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ISSN 1593-6309 9 7 7 1 5 9 3 6 3 0 0 5 9 8 0 0 0 3 Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 00143 Roma 1 EuRo IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRo, D, CALCIo FEMMINILE E CALCIo A 5 ANNo 3 - N° 3 27 GENNAIo 2011 26 Sbaffi Carotenuto e Montaperto Intervista 28-29 Redazione Le Ali della Vittoria LND 10-15 Redazione Quadrangolare Torneo 1^ Div. Lega Pro

PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.3

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PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.3

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ISSN 1593-6309

9 7 7 1 5 9 3 6 3 0 0 5 9

8 0 0 0 3

Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 00143 Roma

1 EuRoIL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRo, D, CALCIo FEMMINILE E CALCIo A 5 ANNo 3 - N° 3 27 GENNAIo 2011

26Sbaffi

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28-29Redazione

Le Ali della Vittoria

LND

10-15Redazione

Quadrangolare

Torneo 1^ Div.

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tinua ad andareogni giorno nelsuo vecchio postodi lavoro, nonrispettando gliorari consoni manon saltandoneanche un gior-no, come ha fattoper tutta la scorsas e t t i m a n a .Quando si va inpensione non sitorna giorno dopogiorno nel vecchioufficio, ci si va soloper salutare i col-leghi, ma siamosicuri che laB a r b a r aBenedetti vada lìsolo per scambia-re due chiacchierecon i suoi ex colle-ghi? La Federcalcioha l’obbligo dichiarire questaposizione altri-menti a pensarmale ci si azzeccae la voce di uncontratto di dirit-to privato o diconsulenza firma-to dalla Benedettiva dissipata, ma il“non legato allelogiche della pol-trona” GiancarloAbete, che non hatrovato nei tempiconsoni un sosti-tuto per la segre-taria in pensione,dovrebbe prende-

re una decisio-ne cosa chenon rientranelle suecorde. Se laB a r b a r aB e n e d e t t icontinua afare il suolavoro, DiSe bast ia no,già segretariod e l l aFedercalcio,

ora ad interim alSettore giovanilee scolastico si ètrasformato inuna “testa dilegno”? A proposito diteste di legno,nessuno sembraaccorgersene ma aNapoli nel proces-so a Moggi, lostesso Big Luciano(che per noi meri-ta la radiazione,ma con lui moltialtri personaggiusciti indenni daCalciopoli) starigirando il pro-cesso dalla suaparte e il lavorodel superP r o c u r a t o r eGalattico Palazzista via via tornan-do utile comemangime per iporci. Dopo che ilTAR del Lazio(sempre lui!) hastabilito in più diun’occasione, ulti-mo esempio quel-lo della sentenzaPistolesi, che lagiustizia sportivanon ha nessunvalore visto cheessendo di partenon può garantireun giudizio superpartes, perché nonsi è pensato dirivedere il codicedi giustizia sporti-va? Così com’è strut-turata la giustiziasportiva non hamodo di esisterese poi il TAR ribal-ta ogni sua deci-sione, o si ottieneuna totale auto-nomia oppurebisogna adeguarsidefinitivamentealle leggi europee

ed italiane. Leggi comunitarieche nel casoPistolesi afferma-no che il mestieredi insegnate ditennis, nello speci-fico, ma non solovisto che sipotrebbe facil-mente riportare alcalcio, è libero eperciò i regola-menti che vietanodi allenare e quin-di di lavorare a chiè sprovvisto ditesserino o di qua-lifica federalea n d r e b b e r oriscritti come diceil TAR: “nel rispet-to dei principi det-tati dal legislatorecomunitario e daquello nazionale intema di diritto allavoro, nonché dilibertà di iniziativaeconomica, diassociazione, diinsegnamento…..“vietare ai circolisportivi… di utiliz-zare personaletecnico non affilia-to allaF e d e r a z i o n eItaliana Tennissignifica vietarel’accesso a un par-ticolare settoredel mondo dellavoro”. In praticanon può esisterenessun mono-polio nell’inse-gnamento deltennis, né dialtre disciplineprive di alboprofessionale.E, quindi “vie-tare ai circoli discegliere libe-ramente imaestri di ten-nis” è una“palese viola-

OMA - Lupusin fabula. L’exsegretaria del

Settore giovanilee ScolasticoB a r b a r aBenedetti haseguito il presi-dente GianniRivera durante ilconvegno, orga-nizzato dal coordi-n a m e n t oCampano del Sgsdella Federcalcioin collaborazionecol ComitatoRegionale campa-no, “il calcio deglianni ’60, il calcio dioggi e quello cheverrà”. Cosa c’è distrano penseretevoi, ma di stranoc’è che laBenedetti è inpensione da qual-che settimana, e cipiacerebbe saperea che titolo haa c c o m p a g n a t oRivera a questoappuntamento. Loha fatto per amici-zia? Ma chi hapagato la sua tra-sferta napoletana?La cosa che rendetutto molto stra-no e poco traspa-rente è il fatto chela Benedetti con-

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zione delle leggi dimercato perchéuna determinatacategoria (i tecniciaffiliati) assumenel mercato unaposizione domi-nante e monopoli-stica non per con-dizioni obiettive enaturali, ma soloperché chi li rap-presenta ritiene diessere la sola adettare le leggi delmercato”. Questastoria sembrariconducibile alcaso RobertoMancini a cui fupermesso di alle-nare seppursprovvisto di tes-serino, vuoi vede-re che il buonMancio avessetrovato una crepanel sistema e cheper lasciare tuttointatto gli fu datauna particolare“dispensa”...Per chiudere biso-gnerebbe anchecapire come ven-gono scelti gliavvocati dellaProcura Federalee da chi dipendo-no, sorge sempre ildubbio che venga-no scelti come inFedercalcio dovevengono assuntimolti personaggi.

di Massimiliano Giacomini

Numero 3 27 gennaio 20112 Editoriale

La nostra Italia pallonara e i suoi fedelissimi abitanti...

Barbara Benedetti

(Foto Archivio)

Gianni Rivera

(Foto Archivio)

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OMA - Entriamo subito nel meritodella questione, parlando di unasquadra spesso ignorata ma che a

mio avviso, dà segnali di grande dignità. Miriferisco al Bologna di Malesani: ieri ha bat-tuto senza discussione la quotata Lazio (ingrande affanno in queste ultime giornate)nonostante la complicata situazione diri-genziale.Guardando la classifica, coi trepunti di penalizzazione tolti per motivifinanziari, sarebbe a ridosso (con 28 punti)delle aspiranti alla Europa League, nellaparte sinistra della classifica, ben sopraCagliari, Chievo e Sampdoria, e sotto lasorprendente Udinese. Grande professio-nalità dei giocatori rossoblu trascinati daun inossidabile capitan Di Vaio. Quando idirigenti valgono molto meno dei calciato-ri... Perde colpi l'Inter che sembrava ritor-nata invincibile dopo l'avvento diLeonardo, ma a Udine ha ricevuto un

sonoro schiaffone dai ragazzi di Guidolinche domenica se la vedranno con l'ince-rottata Juventus. Il pareggio di quest'ultimaa Marassi è figlio della mancanza di unavera punta centrale (come deve rimbom-bare nelle orecchie di Marotta il nome diTrezeguet,troppo presto sbolognato!).Portieri inoperosi o quasi, e solo nel finaleun clamoroso errore del febbricitante DelPiero (ha sbagliato a botta sicura, quasi unrigore in movimento) ha impedito ai bian-coneri di portare a casa tre punti impor-tanti per la asfittica classifica. Manca unasettimana al fatidico Big Bang, poi dalprimo febbraio i giochi saranno fatti,vedremo chi avrà meglio operato. Né ilMilan pieno di acciacchi nonostante latesta della classifica, può consolarsi colsolo acquisto di certo Emanuelson, latera-le sinistro ex Ajax. Né l'Inter può rischiareche, infortunato Milito, non sia in grado disostituirlo. Infine mi ha colpito un datoreso noto da una emittente televisiva: fino

ad ora sono in totale ben 57 gli infortunatiper guai muscolari o infortunitraumatici,una enormità, e di questi ben 21sono di Juventus e Milan, due delle aspiran-ti allo Scudetto. Chiudo con una nota suCalciopoli: su un noto sito internet,Luciano Moggi ha provocatoriamente sfi-dato Abete a radiarlo in maniera definitivaben sapendo che: 1) Non essendo più tes-serato non può essere sottoposto a giusti-zia sportiva (infatti ha snobbato la convo-cazione di Palazzi); 2) Ben conoscendo il“Tentenna” Abete sa che il medesimo maifarà un passo del genere, sapendo chequesto gli si ritorcerebbe contro, perchéLuciano, se assolto dalla giustizia ordinariaa Napoli, potrebbe vendicarsi con querelee richiesta di risarcimenti. Insomma, men-tre il calcio (come la politica) sprofonda inuna crisi irreversibile, nei Palazzi federali sicontinua a ballare il “Bunga Bunga”, tantoin fondo al mese, a codesti signori, lo sti-pendio arriva lo stesso.

Il Bologna la vera sorpresa. Su Moggi sor Tentenna...di Mauro Gasperini

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Numero 3 27 gennaio 20114 Rubrica

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Hood, mandando avantii suoi sgherri, cercate dicapire come mai figli efigliastri lavorano perCONI e Federcalcio inogni suo ambito e per-ché Torquemada, non fanulla per fermare que-sto scempio, anzi avva-lora la nostra tesi dellaparentopoli calcisticaassumendo segretarie efigli di amici senza un

vero e proprio cri-terio. Senza

contare glisqualificati,gli inibiti, icoinvolti in

C a l c i o p o l iche ancoragirano per laFedercalcio.Ogni giornos c o p r i a m o(come abbia-mo già detto) dellenovità che ci fannoaccapponare la pelle.Il figlio del DirettoreGenerale della FIGCcollabora con ungiornale che è diqualcuno molto vici-no a Valentini Senior.Il responsabile degli

Affari Generali, noncontento di aver sistemato inFedercalcio il proprio rampolloha ottenuto la sistemazionedefinitiva anche del nipote acarico di mamma FIGC (chelegalità!!!); al CED è stato assun-to con l’incarico di quadro uningegnere che secondo i beneinformati è il fidanzato della

di Robin Hood

sorella della responsabile delCED.Inoltre, affida un ruolo impor-tantissimo come quello disegretario del Settore giovanilee Scolastico ad interim, come haportato alla luce il nostro diret-tore, questo solo per non intac-care degli equilibri di memoriasinistrorsa radical chic del calcio(sinistrorsi sì però con i milionidi Euro alle spalle), secondo iquali la Federcalcio deve passaredi mano (che sia sinistra però) eche dopo il nostro Eroe moraliz-zatore, si passi a Gianni Rivera,che nel mentre gira l’Italia con lasua fida Barbara Benedetti,guarda un po’ anche lei dichiara-tamente di sinistra…

CoNI e Federcalcio, un affare di “famiglia”“Dobbiamo assistere ad una Procura Sportiva che vienecostantemente surclassata dalla Giustizia Ordinaria. In

tutto questo la stessa Procura Federale cerca di scoprire chisia Robin Hood mentre sotto i suoi attenti occhi figli e

figliastri lavorano per CONI e Federcalcio in ogni ambito...

