81
CORSO DI CORSO DI RIABILITAZIONE RIABILITAZIONE COGNITIVA COGNITIVA Corso Integrato di: Corso Integrato di: Metodi e Tecniche della Riabilitazione Neuropsicologica (III Metodi e Tecniche della Riabilitazione Neuropsicologica (III anno II sem) anno II sem) Docente: Dr. Laura Bonanni Docente: Dr. Laura Bonanni email: email: [email protected] [email protected] tel: 0871/562019 tel: 0871/562019 Anno Accademico 2010-2011 Anno Accademico 2010-2011

Lezioni neurologia

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Lezioni neurologia

CORSO DICORSO DIRIABILITAZIONE RIABILITAZIONE

COGNITIVACOGNITIVACorso Integrato di:Corso Integrato di:

Metodi e Tecniche della Riabilitazione Neuropsicologica (III anno II sem)Metodi e Tecniche della Riabilitazione Neuropsicologica (III anno II sem)

Docente: Dr. Laura BonanniDocente: Dr. Laura Bonanni

email: email: [email protected]@unich.it

tel: 0871/562019 tel: 0871/562019

Anno Accademico 2010-2011Anno Accademico 2010-2011

Page 2: Lezioni neurologia

Programma del Corso Integrato di Metodi e Tecniche Programma del Corso Integrato di Metodi e Tecniche della Riabilitazione Neuropsicologica III anno II sem.della Riabilitazione Neuropsicologica III anno II sem.

1.1. La riabilitazione cognitiva: definizioni e La riabilitazione cognitiva: definizioni e principiprincipi

2.2. Basi neuroscientifiche della riabilitazione Basi neuroscientifiche della riabilitazione cognitiva: la plasticità neuronalecognitiva: la plasticità neuronale

3.3. La riabilitazione cognitiva nei traumi La riabilitazione cognitiva nei traumi cranicicranici

4.4. La riabilitazione cognitiva nelle La riabilitazione cognitiva nelle demenze: malattia di Alzheimer e demenze: malattia di Alzheimer e Demenza a Corpi di LewyDemenza a Corpi di Lewy

5.5. Strumenti di misura dell’efficacia della Strumenti di misura dell’efficacia della riabilitazione cognitivariabilitazione cognitiva

Page 3: Lezioni neurologia
Page 4: Lezioni neurologia
Page 5: Lezioni neurologia
Page 6: Lezioni neurologia
Page 7: Lezioni neurologia
Page 8: Lezioni neurologia
Page 9: Lezioni neurologia
Page 10: Lezioni neurologia
Page 11: Lezioni neurologia
Page 12: Lezioni neurologia
Page 13: Lezioni neurologia
Page 14: Lezioni neurologia
Page 15: Lezioni neurologia
Page 16: Lezioni neurologia
Page 17: Lezioni neurologia
Page 18: Lezioni neurologia
Page 19: Lezioni neurologia
Page 20: Lezioni neurologia
Page 21: Lezioni neurologia
Page 22: Lezioni neurologia
Page 23: Lezioni neurologia
Page 24: Lezioni neurologia
Page 25: Lezioni neurologia
Page 26: Lezioni neurologia
Page 27: Lezioni neurologia
Page 28: Lezioni neurologia
Page 29: Lezioni neurologia
Page 30: Lezioni neurologia
Page 31: Lezioni neurologia
Page 32: Lezioni neurologia
Page 33: Lezioni neurologia
Page 34: Lezioni neurologia
Page 35: Lezioni neurologia
Page 36: Lezioni neurologia
Page 37: Lezioni neurologia
Page 38: Lezioni neurologia
Page 39: Lezioni neurologia
Page 40: Lezioni neurologia
Page 41: Lezioni neurologia
Page 42: Lezioni neurologia
Page 43: Lezioni neurologia
Page 44: Lezioni neurologia
Page 45: Lezioni neurologia
Page 46: Lezioni neurologia
Page 47: Lezioni neurologia

Definizione diDefinizione diRiabilitazione CognitivaRiabilitazione Cognitiva

Uso sistematico di istruzioni ed Uso sistematico di istruzioni ed esperienze strutturate per manipolare il esperienze strutturate per manipolare il funzionamento dei sistemi cognitivi al funzionamento dei sistemi cognitivi al fine di migliorare la qualità o la quantità fine di migliorare la qualità o la quantità del processamento cognitivo in un del processamento cognitivo in un dominio particolaredominio particolare

Page 48: Lezioni neurologia

•Funzioni esecutive

•Funzioni mnesiche

•Rallentamento della capacità di processazione di informazioni

•Attenzione e concentrazione

•Comunicazione

•Consolidamento di informazioni lette

•Capacità di organizzazione del pensiero

Page 49: Lezioni neurologia

Gli obiettivi dellaGli obiettivi della riabilitazione cognitiva riabilitazione cognitiva

