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ISSN 1593-6309 9 7 7 1 5 9 3 6 3 0 0 5 9 8 0 0 1 9 Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 - 00143 Roma IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5 ANNO 3 - N° 19 19 maggio 2011 1€ Nell’AIA non esistono giusitiza ed equità Ad un giovane arbitro, costretto da una malattia all’amputazione di una gamba, dopo l’innesto di una protesi è stata negata la possibilità di riprendere la sua attività senza nemmeno sottoporlo ai test fisici

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N 1

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Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 - 00143 Roma

IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5 ANNO 3 - N° 19 19 maggio 2011 1€

Nell’AIA non esistono giusitiza ed equità

Ad un giovane arbitro, costretto da una malattia all’amputazione di una gamba, dopo l’innesto di una protesi è stata negata

la possibilità di riprendere la sua attività senza nemmeno sottoporlo ai test fisici

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A(H)IA, questa volta l’avete fatta grossa.....Massimiliano Giacomini

Edoardo Vanotti è stato un giovane ar-

bitro dalle grandi speranze, vincitore del

premio come miglior fischietto della sezione

di Torino nel 2007 che, per colpa di una ter-

ribile malattia (osteosarcoma teleangectasico

al femore destro e differenziato a grandi cel-

lule anaplastiche riccamente vascolarizzato),

ha dovuto per un periodo di tempo abban-

donare la sua passione e iniziare un lungo

percorso che l’ha portato a subire quindici

cicli di chemioterapia e cinque interventi chi-

rurgici, fino all’amputazione della gamba

destra. Ma Edoardo Vanotti non si arrende e

come ha scritto nel suo splendido articolo il

collega Roberto D’Ingiullo, su www.oblò.it, la

sua voglia di vivere ha prevalso fino a quando

Edoardo si è ripreso la sua vita e con l’ausilio

di una protesi ha iniziato il suo percorso verso

la normalità. Una volta giunto al traguardo

Edoardo ha chiesto all’AIA di poter tornare al

suo mondo e cioè di poter di nuovo arbitrare.

Dai burocrati dell’Associazione presieduta

da Nicchi è arrivata però una risposta che ha

dello sconcertante, come lo stesso Vanotti a

spiegato al collega D’Ingiullo: “Alla mia richi-

esta di riprendere l’attività – spiega Vanotti –

l’AIA ha risposto negativamente, invitandomi

a svolgere un incarico d’ufficio. Mi è stato

chiesto come mi sarei comportato da arbitro

di fronte ad un giocatore irrimediabilmente

infortunato. Ma io non sono in queste con-

dizioni”. Cosa avrà voluto significare questa

risposta? Sappiamo solo che in nessun punto

dei regolamenti federali si vieta a chi ha subito

un’amputazione di poter dirigere un incontro

di calcio, peggio ancora al Vanotti non è stata

neanche data la possibilità di poter svolgere

i test fisici per l’idoneità all’arbitraggio, e

visto che Pistorius nella corsa ha aperto uno

spiraglio verso chi ha protesi alle gambe qui

si potrebbe parlare di una chiara discrimina-

zione nei confronti di un diversamente abile.

Noi abbiamo portato la notizia all’attenzione

di Giuseppe Trieste, presidente di FIABA

(Fondo Italiano per l’Abbattimento delle Bar-

riere Architettoniche) che ci ha detto: “Questi

signori spiegassero perché il ragazzo non può

tornare a fare l’arbitro. Quando un ragazzo ha

un incidente nel percorso della vita viene im-

mediatamente messo da parte dalla maggior

parte delle Istituzioni calcistiche o politiche

che siano. Lasciatemi scegliere a me – ha

proseguito il presidente Trieste – il mio futuro

e la mia strada. Oscar Pistorius, nella corsa, ha

dovuto portare il suo caso all’attenzione del

mondo per poter gareggiare con i normodo-

tati. L’Onorevole Gianfranco Paglia, medaglia

d’oro al valor militare, salvò quattro commil-

itoni in un agguato a Mogadiscio nel 1993 e

pago con l’impossibilità di camminare il suo

atto eroico e per tutta risposta volevano farlo

fuori dalla carriera militare mentre lui svolge

in divisa, con la sua divisa, e non in borghese

ancora, il suo grande ruolo. È ora di finirla con

queste discriminazioni: non esiste né in cielo

né in terra che accadano ancora cose del ge-

nere, un ragazzo non può essere escluso dal

suo mondo, lo mettessero alla prova e poi

se dovesse passare i test gli restituiscano ciò

che gli appartiene”. Dopo i casi delle sezioni

di Treviso e Grosseto di cui abbiamo parlato

nei numeri scorsi, l’AIA si è di nuovo resa re-

sponsabile di un atto di un’ingiustizia clam-

orosa che non ammette alcun tipo di replica,

se non quella di dare la possibilità a Edoardo

Vanotti di riavere o almeno di riprovare a ria-

vere quello che gli spetta: la sua passione, la

sua vita. Ma troppo spesso abbiamo visto che

agli inquisiti, ai condannati ai collusi viene data

sempre una seconda chanche,

ai diversamente abili no.

NUMERO 19 - 19 maggio 20112 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

LEGENDA

Reg. del Tribunale di Roma n° 1/2009

Amministrazionevia F.T. Marinetti, 221 - 00143 Roma

Tel/Fax 06.5000975email: [email protected]

Direttore responsabileMassimiliano Giacomini

email: [email protected]

CaporedattoreFlavio Grisoli

email: [email protected]

RedattoriFabiola Rieti, Sara Sbaffi

email: [email protected]

Segretaria di RedazioneGerarda Angela Lomonaco

email [email protected]@professionecalcio.net; [email protected]

Hanno collaborato Guido Del Re, Mauro Gasperini

Riccardo Morgigno, Stefano Santini

Realizzazione GraficaWalter Fantauzzi - www.walterfantauzzi.com

Stampa: Global Stampa - Via Angelo della Pergola, 5 - 00176 Roma

T C A STattica Curiosità Approfondi-

mentoStatistica

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Viva il Milan campione, meritatamente. Grazie

ad una rosa eccellente, ad un mister giovane

ma preparato, e sopratutto grazie ad una dirigenza

sagace e competente. Con tutto questo si può arri-

vare a traguardi insperati. Come a traguardi insperati

(ma al contrario) è giunta la Juventus. Con una rosa

non di prima scelta, con un mister mediocre e giu-

rassico nelle sue tattiche di gioco, e con una dirigenza

inesperta e mediocre. Per il resto nulla di nuovo sotto

il sole. La Sampdoria (patetico il pianto di Palombo a

fine gara) è retrocessa grazie ai macroscopici errori

della dirigenza, ad una guida tecnica da Serie C, ad

una rosa da retrocessione. C’è voglia di pronta rivalsa,

speriamo bene. Tutto scontato nella gara Napoli-In-

ter (un punticino non fa male a nessuno), incredibile

la sconfitta della Roma a Catania, scontato pareggio

tra Fiorentina (uscita tra i fischi) e Bologna. L’ultima

giornata sarà praticamente inutile: già assegnati i

primi tre posti, in bilico il quarto (Udinese favorita)

scontata la partecipazione in Europa della Lazio e del

Palermo. Resta l’ultimo posto ai preliminari di Europa

League dove potrebbe approdare la Roma ma, udite

udite, anche la stessa Juventus in caso giungesse al

pari dei romani. Fa semmai specie sentire un perso-

naggio equilibrato come Reja augurarsi il leale impe-

gno di tutti (lui dov’era dopo la vergognosa gara con

l’Inter dello scorso anno?). Infine l’ennesima saga di

sor tentenna Abete che non sa decidersi sulle radia-

zioni, sul ripristino dei due extracomunitari, la revoca

dello scudetto all’Inter. E non apre bocca sulle beghe

della Lega che rischia di spaccarsi in due (5 grandi

contro 15 piccole) con Beretta accusato di non essere

super partes e di tenere i piedi su due staffe (Lega e

Unicredit). Ora comincia il calcio mercato vero, non

quello delle chiacchere. E si preannunciano giorni di

fuoco con l’incubo di clamorosi flop: vedere Martinez

(12 milioni) e Giovinco (praticamente regalato) per

rendersi conto di come, spesso, i conti

non tornano.

Le ultime foto della Serie A: viva il Milan, mediocre la Juve, patetico Palombo4 NUMERO 19 - 19 maggio 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Mauro Gasperini

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6 NUMERO 19 - 19 maggio 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

26

Con i verdetti già decisi in vetta alla classifica

(Siena e Atalanta promosse in A), ad animare

la 40esima giornata del campionato di serie bwin

sono le gare che interessano la zona play-off e la

zona play-out. Il ritrovato Novara di Tesser si im-

pone in casa contro il fanalino di coda Frosinone

e lo condanna alla quasi aritmetica retrocessione.

Eppure l’undici di Campilongo era andato anche

in vantaggio con Sansone al quarto d’ora, ma

prima Lisuzzo e poi bomber Bertani in apertura di

ripresa avevano ribaltato il risultato, garantendo

ai piemontesi un sempre più solido terzo posto.

Terza piazza insidiata però dal Varese di Sannino,

che con un secco 3-0 (doppietta di Ebagua e Con-

cas) liquida il Modena ed è a sole due lunghezze

dal Novara. Grazie ai tre punti conquistati rispet-

tivamente contro Triestina e Grosseto, ad oggi

sarebbero Torino e Reggina a completare il bloc-

co play-off: i granata superano per 2-0 l’undici di

Salvioni con i gol di Antenucci e De Feudis, mentre

gli amaranto si impongono sul terreno del Grosse-

to con una punizione in avvio di gara di Bonazzoli.