Numero 3 27 gennaio 20116 Voci dal Palazzo

OMA - Il conte Joseph-Marie de Maistre tra lealtre cose è stato un magi-

strato e giurista italiano eamava dire che “la spada dellagiustizia non conosce fodero”,ma a quei tempi, parliamo dellaseconda metà del ‘700 e primi‘800, il calcio ancora non esiste-va e di conseguenza non esistevaneanche la giustizia sportiva cheoltre aconoscereogni qualtipo dif o d e r i ,c o n o s c ea n c h el ’umil ia-zione cheogni voltale infliggela giusti-zia ordi-n a r i a .Ogni voltache unasocietà dicalcio, cheun atletao chiun-que facciaparte delm o n d odel pallonechiede lumi alla giustizia ordina-ria ribalta le sentenze facilmen-te e in più la Procura Federale cimette anni per chiudere le inda-gini e alcune spariscono nelnulla.In tutto questo la stessa ProcuraFederale si rende ridicola cer-cando di scoprire chi sia Robin

R ... E cosa fa il buon

Torquemada? Niente, anziavvalora la nostra tesi dellaparentopoli calcistica assu-mendo segretarie e filgi di

amici senza un vero e propriocriterio. Il figlio del DirettoreGenerale della FIGC collaboracon un giornale molto vicino

al sig. Valentini senior...

... Il responsabile degli AffariGenerali, dopo aver siste-

mato il proprio rampollo inFedercalcio ha ottenuto

anche la sistemazione delnipote a carico di mamma

FIGC. Il fidanzato dellasorella del responsabile delCED? Anche lui assunto”

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OMA - Ora sono in tre in testaalla classifica di serie bwin, tutte aquota 44. Novara, Atalanta e Siena

guidano il campionato cadetto dopo unturno, il 23esimo, concluso all’insegnadelle poche emozioni e delle occasionisprecate. Tra le tre leader l’Atalanta haforse il rammarico maggiore, non essen-do riuscita a sfruttare il turno casalingocontro l’ottimo Varese, quarto in classifi-ca e vera rivelazione della stagione. Inerazzurri non sono riusciti a sbloccarelo 0-0, conquistando il secondo pareggioconsecutivo dopo quello di Vicenza.Anche il Novara di mister Tesser non vaoltre l’1-1 finale nel posticipo del lunedìsera, sciupando la chance di salire dinuovo da sola in vetta alla classifica. Gliazzurri falliscono il ritorno alla vittoria aTrieste, dove non passano da ben 74anni. Uno a uno il finale, grazie ai gol diLunardini nel primo tempo per i padronidi casa e di Motta dopo un quarto d’oradella ripresa. Risultato giusto al terminedi una partita aperta a qualunque esito.Punto che fa classifica anche per gli ala-bardati, che agganciano Portogruaro ePiacenza e restano in corsa per la salvez-za. Il Siena prende un punto nell’insidiosatrasferta di Reggio Calabria contro laReggina, nell’impegno forse più difficiletra le tre di testa. Sullo Stretto i bianco-neri di Antonio Conte non vanno oltrelo zero a zero. Il numero 23 della giorna-ta appena conclusa non ha portato

di Stefano Santini molta fortuna alle “grandi” del campio-nato cadetto: neanche il Torino di Lerdainfatti sfrutta il vantaggio casalingo delsolito Bianchi con il Cittadella e vienerimontato dallo sfortunato autogol diD’Ambrosio. I granata rallentano ancorauna volta e non riscattano il ko subito aVarese. Nelle zone medioalte della clas-sifica a sorridere è solo il Padova chesupera in casa con il minimo scarto ilCrotone, riproponendosi in zona playoff.I biancoscudati devono ringraziareVantaggiato, che con un destro vincenteal 73’ rende meno amara la delusioneper l’infortunio al bomber Succi, cheresterà fuori fino a fine stagione. Con lostesso risultato il Grosseto di MicheleSerena batte il Sassuolo, con una perladell’ex mantovano Caridi: sinistro al volopoco dopo la mezz’ora e tre punti d’oroin chiave salvezza, dopo un inizio stagio-ne non troppo tranquillo. Pareggianozero a zero senza molte emozioniModena e Ascoli, mentre Frosinone ePiacenza si fermano sull’1-1: vantaggiociociaro con un fantastico mancino agirare da fuori area del solito Lodi (forseil gol più bello della giornata), ma ilPiacenza riesce a trovare il pari conAnaclerio, lasciando l’undici diCampilongo da solo in fondo alla classifi-ca. In coda importante successo per ilPortogruaro, che torna alla vittoria aidanni del Vicenza e abbandonando l’ulti-ma piazza. I tre punti sono firmatiScozzarella, che al 45’ realizza il suoprimo centro in serie bwin decidendo

l’inedito derby veneto. La sconfitta faricadere in basso i biancorossi, dopo labuona prova interna contro l’Atalanta.Nell’anticipo del venerdì brutto scivolo-ne interno del Livorno. L’Albinoleffepassa per 2-1 in casa labronica, ribaltan-do l’iniziale vantaggio di Tavano su rigore.Prima Momentè (complice un non certoimpeccabile De Lucia, portiere degliamaranto) e poi Grossi, condannano ilLivorno alla seconda sconfitta consecuti-va, aprendo la crisi nella società diSpinelli. Nel programma del sabatopomeriggio anche Pescara-Empoli, posti-cipata a domenica prossima alle ore 15 acausa dell’impraticabilità del terreno digioco dello stadio “Adriatico”.

In tre in testa: ora è bagarre

Allenatore: Mondonico (Albinoleffe)Tomasig

(Albinoleffe)

LA TOP 11

Renzetti(Padova)

Ogbonna(Torino)

Piccioni(Sassuolo)

D.Zenoni(Piacenza)

Porcari(Novara)

Scozzarella(Portogruaro)

Bolzoni(Siena)

Lodi(Frosinone)

Bianchi(Torino)

Ferreira Pinto(Atalanta)

Classifica NovaraSiena

AtalantaVareseLivornoRegginaTorinoPadovaPescaraVicenzaEmpoli

CrotoneGrossetoModena

AlbinoleffeCittadellaSassuoloPiacenzaTriestina

PortogruaroAscoli -5

Frosinone

15 Gol: Succi (Padova, 5r)

12 Gol: Coralli (Empoli, 3r)

11 Gol: Bertani (Novara),

Gonzalez (Novara),

Cacia (Piacenza, 2r)

10 Gol: Bonazzoli (Reggina),

Abbruscato (Vicenza, 1r)

MARCAToRI

Atalanta-Varese (lun.23 - 20:45) 0-0

Frosinone-Piacenza 1-1

Grosseto-Sassuolo 1-0

Livorno-Albinoleffe (ven.21 - 20:45) 0-0

Modena-Ascoli 0-0

Padova-Crotone 1-0

Pescara-Empoli rin

Portogruaro-Vicenza 1-0

Reggina-Siena 0-0

Torino-Cittadella 1-1

Triestina-Novara 1-1

23^ GIoRNATA 21-22-24.01.2011

Albinoleffe-Ascoli

Crotone-Torino

Empoli-Varese

Frosinone-Atalanta

Novara-Cittadella

Padova-Modena

Pescara-Triestina

Piacenza-Reggina

Sassuolo-Portogruaro

Siena-Livorno

Vicenza-Grosseto

24^ GIoRNATA 28-29-31.01.2011P44444439343434323131292828282725242222222120

G23232323232323232323232323232323232323232323

V12121310999889667676644564

N3354677671057971010119911911

S3354677671057971010119911911

GF42373027312627332626252225243026242718212223

GS19211815232328252529212529303830283529362936

Davide Succi(Foto Archivio)

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ClassificaNumero 3

27 gennaio 2011 7

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Numero 3 27 gennaio 20118 Vicenza

Elvis Abbruscato, i suoi gol come il rock’n’rolldi Riccardo Morgigno

OMA - Elvis Abbruscato è arrivatoin doppia cifra e siamo ancora agennaio. Dieci reti segnate finora

con la maglia biancorossa del LanerossiVicenza. Ecco le sue parole, prima ditutto come mai questo nome: «Sono natoa Reggio Emilia ma i miei genitori sono delsud, mio padre a Palermo e mia madre aCutro vicino Crotone. Perché questo nome?Mio papà adorava Elvis Presley e fino all’etàdi 16 anni si vestiva come lui, poi anche ioho cominciato a seguire le sue orme, ecco ilperché di questo nome». Professioneattaccante, Elvis è nato il 14 aprile 1981sotto il segno dell’Ariete, non ancoratrentenne, ora si trova al “RomeoMenti” dopo aver vestito numerosemaglie: «Non ho idee particolari per il miofuturo, l’estero non mi interessa. Io e la miafamiglia (sposato con Silvia, conosciutaalle scuole medie, hanno due bimbi,Aurora e Diego) stiamo bene a Vicenza evogliamo restarci a lungo dopo aver traslo-

appena arrivato nella finestra di mercato esubito agli ordini di Agostinelli. Ivan è moltoesperto e fisicamente è un armadio. Per ilresto dico che Atalanta e Siena sono diun’altra categoria, sono squadre attrezzatee vanno considerate come squadre di serieA che si trovano in cadetteria solo di pas-saggio. Queste due saliranno direttamente,faranno almeno 80 punti. Poi ci sono ilNovara ed il Padova ma anche Torino eLivorno. Il Toro ha trovato il giusto assetto, hapreso Budel sulla mediana e contro il Vareseha perso sì male però non perdevano dadieci gare. Comunque quelli del Varesehanno una fame incredibile, si meritanotutto quello che di buono stanno facendo efaranno, davvero complimenti a Sannino e isuoi uomini». Abbruscato, 181 cm per 76kg, ha iniziato la carriera di bomber conla maglia granata della sua città: «Quandoavevo 11 anni ho fatto un provino con laReggiana, mi hanno preso ed ho esordito inserie B a 17 anni, è stata una grande emo-zione. Ricordo Gregucci che era a fine car-riera. Poi sono stato al Verona ed un anno in

prestito al Livorno in C/1». Poi Elvis,dal 2001 al 2006 ha giocato e segna-to molte reti con le maglie diTriestina, ancora Verona e soprattut-to Arezzo. In amaranto 100 presen-ze e ben 43 gol! Passa quindi al Toroe nel 2007 scende in Puglia e con ilLecce ottiene la promozione in Atrascinando i salentini (15 gol in 40gare). E dopo riecco il Toro: «Estate2008, ecco il mio unico rimpianto incarriera, essere andato via da Leccedopo la cavalcata della promozione.Sarei dovuto rimanere, firmai per ilTorino ma dopo pochi mesi mi sonoinfortunato seriamente alla cavigliadestra contro il Siena e sono stato alungo ai box. Peccato, avevo segnato ungol all’Inter ad inizio campionato. Allafine della fiera un solo centro in 11 par-tite, un magro bottino anche se lamaglia del Toro è sempre la maglia delToro!». Poi il prestito al Chievo e nel2010 eccolo a Vicenza, speriamo pertanto tempo ancora, magari unritorno in A coi “magnagati”.