(I.H. Robertson, Current Opinion in Neurology, 1999, 12: 703-708(I.H. Robertson, Current Opinion in Neurology, 1999, 12: 703-708))

Ricostituzione delleRicostituzione delle Strategie diStrategie di

funzioni cognitive funzioni cognitive compensocompenso

compromessecompromesse

Page 50: Lezioni neurologia

LA VALUTAZIONE DELLE LA VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI COGNITIVEFUNZIONI COGNITIVE

1. ASPETTI METODOLOGICI1. ASPETTI METODOLOGICI

L’ indagine neuropsicologica consideraL’ indagine neuropsicologica considera almeno quattro dimensioni del comportamento:almeno quattro dimensioni del comportamento:

L ‘ATTIVITÀ COGNITIVA

LE FUNZIONI ESECUTIVE

LE FORZE EMOTIVE E LA MOTIVAZIONE

LA CONSAPEVOLEZZA

Page 51: Lezioni neurologia

LA VALUTAZIONE DELLE LA VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI COGNITIVE:FUNZIONI COGNITIVE:

2. GLI STRUMENTI

La fase preliminare dell’indagine psicodiagnostica si avvale di alcuni strumenti:

COLLOQUIO–INTERVISTA COLLOQUIO–INTERVISTA OSSERVAZIONEOSSERVAZIONE RACCOLTA DI DATI ANAMNESTICIRACCOLTA DI DATI ANAMNESTICI PROVE STANDARDIZZATEPROVE STANDARDIZZATE USO DI SCALE FUNZIONALIUSO DI SCALE FUNZIONALI COLLOQUIO DI RESTITUZIONECOLLOQUIO DI RESTITUZIONE

Page 52: Lezioni neurologia

LA VALUTAZIONE DELLE LA VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI COGNITIVEFUNZIONI COGNITIVE

Diagnosticare la presenza ed il tipo di Diagnosticare la presenza ed il tipo di danno anche i relazione alla danno anche i relazione alla localizzazione della lesione cerebralelocalizzazione della lesione cerebrale

Fornire una valutazione esauriente del Fornire una valutazione esauriente del disturbo neuropsicologico iniziale che disturbo neuropsicologico iniziale che permetta di osservarne l’evoluzione nel permetta di osservarne l’evoluzione nel tempotempo

Proporre interventi di valutazione e Proporre interventi di valutazione e rieducazione di cerebrolesioni acquisite rieducazione di cerebrolesioni acquisite o degenerativeo degenerative

Analizzare i deficit e le abilità residuali Analizzare i deficit e le abilità residuali da utilizzare come guida per una da utilizzare come guida per una riabilitazione adeguatariabilitazione adeguata

LE FINALITÀ

C L

I N

I C

H E

C L

I N

I C

H E

Page 53: Lezioni neurologia

LE FINALITLE FINALITÀ À (continua …)(continua …)

Fornire un supporto alla diagnosi differenziale Fornire un supporto alla diagnosi differenziale

Svolgere un ruolo di indirizzo nella programmazione Svolgere un ruolo di indirizzo nella programmazione terapeutica e nel piano di riabilitazione funzionaleterapeutica e nel piano di riabilitazione funzionale

Fornire consulenza e follow-up periodico all’equipe Fornire consulenza e follow-up periodico all’equipe medica multidisciplinaremedica multidisciplinare

INT

EG

RA

ZIO

NE

INT

EG

RA

ZIO

NE

RIC

ER

CA

RIC

ER

CA Preparare trials di riabilitazione neuropsicologica, Preparare trials di riabilitazione neuropsicologica,

studi osservazionali che si pongano come obiettivo studi osservazionali che si pongano come obiettivo la verifica dell’efficacia del trattamentola verifica dell’efficacia del trattamento

Page 54: Lezioni neurologia

I DESTINATARII DESTINATARI

Persone che in fase molto precoce accusano Persone che in fase molto precoce accusano sintomatologia riconducibile a “mild cognitive impairment”sintomatologia riconducibile a “mild cognitive impairment”

Soggetti con lesioni del capo (TCE chiuso o TCE lieve)Soggetti con lesioni del capo (TCE chiuso o TCE lieve)

Pazienti con lesioni focali su base vascolare o emorragicaPazienti con lesioni focali su base vascolare o emorragica

Pazienti con disturbi progressivi del SNC con cospicui Pazienti con disturbi progressivi del SNC con cospicui effetti neuropsicologicieffetti neuropsicologici

