32
20 Grisoli a pagina L’aggressione a Lamanna IL CASO Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 00143 Roma 1 EuRO IL SETTImANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEmmINILE E CALCIO A 5 ANNO 2 - N° 35 30 SETTEmBRE 2010 Accedi a PCW la WebTv di Professione Calcio su www.professionecalcio.eu prossimamente anche sul satellite canali 815 e 874 30/31 Redazione pagine Cr Lazio Zarelli L’INTERVISTA 4 Robin Hood a pagina Voci dal Palazzo ROBIN HOOD ISSN 1593-6309 9 7 7 1 5 9 3 6 3 0 0 5 9 8 0 0 3 5

PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

Embed Size (px)

DESCRIPTION

PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

Citation preview

Page 1: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

20

Grisoli

a pagina

L’aggressione

a Lamanna

IL C

AS

O

Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 00143 Roma

1 EuROIL SETTImANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEmmINILE E CALCIO A 5 ANNO 2 - N° 35 30 SETTEmBRE 2010

Accedi a PCW la WebTv

di Professione Calcio

su www.professionecalcio.eu

prossimamente anche sul satellite canali 815 e 874

30/31

Redazione

pagine

Cr Lazio

Zarelli

L’IN

TER

VIS

TA

4

Robin Hood

a pagina

Voci

dal Palazzo

RO

BIN

HO

OD

ISS

N 1593-6309

97

71

59

36

30

05

9

80

03

5

Page 2: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

L’EDITORIALE ha una misura di

lunghezza e lar-ghezza del campodi gioco obbligato-ria). Qui c’è dacapire se cambiarele regole e permet-tere alle società digiocare nelle cate-gorie di apparte-nenza, anche se sucampi ridotti, persalvaguardare lesalute e la vita deiragazzi, sia possi-bile. In praticadobbiamo capire sevalgono di più inumeri o la vita deicalciatori di qual-siasi categoria.Peccato solo chel’Assocalciatori, ciauguriamo solo peril momento, nonabbia sposato que-sta linea, se ci sonodei diritti umaniquesti sono calpe-stati sui campi dacalcio dei campio-nati minori.

Contano più le misure o le vite dei ragazzi?di Massimiliano Giacomini

OMA - IlT r i b u n a l eNazionale di

Arbitrato per loSport ha fissato ladata della primaudienza per la con-troversia traA l e s s a n d r oBognetti, gestoredel sitoarbitri.com, el'AIA: l'udienza siterrà il 12 ottobrealle 15.30 presso iltribunale del CONIa Roma.“L’ex arbitro” erastato condannatodall ’AssocizioneArbitri, in primo esecondo grado, alritiro tessera, vistoche secondo Nicchie company "avreb-be effettuatodichiarazioni sulproprio sito inter-net e svolto attivi-tà di informazionesenza la prescrittaautorizzazione delp r e s i d e n t edell'AIA e avrebbefavorito, o comun-que consentito,l'anonimato tra icolleghi arbitri eavrebbe pubblicatol'atto di convoca-zione della ProcuraArbitrale"Il 27 agostoA l e s s a n d r oBognetti avevapresentato ricorsoal TNAS e l'udien-za sarà presiedutadall'Arbitro unicoProf. Avv. LuigiFumagalli.Siamo al punto disvolta, il Tribunaledel CONI dovràesprimersi e alloracapiremo seall’AIA è permessovietare un dirittosacrosanto come la

libertà d’espressio-ne oppure seNicchi dovràabbassare la testae riammettere neipropri ranghi unragazzo che haavuto solo la colpadi creare la piùgrande sezionearbitrale d’Italia eintavolare un con-fronto costruttivoe privo di logichepolitiche. Il sito è“colpevole” di darevoce agli arbitri edi muovere inte-ressanti opinioni eanche, perché no,di permettere agliarbitri di aiutarsi edi confrontarsisulle gare dirette,ma ora la pallaaspetta al tribuna-le del CONI spe-rando che per unavolta prevalga lagiustizia. Tornando al calciogiocato, in LegaPro gli arbitri stan-no toccando ilfondo, partono giàle prime lettereufficiali dei presi-denti all’indirizzodella Lega diFirenze per lamen-tarsi degli arbi-traggi. In particola-re si muove la JuveStabia che si senteperseguitata daerrori arbitrali chela sfavoriscono incontinuazione, mada Castellammarenon capiscono chein Lega Pro sihanno arbitri daLega Pro perciò èinutile lamentarsivisto che il desi-gnatore Farina haun pensiero tuttosuo sugli arbitriche dirige e desi-gna. Noi dalla pros-sima settimana

riprenderemo ilnostro camminolungo l’Italia percontrollare severamente è finitoil tempo dellederoghe per queicampi che nonrispettano lenorme di sicurezza,visto che dallaC o m m i s s i o n eimpianti in erbasintetica l’IngegnerArmeni ci avevaassicurato che eraterminato il tempodei “fuorilegge”,staremo a vedere. Icampi in terra bat-tuta restano ilgrande cruccio deipresidenti deiComitati Regionalivisto che il piùdelle volte hannorecinzioni, mura,alberi e paletti apochi metri dallelinee di delimita-zione del terrenodi gioco e le societàdilettantistichefanno fatica asistemare gliimpianti visto chesono di proprietàdei Comuni e chespetterebbe pro-prio alleIstituzioni lam a n u t e n z i o n estraordinaria degliimpianti, ma avolte sembra ditrovarsi in mezzoad uno scaricaba-rile interminabiledi responsabilità.C’è un unica alter-nativa: aumentarele dimensioni deicampi, ma questocomporterebbe la“scomparsa” dinumerose societàche sarebberocostrette a perde-re le categorie dia p p a r t e n e n z a(ogni campionato

R

Numero 35 30 settembre 2010

2 Editoriale

[email protected]

Reg. del Tribunale di Roma n° 1/2009

DIRETTORE RESpONSABILE

Massimiliano [email protected]

AMMINISTRAZIONE:

Via F.T. Marinetti 221

Tel/Fax 06 5000975

00143 Roma

CApOREDATTORE

Luigi [email protected]

REDATTORE

Flavio [email protected]

SEGRETARIA DI REDAZIONE

Alessia [email protected]

IMpAGINAZIONE E GRAFICA

STAMpA

Global Stampa

Via Angelo della Pergola, 5 00176 Roma

[email protected]

[email protected]

[email protected]

Page 3: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35
Page 4: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

OMA - Quando abbiamodenunciato il malcostume nellagestione della Federcalcio, i

farisei del palazzo e i loro accoliti piùo meno nascosti, ma sempre brizzo-lati (avevano preteso la sottoscrizio-ne di un contratto di consulenza per500 mila euro ed ora fanno i pifferaidel palazzo per 30 sporchi denari),hanno gridato allo scandalo, si sonostracciate le vesti e ci hanno accusa-to di tentato regicidio e di lesa mae-stà. Ma lor signori non si sonodomandati se è o non è giusto chetutti quei soldi finiscano, a mezzo dicontratto privati, nelle tasche deibaroni del calcio che certamente nonmuoiono di fame, quando i nostriragazzi giocano in campi pericolosi,con spogliatoi fatiscenti o inesistentie corrono il rischio di lasciarci lepenne ogni qualvolta disputano unagara? Lor signori si sono domandatise è giusto o non è giusto che unasignora lavori in nero presso ilSettore Giovanile Scolastico dellaFIGC da oltre 30 anni con il solo rim-borso della viaria e guai a loro sel’impiegata si presterà a porre inessere una vertenza presso il giudice

del lavoro? È forse giusto che pensio-nati, che potrebbero godersiin grazia di Dio la loro pen-sione, continuino a restarein servizio accumulandoaltri soldi e prebende allabarba dei disoccupati? Sonoforse giuste le promozioni aquadro di persone non quali-ficate, senza titolo di studio,mentre altri dipendenti forsepiù diligenti e con titoli acca-demici maggiori, ma con menoparentele ed amicizie, svolgo-no il loro lavoro con coscienza ecapacità senza ottenere da annialcun riconoscimento? Sono forsegiuste le assunzioni di figli, parenti,ed affini, senza uno straccio di par-venza di selezione o concorso, quan-do una serie di precari ormai da tantianni non vedono concretizzarsi laloro aspirazione di avere finalmenteun contratto di lavoro definitivo? Èforse lecito che in una Federazionesportiva chi ha provocato ammanchiper 1,5 milioni di Euro o chi ha viola-to i doveri d’ufficio rimanga imper-territo al proprio posto o sia pro-mosso a posti di responsabilità ade-guatamente remunerati? È forsepensabile che i Sig.ri Nicchi e Braschicon i loro trascorsi che sono agli atti

o delle varie procure dellaRepubblica o degli organi digiustizia sportiva possano rico-prire, in un omertoso ed assor-dante silenzio da parte di tutti ivertici Federali, l’incaricorispettivamente di Presidentedel settore arbitrale e di desi-gnatore degli arbitri dellamassima divisione nazionale?Signori Presidenti di società,che giustamente vi lamen-tate per quanto avvieneogni domenica sui vostri

campi sportivi, il pesce puzza dalla

di Robin Hood

testa, non dalla coda. Vi ricordate chinelle assemblee elettive si era pro-clamato strenuo difensore del rigoree della legalità? Noi abbiamo iniziatoe continueremo a fare una battagliaper la vera moralizzazione dellagestione del calcio italiano, a diffe-renza di altri che predicano bene, marazzolano male. La rigorosa osser-vanza delle regole, lo spirito di servi-zio, il rispetto del denaro pubblico,non è né di destra, né di sinistra, nédi cattolici, né di musulmani, ma ditutti gli uomini onesti e di buonavolontà. E di chi, signori farisei chenon vedete la trave nel vostro occhio(come stanno realmente le cose) edandate cercando chi mettere in croceaffidando a destra e a manca più omeno false o presunte paternità, lacolpa di tutto questo? Non certa-mente la nostra! Noi abbiamo presoun impegno con la nostra coscienza econ tutti i nostri amati lettori che ciseguono con affetto e simpatia edaumentano di giorno in giorno e checi incitano a continuare la nostrabattaglia contro il malcostume, nonlasciandoci intimidire dai pifferaibrizzolati e dai loro mandanti, che sicredono onnipotenti e pensano atorto che tutto gli sia permesso.

La Federcalcio e i brizzolati farisei di palazzo“Quando abbiamo denunciato il malcostume nella gestione

della FIGC ci hanno accusato di regicidio e hanno gridato allo scandalo. Nessuno però si è chiesto se fosse giusto che molti soldi finissero nelle tasche dei baroni

del calcio, quando i nostri ragazzi giocano su campi fatiscenti...

R

Numero 35 30 settembre 2010

4 Robin Hood

...Ed è giusto che una

signora lavori in nero

presso il Settore Giovanile

Scolastico della FIGC da

oltre 30 anni? E i pensio-

nati che continuano

a lavorare per la FIGC?...

...Per non parlare di pro-

mozioni di persone non

qualificate, parenti e

amici. Perchè nessuno si

accorge di persone con

dubbi trascorsi che oggi

ricoprono ruoli di vertice?”

Page 5: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35
Page 6: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

Numero 35 30 settembre 2010

6 Rubrica

OMA - Dopo 5 giornate di campionato,troviamo una stranissima classifica chevede tutte le squadre (Udinese esclusa)

racchiuse nel giro di 5 punti che vanno dai 10 diInter e Lazio, ai 5 di Fiorentina ed altri. Mai cam-pionato era partito in maniera così incerta.Oddio, tra le prime troviamo molte delle cosid-dette “piccole” come Bescia, Bari, Chievo,Catania, destinate prima o poi a ridemensionar-si, ma comunque in grado, almeno all'inizio, didare filo da torcere alle più blasonate antagoni-ste. Non meraviglia la Lazio in testa: già da qual-che settimana andavamo dicendo che la squa-

dra di Rejaa v r e b b edato delfilo da tor-cere a tutti,e dopoF i r e n z ee s p u g n aa n c h eVerona, dal

che si deduce che si può fare una buona squa-dra con poche risorse, magari vendendo beneun solo giocatore, ed acquistandone altri giova-ni e talentuosi (vedi Hernanes). La Roma hamostrato una prova di orgoglio dopo la setti-mana resa angosciante dall’arbitraggio di Russoa Brescia. Le scintille tra Ranieri e Totti sembra-no per ora messe da parte, ma un dato salta agliocchi: esce il capitano e la Roma vince. Casuale?Analoga situazione la troviamo in casa Juve:fuori Del Piero, Juve vittoriosa a valanga. I pro-blemi di assemblamento di Delneri continuano,ma ci pare, sinceramente, che la coppia dipunta della Juve sia senza dubbio Amauri-Iaquinta, i soli in grado di sfruttare il gioco sullefasce preteso dal mister, e materializzatosi conla strepitosa prova di Krasic. Il Milan batte a fati-ca il Genoa, ma non ha ancora trovato la qua-dra di un passabile gioco di squadra: eppure,visto anche il goal segnato al Genoa, la tattica èuna sola: lancio lungo, poi ci pensa Ibra. Se tro-verà il giusto assetto, lo squadrone di Allegri èsicuramente il candidato numero uno per loscudetto. L’Inter, sconfitta a Roma, non convin-ce: affiora nervosismo, ed il gesto plateale di

Chivu ne è la prova. In effetti gli interisti si ren-dono conto che questa annata non sarà facile,che le antagoniste sono aumentate e la lottasarà all'ultimo punto. In effetti, i metodi di giocodi Benitez sono diversi da quelli dello SpecialOne, ma affiora anche una certa stanchezzamentale, giustificabile dopo l’abbuffata delloscorso anno. Ammirevoli il Palermo, che dopola bella vittoria di Torino, rimonta un Lecce sba-razzino e il Napoli, che batte netto il simpaticoCesena (le nostre condoglianze per la mortead 82 anni del mitico “Presidente” EdmeoLugaresi). Non convince la Sampdoria, e DiCarlo sembra avere un po’ di confusione intesta, mentre la Fiorentina trova la prima vitto-ria contro il Parma (quinto rigore contro) esalva la panchina di Mihajlovic. Infine Biaggi e laFerrari: nei motori il tricolore sventola ed indi-ca che l’Italia non è solo calcio.

mauro Gasperini e lo strano campionatodi Mauro Gasperini

R

Hernanesdella Lazio

(Foto Archivio)