cato tante volte. Per questa stagione voglia-mo fare sempre meglio e superare i puntidella scorsa annata. Prendiamo quello cheviene senza affanni e ansie tipiche delnostro calcio. La gente vicentina sta tornan-do piano piano allo stadio, ad ogni partita cisono quasi 8 mila tifosi che ci sostengono.Mister Maran lavora molto anche con i gio-vani ed al mio fianco c’è Misuraca, under20 e con un futuro roseo davanti a lui. Ilnostro modulo è il 3-5-2 (alla Mazzone oalla Cosmi, come preferite) e anche conBaclet, li davanti stiamo facendo bene». Ilgiovane Salifu è molto richiesto nel mer-cato, che ne pensi? «Ha solo 18 anni, è uncentrocampista di ottima prospettiva ma ègiovanissimo e per ora deve solo ascoltare ilmister e i compagni più esperti in particola-re Zanchi che è il nostro capitano». Comegiudichi la serie bwin? «Dal Portogruaro alNovara devi stare sempre con gli occhiaperti e sudare e correre, sempre. Se non lofai rischi di subire umiliazioni pesanti in ognicampo. Anche con il Portogruaro, dove amarcarti c’è un certo Ivan Franceschini,

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Elvis Abbruscato

(Foto Archivio)

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Lega Pro e futuro accumunati da un solo obiettivo:di Flavio Grisoli

OMA - Il 19 gennaio scorso, pressola sala conferenze del ristorante “IlBrigantino 2”, sul lungomare di

Barletta, si è tenuto il Convegno organizza-to dalla Lega Pro e dalla nostra testata (ilnostro direttore Massimiliano Giacomini èstato il moderatore degli intervenuti) sulruolo della Lega di Firenze nel prossimofuturo. In particolare, i tre temi toccati nelcorso dei lavori sono stati: la valorizzazionedel patrimonio giovanile in relazione allaselezionabilità per le rappresentative nazio-nali; la riforma dei campionati, passo inelut-tabile per cercare di riportare il sistema cal-cio ad una sostenibilità persa da tempo; lasicurezza e l’ammodernamento degliimpianti sportivi e degli stadi. Chiaramente,anche in considerazione del contesto nelquale si è svolto l’evento, l’argomento prin-cipale di discussione è stato quello dei gio-vani. Di seguito riportiamo gli stralci piùsignificativi degli interventi dei partecipantial convegno, che sono stati: Mario Macalli(presidente Lega Pro), Archimede Pitrolo eSalvatore Lombardo (vicepresidenti dellaLega Pro), Giorgio Veneri (selezionatorerappresentative nazionali Lega Pro),Arcangelo Sciannimanico (allenatore delBarletta), Francesco Grippo (Assessore alloSport del Comune di Barletta), MariaCampese (Assessore allo Sport RegionePuglia). Sul nostro sito internet www.pro-

gli addetti ai lavori, che per le società. Il lavorodel selezionatore, sul campo è praticamentenullo. C'è da fare un'opera motivazionale, ecomunque questo torneo è fatto per loro, perquesti 108 ragazzi che altrimenti difficilmenteverrebbero valutati dagli addetti ai lavori».Arcangelo Sciannimanico: «Sono ono-rato per l'invito. Per quanto riguarda i giovani, iosono sempre stato convinto che siano il futurodi questa categoria. Con me si sfonda unaporta aperta. La differenza fra allenare un gio-vane nella Primavera e uno che passa in PrimaSquadra è soprattutto di ambientamento. NelSettore Giovanile un allenatore può aspettare.Ho notato tanti giovani che nel girone d'andatafacevano poco, salvo poi riprendersi alla grandenella seconda parte del campionato. In PrimaSquadra è difficile avere pazienza e aspettare.L'AIC non sarà d'accordo con quello che dico,però sono sicuro che il presidente Macalli sapràche i '92 e i '91 avranno tanta difficoltà nel tro-vare posto in Prima Squadra. Credo che l'unicasoluzione sia quella di abbassare l'età deglialtri. Sono sicuro che si troverebbero tantissimeresistenze, però credo sia anche una soluzioneper alleggerire i bilanci delle società. Obbligaretutte le società a schierare almeno un '91 e un'92 sarebbe buono. Noi non abbiamo la culturadello schierare giovani in Prima Squadra.Abbiamo la cultura dello straniero, ma dell'ita-liano no. Seguo molto i campionati esteri, e spe-cialmente in Inghilterra, se un giovane è interes-sante e ha delle qualità, lo fanno giocare. Io hosempre allenato squadre con molti giovani, e

spesse volte ho pagato in primapersona le mie scelte. Negli spoglia-toi poi c'è un ambiente da caser-ma, con del "nonnismo" molto evi-dente. A quel punto, o si ha unasocietà forte che appoggia le sceltedel tecnico, oppure l'allenatorepaga per tutti. Credo che il futuropotrà essere questo, capisco che cipotrebbero essere degli ostracismi,però sono sicuro che sia l'unicastrada possibile».Archimede Pitrolo: «Qual èil ruolo della Lega Pro nell'àmbitodelle leghe professionistiche italia-no? La Lega di A è quella del gran-de business, la Lega di B sembra dirincalzo alla A e spesso la scim-miotta, e poi ci siamo noi. Noi dob-biamo presentarci come quelli cheformiamo giovani calciatori. Leregole per le contribuzioni e perl'utilizzo dei giovani, in base alminutaggio, già ci sono e hanno deipaletti abbastanza stretti, e varianoa seconda di diversi parametri. Ilregolamento è articolato e perfe-

fessionecalcio.eu potrete trovare il testointegrale, parola per parola, degli interventi.A prendere per primo la parola è stato ilvicepresidente della Lega Pro ArchimedePitrolo, poi è la volta di Giorgio Veneri, sele-zionatore della Lega Pro e di ArcangeloSciannimanico, tecnico del Barletta Calcio.Poi il vicepresidente Pitrolo ha introdotto ilprimo tema del Convegno: il patrimoniorappresentato dall'utilizzo dei giovani nellaLega Pro.Archimede Pitrolo: «Buongiorno a tutti.Il tradizionale Quadrangolare ci dà motivo perdiscutere dei problemi del calcio giovanile inriferimento alla missione della Lega Pro.Nell'aprire questo convegno vorrei ringraziareProfessione Calcio, che ci ha dato la possibilitàdi invitare personaggi molto importanti a que-sto tavolo. Avremo modo di sviluppare i temi diquesto convegno con appropriate argomenta-zioni».Giorgio Veneri: «La cosa più semplice delmondo è gestire questi talenti. Farli giocare èuna questione di scelte da parte delle società.C'è chi vuole vincere i campionati scegliendogiocatori di esperienza, e chi cerca una via dimezzo. I ragazzi sono maggiormente criticatinei momenti di difficoltà, quando commettonodegli errori. Questo è un gravissimo errore, e cene sono moltissimi fra questi ragazzi chehanno difficoltà a trovare spazio. A me piace-rebbe che trovino sempre spazio in PrimaSquadra, ma non accade sempre così. Per loroquesta è una vetrina molto importante, sia per

Numero 3 27 gennaio 201110 Lega Pro

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Guido Del Re di Professione Calcio consegna una targa premio al Presidente della Lega Pro Mario Macalli

(Foto Ninni Cannella)

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Lega ProNumero 3

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valorizzazione e accrescimento del calcio giovanilezionato ogni anno per permettere ai ragazzi digiocare. La nostra Lega versa in condizioni cri-tiche, con squadre che segnano il passo sudiversi fronti. Il calcio professionistico dellanostra Lega non regge più. Per cercare di con-tenere questo disastro irreversibile, la politicadei giovani può aiutare. Ci sono società di PrimaDivisione che hanno percepito 600mila Euro inun anno, di Seconda Divisione 400mila. Dueanni fa il Cesena ha preso contributi ingentissi-mi e ha vinto il campionato, qualche anno faanche l'Albinoleffe. Non è vero che chi fa gioca-re i giovani retrocede. L'AIC difende anche gliindifendibili, purtroppo. A Grosso e Campanal'ho sempre detto: è bene che il giovane tenti,poi però la selezione diventa naturale. Se aduna certa età non si arriva a certi livelli, è benededicare il proprio tempo ad altre cose: lo stu-dio, il lavoro. Il regolamento che abbiamo messoin atto, che ricordo che non è obbligatorio, ricor-do che non vale per gli stranieri, comunitari enon. Gli extracomunitari: noi ne abbiamo 108nei nostri campionati. Voi sapete che non pos-siamo tesserarli, quindi vengono dagli scarti diSerie A e B. Il criterio indiscriminato con cui siportano questi giocatori in Italia deve finireassolutamente. Nel panorama disastrato delnostro calcio, l'unica soluzione è puntare sui gio-vani. Sia per le contribuzioni, sia perché hannomercato. Poi ci sono società che questa politicanon la vogliono seguire, ma sono affari loro:Como, Foggia, Cremonese. Loro dicono chevogliono andare su, ma io dico che vanno all'in-ferno. Le società che retrocedono dalla B sonofallite nella maggior parte dei casi, perché qui cisono regole rigide che non riescono ad affron-tare. Gli sforzi e gli orientamenti della Legasono questi, almeno fin quando ci saremo noi.Vedo che le società ci stanno seguendo. NelViareggio di quest'anno ci sono moltissimesquadre di Lega Pro, come mai non era succes-so, quindi vuol dire che le nostre società stannopuntando decise sui giovani».È poi la volta di Mario Macalli, presidentedella Lega Pro, Maria Campese (assessoreallo Sport della Regione Puglia), FrancescoGrippo (assessore allo Sport del Comunedi Barletta) e Salvatore Lombardo, vicepre-sidente della Lega Pro. Poi conclude ancoraMacalli.Mario Macalli: «È molto importante chetorniamo negli oratori. Molto di quello cheabbiamo imparato, lo abbiamo fatto lì. Siamopartiti da lì, i giocatori nascevano lì, presso leparrocchie, gli oratori. Noi vogliamo portarequesti ragazzi nelle nostre società, e la domeni-ca nei nostri stadi. Nella gara di ieri mattina, èstato molto bello sentire il tifo dei ragazzini.Niente parolacce, niente insulti, solo tanta gioia,e il tifo andava a favore di chi in quel momentostava perdendo. Il nostro accordo con il CSI va

