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R.G. 21927/10 - 13/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 1 TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA SEZ. 1^ COLLEGIALE - 2° COLLEGIO VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE PAGINE VERBALE: n. 205 REDATTORE: Monica Magistro - CARATTERI: n. 241.467 PRESIDENTE Dott. Mezzofiore GIUDICE A LATERE Dott.ssa Cuppone GIUDICE A LATERE Dott.ssa Santolini PUBBLICI MINISTERI Dott.ssa Passaniti Dott. Bombardieri PROCEDIMENTO PENALE N. 21927/10 R.G. A CARICO DI: BERRIOLA LUCA +altri UDIENZA DEL 13/04/2011 ESITO: RINVIO AL 27/04/2011 AULA OCCORSIO ORE 09.30 _____________________________________________

(23 Udienza 13.04.2011)

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ESITO: RINVIO AL 27/04/2011 AULA OCCORSIO ORE 09.30 _____________________________________________ SEZ. 1^ COLLEGIALE - 2° COLLEGIO UDIENZA DEL 13/04/2011 R.G. 21927/10 - 13/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri REDATTORE: Monica Magistro - CARATTERI: n. 241.467 VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE PAGINE VERBALE: n. 205 1

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R.G. 21927/10 - 13/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 1

TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA

SEZ. 1^ COLLEGIALE - 2° COLLEGIO

VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE

PAGINE VERBALE: n. 205

REDATTORE: Monica Magistro - CARATTERI: n. 241.467

PRESIDENTE Dott. Mezzofiore GIUDICE A LATERE Dott.ssa Cuppone GIUDICE A LATERE Dott.ssa Santolini

PUBBLICI MINISTERI Dott.ssa Passaniti

Dott. Bombardieri

PROCEDIMENTO PENALE N. 21927/10 R.G.

A CARICO DI: BERRIOLA LUCA +altri

UDIENZA DEL 13/04/2011

ESITO: RINVIO AL 27/04/2011 AULA OCCORSIO ORE 09.30 _____________________________________________

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oppure

RINVIO AL GG/MM/AAAA AULA ... ORE....

___________________________________________

INDICE ANALITICO PROGRESSIVO

ESAME DELLA TESTE (IMPUTATA DI REATO CONNESSO) MURRI BARBARA Da pag. 03 a pag. 51 Da pag. 52 a pag. 123 DICHIARAZIONI SPONTANEE DELL’IMPUTATO MOKBEL GENNARO Da pag. 51 a pag. 52 Da pag. 123 a pag. 125 ESAME DEL TESTE IANNILLI MARCO Da pag. 125 a pag. 126

ESAME DEL TESTE PONTELINI MIRKO Da pag. 126 a pag. 204

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Presidente: Dott. Mezzofiore Giudice a latere: Dott.ssa Cuppone Giudice a latere: Dott.ssa Santolini Pubblici Ministeri: Dott.ssa Passaniti Dott. Bombardieri Cancelliere: Dott.ssa Bonfigli Ausiliario tecnico : Emma Recchia Udienza del 13/04/2011 Aula Occorsio Procedimento penale n. 21927/10 R.G.

Il Presidente procede alla costituzione delle Parti così come

da verbale d’udienza.

DICH – MURRI: Murri Barbara.

T: Abbiamo appreso che lei è coindagata in questo ste sso

procedimento, ma la sua posizione è stata stralciat a, in

quanto in corso di definizione o già definita?

PM – DOTT.SSA PASSANITI: In corso di definizione con una

richiesta di patteggiamento.

T: Ai sensi dell’Art. 444 del Codice di Procedura Pe nale.

ESAME DELLA TESTE

(imputata di reato connesso)

MURRI BARBARA

TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA SEZ. I^ COLLEGIALE - 2° COLLEGIO

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Questo comporta in concreto che lei ha la facoltà d i non

rispondere, è un diritto che le viene riconosciuto dall’Art.

210 del Codice di Procedura Penale.

Le chiedo cosa intende fare.

DICH – MURRI: Intendo rispondere.

T: Intende rispondere.

Quindi diamo atto che avvisata della facoltà di cui all’Art.

210 del Codice di Procedura Penale, la signora Murr i Barbara

dichiara di non volersene avvalere e quindi la paro la al

Pubblico Ministero per procedere all’esame.

Diamo atto anche che è assistita dal difensore di f iducia

avvocato Petroni.

Prego allora, Pubblico Ministero può procedere.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Grazie Presidente.

T: Per cortesia ufficiale giudiziario, se può far acc omodare

fuori tutti i rimanenti testi in programma per oggi .

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Signora Murri lei ha detto è nata a

Roma, dove ha vissuto, dove ha frequentato le scuol e e che

titolo di studio ha?

DICH – MURRI: Ho vissuto parecchi anni all’estero, le

scuole...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: All’estero dove?

DICH – MURRI: All’estero in Kenya, in... negli Stati Uniti a

New York, in Inghilterra a Londra.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E ha frequentato le scuole quindi...

DICH – MURRI: Ho frequentato le scuole...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: All’estero.

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DICH – MURRI: A Roma per qualche anno, poi ho frequentato

l’università a New York, sono stata parecchi anni a Londra

dove ho fatto anche un master.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Da quando vive stabilmente a Roma e

perché si è stabilita a Roma?

DICH – MURRI: Mah, ho iniziato a rientrare a Roma nei primi

anni 2000 per ragione di salute del mio papà, che s tava male,

perché ebbe un ictus, quindi comincia a rientrare

progressivamente a Roma, poi mi sono stabilita più o meno nel

2005.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Più o meno nel 2005.

Lei conosce lingue straniere?

DICH – MURRI: Sì.

Inglese...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quali?

DICH – MURRI: Inglese, francese, un po’ di spagnolo e swahili.

Lingua parlata nella parte orientale dell’Africa.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei conosce Gennaro Mokbel?

DICH – MURRI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Come lo ha conosciuto e quando.

DICH – MURRI: L’ho conosciuto nel periodo in cui passavo...

nei periodi più lunghi a Roma per i motivi che ho a ppena

detto, e l’ho conosciuto attraverso mio fratello Au gusto.

Loro si conoscevano da tanti anni, sapevo che si co noscevano

da tanti anni.

A ogni modo io l’ho conosciuto più o meno in quel p eriodo là.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Suo fratello Augusto e Gennaro Mokbel

avevano rapporti economici, di affari fra loro?

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DICH – MURRI: Sì, so che avevano degli interessi in comune

e... non da tantissimi anni, comunque nei primi an ni 2000...

cioè negli anni in cui l’ho conosciuto io so che a vevano

degli interessi comuni.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei l’ha conosciuto nel momento in

cui ha cominciato a vivere stabilmente in Italia, q uindi dal

2005?

DICH – MURRI: No, l’ho conosciuto qualche anno prima, appunto

quando... rientravo a Roma, perché a volte rimanevo dei

periodi prolungati per i motivi che ho detto prima.

L’ho conosciuto come amico di mio fratello inizialm ente,

comunque il suo nome lo conoscevo perché si conosce vano...

sapevo che si conoscevano da tanti anni.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma poi è cominciata una

frequentazione con Gennaro Mokbel?

DICH – MURRI: Sì.

In seguito è iniziata una frequentazione per un...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Per quale ragione?

DICH – MURRI: Per un progetto politico che lui aveva.

Inizialmente era con l’UDC poi... poi in seguito n egli anni è

diventato poi un progetto politico di altra natura che fu...

quella che poi fu costituita Alleanza Federalista n el Lazio e

il Partito Federalista italiano sempre nel Lazio.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma lei era interessata a questo

progetto politico, nel senso che partecipava attiva mente

all’idea politica, o svolgeva un’altra attività?

DICH – MURRI: No, assolutamente sì.

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Partecipavo al progetto politico, anche perché nel mio master

in Inghilterra era proprio... era sul marketing in politica,

per cui il mio interesse nella politica nasce anche da prima

del mio rientro in Italia.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei conosce la società D Color?

DICH – MURRI: Sì, certo.

E’ stata costituita da me e da Massoli Massimo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E come mai, chi è Massoli Massimo,

come l’ha conosciuto?

DICH – MURRI: Massoli Massimo era un gemmologo e proprietario

di una gioielleria in piazza Campo dei Fiori, prop rio sulla

piazza...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E come l’ha conosciuto?

DICH – MURRI: L’ho conosciuto attraverso Mokbel, il quale me

lo presentò e mi prospettò un’idea di aprire... di investire

dei miei denari che avevo provenienti dalla vendita di un

appartamento a Londra che mi era stato lasciato da mio padre

e... mi prospettò questa idea di costituire una soc ietà

assieme a Massoli per aprire appunto una piccola gi oielleria

vicino Campo dei Fiori, cioè a Campo dei Fiori pe rò non

proprio sulla piazza, leggermente... a lato diciamo .

Anche perché poteva essere un’idea carina con la qu ale poter

anche farci un guadagno perché io sarei stata l’amm inistratore

di questa società.

Questa società è stata costituita nel... 2006 credo , nel

maggio però non vorrei sbagliare.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha investito 100 mila euro

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

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DICH – MURRI: Io ho investito 100 mila euro.

Io avevo venduto l’appartamento di Londra e i soldi li avevo

sul conto in Italia e ho fatto un finanziamento... solo di 100

mila euro per costituire appunto la D Color.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma è stata un’idea sua?

DICH – MURRI: No, Mokbel mi prospettò questa idea di aprire

questa gioielleria della quale io sarei stata ammin istratrice

e ci avrei potuto fare un guadagno... un’attività n ormale.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma Mokbel che tipo di interesse

aveva, perché le ha detto di... le ha suggerito di fare questa

operazione?

DICH – MURRI: Me lo suggerì come un... come un’attività che

avrei potuto fare, poi lui conosceva Massoli.

Si conoscevano credo da diversi anni e questa era l ’idea che

mi prospettò.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma Mokbel si interessava di

gioielleria, aveva attività commerciali in questo s ettore, che

lei sappia?

DICH – MURRI: Quello che ho saputo... sì, beh... con Massoli

era interessato all’idea dei diamanti, questo sicu ramente.

Però questa è una cosa che...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Signora Murri mi spiega che cosa vuol

dire era interessato all’idea dei diamanti?

Che cosa...

DICH – MURRI: Sì, certo.

Beh, parlava spesso di diamanti assieme a Massoli e ... poi

ci... Massoli andò anche a Anversa dove io lo accom pagnai per

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acquistare dei diamanti per sé, e poi ho capito an che per

Mokbel.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Torniamo un attimo alla D Color.

Lei quindi costituisce questa società della quale d iventa

amministratrice?

DICH – MURRI: Sì, ma in realtà questa società non ha mai

operato, nel senso che...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha messo 100 mila euro, Massoli

ha messo dei soldi, aveva delle quote?

DICH – MURRI: Il Massoli aveva il 5% mi sembra, io il 95%.

Io feci il finanziamento soci con i 100 mila euro c he le ho

appena detto, però in realtà la società non ha mai operato,

non ha mai...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: La società di fatto doveva gestire un

negozio di gioielleria?

DICH – MURRI: Doveva gestire un negozio, un piccolissimo

negozio di gioielleria proprio al lato della piazza , quasi

fuori dalla piazza, però non sono mai neanche stati fatti...

avevamo preso in locazione un locale dai preti e q uindi si

sapeva quale sarebbe stata questa piccola gioieller ia, perché

c’era un locale al quale dovevano essere fatti dei lavori,

che però non sono mai stati fatti.

Questo negozio non ha mai aperto, poi io in seguito ... in

seguito Mokbel mi disse... ho capito che c’era stat o qualche

problema tra lui e Massoli, mi disse “o con lui, o con me”

qualcosa del genere...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E che cosa voleva dire questa cosa,

mi faccia capire.

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DICH – MURRI: Mah, erano passati...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: A un certo punto la società...

DICH – MURRI: ... innanzitutto erano passati già, credo un paio

di anni, credo che si parli del marzo 2008 se non e rro, e

appunto questi lavori neanche erano stati fatti, pe rtanto

quando mi disse questa cosa... adesso le parole pre cise non le

ricordo, però quando mi disse...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Comunque Mokbel è venuto da lei a

dirle questa cosa?

DICH – MURRI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E che cosa le ha detto?

DICH – MURRI: Più o meno, adesso le parole precise non le

ricordo, mi disse... mi disse che non andava più d’ accordo con

Massoli quindi... per quel che concerne... siccome era stato

lui a prospettarmi l’idea di questa gioielleria, di questa

attività che si poteva fare, mi disse qualcosa del tipo “o con

lui, o con me”.

A quel punto io in realtà ero anche contenta di pot er uscire

dalla D Color, anche perché avevo investito i miei soldi, era

ferma, dovevano essere fatti dei lavori che non er ano stati

fatti, perché credo che Massoli avesse degli altri impegni...

e quindi io potevo anche riprendere il mio danaro.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E lei ha ripreso i suoi soldi?

DICH – MURRI: 85 mila euro li ho ripresi.

Poi c’erano state delle spese di (incomprensibile p er

sovrapposizione di voci).

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha detto che avevate preso in

affitto dei locali?

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DICH – MURRI: Un locale dai preti, credo...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Chi l’aveva trovato?

DICH – MURRI: Massoli.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei stava accennando a dei viaggi in

Belgio.

DICH – MURRI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Perché ha fatto dei viaggi in

Belgio, se ne ha fatti, quanti.

DICH – MURRI: Sì, ne ho fatti... ho fatto diversi viaggi in

Belgio ad Anversa nello specifico... inizialmente.. .

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Chi decideva che bisognava andare a

Anversa e che cosa ci andavate a fare?

DICH – MURRI: Allora... Mokbel con Massoli decisero... questo

viaggio.

Poi mi fu chiesto se volevo accompagnarlo anche per ché così

potevo imparare il settore nel quale mi accingevo a ppunto a

investire con... per la D Color.

E... quindi sia per quello, poi anche il fatto che io conosco

il francese, che conosco l’inglese quindi... in Bel gio si

parla prevalentemente francese...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Massoli parla inglese?

DICH – MURRI: Un po’ di inglese... sì, l’inglese un po’ lo

parla.

Sicuramente non a livello in cui posso parlarlo io, pertanto

potevo essere anche un supporto laddove lui poteva non

arrivare con il suo inglese.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi chi le disse... ci racconti

come è andata la prima volta che lei è andata in Be lgio.

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DICH – MURRI: Allora... grosso modo... era stato deciso da

Mokbel e da Massoli che Massoli sarebbe andato appu nto a

Anversa.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Dove, ad Anversa...

DICH – MURRI: In Belgio ad Anversa dove è la città... dove

praticamente... dov’è il mercato dei diamanti, si può dire

più o meno così?

PM – DOTT.SSA PASSANITI: C’è il mercato, c’è un posto

particolare?

DICH – MURRI: E’ un centro dove ci sono molti palazzi, in

questi palazzi ci sono... in ogni palazzo c’è... ci sono tanti

uffici dove ci si può recare previa presentazione e ... per

andare a visionare appunto le...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Le pietre.

DICH – MURRI: Sì, le pietre.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E voi da chi siete stati presentati?

DICH – MURRI: Massoli conosceva un signore, anche lui nel

settore, che si chiama Shah Hosseini Ali Akbar e... dal quale

fu presentato in questi uffici.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi la prima volta venne questo

Ali?

DICH – MURRI: Venne più volte questo Ali Akbar.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ok.

E voi andavate in questo mercato ad Anversa a fare cosa?

DICH – MURRI: Massoli doveva cercare per sé e poi ho capito

anche per Mokbel dei preziosi, io andavo per impar are il

mercato nel quale mi accingevo ad investire, quanto più

possibile perlomeno.

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Era comunque una cosa interessante da andare a vede re, una

cosa nuova.

E poi...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma lei come ha capito... lei ha detto

che Massoli andava a acquistare per sé, e poi ho ca pito anche

per Mokbel.

Come lo ha capito, da che cosa?

DICH – MURRI: Beh, l’ho capito anche perché quando

rientravamo... a prescindere dal fatto che loro par lavano

spesso di diamanti, l’ho capito anche perché quand o rientrati

a Roma è capitato che Massoli si portasse dietro qu ello che

aveva acquistato, siamo passati a casa di Mokbel e glielo ha

consegnato.

Pertanto...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi avete acquistato anche?

DICH – MURRI: Massoli ha acquistato, sì, esattamente.

Noi per la D Color non abbiamo mai acquistato nulla , anche

perché inizialmente l’idea anche di vedere se si po teva

acquistare qualcosa per la D Color, del quale io er o

amministratore.

Ma per la D Color non abbiamo mai acquistato nulla, anche

perché lo avrei saputo, visto che ero l’amministrat ore.

Poi c’è anche il fatto che quando ero a Anversa Mok bel mi

chiese anche di cercare un appartamento proprio ad Anversa.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Aspetti, prima di arrivare

all’appartamento.

Ma quante volte Massoli ha acquistato?

DICH – MURRI: Beh, diverse volte.

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quante volte siete andati a Anversa,

10, 20, 50?

DICH – MURRI: No, diverse volte... penso sicuramente più di

10, non certo 50.

No, siamo andati diverse volte sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: In un arco di tempo?

DICH – MURRI: Diversi mesi?

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E quindi tutte le volte che andavate

Massoli comprava qualcosa?

DICH – MURRI: No, a volte siamo anche andati solamente per

visionare, poi magari non trovava nulla.

Poi... quando rientravamo che siamo passati anche i nsieme a

volte a casa di Mokbel dove lui gli consegnava le p ietre,

chiaramente aveva acquistato, perché altrimenti...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma quelle volte in cui Massoli

acquistava, decideva autonomamente mentre eravate a Anversa,

oppure telefonava...

DICH – MURRI: No, io credo che avesse già disposizioni prima

di partire.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E come pagava?

DICH – MURRI: Questo non lo so.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Senta, i viaggi come erano

organizzati?

DICH – MURRI: Dell’organizzazione dei viaggi più o meno della

prenotazione biglietti, per chiamare il tassista c he parlava

solo francese che ci venisse a prendere e a portare a Anversa

e per la prenotazione degli alberghi solitamente c i pensavo

sempre io, anche perché...

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: E chi pagava però?

DICH – MURRI: Massoli mi restituiva i soldi dei suoi

biglietti, per quello che concerneva il mio bigliet to me lo

pagava Mokbel e anche l’albergo, anche perché insom ma dovevo

anche cercare l’appartamento che mi aveva chiesto.

Che poi in realtà non l’ho mai trovato questo appar tamento a

Anversa.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma lei ha detto me lo pagava Mokbel

come?

DICH – MURRI: Mi restituiva... avevo un fondo cassa a volte e

poi laddove non bastava il fondo cassa, magari mi

restituiva...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma in contanti?

DICH – MURRI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha detto quindi che ha anche

cercato ad Anversa o comunque in Belgio...

DICH – MURRI: Un appartamento sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Chi le ha detto di cercare un

appartamento, a chi serviva?

DICH – MURRI: A chi poteva servire non lo so, però era stato

Mokbel a chiedermi di cercare questo appartamento.

In realtà poi non ne ho trovato mai nessuno... eran o veramente

brutti, pertanto non ho trovato nessun appartamento che

potesse essere... gli facevo la descrizione...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi è stato Mokbel a chiederle di

cercare un appartamento...

DICH – MURRI: Sì.

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Doveva avere delle caratteristiche

particolari, doveva trovarsi...

DICH – MURRI: No, doveva essere più o meno vicino al centro

dei diamanti di Anversa.

Pertanto cercavo per tutte le agenzie delle zone li mitrofe

e... cose particolari no, più o meno un paio di sta nze.

Poi non so se era per uso ufficio, o uso appartamen to.

A ogni modo era un locale.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei conosce Di Girolamo?

DICH – MURRI: Sì, certo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Serviva a Di Girolamo questo

appartamento?

DICH – MURRI: No.

Io sono stata a cercare un appartamento per Di Giro lamo però a

Bruxelles.

In Belgio ma a Bruxelles.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Non ad Anversa.

DICH – MURRI: Non ad Anversa.

E poi è stato in seguito, è stato...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Anche questo appartamento per Di

Girolamo chi le ha detto di cercarlo?

DICH – MURRI: Me lo chiese Mokbel di cercarlo un giorno in cui

eravamo in ufficio a viale Parioli.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Prima o dopo... lei sa... si ricorda

che Di Girolamo è stato eletto senatore.

DICH – MURRI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Prima o dopo l’elezione di Di

Girolamo?

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DICH – MURRI: Mi sembra di ricordare prima... prima delle

elezioni... guardi io ho lavorato anche nell’uffici o politico,

però adesso la data esatta in cui è stato eletto Di Girolamo

non me la ricordo.

Ad ogni modo era... almeno quel periodo là (incompr ensibile

per sovrapposizione di voci).

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma lei questo appartamento poi per Di

Girolamo l’ha trovato?

DICH – MURRI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi è stato preso, è stato fatto

un contratto.

DICH – MURRI: E’ stato preso, è stato fatto un contratto.

Di Girolamo venne su con me per firmare il contratt o.

Andai... inizialmente lo cercai via internet e cont attando le

aziende che trovato per internet... ero la persona adatta a

cercarlo perché parlavo francese, perché ero stata diverse

volte a Bruxelles ma negli anni prima, quando anco ra vivevo a

Londra, ero stata diverse volte a Bruxelles per... questioni

familiari diciamo, quindi anche mio papà ero stata diverse

volte a Bruxelles, pertanto per me era una città fa miliare.

Parlavo francese pertanto... ero la persona adatta per cercare

questo appartamento.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Questa attività di ricerca

dell’appartamento a Bruxelles l’ha svolta da sola?

DICH – MURRI: Sì, l’ho svolta da sola.

Inizialmente appunto una ricerca su internet dal qu ale poi ho

stampato diversi appartamenti che potevano sembrare decenti,

li ho sottoposti a Mokbel e poi sono stata... sono partita, ho

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fatto diversi viaggi a Bruxelles da sola per cercar e... ho

girato anche parecchio per vedere, visionare divers i

appartamenti e poi quando trovai l’appartamento mi dissero che

andava bene questo appartamento, poi venne su anche ... feci le

pratiche...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quest’ultimo viaggio quindi lo ha

fatto con Di Girolamo?

DICH – MURRI: L’ultimo viaggio l’ho fatto con Di Girolamo,

dove Di Girolamo venne a firmare il contratto.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Tutta questa attività di ricerca e

questi viaggi a Bruxelles chi li pagava?

DICH – MURRI: Avevo il fondo cassa che mi aveva dato Mokbel

e... come prima, dove dovevo aggiungere qualche cos a io, poi

mi veniva restituito.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Signora Murri lei è mai stata a Hong

Kong?

DICH – MURRI: Sì, una volta.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Come mai?

DICH – MURRI: Per... c’era una fiera del settore, appunto del

settore di preziosi... a Hong Kong, pertanto Mokbel mi disse

che Massoli doveva andare a Hong Kong, se volevo ac compagnarlo

anche perché andava a vedere questa fiera e... e qu indi lo

accompagnai, anche perché era la fiera del settore nel quale

io avevo investito.

Pertanto lo accompagnai per andare a vedere questa fiera.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Chi le ha detto che doveva

accompagnare Massoli?

DICH – MURRI: Mokbel.

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Chi ha organizzato il viaggio, chi ha

pagato i biglietti?

DICH – MURRI: I biglietti come sopra, i biglietti mi sono

stati... mi è stato dato un fondo cassa per pagare il viaggio,

l’albergo, ecc..

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quanti giorni siete stati a Hong

Kong?

DICH – MURRI: Credo... 3-4 giorni, potrei sbagliare

dottoressa, però credo 3-4 giorni.

5, non mi ricordo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ci racconti che cosa c’era, che cosa

avete visto.

DICH – MURRI: Siamo stati alla fiera del... alla fiera appunto

dove... l’abbiamo praticamente girata in toto, e...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Avete comprato?

DICH – MURRI: In fiera no, Massoli ha acquistato poi in

seguito quando siamo stati... l’ho accompagnato in qualche

ufficio dove...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Sempre a Hong Kong?

DICH – MURRI: Sempre a Hong Kong, credo fosse un ufficio

referente di quelli dove andava... a Anversa.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E lui ha acquistato.

DICH – MURRI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Anche in questo caso avete viaggiato

insieme con Massoli?

DICH – MURRI: Sì, abbiamo viaggiato insieme.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi avevate un’unica prenotazione.

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DICH – MURRI: Sì, delle prenotazioni solitamente me ne

occupavo io un po’ perché sono abituata a viaggiare da quando

sono nata, un po’ perché ho lavorato in un’agenzia di viaggi

per un anno, insomma ero pratica di...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E Massoli pagava da sé il suo

biglietto?

DICH – MURRI: No, come ho detto prima, mi veniva dato un fondo

spese da Mokbel con il quale ho pagato i biglietti sia per me

che per Massoli.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Senta Signora Murri lei è mai stata a

Panama?

DICH – MURRI: Sì, sono stata a Panama due volte.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei conosce Arigoni Fabio?

DICH – MURRI: Sì, lo conosco.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Come mai è andata a Panama?

DICH – MURRI: Fui mandata a Panama da Mokbel in un periodo in

cui c’era stato parecchio fermento, se così vogliam o dire, a

Roma.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che vuol dire fermento?

DICH – MURRI: Fermento vuol dire che Mokbel era infuriato per

motivi di danaro che lui doveva avere sia da mio fr atello, che

da Arigoni.

Nello specifico Arigoni... mi disse che Arigoni dov eva

inviargli 2 milioni e mezzo di euro e non gliela vo leva

inviare e mi costrinse a andare a Panama...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma da dove veniva fuori questa somma

di denaro?

DICH – MURRI: Questo non lo so.

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So che lui mi disse che doveva avere questi soldi d a Arigoni.

Disse che erano soldi che tra l’altro non erano nea nche suoi,

che c’era della gente brutta in mezzo, che era una situazione

che lui non riusciva a fermare...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Questo glielo diceva?

DICH – MURRI: Me lo disse Mokbel, quando mi disse che dovevo

andare a Panama a sistemare questa situazione che i n un certo

senso...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E come la doveva sistemare questa

situazione e poi ci spieghi se effettivamente l’ha sistemata.

Come l’ha a sistemata, che doveva fare?

DICH – MURRI: Mi disse che dovevo andare a Panama a sistemare

questa situazione dove Arigoni doveva dargli dei s oldi,

Arigoni che tra l’altro era stato fomentato da mio fratello

Augusto che a sua volta aveva fomentato... queste s ono parole

che mi disse Mokbel... che a sua volta aveva foment ato mio

fratello.

Mi disse che dovevo andare a Panama a effettuare d ei

bonifici, nel senso a recuperare questo danaro da A rigoni e di

inviarlo a un conto che mi era stato scritto su un foglio di

carta prima di partire, mi aveva dato due fogli di carta prima

di partire.

Uno c’era scritto appunto i dettagli con tutte le c oordinate

bancarie di questo conto, e sull’altro foglio di ca rta c’era

scritto quello che dovevo riferire a Arigoni.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E che cosa doveva riferire a Arigoni,

se lo ricorda?

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DICH – MURRI: Non mi ricordo esattamente cosa doveva riferire

a Arigoni.

Comunque anche quello che mi... quello che c’era sc ritto sul

foglio di carta è quello che ho riportato a Arigoni .

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E quindi lei è andata a Panama...

DICH – MURRI: Quindi in un (incomprensibile per

sovrapposizione di voci) a fare io, o a far fare a Arigoni, in

qualche modo insomma mi dovevo accertare che questi fondi che

Arigoni aveva venivano... fossero inviati a queste coordinate

bancarie che mi erano state scritte su un foglio di carta.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Allora lei effettivamente è andata a

Panama quindi?

DICH – MURRI: Io sono andata a Panama...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E’ andata da sola?

DICH – MURRI: Sono andata da sola a Panama.

Mi sono recata lì, ho contattato Arigoni e... nient e, mi sono

accertata che lui effettuasse questi bonifici, che lui aveva

in dei conti, non so se fossero suoi o dei quali lui aveva

disponibilità, perché aveva (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma quando lei è andata a Panama

Arigoni le ha detto qualcosa?

Cioè era d’accordo, contestava l’importo, c’erano d elle

ragioni per cui questi soldi non erano stati inviat i?

DICH – MURRI: Ah, sì, diceva che questi soldi non erano stati

inviati non perché non li volesse inviare, ma perch é c’era un

problema di tempi, di tempistica, ovvero a quanto h o capito

lui li aveva ricevuti su un conto, e non avrebbe po tuto

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inviarli prima di un periodo credo sei mesi, pertan to questi

sei mesi non erano passati... no, era più di un con to.

Questi sei mesi non erano passati ancora e quindi e ra

nell’impossibilità di inviarli.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E poi come ha fatto?

DICH – MURRI: Questo era stato compreso da Mokbel come credo

una cosa che... come se Arigoni non gli avesse dett o questo,

come se Arigoni gli avesse detto mandali... l’unica cosa che

mi ricordo... mi disse che Arigoni gli aveva detto “mandali e

poi quando serve te li rimando”.

In realtà Arigoni diceva qualcosa del tipo “non gli posso aver

detto così perché le condizioni per ricevere questi fondi

erano che sarebbero rimasti lì per un periodo, cred o, di sei

mesi”.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei prima ha parlato di uno strano

fermento, vuole spiegarci un po’ meglio, entrando p iù in

dettaglio, sulla situazione che c’era tra Mokbel, A rigoni e

suo fratello.

Intanto che lavoro faceva suo fratello in quel peri odo, di che

cosa si occupava?

DICH – MURRI: Sullo specifico non lo so, però aveva degli

interessi... chiaramente aveva degli interessi con Mokbel.

Poi a me diceva sempre di starne fuori.

Quando ci fu questo fermento che scoppiò una lite f ra Mokbel e

mio fratello, io cercai anche un po’ di fare da cus cinetto in

questa situazione, visto che per motivi di politica ero vicino

a Mokbel, cercai di fare da cuscinetto per placare un po’ la

situazione.

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A quanto ho capito la lite era per motivi di denaro , per

quello che ho capito... per quanto possa aver compr eso io.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Cioè per motivi di denaro che

qualcuno doveva dare?

DICH – MURRI: Sì, Mokbel diceva che mio fratello doveva dargli

dei soldi, poi nello specifico...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quanti soldi?

DICH – MURRI: Ecco, nello specifico non lo so, perché una

volta parlai di centinaia di migliaia di euro, un’a ltra volta

parlava di qualche milione di euro.

Quindi non si è capito in realtà il quantum.

Però era sicuramente una situazione che aveva creat o un

fortissimo stress, un fortissimo fermento, per mett erla in

maniera leggera diciamo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei è in grado di dirci se Arigoni ha

effettuato questo bonifico?

DICH – MURRI: Sì, sicuramente.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Un solo bonifico o più d’uno?

DICH – MURRI: Mi sembra che fossero due.

A ogni modo era più di uno, li ha effettuati... uno lo... lui

si appoggiava presso un avvocato a Panama che credo gli

facesse da tramite con...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Con la banca.

DICH – MURRI: Una delle banche nel quale lui aveva questi

fondi.

Davanti a me firmò per esempio una richiesta che gl i aveva

preparato l’avvocato, questo credo perché la banca credo fosse

all’estero rispetto a Panama.

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E’ una banca dove si parlava inglese, Arigoni al te mpo non era

padrone... non lo so se lo è adesso.

Al tempo non era padrone della lingua inglese e qui ndi si

appoggiava presso questo studio legale... questo av vocato di

Panama.

Lì firmò un foglio di carta e mi disse che era stat o fatto il

bonifico e nel periodo in cui ero ancora a Panama quei

giorni, quell’arco di... credo 5-6 giorni adesso no n ricordo

quanti giorni erano, ebbi conferma che erano arriva ti questi

fondi.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ebbe conferma da chi?

DICH – MURRI: Da Mokbel.

Che erano arrivati questi fondi...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si ricorda... la destinazione di

questo denaro?

Dove doveva essere mandato?

DICH – MURRI: Siamo risaliti... una ricerca col mio avvocato,

è risalito alla destinazione che era un conto a Cip ro.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Era un conto a Cipro...

DICH – MURRI: A Cipro, una società che si chiamava...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Come ha fatto a risalire a questo

conto?

DICH – MURRI: E’ risalito a questo conto perché alle stesse

coordinate bancarie io inviai dei soldi che detene vo

fiduciariamente o per conto di mio fratello su un c onto di

Panama, perché io ho fatto due viaggi a panama.

Uno all’inizio del 2006 e uno appunto per questa si tuazione

dove mi aveva inviato Mokbel.

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All’inizio del 2006 mio fratello mi chiese di recar mi a

Panama, di raggiungerlo e... per aprire una società , una

società panamense che in realtà doveva avere le fun zioni

solamente di aprire un conto in banca.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Scusi se la interrompo.

Suo fratello le ha chiesto di raggiungerlo a Panama , dove

viveva Augusto Murri in quel periodo?

DICH – MURRI: Non viveva a Panama, però era a Panama in

viaggio.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E dove viveva?

DICH – MURRI: Nel 2006...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che faceva?

DICH – MURRI: Credo nel 2006 fosse spesso a Roma.

Poi non... che faceva nello specifico... mio fratel lo non è

una persona... che mi ha mai messo al corrente dei suoi

interessi, anche perché è estremamente riservata co me persona,

e non gli si può chiedere... fare molte domande anc he perché

tanto non risponde.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma ha vissuto... che lei sappia, ha

vissuto anche per lunghi periodi in barca?

DICH – MURRI: Sì, ma è stato dopo.

E’ stato... fine 2006, credo.