Individui che necessitino di diagnosi differenziale tra Individui che necessitino di diagnosi differenziale tra disturbo nevrotico o di personalità o depressivodisturbo nevrotico o di personalità o depressivo

L’esame psicodiagnostico si rivolge a:

Page 55: Lezioni neurologia

““La riabilitazione cognitiva è lo studio delle opportunità La riabilitazione cognitiva è lo studio delle opportunità riorganizzative assunte dal cervello che è stato leso; riorganizzative assunte dal cervello che è stato leso;

parte dal presupposto che le capacità neuroplastiche del parte dal presupposto che le capacità neuroplastiche del

nostro cervello, presenti dopo la lesione, siano guidabili per nostro cervello, presenti dopo la lesione, siano guidabili per

ottimizzare il trattamento riabilitativo orientato al ottimizzare il trattamento riabilitativo orientato al

raggiungimento del massimo grado possibile di autonomia e di raggiungimento del massimo grado possibile di autonomia e di

indipendenza attraverso il recupero e/o la compensazione delle indipendenza attraverso il recupero e/o la compensazione delle

abilità cognitive e comportamentali compromesse; abilità cognitive e comportamentali compromesse;

tale provvedimento risulta essere finalizzato, pertanto al tale provvedimento risulta essere finalizzato, pertanto al

miglioramento della qualità della vita del paziente ed al miglioramento della qualità della vita del paziente ed al

reinserimento dell’individuo nel proprio ambiente reinserimento dell’individuo nel proprio ambiente

familiare e sociale”familiare e sociale”

Mazzucchi, 1999

LA RIABILITAZIONE LA RIABILITAZIONE NEUROCOGNITIVANEUROCOGNITIVA

Page 56: Lezioni neurologia

GLI SCOPI DELGLI SCOPI DELTRAINING RIABILITATIVOTRAINING RIABILITATIVO (1) (1)

L’intervento riabilitativo può:L’intervento riabilitativo può:

Migliorare l’adattamento funzionale del soggettoMigliorare l’adattamento funzionale del soggetto

Accrescere il benessere psicologicoAccrescere il benessere psicologico

Alleviare la disabilità del paziente nel proprio Alleviare la disabilità del paziente nel proprio contesto ambientalecontesto ambientale

Page 57: Lezioni neurologia

… … inoltre può:inoltre può:

Favorire il ri-apprendimento dell’informazione che è Favorire il ri-apprendimento dell’informazione che è talvolta relativamente integra, ma difficilmente talvolta relativamente integra, ma difficilmente accessibileaccessibile

Fornire ausili per condurre a termine un compito Fornire ausili per condurre a termine un compito utilizzando nuove strategie, o modificando le utilizzando nuove strategie, o modificando le preesistenti, per favorire un adattamento funzionale preesistenti, per favorire un adattamento funzionale nonostante la compromissione dell’efficienza nonostante la compromissione dell’efficienza mentalementale

Contribuire al miglioramento della qualità della vita Contribuire al miglioramento della qualità della vita e del livello di autosufficienza dei pazienti negli stadi e del livello di autosufficienza dei pazienti negli stadi in cui la gravità della patologia è di entità lieve o in cui la gravità della patologia è di entità lieve o moderata, ritardandone in parte la progressione moderata, ritardandone in parte la progressione

GLI SCOPI DELGLI SCOPI DELTRAINING RIABILITATIVOTRAINING RIABILITATIVO

(2)(2)

Page 58: Lezioni neurologia

L’efficacia dell’interventoL’efficacia dell’intervento

dipende in larga misuradipende in larga misura

da un’accurata fase di valutazione da un’accurata fase di valutazione

preliminare orientata alla personapreliminare orientata alla persona

ed all’ambiente in cui vive ed all’ambiente in cui vive

nella sua globalità e complessitànella sua globalità e complessità

Page 59: Lezioni neurologia

Lo scopo della riabilitazione non è di Lo scopo della riabilitazione non è di

modificare la prestazione ai test modificare la prestazione ai test

neuropsicologici o a compiti cognitivi neuropsicologici o a compiti cognitivi

specifici, ma di migliorare la capacità specifici, ma di migliorare la capacità

della persona di apprendere e della persona di apprendere e

generalizzare nuove strategie per generalizzare nuove strategie per

risolvere i problemi quotidiani in un risolvere i problemi quotidiani in un

contesto reale, modificando strategie contesto reale, modificando strategie

disfunzionali e fornendo abilità disfunzionali e fornendo abilità

compensative.compensative.

