Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 - 00143 Roma
IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5 ANNO 3 - N° 33 08 settembre 2011 1€
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Ulivieri prima si incatena poi denuncia Tavecchio per il bene degli allenatori dice lui. La verità è che lo fa solo per i soldi in meno che entrerebbero nelle casse dell’Assoinutilità che svanì nel nulla di fronte alle nostre denunce verso gli allenatori senza patentino
ULIVIERI:
2 NUMERO 33 - 08 settembre 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Reg. del Tribunale di Roma n° 1/2009
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Hanno collaborato Mauro Gasperini, Guido Del Re, Gino Tapinassi
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40000 possessori di tesserino. 15000 iscrit-
ti. I conti non tornano nell’Associazione
Italiana Allenatori. E il novello Pannella Ren-
zo Ulivieri, che si è incatenato per difendere
i denari provenienti dalle iscrizioni alla sua
Assoinutilità, dichiara guerra alla Lega Nazi-
onale Dilettanti che vuole togliere l’obbligo
di patentino per i tecnici di Prima, Seconda
Categoria e campionati Juniores. Apriti cielo,
da Firenze, sede dell’AIAC, hanno preso la
calcolatrice e hanno visto che una bella fet-
ta di torta proveniente da quei tecnici di cui
non si sono mai e poi mai interessati veniva
loro tolta. Non lasciatevi incantare dalle ca-
tene di Ulivieri, a lui non gli importa un fico
secco degli allenatori dilettanti, e questo non
lo diciamo noi ma i tecnici che da due anni
rispondono alla nostra inchiesta sull’AIAC. Al-
cuni di loro affermarono che l’Associazione si
vende i posti per i corsi. Altri si dissero con-
trari alla presidenza Ulivieri e alle regole per
partecipare ai corsi di 2^ Categoria. Inoltre
noi nel lontano 2009 contattammo la sede
dell’AIAC a Firenze per metterli al corrente
che nei settori giovanili andavano in panchina
allenatori sprovvisti di patentino. Producem-
mo loro dati inconfutabili, prove inappellabili
delle nostre denunce, tanto che contattam-
mo anche il referente del Lazio Marchesi che
cincischiò, qualche scusa, e così come per
magia l’immobilismo dell’AIAC si trasformò
in latitanza. Ora l’Ulivieri incatenato grida
allo scandalo, denuncia la Lega Dilettanti e
parla di norme “ad Tavecchium” usando un
latinorum degno di Don Abbondio, ma quan-
do i suoi iscritti e alcuni falsi allenatori anda-
vano in panchina l’ex squalificato per il cal-
cioscommesse ha semplicemente fatto finta
di nulla. Ma come disse l’avvocato Salvatore
Colonna sulle nostre pagine il 17 dicembre
del 2009: “Ulivieri ha memoria di chi era Ul-
ivieri?”. Due numeri fa avevamo scritto che:
“Per far risparmiare allo Stato milioni di Euro
sarebbe opportuno attuare una seria revi-
sione dell’albo delle società dilettantistiche,
visto che lo Stato finanzia lo sport dilettatisti-
co attraverso il bonus fiscale ma questa cifra
sembrerebbe, in alcuni casi, sia prosiugata
da numerose società che in realtà sono solo
pure e semplici partite IVA”. Siamo stati facili
profeti visto che la guardia di finanza ha mes-
so in atto l’operazione “Sponsormania”, con-
dotta dalla Tenenza di Arzignano, che dopo
due anni di indagini ha portato alla luce una
maxi evasione di circa 50 milioni di Euro, per-
petrata attraverso fatturazioni fase attestanti
sponsorizzazioni sportive e stipendi in nero
pagati a calciatori di società di Calcio a 5.
Ma non è finita qua, visto che il comandante
della tenenza di Arzignano Angelo Aloi ha af-
fermato che : “Questo sistema è più diffuso
di quanto si possa credere”. Per questo mo-
tivo chiediamo una seria revisione degli albi
delle società dilettantistiche. Per chiudere, ci
stiamo muovendo per sapere che fine abbia
fatto l’inchiesta di Premiopoli, perchè anche
in questo caso sembrerebbe che la FIGC stia
cercando di far passare tutto sot-
totraccia.
Ulivieri e la guerra “solo per soldi” alla LND. Dov’era l’Assoinutilità quando denunciammo allenatori senza patentino che sedevano regolarmente in panchina? L’inchiesta
“Sponsormania” e la nostra richiesta di una revisione dell’albo delle società dilettantistiche
T C A STattica
LEGENDA
Curiosità Approfondi-mento
Statistica
ADERENTE A:
di Massimiliano [email protected]
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Riparte la A e migliaia di appassionati pos-
sono tornare ad una delle loro abitudini
preferite: “partita, birra e giocatina”! Ma
il pronostico non è cosa da improvvisare:
va studiato, intuito, condiviso con gli amici,
modificato. Ed è proprio questo che faremo a
“Scommetti con Noi”, ogni venerdi alle 19.30
su Professione Calcio, sui canali Sky 820 e
940: proveremo a guidarvi tra i tantissimi ap-
puntamenti di calcio italiano e internazion-
ale, senza disdegnare qualche sortita verso
altri sport come basket e motori, sempre alla
ricerca della giocata migliore! E per tutti gli
ascoltatori la possibilità di vincere ogni setti-
mana fantastici premi col nostro concorso a
pronostici! Guardando al programma della
prima giornata c’è da sbizzarrirsi. L’antipasto
è di quelli pesanti: Milan-Lazio, ovvero i cam-
pioni d’Italia contro una delle squadre più
ambiziose della stagione. Favori del pronos-
tico tutti per i rossoneri, ma Klose – Cissè,
pezzi pregiati del mercato capitolino, prom-
ettono una partenza col botto. Alle 12.30 fa
caldo, ma si preannuncia addirittura bollente
il clima di Torino, dove la Juve domenica in-
augura ufficialmente il nuovo stadio col Par-
ma: il segno 1 è d’obbligo per tifosi e scom-
mettitori. Se le amichevoli d’estate fanno
testo, allora rischia grosso il Chievo in casa
col pimpante Novara: doppia chance X2 a
1.83. Lo sfrontato Lecce di Di Francesco sfida
un’Udinese in forma Champions: il goal, ov-
vero almeno una rete per parte, pare scon-
tato. All’Olimpico la nuova Roma americana
ospita il Cagliari: chissà se Luis Enrique sa
della brutta tradizione dei romani coi sardi?
Chiude la giornata Palermo-Inter: nerazzurri
al raddoppio, forse un’occasione contro un
Palermo snaturato dallo sciagurato mercato
estivo. E buttando l’occhio fuori dalla mas-
sima serie c’è da sbizzarrirsi: Empoli-Samp,
Valencia-Atletico Madrid, Wolfsburg-Schalke,
ecc. Ci divertiremo con un unico
obiettivo: VINCERE!
SCOMMETTI CON NOI...A cura di Cristiano Cinotti
Eliminato (col solito accordo all’italiana,
ovvero rimandare per decidere con cal-
ma) il pericolo del secondo vergognoso sci-
opero, si torna finalmente a giocare. E a mer-
cato terminato (ma già si pensa a quello di
gennaio) possiamo tirare le prime somme. La
prima riguarda come ovvio, la solita Inter che
una ne fa e cento ne combina. Certo la ques-
tione Calciopoli e la crisi della Saras devono
aver mandato fuori di testa il petroliere. I suoi
collaboratori hanno tesserato col suo placet
Diego Forlan senza sapere che non poteva
giocare in Champion’s perché già impiegato
dall’Atletico Madrid. E lo hanno messo rego-
larmente in lista Uefa. Ma è stato depennato,
ed il bello è che non potrà nemmeno essere
sostituito con altro nominativo (così dicono le
regole) ed i nerazzurri avranno una lista di 24
anziché di 25 giocatori. La seconda riguarda il
depennamento dalla lista, da parte del Milan,
dell’icona Inzaghi. Niente da dire sulla scelta,
visto gli acciacchi del 38enne ex mago del
goal, però è stata fatta un’offesa all’uomo, che
aveva rinnovato coi rossoneri proprio in vista
Champion’s. La terza riguarda ovviamente la
“querelle” Roma, dopo la conferenza “anti-
Totti” di Walter Sabatini. Ormai è chiaro che
la nuova dirigenza vuol far fuori ogni residuo
del passato, vedi la cacciata di vari dirigenti
e la messa in un angolo dello storico Conti.
E non potendo licenziare Totti, lo punzecchi-
ano sistematicamente ogni giorno, sperando
che questi prenda il cappello e se ne vada in
America. Ma i problemi sono molteplici per-
ché anche De Rossi nicchia a rinnovare e se
non lo facesse a giugno sarebbe un boccone
prelibato per molte società. Auguri. Termino
con la Juve. Il mister si dice ConteNTO della
campagna acquisti. Meno lo sono i dirigenti
che non sono riusciti a piazzare Amauri e non
solo. Costui ha rifiutato ogni possibile desti-
nazione, e per tutta risposta ora si allena da
solo. Quando Marotta dice che le società
sono prigioniere di certi giocatori,
dice il vero. Ai posteri...
Eliminato il pericolo del secondo sciopero con il classico accordo all’italiana...
Mauro Gasperini
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La Santa Alleanza spaventa lo zar “Solo una mente contorta come quella del Presidente Abete, poteva
scegliere per educare, colui che aveva in passato violato “la sacra norma” della lealtà sportiva. “Forse ne sa più degli altri”, avrà pensato il prode
presidente Federale! Ma non finisce qui. Il nostro uomo dirige la scuola federale
degli allenatori ed è magna pars per l’ottenimento di tale brevetto”
La Santa Alleanza dei Presidenti di Lega ha
spaventato a morte l’ultimo zar, alias Giancar-
lo Abete ed il suo fido Rasputin, alias Antonello
Valentini, procurando loro incubi notturni sulla
reale possibilità che ben presto “l’armata rossa”
raggiunga il Palazzo di inverno e ponga fine alla
presidenza fantoccia abetiana. Ma stranamente
e casualmente ogni qualvolta Abete si sente alle
corde, parte sulla stampa, o su internet o a mezzo
interrogazioni parlamentari un attacco al suo più
probabile successore, il suo vicario e Presidente
della Lnd, Carlo Tavecchio. Questa volta “il soccor-
so di Pisa” è toccato al prode Ulivieri, capo di una
delle due componenti rimaste fedeli all’attuale
presidente federale. “Carneade, chi era costui?”
avrebbe scritto un poeta, molti ma molti anni fa...
Si tratta di un allenatore che tempo addietro è sta-
to squalificato per il calcio scommesse e che per
ironia della sorte è diventato presidente degli Al-
lenatori, non si sa se in un’elezione universale o fra
pochi amici al bar. Come accade per il Parlamento
della Repubblica si scelgono sempre i migliori!
Ma la storia non finisce qui, grazie alla debolezza
del presidente Abete, questo signore è diventato
presidente degli educatori e direttore dei corsi
di allenatore a Coverciano. Solo una mente con-
torta come quella del Presidente Abete, poteva
scegliere per educare, colui che aveva in passato
violato “la sacra norma” della lealtà sportiva.
“Forse ne sa più degli altri”, avrà pensato il prode
presidente Federale! Ma non finisce qui. Il nostro
uomo dirige la scuola federale degli allenatori ed
è magna pars per l’ottenimento di tale brevetto.
