione deLla cast1ruziane del fabbricato ».

4. 7 COPPOLA

BAS An O N N A. Damanda di padare.

P RES I D E N T E. Ne ha facaltà.

BAS A J) O iN iN A. Onarevale Presi-dente, anorevale rappresentante del Gaverna,anarevoli colleghi, cOIn la dispasiz,iane caltl-tenuta nell'articola 4, l'aliquata relativa allecostruzioni ed alle cessiani dei fabbricati che

Senato della Repubblica ~ 16065 ~ VI Legislatura

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 6 AGOSTO 1974

era stata contenuta nel 3 per cento ,in consi~derazione della situazione di grave difficoltàdel settore edilizio viene raddoppiata ed ele~vata al 6 per cento, e ciò accade quando que--sto settore sta attraversando forse il mo~mento più grave della sua travagliata esi-stenza di, questL !Ultimi anmi, neil momentoin cui maggiormente risente di tutte le con~seguenze di una fallimentare politica dellacasa e del territorio impostata COin criterimarxisti che [lon è piuscita ad assicurare leabitazioni ai lavoratori e neanche a colpire,oome si proponeva, la speculazione fondia-ria, nel momento in cui deve sostenere l'im~petuosa crescita dei costi della manodoperae dei materiali da costruzJÌone e deve fron-teggiare, oltre a questi aggravamenti fiscali,gli altri aggravamenti compresi [leI decretosulle imposte dirette.

Nel con tempo l'inasprimento del bloccodei fiUi che ci apprestiamo ad esaminare,aggravato da norme di ispkazione marxista,non è desNnato certo a rendere meno pre~caria l'attività di questo settore. Si va sem~pre più accentuando la paralisi dell'edUiZiiapoichè l'intervento IPubblko r,isulta semprepiÙ sperequato al fabbisogno di case econo-miche e popolari e l'riniziativa privata è. or-mai soffocata dall' essliccaZiione delle fontifinanziarie conseguenti alla stretta creditiziae al crollo delle cartelle fondiarie e dallamancanza quasi assoluta di suoli edificator-idovuta alla carenza di strumenti urbanistkliche sono ormai inadeguati.

Con questo nuovo colpo Ì1nferto all'ediliziadiventa sempre più -reale il per-ioolo di can-tieri che si chiuderanno e delle deCline di mi-gliaia di operai che andranno ad allungare lefile dei disoocupati specie nel Mezzogiorno.

In queste condizioni non si può propriocomprendere come si possano ;nitenere esau-riti i motivi che sùggerirono le agevolazionicontenute nel decreto del Presidente dellaRepubblica di due anni orsono, tanto daconsiderare proponibile il raddoppio dellaaliquota con questo decreto.

Per quanto grav-i possano essere le con-dinioni finanziarie del paese ~ e di ciò nonabbiamo dubbio alcuno ~ questo settore, anostro avvÌ1so, almeno per 1]1momento nondoveva essere toccato ad evitare conseguenze

sociali ed economiche forse più gravi delvantaggio senza dubbio notevole che si do-vrebbe ottenere almeno con il prelievo. Ilsettore edilizio, che peraltro inoide minima-mente sulla bilancia dei pagamenti, andrebbeinvece particolarmente assistito per favorirela produzione di alloggi ancora possibile eper evitare n nif1esso negativo sull'ampia evasta fascia delle industrie minori, a monte,che in questo momento sopravvivono conestrema di<fficoltà specialmente nel Mezzo-giorno d'Italia.

Con questo provvedimento e gli altri s!imi~lari ai quali abbiamo fatto cenno non sicontraggono i consumi, come è nei fini delprelievo fiscale straordinario, poichè si fini~sce per dirottare il risparmio diretto agli,investimenti edili verso i beni di consumocon risultati di segno opposto agli obiettiviche la politica antinflazionistica si proponedi raggiungere.

Tutto ciò accade mentre occorrerebbe fa~vori,re in tutti ,i modi l'afflusso del risparmioverso la 'Libera ininiativa dell'ediLizia, che [de-sce a invest,ire sempre di meno in nuove co~struzioni (ormai non oltre il 20 per centodel fabb,isogno), mentre l'intervento pubbli~co, come è noto a tutti, va continuamentecalando. Occorrerebbe infatti che questo rag-giungesse il 25 per cento annuo dell'interaproduzione residenziale, contro il 3~4 percento appena che si è niscontrato nell'ultimoquadriennio. Vale la pena di -ricordare a que-sto proposito che quamdo fu avviata la [luovapoLitica urbanistica con la legge n. 167 del1962 che noi decisamente avversammo, l'in-tervento pubblico si discostava di poco dallapercentuale del 25 per cento.

Ro accennato a qualche aspetto della si~tuazione edilizia per dimostrare come essanon sia assolutamente in condizioni di soste~nere ulterior,i pesanti aggravi. Da qui la ri-chiesta di soppressione dell'articolo 4 e insubordine il conteThimento della maggiora~zione per limitarne le conseguenze negativeche sOIno inevitabili. In considerazione ap-punto delle grav,i esigenze del momento lacontrazione potrebbe limitarsi anche ad unapercentuale minore, anche all'l per centoappena~ come prevede l'emendamento 4.6 eciò al i£'ine di dimostrare la solidarietà del

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16066 ~

6 AGaSTa 1974332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ REsacaNTa STENaGRAFICa

L' o\Ilorevole ministro TanassiÌ ci ha dettoieri che l'accettazione in Commissione del~l'emendamento teso ad escludere dall'au~mento il settore dell'edilizia pubblica resi~denziale viene ad incentivare quest'ultimanei confronti da. quella privata. Certo nonsiamo noi a respingere questo concetto an.

M I iN G O Z Z I. Domando di parlare. che se ci pare nOIl1,rispecchi la ,realtà. L' ano~revole Ministro non è qui presente, quindinon 'pos,siamo rivolgerei a lui; ci rivolgiamoad altro rappresentante del Governo per

M I N G O Z Z T. Sigmor Preslidente, ano- chiedere se Siiha presente, e se lo hanno pre~'revole Sottosegretario, onorevoli colleghi, sente i Gruppi della maggioranza, che l'in-ritengo che non dovrebbe essere ll1ecessario vestimento pubblico è sceso al 3, 6 per centospendere molte parole per illustrare l'emen~ nel settore abitativo; se hanno presente inol-

damento soppressiv.o all'articolo 4 e non per~ tre che cosa sia cambiato dal 1972 ad oggLchè non rivesta rilevante importanza ma in Infatti se nel 1972 vi era un motivo di oppor~quanto iÌl Senato ha avuto modò di ascoltare tunità economica che giustifiicava la ridu~iln sede di discussione generale le argomen~ zione al 3 per cento dell'aliquota dell'impo-tazioni che il nostro Gruppo ha aill(piamente sta sul valore aggiunto, oos'è cambiato oggisvolto a dimostrazio.ne dell'assurdità di v.oler per Irivedere tale orientamento? Onorevoleandare al raddoppio dell'imposta nel settore Sottosegretario, le cose ora sono cambiateedilizio, assurdità che permane anche dopo ma in peggio. La legge n. 865 ~ principal~aver deciso in Commissione di escludere dal~ mente per mancanza di volontà politica ~

l'aumento il settore dell'edilizia reslidenziale non ciÌ ha fatto costruire una casa; il suopubblica. Consideriamo quanto stabilito al~ ,rilancio ed il suo finamziamento che si è au~l'artic.olo 4 un provvedimento che non ha la spicato da piÙ parti è però di là da venire.benchè minima giustificaZiione, in quanto Abbiamo presente che nell'altro ramo delcolpi~ce un settore che sta attraversando una Parlamento è stato presentato un provvedi~crisi Ipreoooupante e di questo, credo, do~ ! mento legislativo che dov,rebbe operare ilv,rebbe essere cosciente l'intero Senato. Il rilancio della legge n. 865. Passerà ancoraGoverno sa, così Game i colleghi, !'impor- molto tempo dal momento in cui siÌ potrà

tamza che riveste il settore edilizio nel oorn- avere un serio ,rilancio della politica pubblicatesto economico naZiionale. Tra l'altro si è abitativa onde portarla a livelli rispettabili,in piÙ occasioni sottolineata la funzione traiÌ~ presenti anche in altri paesi europei dellanante dell'edilizia nei confronti di numerosi stessa ComunHà.oomparti produttivi. Il G.overno giustifka In questi ultimi mesi la situazione dell'edi~questo decreto, il 254, recante alcune mag~ lizia è diventata drammatica in rapportog,ioraziomi di aliquote in materia di imposi- anche alla stretta creditizia .operata dallazione indiretta, non solo con una esigenza di Banca d'Ita;lia su avallo del Governo.prelievo fiscale, ma anche nel senso di sco~ Si è cosdenti che d troviamo di fronte adraggiare certi consumi interni. una situazione di grande preoccupazione?

Ebbene, vorrei chiedere all'onorevole sot- , I giornali li leggiamo tutti e tra l'altro pro-tosegretario Macchiavelli se il Governo si ; veniamo tutti da esperienze dirette che sipone l'ohieUivo di scoraggiare i consumi in- stanno facendo in questi giorni in varie re-terni anche attraverso il disposto dell'arti~ gioni italiane. Cantieri che si chiudono, can~colo 4, nel senso cioè di scoraggiare investi- tieri che preannunciano la chiusura fra pochementi del piccolo risparmio nella costruzio- settimane, materiale da costruzione che ène di case .o le iniziative associative e coo- aumentato del 42,2 per cento, trasporti e noliperative presenti in tante parti del paese nel aumentati del 28,6 per cento; e Sii fannosettore dell'edilizia abitativa. previsioni che entro il 1974 i costi del set~

Parlamento verso un settore fondamentaledi attività che aHraversa un momento oltre-modo difficile ed è chiamato a sostenere oggiun sacri£icio assai grave e a nostro avvisoassolutamente insopportabile. Grazie. (Ap-plausi dall' estrema destra).

PRES,IiDENTE. Ne ha facoltà.

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16067 ~

6 AGOSTO 1974332~ SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

tore edile aumenteranno dal 45 al 50 percento.

Mentre CIÒ avviene e in gran parte è giàavvenuto per responsabilità che non voglia~ma qui esaminare, il Governo dispone unaumento dell'IV A nel settore edildZJio dal 3 al6 per cento. Tutto questo ci pare semplice-mente assurdo e incompatibile, comunquelo si esamini: assurdo perchè non è pensa.bile di andare a scoraggiare investimentianche di piccolo risparmio nella casa o !inve-stimenti di persone che si raggruppano informe associative e cooperative per costruir~si una casa dal momento che lo Stato nonfornisce questo bene sociale; assurdo per-chè, stante la situazione del settore, non èpensabile che si debba andare ad aggrravarlacon un raddoppio d'imposta; incompatibileperchè l'economia italiana ha bisogno di unrila!11cio dell'edilizia se non ci vogliamo tro-vare fra alcune settimane o ka alcuni mesidi fronte a centinaia di migldada di disoc-cupati.

Evidentemente questo non dipende solodall'aumento dell'IV A, è principalmente con.seguenza della situazione di crisi gooeraleche sta attanagliando il paese, da questastretta creditiZJia e dal fatto che mentre siassumono dei provvedimenti di prelievo fi-scale non si indicano le priorità di sceltad'investimento. Se questa è la situazione checi troviamo di fronte, un provvedimento diquesto tipo finirà per aggravarla. Oltretuttocon questo provvedimento si aggtl'ava nonsoltanto la situazione del settore dell'ediliziaabitativa, ma anche quella del settore deilavori pubblici in generale in quanto anchequesto è colpito dall'aggravlio.

Onorevoli colleghi, ci permettiamo di ri-chiamare l'attenzione vostra, oltre che quelladel relatore e del Sottosegretado qui pre-sente, su ciò che sta avvenendo nel nostropaese. Abbiamo detto che vi sono cantierichiusi, ohe vi sono già sospensioni e minaccedi licenziamenti. Credo che tutti abbiamopresente la situazione degli enti locali, ancheperchè l'abbiamo largamente discussa neigiorni scorsi in occasione dello svolgimentodelle mozioni sulla finanza locale. Abbiamoenti locali in tutto l'arco nazionale che nonsono più in grado di far fronte agli impegni

assunti con le imprese, iill qUaiIlto i fdnanzda~menti sono bloccati, in rapporto alla strettacreditizia. Se non saranno assunti provvedi-menti urgenti tesi a rompere questa situa~zione e per rilanciare questo settore, ai tro~veremo in oondizioni serie ,e drammatiche.

Non è certo questa la risposta che il paeseattendeva. Mi rifiuto di credere che l'Assem~blea non sappia far fronte a una situazioneoosì evidente e compiere una scelta respon-sabile accettando il nostro emendamentosQPpressivo dell'articolo 4. Altrilmenti sarall~no gravi e pesanti le responsabilità che sii3Jndranno ad assumere.

Concludendo, non riteniamo necessario at~tardarci ad illustrare l'emendamento 4.9,subordinato al principale, anche perchè ab-biamo fiducia che l'Assemblea approvil'emendamento soppressivo dell'articolo 4,in quanto ci pare ess.ere una necesslità e undovere dettato dalla realtà che ci troviamodi fronte e che ci siamo permessi, anche sebrevemente, di illustrare. (Applausi dallaestrema sinistra).

BER G A M A S C O. Domando di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

BER G A M A S C O. Signor Presidente,nop c'è molto da dire, data la semplicità del-l'emendamento 4.5; del resto è stato lillu~strato ,in sede di discussione generale e diemendamenti da altri colleghi che aveVaiIlOpresentato proposte uguali o simili a questa.Noi riteniamo che l'aumento del 6 per centodell'aliquota IVA per la cessione dei fabbri~cati non di lusso non mancherà di produrreun sensibile aggravamento del mercato edi-Lizio, soprattutto per quanto rLguarda gli sta-bili di nuova oostruzione. Ne seguirà un rin~caro del bene casa, in un momento di crisidel settore edilizio.

Per questo noi proponiamo la riduzionedell'aumento dal 6 al 4,50 rispetto al 3 percento precedente.

p O E R I O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

Senato della Repubblica VI Legislatura~ 16068 ~

6 AGOSTO 1974332~ SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

P O E R I O. Abbiamo cercato di far ca-'pire in sede di Commissione all'onorevolerappresentante del Governo, che con tantadiligenza segue i lavori, e al relatore che eraopportuno completare quanto era già statoscritto nella seconda parte dell'articolo 4,cioè che la elevazione dell'aliquota non ri-guarda il settore dell'edilizia residenzialepubblica, COil l'aggiunta che cosÌ è riportatanel nostro emendamento 4. 10: «e il settoredelle opere pubbliche dei comuni, delle pro-vince e 1101'0consorzi e comunità montane ».

Abhiamo cercato di spiegare l'impartapzadi questo emendamento, giacchè riteniamoche all' edilizia residenziale pubblica sia ne~cessari.o aggiungere anche il settore delleopere pubbliche dei comuni, deI.1e province,dei loro consorzi e delle comunità montane.Infatti, se dovesse passare la dizione cosÌcome la propone il Governo, pur con il no~stro assenso che vi è stato in sede di Com.missione perchè è già un miglioramento deldisposto dello stesso articolo proposto dalGoverno con il decreto-legge, si avrebbe sem-plIcemente una partita di giro nel versa-mento dell'aliquota: partita di gim che dalloStato va agli enti locali e cosÌ via. Ora è risa~ Iiputo che il finanziamento dell'opera pub~blica, quando lo stanziamento avviene, con-tiene in sè le spese di previsione della rea-hzzazione dell'opera pubblica, i contributidavuti al progettista in sede di direzione eprogettazi.one dei lavori e dovrebbe essereprevIsto anche H quantum per l'IV A.

A questo proposito è insorta una discus~SlOne anche in sede di applicazione dei de~creti delegati ed i comuni, le province e lecomunità montane si trovano in una diffi~coltà enOlìIlle perohè vengono invitati da-gli uffi<Ci del genio dvile a cakolare infase di progettazione di opera e sullabase del prezzario, che vÒlta a volta vie-ne valutato, e a reperire anche le som-me indispensabili al pagamento dell'IV!\..E questo quali effetti produce? Nessuno dalpunto di vista positivo, perchè da chi pre-leva lo Stato? Preleva da comuni che per lamaggior parte sono deficitari. Abhiamo sen-tito nel dibattito sulle finanze degli enti lo-cali e sulla mozione illustrata con ampiadocumentazione in quest'Aula che i comunideficitar.i ~ ed il dato 10 ha fornito la stesso

ministro del tes.oro sono circa 3.500 su8.000 e per la maggior parte questi comunisono del Mezzogiorn.o d'Italia. Ora voi nonaccettando il nostr.o emendamento non aiu~tate i comuni, soprattutto quelli del Mezzo-gi.orno d'Italia, a realizzare quelle opere pub-bliche indispensabili e quindi li ritardatenelle esecuzioni delle opere stesse. E in chemodo? ,Primo: se un comune, allo stata at-tuale, ha un finanziamento ha hisogno dellaprogettazione, ed in genere per questo civuole un anno; ha bisogno della approvazia-ne con il funzionamento degli uffid del genio<Civileche tutti abbiamo denunciato in quc~st'Aula sappiamo quali tempi aocorrono; n('Ioontempo aumentano i prezzi, si s'VaJuta lalira, e il progetto torna indietro e viene rilprè~so in considerazione dai comuni, con nuavarivalutazione dell'IVA, e quindi ne deriva unritard.o enorme. Già l'esecuzione di un'aperapubblica comporta un enorme cammino. Perla costruzione di una scuola o di un oimitero,ad esempio, ci vogliono 52 pratiche che van~no dalla accettazione, alla decisione di poterrealizzare l'opera pubblica, all'incarico alprogettista, all'appr.ovaz~one del progetto,alla trasmissione al genio oivile, alla ricercadell'area, alla disponibilità dell'area su cuil'opera pubblica deve essere realizzata ecosì via.

Tutto ciò quindi ritarda l'esecuzione del~l'opera pubblica, n.on l'agevola. E poi non sicapisce questa finzi.one di carattere ammini-strativo che resta una partita di gir.o traStato e comune. Ma per quale motivo, quali.obiettivi si possono raggiungere? Certamen~te nessuno.

Ora in questo quadro a nastro avvisol'emendamento non solo è valido e si com-prende ma aiuta e completa la diz~one e 1'ar~ticolo così come viene posto nell.o stampaton. 1708.A al nostro esame. A nostro avvisola dizione dovrebbe essere questa (e richiamol'attenzione del relatore): «L'elevazione del.l'aliquota non riguarda il settore dell'ediliziaresidenziale pubblica ed il settore delle .operepubbliche dei comuni, delle province e deiloro consorzi e comunità montane ». Ecco1'estensività in che cosa consisterebbe: sa-rebbe una giusta operazione anche di carat~

Itere amministrativo, aiuterebbe i comuni, le

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16069 ~

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 6 AGOSTO 1974

province, le comunità montane: accelerereb~be l'iter della realizzazione dell'opera pub~bhca e non inframmetterebbe resistenze chenon sono comprensibili.

Queste sono le considerazioni di caratteretecnico~giuridico, ma se andiamo poi alleconsideraziond drr ordine economico vediamoche il danno è enorme. Il comune non ha lasomma, se la procura; al momento in cuise la procura ha bisogno del 6 per cento,cioè, ad esempio, su 100 milioni ha bisognodi 6 milJoni. Ora non è facile che un comuneche in questo momento non riesce a pagarei propn dipendenti, oome ad esempio i co~muni di Palermo, di Messina, di Napoli e dialtre grandi città del Sud o come d 3.500comuni dei quali ha parlato il Ministm deltesoro giorni or sono in questa stessa Aula,riesca a recuperare i 6 milioni indispensabiliper l'IVA per assolvere ,semplicemente adUlna fmzione amministrativa, cioè per unapartita di giro: dovrebbe cioè avere questasomma per realizzare un'opera e la sommastessa dovrebbe poi tornare allo Stato cheattraverso il mutuo la dovrebbe concedere aicomuni stessi.

Non vorrei che aocadesse ai comuni quelloche è accaduto con la famosa legge n. 184quando s.i dava 1'87,50 per cento da partedello Stato come concorso per la reaUzza~zione dell' opera e al comune in genere man~cava proprio quel 12,50 per cento che nonpermetteva mai ~ come non ha mai per-messo fino allo giugno 1970, quando cioèabbiamo fatto la legge n. ~291 che questastortura ha corretto ~ di poter realizzare

delle opere per le quali tanti miliardi eranorimasti intasati nelle casse dello Stato con ifamosi residui passivi (e certamente una fetota proveniva anche dalla mancata applica~ziOine di questa legge).

Vi è poi una terza considerazione di carat~tere sociale: l'opera pubblica dà occupazione.In un momento come questo, soprattuttonel ,Mezzogiormo d'Italia, con la riperclls~sione che avrà l'applicazione dei vari decretial nostro esame, non favoriamo assoluta~mente la realizzazione delle opere pubblichese dovesse passare la dizione prospettatanello s,tampato n. 1708-A, pagiJna 23. Eccoquindli la necessità di accettare per urgenti

Discussioni, f. 1216.

motivi di ç3lrattere amministrativo, giuridico,politico, sociale, eoonomico 'l'emendamentoche ai onoriamo di presentare alU'atItenzionee aJJl'approvazione di quesito ramo del Par~lamento. (App'lausi dall'estrema sinistra).

P R lE S I D E N T E. Invito la Commis-sione ad esprimere il parere sugli emenda-menti in esame.

S E G N A N A, relatore. Onorevole Pre-s}dente, esprimo parere contrario sugli emen~damenti 4. 1, 4.8, 4.2, 4.3, 4.9, 4.4, 4.5,4.6. Per quanto riguarda l'emendamento4. 10, devo riconoscere che è stato qui solle-vato un problema molto interessante, chenon riguarda soltanto le opere pubbliche deicomuni ma persino tutte le opere che ven-gono eseguite per commissione degli entipubblici e dello stesso Stato. Prova ne siano,per esempio, le opere che vengono appaltatedal Ministero dei lavori pubblici o dal Mini-stero dell'agricoltura, sulle quali deve esserepagata un'IV A del 12 per cento che pratica-mente viene versata da un'amministrazionedello Stato e va a confluire in un'altra ammi-nistrazione dello Stato, quella finanziaria.

Essendo questo un argomento molto deli~cato, che ha bisogno di un notevole appro-fondimento, penso che potrebbe essere og-getto di una di quelle integrazioni e modifi-cazioni al cregime IVA che dovrà essere esa-minata entro il corrente anno presso la Com-missione dei 30.

Quindi come emendamento non lo possoaccettare, ma penso che potrebbe esservi unimpegno del Governo a tenere conto di qUe~sto problema nel momento in cui si provve-derà a modificare il regime IVA. Come sannotutti i colleghi che fanno parte della Com-missione dei 30, una discussione su questoargomento è già stata avviata ed in quellasede nO/n solo questo aspetto ma tutta laquestione delle opere pubbliche sarà affron-tata per trovare una formulazione tecnicache consenta di superare le difficoltà esi-stenti.

Ainche l'emendamento 4.7 potrebbe essereaccettato in linea di massima; credo rperò chesarebbe meglio rimetterne l'esame alla Com~missione dei 30 ed il Governo 1n questo senso

v[ Legislatura,":>enato della Repubblica ~ 16070 ~

6 AGOSTO1974332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

potTebbe prendea:Sli ca:dco di assumere ['im-pegno.

P RES I iO E iN T E. Invito il Governoad esp.rimere il parere.

M A C C H I A V E L L I, Sottosegretariodi Stato per le finanze. Signor Presidente, ilparere del Governo coincide con quello delrelatore. Vorrei solo ,richiamare l'attenzionedegli onorevoli senatori su quanto su questamateria ebbe a dire ,ieI1iil Ministro e che nonritengo necessario ripetere.

Ritengo soltanto di fare runa considerazioneche affido alla meditazione dell'Assemblea:un'eventuale riduzione o addirittura la sop~pressione dell'articolo 4 dovrebbe per forzadi cose comportare runa revisione dell'arti.colo relativo all'imposta di registro che èstata elevata dal 5 all'8 per cento, il che cree-rebbe, a sua volta, un grosso problema digettito in quanto l'aumento dal 3 al 6 percento dell'IVA procura un gettito maggioredi 144 miliardi e l'imposta di registro un.gettito maggiore di 90 miliardi.

Il Governo è comunque contrar,io a tuttigli emendamenti. Per quanto riguarda inparticolare gli ultimi due e cioè il 4. 10 ed il4.7 riguardanti l'uno ,H settore delie operepubbliche dei comuni e delle province e l'al~tra il caso di fabhrkati ultimati prima del-l'entrata in vigore del provvedimento, desi~dero anzitiUltto osservare al senatore Poerioche i comuni e le province i quali fanno delleopere in gestione diretta si trovano già adavere un trattamento preferenziale. Del restonon credo che la c:ds,i attuale del setto,re de~rivi dall'aumento dell'IVA che è appena en-trato in vigore, bensì sia una crisi endemicadovuta, come d'altra parte ricordava conmolta correttezza il senatore ,Poerio, ad altrifattori come, ad esempio, le lungaggini buro-cratiche che ritardano l'approvazione deiprogetti.

Perchè quando è stata fatta la legge didelega si è ritenuto di assoggettare anche glienti pubblici al pagamento dell'imposta sulvalore aggiunto nei casi in cui non eseguanoi ,lavori in gestione diretta? Per ev,itare unapossibile confus[one od Ulna evasione nontanto da par,te dei comuni, quanto ,da parte

delle ,imprese, per cm e vero che c'è unapartita di giro tra comuni e Stato, ma c'èanche la possibilità di un maggior controllonei confronti de1le impr~se che non lavora-no so:lo per le pubbliche amminis:trazionima anche per i privati che potrebbero inglran parte evadere.

Tuttavia per tutta questa complessa mate~ria accetto l'invito del relatore, ma devo farpreselOite che è già stato predisposto unoschema di decreto che ,il Governo, non ap-pena saranno ult,imati i lavori di questo pe-dado, presenterà alla Commissione interpar-lamentare dei trenta, trattandosi di una ma-teria complessa che riguarda tutti gli entipubblici.

Vorrei perciò pregare i senatori Modica ePoedo, se lo ritengono, di ritirare l'emenda~mento, perchè posso assicurare che tuttaquesta materia che riguarda l'edilizia pub-blica ve~rà esaminata tra un mese, comun-que prima del 30 settembre, dalla Commie;.sione interparlamentare dei trenta che verràinvestita di tutta questa materia così deli-cata, che, secondo noi, va affrontata conmagg,iore serenità di quanto non si possafare nello scorcio di questi lavori. Per glistessi motivi sono contrario all'emenda-mento 4.7.

P RES I iO E N T E. Chiedo ai presen-tatori se insistono per la votazione delloemendamento 4. 10.

P O E R I O. Insistiamo.

P RES I iO E N T E. ,Passiamo allavotazione degIi emendamenti. Comunico chedal prescritto Thumero di senatori, è statarichiesta la votazione a scrutinio segreto sul-l'emendamento 4.8, identico all'emendamen-to 4. 1.

P A Z I E N Z A. Domando di parlare perdichiarazione di voto.

P RES I D:E N T E. Ne ha facoltà.

P A Z I E N Z A. Signor Presidente, seabbiamo ben capito, si avrà una votazionesegreta sugli emendamenti 4.1 e 4.8 che

Senato della Repubblica ~ 16071 ~ VI Legislatura

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO 6 AGOSTO1974

sono uguali. Ora intendo dichiarare il votodel nostro Gruppo... (Commenti dall' estremasinistra ).

Sarà segreta, ma il mio Gruppo ha pre-sentato un emendamento soppressivo chequindi sarà votato: non pretenderete chenon lo votiamo.

Volevo chiarire soltanto, come del restoè già stato fatto ,in Commissione, che ci tro-viamo di fronte ad un emendamento SOlp-pressivo nostro e ad uno del Gruppo comu-[lista. Già in sede di Commissione abbiamorespinto qualsiasi aocostamento che non fos-se quello dovuto a coincidenza casuale. Il no-stro Gruppo tiene a chiarire che sopprimerel'articolo 4 significherebbe veramente fareopera di giustizia. Ci troviamo di fronte aduna situazione nel campo dell'edilizia vera-mente grave. La crisi del credito colpisce lecoopemtive ediliZiie, i consorzi edilizi, i co-struttori, i quali attraverso lararefazioned~l denaro e l'elevato oosto del dena,ro giàvengono colpiti in maniera massiocia.

La distinzione che abbiamo inteso fare inCommissione e che intendiamo sottolinearein Aula del nostro emendamento da quello,del pari sopp,ressivo, proposto dal Gruppocomunista non tende a respingere una con-taminazione che non esiste, potendo ben ac-cadere che emendamenti siano proposti dallamia parte o da altre parti politiche. Sem-plicemente rivendico alla mia parte politicauna coerenza nella difesa del risparmio chenon è ravvisabile invece negli approdi del-l'ultima ora, come li abbiamo definiti inCommissione, da parte dei comunisti. Vogliodire che non c'è congruenza tra determinatiemendamenti, ad esempio in oocasione dellalegge di proroga delle locazi,oni, proposti daicomunisti ed accettati dalla maggioranzasenza soverchie ,resistenze, emendamenti chej,ncidono pesanteI?elt1ite sulll'edi1izia, ed ~l vo-ler difendere in Aula, all'ultima ora, sotto!'impulso di esigenze di stampa probabil-mente e di propaganda, e niente altro, deifiloni ideali che evidentemente non si con-dividono se vengono continuamente intaccaticon tutta un'altra serie di attività legislativee politiche.

Il cortese Sottosegretario, che peraltro siè rifatto alla replica del Ministro, la quale

per la verità non è stata soddisfacente sul-l'argomento, nel rilevare l'entità del gettitoche ci si ripromette dall'articolo 4, [lon faaltro che confortare il nostro ragionamentoperchè, se con l'articolo 4 si prelevano 130miliardi, più o meno secondo quanto egli h~dichiarato, bisogna notare che si tratta di130 miliardi che vengono ad essere prelevatia carico dell'edilizia. E quando a settembreo ad ottobre le fabbriche chiuderanno, quan-do le costruzioni non potranno continuare,con un paochetto discriminatoTio a caricodeE'edilizia, con l/aumento dei coefficienticatastali, con l'inasprimento delle aliquotedi registro non solo delle nuove costruzlioni,ma anche delle vecchie, con tutta quella seriedi misure che già abbiamo avuto modo dioontrastare in Commisslione ed in Aula econtro la quale abbiamo preparato i nostriemendamenti, riuscendo finora soltanto adallontanare nel tempo il perkolo dell'unatantum sulle case, dato che sono stati stral-ciati dal progetto di legge gli arNcoli cheriguardavano la tassazione indiscdminata(una tantum sulle case che poi non sappiamo<;esia destinata a 'resta,re nel corso dei ,t,empi),quando tutte queste misure fiscali interven-gono nel contesto di una legislazione che,invece di prorogare sic et simpliciter il bloc-co delle locazioni... (Interruzione del sena-tore Boldrini). Senatore Boldrini, debboesprimere il mio pensiero, voglio che risultia verbale; se nOn mi interrompete faròpl1ima...

B O L D R I N I. Faocia una dichiarazio-ne di voto sruJI'emendamento...

P A Z I E N Z A. Noi abbiamo a cuorequesto problema: per noi non si tratta del-l'esigenza demagogica dell'ultima ora, quindilei consentirà che esprimiamo a pieno iil no-stro voto.

Ebbene, dioevo <che quando tutte questemisure fiscali verranno applicate, nel con-testo di una politica che colpisce il mattone,che colpisce la casa sol perchè esiste allaluce del sole, dimenticando che si trattamolto spesso del risparmio popolare vera-mente sudato della famiglia del piccolo con-tribuente che all'apice delle proprie aspira-

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16072 ~

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRA.FICO 6 AGOSTO 1974

zioni ha la casa che andiamo sempre a col-pire in ogni occasione, la mia parte poHticarivendica non il coraggio, ma la lealtà del-l'adesione a idèe ohe ha sempre propugnato:e in questo senso ed in questi limiti, contutto ,il garbo possibile, respinge accosta-menti occasionali con posizioni demagogichedell'ultim'ora rivendicando invece ,la pienacoerenza del proprio Gruppo. (Commentidall' estrema sinistra).

Votazione a scrutinio segreto

P RES I D E N T E. Comunico che isenatori ColajanDli, Bertone, Li V~gni, Ma-rangoni, Fusi, Pelllegrl~no, Del Pace, Plirastu,Peluso, Valenza, Borsa!I'i, Sabadini, Manaini,Artiolli, BJ:1UDli,Borraooino, Bol1iiDIi,Gerrmano,Mingozzi e Baaicchi hanno 'richiesto che lavotazione ,suill'emendamento 4.8, presentatodall senato/re Borsani e da alltni senatori, iden-tICO all'emendamento 4.1, presentato dal se-,natar,e Paz,ienza e da altri senatOlfi, sia fatta

a SCJ:ut~lnio segreto.