Io parlo dell’inizio del 2006 quando mi recai inizi almente a

Panama, ancora non aveva iniziato.

Credo che il suo viaggio in barca iniziò credo alla fine del

2006 o inizio 2007, adesso non ricordo esattamente le date.

Ad ogni modo Panama...

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ci stava spiegando del conto di

destinazione di questi 2500 euro.

DICH – MURRI: Conto corrente, sì.

Appunto mi recai all’inizio del 2006 mi recai... mi o fratello

mi pagò il biglietto per andare a Panama e raggiung erlo, dove

mi chiese di aprire una società, una di queste soci età

panamense che costano poco, con poche migliaia di d ollari si

possono aprire, quindi ancora meno rispetto all’eur o si

possono aprire delle società panamensi... con il so lo fine di

aprire un conto corrente in banca dove lui avrebbe appoggiato

questi 300 mila euro che aveva.

Mi disse anche questi 300 mila euro... il conto ce l’avevo

intestato io fiduciariamente, nel senso che figurav o io nella

società che avevamo aperto.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma i soldi li ha messi Augusto?

DICH – MURRI: I soldi li ha messi Augusto da un suo conto.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E che cosa c’entra... lei ha

utilizzato questa somma di denaro?

DICH – MURRI: Lui al tempo mi disse che se avessi avuto

bisogno, o se la famiglia avesse avuto bisogno... i n caso di

bisogno di questi soldi, li avrei potuti utilizzare .

Io non li ho mai utilizzati, non li ho mai toccati.

Però quando ci fu questo fermento a Roma e tutta qu esta

situazione per la quale Mokbel era infuriato anche con mio

fratello che doveva dargli dei soldi, quando andai a

Panama... quando mi obbligò Mokbel a andare a Panam a gli dissi

anche visto che il fermento era causato da soldi ch e doveva

avere da Arigoni, soldi che doveva avere da mio fra tello

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Augusto, gli dissi anche che io detenevo questo con to

fiduciariamente per conto di mio fratello e propost i di

inviare anche quelli.

Pertanto li inviai alle stesse coordinate scritte s ul foglio

che mi diede per Arigoni, quindi...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che sono le coordinate che lei è

riuscita a individuare facendo gli accertamenti sul suo conto

corrente?

DICH – MURRI: Sul mio, esattamente.

Ho fatto gli accertamenti... il mio avvocato in rea ltà è

riuscito a fare degli accertamenti...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E si tratta di questo...

DICH – MURRI: Abbiamo trovato queste coordinate, era un conto

intestato alla Wolstin Ltd di Cipro e alle stesse.. . cioè io

ho inviato i fondi che detenevo alle stesse coordin ate che

avevo dato a Arigoni, i 2 milioni e mezzo che deten eva Arigoni

che doveva inviare a Mokbel o chi per lui, sono sta ti inviati

alla Wolstin Ltd di Cipro.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei prima ha detto “sono stata

obbligata”, se non ho capito male.

DICH – MURRI: Non ha capito male, è esatto.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ci spiega che cosa vuol dire perché

si è sentita obbligata andare a Panama?

DICH – MURRI: Mi sono sentita obbligata perché tutta questa

situazione, appunto, Mokbel mi disse che era stata causata da

mio fratello Augusto, il quale aveva fomentato Arig oni, a sua

volta Arigoni aveva fomentato mio fratello Augusto e mi disse

che quanto meno dovevo aiutarlo a risolvere questa situazione.

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Sennò ci sarebbe andata di mezzo la mia famiglia, c i sarebbero

andati di mezzo i miei nipotini, ci sarebbe andata di mezzo

mia sorella che era disabile e... mia mamma e...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi lei ha subito minacce?

DICH – MURRI: Mia sorella avrebbe buttato giù dalle scale

(trascrizione fonetica) i bambini li vado a prender e sotto

scuola.

Insomma le minacce di Mokbel facevano riferimento s empre ai

cari e alla mia famiglia.

Sempre.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma queste minacce sono intervenute in

un certo periodo?

DICH – MURRI: Dopo la furiosa lite tra mio fratello e Mokbel.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei riesce a individuarla, a

collocarla temporalmente questa lite più o meno?

DICH – MURRI: Temporalmente più o meno nel... mi sembra del

2007, a metà del 2007.

Cioè i... maggio più o meno.

Adesso non mi posso ricordare i mesi.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E quindi lei si è sentita obbligata

in conseguenza...

DICH – MURRI: Mi sono sentita obbligata perché se minacci la

mia famiglia mi sento obbligata.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei conosce... si è mai occupata di

gallerie d’arte, ha mai lavorato in una galleria d’ arte?

DICH – MURRI: Sì, ho lavorato presso (incomprensibile) dove

Mokbel... no, innanzitutto alla Margutta 102, una p iccola

galleria d’arte in via Margutta, dove Mokbel mi por tò e mi

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presentò a Gino Rossi che era il titolare credo, o comunque

lavorava... era il responsabile.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma che cosa c’entrava

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – MURRI: Mah, Mokbel mi disse che era entrato nel mondo

dell’arte, pertanto mi presentò al signor Rossi e.. . e gli

disse che io avrei collaborato lì perché dovevo imp arare come

funziona una galleria d’arte, come si organizzano l e mostre,

che cosa bisogna fare ecc..

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma chi l’aveva decisa questa cosa?

DICH – MURRI: Mokbel.

Mokbel mi presentò lì, l’aveva decisa lui.

Io non lo conoscevo Rossi.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E quindi ha lavorato presso questa...

DICH – MURRI: Ho collaborato con Gino Rossi per imparare

questo mondo dell’arte, perché poi in seguito Mokbe l mi portò

all’Italarte un’azienda diciamo... una società nel quale, da

quanto ho capito, era entrato in partnership assiem e ai

signori Purificato che erano i titolari precedenti, unici,

perlomeno, di Italarte al quale disse praticamente lei...

Barbara da oggi lavora qui.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei li conosceva i Purificato?

DICH – MURRI: No, me li ha presentati Mokbel.

Li ho conosciuti... me li ha presentati Mokbel nel periodo...

più o meno in cui stavo a via Margutta.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E ha cominciato a collaborare anche

con loro?

DICH – MURRI: Sì.

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Perché Mokbel disse praticamente Barbara sarà qui e si

occuperà di organizzare le mostre.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi era una cosa che aveva deciso

Mokbel?

DICH – MURRI: Sì, certo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che rapporti c’erano tra Mokbel e i

Purificato, i Purificato sono parenti del...

DICH – MURRI: Credo che fossero i figli dell’artista famoso.

I rapporti da quanto ho compreso io Mokbel era entr ato in

partnership, in società con loro.

In che forma e in che maniera giuridica, in che for ma

giuridica non lo so.

A ogni modo era entrato in società credo con loro, anche

perché diciamo all’Italarte si comportava come se f osse a casa

sua, pertanto... posso dire che sicuramente aveva u n interesse

importante.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma lei sa se i rapporti... se c’è

stato un problema, se i rapporti tra Mokbel e i Pur ificato

sono stati incrinati da qualcosa?

DICH – MURRI: Mah, negli ultimi... negli ultimi mesi

rispetto al 23 febbraio sì, da quanto compresi io, da quanto

compresi io lo dico perché era un periodo in cui pr aticamente

anche Mokbel non mi parlava più, nel senso che io a vevo deciso

di andare via dall’Italarte nel gennaio del 2010 e. .. avevo

deciso di andar via anche perché mio fratello era v enuto

diverse volte in Italia nel frattempo... faccio que sta piccola

parentesi, diverse volte in Italia, l’ultima delle quali era

appunto per Natale o prima di Natale... per Natale 2009 quindi

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Capodanno 2010 credo fosse lì in quel periodo, non c’erano

state problematiche con Mokbel, nel senso che era t utto

tranquillo, non... malgrado non ci fossero buoni ra pporti,

anzi perché non si parlavano, però diciamo che malg rado mio

fratello Augusto fosse a Roma non era scoppiato nes sun

disastro.

Pertanto mi sembrava anche... non sentivo più... a parte che

non ce la facevo più, però non sentivo neanche più bisogno di

fare questo cuscinetto che mi ero messa in testa di fare un

po’ ingenuamente forse tra i due.

Decisi di andare via dall’Italarte, lo comunicai a Mokbel, il

quale non fu... diciamo non fu molto felice, nel se nso che...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Spieghi.

DICH – MURRI: Nel senso che... non lo so qualsiasi cosa

accadesse in quell’ufficio, lui se la prendeva con me a un

certo punto.

Starnutiva qualcuno e se la veniva a prendere con m e.

Questa era la situazione che si era creata.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma come erano i rapporti tra Mokbel e

i Purificato.

DICH – MURRI: Appunto... questa era una premessa che avevo

fatto per dire Mokbel a quel punto non mi parlava p iù perché

avevo deciso di andare via dall’Italarte, però da q uanto avevo

compreso nel senso che a volte si riunivano sulla s tanza

accanto alla sala riunioni che era separata da un v etro, dalla

segreteria dell’Italarte, sentivo che urlavano.

Sentivo che... cioè Mokbel urlava.

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Per cui la situazione tra Mokbel e i Purificato, ci oè Pino

Purificato, Giuseppe Purificato non era sicuramente serena.

E da quanto compresi io ci fu anche una predominanz a di Mokbel

nell’Italarte.

Questo lo compresi perché alcune frasi che sentii a l tempo

furono del tipo “adesso gli faccio vedere io che su ccede con

l’Italarte”, il senso era... come per dire... non c he lo

avrebbe estromesso, però più o meno che... non so c ome

spiegarlo in realtà.

Non che lo avrebbe estromesso, però che si sarebbe preso la

maggioranza in termini di opere d’arte.

Non lo so, adesso queste sono cose che non potrei s apere.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei conosce altre attività

commerciali, ha conosciuto altre attività commercia li in via

Bevagna?

DICH – MURRI: Via Bevagna è dov’era Italarte, dov’era il

magazzino/segreteria dell’Italarte.

Perché poi erano... c’era l’Italarte dov’era Purifi cato, e

l’Italarte dov’è era Mokbel.

Quindi l’Italarte dov’era Mokbel era via Bevagna.

L’Italarte dov’era Purificato erano i vecchi uffici dei

Purificato, che credo fossero ai Parioli, sotto ca sa di

Purificato c’aveva un piccolo ufficio.

Poi fu aperta anche un’altra galleria via Nazionale

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Da chi fu aperta?

DICH – MURRI: I lavori li fece Mokbel.

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Fu fatta l’inaugurazione, io infatti mi occupai del la parte

diciamo organizzativa dell’inaugurazione.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Dell’evento inaugurale.

DICH – MURRI: Sì, dell’evento in sé.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi dei lavori si è occupato

Mokbel e di chi era questa galleria?

DICH – MURRI: La galleria per quanto ne so... era affittata,

in affitto.

L’Italarte l’aveva preso in affitto...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi era sempre una sede

dell’Italarte?

DICH – MURRI: Sì, sì, era...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Una nuova galleria...

DICH – MURRI: Sì, perché l’affitto da quanto mi ricordo era

pagato dall’Italarte.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Da quando lei ha cominciato a

frequentare Mokbel come si è mantenuta?

DICH – MURRI: Mokbel mi dava un rimborso... da quando ho

frequentato nel senso che ho iniziato l’attività po litica mi

ha dato sempre un rimborso spese/stipendio di circa 2.000 euro

al mese.

Cioè io glieli chiedevo quando mi servivano, però p iù o meno

grosso modo...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: La somma era quella?

DICH – MURRI: Sì, quella era la somma.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: In questi 2.000 euro e in questi

rimborsi spese che cosa veniva pagata?

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Cioè il rimborso spese... per esempio i viaggi che lei

faceva...

DICH – MURRI: No, quelli erano un rimborso spese a parte, nel

senso che quando dovevo viaggiare, mi dava dei sol di per il

viaggio.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: In più rispetto...

DICH – MURRI: Sì, poi glieli restituivo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E questi 2.000 euro che cosa

rappresentavano?

DICH – MURRI: Mah, il mio impegno sicuramente nell’attività

politica.

Il mio tempo anche nell’attività politica, perché c omunque gli

davo una mano anche a... a accertarmi che fosse tut to... che

l’attività politica andasse bene, di seguire l’uffi cio, di

accertarmi che funzionasse l’ufficio, che ci fosse. .. dai

biglietti da visita alla cancelleria, insomma...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei per l’attività per esempio che ha

svolto all’interno della galleria Italarte è stata pagata?

DICH – MURRI: Sì, sempre più o meno...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Da chi.

DICH – MURRI: Sempre da Mokbel.

Ra lui che mi aveva portato lì, non è che c’ero and ata...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma aveva fatto un contratto lei con

questi...

DICH – MURRI: No.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: No.

DICH – MURRI: No, Mokbel mi disse...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E come la pagava Mokbel?

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DICH – MURRI: In contanti.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei conosce la società Tesa

Organization (trascrizione fonetica).

DICH – MURRI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che società è?

DICH – MURRI: E’ una società di diritto panamense, della mia

famiglia, dove a un certo punto... una società pana mense

intesa un po’ come la società panamense di cui le h o parlato

prima, ovvero una società che in realtà faceva rife rimento

solamente a un conto in banca o il contrario.

Comunque una società che non aveva altro che...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che identifica un conto corrente.

DICH – MURRI: ... che identificava un conto in banca.

Era una società che mio padre deteneva già da credo più di 20

anni, qualcosa del genere, che in un dato periodo n on era

attiva, nel senso che il conto in banca non veniva utilizzato.

Mio fratello Augusto chiese a mio padre “ti serve?” , mio padre

disse no, allora posso averla.

Quindi per un periodo... “posso averla” voleva sign ificare...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Posso utilizzarla.

DICH – MURRI: ... che veniva data a lui la procura generale per

agire per conto della società.

Così fu e... poi in realtà mio fratello la restituì a mio

padre perché non gli era servita.

Poi so che ci sono state delle... una situazione... questo

l’ho saputo in seguito, molto tempo... l’ho saputo in una

situazione di avvocati, che mio fratello aveva prov ato a fare

arrivare dei fondi che però il nostro gestore dell a banca...

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Non aveva...

DICH – MURRI: Nostro, intendo nostro perché appunto era una

società di mio padre, familiare che poi è tornata a essere

familiare in seguito, quindi per questo dico nostro gestore

della banca, rifiutò e rispedì al mittente.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei conosce Carlo Focarelli?

DICH – MURRI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Come lo ha conosciuto?

DICH – MURRI: L’ho conosciuto attraverso Mokbel, credo loro

avessero degli interessi comuni, appunto l’ho cono sciuto

attraverso Mokbel.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che interessi comuni avevano?

DICH – MURRI: Nello specifico non lo so.

A ogni modo sicuramente avevano degli interessi ch e poi

generarono anche lì discussioni, perché una volta m i sembra di

ricordare che nell’ufficio di viale Parioli volavan o scrivanie

e sedie ecc...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Volavano scrivanie, sedie ecc.

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – MURRI: In una stanza chiusa, a parte dove c’era Mokbel,

Focarelli e non so chi altro, c’è stata...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: C’è stasa questa...

DICH – MURRI: Sì.

E’ capitato più volte con più persone magari che si sentivano

rumori del tipo urla, strilla e...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei sa se Focarelli è stato informato

del suo viaggio a Panama?

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DICH – MURRI: E’ stato informato nel senso che in una

telefonata... nel corso di una telefonata che feci Mokbel

perché erano praticamente telefonate continue, un c ontrollo

continuo di Mokbel verso di me per accertarsi che a ppunto

questi soldi fossero inviati, in una di queste tele fonate,

mentre io chiedevo a Mokbel se poteva farmi sapere più o meno

quanto tempo ci voleva per vedere questi... l’arriv o di questi

fondi, anche perché io me ne volevo andare da Panam a, volevo

tornare a Roma.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E invece lei doveva aspettare lì...

DICH – MURRI: Sì.

Beh, inizialmente mi disse che dovevo aspettare lì poi credo

che una volta che fu partito il primo, che si... fu rono

accertati dell’arrivo dei primi fondi, mi sembra c he dopo che

gli riferii quanto mi aveva detto Arigoni, ovvero c he Arigoni

aveva già effettuato il secondo bonifico, mi sembra che io

chiesi a Mokbel “posso partire” e lui mi disse di s ì “puoi

partire, perché se sono arrivati i primi, arriveran no anche i

secondi”.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E stava...

DICH – MURRI: Appunto stavo dicendo che nel corso di una di

queste numerose telefonate con Mokbel gli chiesi “q uanto tempo

ci vuole più o meno per vedere questi fondi se sono arrivati?”

e mi passo Focarelli che evidentemente era a cena c on lui.

Da quanto ho capito era anche un po’ un esperto di queste

cose, di conti in banca, di arrivi, di spostamento di soldi

perché mi disse... adesso non mi ricordo quanti gio rni mi

disse che avrebbe impiegato, comunque mi diede la r isposta e

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disse... mi sembra che disse qualcosa del tipo “io posso

verificare domani” o qualcosa del genere.

Pertanto non so se era interessato a quei fondi, n ello

specifico, ma presumo di sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi Focarelli le disse che anche

lui era in grado di verificare il buon fine del bon ifico?

DICH – MURRI: Sì, mi sembra proprio di sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei quando è andata a Panama aveva

un’utenza cellulare?

DICH – MURRI: Avevo la mia utenza cellulare che Mokbel disse

di portarmi... sì, avevo la mia utenza cellulare... no, a

Panama la acquistai una utenza cellulare come io sp esso

faccio, ma ho sempre fatto nei vari paesi, di acqu istare una

scheda prepagata perché costa meno del ricevere.

Diciamo che non si paga anche per ricevere.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: La sua utenza chi ce l’aveva?

DICH – MURRI: La mia utenza Mokbel mi disse di lasciarla a

lui, perché così avrei potuto comunicare con lui su

quell’utenza.

E io lo feci.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei conosce Fanella Silvio?

DICH – MURRI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Come mai?

DICH – MURRI: Lo conosco perché era assieme a Mokbel, nel

senso lavoravano insieme.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E di che cosa si occupava?

DICH – MURRI: Da quello che ho compreso io, era il contabile

di Mokbel.

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Cioè l’ho compreso nel senso che quando ci fu... qu ando ci

furono le discussioni tra Mokbel e mio fratello e M okbel era

infuriato con mio fratello, quindi non si parlavano , era

Fanella... nello specifico mi ricordo una volta che Fanella

venne da me e mi disse determinate cose che io rife rii, tipo

pappagallo, riferii a mio fratello Augusto.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E che cosa le diceva Fanella?

DICH – MURRI: Beh, qualcosa del tipo... mi disse qualcosa del

tipo che mio fratello sbagliava nell’essere arrabbi ato con

Mokbel, o qualcosa del genere...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E perché sbagliava?

DICH – MURRI: Perché... mi disse qualcosa del tipo “tuo

fratello non è in grado di capire queste cose perch é lui non

ha mai controllato le entrate e le uscite”.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi sbagliava a fare i conti.

DICH – MURRI: Sì, sbagliava a fare i conti.

E quindi io questo riportai a mio fratello che poi mio

fratello mi disse “tu stanne fuori tanto non ne sai niente, so

io come stanno le cose, stanne fuori”.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma Fanella con che frequenza lo

vedeva e dove lo vedeva?

DICH – MURRI: Lo vedevo all’ufficio di viale Parioli.

Veniva spesso, però non è che avesse una scrivania dove uno

dice si siede là e quella è la sua postazione.

Però veniva spesso a viale Parioli.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma insieme a Mokbel?

DICH – MURRI: Beh, sì, veniva per incontrare lui certo, non

per vedere qualcun altro.

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma Breccolotti Luca lo conosce?

DICH – MURRI: Sì, lo conosco.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Come mai?

DICH – MURRI: Anche lui era diciamo... a prescindere dal fatto

che ha fatto da assistente a Nicola Di Girolamo in Senato, in

realtà già lo conoscevo perché era amico con Mokbel e... lo

vedevo spesso anche lui... non spessissimo, però sp esso a

viale Parioli.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Colosimo Paolo lo conosce?

DICH – MURRI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Come mai?

DICH – MURRI: Mah, l’ho visto... qualche volta mi sembra venne

anche a viale Parioli, ad ogni modo lo vidi alle ce ne

elettorali che venivano fatte anche... mi sembra an che al

ristorante Filadelfia, quello che aveva... Rosario La Torre,

vicino Piazza Bologna.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei frequentava questo locale

Filadelfia?

DICH – MURRI: Mah, ho cenato lì diverse volte.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E come mai?

DICH – MURRI: Perché a fine giornata... a fine di una lunga

giornata io abitavo da sola, pertanto si usciva tar di, Mokbel

andava spesso a cena lì, per cui... magari c’era un incontro

da fare con qualcuno per la politica ecc., quindi p oteva

capitare che io andassi a cena...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E Mokbel lo frequentava quel locale?

DICH – MURRI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma di chi era quel locale?

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DICH – MURRI: Non è chiaro... non ho mai visto la

documentazione ovviamente di questo ristorante, per ò Mokbel

disse...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Chi era il gestore?

DICH – MURRI: Il gestore era Rosario La Torre, poi Mokbel

disse mi sono comprato un ristorante, per cui non s o

esattamente come stavano le cose, comunque...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma lei ha mangiato lì spesso, tante

volte con Mokbel?

DICH – MURRI: Ho mangiato lì diverse volte.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Pagavate?

DICH – MURRI: Non mi sembra...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha mai pagato?

DICH – MURRI: ... forse una volta l’ho visto... no, io non mai

pagato.

Forse una volta, forse ho visto che... che pagava l a cena, ma

solitamente non pagava.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma quando lei ha detto prima di aver

sentito Mokbel dire “mi sono comprato un ristorante ” a quale

ristorante faceva riferimento?

DICH – MURRI: Faceva riferimento al ristorante Filadelfia dove

tra l’altro diceva “mi sono fatto anche la sala fum atori, così

posso fumare in pace”.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei quindi La Torre Rosario lo

conosce.

DICH – MURRI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Conosce anche la figlia di La Torre

Rosario?

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DICH – MURRI: Conosco le due figlie di Rosario La Torre.

Una è Manuela che lavorava nella segreteria del par tito

politico, e l’altra è Maria Teresa che lavorava con il

padre... cioè studiava architettura e lavorava con il padre

nel ristorante.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Magori lo conosce?

DICH – MURRI: Sì, lo conosco.

Era il responsabile del quarto municipio di Roma si a per

Alleanza Federalista che per il Partito Federalista italiano.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Presidente io per ora ho finito.

T: Parte civile?

Nessuna domanda.

Prego, controesame delle Difese.

AVV. TRANCHINO: Una sola domanda.

Volevo sapere che sei la conosciuto il signor Giuse ppe

Cherubini nel periodo dei fatti per cui è processo .

DICH – MURRI: Non mi sembra proprio, no.

AVV. TRANCHINO: Nessun’altra domanda, grazie.

AVV. FEDERICO: Signora lei ha conosciuto Massimo Micucci?

DICH – MURRI: Non mi risulta.

AVV. FEDERICO: Grazie.

AVV. NASO: Signora buongiorno.

Sono l’avvocato Naso e sono il difensore dell’avvoc ato

Colosimo.

Le chiedo scusa se le faccio una domanda che forse già le è

stata fatta, ma non ho assistito a tutto il suo esa me, perché

sono stato impegnato in un’altra aula e quindi se p er caso le

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rinnoverò un argomento sul quale ha già deposto, ab bia la

pazienza e mi risponda nuovamente.

Lei ha parlato di una sua visita a Panama a Arigoni .

DICH – MURRI: Sì.

AVV. NASO: Ho capito bene, nel maggio del 2007?

DICH – MURRI: Primi di giugno 2007.

AVV. NASO: Primi di giugno del 2007.

DICH – MURRI: Credo che il bonifico da me effettuato, di cui

ho parlato prima, fosse del 5 o del 6 di giugno 200 7, pertanto

era all’arco di quei due o tre giorni prima, due o tre giorni

dopo.

AVV. NASO: In quei giorni là.

A cavallo di questa cosa.

DICH – MURRI: Sì, esatto.

AVV. NASO: All’epoca, quando lei è andata lì, i rapporti tra

Mokbel e Arigoni come erano?

DICH – MURRI: Non buoni perché...

AVV. NASO: Non buoni perché lei è andata apposta.

DICH – MURRI: Sì, esatto.

AVV. NASO: Ma lei sa collocare nel tempo quando si sono

guastati questi rapporti?

DICH – MURRI: Tra Arigoni e Mokbel no, io posso collocare nel

tempo più o meno quando si sono guastati tra mio fr atello

Augusto e Mokbel, ma tra Arigoni e Mokbel no.

AVV. NASO: Lei non lo sa tra Arigoni e Mokbel?

DICH – MURRI: No.

AVV. NASO: per riferimenti dell’uno o dell’altro, o anche di

suo fratello?

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DICH – MURRI: Io in realtà con mio fratello per tanto tempo

non ho più parlato.

Lui non ha parlato con me in realtà, e...

AVV. NASO: Ma lei a Panama con Arigoni non ha parlato dei

rapporti Arigoni con Mokbel?

DICH – MURRI: Mi sembra che Arigoni al tempo mi disse “ho

delle cose da dire al socio” perché così lo chiamav a e poi

“gliele dirò una per una quando lo vedo”.

Mi sembra che mi disse questo, poi sinceramente non è che mi

posso ricordare una conversazione della quale a me veramente

non interessava nulla, del 2007.

Mi dispiace però...

AVV. NASO: Ma che lei ricordi o che lei abbia apprezzato i

toni di Arigoni erano risentiti o normali?

DICH – MURRI: ... non mi sembrava contento, anche perché penso

che non fosse neanche contento...

AVV. NASO: Lei era in confidenza con Arigoni, nel senso era...

DICH – MURRI: Beh, sì, lo conoscevo, per cui...

AVV. NASO: ... amici, lo conosceva bene?

DICH – MURRI: Sì, non avevo problemi a parlare con Arigoni.

AVV. NASO: Quindi parlavate francamente, voglio dire.

DICH – MURRI: Sì, per quanto mi potesse dire le cose,

parlavamo francamente.

Poi mi sembra che fosse risentito per qualche parol a storta,

detta da Mokbel non so esattamente in che senso, pe rò qualche

parola storta ha detto “eh, Mokbel...” credo riferi ta da

qualcun altro del quale lui non era molto contento, mi sembra

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disse qualcosa del tipo “quando lo vedo poi ho anch e io delle

cose da dirgli”, qualcosa del genere.

Poi nello specifico non lo so.

AVV. NASO: Va bene, grazie non ho altre domande.

AVV. OLIVA: Solo su un particolare di cui ha fatto cenno prima

a domanda del Pubblico Ministero, le chiedo: in que sta

conversazione telefonica che ha avuto con Focarelli , nella

quale, se ho ben capito, lei chiedeva quanto ci met teva un

bonifico a arrivare...

DICH – MURRI: Sì, io ho chiesto a Mokbel, Mokbel mi ha passato

Focarelli, non è che io avessi... conversato con Fo carelli.

AVV. OLIVA: Sì.

Certo, in questa occasione lei ha avuto contezza, i n questa o

in altre occasioni, che Focarelli fosse coinvolto n ella

vicenda del trasferimento di questi 2 milioni e mez zo, sì o

no?

DICH – MURRI: Nella vicenda di questi 2 milioni e mezzo

l’unica che io so di Focarelli è quella della telef onata dove

io chiesi a Mokbel quanto tempo ci mettono i fondi a arrivare,

quando potete vederli e Focarelli mi disse “non c’è bisogno

che mi dai il nome, perché io posso vederli”.

Questo mi sembra che era la telefonata.

Stop.

AVV. OLIVA: Lei ha qualche elemento, oltre a questa...

DICH – MURRI: No.

AVV. OLIVA: ... Per (incomprensibile per sovrapposizione di

voci) che Focarelli fosse coinvolto?

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DICH – MURRI: Che Focarelli fosse interessato a quei 2

milioni e mezzo, è questo che le ho appena detto.

AVV. OLIVA: Quindi lei non ha altri elementi per ritenere che

lo fosse?

DICH – MURRI: No, era quello che le ho appena detto.

Se mi dice posso vederli, evidentemente avrebbe dov uto

vederli, aveva modo di vederli su questo conto corr ente della

Wolstin al quale sono stati inviati.

AVV. OLIVA: Vede, perché le faccio una contestazione perché

così è più chiaro.

DICH – MURRI: Ecco, grazie.

AVV. OLIVA: Non è che sia tanto diverso da quello che lei

dice, però insomma c’è un punto... perché il Pubbli co

Ministero in sedo di interrogatorio insiste, a pagi na 107 e

seguenti per la Procura, insiste più volte su quest o tema.

E lei così risponde a domanda “e che cosa faceva Focarelli?”

si parla di questa telefonata lei risponde “Focarelli che cosa

facesse lui in particolare non lo so. DOMANDA: Ma e ra

coinvolto per esempio in questi affari che avevano a che fare

con il suo viaggio a Panama” ...

DICH – MURRI: Gli risposi che se Mokbel me l’aveva passato,

evidentemente aveva qualche interesse nella questio ne.

AVV. OLIVA: Mi scusi però...

DICH – MURRI: Chiedo scusa.

AVV. OLIVA: Perché... questa è una sua deduzione odierna, o è

una deduzione che lei fece all’epoca?

DICH – MURRI: E’ ovvio che anche all’epoca se Mokbel... parlo

con Mokbel, e Mokbel mi passa qualcuno, evidentemen te questo

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qualcuno ha facoltà di parlare dell’argomento, o co munque è

interessato, o comunque ha a che fare con questa st oria.

Se la persona mi dice “posso vederlo se arrivano”,

evidentemente è in grado di vedere se arrivano ques ti soldi.

Io poi come lo vede, perché, io queste cose non le so.

AVV. OLIVA: Allora mi scusi, le contesto come lei ha risposto

a pagina 108 alla precisa domanda “che motivo aveva, che cosa

c’entrava Focarelli in questa questione che c’era c on Mokbel e

suo fratello e che l’aveva...” , domanda della Dottoressa

Passaniti.

Lei risponde “assolutamente niente” .

E ulteriormente dopo...

DICH – MURRI: Che cosa c’entrasse Focarelli con il fatto che

Mokbel mi obbligò a andare a Panama a sistemare que sta

questione nulla, che io sapessi, prima.

Poi evidentemente dopo se me l’ha passato al telefo no,

evidentemente un interesse ce l’aveva.

Però quando sono partita da Roma non è che io potes si sapere

che Focarelli (incomprensibile per sovrapposizione di voci).

AVV. OLIVA: No, ma lei risponde a questa domanda in relazione

a ciò che le si chiede su quella telefonata.

Tanto è vero che... leggo l’ultima contestazione, p erché fosse

ancora più chiara, a domanda successiva dopo reiter ate

insistenze il Pubblico Ministero le dice “comunque io domani

mattina faccio controllare di nuovo se è arrivato o meno, va

bene? Ok? Quindi quelli diciamo tra due giorni me l o fai

sapere, giovedì mattina per i secondi sono arrivati mi faresti

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un favore” le legge il tenore della telefonata per

sollecitarla in qualche modo.

E lei risponde “ma quello che vi cerco di far capire con tutta

la massima onestà del mondo, è che se Focarelli ave sse o meno

interessi su quei 2 milioni e mezzo, io non ne ho la più

pallida idea” è così o no?

DICH – MURRI: E’ così.

AVV. OLIVA: Basta.

AVV. ROSSI: Siccome lei ha detto io non sapevo nulla sul

fatto... Focarelli non sapeva nulla del fatto del r apporto mio

fratello, Mokbel ecc., quindi ha distinto in questo senso, non

stava parlando in particolare della vicenda di que i 2

milioni...

DICH – MURRI: No, io non ho detto...

AVV. ROSSI:... che invece lei avrebbe dedotto dal f atto che le

veniva passato al telefono.

DICH – MURRI: Mi sono persa.

AVV. ROSSI: In realtà a seguito poi di quella prima

contestazione che le ha fatto il collega, il Pubbli co

Ministero le legge tutto il testo della telefonata in cui si

parlava del controllo dei bonifici ecc..

E lei risponde, preso atto della telefonata che non rileggo,

risponde “non c’entrava assolutamente niente lui” .

DICH – MURRI: Mi scusi io mi sono persa nella premessa un po’

troppo...

AVV. ROSSI: Il Pubblico Ministero le legge la telefonata.

DICH – MURRI: sì.

AVV. ROSSI: Se vuole gliela leggo.

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DICH – MURRI: No, no.

AVV. ROSSI: “No, non è così. Ciao signora come stai? Bene tu,

senti cosa... gli stavo chiedendo quanto ci mettono a

arrivare? Eh, guarda normalmente dovrebbero mettere tre giorni

anche perché nei primi tre giorni entro, scusami, nelle prime

48 ore volendo è possibile richiamarli. Ok, ho capi to. Va beh,

poi comunque però una volta mi dicono che sono part iti, non è

che vado a mettere in dubbio. No, ok, ci mettono tr e giorni,

va bene?” .

All’esito di questo lei risponde “non c’entrava assolutamente

niente lui” .

DICH – MURRI: Che io sapessi lui prima... (incomprensibile)

prima di partire, lui non c’entrava nulla.

AVV. ROSSI: Quindi rispetto a questa... alla movimentazione di

questo denaro lei risponde, in quel frangente “lui non

c’entrava assolutamente niente” .

Questo è quello che ha detto all’interrogatorio del 6

(incomprensibile).

DICH – MURRI: E’ così.