Krasic della Juventus(Foto Archivio)

Page 7: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35
Page 8: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

ClassificaSiena

NovaraCrotoneEmpoliVicenza

PortogruaroPadovaAscoli

AtalantaFrosinoneRegginaModenaSassuoloTorino

TriestinaPescaraVareseLivorno

GrossetoAlbinoleffeCittadellaPiacenza

5 Gol: Pasquato (Modena)Bertani (Novara)

4 Gol: Succi (Padova, 1r)Bonazzoli (Reggina)

3 Gol: 10 calciatori

mARCATORI

Atalanta-Reggina 1-1

Crotone-Sassuolo 2-0

Empoli-Grosseto 1-0

Frosinone-Varese 1-0

Modena-Triestina 2-2

Novara-Livorno 4-1

Padova-Albinoleffe 2-0

Pescara-Torino 2-0

Piacenza-Siena 0-1

Portogruaro-Ascoli 2-1

Vicenza-Cittadella 1-0

6^ GIORNATA 25.09.10

Albinoleffe-Pescara

Ascoli-Livorno (01/10)

Cittadella-Empoli

Grosseto-Frosinone

Piacenza-Padova

Reggina-Vicenza

Sassuolo-Atalanta

Siena-Modena

Torino-Portogruaro

Triestina-Crotone

Varese-Novara (04/10)

7^ GIORNATA 02.10.10P1413101010109999887776665541

G6666666666666666666666

V4422332222222211111110

N2144113333221143332211

S0100221111223312223345

GF91185868856868654454543

GS44436635257107865696101010

OMA - La sesta giornata del campio-nato di Serie bwin ha fatto capire atutti chi sarà perlomeno una delle

sicure candidate alla vittoria finale: il Siena diAntonio Conte. Partito con i favori del pro-nostico degli addetti ai lavori, i bianconerinon stanno deludendo le aspettative eanche nell’anticipo del venerdì hanno fattopropria la posta sconfiggendo il derelittoPiacenza per 1-0 al “Garilli”. Gli emiliani diun pericolante Madonna stanno faticandotantissimo, e arrancano all’ultimo postodella classifica. Sestu piega la resistenza di unMario Cassano in giornata di grazia, che hadetto no a Mastronunzio in più di un’occa-sione. Portieri sugli scudi anche in Atalanta-Reggina: Puggioni fa l’impossibile per mante-nere i suoi pali inviolati, ma si deve arrende-re a Ruopolo che conclude il forcing inizialeindemoniato dei nerazzurri. Ci pensa il solito Bonazzoli con un gol fan-tastico a riportare i granata in partita. Ospitiche potrebbero addirittura fare il colpaccio,ma Sy (ex Andria) si divora il gol-partita atrenta centimetri dalla linea di porta. IlCrotone di Menichini continua nel suo otti-mo cammino regolando il Sassuolo diArrigoni con una doppietta di Napoli. Gliemiliani non meritavano certo la sconfitta,ma si sono dimostrati troppo imprecisi infase realizzativa. E in questa categoria, laconcretezza è qualità fondamentale.L’Empoli risale la classifica sconfiggendo il

di Flavio Grisoli Grosseto per 1-0. Stovini di testa regala i trepunti agli azzurri, che si sono trovati di fron-te l’undici di Apolloni davvero troppo remis-sivo. Talmente remissivo che il derby persoè costato la panchina all’ex giocatore delParma. Francesco Moriero è infatti il nuovoallenatore del Grosseto. Il Varese di Sannino trova una sconfittaimmeritata a Frosinone, grazie ad una puni-zione di Lodi deviata in barriera da Ebagua.I biancorossi falliscono troppe occasioninella prima fase di gioco, soprattutto conBuzzegoli e Neto Pereira, che da due passiprende la traversa. Continua la favola delNovara di Tesser che sul prato amico del“Piola” infligge un pesantissimo 4-1 alLivorno, che era andato in vantaggio senzamerito alla fine del primo tempo. La secon-da frazione di gioco è un dominio incontra-stato dei blu: Bertani e Motta danno spetta-colo e segnano, Gonzalez e Rigoni gli altrimarcatori di una squadra che sta comincian-do a crederci davvero, anche se Tesser, datecnico navigato quale è, cerca di smorzaregli entusiasmi. Alessandro Calori dimostra di essere untecnico dalla stoffa vincente: dopo aver por-tato il Portogruaro nella serie bwin, sta con-ducendo il Padova nelle zone alte del cam-pionato. Il 2-0 dei veneti all’Albinoleffe di unMondonico che comincia a sentire la pan-china scottare, è la dimostrazione dell’otti-mo momento di Succi e co., che avrebberopotuto aumentare il bottino di reti seTomasig non avesse deciso di blindare la

saracinesca. Il Torino conferma la sua nomi-na di bella e incompiuta: l’ex di turno (anco-ra molto amato) Lerda, Iunco e Bianchi crol-lano e alzano bandiera bianca all’“Adriatico”contro un Pescara indemoniato che gioca lapartita della vita, e trova la prima vittoria incampionato. Deludente la prova dei granata, che si con-cedono senza combattere ad un Pescarache tuttavia spreca troppe occasioni darete, vero tallone d’achille dei biancazzurridi questo inizio di stagione. Soddimo eCascione ad inizio ripresa stendono ilTorino, Gessa sulla destra è un demonio, e igranata non riescono mai ad arginarlo. Cosìcome il Novara, il Portogruaro sta stupendotutti con risultati e soprattutto gioco dagrandissima squadra. Viviani ha impostato isuoi ragazzi su una tattica tutto pressing eripartenze e, quando hai in mezzo al campoun giocatore come Cunico, allora si posso-no ambire a posizioni di riguardo. Un gol eun assist per il capitano dei granata chestendono l’Ascoli di Gustinetti. Chiudiamo la nostra rassegna settimanalecon Vicenza-Cittadella. Abbruscato decide lapartita e sfiora più volte la rete. Il Vicenzadomina la gara dal 1’ al 90’: Alemao hacorsa, fosforo, piedi buoni e coglie un palo,Frison nel finale salva il risultato che, sefosse stato di parità, avrebbe avuto il saporedella beffa. Il posticipo del lunedì ha visto lasfida fra Modena e Triestina. Chi vince, può guardare avanti, chi perdeinevitabilmente indietro.

Il Siena si candida a padrone della serie bwinR

Bertani (Foto Archivio)

Numero 35 30 settembre 2010

8 Serie bwin

Page 9: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35
Page 10: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

Numero 35 30 settembre 2010

10 Varese-Novara

Varese e Novara si ritrovano in paradisodi Flavio Grisoli

OMA – Probabilmente nessuno sisarebbe aspettato che dopo le primesei giornate di campionato, il Novara

si sarebbe ritrovato addirittura secondo adun solo punto dal Siena capolista, con il suoattaccante capocannoniere (Bertani), con ilmiglior attacco complessivo e con la terzadifesa del campionato. Ebbene, è successo. Echi ora va ad affrontare il Novara, sa che hadi fronte una squadra molto insidiosa, cheriesce a sfruttare la minima opportunità perandare in porta. E questa non è una caratte-ristica da poco. Al contrario il Varese, se aves-se tramutato in gol tutte le occasioni create,forse sarebbe addirittura primo. Ma il calcio èquesto, e Sannino non ne fa un dramma:«Troppe occasioni sprecate, è vero. Dobbiamosolo lavorare e tirarci fuori da questo momentodifficile». Momento che ora si protrae da bencinque partite: infatti i varesini hanno vinto asorpresa la prima gara stagionale contro ilTorino, poi solo pareggi in casa (controAtalanta, Empoli e Pescara) e sconfitte ester-ne (contro Albinoleffe e Frosinone domenicascorsa), con tanti rimpianti. «Ai miei ragazzicosa dovrei dire dopo partite giocate così?», nonsi dà pace Sannino, comprensibilmente delu-

determinazioe nel rimettere in piedi il risultato evincere poi la partita». Ma è davvero troppopresto per considerare questo Novara comeuna candidata per la promozione in Serie A?«È troppo presto come concetto - la rispostaspiazzante di Tesser, che mostra sempremolto equilibrio - perché per ora noi dobbiamopensare solamente ad allenarci con continuità efare bene tutte le settimane in campo, nient’altro.Pensare ad altre cose che non sono quelle che hoappena elencate ci metterebbe addosso troppapressione e non ci permetterebbe di rendere almeglio». La scorsa stagione, nel girone A diLega Pro, doppio 1-1 fr Varese e Novara.Quest’anno? «Quest’anno vediamo cosa succe-de. Siamo consapevoli che loro giocano come noi,sull’onda dello scorso anno. Il loro gioco è basatosull’intensità, soprattutto a centrocampo. È lì chesi vincerà la partita». Si può dire che i punti diforza delle due squadre sono gli attacchi, conEbagua e Neto Pereira da una parte, eGonzalez e Bertani dall’altra? «No, non la vedocosì. Pur avendo delle individualità importanti, è ilcollettivo che fa la differenza».

so dopo la sconfitta del “Matusa”, gara asso-lutamente dominata dai biancorossi, troppoimprecisi sotto porta con Ebagua e NetoPereira. «Non posso rimproverargli nulla, hannofatto delle grandissime prestazioni, che si vannoad incastrare nella cavalcata vincente degli ultimidue anni. Dobbiamo ambientarci a questa cate-goria, profondamente diversa dalla Lega Pro, elavorare tanto in serenità». Sannino parla comeci sia già qualche mugugno nell’ambiente:«Dobbiamo essere sereni, senza andare a cacciadi fantasmi. Dobbiamo tenere duro, è un momen-to ciclico, di passaggio». Portandoci sulla pros-sima sfida, nel posticipo di lunedì, al “FrancoOssola” arriva il Novara, rivale lo scorsoanno nella corsa alla promozione: «Le qualitàdel Novara sono le stesse dello scorso anno -l’opinione di Sannino - e quest’anno hannoaggiunto anche qualche elemento, mantenendoquelli di cui già potevano disporre. Giocano moltobene a calcio, sono sereni nello svolgimento delgioco, equesto si vede chiaramente tutte ledomeniche». È preoccupato per questa sfida?«Incontreremo una squadra in salute, senza dub-bio, ma noi dobbiamo fare il nostro e man-tenere l’imbattibilità casalinga». Il granderendimento casalingo del Novara daalcuni è imputabile al sintetico. Sanninonon condivide questa analisi e dichiara:

«Il sintetico non deve essere un alibiper nessuno. Queste cose non mi inte-ressano». Ebagua sta giocando conuna fasciatura a protezione delbraccio destro infortunato: «Lui èun combattente, una forza della natu-ra. Certo, con la protezione non puòessere al 100%, però tiene duro e pernoi è importante». L’atmosfera che sirespira a Novarello, centro sporti-vo della squadra di Tesser, è bendiversa. Più disteso e tranquillo, iltecnico dei piemontesi si gode l’in-vidiabile posizione in classifica otte-nuta dopo la roboante vittoria con-tro il Livorno per 4-1 fra le muraamiche: «Abbiamo avuto una grandereazione dopo essere andati in svan-taggio alla fine del primo tempo dopouna prima frazione di gioco dominata.Può accadere, comunque il Livorno èuna squadra ben strutturata e costrui-ta per vincere. Noi abbiamo avutogrande forza di volontà e grande

R

Dopo la cavalcata a braccetto in Lega Pro, Sannino e Tesser si sfidano in Serie bwin

La formazione biancorossa ha raccolto molto meno di quanto avrebbe potuto, e il tecnico lo sa beneI piemontesi sono la vera sorpresa, ma il loro trainer vola basso e predica umiltà

Il tecnico Tesser(Foto Archivio)

Mister Sannino(Foto Archivio)

Page 11: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35
Page 12: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

ClassificaSpal 13Alessandria 11Cremonese 10Salernitana 10Paganese 9Reggiana 9Sorrento 9Lumezzane 8Sudtirol 8Pergocrema 7Bassano 7Pavia 7Gubbio 7Ravenna 6Como 6Spezia 6Monza 6Verona 5

1^ DIVISIONE GIRONE A

5 Gol: Cipriani (Spal), Paulinho(Sorrento, 1r)

4 Gol: Crocetti (Bassano)

3 Gol: 7 calciatori

mARCATORI

Alessandria-Gubbio 2-0Bassano-Pergocrema 1-0Cremonese-Lumezzane 1-0Monza-Sorrento 1-1Ravenna-Sudtirol 0-1Reggiana-Verona 0-0Salernitana-Pavia 3-1Spal-Paganese 3-1Spezia-Como 1-1

6^ GIORNATA 26.09.10

Gubbio-Monza

Lumezzane-Reggiana

Paganese-Ravenna

Pavia-Bassano

Pergocrema-Spal

Salernitana-Spezia

Sorrento-Como

Sudtirol-Alessandria

Verona-Cremonese (04/10)

7^ GIORNATA 03.10.10

ClassificaAtl. Roma 15Taranto 13Lucchese 10Lanciano 10Foggia 10Cosenza 10Benevento 10Nocerina 9Gela 9Foligno 8Andria 8Ternana 8Juve Stabia 7Viareggio 7Pisa 4Cavese 3Siracusa 3Barletta 1

1^ DIVISIONE GIRONE B

6 Gol: Sau (Foggia)

4 Gol: Ciofani (Atl.Roma), Corona (Juve Stabia, 2 r)

3 Gol: 8 calciatori

mARCATORI

Andria-Foligno 2-1Atl.Roma-Lanciano rinCosenza-Pisa 0-0Gela-Lucchese 3-0Juve Stabia-Foggia 0-2Siracusa-Nocerina 2-0Taranto-Cavese 1-0Ternana-Barletta 2-0Viareggio-Benevento 1-2