alle amministrazioni pubbliche. Credo che lacosa importante da dire, è avere nel prossimofuturo sempre più giovani anche sugli spalti.Dobbiamo riportare i giovanissimi negli staditutte le domeniche. Per prima cosa servonoimpianti sicuri, e molti sono fatiscenti. Gli spaltinon possono essere occupati da qualche decinedi facinorosi che tengono in ostaggio tutti glialtri. Noi dobbiamo educare i ragazzi fin daiprimi anni scolastici. Il contorno delle tribune èfondamentale anche per lo spettacolo incampo. La violenza è un fenomeno sociale delquale dobbiamo prendere atto, ma che dobbia-mo combattere in tutti i modi. C'è una culturada cambiare. Dobbiamo preoccuparci di allon-tanare quei pochi violenti. La Tessera del Tifosonon è la soluzione, ma una delle soluzioni. Iocredo che bisogna cambiare le mentalità, laLega si sta sforzando, l'AIC ancora no, masoprattutto i dirigenti devono cambiare atteg-giamento. Si dà troppe volte la colpa per risul-tati negativi ai giovani che dicono esserecostretti a schierare. Non è così, e sono paroleche fanno male». Mario Macalli: «Noi vogliamo portare laserenità nei rapporti fra società e Associazionedei Calciatori. La riforma dei campionati vafatta, perché siamo caduti in una situazioneche non è più sostenibile. Nessuno è obbligatoa fare il presidente di società, e non tutti se lopossono permettere. Vogliamo garantire a tuttiche ricevere lo stipendio sia una cosa normale.Noi dobbiamo mantenere fede a tutti gli impe-gni. Il nostro calcio ha diverse sfaccettature, enoi vogliamo portare avanti una riforma a livel-lo federale, che ci possa permettere di fare pro-fessionismo. Siamo in democrazia, e ci sarannodegli accordi da fare. Non credo che ci sarannoripescaggi la prossima estate, anche perchéabbiamo visto che non si va da nessuna parte.Vogliamo vedere prima se qualcuno ha la pos-sibilità di portare avanti una stagione. Quandolo faranno tutti, allora avremo un calcio piùcompatibile, più regolare, più pulito. Questo è ilcalcio che vogliamo. Poi dovremo passare dalConsiglio Federale, e penso che dal prossimofuturo ci dobbiamo augurare di avere gli stadipiù a norma, ma poi chi giocherà dovrà dimo-strare di essere a posto, sotto tutti i punti divista. Quando ci riusciremo, e lo faremo ancorada soli, allora ci saremo rinnovati. Quindi nondemoralizziamoci. Il calcio è il lavoro più bellodel mondo, ma non è la vita. Ed è sempre ungioco. A lavorare si fa fatica, giocando a calcio sipuò anche fare fatica, ma ci si diverte. Nella vitaci sono tanti rivoli, e tutti si possono percorrere.Per quanto ci concerne, noi vogliamo garantirea tutti quanti giocheranno nei nostri campionatiche siano tranquilli. Io voglio essere ottimista,perché è quel fattore che ti fa vincere le batta-glia. Io sono realista, e ottimista».

in questa direzione, nella direzione della tuteladel mondo giovanile. Noi non possiamo obbliga-re, ci abbiamo provato nel passato. Ma abbia-mo avuto l'ostracismo dell'AIC, e abbiamodismettere questa norma. Oggi ce n'è un'altra,che premia chi utilizza i giovani. Io sono convin-to che nel futuro giocheranno sempre piùragazzi, e questa è la nostra missione, è ilnostro obiettivo. Esiste un calcio di A che è sem-pre meno sport e sempre più business. La SerieB non è mondo di business, non è un mondogiovanile. E' uno scimmiottamento del grandecalcio. Poi ci siamo noi, che dobbiamo capirequal è la nostra missione. Senza una missione,che è quella di creare un qualcosa per il calcionazionale, non si va da nessuna parte, si chiudebottega. Questa missione ce la devono ricono-scere a livello federale. Se dovremo metteredegli obblighi, saranno degli obblighi di impiegodi giocatori da una certa età in su. Non l'obbligoall'utilizzo dei giovani, ma un obbligo alla limita-zione dei vecchi. Dobbiamo rendere il nostromondo chiaro, limpido, trasparente. Io rappre-sento i presidenti, tutti quanti, e li difenderòsempre. Ma difenderò sempre di più quelli vir-tuosi, degli altri comincerò a non curarmenepiù. Noi non abbiamo bisogno di sovrastruttureche rendono più difficile il lavoro, specialmentea livello giovanile».Maria Campese: «In questo momento,parlare di fiducia nella politica è difficile.L'orientamento del Regione Puglia è questo. Noiabbiamo un regolamento che si chiama "LoSport per tutti", anche se io lo mutuerei con "LoSport per tutti e tutte". Ma non voglio fare ildifensore a tutti i costi del mondo femminile. LaPolitica deve occuparsi di tutti i cittadini, e chia-ramente questo implica tutte le fasce d'età, daibambini agli anziani. Integrazione ed intrecciofra più àmbiti. Io credo che questo percorso, laLega Pro lo stia intraprendendo da tempo.Ringrazio chi ha organizzato il convegno per-ché si stanno affrontando argomenti moltoimportanti e si stanno lanciando dei messaggifondamentali e molto validi».Francesco Grippo: «Un saluto a tutti ipresenti. Vorrei tentare di fare un ragionamento.Io sono innamorato degli sport collettivi, esoprattutto del calcio. Apprendo con viva soddi-sfazione che voi ragazzi possiate contare suuna dirigenza di Lega di questo tipo, che sioccupa di questi argomenti. Siete fortunati, ve logarantisco. Non ci sarà più futuro per il calcio inItalia se non ci sarà un futuro per i nostri giova-ni. Tutto ciò che è business ha un momento api-cale, ma anche uno di flessione. Sciannimanicoha detto cose sacrosante poco fa».Salvatore Lombardo: «Noi credo cheoggi dobbiamo parlare in senso lato della sicu-rezza. C'è molto da fare in Italia per ammoder-nare gli impianti, che comunque sono in carico

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Quadrangolare di Lega Pro e Trofeo Prima Divisione

Numero 3 27 gennaio 201112 Lega Pro

Reti: Primo Tempo 32’ Gavazzeni A; Secondo Tempo 10’ Lamenza B, 20’ Gavazzeni A, 22’ Lamenza B, 31’ Federici B.

2^GIR A (4-4-2): 1 Fiory-Casale (1’st 12 Pascarella-Canavese); 2 Del Brocco-Entella Chiavari, 3 Gavazzeni-Tritium, 5 Moretto-Sambonifacese (1’st 14 Valeriani-Valenzana), 6 Donida-Pro Vercelli (1’st 13 Severgnini-Mezzocorona); 7 Gatto-Casale, 4 Carlini-Sambonifacese (1’st 16 Nocciola-Pro Patria), 8 Mattaboni-Lecco,10 Gagliolo-Sanremese (29’pt 15 Germano-Canavese); 11 Chiarabini-Entella Chiavari (1’st 18 Bignotti-Montichiari), 9 Piras-Rodengo Saiano (1’st 17 Cognini-Mezzocorona).2^GIR B (4-4-2): 1 Beni-Fano (1’st 12 Lanzano-Gavorrano); 2 Buono-Carrarese, 3 Dascoli-Carpi, 5 Sirri-Giacomense (1’st 13 Travaglini-Sangiovannese), 6 DeSantis-San Marino (1’st 14 Poli-Villacidrese); 7 Granaiola-Celano, 4 Manzo-Gavorrano, 8 Bontà-Giulianova (1’st 16 Cardinali-Chieti), 10 Giovinco-Carrarese (1’st15 Varutti-Prato); 11 Piccioni-L’Aquila (1’st 18 Federici-Celano), 9 Pftscher-Bellaria (1’st 17 Lamenza-Poggibonsi).

Selezionatori: Giorgio Veneri e Carlo Ripari.

Arbitro: Eugenio Abbatista, Molfetta (BA), 1°Assistente: Lucia Abruzzese, Foggia, 2°Assistente: Giuseppe Bevere, Foggia.

Angoli: 3-5. Recupero: pt 0’. Recupero: st 0’.

Quadrangolare Lega Pro:

Rappr. 2^ Div. Gir. A vs

Rappr. 2^ Div. Gir. B

Fischio di inizio della prima gara alle 10,30 al Comunale “Degli Ulivi” di Andria spettatori 1.000 circa

Si è aggiudicata il match con il risultato di 3-2

Rappresentativa “Under 21” 2^ Divisione gir. B

Alla partita hanno assistito, tra gli altri il Presidente di Lega Pro, Mario Macalli ed il Direttore Generale Francesco Ghirelli.

Sugli spalti anche alcune scolaresche della città di Andria.

Reti: Primo Tempo 24’ Falcinelli; Secondo Tempo 1’ e 12’ Falzerano.

2^GIR C (4-4-2): 1 Cacchioli-Fondi; 6 Perna-Vibonese, 3 Benci-Milazzo (13 Di Fusco-Matera), 5 Conson-Pomezia, 6 Camposeo-Brindisi; 7 Gigliotti-Catanzaro(1’st 16 Tortolano-Latina), 4 Bonanno-Neapolis (1’st 14 Varriale-Avellino), 8 Coppola-Pomezia, 10 Coco-Trapani (1’st 15 Fazio-Campobasso); 9 Maiorano-Avellino(1’st 17 Terrazzino-Isola Liri), 11 Spagna-Melfi (1’st 18 Tovalieri-Aversa)Non entrato: 12 Forte-Vigor Lametia.

