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ISSN 1593-6309 9 7 7 1 5 9 3 6 3 0 0 5 9 8 0 0 1 8 Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 - 00143 Roma IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5 ANNO 3 - N° 18 12 maggio 2011 1€ Un’esplosione di gioia Atalanta e Siena in A, Gubbio in B, Tritium e Carpi in Prima Divisione, Aprilia e Ebolitana in Lega Pro Può il Consigliere federale Gagliano violare le norme del Codice di Giustizia Sportiva e farla franca? Impaginato numero 18.indd 1 10/05/11 15.05

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Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 - 00143 Roma

IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5 ANNO 3 - N° 18 12 maggio 2011 1€

Un’esplosione di gioia

Atalanta e Siena in A, Gubbio in B, Tritium e Carpi in Prima Divisione, Aprilia e Ebolitana in Lega Pro

Può il Consigliere

federale Gagliano violare le norme del Codice di Giustizia Sportiva e farla

franca?

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Gagliano: il Consigliere federale che viola le norme del Codice Sportivo e l’ennessima figuraccia dell’AIALa Commissione Disciplinare territoriale Toscana ha

azzerato i vertici della Sezione AIA di Grosseto infliggendo

5 anni di inibizione a Antonello Foderi, responsabile desig-

nazione arbitri, tre al presidente Franco Ferretti e uno all’ex

direttore di gara Diego Di Benedetto. Tutto nasce dal caso

Karim Soufianè, arbitro che durante un match tra Pitigliano

e Casottomariana, venne pesantemente insultato con frasi

di carattere razzista. Lo stesso arbitro accusò la sezione AIA

di Grosseto di aver alterato il suo rapporto di gara scagio-

nando così le società colpevoli di tali gesti. Oltre a questo il

Ferretti e il Foderi sono stati condannati per aver percepito

rimborsi per gare non giocate. Per non farsi mancare nulla, il

Di Benedetto ammise di aver alterato un referto di gara sotto

la spinta (imposizione) di Antonello Foderi. Due le consider-

azioni: la prima riguarda la giustizia domestica dell’AIA che

scagionò (stranamente!!!!!) i vertici della Sezione di Grosse-

to, dimostrando ancora una volta che la giustizia domestica è

imparziale come Berlusconi sui giudici di Milano o viceversa.

Secondo punto, girano voci che il Ferretti sia stato molto vi-

cino durante i trasporti su strada al presidente AIA Nicchi du-

rante il periodo di elezioni. E forse è per questo che dai vertici

arbitrali si è fatto finta di non conoscere la situazione? Certo,

a pensar male a volte ci si azzecca. Dall’AIA e dalla sua assurda

giustizia domestica che dovrebbe pensare a ramazzare piut-

tosto che a perdere di credibilità ad ogni pié sospinto. Noi di

Professione Calcio, da lungo tempo ormai, stigmatizziamo

fatti, eventi, episodi, determinazioni nell’ambito dell’AIA, del-

la gestione Nicchi-Pisacreta. Da questa delibera, la nostra tes-

tata, per restare sullo stesso termine, ha avuto le stigmateda

un prestigioso organo di giustizia sportiva. La Commissione

Disciplinare Territoriale Toscana ha sancito, con espressioni

che appaiono pregne di sacrosanto sdegno: “Il fatto è di as-

solutà gravità, visto che la violazione è stata commessa da

un arbitro che, statutariamente, è il garante della leggittimità

della gara”. Ne prendano atto, Nicchi e Pisacreta. Nel corso

della loro gestione fin’ora breve, auspicabilmente ancor

meno breve in futuro, ne sono davvero successe di cotte e di

crude. Il “non legato alla logica delle poltrone” insisterà, con-

tro ogni decenza sportiva, a difendere e privilegiare l’AIA di

Nicchi e Pisacreta contro, palesemente contro, le società? Se

insisterà scatterà una nostra inchiesta. Passiamo al Comitato

Campania dove Salvatore Colonna è stato ritirato in ballo dal

candidato sindaco di Salerno Salvatore Gagliano riguardo

un finanziamento di 600mila euro per la ristrutturazione di

tre campi sportivi. Gagliano, nel suo comunicato stampa, ha

addirittura segnalato che sarebbe in corso un‘inchiesta da

parte della Procura federale. cContributi che il Colonna già

su queste pagine aveva spiegato fossero regolari e legittimi.

Quello che non è chiaro è che il Gagliano, essendo anche

Consigliere Federale, come ha fatto a sapere di un procedi-

mento da parte della Procura Federale? Così facendo è in

chiara violazione dell’articolo 3 del codice di giustizia sportiva

che vieta di dare notizie su procedimenti sportivi ed even-

tualmente disciplinari. Poi c’è anche l’articolo 1 che vieta di

ledere l’onorabilità dei tesserati e in questo specifico caso del

presidente Colonna. Lo stesso presidente del Cr Campania

ha dichiarato di voler querelare il Gagliano previa autorizzazi-

one del Consiglio federale di cui lo stesso Gagliano fa parte, in

pratica anche lui dovrebbe votare a favore o contro Colonna

sulla richiesta di autorizzazione a querelarlo. Professione Cal-

cio, sul punto, ha accertato addirittura che (è, quantomeno

paradossale) Gagliano, per finalità che saranno sempre più

chiare, appena trombato alle elezioni regionali, chiede per

iscritto alla Regione Campania (per la verità, le ha chieste

anche al Comune di Salerno) la documentazione relativa ai

campi sportivi condotti in convenzione da Comitato Campa-

nia. Come vogliamo qualificare queste sue richieste? Attacco

al sistema del quale gagliano fa parte? Infedeltà alla Feder-

calcio? In ogni caso, se esiste ancora l’obbligo di lealtà sporti-

va, questo consigliere federale che tenta inutilmente di bom-

bardare il COmitato Regionale che lo ha portato per mano

alla sua elezione nazionale è un caso mitico, epico, storico,

da antologia di ciò che non si dovrebbe mai fare. Gagliano

ha violato le norme. Pesantemente. Ci sarà un nuovo caso

Moggi, con un’infinito tira e molla sulla sua radiazione, o Gal-

giano - se non sarà radiato, ma è certamente incompatibile,

almeno sotto il profilo etico e morale, con la sua carica - sarà

immediatamente deferito, come un minimo di decenza im-

porrebbe? Tra l’altro, Gagliano non si è dimostrato neppure

un cuor di leone. Appena il presidente Colonna ha prean-

nunciato la querela, si è affrettato a nascondere la mano con

la quale aveva scagliato la prima pietra. Ha rinnegato tutto.

Ha scritto, nel suo comunicato stampa: “Non si era mai parla-

to di truffa”. Ed invece le sue parole, che accusavano il COmi-

tato Campania di truffa, erano virgolettate, su un noto quo-

tidiano campano, in prima pagina. Violazione dell’obbligo

di lealtà aggiunt ad un’altra violazione dello stesso obbligo?

Gran bella gatta da pelare, per la FIGC,il

suo presidente, i suoi organi di Giustizia

Sportiva. (Massimiliano GIacomini)

NUMERO 18 - 12 maggio 20112 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

LEGENDA

Reg. del Tribunale di Roma n° 1/2009

Amministrazionevia F.T. Marinetti, 221 - 00143 Roma

Tel/Fax 06.5000975email: [email protected]

Direttore responsabileMassimiliano Giacomini

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CaporedattoreFlavio Grisoli

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RedattoriFabiola Rieti, Sara Sbaffi

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Segretaria di RedazioneGerarda Angela Lomonaco

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Hanno collaborato Guido Del Re, Mauro Gasperini

Riccardo Morgigno, Stefano Santini

Realizzazione GraficaWalter Fantauzzi - www.walterfantauzzi.com

Stampa: Global Stampa - Via Angelo della Pergola, 5 - 00176 Roma

T C A STattica Curiosità Approfondi-

mentoStatistica

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Tutto come avevamo previsto. Il Milan di Mister

Allegri è (meritatamente) campione d’Italia, il

Brescia segue il Bari in B e forse pure la Sampdoria

(ecco la sorpresa che vi avevo anticipato in tempi

non sospetti) dopo un derby perso in maniera ro-

cambolesca al 97’. Mentre scriviamo non si è ancora

disputata Juventus-Chievo, laddove i bianconeri si

giocano le ultime speranze (poche) di un posto in

Europa. Mister Delneri spera nella riconferma ma

anche aggiungendo 9 punti nelle ultime tre gare, do-

vrà guardare anche ai risultati degli altri. D’altronde

chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Il Cesena

pare salvo dopo un ottimo finale di campionato, così

come il Catania mentre il Brescia paga errori socie-

tari e poca convinzione nelle gare che contavano.

Certo che le due gare che mancano saranno inte-

ressanti per la corsa Champion’s ed Europa League

e per l’ultimo posto per scendere in bwin. Intanto il

Milan si gode il suo 18° scudetto, raggiungendo l’In-

ter (alla quale però, ne verrà tolto uno) e così oltre a

surclassare i cugini per vittorie europee e mondiali, li

sorpasserà anche in quelle italiane. La lotta prosegue

anche in chiave politica, dove Letizia Moratti, ban-

diera del Cavaliere, viene sfidata dalla cognata Milly

che invece offre la sponda al candidato della sinistra.