Indìco peTtanto 'la votazione a scrutliniosegreto mediante procedimento elettTonicosuJll'emendamento 4.8, ,idel1!tlico all'emenda-mento 4. 1.

l(Segue la votazione).

Sono presenti alla votazione i senatori:

Abis, Aodli, Adamoli, Albarello, Arcudi,Arnone, Artieri, Artioli, AssiI:eIJli, Atltaguile,Avezzano Comes, Azimonti,

Bacicohi, Balbo, Baldini, Barbera, Barra,Basadonna, Belotti, Bergamasco, Berlanda,Bermani, Bertola, Bertone, Bettiol, Biaggi,Bo, Boano, Boldrini, Bollini, Borraccina,Borsari, Brugger, Bruni, Bufalini, Burtulo,Buzio,

Cacchioli, Oalamandrei, Calia, Calvi, Canet-ti, Carollo, Caron, Carrara, Cassarino, Cate!-lani, Cavalli, Cavezzali, Cebrelli, Cengarle,Chiaramonte, ChinelIo, Colajanni, Coldla,Colleselli, Coppa, Coppola, Corba, Corrao,Corretto, Cossutta, Costa, Crollalanza, Cuci-nelli, Curatolo,

Dal Canton Maria ,Pia, Dal Fako, DalV1Ìt,D'Angelosante, De Carolis, De Fako, De Giu-seppe, Della Porta, Del Nero, Del Pace, DeLuca, .De Marzi, De Matteis, De Ponti, DeSanctis, De Vito, Di Benedetto, Dinaro,

Ermini,Fabbrini, Falcucci Franca, Farabegoli, Fer-

ralasco, Ferrari, Ferrucci, Filippa, Follieri,Forma, Fracassi, Fusi,

Gadaleta, Galante Garrone, Garoli, GattoEugenio, Gaudio, Genovese, Germano, Gio-vannetti, Giraudo,

La Penna, La Rosa, Leggieri, Lepre, Licini,Limoni, Li Vigni, Lugnano,

Madevchi, Maffioletti, Mancini, ManenteComunale, Marangoni, Mari, Mariani, Ma-rotta, Marselli, Martinazzoli, Martinelli, Mar-tino, Mazzei, Mazzoli, Medici, Merloni, Mer-zaria, Mingozzi, Modica, Montini, Morlino,Murmura,

Niccoli, Noè,Oliva,Pacini, Pala, Papa, Pastorino, Patrini, Pa-

zienza, Pecchioli, Pecoraro, Pella, Pellegrino,Peluso, Peritore, Petrella, Petrone, Picardi,Pinna, Pinto, Piovano, Pirastu, Piscitello, Pi-stolese, Pittella, Piva, Poerio, Porro, Pozzar,Premoli,

Rioci, Rosa, Rosati, Rossi Dante, Ruhl Bo-nazzola Ada Valeria, Russo Luigi,

Sabadini, Salerno, Sammartino, Samonà,Santa1co, Santi, Scaglia, Scardaocione, Scar-pino, Scelba, Schietrama, Segnana, Segreto,Serna, Signorello, Signori, Smurra, Spado-lini, Spigaroli,

Talamona, Tambroni Armaroli, Tanga, Ta-nuooi Nannini, Tedesco Tatò Giglia, Tesauro,Tiberi, Tiriolo, Togni, Torelli, Taros, Treu,

Urbani,Valenza, Varaldo, Vedovato, Venanzettli.,

Venturi, Vernaschi, Veronesi, Viglianesi, Vi-gnola, Vignola, Viviani,

Zaocari, Zanti Tondi Carmen Paola, Zk-cardi, Zugno.

Sono in congedo i senatori:

Alessandrini, Cassiani, Delriu, Gava, Gonel-~a, Grossi, Nenni, PeIizzo, Pieraccini, RussoArcangelo, Tortora.

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16073 ~

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Risultato di votazione

P RES I D E N T E. Proclamo il risul~tato della votazione a scrutinio segreto me~diante procedimento elettronico suil:1'emen-damento 4.8, identico all'emendamento 4. 1:

SenatoIii votantliMaggioramzaFavorevoliContrani

:n Senato non approva

20410379

125

Ripresa deUa discussione

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 4.2, ,presentato dal senatorePazienza e da altri senatori, ,non accettat..)nè dalla CommissiOlne nè dal Governo. Chil'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti il'emendamento 4. 3, p:resen~tato dal senator,e Pazienza e da altri seJ1a~toni, ,identko 3!ll'emendamento 4. 9, presen~tato dàl senataIT'e Borsa:ni e da ahmi senatori,non accettato nè dalrla CommissiO'ne !OJèdalGoverno. Chi il'approva è pregato di alzarela mano.

Non è approvatG.

MeHo ai voH l'emendamento 4. 4, Ipresen~tato dal senatove Pazienza e da ahri sena~tori, tdentko aJll'emendamento 4. 5, prese[l~tato dal senatore Bergamasco e da aJltni se~natoiI'i, non aocettato nè dalla Commissionenè dail Govenno. Chi l'approva è pregato dialzare la Iffiano.

Non è approvato.

Metto ai voti il'emendamento 4. 6, presen~ ,

tato dal senatore Pazienza e da ahri sena~tO'ni, non aocettato nè dallla Commissione nèdal Governo. Chi ra,p,prova è prega'to ,di al~zare ,la Iffiano.

Non è approvato.

Passiamo alLla vota:z;ione d~ll'emendamen-to 4. 10, presentato dal 'senatore Modica e daaLtri senatori, 'sUiIquale è stata rrÌicniesta dal

6 AGOSTO1974

presoIìiNo numero di senatori :la votazioneI a sorut,inio seglreto.

B O R S A R I. Domando ,di parlare perdichiaraziOlne di VOltO.

P<

RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

~, B O R S A R I. Onorevoli caHeghi, nOliabbiamo mantenuto Il'emendamento 4.10perchè, a pa1lìte il fatto che 110,r:iteniamo giu-Sito, le argomentazioni delrelatore, aHe qua-li si è associato il rappresentante dell Goveir-no, non ci persuadonO' affattO'. Caso mai, sevi è un emendamento ohe andrebbe affronta~to nella sede ,indicata dal,relatore Segnana èil 4.7, non i,l 4. 10; infatti il 4.10 non fache r1petere in questa sede quel che abbiamogià detto aggiungendo ,iln Commissione il set-tore dell'edjJlizia (pubbLica 'residenma1e. Que~sta emendamento non vuole Il'esonero com~pleta dall'IV A per 1'opera pubblica, ma p:ro~

pO'ne sempLicemente di non applica,re l'au-mento così >come già stabilito per l'edilizia';;:UJbblica residenziale.

Non capisco Iperchè il trattamento di fa~

vO're per l'edilizia pubbHca residenziale fos-se compatibile con la na1Jura di questo de~creta, mentre non .dovrebbe esserlo per quall~to riguarda il setltore delle opere pubbliche.

Non voglio 'IìÌ!petere qui ItUltte le ragioni che

stannO' alla base di questa nostra richiesta:si tratta, in fin dei co.nti, di eliminare quellache altro non è .che una partita di giro, avu-ta presente la co.ndiziO'ne particolalJ:'e rn cuisi trovano gli enti lo.cali.

Votazione a scrutinio segreto

P RES I D E N T E. Comunico che i se-nato:d Colajanni, Bertone, Li V,igni, Maran~goni, Fusi, Pellegrini, Del,P.ace, Pi1rastu, Pe~luso, Valenza, Borsani, Sabadini, Mancini,AI1t:ioLi,BrUlni, BOlìracoilno, Bol1iI1li,Germano,Mingozzi e Bacioohi hanno ,richiesto che lavotazione surlil'emendamento 4. 10 slia fattaa sorutinio segrerto.

Indìco pertanto Ila vo.tazione a scrutinioseglreto mediante praoedimento elettronicosuLl'emendamento. 4.10.

(Segue la votazione).

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16074 ~

6 AGaSTa 1974332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ REsacaNTa STENaGRAFICa

Sono presenti alla votazione i senatori:

Abis, Aoeni, Adamoli, Albarello, Aroudi,Arnone, APiieri, Artioli, AiSisirelli, Attlaguilie,Avezzano Comes, Azimanti,

Baciochi, Balbo, Baldini, Ba:Jibera, Barra,Basadonna, Belotti, BeJ1gamasco, Berlanda,BeI1mani, BeJ1tola, Bertone, Bettiol, Biaggi,Bo, Boano, Boldrini, BoUini, BOJ1racdno,Borsari, Brugger, Bruni, Bufalini, Burtulo,Buzio,

CaoohioJi, CalamandJ1ei, Oalia, Callvi, Ca.netti, Carollo, Caron, Carraro, Oassarino,Catellani, CavalH, Cavezzali, Cebrelli, Cen~gaI1le, Chiaromonte, Chinello, CipelHni, Co~lajanni, Colella, Colleselli, Coppo, Coppola,Corba, Corrao, Corretto,' Cos'sutta, CO'sta,CroIlalanza, Cucinelli, CuratoJo,

Da,! Ca:nton Maria Pia, Dall Falko, Dalvlit,D'Angellos:ante, De Carol,is, ne FaileD, De Giu-seppe, Delila Porta, Dell NeriO, Del Pace, DeLuca, De Marzli, De Mattds, De Pont'i, DeSanctis, De Vito, De Zan, Di Benedetto, Di~Tl.alJ10,

Brmini,Fabbrini, Falcucci Franca, Farabegoli, Fer-

ma:rieJJo, Ferrallasco, Fient1a:ri,Ferruoci, Pi~lippa, Fo11ieri, FOI1ma, F1racassi, FUSii,

Gadalleta, Galante Gamrone, Galr'Olli,GattoEugenio, Gattoni, Gaudio, GenoV1ese,Germa-no, Giov:annetti, Girraudo,

La Penna, La Rosa, Leggieri, Lepre, Li~dni, Dirnoni, Li: Vigni, Lugnano,

Maderchi, Maffioletti, Mancini, ManenteCamunale, Marangoni, Marcora, Mari, Ma-riani, Marotta, Marselli, Martinazzoli, Marti~nelli, Martino, Mazzarolli, Mazzei, Mazzoli,Medici, Merloni, Merzario, Mingozzi, Modi~ca, Montini, Morlino, Murmura,

Niccoli, Noè,Oliva,Pacini, Pala, Papa, Pastorino, Patrini, Pa~

zienza, Pecchioli, Pecoraro, Pella, Pellegrino,Peluso, Peritore, Petrella, Petrone, Picardi,Pinna, Pinto, Piovano, Pirastu, Piscitello, Pi~stolese,Pittella,Piva, Poerio, Porro, Pozzar,Premoli,

Ricci, Rosa, Rosati, Rossi Dante, Ruhl Bonazzola Ada Valeria, Russo Luigi,

Sabadini, Salerno, Sammartino, Samonà,Santako, Santi, S.caglia, ScaI1c1aocione, Scar~

pino, Scelba, Schietroma, Segnana, Segreto,Serna, Signorello, Signori, Smurra, Spadoli~ni, Spigaroli,

Talamona, Tambroni Armaroli, Tanga, Ta~nucci Nannini, Tedesco Taltò Giglia, Tesau-ro, Tiberi, TiriO'lo, Togni, ToreJli, Taros, Treu,

Unbani,Valenza, Varaldo, Vedorvato, Venanzetti.

Venturi, Vernaschi, Veronesi, Viglianesi, Vi.gnola, Vignola, Viviani,

Zaccari, Zanti Tondi Carmen Paola, Ziccar~di, Zugno.

Sono in oangedo i senatori:

Alessandrini, Cassiani, Deriu, Gava, Gonel~la, Grossi, Nenni, Pelizzo, Pieraccini, RussoArcangelo, Tortom.

RisultatO' di vO'taziO'ne

P RES I D E N T E. iPirodlamo [Illrisul-tato della vOltaZiionea serUltIinio segrreto me~diarrte procedimento elettronico su'll'emelIlda-mento 4. 10:

Senatori votantiMaggioranzaFavorevoliContrari

Il SenatO' nan apprO'va

22411380

144

Ripresa della discussiO'ne

P RES I D E N T E .Passiamo allla vo-tazione deH'emendamento 4.7, presentatodal senatore Coppola.

C O P P O L A. Lo ,dtffiro.

P RES I D E N T E. PasSliamo ora al-l'esame degli emendamenti ai!tl'rurticoilo5. Sene dia lettura.

P I N T O, Segretario:

Aggiungere il seguente comma:

« L'aliquota iI1idotta del 9 per cento po:',evi~srta al :secondo .comma del11'aY'tfficolo78 del de-

VI LegislaturaSenato della Repubblic(J ~ 16075 ~

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

weto del P,resiidente del1a RepubbHca 26 OIt-tobre 1972, [1. 633, a palI1tJi've dall 10 geltlil1Jaio

1975, è portata al15 per iOento ».

5.1 PAZIENZA, NENCIONI, BACCHI, PI-

STOLESE, DE SANCTIS, BASADON-

NA, ENDRICH, GATTONI

Aggiungere il seguente comma:

« L'aliquota Lr,idotta del 9 per cento ipJ1ew-staal secOllldo ICO!11l1TI.addl"aJrtLcdla 78 del de-creto del PII'esidente della Repubb1ka 26 O't-tobre 1972, [1. 633, a partiJve dall 10 gel[1[1aio

1975, è portlata alI 16 per 'cento, ».

5.2 PAZIENZA, NENCIONI, BACCHI, PI-

STOLESE, DE SANCTIS, BASADON-

NA, ENDRICH, GATTONI

Aggiungere il seguente comma:

« L'aliquota Iddotta del 9 per oeTIltarp,I'eVli.-sta al secondo comma didl'a:rt1cOllo 78 dei! de.-cmto del Plt'esidente della Repubb1ÌJca 26 ot-tobre 1972, ill. 633, a partiJre dail 10 geniI1aio1975, è port'ata <tI 17 per oento ».

5.3 PAZIENZA, NENCIONI, BACCHI, PI-STOLESE, DE SANCTIS, BASADON-NA, ENDRICH, GATTONI

Aggiungere il seguente comma:

« L'aliquota ddotta del 9 per ,cento rp,I'evì-sta al secOlndo comma didl'a:rt1cdlo 78 del de.-omto del PII'esidente deHa RepubhLiica 26 ot-tobre 1972, [1. 633, a 'P'artilr,e daJl 10 giel[1[1aJÌo1975, è portata al 18 per oentO' ».

5.4 PAZIENZA, NENCIONI, BACCHI,PI-STOLESE, DE SANCTIS, BASADON-NA, ENDRICH, GATTONI

Aggiungere il seguente comma:

« L'aliquota Iddotta del 9 per aento pI'eVli-sta al secondo comma didl"aJrt1cOllo 78 deil de-areto del Rresidente deLla Repubb1ka 26 ot-tobre 1972, ill. 633, a partire dail 10 geltlil1Jaio1975, è pOiI1tataaJl 19 per oeiI1to ».

5.5 PAZIENZA, NENCIONI, BACCHI, PI-STOLESE, DE SANCTIS, BASADON-NA, ENDRICH, GATTONI

6 AGOSTO 1974

Aggiungere il seguente comma:

« L'aHquata [",ido1Jta del 9 per cento rpre'VIi-

'sta al secondo comma ddl"a:rticOllo 78 deJ de-oreto del PI'esidente deNa Repubblica 26 ot-tobve 1972, n. 633, a 'Partire dalla geIliI1aJÌo1975, è pOvtata al 20 per ,oentO'».

5.6 PAZIENZA, NENCIONI, BACCHI, PI-

STOLESE, DE SANCTIS, BASADON-

NA, ENDRICH, GATTONI

P A Z I E N Z A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P A Z I E N Z A. Onorevole RreSiidente,prenda la parola per ,ilHust'rare tutti li nostriemendamenti all'artJkola 5 del deareto~leg-ge, e oioè ]1 5. 1, :iil 5.2, Iill 5.3, i.J.5.4, LI5. 5 e ,LI5. 6.

Con ,l'articolo 5si dispone ohe la riduzioneal 6 per cento deLl'aliquota dell'iIl1iposta ,sulvalore aggiunto ,prevista dall'artkolo 78, se-condo comma, del decreto del Presidentedellla Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633,viene prorogata fino al 3J dicembre 1975.Per l'iinte1ligenza dei colleghi cdterrei oppor-tuno 'Dileggere brevemente l'articola 78 pervedere di che cosa stiamo, paI'lando.

L'articolo 78, primo comma, del decretodel ,Presidente della Repubblica 26 ottobre1972, n. 633, s'11:ll'IVA,riguarda la cessionee l'importazione dei prodotti alimentari cheerano esenti dall'imposta generale ,sull'entra-

I ta ai sensi deLle disposizioni in vigore alladata del 31 dicembre 1972 ,e \per li quali laaliquota dell'imposta Isul valore aggiunto èr,idotta all'l per cento \per gli anni 1973 e1974, al 3 'per cento per ,gli anni 1975 e 1976.

L'articolo 5 del decreto~legge ,prevede ditenere ferma invece al 6 per cento faliquo-ta dell'imposta sul valore aggiunto filno al31 dioembre 1975 \per i fini di cui al secon-do comma dell'articolo 7,8, nel quale si !par-ia di cessione e importazione di prodottitesS'iH di oui alla legge 12 agosto, 1957, n. 757e sUiocessive modifkazioni e si dice ohe pergli anni 1973 e 1974 [l'aliquota del 18 percento viene portata al 9 rper cento e quelladel12 per ,cento viene portata al 6 per cento.

VI LegislaturaSenato della RepubblilO ~ 16076 ~

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 6 AGOSTO 1974

n nostro emendamento, per quanto rigua7-da la riduzione all'l per cento dell'aliquotadell'IV A per ,i generi alimentari ~ di cui

all'articolo 5~bis ~, intende prorogare la ri~duzione fino al 31 dicembre 1976. È unemendamento che riguarda un arco tempo~rale più vasto; si aggiunge praticamente unanno senza che se ne abbia a riparlare adistanza di breve tempo.

Lo stesso dieas-i per ila ,riduzione del 3 percento deU'al\iquota IV A prevista da1l'articolo2 della legge 23 dicembre 1972, n. 821, chepure ~ntend\iamo prorogare al 31 dicembre1976. Dove invece i nostri emendament,i vell-gemo ad avere una portata ,innovativa ri~spetto alla ,tematiea del disegno di legge diconversione (da qui anzi una graduale esca~laliondel 16, 17, 18, 19 e 20 'per cento) è I

per un aspetto che potremmo definire tecni-co se non avesse anche notevo1issima impor-tallZaeconomica. Cioè l'articolo 78, seco'}-do comma, riguarda le cessioni e le impor~tazioni dei prodotti tessili di cui aHa leg'~ge 12 agosto 1957 e riduce per il 1973~74al 6 per cento l'aliquota del 12 per ce;;,-to e al 9 per cento ,l'aliquota del 18 per ce'1-to. Con l'arNcolo 5 del decreto-legge si sta-bilisce che la riduzione al 6 ,per cento èprorogata al 31 dicembre 1975. Non si ,par-la più di alcuna riduzione per l'aliquota del18 per cento che ,era ridottaa:l 9 per cento.

Avviene ,però che rper effetto dell'artico~lo 1 del decreto~legge raliquota del 18 percento è stata portata al 30 per cento. Sitratta dell'aliqruota dei beni cosiddetti vo-:uttuari e di ,lusso.

Se non modifichiamo adesso rarticolo 5,avremo questa sprQPorzione neil campo dei

tessili: mentre il legilslatore riteneva nel1972 (cioè un anno e mezzo fa) che tutti i

tessili fossero meritevoli di particolare COD-siderazione, tamto da giovarsi de.lla riduzione

aLla metà sia per ,l'aliquota deH 12 per cento

che per queHa deil 18 per cento, a causa di

una ventata di demagogia dell pacohetto fi-

sca'le che stiamo esaminando, mentire la ifi-duzione dell'aliquota dal 12 al 6 per cento

viene mantenuta ~ e noi proponiamo di

allargare solo ,lo spazio deil mantenimento ~

quella del 9 per cento cessa come agevoh-ZlOne ed allora si passa all'improvviso dal 9al 30 per cento.

La norma contenuta nella tabella B alle-ga ra all' l VA ngmi:rda i tessuti' di vicuna,dI cammeliJo, di cachemir; prodotti per l'ab~bigLamento confeziona,ti in tutto o in par~e

, prevalente con tali tessuti; tessuti e confe-

7ioni per l'arredamento detti kelim o kilir'l.sc!wmacks o soumak, karamanie e simili:forse arazzi tessuti a mano o fatti all'ago:forse tappeti e guide fabbricati a mano orl~gin ah ,dell'DI'lenite, dell'Estremo Oriente odel Nord Africa.

In Commissione è stato obiettato, semprecon facilità di a,rgomentazionri di getto chepOI mancano di profondità, che il ,lavoratorenon porta il tessuto dI vicuna o di cammello,ne SI giova del tessuto di kelim o delle kara~manie. Ma è stato risposto da parte nostrache esistono mvece deJile fabbriche ahamen-te speoializzate, altamente qualificate, ,spe-cie nel Mezzogionno d'Italia, che assorbonomanodopera nella ,lavorazione di questi Ites-suti. Quindi dire che il lavoratore non pOlltail cappotto di cammello è affermazion~priva di 'rilievo quando noi intendiamotutelare i lavoratori che fabbricano qu('~sti cappotti di ,cammello o Iavorano que-sti tessuti pregiati. Si tratta di tessutiche lji) legislaltore fino ad un anno e mezzofa ha ,nitenuto di 'Privilegiare 'riducendo ametà l'aliquota, dal 18 alI 9 'per cento. Ades-so quale peccato hanno commesso questiprodoÌÌii 'per essere, a distanza di un annoe mezzo, così mortiHcaiti, tanto da passaredal 9 al 30 per cento? Questi 'prodotti, linfat-ti, non passano dal 18 al 30 per cento, oioènon hanno un'inaspJ1imento di aliquota del12per cento, ma vengono ad avere addinit-tura un inaspr,imento del 21 per cento. Inun momento in cui il costo del denaro è inaumento, il costo della manodopera è ,in

aumento, il costo dei 'traspollti è in aumento,l',imposiz,ione indiretta è in aumento, l'iimpo-sizJione dilreMa è ,in aumento, nel momentoin' cui il GoveJ1no intende fare in questa ma~niera ,la Iotta aH'inflazione, noi:, andiamo acaricare su ,industrie benemerite, perchè al-tamenite qruaHfricate, un ulter;iore 21 per cen-

VI LegislaturaSenato della Repubblir (J ~ 16077 ~~

6 AGOSTO1974332" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RFSOCONTO STENOGRAFICO

to,: sligni£ica partarle a:lla chiusura, s,ignifi~ca pa:rtarle al falHmenta.

La nastra non è saltanta la preacoupaZJia~ne tecnica di conreggere una dtSipadtà cheap:pare a prima Vlista tra il passaggio' dal 18al 30 per cento, per una gamma di pradottie il passaggio' dal 9 ail 30 Iper cento, per al~

t'l'i, ma è anche la rpl1eaocupaziane di ren~dere giustizia a pa:rtJicoilari Inastre ,industrieche intendiamo' difendere.

Data ,la scadenza deltl'agevalaiione ddlaaliquata ridatta, prevista per i tessuti in ca;]~siderazlione d~lla C1ìisiohe attraversava e art-trave:rsatuttora questa settare di alttliviÌtà,nan a'ppare sopportabHe li,lsalta cantrJbutivada,l 9 al 30 per cento cui dovrà soggiacereil comparto dei ,tessuti' pregiarbi e ciò pro~prio in considerazione della cr,isi che at1Jra~versano a'artigianato e le ItnduSltrie minar,iche tradizionalmentetn Italia si ,interessano'di questa praduztone; non appare giusrt:ifi~cata una diversità casì aocentuata di tratta-mento, anche perchè ,la legge per Ila ,riSl1Jrut~turaziane delle industrie !tesSlilli nan ha fat-to nè fa alcuna discdmimazione tra i vruni tipidi prodot1:!i.

Canfidiama che l'Assemblea voglia canside~rare con ,la davutaaittenziOlne LInastro' emea-damenta essendo' essa diretta a tutelare dell[ecategorie tradizionaLi di naSltni 'lavaratori au~tanomi. Vorrei praprio che i,l Senato, desse fj~duaia a quest'i nast'ni lavoratori autonami,ma avremo, oocasLane di lìitO'rnareicn seguitasuN'argomenta.

P RES I D E N T E. Invi:ta la Commris~sione ad es:prlimere ill palrere sugLi emenda~mentii in esame.

S E G N A N A, relatore. OnoJ:1evoleP<re-sidente, onorevoli senatori, deva lpul'trrappaesprimere parere contraria sugli emenda~menti 5. 1, 5.2, 5.3, 5.4, 5.5 e 5.6 perchèritengo ohe Ita'le prurere lìientri neLla ,logicadel provvedimento,. Praticamente si var,reb~be che non scattasse l'alliquata deil 30 percento, per i tessuti casiddetti di 'lussa e chesana previsti nella 'tabella B. Ora, è evidenJteche in questa casa nan possa che esprimereparere contraria.

DIscussioni, f. 1217.

P RES I D E N T E. InvÌ<ta ,tI Gavemoad esprimere H pa!rere.

S C H I E T R O M A, Sottosegretariodi Stato per il tesoro. Sona contrraTio perle ragian~ espvesse dal relatare.

P RES I D E N T E. Metta ad voltil'emendamento' S. 1, piresentato dal selllata'rePazienza e da altri senatori. Chi ,la approvaè pregata di alzare la mano'.

Non è approvaLt).

Metta ai vOlti l'emendamento 5. 2, presen~iato, dal senatare Pazienza e da altri ,sena~tori. Chi l'apprava è pregato di alzare Jamana.

Non è approvato.

Metta ai vati >l'emendamento' 5. 3, presen~iato, dal senatare Pazienza e da altri ,sena~:tori. Chi l'approva è pregata di alza,re ila ma-

no'.

Non è approvato.

P A Z I E N Z A. Riti'I1iama gli emenda~menti 5. 4 e S. 5.

P RES I D E N T E. Me1ta ai votil'emendamenlÌa 5.6, ,presentata dal senatorrePazienza e da altri senatari Chi 1.0 approvaè pregata di alzaTe la mano.

Non è approvato.

PassiaiIlla agLi emendament'i presentati ail~l'articola S~bis. Se ne dia Ilettura.

A L BAR E L L O, Segretario:

Sostituire tl pnmo comma con tl seguente:

({ La ,dduzione alH'l per oento de11'ahquotadella imposta sill. valore agg~unto previstadal,l'articola 78, Ipdmo comma, del decretadel Presidente dellila Repubblica 26 ottoblie1972, n. 633, è proragata al 31 diiOembre1976 ».

5~bis. 1 PAZIENZA, NENC:'ONI, BACCHI, PI-

sTaLEsE, DE S'\UCTIS, BASADON~

Ne'\., ENDRICH, GATTONI

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16078 ~

6 AGOSTO1974332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Sostituire il secondo comma con il se~guente:

« La 'riduzione del 3 ~er .cento deill'atl,iquotaIV A previ,sta daM'rurt:kolo 2 deLla legge 23dioembre 1972, Ill. 821, è prorogata al 31 di~oembre 1976 ».

5~bis. 2 PAZIENZA, NENCIONI, BACCHI, PI~

STOLESE, DE SANCTIS, BASADON~

NA, ENDRICH, GATTONI

P A Z I E N Z A. Signor PreSl1dernte,gliemendamenti da noi presentati a questo arr~iicolo si 'intendono già i1lus1Jrati.

P RES I D E N T E. IlllVl~tOla Commis~siOlne ed ill Governo ad esprimere ill pareresugh emendamenti ,in esame.

S E G N A N A, relatore. Parere COIll~trario su entramb~ g,1i emendamenti.

S C H I E T R O M A, Sottosegretariodi Stato per il tesoro. ,Parere contrario.

P RES I D E N T E. Metto ai vo.til'emendamento 5~bis. 1, Ipresentato dal sena~tore Pazienza e da a1tri senaJtori. Chi 11'ap~prova è pregato di alzare rIa m~lJllo.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5~bis. 2, ipre~sentato dal senatore Pazienza e da altri se~Illatoni. Chi l'approva è pregato di alzare lamalllo.

Non è approvato.

Pass,iamo agli emendamenti presentati al-l'articolo 6. Se ne dia Ilettura.

A L BAR E L L O, Segretario:

Sopprimere l'articolo.

6.1 PAZIENZA, NENCIONI, BACCHI, P!~

STOLESE, DE SANCTIS, BASADON~

NA, ENDRICH, GATTONI

Al primo comma, primo capoverso, dopala parola: «donnola» aggiungere le altre:« caimano, struzzo, airone, ed ogni altra pel~

le, pelo, zanna o penna di animali esoticirari ».

6.10 DE FALCO, SEMA, MARANGONI

Al primo comma, dopo il secondo capo-verso, mserire tl seguente:

« al n. 6) dopo le parole: "o di autorinon viventi" sono inserite le altre: "adesclusione delle xilografie, incisioni, lito~grafie; " ».

6.16 BORSARI, BRUNI, BORRACCINO, MA-

RANGONI, POERIO, PINNA

Al primo comma, sopprimere il secondocapoverso.

6. Il BORRACCINO,BORSARI, PINNA, MA~RANGONI, FABBRINI, POERIO, DEFALCO

Al primo comma, sostituire il secondo ca~poverso con il seguente:

«Al n. 14) dopo la parola: "estratti" so~no aggiunte le seguenti: "cosmetici, ,esclusisaponi, den-tM'llid, e rtutti :iprodotti pelt' l"i<gie~ne e ,la rp.uli7Jiadel cOllpa" ».

6.2 PAZIENZA, NENCIONI, BACCHI, PI-

STOLESE, DE SANCTIS, BASA~

DONNA, ENDRICH, GATTONI

Al primo comma, al secondo capoverso,dopo la parola ({ del COllpo)} aggiungere lealtre: «,i""i compresi queLl:i per 'i carpeMi ».

6.8 FARABEGOLI

In via subordinata all'emendamento 6.1,

al primo comma sopprimere l numen 23),24), 25) ,e 26).

6.3 PAZIENZA, NENCIONI, BACCHI, PI~STOLESE, DE SANCTIS, BASADON-

NA, ENDRICH, GATTONI

Al primoe 26).

6. 17

comma, sopprimere inn. 25)

BRUNI, BORRACCINO, BORSARI, POE~

RIO, PINNA, MARANGONI

Senato della Repubblica ~ 16079 ~ VI Legislatura

332" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Al primo comma, al n. 25), aggiungere leseguenti voci: «apparecohi 'dCfWetnJtli,am.checombinati COin UJIl appareochio di 'regli,s-ura-zionee di ,rilpTodUZJione deil suono; per ~amdio diffuslÌoil1e; combinati per giradischie/o pe:r gir3.D!as-uri (v.d. ex 85.15/A.III-b-3) ».

6. 15 IL GOVERKO

Al primo comma, sopprimere il n. 26).

6.4 BERGAMASCO, BROSIO, BALBO

In via subordinata all'emendamento 6.4,sopprimere il numero 26) ed aggiungere, il1fme, il seguente comma:

«Per i su;ppor,tidi suono per appar,ec-chi della voce n. 92'.11 o per registrazionianaloghe: dischi, cilindri, cere, nastri, fili,film, eccetera, prepamti per la registrazioneo registrati; matrici e forme galvaniche perla fabbricazione dei dischi (v.d. 92.12) l'ali-quota dell'imposta sul valoI'e aggiunto è sta-bilita nella misura de~ 18 per cento, esclusii dischi ed i nastri di musica classica, sin~fonka e folkloristka ».

6.5 BERGAMASCO, BROSIO, BALBO

Sopprimere il numero 26) ed aggiungere,in fine, il seguente comma:

«Per i suppol1Ì1idi sUOlnoper apparecchidella voce n. 92. Il o per ,regis1J:mzioni ana-loghe; dischi, Cii1incLri,cel1e, naSi1mi,fiJm, fili,eocetera, preparati per laJ:1egistrazione o Ire-giistrati; matrid e forme ga~valllkhe per Ilafabbricazione dei dischi (v.d. 92. 12) l'aliquo-ta delnmposta sul valore aggiunto è stabi-lilta nella misura del 18 per cento ».

6. 7 COLELLA

6 AGOSTO 1974

Al primo comma, numero 26), seconda ri-ga, sostituire la parola « ,eccetera» con le al-tre «e s,imilari ».

6. 14 IL GOVERNO

Al primo comma, sostituire il n. 27) conil seguente: «27) gin e acqueviti esclU5equelle da vinacaia ».

6. 12 IL GOVER..1\;fO

Al primo comma, al numero 27), dopo laparola: «vinacce» aggiungere le altre: «non-chè di frutta ».

