24
Modificato il T.U. 006 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 3, numero 15, dal 24 al 30 aprile 2006 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 152 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. Nuovo ricettario per gli stupefacenti Le nuove norme sono in vigore dal 15 aprile A PAG. 3 OGM Per l’EFSA le varietà di colza e mais transgenico proibite in cinque paesi membri non causano effetti contrari alla salute umana e animale. La Com- missione UE valuterà le strategie da intraprendere sulla base di questa valutazione scientifica. CRAS(E) Sono pubblicate al sito dell’ANMVI le Linee Guida ANMVI WWF per la Ge- stione Sanitaria dei Centri di Recupe- ro Animali Selvatici ed Esotici CRAS(E) e la cura e la riabilitazione di animali selvatici rinvenuti in diffi- coltà:www.anmvi.it FIDO PARK 2006 Per il terzo anno consecutivo ANMVI e Autogrill allestiranno nei mesi estivi lungo la rete autostradale gli ormai tradizionali Fido Park. Per la prima volta, quest’anno le aree di assisten- za sono state allestite anche nei gior- ni dell’esodo pasquale. Più remune- rativa nel 2006 la partecipazione per i veterinari. CONSULENZE Le consulenze professionali a paga- mento sono veicolabili via cellulare, ma solo nel rispetto di alcune norme stabilite per decreto dal ministero delle telecomunicazioni. Regole par- ticolari per quelle sanitarie nel Decre- to 2 marzo 2006, n. 145 “Regolamen- to recante la disciplina dei servizi a sovrapprezzo” (GU n. 84 del 10-4- 2006) POLONIA Il Prof. Miroslaw Kleczcowski della Facoltà di Medicina Veterinaria di Varsavia è stato ospite dell’ANMVI il 7 e l’8 aprile per la progettazione di un corso di formazione per addetti alla qualità del latte organizzato dalla lo- cale Amministrazione Provinciale su progetto europeo ICE. Il corso si svol- gerà a Cremona in settembre e sarà rivolto a 20 addetti polacchi. ANTIBIOTICI L'Australia ha introdotto una normati- va che limita fortemente la quantità di antibiotici negli allevamenti. Obietti- vo: tagliare drasticamente la percen- tuale di farmacoresistenza nella po- polazione riducendo la quantità di antibiotici nei mangimi degli animali destinati all'alimentazione umana. I ri- sultati sono attestati da uno studio pubblicato su Clinical Infectious Di- seases. Brevi www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. Tariffario: consegna al Ministero della Salute I l tavolo tecnico per la definizione del Tariffario minimo nazionale per le prestazioni medico-veterinarie si riunirà il 3 maggio prossimo. La Direzione Generale delle Risorse Umane e delle Professioni Sanitarie del Ministero della Salute ha infatti convocato ANMVI e FNOVI per la con- segna del tariffario, approntato nel corso di mesi di consultazione ed ela- borazione interna alla Categoria, a cura delle stesse ANMVI e FNOVI. Saranno presenti anche un rappresentante del Ministero dell’Economia e delle Finanze e uno dell’ISTAT. L’ANMVI delegherà il Collega Giorgio Ne- ri, già consulente tecnico designato dalla Federazione. Quella del 3 mag- gio è la seconda riunione tecnica al Ministero della Salute per la defini- zione del tariffario minimo veterinario con valore di legge, dopo il primo incontro del dicembre 2005 e dopo l’emanazione del disciplinare del Consiglio Superiore di Sanità. Il tariffario consta di circa 1400 voci e, in base alle richieste della Direzio- ne Generale risorse umane del Ministero, comprende tariffe minime e ta- riffe massime. In proposito Giorgio Neri spiega che “mentre le tariffe mi- nime avranno un valore di legge le massime saranno presumibilmente ta- riffe di riferimento, vincolanti solo in caso di contenzioso legale tra veteri- nario e destinatario della prestazione. L’indicazione delle massime si è re- sa necessaria in quanto prevista dal disciplinare tecnico proposto dal Consiglio Superiore di Sanità”. L’iter burocratico prevede la trasmissione al Consiglio Superiore di Sanità e poi al Consiglio di Stato. Dopo l’ultimo passaggio al Quirinale, per la fir- ma del provvedimento in forma di Decreto del Presidente della Repubbli- ca, il tariffario sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vi- gore. Il tariffario sarà soggetto a revisione completa ogni quinquennio. Ogni anno oppure ogni biennio si procederà ad un aggiornamento delle tariffe in funzione dell’aumento del costo della vita (ISTAT). La tariffe saranno uniche e varranno sia per i veterinari generici che per gli specialisti. Gli Ordini provinciali potranno, in considerazione della realtà geografica ed economica del territorio di loro competenza, stabili- re un aumento percentuale delle tariffe minime dell’intero tariffario, fino ad un incremento massimo del 20%. Le tariffe non verranno indicate com- prensive di IVA ed ENPAV. Gli Enti pubblici, gli Enti privati con finalità protezionistiche riconosciuti, le Associazioni zootecniche e/o sportive potranno stipulare convenzioni con veterinari liberi professionisti singoli, associati o responsabili di strutture veterinarie private purché sia evidenziato nella convenzione stessa la du- rata, il tipo ed il numero delle prestazioni richieste e concordate e le mo- dalità per l’eventuale rinnovo. In regime di convenzione la tariffa stabilita può essere ridotta nella misura non superiore al 20% di quella minima prevista dal presente tariffario quando comprovate esigenze di carattere locale, nazionale o comunitario lo dovessero richiedere, previo parere dell’Ordine provinciale o della Federazione Nazionale degli Ordini dei Ve- terinari. Il nuovo fac-simile pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Q uante volte vi sarà capitato di leggere in Vetlink che bisogna- va fare un maggior sforzo informati- vo rivolto al pubblico. Quante volte avrete avuto modo di leggere inter- venti di colleghi che sollecitavano un maggior impegno mediatico ri- volgendosi all'ANMVI, quasi colpe- vole di non aver fatto abbastanza. Quante volte altri colleghi, compren- dendo benissimo che il problema era soprattutto, se non soltanto, economico, hanno lanciato la pro- posta di avviare una sottoscrizione per raccogliere fondi da utilizzare per campagne stampa di sensibiliz- zazione su temi di nostro interesse. Dopo le esperienze fatte in passato abbiamo sempre evitato di seguire questa ultima possibilità per non tro- varci ancora una volta di fronte a ri- sultati molto deludenti. E così l'ANMVI non ha chiesto niente a nessuno per fare il ricorso al Tar del Lazio contro il nuovo corso di laurea di Catanzaro, non ha fatto sottoscri- zioni per avviare le cause contro l'obbligo di adesione all'ONAOSI, e con pochi soldi ma molto impegno ha comunque ottenuto una forte vi- sibilità su tutti i mezzi di informazio- ne con interventi a difesa del medi- co veterinario ed a sostegno di tutta la categoria. Ci è stato riconosciuto, anche da chi non fa parte della no- stra associazione, che siamo gli uni- ci che si stanno impegnando in que- sto senso a favore di tutto il mondo veterinario, sia privato che pubblico, e per ogni settore di riferimento. Di certo si potrebbe fare molto di più se la forza economica della nostra associazione fosse maggiore. Avre- te visto tutti in questi giorni la cam- pagna stampa che la Federfarma, associazione dei 15.500 titolari di farmacia, ha avviato su tutti i più im- portanti quotidiani. Decine di pagine per sensibilizzare l'opinione pubbli- ca sul ruolo essenziale ed insostitui- bile del farmacista e la correttezza dell'attuale sistema distributivo. La raccolta di firme avviata dalla Coop per liberalizzare la distribuzione dei farmaci ha evidentemente preoccu- pato la Federfarma che vuole, ov- viamente, difendere l'attuale situa- zione di privilegio e di monopolio. Una campagna stampa come que- sta costa centinaia di migliaia di eu- ro. Nessun problema. Sarà bastato chiedere ad ogni titolare 100 euro, e per lui è proprio niente, per poter di- sporre di un milione e mezzo di eu- ro. Non male. Ma per noi è vera- mente un altro "film". IL POTERE DEI SOLDI

Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

Citation preview

Page 1: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15

Modificato il T.U.

006SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 3, numero 15, dal 24 al 30 aprile 2006Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

152ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

Nuovoricettarioper glistupefacentiLe nuove norme sono in vigore

dal 15 aprile A PAG. 3

OGM

Per l’EFSA le varietà di colza e maistransgenico proibite in cinque paesimembri non causano effetti contrarialla salute umana e animale. La Com-missione UE valuterà le strategie daintraprendere sulla base di questavalutazione scientifica.

CRAS(E)

Sono pubblicate al sito dell’ANMVI leLinee Guida ANMVI WWF per la Ge-stione Sanitaria dei Centri di Recupe-ro Animali Selvatici ed EsoticiCRAS(E) e la cura e la riabilitazionedi animali selvatici rinvenuti in diffi-coltà:www.anmvi.it

FIDO PARK 2006

Per il terzo anno consecutivo ANMVIe Autogrill allestiranno nei mesi estivilungo la rete autostradale gli ormaitradizionali Fido Park. Per la primavolta, quest’anno le aree di assisten-za sono state allestite anche nei gior-ni dell’esodo pasquale. Più remune-rativa nel 2006 la partecipazione peri veterinari.

CONSULENZE

Le consulenze professionali a paga-mento sono veicolabili via cellulare,ma solo nel rispetto di alcune normestabilite per decreto dal ministerodelle telecomunicazioni. Regole par-ticolari per quelle sanitarie nel Decre-to 2 marzo 2006, n. 145 “Regolamen-to recante la disciplina dei servizi asovrapprezzo” (GU n. 84 del 10-4-2006)

POLONIA

Il Prof. Miroslaw Kleczcowski dellaFacoltà di Medicina Veterinaria diVarsavia è stato ospite dell’ANMVI il 7e l’8 aprile per la progettazione di uncorso di formazione per addetti allaqualità del latte organizzato dalla lo-cale Amministrazione Provinciale suprogetto europeo ICE. Il corso si svol-gerà a Cremona in settembre e saràrivolto a 20 addetti polacchi.

ANTIBIOTICI

L'Australia ha introdotto una normati-va che limita fortemente la quantità diantibiotici negli allevamenti. Obietti-vo: tagliare drasticamente la percen-tuale di farmacoresistenza nella po-polazione riducendo la quantità diantibiotici nei mangimi degli animalidestinati all'alimentazione umana. I ri-sultati sono attestati da uno studiopubblicato su Clinical Infectious Di-seases.

Brevi

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

Tariffario: consegna al Ministero della Salute

I l tavolo tecnico per la definizione del Tariffario minimo nazionale perle prestazioni medico-veterinarie si riunirà il 3 maggio prossimo.

La Direzione Generale delle Risorse Umane e delle Professioni Sanitariedel Ministero della Salute ha infatti convocato ANMVI e FNOVI per la con-segna del tariffario, approntato nel corso di mesi di consultazione ed ela-borazione interna alla Categoria, a cura delle stesse ANMVI e FNOVI. Saranno presenti anche un rappresentante del Ministero dell’Economia edelle Finanze e uno dell’ISTAT. L’ANMVI delegherà il Collega Giorgio Ne-ri, già consulente tecnico designato dalla Federazione. Quella del 3 mag-gio è la seconda riunione tecnica al Ministero della Salute per la defini-zione del tariffario minimo veterinario con valore di legge, dopo il primoincontro del dicembre 2005 e dopo l’emanazione del disciplinare delConsiglio Superiore di Sanità. Il tariffario consta di circa 1400 voci e, in base alle richieste della Direzio-ne Generale risorse umane del Ministero, comprende tariffe minime e ta-riffe massime. In proposito Giorgio Neri spiega che “mentre le tariffe mi-nime avranno un valore di legge le massime saranno presumibilmente ta-riffe di riferimento, vincolanti solo in caso di contenzioso legale tra veteri-nario e destinatario della prestazione. L’indicazione delle massime si è re-sa necessaria in quanto prevista dal disciplinare tecnico proposto dalConsiglio Superiore di Sanità”. L’iter burocratico prevede la trasmissione al Consiglio Superiore di Sanitàe poi al Consiglio di Stato. Dopo l’ultimo passaggio al Quirinale, per la fir-ma del provvedimento in forma di Decreto del Presidente della Repubbli-ca, il tariffario sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vi-gore. Il tariffario sarà soggetto a revisione completa ogni quinquennio.Ogni anno oppure ogni biennio si procederà ad un aggiornamento delletariffe in funzione dell’aumento del costo della vita (ISTAT).La tariffe saranno uniche e varranno sia per i veterinari generici che pergli specialisti. Gli Ordini provinciali potranno, in considerazione dellarealtà geografica ed economica del territorio di loro competenza, stabili-re un aumento percentuale delle tariffe minime dell’intero tariffario, fino adun incremento massimo del 20%. Le tariffe non verranno indicate com-prensive di IVA ed ENPAV.Gli Enti pubblici, gli Enti privati con finalità protezionistiche riconosciuti, leAssociazioni zootecniche e/o sportive potranno stipulare convenzioni conveterinari liberi professionisti singoli, associati o responsabili di struttureveterinarie private purché sia evidenziato nella convenzione stessa la du-rata, il tipo ed il numero delle prestazioni richieste e concordate e le mo-dalità per l’eventuale rinnovo. In regime di convenzione la tariffa stabilitapuò essere ridotta nella misura non superiore al 20% di quella minimaprevista dal presente tariffario quando comprovate esigenze di caratterelocale, nazionale o comunitario lo dovessero richiedere, previo pareredell’Ordine provinciale o della Federazione Nazionale degli Ordini dei Ve-terinari.

Il nuovo fac-simile pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Q uante volte vi sarà capitato dileggere in Vetlink che bisogna-

va fare un maggior sforzo informati-vo rivolto al pubblico. Quante volteavrete avuto modo di leggere inter-venti di colleghi che sollecitavanoun maggior impegno mediatico ri-volgendosi all'ANMVI, quasi colpe-vole di non aver fatto abbastanza.Quante volte altri colleghi, compren-dendo benissimo che il problemaera soprattutto, se non soltanto,economico, hanno lanciato la pro-posta di avviare una sottoscrizioneper raccogliere fondi da utilizzareper campagne stampa di sensibiliz-zazione su temi di nostro interesse.Dopo le esperienze fatte in passatoabbiamo sempre evitato di seguirequesta ultima possibilità per non tro-varci ancora una volta di fronte a ri-sultati molto deludenti. E cosìl'ANMVI non ha chiesto niente anessuno per fare il ricorso al Tar delLazio contro il nuovo corso di laureadi Catanzaro, non ha fatto sottoscri-zioni per avviare le cause control'obbligo di adesione all'ONAOSI, econ pochi soldi ma molto impegnoha comunque ottenuto una forte vi-sibilità su tutti i mezzi di informazio-ne con interventi a difesa del medi-co veterinario ed a sostegno di tutta

la categoria. Ci è stato riconosciuto,anche da chi non fa parte della no-stra associazione, che siamo gli uni-ci che si stanno impegnando in que-sto senso a favore di tutto il mondoveterinario, sia privato che pubblico,e per ogni settore di riferimento. Dicerto si potrebbe fare molto di piùse la forza economica della nostraassociazione fosse maggiore. Avre-te visto tutti in questi giorni la cam-pagna stampa che la Federfarma,associazione dei 15.500 titolari difarmacia, ha avviato su tutti i più im-portanti quotidiani. Decine di pagineper sensibilizzare l'opinione pubbli-ca sul ruolo essenziale ed insostitui-bile del farmacista e la correttezzadell'attuale sistema distributivo. Laraccolta di firme avviata dalla Coopper liberalizzare la distribuzione deifarmaci ha evidentemente preoccu-pato la Federfarma che vuole, ov-viamente, difendere l'attuale situa-zione di privilegio e di monopolio.Una campagna stampa come que-sta costa centinaia di migliaia di eu-ro. Nessun problema. Sarà bastatochiedere ad ogni titolare 100 euro, eper lui è proprio niente, per poter di-sporre di un milione e mezzo di eu-ro. Non male. Ma per noi è vera-mente un altro "film". ■

IL POTERE DEI SOLDI

Page 2: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15
Page 3: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15

Sulla Gazzetta Ufficiale n.76 del 31/3/2006 è statopubblicato il Decreto

Ministeriale 10 marzo 2006 di ap-provazione del nuovo ricettarioper la prescrizione dei farmacistupefacenti. Il Decreto è in vigo-re dal 15 aprile 2006 e fa seguitoalla recente Legge n. 49 del 21-02-2006 (G.U. n. 48 del27/2/2006) che ha modificato ilTesto Unico delle leggi in materiadi stupefacenti (D.P.R. 309/90).Un prospetto delle applicazionipratiche che riguardano i mediciveterinari e gli Ordini provinciali ècontenuto nella circolare che laFederazione Nazionale degli Or-dini Veterinari ha diffuso il 10aprile (Prot. n. 978/2006/F/av Cir-colare n. 4/2006- www.fnovi.it) eche di seguito riprendiamo.

CLASSIFICAZIONE DELLESOSTANZE STUPEFACENTILa suddivisione degli stupefa-centi nelle precedenti Tabelle I-VIè stata sostituita da una riparti-zione in due tabelle, la Tabella I ela Tabella II, la quale, a sua volta,è suddivisa nelle sezioni A, B, C,D, E.La Tabella I comprende tutte lesostanze individuate come stupe-facenti o psicotrope suscettibili diabuso.Nella Tabella II sono riportati iprincipi attivi dei medicinali(quindi anche diverse sostanzepresenti nella Tabella I), suddi-visi in cinque sezioni, a secon-da del maggiore o minore pote-re di indurre dipendenza. Per ciascuna di queste sezionivige un regime di prescrizionediverso.Per quanto riguarda i farmacid’interesse veterinario, rientranonella Tabella II, sezione A: medi-cinali contenenti ketamina, morfi-na, metadone, fentanyl, ossi-morfone, flunitrazepam e bupre-norfina (orale e iniettabile), pen-tobarbital; nella Tabella II, sezio-ne B: sostanze per preparazionigaleniche a base di butorfanolo,diazepam ed altre benzodiazepi-ne, fenobarbital, pentazocina,tramadolo; nella Tabella II, sezio-ne C: medicinali contenenti pen-tazocina, fenobarbital; nella Ta-bella II, sezione D: composizioniad uso diverso da quello paren-terale, contenenti associazioni obassi dosaggi delle sostanzedella sezione A, medicinali in for-ma iniettabile contenenti diaze-pam, lorazepam e midazolam;nella Tabella II, sezione E, formeorali di diazepam ed altre benzo-diazepine, oltre ad altre sostanzedelle sezioni A e B, a bassi do-saggi.

ACQUISTO DI MEDICINALI ABASE DI SOSTANZE STUPEFA-CENTI E DI SOSTANZE PSICO-TROPE DA PARTE DI MEDICICHIRURGHI E MEDICI VETERI-NARI (ART. 42)Viene mantenuta la facoltà per imedici, i veterinari, i direttori sani-tari o i responsabili di ospedali ecase di cura, i titolari di gabinettoper l’esercizio delle professionisanitarie di approvvigionarsi dagrossisti e farmacie, per esigenzeterapeutiche, dei medicinali com-presi nella Tabella II, sezioni A, B,e C, tramite la richiesta in triplicecopia (non è previsto un moduloufficiale), facendone scorta inquantità adeguata al consumoprevisto. L’acquisto invece di me-dicinali appartenenti alla TabellaII, sezioni D ed E avviene tramitela normale ricetta veterinaria in tri-plice copia per l’acquisto di scor-te di medicinali.Come nel sistema previgente, ilfarmacista riceve tre copie, netrattiene una quale documentogiustificativo dello scarico dal re-gistro, ne restituisce una al richie-dente con il timbro di spedizionedei medicinali e trasmette l’altraalla propria ASL.Gli adempimenti di registrazionedel carico e dello scarico su ap-posito registro conforme alle di-sposizioni di legge (tipo il Regi-stro Buffetti 3317-110) sono rima-sti invariati e riguardano i medici-nali compresi nella Tabella II, se-zioni A, B e C.