Page 60: Lezioni neurologia

IL PROGETTOIL PROGETTO Altamente individualizzato:Altamente individualizzato:

basato sulle capacità residuali dell’individuo in basato sulle capacità residuali dell’individuo in trattamento e sulle sue esigenze primarietrattamento e sulle sue esigenze primarie

Realistico:Realistico:gli obiettivi devono essere aderenti alla realtà gli obiettivi devono essere aderenti alla realtà (non troppo ambiziosi perché rischiano di (non troppo ambiziosi perché rischiano di suscitare attese troppo elevate ed indurre false suscitare attese troppo elevate ed indurre false speranze; troppo modesti rischiano di produrre speranze; troppo modesti rischiano di produrre demotivazione e di diminuire l’autostima)demotivazione e di diminuire l’autostima)

Il percorso riabilitativo deve essere mirato non solo alla presa in carico del paziente, ma al supporto costante del nucleo familiare che se ne assume la cura.

Page 61: Lezioni neurologia

GLI OBIETTIVIGLI OBIETTIVILa riabilitazione neurocognitiva si propone di:La riabilitazione neurocognitiva si propone di:

Riapprendere le informazioni decadute in toto o solo Riapprendere le informazioni decadute in toto o solo parzialmenteparzialmente

Facilitare l’accesso all’informazione conservata, ma al Facilitare l’accesso all’informazione conservata, ma al momento irraggiungibilemomento irraggiungibile

Favorire l’acquisizione di strategie compensatorie dei Favorire l’acquisizione di strategie compensatorie dei deficitdeficit

Rafforzare l’autostima del soggetto e favorire la Rafforzare l’autostima del soggetto e favorire la generalizzazione delle nuove strategie nel contesto di generalizzazione delle nuove strategie nel contesto di vitavita

Page 62: Lezioni neurologia

GLI STRUMENTIGLI STRUMENTI

RIABILITAZIONE CLASSICA:RIABILITAZIONE CLASSICA:Nella tradizione clinica gli strumenti, tuttora dotati di una certa Nella tradizione clinica gli strumenti, tuttora dotati di una certa validità, sono costituiti da validità, sono costituiti da esercizi vocali o carta-pennaesercizi vocali o carta-penna, concepiti , concepiti per stimolare specifiche funzioni, o da per stimolare specifiche funzioni, o da ausili esterni attiviausili esterni attivi, quali , quali agende, diari, uso guidato del calendario, cartine geografiche, agende, diari, uso guidato del calendario, cartine geografiche, mappe e stradari, lavagne, registratori, liste ed elenchi, ecc. mappe e stradari, lavagne, registratori, liste ed elenchi, ecc.

Si utilizzano, inoltre, le Si utilizzano, inoltre, le mnemotecnichemnemotecniche e i metodi cognitivi fondati e i metodi cognitivi fondati sul reperimento dei nessi associativi, sull’organizzazione logica sul reperimento dei nessi associativi, sull’organizzazione logica delle informazioni, sull’acquisizione delle tecniche di metamemoria.delle informazioni, sull’acquisizione delle tecniche di metamemoria.

RIABILITAZIONE COMPUTERIZZATA:RIABILITAZIONE COMPUTERIZZATA:Attualmente si giudica più proficuo Attualmente si giudica più proficuo l’ausilio del PC.l’ausilio del PC.

Al paziente vengono proposti esercizi compito-specifici stimolanti sia Al paziente vengono proposti esercizi compito-specifici stimolanti sia dal punto di vista grafico che acustico.dal punto di vista grafico che acustico.

Page 63: Lezioni neurologia

IL TRAINING RIABILITATIVO IL TRAINING RIABILITATIVO COMPUTERIZZATOCOMPUTERIZZATO

Secondo Wilson (1989) gli approcci metodologici alla Secondo Wilson (1989) gli approcci metodologici alla riabilitazione sono:riabilitazione sono:

Restituzione delle funzioniRestituzione delle funzioni Compensazione funzionaleCompensazione funzionale Sostituzione tramite funzioni integreSostituzione tramite funzioni integre

Il sistema computerizzato per la riabilitazione cognitiva assume come precipua finalità la riduzione del deficit derivato dal danno cerebrale

Page 64: Lezioni neurologia

Come scegliere tra gli approcci?Come scegliere tra gli approcci?(Robertson I.H. et al., (Robertson I.H. et al., Psychol BullPsychol Bull 1999; 125, 544-575) 1999; 125, 544-575)

EsempiEsempi::-se un individuo non muove più il braccio, limitare le -se un individuo non muove più il braccio, limitare le risorse riabilitative al recupero del movimento o allo risorse riabilitative al recupero del movimento o allo sviluppo di strategie compensative che consentano sviluppo di strategie compensative che consentano un vita il più normale possibile evitandone l’uso?un vita il più normale possibile evitandone l’uso?- in caso di disfasia grave, cercare di ottenere la - in caso di disfasia grave, cercare di ottenere la produzione del maggior numero di parole o insegnare produzione del maggior numero di parole o insegnare mezzi di comunicazione alternativi?mezzi di comunicazione alternativi?-in caso di problemi “disesecutivi”, focalizzare gli -in caso di problemi “disesecutivi”, focalizzare gli sforzi nella strutturazione di un ambiente che supporti sforzi nella strutturazione di un ambiente che supporti un comportamento più organizzato o cercare di un comportamento più organizzato o cercare di recuperare almeno alcune abilità di controllo recuperare almeno alcune abilità di controllo esecutivo mediate internamente?esecutivo mediate internamente?