6. 6 ZANON, BRUGGER, FILLIETROZ, SCAR-

DACCIONE, NOÈ, CIRIELLI, PORRO,

TREU, D'ANGELOSANTE, BERGA-

MASCO

In via subordinata all'emendamento 6.17,agglungere, zn fzne, zl seguente comma:

«L'aliquota per le seguenti voci è eleva-ta al 18 per cento:

25) fonografi, apparecchi per dettare edaltri apparecchi di registrazione e di ripro-duzione del .::uono, compresi i giradischi, gi-rafilm e girafili, con o \senza lettore di sruo.no; appareochi di registrazione e di ripro-duzione deUe immagini e de~ suono in te-levisione, mediante processo magnetico (v.d. 92. Il); altre parti, pezzi staccati ed ac-oessori degli stessi appareochi (v. d. 92.13);

26) supporti di suono per arppa'recchidella voce n. 92. Il o per regi,strazioni ana-loghe; dischi, c1lindri, cere, nastri, mm, fili,eccetera, preparati per la l'egistrazione o re-gistrati, matrici e forme galvaniche per lafabbricazione dei di~ohi (v. d. 92. 12). ».

Al primo comma, al n. 26), dopo la paro- 6.19la: «dischi », inserire le altre: «esclusi ti di-schi dimuska olass~ka ».

6. 18 CIPELLINI, DE PONTI, BuzIO, VE-NANZETTI

Al primo comma, al numero 26), secondariga, sopprimere la parola: «eccetera ».

6. 13 BORSARI, PERNA, VIGNOLO,MINGOZ-ZI, CAVALLI, MADERCHI, GIOVAN-NETTI, BORRACCINa

BRUNI, BORSARI, MARANGONI, BOR-

RACCINO, PINNA, POERIO

Dopo l'ultimo comma aggiungere i se.guenti:

«Le voci di cui ai numeri 22, 23, 24, 25e 26 sono escluse dai previsti aumenti sedestinate all'uso di scuole elementari e me.die, di ospedali e di istituti di ricerca e co-munque destinate a scopi scientifici e peda-gogici.

VI LegislaturaSenato della Repvbblica ~ 16080 ~

6 AGOSTO 1974332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Sono altresì esclusi dagli aumenti i con.sumi di metalli e di minerali, i fossili, gliinsetti, i pesci, gli animali conservati o im-pagliati, gli scheletri, gusci e altre parti dianimali che siano destinati alle raccolte dellescuole di ogni ordine e grado, alle universitàed agli istituti di ricerca e comunque impie-gati a scopo di studio e pedagogici ».

6.9 BORSARI, PIOVANO, ,PAPA, PINNA

P RES I D E N T E. AvveI1to che femen-damento 6. 12, testè letto, sostituisce l'emen~damento già presentato sempre dal Governoe portante lo stesso numero, inteso a sop-primere, al primo comma dell'articolo 6, ilnumero 27).

P A Z I E N Z A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P A Z I E N Z A. L'emendamento 6. 1 ten-dente a sopprimere l'artkolo contiene so~stamzialmerute l'ellJ.u[)jaiazionedi una ,tesli chenoi riteniamo Ipregiudizia'le, 'testi che del Ire~sto ho già avuto J'onore di esporre lin occa-sione deUa discussione generale. Ci mifac-dama, :imaltre parole, alla ser:ietà, pelTlo me~no presunta, delle Ileggi che sono a base del-le nostre istiltuz:iaIlli. Fra queste vi è la legge~delega 'la quale dava al Governo ,la delegadi individuare determinatli beni ai fJni dellatassazione con le al1iquote differenZJiate. La

~egge-delega inoltre stabiliva, aill'atrticolo 5,n. 3, che l'aLiquota per nVA era dei 12 percento, che doveva I1iduI1sial 6 per cento peri beni di pI1ima necessiltà e 'peri prodottiagriwli ed ittioi e che doveva elevaI'si al 18per cento per beni e servizi determinaJti inrelaZJione aHa natUlra dei bisogni cui sonodestinati. La legge-delega diceva che per be~ni di prima neoessità s'intendevano i benialimentari di comUlne consumo, l'acqua, ilgas, l'energia elettrica 'per uso domestko, i

.prodotti brmaceutioi, li s3iponi comuni Nel-la delega al Governo era assegnato il com-pito, sentita la Commissione parlamentare,che si è intrattenuta lungamente sull'argo-mento, di individuare quali fossero questibeni e servizi determinati che dovessero

s(',Qntare la maggiore imposta del 18 percento e si disse che si trattava di beni diconsumo voluttuario.

Noi sos,teniamo che, avendo il Ilegislatoredelegcmte assegnato un compito alI Governocon determinwte 'plfocedure, essendo stato lin-vesHto i,l Parlamento attraverso Ila Commis-sione dei trenta deU' esame deLle pTopostegovernative, avendo ampiamente dibattutola questione, al fine della creazione dellatariffa che è ail:legata alI deoreto del Presiden~te della Repubblica che istituisce l'IVA e"essendosi inseriti alla tabella B i prodottisoggetti all'aliquota del 18 per cento (pie-tre preziose, lavori in platino, oggetti inporcellana, pelli da pellicceria, eccetera),con il decreto~legge in esame sono statefatte almeno due grosse violazioni: la pri~ma è quella della variazione dell'aliquotapercentuale che il Governo non avrebbepotuto fare nemmeno sotto l'impulso del~la necessità e dell'urgenza, ammesso e nonconcesso che di necessità e di urgenza si trat-ti. Infatti per la variazione delle aliquote aln~

dava rispettata la Iprocedura prevista da:lllalegge-delega che imponeva 'Un bie[))nio bia:n~

co pl'ima eLi porre mano alI 6tocco deLlea,liiquote. Una seconda e 'Più fl3!grante VliOlla~zione è contenuta nel<l'3!rticolo 6 di cui chie~diamo la soppressione Iperchè non ci fa vdominimamente la demagog,ia di chi pretende,attraverso l'articolo 6, di ,inrroiitalre chissàqual,i cospicui gettlitifascaM.

Abbiamo già dichiamto il nostm scettici-smo ,in argomellltosos<ienendo che quanto piùsi dnoide su questi consumi volutJtuari con3'Hquote aspre, tanto minore sarà H geittd.to

. tributario pn~plìio perchè si tratta di COIl1~sumo voluttuario: del consumo voJUJttuaI:dosi può fare a meno, così quando :noi andiamoa colpirlo linasprendane pesantemente il co-sto, perr la legge economica della domanda eddl'offer,ta abbiamo una contraZJione delgettito e non abbiamo !i vanltaggi che 1<1re-la10re ed il GoveI1no si :rilpromettoillo, stan~do ai loro linterventi ,iinCommissione.

Si tratta a'Uora di una violaZJione di ,legge(che Itra l'a!ltro 'potrebbe essere portata consuccesso innanzi alla Cavte costiJtulJionale daicontribuenti quando daNa discussione si pas-

Senato della Repubblica ~ 16081 ~ VI Legislatura

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 6 AGOSTO1974

sasse aH'approvazionee quando questa inesame diventasse legge dello Stato). lnolt<requesta 'legge pot'rebbe essere catalogata co~me l'evidente prova di IÌincapadtà di Ulno Sta~,to che cont,raddice se stesso, perchè pochi

mesi fa introduce nella tabeHa determ1natibeni e ,in quel moment~ consuma la suasce1ta dicendo quali beni sono da conSlidera~re voluttuari e quaM no, e a distanza di runanno e mezzo modific~ 110.tabella e v,i 11n~traduce altri beni.

Abbiamo riprodotto, punto per punto,questa istanza di soppressione e ,la nostra di~ScusSl10ne in Aiula si articolerà sul presuppo-sto che per provare -la giurididtà deill'tinclu~sione nella tabella di Ulna voce merceologicasia necessario Iprovare, e forse domani lo sa~rà mnanzi alla Corte oostituzionale, che ildecorso di un anno e mezzo ha inciso Jtal~mente nel commercio di qud bene dal Iren~derlo voluttuario, quando un anno e mezzoprIma non lo era. NOI attraverso questo fi.lane logico svilupperemo le nostre tesi pUt1~io Iper punto sulla tariffa. Basta qui enun-ciare i disdhi che non erano consideratibene di lusso un anno e mezzo fa, mentre lovengono considerati oggi. Bisognerà dimo-strare quindi di fronte a1la Corte costituzio~naIe qualle fattore durante. un anno e mezzoha mutato la fattispecie meI'ceologica, fa.cendo diventare voluttuaIiio un bene che unanno e mezzo fa (ris'Pettando tutte le pro~cedure e con >la profondÌità di dibatHto vo-luta daUa legge) il 'legislatore non ha nite~l1uia essere volut1Juario.

Non è una giustificazione valida quella dellgetilito fiscale. Aggiungerò che vi 'poteva es~sere addirittura in teoria ~ in questo mo-

mento ne parliamo sOllo Iiln teoria ~ una

nuova impos:izione; v,i poteva essere la orea~zione di nuovi cespÌiti, di nuov'e impoSlte. Viè stata ad esen1ipio ,l'una tantum sugU auto-veicoli che s.icuramente è una nuova im'Po-sta che si inse:risce nel castello Hsca'le, nelladforma trihuta'nia, nel qruadro £iscaIe fOlfsesenza turbarJIo g11UJridicamente. Ma quandoinvece andiamo a Irimaneggiare delle vociche un anno e mezzo fa avevamo def,inito,Governo e Parlamento insieme, attraver~so studi, esami, discussioni apiprofondilte per

incLudere questo o quel bene alla tabella Bdella tariffa, tin que'l momento abbiamo an-che clrea<to de1le legittime aspettative negli)imprenditori. Si 'tratta di 'Piccoli IÌJillprendi-tori, come al soLito: ,lavoratori autonomi, ar-t'igiani, categor1ie indifese, di queHe categorieche non faDino gola sindacalmente, ca:tegoIiieognuno. delle qua<1i vive chiusa nel propriogiardino, che non sono orgranizzate, iChe vi-vono allo stato brado e che noi invece col-piamoindiscrim1natameJlJte. Così quando in-seniamo nuove merai nelle voci tariffariecomprese in un elenco ben preciso.

Vorrei che i colleghi iI1i,HeHessero di fronteaHa propria coscienza, con se stessi, su checosa è mutato caso per caso, numero 'Pernumero della tariffa ,in merd, che un annoe mezzo fa il 'legislatore ha ritenuto esseremerci normalmenrte assoggettate a:l:la norma~le aliquota e che ,invece oggi sposta da unaalilquota all'aMifa, prOlpmo nel momelllto lincui Sii è inasprita :l'aliquota del 18 'Per centoportando1a al 30 per cento. Ripeto, vorreiche i colleghi riflettessero merce per merce,voce per voce, Iperchè si t'ratto. di problemigravissimi di categode che al fisco darannoun gettito molto basso, tanto [Jiù bassoquallito più forzeremo l'aliquota; porteremodilstJJUzione e roiVina in categorie economicheche oggi pagano 11 12 per cento e che a't~traverso manipolazioni quanto meno infi-ciate da gravi sospetti di illegittimità, an-dnmno a pagare il 30 per cento con un ag~gravio del 18 per cento; in categorie t:radlÌz,io-na1i che campongOlllo un 'tessuto economicoche ci v,iene invidiato all'estero e ohe è fontemolto spesso di richiamo turistico, turismoattraverso il quatle potremmo avere ben mag-g,iori entrate di quelle modestissime che siripTopone ill Governo e che non d sarannose mante1:'remo delle a<liquote così alte...

ASS I R E L L I. Se salta ,}'economia,tutto ciò andrà peggio!

P A Z I E N Z A. Così non si salva l'eco-nomia, ma S'i fa soManto demagogia! Infat-ti sii dd'Struggono intere categorie sociaLi equando queste saranno distrutte certalillentenon potranno pagare le tasse e non potranno

Senato dellu Repubblica ~ 16082 ~ VI Legislatura

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 6 AGOSTO 1974

più dare un gettita, perchè andrallllla proba-b~lmeIl\te a far paJrte dell'assistenza pubblica,andranno ad ingrossare la beneficenza pub-blica senza alcun sollieva per il'eranio e conla sicura coscienza da :parte nostra, cioè dapal'te di chi approverà l'articolo 'l1.el,lasuaattuale formulazione, di aver complliuto delleclamorose ingiustizie.

D E F A L C O. Domando di panla:re.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

D E F A L C O. H nostro emendamenta6. 10 tende ad aggiungere alcune voci di pel-Hcce pregiate o peUi alla tabella B. In pro-posita acconre f3lre alcune 'precisazioni.

Alla tabella B, alHegata alI decreto del Pre-sidente della Repubblica del 26 attobre 1972,n. 633, bisogna aggiungere alcune pe11i e pel-Licce pregia te da c01tpire con il'aliquota deJl30per cento. La Commissione ha già modifka-{a in Iparte Ilatabella B, ,includendo altre pel-li e pellicce. Ad esempia ha sostituita la di-

Presidenza del Vice Presidente

B RUN I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B RUN I. Signor P,residente, onOit'evoHcolleghi, l'emendamento 6.16 :tende ad esclu-dere dall'aumenta le OIpere d'arte che hanna,la possibilità di essere l1iprodotte ,in più co-pie e cioè le xJi,lagrafie, le incisioni e le Hto-g'lrafie.

Perchè proponiama questo? Perchè pen-Siiamo che infierire con un a1Jteggiiamento,che non pos~iama condÌ\l1idere, su UIll tipodi prodOltta che non aggrava assoJutamentela nostra bilaJncia dei pagamenti in quantotutta la vita oulturalein questo campo testi-monia semmai la c3lpacità di esportazlianedei nostri al1tist,inelmercata europea e mon-

zione « visone selvaggio» can ,la pa1'olla « vi-sane}} ohe comprende ogni specie di visone,

ha incluso la volpe argentata, il Pekan, lavolpe bianca, il ghiottone, la soimmia, loscoiattolo, l'orso bianco e la donnola. Il no-stro emendamenta propone di aggiungere &1-,TIre'peUi e pellicce a paJrti eLi esse e ]le rela-tive confezioni e 'precisamente: «caimano,struzzo, airone, ed ogni altra pelle, pelo, zan-ma o penna di animaliesotlici rari ».

U nostro emendamento vuole evitare !f'discr~minazioni fiscali che 'si potrebbero ape-'rare su pdH e pelHcce, lasdandO'le esenti daltnibuto maggiore prev;isto.È ovvio che quan-to noi proponiamo si IrMenisce ad articoH dilusso e di gran lusso e come ItaM, secondola nostra proposta, vanno indusi nella ta-beNa B e colpiti con l'aliquota del 30 percento, anche per un motivo fondamentale diperequazione ,tributaria, per non avvantag-giare ciaè queste pelh, :pellicce a penne ozanne che si3lno nei confronti di quelle chesono già state incluse nella tabella B, siaqueUe che già ne facevano parte sia quelleche poi la Commissione ha incluso.

ROMAGNOLI CARETTONI Tullia

dli.a1le,non connisponde a nessU!no degH obiet-tivi che ci si è proposti con l'aumento dell'ali-quota della tabella B del decreto n. 633 dal18al 30 per cento, ed è un Itipo di prodotta chenel corso di questi ultimi venti anni ha con-sentito ~ se non vogli3lmo essere totalmentesordi agli asrpetti cuI uU!ra:He umand ohe unemendamento di queSito genere presuppone

~ di avvicinare aLl'arte ~ che non sia quel-la della cartolhna :iUustrata ~ masse notevo-li di lavoratori generalmente esclusi propI1ioper l'elevatezza dei prezzi da aJItIìi tipi diopere ,d'arte, siano dipinti ad aHa, siano scul-tUlre o quaIunque altra forma di espressio-ne artis.tica.

Dirò di più. Nel corso di ques1:i 3Inni dallenostre scuolle specia:lizzate sono usciti gio-vani ,incisori, xiÌlografi, litograJfi che harruno

.:)enato della Repubblica ~ 16083 ~ VI Legislatura

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 6 AGOSTO1974

prodotto e venduto direttamente lIlel tentati~va di rompere uno schema condiz:ionato dalmondo chiuso dei mercati dell'arte, per cer~care di avvicina/re Je masse po:polari, i lavora-toni aUe espressio[jji ar,tistiche che queste for-me di riproduZJione consentono. Si deve an-che tener presente che li produttori di x.ilo-grafie, dii litografie, oh're ohe di incisioni edacqueforti, sono, per i mezni di d'Produzioneusatli, alr'tigiani di altissimo IiveUo che sonoancora collegati ad una teonica di stampache ha secoH di esperienza aHe spallle e ohenon riguarda attività di carattere industniale.Proprio per questa ragione, onorevo,li colle~ghi, abbiamo esc1uso dall'emendamento unaarltra forma di Diproduzione, Ja 'serigrafiia,che permette espressioni aiI1tistiche di ahis-slimo liveHo ma che è oggi largamente usataanche daU'induSltria.

Pensiamo pertanto che questo emenda-mento trovi accog1imento nei colleghi dellamagglioranza. Il suo aspetto culturale infattiè evidente; quanto aLl'eventuale differenzadi entrata deH'IV A, essa sarebbe Itale da noncompensare le difficaltà che si creerebberoad un mercato che da ogni pUlnto di vi'sta,s,io. per colo,ro che producano ohe per co,lm'oche consumano, abbiamo ,interesse che II:'Ì~manga ai ,hve1li attuaili.

L'emendamento 6.17 e :i,l 6.19, che abbia-mo presentato 'Ìin via subardina.ta, Sii ,riferi-scano alle apparecchiature per rIa riproduzio-ne di suoni e ad apparecchiature co,nnesse.~nche qui ,le motivazioni si ricallegano faairl-mente al discorso ohe ho fatto per l'emenda-mento precedel1lte. Ci pare iÌnfaJtH eccessivoca1pire con Uln'ahquota del 30 Iper cento que-stli prodotH. Itl cancetto di lusso è intima-mente legato al co,ncetto di élite, alla diffti-coltà con oui si può fare usa e si può aoce-dere a cert,i prodotti. Come sii può pensaredi colpire con un'IV A del 30 per cento pro-dotti che sono di così larga diffusrione, a1ivello di massa, quali i dischi e li nastri chemilioni di giovani aoquistano ogn1Ì gionno?

Non è il caso di dire che Sliamo tributM'iverso l'estero di quest1i pradotti; nOln spettaa me in questa sede fare i nomi delle dMtee deille società, dei gruppi lindustriali che inItalia producono questa materiale; e mi siaconsentilto di diJre che lo producono anche ad

un liveNo più che dignirtoso. (Interruzioned'el senatore Ricci).

Credo di dover affermare, come mi è parsoanche di sentire da altri settori di questoramo del Padamento, che se conveniamo. diescludere i dischi dall'aliquota del 30 percento, è fuori di dubbio che dobbiamo esclu~dere anche i nastri.

Onorevole Sottosegretario, oggi un discodi musica classica a 33 giri costa 5.500~5.800lire; colpito dal 30 per cento, faccia lei ,ilconto e veda a quanto arriva. Nello stessotempo lo sltesso brano di musica classica ,in-OIisosul naSltro costa 3.300 llilre. Perchè dob-biamo escludere Il'uno e ,includere ,l'altro?A questo 'punto, se lei conviene con noi sulfatto che non si può calpire Ulnprodotto cheinteressa sopratutto i giovani (penso che igiovani che ascorltano la musica non Siianoquelli che vanno a mettere le bombe sui tre-ni, tra ra,ltro), non possiamo non conoludereche non si debbano colpire gLi'Sltrumenti concui si usano questi naS/tIli: non si può col-pke nè il giradischi Inè lillmangianastri. ÈUlna imposinione 1nutile, lingiusta, eccessli.va,ohe non colpisce un consumo di élite macaLpisce proprio queHa parte della popola-zione prevaJlentemente costitUlita da gliovani,che meriterebbero un momento di medita~zione.

Per questo chiediamo ,la soppressione e invia subordinata la riduzione dell'aliquotaal 18 per cenlto.

BaR R A C C I N O. Domando di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

.\ B O R R A C C I :N O. Signor Presidente,onorevoli colleghi, iUustrerò l'emendamen-to 6.11, che tende a sopprimere il secondocapoverso del primo comma dell'artico.lo 6,dove sono state aggiunte le parole: «cosme~tki, esclusi saponi e dentiErici ». Noi dob-biamo osservare che questo provvedimentoandrà a danno deUe attività del settore, per~chè viene frenata un'attività economica chefin qui si era presentata producente; essaè inoltre preclusivo pel1chè il suo manteni-

Senato della Repubblica VI Legislatura~ 16084 ~

6 AGaSTa 1974332a SEDUTA (pomerid.)=

ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICa

mento verrebbe ad 'eliminare dal mel'1catoitaHano runa serie di attività il cui dflessosociale, specie per l'aspetto oocupazionale,non può essere ignorato.

Non possiamo considerare la cosmeticain geillera,le come un articolo di Jusso, Isal-vo alcuni prodotti particolari, non possia-mo consideralre articoli di ,lusso, sia peril prezzo unitario di ogni ,singolo prodot~to, sia per ,la modestia del reddito prodotto,sia per l'aspetto morale e psicologico, il sa~pone o il dentifricio. Inoltve non possiamodimenticare che molti alt,ri prodotti deHacosmetka sono indispensabili alla pulizia eall'ÌJgiene personale, anche dei bambini. Eb.bene, l'aliquota IVA punitiva siUItali prodottiè ben lungi dal poter assicurare allo Statogli introiti sperati, mentre il crollo del set.tore avrebbe conseguenze molto gravi percentinaia di migliaia di persone. Si tengapresente che alla difficoltà che si verrebbea determinare .così Iper il settore se ne ag-giungono altre. Infatti, le misure fiscali siaggiungono alla str,etta creditizia che ha pr.i~vato aziende di produzione e di distribuzio-ne della necessaria linfa per continuare adandare avanti; ed oggi, per le ditte importa~trid, è previsto il versamento del 50 peroento del valore di ogni impOlrtazione allaBanca d'Italia in deposito infruttifero per6 mesi. E chissà poi quanti mesi ci vor,ran~no per riavere questo aJlltidpo! Inoltre, c'èil versamento del 30 per cento dell'IV A al~l'atto del.J'importazione sul valore totale deì-le fatture ed il versamento del 30 per centosul valo,re delle fatture al rivenditore. Comesi vede, a queste difficoltà di ,carattere fi-scale si aggiungono quelle già esistenti diordine cteditizio, e quindi !'insieme di qUè~sti provvedimenti verrà a determinare lUnasituazione molto grarve e molto seria ,pettutto questo settore.

E evidente quindi che avremo rriflessi [le-ga1ivi e per quanto riguarda la produttivitàe per quanto riguarda foccupazione; e, te~nendo p.resente che una serie di questi pro-dotti della cosmetica sono indispensabili al-l'igiene, alla ,salute personale anche dei bam-bini, riteniamo .che il nostro emendamentodebba essere acoettato.

P I S T O L E SE. Domando di parlar~.

P RES I D E eNT E. Ne ha facoltà.

P I S T O L E S ,E. Onorevole Presidente,onorevoli colleghi, con l'emendamento 6.2miriamo a rettificare l'espressione adottatanel decreto-legge. Nell'articolo 6, secondo CdpO'verso, si dice che al n. 14), dopo la parola« estratti» sono aggiunte ,le seguenti paro-le « cosmetici, esclusi saponi e dentifrici n.11'provvedimento base, nella tabella B, al nu~mero 14) prevedeva « profumi ed estratti ».S'in tende quindi Cligigiulllgerecon il decreto-legge alla parola « estratti» le parole « co-smetici, esclusi saponi e dentifrici ».

Noi viceversa proponiamo, con il mostroemendamento 6.2, di aggiungere dopo laparola « estratti» le parole « cosmetici, esclu-si saponi, dentifrici, e tutti i prodotti perl'igiene e la pulizia del .corpo ».

,Proprio in un momento nel quale lastessa televisione richiama ,tutti i citta-dini alla osservanza deUe norme dell'igie-ne comune, è veramente Istrano che andia-mo a colpire U[l settore che viene pro-pagandato dallo Stato stesso, attraversola televi,sione, in modo da evitare malatti~che in questo p.eriodo sono particolrurmentedi£fuse. Oltretutto l'espressione « cosmetici »

è eccessivamente generica. In questa espres-sione è compresa una gamma di prodotTiche ver,rebbero colpiti senza probabilmenteche il legislatore sappia di volerIi colpi,re.Non si 'PUò quindi adottare un'espressionecosì generica quando con questo si finiscecol colpire non solo l'igiene ma certamentegli inte;ressi delle aziende produJttrici e quin~di dei lavoratori di questo settore che ha unaoosì vasta occupazione. In questa manieraprobabilmente i lavoratori .finirebbero colperdere la loro occupazione in un momentogià così grave per il nostro paese.

Per queste ragioni insistiamo per l'aoco-glimento del nostro emendamento.

FAR A BEG O L I. ,Domando di par~la'I1e.

P RES I D E N T E. Ne ha fa.coltà.

Senato della Repubblica ~ 16085 ~

6 AGOSTO1974

VI Le;;rslatura

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

FAR A BEG O L I. Onorevole Presiden~te, onorevoli colleghi, l'emendamento 6.8potrebbe sembrare pleonastico poichè si pro~pone di inserire, dopo le parole « esclusi iprodotti Iper l'igiene e la pulizia del corpo»le altre ({ivi compresi quelli per i capelli »,dal momento che i capelli, per coloro cheli hanno, fanno certamente parte del corpo.Però, siccome in Commissione si è detto

che non si intende comprendere i capelli nel~la formazione del corpo, mi sono permessodi presentare questo emendamento che ha10 scopo molto evidente di favorire gli arLI~giani parrucchieri e barbieri. Infatti Tit,~~niamo, per la meno io Iritengo, che i pro~dotti adoperati dai barbieri e dai par,rucchie~ri debbano essere trattati con una tariffainferiare rispetto a quella dei cosmetici ingenerale (mi riferisco agli shampoos, alle fri~zioni, alle lacche e così via).

Se dovessi ,ricevere assicurazione da par~te del relatore e del Governo che la for~mulazione «esdusi i prodotti per l'igiene,e la pulizia del corpo» comprende anche j

capelli, ritirerei l'emendamento. Dovrei pe~rò ricevere una assicurazione in questo sen~so altrimenti potrebbero nascer,e degli equj~voci. In caso contrario intendo modificarel'emendamento in mO'do da inserire, dopo~eparole « esclusi i prodotti per l'igiene e lapulizia del corpo », le altre « e per i cape.Jli ».

BAS A D O N N A. Domando di parlare

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

BAS A D O N N A. Signor ,Presidente,onorevoli colleghi, aggiungo pochissime con~sj,deraziorni di natura tecnica alle argomen~tazioni profonde ed esaurienti di natura giu~ridica esposte poco fa dal coHega Pazienza.

Riteniamo che sia poco opportuno com~prendere tra gli articoli voluttuari anche l'in~tero settore delle macchine cinematografi-che, fotografiche e fonografiche anche perun motivo di natura tecnka. In queste mac~ch1ne, infatti, sOlno incLuse anche le com~ponenti elettroniche. Ora, l'applicazione del~1'elettronica si va sempre più estendendo ln

DISCUSSIOn!, f. 1218.

questo settore di attività che deve esseresonretto e incoraggiato.

È vero che la presenza italiana in questosettore è abbastanza limitata, come ha gi~l-stamente osservato il senatore Segnana nel-la sua relazione, ma comunque il riflessodi questo provvedimento sulla produziol1()che si trova a monte del settor,e compren~dente le camponenti elettroniche è inevita~bile che si faccia sentire con conseguenzeabbastanza gravi. Sono note ,infatti ,le dlf~ficoltà di espansione di questo settore checondiziona il progresso tecnologico e socia-le di tutti i paesi civili, compresa l'Italia,appunta per le difficoltà e per le limitatedisponibilità finanziarie che 1mpediscono l'at.tuazione dei programmi di ricerca e di svi-luppo.

Si può quindi senz'altro affermare per 10meno che questa disposizione non è coeren~te con gli sforzi che, sia pure in manieradisorganica, inadeguata e tardiva, si vannocompiendo per contenere il gap tecnologicodel nostro paese. Crediamo che sia perta;}~

to poco conveniente comprendere tali pro~dotti tra quelli voluttuari anche perchè qU2-sti articoli svolgono una 'notevole funzionene] campo della cultura, della tecnica e del~

l'arte.Per questi motivi e per i motivi di natu~

ra giuridica già espressi dal senatore Pazien-za praponiamo ,la soppressione di queste vo-ci dall'elenco.

M A C C H I A V E LL I, Sottosegretariodi Stato per le finanze. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

M A C ,C H I A V E L L I, Sottosegretanodi stato per le finanze. Mi pare che l'emen-damento 6. 15 si illustra da sè. Si tratta diun emendamento tecnico suggerito dalla con~statazione che da questo provvedimento sa-rebbero rimasti esclusi apparecchi riceven-ti ,anche combinati con apparecchi di regL"trazione e riproduzione del suono, e clO~tutti apparecchi di notevole costo e di im~portazione.

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16086 ~

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 6 AGOSTO 1974

L'emendamento 6.14 tende ad eliminarela parola « eocetera » che non credo sia sod~dl'sfacente .dal punto di vista giuridico e par-.<lamentare e penso sia dovuta ad una svista.Del resto vedo che analogo emendamento èstato proposto dai senatori del Gruppo co-munista ai quali credo pertanto di risponde-r,e con queste mie osservazioni.

Cilrca l'emendamento 6.12 devo ricordareche nel testo originario del Governo questig.eneri erano stati esclusi. Poi è risultato,dopo una celtta indagine, che questi prodotticostituivano una voce considerevole nelleimportazioni, pertanto non ci è sembratoopportuno, d'accordo con la Commissione,escludere questi <generi che, se non di luss:>.sono certamente voluttuari. !I)'altra parte misemhra che dopo le decisioni adottate nelsettore delle carni ,sia giusto colpiJ:1equesligeneri con una aliquota anche leggermentesuperiore.

È da rilevare peraltm che sono sortedelle forti reazioni in seno alla Comuni tàe vi era stato ,addirittura un intervento uf~,ficiale dell'ambasciatore della Gran Breta~gna presso il Ministero degli esteri. Di ,£ron~te alle argomentazioni, che sembravano va~lide, ddla Gran Bretagna la quale sostene-va che in questo modo sarebbero stati col~piti dalla norma plt'odotti di fabbricazionepl'evalentemente inglese, il Governo ha pro-posto questo emendamento con il quale ven-gono colpiti daU'aliquota del 30 per centotu1ti i prodotti alcoolici SlUperiori ai 21 gradiad esclusione della grappa da vinaccia.

Tale esclusione per la vinaccia venne glidecisa allorchè fu esaminato il vecchio co-siddetto decretone perchè diversi onorevoli.senatori avevano rilevato che la grappa èun po' il « caffè dei poveri », dei nostri mon~tamari e allora il Governo propone, con ilsuo emendamento, di portare al 30 per cen-to tutti i prodotti akoolici con gr:;l:dazionesuperiore ai 21 gradi esclusi quelli provè-nienti .da vinaocia per i motivi che ho avutol'onore di ricordare. Grazie.

BER G A M A S C O. Domando di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

BER G A M A S C O. Onorevole Presi~dente, il numero 26) dell'articolo 6 che do-Virebbe essere aggiunto alla tabella B ,rela-tiva agli articoli e ai prodotti di lusso sog-getti all'aliquota del 30 ,per cento, contem-pla i suppo~ti di suono, i dischi, i nastrit simili.

Come ho avuto 'Occasione di dire in sededi discussione generale, ci sembra sbagliatoed ingiusto equiparare ai prodotti di lusso,ad articoli puramente voluttuari, le apparec-chiature e i dischi fon'Ografici che, almenoIII parte ~ vedasi maska .classica e sinfo-nica ~ attengono al campo della cultura.Suppongo che a nessuno veDrà in mente didefinire per esempio per produzione di lussoquella hbraria e infatti ,al .libro, come al filme al teatro, in una paiI'oJa, oome agli altri mez-zi di diffusione .della cultura, è stata ,giusta-mente riconosciuta l'aUquota ridotta del 6per cenlto, sicchè nasoe un contrasto addiTi!-,tura stridente ,con l'aliquota del 30 per centoper le re,gistrazioni sonore, musicali e ,lettera-rie che hanno anch' esse una funzione socialee culturale. Ne aveva dato atto anche la Com~missione dei trenta, la stessa Corte di cas~sazione, incidentalmente, aveva avuto occa-sione di confermarlo e l'UN ESCO si accingeora a codificare il principio dell'equipara-zione fra la registrazione sonora, il libro eil film. Per tali motivi ahbiamo presentato1'emendamento 6. 4, che, sopprimendo il nu-mero 26) dell'articolo 6, si propone di man~tenere per le ,registrazioni il'aliquota non ,gEldel 6, come per i libri, ma dell'attuale l?per cento.