Vogliamo infine sperare che le ultime gare siano cor-

rette e sportivamente accettabili. Spettacoli indegni

come Lazio-Inter dello scorso anno ci debbono esse-

re evitati. E speriamo che il buon senso (far giocare

tutte le gare nel medesimo orario, almeno le ultime

due) sia veramente attuabile. Ma conoscendo chi è

ai vertici del calcio italiano, mi vien da supporre che

tutto andrà come prima. Costui è la stessa persona

che ha fortissimamente voluto l’acquisto di un solo

extracomunitario per squadra, e poi si lamenta se a

livello europeo non contiamo più nulla, anzi, abbia-

mo perso la quarta qualificata per la Champion’s del

prossimo anno. Fino a quando, anche

costui, abuserà della nostra pazienza?

C’è chi chiude agli extracomunitari e poi si lamenta se falliamo a livello europeo 4 NUMERO 18 - 12 maggio 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Mauro Gasperini

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6 NUMERO 18 - 12 maggio 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

26

Dopo 39 giornate Siena e Atalanta possono

finalmente festeggiare il loro ritorno in serie

A. Ai toscani basta un pari interno contro il Torino

per conquistare il punto decisivo: iniziale vantag-

gio bianconero con Calaiò, poi pareggio granata

con Sgrigna. L’attaccante bianoconero porta ancora

avanti il Siena, ma Bianchi (100 gol in carriera) sigla

il gol che fa tutti contenti in campo. Nell’altro match

decisivo per la A l’Atalanta travolge il Portogruaro,

che pure era passato in vantaggio con Memushaj.

La doppietta di Tiribocchi e i gol di Bonaventura e

Delvecchio firmano il poker che vuol dire promozi-

one. Dietro la coppia di testa torna a gioire il Novara

di Tesser che con Centurioni, Bertani e Gonzalez

mette fine alla striscia positiva del Crotone sul suo

terreno dello “Scida” con un secco 3-0 e consolida

la terza piazza in classifica davanti al Varese, che

nel posticipo fa 1-1 al “Granillo” contro la Reggina

(reti di Ebagua e Zizzari). Subito a ridosso della zona

spareggi promozione importanti successi di Padova

e Livorno. I ragazzi di Dal Canto affondano in casa

l’Ascoli, grazie alle reti di Cuffa, El Shaarawy e Ar-

demagni. Inutile allo scadere il gol di Feczesin. Gli

amaranto di Novellino invece conquistano tre punti

fondamentali sul terreno del Pescara, scavalcando-

lo in classifica. A decidere la gara una sfortunata au-

torete di Pinna al quarto d’ora. Ancora vive le sper-

anze di play-off anche per l’Empoli, che batte 3-1

al “Castellani” l’Albinoleffe: in gol Stovini, Forestieri,

Coralli e Cocco. Scelgono di non farsi troppo male

Modena e Grosseto, che pareggiano 1-1, dopo i

gol nel primo tempo di Greco e Sforzini. Un guizzo

di Piccolo decide invece la sfida tra Piacenza e Sas-

suolo, che esonera Gregucci. Tutto ancora in gioco

quindi in zona play-out: la Triestina infatti si impone

ai danni del Cittadella, con ben tre gol (Godeas,

Bariti e Taddei) nei primi 25 minuti; a nulla vale il

ritorno dei ragazzi di Foscarini con le reti di Gorini

e Gabbiadini. Il Frosinone cala addirittura il poker

contro il Vicenza: Santoruvo, Terranova e due volte

Sansone permettono all’undici di Campilongo di

sperare ancora.Lotta aperta per play-off e out

Classifica P G V N S GF GS

Siena 74 39 20 14 5 60 31Atalanta 74 39 21 11 7 55 30Novara 64 39 16 16 7 57 33Varese 62 39 14 20 5 47 29

Reggina 54 38 13 15 10 40 36Torino 54 39 14 12 13 46 45Padova 53 39 12 17 10 57 46Livorno 53 39 13 14 12 44 42Empoli 52 39 12 16 11 43 37Pescara 52 39 14 10 15 39 41Crotone 50 39 12 14 13 42 47Modena 49 39 10 19 10 40 45Grosseto 49 39 12 13 14 42 48Vicenza 49 39 14 7 18 40 51Piacenza 46 39 11 13 15 49 58Sassuolo 45 39 11 12 16 37 42Cittadella 44 39 10 14 15 44 50

Albinoleffe 43 39 11 10 17 48 59Ascoli-7 42 38 12 13 14 38 46Triestina 40 39 8 16 15 34 51

Portogruaro 40 39 10 10 19 36 56Frosinone 38 39 8 14 17 43 58

39° Giornata 06-07-09/05/2011Atalanta-Portogruaro 4-1Crotone-Novara 0-3Empoli-Albinoleffe 3-1Frosinone-Vicenza 4-0Modena-Grosseto 1-1Padova-Ascoli 3-1Pescara-Livorno 0-1Piacenza-Sassuolo 1-0Reggina-Varese 1-1Siena-Torino 2-2Triestina-Cittadella 3-2

MARCATORI

20 Gol: Piovaccari (Cittadella, 7r)19 Gol: Bianchi (Torino, 2r)17 Gol: Cacia (Piacenza, 2r)16 Gol: Abbruscato (Vicenza, 2r) Coralli (Empoli, 4r)15 Gol: Succi (Padova, 5r) Bonazzoli (Reggina, 2r) Gonzalez (Novara) Calaiò (Siena, 4r)

40° Giornata 13-14-15-16/05/2011Albinoleffe-Atalanta

Ascoli-SienaCittadella-CrotoneGrosseto-RegginaLivorno-PiacenzaNovara-Frosinone

Portogruaro-EmpoliSassuolo-PadovaTorino-TriestinaVarese-ModenaVicenza-Pescara

Stefano SantiniAllenatore: Antonio Conte (Siena)

Consigli(Atalanta)

Terranova(Frosinone)

Stovini(Empoli)

Bonaventura(Atalanta)

Calaiò(Siena)

Bariti(Triestina)

Tiribocchi(Atalanta)

Centurioni(novara)

Cuffa(Padova)

Sansone(Frosinone)

Gonzalez(Novara)

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7NUMERO 18 - 12 maggio 2011 7w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Grande euforia ma gioia contenuta a Siena

per il ritorno in A della Robur dopo soli 12

mesi da Siena-Inter 0-1 e la rete di Milito. Ora il

principe sarà ancora avversario nel grande pal-

coscenico di San Siro, mentre la principessa sarà

presente come sempre in tribuna a sostenere i bi-

anconeri. Le sensazioni di Valentina Mezzaroma

poche ore dopo la festa promozione: «L’obiettivo

è stato raggiunto secondo i nostri tempi. Grazie a

tutti voi dell’appoggio per questa cavalcata molto

intensa e complimenti anche a Novara ed Ata-

lanta che si sono battute alla grande. Ora siamo

di nuovo in A e comincia la salita». Ci sono state

delle battute d’arresto, dei momenti in cui

si stavano complicando i piani? «Si, dopo le

gare contro Empoli e Piacenza. Ma anche la

sconfitta interna con il Portogruaro». Però,

le sono venute in mente subito: «Certo, ti

fai male e poi come quando cadi a cavallo

devi ripartire subito e salire ancora in sella

più forte e più convinto di prima». Mister

Antonio Conte, cavallo di razza della vostra

scuderia, resterà al Franchi? «Lo vogliamo

a Siena, vogliamo che resti qui con noi. Però

secondo le voci che girano che lo vorrebbero alla

Juventus, nessuno ci rimarrebbe male. La Juve è la

Juve, difficile dirle di no, specie Conte ancora così

osannato a Torino». Peccato perda la voce dopo

ogni partita: «Ah si è vero, la moglie infatti gli

porta sempre lo sciroppo per la gola. Comunque

gli dura poco, dopo due ore siamo tutti insieme

a cena e la voce è di nuovo squillante». Verso il

futuro, avete rinnovato un contratto importante:

«Abbiamo firmato insieme a Giorgio Perinetti, è

con noi fino al 2016. È uno dei dirigenti più esperti

e capaci in Italia e conosce come pochi il settore

giovanile». Sogni del mercato estivo ormai alle

porte, lei chi vorrebbe in maglia bianconera?

«Ibra! Si, vorrei proprio Ibrahimovic». Beh, per

avere Ibra dovrebbero vendere il Duomo! “«Sog-

no Rooney e Lampard, amo il calcio inglese, sono

grandi giocatori ma io sono più vicina al Chelsea di

Carlo Ancelotti. Proprio Sir Alex Ferguson doveva

venire a Siena lo scorso gennaio ma poi ebbe un

problema familiare e dovette rinunciare. Chissà,

magari un giorno il Siena sarà impegnato nelle

coppe europee». Le nuove maglie sono pronte?

Si mormora che la seconda sia grigia e la terza

azzurra: «Le nuove maglie saranno presentate

in estate e posso dirvi che la Kappa ha preparato

come sempre ottimi prodotti per il ritorno in serie

A. Riguardo ai colori, non è vero che la maglia da

trasferta sarà grigio o argentata, neanche la terza

azzurra. Forse qualcuno voleva fare lo scoop ma

non sono questi i colori. Faremo una

festa e le vedrete presto». Infine una

curiosità riguardo allo nuovo stadio

senese: «A breve faremo un restyling

del “Rastrello” in vista della nuova sta-

gione. Il nuovo impianto è in fase di stu-

dio ma noi vogliamo che resti nel posto

in cui è sempre stato, a 5 minuti da

Piazza del Campo. Una posizione per-

fetta e storica che piace

a tutti i tifosi».