Però chiaramente le dico semplicemente che se quand o chiedo i

tempi di arrivo del bonifico mi viene detto “posso

controllare, tanto lo vedo da solo quando arrivano” ,

evidentemente aveva facoltà di operare su questo co nto in

banca dove arrivano i fondi per vederlo.

Questo semplicemente ho detto.

Poi io non sapevo nulla dell’interesse che poteva a vere

Focarelli nella questione, ma se lui poteva vedere l’arrivo

dei fondi, evidentemente un interesse ce l’aveva.

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Non so se mi sono spiegata.

AVV. PLACANICA: Presidente siccome il nostro controesame,

peraltro non sarà di pochi minuti, ci sono state de lle cose...

possono dare atto i Pubblici Ministeri un po’ diver se rispetto

all’interrogatorio, avremo tra l’altro la necessità di parlare

cinque minuti con il nostro assistito per chiedere notizie.

T: Va bene, sospendiamo...

AVV. PLACANICA: (incomprensibile per sovrapposizione di voci)

sospendere proprio tre minuti giusto per un caffè, noi

approfitteremo di questo.

T: Va bene.

AVV. PLACANICA: Grazie.

Si dà atto che il procedimento viene sospeso per 10 minuti.

AVV. GIOVENE: Presidente, chiedo scusa, prima di far entrare

la signora Murri, il signor Mokbel voleva fare una

dichiarazione.

T: Sì, certo può rimanere in aula, non c’è problema.

La teste può rimanere in aula mentre fa la dichiara zione

spontanea.

DICHIARAZIONE SPONTANEA DELL’IMPUTATO: MOKBEL GENNARO

IMP – MOKBEL: Buongiorno.

Signor Presidente, nonostante i pessimi rapporti ch e

intercorrono tra me e il Focarelli, è stata detta u na grande

bugia dalla signora Barbara Murri, perché il signor Focarelli

non sapeva assolutamente nulla di quei 2 milioni e mezzo.

Quei 2 milioni e mezzi mi sono stati richiesti dal signor Di

Girolamo che erano soldi che gli erano dovuti da Fa bio

Arigoni.

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Focarelli quel giorno si è trovato per caso con me, siccome io

non capisco nulla di banche, assolutamente quando s i

accredita, quando si... non ci capisco nulla di ban che.

Ho fatto un assegno in vita mia e l’ho sbagliato.

Questo è il mio rapporto con le banche.

Ho chiesto io a Focarelli se per cortesia sapeva sp iegarmi

quello che mi stava dicendo la signora Barbara Murr i.

Barbara Murri non può assolutamente dichiarare che il signor

Focarelli, con il quale le ripeto ho pessimi rappor ti come poi

risulterà dagli interrogatori, è l’unica persona c on la quale

sono arrivato veramente alle mani per il mio pessim o

carattere, non ne sa assolutamente nulla, per cui.. . questa è

la dichiarazione che volevo fare, la signora Murri ha detto

una falsità.

Grazie.

T: Possiamo continuare nel controesame di Murri Barba ra.

AVV. GIOVENE: Io ripercorrerò, lo dico anche per sua utilità,

quelli che sono stati alcuni passaggi argomentativi del suo

interrogatorio, perché nell’udienza di oggi alcune risposte

che lei ha dato al Pubblico Ministero sono state ev identemente

difformi, o non ne aveva assolutamente parlato.

Quindi per comodità di tutti vedo di tracciare ques ta linea

logica.

Allora un primo punto che le chiedo, perché lei ogg i facendo

riferimento a alcuni temi che poi analizzeremo nell o

specifico, ha detto “di questa cosa si sono interes sati i miei

avvocati, poi questo conto l’ho verificato con i mi ei

avvocati”.

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Mi pare che lei si riferisse in particolare oggi al conto

aperto a Cipro.

Allora io vorrei capire ma questa analisi sui conti è stata

fatta dagli avvocati durante la sua carcerazione?

Cioè perché lei oggi parla del conto di Cipro?

DICH – MURRI: Perché è stato trovato dal mio avvocato un

documento dal quale risultava le coordinate bancari e... al

quale è stato effettuato, ho effettuato il bonifico di 300

mila euro dal conto della Strategic Marketing Servi ces

(trascrizione fonetica), quello che tenevo io fiduc iariamente

a questo conto di Cipro.

Pertanto sono dovuta risalire a qual era il conto d i

destinazione.

AVV. GIOVENE: Quando lei ha potuto riferire questa...

DICH – MURRI: Questo conto l’ho riferito nel memoriale che

abbiamo depositato dopo l’interrogatorio.

AVV. GIOVENE: Questo memoriale è frutto di un approfondimento

svolto dai suoi avvocati?

DICH – MURRI: La specifica del conto corrente è frutto di una

verifica fatta dal mio avvocato.

AVV. GIOVENE: Perché di questo conto di Cipro lei in maniera

esplicita non ne parla nell’interrogatorio.

DICH – MURRI: No, perché non mi ricordavo quale fosse il

conto.

AVV. GIOVENE: Lei ha... scusi un attimo.

Con riferimento sempre a quelli... perché le faccio queste

domande, non me ne voglia il suo avvocato, perché è abbastanza

singolare... lei ovviamente non ha esperienza giudi ziaria

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pregressa, però è piuttosto singolare l’intervento massivo che

i suoi avvocati hanno fatto nel corso dell’interrog atorio, e

lei afferma di essersi resa conto di essere un osta ggio di

questa situazione, in tutta questa situazione “è una

contropartita che Mokbel aveva nei confronti di mi o fratello”

a seguito di colloqui che ha avuto con i suoi avvoc ati.

Ce ne può riferire?

DICH – MURRI: A seguito anche di quello che ho letto

sull’ordinanza chiaramente.

AVV. GIOVENE: Sì, è chiaro evidentemente...

DICH – MURRI: Dove si riportavano...

AVV. GIOVENE: ... lei è stata arrestata, ha letto la misura

cautelare, ha parlato con i suoi avvocati...

DICH – MURRI: No, ho letto anche sull’ordinanza telefonate tra

altre persone dove venivano fuori determinate cose.

AVV. GIOVENE: Lei può meglio specificare qual è stata questa

sua percezione e perché?

DICH – MURRI: Beh, perché esempio quando ho letto

sull’ordinanza di comunicazioni tra Mokbel e altre persone

dove dicevano di andare a aggredire mio fratello Pi erpaolo,

chiaramente sono cose...

AVV. GIOVENE: Andare?

DICH – MURRI: A cercare mio fratello Pierpaolo, chiaramente

sono cose che ho letto sull’ordinanza perché erano telefonate

tra altre persone.

AVV. GIOVENE: Stiamo parlando di due cose diverse.

Delle minacce ha parlato anche oggi.

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R.G. 21927/10 - 13/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 55

Ne ha parlato in maniera abbastanza specifica, lei dice “sono

stata costretta ad andare...”.

DICH – MURRI: L’ordinanza è piena di minacce fatte alla mia

famiglia.

AVV. GIOVENE: Perché lei parla di contropartita.

DICH – MURRI: Perché parlo di contropartita?

Perché mi sono resa conto dopo che praticamente men tre io

pensavo di fare da cuscinetto in questa situazione e placare

la situazione ogni qualvolta Mokbel era infuriato c on mio

fratello, in realtà a quanto ho capito dopo... a qu anto ho

capito dopo Mokbel praticamente usava il fatto dell a mia

presenza nel partito politico per... contro mio fra tello, nel

senso che magari poteva succedere qualche cosa a me .

In questo senso.

AVV. GIOVENE: Ma non le pare che questa sia una sua

valutazione?

DICH – MURRI: E’ una valutazione.

AVV. GIOVENE: E’ una valutazione in esito della lettura delle

carte delle intercettazioni?

DICH – MURRI: E’ una valutazione.

AVV. GIOVENE: Lei entra nell’attività politica perché ne ha

passione.

Lei anche oggi ha detto che aveva fatto degli stud i

specifici.

Che studi ha fatto?

DICH – MURRI: Avevo fatto... ho studiato il marketing e la

tesi che portai per il master in marketing fu appun to

l’utilizzo del marketing in politica.

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Questo prima di rientrare in Italia, per cui...

AVV. GIOVENE: Ecco, allora il suo rapporto con Gennaro Mokbel

è legato in maniera diretta a questa sua passione p er

l’attività politica?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: In che modo lei è stata coinvolta in questa

attività politica di Gennaro Mokbel?

DICH – MURRI: Sono stata coinvolta per... beh, è un grande

trascinatore in tal senso Mokbel per l’attività pol itica che

aveva in mente di fare inizialmente con l’UDC, come ho detto

prima, di seguito con Alleanza Federalista e il Par tito

Federalista Italiano, per cui... a me piaceva quest o progetto

politico, anche perché le idee erano buone per quel lo che

posso valutare io.

Si parlava di federalismo, si cambiava comunque di cambiare la

situazione a Roma.

Insomma erano bei progetti.

AVV. GIOVENE: Eravate soliti quindi parlare di politica?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: A questi incontri erano presenti anche altre

persone che si interessavano di politica?

DICH – MURRI: ... sì.

AVV. GIOVENE: Ad esempio chi ricorda?

DICH – MURRI: Non lo so, però erano di natura politica.

Però non... avrò visto centinaia di persone assieme a Mokbel

per la politica.

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Nell’ufficio politico era un via vai continuo di pe rsone che

lui incontrava per l’attività politica che voleva s volgere su

Roma, nel Lazio.

Siamo andati anche fino a Fiumicino a fare... a apr ire dei

centri per Alleanza... non so se era per Alleanza F ederalista

o Partito Federalista Italiano.

A ogni modo lui incontrava centinaia di persone su Roma che

venivano in ufficio, oppure che magari riportava di aver

visto.

AVV. GIOVENE: Lei era spesso presente a questi incontri, era

molto attiva presso la sede di Alleanza Federalista ?

DICH – MURRI: Io ero presente più che altro nell’ufficio,

qualora facesse incontri fuori magari no, però nell ’ufficio

ero spesso presente.

Sì, poi quando c’erano le riunioni anche nello spec ifico per

Alleanza Federalista, dove venivano tutti... i resp onsabili

regionali, di tutte le altre regioni, si teneva la riunione

nel nostro ufficio di viale Parioli, nella... sala riunioni e

quindi ero presente anche perché prendevo gli appun ti della

riunione.

AVV. GIOVENE: Quindi aveva un ruolo di segretariato di

questo...

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: ... di questo ufficio di Alleanza Federalista.

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: In che arco di tempo si colloca questa sua

presenza?

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DICH – MURRI: Mah, l’ufficio non mi ricordo in che data è

stato aperto.

Nell’ufficio sono sempre stata lì fino a quando poi è stato

chiuso.

AVV. GIOVENE: Innanzitutto a che anno ci riferiamo?

Non se lo ricorda?

DICH – MURRI: No.

AVV. GIOVENE: Un arco di tempo di?

Un mese, cinque mesi, un anno.

DICH – MURRI: No, no, no, no.

Più di un anno nell’ufficio, poi c’era l’attività p olitica

anche prima.

Ricordo che anche prima... prima ancora che fosse i mpostato

l’ufficio andammo in non so quale quartiere di Roma , credo

in... dalle parti di nuovo salario per preparare tu tti i vari

“santini”, così li chiamavano, le buste da inviare. .. cioè

c’era un’attività politica anche prima dell’ufficio .

AVV. GIOVENE: E’ corretto quindi dire che il suo rapporto con

Gennaro Mokbel si riferisce esclusivamente all’atti vità

politica?

DICH – MURRI: Direi di sì.

AVV. GIOVENE: Con lei, lei questo già l’ha detto

nell’interrogatorio, Mokbel non parlava di affari.

DICH – MURRI: No, io non ero presente quando faceva riunioni

d’affari.

Anche perché poi, se legge l’ordinanza, quando inco ntrava

qualcuno solitamente io dicevo “vi lascio parlare” e uscivo,

non ero mai presente.

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AVV. GIOVENE: Sì, signora Murri non facciamo riferimento

all’ordinanza, facciamo riferimento ai fatti perch é per noi

sono i fatti quelli che contano.

DICH – MURRI: Va bene.

AVV. GIOVENE: L’ordinanza è una elaborazione.

DICH – MURRI: No, non parlava con me di affari.

Anche perché, voglio dire, con tutta la situazione con mio

fratello non ero neanche una persona con la quale p arlare di

affari.

AVV. GIOVENE: Non ho capito.

DICH – MURRI: Con tutta la situazione che si era creata poi

con mio fratello, non ero neanche una persona della quale lui

magari poteva fidarsi di parlare di affari.

Quindi non mi metteva al corrente dei suoi affari.

AVV. GIOVENE: Quindi non c’è mai stata un’occasione, neanche

prima voglio dire dei cattivi rapporti con suo fra tello, in

cui lei ha avuto modo di parlare di affari con il s ignor

Mokbel.

DICH – MURRI: Non mi risulta.

AVV. GIOVENE: In riferimento a questa casa di Londra che lei

ha venduto e quindi all’investimento in D Color, i soldi sono

quelli della casa di Londra.

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: Questi 100 mila, di cui 85 mila, mi pare di aver

capito che li ha recuperati.

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: Quindi ha versato questo importo perché provento

di una vendita della casa, o di un preliminare di v endita?

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DICH – MURRI: No, no, no, è stata venduta la casa.

AVV. GIOVENE: Lei esattamente questi 100 mila da chi li ha

avuti?

DICH – MURRI: Dal mio conto corrente, nel senso che da

Londra... ho venduto la casa a Londra, sono arrivat i i fondi a

Roma, erano sul mio conto corrente e li ho versati come

finanziamento soci nella D Color.

AVV. GIOVENE: Quindi questi 100 mila non rappresentavano

l’intero importo del valore della casa, rappresenta vano un

acconto.

DICH – MURRI: Esatto.

AVV. GIOVENE: In relazione al preliminare di vendita?

DICH – MURRI: No, no, la casa era già stata venduta.

Io avevo tutti i soldi sul conto, erano già lì da u no o due

anni, non ricordo, e feci questo finanziamento soci per la D

Color.

AVV. GIOVENE: Lei fa riferimento a un preliminare di vendita

di questa casa di Londra.

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: E all’importo corrispettivo al preliminare che

per l’appunto è di 80 mila euro.

DICH – MURRI: Esatto.

AVV. GIOVENE: Questa caparra.

Questa caparra da chi le è stata data, con chi è st ato fatto

questo preliminare?

DICH – MURRI: Il preliminare è stato fatto con Fabio Arigoni

e... che poi dopo non fu più interessato, quindi... gli

restituii i soldi.

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AVV. GIOVENE: Quindi questi 100 mila che provengono dalla

vendita della casa...

DICH – MURRI: 80 mila.

AVV. GIOVENE: No, 100 mila mi riferivo al...

DICH – MURRI: Ah, sì.

AVV. GIOVENE: ... provengono dalla vendita della casa, sono...

DICH – MURRI: Non c’entrano nulla.

AVV. GIOVENE: Sono successivi in quanto lei (incomprensibile

per sovrapposizione di voci).

DICH – MURRI: Sì, si parla di qualche anno dopo.

AVV. GIOVENE: ... venduto questa casa a una terza persona.

DICH – MURRI: Si parla di qualche anno dopo.

AVV. GIOVENE: Il preliminare con Fabio Arigoni a quando

risale?

DICH – MURRI: Mi sembra 2004 credo.

AVV. GIOVENE: No, io non lo so.

Quindi glielo chiedo.

2004?

DICH – MURRI: Sì, mi sembra 2004.

AVV. GIOVENE: A proposito del viaggio a Hong Kong lei

riferisce di essere andata a Hong Kong una volta...

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: A vedere la fiera.

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: Di che fiera si tratta?

DICH – MURRI: La fiera dei gioielli più importante del mondo.

AVV. GIOVENE: Con chi c’è andata?

DICH – MURRI: Massoli.

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AVV. GIOVENE: E’ stata l’unica volta in cui lei è andata a

Hong Kong?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: Lei oggi riferisce di avere anche visto Massoli

che acquistava dei gioielli, avete acquistato dei diamanti,

cosa avete acquistato?

DICH – MURRI: Lui ha acquistato dei diamanti.

AVV. GIOVENE: Lì alla fiera?

DICH – MURRI: Non in fiera, in un ufficio che credo... come ho

detto prima, credo fosse corrispondente di uno deg li uffici

che aveva contattato su a Anversa.

AVV. GIOVENE: Perché questo argomento non l’ha mai trattato

nel corso dell’interrogatorio.

Lei ha negato che fossero mai stati acquistati dei gioielli.

DICH – MURRI: Beh, perché nel corso dell’interrogatorio ero

abbastanza terrorizzata, pertanto...

AVV. GIOVENE: No, guardi che il dottor Capaldo le fa una

domanda molto precisa.

Foglio 18 “ha scelto i gioielli, avete comprato gioielli?” e

lei dice “no, siamo andati a vedere la fiera, siamo andati a

vedere tutte le scatoline, le scatolette, cose... s iamo andati

a vedere tutta la fiera” e il dottor Capaldo le dice “cioè lei

è andata a Hong Kong a vedere tutte le scatoline?” e lei “no,

io sono andata a Hong Kong a vedere la fiera” .

DICH – MURRI: Io principalmente sono andata a Hong Kong per

vedere la fiera, perché a me interessava vedere la fiera del

settore.

AVV. GIOVENE: E nega che siano stati comprati dei gioielli?

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Oggi ce lo riferisce.

Ci può dare qualche dettaglio in più di quello che lei sa di

questo acquisto?

DICH – MURRI: Di questo acquisto posso dirle che Massoli ha

visionato dei preziosi e...

AVV. GIOVENE: Dove?

DICH – MURRI: In un ufficio lì a Hong Kong.

AVV. GIOVENE: Lei era presente?

DICH – MURRI: ... sono stata presente, siamo anche andati in

altri uffici dove lui cercava di visionare delle co se, ma non

aveva trovato nulla di interessante, in un ufficio in

particolare, però non mi chieda qual era la società perché non

lo so, non me lo ricordo perlomeno.

AVV. GIOVENE: Gioielli o pietre?

DICH – MURRI: Come?

AVV. GIOVENE: Gioielli o pietre?

DICH – MURRI: Pietre, diamanti.

AVV. GIOVENE: E’ stato formalizzato questo acquisto dinanzi a

lei?

DICH – MURRI: Mi sembra di ricordare di sì, anche perché poi

tornati indietro, a Roma, poi Massoli mi chiese di fargli un

biglietto aereo per Bruxelles che io gli feci, perc hé ero

solita anticipare i soldi per i suoi viaggi e poi m i venivano

restituiti come ho detto prima, anche perché io ho familiarità

con i viaggi, con le agenzie di viaggio...

AVV. GIOVENE: Io le ho chiesto se lei ha assistito a

all’acquisto di questi diamanti.

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DICH – MURRI: E’ andato ad Anversa credo a recuperare

qualcosa...

AVV. GIOVENE: Io le ho chiesto se lei ha assistito

all’acquisto, alla compravendita.

DICH – MURRI: Sì, ero lì.

AVV. GIOVENE: Quindi lei ha assistito all’acquisto di questi

diamanti?

DICH – MURRI: Ho assistito... sì.

AVV. GIOVENE: Per quale importo?

DICH – MURRI: Non lo so, non me lo ricordo proprio.

AVV. GIOVENE: Parliamo di un diamante o di...

DICH – MURRI: No, guardava i lotti, guardava diverse pietre.

Adesso se mi chiede l’importo...

AVV. GIOVENE: E’ uscito Massoli da questa società con un

pacchetto?

DICH – MURRI: ... non mi sembra davanti a me se è uscito da

questa società con un pacchetto, forse c’è tornato in seguito.

AVV. GIOVENE: Scusi come fa a dire forse c’è tornato in

seguito.

È una sua supposizione?

DICH – MURRI: E’ una mia supposizione nel senso che in qualche

modo li avrà recuperati, se non li ha recuperati da vanti a me.

AVV. GIOVENE: Ma questa è una sua supposizione.

Signora Murri, chiedo scusa, lei deve riferire fatt i specifici

di cui è a conoscenza.

DICH – MURRI: Ma se lei mi chiede...

AVV. GIOVENE: Quindi se le chiedo ha assistito alla

compravendita dei diamanti?

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DICH – MURRI: Ho assistito alla compravendita...

AVV. GIOVENE: Alla compravendita significa che si formalizza

un atto di compravendita dinanzi a lei, una persona prende i

diamanti, nella fattispecie lei riferisce Massoli, e Massoli

conferisce del denaro.

DICH – MURRI: Mah, io so che gli ho fatto un biglietto aerea

per andare a Anversa quando siamo tornati, dove and ava a

recuperare delle cose acquistate.

Pertanto aveva acquistato, altrimenti non c’era mot ivo di

andare...

AVV. GIOVENE: Poteva avere acquistato queste cose anche

altrove.

Come fa a avere la certezza che si tratta esattamen te dei

diamanti...

DICH – MURRI: Perché era il giorno dopo in cui siamo tornati

da Hong Kong e...

AVV. GIOVENE: E’ una sua valutazione.

Vedo che i miei suggerimenti sono assolutamente inu tili.

E’ una sua valutazione, va bene così.

DICH – MURRI: E’ una mia valutazione logica.

AVV. GIOVENE: Esattamente.

Con riferimento alla presenza di altre persone in q uesti

viaggi che sono stati fatti a Anversa per l’acquist o di

diamanti, lei ricorda la presenza di un’altra perso na oltre al

Massoli?

DICH – MURRI: Shahi Hosseini Ali Akbar.

AVV. GIOVENE: Quante volte è stato con voi, lei l’ha

conosciuto a Roma, l’ha conosciuto lì a Anversa?

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DICH – MURRI: L’ho conosciuto il primo viaggio che abbiamo

fatto...

AVV. GIOVENE: Sa chi è.

DICH – MURRI: ... l’ho conosciuto in aeroporto.

AVV. GIOVENE: Durante il viaggio... vi siete conosciuti in

aeroporto.

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: Come le è stato presentato?

DICH – MURRI: Mi è stato presentato da Massoli... era un suo

diciamo collega, nel senso anche lui trattava... no n credo

avesse una gioielleria, credo avesse un negozio di tappeti in

realtà, però credo fosse o un fornitore di Massoli, o qualcosa

del genere.

AVV. GIOVENE: Quindi diciamo era un esperto.

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: Fate il viaggio insieme?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: Quante volte?

DICH – MURRI: E’ venuto qualche volta, adesso il numero

preciso non me lo ricordo.

Forse tre volte sarà venuto, non mi ricordo.

AVV. GIOVENE: Siete andati sempre insieme in queste occasioni,

eravate voi tre?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: Arrivati a Anversa cosa accadeva?

DICH – MURRI: Arrivati a Anversa c’era il taxi che io avevo

prenotato a aspettarci in aeroporto, ci portava... no,

arrivati a Bruxelles c’era il taxi che io avevo pre notato in

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aeroporto, che ci portava a Anversa e... se era ser a, si

andava in albergo, se era mattina... si andava in g iro per

uffici.

AVV. GIOVENE: Lei accompagnava il signor Massoli e Ali Akbar

in questi...

DICH – MURRI: Sì, a volte li ho anche accompagnati anche

perché, come ho detto prima, io ero interessata anc he a

imparare questo mondo nuovo nel quale mi accingevo a

investire.

AVV. GIOVENE: Ma lei voleva diventare un’esperta in

gemmologia?

DICH – MURRI: No, però mi era stato prospettava l’idea che poi

si è concretizzata, anche se solo formalmente, nel senso che

poi il negozio non ha aperto, appunto di aprire una piccola

gioielleria.

Nel quale io sarei stata la responsabile.

AVV. GIOVENE: Con specifico riferimento alle modalità di

acquisto di questi diamanti, lei era presente al mo mento della

selezione delle pietre?

Negli uffici delle società?

DICH – MURRI: Molte volte sono stata presente, sì.

Poi non ero sempre presente, però molte volte ero p resente.

AVV. GIOVENE: Una volta...

DICH – MURRI: Erano cose che duravano a lungo, quindi...

AVV. GIOVENE: Una volta effettuata questa selezione, la

selezione anzitutto veniva effettuata dal Massoli o da Ali

Akbar quando lei era presente ovviamente.

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DICH – MURRI: Eltsin Entrambi inizialmente si misero lì a

guardare queste pietre.

AVV. GIOVENE: Effettuata la selezione cosa accadeva?

DICH – MURRI: Effettuata la selezione prendevano accordi e

basta, poi andavamo via.

AVV. GIOVENE: Ma lei non aveva nessun ruolo in questa

attività?

DICH – MURRI: Io ero lì anche per... a parte il fatto di

imparare, ero lì anche perché se fosse stato nessun o, laddove

non arrivava con il suo inglese Massoli, un aiuto n ella lingua

inglese, potevo fornirglielo.

AVV. GIOVENE: Quindi lei si limitava a fare da interprete ove

servisse?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: Al Massoli?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: Ali Akbar non parlava inglese?

DICH – MURRI: No, Ali Akbar parlava inglese, sì.

AVV. GIOVENE: Lei non...

DICH – MURRI: Anche perché Ali Akbar era quello che ha

presentato Massoli lì, pertanto era una persona, a quanto ho

capito, abituata a andare in questi uffici, quindi la lingua

la parlava.

AVV. GIOVENE: Lei non aveva nessun ruolo operativo?

DICH – MURRI: No.

AVV. GIOVENE: Non si interessava delle modalità di acquisto

delle pietre, come le pietre venissero acquistate?

DICH – MURRI: E’ una cosa che faceva Massoli.

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AVV. GIOVENE: Da dove provenissero i soli di per l’acquisto di

queste pietre lei non l’ha mai saputo?

DICH – MURRI: No.

AVV. GIOVENE: Lei però ha letto l’ordinanza?

DICH – MURRI: Certo che l’ho letta.

AVV. GIOVENE: Sa quello che Massoli ha dichiarato a

riguardato.

DICH – MURRI: Prima mi ha detto che non doveva tener conto

dell’ordinanza.

AVV. GIOVENE: Lei non ha mai parlato con suo fratello di...

DICH – MURRI: No.

AVV. GIOVENE: Lei non parlava mai con suo fratello di affari?

DICH – MURRI: Io con mio fratello non parlavo di affari.

AVV. GIOVENE: Lei è venuta a conoscenza del fatto che i soldi

che servivano per l’acquisto di queste pietre prove nissero da

società di suo fratello?

DICH – MURRI: Ho letto qualcosa a riguardo nell’ordinanza.

AVV. GIOVENE: Lei non l’ha mai saputo prima della misura

cautelare?

DICH – MURRI: L’ho letto nell’ordinanza.

AVV. GIOVENE: Quindi non l’ha mai saputo prima della misura

cautelare e si è mai chiesta mentre effettuavate qu este

operazioni presso queste società di diamanti, come venissero

pagati questi diamanti?

DICH – MURRI: Non era...

AVV. GIOVENE: L’ha mai chiesto a...

DICH – MURRI: Non era mio interesse.

AVV. GIOVENE: Massoli non le ha mai riferito niente?

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DICH – MURRI: Non mi sembra, no.

AVV. GIOVENE: Quindi chi comprasse questi diamanti lei non

l’ha mai saputo?

DICH – MURRI: Era un acquisto che faceva Massoli.

Sapevo che acquistava per Mokbel, poi...

AVV. GIOVENE: Come fa a dire che sapeva che acquistava per

Mokbel?

DICH – MURRI: Perché glieli portava.

AVV. GIOVENE: Eh?

DICH – MURRI: Perché glieli ha portati...

AVV. GIOVENE: Perché lei ha assistito alle consegne?

DICH – MURRI: L’ho detto già prima.

E’ capitato che Massoli li portasse con sé e... e a volte se

non mi lasciava a casa prima, siamo andati a casa d i Mokbel

dove Massoli glieli consegnavi.

Poi altre volte magari Massoli prendeva accordi per farli

recapitare alla sua gioielleria, è successo anche c he una

persona abbia viaggiato con noi, un indiano, di uno di questi

uffici.

AVV. GIOVENE: In uno di questi?

DICH – MURRI: Un indiano, di uno di questi uffici di Anversa,

è capitato che viaggiasse con noi.

AVV. GIOVENE: Al ritorno o all’andata?

DICH – MURRI: Al ritorno.

AVV. GIOVENE: Una volta sola?

DICH – MURRI: Sì.

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AVV. GIOVENE: Una volta sola quindi questa persona estranea al

vostro gruppo di Massoli, Akbar, Barbara Murri ha v iaggiato

con voi?

DICH – MURRI: Che io mi ricordi sì.

AVV. GIOVENE: E perché questa persona ha viaggiato con voi,

chi era?

DICH – MURRI: Era una persona di questi uffici che... ha

portato in Italia quello che Massoli aveva acquista to.

AVV. GIOVENE: E poi cosa accadeva?

Una volta in Italia?

DICH – MURRI: Quello che le ho detto prima.

Massoli li portava a Mokbel.

Quando c’ero io avanti, Massoli li portava a Mokbel .

AVV. GIOVENE: Prima immagino che questa persona li consegnasse

a Massoli?

DICH – MURRI: E’ capitato che lui se li facesse recapitare

alla sua gioielleria ed è capitato... cosa che io p resumo, che

siccome Massoli spesso usciva dall’albergo e tornav a, e poi la

mattina della partenza, dicendo “adesso andiamo” se poi

arrivati a Roma consegnava le pietre a Mokbel, vuol dire che

era andato a ritirare lui stesso le pietre, è una c osa logica.

AVV. GIOVENE: No, sto dicendo una cosa diversa signora Murri.

Faccio riferimento all’unico caso che lei riferisce in cui

un’altra persona diversa da voi tre vi ha accompagn ato al

rientro.

DICH – MURRI: Sì.

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AVV. GIOVENE: Quest’altra persona è una persona che è un

dipendente, o un funzionario della società dove ven gono

acquistati questi diamanti, è così?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: Allora nell’occasione in cui questa persona

torna con voi a Roma, è l’unica occasione che lei r iferisce in

cui c’è un quarto.

A che serve questa persona, qual è il ruolo che dev e assumere?

DICH – MURRI: Questa persona è addetta degli uffici, che

lavorava negli uffici di Anversa che ha portato in Italia...

le pietre che Massoli aveva acquistato, le ha conse gnate a

Massoli, il quale poi le ha portate a Mokbel.

AVV. GIOVENE: Questa circostanza così specifica lei non l’ha

mai riferita prima.

DICH – MURRI: Sì, l’ho riferita prima.

AVV. GIOVENE: No, forse l’ha riferita come...

DICH – MURRI: Ho riferito che c’era un indiano che ha

viaggiato con noi.

AVV. GIOVENE: Io non sto dicendo questo signora.

Sto dicendo la circostanza che c’era un funzionario della

società che questo funzionario della società ha por tato con sé

i diamanti, che questi diamanti sono stati consegna ti al

Massoli e che il Massoli li ha consegnati a Mokbel.

Mi sembra rilevante questo dato.

Si tratta di un viaggio, ed è l’unico viaggio in cu i lei

ricorda in cui c’era una quarta persona.

Perché lo riferisce oggi per la prima volta?

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DICH – MURRI: Perché l’altra volta ero abbastanza terrorizzata

per riferire cose che tenessero a che fare con Mokb el.

AVV. GIOVENE: Sarà che lei ha sentito su Radio Radicale le

registrazioni di questo processo, in cui Massoli ri ferisce una

circostanza simile?

DICH – MURRI: No, le sto dicendo che... il motivo per il quale

non l’ho detto prima...

AVV. GIOVENE: Guardi che nessuno la incolpa se lei ascolta

Radio Radicale.

Però sarebbe un atto di onestà quello di riferirlo.

DICH – MURRI: Io le sto riferendo che... le sto riferendo

quello che è accaduto.

Che non l’ho detto prima perché ero abbastanza terr orizzata.

AVV. GIOVENE: Da cosa era terrorizzata?

DICH – MURRI: Da dire cose che riferissero a Mokbel.

AVV. GIOVENE: Non ho capito.

DICH – MURRI: Da dire cose che riferissero a Mokbel laddove

non... (incomprensibile) cercare di evitare di dir le.

AVV. GIOVENE: Da delle cose, mi scusi ma non sentiamo.

DICH – MURRI: Per dire cose contro di Mokbel, laddove potevo

evitare di dirle.

Cioè ho cercato di evitare di dirle perché ero abba stanza

terrorizzata.

AVV. GIOVENE: Beh, lei non è stata così innocua in questo

interrogatorio.

Quindi quando ha voluto ha reso delle dichiarazioni di accusa

nei confronti di Gennaro Mokbel, questa circostanza non

l’aveva mai riferita prima.

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Lei è sicura che era perché terrorizzata?

DICH – MURRI: Non l’ho mai riferita prima perché non essendo

una cosa che riguardava me, volevo... cercare di ev itare di

dire... più di quanto sentito fosse necessario di d ire, o

potevo evitare di dire perché avevo abbastanza paur a.

AVV. GIOVENE: Lei aveva paura davanti ai Pubblici Ministeri?

DICH – MURRI: No, avevo paura... mi vedevo la faccia di Mokbel

che mi ringhiava contro tutte le sere prima di ques to

interrogatorio, per cui ero abbastanza terrorizzata .

AVV. GIOVENE: Va beh.

Oltre a questa prima occasione nella quale c’è stat o il

funzionario della società di Anversa presente, non ce ne sono

stati anche altri di viaggi in cui era presente una quarta

persona?

DICH – MURRI: Non mi sembra.

AVV. GIOVENE: Quindi quella, lei è sicura, è stata un’unica

occasione.

DICH – MURRI: Sì, mi sembra di sì.

AVV. GIOVENE: Lei era presente al momento della consegna dei

diamanti da parte di Massoli al signor Mokbel?