A noi che siamo di campagna, in tutta questa sto-
ria appare un enorme conflitto di interesse senza
sapere se per questa attività, lo stesso prende un
compenso. Pensate, il Signor Ulivieri è allo stesso
tempo uno è trino, presidente degli allenatori,
Consigliere federale per tale categoria e Direttore
dei corsi per aspiranti allenatori. Che bello, il con-
trollore ed il controllato sono la stessa persona,
basta cambiarsi la giacca ed il cappello. Ma cosa
dire di queste faccende? Nella presidenza Abete
siamo stati abituati a vederne di tutto e di ogni
tipo ed ormai non ci stupiamo più di nulla, ma
come abbiamo sempre detto e ripetiamo ogni
volta, la colpa non è la sua ma di chi ancora non
l’ha mandato elegantemente a casa o per dirlo
alla fiorentina: “a farsi benedire dai
frati dell’Incontro!”.
di Gino Tapinassi
Tapinassi (Foto Archivio)
Ulivieri incatenato Foto Archivio)
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La terza giornata del campionato cadetto of-
fre alcune conferme importanti, almeno per
questa prima parte di stagione: Brescia, Padova e
Torino. Se per la formazione di Dal Canto e quella
di Ventura si tratta di un primato in classifica “an-
nunciato” visti gli organici a disposizione (soprat-
tutto l’attacco dei patavini è di primissimo ordine),
per quanto riguarda le Rondinelle di mister Beppe
Scienza i sette punti messi in cascina sono una
piacevole sorpresa. Sia per la giovane età media
della squadra (l’attacco formato da Juan Antonio,
imprendibile nella vittoria sull’Empoli, Feczesin e
Jonathas è dal futuro assicurato), sia per il gioco
che mette in pratica. Per lo spettacolo, ci auguri-
amo che questa formazione riesca a mantenere
duro fino alla fine, in fondo l’outsider di turno c’è
sempre. Fa clamore il 6-0 col quale la Samp as-
falta letteralmente il malcapitato Gubbio, la cui
dirigenza ha già messo sotto esame il povero mis-
ter Pecchia. Bertani e Pozzi fanno il bello e cattivo
tempo nella fragile e burrosa retroguardia eugu-
bina. Fa altrettanto stupore il rovescio interno
del Bari per mano dell’Albinoleffe, che strappa i 3
punti al San Nicola all’ultimo respiro nonostante
l’inferiorità numerica. Altra sorpresa all’Ardenza:
la matricola Nocerina fa la partita perfetta (come
ha dichiarato l’istrionico tecnico dei molossi Au-
teri) e batte 2-0 il Livorno di un Novellino infuriato
per un rigore non concesso quando la partita era
ancora in bilico. Troppo poco per gli amaranto,
surclassati sul piano dell’intensità dai rossoneri
campani. Altre polemiche al Braglia di Modena
dove i padroni di casa battono il Pescara di Ze-
man, ridotto in nove per i rossi ad Anania e Ver-
ratti. Zeman protesta anche per un rigore negato,
ma pregi e difetti della sua formazione sono già
chiari. E sono sempre gli stessi. Ancora un gol per
Immobile e primo sigillo per Insigne, migliore in
campo. Reggina e Grosseto non si fanno male, il
Verona vince di rigore con Ferrari, il Crotone con
un super Bindi tiene inviolata la propria porta
con la Juve Stabia.
La Samp chiude il set, Toro in testa
Classifica P G V N S GF GS
Padova 7 3 2 1 0 7 3Brescia 7 3 2 1 0 5 2Torino 7 3 2 1 0 5 2
Sassuolo 6 3 2 0 1 4 2Pescara 6 3 2 0 1 7 6Verona 6 3 2 0 1 4 3
Sampdoria 5 3 1 2 0 8 2Grosseto 5 3 1 2 0 5 3Reggina 4 3 1 1 1 5 3
Albinoleffe 4 3 1 1 1 6 6Bari 4 3 1 1 1 3 3
Nocerina 4 3 1 1 1 4 4Livorno 4 3 1 1 1 2 3
Cittadella 4 3 1 1 1 4 6Empoli 3 3 1 0 2 5 6
Modena 3 3 1 0 2 4 7Varese 2 3 0 2 1 0 2
Crotone -1 1 3 0 2 1 1 2Vicenza 1 3 0 2 1 1 4
Juve Stabia -1 0 3 0 1 2 2 4Gubbio 0 3 0 0 3 2 11Ascoli-7 -3 3 1 1 1 5 5
3° Giornata 4/09/2011Ascoli-Vicenza 1-1Bari-Albinoleffe 2-3Brescia-Empoli 2-1Cittadella-Padova 1-4Crotone-Juve Stabia 0-0Livorno-Nocerina 0-2Modena-Pescara 3-2Reggina-Grosseto 1-1Sampdoria-Gubbio 6-0Torino-Varese 2-0Verona-Sassuolo 1-0
MARCATORI
4 Gol: Immobile (Pescara, 1r)
3 Gol: Tavano (Empoli)
Bertani (Sampdoria, 1r)
2 Gol: 17 giocatori
4° Giornata 10/09/2011Albinoleffe-ModenaEmpoli-SampdoriaGrosseto-VeronaGubbio-Reggina
Juve Stabia-BresciaNocerina-Ascoli
Padova-BariPescara-Crotone
Sassuolo-CittadellaVarese-LivornoVicenza-Torino
di Flavio Grisoli [email protected] Allenatore: Alessandro Dal Canto (Padova)
Bindi(Crotone)
De Liguori(Nocerina)
Maietta(Verona)
Scalise(Nocerina)
Cocco(Albinoleffe)
Palombo(Sampdoria)
Bertani(Sampdoria)
Carini(Modena)
Zambelli(Brescia)
Sgrigna(Torino)
Immobile(Pescara)
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Il suo Bari è uscito sconfitto al San Nicola per mano
dell’Albinoleffe in una partita dall’andamento
molto particolare. Dopo un primo tempo chiuso
in vantaggio grazie ad un guizzo di De Paula e in
generale giocato meglio rispetto ai bergamaschi di
mister Fortunato, i biancorossi guidati da Vincenzo
Torrente sono crollati nella ripresa dopo che l’arbitro
Palazzino di Ciampino ha decretato un rigore per i
lombardi realizzato poi da Cocco. «Le cose per un
tempo sono andate bene - ammette Torrente - poi
ci abbiamo messo del nostro nella ripresa. Abbiamo
perso gli equilibri dopo il rigore subìto, ci siamo al-
lungati e loro hanno approfittato degli spazi che gli
abbiamo lasciato. Abbiamo perso più per demeriti
nostri, ci siamo disuniti sull’1-1». Un rigore contro
fischiato, e due situazioni molto più che dubbie in
area azzurra che invece non sono state sanzionate:
«Posso dire che l’arbitro non era in grandissima gior-
nata, sia nel rigore dato a loro che sul fallo subìto
da Forestieri che non ha fischiato. Poi - continua
il tecnico ex Gubbio - c’era anche un fallo di mano
nell’area dell’Albinoleffe che poteva essere sanzi-
onato. In generale molte indecisioni, però - e qui il
tecnico mostra tutto il suo carattere - ciò non toglie
che non abbiamo giustificazioni per come abbiamo
perso. Ci deve servire da lezione, perché in Serie
bwin non ci sono partite facili, e non è una frase
fatta. Oltretutto - prosegue Torrente, ex difensore
e capitano del Genoa - chi gioca contro le squadre
più blasonate, come noi o la Samp, il Torino o il Pa-
dova, ci mette qualcosa in più, e se non ti esprimi
al 100% vai a perdere, come è successo a noi do-
menica. Noi dobbiamo ancora ambientarci, perché
abbiamo cambiato tanto in sede di calciomercato e
diversi elementi sono arrivati all’ultimo momento, e
quindi non hanno fatto la preparazione con il resto
della rosa». Sono passate tre partite di campionato:
si vedono già i reali valori in campo? «No, è ancora
presto, però sicuramente Sampdoria, Torino e Pa-
dova hanno qualcosa in più soprattutto nel reparto
offensivo. Vedere queste squadre che si permettono
il lusso di tenere in panchina Bianchi, Piovaccari e
Cacia fa un certo effetto». Il Bari, reduce da una ret-
rocessione amara e inopinata dalla Serie A, dove e
come si può inserire? «Noi ci vogliamo inserire di-
etro queste squadre qui, per noi sarebbe un grande
successo se riuscissimo a raggiungere i play-off. La
lotta in quella zona di classifica è dura, perché ci sono
Brescia, Livorno e Pescara che come organico forse
hanno qualcosina in più. Però noi abbiamo
l’obbligo di provarci, perché siamo il Bari». Il
tecnico che la scorsa stagione ha portato ad
una storica e quanto mai inattesa promozi-
one il Gubbio ha messo il Pescara di Zeman
tra le squadre di testa: in queste prime us-
cite si sono visti tutti i pregi e i difetti delle
squadre del boemo: «Eh, ma lo sappiamo
che Zeman è così, però è uno che secondo
me è un lusso enorme per la categoria. Lui
è da Serie A. Lo conosciamo, non si accon-
tenta mai, però nelle prime gare li ho visti
giocare un po’ bassi e mi sono stupito per
questo. Infatti poi il mister si è lamentato per
la prestazione dei ragazzi nonostante aves-
sero vinto». Un commento sul Gubbio, che
sta attraversando un periodo molto nega-
tivo - si parla già di un esonero per mister
Fabio Pecchia - e sembra essere la vittima
sacrificale di questa cadetteria, un po’ come fu il
Portogruaro la scorsa stagione: «Spero si riprenda-
no, per il legame e l’affetto che provo per la città e
per la società. Hanno cambiato molto, hanno mes-
so su una rosa molto giovane e si devono adattare
alla categoria, perché dalla Lega Pro alla Serie bwin è
tutta un’altra cosa. Non è facile. Per quanto riguarda
le altre neopromosse, la Nocerina ha un collettivo
rodato e molto competitivo, era da B già lo scorso
anno. Secondo me possono essere la rivelazione.
Anche il Verona è una buona squadra, e Mandorlini
un tecnico preparato. Fare pronostici adesso però è
prematuro - conclude Torrente - perché il campio-
nato è lunghissimo e molto equilibra-
to. Può succedere di tutto».
Mister Torrente (Foto Archivio)
Torrente, Bari: “Sconfitti ma non battuti”di Flavio Grisoli
Le favorite partono a rilento, come ogni mo-
tore diesel hanno bisogno di un po’ più di
tempo per ingranare la marcia giusta. Così per
il Girone A il Benevento fatica in casa del Foggia
e vince per un’autorete in rimonta, mentre nel
secondo girone lo Spezia di Gustinetti, ribattez-
zata “la corazzata” per i grandi nomi di cui si è
appropriata nel corso di questo calciomercato,
delude le aspettative e resta a secco di reti, tra
l’altro è l’unico 0 a 0 dei due raggruppamenti,
che hanno regalato parecchi gol.