Non mollano la presa però Padova, Livorno ed

Empoli. El Shaarawy regala i tre punti alla squadra

di Dal Canto sul terreno del Sassuolo, inguaiando

la situazione dei neroverdi di Mandelli. L’undici di

Novellino fa bottino pieno con il minimo scarto

in casa contro il Piacenza: 1-0 firmato Dionisi.

Anche all’Empoli basta il rigore di Coralli a cinque

minuti dallo scadere per imporsi sul terreno del

Portogruaro e sperare ancora. Pareggiano 2-2

Vicenza e Pescara: biancorossi in vantaggio con

Abbruscato, Olivi e Sansovini capovolgono il risul-

tato, ma nel recupero il rigore di Arma spegne i

sogni pescaresi. In coda importante successo del

Cittadella sul Crotone, grazie al gol di Di Roberto,

e dell’Ascoli, in rimonta, sul Siena, nell’anticipo del

venerdì: doppio vantaggio senese con Calaiò e

Reginaldo, poi Romeo, Feczesin e ancora Romeo

in pieno recupero regalano tre punti all’Ascoli.

L’Atalanta supera nel derby l’Albinoleffe per 2-3

(doppietta di Bonaventura, Ruopo-

lo, Grossi e Torri).

Il Frosinone è quasi in Lega Pro

Classifica P G V N S GF GS

Atalanta 77 40 22 11 7 58 32Siena 74 40 20 14 6 62 34

Novara 67 40 17 16 7 59 34Varese 65 40 15 20 5 50 29

Reggina 60 40 15 15 10 44 37Torino 57 40 15 12 13 48 45Padova 56 40 13 17 10 58 46Livorno 56 40 14 14 12 45 42Empoli 55 40 13 16 11 44 37Pescara 53 40 14 11 15 41 43Crotone 50 40 12 14 14 42 48Vicenza 50 40 14 8 18 42 53

Grosseto 49 40 12 13 15 42 49Modena 49 40 10 19 11 40 48Cittadella 47 40 11 14 15 45 50Piacenza 46 40 11 13 16 49 59Sassuolo 45 40 11 12 17 37 43Ascoli-7 45 40 13 13 14 41 48

Albinoleffe 43 40 11 10 19 51 65Triestina 40 40 8 16 16 34 53

Portogruaro 40 40 10 10 20 36 57Frosinone 38 40 8 14 18 44 60

40° Giornata 13-14-15-16/05/2011Albinoleffe-Atalanta 2-3Ascoli-Siena 3-2Cittadella-Crotone 1-0Grosseto-Reggina 0-1Livorno-Piacenza 1-0Novara-Frosinone 2-1Portogruaro-Empoli 0-1Sassuolo-Padova 0-1Torino-Triestina 2-0Varese-Modena 3-0Vicenza-Pescara 2-2

MARCATORI20 Gol: Piovaccari (Cittadella, 7r)19 Gol: Bianchi (Torino, 2r)17 Gol: Cacia (Piacenza, 2r) Bonazzoli (Reggina, 2r) Abbruscato (Vicenza, 2r) Coralli (Empoli, 4r)16 Gol: Calaiò (Siena, 4r)15 Gol: Succi (Padova, 5r) Gonzalez (Novara) Bertani (Novara)

41° Giornata 20-21-23/05/2011Atalanta-CittadellaCrotone-Grosseto

Empoli-TorinoFrosinone-Sassuolo

Modena-PortogruaroPadova-LivornoPescara-Novara

Piacenza-AlbinoleffeReggina-AscoliSiena-Varese

Triestina-Vicenza

Stefano SantiniAllenatore: Giuseppe Sannino (Varese)

Puggioni(Reggina)

Lisuzzo(Novara)

Stovini(Empoli)

Bonaventura(Atalanta)

Romeo(Ascoli)

Concas(Varese)

Ebagua(Varese)

Olivi(Pescara)

Porcari(Novara)

De Feudis(Torino)

Bonazzoli(Reggina)

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Con la fine della regular season e i titoli di campioni

già assegnati, le partite non perdono appeal, perché

oltre agli spareggi play-off e play-out si delineano anche

le retrocesse. È definitiva la discesa negli inferi per Paga-

nese e Cavese, anche se le due squadre campane hanno

tentato fino all’ultimo di prendere il treno per gli spareggi,

ma le rincorse sulle penultime sono state inutili. In atte-

sa degli scontri per le promozioni e/o le retrocessioni, a

tenere banco sono le sorti del prossimo campionato e le

regole che lo animeranno. Intanto il calcio va lentamen-

te in vacanza sperando di tornare sui banchi di scuola più

motivati e più diligenti. (Fabiola Rieti)

Aspettando gli spareggi...I A DIVISIONE - Girone A

2 A DIVISIONE - Girone A 2 A DIVISIONE - Girone B 2 A DIVISIONE - Girone C

I A DIVISIONE - Girone B

CLASSIFICA

Gubbio -1 65

Sorrento 58

Alessandria -2 55

Salernitana -5 54

Verona 50

Spezia -1 47

Lumezzane -1 46

Reggiana 45

Como -1 44

Spal -1 43

Bassano 42

Cremonese 42

Pavia 39

Ravenna -7 35

Pergocrema -1 35

Monza 32

Sudtirol 32

Paganese 32

CLASSIFICA

Tritium -2 59

Feralpisalò -2 57

Pro Vercelli 52

Pro Patria -7 52

Renate 50

Savona -4 49

Lecco 47

Montichiari 41

Rodengo Saiano -2 41

Casale 37

Canavese -8 36

Sambonifacese 34

Valenzana -1 33

Virtus Entella -1 31

Sacilese 27

Sanremese 27

Mezzocorona 23

CLASSIFICA

Carpi 68

Carrarese 63

Prato 49

L’Aquila 49

San Marino 47

Chieti 46

Giacomense 41

Poggibonsi 40

Bellaria 35

Gavorrano 31

Giulianova -3 29

Crociati Noceto 28

Celano 25

Sangiovannese -13 24

Fano -4 24

Villacidrese -12 15

CLASSIFICA

Latina 67

Trapani -1 58

Milazzo 54

Avellino 53

Neapolis Mugnano 52

Aversa Normanna 48

Matera -1 36

Melfi -6 36

Isola Liri 31

Lamezia 31

Campobasso -2 30

Fondi 30

Brindisi -5 24

Vibonese -2 18

Catanzaro -8 11

Pomezia R

CLASSIFICA

Nocerina 72

Benevento 61

Atletico Roma 57

Taranto 55

Juve Stabia 55

Foggia -2 45

Siracusa 44

Lanciano 44

Lucchese 44

Pisa 43

Gela 40

Barletta 40

Andria 39

Cosenza -6 38

Ternana -2 36

Foligno -4 31

Viareggio 31

Cavese -6 29

Spareggi

Play-off (29 maggio/5 giugno)Verona-Sorrento

Salernitana-Alessandria

Play-out (29 maggio/5 giugno)Sudtirol-Ravenna

Monza-Pergocrema

Spareggi

Play-off (22/29 maggio)Renate-Feralpisalò

Pro Patria-Pro Vercelli

Play-out (22 maggio-5 giugno)Sanremese-Sacilese

Spareggi

Play-off (22/29 maggio)San Marino-Carrarese

L’Aquila-Prato

Spareggi

Play-off (22/29 maggio)Neapolis Mugnano-Trapani

Avellino-Milazzo

Spareggi 15/05/2011

Play-off (29 maggio/5 giugno)Juve Stabia-BeneventoTaranto-Atletico Roma

Play-out (29 maggio/5 giugno)Viareggio-Cosenza

Foligno-Ternana

MARCATORI

24 Gol: Paulinho (Sorrento, 6r)

18 Gol: Gomez (Gubbio, 5r)

13 Gol: Scappini (Alessandria, 1r)

Cipriani (Spal)

11 Gol: Ferrario (Monza, 2r)

MARCATORI

16 Gol: Ripa (Pro Patria)

13 Gol: Fabbro (Lecco, 2r)

Tarallo (Savona, 5r)

11 Gol: Pietribiasi (Sambonifacese)

Bonomi (Pro Vercelli, 6r)

MARCATORI

21 Gol: Gaeta (Carrarese, 5r)

15 Gol: Cesca (Carpi)

14 Gol: Margarita (Giulianova, 5r)

13 Gol: Alteri (Poggibonsi, 5r)

12 Gol: Pietranera (Crociati N., 4r)

Falomi (Celano, 1r)

Gasparello (San Marino, 1r)

MARCATORI

14 Gol: Perrone (Trapani, 1r)

12 Gol: Tortolano (Latina, 4r)

Grieco (Aversa N., 4r)

11 Gol: Lasagna (Milazzo, 2r)

10 Gol: 5 calciatori

MARCATORI20 Gol: Sau (Foggia)19 Gol: Insigne (Foggia, 6r)17 Gol: Ciofani (Atl.Roma, 6r)15 Gol: Innocenti (Barletta, 1r)14 Gol: Marotta (Lucchese) Clemente (Benevento, 1r)13 Gol: Mancino (Siracusa, 2r) Corona (Juve Stabia, 7r)