Page 65: Lezioni neurologia

Approccio compensativo vs. restitutivoApproccio compensativo vs. restitutivo

Recenti scoperte sulla plasticità del Recenti scoperte sulla plasticità del S.N.C. degli adultiS.N.C. degli adulti

-cfr. genesi cellulare negli adulti (Eriksson P.S. et al. -cfr. genesi cellulare negli adulti (Eriksson P.S. et al. Neurogenesis in the adult human hippocampus. Neurogenesis in the adult human hippocampus. Nature MedNature Med 1998; 4: 1313-1317) 1998; 4: 1313-1317)

- proliferazione cellulare nel giro dentato - proliferazione cellulare nel giro dentato dell’ippocampo del ratto influenzata da training di dell’ippocampo del ratto influenzata da training di apprendimento associativo (Gould E. et al. Learning apprendimento associativo (Gould E. et al. Learning enhances adult neurogenesis in the hippocampal enhances adult neurogenesis in the hippocampal formation. formation. Nature NeurosciNature Neurosci 1999; 2: 260-265) 1999; 2: 260-265)

Page 66: Lezioni neurologia

Approccio Approccio compensativocompensativo vs.vs. restitutivo restitutivo Dati sul miglioramento nei circuiti sottostanti al Dati sul miglioramento nei circuiti sottostanti al

funzionamento normale delle capacità visuo-spaziali funzionamento normale delle capacità visuo-spaziali dopo trattamento riabilitativo:dopo trattamento riabilitativo:(Pizzamiglio et al. Recovery of neglect after right (Pizzamiglio et al. Recovery of neglect after right hemispheric damage: H215O Positron Emission hemispheric damage: H215O Positron Emission Tomographic Activation Study. Tomographic Activation Study. Arch NeurolArch Neurol 1998; 55: 1998; 55: 561-568).561-568).

Effetto delle lenti prismatiche su pazienti con Effetto delle lenti prismatiche su pazienti con emineglect spaziale che determinano cambiamenti emineglect spaziale che determinano cambiamenti nella connettività sinaptica all’interno del sistema nella connettività sinaptica all’interno del sistema percettivo-motorio dell’emisfero leso per brevi periodi percettivo-motorio dell’emisfero leso per brevi periodi di tempodi tempo(Rossetti et al. Prism adaptation to a rightward optical (Rossetti et al. Prism adaptation to a rightward optical deviation rehabilitates left hemispatial neglect. Nature deviation rehabilitates left hemispatial neglect. Nature 1998; 395: 166-169)1998; 395: 166-169)

Page 67: Lezioni neurologia

Approccio compensativo Approccio compensativo vs. restitutivovs. restitutivo Cambiamenti correlati a Cambiamenti correlati a

comportamenti funzionali specifici comportamenti funzionali specifici -recupero delle capacità di esplorazione dello -recupero delle capacità di esplorazione dello spazio controlaterale alla lesione in compiti spazio controlaterale alla lesione in compiti con una componente motoria (es. bisezione con una componente motoria (es. bisezione di linee) in assenza di una ricostruzione dei di linee) in assenza di una ricostruzione dei circuiti cerebrali sottostanti coinvolti, per cui il circuiti cerebrali sottostanti coinvolti, per cui il deficit rappresentativo rimane (ad es. in deficit rappresentativo rimane (ad es. in compiti di giudizio percettivo)compiti di giudizio percettivo)

-mancanza di miglioramenti diretti e durevoli -mancanza di miglioramenti diretti e durevoli nelle terapie mirate alla “restitutio” delle nelle terapie mirate alla “restitutio” delle capacità mnesichecapacità mnesiche

Page 68: Lezioni neurologia

Come scegliere tra gli approcci?Come scegliere tra gli approcci?(Robertson I.H. et al., (Robertson I.H. et al., Psychol BullPsychol Bull 1999; 125, 544-575) 1999; 125, 544-575)

Proposta di modelli teorici quantitativiProposta di modelli teorici quantitativi

Es.:Es.: Constraint Induced Movement Therapy Constraint Induced Movement Therapy for for HemiplegiaHemiplegia

Al paziente viene proposto il trattamento Al paziente viene proposto il trattamento riabilitativo “restitutivo” soltanto se possiede un riabilitativo “restitutivo” soltanto se possiede un certo grado di funzionalità certo grado di funzionalità residua dell’arto.residua dell’arto.