6^ GIORNATA 26.09.10

Barletta-Cosenza

Benevento-Ternana

Cavese-Siracusa

Foggia-Viareggio

Foligno-Gela

Lucchese-Atl.Roma

Nocerina-Andria

Pisa-Taranto

Lanciano-Juve Stabia

7^ GIORNATA 03.10.10

ClassificaFeralpisalò 12

Pro Vercelli 10

R.Saiano 10

Savona 10

Pro Patria 9

Tritium 8

Canavese 7

Mezzocorona 6

Montichiari 6

Sacilese 5

Sambonifacese 5

Valenzana 5

V.Entella 4

Casale 4

Renate 3

Sanremese 2

Lecco 2

2^ DIVISIONE GIRONE A

4 Gol: Tarallo (Savona, 2r),

Zanetti (Mezzzocorona, 1r),

Ripa (Pro Patria, 1r)

mARCATORI

Casale-Sacilese 1-0V.Entella-Canavese 2-1Mezzocorona-Sanremese 2-1Montichiari-Feralpisalò 0-1Pro Patria-Lecco 4-3Renate-Tritium 1-1Rodengo Saiano-Savona 0-1Sambo-Valenzana 1-1Riposa: Pro Vercelli

5^ GIORNATA 26.09.10

Canavese-Pro Patria

Feralpisalò-Casale

Lecco-V.Entella

Pro Vercelli-R.Saiano

Sacilese-Montichiari

Sanremese-Sambonifacese

Savona-Tritium

Valenzana-Renate

Riposa: Mezzocorona

6^ GIORNATA 03.10.10

Classifica

Brindisi 13

Latina 11

Pomezia 10

Melfi 10

Neapolis 9

Trapani 9

Lamezia 8

Aversa 8

Avellino 7

Matera 6

Fondi 5

Vibonese 3

Isola Liri 2

Campobasso 2

Catanzaro 2

Milazzo 1

2^ DIVISIONE GIRONE C

5 Gol: Ceccarelli (Brindisi)3 Gol: Grieco (Aversa 2r)De Luca (Lamezia) Tortolano (Latina) Longobardi (Neapolis)Russo (Melfi)

mARCATORI

Avellino-Isola Liri 3-0

Aversa-Neapolis 1-0

Brindisi-Lamezia 2-1

Campobasso-Pomezia 0-1

Catanzaro-Matera 0-0

Latina-Trapani 0-0

Milazzo-Fondi 1-2

Vibonese-Melfi 1-2

5^ GIORNATA 26.09.10

Catanzaro-Vibonese

Fondi-Avellino

Isola Liri-Campobasso

Matera-Brindisi

Melfi-Milazzo

Neapolis-Lamezia

Pomezia-Latina

Trapani-Aversa

6^ GIORNATA 03.10.10

Classifica

Carpi 13

Carrarese 11

Giacomense 9

Sangiovannese 9

San Marino 8

Chieti 8

Poggibonsi 8

Prato 6

L’Aquila 6

Gavorrano 6

Bellaria 6

Giulianova 4

Celano 4

C. Noceto 3

Fano 3

Villacidrese 1

2^ DIVISIONE GIRONE B

4 Gol: Gasparello (S.Marino 1r)

3 Gol: 7 calciatori

mARCATORI

Carpi-L’Aquila 1-0

Chieti-Carrarese 1-1

Fano-San Marino 2-2

Gavorrano-Bellaria 1-1

Giacomense-Villacidrese 1-0

Giulianova-C.Noceto 2-1

Poggibonsi-Celano 1-0

Sangiovannese-Prato 1-0

5^ GIORNATA 26.09.10

Carpi-Sangiovannese

Carrarese-Gavorrano

Celano-Chieti

C.Noceto-Fano

Giacomense-Poggibonsi

Prato-Bellaria

San Marino-Giulianova

Villacidrese-L’Aquila

6^ GIORNATA 03.10.10

Le ClassificheNumero 35

30 settembre 2010

12 Classifiche

Page 13: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

Numero 35 30 settembre 2010

13Lumezzane-Reggiana

Lumezzane-Reggiana, gara tra debuttantiDal campo alla panchina, Davide Nicola e Amedeo Mangone si troveranno nuovamente

di fronte da allenatori per continuare una sfida iniziata sul rettangolo verde

di Stefano Santini

UMEZZANE - Nella settima giorna-ta del girone A della Prima Divisionedella Lega Pro, i due mister esordi-

enti nella categoria guideranno due realtàdella vecchia Serie C, che bene si stannocomportando in questo inizio di campiona-to. «Stiamo andando molto bene e pros-eguiamo sulla strada giusta - afferma il tecni-co della Reggiana Mangone - anche contro ilVerona sono rimasto soddisfatto dellaprestazione, è mancato solo il gol e quindi il risul-tato pieno». Evento più unico che raro in casaamaranto visto che l’undici emiliano è unavera macchina da gol (10 in 6 partite tenen-do conto anche dello 0-0 casalingo didomenica scorsa proprio contro il Verona),e da due gare è riuscita anche a mantenerela porta inviolata. «Il Lumezzane sta facendoun buonissimo campionato - prosegueMangone - mi aspetto una partita difficile,come lo saranno tutte. Loro vorranno subitoriprendere a far punti, dopo lo stop di Cremona,quindi dovremo essere molto agguerriti per cer-care di fare risultato in trasferta». Al“Comunale” di Lumezzane mister Nicolanon dirà certo ai suoi di tirarsi indietro, nel

pre e comunque costretto a ripartire. Ogni gior-nata riserva delle sorprese, perché ci sonosquadre che perdono e poi rivincono subitodopo. Bisogna metterci organizzazione, qualitàed entusiasmo - conclude Nicola - perché lepartite sono tutte dure». E nonostante laReggiana stia viaggiando in crescendo dicondizione e prestazioni anche Mangonevuol tenere i fari spenti: «La testa del campi-onato? Miriamo solo a crescere giornata dopogiornata - afferma il mister amaranto. Credoche questo campionato si deciderà verso la finee ancora non si è definita una squadra leader.Noi dobbiamo cercare di crescere, valori neabbiamo e se i giovani ci daranno quel valoreaggiunto potremo anche pensare ai play-off.Prima però dobbiamo inanellare una serie dirisultati importanti, solo a quel punto potremocapire strada facendo quali saranno i nostri obi-ettivi». Obiettivi ambiziosi, ma non ancoradefiniti, anche per il tecnico del LumezzaneNicola: «Io sarei soddisfatto a fine stagione sela squadra arrivasse ai livelli che merita. Livelliche scopriremo di partita in partita, perché lavo-rando con molti giovani il rischio in stagione saràla mancanza di continuità, avere molti alti ebassi. Però le reali qualità non le possiamo sco-prire solo dopo cinque turni, ci vuole tempo».

rispetto di una Reggiana che al suo arcovanta frecce pregiatissime: «La Reggiana èuna squadra ben messa in campo, che producebuon calcio, che ha qualità ed esperienza.Guidetti, Alessi, Maschio, Saverino, i nomi parlanoda soli e ce ne sono molti altri. Per noi però lamusica non cambia - sottolinea il tecnico deirossoblu - siamo una compagine giovane che hadeciso di lavorare in questo senso. Andiamoavanti per la nostra strada, tentando di proporresempre con entusiasmo la nostra idea di calcioe cercando di conquistare punti ovunque». Aquota 9 in classifica, in trasferta il tecnicoMangone riproporrà il 4-3-1-2, marchio difabbrica del suo calcio offensivo. «Tutto ilgruppo sta bene anche dal punto di vista tatti-co - afferma il 42enne allenatore milanese.Stiamo assimilando il modulo, e da due partitenon subiamo gol nonostante giochiamo con duepunte e un trequartista. Non sono spregiudica-to, cerco solo di sfruttare al meglio le caratteris-tiche dei miei. La cosa fondamentale è che tuttisi applichino nel volere essere compatti - pros-egue Mangone - e questo sta avvenendo. Sidifende in undici e si attacca in undici, bisognaavere equilibri e cercare di mantenerli per farerisultati importanti». «Fuori casa contro laCremonese è una sconfitta che ci può stare -aveva detto al termine della gara dello “Zini”l’allenatore del Lumezzane Nicola, che sache per fare bene nel corso della stagione civogliono diversi ingredienti. È chiaro chemolto spesso la differenza la fanno la qualità ela capacità di avere nei giusti momenti un pizzi-co di esperienza in più - afferma il tecnico deirossoblu - che noi possiamo acquisire solo con-tinuando a giocare. Noi come gruppo e comesquadra stiamo andando bene, considerandoanche che di punti ne avremmo in realtà 11 enon 8 (alla squadra mancano i 3 punti con-quistati lo scorso 5 settembre control’Alessandria: il Giudice Sportivo inflisse ailombardi lo 0-3 a tavolino per aver schiera-to l’attaccante Fausto Ferrari, nonostantefosse squalificato), e sarebbe stato molto diver-so. In ogni caso in questo campionato sei sem-

L

Amedeo Mangone, tecnico del Pavia(Foto Archivio)

Davide Nicola, mister del Lumezzane(Foto Archivio)

Page 14: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

Nocerina-Andria, iniziano i big matchI molossi non possono perdere mentre i pugliesi sono in buona forma

Auteri: “Cambiamo registro”. Papagni: “Mai abbassare la guardia”di Riccardo Morgigno

OMA - I Molossi non possonoperdere di nuovo. Al “SanFrancesco” di Nocera Inferiore arri-

va l’Andria di Papagni. Pugliesi in buonaforma e capaci di battere anche l’insidiosoFoligno dello “zemaniano” Matrecano.Nocerina-Andria di scena su uno dei mantierbosi migliori d’Italia, da quando il gigliatoAntognoni ne segnalò il sublime biliardonella Coppa Italia 82/83. Lo scorso 4 agostoi rossoneri sono stati ripescati in prima divi-sione e l’entusiasmo è ritornato quello di untempo. In panchina c’era l’ex foggianoPadalino, ora ne è titolare Gaetano Auteri.Dopo la gara col Viareggio è stato peròsqualificato per 4 turni per offese e minacceall’arbitro Pasqua di Tivoli. In panca, nel KO.col rinato Siracusa di Ugolotti si è sedutoLoreno Cassia, ma nulla ha potuto nella sci-agurata prestazione dei suoi ragazzi in Sicilia.Auteri (il suo schema è il 3-4-3) si prendetutte le responsabilità ma ribadisce: «Quattroturni di stop per me sono troppi, non ho minac-ciato nessuno. Si è vero, ho protestato vivace-mente e quando, a fine gara, ho incrociato l’ar-bitro nel tunnel, gli ho solo detto criticandolo cheaveva arbitrato male, anzi malissimo, tutto qui».Auteri spera di avere uno sconto della penafra i quattro turni e la multa di 1.500 euro,

duemila abbonati e la solita passione. Lasquadra si è ringiovanita e vorrei evitare labagarre dei play-out, cercare di fare un campi-onato senza affanni per non ripetere la scorsastagione, bella ma molto sofferta». Papagniconosce molti atleti e dirigenti fra le filanocerine grazie ai trascorsi con il Taranto:«Ivano Pastore è un mio caro amico, ex capitanotarantino e grande persona. Ne ho allenatidiversi di loro e so cosa possono fare». In treanni il Presidente Nicola Canonico hapromesso la serie B alla gente e Papagni neè consapevole. Per quanto riguarda la sta-gione degli azzurri e le prospettive dellasocietà sotto le Murge, è stato chiarissimo ilvice presidente Pasquale Musci: «Abbiamootto punti e andiamo a Nocera Inferiore per gio-carci le nostre carte e magari scavalcarli in clas-sifica. Dodici mesi fa siamo partiti male conOberdan Biagioni e purtroppo fu lui a pagareper tutti, ben 4 sconfitte di fila, poi la lenta risali-ta e la salvezza. Siamo in linea coi programmi,ma mai calare la guardia. I tifosi, nonostante laTessera del tifoso entrata in vigore, sono semprecon noi nonostante un calo del 50% di presen-ze dovute a queste difficoltà. Spero che al “SanFrancesco” non ci siano blocchi o chiusure per inostri tifosi. In molti saranno in viaggio perNocera. Sono molto curioso - aggiunge l’exPresidente Musci - di vedere questa ineditasfida fra noi e i molossi di Auteri».

e la decisione del Giudice Sportivo sulricorso presentato dal tecnico exCatanzaro sarà comunicata quando il nos-tro settimanale sarà già in stampa. E sullagara persa 2-0 a Siracusa, Auteri stimola isuoi a reagire prontamente e ritrovare grin-ta e tenacia: «Abbiamo giocato in punta dipiedi, così non va affatto bene, siamo stati super-ficiali e forse i miei calciatori credevano chefosse una partita semplice». Ed inoltre, rincar-ando la dose: «Le palle contese e le ribattute leabbiamo regalate. Dobbiamo cambiare registro:forse inconsciamente, senza la mia presenza,non hanno avuto il giusto input per cambiare lecose e recuperare il doppio svantaggio. Ho vistopoca responsabilità, può capitare, ma non devecapitare». Il diggì campano Bruno Iovinoparla chiaro, sperando di vedere accolto ilricorso e attende ansioso il riscattodomenica: «È stata una sconfitta inaspettata,ora contro l’ottimo Papagni ci sarà da soffrire,l’Andria merita rispetto. Spero che Di Maio guidialla grande la nostra difesa, che sarà orfana diPomante squalificato». Iovino replica anchealle giuste critiche affermando: «Non possi-amo perdere due gare di fila, dobbiamo rifarcisubito, visto anche che poi andremo a Romacon l’Atletico senza sapere neanche in qualestadio giocheremo». Il “Flaminio” è infatti fuoriuso per un evento di motocross. Il bareseAldo Papagni (che schiera un 4-4-2 moltoequilibrato) è soddisfatto di questo avvio dicampionato e della vittoria contro i falchet-ti: «Vincere contro il Foligno non è facile, hannouna grande organizzazione offensiva e avevanoun buon ruolino esterno. Il mio difensoreCeppitelli ha disputato una gara sontuosaarginando un certo Giacomelli, il Giaccherinifolignate». In previsione della gara con laNocerina avverte i suoi delle possibili insi-die: «La Nocerina ha perso male a Siracusa, haragione Auteri, è un grave errore abbassare laconcentrazione, il campionato è tosto, c’è moltoequilibrio». Il mister andriese è consapevoledella forza della sua squadra e delle sueambizioni: «Abbiamo un gran pubblico, quasi

R

Numero 35 30 settembre 2010

14 Nocerina-Andria

Il trainer Gaetano Auteri (Foto Archivio)

Mister Aldo Papagni (Foto Ninni Cannella)

Page 15: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35
Page 16: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