34° Giornata 15/05/2011Bassano-Alessandria 0-1Lumezzane-Spezia 2-1Monza-Ravenna 1-1Paganese-Sudtirol 1-0Pavia-Reggiana 2-0Pergocrema-Verona 0-0Salernitana-Gubbio 2-1Sorrento-Cremonese 2-3Spal-Como 1-2

34° Giornata 08/05/2011Pro Patria-Mezzocorona 4-0Pro Vercelli-Lecco 1-2Renate-Montichiari 4-1Rodengo Saiano-Sacilese 1-1Sambonifacese-Canavese 2-0Savona-Virtus Entella 3-2Tritium-Sanremese 1-0Valenzana-Feralpisalò 1-2

Ha riposato: Casale

30° Giornata 08/05/2011Bellaria-Poggibonsi 5-0Crociati Noceto-Celano 3-3Fano-Gavorrano 2-1Giulianova-Villacidrese 3-3L’Aquila-Chieti 0-0Prato-Carpi 1-0San Marino-Carrarese 2-2Sangiovannese-Giacomense 1-1

30° Giornata 08/05/2011Avellino-Campobasso 3-1Catanzaro-Trapani 1-0Fondi-Lamezia 2-2Latina-Aversa Normanna 3-0Matera-Isola Liri 1-0Melfi-Pomezia 1-0Milazzo-Neapolis Mugnano 1-2Vibonese-Brindisi 3-3

34° Giornata 15/05/2011Barletta-Atletico Roma 0-0Benevento-Juve Stabia 1-1Cavese-Foligno 2-2Cosenza-Foggia 1-0Lucchese-Siracusa 4-2Nocerina-Lanciano 1-1Pisa-Gela 4-0Taranto-Viareggio 1-0Ternana-Andria 2-3

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Fabiola Rieti e Sara Sbaffi

La regular season di Lega Pro si è conclusa

questa settimana (esclusi gli spareggi) e volge

al termine anche la nostra indagine sugli arbitrag-

gi che per tre mesi ha esaminato il lavoro delle

giacchette nere direttamente dalle parole dei di-

rigenti delle varie squadre dell’ex serie C. I giudizi

sono stati diversi, si è riscontrato un sostanziale

equilibrio nel valutare l’operato della terna. Nel

corso dell’inchiesta c’è stata, da parte di alcuni,

una certa ritrosia nel parlare dell’argomento

arbitri (Lanciano e Poggibonsi in particolare) e

un’eccessiva magnanimità di giudizi da parte di

altri. In realtà le segnalazioni e i dossier inviati

alla FIGC non sono mancati: Foggia, Juve Sta-

bia, Benevento, Cremonese. Il peso di ricoprire

la carica di direttore di gara impone prudenza

ai dirigenti, che hanno cominciato a sbottonarsi

solo verso la fine del campionato. In tre casi sono

stati citati dei rappresentanti della categoria ar-

bitrale che, a detta degli intervistati, non hanno

certo brillato. Gli arbitri tirati in ballo sono stati

Silvia Spinelli di Terni (indicata da Fabrizio Ferri-

gno, direttore sportivo del Milazzo), Aureliano di

Bologna (segnalato da Andrea Gazzoli, direttore

generale del Viareggio) e Viti di Campobasso

(Sebastiano Troia, amministratore delegato

dell’Andria). Questi tre direttori di gara si sono

macchiati di gravi errori, secondo i dirigenti delle

società, che hanno compromesso l’esito degli in-

contri. La preparazione degli arbitri è stata valu-

tata buona dal punto di vista fisico e atletico da

tutti, li trovano presenti sull’azione e ben allenati.

Invece per quanto riguarda la comunicazione i

pareri raccolti hanno diviso le giacchette nere in

due categorie: da un lato c’è chi stabilisce un di-

alogo maggiore con i giocatori, pur mantenendo

la posizione di imparzialità consona al ruolo che

ricoprono; dall’altro c’è chi si distingue negativa-

mente per la volontà di essere protagonista, non

instaurando un rapporto positivo e propositivo

con gli atleti in campo. Se da una parte la maggio-

ranza concorda sulla crescita del settore rispetto

agli scorsi anni, dall’altra si afferma che le lacune

maggiori sono state riscontrate negli assistenti e

nel rapporto di collaborazione all’interno della

terna. C’è chi parla di alcuni guardalinee troppo

invadenti e con manie di protagonismo e chi rac-

conta di altri assenti e di poca personalità, situ-

azioni nelle quali era l’arbitro a dover sopperire

alle loro mancanze. La nostra inchiesta aveva

come scopo anche quello di indurre gli inter-

pellati a proporre possibili soluzioni per miglio-

rare il settore. Per molti dirigenti è fondamentale

l’esperienza, che questi elementi così giovani non

hanno. A questo proposito è ritenuto necessario

l’intervento di arbitri di maggiore fama in sede di

preparazione per supportare le nuove leve. C’è

addirittura chi vorrebbe inserire nei corsi arbitrali

giocatori che non possono aspirare alla carriera

professionistica. Il sì alla tecnologia per le serie

minori non è arrivato unanime: il timore è che

gli ulteriori costi gravino su società già vessate da

spese molto elevate. Tuttavia per alcuni sarebbe

importante inserire alcuni supporti: sensori sulle

porte per la tecnologia del “gol-no gol”, i micro-

foni per mettere in comunicazione la terna e la

prova tv per punire i gesti scomposti non rilevati

in gara. Alcuni azzardano perfino l’inserimento

della moviola in campo che dovrebbe partire

proprio dai campionati minori, come sperimen-

tazione, per approdare poi alla

Serie A.

Il resoconto dell’inchiesta arbitrale

1010 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 19 - 19 maggio 2011

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Sara Sbaffi

Il Girone A della Prima Divisione si chiude dopo le

34 giornate della regular season e otto squadre

si apprestano a giocare gli spareggi promozione e

retrocessione. Il 29 maggio sono previsti gli incon-

tri d’andata: il Sorrento è atteso sul difficile campo

del Bentegodi di Verona, mentre la Salernitana

dovrà vedersela con l’Alessandria. Il ritorno ci

sarà il 9 giugno. Mister Andrea Mandorlini è ar-

rivato in corsa sulla panchina degli scaligeri (dopo

l’esonero del “Principe” Giannini), contribuendo

ad una spettacolare rimonta nel girone di ritorno.

La soddisfazione c’è, ma con una punta di ram-

marico: «Forse, se fossi arrivato prima sarebbe

andata diversamente, questo è l’unico rimpianto

che ho in questa stagione. Avevo vinto tutto in

Romania, dovevo fare la Champion’s League, poi

è andata come sapete (esonero qualche giorno

prima l’inizio della fase a gironi). Per il resto posso

ritenermi soddisfatto, 37 punti da quando sto qui

sono un buon risultato». I gialloblu in campionato

hanno ottenuto un pareggio e una sconfitta con-

tro i campani del Sorrento, ma per le semifinali la

musica è differente: «È tutta un’altra storia, sono

partite completamente diverse. Loro hanno il van-

taggio in classifica, tra l’altro un vantaggio mer-

itato perché hanno giocato benissimo. I numeri

parlano chiaro e sono a favore loro, noi non abbi-

amo niente da perdere e daremo il massimo. Ab-

biamo dalla nostra parte il fattore ambientale ma

loro hanno i numeri che parlano da soli». Sul suo

futuro il tecnico romagnolo non si sbottona: «Ve-

dremo, per ora ho ancora un anno di contratto».

Il collega e prossimo avversario Gianni Simonelli,

confidando nel recupero del bomber Paulinho, si

aspetta un incontro molto teso: «Sarà dura per-

ché il Verona è un’ottima squadra da tutti i punti

di vista inoltre c’è da considerare il fattore ambien-

tale, al Bentegodi non sarà un impresa semplice».

Qualche rimpianto, soprattutto ripensando al

Gubbio neopromosso c’è, ma il tecnico fiolsofo

ora è concentrato solo sui play-off: «Anche se ci

fossero dei rimpianti ora non ho tempo per pen-

sarci». L’altra sfida promozione andrà in scena allo

stadio Arechi di Salerno. Mister Breda sottolinea

la difficoltà dei play-off rispetto alla regular sea-

son: «Sono partite delicate, in cui gli episodi fanno

la differenza. Tutte e quattro le squadre che dispu-

tano questi spareggi hanno le stesse possibilità di

centrare l’obiettivo». Dei suoi avversari ha grande

stima, nonostante in campionato non sia mai ri-

uscito a batterli: «L’Alessandria ha fatto un’ottima

stagione, ci hanno creato problemi sia all’andata

che al ritorno. Però siamo forti delle nostre pos-

sibilità, il nostro punto di forza è proprio quello di

Tutti a caccia del miracolo

1212 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 19 - 19 maggio 2011

Il Sorrento, grande favorita per i play-off

(Foto Sito Ufficiale)

Page 13: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.19

credere nei mezzi che abbiamo». Nel corso della

settimana di riposo che precede la prima sfida, il

mister granata ha in previsione una tipologia di al-

lenamento diversa dal solito: «Si farà qualcosa di

differente, più che altro per il mantenimento della

condizione, per mantenere lo stato di forma che

c’è adesso». Il futuro è incerto in casa campana:

«Abbiamo una difficile situazione societaria che

crea incertezza e ci penalizza. Ancora non so se

rimarrò anche il prossimo anno». Sarri, allenatore

dell’Alessandria non lascia trapelare la preoccu-

pazione: «Sarà una partita come le altre, Salerno

è un ambiente difficile. I nostri avversari hanno ot-

tenuto 59 punti quest’anno, non hanno punti de-

boli». Accantonato il capitolo play-off, passiamo

alle note dolenti. Nella zona bassa della classifica

lo scenario è mutato con i sette punti di penaliz-

zazione inferti al Ravenna. Ma Leonardo Rossi

non si lascia scoraggiare e continua a sperare nel-

la salvezza: «Siamo un po’ frastornati dalle cose

clamorose accadute in questi ultimi giorni. Era-

vamo salvi ed è successo l’impensabile. Ci siamo

giocati due salvezze sul campo nel giro di otto

mesi». Ad attendere i giallorossi ci sarà un poco

brillante Sudtirol (solo 2 risultati positivi negli ul-

timi 6 incontri): «Saranno due partite particolari,

in questo casi si azzera tutto. Il più forte ha tutto da

perdere e niente da guadagnare. La compagine

trentina è stata una sorpresa nel girone d’andata,

poi nel ritorno hanno avuto un cedimento coin-

ciso con il cambio di allenatore. Spero che non

migliorino proprio con noi». Gianfranco Motta ha

realizzato un mezzo miracolo con il suo Monza:

«Sì, ma specifichiamo che si tratta di un miracolo

sportivo, per quelli più importanti ci pensa qual-

cun altro lassù e non vorrei scomodarlo. Queste

ultime sei giornate giocavamo come se fossero le

ultime, i ragazzi si sono messi di busso buono per

raggiungere l’obiettivo play-out e ci sono riusciti. E

ora speriamo di coronare questo mezzo miracolo

e farlo diventare tre quarti o un miracolo tutto

intero», scherza il mister e ripensa al momento

della svolta: «Nell’ultimo mese e mezzo abbiamo

ottenuto buoni risultati, soprattutto la vittoria con

l’Alessandria, una squadra forte e blasonata, ci

ha dato un’iniezione di fiducia. Poi anche la vitto-

ria di Como e l’ultimo punto conquistato contro il

Ravenna ci ha fatto chiudere in bellezza». Ora c’è

il Pergocrema, ma il tecnico non è preoccupato

degli avversari: «Noi temiamo solo noi stessi, si-

amo responsabili del nostro destino. La nostra

forza è quella di essere un gruppo unito, i ragazzi

seguono le direttive». Nella preparazione atletica

in vista dell’incontro del 29 maggio il mister cam-

bierà poche cose: «In questa settimana faremo

qualcosa di diverso, ma poca roba. La squadra

sta bene, è inutile caricarli più di tanto. Giovedì,

venerdì e sabato ci alleniamo e poi

riposo per scaricare la tensione».

1313w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 19 - 19 maggio 2011

In alto mister Breda della Salernitana,

in questa foto l’esultanza del Ravenna

(Foto Sito Ufficiale)

Page 14: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.19

Fabiola Rieti

Il campionato è finito, ma ora si entra nel cuore

della stagione con gli spareggi che decreter-

anno l’ascesa o la discesa di categoria. La Prima

Divisione girone B è stato tra i raggruppamenti

più combattuti, visto l’alto livello delle sfidanti,

e la griglia per i play-off si delinea così: Taranto

– Atletico Roma e Juve Stabia – Benevento. Con

l’arrivo di Davide Dionigi al posto di Giuseppe

Brucato, il Taranto conquista meritatamente e

inaspettatamente lo spareggio. L’Atletico Roma,

dopo l’addio di Giuseppe Incocciati, si è affidato

ad un proprio giocatore, Roberto Chiappara, che

centra l’obiettivo minimo. Il mister della squadra

pugliese incassa il successo e guarda avanti: «Sarà

una partita di 180 minuti, ci vuole intelligenza tat-

tica per gestirla». Secondo il tecnico rossoblu, la

sua squadra ha una marcia in più data dal calore

della tifoseria: «L’Atletico è una squadra con gi-

ocatori forti, che militavano in serie A, però non

hanno un grande pubblico, mentre noi siamo

seguitissimi anche in trasferta». In campionato

però i romani hanno battuto due volte i delfini:

«La prima volta non c’ero ancora – precisa il mis-

ter – e nel ritorno abbiamo perso in modo im-

meritato. Da allora però il Taranto ha inanellato

una serie di 15 risultati utili consecutivi, ora è una

squadra molto diversa». Il futuro per Dionigi è

già scritto: «Ho rinnovato per tre anni. La mia

panchina non dipenderà da questo spareggio, in

fondo abbiamo fatto già molto». La guida tecnica

dell’Atletico Roma, Roberto Chiappara, parla con

fair-play del proprio avversario: «Taranto è una

squadra che temo. Hanno una grande piazza a

sostenerli ed un allenatore capace che ha portato

una mentalità vincente». Analizzando lo spareg-

gio il mister romano ritiene che: «I play-off sono

partite a parte, diverse dal campionato. Sono

tranquillo, perché abbiamo una squadra forte e

poi in questi scontri le motivazioni si trovano da

sole. Indipendentemente da come andrà, questo

gruppo non lo cambierei con le avversarie, per val-

ori umani e tecnici». Per l’avvenire, l’allenatore è in

dubbio: «Se resterò? È una domanda da rivolgere

alla società. Qualunque sia la scelta la ringrazierò

sempre per avermi dato questa opportunità sti-

molante». Il tecnico Piero Braglia per la sua Juve

Stabia spera in un en plein: «La Coppa Italia non

ero mai riuscito a vincerla, mentre il campionato

sì. Certo sarebbe bello fare l’accoppiata e guad-

agnare anche la promozione». Ma sulla sua stra-

da incontra la più accreditata al passaggio in B: «Il

Fuori o dentro in 180’

1414 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 19 - 19 maggio 2011

Scene di esultanza del taranto, ora si aspetta di conoscere chi sarà

la formazione che seguirà la Nocerina in B (Foto Ninni Cannella)

Braglia, mister della Juve Stabia

(Foto Archivio)

Page 15: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.19

Benevento è una grande squadra con un ottimo

organico, un pubblico caloroso e una società pre-

sente, sono loro i favoriti. Noi dobbiamo solo sper-

are che non siano in forma e che ci concedano un

po’ di spazio per attaccare». Il Benevento raggi-

unge al terzo anno consecutivo i play-off e il fan-

tasma di non riuscire ad arrivare in B si presenta di

nuovo, ma mister Galderisi prova ad incoraggiare

i tifosi: «Attraverso il lavoro dobbiamo superare

queste paure. Abbiamo dato dei segnali positivi

durante la stagione e ora è il momento migliore».

Un secondo posto che potrebbe avvantaggiare

la squadra giallorossa: «Durante il campionato,

non abbiamo fatto calcoli, perché non servono e

abbiamo giocato per vincere. La Juve Stabia ha

fatto un campionato bello, ha un buon organico

e siamo coscienti che incontreremo una squadra

capace». Il tecnico delle Streghe è tra i più in bilico:

«Non credo che una vittoria o una sconfitta possa

cambiare l’esito di un lavoro di uno staff o di un al-

lenatore. Sono felice dei risultati ottenuti finora dal

gruppo». Nell’ultima di campionato si è delineata

anche la grglia dei play-out, che si giocheranno tra

Foligno-Ternana e Viareggio-Cosenza. Nel derby

umbro c’è una Ternana delusa che cercherà di

riconquistare i tifosi con la salvezza. I problemi

societari hanno minato anche il morale dei gi-

ocatori e Bruno Giordano, in panchina, non è ri-

uscito a dare ai suoi uomini un impianto di gioco

sicuro, lo testimoniano le 45 reti incassate, che la

eleggono peggior difesa, seconda solo al Foggia.

Giovanni Pagliari, tecnico del Foligno, commenta

l’avversario che gli è toccato in sorte: «Sono molto

fatalista, quando sei lì il valore è quello. Sarà una

partita più sentita perché è un derby. La Ternana è

un osso duro, a loro bastano due pareggi per sal-

varsi visto la classifica. Siamo noi che dobbiamo

fare la partita». Il punto forte? «Ha un bell’attacco,

è una squadra costruita con altre ambizioni. Noi

dobbiamo vincere, sarà dura ma ci proveremo».

Ancora presto per parlare della prossima sta-

gione: «Non ci penso alla mia panchina, ora c’è il

play-out poi si vedrà». L’altro spareggio si annun-

cia combattuto e le zebre vorrebbero riscattarsi

giocando un brutto scherzo ai lupi della Sila. Gi-

useppe Scienza, mister del Viareggio, si concentra

sui rivali: «Il Cosenza di tutte le squadre coinvolte

è la più forte». L’allenatore bianconero parla di

un elemento in particolare: «Sarà determinante

l’aspetto mentale e nervoso. Loro hanno più es-

perienza, ma stiamo bene fisicamente e continu-

eremo a lavorare diversificando il lavoro solo per

alcuni giocatori. Poi al di là dei valori contano gli

episodi». Il futuro non lo preoccupa: «Chi allena

e lavora per il Viareggio deve essere coraggioso,

sapere che i progetti sono annuali e può essere

solo di passaggio. La panchina è l’ultimo dei miei

pensieri». Dopo l’esperienza alla guida tecnica

delle giovanili, Luigi De Rosa si è conquistato la

prima squadra nel Cosenza ed ora si gioca la per-

manenza nella categoria: «La salvezza diretta ci è

passata sotto il naso per una manciata di secondi.

I play-out sono partite a sé, l’importante è che si

arrivi a giocarli con la testa e le gambe buone».