PRESCRIZIONI DEI MEDICICHIRURGHI E DEI MEDICIVETERINARI (ART. 43)Le prescrizioni mediche devonoessere effettuate utilizzandoesclusivamente le ricette indicate,in funzione delle sezioni di appar-tenenza dei medicinali prescritti.

1) Prescrizione di medicinalicompresi nella Tabella II, sezio-ne A:a. Ricetta: ricetta a ricalco model-lo ministeriale (distribuita dalleASL). Modello di ricetta del DM31-3-2006 e, nelle more della suastampa e distribuzione, del mo-dello del DM 24-5-2001 modifica-to dal DM 4-4-2003b. Numero copie: triplice copia aricalco. Di tali copie, una è con-servata dal farmacista e l’origina-le e una copia dall’assistito. Almedico veterinario non rimane al-cuna copia.c. Prescrizione: un solo medicina-le per una cura di durata non su-periore a trenta giorni, ad ecce-zione dei medicinali di cui all’alle-gato III-bis (buprenorfina, codei-na, diidrocodeina, fentanyl, idro-

codone, idromorfone, metadone,morfina, ossicodone, ossimorfo-ne) utilizzati per la terapia del do-lore severo di origine neoplasticao degenerativa, per i quali la ri-cetta può comprendere fino adue medicinali diversi tra loro ouno stesso medicinale con duedosaggi differenti per una cura didurata non superiore a trentagiorni.Il presente modello è altresì utiliz-zato, come autoprescrizione, daimedici e dai veterinari ai fini diapprovvigionamento per uso pro-fessionale urgente (ma non perscorta) per la terapia del dolorecon i medicinali di cui all’allegatoIII-bis. In questi casi il medico odil veterinario tiene un apposito re-gistro, non soggetto a vidimazio-ne, in cui annota i trattamenti ef-fettuati. d. Elementi della ricetta:1) cognome e nome del proprieta-rio dell’animale;2) dizione “uso veterinario” nellospazio destinato ai bollini autoa-desivi per i farmaci dispensati inregime di SSN;3) specie, razza e sesso dell’ani-male in cura nello spazio riservatoal codice del paziente;4) dose prescritta, posologia emodo di somministrazione;5) indirizzo e numero telefonicoprofessionali del medico;6) data e firma del medico;7) timbro personale del medico.e. Termine di validità della ricet-ta: trenta giorni.f. Adempimenti del farmacista:1) Controllo della regolarità dellaricetta2) Annotazione degli estremi di undocumento dell’acquirente3) Annotazione della data di spe-dizione e apposizione del timbrodella farmacia4) Annotazione del prezzo prati-cato (art. 37, RD 1706/38)5) Conservazione di una copiadella ricetta per due anni dall’ulti-ma registrazione nel registro en-trata e uscita stupefacenti.

2) Prescrizione di medicinalicompresi nella Tabella II, sezio-ne B, C e D:a. Ricetta: Ricetta semplice non ri-petibileb. Termine di validità della ricetta:trenta giorni.c. Adempimenti del farmacista:1) Controllo della regolarità dellaricetta;2) Annotazione della data di spe-dizione e apposizione del timbrodella farmacia;3) Conservazione di una copiadella ricetta per due anni dall’ulti-ma registrazione nel registro en-trata e uscita stupefacenti, per i

medicinali compresi nella TabellaII, sezioni B e C, e per sei mesiper i medicinali compresi nella Ta-bella II, sezione D (art. 5, d.lgs.539/92).

3) Prescrizione di medicinalicompresi nella Tabella II, sezio-ne E:a. Ricetta: Ricetta semplice ripeti-bile per i medicinali ad uso veteri-nario e non ripetibile per i medici-nali ad uso umano per uso impro-prio.b. Termine di validità della ricetta:trenta giorni.c. Adempimenti del farmacista:1) Controllo della regolarità dellaricetta;2) Annotazione della data di spe-dizione e apposizione del timbro(in merito all’obbligatorietà di taleadempimento, previsto dall’art. 4,dlgs. 539/92, sono attesi chiari-menti).

RICETTARIO MADRE-FIGLIA DI-STRIBUITO DAGLI ORDINICon il DM 10 marzo 2006 di ap-

provazione del nuovo ricettarioper la prescrizione dei farmacistupefacenti, entrato in vigore il15-4-2006, sono stati aboliti i ri-cettari madre-figlia di colore gial-lo-verde distribuiti dagli Ordini. Imedici veterinari dovranno per-tanto restituire agli Ordini i loro ri-cettari non utilizzati e gli Ordiniprovvederanno alla loro restituzio-ne al Ministero della Salute, ma-gazzino centrale del materialeprofilattico, via dei Carri Armati n.13, 00159 Roma, ai fini della lorodistruzione.I nuovi ricettari ministeriali, confor-mi al DM di cui sopra, stampato acura dell’Istituto Poligrafico e Zec-ca dello Stato, saranno distribuitiai centri di riferimento regionali equindi a ciascuna ASL, dove po-tranno essere ritirati dai medicichirurghi e dai medici veterinari.In attesa che questi nuovi ricettarisiano disponibili, potranno essereutilizzati i ricettari ministerialiconformi DM 24-5-2001, modifi-cato dal DM 4-4-2003, già dispo-nibili presso le ASL. ■

3

Legge n. 49 del 21-02-2006 e DM 10 marzo 2006

Modificata la normativa sugli stupefacenti.Nuovi obblighi per i medici veterinariRiclassificate le tabelle, unificata a 30 giorni la durata della ricetta, abolita la ricetta madre-figlia distribuita dagli Ordini

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2006OSSERVATORIO FARMACO

a cura di Aldo Vezzoni

I principali cambiamenti

1) Diversa classificazione delle tabelle dei medicinali stupefacenti;

2) Durata della ricetta per la prescrizione di medicinali stupefacenti,

unificata a 30 giorni, sia per la terapia del dolore severo di origine neo-

plastica o degenerativa, sia per altre indicazioni terapeutiche (prima

era di 30 giorni per i medicinali dell’allegato III-bis prescritti per la te-

rapia del dolore, di 8 giorni per le prescrizioni mediche e di 3 giorni

per quelle veterinarie per altre indicazioni terapeutiche);

3) Abolizione della ricetta madre-figlia distribuita dagli Ordini e l’im-

piego di un unico ricettario ministeriale a ricalco in triplice copia, sia

per i medici chirurghi che per i medici veterinari.

Farmaci registrati all’estero solo per effettiva necessità

È in vigore il decreto DECRETO 31 gennaio 2006 - Modificazionial decreto 11 febbraio 1997, recante: “Modalità di importazione

di specialità medicinali registrate all’estero”. (GU n. 61 del 14-3-2006).Considerato che, anche in base alle valutazioni tecnico-scientificheespresse dal Consiglio superiore di sanità, il ricorso a farmaci non au-torizzati deve essere rigorosamente subordinato ai soli casi di concre-ta, effettiva necessità, il MInistro della salute ha così decretato: All’art. 2del decreto ministeriale 11 febbraio 1997 “Modalità di importazione dispecialità medicinali registrate all’estero”, dopo il comma 1 è aggiuntoil seguente: “1-bis. L’importazione di cui al comma 1 è giustificata daoggettivi caratteri di eccezionalità e l’impiego del farmaco deve avve-nire nel rispetto, oltre che della normativa in vigore in Italia, delle con-dizioni di uso autorizzate nel paese di provenienza. Nel caso in cui lerichieste dello stesso medicinale risultino eccessive rispetto a periodiprecedenti, il competente ufficio di sanità marittima, aerea e di frontie-ra - Ministero della salute, in fase istruttoria, ai fini degli adempimenti dicui agli artt. 3 e 4, è tenuto, ad eccezione dei farmaci orfani e dei far-maci innovativi, a chiedere alla struttura sanitaria e al medico, oltre alladocumentazione prevista dal comma 1, ulteriori delucidazioni in meritoalla motivazione clinica ed epidemiologica idonea a giustificare nel ca-so concreto la richiesta”.

Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15

Il nuovo sistema elettorale,abolendo il sistema dellapreferenze, ha comportato la

realizzazione di liste partitiche incima alle quali si sono assestatiquasi ovunque i grandi leader dipartito o della scena politica. Inmolte circoscrizioni regionali,quindi, si dà per scontato che iprimi esclusi passino in cima allalista una volta che i leader, certi diessere stati rieletti altrove, cedanoil passo ai nomi che li seguonoformalizzando la rinuncia. È il ca-so di due Colleghi, l’On. GianniMancuso (AN), libero professioni-sta di Novara e di Rodolfo Viola(Margherita), dipendente pubbli-co. Non di Augusto Rollandin(AUT) la cui regione, la Val d’Ao-sta, ha inviato a Montecitorio undiverso rappresentante, e nem-meno di Candido Paglione, veteri-

nario molisano in corsa per i DS.

R odolfo Viola (foto), candidatoveterinario della Margherita,

è risultato eletto nel Collegio delVeneto. Il suo ingresso in Parla-mento è quasi scontato dato cheil suo nominativo figurava per pri-mo in lista dopo i nomi di RomanoProdi e Pierluigi Bersani che, co-me è probabile, cederanno il pas-so. Rodolfo Viola è nato nel 1959a Ceggia, si è laureato in Medici-na Veterinaria nel 1984 all’Univer-

sità di Bologna e ha cominciatol’attività di Veterinario nel campodegli animali da reddito. Il 12 Lu-glio 1990 è stato eletto Sindacodel Comune di Ceggia, caricache ha ricoperto in seguito all’ele-zione diretta del 1995 e del 1999per altri due mandati fino al 2004.Durante questo periodo, è statoPresidente della Conferenza deiSindaci del Veneto Orientale. Il 12Ottobre 2003 è stato eletto Coor-dinatore Provinciale della Mar-gherita della Provincia di Venezia,incarico che ricopre attualmente.In tutti questi anni ha sempre ac-compagnato l’impegno politicocontinuando la sua attività profes-sionale, fino all’attuale ruolo diResponsabile dei Servizi di SanitàPubblica Veterinaria dell’ASL n.10 di S. Donà di Piave (AREA A eC) “Sono figlio di veterinari - ha

dichiarato all’ANMVI - ho semprecreduto nel mio lavoro che svolgocon grande passione e quindinon mi dimenticherò in nessunmodo di essere veterinario unavolta entrato in Parlamento”.www.rodolfoviola.org

L ’On. Gianni Mancuso è statorieletto deputato alla Camera

per il secondo mandato. I datipubblicati dal quotidiano LaStampa indicano che nel collegioPiemonte 2, al termine dello scru-tinio Alleanza Nazionale ha totaliz-zato l’11,50% delle preferenze(2420 sezioni su 2511), il che con-sente a Mancuso di avere la cer-tezza della riconferma. www.gian-nimancuso.com

4 laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2006

ABLATORE DEL TARTARO PIEZOMOD. RIC-AL

ATTREZZATURE MEDICALI VETERINARIE

RICCO’ ALETE SRL, BAGNOLO S.VITO (MN) - TEL 0376 253070, FAX 0376 253280,[email protected], www.riccoalete.it

DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE TECNICHE:Apparecchiatura estremamente potente e compatta che rimuove il tartaro conestrema facilità

Minimo ingombro

Frequenza di lavoro 34 KHz

In dotazione n. 4 punte

L’ablatore piezo modello RIC-AL è un apparecchio indispensabile per laprofilassi dentale, di alta precisione ed estremamente affidabile

OFFERTA PROMOZIONALE n.11/06 VALIDA FINO AL 15/05/06salvo esaurimento scorte

PREZZO € 417,00 + IVA

POSSIBILITÀ DI PAGAMENTO IN 12 RATE MENSILI DA € 41,70 A INTERESSI ZERO!

€ 417,00 + IVA

ATTUALITÀ

Elezioni Politiche 2006

Due veterinari in ParlamentoMancuso e Viola ce l’hanno “quasi” fatta. Altri due Colleghi si erano candidati

PET THERAPYStrategie di intervento e linee guida

Antonio PuglieseArmando Siciliano Editore - Pagine: 308

La Pet Therapy nasce negli anni ’70, come ricerca ap-plicata della terapia dolce con gli animali, nuova scien-za che, all’ombra dell’interdisciplinarità, trova dellestrategie valide non solo per curare le malattie fisiche opsichiche, ma ugualmente per portare un benesserecomplesso al mondo della sofferenza. Il Centro di PetTherapy di Messina è la prima struttura riabilitativa rea-lizzata nel territorio nazionale (gennaio 2003); oltre asvolgere attività assistenziale, è anche un Centro Studicon le dovute competenze nell’ambito dell’Accademia. Questo sforzo editoriale si prefigge l’obiettivo di far co-

noscere meglio la Pet Therapy a quanti oggi o un domani non troppo lontanosi vorranno dedicare all’argomento; un riferimento bibliografico utile allo stu-dio della disciplina con la trasposizione di alcune esperienze che gli Autorihanno potuto effettuare.

R E C E N S I O N I

ANMVIASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Candido Paglione, Presidentedel Gruppo DS al Consiglio del-la Regione Molise. Dirigente ve-terinario presso la ASL “Alto Mo-lise” di Agnone.

Il senatore valdostano AugustoRollandin, medico veterinario,Responsabile dell’Area Veterina-ria dell’Asl di Aosta.

Non eletti

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15
Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15

La filariosi è una malattiapotenzialmente mortaleper cani e gatti, che si tra-

smette da un animale all’altro at-traverso le punture di zanzara epuò colpire anche l’uomo. Nono-stante i proprietari di animali in li-nea di massima conoscano i gra-vi pericoli legati a questa patolo-gia, anche nei territori dove èpiù alto il rischio di contagio,moltissimi animali continuano anon ricevere trattamenti di pre-venzione.Per indagare le cause di tale com-portamento Merial, azienda lea-der nel campo della salute anima-le, ha promosso un’indagine su400 proprietari di cani e gatti chevivono nelle zone a rischio. I risultati dell’inchiesta - realizzatadall’Istituto Piepoli - confermanouna generale conoscenza dellamalattia, con il veterinario comeprincipale fonte di informazione(81% del campione).Per valutare il grado di conoscen-za della patologia, è stato chiestodi utilizzare una scala da 1 a 4(con valori per nulla, poco, abba-stanza, molto). Il valore medio dellivello di conoscenza è 2.94; ciòsignifica che i proprietari si con-siderano generalmente abba-stanza informati sulla filariosi.Sulla stessa scala è stato chiestodi esprimere il livello di rischioattribuito alla patologia, per ilquale il valore medio è di 3.42. Iproprietari ritengono quindi lafilariosi molto pericolosa.Ci si aspetterebbe a questo puntouna totale adesione alla preven-zione, cosa che invece non avvie-ne: a fronte di una maggioranza diproprietari virtuosi, il 17% delcampione non sottopone i pro-pri animali ad alcun tipo di pro-filassi. Ciò significa che quasi unanimale su cinque è costante-mente esposto al rischio di con-trarre una malattia potenzial-mente mortale. Il dato è ancorapiù rilevante se si considera chesi tratta di animali di proprietà,non di randagi per i quali in effettiè difficile impostare una profilassi. Ma quali sono le ragioni dellamancata prevenzione? I proprie-tari “colpevoli” hanno indicato so-prattutto la mancanza di cono-scenza della possibilità di impo-stare la profilassi: il 18% ha di-chiarato di non essere a cono-scenza dell’esistenza di tratta-menti preventivi. Inoltre, una

identica percentuale sostieneche il proprio animale non è a ri-schio. “Già da questo dato risulta evi-dente l’esigenza di una maggio-re sensibilizzazione dei proprie-tari - commenta il Prof. ClaudioGenchi, docente di Malattie Pa-rassitarie all’Università di Milano -poiché come sappiamo nonesistono animali esenti dal ri-schio di essere punti da una zan-zara, veicolo di trasmissione delparassita che causa la patologia”.Tra le altre motivazioni riferite daiproprietari, rileviamo un disinte-resse generale (il 10% dichiara dinon essersi mai interessato delproblema) o la constatazione cheessendo l’animale già anziano omalato forse non valga la penadi preoccuparsi anche di que-sto (nel 9% dei casi).Una segnalazione in particolareper quanto riguarda i gatti: tra i

400 proprietari di cani intervistati,il 28% ha anche gatti che vengo-no protetti solo nel 52% dei casi.Quasi la metà dei gatti quindinon viene sottoposta a tratta-menti di profilassi. Anche inquesto caso, oltre il 40% dei pro-prietari ritiene che “non ci sonopericoli per il gatto”, dimostran-do una conoscenza insufficien-te del problema. Da tutto questo risulta quindi evi-dente l’esigenza di mantenere al-ta l’attenzione dei proprietari neiconfronti della prevenzione, datoche resta sempre elevatissimo ilrischio di malattia se la prevenzio-ne non viene fatta o viene abban-donata.Lo dimostra una ricerca effettuatanel 2005 in 71 strutture veterinariesituate in Lombardia e nelle pro-vince di Novara e Vercelli. Dalle ri-levazioni sono emersi casi di fila-riosi in tutte le province coinvol-

te, e non solo in quelle tradizio-nalmente collegate alla patolo-gia; non solo: la filariosi sta au-mentando anche nelle grandicittà come Milano. È senz’altroun elemento su cui i proprietariconvinti che le zanzare in cittàpungano meno che in campagnadovrebbero riflettere…I veterinari hanno segnalato com-plessivamente 187 casi di filario-si: nell’86% dei casi si trattava dicani di proprietà, non di randagi odi animali alloggiati in canili rifugio.Non solo: intervistando i proprieta-ri dei cani malati i veterinari hannorilevato che nel 40% dei casi sitrattava di animali che non ave-vano mai effettuato alcun tratta-mento di prevenzione, e in un al-tro 40% di cani per i quali invecela profilassi era stata abbando-nata, poiché il proprietario avevaerroneamente ritenuto diminuitoil rischio che l’animale si potes-

se ammalare.“Il rischio resta alto”, chiarisce ilProf. Genchi “e una sua sottovalu-tazione può essere pericolosa perla salute dei nostri cani e gatti.Poiché come sappiamo per ilcane la terapia è complessa enon priva di rischi, mentre per ilgatto addirittura non esiste nes-suna possibilità di cura, la mi-gliore soluzione per contrastarequesta grave patologia è la pre-venzione”.“La somministrazione regolare,una volta al mese - precisa il Prof.Genchi - per tutto il periodo a ri-schio (dalla primavera all’autun-no inoltrato, quando cioè le zan-zare sono maggiormente presentinel nostro Paese) di un farmaco ingrado di prevenire lo sviluppo delparassita ad adulto, è l’opzione discelta efficace e sicura per pro-teggere il cane e il gatto nei con-fronti del parassita”. ■

6ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2006

Ricerca Merial - Istituto Piepoli tra i proprietari di animali

Filariosi: pericolo reale, spesso sottovalutatoLa prevenzione resta l’unica possibilità per contrastare questa grave patologia

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15
Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15

Resterà in vigore fino al31 dicembre 2007 l’Ordi-nanza del Ministero della

Salute 23 febbraio 2006 “Nuovenorme sanitarie per lo sposta-mento dei suidi”.In premessa, le norme sanitarieche sovrintendono lo spostamen-to dei suidi devono tenere contodei risultati raggiunti dalle singo-le regioni nell’ambito dei piani dieradicazione e sorveglianza non-ché più in generale dell’anda-mento della situazione epidemio-logica delle malattie del suino. IlMinistero della Salute ha così ri-levato “la favorevole situazioneepidemiologica relativa ad alcu-ne delle principali malattie infetti-ve e diffusive del suino sul terri-torio delle regioni accreditate,che rende di fatto superata l’at-tuazione di alcuni controlli sanita-ri per lo spostamento dei suini”.Pertanto, ha abrogato le prescri-zioni contenute nell’ordinanzadel Ministro della sanità 27 aprile1983 “in funzione del favorevoleandamento di alcune malattie delsuino in certe regioni del territorionazionale”.