Valenzana e Renate, alla ricerca della reale identitàDue formazioni che ancora devono trovare il bandolo della matassa

si affronteranno in una sfida che già preannuncia colpi di scenadi Piero Barbaro

ALENZA – Sarà una partita tra duesquadre che ancora devono capirequali sono le reali potenzialità della

propria rosa, quella tra Valenzana e Renatenel girone A di Seconda Divisione. Ci siaspetta qualcosa di più soprattutto dallasquadra di Valenza, quella allenata da misterRoberto Rossi, che nelle prime cinque gior-nate si trova con qualche punto in menorispetto a quanto prodotto sul campo:«Come inizio di stagione sono soddisfatto e loconsidero un inizio positivo. Ci manca qualcherisultato e qualche punto in più. Non abbiamoraccolto quanto prodotto e quindi la classificapoteva essere migliore di quella attuale».Recriminazioni o no, la stagione è ancoranelle sue fasi iniziali e la squadra piemonteseè in buona salute: «C’è solo qualche giocatoreche ha dei piccoli problemini ma la condizioneattuale della mia squadra è abbastanza buona.Ci manca solo quel pizzico in più che ci può farottenere dei bei risultati, che sono la prova tan-gibile del nostro lavoro. Potrebbe essere unproblema se le cose non migliorassero, potrebbeessere frustrante uscire dal campo senza ilrisultato che ci aspettiamo. Mi aspetto un’inver-sione di tendenza che può esser sufficiente perfare bene per tutto il campionato».

tante questo, continuano a seguirci e speriamolo facciano fino a fine stagione sull’onda dell’en-tusiasmo di questo nostro primo anno tra i pro-fessionisti». Prima esperienza per la squadranerazzurra di Renate che ha in comune conla Valenzana la partenza nelle prime cinquegiornate di campionato: «Dal punto di vistadelle prestazioni sono molto contento, certo ipunti conquistati sono pochi e ci creano ungrosso rammarico». Anche la squadra di mis-ter Dell’Orto punta molto ad una squadracostituita per la maggior parte da giocatorigiovani a cui manca l’esperienza: «In camposiamo sempre propositivi, giochiamo a visoaperto molte partite però qualche volta nonriusciamo a chiuderle per evitare di sprecareulteriori energie, non si riesce ad amministrare,questo è sempre dettato dall’estrema gen-erosità che però mantiene il risultato sempre inbilico». Per fare tutto questo, come per laValenzana, è molto importante la compo-nente fisica: «Nelle prime cinque giornate abbi-amo tenuto molto bene i ritmi di questa nuovaesperienza in Lega Pro. Con una rosa così gio-vane non possiamo permetterci di scendere giùdi ritmo. Dopo le prime due giornate abbiamoaccusato una piccola flessione ma con il lavorodurante la settimana siamo riusciti a riprendereil trend abitudinario. Siamo pronti per ilValenzana».

Campionato in cui l’unico obiettivo è quel-lo della salvezza, vista anche la frammentariacampagna acquisti con l’ultimo arrivo diAndrea Montanari a campionato già incorso. Il centrocampista ventiquattrenne,nelle ultime 2 stagioni ha militato tra le filadel Real Marcianise in Prima Divisionecollezionando 29 presenze. Un importanterinforzo per mister Rossi: «La squadra èstata costruita un po’ alla volta, purtroppo nondisponiamo di risorse illimitate. Questo ragazzoha le caratteristiche giuste per inserirsi nellanostra squadra. Ha nel dinamismo e nell’ag-gressività le sue doti migliori, è un giocatoreeclettico che può ricoprire diversi ruoli e poi hasoprattutto quel pizzico d’esperienza in piùrispetto ad altri miei ragazzi avendo giocatodue anni in Prima Divisione». Quello dell’es-perienza è un tema molto delicato in casaValenzana perché per mister Rossi ognisquadra deve giocare con le caratteristicheche ha: «La mia squadra è forse la squadra piùgiovane tra quelle della Seconda Divisione enaturalmente questo porta a delle ingenuitàcausate proprio da un’eccessiva voglia di fare.In certi momenti della gara essere troppodinamici ed agili ci fa perdere solo la situazionedi vista. Comunque mi tengo la mia squadra.Sarebbe preoccupante, vista l’età, se la squadranon corresse quanto corre solitamente».Salvezza che dovrà passare necessaria-mente dalla gara interna contro le “pan-tere” del Renate che si dimostrano in unbuon stato di forma, ne è prova la sconfittadi misura di due settimane fa contro la ProVercelli per 2-1. La squadra brianzola, chedeve sempre fare i conti con l'indisponibil-ità dello stadio “Brianteo” di Monza, è statacostretta a giocare l’ultima partita contro laTritium a porte chiuse allo stadio “Città diMeda”. Come sostiene mister GiulianoDell’Orto: «Sicuramente giocare senza i nostritifosi non è un vantaggio. L’altra faccia dellamedaglia però è quella che questi due impiantisono veramente di livello e ti fanno pensare soloa giocare bene a pallone. I nostri tifosi, nonos-

V

Numero 35 30 settembre 2010

16 Valenzana-Renate

L’Allenatore Dell’Orto, qui ai tempidell’Olginatese (Foto Archivio)

Rossi, trainer del Renate(Foto Archivio)

Page 17: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

Carrarese-Gavorrano, sarà la festa del gol?Magrini, tecnico dei rossoblu: “Dobbiamo cercare di gettare il cuore oltre l’ostacolo”Monaco, mister dei marmiferi: “Dobbiamo dare continuità alla nostra triscia positiva”

di Luca Costa

ARRARA - Tra Carrarese eGavorrano sarà una delle sfide piùinteressanti del sesto turno della

Seconda Divisione Girone B. Si scontreran-no, infatti, due formazioni di qualità, con imarmiferi apuani che veleggiano nelle zonepiù alte della classifica ed il Gavorrano cheè attualmente situato nelle zone medianedel girone. Entrambe le formazioni cercher-anno di essere maggiormente ciniche e spi-etate di quanto non abbiano fatto nel turnoscorso di campionato, nel quale entrambehanno pareggiato con una rete per parte,ed ora puntano a tornare alla vittoria. Inmodo particolare la Carrarese, che hacostruito una compagine per vincere ilcampionato con uomini come il portiereversiliese Massimo Gazzoli, ex saracinescadel Lumezzane, il difensore centrale viareg-gino Maikol Benassi, proveniente dalla for-mazione zebrata del Viareggio, che milita nelgirone B della Prima Divisione e RiccardoZampagna, giocatore espertissimo ebomber prezioso alla causa dei marmiferi.Comunque non mancano gli uomini di qual-ità al Gavorrano di mister Magrini, chepunta su giocatori come Bettini, autoredella rete del vantaggio contro il BellariaIgea, Galbiati, Peluso e Loseto. LambertoMagrini, allenatore del Gavorrano sprona isuoi a dare il meglio di sé nella partita con-

e convinti di poter fare bene nella stagione2010/11». Del medesimo parere anche ilbomber azzurro Riccardo Zampagna, ormaibandiera dei marmiferi, che sostiene sianecessario un ulteriore passo in avanti delsuo team contro l’insidioso e scorbuticoGavorrano. «Dobbiamo impostare tutti inovanta minuti di gioco - su ritmi più intensi enon ripetere gli errori di Chieti, dove abbiamoregalato praticamente tutto quanto il primotempo ai nero-verdi avversari. La ripresa dellagara in terra d’Abruzzo dovrà essere d’esempio.Siamo capaci di giocare un buon calcio e dob-biamo farlo al meglio. Era importante a Chietidar continuità alla serie positiva, ma contro ilGavorrano dovremo cercare di più la vittoria edi tre punti. Mi auguro di tornare a segnare con-tro il Gavorrano - conclude l’attaccante exAtalanta e Sassuolo - e così la Carrarese, cheha nell’intero collettivo una grande qualità, siaffermerà sempre di più nelle zone nobili dellaclassifica nel nostro girone». Non mancheran-no, dunque, per gli sportivi ed i tifosi dientrambe le squadre, gli stimoli giusti perassistere ad una gara che si preannuncia giàcome ricca di emozioni. Le due compaginisono motivatissime e puntano a tornare lavittoria. In più, entrambi i tecnici le stannospronando a superare i momenti di diffi-coltà e a non aver timore di segnare. Chissà,dunque, che tra Carrarese e Gavorranonon possa esserci anche una bella festa delgol.

tro la forte Carrarese: «Dobbiamo fare di piùe forse gettare maggiormente il cuore oltrel’ostacolo. Contro la Carrarese, compagine chenon ci farà certamente sconti, occorrerà ilmiglior Gavorrano. Dovremo - continuaMagrini - far tesoro degli errori compiuti controil Bellaria Igea Marina, in una partita comunquefortemente condizionata dalle espulsioni. Adesempio per quanto riguarda la finalizzazione,è per noi necessaria una più chiara lucidità.Contro la formazione riminese certamenteabbiamo creato azioni insidiose, ma tutto ciònon basta se non c’è il guizzo vincente. Nonpossiamo sprecare le occasioni che riusciamo acreare nella partita. Contro i marmiferi - con-clude il trainer del Gavorrano - dovremo fareil possibile e l’impossibile. Per incrementare lanostra classifica e ben figurare in questo campi-onato». Il Gavorrano, dunque, dovrà essereproprio al top per avere la meglio su unaformazione come la Carrarese, che ha ilproprio punto di forza nell’amalgamato mixtra giovani e giocatori più esperti, che, per ilmomento, sta rivelandosi una sinergia vin-cente. Il team marmifero ha molte lance asuo favore, a partire dall’esperienza diGazzoli, la saracinesca apuana, passandoattraverso la robustezza difensiva di DelNero e dello stesso Benassi, per arrivare aldinamismo di Giovinco, per non men-zionare il solito bravo Zampagna. Sul frontedegli azzurri apuani, fa il punto della situ-azione l’allenatore Monaco: «Contro ilGavorrano dovremo dare continuità alla nostralunga serie positiva. Nello scorso turno di cam-pionato, contro il Chieti, abbiamo giocato unadiscreta gara, anche se abbiamo sofferto ilpressing degli avversari, mentre nella secondafrazione abbiamo privilegiato le giocate palla aterra e abbiamo mostrato migliori geometrie digioco. Domenica - continua il mister deimarmiferi - dobbiamo ulteriormente miglio-rare e disputare l’intera gara sulla falsariga delsecondo tempo in terra abruzzese. Non dispi-acerà, inoltre, anche un maggior cinismo daparte dei miei ragazzi. Infatti, siamo determinati

C

Magrini del Gavorrano (Foto Archivio) Monaco della Carrarese (Foto Archivio)

Numero 35 30 settembre 2010

17Carrarese-Gavorrano

Page 18: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

Numero 35 30 settembre 2010

18 Fondi-Avellino

In terra pontina si cerca la strada per rinascereFondi e Avellino sono a caccia di risultati per migliorare una classifica deficitaria

Liquidato: “Dobbiamo abituarci alla sfortuna”. Marra: “C’è sempre grande equilibrio”

di Riccardo Angelo Colabattista

OMA - Nel Girone C di Lega Pro,dopo cinque giornate, regna l’in-certezza. Siamo ad inizio campiona-

to e nessuno pretende di avere sotto gliocchi una situazione definitiva o quan-tomeno delineata. In questo girone le nobilidecadute faticano e le new entry, con unapartenza sprint, stanno racimolando puntiutili per una salvezza tranquilla. In questaottica di totale dubbio bisogna inquadrarela sfida di domenica prossima tra il Fondi el’Avellino. Da una parte c’è la squadra dimister Liquidato che, dopo i primi risultatinegativi nelle prime quattro giornate, è rius-cita a cogliere finalmente la prima vittoriastagionale. Un 2 a 1 fuori casa contro ilMilazzo che permette alla squadra pontinadi smuovere la classifica e di vivere una set-timana più tranquilla in previsione dellasfida con i campani. «Di certo i tre punti rac-colti domenica scorsa - commenta MisterLiquidato - fanno molto morale. Siamo con-tenti della prestazione a livello di gioco, soprat-tutto perché è avvenuta con una squadraimportante e lontana dalle mura amiche. Finoadesso abbiamo sempre giocato bene, ma non

rimane da migliorare lo score fuori casa.Un’occasione d’oro potrebbe essere pro-prio la sfida con i fondani. «È vero, finoadesso abbiamo fatto punti solamente in casa- afferma mister Marra - e questa è stata unasituazione inaspettata. Di solito le squadre cheho allenato in passato hanno sempre fattograndi cose lontano dallo stadio di casa.Quest’anno qualche cosa non è andato ecercheremo di migliorare strada facendo».L’Avellino, non è un segreto, punta alla pro-mozione. I punti persi per strada sono statidiversi e questo nessuno se lo sarebbeaspettato. «Contro il Brindisi abbiamo sbaglia-to molto, mentre con il Latina abbiamo pagatole decisioni arbitrali - commenta l’allenatoredell’Avellino - finire la partita in 8 contro 11non è stato semplice». Domenica scorsa èarrivata comunque un’importante vittoriacontro l’Isola Liri mentre domenica prossi-ma si potrebbero finalmente conquistare iprimi punti fuori casa. «In questo campionatoil livello delle squadre è molto equilibrato.Giocare contro il Fondi non sarà facile -dichiara mister Marra. La squadra pontina hauna rosa di tutto rispetto, con dei giocatori d’es-perienza, e soprattutto un allenatore compe-tente che fa giocare bene le proprie squadre».