Page 69: Lezioni neurologia

Approccio Approccio compensativocompensativo vs. vs. restitutivorestitutivo(Robertson I.H. et al., (Robertson I.H. et al., Psychol BullPsychol Bull 1999; 125, 544-575) 1999; 125, 544-575)

Hp. Riconnessione dei circuiti cerebrali Hp. Riconnessione dei circuiti cerebrali danneggiati dipendente dall’esperienza:danneggiati dipendente dall’esperienza:Stati post-lesionali:Stati post-lesionali:-piccola perdita nella connettività-piccola perdita nella connettività

recupero spontaneorecupero spontaneo

-perdita maggiore-perdita maggiore

deficit funzionale permanentedeficit funzionale permanente(necessità di un approccio compensativo)(necessità di un approccio compensativo)

Page 70: Lezioni neurologia

Approccio Approccio compensativocompensativo vs. vs. restitutivorestitutivo(Robertson I.H. et al., (Robertson I.H. et al., Psychol BullPsychol Bull 1999; 125, 544-575) 1999; 125, 544-575)

Un terzo gruppo ha invece dei circuiti Un terzo gruppo ha invece dei circuiti lesionati “potenzialmente” ricostruibili, ma il lesionati “potenzialmente” ricostruibili, ma il recupero dipende dalla capacità del terapista recupero dipende dalla capacità del terapista di fornire di fornire input “top-down”input “top-down” e e “bottom-up”“bottom-up” finalizzati, mantenendo adeguati livelli di finalizzati, mantenendo adeguati livelli di arousal ed evitando l’attivazione di circuiti arousal ed evitando l’attivazione di circuiti competitivi che possano sopprimere l’attività competitivi che possano sopprimere l’attività nei circuiti target (cfr. modelli dei network nei circuiti target (cfr. modelli dei network neurali).neurali).

Sviluppo dei modelli connessionistici delle Sviluppo dei modelli connessionistici delle funzioni cognitivefunzioni cognitive

Page 71: Lezioni neurologia

I PRESUPPOSTI TEORICII PRESUPPOSTI TEORICI E’ stato dimostrato che una specifica terapia riabilitativa stimoli E’ stato dimostrato che una specifica terapia riabilitativa stimoli

l’espansione della rappresentazione nervosa colpita da una l’espansione della rappresentazione nervosa colpita da una lesione vascolare lesione vascolare

La più recente letteratura ribadisce il concetto di neuroplastiictà, La più recente letteratura ribadisce il concetto di neuroplastiictà, non solo osservabile in caso di lesioni verificatesi nelle fasi di non solo osservabile in caso di lesioni verificatesi nelle fasi di sviluppo cerebrale, ma anche in individui adulti, quindi con sviluppo cerebrale, ma anche in individui adulti, quindi con sviluppo completatosviluppo completato

Il modello di modularità dell’organizzazione cognitiva: è Il modello di modularità dell’organizzazione cognitiva: è possibile osservare una riorganizzazione strutturale, possibile osservare una riorganizzazione strutturale, accompagnata da mutamenti prestazionali nella corteccia accompagnata da mutamenti prestazionali nella corteccia sensoriale e motoriasensoriale e motoria

Il superamento della concezione di periodo critico come unico Il superamento della concezione di periodo critico come unico momento possibile per riorganizzare le mappe neuronalimomento possibile per riorganizzare le mappe neuronali

Page 72: Lezioni neurologia

Variabili neurobiologiche:Variabili neurobiologiche:Studio del potenziale plastico del sistema Studio del potenziale plastico del sistema

nervoso nervoso

Dalle concezioni classicheDalle concezioni classichepotere riorganizzazionale del SNC nullo o limitatopotere riorganizzazionale del SNC nullo o limitato

al di fuori di periodi critici,al di fuori di periodi critici,Es. sviluppo del substrato nervoso della visione binoculare Es. sviluppo del substrato nervoso della visione binoculare

nelle prime settimane di vitanelle prime settimane di vita

Ai modelli sperimentaliAi modelli sperimentaliDeprivazioni sensorialiDeprivazioni sensoriali

Apprendimento di particolari abilitàApprendimento di particolari abilitàPlasticità del cervello adulto in seguito a lesioni del SNCPlasticità del cervello adulto in seguito a lesioni del SNC

(riduzione/aumento delle informazioni(riduzione/aumento delle informazionidalla periferia ai centri nervosi)dalla periferia ai centri nervosi)

Page 73: Lezioni neurologia

Deprivazioni sensorialiDeprivazioni sensorialiPoichè il Poichè il sistema somatosensorialesistema somatosensoriale rappresenta rappresenta la periferia corporea secondo regole la periferia corporea secondo regole somatotopiche, la sezione/lesione di un somatotopiche, la sezione/lesione di un determinato nervo depriva in maniera selettiva determinato nervo depriva in maniera selettiva ed ordinata la sua rappresentazione centrale.ed ordinata la sua rappresentazione centrale.