Riccardo Morgigno

Qui sopra la Robur festeggia la vittoria del campionato in basso l’applauso di Valentina Mezzaroma (Foto Sito Ufficiale)

Il Siena si riprende la Serie A

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Oggi intervistiamo l’allenatore

dell’Atalanta, fresco di promozione in se-

rie A con i bergamaschi. Per la “Dea” la pros-

sima stagione sarà la numero 51 nel massimo

campionato nazionale. Mister Colantuono, è

stato semplice ritornare subito in A? «Di fac-

ile non c’è nulla. Te la devi guadagnare ogni

volta, soprattutto se devi vincere per forza

come noi. Insieme al Siena siamo tornati im-

mediatamente in serie A e vogliamo restarci.

Abbiamo una rosa numerosa, 28/29 giocatori.

Una rosa lunga ok, ma è difficile da gestire.

Anche decidere chi mandare in tribuna. Inoltre

abbiamo avuto diversi ragazzi infortu-

nati come Manfredini, Padoin, Pinto,

Ruopolo ma anche Doni e Tiribocchi

hanno subito alcuni stop». A gennaio

vi sieti rinforzati, è soddisfatto del

mercato? «Abbiamo preso Bjelanovic

dal CFR Cluj. Ha segnato il gol decisivo

a Modena e comunque ha giocato

poche gare. Avevamo Ruopolo infor-

tunato e così lo abbiamo tesserato.

Il croato si è fatto sempre trovare

pronto». Ora la serie A, lei rimarrà a Berga-

mo? «Ho un contratto fino al 2012 e la nuova

stagione si presenta molto bene. L’Atalanta

avrà 20 mila abbonati e le motivazioni per la

squadra saranno altissime. Credo anche che

Doni resterà ancora una stagione. Il capitano

vuole esserci anche se ha qualche cicatrice ed

alcuni problemini. Io aspetto queste settimane,

nel calcio non si sa mai. Comunque sto benis-

simo qui a Bergamo». Atalanta e Siena, Col-

antuono e Conte, mercato e sirene juventine

per il leccese: «Di Antonio non lo so, ha fatto

molto bene a Siena, non era facile. Io e Conte

abbiamo preso squadre appena retrocesse,

che avevano ancora delle scorie da smaltire.

Abbiamo ricompattato l’ambiente e credo che i

risultati si siano visti». Che campionato è stato

questo della serie bwin? «Non è ancora finito,

vogliamo vincere le gare che restano e ar-

rivare primi. Di certo non sono mancate le sor-

prese come Livorno, Torino e Sassuolo. Come

noi hanno un gruppo solido e di spessore, ma

hanno deluso le aspettative, specie il Sassuolo

che aveva un grande organico. Mentre Novara

e Varese hanno l’entusiasmo dalla loro parte,

le fresche promozioni alle spalle e lo zoccolo

duro che resiste da alcuni anni, l’ossatura della

squadra è fondamentale». Crede che il Novara

sia stato aiutato dal campo sintetico? «Quello

del sintetico è un problema relativo, credo che

il Novara abbia giocatori adatti a quel-

la superficie. Elementi come Bertani e

Gonzalez sono perfetti per giocare sul

campo artificiale per la loro agilità e

velocità». Il prossimo anno in B ci sa-

ranno nuove realtà come Nocerina e

Gubbio: “Certo, anche Bari e Brescia.

Campionato equilibrato e competitivo.

Ma tutte devono stare attente, basta

poco per fallire gli obiet-

tivi prefissati».

Riccardo Morgigno

I tifosi della Dea e l’esultanza di mister Colantuono(Foto Archivio)

Atalanta la deA è di nuovo nell’Olimpo

9NUMERO 18 - 12 maggio 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

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Domenica emozionante per i tifosi in Lega Pro: il

Gubbio finalmente riesce a laurearsi campione e

incornicia così una stagione indimenticabile. La favola del

Tritium ha meritato l’happy ending, vincendo la dicias-

settesima partita in campionato e centrando un risultato

storico: la Prima Divisione. Per il Carpi, invece, brividi di

alta classifica perché nonostante una sconfitta inaspetta-

ta con il Prato, la Carrarese, diretta concorrente al titolo,

non è riuscita a concretizzare il vantaggio sul San Marino

e si è fatta raggiungere al 90’ rinunciando così ai sogni di

gloria. Si attendono ora i play-off, ma si spera che la stagio-

ne futura porti lo stesso entusiasmo di questa sul campo e

meno problemi sui tavoli federali. (Fabiola Rieti)

Domenica senza sorprese.....I A DIVISIONE - Girone A

2 A DIVISIONE - Girone A 2 A DIVISIONE - Girone B 2 A DIVISIONE - Girone C

I A DIVISIONE - Girone B

CLASSIFICA

Gubbio -1 65

Sorrento 58

Alessandria -2 52

Salernitana -6 50

Verona 49

Spezia -1 47

Reggiana 45

Lumezzane -1 43

Spal -1 43

Bassano 42

Como -1 41

Ravenna 41

Cremonese 39

Pavia 36

Pergocrema -1 34

Sudtirol 32

Monza 31

Paganese 29

CLASSIFICA

Tritium -2 59

Feralpisalò -2 57

Pro Vercelli 52

Pro Patria -7 52

Renate 50

Savona -4 49

Lecco 47

Montichiari 41

Rodengo Saiano -2 41

Casale 37

Canavese -8 36

Sambonifacese 34

Valenzana -1 33

Virtus Entella -1 31

Sacilese 27

Sanremese 27

Mezzocorona 23

CLASSIFICA

Carpi 68

Carrarese 63

Prato 49

L’Aquila 49

San Marino 47

Chieti 46

Giacomense 41

Poggibonsi 40

Bellaria 35

Gavorrano 31

Giulianova -3 29

Crociati Noceto 28

Celano 25

Sangiovannese -13 24

Fano -4 24

Villacidrese -12 15

CLASSIFICA

Latina 67

Trapani -1 58

Milazzo 54

Avellino 53

Neapolis Mugnano 52

Aversa Normanna 48

Matera -1 36

Melfi -6 36

Isola Liri 31

Lamezia 31

Campobasso -2 30

Fondi 30

Brindisi -5 24

Vibonese -2 18

Catanzaro -8 11

Pomezia R

CLASSIFICA

Nocerina 71

Benevento 60

Atletico Roma 56

Juve Stabia 54

Taranto 52

Foggia -2 45

Siracusa 44

Lanciano 43

Lucchese 41

Pisa 40

Gela 40

Barletta 39

Andria 36

Ternana -2 36

Cosenza -6 35

Viareggio 31

Foligno -4 30

Cavese -6 28

34° Giornata 15/05/2011Bassano-Alessandria

Lumezzane-SpeziaMonza-Ravenna

Paganese-SudtirolPavia-Reggiana

Pergocrema-VeronaSalernitana-Gubbio

Sorrento-CremoneseSpal-Como

Spareggi

Play-off (22/29 maggio)Renate-Feralpisalò

Pro Patria-Pro Vercelli

Play-out (22 maggio-5 giugno)Sanremese-Sacilese

Spareggi

Play-off (22/29 maggio)San Marino-Carrarese

L’Aquila-Prato

Spareggi

Play-off (22/29 maggio)Neapolis Mugnano-Trapani

Avellino-Milazzo

34° Giornata 15/05/2011Barletta-Atletico RomaBenevento-Juve Stabia

Cavese-FolignoCosenza-Foggia

Lucchese-SiracusaNocerina-Lanciano

Pisa-GelaTaranto-ViareggioTernana-Andria

MARCATORI

24 Gol: Paulinho (Sorrento, 6r)

17 Gol: Gomez (Gubbio, 5r)

13 Gol: Scappini (Alessandria, 1r)

12 Gol: Cipriani (Spal)

11 Gol: Ferrario (Monza, 2r)

MARCATORI

16 Gol: Ripa (Pro Patria)

13 Gol: Fabbro (Lecco, 2r)

Tarallo (Savona, 5r)

11 Gol: Pietribiasi (Sambonifacese)

Bonomi (Pro Vercelli, 6r)

MARCATORI

21 Gol: Gaeta (Carrarese, 5r)

15 Gol: Cesca (Carpi)

14 Gol: Margarita (Giulianova, 5r)

13 Gol: Alteri (Poggibonsi, 5r)

12 Gol: Pietranera (Crociati N., 4r)

Falomi (Celano, 1r)

Gasparello (San Marino, 1r)

MARCATORI

14 Gol: Perrone (Trapani, 1r)

12 Gol: Tortolano (Latina, 4r)

Grieco (Aversa N., 4r)

11 Gol: Lasagna (Milazzo, 2r)

10 Gol: 5 calciatori

MARCATORI20 Gol: Sau (Foggia)19 Gol: Insigne (Foggia, 6r)17 Gol: Ciofani (Atl.Roma, 6r)15 Gol: Innocenti (Barletta, 1r)14 Gol: Marotta (Lucchese) Clemente (Benevento, 1r)13 Gol: Mancino (Siracusa, 2r)

33° Giornata 08/05/2011Alessandria-Spal 1-0Como-Monza 2-4Cremonese-Bassano 0-0Gubbio-Paganese 3-1Ravenna-Pergocrema 3-1Reggiana-Salernitana 0-1Spezia-Sorrento 2-1Sudtirol-Pavia 2-0Verona-Lumezzane 1-0

34° Giornata 08/05/2011Pro Patria-Mezzocorona 4-0Pro Vercelli-Lecco 1-2Renate-Montichiari 4-1Rodengo Saiano-Sacilese 1-1Sambonifacese-Canavese 2-0Savona-Virtus Entella 3-2Tritium-Sanremese 1-0Valenzana-Feralpisalò 1-2