(Sara Sbaffi)
1^ DivisioneLe favorite col motore diesel I A DIVISIONE - Girone A
2 A DIVISIONE - Girone A
I A DIVISIONE - Girone B
CLASSIFICA
Carpi 3
Sorrento 3
Avellino 3
Ternana 3
Pavia 1
Pisa 1
Spal 1
Como 0
Lumezzane 0
Pro Vercelli 0
Foggia 0
Foligno 0
Monza 0
Tritium 0
Reggiana -2 -1
Taranto -1 -1
Viareggio -1 -1
Benevento -6 -3
CLASSIFICA
Rimini 3
Santarcangelo 3
Alessandria 3
Bellaria Igea 3
Casale 3
Savona 3
Borgo a Buggiano 1
Cuneo 1
Giacomense 1
Lecco 1
Mantova 1
Poggibonsi 1
Treviso 1
Valenzana 1
Montichiari 0
Renate 0
San Marino 0
Virtus Entella 0
Sambonifacese 0
Pro Patria -1 -1
CLASSIFICA
Trapani 3
Barletta 3
Lanciano 3
Pergocrema 3
Triestina 3
Latina 1
Siracusa 1
Andria 1
Spezia 1
Carrarese 0
Alto Adige 0
Prato 0
Bassano 0
Feralpisalò 0
Frosinone 0
Portogruaro 0
Piacenza -4 -1
Cremonese -6 -6
2° Giornata 11/09/2011Benevento - Lumezzane
Foligno - ComoPisa - Avellino
Pro Vercelli - FoggiaReggiana - MonzaSorrento - PaviaTaranto - Spal
Tritium - TernanaViareggio - Carpi
2° Giornata 11/08/2011Borgo a Buggian - Rimini
Giacomense - CuneoMontichiari - Poggibonsi
Renate - Pro PatriaSambonifacese - CasaleSan Marino - Mantova
Santarcangelo - AlessandriaTreviso - Savona
Valenzana - Bellaria IgeaVirtus Entella - Lecco
2° Giornata 11/08/2011Andria - Cremonese
Carrarese - LatinaFeralpisalo’ - Sudtirol
Frosinone - SpeziaPergocrema - Bassano
Piacenza - TrapaniPrato - Barletta
Siracusa - PortogruaroVirtus Lanciano - Triestina
MARCATORI
2 Gol: Ginestra (Sorrento, 1r)
1 Gol: 12 giocatori
MARCATORI
3 Gol: Taddei (Casale
2 Gol: Del Sante (Mantova)
1 Gol: 26 giocatori
MARCATORI
1 Gol: 12 calciatori
1° Giornata 4/09/2011Avellino-Foligno 2-0Carpi-Tritium 4-0Como-Pro Vercelli sosFoggia-Benevento 1-2Lumezzane-Taranto sosMonza-Sorrento 0-3Pavia-Reggiana 1-1Spal-Pisa 1-1Ternana-Viareggio 1-0
1° Giornata 04/08/2011Alessandria-Renate 2-1Bellaria-V.Entella 2-1Casale-San Marino 4-3Cuneo-Borgo a Buggiano 1-1 Lecco-Valenzana 0-0Mantova-Giacomense 3-3 Poggibonsi-Treviso 2-2Pro Patria-Santarcangelo 0-3 Rimini-Samb 3-0Savona-Montichiari 1-0
1° Giornata 04/08/2011Alto Adige-Piacenza 1-2Barletta-Frosinone 1-0Bassano-Lanciano 0-1Cremonese-Carrarese sosLatina-Siracusa 1-1Portogruaro-Pergocrema 0-1Spezia-Andria 0-0Trapani-Prato 2-1 Triestina-Feralpisalò 1-0
1111w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 33 - 08 settembre 2011
In Seconda Divisione la prima giornata ha
visto le certezze sulla carta disattendere le
aspettative, mentre le neopromosse hanno
mostrato i denti alle avversarie. Per il Girone
A Rimini e Santarcangelo hanno trionfato en-
trambe con un rotondo tre a zero ai danni ri-
spettivamente di Sambonifacese e Pro Patria.
Il raggruppamento B invece ha visto trionfare
due squadre a sorpresa: il Giulianova e l’Aver-
sa Normanna. Il campionato promette faville e
chissà che da una piccola scintilla non nasca un
grande fuoco. (Fabiola Rieti)
2^ Divisione Aspettando il Big Bang
2 A DIVISIONE - Girone BCLASSIFICA
Gavorrano 3
Paganese 3
A.Normanna 3
Chieti 3
Giulianova 3
Vigor Lamezia 3
Arzanese 1
Fondi 1
Neapolis 1
Vibonese 1
Campobasso 1
Catanzaro 1
L’Aquila 1
Melfi 1
Isola Liri 0
Perugia 0
Aprilia 0
Fano 0
Milazzo 0
Ebolitana 0
Celano 0
2° Giornata 11/08/2011Arzanese - Gavorrano
Campobasso - GiulianovaCatanzaro - Neapolis
Celano - Vigor LameziaEbolitana - L’Aquila
Fano - MelfiIsola Liri - Aversa Normanna
Milazzo - PaganesePerugia - Chieti
Vibonese - FondiRiposa Aprilia
MARCATORI
3 Gol: Fioretti (1 rig.Gavorrano)
2 Gol: Bernasconi (Fondi)
1 Gol: 15 giocatori
1° Giornata 04/08/2011Chieti-Milazzo 2-1Fondi-Arzanese 2-2Gavorrano-Ebolitana 3-1Giulianova-Aprilia 1-0 L’Aquila-C-Basso 0-0Melfi-Catanzaro 0-0 Neapolis-Vibonese 2-2A.Normanna-Perugia 2-1 Paganese-Celano 2-0V.Lamezia-Fano 1-0
Ha riposato Isola Liri
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Ernestino Ramella è motivato e pronto ad alzare il sipario su questa Prima
Divisione. Il calciomercato si è concluso col botto per il Como e sono
arrivati ben cinque giocatori, l’attaccante Francesco Ripa dalla Nocerina,
l’esterno Emanuele Bardelloni dal Brescia, i centrocampisti Leonardo Vicente
dal Padova e Luca Lulli dal Pescara: «Con loro ora siamo a posto. Giusto nella
fascia sinistra non abbiamo
un sinistro naturale ma non è
un grosso problema, il calcio è
bello anche per questo: scoprire
nuovi ruoli». Inoltre è arrivato in
riva al lago anche Nicola Ciotola
in prestito dal Verona con diritto
di riscatto. In ripresa dopo una
sfortunata stagione alla Juve Stabia con un ginocchio malandato si è operato
a fine stagione ed ora è carico per divenire il fulcro dell’attacco lombardo.
Quello che sta per iniziare non sarà un girone semplice e il tecnico dei lariani
ne è consapevole: «Sulla carta per tutto quello che hanno speso è favorito il
Benevento, hanno fatto una campagna acquisti incredibile. Anche il Carpi è
in pole position per la vetta della classifica, ora ha acquisito anche Umberto
Eusepi dal Varese. Le altre squadre partono alla pari, tutte possono essere le
possibili outsider. Noi insieme al Monza siamo stati ripescati e siamo un po’
indietro con la preparazione, con questi cinque nuovi arrivi abbiamo dovuto
rifare tutto a livello tattico. È una stagione dove possono vincere tutti. Ci sono
squadre blasonate, come Foggia, Avellino, Viareggio, ed è sempre difficile
giocare su quei campi – infine l’augurio del mister - spero che riusciremo ad
adattarci e di arrivare velocemente alla salvezza».
Como, Ramella: “Non c’è una regina. Noi dobbiamo lavorare sodo”
Il Monza, insieme al Como, è la
squadra ripescata in Prima Di-
visione. I brianzoli avevano alles-
tito una squadra per affrontare la
categoria inferiore ma ai primi di
agosto, grazie alla retrocessione
dell’Alessandria, ha riacciuffato la
categoria e nelle ultime fasi del cal-
ciomercato ha cercato di migliora-
re il più possibile l’organico. Il tecni-
co Gianfranco Motta è soddisfatto
della rosa a sua disposizione: «Va
bene così, in questo momento
queste sono le possibilità della
società che comunque ha fatto
dei sacrifici importanti. Abbiamo
parecchi giovani, alcuni sono da
scoprire, questa è la nostra mis-
sione, riuscire a farli esplodere».
La favorita del Girone A secondo il
mister biancorosso è proprio la pri-
ma avversaria che si sono trovati
di fronte il 4 settembre: «Il Sorren-
to sulla carta è la più forte, era una
grande squadra già lo scorso anno
poi si è presa metà dell’Alessandria
e il loro allenatore Maurizio Sarri è
molto preparato». L’obiettivo del
Monza è lo stesso più volte auspi-
cato dal presidente della Lega Pro
Mario Macalli: «Largo ai giovani. I
nostri propositi sono dare spazio
agli under e vivere sulle nuove leve
- continua Gianfranco Motta - ma
a questo bisogna unire il risultato
altrimenti il nostro progetto non
sarebbe comple-
to».
È passato dal campo, nel ruolo
di difensore, alla panchina del
Lumezzane solo da due anni ma
Davide Nicola può ritenersi sod-
disfatto dei risultati ottenuti finora:
«Quest’anno abbiamo cambiato
molto e sono pronto per un’altra sfida
avvincente. Voglio un calcio fatto di
idee, estetica e concretezza». Il tec-
nico commenta il calciomercato dei
rossoblu: «Abbiamo fatto un mer-
cato adeguato ai parametri della
società, cambiando dieci, dodici gi-
ocatori come ogni anno. Perché pun-
tiamo molto sui giovani. Comunque
sono stati centrati tutti gli obiettivi,
manca qualcosina ma vedremo più
avanti cosa si può fare». Il Girone A
è parecchio impegnativo e Nicola sa
quale squadra temere di più: «Ci sono
otto o nove compagini che per forza,
qualità e trascorsi sono le favoriti per
la vittoria. Benevento, Taranto, Sor-
rento, Avellino, Foggia, Reggiana
sono tutte ben attrezzate». Il mister
non si sbilancia sugli obiettivi stagion-
ali che si determineranno in corso
d’opera: «Non pensiamo ad un obiet-
tivo specifico, bisogna trovare una gi-
usta dimensione tra qualità e realtà.
Vogliamo ottenere il massimo, poi
vedremo strada facendo
dove si può arrivare».
Monza, Motta: “Rispecchiamo la mission della Lega Pro” Nicola, Lumezzane: “Cerchiamo la giusta dimensione”
(Foto Archivio)
Servizi di Sara [email protected]
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Si è alzato il sipario sul Girone A della Prima
Divisione e ad andare in scena sono anche
le stranezze e le curiosità delle squadre che com-
pongono la categoria: con baci, parassiti e carto-
ni animati come attori protagonisti. Andiamoli a
scoprire.
LUMEZZANE
Il tecnico Davide Nicola è famoso per
un episodio accaduto quando ancora non aveva
appeso gli scarpini al chiodo. Difensore nelle fila
del Genoa, è stato il precursore del bacio a bor-
do campo reso famoso da Iker Casillas, portiere
della Spagna campione del mondo, nella finale
dei mondiali in Sudafrica. Nicola infatti, nell’an-
ticipo della 32° giornata di Serie B (stagione
2000/2001) contro un’Atalanta lanciata verso la
massima serie, ha entusiasmato il Marassi pri-
ma segnando un gol e poi festeggiando in modo
insolito: dopo la rete è corso verso la panchina
dove sedevano i poliziotti del servizio d’ordine
e si è lanciato verso una poliziotta bionda per
abbracciarla e baciarla. Una scena ripresa dal-
le tv nazionali e rimandata in onda varie volte.
Il mister, che all’epoca aveva 27 anni, spiegò poi
il legame d’amicizia con la ragazza che prima
dell’incontro gli aveva predetto che avrebbe se-
gnato. Ma nell’enfasi del momento (si trattava
della sua prima rete col Grifone), Nicola non si
accorse di aver baciato la ragazza sbagliata. A
fine gara si scusò pubblicamente tra le risate dei
suoi compagni di squadra. Al Corriere della Sera
l’attuale tecnico del Lumezzane dichiarò: «Se a
bordo campo ci fosse stato il papa avrei baciato
anche lui».
COMO
Non è da sottovalutare il problema che è da
parecchio tempo affligge il campo di gioco del
“Sinigallia”. Un parassita infesta il manto erboso
del campo: il grillotalpa. Scavando dei cunicoli
nel sottosuolo e cibandosi delle radici dell’erba,
rende il terreno irregolare e pericoloso in caso di
pioggia. Sarà per questo che la prima partita di
campionato è stata sospesa per le cattive condi-
zioni climatiche? A metà agosto erano stati cat-
turati circa 1600 esemplari di insetti e altrettanti
nelle settimane precedenti.