Una sfida ad alta tensione quella che vedrà i

calabresi contro il Viareggio: «È una squadra gio-

vane che si è comportata bene in campionato.

Cercherà di fare la partita attaccando e provando

a metterci in difficoltà. Sono in grado di vincere e

perdere con tutti». De Rosa, da vero condottiero,

risponde così sul suo domani: «Prima di pensare

alla mia panchina, si deve salvare la società. I ra-

gazzi sono stati dei grandi, nonostante gli stipendi

in arretrato. Ci siamo allenati tra mille difficoltà ed

era in dubbio anche la possibilità di

riuscire a finire il campionato».

1515w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 19 - 19 maggio 2011

Pagliari, tecnico del Foligno

(Foto Sammarco)

Scienza, trainer del Viareggio

(Foto Legnago)

Felice Evacuo, bomber

del Benevento

(Foto Archivio)

Page 16: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.19

Sara Sbaffi

Archiviata la stagione regolare, iniziano

le semifinali degli spareggi promozione

della Seconda Divisione Girone A. L’andata

sarà il 29 maggio nei campi delle squadre peg-

gio piazzate in classifica e il ritorno il 5 giugno a

campi invertiti. Nei play-off si fronteggiano Fe-

ralpisalò e Renate, mentre al “Carlo Speroni”

di Busto Arsizio arriverà la Pro Vercelli. Clau-

dio Rastelli, dall’alto della seconda posizione

raggiunta, racconta della sua esperienza in

azzurroverde: «È stata una stagione positiva,

abbiamo raggiunto l’obiettivo nel modo mi-

gliore». La sfida con il Renate non è semplice,

e le parole del tecnico lasciano intravedere

tutta la sua preoccupazione: «Sarà difficilissi-

ma, perché è la squadra che ha fatto più punti

nel ritorno, è in salute e soprattutto è piena di

entusiasmo per lo spareggio raggiunto che va

al di là dei loro propositi iniziali, meritano di

contendersi questi play-off. Devo ammette-

re che è la squadra peggiore che pensavo di

affrontare». In vista dell’impegno allo stadio

“Lino Turina” il tecnico romano non ha messo

in programma nessun richiamo di preparazio-

ne: «I ragazzi devono solo recuperare le ener-

gie fisiche e mentali consumate per raggiun-

gere il primo posto». Ora la concentrazione

è tutta sullo spareggio promozione e Rastelli

non vuole pensare al futuro ma ci tiene a pre-

cisare che: «I rapporti con la società sono otti-

mi». Il tecnico del Renate, Simone Boldini, ha

preferito non rispondere alle nostre doman-

de perché al momento della stampa del set-

timanale si era ancora in attesa del verdetto

del TNAS sul ricorso del Savona per i quattro

punti di penalizzazione in classifica per le pre-

sunte irregolarità sull’iscrizione al Campionato

di Seconda Divisione. Chi non se la passa pro-

prio bene è invece l’allenatore della Pro Patria,

Raffaele Novelli, stanco della condizione in cui

ormai da mesi versa la sua squadra: «Qualche

giorno fa ho detto che mi sarei preso una pau-

sa di riflessione. L’ho fatto perché con i play-

off la nostra organizzazione si complica, siamo

rimasti solo io e il segretario, mica possiamo

fare tutto noi. Gli spareggi sono un interesse

di tutti, bisogna trovare una soluzione. Voglio

restare per fare solo l’allenatore. La condizio-

ne in cui ci troviamo è pesante, avremmo bi-

sogno di gesti pratici e non solo teorici - con-

tinua il tecnico dei tigrotti - e il calcio qui non

può essere solo del sottoscritto, è un bene di

tutti. I tifosi hanno sostenuto tanto la società,

ma ci sono anche altre componenti». Cercan-

do di mettere da parte le difficoltà, Novelli

pensa alla sua prossima avversaria: «È una

squadra costruita per arrivare prima, inoltre

hanno il vantaggio di non aver ricevuto pena-

lizzazioni, mentre le altre comprese noi sì. Non

ce l’hanno fatta a conquistare la promozione

per la porta principale e ora ci provano con i

play-off. Sono un gruppo esperto, concedo-

no poco, sono ben chiusi, compatti e sanno

Le pantere aggrediscono i play-off1616 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 19 - 19 maggio 2011

Abbiamo analizzato con i tecnici gli spareggi promozione e play-out del girone A della Seconda DivsioneIl Renate (Foto Archivio)

Page 17: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.19

sfruttare l’ampiezza e la profondità. Dobbiamo

essere bravi noi a trovare gli spazi». Mentre il

tecnico dei piemontesi, Maurizio Braghin, elogia

le doti della Pro Patria: «Contro di loro sarà tosta

e ci sarà grande agonismo in campo. Anche se

hanno perso giocatori importanti sono riusciti a

fare bene lo stesso, è una delle squadre più forti

del girone». Intanto prosegue la preparazione in

vista dell’incontro: «Abbiamo già disputato due

amichevoli e abbiamo recuperato pedine impor-

tanti come Marconi e Calvi». Con molta probabi-

lità la prossima stagione sarà ancora lui a guidare

i bianchi piemontesi: «Dipende dal presidente ma

non credo ci siano problemi». Scendendo qual-

che gradino più giù nella classifica, va in scena la

lotta per non retrocedere tra Sanremese e Sacile-

se, appaiate con il medesimo punteggio ma con

quest’ultima in vantaggio negli scontri diretti (1

-0 e 2-1). Mister Andretta ha la testa rivolta all’in-

contro che disputeranno allo stadio Comunale di

Sanremo: «Sarà difficile per entrambe le squa-

dre. Cercheremo in centottanta minuti di portare

a casa il risultato. Rispetto al campionato sono

due partite a sé. Questi scontri diretti sono pesan-

ti soprattutto sotto l’aspetto psicofisico, ci vuole

molta concentrazione ed attenzione». Il tecnico

biancorosso sta preparando i suoi nel migliore dei

modi: «Abbiamo lavorato sulla condizione fisica

e le situazioni tattiche per presentarci al meglio

domenica. Per quanto riguarda la motivazione

non c’è bisogno di caricarli ulteriormente, i ragaz-

zi sono consapevoli che la posta in palio è alta.

Ci vuole tranquillità e serenità per non giocare la

partita prima della partita». Per sua stessa am-

missione, il futuro sulla panchina dei liventini di-

pende proprio dal risultato dei play-out. Situazio-

ne simile in casa biancazzurra, come ha spiegato

mister Calabria: «Il mio futuro dipende da questo

doppio scontro, la situazione societaria è molto

complicata». Il tecnico dei matuziani sa bene che

le chance di salvarsi sono scarse: «In una partita

di campionato puoi sempre recuperare, qui no, ti

giochi tutto in due sole giornate, andata e ritor-

no. Per di più noi partiamo in svantaggio, a loro

bastano due pareggi. Dobbiamo

vincere per forza in casa».

1717w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 19 - 19 maggio 2011

Andretta, tecnico della Sacilese

(Foto Archivio)

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1919w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 19 - 19 maggio 2011

Dopo un finale al cardiopalma, la Seconda Divisio-

ne girone B affila le armi per combattere negli

spareggi che valgono la promozione con San Marino

– Carrarese e L’Aquila – Prato. Il San Marino, guidato

dal tecnico Mario Petrone, tenterà la scalata e, dopo

le prove generali nell’ultima giornata, ci crede: «Arri-

vati a questo punto incontrare la Carrarese o un’altra

sarebbe stato uguale. Noi abbiamo il morale alto e

siamo la squadra più giovane approdata ai play-off.

Proprio per questo invito tutti i tifosi e le istituzioni a

sostenerci venendo allo stadio a tifare per noi». La for-

za dei titani potrebbe essere la spinta mentale, visto

che giocano con meno pressioni della loro avversa-

ria: «Siamo una squadra che non molla. Non abbia-

mo nulla da perdere, il nostro obiettivo lo abbiamo

raggiun-

to. Se riu-

sciamo a

metterla

sul piano

del rit-

mo, po-

tremmo

creargli

difficol-

tà». Il tecnico biancoazzurro prova a immaginare

una finale: «Se superiamo la Carrarese non dico che

la strada è in discesa, ma quasi». È tempo di bilanci

e Petrone tira le somme del suo viaggio con questo

gruppo: «Ho un altro anno di contratto, se il progetto

va avanti sarò contentissimo di rimanere, se ci sono

ambiguità preferisco andare altrove e amici come pri-

ma». La Carrarese è stata la principale antagonista del

Carpi in questa stagione e la più accreditata a salire di

categoria. Per un soffio mister Francesco Monaco ha

perso l’occasione della promozione diretta ed ora si

trova di fronte proprio il San Marino che gli ha scip-

pato la gioia del primo posto. L’allenatore degli azzurri

racconta: «Ci siamo incontrati nell’ultima partita di

campionato e sappiamo qualcosa in più sia noi sia

loro. Sotto l’aspetto fisico stiamo bene». I sammarine-

si secondo il tecnico toscano si sono comportati bene

in questa stagione: «Ha fatto un girone di ritorno

molto buono, è stata una sorpresa, ha ragazzi giova-

ni e qualche buona individualità». L’avvenire di Mo-

naco è tutto da scrivere: «Non penso alla finale, non

penso neanche al girone di ritorno. Il futuro? Non ne

abbiamo parlato, l’obiettivo era fare bene e centrare

gli spareggi se possibile». L’avanzata de L’Aquila verso

la finale play-off dipenderà dalla partita con il Prato.