DICH – MURRI: E’ capitato.

AVV. GIOVENE: Era presente.

DICH – MURRI: Sì, è capitato...

AVV. GIOVENE: Quante volte?

DICH – MURRI: Non lo so, qualche volta.

Non... non lo so, non le so dire quante volte.

AVV. GIOVENE: Come avveniva questa consegna?

C’erano delle particolari modalità?

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DICH – MURRI: No, glieli consegnava.

AVV. GIOVENE: Ma era un pacchetto chiuso, una valigia, una

busta?

DICH – MURRI: No, erano dei pacchettini.

AVV. GIOVENE: Chiusi?

DICH – MURRI: Erano dei pacchettini chiusi.

AVV. GIOVENE: Lei non li ha visti aprire davanti a lei?

DICH – MURRI: Sì, una volta li ho visti anche aprire davanti a

me.

Credo fosse la prima volta che andammo su...

AVV. GIOVENE: E come si presentavano queste pietre?

DICH – MURRI: Erano in... era un pacchetto con dentro i

pacchettini più piccoli che erano dei lotti di pie tre.

AVV. GIOVENE: Cioè...

DICH – MURRI: Si chiamano lotti, sono tutte le pietre della

stessa misura, della stessa qualità inseriti...

AVV. GIOVENE: C’erano delle certificazioni accompagnatorie?

DICH – MURRI: Non sempre è capito.

AVV. GIOVENE: Che significa non sempre.

Cioè...

DICH – MURRI: Significa che le certificazioni accompagnavano

la singola pietra, mentre i lotti non erano certifi cati.

Erano dei lotti che controllavano e definivano com e...

c’erano le sigle.

C’era una sigla per ogni tipologia di pietra.

AVV. GIOVENE: Quindi voglio dire, si presentavano non soltanto

come pietre suddivise secondo la grandezza, ma con delle

certificazioni allegate.

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DICH – MURRI: Erano suddivise come grandezza e qualità, ovvero

se erano macchiate dentro o meno...

AVV. GIOVENE: E c’erano le certificazioni.

DICH – MURRI: Quelle che c’avevano un puntino nero, non

c’avevano un puntino nero.

AVV. GIOVENE: La mia domanda è: ma quando venivano importati

questi diamanti, questi diamanti erano certificati

all’origine...

DICH – MURRI: Alcuni.

AVV. GIOVENE: ... non erano diamanti di contrabbando, voglio

dire.

Voi li comprate in via ufficiale?

DICH – MURRI: Alcuni erano certificati, altri no.

Quelli che erano in lotti non avevano certificati, erano...

AVV. GIOVENE: Ma avevano un documento che ne indicava comunque

la provenienza?

DICH – MURRI: Io non... allora...

AVV. GIOVENE: Se non lo sa, dica non lo sa, non è...

DICH – MURRI: Un conto sono i lotti, un conto sono le singole

pietre che hanno il certificato.

I lotti non avevano i certificati.

AVV. GIOVENE: Le pietre avevano un certificato.

DICH – MURRI: Le pietre singole, qualora ci fossero, avevano

un certificato.

AVV. GIOVENE: Va bene.

Lei ha visto effettuare una consegna di questi lott i aperti al

signor Mokbel?

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DICH – MURRI: La consegna era del pacchettino chiuso che poi

una volta davanti a me è stato aperto.

Credo fosse la prima volta che siamo andati lì.

E’ stato aperto questo pacchetto, sì.

AVV. GIOVENE: E’ la prima volta in cui è presente anche questo

funzionario?

DICH – MURRI: No, il funzionario già non c’era più.

AVV. GIOVENE: Nel viaggio di ritorno, intendo.

DICH – MURRI: Nel viaggio di ritorno non era la prima volta

del viaggio a Anversa che tornò giù questo funziona rio.

AVV. GIOVENE: No, lei l’ha detto lei poco fa.

Non è la prima volta?

DICH – MURRI: No, questo funzionario venne con noi una volta,

che io mi ricordi.

AVV. GIOVENE: Quando, la prima, la seconda la quinta?

L’ultima?

DICH – MURRI: Non me lo ricordo.

Però non fu la prima volta.

La prima volta andammo io, Massoli e Ali Akbar.

AVV. GIOVENE: E quanto tempo dopo è venuto con voi questo

funzionario?

DICH – MURRI: Non me lo ricordo sinceramente.

AVV. GIOVENE: Un mese, cinque mesi.

Quanto è durato...

DICH – MURRI: Dovrei tirare a indovinare, ma non...

AVV. GIOVENE: No, se deve tirare a indovinare no.

DICH – MURRI: Appunto.

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AVV. GIOVENE: Quanto tempo è durato questo periodo nel quale

voi vi siete recati a Anversa e siete tornati poi a Roma per

l’acquisto di questi diamanti?

DICH – MURRI: Non lo so, qualche mese?

AVV. GIOVENE: Veniamo al viaggio a Panama.

Lei ricorda questo viaggio a Panama in maniera abba stanza...

un po’ come un incubo mi pare di capire... più volt e ha detto

anche oggi in aula “sono stata obbligata andare a P anama”.

Lei aveva un ruolo abbastanza specifico, nel senso che lei

viene obbligata a andare a Panama per sollecitare A rigoni a

effettuare dei bonifici.

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: Che potere lei aveva lei per costringere Arigoni

a effettuare questi bonifici?

DICH – MURRI: Potere credo... credo di non...

AVV. GIOVENE: Perché viene scelta lei?

DICH – MURRI: Perché vengo scelta io, probabilmente perché...

quello che disse a me è quello che ho detto prima.

Se mi chiede il perché Mokbel scelse me, io ho lett o su...

posso fare riferimento all’ordinanza, visto che l’h a fatto

anche lei.

AVV. GIOVENE: Se lei ha (incomprensibile per sovrapposizione

di voci), lo faccia.

DICH – MURRI: Ho letto sull’ordinanza una telefonata di Mokbel

dove diceva “questa persona” una persona che lui voleva

mandare non può più andare, quindi ci avrebbe manda to me.

Queste probabilmente erano le sue...

AVV. GIOVENE: E questa persona chi sarebbe stata, lo sapeva?

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DICH – MURRI: Non lo so, non mi ricordo il nome, però

sull’ordinanza si trova.

AVV. GIOVENE: Lei aveva una certa autorevolezza?

DICH – MURRI: Oppure...

AVV. GIOVENE: Nei confronti di Fabio Arigoni?

DICH – MURRI: No, però potevo sicuramente paventargli una

situazione di stress.

AVV. GIOVENE: Di stress di chi?

DICH – MURRI: Però non avevo... di tutta la situazione che era

a Roma, che era un delirio.

AVV. GIOVENE: Quindi lei andava a riferire che cosa a Arigoni?

DICH – MURRI: Io sono andata a...

AVV. GIOVENE: Visto che lei non si interessava di affari, non

aveva un contesto di dialogo con Mokbel piuttosto c he con

altre persone relativo a fatti di affari concreti, anzi ne era

totalmente estranea, che cosa è andata a riferire a Fabio

Arigoni?

DICH – MURRI: Io sono andata a riferire delle cose che adesso

non ricordo, che però erano su un foglio di carta c he mi aveva

scritto Mokbel il giorno prima di partire e credo.. . credo

anche che scelse me per andare lì... posso presumer e perché è

una motivazione, visto che me l’ha chiesto prima, p erché io

parlavo le lingue, avevo familiarità con le società a Panama e

magari siccome inizialmente lui voleva che io recup erassi

questi soldi da Arigoni e poi li inviassi, però per fortuna

poi...

AVV. GIOVENE: Allora aveva un ruolo operativo.

DICH – MURRI: No, non avevo nessun ruolo operativo.

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AVV. GIOVENE: Beh, se ha il ruolo di recarsi presso una

società e richiedere dei soldi.

DICH – MURRI: Era una persona che... ero una persona che aveva

dimestichezza con le società panamensi perché mio p adre per

tanti anni già dagli anni ‘70-’80 aveva iniziato a utilizzare

le società panamense per motivi del suo lavoro, ovv ero era

armatore e... e le navi solitamente per un fatto di bandiera,

per un fatto di costo, un fatto di... semplificazio ne di tutto

quanto venivano... solitamente intestate a società che fossero

o della Iberia o panamensi, ecc..

Quindi io avevo familiarità con le società panamens i, sapevo

come muovermi, sapevo che cosa serviva per poterle costituire.

AVV. GIOVENE: Ma questa familiarità ci è chiara, ma come si

effettuava poi l’operatività di questo trasferiment o.

Lei dice “sono stata mandata lì per recuperare”.

L’espressione di recuperare è abbastanza precisa.

Quindi vuol dire che lei doveva assistere a questo recupero

dopo averlo sollecitato.

Come avveniva questa... almeno nelle sue intenzioni , questa

attività di recupero?

DICH – MURRI: Come avveniva?

Mi ripete la domanda, scusi, io non la seguo tanto bene.

AVV. GIOVENE: Lei dice che andava a Panama per recuperare dei

soldi che Arigoni doveva bonificare.

DICH – MURRI: Sì, dovevo accertare... o accertarmi che lo

facesse lui, oppure lui magari... avrei dovuto apri re una

società che poi avrebbe dovuto aprire un conto sul quale poi

ricevere questi fondi per poi inviarli.

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Ma questo non fu fatto, perché per fortuna Arigoni fece questi

trasferimenti che doveva fare.

AVV. GIOVENE: E quindi lei che cosa ha fatto, si è accertata

di questo... cioè questa missione poi come si è...

DICH – MURRI: Sì, io mi sono accertata che effettuasse i

bonifici nel senso che gli chiesi... cioè gli chies i se aveva

fatto bonifico, mi disse di averlo fatto perlomeno il primo.

Chiamai Roma, Mokbel, gli dissi che Arigoni aveva e ffettuato

questo bonifico e dopo un giorno, o due giorni non mi ricordo,

Mokbel mi disse che erano arrivati questi fondi.

AVV. GIOVENE: Per capirci definitivamente lei è andata a

convincere Arigoni a effettuare questi bonifici, po i Arigoni

le ha detto che li aveva effettuati...

DICH – MURRI: Io sono andata...

AVV. GIOVENE: ... poi Mokbel le ha detto che gli risultava che

i bonifici erano stati effettuati?

DICH – MURRI: Io sono andata a riferire a Arigoni quello che

Mokbel mi aveva detto di riferirgli, tanto che me l o aveva

scritto su un pezzo di carta, onde evitare che io m e lo

dimenticassi quello che dovevo dire, ho riferito a Arigoni

quello che dovevo riferire.

Arigoni ha effettuato questi bonifici, credo che fo ssero due

e... il primo ho avuto la conferma da Mokbel che fo sse

arrivato, la secondo mi disse, se non ricordo male, mi disse

“va beh, tanto se è arrivato il primo, arriverà pur e il

secondo, torna indietro”.

AVV. GIOVENE: Allora nel momento centrale in cui Arigoni si

convince a effettuare questi bonifici, lei sa da Ar igoni che

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ha effettuato i bonifici e se ne accerta a valle pa rlando con

Mokbel, o è presente a un’attività di bonifico?

DICH – MURRI: Io sono stata presente quando lui presso lo

studio di un avvocato di Panama, ha firmato un fogl io di...

probabilmente una direttiva di bonifico o qualcosa del genere.

Erano... da quanto ho capito io, erano aspetti che gli curava

questo avvocato di Panama, perché credo... credo ch e questa...

la banca sulla quale aveva i fondi, una delle due b anche sulle

quali aveva i fondi, fosse all’estero rispetto a Pa nama in un

posto dove si parlava inglese.

Quindi credo che l’avvocato di Panama gli facesse d a tramite.

AVV. GIOVENE: Quindi lei ha rilevato...

DICH – MURRI: Io ero presente una volta in cui Arigoni davanti

all’avvocato di Panama firmò uno di questi...

AVV. GIOVENE: E il conto su cui è stato effettuato il bonifico

è quel conto di Cipro?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: Lei nell’interrogatorio dice “io credo che

fossero le Seychelles” .

DICH – MURRI: Sì, è vero perché cercavo di essere

collaborativa, si può dire collaborativa?

Per cui siccome si parlava di isola... tra isola e isola ecc.

ecc....

AVV. GIOVENE: Allora sono le Seychelles o è Cipro?

DICH – MURRI: No, abbiamo ricostruito che era Cipro.

AVV. GIOVENE: Abbiamo ricostruito che era Cipro?

DICH – MURRI: Cioè il mio avvocato.

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Pertanto il mio avvocato mi rappresenta, ha ricostr uito che

era Cipro.

AVV. GIOVENE: E lei non lo sapeva questo all’interrogatorio?

DICH – MURRI: No, non lo sapevo proprio.

AVV. GIOVENE: E perché ha indicato le Seychelles?

DICH – MURRI: Perché erano delle isole.

AVV. GIOVENE: Perché erano delle isole?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: Andavano bene anche le Cayman?

DICH – MURRI: Avevo letto sull’ordinanza che c’erano le

Seychelles come uno dei paesi interessati a...

AVV. GIOVENE: Dove l’aveva letto mi scusi?

DICH – MURRI: Sull’ordinanza.

AVV. GIOVENE: Ah, perché sull’ordinanza c’era scritto

Seychelles, quindi dice io credo che...

DICH – MURRI: Sull’ordinanza c’era un qualcosa che riferiva

Seychelles.

Le Seychelles erano delle isole e pertanto ho cerca to di

collaborare in qualche maniera, ma io assolutamente non mi

ricordavo quale fosse il conto di destinazione.

AVV. GIOVENE: Non lo sapeva quale fosse il conto di

destinazione?

DICH – MURRI: Non lo ricordavo.

Se ho fatto un bonifico verso quel paese...

AVV. GIOVENE: Ma l’ha fatto lei il bonifico materialmente?

DICH – MURRI: Io ho fatto il bonifico di 300 mila euro che ho

detto prima.

AVV. GIOVENE: No, io sto parlando del bonifico di Arigoni.

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DICH – MURRI: Arigoni li ha fatti Arigoni.

Credo che fossero due bonifici.

AVV. GIOVENE: I bonifici sono stati fatti da Arigoni su un

conto che non è quello delle Seychelles, ma è quell o che poi

ha accertato essere quello di Cipro.

E’ così?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: Lei in quel momento era presente a questa...

operazione?

DICH – MURRI: Io ero presente...

AVV. GIOVENE: Era dall’avvocato.

DICH – MURRI: ... dall’avvocato quando...

AVV. GIOVENE: Lei nell’interrogatorio dice anche che Arigoni

le mostra un foglio che ha firmato, nel quale si ri conosce

l’intervenuta operazione.

DICH – MURRI: Sì, mi mostrò qualcosa.

AVV. GIOVENE: E’ così?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: Però ha riferito le Seychelles.

DICH – MURRI: Ho cercato di aiutare, di arrivare a capo di

questa cosa perché mi veniva chiesto quale fosse il paese,

avrei voluto... se mi fossi ricordata che era Cipro , avrei

detto Cipro.

Però non mi ricordavo quale fosse il paese di desti nazione,

quindi siccome avevo letto Seychelles da qualche pa rte

sull’ordinanza, ho pensavo forse potevano essere le

Seychelles.

AVV. GIOVENE: Va bene.

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Con particolare riferimento a suo fratello, lei non conosce

nulla degli affari di suo fratello, mi pare di cap ire.

Nel senso che non conosce neanche la natura degli affari

eventualmente intercorrenti tra suo fratello e Genn aro Mokbel.

DICH – MURRI: Mio fratello mi ha sempre tenuta lontana dai

suoi interessi.

AVV. GIOVENE: Quindi non sa neanche se avessero degli

interessi in comune.

DICH – MURRI: Sì, avevano degli interessi in comune, so che

facevano delle cose insieme, però non so nulla nell o

specifico.

AVV. GIOVENE: Ma non sa niente di specifico rispetto a questo.

Suo fratello non le ha mai parlato di questo?

DICH – MURRI: Mio fratello non mi parlava di questioni di suoi

interessi.

AVV. GIOVENE: Una volta effettuati gli arresti, lei non ha

avuto modo di confrontarsi con suo fratello rispett o a questi

fatti?

DICH – MURRI: Non potevo neanche parlarci.

AVV. GIOVENE: Lei adesso dal punto di vista cautelare in quale

situazione si trova?

DICH – MURRI: Sono libera.

Però non ho... non ho la possibilità dell’espatrio.

AVV. GIOVENE: Suo fratello ha degli interessi a Panama?

DICH – MURRI: Non ne ho idea.

AVV. GIOVENE: Io parlo non di interessi specificamente di

affari, nel senso che ha degli immobili a Panama?

DICH – MURRI: Non lo so.

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AVV. GIOVENE: Non ne è a conoscenza?

Lei è stata più volte a Panama?

DICH – MURRI: Io sono stata due volte a Panama.

AVV. GIOVENE: Ma è stata a Panama soltanto per incontrare

Fabio Arigoni, o anche per altri motivi?

DICH – MURRI: No, sono stata a Panama precedentemente, come ho

detto prima, perché mio fratello mi pagò il bigliet to per

andare lì e aprire questa società...

AVV. GIOVENE: Quindi per quella...

DICH – MURRI: ... di cui ho già parlato.

AVV. GIOVENE: ... il cui conto la vedeva come intestataria

fiduciaria.

DICH – MURRI: Esattamente.

AVV. GIOVENE: Non sa se suo fratello possedesse degli

immobili a Panama?

DICH – MURRI: Non lo so.

AVV. GIOVENE: Suo fratello non gliene ha mai parlato?

DICH – MURRI: No.

AVV. GIOVENE: Lascio un attimo il microfono al collega, così

finisco di guardare le altre...

AVV. PLACANICA: Buongiorno sono l’avvocato Placanica difensore

di Gennaro Mokbel.

DICH – MURRI: Buongiorno.

AVV. PLACANICA: Ma lei mi avrà sentito a Radio Radicale,

quindi ha capito chi sono.

Senta signora mi dice una cosa?

Spiega bene al Tribunale lo scopo e chi eravate i p roprietari

della D Color?

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DICH – MURRI: La D Color è stata costituita da me e da Massimo

Massoli, come ho detto prima io detenevo il 95%, mi sembra se

non erro, e Massoli il 5%.

AVV. PLACANICA: Deve alzare un pochino la voce perché sennò

non la sentiamo.

DICH – MURRI: Devo ripetere?

AVV. PLACANICA: Io poi mi riservo e sarà un crescendo, quindi

mi risparmio all’inizio.

T: Perché riferimento a Radio Radicale?

AVV. PLACANICA: Perché ha detto prima la signora, mi pare di

avere capito, che se... non l’ha mai sentita Radio Radicale?

DICH – MURRI: No, me l’ha chiesto l’avvocato.

Ma io non...

AVV. PLACANICA: L’ha sentita lei Radio Radicale?

DICH – MURRI: Ma perché dovrei sentire Radio Radicale?

AVV. PLACANICA: L’ha sentito il processo a Radio Radicale?

DICH – MURRI: No, io non sento...

T: Appunto, c’è stata la domanda del difensore, però non...

AVV. PLACANICA: Allora questa D Color è al 95% sua e il 5% di

Massoli.

DICH – MURRI: Sì.

AVV. PLACANICA: E’ un’intestazione formale, o è veramente il

95% suo e il 5% di Massoli?

DICH – MURRI: Era il 95% mio e il 5% di Massoli.

AVV. PLACANICA: Quindi non c’era nessun dietro.

Alla D Color non c’era nessuno dietro, non facevate da

prestanome a nessuno?

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DICH – MURRI: No, a parte che non ha neanche mai aperto...

questa gioielleria.

AVV. PLACANICA: No, dico, la società si è aperta.

DICH – MURRI: La società è stata aperta, la gioielleria che

era lo scopo...

AVV. PLACANICA: Lo scopo era di fare la gioielleria.

DICH – MURRI: Lo scopo era quello di fare una gioielleria,

questa gioielleria...

AVV. PLACANICA: Ed era effettivamente la società sua e di

Massoli?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. PLACANICA: E lei deve solo rispondere alle mie domande,

non si chieda perché gliele faccio.

DICH – MURRI: Va bene.

AVV. PLACANICA: Senta non c’era nessuno dietro quindi questa

società, non facevate da prestanome a altri?

DICH – MURRI: No, io ho costituito la D Color con Massoli.

AVV. PLACANICA: Tanto per dire...

DICH – MURRI: E’ stato consigliato da Mokbel di fare questa

attività, però...

AVV. PLACANICA: Però dico tanto per dire non facevate da

prestanome a Mokbel.

DICH – MURRI: No, io ho aperto la D Color con Massoli, punto.

AVV. PLACANICA: I soldi li ha messi lei?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. PLACANICA: Ha messo quei 100 mila euro.

DICH – MURRI: Sì.

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AVV. PLACANICA: Avevate dato seguito pratico a questo progetto

di fare la gioielleria, oltre a fare la società, av evate

cercato un immobile, un qualcosa?

DICH – MURRI: Massoli ha cercato l’immobile, trovò l’immobile

infatti era credo fosse proprietà dei preti.

Più o meno sulla piazza, ma non proprio, non mi ric ordo il

civico sinceramente, ad ogni modo era un piccolissi mo immobile

che... è stato affittato per... perché poi ci sareb bero dovuti

essere i lavori...

AVV. PLACANICA: Non la sento scusi.

DICH – MURRI: Poi bisognava fare i lavori di ristrutturazione

che non sono mai stati fatti.

AVV. PLACANICA: Quindi è stato addirittura locato un immobile.

DICH – MURRI: Sì.

AVV. PLACANICA: In che zona?

DICH – MURRI: Campo dei Fiori.

AVV. PLACANICA: Lei ricorda anche il prezzo di locazione di

questo immobile?

DICH – MURRI: Mi sembra fosse 500 euro al mese, però mi potrei

anche sbagliare.

AVV. PLACANICA: Così ha dichiarato.

Io le sto facendo... lei l’ha già dichiarato questo .

DICH – MURRI: Sì.

AVV. PLACANICA: Quindi Massoli da solo trova questa

gioielleria, Massoli la affitta e questo...

DICH – MURRI: No, l’ha affittata la D Color.

Massoli trovò la gioielleria, la D Color...

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AVV. PLACANICA: E questo è un vostro progetto di aprire questa

gioielleria.

DICH – MURRI: Sì.

AVV. PLACANICA: A seguito di questo progetto lei comincia a

andare in Belgio con Massoli?

DICH – MURRI: No, io cominciai a andare in Belgio con Massoli

in previsione di questo progetto.

AVV. PLACANICA: E lei va in Belgio con Massoli in previsione

di questo progetto e chi vi dà i soldi per andare i n Belgio?

DICH – MURRI: Massoli mi restituiva i soldi del suo biglietto,

per quel che concerneva me, era Mokbel che mi resti tuiva i

soldi anche perché io gli avrei dovuto cercare un a ppartamento

a Anversa.

AVV. PLACANICA: Quindi Mokbel le dà i soldi... Massoli si paga

il biglietto suo intanto, è così?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. PLACANICA: Invece...

DICH – MURRI: Ma me li restituiva perché ero io che

organizzavo il viaggio e quindi magari pagavo con l a mia carta

di credito questi biglietti...

AVV. PLACANICA: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci)

l’ha dichiarato.

Quindi intanto i soldi per andare... i biglietti pe r andare in

Belgio li paga lei con la sua carta di credito.

DICH – MURRI: Li anticipavo sì.

AVV. PLACANICA: Massoli glieli ridà.

DICH – MURRI: Sì.

AVV. PLACANICA: E Mokbel le ridà la parte sua?

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DICH – MURRI: Sì, anche quelli dell’albergo, sì.

AVV. PLACANICA: Ma perché glieli ridà i soldi?

Perché glieli ridà Mokbel a lei?

DICH – MURRI: Perché se io vado a cercare un appartamento per

te, è normale che tu mi ridai i soldi.

Non lei, intendevo...

AVV. PLACANICA: Quindi voglio dire lei oltre a accompagnare

Massoli per questo progetto D Color, approfittava p er fare

questa incombenza di Mokbel e quindi si faceva rest ituire i

soldi?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. PLACANICA: No, perché lei ha detto la D Color è nostra e

accompagno Massoli.

Massoli si paga infatti il biglietto, a me me lo pa ga Mokbel.

Non vedo perché Mokbel deve pagare per andare al pr ogetto D

Color, dove lei mi dice non c’entra niente.

DICH – MURRI: No, io dovevo cercare un appartamento a Anversa.

AVV. PLACANICA: Quindi casualmente, cioè si sommano le tue

cose.

Per un caso, siccome lei Mokbel ha anche un interes se...

perché se invece che in Belgio le fiere dei gioiel li fossero

state a Parigi, lei se lo sarebbe dovuto pagare da solo il

biglietto.

DICH – MURRI: Se fossi andata lì, me lo sarei dovuta pagare da

sola.

AVV. PLACANICA: Voglio dire che se non avesse...

DICH – MURRI: Io a Anversa sono andata per cui senza fare

esempi di altro...

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AVV. PLACANICA: Ad Anversa sono andata?

DICH – MURRI: Io sono andata a Anversa, quindi senza fare

esempi di altre città, le cose stavano come le ho a ppena

detto.

AVV. PLACANICA: No, l’esempio se non le dispiace io mi sento

libero di farlo.

DICH – MURRI: No, c’ha ragione, scusi.

AVV. PLACANICA: Il concetto è questo da capire, ma mi

interessa che lo capisca il Tribunale.

In sostanza se le fiere dei gioielli si fossero te nute a

Parigi, Mokbel non le avrebbe risarcito quei soldi .

DICH – MURRI: Lo deve chiedere a Mokbel.

AVV. PLACANICA: Devo chiederlo a Mokbel?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. PLACANICA: Ma secondo la sua spiegazione logica è... le

restituisce i soldi perché contemporaneamente in Be lgio deve

trovare la casa.

DICH – MURRI: Sì, però Mokbel mi disse anche che magari se

fosse servito a Massoli qualche interpretazione del l’inglese,

laddove lui non fosse arrivato con il suo, potevo e ssere

utile.

AVV. PLACANICA: E quindi per questo buon cuore pagava il suo

biglietto?

DICH – MURRI: A Mokbel non è che faceva molta differenza

pagare 1.000 euro o 500 euro in più per una persona .

AVV. PLACANICA: Lei in Belgio ci andava quindi volentieri...

cioè autonomamente per scelta sua, volentieri, non era

costretta a andarci?

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DICH – MURRI: No.

AVV. PLACANICA: Quando venivano acquistati questi diamanti,

lei ha detto che alcune volte ha assistito, e oggi ha detto

delle cose per la verità nuove.

Mi sa dire proprio materialmente chi pagava quando venivano

acquistati questi gioielli?

DICH – MURRI: No.

AVV. PLACANICA: Questi diamanti?

DICH – MURRI: No.

AVV. PLACANICA: Lei non sa chi pagava?

DICH – MURRI: No.

AVV. PLACANICA: Lei esclude... ovviamente non sa chi pagava,

se avesse pagato lei lo avrebbe saputo, quindi cert amente non

pagava lei?

DICH – MURRI: No.

AVV. PLACANICA: No, perché Massoli sentito qui in aula ha

detto che era lei che pagava volta per volta.

DICH – MURRI: Quello che dice Massoli sinceramente sono cose

sue.

AVV. PLACANICA: Ha detto una bugia.

DICH – MURRI: Sì, anche perché io come dovevo pagare.

La D Color non ha mai acquistato, se la D Color ave sse

acquistato, avrei pagato io.

AVV. PLACANICA: Quando acquistava quindi la parte del

versamento dei soldi... Massoli se la gestiva auto nomamente?

DICH – MURRI: Sì, non so se avevano preso accordi la prima

volta e quindi poi come si fa nelle società solitam ente vanno

avanti sempre gli stessi accordi.

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AVV. PLACANICA: Ma lei lo sa come pagava Massoli o non lo sa?

DICH – MURRI: No.

AVV. PLACANICA: Tra le altre cose lei non sta sempre con

Massoli quando andate là.

DICH – MURRI: No.

AVV. PLACANICA: Non lo accompagna tutte le volte?

DICH – MURRI: No.

AVV. PLACANICA: Cioè alcune volte lui va a acquistare e lei va

da altre parti?

DICH – MURRI: Come le ho detto prima per cercare una casa ci

vuole anche impegno...

AVV. PLACANICA: Oltre che per cercare la casa in un

interrogatorio lei dice addirittura dice va al cine ma in

lingua...

DICH – MURRI: Sono andata anche in giro per centri

commerciali, sì.

Se vuole le racconto tutti i centri commerciali che sono da

quelle parti.

AVV. PLACANICA: Quindi andava nei centri commerciali, andava

pure al cinema mi pare?

DICH – MURRI: Sono andata anche al cinema che sta proprio

vicino all’albergo dove pernottavamo.

Anche perché il cinema era in lingua inglese.

AVV. PLACANICA: Quindi per capire del Belgio.

Lei va con Massoli però non sempre lo accompagna a acquistare,

non sa come paga...

DICH – MURRI: Magari a volte l’ho accompagnato poi a un certo

punto me ne andavo perché duravano delle ore...

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AVV. PLACANICA: Non sempre, io ho detto non sempre, non ho

detto lei sempre... proprio questo, lei non sempre lo

accompagna a acquistare, non sa come paga.

DICH – MURRI: No.

AVV. PLACANICA: Non sa con quali soldi paga.

Non sa se deve dare conto a qualcuno delle spese ch e fa.

DICH – MURRI: Che fa chi?

AVV. PLACANICA: Massoli.

DICH – MURRI: Quelli che sono i rapporti di Massoli di lavoro

non sono cose che a me hanno mai interessato.

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

AVV. PLACANICA: Questo è quindi l’acquisto dei gioielli in

Belgio.

DICH – MURRI: Prego?

AVV. PLACANICA: Saranno i Pubblici Ministeri a rinterrogarla

perché sono cose diverse da quelle di 10 minuti fa, ma non

è... per me va bene così.

Senta a Hong Kong c’è andata anche volentieri?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. PLACANICA: O è andata costretta?

DICH – MURRI: Non sono stata costretta a andare a Hong Kong.

AVV. PLACANICA: E’ stata costretta?

DICH – MURRI: No, no.

AVV. PLACANICA: Con chi c’è andata?

DICH – MURRI: Con Massoli.

AVV. PLACANICA: Sempre voi due da soli?

DICH – MURRI: Ero con Massoli.

AVV. PLACANICA: Dico voi due da soli?

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DICH – MURRI: Sì.

AVV. PLACANICA: Senta...

DICH – MURRI: Credo dovesse venire se non erro anche Shahi

Hosseini Ali Akbar che però ebbe un problema di vis to e non...

e dovette tornare indietro.

AVV. PLACANICA: Quindi andate solo lei e Massoli.

DICH – MURRI: Sì.

AVV. PLACANICA: Acquista là Massoli a Hong Kong?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. PLACANICA: Perché lei nell’interrogatorio quando racconta

di Hong Kong esclude che Massoli acquista.

Io glielo leggo.

DICH – MURRI: Sì, me lo ha fatto presente la dottoressa...

AVV. PLACANICA: Lo sa ma qua così funziona, sennò non prendo

l’onorario io.

Quindi glielo devo dire anche.

Lo sa questo di avere detto “ha scelto i gioielli, avete

comprato gioielli? No, siamo andati a vedere la fie ra” .

Lei lo esclude.

DICH – MURRI: Siamo andati a vedere la fiera però poi sì,

Massoli ha acquistato anche...

AVV. PLACANICA: Quindi in questo interrogatorio lei ha

mentito?

DICH – MURRI: Preferirei dire ho omesso, comunque sì,

evidentemente se ho detto no, non corrispondeva al vero.

AVV. PLACANICA: Io direi che non è un’omissione, perché lei lo

esclude.

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DICH – MURRI: Va bene, ho detto una cosa che non corrispondeva

a vero perché preferivo negare (trascrizione foneti ca).

AVV. PLACANICA: Invece oggi sta dicendo la verità sempre?

DICH – MURRI: Adesso sto dicendo la verità.

Massoli aveva acquistato a Hong Kong.

AVV. PLACANICA: Non come all’interrogatorio.

Oggi sta dicendo sempre la verità?

DICH – MURRI: Se c’è un punto sull’interrogatorio dove ho...

AVV. PLACANICA: Io le chiedo se oggi invece non ci sono punti

dove dice... dove mente.

Oggi dice sempre la verità.

DICH – MURRI: Sto dicendo la verità.

Poi se mi vuole contestare qualche cosa di specific o...

AVV. PLACANICA: No, io le faccio questa domanda siccome ha

appena detto che all’interrogatorio ai Pubblici Mi nisteri ha

mentito, vorrei sapere se oggi no.

DICH – MURRI: No, ho detto solamente, come ho detto prima alla

sua collega, che nel corso dell’interrogatorio su q uesta

questione di Massoli se aveva acquistato o meno, er o

abbastanza... timorosa di dire determinate cose qui ndi ho

detto di no quando non corrispondeva al vero sulla questione

se Massoli aveva o meno acquistato a Hong Kong.

AVV. PLACANICA: E’ andata due volte a Panama ha detto, in vita

sua.

DICH – MURRI: Che io mi ricordi sì.

AVV. PLACANICA: Lei ha costituito mai una società a Panama?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. PLACANICA: Come si chiamava?

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DICH – MURRI: Si chiamava Strategic Marketing Services.

AVV. PLACANICA: Questa società era sua?

DICH – MURRI: Era mia fiduciariamente.

Nel senso che era intestata... io ero la procuratri ce generale

per la società e... ho aperto anche un conto in ban ca per

questa società ma era intestata a me fiduciariamen te.

AVV. PLACANICA: Questa società... in questo conto in banca

c’aveva soldi?