Visita veterinaria (art. 1)1. I suidi da trasportare fuori co-mune, a qualunque titolo, a mez-zo ferrovia, autoveicoli, navi edaeromobili devono essere sotto-posti a visita veterinaria da partedel veterinario ufficiale della AU-SL territorialmente competenteentro le 48 ore precedenti il cari-co. 2. Nell’espletamento dell’atti-vità di cui al comma 1, il veteri-nario ufficiale deve verificare chele condizioni igienico-sanitarie,

che hanno consentito l’eserciziodell’attività allevatoriale, sianomantenute; detta attività di vigi-lanza, deve essere registrata sulregistro aziendale di cui al decre-to del Presidente della Repubbli-ca n. 317/1996 mediante l’appo-sizione di data e firma del veteri-nario ufficiale. 3. La visita clinicadi cui al comma 1, non è obbli-gatoria per i suini destinati diret-tamente ad uno stabilimento dimacellazione ubicato nella stes-sa regione di origine, se prove-nienti da aziende accreditate, adesclusione delle stalle di sosta, aisensi del vigente Piano nazionaledi eradicazione e sorveglianzadella malattia vescicolare appro-vato dalla Commissione europea.4. La visita clinica di cui al com-ma 1 non è obbligatoria per i sui-ni destinati direttamente versoqualsiasi allevamento da ingras-so o stabilimento di macellazio-ne, ad esclusione delle stalle disosta, ubicati su tutto il territorionazionale, a condizione che l’a-zienda di origine sia situata inuna regione accreditata ai sensidel vigente Piano nazionale dieradicazione e sorveglianza del-la malattia vescicolare approvatodalla Commissione europea, dicui all’allegato I, e che la stessaazienda di origine sia accreditataai sensi del piano nazionale dicontrollo della malattia di Aujez-sky nella specie suina. I suini de-stinati agli allevamenti di ingras-so possono essere ulteriormentemovimentati solo verso un im-pianto di macellazione. L’allegatoI è aggiornato contestualmentealle modifiche, apportate in sedecomunitaria alla decisione2005/779/CE. 5. La movimenta-zione degli animali di cui ai com-mi 3 e 4 in carenza delle condi-zioni ivi richieste, comporta la so-spensione dei benefici derivantidallo stato sanitario di accredita-mento per la malattia vescicolaredel suino e per la malattia diAujeszky per un periodo di tem-po da sei mesi ad un anno. 6. Lamovimentazione degli animali indifformità a quanto previsto aicommi 1, 3 e 4 comporta l’appli-cazione della sanzione previstaall’art. 16, comma 1, del decretolegislativo 22 maggio 1999, n.196.

Attestazione del veterinarioufficiale (art. 2)1. Il veterinario ufficiale, incarica-to della visita di cui all’art. 1,comma 1, deve, a conferma del-l’esito favorevole della stessa,compilare l’attestazione a tergodel modello del documento diaccompagnamento (Mod. 4) dicui all’allegato IV del decreto delPresidente della Repubblica 30aprile 1996, n. 317. 2. Nel model-lo di cui al comma 1, il veterinarioufficiale, dopo aver verificato la

conformità della azienda e deglianimali ai requisiti previsti dallevigenti norme in materia di ana-grafe e identificazione dei suini,deve altresì riportare gli estremidei contrassegni di identificazio-ne dei suini nonché la data del-l’ultimo controllo sierologico favo-revole in allevamento previsto daipiani di eradicazione e sorve-glianza o dell’eventuale accredi-tamento per malattia vescicolaredel suino e per la malattia diAujezsky. 3. Nei casi di cui all’art.1, commi 3 e 4, la compilazionedel modello del documento diaccompagnamento (Mod. 4) dicui all’allegato IV del decreto delPresidente della Repubblica 30aprile 1996, n. 317, contenentegli estremi dei contrassegni diidentificazione, il numero dei sui-ni trasportati nonché la data del-l’ultimo controllo sierologico favo-revole e la data di accreditamen-to per malattia vescicolare deisuini e per la malattia di Aujez-sky, può essere redatta a curadel proprietario, che se ne assu-me la responsabilità.

Modello 4 (art. 3.)1. Per ogni spedizione di suidifuori dal comune dell’azienda diorigine, il modello 4 deve essereredatto in quadruplice copia daconservare con le seguenti mo-dalità: a) una copia di esso deveessere trattenuta dall’allevatore;b) una copia è trattenuta dal ve-terinario ufficiale che ha effettua-to la visita clinica che provvedead inviarla a mezzo fax, 24 oreprima della partenza degli ani-mali dall’azienda di origine, alservizio veterinario dell’aziendasanitaria competente sul luogo didestinazione degli animali; c) lerimanenti due copie sono conse-gnate dal trasportatore al macel-

lo o azienda di destinazione cheprovvederà a sua volta a trasmet-terne copia entro 24 ore dall’arri-vo della partita, alla AUSL com-petente per territorio della azien-da di destinazione. 2. Nel casoprevisto all’art. 2, comma 3, l’alle-vatore oltre ad effettuare quantodisposto alla lettera c), procedead inviare una copia del modello4 anche al servizio veterinariodell’azienda sanitaria competen-te sull’allevamento di partenzadei suini e tale invio deve avveni-re a mezzo fax entro 24 ore dallaspedizione. 3. La procedura dicui al comma 1, lettera b) non siapplica nel caso in cui il modello4 sia stato redatto dallo stessoveterinario ufficiale cui compete,nel luogo di destinazione dei sui-di, la vigilanza sanitaria.

Estensione dell’obbligo (art. 4)1. L’obbligo della visita sanitariadi cui all’art. 1, comma 1 e del-l’attestazione di cui all’art. 2 com-ma 1, è esteso a tutte le partite di

suidi che vengono spostati nelterritorio nazionale per esserecondotti a mercati, fiere ed espo-sizioni. 2. Sono fatte salve le re-strizioni previste per la movimen-tazione dei suini nell’ambito di at-tuazione di eventuali misure dipolizia veterinaria. ■

8

Ordinanza in vigore fino al 31/12/2007

Nuove norme sanitarie per lo spostamento di suidiLa favorevole situazione epidemiologica rende superata l’attuazione di alcuni controlli sanitari

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2006

COMITATO BIOETICO PER LA VETERINARIA“I Cani Pericolosi Come Problema Bioetico.Analisi degli interessi umani e animali” 1/ed. 2006C.G. Edizioni Medico ScientificheListino € 12,00 scontato € 10,00

Prefiggendosi di ragionare sugli interessi ed ivalori umani in relazione agli interessi animaliin un ambiente molto distante dalla originarianaturalità questo lavoro cerca di raggiungereun equilibrio nuovo ed una gestione più faciledel problema della pericolosità. Senza daregiudizi sulle razze, consigli per l’allevamentoe soluzioni per curare i problemi comporta-mentali vuole individuare qualcosa che è piùa monte. Come realmente rispettare gli inte-ressi di tutte le parti in causa assicurandoglidignità e cittadinanza.

Malattiavescicolare

I n base all’Ordinanza mini-steriale sono riconosciute

indenni dalla malattia vescicola-re dei suini le seguenti regioni:Basilicata; Emilia-Romagna;Friuli-Venezia Giulia; Lazio; Li-guria; Lombardia; Marche; Moli-se; Piemonte; Puglia; Sardegna;Toscana; Trentino-Alto Adige;Umbria; Valle d’Aosta; Veneto.Non sono invece riconosciuteindenni dalla malattia vescicola-re dei suini: Abruzzo; Campa-nia; Calabria; Sicilia.

LEGGI IN GAZZETTA

FINANZIAMENTI A TASSO “ZERO”

Per avere il modulo di richiesta contattare:Segreteria ANMVI: Tel. 0372/403536 - Fax 0372/403526

Per eventuali informazioni sulla compilazione e sulladocumentazione è attivo il numero verde: 800 000444

Carta di credito ANMVIAnche quando paghi fai sapere chi sei...Averla è molto facile… richiedila!

Grazie ad un accordo con la Consel spa, società finanziaria chegestisce la Carta di Credito ANMVI, da oggi i Medici Veterinariiscritti ad una delle Associazioni Federate ANMVI ed in possessodella Carta di credito ANMVI potranno avere finanziamenti conpagamento rateale, sino a 12 mesi, a tasso zero.

In questo modo gli iscritti alle Associazioni Federate ANMVIpotranno prevedere le spese per il loro aggiornamento (corsi,itinerari, congressi, pubblicazioni, ecc...), la quota del FondoSanitario ANMVI, ecc... con piccole rate mensili.

RECENSIONI

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15

Un conducente ha provo-cato lesioni al passegge-ro nella sua auto per ef-

fetto di una brusca frenata con cuivoleva evitare di investire un caneapparso improvvisamente sulmanto stradale di percorrenza. Ri-tenendo di non essere responsa-bile del danno e di non dovere al-cuna indennità al passeggero, ilconducente faceva leva sull’impre-vedibilità dell’improvviso attraver-samento da parte del cane, ma an-che sul fatto di aver scelto una ma-novra che possibilmente avrebbeevitato di travolgere, ferire o ucci-dere l’animale. È una tesi sosteni-bile? Si è espressa al riguardoniente meno che la Corte Costitu-zionale, che non ha accolto la teo-ria difensiva del conducente, par-lando di “errore prospettico”. Per ilconducente era anticostituzionalela mancanza di assolvimento daresponsabilità per salvare un ani-

male: “la norma (l’articolo 2045 delCodice Civile) consente di attribui-re un indennizzo al danneggiatosolo qualora la condotta necessita-ta abbia consentito di evitare undanno grave ad un soggetto uma-no, mentre non prevede alcun ri-storo indennitario nel caso in cui lacondotta non riprovevole del dan-neggiato abbia avuto di mira la sal-vaguardia di un essere animato di-verso dall’uomo ovvero di un inte-resse di rango meno elevato”. Ma la Corte ha letto diversamenteil Codice Civile: “la norma impu-gnata presuppone pur sempreuna responsabilità dell’agente, al-meno in termini di imputabilitàdella condotta lesiva, derivantedalla libera determinazione di vio-lare una norma giuridica”; inoltrela norma è stata violata “senza ve-rificare se tale norma fosse inconcreto applicabile, ossia se lamanovra necessitata del condu-

cente fosse idonea a salvare sé ela persona trasportata dal perico-lo attuale di un danno di maggio-re gravità derivante dalle possibiliconseguenze dell’investimentodell’animale”. (Ordinanza 23 Mar-zo 2006 - 28 Marzo 2006, n. 130 -Giudizio di legittimità costituzio-nale in via incidentale. Responsa-bilità civile - Risarcimento deldanno - Prova liberatoria per averagito in stato di necessità - Attri-buzione di un indennizzo al dan-neggiato nel solo caso in cui lacondotta necessitata sia posta inessere per evitare un danno gra-ve alla persona e non anche a sal-vaguardia di un animale - Denun-ciato contrasto con il principio diuguaglianza e di ragionevolezza -Erroneità della premessa interpre-tativa - Manifesta infondatezzadella questione. - Cod. civ., art.2045. - Costituzione, art. 3. - GUn. 14 del 5-4-2006 ) ■

9

Corte Costituzionale

Per non investire un animale causa un danno al passeggero: il conducente deve risarcire

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2006RUBRICA LEGALE

Truffa alla ASL Bari 5V.L., 58 anni, veterinario dell’Asl Bari 5, costringeva il titolare del ma-cello di Conversano a versare “ingenti somme di denaro”, e in cambio,ad esempio, emetteva certificati sanitari anche per carni mai sottopo-ste ad analisi di laboratorio. Oppure obbligava i commercianti di pro-dotti ittici che lui stesso avrebbe dovuto controllare a contattare perl’Haccp la Quality Systems, intestata alla moglie.La donna è finita agli arresti domiciliari. V.L. invece, è in carcere, cosìcome i suoi due presunti complici, il direttore del dipartimento di Pre-venzione e l’operatore di vigilanza e ispezione della Asl Bari 5. A far scattare l’inchiesta, un esposto anonimo recapitato nell’agosto del2005 alla guardia di finanza. Indagando sul macello, gli uomini dellefiamme gialle di Monopoli sono arrivati a V.L.“Il funzionario - spiegano gli investigatori - incassava denaro dalla so-cietà che gestisce il mattatoio, a titolo di pagamento per servizi e forni-ture, che in realtà dissimulavano, con tutta probabilità, ben altro gene-re di remunerazione”. V.L., secondo l’ipotesi investigativa, otteneva sol-di e in cambio permetteva alla struttura di macellare anche il sabato ola domenica quando lui, che avrebbe dovuto controllare, non c’era oemetteva certificati per carni non sottoposte ad analisi. Quando poi leverifiche venivano effettivamente compiute, V.L. non compilava la bol-letta per le ispezioni, permettendo alla società che gestisce il mattatoiodi non pagare i diritti sanitari e causando inevitabilmente un danno allaAsl di Putignano. Chi avrebbe dovuto vigilare sull’operato del veterina-rio non lo ha fatto.V. L., spiegano gli uomini delle fiamme gialle, firmava le bollette di con-trollo senza eseguire le normali verifiche, obbligando i commercianti dipesce a rivolgersi per la certificazione dell’Haccp alla società intestataalla moglie. L’uomo che spesso si sostituiva a lui nei controlli (anche senon essendo veterinario, non ne aveva alcun titolo), compilava mate-rialmente le bollette false per verifiche mai eseguite. Tra le accuse, ri-portate nell’ordinanza di custodia cautelare firmate dal gip anche quel-la di aver asportato le marche da bollo dalle autorizzazioni sanitarie.L’inchiesta conta anche 38 indagati. La truffa ha causato alla Asl undanno di 400 mila euro. (Repubblica Bari, 5 aprile 2006)

Gli sviluppi dell’inchiesta Straordinari svolti solo sulla carta, denaro percepito senza aver mai ero-gato prestazioni. Così 23 veterinari, per mesi e mesi, hanno truffato laAsl Bari 5 per la quale lavorano. Gli uomini della guardia di finanza diMonopoli hanno sequestrato 117mila euro, e cioè la somma che i pro-fessionisti avrebbero dovuto ricevere per il 2005. 23 veterinari dell’Auslavevano percepito indebitamente denaro per ore di straordinario inrealtà rimaste solo sulla carta e previste dal “Fondo della retribuzione dirisultato”, uno strumento che prevede l’attuazione di programmi di la-voro extra in cambio di compensi aggiuntivi rispetto allo stipendio nor-male. In pratica, secondo il piano, i veterinari appartenenti ai distretti diPutignano, Monopoli e Gioia del Colle e i dirigenti delle tre aree avreb-bero dovuto erogare prestazioni anche di sabato, certificando con untimbro la propria presenza sul posto di lavoro. I finanziamenti del Fon-do dovevano essere ripartiti “in maniera forfettaria”. E così è avvenuto,almeno per il 2004. Soltanto che, hanno accertato gli uomini delle fiam-me gialle, le ore di straordinario sono rimaste soltanto sulla carta. “Nu-merosi turni di servizio indicati a “copertura” della giornata del sabato- spiegano gli investigatori- non sono masi stati svolti; alcuni dei medi-ci veterinari, pur nominalmente indicati come partecipanti al progetto,non hanno di fatto mai effettuato alcuna prestazione lavorativa nellagiornata di sabato”. Altri, invece, pur risultando formalmente in servizionon hanno mai lavorato. Così la direzione generale dell’Asl ha erogatoa ciascun professionista la somma di più di 2.360 euro a titolo di saldoper il 2004 e 3.500 euro come acconto per il 2005. Le indagini dellaguardia di finanza hanno permesso di scoprire la truffa. E così per evi-tare che i veterinari continuassero a percepire soldi per ore di straordi-nario in realtà inesistenti, il sostituto procuratore Francesco Bretone hadisposto il sequestro di 117mila euro, la somma residua del “Fondo del-la retribuzione”, i soldi che la direzione generale avrebbe dovuto liqui-dare per il saldo del 2005 e come acconto del 2006. I 23 veterinari so-no accusati di truffa. (Repubblica Bari 7 aprile 2006)

Salerno, usuraed estorsione

Ventitrè persone arrestate -quattordici sono finite in

carcere, le altre ai ‘domiciliari’ nelcorso di un’operazione condottadal Gico (Gruppo di investigazio-ne sulla criminalità organizzata)della guardia di finanza di Saler-no. Viene contestata un’ipotesi direato di corruzione, relativa ad unpresunto interessamento per l’e-rogazione di un acconto su un in-dennizzo di 1 milione e mezzo dieuro destinato - sulla scorta di undecreto dirigenziale dell’aprile2004 - all’azienda agricola “Visoc-chi spa”, di Caserta, per i capi bo-vini contaminati da diossina, ab-battuti e smaltiti da un’aziendadella provincia di Salerno. Al di làdel capitolo che riguarda il veteri-nario sannita, il resto dell’ordinan-za - circa 400 pagine - emessadal gip del tribunale di Salerno surichiesta della Dda, racconta del-l’esistenza di un’organizzazioneche avrebbe operato nella Pianadel Sele, finalizzata all’usura edall’estorsione ai danni di allevatoridi bufale. Nell’inchiesta, che ha portato an-che al sequestro di aziende e be-ni per un valore di 10 milioni di eu-ro, risultano coinvolti veterinari,

vari funzionari regionali ed espo-nenti amministrativi. Le accuse, avario titolo: falso, corruzione dipubblici funzionari della RegioneCampania, turbativa d’asta, diffu-sione di malattia di origine anima-le, commercio di sostanze alimen-tari nocive, adulterazione e con-traffazione di sostanze alimentari.Secondo gli inquirenti, gli alleva-tori sarebbero stati costretti ad ac-quistare foraggio a costi superioria quelli di mercato e a cedere aprezzi stracciati le loro bufale do-po che agli animali sarebbe statotrasmesso dolosamente il batteriodella brucellosi, in modo da ren-dere infetto il latte prodotto. Glianimali sarebbero poi stati riven-duti per ‘sani’ ad altri allevatori inprecarie condizioni economiche aprezzi, stavolta, di mercato. Aquesti ultimi sarebbero stati inoltre

proposti finanziamenti a tassi diinteresse usurario. Agli stessi alle-vatori sarebbe poi stato segnala-to, in un secondo momento, diavere capi bufalini infetti da bru-cella e che, pertanto, era neces-sario abbatterli. Per gli indennizzi,previsti dalle norme sanitarie, icomponenti dell’organizzazioneipotizzata dalla procura avrebbe-ro proposto il loro intervento nellaprocedura amministrativa graziealle “conoscenze’’ negli uffici del-le Asl e della Regione Campania.Per questo si sarebbero fatti daresomme di denaro necessarie alla“accelerazione’’ dell’iter. Infine,nella fase della macellazione, glianimali infetti sarebbero stati so-stituiti con bufale sane ma di scar-so valore residuo, perché moltoanziane o non produttive di latte.(Il Sannio, 15/03/2006) ■

I Coadiutori sono Dirigenti

I Colleghi coadiutori hanno firmato il loro Contratto individuale dilavoro subordinato a tempo determinato. I coadiutori sono così

assunti come Dirigenti Veterinari di I livello alle dipendenze del Ministe-ro della Salute, a decorrere dall’11 aprile 2006. Il rapporto di lavoro avrà termine in data 10 aprile 2009. A decorreredalla data dell’11 aprile 2006, verrà attribuito il trattamento economicoprevisto dal CCNL per i dirigenti delle professionalità sanitarie del Mini-stero della Salute. Ai fini del trattamento di previdenza, dovuto secondole vigenti disposizioni in materia, il dipendente verrà iscritto all’INPDAP- Cassa pensioni dipendenti statali - salvo opzione, ove ne ricorrano lecondizioni, per il mantenimento della posizione previdenziale acquisitapresso altra Cassa o Istituto. Il rapporto di lavoro è regolato dal con-tratto e dal CCNL applicabile per i dirigenti delle professionalità sanita-rie del Ministero della Salute, nonché da ogni altra disposizione di leg-ge applicabile al lavoro a tempo determinato. È stata l’ultima legge Fi-nanziaria ad autorizzare il Ministero della Salute “a convertire in rapportidi lavoro a tempo determinato di durata triennale gli incarichi di colla-borazione coordinata e continuativa ai veterinari, chimici e farmacistiimpegnati nei posti di ispezione frontaliera (PIF), negli Uffici Veterinariper gli adempimenti degli obblighi comunitari (UVAC) e presso gli Uffi-ci Centrali del Ministero della Salute. I coadiutori avevano sostenuto esuperato apposita prova per “l’accertamento di idoneità”, al fine di ga-rantire lo svolgimento dei compiti connessi alla prevenzione e alla lottacontro l’influenza aviaria e le emergenze connesse alle malattie deglianimali.