Maurizio Ianni, tecnico dei rossoblu, spera in uno

scontro che premi i suoi ragazzi: «Siamo due squadre

simili, con giocatori esperti nell’organico, penso che

vedremo una partita dura ed impegnativa, ma ce la

giochiamo. Sarà importante più che l’aspetto fisico

quello mentale». Per il team abruzzese le possibilità

di approdare alla finale ci sono tutte, ma l’allenatore

preferirebbe non trovare sulla sua strada la Carra-

rese: «È una squadra che ha giocatori importanti di

categoria superiore». Rimarrà sulla panchina aquila-

na?: «Non sto pensando al futuro, ragiono domenica

dopo domenica e nell’immediato il mio futuro si chia-

ma Prato». Il Prato di mister Andrea Bellini cercherà

di giocare a viso aperto contro il team abruzzese: «I

play-off sono una gara a sé. Credo che sarà una parti-

ta in cui le squadre si affronteranno per vincere la gara

senza troppi tatticismi. Noi, però, abbiamo il vantag-

gio della posizione in classifica». I pregi dell’avversario

sono evidenti secondo il tecnico toscano: «L’Aquila ha

giocatori di categoria superiore e nell’ultimo periodo

ha un ruolino di marcia invidiabile. Comunque temo

la qualità dell’organico soprattutto davanti». Il suo

avvenire dipende da questa partita? «Non mi pongo

questo problema. Cercheremo di vin-

cere poi si vedrà».

Fabiola Rieti

Play-off Girone B: Chi ha paura della Carrarese?

Buffon in visita alla “sua” Carrarese. Sotto, Ianni mister del Prato

(Foto Archivio)

Page 20: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.19

Sara Sbaffi

Nel girone del centro-sud Italia della Seconda

Divisione è tutto pronto per gli spareggi pro-

mozione. La data d’inizio è prevista per il 29 maggio,

il ritorno si disputerà il 5 giugno. A contendersi un

posto nella vecchia C/1 saranno il Neapolis, che sul

terreno casalingo dell’Alberto Vallefuoco di Mugna-

no affronterà il Trapani, mentre il Milazzo farà visita

al “Partenio” di Avellino. Marcello Chiricallo, che da

poco più di un mese siede sulla panchina biancoblu,

racconta come ha trovato la squadra al suo arrivo e

come è riuscito ad infondergli quella carica in più che

serve ad affrontare la sfida play-off: «Ho trovato un

gruppo spento sia sotto l’aspetto fisico che morale. Io

ho cercato di restituire le giuste motivazioni e tirare

fuori il carattere che serviva in quel momento. Tranne

che per l’aspetto fisico, lì è più difficile intervenire». Il

primo incontro della post season sarà in casa: «Sare-

mo costretti a vincere, ce lo impone la nostra posizio-

ne. Il Trapani è tra le migliori protagoniste di questo

girone. Spero di vincere almeno una delle due

partite ma passare il turno non sarà un’impresa

facile». Il tecnico pugliese analizza le caratteristi-

che dell’avversario: «Il loro più grande pregio è

l’aspetto organizzativo di gioco. Un difetto, che

è più una speranza per noi, è trovarli con il mo-

rale basso per aver visto sfumare il campionato

alla fine». I partenopei non faranno allenamenti

particolari in vista della gara: «Non voglio cari-

carli troppo con un richiamo di preparazione, c’è

il rischio di imballarli». Anche Roberto Boscaglia farà

solo allenamenti di mantenimento: «Siamo brillanti

così». Il tecnico granata ha il massimo rispetto dell’av-

versario: «Sarò dura contro di loro, sono una squadra

ben costruita. Poi la prima è fuori casa, dobbiamo es-

sere bravi a prendere il punto per non essere costretti

a vincere in casa. Tutto si gioca in 180 minuti». Sal-

vatore Vullo, tecnico dell’Avellino, sa benissimo che le

partite dei play-off hanno poco in comune con quelle

del campionato e spiega il motivo: «Sono gare in cui

la tensione è alle stelle, c’è molto agonismo, sempre

con rispetto reciproco, ma prevedo che quella con-

tro il Milazzo sarà tiratissima». La preoccupazione

dell’allenatore di Favara si concentra su due aspetti in

particolare: «Sono un gruppo giovane ed esuberante,

caratteristiche che possono essere considerate sia un

pregio che un difetto. Ma preferisco parlare dei miei

ragazzi, tecnicamente hanno dei valori importanti.

Se li mettono bene in pratica possiamo essere molto

pericolosi, dobbiamo stare attenti ai cali di tensione».

La sua permanenza all’Avellino dipenderà poi dall’e-

volversi degli eventi. Antonio Venuto, dal canto suo,

concorda con il collega campano sulla difficoltà di

questi scontri diretti: «Le partite dei play-off sono tut-

te tiratissime indipendentemente dal blasone avver-

sario. Incontriamo l’Avellino che ha grossi giocatori ed

è la società con più storia del nostro girone. Noi invece

siamo un gruppo composto da giovani, non abbiamo

nulla da perdere e tutto da guadagnare. La loro espe-

rienza contro la nostra freschezza, è una partita ad

armi pari». La preparazione per affrontare l’incontro

è stata così suddivisa dal tecnico dei mamertini: «La

settimana scorsa abbiamo approfittato della pausa

per andare ad incidere sull’aspetto fisico, invece que-

sta settimana ci dedichiamo di più sul fronte tecnico e

tattico. Cerchiamo di mantenere alta la tranquillità e

la serenità». L’allenatore messinese spera di regalare

un sogno ai suoi tifosi e rimanda alla conclusione de-

gli spareggi i programmi sul suo futuro:

«Sono qui da tre anni, ho ottenuto due

promozioni consecutive e quest’anno

abbiamo raggiunto un risultato che va

oltre le più rosee aspettative. La squadra

da cui partivamo era totalmente nuo-

va e ancora non abbiamo completato

l’opera, vorrei fare bene anche nei play-

off e a bocce ferme tirere-

mo le somme».

In quattro per un sogno2020 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 19 - 19 maggio 2011

Marcello Chiricallo, mister Neapoli , in basso il Milazzo (Foto Atrchivio)

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Page 22: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.19

Fabiola Rieti

Con la fine del campionato di Serie D ter-

mina anche il viaggio intrapreso in questa

stagione alla scoperta dei migliori undici set-

timanale dell’Interregionale. In questo nume-

ro, infatti, si stilerà la formazione con i più pre-

senti nelle varie Supertop proposte durante

l’anno sportivo. In porta Daniele Assogna del

Flaminia (impegnato nel girone E), si è impo-

sto sui suoi colleghi oltre che per le prestazio-

ni, anche per i numeri, visto che ha subìto solo

35 reti in tutta la stagione. Salvatore Astarita

è stato uno dei giocatori che hanno costruito

il successo dell’Ebolitana attraverso una dife-

sa rocciosa che ha preso solo 21 gol. Alessan-

dro Grandoni è arrivato nello Sporting Terni,

squadra della sua città natale solo a gennaio,

ma si è subito distinto per qualità e quantità,

totalizzando 10 presenze. Il difensore dell’Asti

Claudio Poesio ha mantenuto le sue presta-

zioni sempre su livelli alti giocando in 24 occa-

sioni e andando a segno per sei volte. Matteo

Longhi è stato il perno del centrocampo del

Cuneo. Il giocatore, in 35 partite ha dettato i

tempi della squadra campione del girone A,

brillando per fair-play: solo 4 ammonizioni e

nessun espulsione in tutta la stagione. Elio Ni-

gro dell’Ebolitana, dopo le esperienze in Lega

Pro, con il trofeo vinto incornicia una stagione

notevole ed entusiasmante. Giovanni Arioli,

centrocampista classe 1976, con il Castiglione

Sterilgarda ha totalizzato 15 presenze realiz-

zando 2 gol. Con la maglia della Valle Greca-

nica, Domenico Zampaglione ha trascinato la

squadra calabrese segnando 31 reti sulle 55

realizzate complessivamente dal suo team.

L’attaccante dell’Asti Daniele Nohman, è an-

dato a segno 21 volte in 35 gare disputate di

cui solo 4 su rigore. L’Unione Venezia ha schie-

rato nel suo attacco, durante tutta la stagione,

Emil Zubin. Il giocatore serbo ha segnato 25

gol e si è guadagnato il titolo di miglior mar-

catore della compagine veneta. Enrico Fanti-

ni, bomber del Cuneo, è il miglior realizzatore

dell’intera serie D con 32 reti. Il suo impegno

e la sua presenza sotto porta hanno contras-

segnato la resurrezione di questo campione.

Il miglior mister è, senza dubbio, Salvatore

Iacolino del Cuneo che ha raccolto la squadra

a quattro giornate dall’inizio del campionato

nei bassi fondi e l’ha portata al

trionfo.

Supertop Serie D dell’anno

2222 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 19 - 19 maggio 2011

Enrico Fantini , bomber principe dell’Interregionale del Cuneo

(Foto Archivio)

Allenatore: Salvatore Iacolino (Cuneo)

Assogna(Flaminia)

Astarita(Ebolitana)

Longhi(Cuneo)

Grandoni(Sporting Terni)

Nohman(Asti)

Zampaglione(V.Grecanica)

Arioli(Castiglione)

Poesio(Asti)

Nigro(Ebolitana)

Fantini(Cuneo)

Zubin(U.Venezia)

Siamo ai titoli di coda di un campionato di serie D giocato tanto sui rettangoli verdi quan-

to nelle aule di tribunale. Gli ultimi due casi in ordine di tempo riguardano Rimini e Forlì.