ITALIA U20 (4-4-2): 1 Brignoli-Montichiari (1’st 12 Bastianoni-Carpi); 2 Pucino-Alessandria (1’st 13 Anghileri), 3 Rozzio-Canavese), 5 Scrosta-Fano, 6 Sabatucci-Sangiovannese; 7 Falzerano-Salernitana, 4 Prato-Monza, 8 Galli-Lecco (1’st 15 Hamlili-Entella Chiavari), 10 Miceli-Sanremese (1’st 16 Visciglia-Celano); 9Russo-Taranto (1’st 18 Faccini-Brindisi), 11 Falcinelli-Foligno (1’st 17 Madiotto-Bassano).

Selezionatori: Giorgio Veneri e Carlo Ripari.

Arbitro: Vincenzo Ripa, Nocera Inferiore (SA), 1°Assistente: Luigi Surano, Nocera Inferiore (SA), 2°Assistente: Giovanni Pentangelo, Nocera Inferiore (SA).

Angoli: 6-5. Recupero: pt 0’. Recupero: st 0’.

Quadrangolare Lega Pro:

Rappr. 2^ Div. Gir. C vs

Italia U20 Lega Pro

La seconda gara, giocata allo stadio “Cosimo Puttilli” di Barletta, è iniziata con unminuto di raccoglimento in memoria dell’alpino italiano caduto in Afghanistan.

Si è aggiudicata il match con il risultato di 0-3

Rappresentativa Nazionale “Under 20” di Lega Pro

Sugli spalti circa 700 spettatori. Presenti anche i massimi dirigenti della Lega e delle società ospitanti.

“La vera essenza del calcio” - “Il nostro futuro”

Così li hanno definiti gli addetti ai lavori. Parliamo dei giovanidella Terza e Quarta Serie Nazionale che hanno dato spettacolo

nella 4 giorni di calcio che si e’ teniuta tra Andria e Barletta

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Lega ProNumero 3

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Reti: Primo Tempo 5’ Nitride, 16’ e 18’ Giacomelli, 23’ Insigne (R), 41’ Zulli; Secondo Tempo 32’ Lapadula

1^GIR A (4-4-2): 1 Farabbi-Gubbio (1’st 12 Pratticò); 2 Magli-Como (1’st 13 Altobello-Salernitana), 3 Rosini-Ravenna, 5 Nazari-SudTirol, 6 Zamuner-Spal (1’st 15Pallarà-Spal); 7 Sevieri-Lumezzane; 4 Damonte-Alessandria, 8 Ferrara-Sorrento (1’st 14 Franco-Salernitana), 10 Campinoti; 11 Siciliano-Paganese (1’st 17D’Errico-Pavia), 9 Fischnaller-Sudirol (1’st 16 Cisterni-Valenzana).

1^GIR B (4-4-2): 1 Lanni-Pisa (1’st 12 Frascolla-Barletta); 2 Citro-Cavese, 3 Procida-Ternana (1’st 13 Scarnato-Cosenza),, 5 Zullo-Benevento, 6 Bizzotto-Pisa; 7Furno-Benevento (1’st 15 Luppi-Viareggio), 4 Nitride-Ternana, 8 Vacca-Benevento, 10 Carretta-Andria (1’st Biondo-Siracusa); 9 Giacomelli (1’st 17 Raffi-Lucchese), 11 Insigne-Foggia (1’st 16 Lapadula-Atl. Roma).

Selezionatori: Giorgio Veneri e Carlo Ripari.

Arbitro: Massimiliano De Benedictis, Bari. 1°Assistente: Stefano Morelli, Barletta (BA) 2°Assistente: Nicolò Calò, Molfetta (BA)

Angoli: 7-5. Recupero: pt 0’. Recupero: st 0’.

Trofeo Under 21 Prima Div.:

Rappr. 1^ div. Gir. A vs

Rappr. 1^ div. Gir. B

Il Trofeo Under 21 Lega Pro - Prima Divisione, che si inserisce all’interno del TorneoQuadrangolare, si è tenuto allo Stadio “Cosimo Puttilli” di Barletta

Si è aggiudicata il Trofeo con il risultato di 0-6

Rappresentativa Prima Div. Gir. B

Prima dell’incontro è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoriadel soldato Luca Sanna, caduto in Afghanistan.

Presenti all’incontro i massimi dirigenti di Lega e Stefano Farina, designatore della CAN Pro.

Reti: Secondo Tempo 5’ e 37’ Pftscher.

2^GIR B (4-4-2): 1 Lanzano-Gavorrano (1’st 12 Beni); 2 Buono-Carrarese, 3 Travaglini-Sangiovannese, 5 Sirri-Giacomense (1’st 13 Dascoli-Carpi), 6 Poli-Villacidrese (1’st 14 De Santis-San Marino); 7 Varutti-Prato (1’st 16 Granaiola-Celano), 4 Bontà-Giulianova (1’st 15 Manzo-Gavorrano), 8 Cardinali-Chieti, 10Giovinco-Carrarese; 9 Lamenza-Poggibonsi (1’st 17 Pftscher-Bellaria), 11 Federici-Celano (1’st 18 Piccioni).

ITALIA U20 (4-4-2): 1 Bastianoni-Montichiari (1’st 12 Brignoli); 2 Anghileri-Monza (1’st Rozzio-Canavese), 3 Scrosta-Fano (1’st 14 Sabatucci-Sangiovannese), 5D’Orsi-Cavese, 6 Pucino-Alessandria; 7 Visciglia-Celano, 4 Galli-Lecco (1’st 15 Prato-Monza), 8 Hamlili-Entella, 10 Miceli-Sanremese (1’st 16 Falzerano-Salernitana); 9 Madiotto-Bassano (1’st 18 Faccini-Brindisi), 11 Falcinelli-Foligno (23’ 17 Russo-Taranto).Selezionatori: Giorgio Veneri e Carlo Ripari.

Arbitro: Marco Di Bello, Brindisi, 1°Assistente: Sergio Amati, Brindisi, 2°Assistente: Nicola Favìa, Bari.

Angoli: 2-4. Recupero: pt 0’. Recupero: st 2’.

Finale Primo posto:

Rappr. 2^ div. Gir. B vs

Italia U20 Lega Pro

La manifestazione si chiude allo Stadio Comunale “Degli Ulivi” ad Andria spettatori 1.000 circa

Si è aggiudicata il Quadrangolare con il risultato di 2-0

Rappresentativa “Under 21” 2^ Divisione gir. B.

Alla partita hanno assistito i vertici della Lega e numerose scolaresche di Andria

Miglior giocatore del Torneo è risultato Nicolò Buono, che ha ricevuto il premio daldirettore di Professione Calcio Massimiliano Giacomini.

Reti: Primo Tempo 39’ Cognini A; Secondo Tempo 17’ Gavazzeni A, 34’ Maiorano B, 40’ Spagna B.

Sequenza rigori: Conson C NO, Nocciola A SI, Fazio C NO, Piras A SI, Maiorano C SI, Carlini A SI, Camposeo C SI, Del Brocco A NO, Coco C SI, Valeriani A SI

2^GIR A (4-4-2): 1 Pascarella-Canavese (1’st 12 Fiory-Casale); 2 Valeriani-Valenzana, 3 Gavazzeni-Tritium, 5 Moretto-Sambonifacese (1’st 13 Del Brocco-Entella),6 Severgnini-Mezzocorona (1’st 15 Carlini-Sambonifacese); 7 Germano-Canavese, 4 Gatto-Casale (1’st 14 Donida-Pro Vercelli), 8 Nocciola-Pro Patria, 10Gagliolo-Sanremese (1’st 16 Mattaboni-Lecco); 9 Cognini-Mezzocorona (1’st 18 Chiarabini-Entella), 11 Bignotti-Montichiari (1’st 17 Piras-Rodengo S.).

2^GIR C (4-4-2): 1 Forte-V.Lametia); 2 Camposeo-Brindisi, 3 Di Fusco-Matera, 5 Conson-Pomezia (1’st 13 Del Brocco-Entella), 6 Perna-Vibonese; 7 Tortolano-Latina (1’st 13 Gigliotti-Catanzaro), 4 Fazio-Campobasso, 8 Bonanno-Neapolis M. (1’st 14 Coppola-Pomezia), 10 Varriale-Avellino (1’st 15 Coco-Trapani); 9Terrazzino-Isola Liri (1’st 16 Maiorano-Avellino), 11 Tovalieri-Aversa N. (1’st 17 Spagna-Melfi).

Selezionatori: Giorgio Veneri e Carlo Ripari.

Arbitro: Francesco Fiore, Barletta (BA), 1°Assistente: Roberto De Pietro, Molfetta (BA), 2°Assistente: Francesco Di Salvo, Barletta (BA).

Angoli: 8-2. Recupero: pt 0’. Recupero: st 0’.

Finale Terzo-Quarto posto:

Rappr. 2^ div. Gir. A vs

Rappr. 2^ div. Gir. C

La gara si è giocata allo stadio Comunale “Degli Ulivi” di Andriaspettatori 1.000 circa

Si è aggiudicata il match con il risultato di 6-5 d.c.r.

Rappresentativa “Under 21” 2^ Divisione gir. A

Tra le autorità presenti sugli spalti i vertici della Lega nonchè numerose scolaresche di Andria.