Cerchi notizie, leggi o documenti?Usa l’archivio di @nmvi Oggi

• 5000 notizie• 3.500 link ipertestuali• 2000 documentiIl quotidiano telematico dell’ANMVI mette a disposizione uno storico aggiornato dal2001 ad accesso libero consultabile con la funzione di ricerca o la selezione cronolo-gica nell’archivio. Utilizzali per le tue ricerche on line.

www.anmvioggi.it

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15

Anche quest’anno rite-niamo che possa esse-re utile rinfrescare le

idee sui documenti da predispor-re per la consegna al consulenteche si occuperà della elaborazio-ne della dichiarazione dei redditiper l’anno 2005 (Modello UNICO2006).

DATI ANAGRAFICIComunicare i dati variati rispetto aquelli già in nostro possesso, se-gnalando in particolare:- I dati anagrafici1 dei familiari a

carico per i quali si sono verifi-cate variazioni rispetto alla di-chiarazione relativa al 2004; adesempio: figli nati nel corsodell’anno o familiari non più acarico2.

- I nominativi dei figli non più acarico3.

- Le variazioni di residenza ana-grafica e di stato civile (comu-nicare la data di variazione).

REDDITI DI TERRENI EFABBRICATI- Comunicare le variazioni in-

tervenute nel corso del 2005o nei primi mesi del 2006 (de-rivanti da accatastamento, ac-quisti, vendite, donazioni, suc-cessioni, cambio di destinazio-ne [ad esempio terreno agrico-lo divenuto edificabile], ecc.)fornendo la fotocopia del rogitonotarile e l’eventuale certificatocatastale (in caso di attribuzio-ne di rendita ad un fabbricatoche ne era privo).

- Per ciascun immobile locatofornire l’importo del canone dilocazione annuo relativo al2005, anche se non percepito.Segnalare le locazioni per lequali è stato stipulato o rinno-vato (nel corso dell’anno 2005)un contratto di locazione aisensi della legge n. 431 del1998 (i cosiddetti contratti con-venzionali di cui all’art. 2, com-ma 3, della citata Legge431/98) e fornire copia del con-tratto;

- Nell’eventualità in cui i canonidi locazione non siano statipercepiti e ciò risulti da un pro-cedimento giurisdizionale diconvalida di sfratto per moro-sità sarà necessario fornire gliestremi del procedimento incorso al fine non dichiarare icanoni di locazione non perce-piti (solamente in tale ipotesi in-fatti è consentito escludere talicanoni dal reddito imponibiledel fabbricato).

REDDITI DI LAVORODIPENDENTE ED ASSIMILATIConsegnare i seguenti documenti:- Certificazione (CUD 2006) rila-

sciata dal datore di lavoro o En-te che ha erogato il trattamentopensionistico.

- Documentazione relativa asomme percepite a titolo diborse di studio; assegni perio-

dici percepiti dal coniuge (adesclusione di quelli destinati almantenimento dei figli) in con-seguenza di separazione o di-vorzio4; altri assegni periodicipercepiti, compresi quelli te-stamentari e alimentari, inden-nità, percepite per carichepubbliche elettive, ecc.

REDDITI SOGGETTI ATASSAZIONE SEPARATAConsegnare i documenti relativi a:- Indennità di mobilità e tratta-

menti di integrazione salariale;- Indennità per la cessazione di

rapporti di agenzia;- Plusvalenze realizzate median-

te cessione a titolo oneroso diaziende possedute da più dicinque anni;

- Redditi conseguiti in dipenden-za di liquidazione di impresecommerciali (anche in formasocietaria) esercitate da più dicinque anni;

- Plusvalenze derivanti da ces-sioni a titolo oneroso di terrenisuscettibili di utilizzazione edifi-catoria;

- Redditi conseguiti da soci disocietà di capitali costituite dapiù di cinque anni, in caso direcesso, riduzione del capitalee liquidazione;

- Premi di assicurazioni vita ri-scattate nel primo quinquen-nio;

- Rimborsi di imposte (ad esclu-sione di IRPEF) e oneri dedottio detratti in anni precedenti;

- Redditi percepiti in qualità dierede (ad esclusione dei rateidi stipendio o di pensione);

- Redditi di fonte estera (diversidai dividendi).

COLLABORAZIONICOORDINATE ECONTINUATIVE E DIRITTID’AUTORE- Consegnare la certificazione(CUD 2006) rilasciata dal sostitutod’imposta.

REDDITI DI PARTECIPAZIONEIN SOCIETÀ DI PERSONEConsegnare i seguenti documenti:- Certificazione rilasciata dalla

società partecipata.

REDDITI DI CAPITALE -Dividendi incassatiConsegnare la “Certificazione re-lativa agli utili corrisposti” nell’an-no 2005 rilasciata dagli Istituti dicredito.

REDDITI DIVERSILa tipologia dei “Redditi Diversi”di cui all’art. 81 D.P.R. 22.12.1986n. 917 è molto ampia, a titoloesemplificativo si citano i seguen-ti redditi:- Lavoro autonomo occasionale;- Plusvalenza (differenza tra

prezzo di vendita e prezzo diacquisto) realizzata mediantela vendita di unità immobiliari,acquistate o costruite da non

più di cinque anni ad esclusio-ne di quelle acquisite per suc-cessione e di quelle che per lamaggior parte del periodo in-tercorso tra l’acquisto (o la co-struzione) e la vendita sonostate adibite ad abitazioneprincipale del cedente o deisuoi familiari;

- Plusvalenza realizzata median-te la vendita di partecipazioniin società di qualsiasi tipo, perle quali non sia stata applicatala tassazione forfetaria al mo-mento della vendita;

- Redditi di beni immobili situatiall’estero;

- Redditi derivanti dall’affitto diterreni per usi non agricoli;

- Redditi derivanti dalla conces-sione in affitto, locazione, no-leggio, ecc. di beni mobili ingenere (se non percepiti nell’e-sercizio di imprese commercia-li, arti o professioni);

Consegnare i seguenti docu-menti:- Certificazioni rilasciate dai so-

stituti d’imposta attestanti ilcompenso percepito per lavoroautonomo occasionale e le rite-nute subite.

- Ogni altro documento relativoalle predette tipologie di redditi.

TRASFERIMENTI DA E PERL’ESTERO E INVESTIMENTIESTERIConsegnare i documenti relativi

a trasferimenti di denaro, titoli evalori mobiliari, se superiori aEuro 10.329,14, intercorsi nel-l’anno.È inoltre necessario indicare laconsistenza in valuta originariadi investimenti (ad esempio immo-bili) e attività di natura finanziariadetenuti all’estero, anche se nonpiù esistenti al 31.12.2005.

ONERI DETRAIBILI EDEDUCIBILISi ricorda che per la detrazione (odeduzione) occorre fare riferimen-to alla data del pagamento chedeve essere stato effettuato du-rante il 2005.I documenti da consegnare sono iseguenti:• Spese mediche5:Quietanze, ricevute, fatture, scon-trini, inerenti a:* Prestazioni chirurgiche e spe-

cialistiche.* Acquisto o affitto di protesi sa-

nitarie, con relativa prescrizio-ne medica.

* Analisi di laboratorio e radiolo-giche nonché applicazioni(TAC, ecografie, laserterapia,ecc.).

* Mezzi necessari a deambula-zione, locomozione e solleva-mento di portatori di menoma-zioni funzionali permanenti.

* Prestazioni sanitarie rese damedici generici, compresequelle rese per visite e cure dimedicina omeopatica.

* Degenza in ospedali o case dicura6.

* Spese di assistenza specifica:assistenza infermieristica e ria-bilitativa; prestazioni rese dapersonale in possesso dellaqualifica professionale di ad-detto all’assistenza di base; al-tre prestazioni rese da perso-nale specializzato;

* Spese per acquisto di medici-nali e relativa ricetta del medi-co, nonché le spese sostenuteper l’affitto o l’acquisto di at-trezzature sanitarie.

* Ticket pagati se le spese sopraelencate sono state sostenutenell’ambito del Servizio Sanita-rio Nazionale.

* Spese veterinarie sostenuteper la cura degli animali dacompagnia7.

• Interessi passivi e Oneri acces-sori:

Attestazioni o ricevute di paga-mento relativi a:

* Mutui agrari.* Mutui ipotecari relativi ad im-

mobili8.* Mutui, ipotecari, contratti a par-

tire dal 1998, per la costruzionee la ristrutturazione di immobilida adibire ad abitazione princi-pale.

* È possibile usufruire della de-trazione del 19% anche per lespese di istruttoria, notarile e diperizia tecnica, pagate nel cor-so dell’anno 2005, relative alla

10 laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2006

Predisposizione dei documenti per la dichiarazione dei redditi

RUBRICA FISCALE

di Giovanni Stassi

Dottore Commercialista, Torino

NOTE1 Nome, cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale.2 Si considerano a carico i familiari che hanno posseduto nel 2005 redditi non superiori a Euro 2.840,51.3 Si considerano “figli a carico” quelli con reddito proprio inferiore a Euro 2.840,51.4 Comunicare anche in codice fiscale del coniuge che ha erogato gli assegni.5 Si considerano rimaste a carico del contribuente (e quindi detraibili) le spese sanitarie rimborsate per effettodi polizze di assicurazioni sanitarie i cui premi siano stati versati dallo stesso contribuente.6 In caso di ricovero di un anziano in un istituto di assistenza e ricovero la detrazione non spetta per le speserelative alla retta di ricovero e all’assistenza, ma solo per le spese mediche che devono essere separatamen-te indicate nella documentazione rilasciata dall’istituto.7 La detrazione spetta sulla parte che eccede l’importo di Euro 129,11 e nel limite massimo di euro 387,34.8 Si ricorda che possono godere della detrazione del 19% gli interessi passivi relativi a:• mutui ipotecari stipulati dal 1993 a condizione che l’immobile sia adibito ad abitazione principale entro 12

mesi dall’acquisto e che l’acquisto sia avvenuto nei 12 mesi precedenti o successivi alla stipulazione delmutuo. Non si ha più diritto alla detrazione dal periodo successivo a quello in cui l’immobile non viene piùadibito ad abitazione principale, salvo che ciò avvenga per motivi di lavoro. Si ricorda che dal 2002 la de-trazione spetta anche se l’immobile è adibito ad abitazione principale di un familiare (coniuge, parenti en-tro il terzo grado ed affini entro il secondo grado);

• mutui ipotecari stipulati anteriormente al 1993 per l’acquisto di immobili destinati ad abitazione principaleentro l’8.12.1993;

• mutui ipotecari stipulati nel 1991 e 1992 se l’immobile è adibito a propria abitazione anche se diversa daquella principale;

• mutui ipotecari stipulati anteriormente al 1991 anche per l’acquisto di immobili non abitativi;• mutui ipotecari stipulati nel 1997 per la realizzazione di interventi di recupero edilizio di unità a destinazio-

ne abitativa.9 Produrre tutte le ricevute di versamento effettuate nel corso dell’anno 2005.10 Per usufruire della deduzione l’erogazione deve essere stata effettuata mediante versamento postale o ban-cario.11 Per usufruire della detrazione/deduzione l’erogazione deve essere stata effettuata mediante versamento po-stale o bancario o con carte di credito o con assegni circolari o bancari. 12 Si tratta dei contratti concordati tra le Associazione dei Proprietari e quelle degli Inquilini i cui canoni di lo-cazione sono condizionati a determinati parametri.13 Si definiscono “asili nido” tutte le strutture destinate a garantire la formazione dei bambini compresi fra i tremesi ed i tre anni, indipendentemente dalla natura pubblica o privata dell’asilo.14 Lo stato di non autosufficienza deve risultare da certificazione medica. La documentazione attestante la spe-sa sostenuta deve contenere gli estremi anagrafici ed il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamentoe di quello che presta l’assistenza, nonché nell’ipotesi in cui l’assistenza venga prestata in favore di un fami-liare, anche gli estremi anagrafici ed il codice fiscale di quest’ultimo.

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15

stipulazione di contratti di mu-tuo per l’acquisto di abitazioneprincipale.

• Contributi previdenziali e assi-stenziali obbligatori:Attestazioni o ricevute di paga-mento relativi a:* contributi INPS;* contributo SSN (tassa salute),

compresi quelli versati con ilpremio di assicurazione di re-sponsabilità civile per autovet-ture;

* i contributi previdenziali ed as-sistenziali versati per gli addet-ti ai servizi domestici ed all’as-sistenza personale o familiare(Colf, baby sitter, assistenti del-le persone anziane)9.

* ogni altro contributo obbligato-rio per legge.

• Premi di assicurazione sulla vi-ta e/o sugli infortuni e contribu-ti volontari:

Attestazioni o ricevute di paga-mento relative a:

* polizze vita e/o infortuni, contri-buti previdenziali non obbliga-tori;

* contributi per previdenza com-plementare;

* contributi Previdenziali ed assi-stenziali versati alla gestionedella forma pensionistica obbli-gatoria di appartenenza, com-presi quelli per la ricongiunzio-ne di periodici assicurativi, peril riscatto degli anni di laurea eper la prosecuzione volontaria.Tali oneri sono deducibili an-che se sostenuti per i familiarifiscalmente a carico;

* contributi versati ai fondi inte-grativi al servizio sanitario na-zionale;

* contributi versati alle formepensionistiche complementaried individuali.

• Altri oneri che danno diritto adetrazioni d’imposta o dedu-zioni da reddito:

Attestazioni o quietanze di paga-mento relative a:

* tasse scolastiche ed universi-tarie

* erogazioni liberali a favore dimovimenti e partiti politici10

* erogazioni liberali a favore del-

le ONLUS11

* erogazioni liberali a favore dipopolazioni colpite da calamitàpubblica o da altri eventistraordinari

* erogazioni liberali a favore del-le associazioni sportive dilet-tantistiche

* spese funebri sostenute per ifamiliari

* erogazioni liberali in denaroper attività culturali o artistichee a favore di enti operanti nelsettore spettacolo ed in quellomusicale

* spese per assistenza specificaa portatori di handicap

* erogazioni liberali a favore del-la Chiesa Cattolica e altre istitu-zioni Religiose riconosciute

* assegni periodici corrisposti alconiuge legalmente separato(ad eccezione di quelli destina-ti al mantenimento dei figli)

* contributi per i Paesi in via disviluppo

* assegni periodici per renditevitalizie corrisposti in forza ditestamento o donazioni e asse-gni per alimenti stabiliti dallaautorità giudiziale

* canoni, livelli, censi e altri onerisui redditi degli immobili

* indennità, corrisposte al con-duttore per perdita di avvia-mento su immobili urbani locatiad usi diversi da abitazione

* spese per manutenzione,protezione o restauro di beniculturali vincolati (Legge1089/1939) sostenute daisoggetti obbligati per legge atali interventi

* documentazione relativa a spe-se sostenute per lavori di ri-strutturazione ai sensi dellaLegge 27.12.1997 n. 449 (chericonosce un credito d’impostadel 36% delle spese sostenutea partire dall’anno 2000 e del41% per quelle sostenute pre-cedentemente)

* si ricorda che gli inquilini inte-statari di contratti di locazionedi immobili da essi utilizzaticome abitazione principale, esolo se il contratto di locazio-ne è stato stipulato o rinnova-to secondo quanto dispostodalla legge n. 431 del 1998 (sitratta dei cosiddetti contratti

convenzionali 12 ai sensi del-l’art. 2, comma 3, della citataLegge 431/98), hanno dirittoad una detrazione d’imposta.Se ricorrono tali condizioni for-nire la copia del contratto dilocazione

* NOVITÀ: le spese sostenutedai genitori per il pagamentodi rette relative alla frequenzadi asili nido13 per un importocomplessivamente non supe-riore a euro 632 annui per ognifiglio (detrazione valida soloper l’anno 2005 salvo proro-ghe). La documentazione del-la spesa può essere costituitada fattura, bollettino di contocorrente postale, ricevuta, bo-nifico bancario, ecc.

* NOVITÀ: spese (fino ad unmassimo di Euro 1.820) soste-nute per gli addetti all’assi-stenza personale nell’ipotesidi non autosufficienza nelcompimento degli atti della vi-ta quotidiana. La deduzionespetta anche per le spese so-stenute nell’interesse di coniu-ge, figli, genitori, generi e nuo-re, suocero e suocera, fratellie sorelle, anche se non fiscal-mente a carico e non convi-venti.14 ■

11laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2006

Apparecchiature Radiologiche

Camere oscure

Pellicole RX

Elettromedicali

Assistenza tecnica

di LUCARELLI M. & C.

SAS

VIA ISONZO, 8 - 20095 CUSANO MIL. (MI) - Telefono: 02.66401060 - Fax: 02.66400884

RUBRICA FISCALE

Per la detrazione va indicato l’animale

Al fine della detrazione delle spese veterinarie è necessario indicare di che tipo di animale si tratta?Si ritiene non sufficiente l’indicazione della prestazione del veterinario sulla fattura, è opportuno far indicare an-che il tipo di animale (gatto, cane ecc.) oggetto della prestazione. Infatti la detrazione è stata introdotta dall’art. 32 della legge 21 novembre 2000, n.342, efficace dal 1° gennaio2001, ed è prevista “per gli animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva”. Ladetrazione non spetterà, invece, per gli animali allevati o detenuti nell’esercizio di attività commerciali o agri-cole né in ogni caso per quelli destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare (Quesitario,Italia Oggi 21 novembre 2005).

La fattura si emette al pagamento

Per una prestazione resa, non ho ancora ricevuto il pagamento. Mi sono rivolto all’ordine di apparte-nenza per la liquidazione degli onorari e intendo proseguire per le vie legali. Quando e per quale impor-to dovrò emettere la fattura per questa prestazione, con l’obbligo di assolvere l’Iva? La fattura, per le prestazioni di servizi, deve essere emessa al momento del pagamento del corrispettivo (arti-colo 6, Dpr 633/72) e il professionista che incassa i compensi dopo la chiusura della partita Iva, può emettereuna ricevuta esclusa dal campo di applicazione dell’imposta (risoluzione 475455 del 16 dicembre 1991 e ri-soluzione della direzione regionale dell’Emilia Romagna, n. 45090 del 17 luglio 2000).