DICH – MURRI: Aveva i 300 mila euro che ho detto prima messi

da mio fratello.

AVV. PLACANICA: Questa società si è avvalsa lei di un aiuto di

professionisti del posto?

DICH – MURRI: E’ stata costituita presso gli avvocati

Franco... lo studio Franco & Franco dell’avvocato Franco.

AVV. PLACANICA: Franco & Franco di Panama.

DICH – MURRI: Di Panama.

AVV. PLACANICA: Ma lei c’era stata... aveva già lavorato,

conosceva come funzionava l’andazzo degli studi le gali, delle

società a Panama?

DICH – MURRI: Sì...

AVV. PLACANICA: Per quei motivi che ha detto... dell’attività

di suo padre?

DICH – MURRI: Per i motivi che ho detto prima, sì.

AVV. PLACANICA: Ed era uno degli studi che usavate... che

usava...

DICH – MURRI: No, era uno studio dove mi portò mio fratello

quando andai a aprire la società per suo conto.

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AVV. PLACANICA: Era lo studio fiduciario di suo, cioè che le

indicò suo fratello?

DICH – MURRI: Sì.

AVV. PLACANICA: Che lei sappia questo studio Franco & Franco

lo usava solo suo fratello?

DICH – MURRI: No, perché ci sono stata anche con Arigoni

quando ha effettuato bonifico, quindi sicuramente l o usava

anche Arigoni.

AVV. PLACANICA: Quindi in questo studio Franco & Franco di

Panama era lo studio che le indica suo fratello, ed era anche

lo studio a cui si appoggiava Arigoni.

DICH – MURRI: Perlomeno, per la questione del trasferimento

dove ero presente io, siamo stati lì da questo stud io Franco &

Franco, sì.

AVV. PLACANICA: In che anno viene costituita questa Strategic

ecc. ecc.?

DICH – MURRI: Mi sembra fosse nel febbraio del 2006.

AVV. PLACANICA: Febbraio 2006.

DICH – MURRI: Mi sembra.

AVV. PLACANICA: I soldi, i 300 mila lei ha detto glieli dà suo

fratello.

DICH – MURRI: Li ha messi mio fratello sì.

AVV. PLACANICA: Sa da dove provenivano questi 300 mila euro?

DICH – MURRI: Da una sua società che si chiamava Otani Trading

Corp.

AVV. PLACANICA: Come erano fruttati... questi soldi erano...

così nati sotto al pero, oppure aveva fatto delle v endite,

oppure aveva lavorato?

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DICH – MURRI: Sotto al pero dubito che nascano i soldi.

AVV. PLACANICA: No, era paradossale, infatti.

DICH – MURRI: Pertanto erano dei soldi che lui aveva e mi ha

chiesto di...

AVV. PLACANICA: Siamo d’accordo tutti e due.

Ma dico come ce li aveva questi soldi.

DICH – MURRI: Non lo so.

AVV. PLACANICA: Non ha idea lei da dove provenissero i soldi.

Come li aveva guadagnati, diciamo così, per un eufe mismo suo

fratello (trascrizione fonetica)?

DICH – MURRI: Erano dei soldi che lui aveva e che mi ha

chiesto di mettere su quel conto.

AVV. PLACANICA: Come?

DICH – MURRI: Erano dei soldi che lui aveva e mi aveva

chiesto di mettere su quel conto.

Poi come li avesse ottenuti non lo so.

AVV. PLACANICA: Quindi non sa come li aveva ottenuti?

DICH – MURRI: No.

AVV. PLACANICA: Né si è posta il problema di sapere se magari

venivano da reato, o venivano da... non ha fatto do mande.

DICH – MURRI: Non mi sono proprio posta il problema.

AVV. PLACANICA: Questi soldi quanto restano sul conto corrente

di cui lei ha disponibilità?

DICH – MURRI: Se era febbraio 2006 quando è stato aperto il

conto ed era giugno 2007 quando ho fatto bonifico, quando l’ho

predisposto... l’anno è quant’è... quello che è il tempo

insomma.

AVV. PLACANICA: Quindi fino al bonifico.

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DICH – MURRI: Sì.

AVV. PLACANICA: Senta il bonifico di questi 300 mila euro che

ora si è capito è a Cipro, insomma il bonifico dei 300 mila

euro.

DICH – MURRI: Sì.

AVV. PLACANICA: Dove lo fa lei, materialmente proprio.

DICH – MURRI: Mi sono recata in banca.

AVV. PLACANICA: Praticamente la mattina da quando esce, mi

dica (incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – MURRI: Mi sono recata in banca presso la HSBC di

Panama, la stessa presso la quale avevo aperto il c onto nel

febbraio del 2006, ho incontrato la responsabile e gli ho...

ho predisposto il bonifico.

AVV. PLACANICA: Chi glielo ha dato il conto corrente su cui

mandare il bonifico?

DICH – MURRI: Era quello che mi aveva dato Mokbel la sera

prima di partire scritto su un foglio di carta.

Quindi io ho preso quei dettagli là.

AVV. PLACANICA: Quindi lei quando va in banca c’ha quelle

istruzioni e fa il bonifico su... perché lo fa lei il

bonifico.

DICH – MURRI: L’ho fatto io il bonifico, sì.

Ma sì, credo di averlo... trascritto su un... sul c omputer per

portare le istruzioni firmate direttamente in banch e.

AVV. PLACANICA: Poi lei si è ricordata subito anche

nell’interrogatorio che dove fa questo bonifico di 300 mila, è

lo stesso conto a cui va il bonifico di 2 e mezzo.

DICH – MURRI: Beh, sì.

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AVV. PLACANICA: Però lei prima alla domanda dell’avvocato

Giovene ha detto che lei non lo poteva ricordare ch e era a

Cipro e diceva Seychelles perché il bonifico non l’ ha fatto

lei perché l’aveva fatto Arigoni.

DICH – MURRI: No.

AVV. PLACANICA: Però questo di 300 l’ha fatto lei.

DICH – MURRI: Io l’ho detto prima questo di 300 l’ho fatto io.

AVV. PLACANICA: Sì, però io dico adesso lei, poco fa e lo

possiamo sentire, però io credo che nessuno possa d ire che non

sia così.

Ha detto che non era in condizioni, che quando dice va

Seychelles si era aiutata con l’ordinanza e che non era in

condizioni di dire che invece era Cipro... aspetti, mi faccia

finire.

Non era in condizioni di dire che era u Cipro perch é il

bonifico di 2 e mezzo si l’era fatto Arigoni e quin di lei non

poteva sapere.

Ma se lei sapeva che i 2 e mezzo andavano dove anda vano i 300

e i 300 se li era fatti lei personalmente...

DICH – MURRI: Io ho detto che non lo ricordavo al momento

dell’interrogatorio, non ho detto...

AVV. PLACANICA: Poi lo leggeremo.

DICH – MURRI: Ovviamente se ho fatto un bonifico vuol dire che

in un momento della mia...

AVV. PLACANICA: Poi lo leggiamo, restano le cose non è che si

cancellano.

DICH – MURRI: Certo, ma io sto chiarendo.

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Io ho detto che non lo ricordavo al momento

dell’interrogatorio.

E’ chiaro che se io ho effettuato...

AVV. PLACANICA: No, no, lei non ha detto così, lei ha detto

che non lo sapeva perché se l’è fatto Arigoni, e qu indi non lo

poteva sapere...

DICH – MURRI: No, guardi...

AVV. PLACANICA: Ed è una spiegazione logica.

Allora io vi chiederei di risentirlo questo punto.

DICH – MURRI: Ma se vuole...

AVV. PLACANICA: O interviene il Tribunale e dà atto che ha

detto così.

DICH – MURRI: Se vuole gliela spiego com’è la cosa.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: C’è un’incongruenza.

Sta dando una spiegazione, facciamo finire di dare la

spiegazione.

AVV. PLACANICA: Quindi l’incongruenza c’è...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, questo lo dice lei.

Secondo lei c’è un’incongruenza.

AVV. PLACANICA: Allora io questo voglio sapere da voi

onestamente se c’è, se ha detto così o (incomprensi bile

sovrapposizione di voci).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha sempre detto che il bonifico...

AVV. PLACANICA: No, no, come ha sempre detto, come ha detto 10

minuti fa a domanda dell’avvocato Ambra Giovene.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Assolutamente non ha detto così.

AVV. PLACANICA: Ha detto che Arigoni non lo sapeva perché se

l’è fatto lui.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: No.

DICH – MURRI: Posso?

T: Lasciamola chiarire.

Prego.

DICH – MURRI: Non lo so se forse prima mi sono spiegata male.

A ogni modo...

AVV. PLACANICA: E non è la prima volta.

DICH – MURRI: Ad ogni modo se io ho effettuato un bonifico e

questo bonifico... per averlo effettuato vuol dire che c’è

stato un momento nella mia vita in cui ho conosciut o la

destinazione...

AVV. PLACANICA: Guardi che questa logica è alla base della

domanda che le faccio, non mi faccia questa lezionc ina.

DICH – MURRI: Va beh, mi può far...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non è possibile che usi questo tono

con il teste, Presidente.

C’è opposizione nel modo con cui... questo tono agg ressivo.

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

AVV. PLACANICA: Io non sono disposto a farmi prendere in giro.

Ognuno c’ha l’interesse suo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sta rispondendo, nessuno ti prende in

giro.

AVV. PLACANICA: Ma la base della mia domanda era: siccome

l’hai fatto tu, lo sai quello che hai fatto.

DICH – MURRI: E lo sto dicendo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E sta rispondendo.

AVV. PLACANICA: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

Avendolo fatto io è certo che lo...

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R.G. 21927/10 - 13/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 105

E certo l’ho detto io, avendolo fatto tu è certo ch e lo sai.

DICH – MURRI: Ma io cerco di dirlo anche da qualche minuto,

però lei non mi fa parlare.

Prego.

AVV. PLACANICA: No, io non è che non la faccio parlare, mi dà

un po’ fastidio quando mi prendono in giro.

DICH – MURRI: Io non mi permetterei mai.

AVV. PLACANICA: Il problema è che non lo fa solo a me.

T: Va bene.

AVV. PLACANICA: Quindi ha capito cosa ha detto prima?

Lei ha detto che non lo sapeva, invece i 300 lo sap eva perché

l’ha fatto lei.

DICH – MURRI: Non credo di aver detto non lo sapevo.

A ogni modo le cose stanno così: io ho effettuato u n bonifico

a determinate coordinate che era una banca di Cipro .

AVV. PLACANICA: Quindi il suo bonifico neanche si ricorda...

all’interrogatorio lei non si ricordava dove aveva fatto il

suo bonifico?

DICH – MURRI: Non me lo ricordavo.

Ma è chiaro che a un certo punto della mia vita lo sapevo

perché sono andata in banca a fare il bonifico.

AVV. PLACANICA: Non se lo ricordava, va bene.

Quando lei va a Panama Mokbel la minaccia ecc. ecc. e le dice

che deve andare a Panama.

Poi logisticamente con chi prende accordi per andar e a Panama?

DICH – MURRI: Logisticamente...

AVV. PLACANICA: Cioè come organizza il viaggio sotto un

profilo pratico?

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DICH – MURRI: Ho chiamato...

AVV. PLACANICA: Non la scorta Mokbel all’aeroporto

minacciandola?

DICH – MURRI: No.

AVV. PLACANICA: Con la pistola, no?

E quindi come si organizza.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Presidente chiedo scusa, però c’è

opposizione al modo in cui vengono formulate le dom ande in

maniera... con questo tono polemico e (incomprensib ile).

AVV. PLACANICA: Chiedo scusa.

T: Sì, avvocato appunto...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Facciamo le domande e facciamo

rispondere, perché non è possibile (incomprensibile ).

AVV. PLACANICA: E va beh.

Dico come si organizza praticamente.

Scusi anche lei.

DICH – MURRI: Ho prenotato il volo con la Iberia e...

AVV. PLACANICA: Chi lo prenota il volo?

DICH – MURRI: Io.

AVV. PLACANICA: E poi?

DICH – MURRI: Mi sono recata in aeroporto e sono partita.

AVV. PLACANICA: Prende accordi con Arigoni?

DICH – MURRI: ...

AVV. PLACANICA: Lo sa Arigoni che lei arriva, o gli fa

un’improvvisata?

DICH – MURRI: Sì.

No, no, lo sapeva.

AVV. PLACANICA: E chi lo ha avvisato Arigoni?

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DICH – MURRI: ... mi sembra l’abbia avvisato Mokbel in una

telefonata dove poi mi ha passato al telefono e gli ho detto

“sto arrivando”.

AVV. PLACANICA: Lei non si ricorda cosa ha detto in questa

telefonata a Arigoni.

DICH – MURRI: No, se vuole ricordarmelo.

AVV. PLACANICA: Ma lei lo conosce bene Arigoni?

DICH – MURRI: Lo conosco, sì.

AVV. PLACANICA: Lo conosce da quanti anni?

DICH – MURRI: Sicuramente dal 2004 quando abbiamo fatto il...

il compromesso.

AVV. PLACANICA: Ma è stato un rapporto intenso, di amicizia.

Può dirci che rapporto aveva con Arigoni?

DICH – MURRI: Era una persona che conoscevo molto bene, cioè

che ho conosciuto molto bene.

AVV. PLACANICA: Ma dico ha conosciuto molto bene e basta, come

io conosco l’avvocato Giovene e come... oppure l’ha conosciuto

meglio...

DICH – MURRI: Io non so che rapporti lei abbia con l’avvocato

Giovene.

AVV. PLACANICA:... oppure l’ha conosciuto meglio co me io

auspicherei a conoscerla?

DICH – MURRI: Prego?

AVV. PLACANICA: Dico, l’ha conosciuto solo molto bene come

amico, come io conosco l’avvocato, oppure c’è stato uno

sviluppo.

Voglio sapere... è importante sapere come la accogl ie là, se

c’è un rapporto...

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DICH – MURRI: Non ho capito è importante sapere?

AVV. PLACANICA: Prego, prego, se vi opponete.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Presidente ha detto che lo conosce

molto bene, che è una persona che conosce molto ben e, che l’ha

frequentata molto bene.

Non capisco questa domanda che cosa ci interessa sa pere se...

AVV. PLACANICA: Non ci interessa?

PM – DOTT.SSA PASSANITI: (Incomprensibile per intervento fuori

microfono).

AVV. PLACANICA: Però va beh, se c’è un rapporto...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Per tutti quanti.

AVV. PLACANICA: Ma mica... è disdicevole?

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, non è disdicevole, però vedo

questa insistenza su un punto che non ha rilievo

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

AVV. PLACANICA: Se voi pensate che è disdicevole, io non farei

mai una domanda disdicevole.

Se voi pensate che sia disdicevole... io non lo so.

A me non mi pare disdicevole.

Ho detto pure che aspiravo... non lo so se è disdic evole pure

per quello.

T: Avvocato...

AVV. PLACANICA: Io non volevo alludere nulla, volevo solo

dare atto di un rapporto, di una confidenza partico lare e

quindi...

T: Abbiamo detto che era un rapporto amicale, no?

AVV. PLACANICA: Diciamo che avevano un rapporto di amicizia.

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Scusi.

Lei parla al telefono con Arigoni, quindi non gli f a

un’improvvisata, glielo dice che va.

DICH – MURRI: Sì.

AVV. PLACANICA: Ci può dire cosa si dice nel corso di questa

telefonata?

DICH – MURRI: Non me lo ricordo, però se me la vuole ricordare

lei.

AVV. PLACANICA: Nel suo interrogatorio e qui è un problema che

ci sarà in questo controesame Presidente, per cui c i dobbiamo

riservare, perché una parte importante della contro esame della

signora Murri può dipendere dalle intercettazioni t elefoniche

che non esistono.

Quindi io ora leggo perché ovviamente lo do per buo no quello

che ha detto... che ha letto la dottoressa Passanit i che è

quella l’interpretazione dei brogliacci, però può darsi poi

che da una lettura della trascrizione ci possa nasc ere...

T: Certo, ove sorgesse appunto questa necessità, ques ta

emergenza... sì, sarà richiamata la teste.

AVV. PLACANICA: Senta la dottoressa Passaniti le dice “avevate

dei soprannomi” ... ah, ecco dice “noi quando lei ha detto che

andava a Panama, lei si ricorda che ha parlato anch e al

telefono con Arigoni e Mokbel e gli ha detto «ora t i passo la

contessa. La contessa era il nome con cui chiamavan o lei? Sì,

perché poi avevate questi soprannomi. Che ne so, lo ro

chiamavano tutti col soprannome” .

“Chiamavano tutti col soprannome” dice la dottoressa

Passaniti.

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Quindi Mokbel ha parlato con Arigoni e poi le ha pa ssato lei e

lei ha parlato con Fabio. Vi siete messi d’accordo sull’orario

in cui lei sarebbe arrivata, immediatamente prima d i questa

telefonata in cui lei non sembra affatto minacciata , se devo

dire la verità, ci dica che cosa ha detto Mokbel pe r

costringerla il giorno dopo a prendere l’aereo.

Dico in questa telefonata...

DICH – MURRI: Ah, è la domanda, pensavo stesse continuando a

leggere.

AVV. PLACANICA: Lei si ricorda ora questa telefonata, più

dettagli di questa telefonata.

DICH – MURRI: Me li sta leggendo lei, non è che...

AVV. PLACANICA: Non se la ricorda.

Quanti giorni ha detto poi che è rimasta a Panama?

DICH – MURRI: Cinque o sei forse?

Non mi ricordo.

AVV. PLACANICA: Va bene.

Grazie io non ho altre domande.

AVV. GIOVENE: Posso Presidente?

T: Sì, prego.

AVV. GIOVENE: Volevo chiudere.

T: Sì, prego.

AVV. GIOVENE: Sì, a parte la riserva formale che già ha

anticipato l’avvocato Placanica, eventualmente sull a base

della perizia come già è stato fatto in altra udien za,

richiamare la signora Murri per le eventuali domand e sulle

intercettazioni telefoniche e ambientali.

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Io avrei questo di una precisazione diciamo di cont esto,

signora Murri, nel senso che leggo e faccio ammenda , ma io non

avevo preso visione di questa memoria, note difensi ve e

integrative di interrogatorio.

Gentilmente oggi la dottoressa Passaniti mi ha dato la copia.

Credo che ci sia un errore, non sono del 10 marzo, lo chiedo

all’avvocato, sono del 10 maggio, sono dopo l’inter rogatorio.

INTERVENTO: Sono sicuramente (incomprensibile per

sovrapposizione di voci), sarà stato un errore di b attitura.

AVV. GIOVENE: Quindi va beh, sono di maggio.

In queste note difensive in cui lei ovviamente asse sta alcune

precisazioni in merito all’interrogatorio reso alla Procura

quattro giorni prima, dice spesso “fingevo continuamente di

essere dalla parte di Mokbel” .

Questo mi sembra poi il leit motiv di queste note d ifensive.

Allora vorrei capire meglio che cosa intende quando dice

“fingevo continuamente di altre dalla parte di Mokb el” , perché

non stiamo parlando del contesto in cui si svolge

l’interrogatorio, in cui lei anche oggi ci dice ero

terrorizzata, ero terrorizzata.

E ne è riprova l’insistente intervento dei suoi di fensori

durante l’interrogatorio, e il modo seccato con cui il dottor

Capaldo spesse volte le risponde.

Qui stiamo parlando dei fatti, dell’epoca dei fat ti.

All’epoca dei fatti lei dice “fingevo continuamente di essere

dalla parte di Mokbel”.

Che cosa intende?

DICH – MURRI: Quello che ho scritto.

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AVV. GIOVENE: Sì, ma il Tribunale non lo conosce signora.

Quindi per questo le faccio questa domanda.

DICH – MURRI: Beh... fingevo... vuol dire semplicemente che io

non parlavo all’epoca con mio fratello Augusto, cio è lui non

parlava con me perché probabilmente non era molto c ontento del

fatto che io avessi continuato nell’attività politi ca con

Mokbel, malgrado lui non ci parlasse più.

E... evitavo di chiedere... evitavo... utilizzavo q ualche

piccola precauzione nel senso che Mokbel spesso e v olentieri

mi chiedeva informazioni su mio fratello Augusto e io dicevo

sempre ne non sapevo... non chiedevo mai a casa mia dove fosse

mio fratello Augusto affinché io potessi rispondere quello che

effettivamente rispondevo.

Cioè non so dove sta.

AVV. GIOVENE: Non è che ci sia stato sempre questo fermento,

come lei chiamava, tra suo fratello e Gennaro Mokbe l, ci sono

stati anche dei momenti di pace.

DICH – MURRI: Ci sono stati dei momenti...

AVV. GIOVENE: Al punto tale che...

DICH – MURRI: Sì, ci sono stati...

AVV. GIOVENE: ... questi momenti di pace ci sono stati anche

alla fine...

DICH – MURRI: ... ci sono stati dei momenti...

AVV. GIOVENE: Come lei oggi ha ribadito.

DICH – MURRI: Assolutamente, ci sono stati dei momenti...

AVV. GIOVENE: Allora questo fingere in che cosa consisteva.

Voglio dire lei è interessata a un’attività politic a che il

signor Mokbel svolgeva, era attiva come segretaria all’interno

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R.G. 21927/10 - 13/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 113

degli uffici dove Alleanza Federalista svolgeva que sta

attività tra migliaia di persone, ma il suo fingere in che

cosa consisteva?

DICH – MURRI: Consisteva in quello che ho detto, ovvero

malgrado ci fosse la situazione che sappiamo, o che abbiamo

già spiegato con mio fratello Augusto, in cui in pe riodi

arrivava al culmine di stress incredibili, ma in al tri periodi

si placava come situazione... nel senso che mi comp ortavo

sempre come... in maniera amicale con tutti quanti, malgrado

magari la sera prima mi era stato... urlato contro di tutto e

di più.

Tra minacce e cose, però mi comportavo sempre in ma niera...

pacata, in maniera...

AVV. GIOVENE: Lei non sta parlando...

DICH – MURRI: Non la seguo molto bene evidentemente.

AVV. GIOVENE: No, io le parlo delle note difensive che lei ha

firmato.

DICH – MURRI: Sì, sì, ma non...

AVV. GIOVENE: Non stiamo parlando dell’episodio specifico

delle minacce, la vicenda Arigoni, Panama.

Stiamo parlando di un modo di porsi nei confronti del signor

Mokbel che accompagna un percorso lungo.

Accompagna anche il percorso in cui lei si trova a Roma.

DICH – MURRI: Sì, ma il percorso nel quale uno dice...

AVV. GIOVENE: Qual era la natura di questi rapporti?

DICH – MURRI: Il percorso nel quale... il periodo nel quale

dicevo fingevo era chiaramente riferito al periodo post

litigata con mio fratello, nel quale io inizialment e ero

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sicura che avrebbero fatto pace, perché era success o anche

prima di quel periodo che discutessero e poi... ave vano

nuovamente fatto pace.

Pertanto si riferisce solamente al periodo credo fo sse 2007...

primi mesi del 2007 in poi dove praticamente loro p oi non si

sono più parlati.

AVV. GIOVENE: Ma lei aveva rapporti continuativi con suo

fratello in quel periodo?

DICH – MURRI: No, io sono stata... c’è stato un periodo in

cui... c’è stato un momento in cui mio fratello pra ticamente

non mi ha più parlato.

AVV. GIOVENE: E stiamo parlando del periodo in cui lei

lavorava in Alleanza Federalista?

DICH – MURRI: Sì, nel periodo 2007... a parte un periodo...

AVV. GIOVENE: Quindi lei non aveva rapporti con suo fratello,

aveva rapporti...

DICH – MURRI: No, a parte un momento in cui mio fratello venne

a Roma e io cercai di convincerlo a incontrare Fane lla, perché

Mokbel mi aveva detto che il problema principale er a il fatto

che mio fratello Augusto nei loro interessi comuni aveva

messo in discussione i conti.

Pertanto la diatriba tra loro non sarebbe finita fi no a quando

non fossero stati sistemati i conti, quindi... mi d isse anche

che dovevano sistemare queste cose, però non dovevo incontrare

lui, ma doveva incontrare Fanella.

Quindi io cercai di mediare a questo... un incontro in tal

senso tra mio fratello e Fanella affinché loro disc utessero

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questi conti e venissero a capo di questi conti in una maniera

o nell’altra.

Chi doveva pagare, pagava, chi doveva ricevere rice veva, ma...

AVV. GIOVENE: Che era protettiva nei confronti di suo

fratello.

DICH – MURRI: Certo.

AVV. GIOVENE: Anche all’epoca dei fatti.

DICH – MURRI: Sempre.

AVV. GIOVENE: Mi ricorda il signor Mokbel una cosa che lei

aveva un incarico politico.

DICH – MURRI: Sì.

AVV. GIOVENE: Non era semplicemente il ruolo di segretariato,

era un vero e proprio ruolo politico.

DICH – MURRI: Ero segretaria organizzativa di Alleanza

Federalista prima e del Partito Federalista Italian o poi.

AVV. GIOVENE: Ecco e in ragione di questo che lei percepiva

uno stipendio?

DICH – MURRI: Era in ragione del fatto che... sì, era in

ragione del mio incarico... politico diciamo, ma pr ima di

Alleanza Federalista perché comunque mi occupavo de l

movimento.

AVV. GIOVENE: Ma non è che il signor Mokbel aveva ritenuto di

corrisponderle un compenso perché lei si trovava in

difficoltà?

DICH – MURRI: Io comunque avevo anche del mio... delle cose

che mi arrivavano dalla mia famiglia.

AVV. GIOVENE: Quindi lei ha continuato a mantenere buoni

rapporti con la sua famiglia?

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DICH – MURRI: Sì, alcuni momenti sì, altri momenti di meno, a

ogni modo è sempre la mia famiglia.

AVV. GIOVENE: Cioè non ha chiuso i rapporti con la sua

famiglia in quel periodo.

DICH – MURRI: No, ci sono stati... con alcuni elementi della

mia famiglia momenti in cui non ci siamo parlati, m a sono cose

che sono sempre successe nella mia famiglia da che mondo è

mondo.

AVV. GIOVENE: Un’ultima precisazione, spero che sia realmente

l’ultima.

C’è un tema che mi sta particolarmente a cuore perc hé è quello

che a mio giudizio rappresenta la novità assoluta d i questa

udienza in merito all’acquisto di questi diamanti a Anversa,

alla consegna pretesta di questi diamanti a Mokbel.

Lei... mi riferisco al foglio 74, a domanda specifi ca e a

intervento anche dei suoi difensori che cercano di

sollecitare in qualche maniera le sue risposte, all a domanda

“se da Anversa telefonasse mai a Mokbel” lei dice “qualche

volta ho telefonato in relazione alla casa, per dir gli se

avevo o meno trovato questa casa” .

Lei non richiama mai nessuna circostanza delle qual i riferisce

a Mokbel dei diamanti.

DICH – MURRI: Perché con me non ne parlava dei diamanti, ne

parlava con Massoli.

AVV. GIOVENE: Chi ne parlava con Massoli.

DICH – MURRI: Mokbel.

AVV. GIOVENE: E come fa a saperlo?

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DICH – MURRI: Perché a volte ero presente, quando magari ne

parlavano e poi... quando glieli portava.

AVV. GIOVENE: Ecco allora io le formalizzo questa

contestazione.

Scusi un attimo l’avvocato Placanica mi dà un utile

suggerimento.

Sì, allora a pagina 25 a domanda dell’avvocato Corr ias

(trascrizione fonetica) “aveva altro da fare in Belgio in quel

periodo?” lei dice “sì, tra l’altro Mokbel mi aveva chiesto

anche, visto che sapeva che andavo su, mi aveva chi esto, visto

che gli interessavano immobili ecc., mi aveva chies to se trovo

un ufficio su” .

Come aveva riferito anche all’avvocato Placanica.

La stessa cosa viene ribadita in maniera diffusa a pagina 74,

dove a nuovo sollecito rispetto all’episodio che st iamo

riferendo, oltre a dire “io non ho mai comprato nulla, là

comprava lui, io non ho mai comprato nulla. Ma è ma i tornato

con qualcosa? Se mai è tornato con qualcosa non lo so” .

DICH – MURRI: Sì...

AVV. GIOVENE: Parliamo di Massoli.

DICH – MURRI: Sì, in realtà lo so perché...

AVV. GIOVENE: “Non so se alla fine, se concludeva qualcosa o

non concludeva qualche cosa” .

E c’è un intervento non definito a chi attribuirlo, c’è

scritto solo “intervento”.

“Ma lei informava qualcuno quando stavate per telef ono,

informava qualcuno quando stavate a Anversa, qua in Italia? Se

informavo qualcuno?

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R.G. 21927/10 - 13/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 118

Qualcuno per telefono di quello che stavate facendo , dei

risultati che stavate... stavate facendo. Non me lo ricordo

sinceramente, non me lo ricordo” e l’avvocato Pedroni, non

lei, dice “Mah voglio dire di questa che so, attività di

ricerca della casa, per esempio. Lo chiamava Mokbel per dire

l’ho trovata, non l’ho trovata. Oppure tornava senz a mai avere

contatti?” .

Un suggerimento più preciso di così non poteva esse rci.

E lei risponde “di questa casa... no, lo chiamavo e già gli

dicevo come stavano andando le cose, se la trovavo, che

vedevo, che non la vedevo questo sì. Mentre per qua nto

riguarda con Massoli, invece parliamo di preziosi, diamanti,

pietre, non informava nessuno?” è sempre un intervento.

“Mah le cose dei preziosi erano cose che faceva lu i” .

DICH – MURRI: Massoli.

AVV. GIOVENE: Quindi anche in questa parte lei, come dice

molto chiaramente, se è mai tornato con qualcosa no n lo so.

DICH – MURRI: Come ho detto prima in fase di interrogatorio

ero abbastanza timorosa di dire determinate cose.

AVV. GIOVENE: Allora passiamo...

DICH – MURRI: Oggi le ho specificate.

AVV. GIOVENE: E’ la solita finzione.

DICH – MURRI: E’ la solita?

AVV. GIOVENE: La solita finzione, la solita menzogna voglio

dire.

DICH – MURRI: No, non è un fatto di menzogna.

E’ un fatto di... sto chiarendo oggi quello che eff ettivamente

è quello che ho visto, ho cercato di evitare...

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AVV. GIOVENE: Ma perché non l’ha detto in maniera così diffusa

così come l’ha detto nelle note integrative che son o state

depositate a sua firma, piuttosto voluminose, dopo

l’interrogatorio.

Perché in queste precisazioni questi fatti non ci s ono, fatti

così rilevanti.

DICH – MURRI: Perché ero timorosa.

AVV. GIOVENE: Era timorosa anche quando scriveva le note

integrative?

In queste note integrative ci sono delle accuse mol to precise,

signora Murri.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Chiedo scusa però, può anche non

piacere la risposta, però l’ha detta Presidente.

AVV. GIOVENE: Ma non possiamo accontentarci sono “timorosa”.

Dottor Bombardieri!

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma se lo dice lei, poi lo valuterà

lei.

Ma non è che poi (incomprensibile per sovrapposizio ne di

voci).

T: Va bene, scusate.

AVV. GIOVENE: Diamo atto che era timorosa e che ha continuato

a mentire.

T: Questa è la tesi che sostiene...

AVV. GIOVENE: Chiedo scusa ma è un fatto molto specifico, lei

comprenderà Presidente, che il fatto che la signora fosse o

meno presente a una consegna di diamanti, visto che di questi

diamanti è ricco questo processo, noi vorremmo sape re se è

vero o non è vero.

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Allora è difficile accontentarsi da parte di questa Difesa, e

perdonerà il Presidente se usciamo ogni tanto fuori dalle

righe, della semplice affermazione “ero terrorizzat a, ero

timorosa”.

Quando riesce a scrivere in maniera...

DICH – MURRI: Ero timorosa di dire quello che sapevo,

ovvero...

AVV. GIOVENE: ... dettagliata le ragioni per le quali il dottor

Capaldo le contesta “scatoline e scatolette” e giustamente il

suo difensore la richiama all’ordine e le fa scrive re delle

cose precise per correggere le “scatoline e scatolette” che

era presa in giro verso la Procura della Repubblica .

DICH – MURRI: Non era una presa in giro.

AVV. GIOVENE: Era una presa in giro, tant’è che in questo atto

lei lo conferma che era una presa in giro.

DICH – MURRI: No.

AVV. GIOVENE: E spiega dettagliatamente se vuole glielo

leggo...

DICH – MURRI: Ho spiegato che cosa volevo dire...

AVV. GIOVENE: ... (incomprensibile per sovrapposizione di voci)

al Tribunale, non ci sono i fogli, però spiega in t utto un

passaggio “scatoline e scatolette” che cosa intendesse.

E nonostante la precisazione di “scatoline e scatolette” ...

T: Ma questo, scusi avvocato...

AVV. GIOVENE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

T: Avvocato Giovene questo a cui fa riferimento, ques to famoso

memoriale possiamo acquisirlo?

Page 121: (23 Udienza 13.04.2011)

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AVV. GIOVENE: Non è un memoriale, si chiama “note difensive

integrative di interrogatorio”.

T: Direi a questo punto possiamo anche acquisirlo?

AVV. GIOVENE: No, non c’è richiesta da parte di questa Difesa,

c’è la contestazione.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ha risposto.

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

AVV. GIOVENE: Allora la rileggo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Facciamo rispondere.

T: Diamo modo appunto alla...

AVV. PLACANICA: Se risentiamo anche al mio controesame la

signora stamattina ha detto che non sapeva niente M okbel...

T: No, avvocato ove emergessero discrasie (incomprens ibile)

saranno evidenziate nel prosieguo, quindi...