In via subordinata presentiamo l'emenda-mento 6. 5 che si propone di contenere l'au-lTIento delle aliquote nel 18 per cento, man~tenendo però il 12 per cento per i dischi dimusica classica. La differenza di trattamen-to .ci sembra più che giustifioata e infattiin Commissi'One ,}'unica obiezione che è sta-ta sollevata in propolsito riguardava la dlf~ficoltà di segnare gli esatti confini della mu~

i sica classica e sinfonica. A me per la Vè~rità non pareva e non pare ci siano diffi-coltà ~ e dovrei pensare che non lo ered''!

Senato della Repubblica VI Legislatura~ 16087 ~

6 AGOSTO 1974332" SEDUTA (pomerid.)

"~~ .ASSEMBLEA . RESOCON fa STENOGRAFICO

più nemmeno la maggioranza visto il suc-cessivo emendamento 6. 18 che ,ripete il con-cetto e porta appunto le firme dei quattroGruppi della maggioranza ~.

Penso del resto che successive circolariministeriah 'Potranno eliminare ogni incer-tezza. Grazie.

c O L E L L A. Domando di pada're.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

c O L E L L A. L'emendamento 6. 7 dame presentato si illustra da sè.

C I P E L L I iN I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C I P E L L I N I. Abbiamo presentatol'emendamento 6. 18 perchè non ci pare giu-sto considerare i dischi di musica classicaalla stregua delle imbarcazioni di lusso, del-le pellicce o degli altri generi elencati nel-la tabella. I dischi di musica classica ven.gono acquistati da appassionati, daUe SClUO-le, dalle università, dai conservatori, dai li-cei musicali; sono dei veicoli di cultura co-ime i libri e con l'emendamento da noi pn~-sentato intendiamoescluderli dall'aumen10del 30 pea cento, per non colpire la diffu-sione di un genere culturale.

Vor:rei ,pregare il Governo di inserire, inordine alla mUisica classica (come tale vaintesa sia la musica erlassica, sia quella sin-fanica, sia quel1a jazz) anche i nastri e nonsolo i dischi e possibilmente di allaI1gal'e dipiù ancora l'esenzione 'Proprio per impedi-re che un provvedimento che considera ungenere di lusso i dischi e quindi un veicolùdI cultura, debba essere inserito nel decre-to al nostro esame.

B O R S A R I. Domando di parIare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

~ B O R S A R I. Abbiamo già avuto ooca-sione di ricordare che dinanzi al Parlamen-to è stato presentato un pacchetto di decreti,

si pretendono riunioni da parte del Parla-mento in modo pesante, si richiedono tempibrevi e si vorrebbe che tutto andasse comeera nelle impostazioni. Abbiamo visto la fa-tIca fatta per richiamare J'attenzione su al-cuni argomenti e l'esempio che abbiamo da-vanti ci dimostra un metodo di abborrar-ciamento nella preparazione dei decreti, chegiustifica la nostra richiesta di un ripensa-mento ed approfondimento.

Secondo il decreto, tutte .le volte che vieneusata la parola {(eooetera» nel corso dellaprepa'razione e della 'Degistrazione per £il')o nastro si rischierebbe il pagamento del30 per cento di IV A: questo è quanto sievince in modo inequivocabile. A parte ilfatto che .la parola {(ecoetera» a mio avvi-

so non si usa mai in iUl1 decreto-legge ()

in un provvedimento legislativo, in questocaso addirittura ne è stato 'Datta un uso tabper cui gh si dà il significato di genere dilusso!

Hovoll1'to richiamare solo l'attenzione suciò per motivare !'impegno che abbiamo mes-so nella discussione e la nostra richiesta diun approfondimento e di una revisione diquanto è stato fatto. Le cose poi stanno adimostrare quanto vi sia bisogno di un'ul-teriore riflessione 'Per adeguarsi non solo aduna certa impostazione ,che tenga conto deLla necessità di evitare di aggravare con ,l'im-posizione i consumi popolari, ma anche percercare che le misure siano più adeguatealle ragioni ed alle finalità che sono alla ba-se del provvedimento stesso.

Diamo infine 'Per illustrato l'emendamen-to 6.9.

B RUG G E R. Domando di paDlare.

P RES I D E N T E. Ne ha bcoltà.

B RUG G E R. Desidero illustrare loemendamento 6. 6 e mi voglio :riferire a quan-to ha detto il sottosegretario Maochiavelliin merito alla grappa, al disti1lato della vi.naocia, che è il sUjperalcoolico dei !poveri,per cui non occorrerebbe colpire questo pro-dotto con un'alta percentua,le di IVA. La stes-sa, identica considerazione val,e per i di-

Sellato della Repubblicu VI Legislatura~ 16088 ~

6 AGOSTO 1974332" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESGCONTO STENOGRAFICO

stillati di frutta: ci troviamo infatti nellamedesima situazione dei distHIati del vinoe della vinaocia.

Credo che non soltanto un provvedimelto sociale sia alla hase di questa eccezioneper la grappa e, in base al1'emendamentoda me praposto, dei distHlati di frutta, maritengo che con queste eccezioni si vogliaallargare il consumo di 'tali prodotti, per so~stituire il 'Consumo di altri prodotti superaJ~coolici importati come il :gin e il whisky.Inoltre la produzione della grappa e del di~stillato di frutta non è redditizia, ma in cer~ti casi è una produzione necessaria, ,allor-chè ci troviamo di fronte a sovrapproduzio~'ne sia nel settor,e della vite, sia nel settoredeI,la frutta. Per avere una valvola di sfo-go c'è la possibilità di distillazione; quindIritengo che se vogliamo salvaguardare qu~~sta valvola di sicurezza in casi di sovrappro-duzione, dobbiamo ceJ:1care di mettere allastessa stregua il distillato del vino e quellodel1a frutta.

Questo è il senso della mia proposta d~emendalmento.

P RES I D E N T E. Invito la Commi.,~sione ad esprimere ,ÌIIparere sugli emenda~menti in esame.

S E G N A N A, relawre. Espr:imo parerecontrario sugli emendamenti 6. 1 e 6. 10.

Per quanto riguarda l'emendamenta 6.16debbo far presente che la tabella B del de-creto-legge n. 633 prevede al n. 6 che lIe inci-sioni, le litografIe, eccetera, siano aswgget-tate aD'al:iJquota massima, ma fa riferimentoalle incisioni, stampe e litografie « originali ',}.

Pel~tal1ta, dov'rebbe essere chiaro che leoopie di xi10grarie, incisioni, ,litografie, ecce-tera, sono assoggettate all'21iqucta normale.Rlte~lgo che se vi sono deille interpretazionidéc fare, queste potranno essere contenutein una risoluz'lOne che il Ministero può adot~tare. Esprimo pertanto pareI1e cantrario al-l'emenda;men to.

Ugualmente esprimo parere cantrario a,l~l'emendamento 6. 11. Sono invece fav0'revoleper una questione di chiarezza all'emenda-

mento 6. 2 che tende ad aggiungere le pa-r0'Le: « esclusi saponi, dentifrici, e tutti i pro~dotti per 1'igiene e la pulizia del corpo }}.

Così Ipure per essere oompleti sano favore-vole all'emendamento 6. 8 presentato dal se-natore Farabegoli, modificandolo e sostituen-do la locuzione: «ivi compresi quelli per icapelli }} con,]a locuziane: «e per i capelli }}.

In tal modo tutti coloro che lavorano nella

professi0'ne del barbiere e del parrucchierenon avranno dubbi sul fatto che i prodottiohe usano saranno assoggettati all'aliquotanormale del12 per oento.

Sono contrario all'emendamento 6. 3 e ICO~-travio all'emendainento 6.17, mentire sonofavorevole all'emendamento 6. 15 presentatodal Governo perchè amplia la sfera compJ1esaneNa tabella B.

Per quanto riguarda gli emendamenti chesona stati pr;esentati in 'Ordine al problemadei supporti del suano, dischi ed altro, devodire che farò una pro:posta. Comunque sonocontrario al 6.4, al 6.5, al 6. 7 'ed eTiche al6. 18. Dico subito che sono contrario a unaesclusione dei dischi di musica classica, inquanta tale esclusione è djfficHe da verifi-

care all'atto pratico. Idatti <Hon credo siaagevole stabilire qual è l'esatto confine peresempio fra la musica classica e la musicaleggera. Quindi il venditore e il produttoresi troverlebbero sicuramente di fr0'nte a unproblema difficile da 'risoIVlere. Allora, cemi-deifatc che i dischi ,e i nastri sona un pro-dotto diventato 'Oggi di largo consumo inquanto S0'll'Oadoperati in modo molto ampiadagli studenti e da tuMi coloro che S0110 inte-ressati alla cultura, ritengo di presentare anome della Commissi<one il seguente emen-damenta:

Al n. 26 50pprlineye le parole: « dischi )}

e ({ nastri)} e sostituire la locuzione ({ v. d.92.12}} con la seguente: {{ v. d. ex 92. 12 )}.

6.20

In tal modo i dischI e i nastri vengono

sottratti aJ:lo specide 'regime cui vengonoassoggettati i prodotti di lusso e rimangonaassoggettati aM'acliqu0'ta del 12 per cento co-me i prodotti di normale consumo. Credoche con questo il problema venga risolto.

Senato della Repubblica ~ 16089 ~ VI Legislatura

332a SEDUTA (pomerid.) ASSElVIBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

L'emendamento 6.13 viene praticamentesuperato daU'emendamento 6. 14 del Gover~no al quale sono favorevole. Per quanto ri~guarda ,l'altro emendamento del Governo, il6.12, ricordo che sono state espresse moheperplessità in oDdine ail fatto di assoggettarel'acquavite di vino e quelle di frutta ad unaaliquota così aha, cioè aH 'aliquota del 30 percenvo. Però, come è stato detto dall'onore~vole Sottosegretario, vi sono state delle rea~zioni ne1:l'ambito della Camunità europea, epurtrappo non è passibile avene dalla Comu~nità solo quello che fa piéKere, certe voltebisogna ingoiare cose che non sono moltogradevali. Quindi di bronte alla, proposta cheè stata avanzata dal Governo, che ha unaragione neUe richieste che sono state fattenell'ambito oomunitario e che sono statepresentate in questi giorni al Ministero degiliaffari esteri, pur esprimendo qualche perples~sità rHengo tuttavia che per motivi di ca'rat~tere generale e per motivi di rapporti nel~ il'ambito del Mercato comune si debba accet~tare l'emendamento del Governo, mentre nonposso accogliere l'emendamento 6.6.

Sono contrario all'emendamento 6. 19. So~no anche contrario all'emendamento 6. 9; fac~cia presente però che la tematica in esso con~tenuta potrà essere affI'Outata in Commissio~ne dei trenta.

PRESIDENTE.ad esprimel'e il parere.

Invito il Governo

M A C C H I A V E L L I, Sottosegretariodi Stato per le finanze. Signor Pr,esidente, selei mi consente, anzichè esprimermi su agnisingolo emendamentO' per il sì o per il no,mi rimetto a quanto è stato detto dal rela~tore. Tuttavia brei alcune considerazionidi carattere generale, sperando in questo mo~do di rendere meno noiosa e meno lunga lamia risposta.

InnanzÌtutto voglio rilevalre che, a miogiudizio, gli argomenti principali che sonostati qui sollevati riguardano i dischi e inastri che sono oggetto di emendamenti spe~cifici di tutte le parti politiche. Effettivamen~te i,l ricorso a questi strumenti dov'rebbe ave~re sempre un fondo :educativo. Si è parlatodi musica classica e oredo che siamo tutti

6 AGOSTO 1974

d'accordo; però ila musica classica è unacosa diversa dalla mUisica sinfonica, la qua]~pUI1e ha un fondo educativo, così come lamusica foldonistica, La musica jazz e quelleregistrazioni che hanno una destinazione perla scuola.

Quindi, pur essendo d'accordo con gli ono~revoli senatori che hanno presentato variemendamenti ail rigualrdo, ritengo che potreb~bero convergere suIremendamento dellaCommissione, che non discrimina tra i dischie i nastri, anche perchè, da un punto di vi~sta operativo, saI1ebbe estremamente diffi~cile per l'amministrazione finanziaria, effet~tliél're dei controlli, specialmente nella fasedel dettaglio.

In questo modo, anche se forma:Imente sieSlprime un no per i vari emendamenti, sec'è questa convergenza sul tlesto della Com~missione, credo che il no diventi un sì pertutti.

È stato fatto un discorso per quanto siriferisce ai cosmetici; vorrei ricordare a que-

I

sto riguardo che, secondo una recentissimaSItatistica, nei primi sei mesi dell'anno sonostate spese diverse centinaia di miliardi perquesti prodotti. Pertanto, aderendo al pa~

l'ere esp:resso dal relatore, mi pare sia giu~sto che l'esclusione venga sostanzialmenkristr'etta a quei generi che sono inerenti al~!'igiene ddla persona, prevedendo quindi lamaggiore aliquota per quei generi che sonoti'picamente voJuttuari.

Circa :l'emendamento 6.9, devo dke che,così com'è formulato, non può essere acoet~tatoo Potrebbe essere accettato se, dopo lepa:role: «22, 23, 24, 25 e 26 sono escluse daip:revisti aumenti», si a,ggiungessero le a,l~ùre: « se acquistatle o importate di'rettamen-te dalI'utilizz,atore ». In pratica, il primo com~ma dell'emendamento sarebbe così fo:rmu~lato' «I prodotti di cui ai numeri 22), 23),24), 25) e 26), se ét'cquistati o importati diret~iamente daH'utiJlizzatore, sono esclusi daiprevistI aumenti, semprechè destinati all'usodi scuole elementari e medie, di ospedali edi istituti di riceroa e comunque destinatiia scopi scientifici e pedagogici ». Allora ciòha un senso, in quanto le scuole, gli ospedali,gli istituti di ricerca che acquistano diretta~mente questi beni possono avere un tratta-

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16090 ~

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 6 AGOSTO 1974

mento di favol1e; ma, qualora una specifica~zione di questo genere non vlenisse fatta, èevidente ohe si potrebbe dare adito a dellefrodi, a delle evasioni che non si possonoconsentive.

Quindi, ise il presentatore è d'accordo, loemendamento, nel testo da me prQPosto,credo possa essere accettatO' per la sua fina~lità; in caso contrario dovrei esprimere pa~vere negati'Vo.

B O R S A R I. Sono d'accordo sulla mo-difica pmposta dal Governo all'emendamen-ta 6,9.

P RES I D E N T E. Metto ai voti loemendamento 6. 1, presentato da,l senatorePazienza e da a,ltri senatori, nan accettata nèdaMa CommissiQne nè dal Gaverno. Chi loapprova è p1regato di alzare la mano.

Non è approvato.

MettJo ai voti l'emendamento 6. 10, presen-tato dal senatore De Falco reda altri senatori,non accettato nè dalla CommissiQne nè dalGovernQ. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

Non è approvato.

Passiamo ora aLla votazione dell'emenda~mento 6. 16, presentato dal senatore Borsarie da altri senatori, emendamentQ che deveess,ere modificato nel mQdo seguente: aln. 6) dopo le parole: « o di autori non viven-ti », sopprimere le altre: «incisioni, stampere lritog'rafie originali ».

B O R S A R I. Domando di parlaJ:'e perdichiaraziQne di VOltO.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

* B O R S A R I. NQn vQrl1ei che dei col~leghi nQn avesserQ avuto mQdo di CQmpren~dere il significato (Q nOlinom fiassimo Iduscitia chiarirlo) dell'emenaamento 6. 16. Noi par~Jiamo delle opere multiple di arte figurativa,che sono :le xilQgrafie, le incisioni e le lito-grafie, e che rappresentano l'espressione diarte alla quale può adire il lavQratore chevuole un quadretto d'autore in casa. Si trat~

ta di opere che CQstano pOlca per:chè una lito~grafia dei più quotati artisti italiani o stra-nieri non costa mai più di 250-300 mila lire,ma la maggior parte di queste costano 50.000o addirittura 20.000 lil1e e talvolta anche me~no, pur trattandosi di quadri di autore conun certo valore artistico. Ora non vorrei chei relatori ed il Governo fossero stati t;ratti ininganno dalla parola « originaLi », perchè Uiila

litografia è originale quando è tirata su pia-stra incisa; originale non è la piastra incisama la litografia tirata in un certo numero sul-la piastra incisa, sulla piastra ,lavorata. Restaperò pur sempre nei limiti modesti di va,lorecui mi riferivo. Mi sembra ohe sia stata postauna questione importante per la diffusionedell'art,e figurativa. Lo stesso abbiamo eh ire-sto per i dischi e per altre cose, ritenendorlogiusto.

Questa la ragione per la quale manteniamoil nos11ro emendamento e sal1emmo lieti sei colleghi deLla maggioranza e lo stesso rela--

tOI'e ed il Governo volessevo ,riflettere sullaquestione.

P RES I D E N T E. Poichè nessun a:l,trodomanda di padave per dichiaraziane di vo-ta, metto ai voti l'emendamento 6.16, pre-sentato dal senatore Borsari e da altTi sena~tori, non aocettata nè dalla Commissione nèdal Governo. Chi l'appr:t1Ovaè pl1egato di alzaI1ela mano.

Non è approvato.

MettO' ai voti l'emendamentO' 6. 11, p'resen~tato dal senatO're Borraccina e da altri sena~tO'ri, nO'n accettato nè dalla Commissione nèdal GO'verno. Chi i'approva è pl'egato di al~zare la mano.

Non è approvato.

Metto ai vDti l'emendamento 6. 2, presen-tato dal senatore Pazienza reda altri senatori,accettato sia dalla Commissione sia dal Go~vema. Chi 'l'approva è pregato di alzaire ,lamano.

È approvato.

Metto ai vO'ti l'emendamento 6. 8, presen~tatD dal senatore Farabegoli, nel testo modi-ficato, acoettato sia dalla Commisslione sia

Senato della Repubblica ~ 16091 ~ VI Legislatura

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

da'! Governo. Chi 'l'approva è pregato di al~zare la ,mano.

È approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6. 3, presen~tato dal senatore Pazienza e da altri senatori,non accettato nè dalla Commissione nè dalGoverno. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6. 17, presen~tato dal senatore Bruni e da altri senatori,non acoettato nè dalla Commissione nè dalGoverno. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6. 15, presen~tato dal Gove:mo e accettato dalla CO'lllmis~sione. Chi l'approva è pI1egato di alzare ,lamano.

È approvato.

Metto ai voti ,l'emendamento 6. 4, p'resen~tato dal senatore Bergamasoo e da' altri se-natoifi, DJon accettato nè dalla Commissionenè dal Governo. Chi <l'approva è pregato dialzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti :l'emendamento 6. 20, presen~tato dalla Commissione e acoettato dal Go~veDno, con l'avvert'enza che, ove fosse appl'O-vato questo emendamento, risulteranno mo~dificati anche i successivi emendamenti Iperquanto riguarda i dischi e i nasvri. Chi loapprova è pregato di alzare la mano.

È approvato.

Passiamo ora aHa votazione dell'emenda-mento 6.5, presentato dal senatore Berga~masco e da altri senatori.

BER G A M A S C O. Ritiro l'emenda-mento, signor Presidente.

P RES I D E N T E. Passiamo ma aHavotazione dell'emendamento 6.7, presentatodal senatOI1e Colella.

COLELLAdente.

Lo 'ritiro, signor Presi~

6 AGOSTO 1974

P RES I D E N T E. Passiamo ora allavotazione dell'emendamento 6. 18, prlesenta~to dal senatOJ:1eCipellini.

C I P E L L I N I. Lo ritiro, signor Presi~dente.

P RES I D E N T E. Metto ai voti loemendamento 6. 13, presentato dal senatoreBorsarri e da altri senatori. Chi ['approva èpvegato di alzaJ:1ela mano.

Non è approvato.

Metto ai voti <l'emendamento 6. 14, prese!Il~tato dal Governo e acoettato dalla Commis-sione. .ohi l'approva è pregato di alzare lamano.

È approvato.

Passiamo al:la votazione dell'emendamento6. 12, presentato dal Governo.

P E L L E G R I N O. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P E L L E G R I N O. Signor Presidente,onovevoli col1eghi, farò una t1elegrafica di~chiarazione di voto. Il Gruppo oomunistavoterà oontro il nuovo emendamento gover~nativo che intende modificarerl'emendamentopresentato daMa Commi,ssione al decreto-Ieg~ge. La Commissione ,aveva proposto di por-tare l'aliquota IVA per i supendcoolici al 30per oento tranne che per le acquaviti da vinoe da vinacoia. Il Governo p:wpone invece diesoludere dall'aumento dell'arliquota soltantole acqueviti da vinaccia.

Noi voteremo contro l'emendamento delGoverno e sosteniamo invece il testo dellaCommissione non solo per il fatto che Leracqueviti da vino e da vinaccia hanno unlargo consumo popolare, ma anche perchèquesta produzione irTIcerti moment,i sostieneil settOl1e vitivinioolo meridiO'na;Jlee naziona-le. È notO' infatti che per ltonificaI1e il mercatO'vitivinicolo si avvia una certa quaritità divinO' alla distillazioiIJre e proprio due setti-mane fa il Par-Iamento ha approvato un prov~vedimento in questo s.enso. Ora, se si rende

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16092 ~

6 AGOSTO 1974332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

il prodotto della distillazione diffjoilmentecommercia bile per i,l suo regime fiscale, èevidente che si rende inefficace uno dei s,i~sterni di sO'Sltegno del settore.

Il rappresentante del Governo per difende--re la sua tesi ha pO'rtato un solo argO'mentoe ciaè 'il fatto che c'è stato un passo dellaGr<\!n Bl'etagna presso i,l nostro paese perch,l'aumento dell'IVA cn:~erebbe difficoltà dimercato al suo whisky. A questo propositoosserviamo che ,il vino ita'liano in Gran Bre~tagna è sl1pertassato e rPer'CÌòpoco comme] ~

oiabile tanto è vero che noi ,espartiamo inGran Bretagna appena 150 mih ettolitri divino mentre importiamo 160 mila ettO'litridi 'w:hisky. Riteniamo ,che sarebbe questa unaoccaSIOne per avviare una trattativa con laGran Bretagna per le nostre esportazioni di

vinO' e sul trattamento riservata ad esse.Per queste due ragiO'ni, voteremO' cont'l'O

l'emendamentO' del Gov'erno e a favorle deltestO' della CO'mmissione.

C I FAR E L L I DO'mandO'di parlalreper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C I FAR E L L I. Signor Pr<esidente, iorimango favorevole al testo approvato dallaCommissione e non vledo invece perchè cO'nil'emendamentO' del Gaverno debba essereesoluso il vino e debba essere lasciato il rife~rimel1lto solo alle vinacce. Ciò per due ragio-ni: anzitutto perchè la valorizzazione delvino è il modo effettivo di aiutare 1'agricol-tura in molte regioni e poi perohè le vinac~ce, che sono camprese nelle prestazioni vi~niche, sOlno già qualcosa che in base alllenorme camunitarie deve essere tO'lta dal mer-cato con la normal'e distiUaz,iO'ne. AbbiamoapprO'vato delle misUJI'eper sostenere con ladistillazione il vino, cioè per tenerne alta 'ilprezzo e poi lo danneggiamo adottando una'restriziO'ne, quale deriverebbe daH'emenda~mento del Governa. A me pare che sia piùlogico il testo della Commissione, ragion percui non me la sento di vO'tare a favore del~l'emendamento del Governo.

P I S T O L E SE. DO'mando di parlareper dichiaraziO'ne di vO'to.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P I S T O L E SE. Signor Presidente,anche il nO'strO' Gruppo è contrario all'emen~damento gorvernativo e le ragioni wno evi~denti: proprio in questo momento il sena~tore Cifardli le ha illustrate con molta chia-rezza. In questi ultimi tempi abbiamo adot~

tatO' dei provvedimenti per la distiUazioneagevolata dei vini e per la trasformazione inacquavite e prO'priO' rnentne adottiamo mi~sure per agevolare la produzione vitivinicolane,l nostro paese, vogliamo aggravarne la

situazione con queste misuJ1e fiscali. Mi sem-bra ci sia un'evidente incangruenza tra lemisure che il Parlamento adotta nel settoree.la misura fiscale che è esattamente contra-ria a queUe precedentemente prese. Per que~ste ragioni il nostrO' Gruppo è nettamentecontrario a,l1'emendamento governativa.

Votazione a scrutinio segreto

P RES I D E N T E. CO'munico che i se-natori Vignola, MarangO'ni, Bruni, Pinna, Ca~netti, Chinello, Merzario, Ferrucci, Papa, Ba~ciechi, VerO'nesi, Bollini, Borraccina, Poerio,Pirastu, Mingozzi, Colajanni, Bertone, DelPace e Valenza hanno richiesto che la vota~ziO'ne su/M'emendamento 6. 12, pres1entato dalGoverno, sia fatta a scrutinio segreto.

Indìco pertanto la votazione a scrutiniosegreto mediante prO'cedimento elettronicosul,l'emendamento 6.12.

(Segue la votazwne).

Sono presenti alla votazione i senatori:

Abis, Adamoli, Agrimi, Albarello, Aroudi,Arena, Ariosto, Arnone, Artieri, Artioli, As~sirelli, Att<\!guile, Averardi, AzimO'nti,

Baochi, Bacicchi, Balbo, Baldini, Barbera,Bartolomei, Basadonna, Belotti, Benaglia,Bergamasco, Berlanda, Bermani, Bertola,Bertone, BettiCil, Bo, Boano, Boldrini, Bol-lmi, Borraccina, Borsari, Brosio, Brugger,Buocini, Buz'io,

Calamandrei, Calia, Calvi, Canetti, Carollo,Caron, Cassarino, Catellani, Cavalli, Cavez-zali, Cebrelli, Cengarle, Cerami, Chinello,CifaI1e111i,C.ùpellini, CipO'lla, CoLella, CO'lleselli,

Senato della Repubblica ~ 16093 ~ VI Legislatura

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 6 AGOSTO1974

Colombo, Corba, COIrrao, Costa, Cucinelli,Curatolo,

Dal Canton Maria Pia, Dal Falco, Dalvit,De Carolis, De Fa1co, De Giuseppe, Del Nero,Del Paoe, De Luca, De Marzi, De Matteis,De PO'nti, De Sanctis, De Vito, De Zan,Di Benedetto, Dinam,

Fabbrini, Farabegoli. Fermariello, Ferrala~sea, Ferrari, FerI1ucci, Filippa, Follieri, For~ma, Fracassi, Fusi,

Gadaileta, Ga>raveUi, Garoli, Gatto Eugenio,Gatto VlilThoenzo, Gatt0ll1li, Genovese, Germa~no, Giovannetti, Gilraudo,

La Penna, La Rosa, La Russa, Lepre, Li~cini, Ligios, Lisi, Lugnano,

Madel1chi, Maffiolettli, Marwini, ManenteComunale, MaT'angoni, MarcaTa, M:3Iri, Ma~rotta, Marse'IE, MartÌinazzol/i, MartlinelUi, Maz~zoli, Medici, r1/Ierloni, Merzario, Mingozzi,Minnocci, MonNni, MUiDmura,

Niicoollli, Noè,

Oliva, OnlaJnldo, Oss:idni,

Pala, Pastorino, Patrini, Pazienza, Pecchio~Ii, Pecoraro, Pella, Pellegrino, Pelu::o, Pepe,Petrella, Petrone, PicaJ:1di, Pinna, Pinto, Pi-scitello, Pista/lese, Piva, Poerio, Porro, Pozzar,

Rebecchini, Ricci, Rosa, Rosati, Rossi Do-ria, Russo Luigi,

Sabadini, Salerno, Santalco, Scardaccio-ne, Sce1ba, Segnana, Segreto, Senese, Signo~rella, Signori, Spataro, Specchio, Spigaro1i,Spara,

Talamona, Tambroni Armaroli, Tanga, Ta-nuoci Nannini, Tesauro, nberi, Tiriolo, To~relli, Taros, Treu,

Valenza, Valori, Varaldo, Vedovato, Ve-nanzetti, Venanzi, Venturi, Vernaschi, Viglia~nesi, Vignola, Viviani,

Zaccari, Zanti Tondi Cal1men Paola, Zavat-tini, Ziccal'di, Zuccalà, Zugno.

Sono in congedo i senatol'i:

Alessandrini, Cassiani, Deriu, Gava, Go~nella, Grossi, Nenni, Pelizzo, Pieraccini, Rus.so Arcangelo, Tortora.

Risultato di votazione

P RES I D E N T E. Prodamo il risul~tato della votazione a scrutinio segreto me-

diante procedimento elettronico sull'emenda~mento 6.12:

Senatori votantiMaggioranzaFavorevoliContrariAstenuti .

Il Senato non approva

20210210097

5

Ripresa della discussione

P RES I D E N T E. Metto ai voti Joemendamento 6.6, presentato dal senatore

, Zanon le da altrisenaton. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Passiamo ara alla votazione dell'emenda~mento 6.19, pr,esentato dall senatore Brunie da ;altri senatori.

B OR S A R I. Lo ritkiamo, signor Pre-sidente.

P RES I D E N T E Metto ai voti 10emendamento 6.9, pneseniato dal senatoreBorsari e da altri senatori, nel testo modifi-cato secondo rIa proposta del Govlerno accet-tata dal senatore Borsari. Chi l'approva èpregato dI alzare la mano.

È approvato.

Da parte del senatore Serna e di alltri sena-tori è stato presentato un articolo aggiun-tivo. Se ne dia lettura.

P I N T O, Segretano:

Dopo l'artlcolo 6 agglungere il seguente:

Art. ...

« Tutte le mermi, i prodotti, mamufatti, lematerie prime des,Nnrute alla pesca professio-nale lacuale, f.luVliale, maduima esercitatadai pescatori sono esen1JÌ dagli aumenti pre.viSiti dailla presente ,legge ».

6.0.1 SEMA, CAVALLI, DE FALCO, MA-

RANGONI, PINNA, POERIO, BRUNI,

BORRACCINO

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16094 ~

332d SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 6 AGOSTO 1974

B O R R A C C I N O. Ri,teniamo già il-lustrato questo emendamento.

P RES I D E N T E. Invito la Cammis-sione ed il Governo ad esprimere il pareresuLl'emendamento in esame.

S E G N A N A, relatore. La Commis-sione è contralria.

M A C C H I A V E L L I, SottosegretarlOdi Stato per le finanze. Il Govemo concordacon il l'elatore.

P RES I D E N T E. Metto ai voti loemendamento 6. 0.1, presentato dal senatoreSerna e da altri senatori. Chi Il'approva è pre-gato di alzare la mano.

Non è approvato.

Segue un secondo articolo aggiuntivo pre-sentato dall senatare Borrracoino e da ahrisenatori. Se ne dia lettura.

P I N T O, Segretario:

Dopo l'articolo 6 aggiungere il seguente:

Ar;t.. . .

« Quanto sltabiilito daLI'artioolo 43 del de-creto del Bresddente dellla RepubbLica 26 o.t-tobI1e 1972, n. 633, non è appLkabile aglielJ:1J:1or,imateriaLi di caLcolo comp1uti neUe di~chiarazioni preseI1!tate ».

6.0.2 BORRACCINO, MARANGONI, PINNA,

POERIO, DE FALCO

B O R R A C C I N O. Domando di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

* B O R R A C C I N O. Signor Presidente,onorevoli col:leghi, poche parole per illustra-re l'emendamento 6.0.2 che si riferisce allaviolazione dell' obbligo

.deI:la dichiarazione

prevista daLl'articolo 43 del decreto istitutivodell'IV A. L'articolo 43 infatti, nel secondo ,enel terzo comma, recita: « Se dame dichiara-zioni presentJate risulta un'impostairnferior,edi oltre un deoimo a quella dovuta, ovvero

con eccedenza detraibile o rimboI'sabile su-perioI1e di un decimo a queUa spettante, siapplica la pena pecuniaria da una a due vol-te la differenza. L'omissione della dichiarazio.ne e la presentazione di essa aon l'indicazioneinesatta sono pUinit1eindirpendentemente daquanto stabilito nei preoedenti oommi con.la pena pecuniaria da 100.000 a 500.000 li-re ». n nostro emendamento tende pertantoad evitare una doppia penalità, quando gli'errori dscontrati siano Ulnicamente di carat-tere materiale, errori di calcolo compiuti nel-Le dichiarazioni presentate. Poiohè queste.omissioni sono già collpite con una sanzionepari al doppio dell'ultima imposta che si do-v,eva pagare, ci sembra che questa doppia pe-na, da 100.000 a 500.000 lire, possa essere evi-tata quando siitratta di errori puramente ma-teriali.

Per questi motivi abbiamo pres,entatol'emendamento 6. O.2.

P RES I D E N T E . Invito la Commissio-ne ad esprimere il parere sull'emendamentoin esa.me.

S E G N A N A , relatore. Signor Presiden-te, vorrei ricordare al senatore Bor.raccinoche ha illustrato questo emendamento, chenella relazione che mi sono onorato ,di pre-slentare a nome ddla Commissione, in unaparte che riguarda l'esigenza dicorrettivi al-le 1Th0rmedell'IV A, ho scriNo questa frase:« Inoltre si rende neoessario disciplinare laprocedura per la oODrezione degli errori mate~riali commessi irn sede di registrazione o didichialrazione )}.