SORRENTO
La tifoseria sorrentina è famosa per le for-
ti rivalità con le altre squadre campane, in
particolare con la Juve Stabia. Il derby contro
la vicina Castellammare è molto sentito, tanto
che nella stagione 2007/2008 la prefettura vietò
la trasferta in costiera per i tifosi stabiesi, men-
tre nella stagione successiva le porte dello sta-
dio furono chiuse ad entrambe le tifoserie. Nel
2010/2011 la rivalità si accese ancora di più per il
passaggio di proprietà della vespe al presidente
Franco Giglio, ex numero uno del Sorrento, por-
tando con sé buona parte dei giocatori migliori.
Tra i dispregiativi più utilizzati per deridere l’av-
versario c’è l’appellativo “castellonii” rivolto agli
stabiesi, mentre “limonari” è il dispregiativo con
cui vengono apostrofati i sorrentini.
REGGIANA
La squadra di Reggio Emilia compare
nel fumetto del popolare cartone ani-
mato “Holly e Benji”. È proprio l’attaccante Mark
Lenders a vestire la maglia granata. Nel fumetto
affronta il connazionale Rob Denton che milita
nell’Albese (attualmente in serie D). L’incontro
tra Reggiana e Albese, valevole per entrambe ad
approdare in serie B (nel manga non esistono i
play-off), dura ben 24 capitoli e a spuntarla sarà
proprio la compagine granata per 3 a 2.
SPAL
Primatista assoluta di presenze nel campio-
nato di ex C/1 e Prima Divisione, 23 parteci-
pazioni, compresa la stagione in corso.
FOGGIA
Chiamati “i satanelli” per la felice intuizione
del giornalista Mario Taronna che nei suoi
articoli dei quotidiani dell’epoca (siamo intorno
al 1930), coniò per la prima volta
questo accattivante appellativo.
Dal bacio alla poliziotta sbagliata ai “Satanelli” Tutte le curiosità sulla 1^ Divisione Girone A
di Sara [email protected]
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Il Piacenza di Francesco Monaco debutta nella Lega Pro 2011/2012 con
una vittoria che fa ben sperare, ottenuta contro il Sudtirol in trasferta per
1 a 2 con gol di Guerra e Foglia. Il mister ci ha abituato ai miracoli, già lo scor-
so anno allestì il gruppo con la Carrarese
poco prima dell’inizio del campionato e
portò la squadra toscana in Prima Divi-
sione: «Anche in questa stagione sono
partito in ritardo. C’erano già alcuni
giocatori e l’ultimo giorno di mercato
ne sono arrivati altri, molto importanti
per la categoria. Ora manca solo un
attaccante, ma a breve colmeremo
la lacuna». Il tempo a disposizione è
stato poco, ma l’allenatore dei papaveri è riuscito ad ottimizzare gli alle-
namenti: «Ho lavorato con i ragazzi solo per 10 giorni, ma ho trovato un
bel gruppo e anche i neo arrivati si sono messi subito a disposizione con
grande umiltà». La dirigenza non ha posto traguardi al tecnico biancoros-
so: «Innanzitutto dobbiamo cercare di ridurre la penalizzazione, infatti è
ancora presto per definire gli obiettivi. Per ora possiamo dire che vogliamo
mantenere la categoria. C’è ancora molto lavoro da fare, io sono arrivato
da poco, non si è fatto il ritiro, la squadra si allenava con i mister delle gio-
vanili, quindi è difficile ora stabilire di raggiungere una certa meta». Mo-
naco, però, ha già chiaro in mente chi sarà l’avversario più temibile: «Lo
Spezia ha fatto una campagna acquisti importantissima, optando anche
per un allenatore di livello, subito dopo ci sono quattro o cinque squadre
che possono aspirare al titolo».
Monaco, mister del Piacenza: “Non ci siamo preposti obiettivi”
Osvaldo Jaconi per il sec-
ondo anno siederà sulla
panchina della Bassano Virtus
e per il momento si dice soddis-
fatto dei movimenti di mercato:
«Il direttore generale Stefano
Braghin ha fatto un ottimo la-
voro tenendo conto dei nostri
numeri, le nostre intenzioni e
le nostre possibilità». Intanto
sulla base dei primi allenamenti
il mister giallorosso si è fatto
un’idea delle pedine che potreb-
bero riverlarsi fondamentali
per la prossima stagione: «Ci
aspettiamo molto dai giovani,
ma dobbiamo dargli il tempo di
ambientarsi, migliorarsi e met-
tersi in mostra, naturalmente
contiamo sul loro apporto. Un
ottimo acquisto è stato quello di
Riccardo Bonetto sia per il nome
sia per l’esperienza che può
tornare utile nell’economia del-
la squadra». L’obiettivo? «Pun-
tiamo alla salvezza cercando di
ottenerla nel più breve tempo
possibile». Per quanto riguarda
le dirette concorrenti il tecnico
di Bassano del Grappa punta
su un cavallo vincente: «Credo
che lo Spezia di Gustinetti sia la
favorita e subito dopo viene la
Cremonese, ma la vera sorpre-
sa potremmo essere noi. Certo
sarà un campionato duro, mol-
to più difficile dello
scorso anno».
Mister Oscar Brevi presenta
con soddisfazione e fiere-
zza la nuova rosa della Cremonese:
«Abbiamo completato la squadra
con l’arrivo di Tiziano Polenghi e
Giuseppe Le Noci, in questo modo
abbiamo coperto tutti i ruoli con la
doppia alternativa. Sono tutti gi-
ocatori che abbiamo voluto forte-
mente sia io sia la società, poi sarà il
campo a dirci qual è stato l’acquisto
più azzeccato». C’è chi inserisce i
grigiorossi tra i favoriti alla vittoria
finale in questa stagione, ma il tec-
nico di Cremona puntualizza: «Per
l’obiettivo, purtroppo non possi-
amo pensare in grande finché non
recupereremo la penalizzazione di
6 punti. Perché ora guardando la
classifica stanno tutti avanti noi,
speriamo di riuscire a colmare il dis-
tacco in poche partite». E ribadisce:
«Lo Spezia è il favorito, se non com-
mette errori può vincere in modo
agevole». Secondo l’allenatore bi-
sogna guardarsi soprattutto dalle
new entries: «Le sorprese potrebbe-
ro arrivare dalle neopromosse che
viaggiano sulle ali dell’entusiasmo
e hanno mantenuto il gruppo base
rinforzandosi con qualche innesto.
Ma vedo bene anche il
Barletta».
Bassano, Jaconi: “Bonetto il colpo” Cemonese, Oscar Brevi: “Recuperiamo in fretta il -6”
Monaco (Foto Cicchini)
Servizi di Fabiola Rieti [email protected]
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Il calcio giocato regala spazio a com-
menti tecnici, ma non solo: anche ad
una serie di curiosità e aneddoti che lo
rendono colorito, simpatico e divertente.
Ecco dunque alcune notizie insolite sulla
Prima Divisione girone B.
BASSANO
Osvaldo Jaconi è un allenatore di
esperienza e il suo impegno ai tempi
in cui era sulla panchina dell’Ardenza per-
mise di stabilire “L’inversione delle pan-
chine”. La motivazione è semplice: se il
guardalinee opera davanti al tuo settore
è più influenzabile. E l’obiezione fu accol-
ta!
CREMONESE
I giocatori della Cremonese sono noti
come i grigiorossi, ma inizialmente le
maglie non avevano questi colori. Nell’an-
no di fondazione, il 1903, i colori sociali
scelti erano il bianco e il lilla. In occasione
del campionato di Promozione del 1913-
14, il 20 settembre 1914 la società decise
per un cambio negli attuali grigio e rosso.
PIACENZA
I biancorossi sono anche noti come “i
Papaveri”, ma perché? Nella stagio-
ne 1951-52 dominano il proprio girone,
ma negli spareggi promozione vengono
sconfitti dal Cagliari, fallendo così il salto
di categoria. Per questo motivo nasce in
quell’anno l’appellativo “Papaveri”, con
riferimento alla canzone di Nilla Pizzi “Pa-
paveri e Papere”.
SPEZIA
Per lo Spezia la stagione comincia
con dei numeri da record almeno per
la campagna abbonamenti. Infatti sono
state sottoscritte 2.711 tessere, stabilen-
do un record assoluto per i campionati di
Terza Serie giocati dai bianconeri. Nello
specifico sono stati staccati 1.056 abbo-
namenti in curva, 1.389 nei distinti, 262
in tribuna laterale e 4 in tribuna centrale.
TRIESTINA
Umberto Saba, famoso poeta italiano,
rimase affascinato dalla squadra di
Trieste tanto da dedicargli alcune delle
sue poesie. Fu così che seguendo i cam-
pionati degli anni Trenta in serie A nac-
quero: “Goal”, “Squadra paesana”, “Tre-
dicesima partita”, “Fanciulli allo stadio” e
“Tre momenti”.
PRATO
Il Prato è la società più presente nella
Terza Categoria. Finora ha disputato
64 campionati ed è ospite fissa prima nel-
la serie C ora Lega Pro da 34 anni conse-
cutivi, ovvero dalla stagione 1977-1978.
È anche la squadra che detiene il record
di promozioni dalla C/2 alla C/1, ovvero
5. Altro record, questa volta negativo per
i tifosi, è che la squadra toscana manca
dalla serie B da 48 anni: dalla
stagione 1963-1964.
Lo sapevate che...Curiosità e aneddoti divertenti sulle squadre e i personaggi della Prima Divisione Girone B
Servizi di Fabiola Rieti [email protected]
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Spezia, Barletta, Taranto, Rimini e Perugia le favoriteGalderisi, Bitetto, Cadregari e Chiappara fanno le carte alla nuova stagione della Lega Pro
Ogni campionato riprende vita trasci-
nandosi le calde polemiche estive e
anche quest’anno gli eventi hanno riempi-
to le pagine dei quotidiani. Dal caso “Scom-
mettopoli” allo sciopero, dalle penalizzazi-
oni della giustizia sportiva alle débacle con
conseguenti fallimenti di squadre eccel-
lenti hanno condito una lunga estate senza
calcio giocato. Si arriva ai nastri di partenza
per la Lega Pro inaugurando questa sta-
gione 2011/2012 con le partite disputate
domenica 4 settembre. C’è già chi grida
l’allarme per false illusioni e chi dice che
è troppo presto per avere un quadro sulle
potenzialità dei team. Quel che è certo è
che ci sarà un copione che si ripeterà ormai
da anni: ci saranno le sorprese, le certezze
e le immancabili deluse. A fare chiarezza
sulle possibilità e i pronostici sull’ex serie C
ci daranno una mano gli allenatori lasciati
in stand-by, che si godranno questo show
da spettatori, anche se il valzer di panchine
al quale ci ha abituato la terza categoria
potrebbe improvvisamente catapultarli in
campo. Giuseppe Galderisi è il mister più
preparato su quanto accade in Lega Pro: «I
campionati alla prima giornata sono diffi-
cili da interpretare, ma va fatto un pronos-
tico considerando il mercato e il potenziale
che possono esprimere le squadre». Nello
specifico il tecnico ex Benevento punta su
due cavalli: «Nella Prima Divisione Girone
A la favorita è il Taranto, già lo scorso anno
aveva fatto un grande campionato. Poi c’è
il Sorrento che è una buona squadra e tra
le neopromosse il Carpi. Mentre per l’altro
girone lo Spezia ha costruito un ottimo
gruppo, anche la Cremonese e il Barletta
mi piacciono molto. In Seconda Divisione -
continua il mister, che nella sua carriera ha
seduto sulle panchine di Arezzo, Pescara,
Foggia e Avellino, e da giocatore ha vestito
le maglie di Verona, Lazio, MIlan e Padova
prima di chiudere la carriera negli Stati Uni-
ti - nel girone A ci sono buone compagini
come il Rimini. Nel raggruppamento B il
Perugia ha costruito un gruppo molto com-
petitivo, anche se ha perso all’esordio conta
poco, bisogna avere pazienza quando si vu-
ole costruire qualcosa». Sulla riduzione dei
gironi, l’allenatore si dice d’accordo: «È una
scelta obbligata, se vogliamo migliorare il
calcio dobbiamo essere concreti, le regole
ci sono e vanno rispettate». Anche Leonar-
do Bitetto, dopo l’esperienza al Giulianova,
si trova senza panchina per il momento e
commenta così la riduzione dei gironi in
di Fabiola Rieti e Sara [email protected]
Giuseppe Galderisi
(Foto Ninni Cannella)
Leonardo Bitetto
(Foto Archivio)
1717w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 33 - 08 settembre 2011
Lega Pro: «Credo sia un fatto fisiologico,
molte società non potevano sostenere i
costi imposti e con i paletti amministrativi
era inevitabile questa riduzione. Il vantag-
gio è che c’è maggior tutela perché è capi-
tato di allenarsi e giocare un campionato
senza percepire stipendi e non guadagnan-
do nulla perché le squadre fallivano. Però
di contro ci sono meno possibilità di lavoro
sia per i tecnici sia per i giocatori». Adri-
ano Cadregari non ha trovato casa, dopo
la fine dell’avventura a Matera, ma non-
ostante tutto ha la stessa grinta di quando
siede in panchina e parla polemicamente
di questa nuova stagione: «Mi viene da ri-
dere quando si parla di equilibrio ed equità
nei gironi. Non è il nome del club che fa di-
ventare forte la squadra, ma il calciomer-
cato e gli acquisti fatti. Non ho mai visto
vincere il campionato da un nome, ma solo
dai giocatori. Per esempio nello scorso
campionato nessuno avrebbe puntato sul
Gubbio, tutti dicevano la Salernitana solo
per il nome e poi non è andata come pre-
visto. Sono con-
vinto che come lo
scorso anno ci sa-
ranno squadre che
sorprenderanno.