arrivavano i risultati che, per il calcio, sono unacosa fondamentale». Della stessa visione èstato il Presidente Di Marzio del Fondi cheripone massima fiducia nel mister e trovanegli errori arbitrali la causa della partenzadifficile della sua squadra. «Il Presidente haparlato leggendo i numeri e non facendo inutilipolemiche - dichiara Liquidato. In questoinizio di stagione, tra campionato e coppa Italia,abbiamo subìto ben cinque rigori non riceven-done alcuno. Noi siamo e resteremo unasquadra votata all’attacco e dobbiamo abituar-ci a giocare al di là delle situazione sfavorevoliche ci capiteranno durante il cammino». Nonbisogna dimenticare che questa società siaffaccia, per la prima volta, tra i profession-isti. Una matricola agguerrita alla qualebisogna chiedere pazienza. «Il Presidente inquesti due anni ha fatto molti sacrifici e adessosiamo arrivati in Lega Pro - commenta misterLiquidato. Dopo la vittoria di domenica scorsadobbiamo immediatamente pensare alla sfidacontro l’Avellino. La società campana, si sa, èuna storica decaduta che punta al vertice.Questo non vuol dire che punteremo adarginare le loro azioni di attacco. La miasquadra cercherà di giocare al massimo ancheper regalare una piacevole sorpresa ai nostritifosi che, dopo una lunga attesa, potrannotornare finalmente nel nostro stadio». La scon-fitta contro il Latina è quindi giudicata comeun episodio isolato. Una situazione che dif-ficilmente si ripeterà. Di questo ne è sicurol’allenatore del Fondi come è sicuro dellepotenzialità dei propri ragazzi. Dall’altraparte troviamo l’Avellino, una delle tantigrandi decadute nel campionato di LegaPro. La squadra di Mister Marra ha iniziatola nuova stagione con qualche incertezzama mostrando le sue vere potenzialitàsoprattutto nelle mura amiche. Infatti, laformazione campana, nelle tre partite gio-cate in casa, non ha mai perso ad ha raci-molato due vittorie ed un pareggio. I 7punti in classifica, quindi, sono figli delleprestazioni casalinghe. Per i biancoverdi

R

Salvatore Marra, allenatore dell’Avellino (Foto Archivio)Stefano Liquidato, tecnico del Fondi

(Foto Archivio)

Page 19: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35
Page 20: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

Numero 35 30 settembre 2010

20 Il caso LamannaSerie D-Girone A

OMA - Quando ci si stava convin-cendo che con la Tessera del Tifoso sipotesse dare un giro di vite sostan-

ziale nella lotta alla violenza negli stadi (ezone limitrofe), adesso ci troviamo a com-mentare un caso di inaudita ferocia accadu-to nei pressi dello stadio “Moccagatta” diAlessandria, balzato agli onori delle crona-che nazionali. Ahinoi, ha ragione il presiden-te Macalli quando afferma che la sua Legaacquista notorietà solo quando ci sononotizie negative: risse, violenze, squalifichedei campi, fallimenti. Forse perché nell’im-maginario collettivo le serie minori nonsono considerate come laboratori di idee edi calciatori, ma come laboratori di terrori-sti e malavitosi. Noi ci sforziamo di svelaree rendere noti i lati belli della vecchia SerieC e della Serie D, con un settimanale intera-mente dedicato a loro, ma quando ci trovia-mo a commentare cose di questo tipo, cicadono le braccia, e pensiamo che non ci siamai fine al peggio, e che non ci potrà maiessere soluzione alla stupidità e all’ignoran-za. Verrebbe da dire vigliaccheria: come cre-diamo tutti sappiano, il portiere del GubbioLamanna è stato aggredito all’esterno di unlocale nei pressi dell’impianto sportivo ales-sandrino da un gruppo di facinorosi. Con lui,aggrediti anche i genitori dell’estremo difen-sore eugubino. Portato in ospedale, ha subì-

to un trauma all’orbita oculare e una frattu-ra al setto nasale. Abbastanza incredibilmen-te, la società grigia si è tirata fuori dalla que-stione, dichiarandosi “estranea ai fatti”. Ci

La verità è che si può fare quel che si vuoleLa vicenda dell’aggressione a Lamanna del Gubbio ci offre alcuni spunti di riflessione

di Flavio Grisoli

Rmancherebbe altro, ci verrebbe da rispon-dere, infatti anche Macalli si è dichiarato stu-pito per il contenuto del comunicato stam-pa emesso dai piemontesi. Oltre a ciò, nonsi leggono parole di ferma condanna dell’at-to di violenza nello stesso comunicato.Questo significa, fondamentalmente, che lasocietà Alessandria non si preoccupa cheall’interno dei suoi sostenitori ci siano ele-menti pronti ad ogni genere di violenza esopruso. Ma gli elementi destabilizzanatinon finiscono qui: la partita in questione,Alessandria-Gubbio, è stata vinta senzatroppi patemi d’animo dai padroni di casaper 2-0 (gol di Scappini e Martini nella ripre-sa), e i tifosi ospiti sedevano comodamentein mezzo a quelli dei padroni di casa. Nientepoteva lasciar presagire a ciò che poi si èverificato. Dai quotidiani apprendiamo chele forze dell’ordine hanno fermato e identi-ficato quattro degli aggressori, a quantopare svincolati da logiche ultrà. Quello cheauspichiamo, è che vengano giudicati e con-dannati (se ritenuti colpevoli). E che nonmettano mai più piede in uno stadio, qualun-que esso sia. Anzi, già che ci siamo, che nonpossano neanche avvicinarsi, visto che ora sipossono far danni anche in altre maniere.L’Alessandria se ne è lavata le mani per evi-tare squalifiche del campo, non condannan-do e neanche esprimendo solidarietà agliaggrediti. Però si riserva di chiedere il risar-cimento dei danni. Ah, quello sì.

Derthona-Acqui: le cifreOMA - Derthona e Acqui non hannoiniziato nel migliore dei modi questocampionato di Serie D. Infatti i primi

hanno raccolto solamente 5 punti nelle prime5 gare, frutto di una vittoria (alla quarta controil Chieri), due pareggi (1-1 contro il Borgosesiain casa e 2-2 a Vigevano, gara che ha lasciatol’amaro in bocca ai bianconeri, che erano invantaggio di due reti) e altrettante sconfitte(all’esordio contro la Sarzanese: 1-2, e il rove-scio ad Asti per 3-0). Contro il Vigevano segna-li di ripresa si sono avvertiti sensibilmente, salvopoi mancare la concentrazione per mantenereil vantaggio acquisito. Quello che manca è unrendimento soddisfacente fuori dalle mura ami-che: l’ultima vittoria fuori casa del Derthonarisale infatti addirittura al 27 marzo scorso, 2-1al Vallée D’Aoste. Questo il vero talloned’Achille della formazione di mister Falsettini e

Rdel presi-d e n t ePelagalli. Dic o n t r o ,l’Acqui delpresidenteA n t o n i oM a i e l l opuò rite-nersi soddi-sfatto del-l’avvio dicampiona-to che, connove punti

incamerati finora, occupa l’ottava posizione asole tre lunghezze dal Borgosesia capolista.Quello che deve preoccupare i ragazzi diStefano Lovisolo è la clamorosa inversione ditendenza nelle ultime due settimane: un doppio0-2 che ha fatto perdere la testa della gradua-toria ai bianchi. Santhià e Lavagnese si sono assi-curate tre punti ed entrambe hanno inflitto lostesso punteggio all’Acqui: 2-0. Quattro golsubìti nelle ultime due domeniche, quando nelletre precedenti il portiere De Madre aveva man-tenuto i suoi tre legni inviolati. Un campanellod’allarme da non sottovalutare per StefanoLovisolo, che cerca la gara del riscatto proprioin casa del Derthona.

dalla Redazione

Stefano Lovisolo, tecnico dell’Acqui(Foto Archivio)

Eugenio Lamanna, portiere del Gubbio(Foto Archivio)

Page 21: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

Numero 35 30 settembre 2010

21Serie D-Girone B

ONTE SAN PIETRO - Quinta giornatadel campionato di Serie D alle porte.Nel girone B c’è attesa per il derby

tutto bergamasco fra il Pontisola di Cesana e laColognese dell’ex Oscar Magoni, vera sorpresadi questo inizio di stagione. I padroni di casadovranno riscattarsi dopo il rocambolesco 3-4subito a Legnago, quando, in vantaggio per 3-0,sono riusciti a fare hara-kiri, lasciandosi primaraggiungere e poi addirittura superare nel pun-teggio, buttando al vento tre punti che dopomezz’ora sembravano già in tasca. Il presidenteMarziale Bonasio non nutre dubbi ed è fiducio-so: «Domenica scorsa siamo andati nel pallone eloro hanno meritato di vincere la partita - ha dettoil patron del Pontisola. Penso che domenica pros-sima ci riscatteremo, la Colognese è una squadratosta e lo sta dimostrando. Con l’organico che ha stafacendo bene, comunque noi non siamo da meno,dopo una gara andata male per colpe nostre ederrori arbitrali possiamo recuperare. Sarà importan-te cancellare la delusione - prosegue Bonasio - etornare in campo è la medicina migliore.Lavoreremo in settimana per essere pronti allasfida». Ad attenderli nell’altra metà campo cisarà la Colognese dei miracoli targata misterMagoni, in vetta alla classifica a quota dieci (incompagnia del Trento) dopo il netto successointerno griffato Luppi e Vitali (2-0) contro laSolbiatese. «Noi dobbiamo salvarci - commenta il

mister - dunque spero di fare punti e continuare lanostra striscia positiva. Non abbiamo nulla da per-dere e giocheremo a viso aperto». Una gara tuttaparticolare per il tecnico della Colognese: «Già,per me sarà molto sentita, anche perché io ho alle-nato quella squadra e anche il direttore sportivo èun ex. C’è molta rivalità sportiva sana - aggiungeMagoni - speriamo di fare uno sgambetto a unasquadra molto forte e destinata a fare un campio-nato di vertice». «La gara rocambolesca contro ilLegnago deve insegnarci che siamo una squadrache ha grandissimi margini di miglioramento -ammonisce l’allenatore del Pontisola FabrizioCesana - ma che deve ancora crescere tanto. È unasconfitta da cui dover ripartire per poter lavorare inquesto senso. La Colognese? Ci aspettiamo unaprima in classifica e prima con merito. La aspettia-mo per cercare di misurarci anche con loro. Lenostre ambizioni sono quelle di fare un buon cam-pionato - prosegue il mister Cesana - secondo lelinee societarie meglio della posizione dello scorsoanno, quando arrivammo terzi. Di conseguenzadobbiamo fare un campionato d’avanguardia.Abbiamo subito la prima sconfitta, ora bisogna tro-vare la maniera per essere costruttivi». Al “MatteoLegler” di Ponte San Pietro, però Magoni e isuoi andranno alla ricerca di punti per crederein una salvezza che qualche tempo fa a Colognosul Serio sembrava davvero un sogno. «Siamopartiti un mese e mezzo fa che non avevamo lasquadra e neanche la società - rimarca l’allenato-re della Colognese - che è dovuta uscire da una

situazione molto difficolto-sa. Siamo ripartiti da zerocambiando ventidue gioca-tori su ventitre, limitando icosti, trovando ragazzi gio-vani ma motivati: sembrache questo mix stia dando ifrutti sperati». Elementofondamentale per con-quistare i punti salvezzasarà anche l’affetto dellagente: «Pubblico e tifosi pernoi sono molto importanti -dice il tecnico gialloverde

Sale l’attesa per il derby tutto bergamascoPontisola-Colognese è il match-clou della quinta giornata. Cesana, il tecnico dei padroni di casa

è prudente: “Dobbiamo ancora crescere tanto”. Magoni, l’ex di turno: “Prima la salvezza”di Stefano Santini

P- non ne abbiamo tantissimi però quei pochi sifanno sentire molto. Adesso c’è una società nuovache sta cercando di fare bene il suo ruolo, tentandodi creare un insieme che lavori per fare bene».Oscar Magoni sa che bisognerà volare bassi percentrare l’obiettivo di stagione: «Il percorso èlungo, però noi dobbiamo salvarci. E per farlo abbia-mo bisogno di mettere in cascina ancora sette ootto vittorie, per raggiungere i quaranta punti e tirar-ci fuori dalle zone pericolose. Non possiamo pensa-re ad altro che alla salvezza - continua il tecnicodella Colognese - per adesso siamo una bellissimafavola: siamo partiti molto meglio del previsto, nono-stante la prematura eliminazione dalla Coppa Italiae un precampionato andato così così, perché dove-vamo mettere insieme tutti i giocatori. I ragazzistanno lavorando tanto, siamo bene organizzatianche tatticamente e i risultati arrivano. Ma deveessere chiaro che il nostro obiettivo è quello di man-tenere la categoria. Una volta raggiunti i quarantapunti poi, guarderemo la classifica e capiremo even-tualmente dove poter arrivare». Dove vuole arri-vare il Pontisola al termine della stagione 2010-2011 lo sa invece molto bene il patron dei bian-coblu Bonasio: «Il nostro obiettivo? Arrivare nellaparte sinistra della classifica».

La rosa del Pontisola con al centro mister Cesana (Foto Archivio) Mister Magoni della Colognese (Foto Archivio)

Page 22: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

Numero 35 30 settembre 2010

22 Serie D-Girone C

OMA - Il derby veneto UnioneVenezia - Chioggia Sottomarina sipone già come un incontro di alta

classifica, in cui le squadre ripongono le spe-ranze per proseguire in un cammino ai ver-tici del girone C di serie D. L’Unione Veneziadeve subito rientrare in carreggiata dopo ilpasso falso con il San Donà Jesolo, rimedia-to la scorsa domenica con un passivo deci-samente pesante, ben quattro reti, in cui si èmesso in evidenza l’attaccante GiovanniAmodeo siglando una tripletta. Il ChioggiaSottomarina invece spera nel colpaccio, percontinuare nella striscia positiva di risultatiottenuti finora, come ha spiegato il presi-dente Luigi Levantaci, confessando tutta lasua soddisfazione per questo avvio di cam-pionato: «Come si può non essere soddisfatti?Per il momento non abbiamo ancora subìtosconfitte tra amichevoli, partite di Coppa Italiae Campionato e tra l’altro viaggiamo con unamedia di 2 gol a partita». Il Chioggia, con lavittoria contro il Montecchio di domenicascorsa, si è momentaneamente stabilito alsecondo posto in classifica in compagnia delSan Donà Jesolo con un bottino di 10 punti.Levantaci rimane però con i piedi per terra,spiegando che: «Noi aspiriamo ad un campio-nato tranquillo in posizioni di media - alta clas-sifica, ma non disdegnamo la possibilità di arri-vare ai play-off come è già capitato in passato».Il Chioggia Sottomarina è un gruppo ambi-zioso e di buon livello che punta molto sui

giovani del posto come sottolinea il presi-dente: «Il nostro centrocampo punta su giovanidi ottimo livello, ma soprattutto prodotti delvivaio. L’attacco era un’incognita all’inizio delcampionato, perché è stato rinnovato, e invecesi sta rivelando un comparto affidabile come loè anche la difesa. Infatti il reparto difensivo si èrafforzato molto rispetto allo scorso anno con inuovi inserimenti. Una menzione va certamen-te per il mister Marco Scarpa, un prodotto loca-le, che conosce bene la realtà del posto e stafacendo crescere il gruppo partita dopo parti-ta». Sulla partita contro l’Unione Venezia,Luigi Levantaci si mostra davvero moltofiducioso: «Venezia è una squadra che vuole

vincere e aspira alla conquista del campionato,ma l’entusiasmo e il buon gioco, che stiamomostrando, saranno la chiave vincente per ilnostro Chioggia». Soddisfatto anche il MisterScarpa che fa i complimenti ai suoi ragazzi eincita i sostenitori: «Offriamo un’altra bellasettimana ai nostri tifosi che si possono prepa-rare per la trasferta di Venezia dove ce la gio-cheremo». Il presidente dell’Unione Venezia,Mauro Pizzigati, commenta il passo falso conil San Donà, giudicandolo come una piccolaparentesi: «Nel calcio non si può vincere sem-pre. Abbiamo perso nettamente, ma non spostanulla nella valutazione complessiva, perchéabbiamo giocato bene, nonostante i quattrogoal presi». Il numero uno degli arancionero-verdi commenta con una prudente analisi gliobiettivi della squadra: «Il Venezia sta militan-do in una categoria che storicamente non è lasua. Infatti vantiamo un gruppo di tifosi notevo-