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Numero 3 27 gennaio 201114 Lega Pro

Servizio Fotografico a cura di Ninni Cannella

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Lega ProNumero 3

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Servizio Fotografico a cura di Ninni Cannella

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RadiopokerNumero 3

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OMA - Cari lettori, permettetemi dipresentarvi la nostra azienda ed ilnostro lavoro. Radio-Poker è un net-

work multimediale sul poker sportivo,comprendente portale Web, Radio FM e Tvsatellitare. Il portale web www.radiopoker.itè un contenitore di notizie e curiosità sulpoker sportivo, dove ci sono inoltre rubri-che di strategia ed informazione. Sull’ondadel crescente successo di questa passione,abbiamo creato un programma radiofoni-co, “RadioPoker On Air”, in onda suRetesport (105.6 MHz FM) tutti i lunedì egiovedì dalle 20.00 alle 22.00 condotto daClaudio Mariani con la partecipazione diLuca Fallica. Il programma, inoltre, è dispo-nibile su SKY (canale 9600), in direttarispetto alla trasmissione radiofonica e vi èla possibilità di ascoltare la trasmissione indiretta streaming dal sito radiopoker.it o dal

dalla Redazione sito www.retesport.it. Ben presto il formatdi RadioPoker è diventato un vero e pro-prio punto di riferimento di molti appassio-nati di poker, grazie alle interviste ai perso-naggi più famosi del mondo del poker non-ché i giocatori più vincenti della storia ita-liana ed internazionale: siamo anche stati gliuni-ci ad intervistare in esclusiva GusHansen, intervista disponibile sul sito radio-po-ker.it. Viste le tante richieste da partedegli ascoltatori, abbiamo ideato un cam-piona-to di Poker Texas Hold’em con ladiretta radiofonica, dove i protagonisti sonogli a-mici all’ascolto. Grazie a questa iniziati-va e a tante altre come la rubrica “PokerQuiz” dove i radioascoltatori intervengonoe rispondono a domande sul TH, hanno lapossibilità di vincere molti premi in gadgeted in bonus conto gioco. Ci piacerebbeconoscere la vostra opinione sul nostrolavoro, con la speranza di poter contare sudi voi per far crescere la nostra community

di amici ed appassionati di poker. A questoproposito, vorrei invitarvi a visitare il porta-le web (www.radiopoker.it), in particolaresulla sezione "Chi siamo", dove troverete lanostra presentazione video. Vi invito, altresì,a seguire la trasmissione “RadioPoker OnAir”, ricordandovi che va in onda tutti ilunedì e giovedì dalle 20.00 alle 22.00 suRetesport (105.6 MHz FM - SKY canale9600). Per poter partecipare ai nostri tor-nei che si svolgono tutti i lunedì e giovedìdalle 21.30 con buy-in di €5 e la domenicaalle 22.00 con buy-in da €10 supartypoker.it basta aprire un conto di giocosu partypoker.it direttamente dawww.radiopoker.it ed inserire il codicebonus “radio poker”, andare sulla lobby deitornei e cercare i tornei chiamati appuntoradiopoker e per iscriversi inserire la pas-sword che è “radio”. I vincitori della classi-fica mensile vinceranno una maglia ed uncappello ufficiali della As Roma autografatida Francesco Totti. Non mi resta che augu-rarvi un “Nice Hand” a tutti e al grido delmotto di RadioPoker: “Siete tutti under thegun”, vi lancio una sfida sportiva sui tavoli dipartypoker.it durante RadioPoker On Air”.Non mancate, vi aspetto.Claudio [email protected]

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OMA - A 5 mesi dalla sua introdu-zione non si placa il dibattito natointorno alla Tessera del tifoso. Da

una parte il ministero dell’Interno sostieneche la Tessera è uno strumento necessarioper ridurre la violenza negli stadi, dall’altra,le frange del tifo organizzato ritengono chesia solo un’ulteriore controllo che viola laprivacy e per questo non l’hanno sotto-scritta. Sicuramente si tratta di una innova-zione, e come tale non può non portaresquilibri e talvolta sconcerto tra chi eraabituato a vivere lo stadio inuna determinata maniera.Ma, superata questa fase, eapportate le migliorie delcaso, siamo certi che si trat-terà di uno strumento utile.Tra i club di seria A, sicura-mente il Chievo Verona èstata una delle società in cuil’adozione della Tessera hariscosso maggiore successo.Ce lo conferma il presiden-te degli “Amici del ChioevoVerona”, Ivano Fagnani: «Lacampagna di tesseramento èandata piuttosto bene; anchese noi tifosi non ne condividiamo i principi, allafine l’abbiamo fatta perché volevamo seguireda vicino la nostra squadra. In tutto sono statedistribuite circa 8000 tessere e non c’è statoun calo di spettatori rispetto alla scorsa stagio-ne». Questo però non significa che laTessera sia stata accolta con entusiasmo:

«Qui a Verona -p r o s e g u eFagnani - c’ègrande delusione,in quanto mancauniformità nel-l ’appl icazionedelle regole.Molte volte èstato permesso

anche ai tifosi non tesserati di seguire la squa-dra in trasferta. A che serve allora fare laTessera se poi anche chi non la possiede puòandare in trasferta? Invece di avere privilegi,chi ha sottoscritto la Tessera finisce per esseresvantaggiato». L’ introduzione della Tesseradel tifoso non è piaciuta nemmeno allatifoseria del Novara che, come ci raccontaGiovanni Chiorazzi, «Si è dovuta adeguare,anche se non tutti i frequentatori della CurvaNord hanno scelto di sottoscriverla. Ci sonostate anche delle manifestazioni di protesta,come lo sciopero del tifo di un quarto d’ora,ma ultimamente queste iniziative hanno perso

vigore». In ogni caso, la Tessera non ha risol-to i problemi che si proponeva di risolve-re, anzi per certi versi ha aumentato il livel-lo di pericolosità all’interno degli stadi: «Itifosi ospiti privi di tessera - prosegueChiorazzi - non potendosi sistemare nel set-tore ospiti finiscono per essere collocati in altreparti dello stadio dove vengono a contatto coni tifosi locali. Questo crea delle circostanzeestremamente pericolose per l’ordine pubblico.Il problema della violenza ha radici ben piùprofonde e non si può pensare di risolvere iltutto con l’introduzione di un pezzo di plasti-ca. Tornare sui propri passi sarebbe però unfallimento e per questo secondo me si conti-nuerà ad andare in avanti in questa direzio-ne». Molta perplessità riguardo alla Tessera

“La Tessera del tifoso? Un flop, ma la sottoscriviamo”di Giuliano Corridori del tifoso è stata espressa anche nell’am-

biente di Gubbio, dove abbiamo parlatocon Giancarlo Tomassoli: «Qui a Gubbio c’èstato un alto numero di sottoscrizioni, sia per-ché c’era molto entusiasmo dato che il Gubbiotornava dopo alcuni anni in Prima Divisione,sia perché la società ha distribuito la Tesseragratuitamente a chiunque ne avesse fattorichiesta». Quindi, la sottoscrizione dellaTessera non è stato il frutto di un’adesio-ne volontaria, ma è stata percepita comeun obbligo necessario per poter seguire lapropria squadra del cuore. «La tessera deltifoso - continua Tomassoli - è uno strumen-

to superfluo; i tifosi sono giàcontrollati tramite il bigliettonominale e con le telecamereche ormai sono installate intutti gli stadi. Qui a Gubbio poiil tifo è sempre stato pacifico;spesso, come è successo con laSalernitana, facciamo il “terzotempo” con i tifosi avversari,dunque si fatica a capire l’utili-tà di questo strumento. Anzi, seproprio vogliamo, la Tesseraqualche effetto l’ha provocato:ha svuotato gli stadi. A Gubbioci sono state delle partite in cuinon c’era nessuno nel settore

ospiti. Mai si era verificata una cosa del gene-re. Per di più la Tessera è stata un flop dalpunto di vista organizzativo. Molte personeancora la devono ricevere nonostante neabbiamo fatto richiesta ad agosto». Insomma,la Tessera del tifoso presentata come laguaritrice dei mali del calcio è stata, a dettadei tifosi, un falli-mento. Persinocoloro chel’hanno sotto-scritta nonhanno potutofare a meno dirilevarne critici-tà e incongruen-ze.

Abbiamo chiesto il parere dei club di tifosiUno per categoria: Chievo Verona, Novara e Gubbio

Il giudizio non è unanime ma i dubbi, le criticità e le incongruenze rilevate dai supporters

sono pressoché gli stessi

R

Tesseradel tifoso

Numero 3 27 gennaio 2011 19

La curva dei supporters del Chievo Verona (Foto Archivio)

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Virtus VecompVerona

Numero 3 27 gennaio 2011 21

OMA - Si scende incampo per recuperarepunti e risalire nella

classifica di una battaglia calci-stica non ancora conclusa. LaVirtus Vecomp Verona sischiera, fino all’ultimo match,per riuscire a frenare leavversarie e ridare slancio allasquadra, tra le ultime in clas-sifica. Saranno queste giorna-te di ritorno a decidere larisalita o la deriva, ma intantoa cercare di disporre la tatti-ca giusta è il presidente e,nello stesso tempo, allenato-re della compagine rossobluLuigi Fresco. Un’esperienza, la

di Luana Rocca

Rsua, ben consolidata : «NellaVirtus ci sono da quaranta anni,perché ho giocato e ho ancheaiutato il mister ad allenarenella sua scuola calcio fino aidiciannove anni. Sono diventatoconsigliere della Virtus a diciottoanni e l’anno dopo sono diven-tato responsabile del Settoregiovanile. A ventuno poi sonostato chiamato in panchina inSeconda categoria e ho tentatodi risollevarla facendo, nelle ulti-me quattro giornate cinquepunti, ma purtroppo siamoretrocessi lo stesso. Sono diven-tato il nuovo presidente dellasquadra precisamente nel1982». Ventinove anni dadoppio ruolo, quello da presi-

dente e da allenatore,cosa veramente

rara nel mondo delcalcio e che portaperò: «Maggiori com-plessi di colpa quandole cose vanno male. Èvero che si evita l’eso-nero e che posso averepiù tranquillità nellagestione tecnica, ma lostress è davvero tanto, ildoppio». Un doppioincarico che, però, nonha evitato errori in que-

sto campionato: «Unaclassifica sfortunata

e non molto bellaperché abbiamoavuto un pò di

difficoltà ea b b i a m ofatto deglis b a g l isoprattuttoall’ inizio».S i a m o

nelle primegiornate diritorno e

non è ancora tuttofinito: «È un campio-nato difficile, ma orasperiamo di recupe-rare, farò il possibile».

Luigi Fresco(Foto Archivio)

Il presidente-allenatore non getta la spugna e rilancia

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Numero 3 27 gennaio 201122 Intervista

OMA - «Sono sceso di categoria, masono arrabbiato calcisticamente e citengo moltissimo a vincere con la

Samb. Da San Benedetto riparte la miacarriera, ne sono certo». Con queste paro-le Giorgio Di Vicino si era presentatoalla conferenza di presentazione per ilsuo passaggio in maglia rossoblu e iltempo ha confermato le sue dichiarazio-ni iniziali. Giorgio Di Vicino è il verovalore aggiunto della Sambenedettesedi quest’anno, che milita nel gironeF della serie D. Il centrocampistacampano classe ‘80, prima diapprodare in serie D, ha giocatonella massima Serie con il Napoli emilitato nelle serie professionistiche insquadre importanti e blasonate comeSpal, Crotone, Salernitana, Lecce,Ternana, Piacenza, Bari, Spezia, Pescara eCisco Roma. Nonostante una carrieracosì importante, però la scelta di scen-dere di categoria per un giocatore gio-vane che poteva ancora dare molto alcalcio professionistico, ha colpito moltoe Di Vicino ha spiegato il perché di que-sta decisione: «C’è crisi. Lo scorso annosono stato a Roma alla Cisco (la ex stori-ca Lodigiani, ora Atletico Roma), ma nonmi hanno rinnovato il contratto e dopo unostop di un paio di mesi mi è arrivata la pro-posta dalla Samb, tramite il mio amicoGiovanni Capriotti. All’inizio - prosegue DiVicino - ero indeciso e un po’ diffidente non

per la squadra, ma per la categoria. Nonavevo mai giocato in serie D, ma alla Sambe a San Benedetto mi trovo bene.Inizialmente è stato impegnativo sia per

l’ambientamento in catego-ria sia per ritrovare laforma». Mister LuigiBoccolini ha parlato diGiorgio Di Vicino come

del giocatore chepuò prendere inmano questasquadra perportarla a gran-di traguardi.