È facile dire che
lo Spezia vincerà
il campionato con
il mercato che ha
fatto e comunque
io sui pronostici
non sono tagliato,
sbaglio sempre le
scommesse. Sarà
la differenza tra chi ci capisce come me e
chi gioca e vince, ma non ne sa niente».
Invece dando uno sguardo ai suoi colleghi
non ha dubbi: «Il miglior allenatore è Gian-
ni Simonelli, ho una personale predilezione
per lui, è bravissimo, intelligente e di cultu-
ra che nel calcio raramente si trova». Rob-
erto Chiappara commenta questo inizio di
Prima Divisione dove continua a seguire i
suoi ex ragazzi e amici, e non ha dubbi su
chi sarà la favorita: «Lo Spezia, anche se ha
cominciato con un passo falso, è la preten-
dente alla promozione diretta. Vedo bene
anche il Barletta dove ci sono tanti ragazzi
dell’Atletico Roma che conosco molto bene
e so le loro potenzialità. Mi incuriosisce
l’Avellino, voglio vedere come si approccia
a questa categoria. Anche se adesso è fin
troppo presto per dare un giudizio preciso,
mi baso su quello che ho visto. Il Benevento
ha una formazione allestita per vincere. Il
Taranto nella stagione passata ha fatto
parecchia esperienza ed il gruppo è ri-
masto sostanzialmente intatto. Poi è ovvio
che ci saranno anche delle sorprese come
sempre». L’ex tecnico dell’Atletico Roma,
attualmente allenatore dei Giovanissimi
Regionali Eccellenza Fascia B della soci-
età romana Futballclub, ammette: «Dallo
scorso 19 giugno - data in cui i biancoblu
hanno perso i play-off - ho staccato la spi-
na, la delusione è tanta». Tra i colleghi che
stanno facendo un buon lavoro Chiappara
promuove a pieni voti alcuni di loro: «Da-
vide Dionigi è un tecnico emergente, arri-
vato vicino alla B e sono sicuro che dirà la
sua in questa stagione. Massimo Rastelli al
Portogruaro non ha cominciato bene ma
lo conosco e mi auguro che faccia bene».
Infine un occhio al calciomercato: «Lo
Spezia è quello che ha lavorato meglio, ha
allestito una compagine da Serie B, e poi il
Barletta che ha preso i migliori
dall’Atletico Roma».
Roberto Chiappara
(Foto Archivio)
Adriano Cadregari
(Foto Archivio)
Ezio Rossi ha il difficile compito di non far rimpiangere il dimis-
sionario Salvatore Iacolino, protagonista della promozione del
Cuneo ritornato al professionismo e del tricolore della categoria.
Ma il nuovo mister non è preoccupato, come dimostra la sua lun-
ga carriera, oltre dieci anni
tra serie D, ex C/1 e C/2, Se-
rie B (ha allenato tra le altre
Triestina, Torino, Padova) e
i due campionati vinti, en-
trambi sulla panchina degli
alabardati friulani. Ora che
il calciomercato è termi-
nato, il tecnico biancorosso
può organizzare la squadra: «Sono soddisfatto di quello che ha
fatto la società, mi ha messo a disposizione una rosa competi-
tiva – e pensa ai propositi per la nuova stagione. L’obiettivo sono
i quarantacinque punti da raggiungere subito per la salvezza.
Poi sarà importante anche la competitività all’interno della rosa
stessa». Mister Rossi non ha dubbi su quale sarà l’avversaria più
temibile: «L’Alessandria. L’anno scorso ha raggiunto i play-off e
ha preso qualche giocatore importante come Daniele Daino - e fa
le previsione sulla stagione. Sarà un campionato difficile, ci sono
otto o nove squadre importanti con ottimi organici, nel nostro gi-
rone la metà delle compagini potrebbe tranquillamente giocare
in Prima Divisione. Noi da neopromossa affronteremo
quest’anno con grande coscienza».
Ezio Rossi: “Siamo una neopromossa, per questo il Cuneo sarà coscienzioso”
Il San Marino si prepara alla nuo-
va stagione l’allenatore Mario
Petrone ha il compito di proseguire
il lavoro fatto lo scorso anno:
«La società ha attuato una po-
litica volta principalmente a tenere
sotto’occhio il budget e mantenere
una squadra giovane. L’ultima op-
erazione fatta sul mercato è stata
solo uno scambio, è andato via un
esterno classe ‘90 quindi non un
fuori quota e abbiamo preso un at-
taccante, D’Antoni». L’obiettivo sta-
gionale è la salvezza: «Finire il cam-
pionato e mantenere la categoria
soprattutto per aiutare i ragazzi
più giovani a mettersi in evidenza.
Daremo il massimo.. È importante
dare continuità allo scorso anno.
Ci saranno da fare 38 partite senza
sosta, con gli infortuni, le espulsioni
ci saranno dei problemi ma li af-
fronteremo - il tecnico dei titani
continua elencando le squadre che
secondo lui saranno le favorite del
girone – Ce ne sono tre o quat-
tro, Casale, Entella, Alessandria,
Lecco».La stagione inizia però tra le
polemiche dopo un video, diffuso
da Repubblica.it, in cui un genitore
accusa la società di chiedere den-
aro per far giocare il figlio. Petrone
non vuole commentare l’accaduto:
«Dico solo che lo scorso anno avevo
una squadra composta da ragazzi
eccezionali, se non avessimo avuto
qualità non saremmo arrivati a
giocare ai play-off, questo la dice
lunga su quello che
abbiamo fatto».
Se è vero che chi ben comincia
è a metà dell’opera l’esordio
tra i professionisti per il Rimini di
Luca D’Angelo fa ben sperare. Il
giovane tecnico romagnolo è sod-
disfatto della prestazione con la
Sambonifacese, un largo tre a zero
al Romeo Neri: «Abbiamo giocato
una buona partita, il risultato si è
sbloccato al primo tempo. Ma non
ci poniamo obiettivi e andiamo
avanti di giornata in giornata,
l’80% di noi è alla sua prima volta
in Lega Pro, anche per me è così –
allena infatti dallo scorso anno la
Prima Squadra - c’è ancora molto
da lavorare». Il calciomercato si è
concluso la settimana scorsa ma
mister D’Angelo vorrebbe qualche
rinforzo: «In difesa e centrocampo
siamo messi bene, davanti siamo
in pochi e forse servirebbe qualcu-
no in più, il mercato degli svincolati
è aperto quindi si può sempre ve-
dere per qualche potenziamento».
Il Girone A della Seconda Divi-
sione si preannuncia combattuto
e il tecnico biancorosso si è fatto
la sua idea sulla formazione più
temibile: «Dai risultati delle prime
partite le favorite quest’anno sono
Alessandria, Casale, San Marino e
anche Santarcangelo – l’altra ro-
magnola del girone con la quale
potrebbe profilarsi un testa a testa
già visto lo scorso anno in Serie D -
è presto per dirlo però loro hanno
un’ottima squadra e la stagione
passata hanno vinto un
girone difficilissimo».
Petrone: “Sarà un San Marino coraggioso” Rimini, mister D’Angelo: “Ci manca un attaccante”
Ezio Rossi (Foto Archivio)
Servizi di Sara [email protected]
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Giulianova batte Aprilia 1-0. È questo il risultato finale ottenuto dalla com-
pagine abruzzese allenata da Tiziano De Patre. Il mister giuliese ci ha
messo tutta la sua energia, e anche la voce, per trascinare la squadra abruzz-
ese alla vittoria, macchiata dall’espulsione del tecnico per proteste: «Abbiamo
vinto la prima partita e non se l’aspettava nessuno di partire così. C’erano mol-
ti dubbi perché avevamo inserito
molti ragazzi nuovi. Io li avevo
visti in allenamento e li avevo tro-
vati particolarmente motivati ed
abbiamo vinto meritatamente».
C’è ancora bisogno di qualche
ritocco: «Non siamo ancora al
completo, serve un centrocamp-
ista under e un difensore centrale». Le premesse sono buone, ma meglio non
illudersi e l’allenatore giallorosso spiega: «Vogliamo mantenere la categoria,
siamo una squadra molto giovane, che vuole valorizzare i propri giovani. Ab-
biamo molti ragazzi di cui si sentirà parlare e che calcheranno sicuramente
categorie superiori. D’altronde il Giulianova si è sempre distinto per aver fatto
crescere molti calciatori e il vivaio deve essere uno dei nostri vanti». Intanto
il “totoscommesse” sulla vincente del campionato è partito, ma De Patre
preferisce non sbilanciarsi prima di vederle in almeno una decina di partite:
«Non ho idea di chi potrebbe vincere, perché non si conosco ancora i valori
delle squadre, bisogna ancora aspettare un po’ per avere un quadro più pre-
ciso. Sicuramente in questa prima giornata mi ha stupito la sconfitta del Peru-
gia contro l’Aversa Normanna, visto che la compagine umbra è
considerata una delle pretendenti al titolo e alla promozione».
Giulianova, De Patre: “I ragazzi del vivaio il nostro vanto”
Esordio con il sorriso per
l’Aversa Normanna che piega
la superfavorita Perugia per un 2
a 1. Il presidente Giovanni Spezza-
ferri raccoglie questa vittoria con
soddisfazione: «La città umbra è
e resta la squadra candidata alla
promozione sia per il blasone sia
per l’organico che ha. Noi siamo
scesi in campo con umiltà ed è
andato tutto bene. Abbiamo una
squadra molto giovane che rispec-
chia i criteri e le direttive date dal
nostro presidente Macalli». La
rosa della squadra campana non
prevede per il momento l’innesto
di altri giocatori, spiega il numero
uno granata: «Abbiamo inserito
tra i tanti giovani qualche esperto
come il portiere Gragniello e ad
oggi siamo al completo. Il cam-
pionato però è lungo quest’anno
e speriamo di continuare con
questa grinta, perché sarà dura
giocare 40 partite». Gli obiettivi
oltre il mantenimento della cate-
goria, sono solo a lunga scadenza:
«Stiamo cercando di creare un
progetto che possa portare i nos-
tri giovani del vivaio alla ribalta e
nella prima di campionato abbi-
amo già raggiunto il nostro obiet-
tivo schierando dei nostri gioca-
tori delle giovanili e anche alcuni
elementi del Napoli». Le favorite?