Ha riposato: Casale

30° Giornata 08/05/2011Bellaria-Poggibonsi 5-0Crociati Noceto-Celano 3-3Fano-Gavorrano 2-1Giulianova-Villacidrese 3-3L’Aquila-Chieti 0-0Prato-Carpi 1-0San Marino-Carrarese 2-2Sangiovannese-Giacomense 1-1

30° Giornata 08/05/2011Avellino-Campobasso 3-1Catanzaro-Trapani 1-0Fondi-Lamezia 2-2Latina-Aversa Normanna 3-0Matera-Isola Liri 1-0Melfi-Pomezia 1-0Milazzo-Neapolis Mugnano 1-2Vibonese-Brindisi 3-3

33° Giornata 08/05/2011Andria-Cavese 1-0Atletico Roma-Cosenza 4-1Foggia-Taranto 0-0Foligno-Benevento 2-2Gela-Nocerina 2-1Juve Stabia-Lucchese 4-1Lanciano-Barletta 0-0Siracusa-Ternana 2-2Viareggio-Pisa 1-1

11NUMERO 18 - 12 maggio 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u 11

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Page 12: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.17

Fabiola Rieti e Sara Sbaffi

Le giacchette nere sono promosse a pi-

eni voti, giudizi meno soddisfacenti in-

vece per l’aiuto tecnologico. L’undicesima

puntata dell’indagine sull’operato arbitrale

nella stagione in corso ha avuto risultanze

abbastanza positive per i direttori di gara. A

rispondere sul comportamento in campo e

le qualità atletiche, oltre a proporre soluzi-

oni per migliorare il settore sono stati Vale-

rio Daddario, amministratore delegato del

Taranto che milita nel girone B della Prima

Divisione e Luciano Di Giampaolo, direttore

generale del Chieti che gioca in Seconda Di-

visione girone B. Basta un solo aggettivo al

dirigente jonico per descrivere il lavoro de-

gli arbitri in questa stagione: «Impeccabile».

L’ad rossoblu è soddisfatto sia dal punto di

vista comportamentale, «Con noi sono sem-

pre stati disponibili e dediti al dialogo. Se a

fine partita si chiedono delle delucidazioni,

loro sono a disposizione per spiegarci», sia

dal punto di vista atletico: «Sono preparati

ed allenati. La lucidità mentale deriva anche

dalla forma fisica». Il giudizio continua ad

essere positivo anche sugli assistenti: «Non

ho riscontrato nessuna lacuna neanche tra i

guardalinee in questa stagione, nessuna svis-

ta in particolare da condannare. Ho notato

che c’è anche abbastanza dialogo tra loro».

Daddario non è favorevole all’aiuto tecno-

logico, né per la Lega Pro né in nessuna altra

serie: «Altrimenti il calcio non sarebbe più

uno sport, dico questo anche andando con-

tro decisioni per la mia squadra. Il rapporto

preparazione-errori è inversamente propor-

zionale: più preparazione equivale a meno

errori». Luciano Di Giampaolo, direttore

generale del Chieti, giudica il lavoro degli ar-

bitri soddisfacente: «Come in tutte le cose, ci

sono terne eccellenti e altre meno. Ci sono

però giovani di buone prospettive. La mag-

gior parte hanno una buona condizione fisi-

ca, sono concentrati, attenti e presenti sulle

azioni». Il dirigente neroverde non riscontra

diversità di preparazione nella terna: «As-

sistenti e arbitri remano nella stessa direzi-

one, non trovo differenze o lacune in uno o

nell’altro». Un punto su cui c’è la necessità

di migliorare è l’approccio umano da parte di

alcuni direttori di gara, come conferma il dg

abruzzese: «C’è poca disponibilità al dialogo

sia durante la partita sia fuori dal campo.

La rigidità estrema non serve, anzi il sorriso

permette di evitare situazioni poco piacevoli.

Invece ho riscontrato una fiscalità eccessiva

da parte di alcuni». Per crescere, secondo

Luciano Di Giampaolo, c’è bisogno di un in-

grediente fondamentale: «Serve buon senso

da parte di tutti. Certe situazioni prese di pet-

to creano attriti inutili anche in partite tran-

quille». Per quanto riguarda la tecnologia, il

direttore generale teatino ha qualche dub-

bio: «L’aspetto prettamente sportivo vorreb-

be privilegiare il lato umano e lo sport stesso,

però la tecnologia per il “gol-

no gol” sarebbe da valutare».

Arbitri promossi, tecnologia rimandata

1212 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 18 - 12 maggio 2011

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Page 13: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.17

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Page 14: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.17

Flavio Grisoli

Finalmente a Gubbio, con la vitto-

ria conseguita sulla Paganese alla

penultima giornata, si può dare il via

alla festa. La formazione rossoblu ha

conquistato la possibilità di giocarsi la

sua seconda partecipazione alla serie

cadetta 64 anni dopo la prima. Una

cavalcata pressoché inarrestabile quel-

la degli uomini allenati da Vincenzo

Torrente che, dopo la clamorosa pro-

mozione dello scorso anno (battuto il

San Marino ai play-off di Seconda Di-

visione), sono riusciti nell’impresa di

battere la concorrenza prima di tutto di

un Sorrento molto solido, e poi di una

serie di corazzate dal blasone e dalla

tradizione indiscutibili (Hellas Verona,

Cremonese, Spezia, Salernitana e Reg-

giana su tutte). Prima di sentire dalla

viva (anche se flebile e roca, visti i fes-

teggiamenti nella cittadina eugubina

di ieri sera) voce di Vincenzo Torrente

la gioia e la soddisfazione per una sta-

gione trionfale, ascoltiamo il commen-

to del direttore tecnico degli umbri,

Luigi Simoni, al quale chiediamo prima

di tutto se ci sia stato mai un momen-

to, coinciso magari con quella serie di

pareggi consecutivi, in cui ha pensato

che non ce la potessero fare: «Non è

che si può sempre vincere – ironizza

l’ex allenatore dell’Inter, che di vittorie

di prestigio se ne intende, visto che è

stato l’unico dell’era Moratti, prima

dell’avvento di Mancini, a portare un

trofeo alla Pinetina, la Coppa Uefa del

1997 – e qualche risultato non positivo

ci può stare. Ci sono delle gare nelle

quali scendi in campo soprattutto per

non perdere. Domenica invece abbiamo

giocato una gran partita». La consa-

pevolezza di avere le carte in regola

per vincere non ha mai abbandonato

i rossoblu: «Siamo stati bravi, durante

tutta la stagione, e come sempre la

bravura deve essere assisitita da quel

pizzico di fortuna senza il quale non si

raggiungerebbe nessun obiettivo. Gli

sfortunati non vincono mai nulla». La

scorsa settimana, la sconfitta di Sor-

rento aveva lasciato qualche strascico?

«No, assolutamente – risponde deciso

Simoni – anzi, ci ha dato maggior cari-

ca per chiudere il discorso subito, tra le

Nessun “Gubbio” è Serie B

1414 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 18 - 12 maggio 2011

I tifosi del Gubbio festeggiano la vittoria del campionato

(Foto Photostudio Gubbio)

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Page 15: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.17

mura amiche. E vincere in casa, davanti

a 4500 spettatori – capienza massima

del “Pietro Barbetti” di Gubbio, possi-

bile grazie al permesso concesso alla

società di aprire il settore ospiti ai tifosi

di casa, vista l’assenza dei supporters

della Paganese – è stata un’emozione

unica». Naturalmente, adesso si dovrà

cominciare a strizzare l’occhio alla Se-

rie bwin che verrà, ma Simoni frena:

«Non credo che sia ancora il momento

per farlo, dobbiamo finire bene la sta-

gione prima». Uno, se non l’artefice

principale di quello che a detta di tutti

è un vero e proprio miracolo sportivo,

è il mister Vincenzo Torrente, sul quale

si stanno rincorrendo voci incessanti di

interesse da parte di società di rango,

tra le quali il Genoa: «Quella dei liguri

è una voce infondata secondo me – ci

tiene a precisare subito il dt del Gub-

bio – perché quando lo prendemmo lui

lo avevano messo ad allenare gli Allievi

del Genoa. Poi, che ci siano squadre

interessate a lui è normale. Se avrà la

possibilità di fare le sue scelte, le dovrà

fare, indipendentemente dai rapporti

personali». Ci facciamo poi togliere

una curiosità, è stata più bella la pro-

mozione dello scorso anno o questa?

«Vincere direttamente il campionato

è molto più soddisfacente. I play-off

si possono vincere anche arrivando

quinti in campionato. Sicuramente si

hanno meriti diversi». Per il Gubbio

che verrà, si cercherà di portare in

blocco un gruppo affiatato o si cam-

bierà qualcosa? «Noi prescindiamo da

questi discorsi, perché puntiamo molto

sui prestiti dalle società nostre am-

iche. Difficilmente riusciremo a confer-

mare tutti. Lavoreremo, come sempre,

molto sui giovani anche per necessità

economiche». Ora la parola al mister,

Vincenzo Torrente: «Domenica una

grande partita, giocata benissimo. Una

gara che ha rispecchiato in tutto e per

tutto l’andamento dell’intera stagione.

È stata una vittoria strameritata, era-

vamo partiti per la salvezza, salvo poi

renderci conto delle nostre possibilità.