Un’iniezione difiducia, ma ancheuna responsabi-lità e Di Vicinonon si spaven-ta: «Non mitiro indietro e

ringrazio il mister perla fiducia, cercherò difare del mio meglio

con l’aiuto di tutti. Perme era importanteripartire, allenarmi e gio-care per fare sempre

meglio, magari vin-cendo». Vittoriache arriva su un

campo difficilecontro il Venafrocon un pokersecco, con cui la

Di Vicino: “Vincere il campionato è possibile”

Samb torna alla vittoria esterna dopooltre due mesi. Un 4 a 0 dove anche DiVicino firma le marcature assieme alladoppietta di Francesco Covelli e IvanD’Angelo: «È stata una partita equilibrataall’inizio, abbiamo avuto diverse occasioni,ma siamo stati più cinici rispetto alle altrevolte. Da questo girone di andata ci aspet-tavamo qualcosa in più anche se ci siamoimpegnati molto io ed i miei compagni».Con questa vittoria la Sambenedetteseguadagna un nono posto in classifica esale a 33 punti. Giorgio Di Vicino segnala sua sesta rete in campionato propo-nendosi oltre che come centrocampistaanche come goleador, d’altronde nascecome trequartista, ma ha giocato anchespesso da esterno offensivo ed è unottimo tiratore su punizione. UnaSambenedettese che, secondo le statisti-che, pareggia troppo, ma forse in questogirone di ritorno è riuscita a trovare laformula per trasformare questi pareggiin 3 punti. Ora l’obiettivo della Samb,dice Di Vicino, è: «Trovare la tranquillitàattraverso i risultati». Il prossimo incontrovedrà la Sambenedettese scontrarsi al“Riviera delle Palme” contro l’Atessa Valdi Sangro e Di Vicino prova immaginareil match: «Sarà una partita combattutacome sempre, ma dobbiamo partire dallavittoria con il Venafro e convincerci dei nostrimezzi per fare sempre meglio». Il sogno,però, confessa Giorgio Di Vicino rimane:«Vincere il campionato e salire di categoriacon la Samb».

Arrivato questa estate da svincolato dopo il mancato rinnovo alla Cisco Romail centrocampista con il “vizietto” del gol si racconta per noi in esclusiva

di Fabiola Rieti

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Intervista al talentuoso fantasista della Sambenedettese, autore finora di sei reti

Giorgio Di Vicino(Foto Archivio)

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Numero 3 27 gennaio 201124 Intervista

OMA - “Giorgio, s’i’ho nulla di buononell’ingegno, egli è venuto dal nascerenella sottilità dell’aria del vostro

paese d’Arezzo”, diceva Michelangelo rife-rendosi al Vasari. Parlando di calcio, impos-sibile non pensare alla gloriosa tradizionedell’Arezzo, un passato importante tra levecchie serie B e C1 fino alla rifondazionedell’Atletico Arezzo, una tra le poche socie-tà italiane ad aver ceduto una quota azioni-stica al comitato “Orgoglio Amaranto”,creato da semplici tifosi. Il desiderio è quel-lo - per rimanere in città - della famosaChimera etrusca, il mostro ferito che cercadi rialzarsi. La prima stagione di Serie D nonsta dando grandi soddisfazioni alla forma-zione amaranto. Il girone E è difficile edequilibrato, con Perugia, Castel Rigone eTodi a occupare i piani alti. La formazionetoscana ha pagato i vari avvicendamenti inpanchina: Marco Carrara esonerato allasesta giornata dopo quattro sconfitte e duepareggi; Fabrizio Fratini che lascia dopo lasconfitta interna contro il Sansepolcro;l’incarico che infine viene affidato aMaurizio Coppola. In fondo la classifica ècorta: a lottare con l’Arezzo ci sonoFortis Juventus, Sestese,Deruta e Orvietana.Coppola ci tiene a fare benein un ambiente così caldo:«Qui ad Arezzo mi trovobene, sono arrivato anovembre con la nuovadirigenza, il direttoregenerale ha creduto inme e ne sono felice. Lapiazza è importante,purtroppo siamo inuna posizione di clas-sifica scomoda ma

aggiustando la squadra possiamo miglioraremolto». Peccati di una formazione promet-tente ma forse fin troppo giovane, che hasubìto repentini cambi di modulo e unamancanza di stabilità in seno alla società:«All’inizio del campionato c’erano poche dispo-nibilità economiche e la proprietà ha cercato diovviare a queste mancanze nei limiti del possi-bile. Il nostro obiettivo resta la salvezza senzapassare per i play-out». Coppola ha portatoentusiasmo, dopo la duplice vittoria controDeruta e Scandicci, nonostante le battuted’arresto con Monteriggioni, Città diCastello e Sestese, i tre punti sul campodell’Orvietana e i pareggi contro SportingTerni e Pontevecchio. Sono arrivati rinforzipreziosi: i tre centrocampisti Coppola (exNoicattaro, San Marino e Chieti), Piscopo eSperanza (un passato anche a Pescara e

Ascoli); il portiere LorenzoBucchi, già in Svizzera traGrasshoppers eBellinzona; il terzinoGalasso dal Fondi. Eranoin prova il terzino DiRenzo e il centrocampi-

sta Celardo, giovani anda-ti via perché non è statotrovato l’accordo con le

altre società. La for-mazione così è

c o m p l e t a ?«Galasso è un

ottimo gioca-tore, è

s t a t o

“Arezzo, usciamo fuori dalla zona play-out”Nazionale Under 16 e proviene dallaPrimavera del Bari. Abbiamo preso Speranzasul quale puntiamo molto perché ha grandeesperienza. Con gli altri innesti che avevamofatto, Pecorari, Bacis e Ascenzi, credo proprioche adesso la rosa sia al completo». Da gioca-tore Coppola faceva della grinta e dellapotenza fisica le sue migliori doti. Tra A e Bha trovato sulla propria strada alcuni mae-stri fondamentali. A Cagliari ClaudioRanieri: «A lui devo tutto: mi ha reso un gioca-tore, mi ha dato fiducia, mi ha temprato nelcarattere: insomma, mi ha dato l’impronta delcalciatore»; a Cosenza Edy Reja: «Con Reja misono trovato molto bene, si dice spesso che siaun allenatore all’antica, invece in qualsiasi squa-dra sia andato ha sempre fatto bene, lasciandoun segno importante ovunque»; a PadovaMauro Sandreani: «Un allenatore preparatissi-mo, con lui ho passato tre anni stupendi, mi haconsacrato come professionista. A Padovaabbiamo vinto il campionato di B e fatto dueanni in A. Ora a quanto so è nel settore giova-nile della Juventus, un vero peccato che abbialasciato panchine importanti». L’Arezzo èun’occasione da non perdere, il vero debut-to dopo le prime panchine di Cecchina eTanas Casalotti: «Con il Cecchina ho giocato ilmio ultimo anno da calciatore, ero allenatore egiocatore. Un’esperienza bellissima soprattuttoperché abbiamo vinto la Coppa Italia laziale infinale davanti a 7000 spettatori contro ilCynthia di Genzano. Purtroppo al Tanas ho fattosolo sette partite: nonostante avessimo fattodiscretamente bene non c’erano i presuppostiper andare avanti. Non c’erano i campi, nonc’era nulla… Da questo punto di vista la situa-zione nel Lazio è molto difficile. Adesso comun-que penso al presente e a un girone bello eavvincente come il nostro. Non c’è molta diffe-renza tra le squadre di vertice e quelle che lot-tano per non retrocedere. Ora come ora guar-do solo all’Arezzo e al nostro campionato».

Per Maurizio Coppola quella toscana è la grande occasione per lanciarsidopo le esperienze al Cecchina e Tanas Casalotti: “Possiamo migliorare”

di Alessandro Zoppo

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Mister Maurizio Coppola(Foto Archivio)

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Numero 3 27 gennaio 201126 Intervista

OMA - Sta vivendo un momentomagico la squadra di misterFabiano, dal ripescaggio di agosto si

ritrova ora al primo posto del girone Hdella Serie D. Un girone d’andata che hasuperato ogni aspettativa, con undici vit-torie e il titolo di campioni d’inverno.Grande merito è da attribuire alla coppiad’oro dell’attacco biancoazzurro forma-ta da Pasquale Carotenuto e SalvatoreMontaperto. I due bomber dell’Arzanesehanno un’intesa perfetta che sta facendola differenza in questo campionato. Ilprimo, classe 1982, d’estate è il centra-vanti dell’Italia diBeach Soccer ed èstato capocanno-niere propriodella nazionaleitaliana del calciosulla sabbia per treanni consecutivi (2004,2005, 2006). Il secondo hatrentatré anni, è originario diNapoli e all’Arzanese sta viven-do una seconda giovinezza.Insieme formano il tandem d’at-tacco più temuto del girone chesta trascinando la squadra invetta a suon di reti. Abbiamomesso così a confronto i dueprotagonisti azzurri.

In campo vi capite al volo mafuori che rapporto avete?

Carotenuto: «È la prima voltache gioco con lui ma abbiamo unrapporto ottimo, mi ci trovo alla per-fezione».

Montaperto: «Il nostro rapporto è moltobuono».

Trova un aggettivo per descrivere iltuo compagno di reparto

C.: «Salvatore è stato nominato dai tifosi “IlTir” ed è un soprannome appropriato perlui». M.: «Pasquale è un professionista, lui è fon-damentale e fa la differenza in campo».

Qual è il gol più bello realizzato fino-ra?

C.: «Non ce n’è uno in particolare, sono tuttibelli, se devo proprio sceglierne uno è quellocontro il Casarano che è stato importanteperché così si è chiusa la partita in modopositivo per noi». M.: «Quello contro la Capriatese che è statoanche il mio 301esimo gol in carriera».