«Perugia, Paganese e Catanzaro
che vogliono ritornare
ai fasti di un tempo».
Nicola Provenza, mister del
Nuovo Campobasso, si può
ritenere soddisfatto dell’esordio del
suo gruppo: «È stata una partita
equilibrata con molte occasioni da
una parte e dell’altra ed un risultato
che rispecchia quanto è successo in
campo. Noi giochiamo con raga-
zzi giovani, ieri in campo avevamo
cinque under, tre classe 1990 e solt-
anto tre calciatori che erano fuori
quota. Questa è una scelta fatta
per sostenere la società anche con
gli incentivi per chi schiera i raga-
zzi, ma anche per un progetto che
può dare frutti a medio termine».
In questa stagione 2011/2012 il
progetto della squadra molisana
è ambizioso: «Vogliamo ripartire
da zero, costruendo una mentalità
e un modo di operare completa-
mente diverso». Il tecnico dei lupi
butta un occhio anche all’erba dei
vicini commentando così: «Ho visto
diverse griglie di partenza, ma tutto
sommato vedo molto equilibrio.
Quello della Seconda Divisione è un
campionato nuovo e anomalo, per-
ché sono 21 compagini. C’è chi si è
mosso molto bene sul mercato, ma
poi bisognerà vedere. Per esempio
il risultato del Perugia è sembrato
sorprendente, ma sono le prime
partite di campionato, il rodaggio
delle squadre è ancora approssima-
tivo e poi un conto è la carta e un
altro fortunatamente è il
campo».
L’Aversa Normanna spaventa il campionato Provenza: “Il Nuovo Campobasso riparte da zero”
(Foto Archivio)
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2222 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 33 - 08 settembre 2011
Per il secondo anno consecutivo alla guida della Caronnese, Corrado Cotta
comincia la nuova stagione con il piede giusto. Sul campo del Comunale
di Caronno Pertusella sotto una pioggia battente c’era l’ostico Gozzano, ma i
rossoblu riescono a spuntarla per tre a due, questo il commento del tecnico:
«È stata una partita avvincente che si è risolta in nostro favore su palle inat-
tive, un calcio d’angolo e due rimesse laterali. C’era una nuvoletta di Fantozzi
sopra di noi che ha messo al lim-
ite della praticabilità il campo
da gioco. So che gli altri incontri
della zona, come a Como, sono
stati sospesi. Abbiamo vinto di-
mostrando grande attenzione
e voglia di partire bene, mi au-
guro che questo sia l’inizio di
una lunga serie di risultati posi-
tivi». L’obiettivo della società è
uno solo, ma il mister punta più
in alto: «Il proposito di partenza è la salvezza anche se per me possiamo di-
mostrare di più e arrivare tra le prime cinque o sei». Cotta ha già le idee chiare
su quali saranno le avversarie da temere maggiormente: «C’è il Voghera, che
per tradizione e per pianificazione ha sempre allestito ottime squadre, intuis-
co che la piazza è pronta al salto di categoria, ci sono tutti i presupposti che
faccia un campionato da protagonista. Anche il Mapello nonostante sia una
neopromossa ha calciatori bravi che hanno giocato nei professionisti. Però
ribadisco che noi ce la giocheremo fino alla fine e spero che la competizione
sia avvincente fino all’ultima giornata». Per quanto riguarda i rinforzi in alcuni
reparti l’allenatore rossoazzurro per ora non ne ha bisogno: «Siamo a posto
così. Abbiamo una rosa giovane ma di qualità, tutti i ruoli sono coperti. Fino
al 17 settembre il calciomercato è aperto in serie D e i nostri giocatori sono
molto richiesti ma qui nessuno se ne vuole andare via. Questa è una società
serissima che vuole giocatori competenti sul campo. Non basta avere tredici
ragazzi a disposizione, perché il campionato è lungo. Qualcuno sarà sacrifica-
to e all’inizio se ne starà in tribuna, poi tra infortuni e squalifiche
alla fine tutti riusciranno a scendere in campo».
Per il secondo anno consecutivo il tecnico Corrado Cotta guida nel campionato di Serie D la Caronnese
Verbano, Barbarito: “Abbiamo bisogno di Under di qualità”Il Verbano è stato ammesso in Serie D solo a metà agosto, dopo aver perso
la sfida play-off di Eccellenza contro l’Imperia (la squadra rossonera è stata
ammessa in sovrannumero al campionato, dopo essere stata la prima esclusa
dai ripescaggi). Una promozione storica come vuole sottolineare il presidente
Pietro Barbarito: «È il primo anno nella storia di questa società che entriamo
in una categoria tanto importante. Siamo stati ripescati il 12 agosto, pur-
troppo abbiamo avuto poco tempo per allestire una squadra competitiva – e
l’obiettivo stagionale non può che essere uno. Salvarsi è il primo proposito,
dobbiamo lottare e salvarci il prima possibile». Intanto però sono stati pro-
mossi a pieni voti nella prima prova in casa del Borgosesia, erano partiti bene
con il rigore guadagnato da Gasparri e trasformato da Miguel Angel Magnoni
al 13’ del primo tempo, poi la formazione di casa ha preso il sopravvento met-
tendo in difficoltà i ragazzi di Fiorenzo Roncari che hanno chiuso il primo tem-
po sotto per due reti a una. E a inizio ripresa subito il terzo gol. Nella ripresa
però è venuta fuori tutta la grinta della formazione di Besozzo, in provincia
di Varese, e nonostante fossero rimasti in dieci per l’espulsione di Tino Shala
sono riusciti ad agguantare il pareggio. Questo il commento del patron ros-
sonero: «Sono molto soddisfatto della partita di domenica, i ragazzi hanno
dato una prova di carattere, inizialmente si era messa malissimo per noi, ab-
biamo riacciuffato il risultato sotto di due reti e con un uomo in meno». Il Ver-
bano è stato inserito nel girone A, quello che comprende anche Piemonte e
Liguria, il presidente Barbarito si lascia andare a qualche previsione per la vit-
toria finale: «Il Derthona è una vera corazzata, poi ho avuto modo di vedere il
Santhià e pure loro sono forti, anche la Novese è favorita nonostante abbiano
perso la prima gara, ma questi incontri iniziali contano poco». Il numero uno
di Besozzo è soprannominato “l’imperatore” ed è alla guida della società da
diciannove anni. Ha messo su il gruppo in poco tempo e stando sempre at-
tento al difficile momento economico: «A noi urgono giovani, ora è difficile
perché gli under sono i primi pezzi che vanno via, aspettiamo la riapertura
dei professionisti per prendere dei ragazzi buoni. Poi in corso
d’opera se capiamo che ci manca qualcuno in qualche reparto
vedremo come muoverci».
“Abbiamo il potenziale per arrivare tra le prime sei. Voghera e Mapello favorite per la vittoria finale”
Corrado Cotta (Foto Archivio)
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23NUMERO 33 - 08 settembre 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Esordio con la “manita” per il
Delta Porto Tolle che ha gioca-
to con il Georgen Brunico nella pri-
ma giornata del girone C di serie
D, rifilandogli la bellezza di cinque
gol: doppietta per Giacomo Ma-
rangon e Enrico Gherardi e una
rete di Filippo Costantini. Mario
Visentini, presidente dei deltini,
preferisce non esaltarsi e com-
menta sinteticamente così il loro
avvio di stagione: «Abbiamo vinto
con un risultato largo, ma bisogna
sempre vedere chi è l’avversario».
Il calciomercato è stato pianificato
in modo scientifico per la com-
pagine di Rovigo, come spiega il
numero uno veneto: «Avevamo
programmato degli acquisti mi-
rati, perché sapevamo che non
era sufficiente il gruppo di cal-
ciatori dello scorso anno. I nuovi
giocatori si stanno ambientando
e per il momento non ci dovreb-
bero essere altri innesti, anche
se a centrocampo c’è ancora un
interrogativo da risolvere». Per gli
obiettivi, il massimo dirigente bi-
ancoblu punta al massimo senza
nascondersi dietro falsi moralismi:
«Noi puntiamo ad un campionato
di vertice, certo poi si sa come si
parte, ma non si come si arriva.
Dunque la volontà è di stare nella
parte alta della classifica poi ve-
dremo». Il raggruppamento C è
tra i più impegnativi e già lo scorso
anno riservò molte sorprese, ma
in questa stagione Mario Visentini
vede alcune vecchie conoscenze
degli addetti al settore tra le fa-
vorite: «Unione Venezia e Leg-
nago sono sicuramente tra le più
accreditate alla vittoria finale. Il
Pordenone, secondo me, non sta
rispettando l’effettiva forza che
può avere. Poi ci sarà sicuramente
qualche sorpresa, comunque sa-
ranno quattro o cinque le squadre
che si giocheranno il titolo».
Intanto il Delta Porto Tolle, gui-
data da mister Fabrizio Zuccarin,
nella prossima giornata incon-
trerà il Sarego in trasferta, che
momentaneamente è ancora
a zero punti, dopo essere stata
sconfitta dal Mez-
zocorona.
Lanciotto Campi Bisenzio
potrebbe essere la matricola
terribile del girone D della serie D,
dopo aver sconfitto il Mezzolara in
Coppa Italia per 2-1 e aver scon-
fitto in trasferta il Santacroce nella
prima giornata di campionato per
1-0, i giallorossoazzurri affilano le
armi per la nuova stagione calcisti-
ca che li vedrà sicuri protagonisti. Il
presidente Nello Bini è soddisfatto
per il momento dall’esordio della
squadra: «Dai nostri incontri estivi
emerge la coesione e il lavoro di
gruppo, credo sia fondamentale
più delle individualità. Non credo
ci sia un giocatore in particolare
che emerga più degli altri». Sul
calciomercato c’è ancora la pos-
sibilità di fare qualche intervento
importante, ma il numero uno
toscano precisa: «Per il momento
dovremmo essere a posto e avere
la rosa al completo in ogni ruolo,
ma vedremo se si potrà inserire
ancora qualche ’91 preso da qual-
che vivaio toscano. Abbiamo dato
molto spazio ai giovani quest’anno
confermando i vecchi e inseren-
done di nuovi». Le giovanili della
squadra sono un orgoglio e sono
un settore in continua evoluzione
che potrebbe rivelarsi come una
miniera d’oro per la cittadina alle
porte di Firenze. Il patron gial-
lorossoazzurri aspira a mantenere
la categoria e si guarda le spalle
dalle avversarie del raggruppa-
mento: «Il nostro è un girone
difficile. Il Ravenna si sta attrez-
zando con una squadra impor-
tante con l’obiettivo di risalire tra
i professionisti, anche la Pistoiese
ha un ottimo organico e credo sia
agguerrita. Un’altra compagine
che mi ha stupito è il Mezzolara, li
abbiamo affrontati e anche battu-
ti, ma mi hanno fatto impressione
per come sono disposti in campo».
Intanto il massimo dirigente del
Lanciotto sa come motivare i suoi
ragazzi e parte dalle certezze:
«Sarà un campionato durissimo,
non conosco bene tutti i team del
girone, soprattutto quelli emiliani,
ma credo che ci sarà da combat-
tere. Ci saranno 38 partite e diversi
turni infrasettimanali, bisognerà
affrontare la stagione con serietà
e impegno. È obbligatorio non
abbattersi per una sconfitta, ma
neanche esaltarsi per una vittoria
questo dovrà essere il
credo della squadra».