Niente bollo sulla copia della fattura con IVA

Un cliente ci richiede una copia conforme all’originale (in quanto dispersa) di una nostra fattura assog-gettata a Iva. Sulla copia, oltre alla dicitura “copia conforme all’originale” va applicata la marca da bolloda 1,81 euro?L’imposta di bollo non è dovuta sulle copie conformi all’originale delle fatture assoggettate a Iva. In proposito,va in primo luogo osservato che, nel caso delle fatture originali, vale il principio dell’alternatività tra l’Iva e il bol-lo per cui l’imposta di bollo si rende applicabile, nella misura di 1,81 euro, per i soli documenti:a) di importo superiore a 77,47 euro;b) concernenti operazioni fuori campo Iva per mancanza dei requisiti oggettivo soggettivo o territoriale, esen-ti, eccetera.Con riferimento, invece, alle copie conformi delle fatture, va osservato che i documenti assoggettati a Iva so-no esenti in modo assoluto all’imposta di bollo al pari degli originali (si veda la circolare 415755 del 1° agosto1973). Un discorso diverso andrà fatto nel caso delle copie delle fatture che non scontano l’Iva: in questo ca-so sarà necessario applicare sul documento l’imposta di bollo nella misura di 1,81 euro (ex articolo 13 della ta-bella, allegato A, Dpr 642/72). Conseguentemente, nel caso di specie, dato che la fattura originale scontaval’Iva, sulla copia conforme all’originale, non si rende applicabile l’imposta di bollo (L’esperto risponde - Il Sole24 Ore, 13 marzo 2006).

Le spese per l’esame di stato

Sono deducibili le spese sostenute per l’esame di stato al termine del tirocinio pratico post laurea?La risposta è negativa. Le spese sostenute per l’iscrizione agli esami di stato e per l’attribuzione costituisconooneri senza alcuna attinenza, diretta o indiretta, con la frequenza di corsi di istruzione secondaria, universita-ria, di perfezionamento e/o di specializzazione (Quesitario, Italia Oggi, 22 agosto 2005).

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15

Oggi il medico veterinarionon è obbligato da alcu-na norma di legge a far

sottoscrivere al proprietario un do-cumento informativo equiparabilea quello che in medicina umana sichiama consenso informato. Stret-tamente parlando in termini giuridi-co-legali, il veterinario non è tenutoe l’animale non ne ha diritto. Non ènemmeno il caso di persistere nel-l’equivoco e di applicare alla pro-fessione veterinaria definizioni eobblighi formali che non le appar-tengono. Anzi, affrancarsi dalla di-mensione medica umana, in que-sto caso, è corretto e necessario. Argomentando diversamente que-sta premessa, la Bioetica e il Dirit-to giungono alla medesima con-clusione: informare il proprietario eacquisirne il consenso sulle pre-stazioni veterinarie non è obbliga-torio ma è una buona pratica. Ed èvivamente consigliata.Ecco in sintesi quanto è emersodal convegno nazionale dell’ANM-VI svoltosi a Cremona il 2 aprile in-titolato Il “consenso informato” nel-la professione veterinaria”, dove levirgolette -suggerite dalla Bioeticae sempre evidenziate nelle relazio-ni del dottor Pasqualino Santori -hanno trovato fondamento anchenell’analisi giuridica esposta dal-l’Avvocato Maria Teresa Semeraro.“Questo è un convegno sul futuro-ha detto il Presidente dell’ANMVICarlo Scotti aprendo i lavori con-gressuali- perché è in atto un’evo-luzione che anche chi ha moltaesperienza professionale forsenon si aspettava. Fino a non moltotempo fa non c’era nemmeno biso-gno di una RC professionale,adesso invece c’è un contenziosoin forte crescita che ci deve far ri-flettere. Dal proprietario arriva la ri-chiesta di essere i difensori del lo-ro animale, secondo una rivisita-zione del nostro ruolo di sanitari sucui bisogna riflettere e per la qualenon siamo ancora del tutto prepa-

rati. Per esempio non ci tuteliamo,troppe volte non facciamo firmareniente e intanto esplode il conten-zioso, i tribunali sono sempre piùseveri e il danno economico sem-pre più pesante”.

Senza virgoletteIl consenso informato, quello vero,è uno strumento giuridico dellamedicina umana, saldamente ag-ganciato al diritto costituzionale al-l’autodeterminazione, un dirittoche oggi è solo degli uomini e del-le donne: “Nessuno può essereobbligato a un determinato tratta-mento sanitario se non per dispo-sizione di legge. La legge non puòin nessun caso violare i limiti impo-sti del rispetto della persona uma-na”. (art. 32, comma 2, Costituzio-ne Italiana) Il consenso informato è oggettodel contratto di cura senza il qualedetto contratto può essere annulla-bile. In medicina umana la meramancanza del consenso informatoè essa stessa causa e fonte di re-sponsabilità per il medico e anchelà dove viene prestato il consensoinformato non libera il medico dal-la responsabilità di atti che sianolesivi della dignità umana.

In veterinariaIl principio dell’autoderminazionenon può essere chiamato in causaquando il paziente è animale.Informare il proprietario-cliente at-tiene alla correttezza professiona-le, ma non è oggetto della presta-zione d’opera: l’informazione cioènon è nel contratto. Allora il cliente-proprietario non ha diritto di sape-re e di condividere con il veterina-rio il da farsi per il proprio animalein cura? E il paziente-animale è unpaziente di serie B? “Anche noiabbiamo problemi di carattere bio-medico- ha detto Pasqualino San-tori- facciamo un lavoro difficile e labioetica ci può dare una mano. Labioetica animale è uno strumentoper l’approccio ai problemi etici nelrapporto uomo-animale”.

L’animale è “res”“Stiamo vivendo l’età dei diritti- hadetto l’Avvocato Maria Teresa Se-meraro- siamo ai diritti cosiddetti diquarta generazione come quellodella privacy. C’è un proliferare didiritti rivendicati da tanti e a tanti li-velli e certe volte sentiamo attribui-re alla parola diritto un valore uni-versale, ma una cosa è il diritto nel-l’opinione comune, un’altra è il Di-ritto legale, i diritti legalmente rico-nosciuti e costituzionalmente tute-lati. È vero che ci sono dei dirittimorali, ma non tutti questi dirittihanno trovato una traduzione neldiritto legale e nella carta costitu-zionale”. Oggi l’animale non è tito-lare di diritto è una res, una “cosamobile” che assurge ad essereuna cosa senziente. Già il trattato

di Maastricht aveva lavorato sulbenessere animale, poi il Trattatoeuropeo che l’Italia ha ratificato nefa un “essere senziente”. Si trattadi modifiche programmatiche,aperte, rivolte al legislatore del fu-turo.Ma nel diritto civile resta una res.“Per avere un diritto legalmente ri-conosciuto - ha spiegato l’avvoca-to dell’ANMVI- ci vuole la capacitàdi esercitarlo di farlo valere e poi lasanzione in caso di violazione diquesto diritto”. E una res non puòfar valere il diritto all’autodetermi-nazione.

La terza viaOggi lo status giuridico dell’anima-le non può prescindere dal fattoche la teoria del diritto si fonda sul-l’antropocentrismo. Cosa è cam-biato quindi? “La modalità con cuisi guarda all’animale - ha detto Ma-ria Teresa Semeraro - però ad es-sere oggetto di tutela non è tantol’animale quanto la relazione uo-mo-animale”. Non sono ancorastati attribuiti gli stessi diritti del-l’uomo in capo all’animale per cui ilsuggerimento, alla luce del diritto èdi “limitare la proiezione che iclienti hanno sul loro animale. Do-vete rivendicare - ha quindi inco-raggiato i presenti- che parlate diqualcosa che conoscete più e me-glio di altri che magari solo la im-maginano”. Chi vuole attribuire lestesse prerogative dell’uomo aglianimali “compie un eccesso di an-tropocentrismo” e allora più chefarsi sopraffare bisogna trovare l’e-quilibrio consapevoli che c’è “unproprietario in sofferenza con l’ani-male”, che ci sono “un oggetto (enon un soggetto) e un cliente chechiede una prestazione”. La terzavia è dare peso alla relazione conuna res senziente in base a princi-pi di benessere e rispetto.

La dimensione veterinaria“Troviamo noi la nostra dimensioneprima che ci calino dall’alto le leg-gi”- ha proseguito Santori, illustran-do la “questione animale” attraver-so un excursus storico della visio-ne che l’uomo ha avuto dell’anima-le. “Ci viene attribuito dalla societàun ruolo che non abbiamo. Chi vadal medico privato a dire di curaregratis? Facciamo un lavoro difficile e labioetica ci può dare una mano. Gliattori sono veterinari, filosofi, giuri-sti, allevatori, animalisti, consuma-tori, antropologi e pedagogisti”. Èfinito il paternalismo medico anchein veterinaria, ha proseguito Santo-ri, “quando venivamo ringraziatiper qualunque cosa, ci si fidava ebasta, adesso si deve parlare,spiegare e poi ci sono tante alter-native terapeutiche e diagnosticheche vanno dette e la Bioetica puòaiutarci ad aggiornare le leggi e ilcodice deontologico”. E non dire

consenso informato.

E allora come si chiama?“Non dobbiamo essere meri ese-cutori, ma entrare nel pensatoio”.Secondo Santori informare serve acreare una sicurezza. Il suggeri-mento è parlare di “procedure peruna decisione clinica informata”.“Va fatto un percorso vostro chesia veterinario - gli fa eco l’avvoca-to - che trovi la giusta formulazioneconcettuale per il legislatore. C’èstata un’azione della professioneveterinaria per convincere il pro-prietario a far curare l’animalecombattendo l’idea che l’animalenon meritasse di essere curatoperché costoso o perché tanto do-po un po’ muore. Adesso ci vuoleequilibrio”.

Scritto o verbale?“Non burocratizziamoci troppo”-ha raccomandato Santori, megliocomunque non un modulo pre-stampato ma uno scritto caso percaso, magari a mano se fa sentireche è fatto su misura per quel ca-so specifico, specie in caso di eu-tanasia dove il veterinario oscillafra l’accusa di eutanasia facile o diessere “un raffinato torturatore”.

Santori ha anche posto l’accentosull’importanza di informare il pro-prietario su come gestire il pazien-te convalescente, richiamandosi,ad esempio, al collare elisabettia-no da fornire al proprietario fin dal-l’inizio della convalescenza. È unadelle ragioni, ha ricordato, per cuiè stato opportunamente modifica-to l’articolo 52.

Ci mette al riparo da condanne?“Perché un veterinario possa esse-re condannato da un giudice deveessere provato che ha agito concolpa medica - ha spiegato l’Avvo-cato Semeraro - la mancanza diconsenso informato e di una cartel-la clinica può costituire difficoltàquindi è bene usarli sotto il profiloprobatorio, ma la condanna c’è so-lo se c’è colpa medica”. È pur veroperò che qualche giudice ha intro-dotto il danno affettivo per la perdi-ta di un animale, un danno che di-pende ancora molto dalla sensibi-lità del giudice, ma il danno- affetti-vo o esistenziale che dir si voglia-deve essere provato. L’aver tenutouna Cartella Clinica e l’aver infor-mato il cliente prima, può non ba-stare, ma di sicuro aiuta. ■

12

Convegno Nazionale ANMVI

Consenso informato: non un obbligo ma una buona praticaInformiamo il proprietario ma senza copiare gli strumenti giuridici della medicina umana

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2006ANMVI INFORMA

di Sabina Pizzamiglio

Maria Teresa Semeraro, AvvocatoConsulente Legale dell’ANMVI ePasqualino Santori, medico vete-rinario, membro del Comitato Na-zionale di Bioetica, relatori al Con-vegno del 2 aprile sul consensoinformato.

Guadagnare la fiducia del cliente

I nformare è un discorso di Buone Pratiche, si deve comunicare alproprietario la prestazione, ma senza usare gli strumenti giuridi-

ci della medicina umana, cosa che si è tentati di fare pensando così didare maggiore dignità e valore alla professione veterinaria. Le BPV-FVE (approvate dalla FNOVI nel gennaio del 2005) stabiliscono che “imedici veterinari devono guadagnarsi la fiducia dei loro clienti attraver-so una comunicazione esauriente e fornendo loro informazioni appro-priate”. (Principi Etici e di comportamento dei medici veterinari euro-pei). Le BPV puntano a una vera e propria “politica della qualità” cheprevede anche di conoscere le esigenze del cliente e di valutarne ilgrado di soddisfazione. Cosa non deve mancare per una corretta infor-mazione? Il cliente deve essere informato circa i benefici, i rischi e i co-sti dei trattamenti proposti e prima di fornirli è necessario ottenere dalcliente il suo “consenso informato” (Sistemi di qualità all’interno di unastruttura veterinaria- Procedura per il trattamento dei casi).Il Codice delle Buone Pratiche Veterinarie è consultabile all’archivio di@nmvi Oggi.

RC Professionale

L e polizze di Responsabilità Civile Professionale richiedono, peril risarcimento, che il veterinario abbia fatto sottoscrivere un

modulo di consenso informato. Di solito le compagnie assicurative silimitano all’informativa per i casi di intervento chirurgico e forniscono es-se stesse un prestampato da utilizzare. Vi si può leggere la dichiarazionedel cliente il quale sottoscrive di “essere stato informato in modo chiaro eper me comprensibile, con particolare riguardo al tipo di intervento chi-rugico che il caso richiede e alle relative tecniche di esecuzione, sia deibenefici che dei rischi generici e specifici e le possibili complicanze chedall’intervento stesso e dal decorso post-operatorio possano derivare an-che qualora l’intervento venga espletato secondo tutte le tecniche del-l’arte, con perizia e diligenze e di accettarli integralmente”. Il fac-similedel modulo adottato dalla polizza RC ANMVI-Sicuramente lo si può con-sultare al sito dell’ANMVI. Perché è così importante per le assicurazioni? “È nell’interesse dell’assi-curato e della compagnia - spiega Michele Stabile - dirigente di Sicura-mente- e serve a identificare il caso da risarcire da quello non risarcibile.È possibile che l’esito sia negativo, ma la compagnia deve comunque fa-re le sue valutazioni e verificare se c’è o meno una responsabilità del ve-terinario assicurato. Non è determinante ma aiuta la liquidazione”.

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15

Il cliente si rivolge al medicoveterinario per chiedere unasua prestazione professio-

nale; dal momento in cui quest’ulti-mo accetta, si obbliga (rapportoobbligatorio) a svolgere, a favoredel cliente, una determinata attivitàsenza, tuttavia, garantire il risultatoche da questa attività il cliente si at-tende e, cioè, obbligazione di mez-zi e non di risultato (il veterinario siobbliga a curare l’animale ma nongarantisce la sua guarigione). Il ri-schio, per la mancata realizzazionedel risultato ricade sul cliente. Bisogna però precisare che l’obbli-gazione principale alla quale il me-dico veterinario è tenuto (cura del-l’animale) è composta, a sua volta,di altre obbligazioni accessorie.Una generale obbligazione acces-soria è quella di comportarsi concorrettezza (art. 1175 C.C.), cor-rettezza reciproca (cliente-veteri-nario) il che significa che l’uno de-ve cooperare per soddisfare l’inte-resse dell’altro. Una applicazionespecifica è il “dovere d’informa-zione” che ha il medico veterinarionei confronti del cliente. Inoltre, sideve precisare che, spesso, l’ob-bligazione principale che il medicoveterinario si assume nell’accettarela cura dell’animale può avere adoggetto due o più prestazioni, in al-ternativa fra loro (per curare unadeterminata malattia si potrebbedecidere per un intervento chirurgi-co piuttosto che per un trattamentofarmacologico). Il veterinario si li-bera dell’obbligazione eseguendol’una o l’altra prestazione (art. 1285C.C.).La facoltà di scelta spetta alprofessionista Infatti, la scelta tecnica del tipo diprestazione ritenuta più idonea perraggiungere l’oggetto del contratto(curare l’animale) spetta al medicoveterinario in quanto la sua prepa-razione professionale lo mette suun piano superiore, in quanto a co-noscenze tecniche e scientifichedella medicina, rispetto al proprie-tario dell’animale. Tuttavia, prima dipoter effettuare la prestazione me-dica il sanitario ha l’obbligo d’infor-mare e proporre al cliente la suascelta in quanto questa potrebbenon essere condivisa e/o accettatadal cliente e, quindi, essendo con-traria alla sua volontà, rendere nul-lo il contratto. Esempio: Mettiamo ilcaso di un signore che si rivolge alsuo veterinario con un cane che ri-sulta essere affetto da un tumorecon numerose metastasi. Il veteri-nario lo informa della patologia edei possibili interventi: Eutanasia;Trattamento chirurgico seguito daaltri importanti trattamenti (chemio-terapia e trattamenti farmacologi-ci); Trattamento farmacologico deldolore.Possiamo ora distinguere due ipo-tesi: 1. Il veterinario, operando inscienza e coscienza, considerache si deve effettuare il trattamentoB. In questo caso, una volta che ilprofessionista ha fatto la sua scel-ta, dovrà proporla al cliente. Que-sto potrebbe non accettarla e, così,il sanitario si libera dell’obbligazio-

ne assunta nei confronti del cliente.Infatti, il sanitario non è tenuto adeseguire un trattamento contrarioalla sua scienza e coscienza anchese ritenuto più idoneo dal cliente. 2.Il veterinario ritiene valido qualsiasitrattamento. In questo caso, vista ladisponibilità del sanitario ad effet-tuare indifferentemente qualsiasitrattamento, la scelta spetta alcliente.Non c’è dubbio che, in ogni caso,sia il consenso od il diniego ad ac-cettare una specifica terapia pro-posta, sia la scelta del tipo d’inter-vento (nella seconda ipotesi), daparte del proprietario dell’animale,devono essere liberi e consapevolie, pertanto, debbono essere pre-ceduti da una corretta e completainformazione da parte del medicoveterinario. Solo in questo modo sipuò parlare effettivamente di “con-senso informato” che rappresentauna delle possibili conseguenzedel dovere d’informare il cliente daparte del sanitario, e che esprimel’accettazione, consapevole e libe-ra da parte del primo a sottoporre ilproprio animale ad un determinatointervento medico, dopo esserestato preventivamente informato sututti gli aspetti che potrebbero con-dizionare la sua volontà. Modalità di espressione ed’acquisto del consensoSe nella pratica si tende ad iden-tificare il consenso informato conla forma scritta, dal punto di vistalegislativo si deve precisare checosì non è. Infatti, possiamo diffe-renziare diverse modalità diespressione del proprio consen-so: Consenso tacito o implicito: lavolontà non viene dichiarata ma sidesume dal comportamento. Ilcliente che sollecita la vaccinazio-ne dell’animale. Consenso espli-cito: la volontà viene dichiarataper scritto o oralmente.Ma, è consigliabile farsi sottoscri-vere sempre moduli di consensoinformato?Tutti sappiamo che qualsiasi attomedico non è mai esente da rischipoiché anche il più banale inter-vento potrebbe risultare nefasto.Tuttavia, è impensabile voler acqui-sire per qualsiasi atto medico unmodulo di consenso informato.Nelle attività sanitarie di routine, èsufficiente il consenso implicito oorale.Nelle attività sanitarie che superinola routine e che comportano o pos-sono comportare:conseguenze irreparabili (amputa-zione di un arto, asportazione dellamilza, eutanasia, ecc.) o un rischioo pericolo, anche se eseguite condiligenza, prudenza e perizia, (in-terventi chirurgici, ecc.) è consi-gliabile, ma non obbligatorio, ilconsenso informato scritto.Cosa scrivereAnalizziamo ora quali debbano es-sere i contenuti e l’ampiezza diquei messaggi informativi. L’impor-tanza di questo aspetto è enormese teniamo conto che in caso dicontestazione per mancata o noncorretta informazione (il cliente po-trebbe contestare al medico veteri-