Dopo il ricorso al TAR del Rimini 1912 nei confronti dell’Olympia Agnonese (la pronuncia è

prevista il 25 maggio), anche il Forlì si è aggrappato alla giustizia sportiva ma non gli è andata

bene. Il giudice ha infatti definito “infondato” il reclamo della società contro Onescu, che

secondo i galletti non sarebbe dovuto scendere in campo vista l’espulsione ricevuta alla Via-

reggio Cup e mai scontata. La partita, vinta per 3 a 2 dai riminesi, è quindi valida e il Teramo li

aspetta. Mentre al Forlì non resta che sperare nell’eventuale ripescaggio. (Sara Sbaffi)

Titoli di coda e tribunali.....

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Page 24: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.19

Flavio Grisoli

A due anni dal conferimento da parte dell’Assem-

blea regionale del terzo mandato da presiden-

te del Comitato regionale Campania, Salvatore Co-

lonna traccia per noi le fila della situazione della sua

Regione. Come sempre, partendo dall’argomento a

noi caro, la sicurezza: «Proprio per questo – l’incipit di

Colonna – mi trovo a Vicenza per un convegno sulla

sicurezza dei settori giovanili – convegno tenutosi lu-

nedì 16 maggio scorso – al quale sono presente per

fare le veci del presidente Tavecchio, che non è po-

tuto essere presente. Con me il presidente Giancarlo

Abete, il vice Demetrio Albertini, il presidente uscente

dell’AIC – che ha promosso e organizzato il convegno

– Sergio Campana, il neopresidente Damiano Tom-

masi, Renzo Ulivieri, presidente dell’Assoallenatori e

Ciro Ferrara, il selezionatore dell’Under 21. È stato un

dibattito molto interessante, che spero possa avere

un seguito nel futuro». Tornando ai fatti del Comita-

to regionale, come si sta muovendo l’organizzazione

campana per quanto riguarda le omologazioni e la

sicurezza? «Abbiamo già fatto una ricognizione su

tutti i campi per rinnovare le omologazioni. Gran

parte del lavoro è stato svolto. Al momento abbiamo

la fotografia il più attuale possibile della situazione

reale, ci auguriamo di completare tutto entro il 30

giugno prossimo. Questo – prosegue Colonna – per

quanto riguarda le società dilettantistiche, alle quali

abbiamo dato la priorità assoluta. Per quanto ri-

guarda le società di Settore Giovanile, il cui onere per

il controllo dei campi lo abbiamo in carica solo dal

2008, la situazione è un po’ più complessa, perché lo

stato delle cose quando il Sgs ci lasciò l’incarico era

molto difficile. Stiamo però lavorando forte e bene.

Non è un compito di poco conto, comunque, consi-

derando che abbiamo più di mille società dilettanti-

stiche e centinaia di settore giovanile». Sotto il punto

di vista della sicurezza sui campi, invece, Colonna

punta il dito su un aspetto molto importante: «Ab-

biamo deciso di focalizzare le nostre forze sulla pre-

venzione, che ci permette di evitare incidenti. Proprio

per questo abbiamo messo in atto una vera e pro-

pria task force di commissari di campo, anche tre a

gara, con grandissimi risultati conseguiti. Per quanto

riguarda i campionati di Eccellenza e Promozione in

questa stagione non sono stati riscontrati incidenti di

rilievo. La sinergia – prosegue Colonna, di professio-

ne avvocato – con questure e prefetture sta dando

i suoi buoni frutti». La proposta avanzata da diversi

colleghi presidenti di restringere le misure del campo

per allargare lo spazio “per destinazione” non trova

in Colonna un commento favorevole: «Allora, se si

decide di aumentare l’area di campo al di fuori delle

linee laterali e di fondo va bene, ma certo non a di-

scapito dell’ampiezza del campo da gioco. Non può

essere questa la soluzione, anche perché si tratte-

rebbe di una modifica molto complessa dal punto di

vista regolamentare, che dovrebbe arrivare fino alla

FIFA. Non credo proprio che possa essere un qualco-

sa che può avere un futuro». L’attività dei Comitati re-

gionali è legata, talvolta, a doppio filo con quella delle

amministrazioni pubbliche, soprattutto se si tratta

di dover rinnovare le omologazioni, o di apportare

modifiche strutturali ai campi (quasi esclusivamen-

te a carico della collettività). In questo contesto, che

negli ultimi anni si è fatto sempre più complicato,

come si innesta il Cr Campania del presidente Co-

Salvatore Colonna Cr Campania2424 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 19 - 19 maggio 2011

“Tra poco tempo vedremo chi vuole il bene del calcio”

(Foto Archivio)

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lonna? «Per quanto riguarda Napoli, con la Giunta

uscente non c’erano rapporti molto solidi. Se doves-

se cambiare, vediamo di riuscire ad avere maggiore

dialogo. Con le altre province maggiore cordialità di

rapporti, soprattutto con Salerno, con la quale c’è

un canale privilegiato». Anche l’ammodernamento

dei campi, dotandoli di superficie in erba artificiale

di ultima generazione, è una prerogativa della LND,

e il Comitato regionale Campania non fa differen-

za: «Abbiamo spinto molto con i sindaci negli anni

passati – commenta Salvatore Colonna – affinché

le amministrazioni pubbliche si dotassero di campi

in erba artificiale, per tutta una serie di motivi, dalla

durata del campo a fronte di un utilizzo molto eleva-

to, alla giocabilità. Ora che c’è questa crisi economica

il discorso un po’ si è interrotto ma di certo, in tempi

migliori, questo andrà ripreso». A favore di un’imple-

mentazione dei campi in erba artificiale sul territo-

rio campano, c’è anche l’aumento di un anno per il

rinnovo delle omologazioni: «Ho proposto io all’ing.

Armeni – presidente della Commissione impianti in

erba artificiale della LND – e al presidente Tavecchio

di portare da tre a quattro anni il limite per l’omolo-

gazione del campo, anche per favorire i comuni in un

momento di crisi degli investimenti. La sensibilità del

presidente Tavecchio ha fatto sì che questa proposta

venisse approvata in Direttivo di Lega». Sul natura-

le rinforzato che ne pensa Colonna? «È fuori dalla

portata delle società dilettantistiche per il suo costo

elevato. Credo sia molto più indicato per la Serie B o

la Lega Pro». Giovedì scorso, c’è stata, come ci con-

ferma lo stesso Colonna: «Una fugace visita del mi-

nistro dell’Economia Giulio Tremonti, accompagnato

dal Sottosegretario di Stato Bruno Cesario. Abbiamo

avuto la possibilità di esporre brevemente al ministro

le nostre istanze e preoccupazioni. Lui ci ha detto di

prendere appuntamento a Roma per discuterne con

maggiore calma e precisione. Sicuramente non ci la-

sceremo sfuggire questa opportunità». Quali sono le

istanze da portare al ministro Tremonti? «Bé, prima

di tutto l’impiantistica sportiva. Che a Napoli, come

in tutto il meridione d’Italia, con la sua fatiscenza, è

una delle principali cause di dispersione sportiva dei

giovani. Poi vorremmo parlare degli adempimenti fi-

scali, che sono molto onerosi per le società dilettanti-

stiche, e mi auguro che il 5 giugno, quando incontre-

remo il responsabile dell’Agenzia delle Entrate, possa

essere presente il Sottosegretario di Stato Cesario».

Ultimo capitolo, la riforma dello Statuto federale:

«Tavecchio ha fatto un grande lavoro – conclude

Colonna – e secondo me l’AIA non ha motivo di gri-

dare all’attentato della propria autonomia, perché

non è vero. Non si riesce a comprendere come Nicchi

non approvi una cosa che va solo a loro favore. È un

diniego che non ha senso». Ma allora, il 20 giugno,

ognuno si prenderà le proprie responsabilità in seno

all’Assemblea federale? «Io penso proprio di sì. Alla

fine vedremo chi vuole il bene di questo calcio, sen-

za toccare l’autonomia delle singole

componenti».

2525w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 19 - 19 maggio 2011

Page 26: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.19

Dal campo al Foro

Guido Del Re

Che cos’è la Licenza UEFA?L ‘Artemio Franchi può diventare il campo

della Lazio? Che cos’è la Licenza UEFA? Per-

ché Andrea Della Valle si è scusato con Petrucci

in merito al caso Lazio e Artemio Franchi? Per

questo mio contributo vorrei partire da molto

lontano. Non vi spaventate, non sarò prolisso

ma voglio solo intraprendere un percorso criti-

co con chi mi vorrà seguire. Perché la vicenda

Lazio mi ha dato la possibilità, anzi è meglio

dire, è stata l’occasione per studiare il “Manua-

le della licenza UEFA”. Questo regolamento in

maniera schematica cerca di portare le società

sportive che fanno richiesta della Licenza UEFA

a raggiungere principalmente 7 obiettivi (vd.