(Incomprensibile per intervento fuori microfono).

T: Sì, prego risponda allora...

DICH – MURRI: A quale...

T: A questa qua.

DICH – MURRI: La questione delle scatole.

T: Questa contestazione che è stata mossa.

DICH – MURRI: La questione delle “scatoline scatolette”, come

dice lei... ho precisato con le note integrative

dell’interrogatorio che cosa intendessi dire con “s iamo andati

a vedere la fiera, ho visionato anche delle scatole ...” che

poi sono stati bloccata, mi sembra di ricordare, qu indi non ho

potuto precisare in fase di interrogatorio perché s embrava che

stessi sviando.

Page 122: (23 Udienza 13.04.2011)

R.G. 21927/10 - 13/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 122

A ogni modo la questione è che nella fiera di Anver sa andai

anche a visionare diversi fornitori per i negoziant i per il

trade, fornitori che vendevano scatole per gioielli , cioè

scatole per anelli, scatole per collane, quanto fos se, panni,

luci nordiche e tutto quello che serve per una gioi elleria.

Anche perché visto che non erano stati fatti i lavo ri a quello

che doveva diventare la gioielleria D Color, visto che si sa

che ordinando in Cina si possono acquistare delle c ose

paritetiche a quelle italiane, di stessa... in term ini di

qualità ma a prezzi nettamente inferiori, andai a p rendere

accordi anche in tal senso.

Questo era quello a cui mi riferivo quando parlavo di

scatoline.

Poi sono stata interrotta credo nel corso dell’inte rrogatorio.

Cos’è che dovevo precisare poi?

Già non me lo ricordo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Perché non ha detto queste cose.

T: Ha terminato?

Ci sono altri controesami?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Un’unica domanda Presidente...

T: Conclude l’esame il Pubblico Ministero.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Senta lei ha detto prima che è andata

in Belgio a Anversa più di 10 volte, ha detto non s o dire

quante, ma più di 10 volte con Massoli.

DICH – MURRI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Io vorrei capire però come avvenivano

questi viaggi, nel senso che era lei che diceva ogg i, domani,

dopodomani andiamo a Anversa?

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DICH – MURRI: Assolutamente no.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E come avvenivano?

DICH – MURRI: Mi veniva detto...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Da chi?

DICH – MURRI: Da Massoli oppure è capitato anche da Mokbel,

cioè... diciamo da Massoli... no, sinceramente pote va capitare

che me lo dicesse Massoli, come poteva capitare che me lo

dicesse Mokbel.

Tipo “domani si parte”, oppure “fra due giorni si p arte”.

A quel punto...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E quindi lei accompagnava.

DICH – MURRI: “Puoi organizzare tu il volo?” a quel punto

organizzavo il volo, organizzavo il taxi, organizza vo

l’albergo, mi occupavo della parte pratica.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E’ stata chiarissima.

Nessun’altra domanda.

T: Va bene.

Sì, sì, potete andare.

DICHIARAZIONI SPONTANEE DELL’IMPUTATO: MOKBEL GENNARO

IMP – MOKBEL: Signor Presidente vorrei chiarire una volta per

tutte qual è il stato il rapporto mio e della Murri .

Pochissime parole.

Barbara Murri è stata la fidanzata di Fabio Arigoni che a un

certo punto ha preso, l’ha lasciato e se n’è andato .

Il fratello ha preso la barca e se ne andava in gir o per il

mondo e io mi sono affezionato a questa ragazza e l ’ho tenuta

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con me più gli volevo più bene a lei che alle mie s orelle

stesse.

L’ho sempre mantenuta da quando si è lasciata con F abio

Arigoni nel 2004... nel 2005.

Dopodiché lei che dice che fingeva, non era assolut amente

vero, perché noi ci siamo voluti molto molto molto molto bene,

nonostante tutto quello che ha detto e la capisco, perché

naturalmente per uscire ha dovuto dire delle cose c he poi

quando sarà il momento, smentiremo o smantelleremo.

Io le voglio ancora molto molto molto bene.

E’ una ragazza che sta in grande confusione e io in tutti

questi anni che le ho voluto bene, ho sempre cercat o di

tenerla al di fuori di tutto, e se è andata a Panam a, per

l’ennesima volta lo ripeto, perché il signor Di Gir olamo è

venuto da me e mi ha detto “senti qualcuno deve and are a

Panama” io ho detto Barbara, lei mi chiedeva sempre quando c’è

da partire ti prego fammi partire, mi va di girare il mondo.

Allora guarda vai dal tuo ex fidanzato e vagli a di re che

sistemasse questa cosa prima che succede un macello con Di

Girolamo e Toseroni.

Fatto sta che comunque alla fine di tutto questo pr ocesso, e

questa è una mia dichiarazione spontanea, la cosa c he più mi

addolora veramente è stato proprio questo interroga torio

sentito oggi.

Non mi interessano tutte le altre cose che mi potra nno

accadere, ma dell’interrogatorio sentito oggi sì.

Perché come volevo poco o meno bene (trascrizione f onetica) a

Barbara di mia moglie.

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Questo è stato il nostro rapporto.

Non l’ho mai tenuta come ostaggio, non l’ho sequest rata, l’ho

trattata veramente come se fosse mia sorella più gr ande, l’ho

coperta di tutto e di più.

Grazie.

Si dà atto che il procedimento viene sospeso.

DICH – IANNILLI: Marco Iannilli nato a Roma il 21 settembre

1960.

T: E’ un teste...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Anche Iannilli è imputato di reato

connesso .

La sua posizione pende ancora davanti al Giudice co n una

richiesta di giudizio abbreviato.

T: Per cui lei potrebbe avvalersi della facoltà di no n

rispondere ai sensi dell’Art. 210 del Codice di Pr ocedura

Penale.

DICH – IANNILLI: Sì, intendo avvalermi della facoltà di non

rispondere.

T: Va bene, ne diamo atto.

Diamo atto anche che... formalmente l’avvocato Pier giorgio

Manca difensore di fiducia... che appunto il teste dichiara di

volersi avvalere della facoltà di non rispondere.

ESAME DEL TESTE

(imputata di reato connesso)

IANNILLI MARCO

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Può andare.

DICH – PONTELINI: (Lettura della formula di impegno) .

Pontelini Mirko, nato l’11 febbraio 1975, Roma.

T: Prego Pubblico Ministero può procedere all’esame.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Grazie Presidente.

Lei che lavoro svolge?

DICH – PONTELINI: Agente di Polizia.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Dove lavora?

DICH – PONTELINI: Reparto scorte.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei conosce Mokbel Gennaro?

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può dire come l’ha conosciuto?

DICH – PONTELINI: L’ho conosciuto a piazza Santiago del Cile.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: In che circostanza ce lo spiega?

DICH – PONTELINI: Era avventore di un negozio d’orologi,

l’abbiamo... c’era una piazza col bar, bene o male scambiavamo

chiacchiere così, e poi l’ho conosciuto così.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma lei in questa piazza che ci faceva?

DICH – PONTELINI: Là lavoravamo sempre presso una

gioielleria... in questa orologeria.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non ho capito, ci può spiegare meglio?

ESAME DEL TESTE

PONTELINI MIRKO

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DICH – PONTELINI: Una specie di deterrente fuori antirapina,

così.

Stavamo fuori al negozio quindi... siccome è una pi azza con

dei bar, comunque si fermava anche la gente e si co noscevano

un po’ tutti là.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi faceva questa attività presso

questa piazza.

DICH – PONTELINI: Sì, questo negozio.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Il negozio come si chiamava, questo

esercizio commerciale?

DICH – PONTELINI: Senza Tempo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ha detto quindi che Mokbel era un

cliente di questo negozio?

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi era cliente di questo negozio,

di questo Senza Tempo.

Chi è il proprietario di questo negozio, chi era il

proprietario all’epoca?

DICH – PONTELINI: Andrea Infantino.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei conosce Ricci Giorgia?

DICH – PONTELINI: Sì, è la moglie.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: La moglie di Mokbel.

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: L’ha conosciuta come?

DICH – PONTELINI: Sempre stessa situazione diciamo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Senta lei conosce Macodi...

DICH – PONTELINI: Roberto.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Poi chi conosce di persone che

venivano...

DICH – PONTELINI: Là ho conosciuto loro.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E poi successivamente ha conosciuto

altre persone?

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può dire chi ha conosciuto e come

le ha conosciute.

DICH – PONTELINI: Le ho conosciute quando è stata aperta la

gioielleria di via Chelini.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Di via Chelini?

DICH – PONTELINI: Sì, via Chelini circa due o tre anni dopo,

adesso non ricordo bene i tempi.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Chi ha conosciuto?

DICH – PONTELINI: Ho conosciuto... i cognomi non me li

ricordo.

Silvio, va beh quelli da giornale, Silvio Fanella, Luca,

Breccolotti e... Aurelio veniva, però il cognome no n lo so.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Aurelio?

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E questi chi erano?

DICH – PONTELINI: Diciamo amici di... collaboratori anche di

Gennaro così.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Di Gennaro Mokbel?

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Senta lei... ci può dire come... lei

presso questa gioielleria di via Chelini che cosa f aceva?

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DICH – PONTELINI: La stessa cosa che facevo a quella... Senza

Tempo praticamente, una sorta di deterrente per non fare

rapinare, stavamo là di fuori comunque.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Stavate fuori.

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Percepivate un compenso per questa

attività?

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: A via Chelini come siete arrivati, di

che era questa attività di via Chelini?

DICH – PONTELINI: Diciamo di loro.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Loro chi?

DICH – PONTELINI: Intestata... era intestata... cioè io sapevo

che la proprietaria all’inizio erano due.

Marina Bongiorno e di Massimo Missiroli, Missoli.

Massoli.

E...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma Bongiorno chi era?

DICH – PONTELINI: La mamma di Giorgia.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: A lei chi l’ha proposto di andare a

lavorare presso questa gioielleria?

DICH – PONTELINI: Fabrizio Soprano.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Fabrizio Soprano.

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che è?

Fabrizio Soprano chi è?

DICH – PONTELINI: Un mio collega.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lui che faceva, faceva...

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DICH – PONTELINI: La stessa cosa.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi Fabrizio Soprano le dice di

andare a lavorare là.

DICH – PONTELINI: Sì, che veniva aperta questa gioielleria e

se volevamo andare a lavorare là.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Le ha detto chi glielo aveva detto a

lui?

Nel proporglielo glielo ha detto...

DICH – PONTELINI: Probabilmente uno di loro, ma non so

materialmente la persona fisica che glielo ha detto , adesso

non mi ricordo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei è andato a lavorare là.

Poi che cosa ha fatto?

Ha fatto altre attività per...

DICH – PONTELINI: Sì, anche l’inaugurazione della galleria

d’arte.

Quella a via XX Settembre nell’ultimo... penso l’a ltro anno

2010-2009.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Questa chi gliela proposta a lei?

DICH – PONTELINI: Materialmente come persona?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì.

DICH – PONTELINI: Non mi ricordo, forse è venuto qualcuno, ha

detto guarda c’è l’inaugurazione...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Qualcuno, sono venuto io a dirglielo?

DICH – PONTELINI: No, no, no.

Sempre diciamo del gruppo...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quando parla di gruppo che significa

gruppo?

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DICH – PONTELINI: Gruppo... tipo... o Roberto, o Luca, o

Silvio.

Adesso non mi ricordo materialmente.

Può darsi pure che nemmeno c’ero io quel giorno, pe rò... non

ricordo sinceramente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha detto prima che la gioielleria

sapeva... io dico sostanzialmente per quello che sa peva lei, a

chi apparteneva questa gioielleria?

DICH – PONTELINI: A loro, perché...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: A loro chi?

Cioè quando dice loro, lei parla al plurale...

DICH – PONTELINI: Sì, adesso le spiego il motivo.

Sì, perché magari venivano... dicevano la gioieller ia nostra,

magari c’era Gennaro, c’era Roberto o Silvio, quind i era

nostra, nel senso loro.

Gioielleria nostra...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi nostra nel senso di Gennaro,

Roberto, Silvio?

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei da chi veniva pagato per questa

attività che svolgeva in questa gioielleria?

DICH – PONTELINI: All’inizio penso da questo gruppo, però

materialmente no, li trovavamo là, quindi forse si

incontravano tra l’ora di chiusura, tra il pranzo.. . tra la

chiusura mattutina e la riapertura pomeridiana.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, da chi veniva pagato lei, i soldi

da chi li prendeva?

Intanto quanti soldi prendeva?

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DICH – PONTELINI: Allora erano divisi, erano 4.500 euro al

mese che venivano divisi in base alle giornate lavo rative

insomma.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Tra chi venivano divisi?

DICH – PONTELINI: Tra me e Fabrizio Soprano e altra gente che

veniva là a lavorare con noi.

E poi...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Questi soldi materialmente a lei chi

li dava?

DICH – PONTELINI: I soldi li trovavamo là.

Trovavamo là, come ho già detto, magari.

Però penso, ha detto, magari è passato Luca ha paga to, oppure

è passato Silvio e ha portato i soldi, però questo fino a un

certo punto, perché poi venivamo pagati direttament e dalla

gioielleria, dai compensi dei guadagni.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi fino a un certo punto che

significa?

DICH – PONTELINI: Penso fino a dopo Natale perché la

gioielleria aprì mi pare novembre 2007... 2008... n ovembre

2007 penso.

E poi niente i soldi, gli stipendi dei lavoratori che stavano

là erano frutto dei guadagni della gioielleria.

Però non so precisamente fino...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Da che periodo è stato pagato in un

modo...

DICH – PONTELINI: Ma penso fino a dopo Natale comunque.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha detto che conosceva Luca,

Silvio, Roberto.

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E’ mai andato a Milano con queste persone?

DICH – PONTELINI: Sono andato a Milano sì con...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Con chi e per quale motivo.

DICH – PONTELINI: Allora sono andato a Milano con Roberto e

Luca...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Luca chi?

DICH – PONTELINI: Luca Breccolotti.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E Roberto?

DICH – PONTELINI: Magori.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Come è andato questo... cioè chi

glielo ha chiesto, come... parli lei.

DICH – PONTELINI: Sì, mi ha chiamato Fabrizio Soprano mi ha

detto senti andiamo a Milano, io ho detto sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Andiamo a Milano a fare una

passeggiata, un viaggio, che siete andati a fare a Milano?

DICH – PONTELINI: No, mi ha detto c’è da accompagnare loro,

c’è del lavoro da fare, se vuoi venire.

Ho detto: va beh, sì andiamo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei va a Milano per lavoro.

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: In che cosa consisteva il suo lavoro?

DICH – PONTELINI: Praticamente dovevamo riportare dei soldi

che c’era stato detto che erano delle società ester e, da

Milano a Roma e basta.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Da chi le era stato detto questo?

DICH – PONTELINI: ... da chi mi è stato detto?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quando le è stato detto?

DICH – PONTELINI: Nella macchina.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: In macchina...

DICH – PONTELINI: In macchina ma mentre andavamo a Milano...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Intanto in macchina chi eravate?

DICH – PONTELINI: Eravamo io, Fabrizio Soprano e... Luca

Breccolotti e Roberto.

E una volta siamo andati anche da soli, siamo andat i soli io e

Fabrizio Soprano e su ci aspettavano... ci aspettav a... Silvio

e... Silvio Fanella e Luca Breccolotti.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E quindi siete arrivati là?

DICH – PONTELINI: Siamo arrivati là, sono montati in macchina,

siamo andati in un (incomprensibile) aspettavamo da vanti a un

albergo, loro sono andati un palazzo che non so qua l è

comunque perché c’erano traverse (incomprensibile).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: In che zona era più o meno?

DICH – PONTELINI: Zona stazione, vicino, vicino.

La stazione la ricordo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E quindi il motivo qual era?

DICH – PONTELINI: Di riportare a Roma dei soldi che loro

società che avevano all’estero.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha detto che le è stato detto in

macchina questo, quando?

DICH – PONTELINI: Sì, mentre andavamo su. G

PM – DOTT. BOMBARDIERI: A Milano.

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quanti viaggi ha fatto?

DICH – PONTELINI: Due o tre.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei veniva pagato per questi...

DICH – PONTELINI: Sì.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei e Soprano venivate pagati per

questi viaggi?

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quanto venivate pagati per questi

viaggi?

DICH – PONTELINI: 5 mila euro.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: 5 mila a testa?

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Per andare e tornare da Milano.

DICH – PONTELINI: Sì, tutto il giorno era poi alla fine.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei sa perché... quanti soldi

riportavano...

DICH – PONTELINI: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Come venivano... in che modo...

DICH – PONTELINI: Sì, glielo dico subito.

Una borsa modello quelle da computer, porta compute r

semirigida, nera semirigida, più o meno queste dime nsioni qua.

Più o meno così, spessa così, come quelle da comput er però di

pelle, di pelle nera che era semirigida.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E quindi?

Lei ha mai visto questi soldi?

DICH – PONTELINI: No, mai visti.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: (Incomprensibile) quello che le

dicevano loro?

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi il viaggio non ho capito

andavate e tornavate nella stessa giornata?

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DICH – PONTELINI: Sì, sì, sì, subito... cioè sì, andavamo su e

poi tornavamo giù.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha detto che è andato tre volte...

DICH – PONTELINI: Due o tre volte.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: In tutte queste occasioni il motivo

era sempre lo stesso o...

DICH – PONTELINI: Sempre quello, sempre lo stesso.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Di portare questi soldi a Roma.

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E voi quando arrivate a Roma dove

andavate?

DICH – PONTELINI: Una volta vicino a Talenti, vicino allo Zio

d’America il bar quello grande.

E un’altra volta in una traversa di via Cortina d’A mpezzo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Perché siete andati là allo Zio

d’America?

Per quale motivo siete andati là?

DICH – PONTELINI: Perché là è sceso... una volta è sceso...

chi era Silvio... mi pare Luca una volta è sceso là .

Luca... sì, forse Luca, Luca Breccolotti.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Breccolotti abita là?

DICH – PONTELINI: Non lo so, mi pare che è sceso là da qualche

parte là vicino, poi noi avevamo il motorino là qui ndi siamo

andati là e poi siamo andati a casa.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Allora per aiutarla a ricordare il 26

febbraio 2010 lei è stato sentito dalla Procura.

DICH – PONTELINI: Sì.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: E lei ha dichiarato (incomprensibile)

allo Zio d’America allora... “quindi Luca e Silvio hanno

riaccompagnato me e Soprano allo Zio d’America a ri prendere la

moto che avevamo lasciato parcheggiata la mattina” .

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi la moto la doveva prendere lei?

DICH – PONTELINI: No, il motorino nostro.

C’avevamo appuntamento là.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Perché avete... non ho capito, lei

prima ha detto che è sceso Roberto... non ho capito .

DICH – PONTELINI: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Mi scusi, lei è un agente di Polizia

quindi dovrebbe essere abituato a raccontare le cos e.

DICH – PONTELINI: Sì, sì, adesso glielo dico.

Noi avevamo appuntamento là, quindi andavamo con i motorini e

li parcheggiavamo là, e poi siamo tornati là.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Voi avevate appuntamento allo Zio

d’America.

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Con chi avevate appuntamento?

DICH – PONTELINI: Avevamo appuntamento con Roberto Magori e

Luca Breccolotti.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi?

DICH – PONTELINI: Quindi partivamo da là.

Quando siamo tornati una volta, mi pare che Luca è sceso

prima, ma sempre là comunque, là.

E basta, e noi siamo andati a riprendere i motorini .

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Accompagnati da chi?

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DICH – PONTELINI: Da Roberto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Roberto Magori, benissimo.

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E questo qua una volta.

E altre volte è andato in qualche altro posto con q uesti

soldi... al rientro dove è andato?

DICH – PONTELINI: Un’altra volta sì.

Al rientro un’altra volta siamo andati in una trave rsa di...

glielo ho detto prima, adesso non mi viene la via.

Di via Cortina d’Ampezzo.

Una traversa che si scendeva sulla sinistra.

E poi ci hanno riaccompagnato sempre dove avevamo p archeggiato

i motorini, però questa volta non ricordo dove l’av evo

parcheggiato.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi due volte.

E’ andato quindi sicuro è andato due volte?

DICH – PONTELINI: Due volte sicuro.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Se ho capito bene, una volta è andato

con Breccolotti...

DICH – PONTELINI: E una volta da solo.

Quello da solo me lo ricordo, io e Soprano così, me lo

ricordo, abbiamo fatto il viaggio da soli.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E siete tornati anche da soli?

DICH – PONTELINI: Sì, siamo tornati anche da soli.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E al ritorno che avete fatto con

questa borsa?

DICH – PONTELINI: Ce l’avevamo dietro... sotto il sedile

l’avevamo messa della macchina.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Poi alla fine quando siete arrivati a

Roma questa borsa a chi l’avete data?

DICH – PONTELINI: Siamo arrivati a Roma, dove l’abbiamo

data... mi sa quella volta là che siamo andati nell a traversa

di via Cortina d’Ampezzo mi sembra.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: A chi l’avete data?

L’avete lasciata per strada?

DICH – PONTELINI: No, no, no, ci aspettava... sì, c’era Silvio

che ci aspettava là.

Silvio Fanella sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma per strada, in una casa?

DICH – PONTELINI: No, no, per strada ci aspettava, all’inizio

della traversa poi ci hanno riaccompagnato e siamo andati via.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei oltre... quindi abbiamo detto

sorveglianza davanti a questo negozio...

DICH – PONTELINI: Sì, gioielleria.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Di via Chelini, poi questi viaggi a

Milano che ha fatto.

DICH – PONTELINI: A Milano.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ha fatto qualche altra attività in cui

veniva pagato?

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: L’inaugurazione che ha detto.

DICH – PONTELINI: E poi il matrimonio ma anni, anni fa, a un

matrimonio sulla Cassia.

Sulla Cassia... ah, no anche un’altra volta che... abbiamo

accompagnato Gennaro Mokbel al Tiro al Volo che dov eva portare

dei diamanti.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Dove doveva portarli?

DICH – PONTELINI: Al Tiro al Volo, al circolo quello del Tiro

al Volo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Voi dove l’avete preso?

DICH – PONTELINI: Questo non me lo ricordo.

Però mi ricordo che siamo andati là.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma con che cosa lo portavate voi?

DICH – PONTELINI: Con la macchina sua, in una macchina... non

mi ricordo nemmeno qual era.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi voi lo portate con la macchina

sua, non con la macchina vostra?

DICH – PONTELINI: No, no, mia mai.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi mi spiega...

DICH – PONTELINI: Ci davamo un appuntamento, a me mi chiamava

Fabrizio Soprano diceva guarda ci vediamo là, tocca ... bisogna

fare che ne so... hanno bisogno, bisogna portare d ei

diamanti, non vogliono essere rapinati e li accompa gniamo.

Però la volta del Tiro al Volo non mi ricordo since ramente

dove sono partito.

Però mi ricordo che sono arrivato là, quello del ci rcolo del

Tiro al Volo me lo ricordo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Rispetto a questo... in questa

occasione in cui avete accompagnato Mokbel al Tiro al Volo è

stata una volta o ci sono state più occasioni?

DICH – PONTELINI: Al Tiro al Volo con i diamanti una volta

sola, mi sembra.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Allora per aiutarla sempre a ricordare

perché vedo che lei non ricorda.

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DICH – PONTELINI: Grazie.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sempre il 26 febbraio 2010 lei ha

detto “prima che venisse la gioielleria di via Chelini ho

fatto, sempre insieme a Soprano, alcuni servizi di sicurezza

per Mokbel anche a Roma. In particolare si trattava di

accompagnarlo quasi sempre al Circolo del Tiro al V olo, perché

secondo quanto noi sapevamo, lui trasportava diaman ti o

preziosi” .

DICH – PONTELINI: Sì, sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi non ha parlato di una volta, ha

parlato di più volte, più occasioni, quasi sempre a l Tiro al

Volo e in altre occasioni.

Ci può specificare meglio questo particolare, visto che ha

detto quante volte, una volta, 10 volte, 500 volte o due

volte.

DICH – PONTELINI: E’ vero, ha ragione non lo ricordavo.

Sì, sicuramente più volte, ma numericamente adesso mi rimane

difficile.

Però era sempre al Tiro al Volo comunque, cioè dici amo che

finivamo là.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Finivate al Tiro al Volo?

DICH – PONTELINI: Sì.

Però non mi ricordo da dove partivo sinceramente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Venivate pagati per questi viaggi

interni a Roma?

DICH – PONTELINI: Sì, sì, sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quanto venivate pagati?

DICH – PONTELINI: Anche 500 euro.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: 500 euro per il trasporto.

DICH – PONTELINI: Sì, non sempre così però.

Anche meno.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Chi ve li dava questi soldi quando

trasportavate...

DICH – PONTELINI: Gennaro Mokbel.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi Gennaro Mokbel vi dava

direttamente...

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che succede?

DICH – PONTELINI: No, c’era una zanzara.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Gennaro Mokbel ve li dava direttamente

lui.

DICH – PONTELINI: Questi.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Questi qua di questi viaggi...

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Di questi spostamenti interni a Roma,

se ho capito bene.

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei fuori Roma ha accompagnato mai

Gennaro Mokbel?

DICH – PONTELINI: Io mai.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Fuori Roma.

DICH – PONTELINI: Mai.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Per quanto riguarda la gioielleria di

via Chelini lei ha detto che si è occupato della

sorveglianza...

DICH – PONTELINI: Sì, sì, sì, sì.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Si è occupato di trasporto anche per

quanto...

DICH – PONTELINI: Quando chiudeva nel periodo estivo e quando

riapriva a settembre.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Cioè che succedeva?

DICH – PONTELINI: Veniva svuotata la gioielleria di tutti i

preziosi, orologi, quello che erano e li abbiamo po rtati a una

banca a via del Tritone, sulla destra.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Chi eravate?

DICH – PONTELINI: Eravamo sempre io, Fabrizio Soprano e c’era

Giorgia.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Giorgia?

DICH – PONTELINI: Giorgia Ricci.

E una volta mi sembra anche con la mamma.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi voi a inizio estate andavate

a...

DICH – PONTELINI: Fine estate, quando chiudeva, il giorno che

chiudeva... sì, il giorno stesso che chiudeva, si s tava aperti

solo la mattina e facevamo questo trasporto presso la banca.

E poi quando riapriva riportavamo tutto indietro.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì.

E questo è avvenuto?

DICH – PONTELINI: Per due anni.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Per due anni...

DICH – PONTELINI: Per due estati, sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Rispetto a via Chelini, lei ha

accompagnato Silvio Fanella a trasportare dei gioi elli?

DICH – PONTELINI: Sì.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può raccontare questo episodio?

DICH – PONTELINI: Come no.

Praticamente quando fu venduta la gioielleria, perc hé fu

venduta...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei come lo sa che fu venduta?

DICH – PONTELINI: Me l’hanno detto là, l’hanno detto e quindi

ne eravamo a conoscenza.

E l’abbiamo... sono venuti una volta Silvio e Luca e hanno

caricato i gioielli che stavano là, che non penso a vevano

venduto anche quelli ai nuovi proprietari, li abbi amo portati

a via Cortina d’Ampezzo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Dove in via Cortina d’Ampezzo?

DICH – PONTELINI: Il civico non lo so.

Però penso a casa di Gennaro insomma.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Pensa o...

DICH – PONTELINI: Sicuramente sì.

Sì, penso di sì.

Però io non l’ho visto, sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma lo pensa o lo sa, è una cosa

diversa, pensarlo...

DICH – PONTELINI: Allora lo so.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E come lo sa, ci deve spiegare.

DICH – PONTELINI: E perché...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ha visto entrare Gennaro...

DICH – PONTELINI: No, no, assolutamente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Come sapeva, glielo aveva detto

qualcuno, ci dica come... lei dice so che abitava l à.

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Ci dica... io so dove abita la collega perché me l’ ha detto

lei o perché ci sono stato.

DICH – PONTELINI: Ok.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei come fa a dire...

DICH – PONTELINI: Eh, sì, perché andando in macchina... ma

proprio alla fine mentre stavamo su via Cortina d’A mpezzo ha

detto “adesso li portiamo qua dove c’è Gennaro”.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi glielo hanno detto...

DICH – PONTELINI: Dove c’è, però non so se abita là.

Dove c’è.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Le hanno detto li portiamo là dove c’è

Gennaro.

DICH – PONTELINI: Sì.

E poi basta, poi siamo... basta.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: In quel caso si ricorda come erano

custoditi...

DICH – PONTELINI: Sì, con delle buste di cartone.

Di quelle di carta, insomma, un po’ più resistenti di quelle

di plastica.

Però non li ho visti io come erano alloggiati, sist emati, se

stavano dentro delle scatole, non lo so.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: La gioielleria lei ha detto che

formalmente era di...

DICH – PONTELINI: La proprietaria...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: (Incomprensibile per sovrapposizione

di voci).

DICH – PONTELINI: All’inizio erano i due soci, poi Massimo

andò via e rimase solamente come padrona Marina.

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Che veniva comunque, veniva...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Mokbel frequentava questa gioielleria?

DICH – PONTELINI: Sì, non abitualmente... cioè non c’era una

scadenza... una scadenza fissa, può darsi anche per mesi non

veniva.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei me l’ha detto prima, da chi

venivate pagati, l’aveva detto prima per questa gio ielleria,

nel primo periodo?

DICH – PONTELINI: Allora... nel primo...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha distinto un primo periodo...

DICH – PONTELINI: Sì, sì, sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E un secondo periodo.

DICH – PONTELINI: Sì.

Nel primo periodo... noi magari andavamo là il pome riggio, no,

guarda è passato Luca e ha lasciato i soldi, oppure è passato

Silvio e ha lasciato i soldi, però materialmente no n... non

l’ho visto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Allora le contesto sempre per questa

dichiarazione che lei ha reso il 26 febbraio, lei h a

dichiarato “prima del passaggio societario i soldi ci venivano

dati di volta in volta da Silvio Fanella o da Luca

Breccolotti” .

(Incomprensibile per intervento fuori microfono).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ha detto che non glieli ha dati Silvio

Fanella, che gli dicevano che era Silvio Fanella.

Io voglio sapere... lei ha dichiarato che i soldi v i venivano

dati da Silvio Fanella e Luca Breccolotti, che è un a cosa

diversa.

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DICH – PONTELINI: Perché magari capitava che ripassavano

abbiamo portato i soldi.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Materialmente i soldi chi glieli dava?

Qualcuno materialmente glieli ha dati?

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Io le ho dato soldi?

DICH – PONTELINI: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Qualcuno le ha dato questi soldi.

Quindi chi glieli ha dati, la persona fisica che gl i ha dato i

soldi non me la può dire?

DICH – PONTELINI: Sì, adesso... nel senso che stando fuori,

magari siccome chiudeva all’ora di pranzo, magari r itornavamo

là e trovavamo i soldi, è passato Luca, dicevano, o ppure è

passato... oppure mentre stavamo là io non è che gl i dicevo

che hai portato i soldi?

No, assolutamente.

Poi magari quando andavano via o Luca, o Silvio cos ì, dicevano

ah, guarda hanno lasciato i soldi per voi.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Benissimo io voglio sapere chi glielo

diceva hanno lasciato i soldi, nel senso qualcuno

materialmente...

DICH – PONTELINI: I ragazzi che stavano dentro.

O Massimo Mastroli oppure me lo diceva me lo diceva Sergio

Placidi insomma...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sergio Placidi chi è?

DICH – PONTELINI: E’ un... diciamo il direttore, un dipendente

della gioielleria.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei sa che rapporto c’era tra Mokbel e

questa gioielleria?

DICH – PONTELINI: Dice la gioielleria era la loro, e poi

comunque è il cognato... il genero di Marina Bongio rno.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Perché lei sempre in questa

dichiarazione lei ha aggiunto “i soldi ci venivano dati di

volta in volta da Silvio Fanella e da Luca Breccolo tti, ma

sapevamo che la gioielleria era riferibile a Mokbel ” .

DICH – PONTELINI: Sì, sì, e glielo ho detto prima perché

dicevano la gioielleria nostra, la gioielleria mia.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che si comportava come...

DICH – PONTELINI: Padrone.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: ... proprietario, l’ha dichiarato

(incomprensibile per sovrapposizione di voci) il 26 febbraio.

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi conferma queste dichiarazioni

su questa circostanza?

DICH – PONTELINI: Confermo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei è stato mai in via Bevagna a

incontrare Mokbel?

DICH – PONTELINI: Sì, ma non l’ho incontrato.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci racconta perché era andato in via

Bevagna, aveva un appuntamento, che cosa è successo ?

DICH – PONTELINI: Dovevamo andare là perché comunque noi...

sia io che Fabrizio Soprano non ci lavoravamo più l à da fine

dicembre mi sembra, e...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Da fine dicembre di che anno?

DICH – PONTELINI: 2009, quindi inizio 2010.

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A cavallo tra dicembre e gennaio comunque abbiamo s messo di

andare.

Ci avevano detto precedentemente che forse avrebber o voluto

aprire un’altra gioielleria.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Chi glielo aveva detto?

DICH – PONTELINI: Sempre i ragazzi, adesso però non ricordo

materialmente chi.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quando si riferisce ai ragazzi...

DICH – PONTELINI: O Silvio Fanella o Luca, però materialmente

non ricordo bene.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Uno di loro.

DICH – PONTELINI: Sì.

E quindi dovevamo andare a sentire da...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che vi dissero?

DICH – PONTELINI: Eh?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che vi dissero?

DICH – PONTELINI: Che avrebbero aperto... probabilmente si

sarebbe aperta un’altra gioielleria.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma questo a che proposito ve lo

dicevano?