Credo che questa materia non possa esseredisciplinava da un semplice articolo comequesta; essendo un argomento molto deli-cato ~ qui infatti si fa riferimento anche

IalMe pene previste per gli errori che vengonocompiuti ~ mi dichiaro oontrario all'emen-

damento. Desidero dire che l'argomento sa-rà senz'altlro affrontato dalla Commissrionedei t:rentJa in qua.nto si tratta di una materiache merita di essel'e disciplinata con una arti-colazione di~ersa da quella prevista dal-l'emendamento.

P RES I D E N T E. Invito il Governoad esprimeve il parere.

Senato della Repubblica ~ 16095 ~

6 AGOSTO 1974

VI Legislatura

332a SEDUTA (pomérid.) ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO

M A C C H I A V E L L I , Sottosegretariodi Stato per le finanze. Concordo oon il mla-torre.

B O R S A R I. Domando di paI1lare perdichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facaltà.

,< B O R S A R I . Signal' Presidente, prendola parola per richiamare l'attenzione del Go-verno e del relatare sul fatto che è impossi-bile evitare un' occasione come questa pereliminare una enormità come quel:la che re-sterebbe in vigore qualora non si stabilisseohe non è applicabi>le qUé\Jnto disposto dall'ar-ticolo 43 del decreto istitutivo dell'IV A, cioèle sanzioni di cui parla ,il relatore, quando sitratta di errori materiali di calcoli compiutinelle dichiarazioni presentate.

Onorevole relatore, come si fa a non rico-nosoere questa ,esigenza? Lei no.n se la puòcavare rinviando tutto aLla Cammissione deit,mnta! Ogni volta che si tacca l'IV A è comese lei ne fosse il saceJ1dote tuteJare. La pregodi meditare e di aver pJ1esente il fatto che aicittadini stiamo chiedendo dei sacrifici giàgravi a questo proposito; pertanto liberaredaUa pJ1eoccupazione dell'errore di calcolochi vi può 'incorrere mi pave sia il meno chesi possa faJ1e. È mai possibile che abhiamobisogno di disoutere per metterccÌ d'accordosul fatto che chi compile un errore di calcolonella presentazione di una situazione precisadi movimento e di giro d'affari abbia il dirit-to di sentirsi salvaguardata dalle sanzioni dioaraHere penale o pecuni'ario? Mi semhra cheper questa ragione l'emendamento 6. O. 2 deb-ba essere accolto.

Pertanto, >insistiamo per la sua votazione evorremmo che i coUeghi della maggioralIlZasi rendessero conto del fatto che i:l rinvio aHaCommissione dei trenta è un modo per nonarfkontare uno degli aspetti che il cittadinoha invece diritto di vedere risolto. Infatti, icittadini debhono falDeillloro dovere, ma deb-bono esse:re cautelati nei confronti di situa-zioni di questo genere. EccO' le ragioni dellano.stra insistenza afHnohè l'Assemblea appro-vi l'emendamento in esame.

P RES I D E N T E. Paichè nessun ailtrodomanda di parlare per dichiaraziane di vo- I 7. 3

to, metto ai voti l'emendamento 6. O.2, pre-sentato dal senatore Barracei:no e da altri se-natari. Chi l'approva è pregato di alzaTe la'mano.

Non è approvato.

Passialmo all'esame degli emendamenti pre-sentati all'articolo 7. Se ne dia lettura,.

P I N T O , Segretarw:

Sopprimere l'articolo.

7. 1 PAZIENZA, NENCIONI, BACCHI, PI-

STOLESE, DE SANCTIS, BASADON-

NA, ENDRICH, GATTONI

Al primo comma, sostltuire Ie parole: «al~l'otto per cento }>con le altre: «al sei e cin~quanta per cento. }}.

7.2 BERGAMASCO, BROSIO, BALBO

Al primo comma, aggiungere, in fine, leseguenti parole: «con esclusione degli attidi canoessione di aree demaniali per indu-stria na¥ale, anche se aventi per oggetto opi~fiei ed impianti, per i quali si applica l'ali~quota di registro dello 0,50 per cento, già inprecedenza contemplata per i contratti di lo~cazione, sui canoni davuti per gli atti di pri-ma conoessione ferma restando l'applicazio-

I ne del,la tar;sa fissa nei casi di rinnavo }}.

7.5 CAROLLO, PASTORINO

In Vla subordinata all'emendamento 7.5aggiungere, in fine, le seguenti parole: «conesdusione degli atti di cancessione di areedemaniali per industria navale e relativi at-ti di rinnovo, anche se aventi per oggettoopifici e impianti, per i quali Sii applica !'im-posta previista dall'articolo 11 della primaparte tabella aUegato A al decreto del Pre-sidente della Repubbllica 26 ottobre 1972,n. 634 }>.

7.6 CAROLLO, PASTORINO

Al secondo comma, sostituire le parole:« al sei per cento ed al quatì'I1o per cento }>

con le altre: «a'l oinque per cento ed al ùreper C'ento ».

BERGAMASCO, BROSIO, BALBO

Senato della Repubblica ~ 16096 ~ VI Legislatura

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

Aggiungere, in fine, i seguenti commi:

«L'articolo 1 della legge 8 giugno 1966,n. 452, è sostituito dal seguente:

"Il terzo comma della legge 15 febbraio1949, n. 33, è sostituito dai seguenti:

Il limite massimo di lire 12.000.000 è ele-vato a lire 28.000.000, previsto come valoredi assegnazione di soci in regime di privile-gio da parte di società cooperative agricoleo edIlizie in possesso dei requisiti prescritti,comprese le disposizioni previste dall'artico-lo 12 del decreto legislativo luogotenenziale5 aprile 1945, n. 141.

Gli atti indicati nel comma precedente, giàregolarmente registrati con l'imposta fissadi registro, non perdono il privilegio qualorail valore accertato in seguito a proceduradi valutazione definita dopo l'entrata in vigo-re del presente decreto, non superi i tre quar-tI del hmÌIe massimo di cui al comma prece-den te.

La registrazione a tassa fissa degli atti dicui al quarto comma è consentita nel terminemassimo di 20 anni dalla costituzione dellasocietà cooperativa e dei loro consorzi' " ».

7.4 MARANGONI, BORSARI, BORRACCINa,

FUSI, F ABBRINI

P A Z I E N Z A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P A Z I E N Z A. Signor Presidente,l'emendamento 7. 1 è diretto a sopprimerel'artlcollo e s'inquadra in quella linea genera-le di tutela deU'edmzia che ha 'i'spirato lapresentazione di tutti i nostri emendamenti.Pertanto non siamo oontrari soltanto all'arti-colo che maggiora nv A sulle nuove costru-zioni, sulla vendita degli immobili di nuovacostruzione, ma anche al,l'inasprimento delleahquote di registro in tutti i successivi pas-saggi ed anche all'in:asprimento dell'irr:postadI registro in tema dI atti giudizlzrL I motividi carattere generale sono stati già esposti[leI preoedenti interventi del Gruppo, quin-:li li posso ometteI"e per br:evità

BER G A M A S C O. Domando di par-are.

6 AGOSTO 1974

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

BER G A M A S C O . Signor Presidente,onorevoli colleghi, cOrn :l'emendamento 7.2 sipropone anche in questo caso di adottare per

l'imposta di registm una via intermedia por-tando l'aliquota da:l 5 al 6,50 per cento anzJ-chè aU'8 per cento. Il motivo dell'emenda-mento, come già è avvenuto a proposito del-l'articolo 4, consiste nell' evitare che un' ecces-siva tassazione scoraggi il trasferimento diimmobili, nonchè la costituzione di societàcon attività commerciali in un momento incui il mercato degli immobili dov:rebhe essereattivato e 'incoraggiato. La misura ddle mag-giorazioni sembra ,eccessiva e tale da produr~re un ristagno nelle contrattazioni immobi-liari. La nuova aliquota snatura anche sottoil profilo giuridico la natura dell'imposta o,più esattamente, della tassa che, non avendopiù alcun rappol1to col servizio che lo StatoI1ende al cittadino con la reg1strazione degliatti, si trasfol'ma in sostanza in un puro esemplioe prelievo, alterando, come dioevo, lanatura stessa del tributo.

Analogo ragionamento va,le per l'emenda~mento 7.3.

C A R O L L O. Domando di pa<rJare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C A R O L L O . Signor Presidente, onOI1e-voli oolleghi, [l'emendamento 7.5 r:iguarda inparticolare j cantieri navali re quindi per essila Fincant1eri che in definitiva assorbe i,l 90~95 per cento dei cantieri naV'a:li italiani. L'im-posta di registro cbe viene gravata di un ul-teriol1e 3 per oento 'rappresenterebbe in de~finitiva un prelievo che lo Stato fal'ebbe suse stesso. Già lo stesso 5 per cento di impo-sta di J1egistro, indipendentemente dall'au~mento del 3 'Per centO', slembrava, per certiaspetti, illogico; ed li iillotivli sono abbastanzanoti al rappresentante del Governo, tanto piùse egli ricorda la presa di posizione del Mini~stel'O ddla marina mercantile in difesa pro-prio dei cantieri.

Poiohè il probilrema è assolutamente notoanche nei suoi particolari, non vOIì:rei dilun-garmi ulteriormente. Mi ,rimetto evidente-mente alle valutazioni del Governo che non

VI LegislaturaSenato della Repubbltco ~ 16097 ~

6 AGOSTO1974332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

S E G N A N A , relatore. Questa volta no.NDn voglio tornare sugli argomenti, peròpen~so che; se poi si potrà fal1e con un membro

M A R A N G O N I. SIgnor Presidente, come lei della Commissione dei trenta un di~onorevoh ,colleghi, con .l'emendamento ag~ scO'rso a tu per tu potremo trovare una infìni~giuntivo 7. 4 intendiamo elevare irllimite ma,s~ rà di ragioni per dire che forse ~ senza con

sima 'Previsto dall'articolo 3 della legge 15 questo voler comnwntare il voto che è statobebbraio 1949, n. 33, da Hre 12 miliDni a lire lesipresso ~ avevamo ragione a nOll accoglie.

28 milioni. Si tratta in sostanza di aggiorna. re quell'emendaJl11!ento.re il valore di assegnazione a sOlei in regime Per quanto riguarda 1117.2, devo esprimeredi privilegio da parte delle società cooperati~ parere contrario. Potrei accogliere l'emenda.Vie agricole o ,edilizie in possesso dei requi. mento 7.5 dove dioe:

{( con esclusione degli

siti prlescritti, comprese ,J,edisposizioni previ. atti di ooncess.iQ!ne di aree demamali per in~stc dall'articolo 12 della legge 5 aprile 1945, dustria navale, anche se aventi per oggetton. 141. Nel con tempo intendiamo altr,esì gia. opifici ed impianti », mentre inveoe dovrebbe

rantire gli atti già 'regolarmente registrati esseve soppresso tutto ilrresto. Pratic({mente

con l'imposta fissa di registro dando la oer~ r,esclusione riguarderebbe l'aumento, In

tezza di non perdere il privilegio quailora il quanto r,esterebbe l'attmde tariffa.

valo]1e accertato in seguito a procedura di va. SonO' contrario aI 7.6, che però mi sembra!lutazione definita dopo l'entrata in vigore dea sia stato ritÌirato dal presentatore. Sono infi~

decreto 254 non superi i tre quarti del limite ; ne contrario agli emendamenti nn. 7.3 e 7.4.

massimo dei 28 milioni. Infine chiediamo chela negist!razione a tassa fissa degli atti sia ele~vata nel termine massimo di venti anni dallacostituzione della società cooperativa e dei

l'Oro consorzi anzichè dei dieci anni prev1stiprecedentemente.

Chiedendo ciò non scopriarno nu,ua di nuo~va per eh è que!ste richiieste non sono certa~mente dell'ultimo momento: esse fanno par.te già di una pmposta di legge presentata aUaCamera dei deputati, la 2741, a firma dei de.putati Iozzelll e Monti, (Ì:re i colleghi dellamaggi'Ovanza conosoono abbastanza bene.

Vorremmo veramente evitare dI creare ul.tedori difficoltà alle cooper2.iive, permetten~do loro di usufruire di un beneficio di cuialtrimenti non potrebbero godeIe. Ed è conqueste intenzioni che noi invitiamo a vetareil nostt1O emendamento.

può tener conto deale 'ragioni fiscali, quandoE-sse sono fondate ed efficaci, ma nello stes.so tempo non può nOln'tener conto delle ra.gioni dell'industria cantieristica che è delloStato, il quale non so Hno a qual punto possafar bene illeU'atltuale circostanza a tassa["e sestesso.

Le stesse motivazioni valgono per l'emen~damento 7.6.

M A R A N G O N I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

P RES I D E N T E. Invito la Commis~sione ad esprimere il parere sugli emenda~menti in esamle.

S E G N A N A ,relatore. Signor Presiden.te, devo esprimere pal'efle contrado al1'emen~damento 7. 1...

M A R A N G O N I. Rimandi alla Com~missione dei trenta!

,p RES I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

M A C C H I A V E LL I, Sottosegretariodi Stato per le finanze. Signor Presidente,~ono contrario agli emendamenti 7.1 e 7.2per i motivi di fondo che sono noti. Circa gJiemendamenti 7.5 e 7.6, essit,endono a ri-durre l'aliquota dell'imposta di reg,istro: pre~cisamente il primo emendamento proponelo 0,50 per cento e il secondo la tassa fiS3:tdi 2.000 lire, mentre oggi, COlme il senatorçCarollo sa, anche questi beni sono soggettiall'imposta di registro per il 5 per cento.

Mi rendo perfettamente conto della situa.zione ddla cantieristica ,e so che il 99 petcento delle industr,ie di questo settore sonodi Stato. Quindi, aderendo alla proposta del

VI LegislaturaSenatO' della Repubblica ~ 16098 ~

332a SEDUTA (pO'merid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 6 AGOSTO 1974

relatore, vorrei pregare il sen.atore Carolhdi togliere la seconda parte del suo emenda~mento 7. 5 e di fermarsi MIa parola: « im~pianti ». Se il senator,e Carano aocetta quP~sta richiesta, che mi sembra giust1ficata, ilGoverno esprimerebbe parere favorevole.

[n altri termini, il 7.6 è superato, per.chòtratta della stessa questione dell'altro emen-damento, in quanto in uno si chiede lo 0,50per cento e nell'altro una :tassa fissa. Perquanto si riferisce al 7.5 li}parere è favo-revole se ci si ,ferma alla paroLa: «impian-ti }), mentre per il 7.6 il parere è contrario,perchè tal'e emendamento ha carattere su-bordinato.

U GoveI1no è altresì -contrario all'emenda~mento 7.3 e al 7.4 (quest'ultimo presentatodal senatore Mamngoni e da altri senatori)Se il senatore Marangoni mi -consente, vor-r,ei Òlevare che tutta questa materia è con~telluta in un progetto di legge presentataalla Camera, che regola in modo organkJla materia stessa. Quindi il m10 no non èpreclusivo, ma è dovuto solo al fatto chesi 1ratta di una materia complessa che, es~sendo contenuta in una proposta di legg,e afirma di rappresentanti ,di tutti i Gruppi pa",lamentari, può essere più opportUD.lamenteregolata in quella sede.

B O R S A R I. A quale disegno di leggesi riferis-ce?

M A C C H I A V E L L I, SO'ttosegretariadi Stata per le finanze. S.i traUa di un pro-getto di legge .d'iniziativa par,lamentare, fir.mato da deputati di tutti i Gruppi.

P RES I D E N T E. Senatore Carollo,accetta la proposta del relatore?

C A R O L L O. Signor Presidente, accet-to la proposta del reI.atore, che è anche CO:l~divisa dal Governo. Quindi .l'emendamentO'7.6 deve intendersi ritirato e l'emendamentO'7.5 deve essere corretto nei termini -che so-no stati qui precisati.

P RES I D E N T E. Metto ai voti .J'emen~ 3.1damento 7. 1, p.resentato ,dal senatore ,Pazie,l-za e da ,altri senatori, non accettato nè dalla

Commissione nè dal Governo. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

Non è approvata.

Metto ai voti l'emendamento 7.2, presen-tato dal senatore Bergamas-co e da altri se-nator,i, non aoceHiato nè dalla Commissionenè dal Gov,erno. Chi ,J'approva è pregato dialzare la mano.

Nan è approvata.

Metto ai voti remendamento 7.5, dei se-natori Carolloe Pastorino, nel testo modi-ficato, accettato sia dalla Commissione chedal Governo. Chi l'approva è pregato di al-zare le mano.

È appravata.

Metto ai voti l'emendamento 7.3, prese::1-tato dal senatore Belìgamasco e da altri se-natori, non accet'tato nè .dal,la Commissionenè dal Governo. Chi l'approva è pregato dlal2?are la mano.

Nan è appravata.

Passiamo alI 'emendamento 7.4, presenta-to dal s'enatore Marangoni e da altri sena.tori. Senatore Marangoni, insiste per la vo~tazione di questo emendamento?

M A R A N G O N I. Prendo atto delle di-chia:razioni del Sottosegretario fatte a nomedel Governo e mi auguro che il disegno dilegge di cui si è pa:dato, anche con ,la spin-ta e !'.impegno del Governo, sia approvatonel più breve tempo possibile, armonizzan-do così tutta ,la materia. Quindi ritiro l'emen-damento 7.4.

P RES I D E N T E. Passiamo allora agliemendamenti pr,esentati all'articolo 8. Se nedia lettura.

,p I N T O, Segretaria:

Sapprimere l'articola.

PAZIENZA, NENCIONI, BACCHI, PT-

STOLESE, DE SANCTIS, BASADON

NA, ENDRICH, GATTONI

Senato della Repubblic£J. ~ 16099 ~ VI Legislatura

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO

Sopprimere l'articolo.

8.6 PINNA, BORRACCINO, MARANGONI,POERIO, FABBRINI, DE FALCO,

BORSARI

Al primo comma, sostituire le parole:

"nella misura di lire 700 » con le altre: «nel-

la misura di lire 600 ».

8.2 PAZIENZA, NENCIONI, BACCHI, PI-

STOLESE, DE SANCTIS, BASADON-

NA, ENDRICH, GATTONI

Al primo comma, sostituire le parole: «li-re 700 » con le altre: «lire 600 ».

8.3 BERGAMASCO, BROSIO, BALBO

Sostttuire il secondo comma con il se-guente:

« Nessuna imposta di bollo è dovuta pergli atti giudiziari ».

8.4 PAZIENZA, NENCIONI, BACCHI, PI-

STOLE SE, DE SANCTIS, BASADON-

NA, ENDRICH, GATTONI

Al terzo comma, sopprimere le parole:« di lire 200 per i libretti di risparmio indi.cati nell'articolo 18 »; conseguentemente sop-primere, all'ultimo rigo, le parole «e 300 ».

8.5 BERGAMASCO, BROSIO, BALBO

P A Z I E N Z A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P A Z I E N Z A. Siamo contrari all'arti-colo 8 che inasprisce l'imposta fissa di bol-lo portandol<a da 500 a 700 Hre, per quant-Jriguarda gli atti, documenti e registri ,indi-cati nella tariffa allegato A al decreto delPresidente della Repubblica 26 ottobre 1972.n. 642, e che inasprisce l'imposta fissa dibollo nella misura di lire 30, di lire 100 edi lire 200 che vengono portate rispettiva-mente a lire 50, 150 e 300 per gli atti di cuiagli al1ticoli 15 e 20 e per i libretti di ri-sparmio.

Riteniamo che questa sia una delle partipiù impopolari, sebbene meno appariscenti.

6 AGOSTO 1974

della misura fiscale che viene proposta. Citroviamo di fronte ad una ilegge-delega cheprevede 'tassativamente e specifJcamente iltentativo di abolire nel tempo l'imposta dibollo. Ci troviamo di fronte a tutta una casi-stka giudiziaria la quale rende evidente co-me il bollo in campo giudiziario venga adessere spesse volte niente altro che un balzdlo impeditivo deHa esplioazione della giu-stizia.

È intervenuta anche la Corte cost'ituzional.~con sentenze che hanno fatto hreccia su qU\.~-sto muro di bollo che v,eniva eretto nei C011.fronti dei diritti dei cittadini. Ma dalla ri-fOl1ma tributaria ,in poi noi non stiamo fa-cendo altri pass1i in ,avanti; anzi per il prellevo di qualche :miliardo (ed il gettito nonè nemmeno dei più cospicui tale da giusti-f,içare ,la misura) andiamo a colpire n dttedina con imposte che da 500 portano a 700lire il bollo per qualsiasi domanda del citta-dino alle autorità. Alle domande si accom-pagnano spesso le ahre imposte e cont'ributiad -enti previdenziali che spesso sono con-nessi al1'esplicazione della facoltà-diritto ddcittadino di presentare una domanda. Ognipartecipazione a concorso, ogni rkhiesta didocumenti, ogni documentazione viene a sOP-portare un costo inasprito per il cittadino,COn aumento da 500 a 700 Hr-e. Se moltipli-chiamo la modestia dei piccoli sacrifici dejpiccoli contribuenti abb.iamo un grande sa-cl1ificio che non può essere misurato con la,aridità dell'entità del geHito.

P'roponiamo quindi all'Assemblea di sop-p:dmere addirittura l'articolo 8. Non siamoJ'accordo sull',inasprimento del bollo per ilibretti di risparmio: :riteniamo che ;1 rispar-

I mio vada incoraggiato e che non lo si possascoraggiare nemmeno COnil sempliçe e picco-lo inasprimento del costo del libretto. Se poinon si volesse addiveni~e lana soppressioncdell'jntero articolo, proponiamo quanto me-no, con l'emendamento 8.2', di attenuare ilcarico passando dalle attuaM 500 lire a 600lire, anzichè a 700.

Proponiamo soprattutto, 'con l'emenda-mento 8.4, di aHineard con le legis.lazioni.più moderne, stahi,lendo che nessuna impostadi bollo è dovuta per gli atti giudiziari. Sa-rebbe veralmente ora .che il nostro processo

VI LegislaturaSenato della Repubblìa ~ 16100 ~

6 AGOSTO 1974332a SEDUTA (pomerid.) Assm.1BL EA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

civile ~ perchè .grazie a Dio il prooesso pe~naIe è già esente da queste complicazioni ~

andasse avanti speditamente senZJa l'esjgen~za della marca, del bollo, del punzone, deJ.~l annullamento, della contribuzione, senzacioè questi residui medievali che COstitUi~scono altrettan1j pesi, ahrdtaiJ.1'ti basti, al~trettante some che il nostro prooesso si por~ta appresso attraverso li tempi.

È tempo, a nostro avv.iso, di metterci alpasso con le legislazioni più moderne. D~lresto la stessa differenziazione del bollo, traquello con le bilance che è destinato agliU~fcCl giudizi ari e quello indifferentementeadoperato per tutti gli altri usi ~ ma non

abbiamo avuto da,l GoveDno dei dati in ma-teria ~ consentirebbe di discriminare quan~ '

ta parte del getNto del bollo è dovuta all'at-to giudiziario e quanta parte invece è dovu-ta a tutto il ,residuo uso del balIa.

Riteniamo che una nazione civile possasacrificare ,i miliardi di gettito del bollo giu-diziario ottenendo come contrappeso spedì-tezza di processo e facilità di accesso di tuttele categorie sociali aHa giustizia. Quale al-tra piÙ moderna ,insegna di modernità cipuò essere se non quelIa di aprire le portedella giustizia al popolo senza che si debba 'passare attraverso di esse pagando il pedag~gio delle 400 lire per ogni foglio alle cassegilldiziarie? (Applausì dall'estrema destra).

P I N N A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

P I N N A. nlustre Presidente, signor Mi~nis,tro, onorevoli colleghi, ,la presentazionedeH',emendamento soppressivo all'articolo 8del decreto~legge in esame, presentata dal no~siro Gruppo, muove daHa considerazione, pe~l'altro già illustrata dumnte .J.'esame del prov~vedimento in Commissione finanze e tesoro,deIl'ulteriore allargamento della pressionetributaria indi.retta nei confronti dei cittadi~ni, che ra':Jpresenta una vera e prolpria grandi~!lata dalla quale diventa difficile pot,ersi di.fendere se il Senato non apporterà i necessaricorrettivi.

Senza avere la pI'etesa di andare lontani neltempo, aUe origini dell'istituto della registra~zione degli atti e del bollo, presenti addirit~

iura nell'antica Grecia e a Roma, desidero ri-chiamare, sia pure brevemente, l'attenzionedell'Assemblea sui precedenti storki che ri-guardano più direttamente il nostro Paese.

La prima legge tributaria che prevedeval'obbligatorietà della ,registrazione di tuttigli atti relativi ai trasferimenti ,immohi,liari,ai contntttJi di anticresi e agli atti pubbIiciin generatI e risale al 21 aprile 1862 e po::rtail numero 585. Con essa venivaintrodolttal'iÌmposta fissa e proporzionalIe sulle obbli-gazioni, liberazioni e cOlllocazioni di sommee va;lori nonchè .Ie trasmissioni di proprietà,di usufrutto o godimento di beni immobilio mobiÌ.li e di qualsiasi altro diritto.

Successivamente l'ra~ea della registrazioneviene ampliata anche ad atti e cantratti cheprima venivano registrati ,soltanto j:n caso diuso e regolati con :la legge 14 luglio 1866,n. 3121. Qua>il:topoi alle successive modificheed ,integrazioni ed agli aumenti di aliquoterimandiamo al~e leggi 19 ,luglio 1868, n. 4480,al deorelto 13 set>tembre 1874, n. 2076, alIalegge 26 luglio 1896, n. 341, al testo unicodi cui al regio decreto 20 maggio 1897, n. 217e al successivo Regolamento contenuto nelreglio decreto 23 dicembre 1897, n. 549.

Alt~e modifiche vennero appo'rtate con leleggi 23 gennaio 1902, n. 25, 23 aprile 1911, >ilU"mero 509, 27 agosto 1916, n. 1058, 24 nO'Vem~bre 1919, n. 2163, 22 gennaio 1922, n. 107.

Nel 1923 fu emanato il regia decreto..30 di~cem'bre n. 3269 concernente finalmente laseparazione ddl'imposta' sul registro da quel.la di successione che ammodernò tutte le di..sposizioni precedenti.

Successive modifi'Cazioni anche rispetto alcennato regio decreto 3269 si ebbeDO con ilregio decreto 23 giugno 1927 n. 1147, con il'legia recreto 26 settembre 1935 n. 1749, con ilregio decreto 15 novembre 1937 n. 1924, C011la legge 19 luglio 1941 n. 771, con il regio de..creta 14 giugno. 1940 n. 643, con i,ldecreto..leg-ge 5 aprile 1945 n. 141 e con la legge 29 dicem-bre 1962 n. 1744.

La lunga elencazione non vuole sortire nes:..sun effetto defatigante quanto invece ricorda~re 1'esigenza da più parti avv,ertita di andareall'abaliziane totale dell'impasta sul registro,come è stato 'testè ,ricordato. Su questa linea~,iattestano fOlrti carrenti dottrinali le quali

V I LegislaturaSenato della Repubblicc> ~ 16101 ~

332" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

sono convinte che l'.imposta del registro nonvalga la candela nel senso che essa 'intralciagli affari commerciali.e non ,dà un gettito con~sistente, avuto riguardo anche alle agevola~zioni tributarie per taluni settori economiciche, accompagnate al costo di riscossione deitr,ibut,i, ne consig1iamo Ila soppressione.

Senza voler entrare nel merito dell'oppor~tunità o meno dell'abolizione dell'imposta,desideriamo evidenziare il fatto che con ildecreto~legge si stab1liscono maggiorazioni di:lliquote per gli atti riguardanti il trasferi-mento di beni immobili. Tutto ciò avvienedopo l'aumento delle carni bovine, delle casedi abitazione, dell'energia elettrka, della ben~zina, della tassa sul b0110 di circolazione e ò!quanto altro contengono i decreti in materiadi inasprimento lfiscale e dopo il galoppantetasso di svalutazione, il rincaro dei pr.ezzi, landuzione conseguente della capacità di ac-quisto dei lavoratori e delle masse popolari.

Pertanto quest'imposta pare del tutto ves~satoria e l'ulteriore aumento dell'imposta su]bollo che è dovuta all'origine non concedealouna tregua.

Nè possiamo essere paghi del fatto che l'im-posta non viene applicata agli atti .legislativi.agli atti amministrativi dello Stato, delle re~~doni, delle province, dei comuni e loro con-sorzi, se non espressamente previsti nell'an-nessa tar,iffa, contenuta nel decreto del Presi.dente deUa Repubblica, 26 ottobre 1972, nu-mero 642, che regola Ja disciplina del.l'impo~5,ta sul boUo.

I colleghi del Senato conoscono bene l'usodi quest'imposta su atti, documenti e regi-stri, sopraHutlto in connessione « a procedi~menti contenziosi in sede giunisdizionale)}o quando si deposita un atto pubblico pressole cancellerie giudiziarie o le amministrazio-m dello Stato o gli enti pubblici territoriali,fatte salve ,le eccez:ioni previste. Ma l'areadell'applicazione dell'imposta sul bollo si al.la~ga a macchia d'olio ed interessa le cambia.li emesSe aH'estero quando sono presentate.consegnate, ,trasmesse, quietanzate, accetta-te, gi'fate, sottoscritte per avallo o a'ltrimentinegoziate nello Stato.

È inutHe attardal'ci sui modi di pagamentommai noti che riguardano iJ modo ordinario,st'raordinario e virtuale, sia attraverso la ear-

6 AGOSTO 1974

La filigranata e boHata, o attraverso marcheda bollo, visto per bollo o bollo a punzone,tè sia, infine, mediante pagamento dell'impo~sta all'ufficio del registro, senza materialeapposizione di bollo o di visto per bollo.

Quel che ci interessa evidenziare, neU'il~lustrare sia pure brevemente l'emendamentosoppressivo all'artioolo 8, riguarda gli atti escritti soggetti all',imposta di bollo fin dal-J'origine, per dimostrare l'ampiezza della fa-scia lmpos,itiva e ,le inevitahili ripercussionisul piano sociale che non possono nè deb~bono essere trascurate.

Quest'impostacLi bollo, niguarda: gLi avti 1'0-gati, ricevuti o autenticati da notai o da altripubblici ufficiali, i certificati o copie dichia~rate conformi all' onig,inale, estratti di qua-lunque atto o documento I1ilasciati da notai() da altri pubblici ufficiali a dò autorizzatiper legge, le scritture 'Private contenenti COI1-venzioni o dichiamzioni anche unilateraH CallJe qualI si creano, si modi,ficano, si estinguo~.lO, SI accettano o si documentano ,rapportigiuridIci di ogni specie; le descrizioni, çon~stataziorni o ,inventari desltinati a far provafra le parti che h hanno sottoscritti; le istan~ze, petizioni, ricorsi e relative memorie di.retti agli organi, anche col1egiali, dell'ammi~nist'razione dello Stato, delle regioni, delltO'province e dei comuni, nonchè agli enti pub~bhei incaricati della tenuta di pubblici regi~stri, tendenti ad ottenere l'emanazione di unprovvedimento amministrativo o il rilasci.odi copie, certificat'i, estratti e simili; ricorsistraordinari al Presidente della Repubblica.

Ma l'applicazione della tassa sul bollo in-teressa ancora e lungamente altri soggetti esi articola nel piÙ remoti comuni deI.la peni.sola; ancora, come s'crive Carlo Levi nd:"omanzo « Tutto il miele è .finito », campeg-gb ad Iglesias in bei caratteri ottocenteschi,presso un tabaccaio, la scriHa: carta bol<lata,ma,rche da bollo, cambiali!

La lunga mano deEo Stato, lunga per pren~clere e corta per dare, almeno per il Meridio-ne ed ,il profondo Sud, continua imp.laca~bile a spremere per incamerare danaro fre-sco, quel denaro che non riesce a farsi con-se~nare dagli evasorifiscali insolventi neiconfro!nti della comunità nazionale per oltre3.000 miliardi, pari cioè alla provvista dei

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16102 ~

6 AGOSTO 1974332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

mezzi finanziari che presume di rioavare dal~l'attuaziane dei pravvedimenti fiscali!

Ma illung'0 cardone ambelicale che lega ilcittadina all'impasiziane della tassa sul bal~la nan finisce qui!

Infatti, i soggetti di imposta si esrtendanaagli atti degli argani amministrativi dell'am~ministraziane della Stata, delle regiani, dellepravince e dei comuni; certificati, dichiara~zioni, atte5tati, spediti daUe curie a cancelle~de religiase a dai ministri di qualsiasi oulto.quandO' sianO' destinati ad uso civile; certi~Eicati dei camiltati dkettivi degli agenti dibarsa, per le cambiali emesse e pagabilineHa Stata, per quelle emesse ndla Statae pagabiii altl'es'tera, per quelle accettatedagli isti'tuti di creditO' per l'accettazionedi tratte a copertura di esp'0I1tazioni, per ivaglia cambiari all'alrdine di aziende di crc~dita, duplicati e capie di cambiali. per vagliacambiari e fedi di eredita del Banca di NapaÌie di SicHia, per gli assegni bancari, gli asse.gn: circalad, per i biglietti e i titali fiduciari,per i libretti di risparmia naminati e al par~tatare ~ casì <èome è stata ,ricardata ~, perricevute, quietanze, nate, canti, distinte e si~miIi, per gli estratti conti, letteve e rIcevutedi accreditamenta a di addebitamenta '0 de]~

l'addebitamenta e relativa benestare quandO'la samma supera, 'Ùnarevalicalleghi, le 10.000hre.