Abbiamo compiuto un’impresa miraco-

losa, se si pensa all’età media di questa

squadra e al budget a disposizione. È

una grande soddisfazione personale,

perché siamo partiti due anni fa con un

progetto basato sui giovani e sul gioco,

e abbiamo vinto due campionati. Ques-

to poi, contro grandi avversarie, e con

sette punti sulla seconda». Come a Si-

moni, chiediamo a Torrente quale, tra

questi due campionati, sia stato il più

bello: «Sicuramente questo appena vin-

to. Vincere in Prima Divisione in questo

modo è enorme, e festeggiare in casa

è stato bellissimo». Quando c’è stata la

svolta? «Il giorno dell’Immacolata, con

la vittoria contro il Sorrento che ci ha

permesso di salire in testa alla classi-

fica. Da lì abbiamo capito che avevamo

tutto quanto per poter andare fino in

fondo e fare nostro il campionato».

Ci sarà pure stato un momento in cui

Torrente si è arrabbiato per la prestazi-

one di Sandreani e compagni…«Bé, le

sconfitte contro lo Spezia e il Pergo-

crema non mi sono piaciute, perché

ci siamo lasciati trascinare dal gioco

avversario». All’orizzonte adesso, due

campane, Salernitana e Nocerina: «Sì,

vogliamo chiudere in bellezza il campi-

onato contro i granata, e poi giocarci la

Superocoppa di Prima Divisione contro

la mia prima squadra da professionista

– Torrente giocò tre stagioni a Nocera

Inferiore, dal 1982 al 1985 - i molossi

appunto. Ci tengo molto ad alzare

questo trofeo, perché darebbe ancora

più lustro a questa società». È dove-

roso concludere parlando del futuro di

un tecnico emergente sul quale molte

squadre hanno messo gli occhi addos-

so, il Genoa su tutte q quanto sembra:

«Io andai agli Allievi – dichiara Torrente

riferendosi alle parole di Simoni che

gli abbiamo riportato – perché Mauro

Gasperini non voleva più lavorare con

me, è stata una scelta mia. Mi accos-

tano sempre al Genoa, ma non ci cre-

do io per primo. Per il resto, io sono in

scadenza di contratto, e per prima cosa

parlerò con la Società per capire quali

sono i programmi e i progetti futuri,

perché è giusto. Io poi sono un profes-

sionista ambizioso, e se arriverà qual-

che offerta importante mi auguro di

poterla valutare nella mani-

era più serena possibile».

1515w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 18 - 12 maggio 2011

Impaginato numero 18.indd 15 10/05/11 15.06

Page 16: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.17

Sara Sbaffi

È stata scritta una pagina memorabile nella

storia del Tritium, un record e un traguardo

raggiunto per la prima volta. La promozione in

Prima Divisione raggiunta davanti al pubblico

del “Comunale” di Trezzo sull’Adda contro la

Sanremese grazie alla rete del solito Manuel

Sinato (10 gol per lui in questa stagione), sa-

pendo bene che un pareggio non sarebbe ba-

stato e la Feralpisalò era lì, pronta al sorpasso.

La squadra milanese vince così il Girone A della

Seconda Divisione, ottenendo la promozione

diretta e la sua prima esperienza tra nell’ex C/1

in 103 anni di storia. L’ironia del patron: «Una

vittoria eclatante purtroppo - ride Giacomo

Luzzana - abbiamo un’organizzazione eccezio-

nale, negli ultimi quindici anni la società si è im-

pegnata tanto, ed è composta da gente che ha

passione e contribuisce attivamente alle sorti

della squadra». La soddisfazione è forte anche

per il presidente Ercole Ghezzi che ha visto cre-

scere il Tritium dai di-

lettanti alla Lega Pro:

«Ad essere sincero

l’avevamo program-

mato, poi da qui a

vincere il campiona-

to ce ne passa. Ave-

vamo molta fiducia

in questo gruppo».

Domenica scorsa

lo stadio era tutto

esaurito ed è esplosa la festa: «Abbiamo fe-

steggiato in campo con i tifosi, per il resto non

avevamo organizzato niente per scaramanzia.

È stata una partita combattuta, il loro portiere

ha salvato tre palle gol». Il numero uno bian-

cazzurro comincia a pensare alle questioni

pratiche, come il problema dello stadio e il suo

adeguamento per essere all’altezza della Prima

Divisione: «Non dipende solo da noi, dobbiamo

vedere anche con l’amministrazione comunale

per decidere il da farsi. A noi piacerebbe molto

rimanere a giocare a Trezzo». La situazione in

Lega Pro, con diverse società in difficoltà finan-

ziaria non lo preoccupa: «I problemi ce li abbia-

mo tutti, anche noi nell’affrontare il calcio in

questo periodo abbiamo riscontrato parecchie

complicazioni con gli sponsor che spariscono.

Mi guardo bene dal giudicare gli altri. La crisi c’è

in tutta la società, nel lavoro, nelle aziende e il

calcio non si salva. Il nostro comunque è un pro-

getto di tre anni e per ora andiamo avanti». Si

Tritium doppio salto1616 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 18 - 12 maggio 2011

L’ìincontenibile gioia dei ragazzi della Tritium

(Servizio fotografico a cura di Monzani e Tinelli)

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Page 17: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.17

rincorrono voci sul futuro di mister Vecchi che

lo vorrebbero vicino all’Albinoleffe: «Non è ar-

rivata nessuna proposta ufficiale. Io mi auguro

che i seriani rimangano in serie B. Credo che il

nostro allenatore voglia rimanere in Lega Pro e

non voglia bruciare le tappe perché se dovesse

andare male rischia la carriera. È un giovane

emergente e deve ancora fare un po’ di gavet-

ta. Qui c’è un gruppo che conosce e sono felice

che questa esperienza gli sia servita. Poi certo,

se lo chiamasse la Serie A sarei io il primo a far-

gli i complimenti». Sulla stessa lunghezza

d’onda il patron Giacomo Luzzana: «Discu-

teremo sul futuro del mister, secondo me

resterà a Trezzo ma se passasse ad una

categoria superiore se lo merita perché è

molto bravo». Stefano Vecchi, classe 1971,

appesi gli scarpini al chiodo nel 2005 (ha

calcato i palcoscenici della vecchia Serie C

con Spezia, Arezzo, Fiorenzuola, Spal,

Pavia e Pergocrema), dimostra subi-

to le sue doti da tecnico col Mapello

vincendo il campionato di Promozio-

ne; passa tre stagioni alla Colognese

con buoni risultati e poi approda al

Tritium. Lo scorso anno guida gli ab-

duani al primo posto in Serie D con

ben venticinque punti in più sulla seconda, l’Al-

zanocene, raggiungendo la Seconda Divisione.

Nel campionato appena conclusosi la matricola

milanese diventa la mina vagante del girone e

gran parte del merito è delle doti umane e tec-

niche dell’allenatore che in due anni è riuscito

a plasmare un gruppo vincente candidandolo

al doppio salto di categoria. Si gode il suo mo-

mento di gloria il giovane tecnico bergamasco:

«Noi abbiamo giocato tutte le partite al massi-

mo, indipendentemente se incontravamo squa-

dre forti o deboli, abbiamo ottenuto parecchie

vittorie con compagini di medio-bassa classifi-

ca - solo cinque sconfitte – e la base di tutto è

stato il gruppo, sempre a disposizione per qual-

siasi richiesta, e anche un buon staff tecnico».

Nel tracciare un bilancio di questa stagione l’ex

centrocampista cresciuto nel vivaio dell’Inter

individua la partita della svolta: «Abbiamo con-

dotto un percorso continuo nell’arco dell’intero

anno, però tornare in testa con la Valenzana a

tre giornate dalla fine ci ha fatto rendere conto

che potevamo guadagnarci il campionato in

casa con la Sanremese». Dopo aver ottenuto la

consacrazione grazie a questa vittoria, il mister

divaga sul suo futuro: «Adesso è il momento dei

programmi, la prossima stagione se i program-

mi mi soddisfano sarei contento di rimanere».

Capitan Dionisi ha festeggiato con i compagni

e i tifosi una vittoria meritata: «Pensavo che

avremmo fatto un buon campionato ma di vin-

cerlo non credevo assolutamente». Il giocatore

senese di Abbadia San Salvatore indica le gare

più importanti nel corso dell’annata da sogno:

«La svolta è arrivata con il pareggio contro la

Pro Vercelli in trasferta, un arbitraggio discuti-

bile ci ha penalizzati ma siamo riusciti a rimon-

tare. E poi con il Lecco in casa abbiamo vinto

nonostante la squadra fosse fortemente rima-

neggiata». Alla sua terza stagione in biancazzur-

ro il difensore classe 1980 spera di rimanere

per giocare sui campi della Prima Divisione:

«Ancora non lo so se sarò confermato. Spe-

ro di sì perché ho un buon rapporto con la

società, siamo un gruppo consolidato. Non

abbiamo avuto bisogno di grosse motiva-

zioni, la nostra marcia in più

è stato mister Vecchi»

1717w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 18 - 12 maggio 2011

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Page 18: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.17