nario di non averlo informato sullapossibilità di fare un altro interven-to con maggiori possibilità di suc-cesso o potrebbe affermare che,se avesse saputo che non c’eranopossibilità di cura, avrebbe fattoun’altra scelta) il giudice potrebberitenere che, effettivamente, l’infor-mazione fornita dal veterinario alcliente è stata insufficiente, e/o in-comprensibile, e/o incompleta e/onon veritiera, e/o non obiettiva. Laqualità e la quantità d’informazionepuò risultare determinante in sedegiudiziaria. Il momento informativoacquisisce sempre una maggiorerilevanza e il medico veterinariodeve fornire al cliente, la più com-pleta, veritiera, obiettiva e recepi-bile informazione, indipendente-mente della sua formalizzazione omeno (consenso informato scritto,tacito o orale). In ogni caso è im-portante tenere presente i seguen-ti principi: l’informazione deve es-sere proporzionale all’importanzadell’intervento da eseguire; l’infor-mazione deve essere completama limitata a quegli elementi che lacultura del cliente è in grado di re-cepire; l’informazione deve essereobiettiva ma evitare gli aspetti pu-ramente scientifici (biologici, clini-ci, farmacologici, ecc.). La funzione alla quale è adibitol’animaleA differenza della medicina umana,la funzione dell’animale acquisisceparticolare interesse negli animalida reddito intendendo inclusi inquesti ultimi anche cani e gatti diallevamento destinati alla riprodu-zione.Supponiamo che un cliente si rivol-ga al medico veterinario per pro-

blemi sanitari della sua cagna. Do-po una diagnosi di piometra, il sa-nitario consiglia il trattamento chi-rurgico mediante isterectomia.Supponiamo che l’informazionedata al cliente sia riferita soltanto altipo di trattamento, assicurando legrandi possibilità di guarigione del-l’animale, senza però indicare leconseguenze che tale trattamentoimplica, cioè la perdita della funzio-nalità riproduttiva. Se l’animale fos-se stato adibito alla riproduzione,anche se l’intervento fosse riuscitoperfettamente, il proprietario po-trebbe denunciare il medico veteri-nario per l’incompleta informazionesulla perdita della funzionalità ripro-duttiva conseguente alla terapiaproposta poiché in caso di unacompleta informazione, avrebbe si-curamente preso una decisione di-versa. Quindi, il veterinario, oltre aldovere d’informare correttamente ilcliente, ha il dovere d’informarsi sututti gli aspetti che possano influiresulle sue scelte professionali al finedi fornire indicazioni il più correttepossibile. Non ci deresponsabilizzaNella categoria medica, medici eveterinari compresi, è molto diffusal’idea che il professionista sia tute-lato giuridicamente in caso di re-sponsabilità professionale se haacquisito il consenso informatoscritto dai pazienti o dai loro clienti.Il modulo di consenso informatoserve a dimostrare che il proprieta-rio dell’animale accetta un determi-nato programma diagnostico o te-rapeutico dopo essere stato infor-mato di rischi, pericoli, conseguen-ze, ecc. che tale pratica comporta,ma tale consenso, non potrà mai

giustificare la possibile responsabi-lità professionale per negligenza,imprudenza e/o imperizia nell’ese-cuzione dell’intervento.Affinché il consenso informato ab-bia una sua validità giuridica in ca-si di contestazione per interventinon riusciti o senza i risultati attesidal cliente, e, fermo restando che ilmedico veterinario si è comportatosecondo i principi sanciti nel codi-ce civile di media diligenza, mediaperizia e media prudenza, tale do-cumento dovrà dimostrare che lecause che hanno portato a quel ri-sultato: sono dovute ai normali ri-schi e/o pericoli che tale praticacomportava e il sanitario avevaportato a conoscenza del cliente osono dovute alle cause fortuite, im-previste o imprevedibili, che ogniatto medico comporta. In casi dicontestazione al veterinario per re-sponsabilità professionale nellosvolgimento tecnico dell’attività sa-nitaria per negligenza, imprudenzao imperizia del professionista, ave-re in mano un documento di con-senso informato sottoscritto dalproprietario, non ci deresponsabi-lizza per nulla.Chi firma?Al di là del consenso, il consensoinformato implica l’identificazionedi colui che lo sottoscrive ed è lasovrapposizione tra il cliente, pro-prietario, detentore responsabiledell’animale al fine di non caderenella contestazione di avere effet-tuato atti di proprietà su un animaleprevia l’acquisizione del consensodi una terza persona (estratto del-l’articolo A proposito di consensoinformato, di M.C. Lopez, Profes-sione Veterinaria 8/2000). ■

17

Dovere di informazione, due o tre concetti da ricordare

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2006ANMVI INFORMA

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15

La scienza che studia la ca-pacità di automedicazio-ne si chiama zoofarmaco-

gnosia. Questa scienza scaturi-sce dalle osservazioni dei primatiche hanno messo in evidenza lecapacità di questi animali di inge-rire erbe medicamentose al finedi trattare alcune loro patologie.Un esempio eclatante è quelloche è avvenuto nelle montagne diMahale, non lontano dal Gombe.Il ricercatore Huffman ha vistouna femmina di scimpanzé chestava in disparte e dormiva digiorno, mentre i compagni si pro-curavano il cibo. Svegliata dallegrida del suo piccolo, si era mos-sa lentamente e con riluttanza. Sefosse stata in buona salute, inve-ce, si sarebbe precipitata da lui.Huffman ne annotò “l’urina scura,le feci molli, l’andatura con laschiena irrigidita”, e la seguì“mentre si trascinava fino ad ar-busti di Vernonia amygdalana,dalle foglie così amare che nor-malmente le scimmie ne stannoalla larga. La femmina strappò al-cune piante, staccò le foglie esbucciò il gambo, prima di masti-carne a lungo il midollo...Per il re-sto della giornata la femmina siappisolò spesso, e si costruì mol-to presto una cuccia per la notte.L’indomani mattina era ancora vi-sibilmente debole, si fermavaspesso a sedere e a riposare, madopo una lunga siesta pomeridia-na sembrò riprendersi. Correvaveloce nella foresta... le era torna-to l’appetito”. L’articolo di Huff-man incuriosì gli etnobotanici,che fanno ricerca sulle piante me-dicinali nelle culture pre-industria-li. Scoprirono che le tribù dellemontagne usavano la Vernoniacontro la dissenteria e altri pro-blemi intestinali. Nel gambo ven-

nero identificate sostanze mici-diali per molti microbi e altre conproprietà antitumorali. Invece lefoglie e la corteccia risultaronovelenose. “La scimpanzé” con-clude Hoffman “aveva scelto nonsolo la pianta giusta, ma la partegiusta, efficace e non tossica”.Per ciò che riguarda il cane e ilgatto, tutti hanno visto i nostri be-niamini che sono notoriamentedei carnivori ingerire l’erba deinostri prati oppure l’erba gatta. LaNepeta Cataria è la comune erbagatta; è una pianta che provocadiverse reazioni nei gatti. Si trattadi una “droga ricreativa” per gattiche non dà assuefazione e che,per quanto si sappia, non recadanno. Su Science fu pubblicatoun articolo che riguardava gli ef-fetti neurologici dell’erba gatta suigatti. Sembra che attraverso que-st’erba la mente del felino stimoligli stessi centri di piacere dell’or-gasmo. Molti gatti si rilassano ediventano pigri e felici, altri invecesi comportano come cuccioli. So-lo una bassa percentuale diven-terà possessiva nei confronti del-la sua pianta d’erba gatta e po-trebbe tentare di addentarvi o disoffiarvi. Il cane invece manifestail suo interesse per i vegetali nonper i suoi effetti, diciamo così, “ri-creativi” ma come orsi e anatre egrandi primati (Hofmann 2001)per i sui effetti purgativi che dimi-nuirebbero le infestazioni parassi-tarie intestinali.

Polli, pecore e mucchePer me gli erbivori sono i migliorierboristi del mondo. Conoscono amenadito i fitoterapici e ne fannouso quotidiano. L’olfatto consenteloro di discernere tra questa equella pianta medicinale. Pensatesolo al fatto che la nostra mucosanasale ha una superficie di soli 2cm2 rispetto ai 20 cm2 di unamucca. Nella mia esperienza honotato come le mucche e le pe-core mangino la malva che è unpotente disintossicante, l’arnica,la camomilla, il cardo mariano e ilfiore del tarassaco. Comunque aparte le mie osservazioni pratichee quotidiane, esistono molti studia riguardo che hanno dimostratoper esempio che i cervi ingerisco-no una piccola dose di tannini,anche se amari e di sapore sgra-devole e velenosi se ingeriti in ec-cesso, come antiparassitario inte-stinale (VitazKova et al. 2001). Èanche interessante l’osservazioneche in Texas e in Venezuela gli al-levatori hanno osservato le loromucche debilitate mangiare argil-la per disintossicarsi e per lenirele loro pene gastrointestinali. Si èpoi verificato che l’argilla sarebbein grado di assorbire le tossinebatteriche e molti virus, come icoronavirus, che provocano gravigastroenteriti (Manhaney et al.1996). Come anche è curioso che

i polli che normalmente evitano ilcibo medicato con antiinfiamma-tori, di sapore amarognolo, lo in-geriscano solo quando hannoproblemi di infiammazione allezampe, come per esempio dellemicrofratture che sono particolar-mente dolorose (Danbury et al.2000).

Gli animali allevatiGli animali allevati hanno una die-ta standard che è la più equilibra-ta possibile ed è integrata di tuttoquello di cui hanno bisogno. Ladieta però si riferisce allo standarddi un animale sano. I problemi in-sorgono quando loro si sentonomale e non possono intervenireimmediatamente attraverso l’inge-stione delle piante che ritengonomedicamentose. Non potendo ac-cedere ai pascoli non possonoscegliere subito questa o quellapianta che possiede questo o quelalcaloide che fa al caso loro perquella particolare patologia. Daqui l’aggravarsi della patologia fi-no a rendersi clinicamente manife-sta e a richiedere l’intervento delveterinario (che deve intervenire inurgenza) o peggio fino ad arrivareal cronicizzarsi del fenomeno pa-tologico.

La modalità disomministrazione deimedicinaliSe volessimo curarli come loropreferiscono curarsi cioè attra-verso l’utilizzo dei fitoterapici op-pure dovessimo somministrarglialtre medicine naturali come laomeopatia o la omotossicologia,il più grande problema che il ve-terinario deve affrontare è la mo-dalità di somministrazione. Persfruttare al massimo le loro pro-prietà medicamentose questi ri-medi naturali andrebbero sommi-nistrati per via orale. Questo è ungrosso limite per l’utilizzo dei fito-terapici, sia per la mole degli ani-mali, pensiamo alla testa di unamucca, da sola può pesare fino a50 kg, sia per il numero degli ani-mali, pensiamo a un gregge di1000 pecore, oppure a una man-dria di cavalli allo stato bradosdomi. Mentre le iniezioni intra-muscolo dei farmaci allopaticipossono essere fatte facendo la-vorare in sicurezza l’operatore eanche velocizzando di molto leoperazioni di somministrazione, iltrattamento per os è di difficileapplicazione per gruppi di ani-mali numerosi, o per animali allostato brado e non domati o peg-gio ancora per animali selvatici.Questa difficoltà ha di molto limi-tato l’utilizzo delle medicine natu-rali in zootecnia non accompa-gnando la vocazione naturaledegli erbivori nel curarsi con leerbe. Da qui il successo dei far-maci di sintesi chimica e le con-seguenti controindicazioni che

ne derivano... per non parlaredegli svantaggi che si hanno ne-gli allevamenti biologici. Questiultimi per legge devono usare inprima istanza i fitoterapici e l’o-meopatia (Reg. CE 1804/99) maspesso per le difficoltà oggettiveche ho già avanti spiegato sonocostretti a ripiegare sui farmaci

allopatici con tutte le conseguen-ze che ne derivano (il doppio delrispetto dei tempi di sospensio-ne, la fuoriuscita dell’animale dalregime biologico, i richiami del-l’Ente di Certificazione fino allaperdita della certificazione Biolo-gica così tanto faticosamenteconquistata). ■

18ATTUALITÀ

Farmacognosia

Il sale del Dottor LomolinoIl prodotto, brevettato, è la risposta alla difficoltà di somministrazione per via orale delle medicine naturali

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2006

di Roberto Lomolino

In che cosa consiste...

Durante la mia pratica quotidiana ho osservato come gli erbivo-ri oltre che di erba siano ghiotti di sale. Il sale gli viene som-

ministrato dai mandriani o dai pastori sin dalla notte dei tempi, tantoche si chiama sale pastorizio. Il sale è fondamentale per la loro dietaperché gli consente di mantenere il pH del loro intestino nel corretto va-lore al fine di digerire l’erba, la cellulosa....cosa che loro sanno fare mol-to meglio di noi onnivori, e di trasformare la cellulosa in proteine nobilifondamentali per il loro organismo e per gli animali carnivori che si ci-bano delle loro spoglie. Come omeopata so che per somministrare i ri-medi omeopatici dinamizzati e diluiti Hanneman, il padre dell’omaopa-tia, ha indicato che come sub-strato, come veicolo per le sostanzeomeopatiche, bisogna utilizzare delle molecole semplici come il gluco-sio (C6H12O6) oppure come l’alcool (C2H6O). Per gli erbivori ruminantiperò sia il glucosio che l’alcool non sono sostanze che li attraggono an-zi diciamo pure che ne provano repulsione, da qui l’idea di utilizzare ilsale come veicolo di somministrazione dei fitoterapici o dei rimediomeopatici, o omotossicologici, o i fiori di Bach o le sostanze aromate-rapeutiche. Il sale con la sua struttura semplicissima e inerte (NaCl) èun ottimo substrato oltre che conservante delle sostanze medicamen-tose. In più gli erbivori ne sono ghiotti.

I vantaggiRitornando alla difficoltà della somministrazione per via orale delle me-dicine naturali il sale è secondo me la soluzione vincente per la risolu-zione di questo problema. Il fatto di essere estremamente appetibileper gli erbivori, di essere un substrato inerte e stabile proprio come rac-comandava Hanneman e di essere un ottimo conservante lo rendono ilcandidato ideale per fare da supporto ai medicamenti omeopatici, fito-terapici, omotossicologici, fiori di Bach, aromaterapici e sali di Schues-sler per risolvere il problema della somministrazione orale. In più la pre-senza di questi rimedi nel sale permette all’animale in cattività o ancheal pascolo di disporre di un pool di rimedi a cui può attingere sia per li-miti di spazio (animale in cattività che non può pascolare) che per limi-ti di tempo (animale al pascolo in un periodo dell’anno in cui non sonopresenti le essenze erbose di cui sente il bisogno). Il sale medicatoquindi come soluzione finale a una numerosa serie di problemi:a) la difficoltà di somministrazione orale;b) la difficoltà di intervenire in tempo;c) la possibilità di far praticare la naturale automedicazione degli

animali;d) la possibilità di rispettare la legge da parte degli allevamenti bio-

logici.

Applicazione su larga scala?Per ora il brevetto esiste. Non nascondo che ho già avuto i miei primicontatti con delle aziende del settore e che abbiamo iniziato a produr-re in via sperimentale un po’ di blocchi di sale al fine di verificare la rea-lizzabilità del progetto, se il sale era fisicamente in grado di ospitare leessenze medicamentose al suo interno senza sfaldarsi o rompersi. Do-vete sapere che il sale viene fatto attraverso l’utilizzo di presse checomprimono a pressioni enormi e a freddo il sale costringendolo nellaforma di cubo o di rullo. Il processo industriale è molto delicato e quin-di bisognava verificarne la fattibilità, il fatto cioè di poter inserire variesostanze liquide o in polvere permettendo il processo industriale. Perciò che riguarda la sua efficacia non ho dubbi perché la fitoterapia o l’o-meopatia o le altre medicine non convenzionali che ho menzionato han-no già la loro comprovata efficacia, il sale non fa altro che essere la di-spensa di quei rimedi. Un posto dove l’animale può trovare quello di cuiha bisogno decidendo autonomamente, secondo quando gli indica ilsuo olfatto e il suo istinto, di assumere o meno i rimedi. Io credo quindiche questo nuovo metodo avrà il dovuto successo, darà una rispostaseria alle domande della farmacognosia e spero che “il sale del Dr. Lo-molino” diventi presto una realtà dei nostri allevamenti convenzionali ebiologici ...soprattutto per migliorare la salute dei nostri amici animali.(R.L.)

RAI 3 - nell’ambito della tra-smissione televisiva animali&animali, andata in onda martedì18 aprile - ha intervistato il Col-lega Roberto Lomolino, ideatoredel “Sale del Dottor Lomolino”,che più che un’idea è ormai unarealtà depositata presso l’ufficiobrevetti. Il Collega ci ha inviatola trascrizione della sua intervi-sta che volentieri pubblichiamocon i complimenti di Professio-ne Veterinaria.

Roberto Lomolino

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15

Sarebbe dovuto partire ilprimo marzo, ma l’inter-vento di ANMVI Lazio ha

bloccato il progetto-randagismoche l’ASL locale inizialmenteavrebbe dovuto estendere ai canie gatti di proprietà. L’Assessoratoalla Tutela dei Consumatori e allaSemplificazione Amministrativadella Regione Lazio ha infatti datoragione all’ANMVI: il progetto del-la ASL di Frosinone per la lotta alRandagismo, includendo la steri-lizzazione di cani e gatti di pro-prietà, pone “ragionevoli dubbi diefficacia, validità e legittimità”. Ariconoscerlo è l’on. Mario Miche-langeli che per conto dell’Asses-sorato ha scritto alle Azienda Sa-nitaria Locale accogliendo le os-servazioni critiche formulate dalCollega Fernando Fioramonti,rappresentante di ANMVI Lazioper la provincia di Frosinone.I punti controversi, figurano co-me segue nella nota dell’Asses-sorato:- applicazione per i richiedentiproprietari di tariffe nettamente in-feriori ai minimi tariffari dell’Ordinedella Provincia di Frosinone;- impegno di somme del SSN a fa-vore di medici dipendenti percompiti istituzionali non obbligato-ri, prestazioni erogabili altresì inregime di attività libero-professio-nale “intra moenia” in considera-zione che gli introiti da privati co-priranno solo in parte i costi delpersonale (non solo medico vete-rinario) e delle spese generali;- compatibilità con l’applicazionedell’articolo 14, comma 6 delCCNL al progetto di una tariffaoraria (€ 60,00);La nota di Michelangeli si conclu-de con l’invito all’Area Dipartimen-tale Veterinaria delle ASL a far co-noscere all’Assessorato le azioniintraprese per combattere il ran-dagismo di cani e gatti non di pro-prietà. Le tariffe sarebbero state: 60 europer il cane femmina, 40 euro perla gatta, 28 euro per il gatto e 24per il cane, tutte comprensive diIVA ed ENPAV. A conti fatti, e fattibene, il disavanzo prodotto dalprogetto sarebbe stato di 80.000euro. Secondo l’ENPA, promotoredel progetto, i veterinari hannoavuto “una caduta di stile”. Per lapresidente della sezione locale

dell’Ente, Nives Campanelli, “ilrandagismo è aumentato pauro-samente. Ora è tutto in mano allaASL che deve riflettere se andareincontro a migliaia di cittadini chevivono situazioni di disagio o seinvece sottostare alle pretese dialcuni veterinari privati”. L’Ordine dei Medici Veterinari diFrosinone si è detto disponibile averificare insieme alla ASL alter-native utili a contrastare il fenome-no. Il Direttore Sanitario dellaAzienda Sanitaria di Frosinone,Raffaele Ciccarelli, ha avuto unproficuo chiarimento con il Colle-ga Fioramonti, accogliendone leargomentazioni. ANMVI LAZIO loringrazia pubblicamente e altret-tanto desidera fare nei confrontidell’Assessorato regionale. ■

19

Intervento di ANMVI LAZIO

Frosinone, bloccate le sterilizzazioni su animali di proprietà La Regione: ragionevoli i dubbi dell’ANMVI su efficacia, validità e legittimità del progetto

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2006ANMVI REGIONE

Cronistoria di una battagliadi Fernando Fioramonti, ANMVI LAZIO (Frosinone)

T utto comincia sabato 21 gennaio 2006 quando viene pubblica-to, sul quotidiano locale Ciociaria oggi, un articolo dal titolo