Ma la lunga elencaziane nan finisce qrui ela Stata va a colpire il piccol'Ù risparmiatarementre siamO' in presenza di grandi evasari

contrO' i quali non si riesce a far nulla. Per~ciò la tassa sul balla cantinua implacabile acalpire inesarabilmente le carte di creditO' ,buoni di acquista ed a1trisimili, tHali in cir~colazione di importa superiore a 10.000, i re-pertori, i hbri, 'i registri cantabili a commer~ciali, i registri delle canservatarie dei ,registrilmmabilia,ri, le nate di trascriziane ed anno~tazione, nanchè dei ,registri navali, aeranau-tlca ed autamabilistic~. L'impasta sul regi~sLro e sul bana cala quindi su tutti e ciò sipuò desumere malta chiaramente dalla natu~

l'a di quest'impasiziane ulteriare che si vor~l'ebbe applicare attravers'0 l'aumenta ddl'a1i~quata 'presente nel disegno di Jegge.

E mentre mi avvia aHa canclusiarne del~l'elencazione dei soggetti d'imposta, desidera

ancara ricordare: le copie degH atti delle sa-cietà da depasitarsi, gli atti di natarietà epubblicaziani di matrimoniO', i certj,ficati rI-lasciati da argani dell'autorità giudiziaria,gU atti stragiudiziaH compiUlti da argani del~

l'autarità giudiziaria, gli atti e pravvedimen-tli dei pracedimenH giurisdiziana:li civili e am~mil1istlrativi da chiunque c'Ùmpiuti, gli aHie pravvedimenti arbitraili, fina ad andare alpretare ed alla cassaziane, agili argani supre~mi del tribunale militare.

Questa è l'elenca vasto nel campa appli~cativa in OUI cala direttamente .!'impasta sulballa. Infine, onorevoli colleghi, vi sano dacansiderare i conti di gestione degli enti di

5tlat'Ù (regioni, province e camuni) e relativeaziende autaname, i contratti di lavaro e diImpiega tanta individuali che collettivi, di

I colonia parziaria e soccida, di libretti calo~nki, le quietanze e gH stipendi, pensioni, pa~ghe, assegni, premi, indennità di qualunquespecie dei dipendenti pubblici e privati, perricevute di versamentO' o svincola di sommee valari, ricevute e nate di cansegna di mercicaD. o senza indicaziane del prezzO', corri~spandenze e dispacci rtelegrafici. Inoltre vi so-no da cansiderare gli atti e .i dacumenti dachiunque provenienti che devano accampa~gnare merci durante H lorO' trasporta e spac~

cia e attestarne le caratteristiche, pes1i e mi~sure a altre qualità e ancara atti provenienl.jdall'estera (assegni cirçalari e cambiali).

Questa in rapida sintesi la fascia impasiti~va,che costituisce un torchia mostruaso chedavrebbe fare affiui1re nelle casse dell'Ù Stato90 miHardi oon un'impasiz'ione ,fiscale apertain questa ampia ventagliO' di voci che non ri~sparmiana neanche gli atti di poche migliaiadI lire.

Per queste cansiderazioni, avuto riguardI)al forti gravami che l'aumento dell'impostacamparta, ne chiediamO' la sappressiane caJ1~vinti come siamO' che vi sianO' altre strade dabattere per reper,ire i fandi che necessitanO'attraversa un'imposiziane diretta e progres-SlVa, l'eliminaziane dell'evasione ,fiscale e del~]'esportaziane clandestina dei capitali.

Bisagna imboccare decisamente la stradache porta a1J'.individuazione dei saggetti diimposta che abbianO' un redditO' da 2'0 a SOmiliani all'anno, vale a dire di colom che

Senato della Repubblica ~ 16103 ~

6 AGOSTO 1974

VI Legislatura

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENUGRAFICO

spendono in un mese quello che la grandèmassa dei lavoratori guadagna in un annI)(con i redditi che si aggirano sui 2~2 milionie mezzo). Bisogna colpi>re ancora più: in alto,verso i Isuperriochi, i quali come è noto con-tinuano a guadagnare e a spendere spess()per generi voluttuaDi che dnoidono sulla bi-lancia dei pagamenti.

Quella che indichiamo non è una stradasbagliata, ,dal momento im cui, nonostante adesempio la crisi dell'industria automobilistI-ca ed illrincaro deLla benzina, si continua nel-l'acquisto di cilindrate superiori ai 2000 cen-timetri cuhi tanto che nel nostro paese cir~colano oltre mezzo milione di queste mac-chine.

Peraltro deve ,considerarsi anche il fattoche per ,la nautica di lusso gli italiani hannospeso, nel 1973, più di quaranta miliardi, perle pellicce 180 miliardi, per i cosmeticidi lusso 280 miMa,rdi, per il whisky 80 mi-liardi, per lo champagne 55 mi:liardi, per le

oI'chidee e gli altri ,fiori pregiati 30 miHardi.Conseguentemente se si VlUolecolpire, sono

presenti nella realtà italiana ,i soggetti chedevono essere colpiti anzichè andare ad ulte-nori imposizioni tipicamente iugulatorie ditasse, come quella del registro e sul bollo,che colpiscono ,indiscriminatamente ,i citta-dini italiani. (Applausi dall'estrema sinistra).

BER G A M A S C O . ,Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

BER G A M A S C O. L'emendamento8.3 propone la riduzlione deLla tassa di bolloda lire 700 a lire 600.

L'aumento rilevante della carta da bollononchè della tassa di bollo interessa ormainon solo gli opemtori economici, ma ,la qua-si totahtà dei cittadini. Non mancherà per~tanto di avere aspetti negativi sugli scambic, in definitiva, di ripercuotersi sul costo del.1a vita.

Per quanto riguarda l'emendamento 8.5debbo dire che esso si inquadra nel preceden-te emendamento 8.3 con l'aggravante che.1 rattandosi qui dei libretti di risparmio, sa-

ranno proprio i meno abbienti che ne fannolargo uso ad esserne oolpiti. Si tiratta, è vero,

di sole cento Iire, ma in alcuni casi limite al}-che le cento lire hanno un'importanza. Co-munque si tratta di un criterio di indirizzog:enera,le.

P RES I D E N T E. Invito la Commis-sione ed il Governo ad esprimere il pareresugli emendamenti in es,ame.

S E G N A N A, relatore. Esprimo parerecontrario a tutti gli emendamenti.

:M A C C H I A V E L L I, Sottosegretario

dI Stato per le finanze. Concordo con il re-latore.

P RES I D E N T E. Metto ai voti 1'emen-damento 8. 1, presentato dal senatore Pazien-za e da altri senatori, identico alJ'.emenda-mento 8.6 del senato'rePinna e dli altrd se-natori. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 8.2, presee-tato dal senatore Pazienza e da altri senatori,identico all'emendamento 8.3, del senatoreBergamasco e di altd senatori. Chi l'appr/)-va è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto a.i voti l'emendamento 8.4,presen-tata dal senatore Pazienza e da altri senatori.Chi l'approva è pregato ,di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 8.5, presen-tato dal senatore Bergamasco e da altri se.natori. Chi l'approva è 'pregato di alza>re lamano.

Non è approvato.

Passiamo all'esame degli emendamenti pre-

"entati all'artkolo 9. Se ne dia lettura.

P I N T O, Segretario:

Sopprimere l'articolo.

9.1 PAZIENZA, NENCIONI, BACCHI, PI-STOLESE, DE SANCTIS, BASADON-NA, ENDRICH, GATTONI

Senato della Repubblica ~ 16104 ~ VI Legislatura

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 6 AGOSTO 1974

Sopprimere l'articolo.

9.2 PINNA, BORSARI,BORRACCINa,MA-RANGONI, POERIO, DE FALCO, FAB-

BRINI

P A Z I E N Z A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P A Z I E N Z A. In quest'articolo si par~la di elevare il bono sulle cambiali. Con qu~-sto ho detto tutto.

P I N N A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P I N N A. Signor Presidente, onorevoJicolleghi, le considerazioni che ho svolto sul-l'aumento dell'imposta fissa di bollo da 500 a700 lire valgono anche per quel che riguarda]'aumento delle cambiali delle quali, come ènoto, si fa largo uso in tutto il paese, conpar ticolareriguardo per il Meridione e perle rso,le dove la cambiale anche per le spesedi piccola entità è div,enuta il mezzo per dila-zionare nel tempo impegni ,che non possonoessere assunti immediatamente. Tanto pillgrave ed esteso diverrà il fenomeno ove siconsideri il tasso di sv,alutazione dei salarie degli s,tipendi dovuto aLl':~nflazione galop-pante.

Se il tempo lo consenUsse non savebbe deltutto inopportuno esaminare attentamentealmeno per un arco di cinque anni 10 svilup-po progressivo degH acquisti mediante lecambiali. Sono certo che i risultati darebbe-

ro elementi di valutazione e di dflessione ,inte-ressanti e comunque \Utiliper un esame atte n-,to dei fenomeni sociali lincol1l1ispondenzacon la domanda e i mezzi di pagamento usatinel nostro paese per adempiere agli impegnicontratti. Ma ci rendiamo ,conto che ciò, al.meno in questa ciI'costanza, non ciè consen-tito vuoi per le s'cadenze degli stessi decreti,vuoi per le norme regolamentari che ci ,ado-periamo di rispettare. Comunque non man-cherà occasione in altra aircostanza perI'ian-dare a quest' esame e per trarne ~ almenoce lo auguriamo ~ elementi utili prima diandare a nuovi inasprimenti rfis,cali.

I bollettini dei protesti cambiari, delletrat-te non accettate a cura delle cameJ'e di com-mercio, industria e agricoltura nel nostropaese ci danno un quadJ'o assai vario ed inte-ressante delle merci che vengono aoquistateanche per piccolissimi importi che, nono-stante la loro modestia, non possono essereassolti quando aumentano vertigi'ilo.samentei 'prezzi.

Anche per quanto attiene alla sfera nellaquale opera 1a camb.iale, a simigliallZ!a diquanto abbiamo. fatt'O nell'illustrare l'au.mento dell'imposta di bollo, non possiamofare a meno d~ ,sottolineare i vari campi ope-rativi. Essi si identificano infatti nella cam-biale a garanzia di apertura di credito, agra-ria, all'incasso, bancabile, con promessa diinteressi, con spese, di comodo, di .favore, di.-retta, di recupero, di smobilizzo, domidliata,.fuori ,piazza, garantita, in birunco, inorooia-ta, in pensione, in sofferenza, insoluta, in tol-leranza, ipoteoaria, non bancabile eccetera.Non vi è chi non comp.renda, sia pure attra-verso questo .linguaggio ermetioo, la vastagamma di possibilità che si aprono attraver-so questo modo di pagamento e quindi l'in-trecciarsi di interessi vari ,sul piano com~merci aIe dal quale si dovrebbe ricavare lacifra di 80 miliardi.

L'aumento del pr,ezzo delle cambiali con-seguentemente comporta un ulteriore aggra-via 'non so,l.operi lavoratori e le masse po-polari, ma per lo stesso sistema commercia-le poichè contribuisce ad appesantire il mer.cato. È n.oto infatti che, essendo la cambia-le un titolo il quale, in quanto sia pagabile,serve a differire pagamenti nel tempo, è lar~gamente utilizzata dai commercianti nei re-cIproci rapporti d'affari, di scambio merci,servizi, titoli, senza pagarne .l'equivalente inmoneta di volta in volta. Di essa, come è noto, si fa largo uso anche nel sistema banca~ria nelle operazioni di sconto da parte del1ebanche di credito. Anche qui ci sarebbe daaprire un altro capitolo, ma andiam.o avantirapidamente.

Questi sono alcuni 'Cenni en passant sullevie talvolta misteriose deU'uti:lizzo delle cam~biali. Quel che ci preme evidenziare in questacircostanza Tiguarda in modo particolareJ'aggravaJ'si delle condizioni di vita dei lavo-

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16105 ~

6 AGOSTO 1974332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

ratori e delle masse popolari. Quando aumen-tano vertiginosamente i prezzi dei generi alargo consumo, quando il prezzo del~ozucchero viene aumentato in un brevissimnlasso di tempo da 275 Hre a 375, quando ilprodotto, come ho avuto modo di denunciarealtra volta in quest'Aula, viene imboscato ese ne pretende un prezzo che si aggira sullç500 lire, quando, onorevoli colleghi, il pane~i può acquistare 'nelle rivendite a 350 lire iJchilo, si può facilmente intuire cosa accadeneIle famiglie numerose, specie nel Meridio- jne d'I talia dove si fa ancora largo uso del pa-ne e ddla pasta. Per non padare poi degli al-tri generi alimentari ~ .riso, olio, sale, pelati,conserve, ,cami, latte ~ e dei generi di ab-

bigHamento e dei 'trasporti.Quando si verificano sul mercato questi fe-

nomeni il ricorso al.la cambiale diventa indi-~pensabile per dilazionare nel tempo il paga-mento, nella prospettiva che scatti la contin-genza o la 13" mensiHtà, che possano domaniconsentire, sia pure parzialmente, di assol-vere agli impegni oontratti.

L'uso delle cambiaIi per gli acquisti è di-venuto un mezzo attraverso il quale unagrande massa di citta,dini tira a campare, co-me dicono a Napoli, dove come è noto ~~

non è un paradosso ~ le cambiali si acquista-no con le ,cambiali

Conosce il Governo questa !realtà? Se laconosce ci deve sp.iegare come è pervenutodisinvoltamente a decidere ,raumento senzaconsiderarla. Se non la conosce o l'ha sotto-valutata non può non .ritornare sui propripassi e rivedere il provvedimento.

Come è possibile non considerare la con-dizione di quegli 8 milioni di pensionati conun reddito che si aggira sune 40.000 lire men-sili? Come è possibile non calcolare, ,anchein ,relazione al<l'aumento del costo della vita,gli .immensi sacrifici che devono f.are questepersone anch'esse ,costrette a ricorrere allecambiali ?

Si pone il Governo l'angoscioso dilemma dicosa mangeranno domani i pensionati, i sot-~occupati, i figli dei disoocupati? Lungi danoi il pensiero di introdurre motivi demago-gici in questo dibattito serio e importante,

ddusi come siamo a guardare la realtà nonper quella che vo,nremmo che fosse ma perquella che è, una reaLtà quotidiGlina do-lorosa; ci permettiamo di avanzare, siapure in tutta modestia, questi rnteJ:1rogativi,convinti come siamo di portare in quest'Au-la le ansie, le preoccupazioni della gente con;a quale noi, voi siamo direttamente in con-

tatto per l'obbligo di mppresentanza che cideriva dal mandato parlamentare.

E allora quando si giunge ,financo a .tassarèl libretti di piocolo risparmio, ad introdurreulteriorI aumenti sul prezzo delle cambiali.non vi è chi nOn veda l'impopolarità del prov-vedImento.

Altre sono le strade da battere, onorevolicoIleghi. Le ho indicate durante l'interventosull'aumento deUa tassa slUl bollo e non vo-glio ritornare sull"argomento per non tedia-re il Senato.

Ecco perchè abbiamo pensato di presenta-re l'emendamento soppressivo dell'articolo 9del provvedimento: per impedire cioè un ul-teriore aggravio su un mezzo di pagamentodifferito, la cambiale, che tanto spazio oocu~pa negli acquisti quotidiani. ,Per queste e peraltre interessanti considerazioni che forse fa-rete voi da parte vost'ra, onorevoli colleghi,anche se per questi problemi evidentementenOn siete portati (avremo la possibilità digiudicare anche in relazione a questo prov-vedimento), chiediamo la soppressione c.Hquesto articolo. (Applausi dall'estrema 5i~nistra ).

P RES I D E N T E. Invito la Commissio-ne ed il Governo ad esprimer.e il parere sugliemendamenti in esame.

S E G N A N A, relatare. Esprimo parerecontrario.

M A C C H I A V E L L I, Sottosegretariodi Stato per le finanze. Il Governo è contmrioe si rimette per le motivazioni a quanto ebbegià a dire in Commissione.

P RES I D E N T E . Metto anora ai votil'emendamento 9. 1, Ipresentato dal senaito~

VI LegislaturaSenato della RepubbliclI ~ 16106 ~

332" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RES(lCONTOSTENOGRAFICO 6 AGOSTO 1974

re Pazienza e da altri senatori, identico al~l'emendamento 9.2, presentato dal senatorI:'Pinna e da altri se.natori. Chi l'approva è pre-gato dI alzare la mano.

Non è approvato.

Da parte del senatore ,Pazienza e di altrisenatori è stato presentato un emendamentoall'articolo 9-bis. Se ne dia lettura.

A L BAR E L L O, Segretario:

In via subordinata all' emendamento 9. 1sopprimere 1'articolo.

9-bis. 1 PAZIENZA, NENCIONI, BACCHI, PI-

STOLESE, DE SANCTIS, BASADON-

NA, ENDRICH, GATTONI

P A Z I E N Z A. Ritiro l'emendamento.

Calendario dei lavori dell' Assemblea per il periodo dal 7 al 10 agosto 1974

P RES I D E N T E. La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, riuni-tasi questo pomeriggio con la presenza dei Vicepresidenti del Senato, ha adottato allaunanimità ~ ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento ~ il seguente calendario dei la-

vori dell'Assemblea per il periodo dal 7 al 10 agosto 1974:

Mercoledì 7 agosto ore 11

» » » ore 16,30

Giovedì (antimeridiana)

(pomeridiana)

8 »

» »)}

Venerdì (antimeridiana)

(pomeridiana)

9 )}

» » »

Sabato (antimeridiana)10 »

\,

~ Disegno di legge n. 1712. ~ Conversione

in legge del decreto-legge 6 luglio 1974,n. 259, concernente alcune modifiche alladisciplina delle imposte sul reddito eduna imposizione straordinaria sulle casedi abitazione (presentato al Senato - sca-de il 7 settembre 1974) (Seguito della di-scussione).

~ Disegno di legge n. 1750. ~ Conversionein legge del decreto-legge 19 giugno 1974,n. 236, recante provvedimenti urgenti sul-la proroga dei contratti di locazione e disublocazione degli immobili urbani (ap-provato dalla Camera dei deputati - scadeil 20 agosto 1974).

~ Disegno di legge n. 1711. ~ Conversione

in legge del decreto-legge 6 luglio 1974,n. 258, concernente !'istituzione di unaimposta di fabbricazione e corrisponden-te sovrimposta di confine sulle armi dasparo, sulle munizioni e sugli esplosivi(presentato al Senato - scade il 7 settem-bre 1974).

La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari tornerà a riunirsi nel corso del-la settimana anche per deliberare eventuali integrazioni al calendario sopra descritto.

Secondo quanto previsto dal succitato articolo 55 del Regolamento, detto calendariosarà distribuito.

VI LegislaturaSenatu della Repubblic{J ~ 16107 ~

6 AGOSTO1974332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICG

Ripresa della discussione

P RES I D E N T E. Passiamo alla vota~ZlOne del disegno di legge nel suo articolounico.

È iscritto a parkure per dichiaraz10ne divoto il senatore £rosio. Ne ha facoltà.

B R O S I O. Signor Pres.idente, onorevoleMinistro, onorevoli senatori, il decreto~leggeche abbiamo finito di discutere è ill primo delpacchetto ve:w e proprio dei decreti~legge iì.scali presentati dal Governo come un insie~me di anisure per combattere J'inflazione enello iStesso tempo consentire un gradualeallentamento della stretta cr,edi<tizia, riducen-do così l rischi di una deflazione c, in ognicaso, la sua portata.

Essendo dunque questo il primo dei decretip:wpnamente anticongiunturali e dovendoessere quest'i legati da uno stesso filo logicoe rivolti a uno stesso obiettivo, è naturalle chenella mia dichiarazione di voto sul decretoper così dire capo.Jìla io esponga cssenzial~mente le Iragioni di oaratter.e generale chespiegano il nostro voto sul.I'insieme del pac-chetto. Non entrerò quindi nei dettagli diquesto particolare provvedimento, rispettoal quale l'intervento del senatore Bergama-sea e i nostri emendamenti hanno già chiari~to sufficientemente la nostra posizione. Que~.;to mi aiuterà ad essere più succinto nelhmie argomentaz10ni.

Vorrei cominciare COn una prima conside~razione per evitare equivoci circa il nostroatteggiamento. Noi abbiamo riconosciuto e ri-conosciamo, non solo a parole, ma per pro-fonda convinzione, che misure fiscali eralL:e sono necessarie per contribuire al rallen-tamento e, se possibile, all'arresto dell'infb~zione.

Naturalmente tutti dicono oggi che si trat-ta del più iniquo dei balZielH e si pDoclamanodisposti a combatterlo. Ma pO'i vediamo chenon appena si tratta di discutere misure con~crete per brvi fronte sorgono lIe obiezioni, ipalleggiamenti di responsabilità e di sacrifici,tutti si lagnano di esserne i soli colpiti e vor~l'ebbero trasferirli su altri. È una gara uni-versale al vittimismo che si risolve in sostan~

za in un'appassionata disposizione a sostene~re e, se possibile, ad aggravare i sacrifici de-glI altri. Naturalmente questo genere di mi~:,ure produce anche qualche inevitabile erro-rè e qualche lllgiustizia che viene sbandiera~la per desumere l'iniquità del tutto e per re-~pmgere nei fatti i sacrmci che si ammettonoa parole.

Non crediamo di essere guidati nel nostraatteggiamento da tah sentimenti:

~

il nostropunto dI vista è che nel pl'esente stato diestrema emergenZia lJuttI dobbiamo concor-rere, non solo in proporzione ai mezzi mJ.con la giusta progressività che è alla basedella recente nforma trtbutaria, a far fronte

a'He imperiose necessità della nostra finanza.Non è quindi a cuor leggero che segnalia-

mo le profonde deficienze e lIe insufficienzedelle misure che ci vengono proposte, nè intendiamo farne un puro strumento di oppù-sIzione preconcetta, nè ci illudiamo di pote!t'oggi COn tale mezzo modificare la situazionepolitica a nostro vantaggio. Continuiamo aritenere che ,l'inflazione sia il malanno e, nelsuo ulteriore sviluppo, il pericolo numerouno della presente situazione italiana, peg-giore anche della deflazione e della disoo.oupa~zione, nel senso che con l'inflazione non com-batteremo mai efficacemente, anzi renderemo.più profondo e più disastroso il pericolo det~la depressione, perchè alla lfine .l'una cosa ge-nera l'altra. A questo punto di vista e ai do~veri di coerenza e di buona volontà .che ne di.~scendono non verremo mai meno.

Affermata tale pl'emessa riteniamo tuttaviai provvedimenti a noi so.ttoposti eterogenei,dIsequilibrati, insufficienti, viziati da preOl~~cupazioni politico~economiche errate e dan-nose, privi di indirizzo e di prospettiva e per~ciò non li possiamo accettare. Essi, a nostroavviso, nOn arresteranno !'inflazione nè nel~l'immediato, nè tanto meno a più Ilunga sca~denza.

La eterogeneità di questa blocco di misureè già stata denunciata un po' da ogni parte:esse spazi ano dai dipendenti pubblici ex com~battenti all'imposiziane indiretta, dai servizipostelegrafonici alle imposte di fabbricazio-ne e di .confine sulle armi da sparo, da alcu~ne imposte sul reddito ad una imposizionestraordinaria di tipo spurlo sulle case di abi~

VI LegislaturaSenato. della Repubblica ~ 16108 ~

332a SmUTA (po.merid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

tazio.ne, dalla prOl'Oga dei contratti di loca~zione al regime fiscale dei prodotti petroli-feri e da questi al prelievo t,ributario U/hl

,antum sulle automobili, motoscafi e aero~mobili, daUa repressione dell' evasione fisca-le all'assunzione di 12.000 nuovi dipenden~idel Ministero delle finanze, daJle norme sul.la navigazione da diporto ai debiti delle mu-tue e degli ospedali ifino ad un inFelice assag-gLO di riforma sanita,ria.

Questo caleidoscopio di provvedimenti djf~Lerenti ha suscitato di per sè facili critich~che io non ripeto qui perchè ben note, ma so-prattutto attenua il rigore necessario del ri-chIamo ana disciplina civica generale e smi-nuisce l'effetto finanziario di riduzione deIJadomanda ,che è inevitabilmente doloroso, madeve esse:re chiaro e colpire tutti in debitaproporzione e progressione se vuole raggiu~gere il suo effetto. In questo senso l'eterog;:>-neità rivela un vizio più profondo di orien~i amento politico sul quale iTitornerò breve~mente fra poco. Per ora mi basti aggiunge1"eche il Governo ha in parte riconosciuto e ceT-oato di correggere questo difetto del suo com-plesso di misure ritirandone alcune, modifi-candone alt:ree ,ripresentandone altre ancoraal Parlamento come disegni di [legge. Ma ab-biamo la netta impressione che sia stato In.dotto a farlo soprattutto dalla speranza di.dare una parziale soddisfazione alle opposi-zioni pIÙ mtransigenti e più numerose pelfacilitare l'approvazione dei provvedimentimantenuti. Il successo dell'operazione mi pa.re sia stato sca[rso, a,lmeno finora, confer~mando così la regola che le concessioni par-ziali sono spesso interpretate come segni didebolezza e quindi 'rianimano, anzichè pla-care, gli avversari.

Dicevo però che questi decreti ci sembranoanche disequilibrail:i e con questo mi riferiscoa un difetto più direttamente incidente sulloro effetto fiscale e finanziario, che tocca inmodo particolare lo stesso disegno di leggen. 1708 sull'IV A e sulle altre imposte indi-rette del quale stasera <Cioocupiamo. Peressere efficaci le misiure fiscali devono es-sere equilibrate nel senso di consentire daun lato un gettito sUifìfidente e di potenziaredall'ahro il loro efìfetto antinflazionistico ri-ducendo al minimo gli effetti negativi sullaspiTale dei prezzi.

6 AGOSTO 1974

A tal fine non basta, anzi, ha un effetto de-CIsamente negativo l'agire soltanto o prin-cpalmente sulla leva delle imposte indiret~te, se non si agisce contemporaneamente e inmodo bi1anciato Isull1eddito delle persone fisi-che e sul tagHo delle spese pubbliche carrenti,che sono per universale riconoscimento unadelle cause precipue dei nostri disavanzi e del-l'inflazione. Questo è ,lo squiiHbrio al quale miriferivo: che deriva dal fatto che il Governonon ha osato, e non poteva farIo data la suacomposizione, le sue tendenze e le sue djsso~nanze politiche, aumentare in modo globale

I e sufficIente l'imposta sulle persone fisiche,in mIsura razionalmente progressiva ma inmodo da colpire anche le fasce dei redditimedi e medio bassi che oostituiscono la par~te pi'll sostanzIale del reddito imponibile.Non dICo che una simile imposizione potes~se da sola rispondere alle esigenze dell'era.no nella ricerca del suoi tremila e più miliar.(~l; ma solo così essa avrebbe contribuito in

modo apprezzabile al rIsultato, accanto allehnposte indirette da un lato ~ che avrebbe-ro potuto allora essere pIÙ contenute ~ e al-l'aumento delle tariffe dei servizi pubblicidall'altro.

Viceversa bIsogna riconoscere che il pesodell'operazione si è in definitiva concentratoessenzialmente sugli aumenti dell'IV A e spe-cialmente dell'IV A sulle canni, che avrannomdubbian...ente un effetto disastroso sul nuo~va scatto della scala mobile, immettendo dinuovo sul mercato una massa di domandamonetana press'a poco pari al drenaggio chesi spera di .cealiizzare, se tutto andrà liscio,con l'attuale pacchetto fiscale. È ormai daprevedere come sicuro che avremo nel corsodi questo 1974 uno scatto complessivo dellacontingenza di 30 punti, che, valutato siapure al livello minimo di 80 miliardi perpun to (VI è chi lo calcola almeno a 90), si-gmncherà un aumento di salari e di stipendidll 2.400 miliardi ben vicino al gettito di 3.000milIardI che si attende dalle misure fisçali.

La eterogeneità, dicevo prima, non è sol~tanto un difetto teonico di questi provvedi-menti ma rivela un atteggiamento politicoche non possiamo condividere. Il decretosugli affitti, l'Imposta patrimoniale sulle casedi abitazione, l'imposta sulle automobili, iprovvedimenti sui debiti degli enti mutuali-

Senato della Repubblicci ~ 16109 ~ VI Legislatura

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGPAFICO 6 AGOSTO 1974

stici col connesso tentativo di pregiudicarele linee della futura riforma sanitaria, hannotutti una COmlllle connotazione: quella

~ dimIsure con .effetto negativo per il risparmio,per l'iniziativa privata, e specialmente peruna ripresa edilizia affidata all'azione spon~tanea degli interessati e dei destinatari, op~pure rIvolte ad orientare la riforma sanita~ria verso soluzioni tanto dispendiose quan~to complicate, inefficaci e lente per i mala~ti, e mortificanti per i medici, convertiti instrumenti di una nuova pesante macchinaburocratica.

Alcune di tali disposizioni sono state mo~dificate in corso di discussione ma in unadIrezione unica, per effetto della pressionedella minoranza comunista: per gli affitti,vIOlando ancora una volta le leggi economi~che e la lIbertà di contrattazione, per le esen~zioni aumentandone il limite a scapito delnecessario gettito dei tributi, per le case isti~tuendo una imposta patrimoniale straordi~naria la cui portata rimane ancora incerta,ma gIà si prospetta gravosa.

Tutto questo implica tra l'altro che il si~sterna stesso della riforma tributaria, cosìlungamente discusso e faticosamente appro~vato, con un meccanismo di progressivitàe dI esenziom che aveva tenuto conto in lar~ga misura delle eSIgenze avanzate dai partitidi smistra, rischia di uscire da queste normec,ontmgenti seriamente intaccato e deforma~to, prIma ancora che abbia potuto fare le suep:cove e rivelare la vera necessità di corre~zIOni e dI adattamento.

Mancano infine, dicevo, l'indirizzo e laprospettiva che soli potrebbero giustificareagli oochi dei contribuenti, piccoli o grandiche siano, la mIsura dei sacrifici loro richie~sti, e la speranza della loro efficacia, speran~za che presuppone la ragionevole certezza dinon doverh ripetere, ossia di non dover pa~gare in permanenza magari in misura piùpesante quel che oggi si chiede d'urgenzacon un contributo eccezionale. Noi lo con~statiamo, non esito a ripeterlo, con ramma~nco e dIrei con dolore perchè vorremmosinceramente essere J[l grado di contribuire,SIa pure rimanendo fuori dal Governo, siaprUrecome leali oppositori, ad una urgente edoperosa ,operazione di risanamento della no~stra finanza, dalla quale dipende non solo ilbenessere ma la sorte economIca di tutti gliitaliani. Il nostro non è quindi un atteggia~mento partigiano, nè tanto meno classi sta,nè ancora meno diretto a difendere categorieprivilegiate, o l'egoismo degli abbienti difronte ai non abbienti. Il pericolo di, fronteal quale ci troviamo coinvolge tutti, e ne di-pende la dpresa o .la depressione per tutti.

Un fatto caratteristico è, onorevoli colle-ghI, che questa nostra critica di mancanza diprospettIva è mossa al Governo anche daaltre parti politiche: la muove l'opposizionedi sinistra, la quale richiede anche in questaoocasione vibratamente un netto cambia-mento, una nuova politica economica, unaltro passo verso Uln nuovo modello di svi~luppo ed anche, in stretta connessione, unnuovo corso, Ulna svolta politica.

Presidenza del Vice Presidente SPATARO

(Segue BiRO S I O ) . Per necessità di I

chiarezza io debbo precisare che noi abbia-mo con tale atteggiamento, e nessuno se nestupirà, ben poco di comune. Ci accomUlnasoltanto il punto di partenza ossia una con~statazione negativa. Ma poi le nostre stradenettamente si dividono ed anzi si di,riganoin senso opposto. Noi non chiediamo che siprosegua verso la ricerca di un nuovo mo~dello di sviluppo il quale non farebbe che

aggravare il peso dell'intervento pubblicodIffuso e moltiplicato in tutti i rami, dal oen-tra alla periferia, attraverso l'azione sovrap-posta e soverchiante dello Stato, delle regio-ill, delle province, dei comuni, dei sindacatie di tuttI gli enti pubblIci e semi~pubblici cheormai halnno invaso la nostra economia. Noinon crediamo che nuovi passi verso questanuova strada ci consentirebbero di bloccare

Il'inflazione e di salvarci dalla depressione.