Fabiola Rieti

L’ultima partita di campionato doveva essere

vietata ai tifosi cardiopatici del Carpi, visto il vor-

tice di emozioni che ha coinvolto la città. La squa-

dra di Modena perde con il Prato, ma la sua diretta

concorrente al titolo, la Carrarese, in vantaggio di

due reti a zero sul San Marino si fa raggiungere nel

secondo tempo proprio al 90’, così i toscani si lascia-

no sfuggire di mano l’occasione della promozione

diretta. Il presidente del Carpi Marcello Rossi ha

parlato così di quei momenti inquieti: «Sono quelle

situazioni indicibili, ti sembra che il mondo ti crolli

addosso e poi la gioia incredibile». Per il numero

uno biancorosso, la vittoria arriva in modo com-

pletamente inaspettato: «Non eravamo partiti con

questo obiettivo, però l’appetito vien mangiando

e abbiamo fatto uno splendido campionato». Sul

piano del lavoro futuro

ancora non si sono prese

decisioni: «Non abbia-

mo ancora preparato le

linee del progetto per il

prossimo anno, dobbia-

mo confrontarci nelle

prossime settimane, ma

sicuramente punteremo

alla valorizzazione dei

nostri giovani». Dal cam-

po di gioco ci trasferiamo

in àmbito economico e il

massimo dirigente car-

pigiano dice la sua sulla

giungla delle regole: «Il

problema non sono solo

le fideiussioni, si deve ragionare davvero sulla rifor-

ma dei campionati come sta facendo il presidente

Macalli. Però è importante anche rendere tutto più

chiaro, quest’anno abbiamo vissuto in Lega Pro

una situazione di terrore giuridico, temendo di fare

errori e di essere penalizzati. Questa attività perse-

cutoria non fa bene. È giusto puntare - conclude il

presidente - ad avere società virtuose, ma con un

atteggiamento meno vessatorio. In alcune circo-

stanze sono stati tolti punti per ritardi di un giorno

o per la delega sulla sicurezza, basterebbe un’am-

menda per certe inesattezze». Sul rinnovo del mi-

ster, Marcello Rossi glissa: «Di questioni tecniche

non me ne occupo io». Stefano Sottili, in un’inter-

vista prepartita rilasciata al nostro sito www.pro-

fessionecalcio.eu aveva provato ad immaginare

come sarebbe stato l’ultimo incontro, ma in realtà

è andato tutto in modo diverso: «Effettivamente

neanche con molta fantasia avrei potuto prevede-

re una domenica così. La nostra partita si era in-

terrotta, perché un giocatore del Prato era rimasto

senza sensi dopo un colpo alla testa. Ci sono stati

attimi di paura, si è temuto per il peggio poi for-

tunatamente era solo un trauma cranico. Il gioco

è stato sospeso per molto tempo, nel frattempo

Carpi “diem”1818 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 18 - 12 maggio 2011

“Gioia incredibile dopo una stagione al cardiopalma”

La festa del Carpi (Servizio fotografico a cura

di Gianluca Vecchi )

Impaginato numero 18.indd 18 10/05/11 15.06

Page 19: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.17

è arrivato il comunicato che la Carrarese aveva

pareggiato quindi i ragazzi hanno cominciato a

festeggiare e il gol del Prato è nato dalla disatten-

zione per l’euforia. Dispiace perché venivamo da

una striscia positiva di risultati e potevamo essere

la migliore difesa in assoluto della Lega Pro, ora

invece condividiamo il primato con il Latina». L’al-

lenatore parla del campionato della sua squadra:

«Non c’è stata una partita della svolta, perché fino

a domenica non sapevamo se avremmo vinto il

campionato. La più brutta è stata quella persa con

il Gavorrano fuori casa, la più bella quella di Car-

rara. Perché pur avendo assenze importanti come

Cioffi ce la siamo giocata fino alla fine. Addirittura

abbiamo giocato di fronte a quattromila persone

e per alcuni ragazzi era una cosa nuova giocare

con un pubblico così. È stata una prestazione sod-

disfacente per l’approccio. Comunque quello con

la Carrarese è stato un testa a testa emozionante

durante tutta la stagione». Il tecnico è contento di

questo risultato e divide ugualmente i meriti tra i

suoi calciatori: «Citare solo un giocatore sarebbe

riduttivo. La forza di questa squadra è il gruppo e

lo dimostra il fatto che siamo arrivati a giocarci la

finale di Coppa Italia con la Juve Stabia. Nella parte

centrale del campionato abbiamo avuto tanti in-

fortuni e chi aveva giocato meno si è fatto trovare

pronto. La bontà dell’organico poi ha fatto il resto».

Il futuro? «Non lo so, ci sono degli equilibri a livel-

lo societario che vanno calibrati prima di prende-

re certe scelte sulla panchina. Io devo qualcosa al

Carpi, perché mi ha preso dai dilettanti e portato in

Lega Pro, quindi nelle mie scelte terrò conto anche

di questo. Poi parlerò con la società e vedremo».

Fabio Caselli, capitano della formazione emiliana,

parla del trionfo nel girone B: «È una grandissima

emozione, perché vincere i campionati non è mai

facile. È un lavoro che dura un anno e raccoglierne

i frutti è bellissimo». Un ricordo di questa stagione?

«La gara di andata con la Carrarese è stata la più

bella per il gioco espresso, ma la più brutta per il

risultato finale, visto che abbiamo

perso».

1919w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 18 - 12 maggio 2011

Impaginato numero 18.indd 19 10/05/11 15.06

Page 20: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.17

Sara Sbaffi

Di fronte ad un “Quinto Ricci” gremito,

le rondinelle dell’Aprilia spiccano il volo

verso la Lega Pro e aggiungono un tassello im-

portante alla loro storia. I neroazzurri si sono

imposti per due reti a uno sullo Zagarolo (in

gol Foderaro e Branicki) e hanno conquistato

la promozione diretta in Seconda Divisione. Il

presidente Umberto Lazzarini ammette che

il gruppo era stato creato per vincere ma il

primo posto proprio non se l’aspettava: «Era-

vamo partiti con il mister Sergio Pirozzi (sosti-

tuito in corsa ad ottobre da Ezio Castellucci)

per costruire una squadra competitiva fatta

per rimanere nelle prime posizioni». Archiviati

i festeggiamenti comincia-

no però i problemi: il nume-

ro uno apriliano comincia a

pensare agli oneri finanziari

che comporta il passaggio

in Lega Pro. «È un problema

che sappiamo risolvere. Sono

cinque anni che aspettiamo

questo momento, garantisco

che almeno per il primo anno

riusciremo ad affrontare le spese». È dove-

roso un elogio al tecnico Castellucci che ha

trascinato il gruppo: «Un grande allenatore,

se lui vuole rimanere siamo molto lieti di con-

fermarlo. Poi io non conosco

bene la Seconda Divisione,

lui invece sì visto che già ci

ha allenato. Per la squadra

invece faremo degli innesti

ma l’ossatura rimarrà la

stessa». Il capitano Gior-

gio Galluzzo domenica ha

festeggiato con tutta la

squadra e continuerà per

l’intera settimana: «An-

dremo a cena fuori con la società e i familiari

per festeggiare una promozione che nessuno

si aspettava. Per come eravamo partiti non

l’avremmo mai detto di concludere al primo

posto, poi piano piano abbiamo cominciato a

realizzare che potevamo riuscirci - continua il

difensore pontino esaltando la cura Castelluc-

ci – perché da quando è arrivato mister Castel-

lucci abbiamo cominciato una corsa in apnea,

anche i pareggi ci andavano stretti, abbiamo

accelerato e inseguito fino al recupero». La

sua soddisfazione è rivolta soprattutto ai ti-

fosi: «È un traguardo storico e sono contento

per gli apriliani, se lo meritavano dopo quello

che è successo cinque anni fa (si riferisce alla

Aprilia in 2^ Divisione2020 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 18 - 12 maggio 2011

Le immagini della festa dei pontini (Servizio fotografico a cura

di Silvia Carletti)

“Questione di ritmo”

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Page 21: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.17