Delta Porto Tolle, esordio con “manita”. Il presidente Visentini: Il patron del Lanciotto Bini traccia le linee guida per il 2011/12
“Puntiamo ad una stagione al vertice” “Mantenere il controllo sempre”
Bertini, tecniico del Lanciotto(Foto Archivio)
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L’esultanza del Delta Porto Tolle(Foto Archivio)
Lo storico debutto del San Nicolò in Serie D ha allietato sicuramente la do-
menica dei cinquanta tifosi che hanno seguito la squadra in trasferta. Il
gruppo guidato da mister Vittorio Calabrese ha esordito ad Agnone contro
l’Olympia nel migliore dei modi, con un bel poker ai padroni di casa: il primo
subito al 10’ minuto con Alessandro Di Paolantonio, sette minuti dopo è il
momento della rete di Stefano Scipioni, al 24’ la magia di Orta dalla trequar-
ti, il sigillo finale arriva immediatamente al 27’ ed è la doppietta per Orta, ri-
battezzato per l’occasione “SuperMario Orta”. Il presidente Salvatore Di Gio-
vanni non avrebbe mai previsto un risultato tanto largo: «Sicuramente sono
entusiasta. È stato un esordio inimmaginabile, i ragazzi hanno fatto una
grande partita. Siamo tutti felici di questo inizio». Il numero uno biancoaz-
zurro ha un progetto ben preciso in mente per questa stagione: «L’obiettivo
finale è uno solo, la salvezza. Per essere la nostra prima volta in questa cat-
egoria il proposito principale non può che essere questo. Siamo una piccola
frazione di Teramo, un piccolo paese, cerchiamo di arrivare fin dove è possi-
bile». Quello dell’Interregionale non è un campionato facile come conferma
anche il presidente Di Giovanni: «Il nostro raggruppamento , l’F, è molto bel-
lo e impegnativo, sta allo stesso livello di uno di Lega Pro. Ci sono soprattutto
due squadre ben attrezzate: Ancona e Teramo, sono loro le papabili per la
vittoria finale». Il San Nicolò del mister teramano può contare su giocatori
esperti e fare affidamento su uomini di spicco come il già citato Mario Orta,
ma anche Mottola, Lino Petronio, Fabio Lalli, Andrea Clementoni. Di conseg-
uenza, di rinforzi sul calciomercato non ce n’è bisogno: «Abbiamo preso da
poco un altro difensore centrale, Martino Ciminà (dalla Villacidrese, classe
1988) e stiamo a posto così. La rosa è questa fino a novembre e
dicembre non ci saranno altri innesti».
San Nicolò: debutto col poker contro l’Olympia Agnonese. Entusiasmo alle stelle per il patron Di Giovanni
Pierantonio, la matricola terribile non ha paura di nessuno
Il Pierantonio ha sfiorato un’impresa storica. La prima gara di campionato ha visto
la squadra neopromossa pareggiare in casa del Pontedera, una delle formazioni
più quotate del Girone E e che la scorsa stagione è arrivata a disputare i play-off.
Il presidente Dante Angelo Cerbella, raggiunto telefonicamente, è entusiasta e
scherza: «Quest’anno venderemo cara la pelle». Poi, sulla prestazione dei suoi raga-
zzi: «Una partita bellissima perché abbiamo persino dominato ad un certo punto ci
meritavamo qualcosa di più, abbiamo creato buone occasioni. Per essere la prima
uscita sono soddisfattissimo». Il progetto che il numero uno biancoazzurro ha in
mente per il suo Pierantonio è chiaro: «Io dico sempre scherzando, ma non troppo,
che dobbiamo riuscire a ricoprire quella fascia di classifica compresa tra gli ultimi
della prima colonna e i primi della seconda. Ma gli altri dirigenti della società hanno
idee diverse dalle mie – e lascia intendere voli pindarici fatti dai suoi colleghi a cui
però lui non vuole pensare. Io sono calmo, con i piedi per terra, sarebbe già un gran
successo ottenere una salvezza tranquilla». Ad impensierirlo non c’è una squadra in
particolare: «Castel Rigone, Zagarolo, Arezzo. Quasi tutte insomma ci preoccupano,
sarà un campionato duro - sicuramente una prova difficile l’hanno già affrontata e a
chi poteva pensare che il gruppo della provincia di Perugia al suo ingresso in Serie D
si potesse far intimorire, hanno risposto per le rime - siamo comunque consapevoli
dei nostri mezzi». Nessun rinforzo o nuovo acquisto è in programma per il momen-
to, la rosa è al completo anche grazie al lavoro del vicepresidente Marco Sposini che
nel corso dell’estate pierantoniese ha fatto un ottimo calciomercato portando nel
piccolo paese (di circa 800 abitanti) dei pezzi da novanta: «Con l’arrivo dell’ultimo
ingaggio, Matteo Serrotti, ex Perugia, a far parte dell’organico a disposizione del
tecnico Ortolani siamo a posto così. Vedendo pure l’incontro di domenica è chiaro
che stiamo bene e non abbiamo bisogno di altri innesti. E non dimentichiamoci che
domenica non ha giocato neanche la punta Gianluca Porricelli e Ber-
radi che sta scontando la squalifica, quando tornano loro e saremo
tutti potremo dire la nostra».
“Risultato inimmaginabile. Siamo una piccola frazione di Teramo e ci basta la salvezza”
(Foto Trasarti)
Dante Angelo Cerbella, patron dei biancoazzurri. “Sarà un campionato difficie ma sono certo che ci faremo valere”
25NUMERO 33 - 08 settembre 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
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2626 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 33 - 08 settembre 2011
Il Messina punta in alto e il 19 ago-
sto decide di dare una svolta alla
stagione optando per il mister che lo
scorso anno ha vinto il campionato
con l’Ebolitana: Andrea Pensabene.
Il tecnico è motivato ed entusiasta
di questa nuova avventura in terra
sicula: «Ho trovato un’accoglienza
encomiabile, una città in fermento
che vive una grande attesa, con
un pubblico sicuramente carico di
aspettative. L’unico neo è il poco
tempo avuto a disposizione per
preparare la squadra ad una men-
talità vincente e ad un certo tipo di
gioco, però ho un gruppo di buon
livello con ragazzi volenterosi e
che si mettono a completa dispo-
sizione». Al momento il tecnico è
preoccupato per l’assenza di alcune
pedine fondamentali: «Saremo un
po’ in allarme per le prime giornate
perché ci mancano alcuni giocatori
che sono stati presi all’ultimo e non
ancora tesserati per questione di
tempi tecnici, siamo un po’ in emer-
genza in attacco». Il mister prefer-
isce glissare sugli obiettivi, ma per
una squadra con un blasone così
importante che soltanto quattro
anni fa era in serie A e che nel 2005
si è giocato un posto in Europa è
scontato che ci sia voglia di risalire
la china, anche se non è manifes-
tato in modo palese dall’entourage
isolano. Non vuole sbilanciarsi ne-
anche sulla favorita Pensabene:
«Solo dopo aver visto tutte le
squadre potremmo capire chi sono
veramente quelle che potranno
lottare per la testa della classifica.
L’Hinterreggio l’abbiamo già incon-
trata in Coppa Italia, è una squadra
molto forte costruita per vincere,
ma anche la Battipagliese può es-
sere pericolosa almeno per i nomi
che schiera in rosa». Sugli avversari
l’allenatore giallorosso non vuole
pronunciarsi oltre e si giustifica così:
«Non è facile farsi un’idea su che
campionato sarà perché, con il mer-
cato ancora aperto, le squadre sono
in continua evoluzione e possono
decidere anche in corsa di cambi-
are assetto e puntare su ragazzi più
giovani oppure su giocatori esperti.
A dicembre forse avremo le idee più
chiare sulle avversarie
più pericolose».
Nuova presidenza e nuovo
nome per il sodalizio salerni-
tano, che da Serre Alburni diventa
Gelbison Serre. Infatti la Gelbi-
son Cilento ha acquistato il titolo
della Serre Alburni e combatterà
in questa stagione nel massimo
campionato dilettantistico. È così
che i rossoblu, la scorsa domeni-
ca, sono scesi in campo contro gli
acesi e hanno dimostrato di poter
essere una matricola terribile.
Emilio Longo, mister della Gelbi-
son Serre, è soddisfatto dall’esito
della partita: «È stato un match
difficile contro una squadra bla-
sonata come l’Acireale. Loro
hanno giocato meglio soprattutto
nel possesso palla e nel creare
gioco, ma poi siamo stati noi ad
avere le occasioni migliori. I gi-
allorossi hanno avuto solo una
possibilità su colpo di testa». La
dirigenza si è mossa molto bene
in fase di calciomercato, infatti
hanno acquistato il portiere Ago-
stino Spicuzza, lo scorso anno in
forza all’Ebolitana; il difensore
centrale Niccolò Pascuccio dal
Varese, Antonino Amarante, ex
capitano dell’Angri e l’attaccante
senegalese Pape Ousmane Senè
dall’Acireale. Le operazioni in
entrata sono state buone anche
per l’acquisizione degli under, il
tecnico, però preferisce aspet-
tare per fare valutazioni di questo
tipo: «È ancora troppo presto per
dire se abbiamo fatto bene o male
in sede di calciomercato. Finora
nelle partite precampionato ab-
biamo dimostrato di potercela gi-
ocare e di essere una squadra che
può fare la categoria. Avevamo la
necessità di unire gli under con i
giocatori di categoria e l’arrivo di
un calciatore come Pecora è stato
il giusto connubio, ma poi si dovrà
vedere nel corso del campiona-
to». Gli obiettivi però, almeno per
ora, rimangono limitati al man-
tenimento della categoria: «Noi
dobbiamo salvarci, ma siamo una
squadra che con umiltà e corag-
gio può dare filo da torcere a
chiunque». Gettando un occhio
al girone I, l’allenatore giudica
così gli avversari: «Sulla carta, le
favorite sono l’Hinterreggio, con
cui giocheremo la prossima par-
tita, Messina e Battipagliese. Tra
questo gruppetto uscirà la regina
credo, ma mi auguro che emerga
anche qualche neo-
promossa».
Il neo tecnico dei siciliani: “Piazza fantastica” Gebilson Serre, nuova vita e nuove ambizioni
Il Messina...Pensabene Longo: “Tempo al tempo”
(Foto Cicchini)
Servizi di Fabiola Rieti [email protected]
(Foto Archivio)
27NUMERO 33 - 08 settembre 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
A grande sofferenza corrisponde grande sod-
disfazione. Con questa equazione possia-
mo riassumere le emozioni che la nazionale di
Beach Soccer ha fatto vivere ai 4mila spettatori
che hanno assiepato e riempito in ogni ordine di
posti le tribune dello “Stadio del Mare” di Ma-
rina di Ravenna per la terza e ultima partita del
girone eliminatorio del Campionato del Mondo
contro la Svizzera di martedì scorso. Una parti-
ta da “dentro o fuori”. Di fronte i vicecampioni
in carica, gli elvetici, con lo spauracchio Dejan
Stankovic a guidare l’attacco, dall’altra un collet-
tivo che di gara in gara è cresciuto moltissimo,
soprattutto sotto il punto di vista della personali-
tà, particolare che era mancato nelle ultime gare
dell’Euroleague di luglio e agosto. Il presidente
della Lega Nazionale Dilettanti Carlo Tavec-
chio esprime tutta la sua soddisfazione per il
raggiungimento dei quarti di finale, che si gio-
cheranno questa sera contro El Salvador: «La
sofferenza è stata per entrambe le squadre,
perché loro non erano mica gli ultimi arrivati.