“Sterilizzazioni, prezzi più bassi arriva l’ok della Regione Lazio”. Lettol’articolo il presidente dell’ordine, Francesco Grande, comincia a chie-dere, tramite telefonate e lettere, alla FNOVI, all’ANMVI e agli altri ordi-ni cosa si possa fare per bloccare questo progetto dell’Asl. Chiede unincontro con il direttore generale dell’Asl di Frosinone, Dott. GiancarloZotti, e uno con il direttore sanitario, Dott. Raffaele Ciccarelli, firmatariodell’autorizzazione del progetto. Fa domanda, all’ufficio protocollo del-l’Asl, per avere una copia della delibera.Dal mio canto, come delegato ANMVI, contatto il Presidente di ANMVILAZIO, dott. Marzio Gargiulo e chiedo cosa si possa fare. “La primacosa da fare - mi risponde - è ottenere una copia della delibera dellaRegione che autorizza il progetto”. Beh, penso, la richiesta è stata fat-ta da Francesco non posso far altro che aspettare.Francesco è convinto che l’Ordine possa bloccare tutto, intanto, dopomolte insistenze, ha ottenuto un incontro con il Dott. Zotti e un altro conil Dott. Ciccarelli per il 22 febbraio. Aspetto l’evoluzione delle cose maci sono nubi nere all’orizzonte. Nel frattempo sono arrivate le rispostedel Ministero della Salute: non esistendo un tariffario nazionale il pro-blema non è di loro competenza, e della FNOVI, che condanna tale at-to. La Regione Lazio, nella figura del suo Presidente e dell’Assessorealla Sanità, è latitante. Cominciano a finire le cartucce da sparare.Le cose precipitano sabato 11 febbraio quando, sempre sul quotidia-no locale Ciociaria oggi, esce un nuovo articolo dal titolo “Sterilizza-zioni si parte il 1° marzo”. Quasi sicuramente si dovrà agire per vie le-gali. Mi preoccupo. Decido di giocarmi l’asso, non ho altre scelte.Il pomeriggio, mentre sono bloccato in auto sul GRA, chiamo al cellu-lare l’On. Mario Michelangeli Assessore ai Diritti dei consumatori dellaRegione Lazio (che conosco personalmente) ed espongo il mio pro-blema. La mattina dopo, domenica 12 febbraio, ho un appuntamentocon il suo segretario, sig. Carmine Borrelli, al quale mi presento comedelegato ANMVI in primis e poi come vice presidente dell’Ordine. Pre-sento l’ANMVI, espongo il problema e le mie perplessità.Il lunedì mattina mi fa avere copia del progetto dell’Asl e la delibera

della regione con la quale si autorizzava l’Asl a firma del dott. Natoli.L’Assessore mi chiede una richiesta scritta a nome ANMVI dove sotto-lineo i miei dubbi, passano pochi giorni (è lunedì 20 febbraio) e mi ri-sponde fissandomi un appuntamento con il dott. Ciccarelli per espor-re le mie ragioni. Il 23 vengo accolto dal Dott. Ciccarelli che mi chiede un resoconto det-tagliato quanto prima, nel frattempo sospenderà il progetto. Il 3 marzoall’incontro viene invitato anche Francesco. Il dott. Ciccarelli ha letto il fascicolo e lo ha fatto analizzare ad un suotecnico di fiducia (non veterinario, come eravamo rimasti d’accordo) esi è convinto che il progetto è troppo oneroso per l’Asl. Cestina questoprogetto e rifletterà sul da farsi.Venerdì 31 marzo vengo a sapere che il segretario del dott. Ciccarelliha telefonato a Francesco, vorrebbero fare qualcosa per il randagismocoinvolgendo le varie amministrazioni e tenendo conto anche dei ve-terinari liberi professionisti. Questi sono i fatti.Ho incontrato l’on. Michelangeli e il sig. Borrelli ringraziandoli per l’aiu-to. Dopo le elezioni faremo un incontro per parlare del randagismoche, effettivamente, è un problema sociale sentito anche da loro. Al-cune cose da sapere:• Mi sono sempre presentato agli incontri come delegato ANMVI e

come tale ho parlato. • Non mi sono mai permesso di fare qualcosa di testa mia ma ho

sempre avvisato Marzio.• Le mie conoscenze personali mi hanno aiutato ma anche a loro ho

detto di essere delegato ANMVI per la provincia di Frosinone• È pur vero che senza l’aiuto, in primis, dell’on. Michelangeli e del

suo segretario Borrelli non avrei ottenuto attenzione • Onore al dott. Ciccarelli che ha fatto un passo indietro accogliendo

le nostre (dell’ANMVI intendo) argomentazioni • Grazie a Marzio che con i suoi consigli mi ha aiutato moltoNon sono un uomo diplomatico. Ho fatto solo quello che un altro al mioposto avrebbe fatto.

5a Edizione

A.N.M.V.I.Organizza un

Corso per datori di lavoro in struttura veterinaria

LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO

Corso ai sensi dell’art. 10, comma 2, del D.Lgs. 626/94

Cremona, Palazzo Trecchi9-10 giugno 2006

In collaborazione con15 CREDITI

Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Cremona

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15

Una banca del sangueanimale: sta per nascereall’Ospedale Veterinario

dell’Università di Torino, a Gru-gliasco. Sarà destinata ai cani epoi a gatti e cavalli. I cani sonodonatori “volontari”: quelli in per-fetta salute doneranno sangueogni tre mesi. Dai campioni ver-ranno ottenute due frazioni sepa-rate: globuli rossi da utilizzarsinell’arco di 15-20 giorni e plasma,che verrà congelato e utilizzatoentro un anno. Il progetto, di cui èresponsabile Anna Maria Farcadel dipartimento di Patologia Ani-male, ha preso forma un anno faed è la prima iniziativa del generein Piemonte. A livello nazionaleesiste presso il dipartimento diClinica Veterinaria dell’Universitàdi Pisa il Centro Trasfusionale Ve-terinario, che si avvale anch’essodi donatori esterni, cioè animali diproprietà che donano il sangueperiodicamente. Diversa è, inve-

ce, l’Emoteca Veterinaria Felsineadi Bologna, un’associazione di li-beri professionisti nata per pro-durre emoderivati di origine ani-male, ottenuti da donatori volonta-ri, clinicamente controllati. Negliultimi anni l’interesse per la medi-cina trasfusionale veterinaria hapermesso di migliorare la ricercae l’impiego di componenti specifi-ci del sangue in campo animale,superando i problemi legati all’i-dentificazione e alla classificazio-ne dei gruppi sanguigni. Comeavviene nella medicina umanaquesti sono riconosciuti attraver-so le glicoproteine (dette antige-ni), legate alla superficie dei glo-buli rossi: ogni antigene di ungruppo sanguigno è determinatogeneticamente e trasmesso pervia ereditaria. Oggi gli studi clinicisi concentrano sui problemi dellareazione emolitica: quando gli an-ticorpi, dopo una trasfusione, ven-gono in contatto con antigeni non

conosciuti, possono provocare ladistruzione in 12-24 ore dei globu-li rossi. Come per gli esseri uma-ni, quindi, è fondamentale consi-derare la compatibilità tra i globu-li rossi del donatore e quelli del ri-cevente e identificarne il gruppo.Per assicurare trasfusioni semprepiù sicure si preferiscono canicon un peso superiore ai 28 chili egatti di oltre 4,5, perché con unsolo prelievo forniscono unaquantità di sangue sufficiente perla produzione di derivati del san-gue e per la loro conservazione.Nel cane sono state descritte piùdi 20 specificità antigeniche, masolo sette antigeni sono stati clas-sificati: esistono, quindi, settegruppi sanguigni e, tra questi, ilDEA 1.1 e il DEA 1.2 giocano unruolo di primo piano nelle reazionitrasfusionali. È significativo, co-munque, che nel cane, in genere,non si ha una reazione emoliticaacuta nel corso della prima trasfu-

sione. Nel gatto, invece, si posso-no avere reazioni gravi già subito:in questo animale sono stati iden-tificati solo tre gruppi sanguigni,A, B e AB. I tipi variano a secon-

da delle razze, ma nella maggiorparte dei Paesi in cui sono statieseguiti studi vi è una netta pre-valenza del gruppo A. (La Stampa, 19 aprile 2006) ■

20

A Torino una banca dati del sangue animale

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2006INFO REGIONI

VALLE D’AOSTA

Più controlli per la tubercolosi e brucellosi bovina

G iro di vite in Valle d’Aosta nei controlli per prevenire la tuber-colosi e la brucellosi bovina e ovina. Li ha disposti la Giunta

regionale su proposta degli assessori Antonio Fosson (Sanità) e Giu-seppe Isabello (Agricoltura). La decisione è stata assunta dopo che l’I-stituto Zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria, e Valle d’Ao-sta, Sezione regionale di Aosta, ha reso noti i risultati dello studio epi-demiologico “sulle cause di comparsa di focolai atipici di tubercolosi ebrucellosi nel territorio della Valle d’Aosta’’. Lo studio evidenzia, in mo-do particolare, che “a partire dal 2004, contestualmente al migliora-mento della situazione epidemiologica di brucellosi si assiste ad un au-mento dei casi di singoli animali che, pur trovandosi in stalle ufficial-mente indenni, manifestano reazioni sierologiche positive alla FdC convalori molto bassi 20-40, tanto è vero che i casi rilevati risultano undicinel 2004 su un totale di quattordici focolai, ed undici nel 2005 su un to-tale di tredici focolai’’. La delibera della Giunta regionale prevede che,per quanto riguarda la brucellosi, le operazioni di prelievo di sanguesiano effettuate dai Veterinari ufficiali e, di norma, lo stesso campione èutilizzato anche per le analisi relative al risanamento dalla leucosi bovi-na enzootica. Inoltre, se in un allevamento ufficialmente indenne da bru-cellosi un solo animale risulta positivo viene sospesa provvisoriamentela qualifica sanitaria e ritiro dei passaporti che saranno riconsegnati, almomento della riacquisizione della qualifica, dall’ufficio servizi zootec-nici che dovrà rilasciare apposita ricevuta; la macellazione del capodeve avvenire entro otto giorni. Nei 42 giorni successivi il Veterinarioterritorialmente competente effettua il monitoraggio dei sintomi e in col-laborazione con il personale esperto in epidemiologia della Sezione diAosta dell’IZS e con il personale dell’ufficio bonifica responsabile dellaanagrafe zootecnica, promuove una indagine epidemiologica che va-luti tutti i fattori di rischio. La qualifica dell’allevamento verrà ripristinataquando, verificata l’assenza dei sintomi e con l’esito favorevole dell’in-dagine epidemiologica, tutti i capi presenti di età superiore a dodicimesi risultino negativi a due controlli (FdC) praticati a distanza di ven-tuno giorni l’uno dall’altro. (ANSA).

VI MOTOVETRADUNO

Tolosa - Francia9-10-11 giugno 2006

N el week end dell’11 giugno prossimo siterrà il VI Motovet, raduno

internazionale dei veterinari motociclisti. Ilraduno si terrà a Tolosa in Francia, e vedrà riunitiveterinari appassionati delle due ruote da tuttaEuropa.Il costo dell’intera manifestazione, comprensivo dialloggio e cene, sarà di 50,00 euro a testa grazie allapartecipazione di “Virbac Santè Animale”

Per in formaz ion i ed i scr i z ion i :Massimo Raviola:

[email protected]@libero.it - cel l . : 335-5655116

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15

Perdura il rischio di ricom-parsa dell’infezione car-bonchiosa in alcune zone

del territorio della Provincia diBrescia. Pertanto un decreto del-la Direzione generale di Sanitàdella Lombardia stabilisce di ren-dere obbligatoria, per l’anno2006, la vaccinazione anticarbon-chiosa di tutti i bovini, gli equini,gli ovini e i caprini presenti o de-stinati ad essere introdotti nei Co-muni della Provincia di Bresciaelencati dal provvedimento. Tutti ibovini, gli equini, gli ovini ed i ca-prini presenti in questi territori do-vranno essere sottoposti a profi-lassi immunizzante, se non sotto-posti a trattamento immunizzanteanticarbonchioso nei sei mesiprecedenti, dovranno essere vac-cinati entro il decimo giorno dal-l’arrivo. Gli interventi di profilassiimmunizzante saranno eseguitidai Veterinari Ufficiali competentiper territorio o da Veterinari LiberiProfessionisti appositamente au-torizzati dai Direttori Generali del-le AA.SS.LL. Gli animali vaccinati,laddove possibile, potranno esse-re trasferiti dai ricoveri, ove si tro-vano, solo dopo un periodo diquindici giorni dalla vaccinazio-ne, periodo ritenuto necessarioperottenere un’efficace protezio-ne immunizzante. I Veterinari do-vranno comunicare al Servizio Ve-terinario delle AA.SS.LL. gli inter-venti immunizzanti effettuati me-diante il Mod. 12 “Denuncia ditrattamenti immunizzanti/ inocula-zioni diagnostiche”, in duplice co-pia, come previsto dall’art. 65 delRPV. Le AA.SS.LL. interessate do-vranno provvedere autonoma-mente all’acquisto dei relativi pre-sidi immunizzanti. Il Decreto revo-ca il provvedimento regionaleD.D.U.O. 7 febbraio 2005, n.1530.

ELENCO DEI COMUNI DOVE ÈOBBLIGATORIA LA VACCINA-ZIONE ANTICARBONCHIOSAASL DELLA VALLECAMONICA-SEBINO • Comune di Bienno(malghe: Arcina e Valdaione) •Comune di Cividate Camuno(malghe: Prato, Varicla, Spondo-ne, Cavallaro, Lavena, Rondinino)

• Comune di Prestine (malgaCampolaro) • Comune di Male-gno (malga Vanga) • Comune diBreno (malghe: Bazena, Bazeni-na, Cadino) • Comune di Pisogne(malghe: Fontanasesa e Foppel-la), ASL DELLA PROVINCIA DIBRESCIA • Comune di Pezzaze(malga Grandina) • Comune di Ir-

ma (malghe: Confine, Vezzale, Ir-ma, Paese) • Comune di Bove-gno (malghe: Corti di Redicampo,Zovato, Cigoleto) • Comune diCollio (malghe: Botticini, Pezze-da, Zerle, Casticoli) • Comune diPertica Alta (malghe CampoNasso, Pian Del Bene) • Comu-ne di Bagolino (malghe: Dosso

Alto/Baremone) • Comune diAnfo (malghe Dosso Alto/Bare-mone) • Comune di Bagolino/Ci-vidate Camuno (malga Rondini-no) • Comune di Mura (malgaRondinino) • Comune di Zone(malga Alpe Guglielmo) • Comu-ne di Sale Marasino (malga Ca-sere). ■

21

Lombardia, profilassi del carbonchioVaccinazione anticarbonchiosa obbligatoria dei bovini, equini, ovini e caprini in alcuni comuni del bresciano

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2006INFO REGIONI

UMBRIA

Carbonchio,vaccinazioneobbligatoria

Continuando a sussisterele condizioni favorevoli

al contagio del carbonchioematico, la Giunta regionalenella seduta del 5 aprile 2006,su proposta dell’assessore allasanità, ha approvato il provvedi-mento per la vaccinazione ob-bligatoria di bovini, equini, ca-prini e ovini che si spostano peril pascolo nelle località di Pianodi Riosecco, Monte Malandino,Monte Brunette e Le Casettedel Comune di Trevi. Secondole disposizioni del servizio sani-tario regionale, gli animali do-vranno essere vaccinati 20 gior-ni prima dello spostamento daveterinari delle Asl oppure daprofessionisti autorizzati.

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15

Il Consiglio comunale di Tori-no ha approvato con 27 votia favore, uno contrario e 4

astenuti, il Regolamento per la‘tutela ed il benessere degli ani-mali’. Il documento, composto da46 articoli, definisce le norme didetenzione di cani e gatti, ma an-che di animali esotici. Particolareattenzione viene posta per i mal-trattamenti: gli animali non devo-

no vivere in spazi angusti e de-vono poter avere in misura equi-librata luce, acqua e cibo oltread un riparo asciutto. Nuove re-gole sono poi state istituite per illoro trasporto e il loro addestra-mento, mentre è vietato il lorouso per il pubblico divertimento.Il regolamento tutela anche l’at-traversamento stradale tramiterallentatori di velocità, cartelloni-

stica e barriere nei luoghi conconsistente presenza di animali.Gli ‘amici dell’uomo’, inoltre, po-tranno essere acquistati solo do-po il compimento della maggioreetà. Sarà inoltre istituita una com-missione tecnico scientifica conil compito di elaborare interventiper pervenire comportamenti ag-gressivi degli animali: saranno,cioè, monitorate le aggressioni

avvenute sul territorio cittadino esarà definito un protocollo per lavalutazione del livello di aggres-sività dei cani. Il documento, infi-ne, tutela la fauna selvatica,quella esotica e la presenza dipiccioni. A questi ultimi sarà possibile da-re da mangiare purché lo si fac-cia lontano da ospedali, case dicura, asili niodo, scuole per l’in-

fanzia e aree giochi. Le sanzioniper chi viola il regolamento an-dranno da un minimo di 50 ad unmassimo di 500 euro per la de-tenzione di animali in condizioninon idonee e da un minimo di 80a un massimo di 500 per la viola-zione delle norme in materia dianimali vivi all’interno di mercatie fiere. (fonte: animalieanimali.it/Adnkronos) ■

22

Torino, nuove regole per il benessere e la tutela degli animali

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2006INFO REGIONI

UMBRIA

Piano per laprofilassi ovina

Su proposta dell’assessoreall’agricoltura, Carlo Li-

viantoni, la Giunta Regionalenella seduta del 12 aprile 2006,ha approvato il Piano per la pre-venzione delle encefalopatiespongiformi trasmissibili negliovini ed ha stanziato circa 112mila euro a sostegno degli alle-vamenti colpiti dalla malattia. Ilpiano si propone di sconfiggerela malattia introducendo nellegreggi delle “riproduttrici” ge-neticamente immuni. L’attuazio-ne del Piano è affidata alle as-sociazioni provinciali allevatoriche sono incaricate della tenutadei libri genealogici e dell’effet-tuazione dei controlli funzionalidel bestiame. (Fonte: RegioneUmbria)

Organizza un

Corso di formazione

per addetti alla

prevenzioneincendi,

lottaantincendio e gestione

dell’emergenza

ai sensi del Dlgs 626/94 e DM 10 marzo 1998

Cremona, Palazzo Trecchi

Sabato, 27 maggio 2006

14.30-18.30

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Accredito richiesto ai fini del programma ECM

1a Edizione

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15

Un articolo pubblicato suEmerging Infectious Di-seases rivede le cono-

scenze attuali circa gli aspettizoonosici della bartonellosi, defi-nita una zoonosi emergente. Trale numerose specie mammifereche possono essere infettate daBartonella spp, cani e gatti rap-presentano un vasto serbatoioper l’infezione umana, dato che lamaggior parte delle specie cani-ne e feline è zoonosica. Il gatto èil principale serbatoio di Bartonel-

la henselae, B. clarridgeiae e B.koehlerae. Il cane può essere in-fettato da B. vinsonii subsp.berkhoffii, B. henselae, B. clarrid-geiae, B. washoensis, B. eliza-bethae e B. quintana. Il ruolo del cane come serbatoiodi Bartonella spp è meno chiaro,perché i cani domestici sono più

facilmente ospiti accidentali, al-meno nelle regioni non tropicali.Tuttavia, il cane è un’eccellentesentinella per le infezioni umaneperché sviluppa uno spettro pato-logico simile. La trasmissione diB. henselae attraverso le pulci delgatto è meglio compresa, anchese sono stati identificati nuovi po-

tenziali vettori (zecche e zanzare).L’articolo conclude che il numerodelle specie zoonosiche di Barto-nella identificate negli ultimi 15anni è aumentato considerevol-mente. Cani e gatti possono gio-care un ruolo importante per l’in-fezione umana. I cani possonofungere da sentinelle per l’uomo

data la notevole diversità dellespecie identificate, tutte patogeneper l’uomo. Una migliore com-prensione delle modalità di tra-smissione e dei vettori della bar-tonellosi canina è un’urgente prio-rità per favorire appropriate misu-re di controllo parassitario nei ca-ni e gatti. ■

23

Bartonella canina e felina ed effetti sulla salute umanaIl ruolo del cane e i nuovi vettori tra gli aspetti di novità della zoonosi

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2006LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Virus dellacoriomeningite:

un caso di zoonosi dal criceto

T re decessi umani asso-ciati a un virus trasmesso

da un criceto da compagnia so-no oggetto di revisione presso iCenters for Disease Control andPrevention (CDC) di Atlanta perapprofondire il significato zoo-nosico dell’evento. Lo scorso maggio 2005, quattroriceventi di trapianto del NewEngland contraevano il virusdella coriomeningite linfocitaria(LCMV, Arenavirus) da un dona-tore comune infettato da un cri-ceto domestico acquistato direcente. Tre dei trapiantati mori-vano a causa dell’infezione. Il virus è diffuso in tutto il mondonei roditori selvatici, soprattuttonel comune topo domestico(Mus musculus). La malattia èraramente fatale nell’uomo sanoma, secondo il CDC, è sotto-se-gnalata. Nella donna in gravi-danza, la coriomeningite linfoci-taria è stata associata ad abor-to spontaneo e problemi di svi-luppo del feto. LCMV è diffusoattraverso le urine, le feci e lasaliva dei roditori. Sebbene ilvettore più comune del virus siail topo domestico, sono cono-sciute anche infezioni originateda roditori da compagnia, comeil criceto; questi ultimi non sonoospiti naturali del virus ma pos-sono contrarlo dai roditori selva-tici. La malattia non è fatale nelroditore e sono rari segni clinicidi malattia a causa del buonadattamento ospite-parassita. Ilvirus può causare mortalitàquando introdotto in una colo-nia di roditori da compagnia,soprattutto adulti, finché non sistabilisce. L’animale infetto puòpresentare segni di malattia delSNC. LCMV può infettare diver-se specie mammifere, inclusiprimati e suini, probabilmenteanche cane e gatto, ma vi sonopochi studi al riguardo. Informa-zioni sul LCMV, anche per i pro-prietari di roditori da compa-gnia, sono scaricabili dal sitoweb del CDC.