Modifiche riorganizzazionali a diversi livelli Modifiche riorganizzazionali a diversi livelli del sistema nervosodel sistema nervoso

Responsività neuronale alla stimolazione Responsività neuronale alla stimolazione di di distretti cutanei mappati in aree corticali distretti cutanei mappati in aree corticali adiacenti a quelle deafferentate (es. Merzenich adiacenti a quelle deafferentate (es. Merzenich et al., 1984; Pons et al., 1991) e percezioni et al., 1984; Pons et al., 1991) e percezioni “fantasma”“fantasma”

Page 74: Lezioni neurologia

Apprendimento di particolari abilitàApprendimento di particolari abilità

L’apprendimento implica cambiamenti funzionali L’apprendimento implica cambiamenti funzionali e/o strutturali nel SN e, in assenza di specifiche e/o strutturali nel SN e, in assenza di specifiche patologie, può aver luogo a qualunque età.patologie, può aver luogo a qualunque età.

cfr.cfr. ampliamento delle aree di ampliamento delle aree di rappresentazione nervosa (corteccia rappresentazione nervosa (corteccia somatosensitiva, corteccia motoria primaria) somatosensitiva, corteccia motoria primaria) riguardanti elettivamente strutture coinvolte riguardanti elettivamente strutture coinvolte nell’apprendimento di un determinato nell’apprendimento di un determinato compitocompito

Page 75: Lezioni neurologia

Apprendimento di particolari abilitàApprendimento di particolari abilità reversibilità dei cambiamenti che supporta reversibilità dei cambiamenti che supporta

ulteriormente l’elevata dinamicità connessionale ulteriormente l’elevata dinamicità connessionale del cervello anche in età del cervello anche in età adultaadulta(es. espansione della rappresentazione nella (es. espansione della rappresentazione nella corteccia somatosensitiva delle mammelle nei corteccia somatosensitiva delle mammelle nei ratti durante l’allattamento)ratti durante l’allattamento)

Mutamenti dinamici delle rappresentazioni Mutamenti dinamici delle rappresentazioni cerebrali legate all’apprendimento di compiti cerebrali legate all’apprendimento di compiti specifici nell’uomo (studi PET, fMRI, specifici nell’uomo (studi PET, fMRI, stimolazione magnetica transcranica)stimolazione magnetica transcranica)es.: rappresentazione somatosensitiva delle dita es.: rappresentazione somatosensitiva delle dita della mano sinistra in suonatori di archi, lettori di della mano sinistra in suonatori di archi, lettori di BrailleBraille

Page 76: Lezioni neurologia

Apprendimento di particolari abilitàApprendimento di particolari abilità

L’allenamento e la corretta esecuzione di un L’allenamento e la corretta esecuzione di un determinato compito modificano il SN al fine di determinato compito modificano il SN al fine di ottimizzarlo, ma un ottimizzarlo, ma un esercizio strenuo ed esercizio strenuo ed improprio improprio induce cambiamenti neurali in senso induce cambiamenti neurali in senso disorganizzativo e, quindi, dannoso.disorganizzativo e, quindi, dannoso.

Cfr. patogenesi di alcune malattie professionali da Cfr. patogenesi di alcune malattie professionali da iperuso (es. crampo dello scrivano)iperuso (es. crampo dello scrivano)La mappatura delle aree della corteccia La mappatura delle aree della corteccia somatosensoriale dedicate alle singole dita della mano somatosensoriale dedicate alle singole dita della mano dopo induzione di distonia nelle scimmie (Byl et al., dopo induzione di distonia nelle scimmie (Byl et al., 1996) mostra una dedifferenziazione delle 1996) mostra una dedifferenziazione delle rappresentazioni.rappresentazioni.

Page 77: Lezioni neurologia

Plasticità del cervello adulto in seguito a Plasticità del cervello adulto in seguito a lesioni del SNClesioni del SNC

Studio delle possibilità riorganizzative del cervello leso.Studio delle possibilità riorganizzative del cervello leso.