Questo è il Mondiale, e non ci sono partite ab-
bordabili. Anche El Salvador, che ha eliminato
l’Argentina, è la vincitrice dell’eliminatoria del
Centro America». L’Italia di mister Esposito,
come detto, sta crescendo: «La nostra è una
squadra equilibrata, razionale, senza prime-
donne. Speriamo di arrivare a sabato e dome-
nica». Quando si giocheranno le semifinali e
le finali: «Diciamo che ieri siamo stati fortuna-
ti due volte - la rete di Corosiniti a 54 secondi
dal termine, dopo aver subìto il pareggio proprio
da Stankovic cinque secondi prima ha dato il
definitivo 3-2 per gli azzurri - perché con questa
vittoria abbiamo evitato il Portogallo». La gran-
de soddisfazione per Tavecchio è rappresentata
anche dalla risposta del pubblico: «Ieri c’erano
4mila persone allo stadio, segno che il consenso
per questo sport sta aumentando, dopo lo scet-
ticismo generale. Io ci ho creduto fin dall’inizio -
conclude il vicepresidente vicario della FIGC - e
i risultati ci stanno dando ragione». Il CT Espo-
sito è entusiasta del passaggio del turno: «Tutti
si aspettavano vittorie larghe e senza discussio-
ni come quelle che ha ottenuto il Portogallo per
esempio, ma va detto che i lusitani hanno avuto
un girone eliminatorio poco competitivo. L’Argen-
tina ha deluso molto, perché lo scorso anno era-
no una delle migliori formazioni. Lo stesso Brasile
sta soffrendo e non segna più le goleade come
in passato, è un Mondiale molto equilibrato».
In una squadra che, come detto, sta crescendo
tantissimo, cosa c’è da migliorare ancora? «Sotto
l’aspetto tattico, punterei sulle chiusure e le dia-
gonali, ma questi sono aspetti che si analizzano
anche di gara in gara. Posso dire che i ragazzi in
queste tre gare hanno rasentato la perfezione».
Contro il Senegal, con uno scellerato terzo tem-
po, si è sprecata l’occasione per chiudere il di-
scorso qualificazione già alla terza gara: «Ci sono
mancate le energie, ma è comprensibile. Sulla
sabbia il dispendio di forze fisiche è notevole, è
facile che si perda lucidità. Credo sia una cosa
umana, e mi complimento con i ragazzi per
come si stanno comportando». Palmacci era
l’incognita di questa nazionale: escluso dalla
pre-lista, ora dopo le difficoltà contro l’Iran
sta diventando sempre più decisivo. Esposito
conferma: «Paolo non lo avevo messo nell’ul-
timo stage perché volevo che recuperasse
energie fisiche e mentali. Lui per esprimersi al
meglio deve sentire la fiducia dell’ambiente.
Lo sta trovando, e le sue prestazioni stanno
lievitando di conseguenza». La prossima sfi-
da, questa sera, il quarto di finale contro El
Salvador: «Devo studiarli bene, visionerò i fil-
mati per capire bene come affrontarli. Al mo-
mento pensiamo a riposarci e a
goderci il passaggio del turno».
L’Italbeach fra le prime otto del MondoTavecchio: “Grande successo sportivo e di partecipazione di pubblico”
Il CT Esposito: “I ragazzi sono stati quasi perfetti”di Flavio Grisoli
Soria e Feudi festeggiano il passaggio ai quarti di finale (Foto Archivio)
La vicenda cosiddetta “scommessopoli” è o non è
finita? Il polverone alzatosi è o non è stato esage-
rato? La necessità di individuare i “cattivi” è o non è
giusta? La giustizia sportiva è o non è frettolosa ed
imprecisa? E si potrebbe continuare. Certo è che la
fase che ci porterà finalmente alla conclusione della
vicenda, ruoterà, volenti o nolenti, intorno alla paro-
la “TNAS”. Che cos’è il TNAS? Dicesi Tribunale Nazio-
nale di Arbitrato per lo Sport, disciplinato dal “Codice
dei giudici innanzi al tribunale nazionale per lo sport
e disciplina degli arbitri”. Nella vicenda “scommes-
sopoli” svolge la funzione di terzo ed ultimo grado
di giudizio a seguito delle decisioni prese dalla Com-
missione Disciplinare e dalla Corte di Giustizia Spor-
tiva. Questo Tribunale è un organo del CONI previsto
dall’art.12ter dello Statuto del CONI stesso. Essen-
do un “arbitrato”, le federazioni sportive e gli enti
di promozione sportiva devono prevedere nei loro
statuti un’espressa devoluzione delle controversie,
concernenti diritti disponibili, al predetto Tribunale.
Diritti “disponibili” perché le controversie concer-
nenti diritti che potremmo definire “indisponibili”
sono devolute all’Alta Corte di giustizia sportiva.
Negli statuti stessi è previsto il termine per la propo-
sizione del ricorso. Le controversie sono decise da
arbitri unici (scelti dalle parti) o da collegi composti
da tre arbitri (presenti in un apposito elenco) di cui
uno con funzione di presidente. La sede dell’organo
giudicante è Roma negli uffici del Tribunale presso il
CONI. Nel caso in cui la controversia proposta com-
porti l’instaurazione di un litisconsorzio necessario e
tutti i soggetti coinvolti risultino sottoposti alla disci-
plina arbitrale, spetta al Presidente del Tribunale la
composizione del collegio e l’individuazione del suo
presidente. Salva sempre la facoltà delle parti, ove
presente nello statuto di appartenenza, di nomina di
un arbitro unico o di un collegio. Come tutte le pro-
cedure innanzi ai Tribunali, ci sono elementi tassativi
da osservare. La procedura arbitrale viene introdotta
tramite istanza contenente: le generalità della parte
istante e della parte intimata (nome, cognome, codi-
ce fiscale...), normativa sulla quale si fonda la compe-
tenza arbitrale, eventuale pronuncia adottata sulla
controversia dalle federazioni, discipline sportive o
enti di promozione sportiva, domande da sotto-
porre all’esame del Tribunale, generalità dell’arbitro
designato dalla parte istante, sottoscrizione della
parte e del suo difensore dotato di procura. La tra-
smissione dell’istanza alla controparte è a cura dell’i-
stante nel termine di trenta giorni decorrenti dalla
data nella quale è stata data comunicazione della
decisione. Il deposito in segreteria, dell’originale del
ricorso unitamente ai documenti allegati e alla prova
del ricevimento dell’istanza da parte dei destinatari,
deve avvenire entro il quinto giorno successivo alla
scadenza del termine precedente. La parte intimata
ha la facoltà di difendersi, entro 20 giorni dal ricevi-
mento della domanda di arbitrato, tramite la stesura
di una memoria difensiva, contente generalità della
parte intimata, svolgimento della difesa, assunzio-
ne di prove, eventuale domanda riconvenzionale,
generalità dell’arbitro e sottoscrizione della parte e
del suo difensore munito di procura. Lo svolgimento
del procedimento si suddivide in: tentativo di con-
ciliazione esperito dall’organo arbitrale, eventuale
fase istruttoria (qualora la conciliazione non sia an-
data a buon fine) nella quale vengono introdotte
eventuali prove testimoniali e consulenze tecniche,
alla fine della quale viene fissata dall’organo arbitrale
l’udienza di discussione. Quindi la palla giungerà così
“tra i piedi” del TNAS. Lette le decisioni capiremo se
“scommessopoli” sarà ricordata come un’altra pa-
gina nera del calcio italiano o come un semplice e
grottesco accanimento nei confronti
di una specie di Armata Brancaleone.
Dal campo al ForoIl Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport
di Guido Del Rewww.studiolegaledelre.it - [email protected]
29NUMERO 33 - 08 settembre 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
31NUMERO 33 - 08 settembre 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Le preoccupazioni di mister Mazza della vigilia na-
turalmente erano fondate, la nazionale samma-
rinese andava nella tana dei vicecampioni del mon-
do dell’Olanda. Certo, il risultato che poi è andato a
maturare è andato ben oltre ogni peggior aspetta-
tiva. Una valanga di reti arancioni si è abbattuta sui
malcapitati biancazzurri. Ben undici, di cui otto solo
nella seconda frazione di gioco, dove la diversa con-
dizione e preparazione fisica fra le due formazioni ha
fatto davvero la differenza. Poker di Robin Van Persie,
doppiette per Huntelaar (a segno in tutte le partite
di qualificazione) e Sneijder; gloria anche per Heitin-
ga, Kuyt e Weijnaldum, dopo solo quattro minuti dal
suo esordio assoluto in maglia “Oranje”. Per gli ospiti,
manco a dirlo, solo una conclusione pericolosa dalla
distanza del capitano Andy Selva. Poi, il buio. «Abbia-
mo pagato soprattutto la differenza di preparazione
fisica rispetto a loro - ha dichiarato il Commissario
Tecnico della nazionale titana Giampaolo Mazza -
perché negli ultimi venti minuti
siamo completamente spariti dal
campo». E proprio dal 65’ in poi
sono arrivate sei reti degli olan-
desi. «Anche a livello ambientale
abbiamo pagato, perché giocare
ad Eindhoven, davanti a 35mila
spettatori che non aspettavano
altro che veder battuto il loro re-
cord di gol - la vittoria più larga
dei tulipani, prima della gara di
venerdì scorso, si era fermata a
9-0, contro Finlandia (1912) e
Norvegia (1972) - di certo non ci
ha favoriti. C’erano tutti gli ingredienti - prosegue
mister Mazza - affinché si potesse avverare la festa
arancione che tutti auspicavano». Chiaramente, al
di là dei rapporti di forza in campo, il risultato brucia
anche per una matricola: «Certo, dispiace, ma ci può
stare. Quando la prima del ranking incontra l’ultima
è possibile che si realizzino questi punteggi». Peccato,
soprattutto perché nella gara d’andata, a Serravalle
esattamente un anno fa, era finita “solo” 5-0 per
l’Olanda: «Sì, ma per noi giocare in casa o fuori rap-
presenta un’enorme differenza. In casa riusciamo a
mantenere la concentrazione molto più alta, e così
sopperiamo anche alla preparazione atletica inferio-
re». Cosa si può salvare in una serata così nera? «Bé,
è difficile salvare qualcosa - ammette candidamente
il CT - però sicuramente l’impegno dei ragazzi, che
come sempre è stato massimo, e il grande onore di
aver giocato questa gara, di fronte a campioni del ca-
libro mondiale come Sneijder, Van Persie, Kuyt e Van
Bommel. Alla fine, poi chiaramente, conta il risulta-
to». C’è da dire che questa non è la peggior sconfitta
patita dalla nazionale sammarinese: il 6 settembre
(curiosa coincidenza, ma sempre riconducibile ad
una preparazione atletica ancora approssimativa per
i titani in questo periodo della stagione; il loro cam-
pionato inizia ad ottobre) del 2006, ancora qualifica-
zioni europee: la Germania passeggiò sul campo di
Serravalle sotterrando i padroni di casa con 13 reti.
«C’è la consapevolezza - conclude Mazza - che dob-
biamo migliorare sotto l’aspetto della personalità e
della condizione fisica per tutti i 90’». Il secondo im-
pegno si chiama Svezia (si è giocato martedì sera, a
giornale già in stampa): «Ora c’è la voglia da parte di
tutti i ragazzi di rifarsi, con una prestazione migliore
e più continua durante tutto l’arco della gara. Il risul-
tato non è in discussione - aggiunge Mazza - però in
casa riusciamo ad esprimerci sicura-
mente meglio».
San Marino dopo l’11 -0 contro l’Olanda c’è Ibra Campionato Sammarinese
L’esultanza olandese
(Foto Getty images)
di Flavio Grisoli [email protected]
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