gara del 7 maggio 2006 contro il Monteroton-

do finita tra risse, invasione di campo e partita

sospesa a cinque minuti dalla fine che costò

la promozione all’Aprilia). Un grande piacere

per gli sportivi che per tanto tempo non sono

più potuti venire allo stadio». Galluzzo, nato a

Roma nel 1978, individua le partite che hanno

contribuito alla vittoria finale: «Sono state tut-

te partite della svolta perchè non potevamo

permetterci passi falsi. Grandi segnali che po-

tevamo farcela sono stati il cinque a uno con

il Monterotondo e il sei a zero con la Viribus

Unitis entrambi nel girone di ritorno, poi ab-

biamo lanciato un messaggio di forza a tutti

con il due a due in casa con il Bacoli, lì abbia-

mo recuperato la partita dopo essere andati

sotto, siamo stati molto bravi a riprenderci in

questo scontro diretto». Da giocatore naviga-

to, ha infatti una lunga carriera alle spalle (pa-

recchi anni nel massimo campionato dei dilet-

tanti con Monterotondo, Tivoli, Celano, Chieti,

e alcune stagioni anche in Seconda Divisione

con Mestre, Pontedera, Tivoli e Celano) e so-

prattutto da capitano ci svela come è riuscito

a mantenere alta la concentrazione dei suoi

compagni: «Io sono uno dei più grandi, quindi

ho vissuto tutta la situazione con molto equi-

librio. La tensione, quando cominci ad intra-

vedere il traguardo, sale da sola ed io ho pro-

vato a smorzare i toni e mi sono fatto vedere

sereno, è più una questione di atteggiamento

che di parole. Siamo un grande gruppo per-

ché abbiamo una carica morale alta ed è stato

merito del mister essere riuscito a dosare la

giusta concentrazione». Per Galluzzo, che ha

già calcato i campi dei professionisti, la Lega

Pro non è una novità: «Anche se sono un po’ di

anni che non la faccio, da una categoria all’al-

tra cambiano i ritmi, diventano maggiormen-

te elevati, aumenta la qualità dei giocatori e

non bisogna trascurare l’impatto sia fisico che

ambientale. Ci sono le grandi squadre del Sud

che hanno piazze e pubblico importanti». L’ul-

tima parola all’artefice di questa vittoria, Ezio

Castellucci già protagonista lo scorso anno

con il Neapolis dei record (ha ottenuto pro-

mozione in Seconda Divisione e il primato per

le vittorie, i gol fatti, i gol subiti e la differenza

reti): «Domenica è stata una gioia immensa

vedere tutta quella gente contenta, una bella

soddisfazione. Il nostro segreto è stato avere

una squadra forte con grandi capacità tecni-

che che all’inizio erano inespresse, poi quan-

do sono arrivato ho cercato di accordare le

singole note per suonare tutti insieme una

buona musica». Una cura che ha funzionato

quella dell’allenatore originario di Atina, con

lui è arrivata la svolta per risalire la china della

classifica del Girone G. Se il capitano ha reso

grandi meriti al tecnico, quest’ultimo invece

loda i ragazzi: «Loro sono stati i primi a creder-

ci, sono stati loro a caricare me. È un gruppo

che mi ha dato tanto. Una bella cavalcata che

difficilmente dimenticherò». Anche il mister

concorda con Galluzzo sulla partita della svol-

ta: «Abbiamo acquisito qualche certezza dopo

la partita con il Monterotondo, vinta al “Cec-

coni” per cinque a uno». Ed ora manca solo

la Poule Scudetto, le rondinelle affronteranno

le vincitrici dei gironi H e I. Tra Arzanese ed

Ebolitana non ce n’è una che teme più dell’al-

tra: «Le conosco entrambe, sono squadre for-

ti con cui ci saranno dei bei confronti, noi le

affronteremo a viso aperto come

abbiamo sempre fatto».

2121w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 18 - 12 maggio 2011

“Questione di ritmo”

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Page 22: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.17

Fabiola Rieti

Storica promozione per l’Ebolitana che trionfa

nel girone I della serie D e accede alla Seconda

divisione dopo una gara all’ultimo sangue con la sua

principale antagonista, la Forza e Coraggio. Un der-

by del Sud che ha raccolto tifosi e appassionati e da

cui ne sono usciti vittoriosi i gladiatori ebolitani. Sugli

spalti il pubblico era in trepidazione già prima della

gara e al triplice fischio finale è esploso in un boato di

gioia. A raccontare questa domenica emozionante è

il presidente della formazione della provincia salerni-

tana, Andrea Iannella: «Devo dire che quest’anno da

presidente mi ha dato molte soddisfazioni. Ieri è stata

una giornata eccezionale, c’erano seimila spettatori

ad incoraggiare la squadra, la città di Eboli merita

palcoscenici importanti». La squadra, dopo i consueti

festeggiamenti sul campo, è andata in centro per la

cerimonia di premiazione in cui era presente anche

il primo cittadino e per il bagno di folla con i tifosi. Il

numero uno biancoazzurro non credeva di raggiun-

gere il primo posto quando è cominciato il campiona-

to: «Ad inizio anno eravamo partiti con una squadra

costruita per puntare ai play-off, poi strada facendo

abbiamo cominciato a credere in questa vittoria». I

prossimi passi per l’Ebolitana saranno fondamentali

per gettare le basi per il prossimo anno, come spiega

il massimo dirigente: «Ora ci stiamo godendo questo

momento di gioia con i festeggiamenti, ma in setti-

mana dobbiamo riunirci con i soci per capire la strada

da fare per lo sbarco in Lega Pro. Ci vogliono un bel

po’ di soldi tra fideiussioni e iscrizione. Come abbia-

mo visto quest’anno i controlli si sono inaspriti e noi

non vogliamo fare brutte figure, piuttosto meglio non

iscriversi. I costi sono alti e servirà un supporto, poi

dobbiamo cambiare l’assetto societario. Insomma

sono tante le cose da fare e da chiarire». L’impianto

sportivo però è adatto alla categoria e questo è un

buon punto di partenza, dice Iannella: «Per lo stadio

siamo messi bene, è grande ed accogliente, servo-

no solo alcuni accorgimenti». Dopo questo trionfo,

panchina confermata? «Non lo so, un allenatore che

porta la squadra in Lega Pro dovrebbe essere con-

fermato, ma poi ci sono tutta una serie di situazioni

da far quadrare, di progetti e poi bisogna capire se

lui vorrà continuare». Mister Andrea Pensabene

chiarisce subito le sue intenzioni: «Quando si vince è

normale avere la volontà e dare la disponibilità a ri-

manere, poi dipende dai dirigenti». L’allenatore degli

ebolitani ha capito le potenzialità di questa squadra

in un preciso momento: «Quando siamo andati in

testa alla classifica». È una squadra che ha trionfato

da tutti i punti vista: migliore attacco e migliore di-

fesa del girone, completo equilibrio di punti in casa

e in trasferta, soltanto tre partire perse su 36 gioca-

Ebolitana in Lega Pro2222 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 18 - 12 maggio 2011

Ecco perché Cristo si è fermato ad Eboli

Scene di giubilo dopo la vittoria del campionato

(Servizio fotografico a cura di Bruno Ciccarone)

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Page 23: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.17

te. Sono numeri che testimoniano il buon gioco di

questa squadra, ma anche e soprattutto il carattere

che l’allenatore gli ha trasmesso. Gli appuntamenti

fondamentali in questa stagione per il tecnico sono

riassumibili in tre tappe: «La gara più bella è stata

quella in trasferta con il Messina dove abbiamo vinto

tre a zero. Il match più brutto invece è stato contro

il Sambiase dove siamo rimasti in nove e non siamo

riusciti a macinare gioco. La gara di ieri poi è stata ec-

cezionale, abbiamo dimostrato la nostra forza contro

un’ottima squadra, nonostante avessimo un uomo in

meno (Nigro espulso al 38’ del primo tempo) e l’ar-

bitro in una pessima giornata. Dedico questa vittoria

alla città di Eboli e ai suoi tifosi». Secondo il mister, il

campo li ha premiati in questo campionato, anche se

non erano partiti tra i favoriti: «Temevamo molto la

Casertana, poi abbiamo capito che il nostro avversa-

rio era la Forza e Coraggio. Noi sulla carta eravamo

solo la terza forza del campionato». Il più emozionato

e soddisfatto per questo trionfo è il capitano Maurizio

De Pascale. Nativo di Eboli, dopo una carriera in Lega

Pro, è tornato a casa e con la poca voce rimasta dopo

i canti di ieri, ha parlato di questo trionfo: «È un sogno

che si avvera, ho sempre tifato per la squadra della

mia città e vincere il campionato da capitano è vera-

mente speciale». Il giocatore descrive il percorso in

questo anno da incorniciare: «Ieri è stata una partita

bellissima, abbiamo giocato con uno stadio stracol-

mo come non lo è mai stato durante tutto l’anno. La

gente si aspettava il risultato positivo e noi l’abbiamo

cercato e voluto con tutte le nostre forze. Il momento

più brutto è stata la sconfitta con il Sambiase, ma in

un anno quasi perfetto, non voglio ricordare le partite

brutte, uno scivolone in fondo ci può stare. Il momen-

to della svolta non è stato rappresentato da una par-

tita, ma dalla sosta natalizia quando abbiamo capito

che come gruppo ce la potevamo fare e abbiamo co-

minciato a crederci». Sul futuro del difensore ancora

nulla di definitivo, eppure la dirigenza dovrebbe riflet-

tere e tenere stretto un giocatore che ha già calcato

le scene del mondo professionistico con la maglia di

Nardò, Gubbio, Ivrea, Sambenedettese e Siracusa. La

sua volontà è quella di rimanere come ha spiegato:

«Ne parleremo, vincere a casa tua è difficile in molti

ci hanno provato e non ci sono riusciti. Sono orgoglio-

so di essere ebolitano e vorrei vestire

questa maglia anche in Lega Pro».

2323w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 18 - 12 maggio 2011

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Page 26: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.17

Prosegue il nostro viaggio nei Comitati

regionali della Lega Nazionali Dilettanti,

e questa settimana il nostro occhio si è fer-

mato in Basilicata, alla cui più alta scrivania

siede Piero Rinaldi, al suo secondo mandato.