Venezia-Chioggia, la vetta aspetta solo voiLa laguna si prepara a vivere uno scontro fra due protagoniste del campionato

Il Chioggia spera nel colpaccio, mentre il Venezia si affida al ritorno di Arturo Di Napoli

di Fabiola Rieti

R

le rispetto ad altre squadre, che anche quandosi sposta in trasferta crea non pochi problemialle squadre ospitanti, che spesso non hannostadi adeguati a contenerli. Il nostro desiderio -prosegue il presidente veneto - naturalmen-te è risalire, ma dobbiamo stare con i piedi perterra per non rischiare di fare il passo più lungodella gamba come è successo in passato.Quindi vogliamo crescere, ma con un occhio allerisorse». Il presidente si riferisce chiaramen-te ai fallimenti che hanno colpito il VeneziaCalcio negli ultimi anni. La città lagunarevanta una squadra rinnovata a partire dalMister Enrico Cunico, ma mantiene tra lesue fila elementi di pregio come Vianello,Cardin, Nichele e Collauto, ai quali si sonouniti altri giocatori di sicura affidabilità qualiLelj, Mazzeo e Zubin. Mauro Pizzigati spiegale ambizioni del progetto: «Abbiamo puntatosu un gruppo di giovani e di giocatori espertiche si pongono come punti di riferimento per ilgruppo. L’arrivo di Arturo Di Napoli, poi, è statoun colpo importante per il mercato, perché è ungiocatore che viene da una stagione in cui hasegnato 22 goal con il Messina». Il presidentesi mostra fiducioso sullo scontro con ilChioggia Sottomarina e scuote il gruppo:«La prossima partita segnerà il riscatto per tor-nare a marciare e a conquistare punti». Per DiNapoli la scelta sul Venezia è caduta perché:«È una società ambiziosa che vuole tornare nelcalcio che conta». Sulla partita con il Chioggial’imperativo è soltanto uno, per il neo acqui-sto veneto: «Non dobbiamo perdere assoluta-mente in casa, anche se in questo campionatoogni partita è difficile».

Enrico Cunico, tecnico del Venezia (Foto Archivio)

Arturo Di Napoli, tornato a Venezia dopo un’esperienza tra il 2000 e il 2002 (Foto Archivio)

Marco Scarpa, allenatore del Chioggia (Foto Archivio)

Page 23: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

Numero 35 30 settembre 2010

23Serie D-Girone D

OMA - Reduci entrambe da una vit-toria ottenuta nella scorsa giornata,Pontedera e Tuttocuoio si fronteg-

giano sul campo pisano di Ponte a Egola, nelcomune di San Miniato. Si preannuncia unapartita del tutto carica di emozioni viste leposizioni in classifica occupate da entrambele formazioni. La squadra del neo presiden-te Andrea Dolfi risulta stabilmente ancorataal suo secondo posto in classifica dall’iniziodel campionato, se si esclude la prima gior-nata. E nelle ultime due partite ha segnatoben sei reti. Lo stesso numero di gol che ilPontedera è riuscito a mettere a segno, se siconteggiano però tutte le gare che ha dispu-tato. Ma, al di là della quantità di gol segnatida ciascuna squadra, le vediamo insiemeoccupare i vertici della classifica. Ad unpunto di distanza l’una dall'altra. Entrambele compagini, dopo aver ottenuto tre suc-cessi nella stagione appena iniziata, combat-tono per ottenerne una quarta. Per ilPontedera battere il Tuttocuoio significhe-rebbe scavalcarlo e guadagnarsi il secondoposto in classifica, o addirittura arrivare invetta in caso di sconfitta del Borgo aBuggiano che per ora le ha vinte tutte. Mamai dire mai. Il Tuttocuoio invece, che tutelacon grinta la sua posizione, aspetta solo unamossa sbagliata della squadra toscana che laprecede. Sarà un derby anche coreograficovisto che le due cittadine distano pochi chi-lometri l’una dall’altra, e il tifo si farà senti-re. Come è stato nella scorsa giornata, in cuisi sono toccati momenti emozionanti quan-do la squadra granata presieduta daMaurizio Casalini ha deposto un mazzo difiori in ricordo di un tifoso tragicamentescomparso. L’idea, venuta dalla tifoseria stes-sa alla quale il povero Roberto apparteneva,

è stata accolta da tutta la squadra che si èservita del capitano per deporre un omag-gio floreale, proprio nel punto della gradina-ta da cui la vittima era solita guardare la par-tita. «Abbiamo iniziato in ritardo questo cam-pionato - commenta il mister del PontederaGiovanni Vitali - e la squadra è ancora daamalgamare. Ma si difende bene: i risultati cisono». Tra tre o quattro partite quindi,secondo l'allenatore, si delineeranno gliequilibri della classifica. «Finora è successo ditutto - continua il mister della compaginegranata - abbiamo avuto non poche difficoltàcon squadre minori. Chissà se contro ilTuttocuoio, che in classifica è sopra di noi, i mieiragazzi non tirino fuori il meglio di sè». Certoè che i giocatori neroverdi dimostrano ognidomenica di essere fisicamente in forma, epsicologicamente forti, visto che molti di

Tuttocuoio-Pontedera, derby in campo e fuoriNeroverdi e granata si scontrano per le zone alte della classifica

I tecnici Alvini e Vitali sembrano sentire molto la partita e non si sbilanciano in pronostici

di Fabiola Poggi

Rloro giocano assieme da diverso tempo.«Questo è il loro valore aggiunto: sembranoquasi giocare a memoria. A differenza dei nostrigiocatori invece che devono ancora conoscersi ecrescere assieme», sottolinea il mister delgranata. «Abbiamo dimostrato di avere un buonequilibrio tra difesa e attacco che - gli fa ecoil confermatissimo Massimiliano Alvini sullapanchina del Tuttocuoio- metteremo in prati-ca anche nella prossima partita, che sarà deci-siva». Il Tuttocuoio ha il morale alto, compli-ce la vittoria contro la Pavullese che le hapermesso di staccarsi dalle altre in classifiae di portarsi, da sola, a quota 10 punti. Iragazzi di Vitali invece, nell'ultima partitacontro la Verolese, hanno rischiato seria-mente di andare sotto, benché, almeno sullacarta, non sembrava difficile battere in casala squadra che oggi è ancora ultima in clas-sifica, con zero punti. È stata una vittoriasofferta per i granata, a conferma del fattoche non bisogna mai fidarsi della classificadell'avversario di turno. Cosa che potrebbeessere valida anche per lo scontro direttocol Tuttocuoio. La società pontaegolese, gliatleti, i dirigenti, lo staff completo e anche glisportivi tutti si stringono attorno al doloredel presidente e di suo fratello, colpiti dallatragica morte della madre. E domenicaprossima il calore dei tifosi, mai mancatofinora, si farà sentire ancor di più. «La squa-dra è sopra le mie aspettative - precisaMassimiliano Alvini - e l’entusiasmo cresce adogni partita. Meritiamo di stare ai vertici dellaclassifica». La partita di domenica sembre-rebbe un derby dall'esito incerto. Entrambi icoach sembrano non volersi sbilanciaretroppo sul risultato. Vaghe le parole delmister del Tuttocuoio: «I granata sono i favo-riti», come a voler, per scaramanzia, scom-mettere del contrario. «La vedo dura», repli-ca mister Vitali.

Massimiliano Alvini, tecnico del Tuttocuoio(Foto Sito Ufficiale)

Page 24: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

Numero 35 30 settembre 2010

24 Serie D-Gironi E/F

Il Todi arriva nel massimo campiona-to della LND dall’Eccellenza 2009-2010. Dopo un battesimo finito in

parità sia nella prima che nella seconda gior-nata (in casa dello Sporting Terni e con ilFlaminia Civita Castellana), ha ottenuto lasua prima vittoria proprio nel derby sulcampo dell’Orvietana e un’altra vittoriadomenica scorsa con la Sestese. IlPontevecchio invece si presenterà domeni-ca all’“Ornari” con un pareggio nella primapartita del campionato (in casa del FlaminiaC.) e tre vittorie consecutive (con Sestese,Arezzo e Orvietana). La squadra dovrà con-fermare la sua onda positiva nella sfida divertice con il Todi di domenica prossima. Ilpresidente del Todi Luca Rossini è soddisfat-to della sua squadra: «Sono arrivato dalle gio-vanili nel 2009 e questa nuova esperienza staandando benissimo, siamo secondi, abbiamoridotto il budget e la partecipazione del pubbli-co si fa sentire, abbiamo oltre 400 tifosi». Lasquadra dei tuderti è un bel gruppo chenegli anni si è sempre distinto per grande

serietà, responsabilità, competenza e conVittorio Spazzoni e Luca Rossini alla guidadella società da due anni hanno saputo por-tare un valore aggiunto alla squadra. IlPontevecchio, forse per scaramanzia, nonvuole parlare di classifica e la prossima garacontro il Todi sarà dura per tutti. Il misterEmiliano Spazzoni non si aspettava questirisultati, ma ci sperava e per quanto riguar-da l’incontro di domenica dice: «La stiamopreparando come tutte le settimane, in tranquil-lità e con serenità, ovviamente una vittoria cifarebbe stare ancora più tranquilli». Però ilpubblico ci crede: «La nostra è una piccolasocietà che sta vivendo un momento magico, lagente si è appassionata e ci segue con entusia-smo». Il presidente del PontevecchioMonsignori ricorda: «Lo scorso anno abbiamofatto un buon girone di ritorno e da lì abbiamofatto quattro o cinque innesti per riuscire a con-durre un buon campionato quest’anno rispettoagli ultimi due». Il numero uno rossoverdecontinua: «Con il Perugia in serie D l’Umbriaha dieci squadre in D, così questa serie haassunto una visione nettamente maggiorerispetto a prima e il pubblico è più partecipe».

Il Pontevecchio teme l’umiltà del Todiservizi di Sara Sbaffi

R

Alla domanda se teme la squadra avversariadice: «Il Todi è una buona squadra, molto com-petitiva, ma ogni partita nasconde tante insi-die». Il Pontevecchio ha avuto trascorsi diffi-cili, ma con grinta ha saputo risalire e orache è prima la prende con molta umiltà. IlTodi non è da meno, la squadra ha meritata-mente ottenuto la promozione in serie Ded è riuscita a riportare la cittadina dellaprovincia di Perugia in un panorama calcisti-co importante senza sfigurare.

Gianni Monsignori, presidente del Pontevecchio (Foto Archivio)

Il Rimini vede la vettaOMA - Il Rimini, dopo la grave crisieconomica e il fallimento della socie-tà, ricomincia dai dilettanti. Sono fini-

ti i novantotto anni di vita del Rimini Calcioed è nata la nuova AC Rimini 1912, costitui-

R

ta ufficialmente a giugno di quest’anno. Lacuriosità è che il Rimini 1912 gioca nellostesso girone F della concittadina RealRimini, nata proprio nei giorni della scom-parsa dell’ex squadra riminese. Domenicascorsa l’atteso derby tutto biancorosso havisto prevalere l’AC Rimini grazie ai gol diBaldazzi e Onescu. Intanto il pubblico diRimini sembra aver scelto la squadra con cuischierarsi ed è proprio il Rimini 1912.Archiviato il derby che certamente daràmorale ai biancorossi si pensa già al prossi-mo incontro, il sesto per questo difficilegirone che (insieme ai gironi A e I) ha gioca-to il turno infrasettimanale mercoledì 22settembre. Il Rimini 1912 affronterà l’ USDRecanatese che dal 2007 è in serie D e staconducendo un campionato altalenante:infatti le uniche due vittorie sono arrivate incasa (contro il Miglianico e il Bojano) men-tre fuori dal campo giallorosso è andatapeggio, subendo tre sconfitte ad opera delloJesina Calcio, dell’Atletico Trivento e dome-nica scorsa contro l’Agnonese. La prossima

giornata di campionato allo stadio “NicolaTubaldi” vedremo se questo andamentosarà confermato. Per il Presidente AntonioGambini, «L’importante è che la squadra vinca,questo avvio di campionato è stato positivo pernoi, siamo a metà classifica e le prestazioniesterne sono comunque buone. Per ora ciaccontentiamo e speriamo che arrivi anche lavittoria fuori». L’AC Rimini dal canto suo è adue punti dalla prima in classifica e finora hacollezionato due vittorie oltre al derby: incasa del Cesenatico e al “Romeo Neri” bat-tendo l’Atessa Val di Sangro; poi un pareggiocon il Luco Canistro e un unica sconfitta sulcampo della Santegidese. Il presidenteBiagio Amati punta molto sui giovani senzaperò rinunciare ad obiettivi ambiziosi, nellarosa a disposizione di mister D’angelo c’èAndrea Brighi (classe 1992), Daniel Onescu(1993), Semprini e Vittori (rispettivamentedel 1994 e del 1993), Amati ha più volterimarcato che il futuro del calcio a Rimini èstrettamente legato al buon funzionamentodel settore giovanile.