Quali sono i vostri obiettivi perso-nali? C.: «Il mio obiettivo è vincere, non

penso a obiet-tivi persona-li ma soloalla squa-

dra. Proviamo a vincere. Gliobiettivi certamente sono cam-biati rispetto all’avvio del cam-pionato, siamo primi dall’ini-zio ora non c’è più la sal-vezza come proposito. Iogioco solo per vincere». M.: «I miei obiettivi personalisono continuare a segnare efare bene ma soprattutto

portare la squadra in Lega Pro». L’Arzanese vienedall’Eccellenza, è un pic-colo miracolo questoprimato in classifica. Di

Carotenuto e Montaperto, ecco i superbomberchi è il merito?

C.: «Direi che è di tutti, società, tifosi, staff,squadra: siamo un tutt’uno, questi sono iquattro pilastri che ci hanno portato ad arri-vare fino qui». M.: «Il merito va prima di tutto al misterFabiano e poi anche al direttore sportivoPasquale Costagliola, siamo un gruppo ecce-zionale e sono tutti ottimi giocatori».

La città di Arzano come sta reagendoa questo momento storico per la suasquadra?

C.: «Sinceramente mi aspetterei un maggiornumero di tifosi allo stadio “De Rosa”, manon ci possiamo lamentare perché queipochi che vengono si fanno sentire». M.: «I tifosi che ci seguono ci danno unagrossa mano».

Nell’incontro di Battipaglia, nel corsodel quale l’attaccante partenopeo haraggiunto le trecento reti in carriera,

i sostenitori arzanesi gli hannodedicato una gigantografia per

festeggiarlo. Una bella soddi-sfazione per SasàMontaperto dopo che erastato dato per spacciato,si è preso la rivincita suimaligni che vedevano già

la sua carriera arrivata alcapolinea vista l’età e visti i

chili di troppo. Lui però ha lot-tato, si è rimesso in forma edora si gode il posto di capo-cannoniere del girone.L’Arzanese continua a vivere ilsuo sogno grazie ai gol dei dueattaccanti che fanno volare la

squadra. I tifosi ci sperano e lasocietà ci crede.

Carotenuto: “Vorrei vedere il nostro stadio gremito sempre più di pubblico”Montaperto: “Il mio obiettivo? Continuare a segnare e portarci in Lega Pro”

di Sara Sbaffi

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Salvatore Montaperto(Foto Archivio)

La coppia d’oro dell’Arzanese a suon di gol sta portando la compagine dell’hinterland napoletano a vette mai immaginate ad inizio stagione

Pasquale Carotenuto(Foto Archivio)

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Numero 3 27 gennaio 201128 Le Ali

della Vittoria

Una serata di gala per celebrare le stelle

Nelle foto: 1- La premiazione al presidente Moratti2- Fabio Bazzani e Patrizia Panico

3- Cesare Prandelli; 4- Michel Platini (Foto Archivio)

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OMA - Grande serata di festa alTeatro Olimpico di Roma per laLega Nazionale Dilettanti. È anda-

ta in scena lunedì 24 gennaio la quintaedizione del premio “Ali della vittoria”,che viene assegnato agli sportivi e allepersonalità che si sono distinte nelmondo dello sport. Riconoscimenti chesono stati assegnati dal presidente dellaLega Nazionale Dilettanti a MichelPlatini, presidente dell’UEFA e vicepresi-dente della FIFA; Demetrio Albertini,vicepresidente della FIGC; MassimoMoratti, presidente dell’InternazionaleFC; Cesare Prandelli, CommissarioTecnico della Nazionale; VincenzoSantamaria, storico dirigente della Legadi piazzale Flaminio; Patrizia Panicocome miglior calciatrice e Fabio Bazzanicome miglior calciatore; Luca Ippoliticome miglior calciatore di calcio a 5 eMichele Leghissa, capitano dell’Italbeachcome miglior giocatore di beach soccer.Poi c’è stata gloria anche per i colleghi:Donatella Scarnati della Rai, accolta conun moto di commozione dall’amico ecollega Mario Mattioli (che conduceva la

serata, allietata da un nutritissimo corpodi ballo e dalla musica evergreen diAndrea Mingardi e della sua band, chetra l’altro ha composto l’inno ufficialedella Lega Nazionale Dilettanti) chericordava i tragici fatti dell’Europeo del2000, nei quali i due furono aggrediti emalmenati brutalmente; Alvaro Morettidi Tuttosport e Nicola Lavacca comecronista sportivo locale. Era presenteanche il presidente della FIGC GiancarloAbete, il presidente della Lega di Serie BAndrea Abodi, il presidente della LazioClaudio Lotito, e naturalmente i presi-denti dei Comitati regionali della LND.Avremmo bisogno di molte pagine perracchiudere tutti quanti gli interventi deipremiati, ma ci riserviamo il lusso disalutare i nostri lettori con una sola bat-tuta. Intanto, il contesto: sul palco “LeRoi” Michel, con il suo italiano alla ispet-tore Clouseau de “La Pantera Rosa” macon le idee chiare, la lingua tagliente el’ironia sarcastica tipicamente transalpi-na; Carlo Tavecchio, Giancarlo Abete,Andrea Mingardi, Mario Mattioli. Alladomanda del giornalista Rai per qualemotivo abbia deciso di diventare diri-gente, il tre volte Pallone d’Oro ha

risposto: «Quando vuoi diventare dirigentenon è perché hai bisogno di una poltrona».Touché, chapeau, au revoir.

Le Alidella Vittoria

Numero 3 27 gennaio 2011 29

dalla Redazione

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La rubrica “Omologazioni Shock” tornerà puntualela prossima settimana

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TUTTI GLI SCATTI DELLA SERATA SUWWW.PROFESSIONECALCIO.EU

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EPUBBLICA DI SAN MARINO -Come in Gran Bretagna la FA Cup èil trofeo più antico, più ambìto, e se

vogliamo più affascinante, a San Marino ilprimo trofeo che si trovarono a contende-re i pionieri del “foot-ball” sammarinese èstata la Coppa Titano. Correva il 1937, e selo aggiudicò la Libertas, che poi vinse anchele cinque successive (1950, ‘54, ‘58, ‘59, ‘61).La formazione biancorossa riuscì a rialzareil trofeo solo nel 1987, seguito poi dai trion-

fi del 1989, ‘91 e 2006. In tutto, dieci succes-si e palma della più titolata. Il Domagnanoinsegue ad 8 trionfi (il primo nel 1972, poitra il 1988 e il 2003 i successivi). Il Tre Fiori,che come abbiamo visto vanta il maggiornumero di successi in campionato, ha 6Coppe Titano in bacheca (1966, ‘71, ‘74, ‘75,‘85, 2010); il Tre Penne ne può vantare cin-que (1967, 1970, 1982, 1983, 2000). A quat-tro affermazioni troviamo la Cosmos, chetra il 1980 e il 1999 ha raccolto i trionfi; ilFaetano ne ha tre (1993, 1994, 1998); ilPennarossa due consecutivi, tra il 2004 e il

2005. A un solosuccesso laJuvenes/Dogana(due anni fa, nel2009) e LaFiorita, nel 1986.Non hannoa f f e rmaz ion iC a i l u n g o ,F i o r e n t i n o ,Folgore/Falciano,San Giovanni eVirtus.

dalla Redazione

La Coppa Titano ai raggi X: la Libertas ha la “stella”Istituita nel 1937, il primo trofeo sammarinese ha vissuto stagioni alterne

fino al 1973, anno dal quale si è poi disputato con cadenza regolare

LA CLASSIFICA DEL CAMPIONATO

Pennarossa

Cosmos

La Fiorita

Juvenes/Dogana

Faetano

Fiorentino

Cailungo

GRUPPO A

Fol./Falc.-Juv./Dog.Libertas-La FioritaCosmos-MurataTre Fiori-CailungoSan Giovanni-PennarossaTre Penne-FiorentinoFaetano-Virtus

11^ GIORNATA 11-12/12/2010

1-51-32-03-30-34-02-4

22

21

18

14

12

7

4

GRUPPO BTre FioriMurataTre PenneSan GiovanniLibertasVirtusFolgore/FalcianoDomagnano

26181816151274

12^ GIORNATA 05-06/02/2010

La Fiorita-Tre PenneFaetano-San GiovanniPennarossa-Tre Fiori

Fiorentino-MurataCailungo-Folgore/Falciano

Domagnano-CosmosJuvenes/Dogana-Libertas

Riposa: Virtus

RISULTATI E CLASSIFICHE DELLA COPPA TITANO 2010-2011

Virtus

Pennarossa

Libertas

Folgore/Falciano

Cailungo

GRUPPO ADomagnano-Tre Fiori

Faetano-Cosmos

Cailungo-Pennarossa

San Giovanni-Fiorentino

Libertas-Folgore/Falciano

Murata-Juvenes/Dogana

0-1

0-0

2-1

0-1

1-2

1-3

8

4

4

4

4

GRUPPO BLa Fiorita

Tre Fiori

Faetano

Domagnano

Cosmos

7

6

5

4

3

GRUPPO CJuvenes/Dogana

Tre Penne

Murata

Fiorentino

San Giovanni

10

8

5

3

1

EURO 2012 - LA SITUAZIONE DEL GRUPPO E

OLANDA

UNGHERIA

SVEZIA

MOLDAVIA

FINLANDIA

SAN MARINO

PT

12

9

6

6

3

0

G

4

4

3

4

4

5

GF

12

12

9

5

10

0

V

4

3

2

2

1

0

S

0

1

1

2

3

5

N

0

0

0

0

0

0

GS

2

4

4

3

6

29

DR

+10

+8

+5

+2

+4

-29

03/06/2011San Marino-Finlandia

07/06/2011San Marino-Ungheria

02/09/2011Olanda-San Marino

06/09/2011San Marino-Svezia

11/10/2011Moldavia-San Marino

I PROSSIMI IMPEGNI LA CLASSIFICA MARCATORI

Klaas-Jan Huntelaar

Mikael Forssell

Alexandru Suvorov

Zlatan Ibrahimovic

8

5

2

2

5^ GIORNATA 15-16/01/2011

Repubblicadi San Marino

Numero 3 27 gennaio 2011 31

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Reg. del Tribunale di Roma n° 1/2009

DIRETTORE RESpONSABILE

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AmmINISTRAZIONE:

Via F.T. Marinetti 221 - 00143 Roma

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REDATTORE

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STAmpA

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[email protected]

HANNO COLLABORATO

Stefano Santini, Riccardo Morgigno,Giuliano Corridori, Luana Rocca, Fabiola

Rieti, Alessandro Zoppo, Sara Sbaffi

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