DICH – PONTELINI: Visto che noi là non ci volevamo stare più.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi per lavorare ancora?

DICH – PONTELINI: Sì.

E niente, quindi avevamo un appuntamento a via Beva gna, io

sono entrato prima, ma stavano tutti...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: L’appuntamento ancora non ho capito

perché via Bevagna.

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DICH – PONTELINI: No, per sentire che era vero insomma se poi

fosse... se sarebbe stata aperta...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Se avessero aperto questa...

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Per sapere novità sulla gioielleria.

DICH – PONTELINI: Sì, ma così a titolo...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma avevate un appuntamento o siete

andati voi a vedere?

DICH – PONTELINI: No, ho detto quando possiamo andare.

Allora ci hanno detto... non era un appuntamento pr oprio,

passate, così.

Invece sono arrivato prima io che Fabrizio Soprano, mi sono

affacciato, ho visto che stavano tutti impegnati e mi hanno

fatto segno...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che vuol dire impegnati?

DICH – PONTELINI: C’era un sacco di gente dentro, ma...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Impegnati in che cosa?

DICH – PONTELINI: No, impegnati, stavano... tipo nella sala

riunioni era chiuso, mi hanno fatto segno dopo ho p reso e sono

andato via.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Le hanno fatto segno, non ho capito.

DICH – PONTELINI: Tipo dopo, passa, ci vediamo dopo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

DICH – PONTELINI: Sì, sì, ho preso e sono andato via e basta,

non sono...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha detto passa da via Bevagna, a

via Bevagna che c’era?

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DICH – PONTELINI: C’era tipo galleria d’arte, penso.

Perché c’erano tutte statue.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei la conosceva?

DICH – PONTELINI: No, no, io era la prima volta che andavo là,

non sapevo nemmeno dov’era.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma lei quindi... mi scusi, lei dice

passo da via Bevagna per sapere questa cosa qua.

Lei via Bevagna che c’era questo posto, questa gall eria d’arte

come lo sapeva?

DICH – PONTELINI: No, mi hanno dato l’indirizzo tipo via

Bevagna numero...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi aveva preso un appuntamento

oppure... ci dica lei come è arrivato a via Bevagna numero.

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – PONTELINI: Mo’ non li ricordo... sicuramente l’hanno

detto a Fabrizio, ha detto guarda domani alle cinqu e andiamo

là e sentiamo sta cosa se si fa o non si fa, dell’a pertura

della gioielleria.

Se l’apriranno, quando l’apriranno.

Comunque era tutto molto sul vago.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E quindi questo indirizzo di via

Bevagna chi glielo ha dato?

DICH – PONTELINI: Fabrizio Soprano me l’ha detto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Fabrizio Soprano ha detto ci aspettano

là.

DICH – PONTELINI: Ci aspettano... io sono arrivato prima.

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Quando ho visto che comunque non si poteva entrare, ho

chiamato Fabrizio ho detto guarda non veni’ pe’ nie nte perché

tanto non... non possiamo parlare.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Là chi c’era in via Bevagna, se lo

ricorda?

DICH – PONTELINI: Io ho visto... ho visto Giorgia, ho visto

Silvio, c’era Gennaro e poi c’erano altre persone c he non...

non so nemmeno chi sono.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Poi lei invece ha parlato

dell’inaugurazione di un’altra galleria, dov’era qu est’altra

galleria?

DICH – PONTELINI: A via XX Settembre.

A via XX Settembre era una galleria d’arte grandiss ima.

C’era proprio tantissima gente all’inaugurazione.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: A chi erano riconducibili queste

gallerie?

DICH – PONTELINI: Erano riconducibili sempre al gruppo diciamo

Gennaro, e loro, perché pure loro dicevano è una ga lleria

d’arte nostra.

Nostra era plurale quindi... ma materialmente non s o a chi.

Però parlavano al plurale.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha sentito parlare di altre

gioiellerie quando lavorava a via Chelini?

DICH – PONTELINI: All’inizio sì.

A (incomprensibile) che doveva essere aperta, poi n on è stata

mai aperta.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Come ne ha sentito parlare?

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DICH – PONTELINI: Che stavano facendo i lavori per aprire

questa gioielleria e poi niente, non si è fatto più niente.

Non l’hanno più aperta, non so nemmeno il motivo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sa chi doveva aprirla formalmente

questa gioielleria?

DICH – PONTELINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Chi era?

DICH – PONTELINI: Luca Caccetta se ne doveva occupare, che io

ho conosciuto...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Come si chiama?

DICH – PONTELINI: Luca Caccetta.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Luca Caccetta, il nome di battesimo è

Luca?

DICH – PONTELINI: No, Luca Caccetta... Caccetta, Caccetta si

chiama...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha detto il 26 febbraio del

2010... “Ricordo che a tale proposito, quindi l’apertura in

via (incomprensibile) di una gioielleria, veniva in via

Chelini un tale di nome Caccetta Fabrizio” .

DICH – PONTELINI: Fabrizio sì, Luca avevo sbagliato.

Però poi non si è più aperta e io questo Fabrizio C accetta

l’ho conosciuto a via Chelini.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: A via Chelini alla gioielleria...

DICH – PONTELINI: Sì, sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: ... di via Chelini.

DICH – PONTELINI: Sì, è passato là e io l’ho conosciuto là, ma

poi non so... più niente.

Più visto.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma l’ha visto una volta...

DICH – PONTELINI: Ma l’avrò visto tre volte, non era una

presenza... stabile.

Poi siccome questa gioielleria non è stata più aper ta, non

l’ho proprio più visto, nemmeno passato così.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Per il momento non ci sono altre

domande.

T: Chi vuole contro esaminare, la Parte civile?

No, non è presente.

Prego le Difese.

AVV. NASO: Se l’avvocato Melandri mi fa fare il controesame.

Posso?

No.

Ce lo chiediamo, adesso vediamo...

Pontelini buonasera.

DICH – PONTELINI: Buonasera.

AVV. NASO: Lei è un assistente della Polizia di Stato?

DICH – PONTELINI: Sì.

AVV. NASO: Dove presta servizio?

DICH – PONTELINI: Reparto scorte.

AVV. NASO: Anche all’epoca di questi fatti prestava servizio

al reparto scorte?

DICH – PONTELINI: Sì, sì, sempre là.

AVV. NASO: Ma lei aveva informato i suoi superiori che

svolgeva questa attività?

DICH – PONTELINI: No.

AVV. NASO: Secondo lo Statuto dei lavoratori della Polizia d i

Stato lei lo poteva prestare questa seconda attivit à?

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DICH – PONTELINI: No.

AVV. NASO: Lei ne era consapevole?

DICH – PONTELINI: Sì.

AVV. NASO: Per questo ha subito un processo...

DICH – PONTELINI: Ancora no.

AVV. NASO: ... disciplinare, qualcosa...

DICH – PONTELINI: Ancora no, ma penso che...

AVV. NASO: Qualcuno le ha mosso un addebito, qualche cosa?

DICH – PONTELINI: Ma penso che adesso si attiverà tutto.

AVV. NASO: Lasci perdere...

DICH – PONTELINI: Ad oggi no.

AVV. NASO: ... io le sto domandando se ad oggi lei ha

ricevuto...

DICH – PONTELINI: Ad oggi no.

AVV. NASO: Fino a oggi non era ricevuto nessun rilievo, nessu n

richiamo, nessun addebito di nessuna natura?

DICH – PONTELINI: Ancora no.

AVV. NASO: Ci spiega un po’ meglio di quanto abbia fatto

rispondendo al Pubblico Ministero come riusciva a c onciliare

queste due attività.

Perché le scorte credo, mi corregga se sbaglio, son o

un’attività abbastanza impegnativa.

DICH – PONTELINI: Sì.

AVV. NASO: Lei a chi ha fatto scorte scusi?

DICH – PONTELINI: A tutti.

Pure Obama.

AVV. NASO: Voglio dire a autorità, a collaboratori di

giustizia?

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DICH – PONTELINI: No, no, collaboratori di giustizia mai.

AVV. NASO: A chi?

DICH – PONTELINI: I nomi.

AVV. NASO: Autorità?

DICH – PONTELINI: Sì, però...

AVV. NASO: Lei era assegnato stabilmente...

DICH – PONTELINI: No, no, no, no.

Io in quel periodo facevo una... si chiamava vigila nza

dinamica dedicata.

AVV. NASO: Prego?

DICH – PONTELINI: In quel periodo, quando lavoravo alla

gioielleria, non facevo proprio le scorte vere e pr oprie,

diciamo vigilavamo, passavamo sotto casa degli obi ettivi

sensibili, determinate personalità, facevo i turni.

AVV. NASO: Quindi a lei venivano assegnati alcuni obiettivi

sensibili...

DICH – PONTELINI: Sì, sensibili e facevo una turnazione in

quinta.

Sera, pomeriggio, mattina, notte e riposo.

In quel periodo là.

AVV. NASO: Quindi sono i classici servizi di 8 ore?

DICH – PONTELINI: No, 6.

AVV. NASO: Di 6 ore.

Bene.

Prosegua.

DICH – PONTELINI: Quindi facevo questo.

Sera, pomeriggio, mattina e notte.

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E quando avevo tempo, ero particolarmente stanco, a ndavo là in

gioielleria.

AVV. NASO: Quando aveva tempo e non era particolarmente

stanco.

DICH – PONTELINI: Sì, se ero stanco o stavo male, non ci

andavo, e comunque libero dal servizio, visto che d i tempo ce

n’era. AVV. NASO: Però io le debbo contestare che lei il 26 febbraio

del 2010, in quel verbale di sommarie informazioni che le ha

letto un momento fa... che le ha ricordato un momen to fa il

Pubblico Ministero, a una domanda precisa in tal se nso,

risponde “preciso che lavoravamo” , lei e Soprano, “ stabilmente

come vigilanti della gioielleria”...

DICH – PONTELINI: Sì, ma non è che se un giorno stavo male...

AVV. NASO: Mi faccia finire.

DICH – PONTELINI: Prego.

AVV. NASO: Un giorno se stava male, anche in Polizia credo ch e

allegava un impedimento e non andava...

DICH – PONTELINI: Infatti.

AVV. NASO: ... a lavorare e poi portava il certificato medico.

DICH – PONTELINI: Certo.

AVV. NASO: Non mi riferisco a quando sta male, ma a quando st a

bene.

“Preciso che lavoravamo stabilmente come vigilanti alla

gioielleria, Soprano e io. Soltanto in occasione di nostri

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sporadici impedimenti, venivamo sostituiti da altri colleghi

che noi stessi contattavamo” .

DICH – PONTELINI: Sì.

AVV. NASO: Allora le domando intanto questi colleghi sono

colleghi della Polizia di Stato?

DICH – PONTELINI: Sì.

AVV. NASO: E quindi si prestavano a sostituire lei e Soprano

nel...

DICH – PONTELINI: Sì.

AVV. NASO: E poi da quello che appunto desumo dalla sua... da l

tenore della sua risposta, diciamo il lavoro stabil e era la

gioielleria, e il lavoro “precario” era la Polizia di Stato, è

così?

DICH – PONTELINI: No, perché?

AVV. NASO: Quando lei dice “soltanto in occasioni di

sporadici” ...

DICH – PONTELINI: Io non manco mai nemmeno al lavoro, se lei

prende il mio foglio matricolari ho quattro giorni di malattia

in quattro anni.

Quindi...

Per sporadici... che dice... cioè non è così.

AVV. NASO: Per questo vorrei capire come lei riusciva a

conciliare queste due stabili attività.

DICH – PONTELINI: Le posso anche dire che se una settimana...

glielo dico subito.

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Se una settimana non mi andava di andare, io non ci andavo una

settimana, nessuno mi diceva niente.

In Polizia, quello è il mio lavoro.

AVV. NASO: Ma è successo che lei è stato una settimana che no n

gli andava di andare e nessuno le ha detto niente?

DICH – PONTELINI: E’ successo.

E chi mi diceva niente.

AVV. NASO: Ecco, e allora qui risponde “preciso che lavoravamo

stabilmente come vigilanti” .

DICH – PONTELINI: Perché quello di impegno avevamo.

AVV. NASO: Questo fa pensare che lei l’ha aveva preso come un

impegno serio, cioè concreto.

Del resto la capisco perché se confrontiamo lo stip endio che

prendeva in Polizia e quello che gli dava Mokbel...

DICH – PONTELINI: Beh, oddio.

AVV. NASO: Solo un fesso non farebbe la stessa cosa, no?

E lei non è fesso.

DICH – PONTELINI: A parte non so’ fesso, ma il mio stipendio

non è che era...

AVV. NASO: Quanto prendeva in Polizia, scusi?

DICH – PONTELINI: Quanto prendo?

Quanto prendeva?

Prendevo 1.300 euro, sì, 1.350.

AVV. NASO: E qui mi pare che ha detto che prendeva 5.000

euro...

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DICH – PONTELINI: No, no, no.

AVV. NASO: 4.500.

DICH – PONTELINI: Sì, ma quello era da dividere, non erano a

testa.

Magari!

Quello non era solo per me o solo per Fabrizio o so lo per chi

era.

(Incomprensibile per interventi fuori microfono e

sovrapposizione di voci).

AVV. NASO: Se posso andare avanti.

(Incomprensibile per interventi fuori microfono e

sovrapposizione di voci).

AVV. NASO: Posso Presidente?

Se i colleghi me lo consentono vorrei proseguire.

Senta Assistente Pontelini lei prima ha detto che f aceva i

viaggi a Milano con il suo collega, per andare a pr endere dei

soldi che provenivano dall’estero.

Sulla base di cosa...

DICH – PONTELINI: Sì, ma ho anche specificato che cosa.

AVV. NASO: Prego?

DICH – PONTELINI: Lei ha detto questi... a noi ci hanno detto

che questi soldi erano i guadagni delle società che avevano.

Quindi a me una spiegazione me l’hanno data.

AVV. NASO: Appunto le sto domandando sulla base di cosa fa

questa affermazione e lei mi dice ci avevano detto.

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Chi glielo aveva detto?

DICH – PONTELINI: ... ce l’hanno detto nella macchina Roberto

Magori e... Luca Breccolotti.

AVV. NASO: Come mai lei se lo è ricordato soltanto oggi?

DICH – PONTELINI: Che cosa?

AVV. NASO: Questo fatto che i soldi che andava a prendere a

Milano provenivano dall’estero, perché in data 26 f ebbraio

2010, di questa circostanza, al Pubblico Ministero lei non fa

il minimo riferimento.

DICH – PONTELINI: Forse magari quel giorno ero un po’ più

agitato di adesso.

AVV. NASO: Ah, quel giorno era un po’ più agitato di adesso.

DICH – PONTELINI: Non lo so.

Comunque...

AVV. NASO: E secondo lei... quindi lei giustifica questo fatt o

della memoria con...

DICH – PONTELINI: No, non è che giustifico, comunque il tempo

passa.

AVV. NASO: Sì, appunto.

DICH – PONTELINI: Io non è che mi posso ricordare

regolarmente... passano gli anni, succedono eventi. ..

AVV. NASO: Ma certo, il tempo passa e quindi i ricordi si

affievoliscono non si irrobustiscono.

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Qui sembra che è avvenuto il contrario, lei ha poca distanza

dai volti non ha fatto cenno di questa circostanza, oggi

invece ne fa cenno.

Io le domando come mai al Pubblico Ministero...

DICH – PONTELINI: Non lo so, non mi ricordo.

AVV. NASO: ... ha taciuto la circostanza...

DICH – PONTELINI: Non so che dirle.

AVV. NASO: ... che questi soldi provenivano dall’estero.

DICH – PONTELINI: Questa cosa non me la ricordo nemmeno nel

momento in cui mi ha fatto l’interrogatorio il dott ore, per

esempio.

AVV. NASO: Quindi adesso lei però se lo ricorda bene, i soldi

provenivano dall’estero, questo le è stato detto in macchina?

DICH – PONTELINI: Sì.

AVV. NASO: Lei si è posto, lei nella sua veste di assistente

della Polizia di Stato se questa sua opera, collabo razione

fosse lecita o meno?

Fosse legittima o meno?

Cioè lei ci sta dicendo che ha prestato la propria

collaborazione a fare acquisire la disponibilità a un

determinato soggetto che le aveva detto che quel da naro

proveniva dall’estero, lei ha collaborato con lui p erché si

realizzasse questo proposito.

Le domande come assistente della Polizia di Stato s i è posto

l’interrogativo se questa sua condotta fosse lecita o meno.

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E ancora prima se la condotta...

T: Avvocato Naso però ecco, qui entriamo in un terren o...

AVV. NASO: Secondo lei ora siamo entrati in un terreno minato

Presidente?

T: No, con questa...

AVV. NASO: Secondo lei ora siamo entrati in un terreno...

T: No, dico con questa specifica domanda ovviamente p uò

comportare il rischio di affermazioni...

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci e inte rventi

fuori microfono).

T: Prima no.

Scusate un attimo.

Fino a questo momento il problema poteva investire aspetti di

carattere disciplinare la doppia attività.

A parte il fatto che se veniva resa fuori dal servi zio, voglio

dire... adesso nel momento in cui si chiede al test e lei si è

posto il problema se questa attività fosse o meno d i

origine...

(Incomprensibile per intervento fuori microfono).

T: ... illecita ecco...

AVV. NASO: Ma io ne sono perfettamente consapevole Presidente ,

solo che il problema me lo sarei posto un po’ prima di oggi.

Tutto qua.

T: Quindi voglio dire, il teste è avvertito appunto d el fatto

che la risposta potrebbe anche... nuocere...

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(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

T: Dobbiamo avvisare il teste che non è obbligato a r ispondere

a questa specifica domanda, appunto per...

AVV. PLACANICA: Chiedo scusa Presidente, posso dire la mia.

Ma direi che quasi non parlo come difensore di Mokb el.

Se voi state facendo riferimento all’Art. 63, quand o lo

avvisate così perché credo che quello sia il richia mo

normativo.

L’Art. 63 dice che si interrompe l’esame e tutto qu ello che è

dichiarato è inutilizzabile, le sezioni unite che è

inutilizzabile anche nei confronti dei terzi, che ha diritto

a nominarsi un difensore e che si può avvalere dell a facoltà

di non rispondere.

T: No, avvocato perché finora lui...

AVV. PLACANICA: Non mi pare che ci sia la via di mezzo su

questa domanda.

T: No, no, avvocato perché lui non ha reso dichiarazi oni che

possono...

AVV. PLACANICA: Ma nel momento in cui è testimone, gli si dice

su questo non può rispondere, non so perché su ques to non deve

rispondere.

Cioè credo...

T: Proprio per il...

AVV. PLACANICA: Io glielo formalizzo così e poi ne farò

argomento di discussione.

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T: Va bene.

AVV. PLACANICA: Io credo che sia inutilizzabile tutto quello

che ha dichiarato finora...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Perché è inutilizzabile?

AVV. PLACANICA: E (incomprensibile per sovrapposizione di

voci), di sospendere.

Presidente io questo...

T: Per carità, prendiamo atto.

Avvocato Naso passiamo a un’altra domanda.

AVV. NASO: Quindi a questa domanda il teste dichiara di...

T: Certo, certo, lui potrebbe anche rispondere.

Valuti lei, ecco io l’ho avvisata appunto di quello che può

comportare.

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

AVV. SPIGARELLI: Scusi Presidente, ma la norma è chiara.

Se emergono indizi di (incomprensibile per sovrappo sizione di

voci), si interrompe l’esame.

T: Mah...

AVV. SPIGARELLI: Come no, sennò di che stiamo parlando.

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

T: Non sono emersi indizi di reità, perché appunto no n è stata

data...

AVV. SPIGARELLI: E allora come facciamo a dirgli che è un

testimone che può evitare di rispondere (incomprens ibile per

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sovrapposizione di voi) se non è una domanda... una risposta

auto incriminante.

T: Non è stata data alcuna risposta finora, quindi...

AVV. SPIGARELLI: Non è un 210 (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

AVV. NASO: Presidente mi perdoni, io sono il difensore di

Breccolotti, in questa veste sto facendo il controe same.

Viene questo teste e dice “Breccolotti mi ha detto aiutami a

far rientrare danaro che proviene dall’estero”.

Come difensore di Breccolotti io credo di essere le gittimato a

approfondire questo tema.

T: Certo.

AVV. NASO: Allora su questo tema o il teste mi risponde e se

ne assume tutte le responsabilità, o il teste dichi ara di non

volermi rispondere perché rispondendomi potrebbe cr earsi

situazioni di svantaggio nemo tenetur se detegere, ma allora a

questo punto si può fermare.

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

AVV. CINCIONI: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci)

un’analoga situazione.

Io ritengo Presidente, chiedo scusa, che nel moment o in cui

lei ha sentito l’esigenza, rilevando il potenziale auto

indiziante della risposta, che non vi siano alterna tive.

Lei deve sospendere l’esame.

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E poi si porrà il problema di utilizzabilità di que llo che ha

detto.

Ma non c’è... ma non c’è la possibilità... ovviamen te data la

qualifica di teste, lui non può esimersi dal rispon dere.

Ma nel momento in cui lei che conduce l’esame ravvi sa

evidentemente Presidente, perché nel momento in cui dice

attenzione la risposta potrebbe essere auto indizia nte, non è

un problema di valutazione e di facoltà del testimo ne alla

risposta.

Si deve sospendere l’esame e basta, non ci sono ter ze vie.

Discuteremo poi se è utilizzabile quello che ha det to sinora

e soprattutto...

T: Lasciamo interloquire il Pubblico Ministero.

AVV. CINCONI: ... io non avrei finito dottor Bombardieri,

soprattutto Presidente il problema è questo, a ques to punto,

siccome l’Art. 63 disciplina due distinte ipotesi d i

utilizzabilità, il problema che il Tribunale deve a ffrontare e

risolvere non è tanto di quello che è avvenuto oggi qui, ma di

quello che non è avvenuto nel corso dell’esame.

Questo è il problema, perché sono due i profili di

utilizzabilità.

AVV. MARAFIOTI: Il punto è questo la peculiarità della

situazione deriva dal fatto che le domande provengo no dal

difensore.

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Se questo esame si fosse svolto nel corso delle ind agini, o

indagini parallele che l’avvocato Naso facesse sent endo la

persona che veniva qualificata, o si auto qualifica va come

testimone, in quel caso di fronte all’emergere di q uesto

problema, l’avvocato Naso avrebbe dovuto avvertire il

testimone e sospendere l’esame.

Altrettanto sarebbe dovuto accadere se questo esame , con

questi contenuti, si fosse svolto nelle indagini de ll’Accusa,

cioè del Pubblico Ministero.

E questo sarà un problema di valutazione successiva .

Ma sono assolutamente d’accordo con il collega che mi ha

preceduto, che allorquando soltanto si pone il dubb io... e

questa attività non la possono fare le Parti durant e un

dibattimento.

Questa attività di avvertimento circa l’insorgere d i profili

di autoincriminazione e circa l’insorgere della fa coltà di

non rispondere, questo duplice avvertimento, unito

all’avvertimento che se renderà dichiarazioni a car ico di

altri potrà assumere un certo tipo di veste, in que sto...

nello stesso momento in cui viene formulato questo

avvertimento, ci sono solo... c’è una sola possibil ità, c’è la

sospensione dell’esame, dopo l’avvertimento, la nom ina di un

difensore perché da quel momento in poi non può ess ere fatta

più nessuna domanda dall’autorità procedente, e que sto vale...

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R.G. 21927/10 - 13/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 169

valeva a mio modesto avviso, ma vale per il Pubblic o Ministero

e purtroppo vale per il Giudice.

E a questo punto è bloccata (incomprensibile), c’è un’empasse

assoluta, non si può andare avanti.

T: Facciamo interloquire il Pubblico Ministero, prego .

AVV. MARAFIOTI: Tra l’altro c’è un duplice incidente.

C’è un incidente relativo a questo profilo cioè a q uesto

momento, e automaticamente questo incidente apre un a voragine

rispetto, Art. 63 comma secondo, rispetto all’event ualità che

se questi contenuti o contenuti di questo tipo eran o oggetto

dell’esame da parte del Pubblico Ministero già nel corso delle

indagini, circa l’inutilizzabilità di tutte le dich iarazioni

perché una persona che è nella posizione di rappres entante

delle forze di Polizia svolge quell’attività e risp onde nel

corso delle indagini su quei contenuti al Pubblico Ministero,

è automaticamente già da subito una persona che... a cui si

deve attribuire dal primo momento la qualifica di i ndagato.

Non solo non si è attribuita la qualifica di indaga to nelle

indagini, ma si è andato davanti a un Giudice dibat timentale

coram populo a contrabbandarne una posizione di tes timone che

non ha avuto nemmeno dal primo momento, da quando h a

cominciato a rispondere e non l’aveva nemmeno dal p rimo

momento del corso dell’esame testimoniale.

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Quindi va assolutamente sospeso, su questo credo ch e

l’incidente debba essere risolto penso in Camera di Consiglio

dal Tribunale.

T: Infatti prego Pubblico Ministero.

AVV. MELANDRI: Presidente posso aggiungere solo un’altra cosa

ma è telegrafica.

C’è anche un articolo 198 secondo comma che va lett o, non

soltanto il 63.

T: Avvocato Spigarelli voleva...

AVV. SPIGARELLI: No, solo per ricordare che il problema è già

stato autonomamente sollevato dal Presidente, nel s enso che

siccome la norma recita testualmente se nel corso

dell’interrogatorio emergono indizi di reità.

Fermiamoci a questo, lei correttamente Presidente, ha

facoltizzato il testimone, visto che stavano emerge ndo indizi

di reità sul tema che era scandagliato in quel mome nto dalle

domande, a non rispondere.

Ha solo anticipato quello che va fatto, perché va i nterrotto,

essendo emersi indizi di reità, e lei l’ha riconos ciuto con

quell’interlocuzione, va interrotto l’interrogatori o, gli

vanno dati gli avvertimento e tra l’altro l’interro gatorio non

può che proseguire alla presenza di un difensore no minato dal

testimone.

Questa è la sequenza del 63, non è che ce n’è un’al tra.

A questo punto ci siamo già arrivati.

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R.G. 21927/10 - 13/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 171

Occorre solamente dare gli avvertimenti al testimon e,

interrompere l’esame e conseguentemente poi valute remo il

resto a proposito a proposito dell’utilizzabilità e rga omnes o

meno.

AVV. GIUDICE: Io vorrei soltanto fare osservare un dato a

riprova di quello che già i colleghi hanno illustra to.

In realtà la dichiarazione quanto meno auto indizia nte, il

teste in sede dibattimentale davanti a lei l’ha già resa

perché a domanda del Pubblico Ministero, il teste h a detto

“andavo a prendere i soldi che venivano dai guadag ni delle

società estere”.

Ora prendere soldi in contanti di società che vengo no

dall’estero, in un processo simile, quanto meno fa emergere un

indizio quanto meno di sospetto.

Quindi io ritengo che il problema della sua domanda sia già

stato superato dalla risposta alla domanda del Pubb lico

Ministero.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Innanzitutto Presidente mi preme

sottolineare che nessuno ha contrabbandato nulla, p erché la

terminologia che viene utilizzata... inviterei il P residente a

valutarla e a tenerla in considerazione.

T: Non ho sentito.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Qui nessuno ha contrabbandato nulla,

né come testimone, né come... il signor Pontelini c he è un

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poliziotto è stato sentito in ordine alla sua attiv ità che

aveva svolto.

Attività... una seconda attività che lui stesso ha ammesso e

che è una attività che può avere profili disciplina ri, non

poteva avere e... ritiene il Pubblico Ministero non può avere

nessun profilo penale.

Perché.

Perché ha detto di avere svolto attività di vigilan za negli

orari non di servizio, non c’è nessuna truffa ai d anni dello

Stato perché è un’attività che viene svolta al di f uori delle

attività di servizio.

Ha detto che accompagnava Mokbel con questi diamant i

nell’ambito di Roma.

Che andava a... che ha accompagnato Luca Breccolott i, dice

Fanella e Magori a prendere dei soldi a Milano.

Soldi che potevano essere legittimi, leciti, non c’ è nessun

elemento nel verbale e io produco a questo punto il verbale di

sommarie informazioni per consentire al Tribunale d i valutare

se dovessero emergere elementi o non emergono eleme nti.

(Incomprensibile per intervento fuori microfono).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Stiamo parlando di una condotta tenuta

dal teste prima dell’arresto, quindi è normale che se la

condotta...

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

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R.G. 21927/10 - 13/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 173

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi dicevo il teste si è limitato a

dire che veniva pagato per un’attività che svolgeva fuori

dall’orario di servizio da soggetti che evidentemen te non

riteneva responsabili di reati, perché altrimenti n on

l’avrebbe fatto e che era un’attività che era quell a di

sorveglianza di soggetti che potevano essere impren ditori,

potevano essere... ricche persone, che in questo ve rbale non

si fa riferimento a alcunché che potesse condurre a ipotizzare

degli elementi di reato a carico del Pontelini.

Cosa per cui è un’attività disciplinare, è informat a la

Questura che ha avviato... checché ne dica lui...

INTERVENTO: Pubblico Ministero sono le dichiarazioni odierne,

non quelle del suo verbale.

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

Si dà atto che il Tribunale si ritira in Camera di Consiglio.

IL TRIBUNALE

osserva che la norma che viene in considerazione ne l caso di

specie è quella dettata dall’Art. 198 secondo comma del Codice

di Procedura Penale.

In tale senso è stato dato l’avviso al testimone in merito al

fatto che egli non era obbligato a rispondere a dom ande dalle

quali potrebbe scaturire una sua eventuale responsa bilità

penale.

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R.G. 21927/10 - 13/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 174

Posto pertanto che il problema implicato dall’Art. 63 del

Codice di rito potrà porsi solo unicamente nel mome nto in cui

il teste dovesse rendere dichiarazioni indizianti a proprio

carico, il che finora non si è verificato, dispone procedersi

pertanto al controesame in corso reiterando appunto

l’avvertimento di cui in premessa.

T: Che penso le sia stato chiaro.

Pertanto avvocato può...

AVV. NASO: Pontelini lei sapeva, le era stato detto quanto er a

l’importo di queste somme che dovevate portare?

DICH – PONTELINI: No, no, assolutamente no.

AVV. NASO: Come le venivano consegnate le somme?

DICH – PONTELINI: A me non mi veniva... ma le somme quando

andavamo a Milano e ritornavamo giù?

AVV. NASO: Sì.

DICH – PONTELINI: A me materialmente non mi veniva consegnato

niente, nel senso io non sapevo quanti soldi fosser o, stavano

dentro a una borsa, nera.

AVV. NASO: E non...

DICH – PONTELINI: Non so, non so.

AVV. NASO: Non le si diceva o attenzione che qui ci stanno X

euro.

DICH – PONTELINI: No.

AVV. NASO: Mai detto?

DICH – PONTELINI: Numericamente mai.

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AVV. NASO: Mai?

DICH – PONTELINI: No.

AVV. NASO: Senta com’era la dimensione di questa borsa?

DICH – PONTELINI: Era una borsa come quelle da computer.

AVV. NASO: Una 24 ore?

DICH – PONTELINI: No, no, era tipo quelle di computer

semirigide.

AVV. NASO: E aveva un preso grosso modo di?

DICH – PONTELINI: Oddio!

AVV. NASO: 1 kg, 2 kg, mezzo chilo.

DICH – PONTELINI: Non lo so.

AVV. NASO: Non lo può sapere.

DICH – PONTELINI: Forse nemmeno l’mai presa in mano io.

Non lo so, non...

T: Chiedo scusa, siccome il gesto appunto che lei fa non è

ovviamente registrato, dovrebbe quantificare grosso modo le

dimensioni.

DICH – PONTELINI: (Incomprensibile per sovrapposizione di

voci) da netbook normali.

T: Va bene.

AVV. NASO: Il compenso per questa assistenza veniva stabilito

di volta in volta, veniva preventivamente stabilito ?

DICH – PONTELINI: No, io...

AVV. NASO: O lei si rimetteva al buon cuore di chi poi le

avrebbe...

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DICH – PONTELINI: Così è stato, perché non sapevamo quanto

avremmo...

AVV. NASO: Prego?

DICH – PONTELINI: Così è stato perché non sapevamo quanto

avremmo percepito.

AVV. NASO: Ma avete percepito sempre la stessa somma o somme

diverse?

DICH – PONTELINI: Sì, sempre uguale.

AVV. NASO: Cioè?

DICH – PONTELINI: 5.000 euro.

AVV. NASO: Corregge quanto ha detto in ordine a questa somma

al Pubblico Ministero perché al Pubblico Ministero ha parlato

di 4.500 e poi...

DICH – PONTELINI: E’ un’altra cosa.

4.500 euro era il mese da dividerci per tutti i...

AVV. NASO: Ah, ecco.

Invece queste somme erano... quindi era oltre i 4.5 00, lei

prendeva 5.000 euro...

DICH – PONTELINI: No, no, assolutamente.

Perché siamo andati a Milano prima dell’apertura de lla

gioielleria, la gioielleria nemmeno...

AVV. NASO: Senta ma lei si è posto la domanda ma come mai

questi per portare una borsa da Milano a Roma...

DICH – PONTELINI: No, veramente ce lo hanno detto loro.

(Incomprensibile) perché ce lo hanno detto loro.

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Non si fidavano delle guardie giurate perché molte volte, si

dice, comunque è una cosa... voce di popolo, così c he si

mettono d’accordo per farsi rapinare, poi stipulare i

contratti...

AVV. NASO: Quindi insomma l’interesse da parte di chi vi dava

l’incarico era notevole, era considerevole.

DICH – PONTELINI: Nel senso?