Antonio Gambini, numero uno della Recanatese(Foto Sito Ufficiale)

Page 25: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35
Page 26: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

Numero 35 30 settembre 2010

26 Serie D-Girone G

OMA - Con le prime due della classeche continuano a mantenere un ruo-lino di marcia di tutto rispetto (Bacoli

Sibilla ed Anziolavinio hanno vinto anchenella quarta giornata) per chi rincorre nonresta che l’obbligo di cercare di vincere lamaggior parte delle partite e sperare in uncalo delle due capoliste. È proprio questol’obiettivo dell’Arzachena. La squadra sardaè ferma a 7 punti, a sole tre lunghezze didistanza dalla prima in classifica. Questi trepunti sono quelli ritirati dal giudice sportivoper le irregolarità riscontrate durante laprima di campionato. Infatti la formazione diMister Perrotti, ha pagato l’ingenuità di averschierato in quella partita Andrea Sola, gio-catore sotto squalifica. La partita giocatacontro il Castiadas era finita per 4 a 1 per ibiancoverdi ma dopo pochi giorni è arriva-to il documento del Giudice Sportivo cheha decretato la vittoria per gli ospiti e laperdita del primato per i ragazzi di Perrotti.Senza questa ingenuità, e senza i tre puntipersi a tavolino, la formazione sarda si

sarebbe ritrovata al vertice, con dieci punti,insieme al Bacoli Sibilla. «Di questo ne siamopienamente consapevoli - dichiara misterPerrotti - e rimaniamo, quindi, molto soddisfat-ti. La squadra gioca già un buon calcio e questoci deve far ben sperare per il futuro». L’erroredi valutazione della società sulla squalificadel giovane di lega non ha intaccato lo spiri-to positivo del gruppo che ha continuato agiocare bene nonostante i tre punti tolti.«Andrea Sola, lo scorso anno, aveva preso unasqualifica nella Beretti - afferma Perrotti - eproprio per questo pensavano che il turno distop si dovesse scontare proprio nel campiona-to Juniores e non in Serie D. Questo è stato unerrore di valutazione e ne abbiamo pagato leconseguenze». L’allenatore sottolineacomunque i buoni risultati avuti sul campononostante la squadra sia molto giovane.«Dallo scorso anno abbiamo cambiato moltiuomini nella rosa e questo poteva essere unproblema per l’inizio della stagione - affermal’allenatore dell’Arzachena. Contro ogni previ-sione, e grazie ad un calendario favorevole,abbiamo avuto la possibilità di fare subito 7punti. Questo è molto importante per la classi-fica e , soprattutto, per il morale dei ragazzi».Adesso, con uno spirito di gruppo più forteche mai, la squadra sarda è pronta a sfidarel’Aprilia, una società che puntava a stare neiprimi posti della classifica ma che paga uninizio di stagione molto difficoltoso. «Io homolto rispetto per la formazione laziale - affer-ma mister Perrotti. Nonostante il momentonon sia dei migliori rimane una squadra forte,con dei giocatori di categoria superiore. A misterPirozzi la società dovrebbe dare fiducia. Sonoconvinto che alla lunga uscirà fuori il suo realevalore. Dopo queste considerazioni posso solodire che noi andremo ad Aprilia convinti dipoterci giocare la partita ma, nello stessotempo, consapevoli di incontrare una squadraveramente forte, una formazione di vertice».Dall’ottimo momento di formadell’Arzachena passiamo al pessimo ruolinodi marcia che ha caratterizzato questo iniziodi campionato dell’Aprilia. La squadra ponti-na aveva iniziato la stagione con le più roseeaspettative. Non ci si aspettava un campio-nato facile e di vertice assoluto, ma di sicu-ro un rendimento di media alta classifica.Invece a caratterizzare le prime quattrogiornate di campionato c’è il numero due.

L’Aprilia vuole i tre punti per risollevarsiL’undici laziale di Pirozzi cerca di risollevarsi dopo un disastroso avvio di campionato contro

l’Arzachena, che recrimina per una penalizzazione che gli ha tolto la testa della classifica

di Riccardo Angelo Colabattista

RInfatti, sono due le sconfitte rimediate dallasquadra di Mister Pirozzi (una con ilSelargius e l’altra domenica scorsa contro ilViribus Unitis), sono due i pareggi(Monterotondo e Fidene) e, in classifica,sono solamente due i punti racimolati finoad ora. «Sicuramente non è stata la partenzache ci aspettavamo - commenta misterPirozzi. Le responsabilità me le prendo tutte io.Non so se la società ripone in me la massimafiducia, quello che sono sicuro di poter dire èche ce la sto mettendo tutta. Io resto sereno.Alla fine, sono convinto, il reale valore di questasquadra verrà fuori». Con determinazione econ la consapevolezza dei propri mezzi, l’al-lenatore delle rondinelle guarda al futurocon ottimismo. «L’Arzachena, senza i punti dipenalizzazione - dichiara il mister dell’Aprilia- sarebbe primo in classifica. Quella sarda è unaformazione ancora imbattuta sul campo e pro-prio per questo merita rispetto. Nel campiona-to di Serie A sono in difficoltà compagini impor-tanti come la Roma e la Juventus. Non vedoperché a loro serve tempo per potersi esprime-re al meglio e lo stesso discorso non può esse-re fatto con la mia squadra».

Fabrizio Perrotti, tecnico dell’Arzachena(Foto Archivio)

Sergio Pirozzi, allenatore dell’Aprilia(Foto Archivio)

Page 27: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

Numero 35 30 settembre 2010

27Serie D-Girone H

OMA - Per la quinta giornata di cam-pionato, il calendario del girone H diSerie D prevede lo scontro tra Boville

Ernica e Francavilla Sinni. Il Boville è sceso incampo, la scorsa domenica, contro laBattipagliese vincendo in trasferta e volandoal secondo posto in classifica a quota 9 punti.La squadra ciociara ha contrastato l’avversa-rio con un gioco ordinato e pulito, mandandoin confusione il team rivale e consentendo aldiciottenne Samuele Cerroni di siglare il golche ha deciso l’esito della partita. Il FrancavillaSinni, invece, è rimasto imbattuto in casa supe-rando l’Ars et Labor Grottaglie per due reti auno. La squadra lucana ha approfittato del calodi concentrazione degli ospiti per rimontarel’1-0 e passare definitivamente in vantaggio al92’ con la rete del nuovo entrato La Neve. Ledue squadre vengono entrambe da una vitto-ria, ma la posizione in classifica e il valore deigruppi garantiscono una partita aperta a qual-siasi risultato. «Il Boville è una grossa squadra -

confessa il suo presidente Massimo Antinori -siamo partiti in sordina, ma ci stiamo togliendodelle grandi soddisfazioni. Mi ritengo veramentemolto soddisfatto da questo avvio di campionato».Nonostante il grande entusiasmo, il presiden-te ci tiene a precisare che: «La salvezza rimanecomunque il nostro obiettivo primario, ma natural-mente ciò che verrà in più sarà ben gradito».Questo Boville è lo specchio del suo allenato-re, mister Franco Perilli che, come spiega ilpresidente Antinori: «Ha trasmesso carattere aquesto gruppo. È un allenatore scrupoloso chenon lascia proprio niente al caso». Il tecnicoaccetta i complimenti e ringrazia: «Il presidenteè troppo buono. La nostra forza è il gruppo, cheha voglia di lavorare con umiltà, perché servecoraggio e cuore, soprattutto quando si gioca sucampi in terra dove le difficoltà tecniche lascianoposto alle provocazioni, ma i miei ragazzi cercanodi mantenere i nervi saldi e non abbandonarsi alleistigazioni». Sul prossimo incontro peròMassimo Antinori frena gli animi: «Tutte le par-tite sono da temere, anche la Virtus Casaranoquando ci ha incontrati non pensava certo di tor-nare a casa con una sconfitta. Certo le partitebisogna giocarle per vincerle». Mister Perilli spie-ga che il suo Boville ha l’obiettivo di fare piùpunti possibili nel girone di andata, perché èun campionato difficile e al ritorno non è faci-le giocare su campi caldi mantenendo ancheun occhio alla classifica e sul prossimo incon-tro dichiara: «Lavoriamo con umiltà, rispettiamotutti, ma non abbiamo paura di nessuno.Puntiamo sempre al massimo risultato ed entria-mo sempre in campo per vincere». Il FrancavillaSinni dovrà guardarsi anche dall’attaccante delBoville Samuele Cerroni, classe 1982, un gio-vane che secondo il presidente potrebbeavere un percorso calcistico interessante.Francesco Cupparo, presidente del FrancavillaSinni, non nasconde i timori in vista del pros-simo incontro: «È una partita da temere, davve-ro difficilissima, perché Boville è una squadra forteche viene anche da un’inaspettata vittoria in tra-

Boville-Francavilla Sinni, sfida tra bigLa formazione di Perilli si presenta alla sfida da seconda della classe e con ambizioni di vertice La compagine del presidente Cupparo vuole confermare il buon momento di inizio campionato

di Fabiola Rieti

Rsferta». Però Cupparo riserva le speranze inun neo arrivato: il centrocampista MicheleD’Ambrosio. Il trentatreenne pugliese vienedalla Lega Pro e si era svincolato dopo la man-cata iscrizione del Real Marcianise al campio-nato di Prima Divisione. Il giocatore era con-teso da altre squadre come Avellino, Messina,Barletta e Ternana, ma ha optato per la squa-dra lucana. Tuttavia secondo il presidente delFrancavilla Sinni la forza di questa squadra è lacoesione del gruppo: «Su venti giocatori, circadodici giocano con la nostra squadra da ben quat-tro anni». Francesco Cupparo punta in alto perla sua squadra, lasciando intendere che non siaccontenterà di un risultato diverso: «Il nostroobiettivo è arrivare tra i primi cinque posti, perchéabbiamo investito per creare una squadra da ver-tice e a quello aspiriamo». L’avvio di campiona-to per il Francavilla Sinni è stato discreto: unapartita persa, un pareggio e due vittorie, maforse quella sconfitta pesa un po’ al presiden-te Cupparo che giudicando l’incipit della suasquadra si trincera dietro un «Non c’è male,siamo contenti».

Franco Perilli, tecnico del Boville Ernica (Foto Archivio)

Francesco Cupparo, presidente del Francavilla Sinni(Foto Archivio)

Page 28: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

Numero 35 30 settembre 2010

28 Serie D-Girone I

OMA - “Il pensare ai buoni momenti delpassato non ci conforta perché siamoconvinti che oggi li sapremmo affronta-

re con maggiore intelligenza e trarne miglioreprofitto”. Parola di Ennio Flaiano,dall’Autobiografia del Blu di Prussia. Una massi-ma dello scrittore e sceneggiatore pescareseche è sintesi perfetta della quotidianità. Un afo-risma che si può applicare bene a CittanovaInterpiana - Casertana, tra i match di cartellodella sesta giornata del girone I di serie D. IlCittanova Interpiana è - ossimoro concesso -una squadra nuova dal passato glorioso. Primac’era la Palmese, arrivata sino alla serie C; poi fuil turno della Gioiese del presidente FrancoMusco, ricordata soprattutto come rampa dilancio per la carriera del “Professore” FrancoScoglio, che nella stagione ‘81-‘82 dominòl’Interregionale dalla prima all’ultima giornatacon un undici quasi sempre identico; infine arri-varono la Nuova Rosarnese ed il Rosarno, conuna permanenza in D ottenuta con quantità equalità. Dalla fusione con il Cittanova è natal’esperienza dell’Interpiana, guidata dall’entusia-smo del presidente Enzo Condomitti, coadiuva-to dal vice-presidente Jimmy Giovinazzo e dalds Fortunato Spadaro. Una società che haassorbito la base del Rosarno, cercando disfruttare i buoni risultati dell’annata trascorsa(l’approdo ai play-off). In Calabria il calcio haancora il sapore della “voglia matta”, dell’utopiasociale, della rivincita e del riscatto (i media ten-

dono a farci dimenticare le condizioni di degra-do di migliaia di braccianti africani ed il poteredella ‘Ndrangheta). Il pallone assume valenzacatartica fondamentale. Lo dimostra l’euforiaper questo inizio di campionato: nonostante ilcambio di tecnico in corsa (Pierantonio Tortelli,ex allenatore delle giovanili della Reggina, hasostituito Mario Dal Torrione), il Cittanova haesordito con un pareggio a Nissa, per poi vin-cere contro l’Acireale grazie alla doppietta delbomber Frittitta e proseguire con i pareggi con-tro Modica e Rossanese. La vittoria esterna sulcampo del Mazara è un’ulteriore iniezione difiducia. Ancora nessuna sconfitta per misterTortelli, che predica un calcio attento e rigoro-so. La partita contro la Casertana in questosenso sarà un notevole banco di prova. Casertaaspetta in maniera spasmodica il ritorno delgrande calcio. Un sogno che è divenuto realtànel basket con la nuova Juve Caserta di RosarioCaputo. I tifosi rossoblu sono sempre sensibilied esigenti, lo dimostrano le manifestazioni d’af-fetto per ricordare Giuseppe Acerra (22enneportiere scomparso dopo una dura malattia) egli operai morti in fabbrica a Capua. Da unapiazza storica come quella della città campana,arrivata fino alla serie B negli anni d’oro ‘70-‘71e ‘91-’92, si attende quindi molto. Con grandeintraprendenza il nuovo presidente FrancescoVerazzo ha allestito una rosa che fonde espe-rienza e forze fresche, coadiuvato nel lavoro digestione da una vecchia volpe come il ds GigiPavarese. A trainare i falchetti in questa impre-sa Renato Cioffi, ex allenatore di Viribus Unitis,

Sorrento, Cavese eAversa Normanna.L’avvio di stagione èstato dei migliori:vittoria 3-2 control’Atletico Nola;pareggio 2-2 acciuf-fato con grinta aTorre del Greconella delicata sfidacon la Turris; schiac-ciante 3-0 rifilato alMarsala. La primasconfitta nel turnoinfrasettimanale èarrivata a Lameziacontro il Sambiase.Poi lo 0-0 nella garainterna conl’Hinterreggio, che

La Casertana cerca la propria identitàLa formazione guidata da Cioffi sta vivendo le prime fasi di ambientamento

in un girone difficile ed equilibrato. Il Cittanova Interpiana vuole proseguire la serie positiva

di Alessandro Zoppo

R

ha sottolineato una certa stanchezza. Duematch senza reti segnate, nonostante una cop-pia come Sergi e Sarli faccia la differenza. MisterCioffi lo sa bene: «La squadra è stata formata 5giorni prima dell’inizio del campionato, non c’erauna società, non abbiamo avuto modo di fare la giu-sta preparazione. Non siamo ancora un organicocapace di giocare ogni tre giorni, tuttavia stiamomigliorando. Abbiamo un gruppo importante,l’aspetto fisico-tattico verrà sicuramente col tempo».L’ambiente è esigente, la concentrazione deveessere sempre alta, anche con un calendario sti-lato a stagione già iniziata: «Siamo in un girone dif-ficile, con squadre come Turris e Forza e Coraggio.Organici preparati, con molti giocatori scesi dallaLega Pro. Bisogna stare sempre attenti, ad esempiodomenica contro il Cittanova, team ancora imbattu-to e che ha subito due sole reti. La pressione dellapiazza non deve essere un alibi, il blasone dobbia-mo lasciarcelo alle spalle. La squadra deve crescere,da questo punto di vista siamo coscienti di starfacendo un grande lavoro».