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16110 ~

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- REsacaNTa STENaGRAFICa 6 AGaSTa 1974

No.i chiediamo. soltanto che si ispiri fiduciaal popolo italiana dandogli fiduda: lascian~dolo respirare nella sua azione econamica,incoraggia,ndane e non saffocandane le ini-ziative, garantendo. effettivamente quel plu-ralismo delle attività pubbliche e delle attivi-tà private che costituisoe la base della nastraconvivenza eoonomica e che sta slittandocontinuamente, pericolosame\nte verso ungrado sempre maggiore di prevalenza del-l'elemento pubblico, rappresentato da UJnaamministraziane mastodantica ed inefficien-te. ConsUJffiare di meno, produrre di più, ta-gliare le spese inutiH, queste sono le soleformule, per nulla marg1che, che ci consenti-:ranno di risalire la china; ma noi non riusci-remo mai ad applicarle continuando ad al-largare la macchia d'olio dell'intervento pub-blico che l'apposizione di sinistra esige incaerenza con le sue premesse e che la caali-zione di centra-sinistra n'On 'Sembra avere lavolontà di contrastare in coeDenza can i prin-dpi di una sacietà aperta, competitiva e li-bera che essa professa di rispettare.

Il decreto-legge che disçutiamo è l'anello.di una catena che si aggancia con log-ka ine-sorabile a tutta una lin,ea di azione a diinazione governativa che frena l,o slancio ela valontà di ripresa di tutta l'Italia che vuallavorare; anche per questo, e non solo per isuoi intrin.seci difetti, noi non possiamo dar-gli il nostro vato. (Vivi applausi dal centro-destra).

P RES I J) E N T E. ,È isçritto a par-lare per dichiarazione di voto il senatoreDante Rassi. Ne ha facoltà.

R O iS S I D iAN T E. Signor Presiden-te, signori del Governo, onorevoli colleghi, ilGruppo della sinistra indipendente voteràcontro il decreta-l~gge 254 sul quale per mol-te sedute ha discusso il Senato. iLe ragionidel nost'ro vato contrario, netto e convinto,possono così riassumersi: primo, perchè lamateria contemplata nel provvedimento èparte organka di un disegno complessivo001 qual,e ,il Governo intende superare la gra-ve crisi eoonomica scaricandala sulle masseoperaie, sui lavoratori a reddito fisso, sui pic-coli operatori autanomi, oioè sulla parte più

povera, più indifesa, più duramente colpitadalla cr,isi stessa; secondo, perchè i nuovipesanti oneri oontemplati dal decr,eto saran-no interamente pagati dai oonsumatori chesaranno le vittime [lon soIa di questa pesan-tee specifka imposizione fiscale, ma delrprocesso di U!ll'inevitabile ilÌevitaziane deiprezzi che l'insieme dei provvedimenti fiscalie taniffari metterà skuramente in moto; ter-zo, peDchè i cangegni prefigurati non avran-no la forza di stroncare l'evasione. Avremain tal modo la continuazione del fatto ripu-gnante che i sacrifici della povera gente, an-zichè andare alle casse dello Stato, finirannoneUe tas'che dei parassiti e degli speculatori.

Per queste ragioni ripeto il no netto, chia-ro e deciso del Gruppo della s,inistra indi-pendente. (Applausi dall'estrema sinistra).

,p RES I D lE N T E. tÈ isc,ritto a par-lare per dichiarazione di voto il senatoreBorsari,. Ne ha bcoltà.

-I, B O iR S A R I. Onorevole iPresidente,'Onorevoli colleghi, all'ùnizia di quesva discus-sione che ha investita la serie di misure cheil Governo ha proposta al,Parlamento in or-dine alla congiuntura economica e finanzia-ria, abbiamO' avuto mO'da di pI1ecisane i nostrinilievi di fondo. Abbiamo detto che le misu-,re proposte si p:re's'entavana del tutta ini,quetperchè colpivano indiscriminatamente sia ladomanda che i cO'ntribuenti, attraversa unprelievo e alcune misure che [lon tenevanoconto delle esigenze fondamentali dei citta-dini e non avevano alcun riguardo verso re~diti già duramente colpiti e sacrificati muo-vendosi in una direzione che aveva comeunica preaccupaZlione il superamento delledifficoltà senza a1cuna preoccupazione per ilfallimenta di un meooanismo di. sviluppo, diun sistema di aocumulazione delle risorseche non funziona più e che non consente af-fatto il superamento dei gravi squilibri di Of-dine settO'riale e 'tenritO'riale che il paese pre-senta e che ha come logi<ca conseguenza edeffetto quello di condannare larghe fasce delpaese a condizioni divenute ormai intone-IrabHi.

Così facendo, e precisando che i decretiche costituiscono lo strumento attraverso cui

Senato della Repubblica ~ 16111 ~ VI Legislatura

332" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

i.IGoverno si propone misure di risanamentoe di superamento dell'attuale situazione, de-vono essere riveduti e che illorò segno deveessere decisamente spostato verso un oam-biamento di indirizzo di politica tributaria esoprattutto un nuovo indirizzo di politicaeconamica e di politica saciale, i rili.evi cheabbiamo mosso lin part100lare ai decret.i nelloro complesso e, nel corso di questo dibat-tito, at provvedimento ora oggetto del no-stro esame, hanno trovato largo riscontronell'opinione pubbhca e nella stragrandemaggioranza dei cittadini, dei lavoratori, deipiccoli e medi operatori ecanamici, nellagran parte insamma del pO'polo italiano. Chequesto sia vero lo dimostra il fatta ~ non n~-gato certamente dai ripensamenti, daJle azio-ni rivolte a recuperar,e dconoscimenti primafatti, sui quali anzi Siiera dehberato a pro-posito della necessità di modifioare nel sensoda noi richiesta i decreti ~ di aver vi,s,to

chiaramente che nena maggioranza gover-nativa vi era un forte disagio, vi erano op:-nioni fartemen.te contrastanti.

Vii è stata una parte nan trascurabile deioolleghi appartenenti alla maggioranza cheha affermato anche pubbHcamente, interve-nendo in Commissione in questo dibattito,che le nostre richieste di mutamento, di cor-rezione eranO' profondamente giuste e talida meritare tutta la nostra consideraZlione.Che poi il Governo abbia ritenuto d~ far ser-rare le file e che si siano impedite le mani-festazioni di volontà che si associavano allenostre rkhieste di modàfica del provvedimen-to, ch~ non hanno potuto essere portateavanti fino alla loro canseguenza, ovvero finoal voto sui vari emendamenti, non toglie nul-la allo stato di disagio che v.i è nella maggio-ranza e al fatto che anche tra le file dellamagg.ioranza arriva chiara dal paes,e questarichiesta, che noi albbiamo interpretato inmodo conseguente, di cambiare strada emodo di governare.

Detto questa non sarò certo io a sottova-lutare i Tisultati che abbiamo ottenuto primain Commissione e poi in Aula. Si tratta diquestioni, che hannO' una loro rilevanza, comead esempio quella di aver mantenuto fino al31 dircembre 1975 all'l e al 3 per cento i ge-neri di ,più largo consumo popolare, che in-

6 AGOSTO 1974

vece sarebbero saHti rispettivamente al 3 eal 6 per cento; quella di aver ottenuto cheil Comitato interministeriale prezzi disClipli-nasse tutta la materia relativa ai prezzi ri-guardanti le carni non bovine, i generi ali-men tad di la'rgo consumo e i mangimi. Vogrliosottolineare questo ultimo prodotto perchèl'aver ottenuto questa modificazione e !'in-troduzione di esso tra i generi controllati dalComitato interministeriale prezzi ha unagrande rilevan~a per i contadini, per i lavo-iratori della terra, per gli allevatori ed ,i pro-duttori della carne ed anche perchè per lasecanda volta il Senato si pronuncia su que-sta materia in moda positivo. SperiamO' chequesta volta non suoceda quanto si v'erificòin oocasione delFapprovazione definitiva del-la .legge Artioli~arcora quando i parla-mentari demooristiani, guidati dall'onorevoleBonomi, nitennero eLifar depennare i,mang,i-mi dall'elenco dei prodotti sottoposti, alladisciplina del prezzo da paTte del CIP, conciò non interpretando le esigenze e gli int'e-ressi del contadini, ma tutelando le posizianidi privilegio, eLipotere e di speculazione cheessi realizzano attrav'erso il controllo dellaFederconsoTzi.

Vogliamo sperare che il provvedimento siaapprovato così come lo ha definito il Senatoanche dall'altro ramo del ,Parlamento e cheSI mcominci un'azione diretta a togliere que-ste Ìincrostazioni che rappresentanO' la real-tà di un sistema clientelare di potere che ilpaese non può più tollerare per l'e condizionioggettive realizzatesi attraverso la presa dicoscienza di gram parte del popol'O itaIiano,sistema che rappresenta il two di potere d:gestione dello Stato e della cosa pubblicache ha realizzato la rDemocraZJia cristiananel corso di questi anni.

Certamente, anche se abbiamo 'Ottenutole cose che prima dicevo e che non ritengodi dover tutte 'elencare, pel'chè il Senato haseguìta il dibattito e quindi ne può valutarel'importanza ed il rilievo che nail' vogliamonè esagerare nè trrascurare, tuil:tavia questecose non tolgono nulla al segno iniquo chenel provvedi,menta rimane, soprattutto per-chè voi avete voluto insistere a propositodell'aliquota del18 per oento sulla carne bo-

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16112 ~

6 AGOSTO1974332" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

vma che, a nostro avviso, rappresenta unaesagerazione.

Le motivazioni che la maggioranza ed ilGoverno hanno avanzato per sostenere que-sta necessità non reggono alla prova dei fattiperchè una ragione doveva essere quella divoler dismcentlVare un tipo di consumo di~ventata eccessivo e tale da pesare sulla bi-lancia dei pagamenti, non perchè in Italiasi consumi troppa carne, ma solo perchè viOiavete consentito con la vostra politica chefosse distrutto <il'nostro patrimonio zootecni-co. Non dimentichiamo, infatti, che pochianni fa davate il premio a chi abbatteva uncapo bovino! Avete fatto una politica impre~vi dente; avete fatto una politica tale da col-pire il nostro pa<trimonio zootecnico, da r.i~durci in queste condizioni e da richiederequesto sacrificio. Ma a questo proposito ave-te dimenticato che i,l prezzo della carne inItalia aumenterà di 600~700 e forse 800 lireal chilo e sta gIà aumentando in questi gior-ni perchè, assieme all'aumento dell'aliquotaIV A imposto con i1 decreto, VI è stato il mu-tamento del rapporto di valore di scambiodella lira verde, che ha fatto aumentare ilcosto delle importazioni delle carni del 12per cento realizzandosi così un aumento glo~baIe di CIrca il 25 per cento.

Non vi sembra di avere esagerato a questopwposit'O e di avere imboccato una stradape:dcolosa, tale che c01pisce nel vivo uno deiconsumi fondamentali? Non è certamentequesto il modo per correggere J,e storture, se-lezionare i consumI nel nostro paese. La ve~rità che ,emerge da questo comportamento èun'altra: in definitiva il discorso sulla quan~tità del prelievo voOil'avete rifiutato ed anco-ra non ci è ,stato detto in modo esatto e p,re~CISO(e stiamo varando uno dei primi decretidi prelievo) quali so.no le somme che vi sononecessari,e per fronteggiare la situazione del-la hilancia dei pagamenti e del disavanzo delbilancio dello Stato. Non ci avete detto tuttoquesto, avete mostrato di ostinarvi in unsistema di prelievo fiscale che tende a COlpl~re le masse popolari e a salvaguardare i gros~si redditi, la speculazione, la rendita parassi~taria. Questo è quello che viene fuori dallaostinazione con la quale avete sostenuto laline& che esprimono i decreti che pure gran

parte dI voi, come ho detto, sentiva l'esigen~za di modificare.

A questo proposito vogliamo dirvi che staper presentarsi dinanzi al Parlamento unaaltra grossa occasione. E al riguardo vor~rei fare un discorso molto seren'O, moltotranquillo sia al coHeghi della Democra~ZIa cristIana che hanno avvertito il segno ne~gativo di questi decreti sia in partlicolare aicompagni so.cialisti per dire che non si puòcontinuare così, non si può accettare che an-cora una volta l'onorevole Colombo, comeha fatto per cinque volte nel corso di questoultimo decennio, venga a dire al Parlamentoche occorrono misure d'emergenza, sa'crifi~ci, prdievI di carattere eccezionale perchè bi-sogna superare la congiuntura e si deve rin~viare ogni modifica, ogni riforma, ogni attodll corresponsione alle esigenze di fondo nelcampo dei servizi sociali e delle istituzionidel nostro paese. Ciò significa, in altr,e pa~role, che o.ccorre salvare l'attuale meccani-smo di sviluppo che ha consentito l'accumu-lazIOne dei pro.fitti a coloro che hanno por-tato i capitali all'estero, l'aocumulazione dirisorse enormi da parte della speculazione edella rendita parasslitaria nel nostro paese,che ha impedito il risanamento dell'apparatodeUo Stato e l"eliminazione degli enti inutili.Questo vuoI dire continuare a fare quel chesi è fatto fino ad oggi; e voi, compagni so-cialistll, non potete a,ccettare che tutto que-sto avvenga.

La stragrande maggioranza degli italiani,del lavoratori, dei ceti medi, delle masse po~polari ha avvel'tito, e l'ha dimostrato .chia-,ramente, che è giunto il momento di ,HbE'~

ra'rci da un sistema di governo .che cost:-tmsce un impedImento per l'ulteriore ore-scita sociale e civilè del nostro paes,e. Di que-sto bisogna tener conto. E io mi auguro chenelle prossime giornate, quando esaminere-mo il decreto relativo alle imposte dirette,troveremo una dlsponibihtà nella maggioran-za, in queUe forze che avvertono la necessitàdi modificare Il segno del prelievo, di rende-re meno iniqua la nostra politica tributa1ria,di rendere pIÙ perequata la distribuzione delcarico tributado, e che sarà possibile in quel-la sede accennare almeno la volontà di volercambiare indirizzo: e ciò non solo nel set~

VI LegislaturaSenatO' della Repubblica ~ 16113 ~

6 AGaSTa 1974332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTO.STENOGRAFICO

tore tributario, ma in tutto il setta re dellapolitica economica e finanziaria e nell'azionedI governo in generale.

La grav'ità della situazione non ha bisogno I

di molte parole per essere richiamata allaIattenziome dei colleghi. I fatti che -sono acca-;

duti in questi ultimi gio'rni ci dicono quantu, idal punta di vista politico, la situaziione ita-

I

liana sia delicata. La situazione economica eI

l

finanziaria della quale stiamo. discutendondl'esame di questo provvedimento sta d'al- I

tra canto a dimostrare che è giunto il mo- I

mento di fare sul' serio e che si possono sì r

chiedere dei sacrifici ma in modo giusto, per II

£arli fare a chi li deve fare. Solo così si può I

avere il concorso necessario, solo così si puòI

avere la collaborazione che si domanda per Isuperare l'attuale situazione. Va. è bisogno Iinsomma di realizzar,e attorno all'azione di

Igoverno e di direzione del paese la maggio- Iranza dei consensi dei lavorato.ri, dei ceti I

medi, delle masse popalari itaHane per iso-Ilare le forze eversiv,e, difendere le istituzio- I

ni e consentire che si proceda avanti versoIil necessario rinnovamento di tutta la vitaI

nazionale. I,

È proprio perchè abbiamo avvert'ito che Idiscutendo questi provvedimenti si investi- !

vano queste esig.enze e queste necessità cheI

abbiamo condotto la battaglia che ci ha im-pegnato in questi ,g.iorni e che ci !impegnerànei prossimi. È per questo che diamo ungiudizio negativo e riconfermiamo la nostranetta opposizione al pravvedimento, perchèlo riteniamo tale da non poter essere cons:i-derato una misura giusta nè dal punto divista del prelievo nè tanto meno come testi-monianza delle tante volte conclamate esi-g.enze e riconoscimenti di voler mutare lineae indirizzo.

Per queste ragioni noi dichiadamo il no-

stro vato contrario al provvedimento, certidi interpretare così l'esigenza di rinnova-mento che viene dalla parte più impegnata,più larga delle masse popolari del nostrapaese, perchè siamo convinti che questa èla strada per isolare le forze eversive e con-sentire il cammino ulteriore della Repubbli-ca nata dalla Resistenza. (ViVI applausi dal-t'estr:ema sinistra. Congratulazioni).

P RES I D E N T E. È iscritto a parla-re per dichiarazio.ne di voto il senatore Min-nacci. Ne ha facoltà.

M I N N O C C I. Signor 'Presidente, si~gnor Sottosegretario, onorevoli senatori, ilvoto favorevole che iil Gruppo. del partitosocialista italiano si appresta a dare allaconversione in legge del decreto-legge 6 lu-glio 1974, n. 254, recante alcune maggiora-nioni dI aliquote in materia di imposizioneindiretta, ha un significato positivo soltantose posto in relazione alla grav,e crisi econo-mka che attrave,rsa il nOSDro paese e se SIha fiducia, come noi socialisti abbi~mo che,i oittadini italiani sono disposti a sopportarel disagi e le restrizioni da cui saranno colpiticon questo come con gli altri provvedimentigovernativi, in questi giorni alI/esame delParlamento, a condilzione di av.ere come con-tropartita una maggiore sicurezza per :il do-mani.

Certo, anche dopo i miglioramenti appor-ta,ri al decreto-Jegge, per iniziativa anche deiGruppi della maggioranza, non è possibile inquesto momento non nutrire ancora moltepreoccupazioni, nel senso che non è certa-mente sicuro che le somme ricavate con isacrifici richiesti saranno effettivamente im-pIegate per frenare l'inflazione, per attenua-re lo spareggio tanto preoccupante della bi-lancia commerciaIe, per evitare ,i temuti gra-vi cali dell' occupazione nei prossimi mesi enon andranno piuttosto a sostenere i grava-mi di un'amministrazione pubblica semprepiù ineffioiente, ad alimentare la parte cor-rente de} bilancio statale, ad ingigantire ul-teriormente spese assai scarsamente produt-tive. E ciò senza che si taglino una buonavolta le unghie alle rendite parassitarie, alleevasioni fiscah, alla esportaz,ione clandesti-na di capitali.

Mi sembra dunque che questa così incre-sciosa oocasione dovrebbe finalmente offrirela possibilità di avviare una seria azione dirisanamento della pubblka amministrazione,che non sarà certamente di breve durata, mache dovrà esser,e condotta innanzi senza ten-tennamenti e senza rilassatezze.

Dovremo però, onorevoli colleghi, avereocchio anche a quanto avviene nel s,eUore

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privato nel quale la situazione si è da tempodeterimata e accenna a migliorare in mO'doassai tImido e spesso contraddittorio. iNè sidica che sono solamente i fattori esterni cheinfluiscono negativamente sulla produzioneindustriale e cioè la crisi energetica e l'enor-me rincaro di molte materie prime. C'è an-che una diminuzione assai sensibile dellaproduttività delle imprese, che ocoorre asso-lutamente eliminare giacchè, come ha affer-mato pO'co tempo fa il ministro del lavorO',onorevole Bertoldi, se non vogl,iamo farebancarotta dobbiamo produrre ed esplOrtaredi più. Si tratta di un obiettivo che non !in-teressa soltanto gli imprenditori per un re-cupero dei malrgini di reddito globale, maanche i lavoratori per la stabilità e l'incre-mento dell'occupanione e per il reperimentodei mezzi necessari alYulteri,ore espansionedel sistema industriale e ad una incisiva po-Utica di riforme.

In questa direzione la stretta creditizÌaancora in vita, anche se <inparte attenuata,dovrà essere ulteriormente e rapidamenteallentata soprattutto per le piccole e medieimprese.

Signor Presidente, è con queste preoccu-pazioni, ma anche con la fiducia che le pro-spettive alle quali ho brevemente accennatosi realizzeranno con la dovuta rapidità, chenoi socialisti vot1amo a favore, gialochè, no-nostante la gravità della sHuazio.ne econo-mica e la tutt'altro che sUlperata minacciadell'aggressione fascista alte istituzioni de-mocratiche, c'è ferma nei lavoratori italianila voLontà di battersi affinchè i sacrifioi cheoggi vengono loro imposti siano in un pros-simo avvenire compensati da una reale svol- I

ta politica, che faccia tornare la serenità nelpaese e lo faccia progredke in un cO'ntestosempre più oivile e democratico. (Vivi ap-plausi dalla sinistra ,e dal centro).

P RES I il) E N T E. È iscritto a par-lare per dichiarazione di voto n senatoreDe Sanctis. Ne ha facoltà.

D E S A N C T IS. ISignor IPresidente,signor rappresentante del Governo, onorevo-li colLeghi, mi è stato dato il privHegio diconcludere la battaglia operosa e oostrutti-

va del Movimento sociale italiano -destranazionale contro questo decreto; ne sono or-goglioso, e posso dire che la po.ssibilità diuna sintesI rapida delle nostre conclusionipolitiche è data proprio dal fatto che i,oposso affidarmi integ,ralmente in primo luo-go al contenuto dei magistrali interventi nel-la discussione generale dei colleghi senatoriNenoioni, Pazienza, Basadonna e La Russae alla battaglia che è stata compiuta nel cor-so della discussione sugli emendamenti an-che con l'apporto degli altri colleghi ed inpartkolare del collegaPistolese.

Voglio ringraziarli di questo e non è unringraziamento retorico. È stata una provadi costume politico ed anche mO'rale nel-l'ambito di un clima quasi carnascialesço nelquale ~ consentitemelo, colleghi ~ s,i è con-cluso il dibattito di oggi' che ad un certo pun-to ha raggiunto vertki non certo significati-vi dal punto di vista della condotta pada-mentare e per quella che è la prova che in-vece si deve dare costruttivamente, nella so-stanza, al paese di come si voglionO' e sii deb-bono fare le leggi.

Riflettevo poco fa preoccupato su un fat-to: ognuno di nai, ha l'ambizione di scoprireogni tanto qualche cosa (non sono orig;inaleprobabi1mente ma consenthemi di dirlO'):una nuova componente sembra essersi insi-nuata nella v,ita politica italiana e la chia-merei la componente della paranoia. Se pa-ranoko è chi ad un tempo è deb01e nel ca-rattere e si ostina nell portare avanti i para-dossi e lIe iUogicità nel quadro di una man-canza assoluta di capacità di programmazio-ne razionale, eoco, direi che a questo modo(non voglio offendere personalmente nessu-no ma voglio ,essere duro e deciso nelle mieaffermazioni di questa sera) ho fatto il ri-tratto del Governo che ci regge ed ho fattoanche ~ consentitemelo, oolleghi ~ il ritrat-to della maggioranza che lo sostiene.

Questa è la sintesi che noi a questo puntopossiamo determinare al riguardo di, comesono state fatte le cose. ,E quando ricordoun insegnamento che ogni tanto il mio capo-gruppo, senatore Nencioni, ci fornisce dioQ,mesia una emeI'genza patologica il ricor-so da parte dei governi al metodo del de-creto-legge, debbo dire che ne condivido la

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opinione e ad un tempo penso che la mate-ria delle imposizioni fiscali indirette è diquelle che, secondo una certa logica dellecose, consente (od impone) più di altre lostrumento deL decreto-legge. Ma senza con-traddire nessuno,e tanto meno il mio caroamico senatore Nencioni, credo che lo stessosenatore Nencioni in particolare possa esse-re d'accordo con me su un punto: cioè cheil decr,eto-Iegge deve essere la manifestazio-ne di una volontà e capacità cO'ncreta di go-verno, nel senso oi:oè che il Governo che siesprime attraverso il decreto.legge deve ave-re una sua sostanziale compattezza. Ed unavolta partito n decreto-legge come tale do-vrebbe ,rimanere, non per imporsi autorita-riamente alla voLontà del,Parlamento che èin grado di emendarlo o di respingerlo, quin-di di non convali,darlo; ma noi abbiamo as-s,istito ~ debbo ripeterlo anche in questa

occasione ~ all'esilarante spettacolo di unGoverno che, cO'mpostO' da una 'Coalizionedi ma,ggioranza che è rappresentata come èrappresentata, ha emesso dei decreti che di-ventano per la loro struttura giuridica o pa-ragiuridica immediatamente operativL Oggiinfatti è il 6 agosto, se non vado errato, enessuno dei cittadini italiani, tranne pochis-simi imbecHli o ingenui, ha pagato la sopmt-tassa sulle automobili, visto che esiste undecreto-legge che è andato in vigore qualchesettimana fa e che aveva questa previsione,subito ritardata però nella sua dilatazionenel tempo da annunci che sono pervenutiattraverso un disoorso che nasoeva in sededi Commissione e non certo datl'autoritàcompetent'e a reggere e regolare queste cosenè tanto meno dal Governo.

I tl'e partiti delLa maggioranza erano in-sieme nd Governo, hanno espresso attraver-so i loro mini,stri e n loro Consiglio dei mi-nistri questi decreti, dopo di che, immedia-tamente dopoO, si sono seduti a un tavolointanto per rimangim1si tra loro una par-te delle cose che avevano fatto, per emen-darle, contraddirsi e battersi e poi per por-tare tutte queste cose di fronte al Parla-mento dove è avvenuto quello che è avve-nuto.

Questi decr,eti stanno diventando delle spe-cie di Bibbie: chiedo scusa se adotto un

paragone, un raffronto che diventa irrhre-rente per il termine che ho usato perchè lamateria è così arida, così cruda, così avvi-lente dal punto di vista morale oltre che po-litico.. Questa sera ci siamo trovati a votareinsieme in un alveo di oontraddizioni, di di-sgustose, di raccapriccianti contraddizioninelle quali non si riconosce più quale sia lalinea di condotta effettiva e sostanziale delGoverno, quali scelte ha fatto il Governo, sela scelta della limitazione di certi consumi(ma sempre nell'ambito di una politica deiconsumi) o la scelta rigorosa ed effettiva diuna politica di austerità, se ha cercato dioolpire equanimemente tutte le categorie so-ciali del nostro paese o se, come è stato op-portunamente ricordato anche da altri, fi-nisce per colpire le classi più modeste e pro-babiLmente non sacrifica niente di quelle chemodeste non sono.

Ha fatto, il Governo, e fa qualoosa sul pia-no programmatico, dal punto di vista delleprospettive del carovita, della lotta contro!'inflazione? Quando si emettono provvedi-menti di questo genere, quando si parla dipacchetti fiscali bisogna saperli rendere ~

anche se soOno particolarmente pesanti perla collettività ~ il meno impopolari possi-bile, bisogna cioè per lo meno dire alla col-lettività, sul piano di una credibilità che,signori del Governo, non avete più ormai datempo, che per esempio si guarda con occhiorazionalmente programmato alla salvaguar-dia dei due princìpi fondamentali in un re-gime che voglia ancora reggersi con una cer-ta stabilità: quello deLl'occupazione e quellodeI risparmio.

Ma tutto questo inveoe è ben lontano dallevostre prospettive. E quando con lÌ nostriemendamenti ci siamo battuti su questi pun-ti avete ostinatamente detto di no per l'amancanza assoluta di una capacità di go-vernaJ:1erazionalmente e av:ete violato le nor-me della Comunità economica europea. Nelmomento in cui gli altri Stati ddla Comuni-tà, nell'ambito di una politica di disinflazio-ne e di sostegno del risparmio e della capaci-tà di occupazione interna, vanno abolendoper esempio !'imposta sul valor,e aggiunto,ecco che avete violato le promesse fatte nonmolti mesi fa ~ signor Presidente del Con-

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siglio, che non c'è fisicamente ma che è rap.presentato da un membro del Governo chegli dirà queste cose a nome. della nostraparte ~ le promesse che furono fatte nelleuhime dichiarazioni programmatkhe, le pro.messe che furono fatte quando ci fu portatala riforma tributaria all'inizio della corren-te legislatura, tutte le cose che volevano sta-bilIre un confronto diretto, equo, saggio, ira.zionale tra lo Stato-fisco e il cittadino. Tut-to questo è ormai già sfumato: fiducia, ere.dibilità, non c'è più nulla di tutto questo.

Votare contrO' ha da parte nostra questosignificato che non è un significato burban-zoso ed oltranzista: non si può piangeredella miseria comune, non si può specularesui guai che ci riguardano tutti, non Sii può,avversari di ogni colore, strumentalimareanche i fatti delle ultime ore confondendol'economia c.on la politica, la morale con l,etrame e la sOlldidezza morale negli stromen-talizzatori di .ogni tipo c'On la realtà dei pro-blemi che si devono invece risolvere nel no-str.o paesle. Gettate cortine fumDgene sututto, vi nascondete dietro tutto, anche lebombe vi hann.o fatto c.omodo, ma il paeseè qui che soffre e che mu.ore! (Proteste ecommenti dall' estrema sinistra ). Vergogna.tevene: noi votiamo contro. (Vivi applausidalla lestrema destra. Congratulazioni).

P RES I D E N T E. È iscritt.o a parlarepier dichiarazione di voto il senatore CavoHa.Ne ha facaltà.

C A R O L L O. Signor PDesidente, onore-

v'Ùli colleghi, questo decreto-legge si prop.oneun p.relievo fiscalle eooezionale di ,ipotetici700 e più mihardi di lire. Sul :pnehevo ecce.zionale tutti i gruppi palitici si sono dichia-rati convinti le favorevoli. Sui mO'di, sUilllama.l'aIe, dkei, che anima e guida il provvedimen-tO', ci sono state certa delle divlergenze.

Qual è la pasizione della maggiaranzae delGoverno? Il Gaverno ha v.oluta indi'viduaredeUe disponibilità di reddito capaoi di ali-mentaTe i cansumi non popOllari, non neces-sari e piuttosto valuttuari. E si può farse di-re che ,le barche, i panfili, i preziosi, le pellic-oe, i quadri d'arte, le carni pregiate, lo stessocommevcio di appartamenH privati siano con-

6 AGOSTO 1974

sumi legati a redditi da lavoro dipendente oautanoma? Chi può peI1mettersi di passederequesto tipo di beni? Forse H contadino o loo,peraio? Certo no. Ed all'Ùra, se questa è lamDrale plleminente del decreto-1egge, qual èla ragione della Dpposizi'Ùne, della cri,tica edella condanna?

Lo st,esso aHeggiamento del Partito c.omu-nista italiano è stat,o cDntradditto,rio forseperchè, senatore Borsari, il Partito comuni-sta italiano già ritiene di agirec.ome forza dipotere, avend,o però o sperando, di avere piùi vantaggi che non i dDveri. Solo così Isi :puòspiegaJ1e una certa degeneraziane opp.ositivanella trama cDntraddittaria delle propostefatte. Come è passibile, per esempio, cbe ven-ga dalla sinirstra la propasta di sastegn'Ù delleimbarcazioni che io reputo di lusso pe.rchènon sOIno Ire imbarcazioni che si ottengon.ocan i Dedditi da lavaro dipendente ed au-tanomo? Carne si spiega che S'anO' venuve davoi le proposte relative, per esempi.o, alla di-minuzionedeUe aliquote sui cosmetici? E 00-me mai andate sostenendo che l'aumenta del3 per cento suLle vendite degli appartamentiresidenziali passa resseI1e la causa determi-nante della crisi deU'ediHzia, dimenticandoquali sono invece i tanti altri motivi per iqual:i la crisi ed1lizia è effettiViamente grave?

B RUN I . Ma dica almeno la v,erità. Ep-pure le discussiDni sono agli atti. Nan lo rac-conti a noi; lei sta sviandO' tutta.

C A R O L L O. Le praposte s.ono esatta-ment,e queste: se adesso sre ne vergagna lacolpa non è certamente mia.

Della destra abbiam.o letto degli emend~-menti che dovevano ,esseDe correttivi CDme ivostri. Abbiamo, Iletto questi emendamentiche dovevano p.orre una nuava marale e unanuova ca!ratterizzazione :del decreto-legge. Maper la verità ho dO'vuto notare più che altrodei oDnati di un'O'struziO'nismO' che nO'n c'èstato,perchè nei contenuti nO'n ho visto nullache patesse innovare radica:1mente il sensodei decreti. (Commenti dall'estrema destra).Evidentemente parlo dei cO'ntenuti più carat.tedstici le non degli emendamenti che talval-ta si pI1esentano come pulà al vento e che

dannO' la sensazione di qualcosa di vivaoe e

Senaro della Repubblica ~ 16117 ~

6 AGOSTO 1974

VI Legislatura

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFIC(I

di importante ma in de£]nitiva semp:re pulasono.

Noi però non riteniamo che questo decI1etopossa stabilizzaI1e l'economia italiana qua1eessa si presenta e diciamo al senatore Brosioche le sue consideraZJioni possono essere per-tinenti in dottrina e nella storia ma, nel casoparticohvre, non possono essere invocate co-me metro di giudizio di un decreto che ha unsolo obiettivo, quello del pronto IsO'ccorso, manon qudlo della risoluzione del problema difondo della situaziO'ne economica italiana.