AVV. NASO: Nel senso che se non volevano correre rischi e si

fidavano solo di voi...

DICH – PONTELINI: Si fidavano di noi perché forse...

AVV. NASO: E vi pagavano addirittura 5.000 euro a viaggio.

DICH – PONTELINI: Eh.

AVV. NASO: Che sono praticamente tre mesi di stipendio suo.

DICH – PONTELINI: Mhm, mhm.

AVV. NASO: Lei guadagnava in un pomeriggio quello che

guadagnava normalmente in tre mesi facendo il poliz iotto, ho

capito bene?

DICH – PONTELINI: Sì, è così.

AVV. NASO: Quindi lei se l’è posto il problema della

delicatezza dell’incarico che svolgevate?

DICH – PONTELINI: Beh, comunque non penso che siano stati...

sì, è normale.

Sì, che me lo sono posto.

AVV. NASO: Se l’è posto.

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E si era appunto domandato... io la domanda la facc io, non è

obbligato a rispondere, ma si è domandato se questo interesse

di chi le dava questa commissione fosse lecito o me no?

O illecito?

DICH – PONTELINI: Guardi per come ci erano stati presentati,

erano tutti imprenditori, quindi per noi era tutto lecito,

tutto nella legalità.

AVV. NASO: La lei sa bene che forse la categoria... adesso no n

ce n’è nessuno qua, quindi lo possiamo dire, la cat egoria più

nutrita di evasori fiscali è rappresentata dagli

imprenditori.

DICH – PONTELINI: Sì, ma io che ne so.

AVV. NASO: Lei pensava forse che fosse una forma di evasione

fiscale?

DICH – PONTELINI: No, perché.

No.

AVV. NASO: Scusi, far rientrare in Italia dall’estero...

DICH – PONTELINI: Io non ho fatto rientrare niente, cioè...

AVV. NASO: No, no, no, no.

Non lei, gli imprenditori, quelli che lei riteneva

imprenditori.

Era chiaro che facevano rientrare dall’estero danar o contante

in Italia, perché così le è stato detto e lei ne av eva la

piena consapevolezza come ci ha ricordato questa ma ttina,

quindi evidentemente ricorrevano a questo marchinge gno.

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DICH – PONTELINI: Ma se secondo lei io sapevo... avessi saputo

che fossero stati soldi illeciti, andavo?

No.

AVV. NASO: No, no, guardi lei oggi ha detto che sapeva

trattarsi di danaro proveniente dall’estero.

Lo conferma questo?

DICH – PONTELINI: Sì, però era lecito.

AVV. NASO: Per lei, assistente di Polizia di Stato, era lecit o

che un imprenditore facesse rientrare in Italia sol di contanti

dall’estero...

DICH – PONTELINI: Io non è che faccio il commercialista, cioè

non...

AVV. NASO: Io le sto chiedendo se lei come assistente della

Polizia di Stato mi fa questa affermazione.

Per lei è lecito far rientrare somme di danaro in c ontanti

dall’estero...

DICH – PONTELINI: Il far rientrare questa cosa non... perché

far rientrare?

AVV. NASO: L’ha detto lei scusi.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: C’è opposizione (incomprensibile per

intervento fuori microfono), nel senso che il teste non ha

detto far rientrare, provenienti da società estere, non far

rientrare.

E’ una cosa diversa, perché (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

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AVV. NASO: Accetto la correzione del Pubblico Ministero.

E allora formulo la domanda.

Secondo lei è lecito che un imprenditore entri in p ossesso di

danaro proveniente da una sua società estera, in co ntanti

senza lasciare traccia di questo movimento.

DICH – PONTELINI: E io che ne so.

AVV. NASO: Secondo lei è lecito?

DICH – PONTELINI: Non lo so.

Non lo so se c’è tracciabilità, non c’è tracciabili tà.

Lei mi chiede cose che io non posso sapere.

AVV. NASO: Beh, scusi una valigetta non lascia tracce.

Che dice lei?

DICH – PONTELINI: Sì, ma che ne so io.

AVV. NASO: O perlomeno lascia traccia in chi se la porta.

DICH – PONTELINI: Ho capito, ma lei fa delle supposizioni a

cui non posso proprio materialmente rispondere, per ché se lei

mi parla di tracciabilità, io non lo so.

Non lo so.

Come posso saperlo?

AVV. NASO: Non è necessario essere un assistente della Polizi a

di Stato per sapere che il danaro lascia traccia se viene

trasferito utilizzando gli strumenti bancari, non l ascia

traccia se viaggia in contante.

E’ così, questo non c’è bisogno... credo che lo sap pia anche

il garzone del fornaio, o no?

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DICH – PONTELINI: Il denaro è denaro, gira.

AVV. NASO: Allora le domande lei era consapevole di prestare

la propria attività in favore di imprenditori, lei tali li

riteneva, che cercavano di recuperare... che recupe ravano...

DICH – PONTELINI: No...

AVV. NASO: Secondo lei che cosa avveniva?

DICH – PONTELINI: Perché erano i guadagni loro.

Quindi per me erano soldi normalissimi, che poi com unque io

non ho nemmeno mai visti.

Quindi figuriamoci.

AVV. NASO: Siamo perfettamente d’accordo, ma c’è un piccolo

particolare che ciascuno di noi sui guadagni ci de ve pagare

le tasse.

DICH – PONTELINI: Ho capito.

Io che ne so, le avranno pagate, può darsi pure.

Io non lo so.

AVV. NASO: E quindi...

DICH – PONTELINI: Come faccio a saperlo.

Non è che posso dire hai pagato le tasse, hai pagat o le tasse,

hai pagato le tasse?

Mi pare un po’...

AVV. NASO: Ma lei non si è domandato perché per trasferire un a

somma di danaro da Milano a Roma questi imprenditor i non

facessero un bonifico bancario?

Se l’è domandato questo?

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DICH – PONTELINI: No.

AVV. NASO: Non si è posto questo interrogato?

DICH – PONTELINI: Perché...

AVV. NASO: Perché normalmente sa, quando noi dobbiamo

trasferire del danaro da una città all’altra, nella stessa

città da una persona all’altra, o ricorriamo alla d azione in

contanti, o specchiamo un assegno, o facciamo un bo nifico

bancario.

Oggi li possiamo fare dai nostri studi.

DICH – PONTELINI: Sì, ma a questo ci devo pensare io secondo

lei?

AVV. NASO: No, no, no, no.

Ma dico lei si è domandato perché questi imprendito ri invece

di ricorrere a una banalissima operazione che l’ult ima delle

segretarie può fare, digitando su un computer un co dice IBAN,

invece ricorrevano a due ispettori della Polizia di Stato, gli

pagavano 5.000 euro in contanti per andare a Milano , prendere

una valigia e riportarla a Roma.

Lei se l’è domandato questo?

Le sembrava normale, lecito?

Per la registrazione questo gesto, Presidente, come lo

traduciamo?

T: Sì, appunto dovrebbe rispondere affermativamente o

negativamente, però con...

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DICH – PONTELINI: Io questa cosa l’ho sempre fatta fuori dal

servizio, quindi non... io non ci trovo niente di i llegale con

quello che ho fatto.

T: Avvocato ha risposto.

AVV. OLIVA: Posso Presidente fare una piccola osservazione, se

mi è consentito.

L’elemento indiziante non consiste nella confession e

dell’elemento soggettivo del reato, è qualcosa di a ssai...

T: Va beh, avvocato...

Questo l’abbiamo già valutato.

AVV. NASO: Senta assistente lei prima ha detto che in alcune

occasioni... in alcune sporadiche occasioni, quando lei era

vincolato al servizio presso la Polizia di Stato e non poteva

prestare questo secondo lavoro, e lei ha definito s poradiche,

si faceva sostituire dai colleghi della Polizia di Stato.

Ci può fare qualche nome di questi colleghi?

DICH – PONTELINI: Sabatini Andrea...

AVV. NASO: Grado?

DICH – PONTELINI: Assistente capo.

AVV. NASO: Reparto scorte?

DICH – PONTELINI: Sì, sì.

Almeno per i miei dico.

AVV. NASO: Almeno?

DICH – PONTELINI: Almeno per quelli che lavoravano nel mio

ufficio, gli altri molte volte nemmeno li conoscevo .

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AVV. NASO: Ma perché a volte ricorrevate... va beh, adesso

passiamo agli amici del suo ufficio, poi vediamo g li altri.

DICH – PONTELINI: Chi c’era... Sabatini, un attimo che penso.

AVV. NASO: Prego, ci mancherebbe, come vede abbiamo tempo.

DICH – PONTELINI: Diciamo pure chi era libero, insomma facendo

un giro di telefonate.

Adesso i nomi non li ricordo.

AVV. NASO: Provi a pensare a qualcuno che è restato libero in

quelle occasioni.

DICH – PONTELINI: Lui lo ricordo perché è il padrino di mia

figlia quindi me lo ricordo, gli altri non mi sovvi ene

proprio...

AVV. NASO: Ma quindi lei mi sta dicendo che in fondo era una

cosa di nessun impegno, non aveva nessuna difficolt à a trovare

qualcuno che la sostituisse in queste mansioni?

DICH – PONTELINI: No.

AVV. NASO: Lei si rivolgeva a un suo collega poliziotto,

diceva senti...

DICH – PONTELINI: Mi fai il pomeriggio, io (incomprensibile

per sovrapposizione di voci).

AVV. NASO: Ti dispiace domani andare a Milano a...

DICH – PONTELINI: No, no, no, no.

Io... no, no, no, aspetti, pensavo si riferisse all a

gioielleria.

Quello di Milano... stava parlando di Milano?

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AVV. NASO: Sì, io sto parlando ancora di Milano.

DICH – PONTELINI: No, sempre andato io.

AVV. NASO: E invece in gioielleria?

DICH – PONTELINI: In gioielleria c’erano le sostituzioni.

Se io mancavo per qualche motivo, oppure mancava Fa brizio

venivamo sostituiti.

Però...

AVV. NASO: In questi casi i suoi colleghi di cui lei ricorda

solo il nome, o ci vuole dire solo il nome di Sabat ini Andrea

e... costoro Sabatini Andrea e i suoi anonimi colle ghi,

venivano ricompensati con somme di danaro?

DICH – PONTELINI: Eltsin Certo.

AVV. NASO: Quelle destinate a lei normalmente?

DICH – PONTELINI: Quelle destinate a chi andava.

Poi andavano divisi, secondo le giornate e... lavor ate,

venivamo pagati.

AVV. NASO: Quindi diciamo che al servizio di questi

imprenditori vi era tutto sommato un reparto di Pol izia di

Stato.

DICH – PONTELINI: Un reparto mi sembra proprio...

AVV. NASO: Beh, se non ho mal capito, chi era impedito

ovviamente dal servizio sporadicamente, è chiaro, d oveva

prestare servizio nella Polizia, ma tutti gli altri erano

disponibili a prestare questa assistenza a questi

imprenditori.

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DICH – PONTELINI: Erano?

AVV. NASO: Disponibili a prestare assistenza a questi

imprenditori.

Tanto è vero che lei fa... ha difficoltà a ricordar e a chi è

stato conferito questo incarico.

In sua sostituzione.

DICH – PONTELINI: Sì, perché erano casi anche momentanei,

magari uno c’aveva al problema alle due del pomerig gio, senti

vai tu, sì, ciao, ciao.

AVV. NASO: Quindi grosso modo quante persone l’avranno

sostituita, quanti colleghi...

DICH – PONTELINI: Non lo so.

AVV. NASO: Tre, quattro, cinque, sei?

DICH – PONTELINI: Non glielo so quantificare.

AVV. NASO: Quanti siete al reparto scorte?

Sempre grosso modo.

DICH – PONTELINI: 300.

AVV. NASO: Quanti?

DICH – PONTELINI: Più o meno 300.

AVV. NASO: Di questi 300 quanti hanno beneficiato di questa.. .

DICH – PONTELINI: Ma non lo so, quantificare non lo so.

Non glielo so quantificare, era stata aperta quasi. .. no, è

inutile, non... non lo so.

Non mi ricordo.

Non mi posso ricordare tutte le sostituzioni che...

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AVV. NASO: Sì, ma io infatti non volevo nemmeno sapere tutti i

nomi perché ci ho rinunciato, ma se lei mi dice...

DICH – PONTELINI: No, ma non... sinceramente...

AVV. NASO: ... una decina di persone, una cinquantina di

persone, due o tre persone.

DICH – PONTELINI: No.

Lo sa perché che succedeva, perché magari non riusc ivi a

reperire nessuno, e allora chiamavo Fabrizio, dicev o Fabrizio

non riesco a reperire, ci pensi tu, sì ce penso... quindi non

lo so.

Non lo so.

AVV. NASO: Fabrizio è il...

DICH – PONTELINI: Soprano.

AVV. NASO: Quindi poi potremmo interrogare lui sul punto.

DICH – PONTELINI: Sì, perché magari non capitava che...

capitasse che io non trovassi nessuno e via.

AVV. NASO: Ho capito.

DICH – PONTELINI: Molti giorni è stata pure scoperta per

esempio, perché...

AVV. NASO: Prego?

DICH – PONTELINI: In alcuni giorni è stata anche scoperta,

perché se non poteva andare nessuno, non poteva and are

nessuno.

AVV. NASO: E lo so.

Nemo impossibilia tenetur, insomma.

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Cioè vuol dire nessuno è tenuto a soddisfare all’im possibile

insomma.

Ma adesso che se lo è ricordato oggi che questo dan aro era

danaro lecitamente guadagnato da questi imprenditor i con le

loro società estere, si ricorda se per caso lo diss e anche

quando fu sentito dagli inquirenti nella fase dell e indagini

preliminari?

DICH – PONTELINI: Cioè?

AVV. NASO: Se già questo fatto che la provenienza di questo

danaro era dall’estero ne aveva già parlato...

DICH – PONTELINI: E’ passato quasi un anno e mezzo.

AVV. NASO: O è stata un’illuminazione di oggi?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Presidente c’è opposizione alla

domanda perché c’è un verbale di dichiarazioni che è stato

sottoscritto...

AVV. NASO: E che vuol dire?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Qua si mette in dubbio che non è stato

verbalizzato correttamente l’interrogatorio dell’es ame...

AVV. NASO: No, no, questo lo sta dicendo lei.

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

AVV. NASO: Lo sta dicendo lei.

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

AVV. NASO: No, no, quando voglio mettere nel dubbio qualcosa,

come lei sa io lo faccio direttamente.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: E quindi se ha motivo di ritenerlo, lo

dica e lo verbalizziamo.

O lo mandiamo alle autorità competenti perché che p rocedano

contro la Procura che non ha verbalizzato queste c ircostanze

(trascrizione fonetica).

AVV. NASO: Ma stia tranquillo.

T: Ma non era questo...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, io sto tranquillissimo.

T: Pubblico Ministero non era questo lo spirito...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E’ questa la domanda.

Non ci vuole molto per capire la domanda.

AVV. NASO: Quindi la domanda è ammessa Presidente?

T: Sì.

DICH – PONTELINI: Le la rifà?

AVV. NASO: Prego?

DICH – PONTELINI: Le la rifaccia la domanda.

AVV. NASO: Sì, voglio dire di questo fatto che i soldi

provenivano nell’estero, lei se lo è ricordato impr ovvisamente

stamattina e c’è qualcosa che glielo ha fatto ricor dare e se è

così, ci dica che cosa è stato.

Oppure lei ha memoria di averne già parlato con gli inquirenti

in generale.

Lei da quanti inquirenti è stato sentito?

DICH – PONTELINI: Uno.

AVV. NASO: Soltanto dal Pubblico Ministero?

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DICH – PONTELINI: No, pure a un’altra udienza.

AVV. NASO: Quindi due.

Chi è questo secondo inquirente che l’ha sentita?

DICH – PONTELINI: Non lo so.

AVV. NASO: E’ un ufficiale dei carabinieri?

DICH – PONTELINI: No, no,, no, no.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: In questa occasione.

AVV. NASO: Prego?

DICH – PONTELINI: A me mi ha interrogato il dottor

Bombardieri.

AVV. NASO: Sì.

DICH – PONTELINI: E poi abbiamo fatto un altro processo

nell’aula qua di fronte e questo è il secondo.

AVV. NASO: E nell’aula qua di fronte lei ha detto che questa

somma proveniva dall’estero, o...

DICH – PONTELINI: Non ricordo.

AVV. NASO: ... il suo ricordo...

DICH – PONTELINI: Non me lo ricordo.

AVV. NASO: Quindi ci dovremo far carico di acquisire copia di

quel verbale?

DICH – PONTELINI: Io non me lo ricordo.

Sinceramente non me lo ricordo.

AVV. NASO: Ricorda in che periodo ha fatto queste

dichiarazioni nell’aula qui di fronte.

Un mese fa, due mesi fa...

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DICH – PONTELINI: Ottobre, novembre.

Novembre.

AVV. NASO: Il Pubblico Ministero era sempre il dottor

Bombardieri?

DICH – PONTELINI: Sì, sì.

AVV. NASO: Benissimo allora chiederemo al dottor Bombardieri.

Grazie Presidente.

T: Ci sono altri controesami?

AVV. CINCIONI: Abbiamo detto scusi la sua qualifica quel è, me

la ricorda per favore?

DICH – PONTELINI: Assistente capo.

AVV. CINCIONI: Assistente capo.

Senta lei nel corso di questa attività che abbiamo capito...

ci sembra di capire era di scorta, giusto?

Parlo di quella a Milano.

No, non confonda con quella istituzionale.

DICH – PONTELINI: Sì, ho capito.

AVV. CINCIONI: Lei faceva la scorta a questi signori, giusto?

DICH – PONTELINI: La scorta... chiamiamola scorta.

AVV. CINCIONI: Me la definisca lei.

DICH – PONTELINI: Li abbiamo accompagnati, accompagnamento.

AVV. CINCIONI: Lei questo accompagnato lo faceva armato?

DICH – PONTELINI: No.

AVV. CINCIONI: No?

DICH – PONTELINI: Magari avrebbero voluto, ma...

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AVV. CINCIONI: Magari avrebbero voluto, ma lei non ci è andato

armato?

DICH – PONTELINI: No.

AVV. CINCIONI: E allora visto che lei non ci andava armato,

perché l’arma non si può portare fuori dall’orario di

servizio?

DICH – PONTELINI: No, no, l’arma la posso portare quando

voglio, dove voglio.

AVV. CINCIONI: E com’è che allora non ci andava armato?

DICH – PONTELINI: Eh!

AVV. CINCIONI: Eh che significa.

DICH – PONTELINI: Che è meglio di no.

Almeno per una cosa proprio...

AVV. CINCIONI: Lei ha prestato sempre servizio presso il

nucleo scorte.

DICH – PONTELINI: No.

AVV. CINCIONI: Prima che faceva?

DICH – PONTELINI: Reparto mobile.

AVV. CINCIONI: A lei è capitato mai, nella sua esperienza di

procedere al fermo, all’arresto o ha partecipato a indagini

che ne so...

DICH – PONTELINI: Mai.

AVV. CINCIONI: Mai?

DICH – PONTELINI: Indagini mai fatte.

AVV. CINCIONI: Lei non ha mai fatto indagini di nessuno tipo?

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DICH – PONTELINI: Mai.

AVV. CINCIONI: Lei ha sempre fatto il radiomobile e quindi

attività...

DICH – PONTELINI: Mai fatto radiomobile.

AVV. CINCIONI: Che cosa aveva detto prima?

T: Ha parlato di reparto mobile.

DICH – PONTELINI: Mai fatto indagini.

AVV. CINCIONI: Lei si è domandato la ragione per la quale,

forse mi sono distratto, non so se lei ha già rispo sto a

questa domanda, se ha già risposto evidentemente la ritiro

Presidente.

Lei si è domandato la ragione per la quale ci fosse ro questi

imprenditori, così li ha definiti lei, che fossero disponibili

a spendere una cifra importante per un servizio di

accompagnamento non armato e che quindi non possiam o definire

di scorta da Roma a Milano.

Una cifra che mi pare di aver compreso è di 5.000 e uro.

DICH – PONTELINI: Sì.

AVV. CINCIONI: Che le venivano date in contanti.

DICH – PONTELINI: Sì.

AVV. CINCIONI: Si è posto il problema della ragione per la

quale costoro fossero disponibili a...

DICH – PONTELINI: La ragione come ho detto prima...

AVV. CINCIONI: Già glielo hanno domandato.

Mi può ricordare cosa ha richiesto?

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DICH – PONTELINI: Sì, praticamente per... per poca fiducia

nelle guardie giurato, stipulare contratti con loro .

AVV. CINCIONI: Quindi c’era poca fiducia nei confronti delle

guardie giurate...

DICH – PONTELINI: Sì.

AVV. CINCIONI: Che però mi sembra di capire, visto che lei

conosce questo aspetto, saprà dirci quanto costa un

servizio...

DICH – PONTELINI: Non lo so.

Non c’ho proprio idea.

Ma non penso poco comunque.

AVV. CINCIONI: Non pensa poco, pensa che costi 5.000 euro?

DICH – PONTELINI: Non lo so.

AVV. CINCIONI: Ma le guardie giurate ci vanno armate però.

DICH – PONTELINI: Eh, sì, penso di sì.

AVV. CINCIONI: Quindi rispetto al profilo della sicurezza c’è

un elemento in più, no?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Presidente però si chiedono

valutazioni al teste sulle guardie armate, sulle gu ardie

giurate che vanno armate.

Presidente però non si può far carico il teste di v alutazioni

relative al servizio della guardia giurata, chiedo scusa.

T: E’ una domanda in relazione alla risposta... comun que ha

risposto avvocato.

AVV. CINCIONI: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

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Io lo dico sommessamente con il massimo rispetto.

Voi con l’ordinanza che avete fatto, avete dato una lettura

(incomprensibile) di norme che invece tra loro sono

evidentemente e intimamente collegate.

L’Art. 198 nella parte in cui prevede il non consen tire

domande... imporgli risposte auto indizianti è coll egato

all’Art. 63.

Allora io quel che le volevo... e non si sono proba bilmente

riuscito Presidente, dimostrare è che questo signor e

evidentemente continua a non risponderci e a essere

sostanzialmente reticente proprio in forza di una a lternativa,

se ci risponde con sincerità, fa risposte auto indi zianti...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: (Incomprensibile per intervento fuori

microfono).

AVV. CINCIONI: Se ci... non riguarda lei.

Se il problema rimane quello di consentire la manca ta risposta

in forza ad una norma che non può non essere colleg ata al 63

primo comma, Presidente, perché le due norme panno da pendant

logico, sono in due momenti diversamente del Codice di

Procedura Penale, ma fanno da pendant logico.

Perché se non gli si può costringere la... non si p uò

costringere a rispondere con affermazioni auto indi zianti,

trova inutilità l’Art. 63.

T: Avvocato il problema che lei solleva...

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AVV. CINCIONI: Quindi Presidente io vi invito anche a

ammonirlo a questo punto, perché esiste un’altra no rma nel

nostro Codice di rito, che è quello di invitarlo a non tenere

un atteggiamento evidentemente reticente.

T: Certamente, di quello il teste è consapevole dal m omento in

cui ha letto la formula di impegno appunto a dire l a verità, e

poi il problema che lei solleva investe chiaramente quello che

sarà un problema di valutazione dell’attendibilità del teste.

AVV. CINCIONI: Presidente, fino a che noi lo sentiamo come

teste si pone il problema di valutarlo come tale, p iuttosto

che a (incomprensibile) del 192 comma 3 che lei cap isce che

per noi sposta un pochettino.

Ma questo...

T: Certo.

AVV. CINCIONI: Ma questo apre a prospettazioni ulteriori.

Dove andavate a prendere questi soldi, lei no ovvia mente, lei

restava fuori.

DICH – PONTELINI: Guardi noi ci fermavamo in una piazza dove

c’era un albergo.

Però non so dov’è il portone, il nome della via, ni ente.

Perché scendevano dalla macchina e sparivano dietro a una

strada.

Quindi non glielo so dire.

AVV. CINCIONI: Ma lei ha visto se c’era un istituto di

credito?

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DICH – PONTELINI: No, c’era questo albergo.

Poi non so se in questa strada dietro c’era un isti tuto di

credito, c’era un notaio... non lo so.

Questa cosa non la so, non li ho seguiti.

AVV. CINCIONI: L’ultima domanda che le faccio è questa: mi

spieghi se le è possibile con elementi di fatto, la

ragionevolezza della condotta di un soggetto che le dà 5.000

euro per fare Roma-Milano quando un’NCC costa 250 e uro, la

molla in un... all’angolo di una strada, sparisce e rientra in

macchina e lei non sa dove è andato, e non sa che c osa ha

preso.

Se lei mi sa spiegare secondo elementi di fatto, ci oè mi dice

avvocato succedeva questo perché quando scendeva da lla

macchina c’era un altro signore che lo prendeva in consegna e

lo accompagnava.

Se lei è in grado di darmi un riferimento di questo genere...

DICH – PONTELINI: (Incomprensibile Per sovrapposizione di

voci).

AVV. CINCIONI: Altrimenti se lei è in grado di darmi un

elemento di fatto che consenta di collocare in un c ontesto che

sia logico, proprio di logica terra terra, tutto qu ello che

lei ci ha raccontato.

Quando scendevano dalla macchina c’era qualcun altr o che li

prendeva in consegna?

DICH – PONTELINI: Non l’ho visto, no.

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AVV. CINCIONI: Che gli faceva la custodia.

Lei non l’ha visto questo?

DICH – PONTELINI: No.

AVV. CINCIONI: Però lei faceva un servizio sostanzialmente di

scorta non armata e di accompagnamento.

A 5.000 euro al viaggio, però non c’era nessun altr o.

Lei non sa dove andassero e tornavano con questa bo rsa.

Questo mi...

DICH – PONTELINI: Può darsi pure che dietro l’angolo c’era una

banca.

AVV. CINCIONI: No, può darsi no, mi scusi.

DICH – PONTELINI: E allora...

AVV. CINCIONI: Quello che lei ha visto, quello che lei sa.

DICH – PONTELINI: Io questo ho visto, quello che ho detto

prima.

AVV. CINCIONI: Grazie, non ho altre domande.

AVV. PLACANICA: Un paio di cose per capire, perché... solo un

paio di cose per chiarimenti e per capire.

Le hanno detto nel corso dell’interrogatorio i Pubb lici

Ministeri che furono tre i viaggi a Milano, giusto.

L’ultimo fu quello di ottobre 2007.

DICH – PONTELINI: Penso.

AVV. PLACANICA: Glielo contestato durante l’interrogatorio

credo che... i due sono stati precedentemente...

DICH – PONTELINI: Sì.

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AVV. PLACANICA: L’hai pagata personalmente Mokbel?

DICH – PONTELINI: Mai.

Per Milano no.

AVV. PLACANICA: Invece per la gioielleria l’ha mai pagata

personalmente?

DICH – PONTELINI: No, no.

AVV. PLACANICA: Lei ha mai visto il contenuto della valigetta?

DICH – PONTELINI: Mai, non l’ho aperta.

AVV. PLACANICA: Ha mai fatto questo attività di scorte, mi

passi il termine volgare, da Fiumicino?

DICH – PONTELINI: Mai.

AVV. PLACANICA: Verso casa di Mokbel?

DICH – PONTELINI: Mai.

AVV. PLACANICA: Oltre a quei tre trasporti da Milano lei lì

non ha avuto l’incarico da Mokbel, per quei traspo rti da

Milano?

DICH – PONTELINI: No, a me mi ha chiamato Fabrizio Soprano, mi

ha telefonato lui.

AVV. PLACANICA: Quindi non Mokbel?

DICH – PONTELINI: Personalmente no.

AVV. PLACANICA: Ma perché le ha detto me l’ha detto Mokbel che

ti devo chiamare?

DICH – PONTELINI: La telefonata non la ricordo.

Non...

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AVV. PLACANICA: Oltre a questo servizio di questi tre viaggi,

poi lei fa praticamente il piantone davanti a via.. .

DICH – PONTELINI: Mhm, mhm.

AVV. PLACANICA: Prima lo faceva davanti a piazza Santiago del

Cile.

DICH – PONTELINI: Piazza Santiago del Cile.

AVV. PLACANICA: Però non per Infantino.

DICH – PONTELINI: Per Infantino.

AVV. PLACANICA: Per Infantino, cioè che è un soggetto che

non... che era un prestanome di Mokbel, era ricondu cibile a

Mokbel...

DICH – PONTELINI: No, l’orologeria era sua.

AVV. PLACANICA: La conosco, io purtroppo le devo fare le

domande...

DICH – PONTELINI: Va bene.

AVV. PLACANICA: Mi scusi se le faccio domande scontate, perché

il Tribunale non ne sa niente.

Quindi questo Infantino non c’entra niente con Mokb el.

DICH – PONTELINI: Penso di no.

AVV. PLACANICA: Invece lei ha fatto questo servizio di

guardiania a via Chelini.

DICH – PONTELINI: Sì.

AVV. PLACANICA: Dove c’era quest’altra gioielleria.

Oltre a stare là davanti alla gioielleria, lei ha f atto anche

delle riusiamo il termine scorte tanto per capirci.

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DICH – PONTELINI: Sì.

AVV. PLACANICA: Dei movimenti dentro Roma.

DICH – PONTELINI: Sì.

AVV. PLACANICA: Quanti ne ha fatti in tutto?

DICH – PONTELINI: Prima dell’apertura della gioielleria

comunque.

AVV. PLACANICA: Prima dell’apertura della gioielleria ha fatto

solo Milano se ho capito bene.

DICH – PONTELINI: No, allora i movimenti che ho fatto per la

gioielleria sono quelli per la chiusura e apertura, agosto-

settembre diciamo.

AVV. PLACANICA: Ok.

Quindi quelli là quando si portavano...

DICH – PONTELINI: Le cassette di sicurezza.

AVV. PLACANICA: Quando si svuotava la gioielleria.

DICH – PONTELINI: Sì.

AVV. PLACANICA: Scusi allora chiariamo, prima dell’apertura

della gioielleria lei fa solo quei tre viaggi a Mi lano.

DICH – PONTELINI: No.

AVV. PLACANICA: Cos’altro ha fatto?

DICH – PONTELINI: Quando andammo al Tiro al Volo.

AVV. PLACANICA: Quindi ha scortato...

DICH – PONTELINI: Però non so quantificare perché non mi

ricordo quante volte.

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AVV. PLACANICA: Però ha scortato Mokbel diciamo dentro la

città di Roma che andava al Tiro al Volo.

Da dove lo andava a prendere?

DICH – PONTELINI: Non me lo ricordo.

AVV. PLACANICA: Non se lo ricorda.

Comunque erano spostamenti dentro la città?

DICH – PONTELINI: Sì, sì, Roma su Roma.

AVV. PLACANICA: E lei sa perché lui aveva problemi, perché

doveva portare dei preziosi al Tiro al Volo?

DICH – PONTELINI: Sì.

AVV. PLACANICA: Dopo l’apertura della gioielleria... e questi

sono i movimenti prima gioielleria, Milano e un cer to numero

Mokbel al Tiro al Volo.

DICH – PONTELINI: Sì.

AVV. PLACANICA: Dopo che si apre la gioielleria lei sta fisso

alla gioielleria.

DICH – PONTELINI: Là, e l’inaugurazione di XX Settembre e

basta.

AVV. PLACANICA: E fa apertura e chiusura gioielleria e XX

Settembre.

E’ così.

DICH – PONTELINI: E la galleria d’arte, sì.

Basta.

AVV. PLACANICA: Grazie non ho altre domande.

T: Non ci sono più controesami.

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Va bene, allora Pubblico Ministero vuole concludere l’esame.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, Presidente, per contestare

l’ultima domanda dell’avvocato Placanica.

Lei sapeva per conto di chi andava a Milano?

DICH – PONTELINI: Guardi dottore come ripeto, era sempre al

plurale, i soldi nostri.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, allora io per aiutarla a ricordare

le contesto che nelle dichiarazioni del 26 febbraio più fatte

evocate lei in due parti dice “andavamo a Milano per conto di

Gennaro Mokbel, come ci veniva detto dalle persone che ho

accompagnato a Milano” .

DICH – PONTELINI: Sì, sì, confermo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi conferma questa circostanza?

DICH – PONTELINI: Sì, però sempre... perché come ho detto già

prima, i soldi nostri... quindi erano...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Se ho capito bene, non glielo diceva

Mokbel a lei di andare...

DICH – PONTELINI: No, no, no, no.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Però le dicevano che andavate per

conto di Mokbel.

DICH – PONTELINI: Sì, che erano...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non ho altre domande.

AVV. PLACANICA: Chiedo scusa, in una successiva

dell’interrogatorio poi lei dice “noi” il Pubblico Ministero

lo conosce perché dice due volte il nome di Gennaro Mokbel

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“noi sapevamo di fare questi viaggi a Milano per co nto di

Gennaro Mokbel” .

Ma lo sapevate in che termini “lo sapevamo” ... quando lei dice

qui “lo sapevamo” che cosa intende?

DICH – PONTELINI: Perché nel viaggio i “soldi nostri”.

Cioè...

AVV. PLACANICA: Si diceva questo termine.

DICH – PONTELINI: Sì.

AVV. PLACANICA: Grazie.

T: Può andare.

A QUESTO PUNTO IL TRIBUNALE, SENTITE LE PARTI, RINV IA

ALL’UDIENZA DEL 27 APRILE 2011, AULA OCCORSIO, ORE 09.30.

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Il presente verbale, redatto a cura di ART.CO. COOP . SOC., è composto da n° 205 PAGINE per un totale di caratter i (spazi inclusi): n. 241.467. L'ausiliario tecnico: Emma Recchia Il redattore: Monica Magistro Firma del redattore