Nell’animale:Nell’animale:

-Lesioni sperimentali della corteccia visiva del gatto -Lesioni sperimentali della corteccia visiva del gatto inducono un aumento di neurotrasmettitori eccitatori e un inducono un aumento di neurotrasmettitori eccitatori e un cambiamento di posizione e dimensione dei campi cambiamento di posizione e dimensione dei campi recettivi nelle aree perilesionali (Eysel, 1997)recettivi nelle aree perilesionali (Eysel, 1997)

-lesioni controllate di zone della corteccia motoria -lesioni controllate di zone della corteccia motoria coinvolte nella motricità fine della mano/trattamento coinvolte nella motricità fine della mano/trattamento specifico: recupero funzionale il cui substrato nervoso specifico: recupero funzionale il cui substrato nervoso sembra risiedere nei territori nervosi adiacenti a quello sembra risiedere nei territori nervosi adiacenti a quello danneggiato sperimentalmente (Nudo e coll., 1996)danneggiato sperimentalmente (Nudo e coll., 1996)

Page 78: Lezioni neurologia

Plasticità del cervello adulto in seguito a Plasticità del cervello adulto in seguito a lesioni del SNClesioni del SNC

Studio delle possibilità riorganizzative del cervello leso.Studio delle possibilità riorganizzative del cervello leso.

Nell’uomo:Nell’uomo:

-studi PET in pazienti con lesioni vascolari del braccio -studi PET in pazienti con lesioni vascolari del braccio posteriore della capsula interna: i campi motori associati posteriore della capsula interna: i campi motori associati a movimenti delle dita vengono allargati alla zona a movimenti delle dita vengono allargati alla zona abitualmente occupata dalla faccia (Chollet e Weiller, abitualmente occupata dalla faccia (Chollet e Weiller, 1994)1994)-la stimolazione magnetica transcranica evoca potenziali -la stimolazione magnetica transcranica evoca potenziali motori in aree dello scalpo più ampie dopo una terapia motori in aree dello scalpo più ampie dopo una terapia riabilitativa mirata (espansione della rappresentazione riabilitativa mirata (espansione della rappresentazione nervosa danneggiata da una lesione vascolare, Taub et nervosa danneggiata da una lesione vascolare, Taub et al., 1998)al., 1998)

Page 79: Lezioni neurologia

Plasticità del cervello adulto in seguito a Plasticità del cervello adulto in seguito a lesioni del SNClesioni del SNC

Un ampliamento delle superfici rappresentazionali non è Un ampliamento delle superfici rappresentazionali non è necessariamente espressione di miglioramento necessariamente espressione di miglioramento

funzionale.funzionale.

-massima espansione corticale in pazienti con arto -massima espansione corticale in pazienti con arto fantasma dolorosofantasma doloroso-studio PET su pazienti afasici non fluenti senza -studio PET su pazienti afasici non fluenti senza recupero spontaneo migliorati dopo un programma di recupero spontaneo migliorati dopo un programma di intonazione melodica (Belin et al., 1996)intonazione melodica (Belin et al., 1996)(ascolto e ripetizione di parole con modalità standard: (ascolto e ripetizione di parole con modalità standard: attivazione di zone dell’emisfero destro omologhe; attivazione di zone dell’emisfero destro omologhe; secondo le regole della terapia di intonazione melodica: secondo le regole della terapia di intonazione melodica: attivazione dell’area di Broca e della corteccia attivazione dell’area di Broca e della corteccia prefrontale sinistra e deattivazione dell’omologo destro)prefrontale sinistra e deattivazione dell’omologo destro)

Page 80: Lezioni neurologia

Meccanismi di recuperoMeccanismi di recupero

Tassonomia delle principali forme di Tassonomia delle principali forme di neuroplasticitàneuroplasticità

Espansione delle mappe Espansione delle mappe rappresentazionalirappresentazionali

Riassegnazione cross-modaleRiassegnazione cross-modalees.: attività nella corteccia visiva durante il es.: attività nella corteccia visiva durante il compito di lettura tattile in Braille in individui compito di lettura tattile in Braille in individui ciechi dalla nascitaciechi dalla nascita

Page 81: Lezioni neurologia

Tassonomia delle principali forme di Tassonomia delle principali forme di neuroplasticitàneuroplasticità

Adattamento di aree omologhe a quelle Adattamento di aree omologhe a quelle leselesees.: recupero del linguaggio da attivazione di aree es.: recupero del linguaggio da attivazione di aree perilesionaliperilesionali

Compenso mascheratoCompenso mascheratoUn sistema cognitivo intatto prende in carico le funzioni Un sistema cognitivo intatto prende in carico le funzioni di un sistema leso riducendo la gravità del deficit, come di un sistema leso riducendo la gravità del deficit, come ad es. nella messa in atto di strategie verbali per ad es. nella messa in atto di strategie verbali per compensare alterazioni delle funzioni spaziali.compensare alterazioni delle funzioni spaziali.