Enzo Condomitti, presidente del Cittanova Interpiana(Foto Archivio)

Renato Cioffi, tecnico della Casertana (Foto Archivio)

Page 29: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

Numero 35 30 settembre 2010

29Repubblica di San Marino

EPUBBLICA DI SAN MARINO –Seconda giornata, emozioni a nonfinire. Il campionato sammarinese è

ormai entrato nel vivo, un cammino lungouna stagione che ha come obiettivo il rag-giungimento dei play-off che significanoormai da alcuni anni Europa. Parlavamo dicolpi di scena, ce lo ha confermato la garaJuvenes/Dogana-Cailungo: un 4-1 che finoall’inizio della seconda frazione di giocosembrava solo una chimera. Tutto è succes-so in 5 minuti, in rapida successione passa lasquadra allenata da Luciano Mularoni graziea Cervellini, siamo al 51’. Dopo solo 1 minu-to viene assegnato un rigore ai rossoblu tra-sformato da Fantini che a quel punto decideinesorabilmente ci chiudere la gara conun’altra rete di pregevole fattura, marcaturache arriva al 56’. La punta titana mette laparola fine alla gara al 75’ e festeggia la suapersonale tripletta. C’e tempo per il goldella bandiera che per il Cailungo siglaRosti, ma è il 90’ e il triplice fischio cala ilsipario sulla gara. Nella “classica” del cam-pionato sammarinese (ci viene di chiamarla

così visti i trascorsi della scorsa stagione edella precedente) vince fuori casa il Tre Fioricon il solito Aruta che però segna su rigoree mette tre punti nel carniere della squadradi Floriano Sperindio ai danni del Tre Pennedi Stefano Ceci. Finisce 2-3 la garaFolgore/Falciano-San Giovanni. La squadradi Venturi, che negli ultimi campionati non hamai brillato come avrebbe voluto, ha inizia-to il campionato con una sconfitta prima euna vittoria poi, ottenuta grazie a una stre-pitosa rimonta: Protti e Bugli segnano nella

prima frazione di gioco per la Folgore, neglispogliatoi cosa sarà successo? Sì, perché ilSan Giovanni esce dal tunnel deciso, e doposoli 2 minuti dal fischio dell’arbitro va inrete con Tramontano che poi bissa al 62’.Chiude i giochi Duarte Rodrigues al 70’. LaLibertas vince di misura sul Domagnano, un1-0 ottenuto ad inizio partita che è statopoi il risultato che si è trascinato fino alfischio finale. Pareggia il Murata contro laVirtus di Fabio Baschetti, tutto in 10 minutisenza troppi patemi d’animo. Tre puntianche per la Cosmos che batte il Fiorentinoper 2-1 grazie a uno degli attaccanti più pro-lifici dello scorso campionato: PaoloMontagna che realizza al 14’ su rigore e suazione all’82’, rispondendo al gol di Grigoreper il Fiorentino segnato al 73’. L’ultima garain cartello è Pennarossa-La Fiorita, 1-2 afavore dei ragazzi di Andrea Del Bianco: ilclou della gara è durato 20 minuti, apre lemarcature Ciacci al 32’ per il Pennarossache poi cede campo al La Fiorita che pren-de coraggio e va in gol con Merloni al 49’.Non passano nemmeno 2 minuti di orolo-gio che Giudi imita il compagno e va in golper mettere la parola fine alla gara.

di Luigi Cardarelli

R

Il Tre Penne non sfata il tabù. Il Tre Fiori è corsaroLa squadra di Sperindio grazie ad Aruta batte l’undici di Ceci e rimane a punteggio pieno

Fantini della Juvenes/Dogana, attuale capocannonieredel campionato sammarinese (Foto Archivio)

LA CLASSIFICA DEL CAMPIONATO

Cosmos

Faetano

La Fiorita

Juvenes/Dogana

Fiorentino

Pennarossa

Cailungo

GRUPPO AGRUPPO A

3 Gol: Fantini (Juvenes/Dogana)

Montagna (Cosmos)

2 Gol: Grigore (Fiorentino), Merloni

(La Fiorita)

1 Gol: 9 calciatori

GRUPPO B

2 Gol: Tramontano (San Giovanni)

1 Gol: 13 calciatori

CLASSIFICA

MARCATORI Tre Penne-Tre FioriJuvenes/Dogana-CailungoFolgore/Falciano-S. GiovanniLibertas-DomagnanoPennarossa-La FioritaCosmos-FiorentinoVirtus-Murata

2^ GIORNATA 25-26/09/2010

0-14-12-31-01-22-11-1

6

3

3

3

3

0

0

GRUPPO BTre FioriLibertasMurataSan GiovanniVirtusTre PenneDomagnanoFolgore/Falciano

66431110

3^ GIORNATA 01-02-03/10/2010

Fiorentino-PennarossaLa Fiorita-FaetanoDomagnano-VirtusMurata-Tre Penne

Folgore/Falciano-LibertasCailungo-Cosmos

San Giovanni-Tre FioriRiposa: Juvenes/Dogana

RISULTATI E CLASSIFICHE DELLA COPPA TITANO 2010-2011

Virtus

Libertas

Cailungo

Pennarossa

Folgore

GRUPPO AVirtus-Cailungo

Pennarossa-Folgore

Fiorentino-Murata

Tre Penne-San Giovanni

Cosmos-Domagnano

La Fiorita-Faetano

2-2

0-0

1-2

5-1

1-1

3-2

4

3

1

1

1

GRUPPO BLa Fiorita

Tre Fiori

Faetano

Cosmos

Domagnano

6

1

1

1

1

GRUPPO CTre Penne

Murata

Juvenes/Dogana

San Giovanni

Fiorentino

6

3

3

0

0

Page 30: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

OMA - Parlare con i presidentiRegionali non è mai semplice. Ognunodi loro deve difendere il proprio ope-

rato, ma si sa che dove si lavora si commetto-no errori. Il problema a volte è capire se que-sti errori vengono commessi per malafedeoppure per semplice casualità. Se si guardanoalcuni comunicati, sembra sempre che le “gran-di” vengano assolte per non aver mai commes-so il fatto o là dove il fatto è sotto gli occhi ditutti, si trovano leggi nascoste ai più che grazia-no i colpevoli. Teoria del complotto? Forse apensar male ci si azzecca. Tant’è che abbiamoiniziato il nostro cammino partendo da doveavevamo chiuso la stagione 2009/2010 e cioèdai presidenti dei Comitati Regionali. Per fareanche meglio, siamo partiti dal numero uno delLazio Melchiorre Zarelli, che lo scorso anno è

stato “vittima” delle nostre inchieste. Propriodalla scarsa fiducia che denotano alcune socie-tà nei confronti dei Comitati, è iniziata lanostra chiacchierata col presidente Zarelli.«Troppo spesso - ci ha detto - le società pensanoche in queste stanze si difendano alcune societàpiuttosto che altre. La verità è che ci sono delleregole e noi siamo tenuti a farle rispettare e lo fac-ciamo senza condizionamenti di sorta. Se qualcu-no sbaglia con noi paga. Questa estate abbiamoavuto una società (la Libertas Centocelle) cheaveva superato il limite nella classifica della Coppadisciplina di pochi punti, ma si è avvalsa di unaregola voluta da Papponetti (ex presidente delSettore Giovanile e Scolastico) che prevede unasorta di sconto di pena (alcuni la chiamano gra-zia) e per questo è stata riammessa nei campio-nati regionali. Qualcuno aveva storto il naso, ma poiuna lettera di Gianni Rivera, attuale numero unodel Sgs, ha chiarito tutto». Certo, tutto risolto, a

parte il fatto che ora chiun-que superi la fatidica sogliadei 100 punti può appellarsie fregarsene ampiamentedella Coppa Disciplina che ènata per eliminare la violen-za dai campi di calcio. Maquesto non è un errore deiComitati, quanto delSettore Giovanile eScolastico, ci auguriamo cheil nuovo presidente tolgaquesta regola assurda, o chealmeno la segretaria in pen-sione glielo permetta…..Ad inizio anno, ogniComitato emette un comu-nicato ufficiale che parli difusioni, cambi di sede ecambi di denominazione, mail Comunicato in questionenon ha visto la luce nelLazio. Per questo Zarelli si èdetto estremamente con-trariato e richiamandoall’ordine la sua segreteriaha ordinato che il comuni-cato venisse messo onlineimmediatamente, cosa che èstata fatta nel pomeriggio.«Queste sono cose che nondevono accadere - ci ha dettoZarelli - proprio questi erroriportano a pensare male, ma

questo è solo un errore umano, dovuto dalla gran-de mole di lavoro che abbiamo ogni settimana».Un problema che ha colpito le società delLazio lo scorso anno è quello delle omologa-zioni, problema che il Cr Lazio ha cercato diarginare con una nota ufficiale inviata a tutte lesocietà: «Le nostre società hanno recepito bene ilmessaggio, ma sia chiaro che noi come Comitatoabbiamo l’obbligo di controllare le dimensioni delcampo e per quanto riguarda lo stato generaledegli impianti chiediamo alle Istituzioni il controlloda parte della Commissione per lo spettacolo. Daquesta stagione sembra muoversi tutto verso lagiusta direzione, la sicurezza per noi della LND èsempre stata una parte fondamentale dei nostriprogrammi, ma ci sono delle regole obsolete cheandrebbero riviste. Basti pensare che sono suffi-cienti 1,5 metri di distanza tra la linea di fondo edil primo ostacolo, e come avete più volte sottolinea-to anche voi basta un solo passo per percorrerequella distanza. Il problema è di difficile soluzioneperché in alcuni campi non c’è campo per destina-zione sufficiente per portare le distanze dagli1,5metri attuali ai 2,5 metri. Una modifica ai regola-menti di questa entità porterebbe alla “morte”sportiva di moltissime società. Bisogna trovare unasoluzione che preveda come prima cosa la salva-guardia dei calciatori, senza per questo portarealla cancellazione di numerose realtà». Lo scorsoanno avevamo portato alla luce anche il pro-blema di tecnici non qualificati che scendevanoregolarmente in campo a guidare le propriesquadre e avevamo chiesto il deferimentodelle società che permettevano tutto questo:«È difficile per noi del Comitato capire chi è il“vero” allenatore, perché le società tesserano tecni-ci in regola e noi ci affidiamo al loro buon senso».Ma nella scorsa stagione, in un Comunicatoufficiale, un tecnico senza patentino rimediòuna squalifica come allenatore, ma Zarelli glis-sa: «Ricordo quel caso, ma ci deve essere stato unerrore nella stesura del Comunicato. Invece di esse-re squalificato come dirigente, venne erroneamen-te squalificato come tecnico. Per quanto mi riguar-da, dovrei tornare a fare il Segretario come quan-do c’era Sbardella, ma questo è impossibile, in unagrande struttura ci possono essere errori». Un po’troppi errori da parte della segreteria a nostroparere... Il Comitato Lazio è uno dei primi adaver voluto ed attuato il tesseramento online:«È vero, siamo già a buon punto, e tutto diventa piùsemplice ed automatico. Ci stiamo confrontandocol Comitato Lombardia, perché loro provvedono aitesseramenti di tutte le categorie online. Ci stiamo

di Massimiliano Giacomini e Flavio Grisoli

R

Zarelli:“A novembre annuncerò la nuova sede”Lunga intervista con il presidente del Comitato regionale Lazio Melchiorre Zarelli

Dalle omologazioni, ai comunicati che scompaiono, all’informatizzazione del databasealla nuova casa che presto prenderà il posto della storica sede di via Tiburtina

Numero 35 30 settembre 2010

30 Intervista

Melchiorre Zarelli, presidente del Comitato regionale Lazio della LND(Foto Archivio)

Page 31: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35

Numero 35 30 settembre 2010

31Intervista

arrivando anche noi, ma ci vorrà un po’ più ditempo. Dicono sempre che l’Italia è divisa in tre:Nord, Centro e Sud. Intanto, se posso dare un con-siglio alle mie società, gli chiedo di investire mag-giormente sulla segreteria, perché un buon segre-tario al termine della stagione ci fa risparmiareanche molti soldi ed è fondamentale sotto il puntodi vista gestionale». L’Italia sarà pure divisa in tre,ma i problemi per la Lega Dilettanti da partedei Comitati negli ultimi anni sono stati creatimaggiormente dal Nord: «Quando un Comitatoviene Commissariato - ci dice Zarelli - dispiacesempre, ma non voglio entrare nel merito di quel-lo accaduto negli ultimi anni». Gestire unComitato è difficoltoso, ci si trova sempre ascontentare qualcuno, perché proprio nell’ita-lico pensiero siamo tutti innocenti e abbiamosempre ragione noi, ci vorrebbe maggiorebuonsenso e maggiore fiducia, visto anche chei presidenti dei Comitati non vengono sceltidall’alto, ma vengono decisi dalle società stes-se. Per chiudere abbiamo chiesto a Zarelli se inun prossimo futuro ci saranno delle novitàriguardanti il Comitato Lazio: «A novembreannunceremo la nuova sede del Comitato che saràprovvista di campi da calcio per far allenare lenostre rappresentative e che saranno messi adisposizione degli arbitri per i loro allenamenti».

Zarelli con Tavecchio ed Abete nell’occasione del centenario del Cr Lazio nel 2009(Foto Archivio)

Page 32: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.35