Articolo 2.9 “Principi generali”): 1) Migliorare il

livello qualitativo del calcio europeo e gli stan-

dard organizzativi delle società calcistiche; 2)

Promuovere la formazione e l’educazione dei

giovani calciatori; 3) Migliorare le infrastruttu-

re, con particolare attenzione alle condizioni di

sicurezza e alla qualità dei servizi per spettatori

e media; 4) Migliorare la gestione economica e

finanziaria delle società calcistiche, aumentarne

l’efficienza e la credibilità a beneficio dell’intero

movimento calcistico; 5) Garantire la regolarità

delle competizioni sotto il profilo economico-

finanziario; 6) Garantire il regolare svolgimento

delle competizioni internazionali per l’intera sta-

gione sportiva; 7) Promuovere lo sviluppo di un

sistema di benchmarking a livello europeo sui

criteri previsti dal Manuale. Il debito spalmato

e contratto in passato dalla S.S. Lazio ma tut-

tora in essere con il CONI per quanto concerne

l’utilizzo dello Stadio Olimpico ci offre lo spunto

per riflettere sul punto 4 dell’articolo 2.9. Sicu-

ramente fino ad ora non c’è stato un migliora-

mento della gestione economico-finanziaria al-

trimenti non ci troveremmo in una situazione di

contrasto tra Lazio e CONI. E certamente, sem-

pre riprendendo le parole del già citato articolo,

l’intero movimento non ne guadagna in “credi-

bilità” per queste problematiche. Ma questo è

solo un assaggio delle puntate future, in quanto

gli obiettivi che si pone la Licenza UEFA sono lo-

gici e dovrebbero essere il proposito naturale di

un’organizzazione sportiva quale è una società

di calcio. Invece possiamo notare (e affronte-

remo ogni punto singolarmente) come questi

siano lontani sia dalle grazie dei presidenti sia

dalla cultura “aziendale” del sistema calcio che,

giustamente, pensa solo a quell’ossigeno chia-

mato “diritti televisivi”. Per ciò che riguarda il

caso Lazio bisogna partire dal Titolo II del Ma-

nuale della Licenza UEFA (“Criteri Infrastruttu-

rali”). Questi si pongono come traguardo quello

di “assicurare che le società dispongano di uno

stadio certificato per le Competizioni UEFA, con

particolare attenzione alle condizioni di sicurez-

za e alla qualità dei servizi offerti a spettatori e

media”. Inoltre la UEFA specifica che lo stadio

deve essere “certificato” ai sensi del “UEFA Sta-

dium Infrastructure Regulations”, quest’ultimo

sempre regolato dalla Licenza UEFA all’Appendi-

ce IV. Altra caratteristica per ottenere la licenza

UEFA è definito “dal criterio e grado”: tale stadio

può essere a) di proprietà della società richie-

2626 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 19 - 19 maggio 2011

Page 27: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.19

dente la Licenza o b) di proprietà di altri sogget-

ti”. Siccome lo Stadio Olimpico non è di proprietà

della Lazio vale la lettera b). Questa deve esibire

“il contratto o la convenzione d’uso sottoscritta

con il proprietario dello stadio nel quale dispu-

ta abitualmente le gare di campionato (stadio

abituale). Tale contratto deve garantire alla so-

cietà il diritto di utilizzare lo stadio per le Com-

petizioni UEFA fino al termine della stagione”.

Quindi come campo abituale la Lazio ha lo sta-

dio Olimpico, ma sempre a norma del manuale

della Licenza UEFA può indicare uno stadio al-

ternativo ed in questo caso entrerebbe in gioco

l’Artemio Franchi di Firenze. Recita infatti il già

citato regolamento: “Qualora lo stadio abituale

della società richiedente la Licenza non sia di-

sponibile e/o conforme a quanto prescritto, la

società stessa deve indicare uno stadio alterna-

tivo, comprovandone la disponibilità e l’idoneità

mediante la documentazione indicata a mar-

gine” (art. 11.2). Ricapitolando, si può indicare

un campo alternativo laddove lo stadio abituale

non sia disponibile e/o conforme. Certamente lo

Stadio Olimpico non lo si può immaginare indi-

sponibile e/o conforme alle regole definite dal

manuale della Licenza UEFA. A parere di chi vi

scrive il gesto di indicare un campo alternativo

è stato un modo per attirare l’attenzione su una

problematica quale quella del debito tra la S.S.

Lazio e il CONI rispetto all’uso dello Stadio Olim-

pico fine a se stesso. L’imbarazzo di Andrea Della

Valle e della Fiorentina nasce dal fatto che uno

dei documenti previsti dal manuale delle Licenze

UEFA per indicare l’impianto alternativo è quello

“dell’accordo scritto con la società che normal-

mente disputa le gare di campionato nell’im-

pianto” (nel nostro caso la Fiorentina per l’Ar-

temio Franchi). Lasciando da parte l’impianto

alternativo dell’Artemio Franchi, andiamo a leg-

gere cosa dicono le Norme organizzative interne

alla Federazione (NOIF) in materia di impianto

sportivo abituale, ovvero l’art. 19 c.2: “L’impian-

to sportivo di cui al precedente comma (il c.1 che

parla di impianto sportivo dichiarato disponibile

all’atto dell’affiliazione) deve insistere sul territo-

rio del Comune ove le società hanno la propria

sede sociale [...]. Solo in via eccezionale o per

fondati motivi, possono autorizzare, secondo la

rispettiva la competenza, le medesime società a

svolgere la loro attività in impianti diversi”. Pos-

siamo dedurre l’impossibilità di vedere la Lazio

in un altro campo che non insiste sul Comune di

Roma (per quello che riguarda la FIGC e quindi

la Serie A) ed ancora appare fantascienza, an-

che secondo le norme, uno stadio Olimpico non

disponibile o non conforme per poter partecipa-

re alle manifestazioni organizzate dall’UEFA e

solo in quest’ultimo caso si aprirebbero le porte

dello Stadio Artemio Franchi per la Lazio. Fanta-

scienza ma con un fondo di fantasiosa realtà.

www.studiolegaledelre.it

([email protected])

2727w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 19 - 19 maggio 2011

L’Artemio Franchi di Firenze

(Foto Archivio)

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Il Tre Penne di mister Stefano Ceci prosegue la sua

marcia d’avvicinamento alla finale del campiona-

to sammarinese, dopo la sconfitta al primo turno

per mano de La Fiorita. Sconfitta che però, come

abbiamo più volte ribadito nel corso di queste set-

timane, non pregiudica il prosieguo del cammino.

A meno che, nel barrage delle sconfitte, non ne

giunga un’altra. Il prospetto che proponiamo qui

sotto ne è buon testimone. Ed era proprio questa

la situazione che metteva di fronte il Tre Penne e

il Pennarossa, appena uscito sconfitto dalla gara

contro il Tre Fiori di Sperindio. Dalle parole del tec-

nico dei vicecampioni in carica Stefano Ceci, racco-

gliamo le impressioni della partita disputata lunedì

sera, e terminata 3-1 per il Tre Penne: «Ora sono un

po’ stanco, è un periodo che siamo sotto pressione

per il gran numero di partite che siamo costretti a

giocare vista la sconfitta nella prima gara dei play-

off». Infatti, a parità di condizioni di partenza, la

Cosmos - che giocherà la sua partita contro il Tre

Fiori martedì sera, a giornale già chiuso - ha gioca-

to solo due partite finora, mentre il Tre Penne ne

ha già quattro sulle gambe: «La sconfitta contro La

Fiorita ci ha dato la possibilità di guardarci in faccia

e tirare fuori quel qualcosa in più per vincere le par-

tite successive. Siamo in crescita, negli ultimi due

mesi stiamo giocando bene. Francamente non ci

aspettavamo un exploit di questo tipo, ma in cuor

nostro c’era

la speranza

di arrivare in

fondo. Ora

ci giochiamo

l’Europa». La

gara contro il

Pennarossa

di mister Ma-

rio Ortensi è

stata molto

dura, e decisa

solo nei venti

minuti finali,

grazie alle reti di Valli, Cibelli e Pignieri nel recupe-

ro (inutile il gol al 90’ di Berretti per i biancorossi):

«Il Pennarossa subisce sempre molto poco – pro-

segue nella sua analisi Ceci – si chiude bene negli

ultimi quaranta metri per poi ripartire in velocità.

È stato molto difficile per noi, che siamo abituati a

giocare all’attacco sfruttando gli spazi. Siamo sta-

ti bravi nel giocare la partita come avevo chiesto

ai ragazzi, aspettando facendo salire la loro linea

difensiva per poi colpire al momento giusto. Il no-

stro vantaggio li ha costretti ad aprirsi, e lì abbia-

mo chiuso la gara. È stata una partita comunque

bloccata tatticamente». Per i motivi di stampa di

cui sopra, chiediamo a mister Ceci chi vorrebbe

incontrare in semifinale fra Tre Fiori e Cosmos:

«Sono due squadre molto forti. Certo, il Tre Fiori ha

una rosa di primo livello, con giocatori come Aruta,

Bonocore e Giunta che hanno una carriera impor-

tante alle spalle. Poi hanno l’obiettivo di ripetersi, e

non è comunque mai facile. Però al momento non

ci penso, per ora voglio concentrarmi sul far recu-

perare le energie ai ragazzi». Prendersi la rivinci-

ta, prima o dopo, sul Tre Fiori non sarebbe mica

male…«La voglia di rivalsa verso chi ci ha tolto tre

trofei nel breve volgere di cinque mesi è la motiva-

zione principale che ci ha spinti ad arrivare fino in

fondo. Però l’importante è arrivarci

noi in finale».

Il Tre Penne sogna la rivincita sul Tre FioriFlavio Grisoli Campionato Sammarinese

31NUMERO 19 - 19 maggio 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

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