Come di consueto, tracciamo con il nostro

interlocutore il quadro della situazione del

Comitato regionale, dalle omologazioni alla

sicurezza, al rapporto con le istituzioni politi-

che locali, all’erba sintetica, per poi chiudere

con l’argomento “caldo” del momento: il rin-

novo dello Statuto federale. «Il nostro con-

trollo sui campi è continuo e molto attento

– l’incipit di Rinaldi riguardo le omologazioni

– e rispettiamo lo scadenzamento previsto

ogni tre anni. Al momento siamo in attesa di

passare questo lasso di tempo a 4 anni, e per

questo ci dovrà essere una delibera apposita

in Consiglio di Lega. La sicurezza, invece, per

la quale comunque ci tengo a precisare che i

diretti responsabili sono i proprietari dell’im-

pianti di gioco, è uno dei nostri argomenti

precipui, e siamo sempre molto attenti so-

prattutto all’ampiezza del campo per desti-

nazione. La situazione sta migliorando negli

ultimi anni, anche se gli Enti pubblici hanno

limitata capacità di spesa. La nostra, verso

di loro, è soprattutto un’opera di sensibilizza-

zione affinché siano sempre presenti i vigili

sul tema». A proposito di questo, è un àmbi-

to di interesse della Regione lo sport, oppure

come spesso (sic!) accade, in periodi di ma-

gra lo sport è la prima voce ad essere tagliata

nel bilancio? «No, assolutamente. Anzi, vor-

rei rendere nota la stipula da parte nostra,

insieme alle province di Potenza e Matera di

una Convenzione di accesso al finanziamento

a tassi agevolati da parte dell’Istituto per il

Credito Sportivo per la ristrutturazione degli

impianti». Un tema che più di un presidente

nelle scorse settimane ci ha portato all’atten-

zione, è la ventilata ipotesi di restringere il

campo da gioco per aumentare le distanze

del campo per destinazione: «Sì, e noi come

Comitato lucano siamo d’accordo e pronti

a presentare un progetto. A nostro parere

non ci sarebbe nessuna perdita in quanto a

spettacolo, e chiaramente andrebbe tutto a

vantaggio della sicurezza. Questo soprattut-

to per quanto riguarda gli ostacoli a fondo

campo, che dalle statistiche sono quelli mag-

giormente coinvolti negli incidenti. Si tratte-

rebbe di un lavoro molto importante sia a

livello organizzativo che economico, e come

ho detto prima la capacità di investimento

da parte delle amministrazioni pubbliche è

molto limitata, quindi servirebbe molto tem-

po per metterlo in pratica». Erba sintetica e

naturale rinforzato: «Lentamente in Basilica-

ta si sta prendendo coscienza della questio-

ne. Attualmente abbiamo sei o sette campi

in sintetico, tutti di nuovo tipo, con intaso di

tipo naturale. Non quello in gomma di riciclo

perché, sebbene non sia stato provato, è co-

munque a rischio di tossicità, e poi d’estate

con il caldo il nuovo intaso non sprigiona cat-

tivi odori. Il naturale rinforzato è ecceziona-

le, anche se andrebbe testato maggiormente

con utilizzi intensivi e continuativi, perché

si potrebbero verificare delle reazioni inat-

tese». Ultimo capitolo, lo Statuto federale.

A differenza di molti suoi colleghi, Rinaldi è

ottimista: «Io credo che alla fine prevarrà il

buon senso, e le componenti troveranno l’ac-

cordo e la disponibilità per rin-

novare lo Statuto».

Flavio Grisoli

Cr Basilicata, il presidente Piero Rinaldi

(Foto Archivio)

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29NUMERO 18 - 12 maggio 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

L Il post partita del “Clasico” Real Madrid-

Barcellona ha portato con sé non pochi

strascichi dal punto di vista giuridico. La do-

manda più gettonata è stata: “Quale sarà la

sanzione per l’allenatore del Real Madrid?”.

In questo articolo si cercherà di fare chiarezza

sulle norme del Codice Disciplinare UEFA che

regolano il caso in questione e sulla base delle

quali è stata applicata la sanzione. Il Codice

Disciplinare UEFA (di seguito CDU) è molto si-

mile al Codice di Giustizia Federale della FIGC

(di seguito CGF): un insieme di regole defini-

te in maniera snella che disciplina le infra-

zioni ed il procedimento in ambito calcistico

europeo. Andiamo ora ad analizzare il con-

tenuto dell’art. 5 CDU (rubricato “Principi di

condotta”): in riferimento all’inchiesta aper-

ta dall’UEFA nei confronti di José Mourinho

per le frasi rilasciate nel post-partita di Real

Madrid-Barcellona, semifinale di Champion’s

League e sopratutto per le affermazioni con-

tro il Barcellona, il presidente Vilar e l’UEFA.

L’Art. 5 definisce i principi di lealtà, integrità e

sportività (loyalty, integrity e sportsmanship)

andando a delineare un elenco di condotte “il-

lecite”. Tra queste Mourinho avrebbe violato

le lettere: b) Vietato insultare ed avere una

condotta che travalica la normale decenza;

e d) Screditare l’UEFA ed il calcio in genera-

le. Come ben si può capire, la norma in que-

stione ha una funzione di salvaguarda del si-

stema calcistico proprio come l’art. 1 c. 1 del

CGF il quale afferma che i tesserati si devono

comportare secondo principi di probità, lealtà

e correttezza. Possiamo quindi affermare che

questa norma determina (tra le varie appli-

cazioni) il limite di critica nei confronti degli

altri soggetti di questo sport ed anche delle

decisioni dell’organo di riferimento (in que-

sto caso l’UEFA). Ora la domanda semplice

che tutti si sono posti a caldo è stata: qual è

la sanzione che potrà subire Mourinho? L’art.

15 del CDU definisce la scala delle sanzioni:

“Richiamo, ammonizione, multa, squalifica,

sospensione e radiazione”. La decisione è sta-

ta presa in virtù del disposto dell’art. 17 del-

lo stesso CDU nel quale si afferma come per

comminare la sanzione si deve tenere conto

di elementi oggettivi e soggettivi. Inoltre per

Mourinho è stato tenuto conto della recidiva,

in quanto venne sanzionato per la vicenda

“ammonizioni pilotate” nell’ultima partita del-

la fase a gironi della Champion’s League (così

come disposto dall’art. 18). La Commissione,

composta da un presidente (chairman) e altri

nove membri, giovedì 6 maggio ha emesso la

sua decisione, la quale è stata prontamente

impugnata davanti alla Commissione D’Ap-

pello come disciplinato dall’art. 48 del CDU.

José Mourinho è stato squalificato per altre 3

giornate. L’Uefa ha deciso di infliggere questa

punizione allo “Special One”. L’allenatore por-

toghese ha, così, ricevuto in totale 5 giornate

di squalifica, una delle quali con la condizio-

nale per i prossimi tre anni e una già scontata

nella semifinale di ritorno pareggiata con il

Barcellona. Mourinho non potrà quindi sede-

re in panchina nelle prossime 3 partite della

Champion’s League. Dopo questa ennesima

sanzione il “Mago di Setubal” tornerà ad oc-

cuparsi solo di “pallone” o continuerà la sua

lotta contro lo forze oscure?

www.studiolegaledelre.it

([email protected])

Dal campo al Foro

Guido Del Re

Codice Disciplinare UEFA: Il caso Mou

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Dopo le prime due giornate dei play-off (la terza

si giocherà a giornale già chiuso, e vedrà oppo-

ste Pennarossa-Tre Fiori e Tre Penne-La Fiorita nelle

serate di mercoledì e giovedì), l’unica formazione ad

essere stata eliminata dalla corsa al titolo del monte

Titano è la Libertas di mister Michele Ceccoli. Una

doppia sconfitta, prima contro la Cosmos per 2-0 e

poi nel barrage delle “sconfitte” (ricordiamo che la

post-season del campionato sammarinese è unica al

mondo, e nel prospetto che proponiamo si intuisce

che anche con una sconfitta si può diventare cam-

pioni) è arrivata la batosta contro il Tre Penne, un

1-4 che non ha ammesso repliche, proprio come ci

conferma il tecnico della Libertas: «Abbiamo avuto

un po’ di sfortuna è vero, però abbiamo pagato tanti

i tanti giocatori in infermeria e la condizione fisica non

al top. Contro la Cosmos forse il risultato è un po’ bu-

giardo (le reti per la formazione di Ermanno Zonzini

portano la firma di Montagna e Lazzarini con un gol

per tempo), mentre il Tre Penne ci ha massacrati».

Termine forte, al quale però il tecnico Ceccoli vuole

aggiungere lui stesso una precisazione: «Sul 2-0 per

loro – dopo 34’ la formazione di Ceci era avanti di tre

gol, grazie alle marcature di Cibelli, doppietta, e di Valli

– abbiamo preso un palo e ci hanno negato un rigore

nettissimo. Poi nel secondo tempo, sul 3-1 il loro por-

tiere ha fatto un miracolo incredibile e lì si sono chiusi

i giochi». L’amarezza aumenta se si pensa che nella

stagione regolare la Libertas non aveva sfigurato con

nessuna delle due contendenti che ora si sono porta-

te a casa la qualificazione: «È vero, e soprattutto con-

tro la Cosmos si è ripetuta la prima gara del campio-

nato – terminata 1-0 per la squadra di Zonzini – cioè

che noi attaccavamo, e loro segnavano. Il Tre Penne

invece è fortissimo, e se non vincono quest’anno ci

andranno vicinissimo». Con qualche pedina a dispo-

sizione in più, le cose sarebbero potute andare diver-

samente? «Come noi, gli infortunati ce li hanno tutti

– ammette Ceccoli – e comunque sono soddisfatto di

quanto siamo riusciti a fare, perché nessuno, alla fine

del girone d’andata si sarebbe aspettato di giocare i

play-off. La condizione fisica ci ha penalizzati, pensi

che in tutto il campionato abbiamo subìto 13 gol, e

in due gare di play-off la metà. Abbiamo comunque

dimostrato di essere una squadra valida». Per la Li-

bertas la stagione ha chiuso i battenti, diamo quindi

uno sguardo alle altre con mister Ceccoli: «Il Tre Fiori

rimane favorito assoluto. È un po’ come l’Inter degli

ultimi anni. La Cosmos è forte, ma su un campo lar-

go può soffrire. Il Tre Penne quest’anno può farcela,

anche memore delle sconfitte patite l’anno scorso col

Tre Fiori, mi hanno molto impressionato. La Fiorita ha

un attacco importante, ma ha troppe

amnesie difensive».

Ceccoli: “Libertas sfortunata, Tre Fiori favorito”Flavio Grisoli Campionato Sammarinese

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