La storia dell'economia negli ultimi sessan-t'anni c'insegna che, quando ill reddito mon-diale e quella particolare di una nazione è sta-to portato ad alti livelli, allora la stessa dina-mica dello sviluppo agisoe con una caricaesplosiva perchè porta con sè la di rompentefatalità d~l l1!UOVO,equilibrata assestamento I

dei :redditi bra gli stessi suoi fattori di svilup- !po, tra i poveri e li riochi, tm gli operai e i da- ,

tori di ,lavoro, tra l'agriooltura e !l'industriae commercio, fra i popoli esportatori di ma-terie prime e i popoli impO'rtatori, fra nazio"ni forti e nazioni deboli. In cirroostanze delgenere il rimedio 'riiSolutore ed aSlsoluto non I

è stato mai trovato nè a mezzo di accordi mo-netari in campo int'ernazionale nè a mezzodeHe manovre fiscali e di cJ:1edito all'internodi ogni paese, finchè gl:i uomini hanno mo-strato la volontà di rLprendere i consumi pri-ma ancora di riprendere il lavoro, non garan-tendo cO'sì la produttività ecornomica oltreche quella sociale.

SappiamO' che, alla base della più ordinataripresa del nostro sviluppo non solo eoO'no.mica, sta un fatto 'politico e eLicostwne e dicoscienza democratica, aI cui realizzarsi devo-no concorrCJ:1e gli autentici attori della storiaeconomica che pO'i è storia politica: coloroche producono impiegando la ricchezza, colo.ro che produoono impiegando i:llavoro, colo- I

l'O che la democrazia ha chiamato come ga-rantì verso i;l'popolo a che 1a ricchezza impie-gata in termini di capitali non abbia più di-ritto de1lavorO' impiegato e riesca a svolgereuna funzione di servizio sociale oltre che, pre-liminarmente e necessariamente, queHa di na-tura prettamente eoonomica.

Siamo quindi pronti ad annunciare comedemocratici cri:stia<ni il voto favorevole, sa-

pendo di votare un decrreto che ha valore diintervento soltanto congiunturale. Ed entroqruesti limiti ha senso il nostro voto favorevo-le. (Vivi applausi dal centro. Molte congratu-lazioni).

P RES I D E N T E. Non essendovi altdiscritti a parI alle per dichiarazione di voto,metto ai voti il disegno di -legge nel suo arti-colo unico, con l'avvertenza che il titolo neltesto proposto dalla Commissione dsulta co-sì formulato: « Conversione in ,llegge, con mo-dificazioni, del decJ:1eto-legge 6 luglio 1974,n. 254, recante aLcune maggiorazioni di ali-quota in materia di i:mposizione indketta ».Chi l'approva è pregato di alza:re Ja mano.

È approvato.

Discussione del disegno di legge:

({ Conversione in legge del decreto-legge 6 lu-glio 1974, no 259, concernente alcune modi-fiche alla disciplina delle imposte sul red.-dito e una imposizione straordinaria sullecase di abitazione» (1712)

P RES I D E N T E. L'ordine del giO'rnoreca la discussione del disegno di legge:« ConveJ:1sione in legge del decreto-Ilegge 6 lu-glio 1974, n. 259, concernentle akune modifi-che alla disciplina delle imposte sul redditoe una imposizione straordinaria sulle casedi abitazione ».

Dichiaro aperta la disrCussione generale.

È iscritto a parlare il senatore Gattoni. Neha facoltà.

G A T T O N I. OnoJ:1evole PJ:1esidente, si-gnor Sottosegretario, O'norevoli colleghi. So-no onorato, nonostante rara tarda e l'Aulaquasi deserta, di es'sere l'oratore chiamatoad aprire, anohe per il Gruppo del MSI-DN,la discus'sione generalesrul decJ:1eto-legge 6 lu-glio 1974, n. 259, concernente modifiche alladisciplina delle imposte sul reddito e unaimposizione straordinaria sulle case di abita-zione. A ques'to provvedimento, come agli al-tri del cosiddetto « rpacchetto », la nostra par-te politica non mancherà di appartare, anchesenza sconfinare in uno 'sterile ostruzionismo,

Senato della RepubblicCt ~ 16118 ~ VI Legislatura

332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

la sua più severa e meditata critka per la fa~cil'Ùneda con la quale il G'ÙVìerno ha elaboratoil deo:reto~lergge, del quale 'si ap:re oggi l'esa-me in quest'Aula.

.

Il paochetto di provvedimenti fiscali ap~prontato dal Govenno ~ insieme con la pOlli-tica di restrizione creditizia posta in atto dal~l'autorità monetaria ~ va valutato in l'ela~

zione alle finalità che, almeno nelle intelJ1~zi'Ùni, ci si ripromette di conseguire attrav,er-so questi interventi.

Tali finalità cansiiStol11a, come è noto, neltentativo di far fronte alla grave crisi che at~tiraVìersa la nostna econ'Ùmia, intervenend'ÙsUll1e manifestazioni più evidenti della crisistessa: il deficit della bilancia dei pagamentie !'inflazione.

Altro criterio di giudizio pressochè univer-salmente acquisito è che la politioa anticon~giunturale ,debba Iproporsi, inorltne, il duplioescopo di gravare nella minore misura possi~bile sui settori produttivi e di evitare rile~vanti cadute dell'accupazi'Ùne.

Questi ohiettiv;i generali non posson'Ù che1:radursi nei seguenti indirizzi di politica fi-sC8:lle:

a) evital1e a almeno limitare al minimoaggravii delle imposte indiI1ette sui beni dilargo consuma o a dormanda rigida; aggraviohe, inevitabilmente, finirebbero per incide:l1esullivdlo dei prez1:i e, quindi, per contribu:i~ne ad alimentare la spirale inflazi'Ùnistica;

b) utilizzare lo strumento deUa imposi~zione indi1retta per ottenere modificazioni del~la composizicme della dO'manda globale, nelsenso di ridurre il cornsumo di beni di lussoe di beni di impartazione;

c) gravare, attraVìe:rso !'imposizione di~retta, soprattutta sulle fasce di.:reddito piùelevate;

d) colpire, semp:re mediante le impO'sted i:rette, le rendi t,e ed i settori improduttivi.

Sulla base di taH oriteri di v'alutazione, suiquali, ripeto, ci sembra esista un vasto oon--senso, quale giudizio è possibile dare del pac-chetto di prO'vvedimenti fiscali presentatO'dal GoV'erno al Par1amento?

Il giudiz:io che dobbiamo esprimere è pe~santemente negativo.

6 AGOSTO1974

!il compless'Ù di provvedimenti nOI11e IIIgrado di operane in senso antinflazionisti-co; e iniquo perchè corlpisce, attraversa ,loampia ricorsa all'imposizione indiretta, Jefasoe di l1eddito più basse; nom è, inoltre,improntato a criteri di sel1ettività che COll'sen~tana di teneI'e al di fuori i settori pmduttivi,settari che, anzi, con l'aumento dell'al:iquotadell'imporstra sui redditi delle pelisone giuridi~

~

ohe, risultano deliberatamente i più colpiti.

Va considerato, altresì, che il Governo nomha saputo nè vOlluta intradurre un'impostastraordinaria sul patrimonio; tributo che sa~rebbe certamente risultato più in linea con lefinalità che il Govemo stesso ha dichiaratodi vol,er persegui11e.

Inoltre, fatto est:remamente grave, ohe ca~ratterizza in mO'do negativo. tutta il oompJes"so di provvedimenti, è che nessuna linea dipolitica econamica fa da supp'Ùrto ad essi.La 'manoanza di un benchè minimo tlentativodi elabora:re un disegno stm1Jegico per 11isorl-levare Le sarti della nostra eoonomia mO'stradue case: 1) Ila limitatezza di orizzonti e il

cO'rto I1espko dell'attuale ,formula di gover-no; 2) l'arbitrarietà del carico di sacrificiimposti al paese, data .l'assenza assoluta diuna pur minima garanzia contestuale che ledispanibilità derivanti dal maggJiO'r prelievofisoale vengano utilizzate nella maniera piùO'pportuna e non, inveoe, per sUissidiare losperpera pubblicO' e l,e propaggini oHentdari

dei partiti 'al gov,erno.

Come è possibile imporre al paese restri-zioni su geneni di cornsumo essenziali, mentresi ricanferma la volO'ntà deHa maggiO'ranza diçentro~sinistra di non voLere a nessun costarestringere ,l'area del,sottogoverna, e1iminan~da le migliaia di enti inut,iili? E mentre l'esi~genza di un radicale pro.cesso di maralizzazio~ne ohe sale dal paese è continuamente disatte~sa dalla imperante disonestà di uomini delregime?

Finanoo ,in questo momento, Ìil Governo haavuto il coraggio ~ per chiarire lIe sue inten~

1:io.ni sui modi in cui ,si dispone ad utilizzarei s'Ùldi che intende oon questi decreti sottra:r~lie a lavoratori, imprenditori e pirofessonisti

~ di propOI1re l'assunzione di ben dodicimila

ruuovÌ dipendenti al Ministero deBe fil11anze.

VI Legislatura;,etlato della Repubblica ~ 16119 ~

6 AGOSTO 1974332a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

La mancanza di un pDeoiso piano di inter- abitazioni, lo strumento fiscale sul quale ilventi, anche solo a livello di misure anticon- Governo sembra sOlpmttutto far Jeva, per ga-giunturali, è ribadita in milsura paLese dalLe rantirsi un maggior gettito delle imposte,incertezze che hanno accompagnato la elabo- è quelrlo dell'imposizione indiretta, ossia lorazione dei decreti-legge; le modificazioni cui strumento meno indicato sia per i suoi ef£et-essi sono stati assoggettati daUa stlessa mag- ti sociali (in quanto colpisce soprattutto legioranza governativa; il ritiro di al<ouni di es- classi meno abbienti) sia per gli stimoJi infla-si, 'per la ferma Oipposizione incontrata inPar- zionistici che esso comporta.lamento: il che ha rappresentato la conferma Abbiamo sostenuto, e ribadiamo nella pDe-della giustezza delle accuse di incostituziona- sente ciJ:1costanza, che ,la radicale incapacitàIità che da tempo le opposizioni vanno por- del Governo di esprimere un indi'rizzo di rpoli-tando aLl'abusato ricorso ai decJ:1eti.JLegge da tica fiscale non for:oaiolo è conferma,ta pm-parte dell'Hseoutivo. prio da,l pl'essappochismo che ha oaPatteriz-

I contenuti del declìeto-legge 6 luglio 1974, ; zato l'elaborazione del deoreto-legge sull'im-n. 259, e le vicende dell'iter relatiÌvo alla sua posizione straordinaria suLle case di abita-conveJ1sione in legge compendiamo in manie- ' zione.l'a eloquente le considerazioni generali da noiililustrate.

Il deoreto-legge era stato varato con unaduplice finalità: quella di riequi,ld:brar:e IiI ca-rico impositivo nei vari s<ettori e quella di rea-lizzare un maggior gettito per l'ma:do. Gliarticoli dal 5 al 12, in altri tevmini tutta la I

normativa riguardante l'imposta straordina-ria sulle case di abitazione, sono stati stral-dati dal pJ:1ovvedimentoe verranno ripresen-tati separatamente in forma di disegno dilegge. Tale deoislione raJppresenta una impor-tante vittoria di principio dell'opposizione:

l'una tantum suLle case di abitazione casti-tuiva infatti, nella sua formulazione origina-]1]a,un provvedimento mail oongegnato e scor-

retto sotto il profila costituzianale.D'altra parte, 'St,ando alLe cifre che lo stesso

Governo ha fornito, l'obiettivo di realizzareun maggior prelievo fiscale :in tal modo sivanifica e viene rimandato ai tempi ,lunghidell'elaborazione e presentazione del disegnadi legge sull'imposizione straordina,r:Ìa sulleabitaziani. Infatti, mentre quest'ultima misu-ra avrebbe dovuto dar luogo ad un maggiorgettito stimato in circa quattrocento miliardidi lire, lie madifiohe alla disdplina ddle im-postle sul reddito previste nei primi quattroarticoLi del decreto~legge in esame comporte-r:ebbero, ses:ondo quanta riferito in Commis-sione finanze dal sottosegretario onorevaleMacdhiaivelli, un minor introito di circa 250miliardi.

Allo stato attuale, quindi, rimandata ad ap-posito disegno di legge l'una tantum sulle

Anzitutto, perchè un'imposta sul:le case diabitazione e non suUe propdetà immobiliari?Perchè, cioè, si è ritenuto di dover escluderedal palgamento dell'una tantum le unità im-mobiliari ad uso di alloggi co.11ettivi (qualiconvitti, cotJegi ecoetera) di proprietà di pri-vati e coHegate ad attività lucrative? Perechè si è ritenuto di daVieI' esoludere i localiaventi destinazioni del tipo di negozi, magaz-zini, depositi, autorimesse?

La risposta a tali legittimi interrogativi èevidente. Tali omissioni riflettcno una sceltaprecisa: colpire il piccolo risparmiatore cheoon sacrifici di tutta una vita di lavaro è riu-scito ad aoquilstare una ca~a, per salvare legrandi società immobiliari e la grossa speou-

~azione.

TaH nostlre conclusioni sonO' confermate:1) dalla mancanza di ogni criterio di progres-sività del preHevo fiscale, che, viceversa, pro-prio per ,la sua natura, dovrebbe avere un ca-rattere progressivo con un <>mpio ventaglionelle misure delle aliquot,e, in relazione alnumera complessiva dei vani ed al Thumerodegli immobiU posseduti da ciascun soggettodi imposta; 2) dalla amplissima sede di ecce-zioni al<l'alpplicazione dell'impasta, incompati-biLi con Il'entità dei sacrifici che vengonO' ri-chiesti al paese.

Nella :redazion'~ del disegno di legge occor-rerà che il Governo tenga conto di tali consi-derazioni. Oocorrerà, cioè, estendere l'impo-siziol1le anche a quegli immobili la cui consi-stenza è misurata a metro cubo o a metro

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quadro, a na:rma, rispettivamente, degli arti~coli 48 e 49 del decreto del Presidente deHaRepubblica 1° dicembre 1949 n. 1142, facendos3ilve sÙ'la le piccole pvoprietà arligiane ecommerda,1i direttamente gestite dai proprie~tari di tali unità. Occorrerà introdurre orite~

l'i di progressività delle impaste; soprattuttoandranno Ù'ppÙ'rtunamente definite le normeriguardanti le pene pecuuiari'e e i termini diprescrizion,e degli accel~tamenti, all fine di da~re c.redibilità a1l'aziÙ'nedi successiva verifica,

scÙ'raggiandÙ' cÙ'sì l'evas,ione.

Nel merito dei primi quattro articoli deldecreto~l,egge 6 luglio 1974, n. 259, vanno fattealcune osservazioni. Le mÙ'dirfica,zioni del ca~rico di,st'ributivo dell'impoSlizione diretta van~no indirizzate nel senso di sgravare i I1edditipiù bassi. Anzi tale obiettivo va perseguitain forme più acoentuate, elev1ando la detrazia~ne annua per i redditi inferiÙ'ri ai quattromIlioni, prevista élJll'articolo 4, ed estendendotale detraziane ai redditi da lavoro autono.

mO', accogliendo così .l'unanime parere di tut~tJi i membri della CÙ'mmissiÙ'ne finanze e te~

sora.

D'altra parte, occorre guarda>rsi dalle can~seguenze l'ecessiveche derivevebbero da, unaggravio della pres,sLone fiscale Isui settoriproduttivi, cÙ'n i oonseguenti temuti effetti

SUl livelli occupaziÙ'nalli.

L'aliquota I1iguardante lIe persone giuridi~ohe va certamente elevata, ma in misura ri~dotta rispetto all'aumento previsto dall'arti~colo 1 del decreto~legge. Tale minor aggraviopuÒ travare oÙ'mpensazione in un superamen~

to delle aliquote del 9 per oento e del 7,50 percento ipI'eviste, nel medesimo a,rticolo, per l,esocietà e per gli enti finanziari.

Tali esigenze trovano una loro espressionenegli emendamenti piJ1esentati daHa nostraparte politica lE'sui quali invitiamo il Governoe gli onÙ'revolli coHeghi a meditare con senso

di t'lesponsabilità.

I motivi perequativi, di uniformità di tra:t~tamento, che consigliano l'estensione ancheai redditi da lavÙ'ro autonomo della detraziÙ"ne relativa ai redditi inferiori ai quattro mi~lioni annui, sono evidenti. Quelli che la scon~Sligliallo sono pu.re ,oonosciuti: l'argomento è

che tali tipi di l'eddito sona difficilmente ac~certabHi.

A parte l'd,mplicita rioonosciuta incapacitàche a tale mot'ivaziO'ne si aocompagna (tantopiù inammissibile quantO' più s.i è preteso dimagnilficare la rifO'rma fiscale), sta di fattoche nÙ'n è acooglibiLe una nO'rma che sanzio~ni la mwla£ede di tutta una categoria di oÙ'n~tribuenti e che, quindi, finisca per ipena>lizzarequanti tra questi adempiÙ'no con onestà i

lÙ'ro doveri di cittadini.La gra¥e crisi che a1trav:ersa la nostra ecO"

nÙ'mia, anÙ'revO'li coll:eghi, impone sensa diresponsabilità ed attenta ponderazione dellemisur,e ohe si vanno a predisporre.

All'inizio del mio interventO' ho richiamatag1liabietti vi da perseguire ed i criteri d'ardi--ne generale alla cui luoe vam:na véIJlutati iprovvedimenti che il Pa.rlamento dovrà ap~

prO'vare.

Debbo nuO'vamente ribadire l'assoLuta ,ina-deguatezza del pacchetto di provvedimentiapprontati dal Governo, ed emendati daH'al-t,l'O ramO' del Parlamento, nonchè l'inaccetta~biIità dei criteri ai quali essi si ispirano.

La drammaticità della crisi deHa nO'straeoÙ'nomia risulta in tutta:la sua ev,idenza se sitieneoonto della ,st,ruttura del defIcit dellanostra bHancia dei pagamenti Esso è deter~minato in pr,evalenza dalla necessità di im~portare dall'estero materi'e prime e beni ali~mentari dei quali il nostro paese è povera:merci essenziali aLla prÙ'duzione ed :al nutri~menta dell:a popolazione. Esso rappr:esenta,inoltre, il riflusso di una arretratezza del li~vello tecnologico del nostro sistema produt~tivo.

Sana.re tale deficit presuppone, quindi, vo~lontà e capacità di incide]1e profondamente

sulla realtà ecÙ'nO'mica del nostr'O paese.

La strada scelta dal GOVierno non va in que-sto sensa: astenendosi dal porre un freno

'seriO' allo ~per:pem pubblicO' e al dilagare deIparassitismo, 'i,l GovernO' affida la possibilitàdel contenimento del deficit ad una diminu~zione di consumi essenziali, ad un paurasocollasso della nostra ecanomia.

È la cura peggiore che si pO'ssa prescrive-re; una cum che, senza eliminare le origini

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16121 ~

332" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

del male, l1isohia solamente di ucoider1e il ma"lato rischia di soffocare defÌnitivamente la,nostra moribonda ,economia e, con 'essa, ilpopolo italiano. (Applausi dall' estrema de~stra).

P RES I D E N T E. Rinvio il seguitodella discussione alla prossima seduta.

Annunzio di interrogazioni

P RES I D E N T E. Invito 111senatoreSegretario a dare annunzio delle interroga~zioni pervenute alla Pn:~sidenza.

P I N T O , Segretario:

ARIOSTO. GARAVELLI. ~ Ai Ministri del~le partecipazioni statali e del bilancio e dellaprogrammazione economica. ~ Per oornosce~

:I1ese non si Il1itengano impegnati a dare alParIarrnento più ipl1ecisi eLementi eLi valuta-zionesu:lla venti/lata i'stituzione di unafÌnan-ziaJria chimica, nella quale dovrebbe con~fluilI'e II'ANIC, quamcLo l£oSise Sicoo::porata dal~rENI.

,P,l1emess'O che i~ Senato, ndla seduta del23 marzo 1973, ha 'aJpprovato un ordine del'giormo n~ quaJI'e Isi legge, t'ra ,l'altro, che« 11 Governo è limpegnato ad aS'SIÌ!CUlI'Clil'ealle

partecipazioni pubbliche le oondizionÌ :perI1ealizzare la funzione loro assegnata nella

" Montedison " e neIJa IpIl100gJrammazionena~ziona:le, 'senza acLdivenÌire aJlla oreazÌ!one dinuovi enti ,,;

tenuto .conto, altresì, :ohe anche l'oppo~SliZJionedi sinistra ~ che non av,eva aprpr<rvato quell'ordine del giorno ~ 'llell'auspica~

re, nella sua mozione, la costituzione di unente di gestione per il ,gruppo " Montedi:solIl ",affermava di doversi « mallltenel1e intatta lapresenza dell'ENI neLla ohimka, iOool1dinan-dall'le l'attività con Ila " Montedison " lin sededi p[1ogrammazione ",

gli interroganti chiedono di conoscere Isenon si ritenga che, di fironte a così espliciteaffermazioni di quasi tutte le forze politiche,ogni decisione che venga presa in senso cLi-

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verso debba essere r'.i,discuSlsa dal Parla~mento.

(3 ~ 1277)

ROSA. ~ Ai Ministri dei trasporti e dei-l'aviazione civile e dea 'interno ed al Mini~s!ro per gli interventi straordinari nel Mez.~zogiOirno. ~ Per conoscere quali misure vor~ranno adottare perchè si ponga fine, unavolta per Dutte, all'assurda situazione delnuovo aeroporto di Bari~Palese che, da ormai14 anni, si trascina tra rinvii, palleggiamentidi responsabilità, inefficienza burocratica,promesse non mantenute ed inadempienzead ogni livello, pregiudicando l'avvenire diuna oittà, come Bari, città~regione, centro diattività molteplici e traffici numerosi, polonaturale di attrazione e convergenza degliinteressi commerciali nei confronti del-l'Oriente e del Mediterraneo.

In questi ultimi 14 anni Bari ha visto mol-tiplicata la sua popolazione e sviluppata lasua economia, si è data una delle più effi~cienti aree industriali del Mezzogiorno e nuo~ve strutture universitarie e si è imposta al~l'attenzione internazionale per le ricercheivi condotte e per le rivalutate attrazionituri,stiche.

Solo il nuovo aeroporto, in questi 14 anni,non è riuscito ad andare oltre la costruzionedi una nuova pista~jet (peraltro da allunga~re), che dallo aprile 1974 ha consentito l'ini-zio di alcuni voli sperimentali con « DC-9 ».Tuttavia, anche questli voli rischiano di es~sere sospesi dal prossimo novembre se nonsi provvederà a dotare immediatamente lapista delle più indispensabili infrastrutturedi servizio (impianto di illuminazione, radio-assistenza con il « T-Vor )}, caserma per i vi-gili del fuoco).

È ohiaro che la situazione, in tutta la suaassurdità, è ormai insostenibile. Ragioni eco-nomiche, culturali, sociali o, più semplice~mente, di mera giustizia impongono che fi~nalmente si dia mano a risolvere il problemae, questa volta, con interventi operativi ur~genti. Di promesse e dichiarazioni di buonavolontà, infatti, se ne sono avute già tanteda lastricare la nuova pista...! Oltretutto, èquesta un'altra occasione per dimostrare neifatti cosa significhino tante pubbliche e so-

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lenni dichiarazioni in favore del Mezzo~giorno.

L'obiettivo deve restare quello di renderefunzionale ed autonomo il nuovo complessoaeroportuale, con la soluzione di tutti i pro~blemi relati~i. A tal fine, è necessario checiascuno intervenga per la propria compe-tenza, senza ulteriori intralci e « scaricaba-rili ».

Si fa, in particolare, presente che l'impian~to diradio~assistenza « T~Vor» è ~ià a dispo~sizione dell'ITAV e che potrebbe già essereinstallato, realizzando così un sistema di si~curezza all'atterraggio la cui presenza è statagiustamente ritenuta irrinunciabile dall'As-sociaZiione dei piloti civili (ANPAC).

Altro problema da affrontare senza indugiè quello dell'illuminazione della pista, dicompetenza della Direzione generale del-l'aviazione civile.

Sempre a cura di quest'ultima, poi, dovreb~bero essere rapidamente utilizzate le somme(grià estremamente ridotte) stanziate in vir~tù della nuova legge n. 825 del 1974. Si trattadl 5 miliardi e mezzo di lire per opere dema~niali e di 950 milioni per le radio-assistenze.Tra le opere necessarie figurano i piazzalidi sosta per i velivoli, le « bretelle» di col-legamento con la pista, il canale fugatore per 'le acque meteoriche, l'impianto luminoso per I

i voli notturni, l'impianto elettrico per l'in~tero complesso, varie attrezzature di sicu~rezza e soccorso, il soccorso a mare, gli im-pianti di telecomunicazioni operative e disoocorso, la rete fognante, l'impianto di de-purazione, il forno inceneritore, le stradeinterne, i parcheggi per le auto, gli alloggiper i serv,izi di Stato.

A questo lungo elenco di opere mancanoquei lavori già nei programmi della Cassaper il Mezzogiorno, ma ancora rimasti sullacarta. Ci si riferisce all'àerostazione merci(che, in un primo momento, dovrebbe ser-vire anche da aerostazione passeggeri), allatorre di controllo, all'impianto idrico ed allacaserma dei vigili del fuoco.

Per quanto riguarda quest'ultimo proget-to, esso appare particolarmente urgente, tan-to più se si pensa che oggi i benemeriti vi~giili non hanno a disposizione alcun ambientedi ricovero. La situazione è tale che, se non

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si vuole andare incontro ad una protesta de~gli stessi, non solo bisogna subito iniziare ilavori per la nuova caserma, ma bisognacomunque studiare una più rapida soluzioneprovvisoria.

Tra i problemi più urgenti c'è, infine, daricordare la via di collegamento tra la nuovapista ed il vecchio complesso aeroportualeche da mesi ha bisogno di sistemazione, sen~za che nessuno si sia mosso.

La situazaone, quindi, appare del tuttosconfortante, senza pot dire che dell'aero-stazione definitiva per i passeggeri finoranon si è nemmeno sentito parlare.

Quale oonclusione, quindi? Una ed amara:se a questa storia durata fin troppo a lungonon ci si decide a dare una pronta, positiva,organica soluzione, ogni discorso di riscattodel Sud rischierà di sembrare solo un ali~bi, cosa che, oltre a compromettere la cre~dibilità degli organismi pubbltici, renderàvano lo sforzo che tanti in molti campi com~piano, con sacrifici e grande cuore.

(3 - 1278)

LI VIGNI, COLAJANNI. ~ Al Ministrodel tesoro. ~ Di f,ronte aHa notizia che ilconsiglio di amm1nistrazione delila Bancaprivata italiana, l:f\isUJ1tanteda1la fusione frala Banca unione e [a Banca pmivata :fiJnan~zÌa:nia del gTUlppo Sindona, è quasi intera~mente oomposto di 'raJppresentanti del Ban~co di Roma, gli interrog3lnti chiedono di sa~peI'e:

a) siUJlla base di qU3l1e valutazione gMorgani eli <controLlo del Ministero deJ tesoroe deUa Banca d'ItaJia h3lnno oonsentito unaormai evidente azione d'interv,ento di unabanca di interesse pubbHoo a sallvatagg10 diun finanzieI'e privato;

b) qualri sono i termini 're3lli dell'inter~vento del Banco di Roma e, in particolare,l'ammontare delle somme impegnate com~ptlessivamente nella complicata ed ampiaopera di salvataggio;

c) se il MinistroJ:1itiene, in presenza diuna durissima stJJ1etta creditizia, che sia ac~cettab11e usare in finanz:iamenti di aiuto allasipoculazlione tanti di quei miHaTldi che sinegano, invece, aMe piccole e medie imp!I'ese.

(3 - 1279)

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Interrogazioni

con richiesta di flsposta scritta

PISANO. ~ Al Presidente del Consiglio deiministri ed al Ministro dell'interno. ~ Pre~messo:

che l'ultima, criminale strage compiutasul diretto per il Brennero non può non ve~nire inquadrata nel piano eversivo che daanni insanguina il Paese al servizio di incon-fessati interessi politici;

che !'istruttoria in corso a Brescia cantrola banda Fumagalli ha portato alla scopertadi un disegno terroristico che prevedeva, tral'altro, il massacro di innocenti con atten-tati sui treni, nei mercati, alle fermate deitram, allo scopo di gettare il Paese nel caose nella disperazione e determinare cOlsì l'in~tervento dell'Esevcito a castegno di deter-minate forze politiche di centro-siÌiliistra;

che la citata istruttoria ha pOlrtata ad iden-tifica:re, quali organizzatori del piano ever-siva e terroristico, gli ex partigiani CarloFumagalli, Adamo Degli o,cchi e GLuseppePiacone Chiado;

che 6sulta evidente, sempre dalla citataistruttoria, ohe dietro i Fumagalli, i Deglio,cchi ed i Piccone Chiodo esistono mandan-ti a ben più alIto livello politico,

si chiede di conoscere:1) il testo stenografico della deposizione

resa martedì 16 luglio 1974, davanti allaCammisL:done antimafia, dal giudice istrut-tore di Brescia, dottor Arcai, deposizione al~tamente illuminante al fine di ohiarire gliobiettivi politici della banda Fumagalli;

2) quali indagini siano state svolte nel-

l'ambiente degli ex partigiani per accertarei legami intel'correnti tra Fumagalli, DegliOcchi, Piccone Chiodo ed altri elementi del-la stessa provenienza.

(4 - 3511)

NENCIo,NI. ~ Al Presidente del Consigliodei ministri. ~ Con riferimento alla depo-sizione del giudice istmttore presso il Tri-bunale di Brescia, dottor Arcai, dinanzi allaCommissione antimafia, che contiene affer-maziani determinanti in meTÌto all'iden~tificazione degli autori della ::trategia dellatensione ed alla conosoenza deIJ'ambiente I

donde viene promossa, l'interrogante ohiedeal Presidente del Consiglio dei ministri, su~prema arbitro e tutore del segreto di Stato,se non ritenga, per evidenti ragioni di op-portunità, acquisirla e comunicarla al Par~lamento per le sue valutaziani politiche edeterminazioni.

(4-3512)

SAMMARTINO,. ~ Ai Ministri dei lavori

pubblici e dell'interno. ~ Par sapere se stia~no per assumere provvedimenti eccezionall,quali l'obiettiva situazione giustifica ed esi-ge, perchè la strada prorvinciale Agnone~Ca-stelverrino, su cui l'Amministrazione pro-vinciale di Isernia non riesce ad apportarele dovute, onerose rLparazioni, torni ad es-sere un'arteria finalmente transitabile, l'uni-ca per la quale si !può ancora accedere alcomune di Castelverrino.

Sta di fatto che il vasto movimento fra-naso che da anni a!£fligge quella strada, so-prattutto a valle, non accenna a fermarsi,nè l'Amministrazione interessata dispone deimezzi necessari alla soluzione, integrale edurgente, del problema.

(4-3513)

ENDRICH. ~ Al Ministro dell'interno. ~

Per sapere:a) se gli sia noto che coloro che si re-

cano a Caprera per rendere omaggio allatomba di Garibaldi hanno la sorpresa d'ap~prendere che il « comprensorio garibaldino »

è chiuso al pubblico;b) se gli consti che il predetto «com-

prensorio» è lasciato in completo abban-dono;

c) se e quando si porrà rimedio a taledeplorevolissimo stato di cose.

(4 ~ 3514)

MURMURA. ~ Al Ministro del lavoro ~

della previdenza sociale. ~ Per essere in.fOJlmato sull'entità degli emolumenti gloibal~mente corrisposti ai componenti dei Comi~tati provinciali INPS a tÌltolo di oompensi,di indennità di mis,sione e di trasferta e digettoni di presenza, e \per conoscer,e, altresì,se siano esatte le notizie circa la forfettiz-zazione dei gettoni ed un'eccessiva com\pren-

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332" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 6 AGOSTO 1974

sione nella determinazione della residenzaai fini delle indenni;tà di missione e di tra-sferta.

(4 . 3515)

Ordine del giornoper le sedute di mevcoledì 7 agosto 1974

P RES I D E N T E. Il Senato torneràa riunirsi domani, mercoledì 7 agosto, in duesedute pubbliche, la primaaJHe ore 11 e laseco]]lda alle ore 16,30, con il seguente olrdi~ne del gioI'llo:

I. Seguito della discussione del disegno dilegge:

Conversione in legge del decreto~legge6 luglio 1974, n. 259, concernente alcune

modifiche alla disciplina delle imposte sulreddito e una imposizione straordinariasulle case di abitazione (1712).

II. Discussione del disegno di legge:

Conversione in legge, con modificazioni,del decreto-legge 19 giugno 1974, n. 236,recante provvedimenti urgenti sulla pro-roga dei contratti di locazione e di sublo-cazione degli immobili urbani (1750) (Ap-provato dalla Camera dei deputati) (Rela~zione orale).

La seduta è tolta (ore 21,35).

Dott. ALBERTO ALBERTI

Direttore generale del Servizio dei resoconti parlamentari