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15

Uno studio ha valutato l’ef-fetto della somministra-zione intratesticolare di li-

docaina sulla risposta cardiova-scolare e sulla tensione del mu-scolo cremastere durante la ca-strazione nello stallone anestetiz-zato con isoflurano. Ventotto ca-

valli sani venivano sottoposti adanestesia per la castrazione me-diante premedicazione con ace-promazina (20 mug/kg, IM), romi-fidina (50 mug/kg, IV) e butorfa-nolo (20 mug/kg, IV), induzionecon ketamina (2,5 mg/kg, IV) e mi-dazolam (50 mug/kg, IV) e mante-

nimento con isoflurano (1,7% con-centrazione tidalica finale). Dopodieci minuti di anestesia stabileun ago veniva infisso in ciascuntesticolo somministrando nessunfluido oppure 15 ml di lidocaina al2%; dieci minuti dopo si procede-va all’intervento. Si misuravano in-

vasivamente il polso e la pressio-ne arteriosa a intervalli di 5 minutida prima della castrazione (valorebasale) fino a 5 minuti dopo lachiusura del funicolo spermaticosinistro. Il chirurgo valutava sog-gettivamente il grado di tensionedel cremastere. In due cavalli si

utilizzava lidocaina marcata concarbonio radioattivo (C14) per otte-nere un autoradiogramma testico-lare. Rispetto al valore basale, lacastrazione aumentava significa-tivamente la pressione ematica;l’iniezione intratesticolare di lido-caina riduceva tale risposta pres-soria nonché la tensione del mu-scolo cremastere. L’autoradiogra-fia mostrava una distribuzione dif-fusa della lidocaina nel cordonespermatico e una scarsa distribu-zione nel muscolo cremastere. Gliautori concludono che, negli stal-loni anestetizzati con isoflurano,l’iniezione intratesticolare di lido-caina prima della castrazionesembra ridurre la risposta presso-ria ematica e la tensione del mu-scolo cremastere intraoperatoriee potrebbe costituire un beneficioaggiuntivo per l’anestesia con iso-flurano. ■

24 laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2006LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Lidocaina intratesticolare nella castrazione del cavalloIn uno studio, l’anestetico locale riduceva la risposta pressoria ematica e la tensionedel cremastere intraoperatorie

Trasportointestinale

dei prioni nellascrapie

Uno studio sperimentalemette in dubbio alcuneteorie attuali sulla resi-stenza genetica alle TSE

I prioni sono realmente gliagenti infettivi della scrapie

o soltanto dei marker secondaridi infezione? Uno studio dellaVeterinary Laboratories Agencypubblicato sul Journal of Patho-logy ha analizzato le modalità ditrasmissione del prione dell’en-cefalopatia ovina avanzandodubbi circa il ruolo di agente in-fettivo dei prioni nella scrapie e,conseguentemente, nella vCJDumana. Nell’uomo si ritiene cheuna specifica mutazione geneti-ca della proteina prionica con-ferisca una minore suscettibilitàalla vCJD, perché l’apparato di-gerente di questi soggetti rie-sce a degradare la proteinaprionica infettiva. Ma lo studiosperimentale effettuato nellepecore mostra che la proteinaprionica è adsorbita ugualmen-te da animali con mutazioni pro-tettive, neutrali o suscettibili del-lo stesso gene. Secondo gli au-tori, questo mostra chiaramenteche la protezione non è dovutaal blocco dell’uptake delle pro-teine anomale nell’intestino.Nello studio, a livello intestinalevenivano adsorbite ugualmentesia le proteine normali sia quel-le anomale.

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15

In occasione di un recentecongresso sulla Geriatria Ve-terinaria, Innovet (piccola

innovation company italiana attivada diversi anni in alcune nicchiedella Medicina Veterinaria) lancia-va una campagna stampa, al finedi sensibilizzare il grande pubbli-co alla geriatria veterinaria (temadel suddetto congresso) e in par-ticolare ai disturbi comportamen-tali che possono insorgere nel pa-ziente anziano.Ne risultava la pubblicazione divari articoli sulla stampa locale enazionale e la messa in linea dinotizie su numerose agenzie e si-ti web. Il messaggio - assolutamente tra-sparente per contenuti e per origi-ne - mirava evidentemente a sol-lecitare un innalzamento dell’at-tenzione da parte dei lettori neiconfronti dell’animale anziano.Ci giunge voce che alcuni degliargomenti scientifici oggetto del-la campagna stampa - ivi presen-tati con taglio giornalistico, ovvia-mente - abbiano sollevato per-plessità da parte di alcuni MediciVeterinari. Ci sembra doverosofare alcune precisazioni. 1. Negli articoli usciti sui giornalisi riportavano i risultati di un’inda-gine conoscitiva agli atti dell’ulti-mo congresso nazionale Scivacdi Rimini, detta “Golden Years”.Tre quarti dei 541 liberi professio-nisti italiani rispondevano che cir-ca il 50% dei cani visitati presso illoro ambulatorio ha più 7 anni(età universalmente riconosciutaquale porta d’ingresso all’anzia-nità). Il dato è in linea con recen-ti stime internazionali, secondocui il paziente anziano non soloesiste, ma è in costante aumento.Non c’è motivo di credere, a no-stro avviso, che solo in Italia suc-ceda qualcosa di opposto.2. Nell’ultima decade, i Veterinarihanno dato vita - all’estero piùche in Italia! - ad una montantecampagna sanitaria nei confrontidella geriatria. A puro titolo diesempio riportiamo in tabella lepiù recenti e significative pubbli-cazioni che testimoniano tale im-pegno in prima linea, da parte siadi liberi professionisti sia di orga-nismi medici veterinari internazio-nali. 3. In molti Paesi di Europa e nel

Nord America la “demenza seni-le” del cane - rispettivamentedetta sindrome confusionale e di-sfunzione cognitiva - esiste. Vie-ne definita come un disturbocomplesso da diagnosticare (eper riluttanza del proprietario a ri-ferirne i sintomi al veterinario, eper difficoltà nosografica insita inquesto tipo di disordine) ed undisturbo complesso da gestire.Di recente, due primarie scuoledi pensiero della psicogeriatria(Francese e Nordamericana) nehanno stilato i criteri diagnosticiprincipali. Alcuni comportamen-talisti italiani hanno pubblicatonel Dicembre 2005 un articolodal titolo “Riconoscere e monito-rare i segni clinici di invecchia-mento cerebrale nel cane: unametodologia per il veterinario ge-neralista” (Colangeli et al. 2005Veterinaria). I segni comporta-mentali età-correlati del pazienteanziano di proprietà (cane e gat-to) sono stati dettagliati in nume-rose pubblicazioni internazionali.Negli articoli che abbiamo avutomodo di leggere non si affermaun alcun modo che in Italia il 50%dei pazienti con più di 7 anni sia-no affetti da “demenza senile”(...sebbene dobbiamo ammette-re che un po’ ci si avvicini, si ve-da box). Bensì, come risulta dal-l’indagine Golden Years, venivariportato, molto semplicemente,che circa il 50% dei cani visitatipresso il loro ambulatorio ha piùdi 7 anni.4. Esiste un parallelo assai stret-to tra disfunzione cognitiva delcane e morbo di Alzheimer del-l’uomo. Questo è vero sia da unpunto di vista sintomatologico,sia da un punto di vista neuropa-tologico. Il disorientamento, laperdita di memoria e le alterazio-ni del ciclo sonno/veglia la fannoda padrone in entrambe le malat-tie, seppur con le dovute (ed ov-vie!) differenze interspecifiche,ed il corrispondente diverso im-patto sulla qualità della vita delpaziente e di coloro che se neprendono cura. I depositi di betaamiloide ed altri tratti caratteristi-ci del “cervello Alzheimer” sonostati individuati in aree cerebralidi Beagle anziani (ricercatori delBrain Aging Institute dell’Univer-sità della California), ma non

mancano analoghe dimostrazioniin cani di proprietà. Le alterazioninel cervello di cani anziani, ap-partenenti a varie razze, sono de-scritte dal gruppo del comporta-mentalista francese Patrick Pa-geat (Colle et al., 2000 NeurobiolAging), e, più recentemente,

confermate in 30 cani di pro-prietà da un gruppo di Veterinaridell’Università di Utrecht (Rofinaet al. 2006 Brain Res).Innovet è impegnata da diversianni nello studio, ricerca e pro-mozione di soluzioni innovativeper la salute ed il benessere de-

gli animali da compagnia. Al fian-co del Medico Veterinario pro-muove iniziative rivolte all’aumen-to della sensibilità del proprieta-rio verso i bisogni di salute delproprio cane e/o del gatto. Il Cen-tro di Documentazione e Informa-zione Scientifica di Innovet è di-sponibile a fornire a chiunque lodesiderasse letteratura scientifi-ca per studio personale, su argo-menti di geriatria e psicogeriatriaveterinaria.

CeDIS - Innovet Italia srl

25

Geriatria e psicogeriatria. Doverose precisazioni

laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2006DALLE AZIENDE

▲▲

I numeri della demenza

S econdo uno studio pubblicato su JAVMA (Neilson et al., 2001)il 30% e il 70% dei cani di proprietà, rispettivamente di 11-12

anni e 15-16 anni presenta almeno un segno indicativo di “demenza se-nile”. Da una ricerca di mercato condotta dalla Pfizer su 255 proprieta-ri di cani con più di 8 anni, emerge che il 48% ammetteva che il propriocane mostrava almeno un segno di demenza senile, ma solo il 17% ri-feriva queste alterazioni al proprio veterinario. In seguito ad un’indagine condotta su 110 cani di proprietà (età com-presa tra gli 11 e i 14 anni) si è scoperto che il 22% dei soggetti ini-zialmente privi di alterazioni comportamentali età-dipendenti sviluppa-va un qualche segno clinico nell’arco dei 6-18 mesi successivi. Il 48%dei cani, che al momento del primo esame manifestava segni di invec-chiamento cerebrale, 6-18 mesi dopo presentava un aumento statisti-camente significativo delle alterazioni comportamentali clinicamente ri-levabili (Bain et al., 2001).

Tabella - Geriatria Veterinaria:principali e più recenti pubblicazioni

(in ordine alfabetico di primo autore)1. AAFP/AAFM, American Association of Feline Practitioners/Academy

of Feline Medicine Panel Report on Feline Senior Care, J Feline MedSurg. 2005; 7(1): 3-32

2. Epstein M, Kuehn NF, Landsberg G, Lascelles BD, Marks SL,Schaedler JM, Tuzio H, AAHA Senior Care Guidelines for Dogs andCats, J Am Anim Hosp Assoc. 2005; 41(2): 81-91

3. Fortney WD Geriatrics Vet Clin Small Anim. 2005; 35: xi-xii4. Hoskins JD. Geriatrics & Gerontology of the dog and cat, Saunders,

2004, 2nd edition 5. Metzger FL, Senior and geriatric care programs for veterinarians,

Vet Clin North Am Small Anim Pract. 2005; 35(3): 743-53

CONCORSI PER LEDIRIGENZE DEL SSN

Numero uno posti di DirigenteVeterinario presso l’Asl di

Chieti, via Martiri Lancianesin.19. (Tel. 0871/358760

www.aslchieti.it). Scadenza 4/5/2006.

ANNUNCI

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15

26 laPROFESSIONE VETERINARIA 15/2006CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

Direttore

Carlo Scotti

Direttore Responsabile

Antonio Manfredi

Coordinamento Editoriale

Sabina [email protected]

Comitato di Redazione

Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi,

Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini,

Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio,

Aldo Vezzoni

Rubriche

Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli,

Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi

Segreteria di Redazione

Lara [email protected]

Grafica

Francesca [email protected]

Editore

SCIVAC - Via Trecchi, 2026100 Cremona

Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003

Concessionaria esclusiva

per la pubblicità

EV srl, [email protected]

Stampa

Press Point, Abbiategrasso - [email protected]

Prezzo di copertina: € 3,00Prezzo Abbonamento annuo:

€ 62,00 per l’Italia;Servizio abbonamenti: 0372-403507

Spedizione in abbonamentopostale 45%, art. 2 comma 20/B

legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa il 24 aprile 2006

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

QUIZ 1Seminario SIVE, settembre2005Risposta esatta: a)

QUIZ 2Corso AIVEMP, giugno 2005Risposta esatta: c)

SOLUZIONI

La refrigerazione dei prodotti ittici consente

primariamente di:

Rallentare lo sviluppo della microflora autoctona

Controllare lo sviluppo di tutti i batteri patogeni presenti

Controllare lo sviluppo di istamina

Inattivare i parassiti presenti

Quale delle seguenti osservazioni è corretta? Nella moderata

zoppia degli arti anteriori senza sottrazione al carico

La durata della stazione è ugualmente prolungata in entrambi gli arti ante-riori

La durata della stazione diminuisce nell’arto colpito ed au-menta in quello controlaterale

La durata della stazione è prolungata nell’arto anteriore con-trolaterale e in quello posteriore diagonale

CORSO SCIVAC GIORNATA DI APPROFONDIMENTO: GENGIVO-STOMATITE CRONICA DEL GATTO - Centro StudiSCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC- Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC FISIOTERAPIA RIABILITATIVA NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 27Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

INCONTRO SISCA MEZZA GIORNATA CON SARAH HEATH - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIVE MACROREGIONE CENTRALE: ODONTOSTOMATOLOGIA, NUTRIZIONE E ALIMENTAZIONE DELCAVALLO - Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni -Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIANA MASTER DI NUTRIZIONE E DIETETICA CLINICA DEGLI ANIMALI D’AFFEZIONE - Università di Teramo,Facoltà di Medicina Veterinaria, Teramo - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Prof. AlessandroGramenzi - Tel. 0861-266992

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR VIII CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi,20 - ECM: 8 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +390372 403539 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE L’APPROCCIO ALLE PIÙ COMUNI EMERGENZE VETERINARIE: COME SCEGLIERE TRA LE POSSIBILI IN COLLABORAZIONE CON SOVEP ALTERNATIVE TERAPEUTICHE - Hotel Campanile -Torino - C.so Allamano 153 - ECM: 4 Crediti - Per info:

Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC 53° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC - Palacongressi della Riviera di Rimini, Rimini - Viadella Fiera, 52 - ECM: VEN: 4 Crediti - SAB: in fase di accr. - DOM: in fase di accr. - Per informazioni: PaolaGambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SOVI CORSO AVANZATO IN ELETTRORETINOGRAFIA E OTTICA DELLA VISIONE - Palacongressi dellaRiviera di Rimini, Rimini - Via della Fiera, 52 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - SegreteriaSoc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SOVI AGGIORNAMENTI DI CLINICA, OTTICA DELLA VISIONE E FARMACOLOGIA OCULARE - Palacongressidella Riviera di Rimini, Rimini - Via della Fiera, 52 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: ElenaPiccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 13 - Per CON ASL DI CREMONA informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI - Centro Studi - Palazzo Trecchi,Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel.+39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVAL WORKSHOP “AMPHIBIANS AND FISHES: NEW PERSPECTIVES IN BIOMEDICAL RESEARCH” - CentroStudi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Lara Zava -Segreteria SIVAL - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: III PARTE - RADIOLOGIA DEL TORACE - Centro Studi SCIVAC, Cremona- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC- Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE IL PACCHETTO IGIENE: UN NUOVO APPROCCIO ALLA SICUREZZA ALIMENTARE - Istituto CON ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DEL MEZZOGIORNO Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Portici (NA) - Via Salute 2 - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 15 Crediti CON ASL DI CREMONA - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON FSA CORSO FSA - CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO NEL CANE - PalazzoTrecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 8 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - SegreteriaDelegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ORTOPEDIA: II PARTE - FISSAZIONE ESTERNA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:22 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE SICUREZZA ALIMENTARE: UN NUOVO APPROCCIO AI CONTROLLI UFFICIALI - Istituto Zooprofilattico CON IZS DELLA SICILIA sperimentale della Sicilia - Palermo - Via Gino Marinuzzi 3 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ODONTOIATRICA - Università degli Studi di Padova - Agripolis,

Legnaro (PD) - VIA DELL’UNIVERSITA’, 16 - AGRIPOLIS - ECM: 9 Crediti - Per informazioni: PaolaGambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL’ALOPECIA NEL CANE E NEL GATTO - Pomezia - Hotel Selene - ViaPontina Km 30 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC PATOLOGIA CLINICA: II PARTE - BIOCHIMICA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508- E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Attenzione: Date evento modificate. Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:

[email protected]

INCONTRO SIMIV EMATOLOGIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

INCONTRO SIMEF MEDICINA D’URGENZA: IL GATTO BIANCO, BLU E GIALLO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20- ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC- Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Mantova - ECM: 3 Crediti -Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA AGGIORNAMENTI PRATICI IN RIPRODUZIONE DEL CANE E DEL GATTO: DALLA CHIRURGIAD’URGENZA ALLA CHIRURGIA PROSTATICA - Grosseto - Granduca Hotel - Via Senese 170 - ECM: 3 Crediti- Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON HILL’S GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.+39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC CORSO REGIONALE BASE DI ORTOPEDIA - Sassari - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

30apr.

2-5mag.

4mag.

14mag.

6mag.

6mag.

12-13mag.

19-21mag.

19mag.

20mag.

26-27mag.

27mag.

27mag.

7-10giu.

8-9giu.

9-10giu.

10-11giu.

15-17giu.

15-16giu.

17-18giu.

18giu.

20-23giu.

21-24giu.

24giu.

25giu.

25giu.

25giu.

26-28giu.

30 giu.2 lug.

Page 23: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15
Page 24: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 15