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Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 - 00143 Roma IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5 ANNO 3 - N° 9 10 marzo 2010 1€ Inchiesta Continua il nostro viaggio nel mondo arbitrale della Lega Pro Redazione 12 Comitati Regionali A colloquio con Vito Tisci numero uno del calcio pugliese Grisoli 27 Finalmente arrivano i giustizieri della notte Igor Protti: “Io e il calcio ci siamo dati tutto a vicenda” 9 All’interno: Mantova, Rosignano, Deruta, Santhià e Super Top Serie D ISSN 1593-6309 9 7 7 1 5 9 3 6 3 0 0 5 9 8 0 0 0 9 L’Inter vince il Viareggio La D fallisce ogni obiettivo

PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.9

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Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 - 00143 Roma

IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5 ANNO 3 - N° 9 10 marzo 2010 1€

Inchiesta

Continua il nostro viaggio nel mondo arbitrale della Lega Pro

Redazione 12

Comitati Regionali

A colloquio con Vito Tiscinumero uno del calcio pugliese

Grisoli 27Finalmente

arrivano i giustizieri della notte

Igor Protti: “Io e il calcio ci siamo dati tutto a vicenda”

9

All’interno: Mantova, Rosignano, Deruta,

Santhià e Super Top Serie D

ISS

N 1

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L’Inter vince il ViareggioLa D fallisce ogni obiettivo

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Reg. del Tribunale di Roma n° 1/2009

Amministrazionevia F.T. Marinetti, 221 - 00143 Roma

Tel/Fax 06.5000975email: [email protected]

Direttore responsabileMassimiliano Giacomini

email: [email protected]

CaporedattoreFlavio Grisoli

email: [email protected]

RedattoriFabiola Rieti, Sara Sbaffi

email: [email protected]

Segretaria di RedazioneGerarda Angela Lomonaco

email [email protected]

[email protected] [email protected]

Hanno collaborato Guido Del Re, Riccardo Morgigno

Realizzazione GraficaWalter Fantauzzi - www.walterfantauzzi.com

Stampa: Global Stampa - Via Angelo della Pergola, 5 - 00176 Roma

Iniziamo con le parole di Giancarlo Abe-

te: «Ma spesso si tratta di importi mini-

mi, centinaia di euro o migliaia a fronte di

pagamenti per milioni». Spiccioli, i cam-

pionati non corrono pericoli, non saranno

sconvolti. Non ci sono stati «insabbiamen-

ti»: la Covisoc ha segnalato il 23 febbraio

le sei società di A e B, le dodici di Prima e

Seconda divisione. Sottolinea il presiden-

te Abete: «E’ l’inadempimento che viene

punito». Qualcuno gli dica che qui l’adem-

pimento c’è stato. La Procura Federale farà

le sue valutazioni e poi deciderà per il de-

ferimento o l’archiviazione, così dovrebbe

essere ma Abete ha già chiuso il caso e

poi ha attaccato Mario Macalli dicendo

che: «Non è accettabile il fatto che un di-

rigente voglia fare contemporaneamente

il presidente di una Lega, il vice presidente

federale, il procuratore federale e l’organo

giudicante. Ognuno deve stare al suo po-

sto, non esiste che qualcuno possa fare il

giustiziere della notte. Si è rappresentata

una Federazione che voleva nascondere

qualcosa, falso. C’è stata una esplosione

del caso sproporzionata rispetto alla rile-

vanza del problema». Con queste parole il

“guerriero” Giancarlo Abete ha voluto af-

fermare, lui sì sostituendosi ai giudici, che

la Serie A e la Serie B non corrono rischi.

Non corrono rischi secondo il “non legato

alle logiche della poltrona”, perché non

si può stravolgere un sistema per poche

centinaia o migliaia di Euro e in barba alle

regole, che così dure sono nelle categorie

più basse. E nessuno tocchi le categorie

superiori che, se sbagliano, almeno se-

condo il presidente federale, non possono

essere punite. Tutto questo dimostra an-

cora una volta che ci sono figli e figliastri

e che la Procura Federale e i giudici hanno

già le mani legate, se già prima di seguire

il proprio iter Abete gli ha intimato l’altolà.

Non sbugiarderanno mica il proprio nu-

mero uno, altrimenti visto che sono tutti

grandi professionisti avrebbero dovuto

dimettersi per le ingerenze del capo di via

Allegri. Praticamente è come se il Ministro

della Giustizia Alfano andasse in tv per

dire che Berlusconi sarà assolto in uno dei

suoi processi, perché il fatto non sussiste.

Abete ha fatto la stessa cosa, si è arroga-

to un diritto che non gli spetta. Abete si è

sostituito ai giudici e alla Procura Federale.

Le leggi vanno applicate e non interpreta-

te perché in queste parole si nasconde

la differenza sostanziale tra Governo e

Potere, perché come diciamo sempre, il

Potere si applica per i nemici (Lega Pro) e

si interpreta per gli amici (Serie A e Serie

B). Il ruolo della Procura Federale è stato

annullato, azzerato dalle parole di Abete

perché prima ancora che ci siano stati i de-

ferimenti il presidente ha già annunciato

pubblicamente che le pene saranno lievi.

I giudici e gli avvocati della Procura fede-

rale dovrebbero dimettersi in blocco visto

che le sentenze sono già state scritte dal

presidente. Così facendo loro non hanno

alcuno scopo, o si dimettono tutti oppure

la voce che li vuole in quei posti solo per

accedere alle tribune vip degli stadi italiani

si tramuterebbe in realtà. Ora ci chiedia-

mo: chi è che si è messo a

fare il giustiziere?

Giancarlo Abete, il nuovo giustiziere della notte che annulla la Procura federale

Massimiliano GiacominiMassimiliano Giacomini

NUMERO 9 - 10 marzo 20112 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

T C A STattica

LEGENDA

Curiosità Approfondi-mento

Statistica

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Il campionato si avvia alla sua fase cruciale, ed

appare chiaro a tutti che ormai la lotta per lo

scudetto si è ristretta a Milan ed Inter. Alle loro

spalle lottano per un posto Champion’s Napo-

li, Lazio, Roma e la sorprendente Udinese. Poi

dietro c’è il gruppetto delle aspiranti alla Europa

League, dalla quale per il momento sembra usci-

re la Juventus ormai in crisi irreversibile.Vista la

situazione, vien facile dire ai tifosi della vecchia

Signora: meno male che siamo ormai a 41 punti,

cioè a quota salvezza raggiunta. Al di là delle fa-

cili ironie, degli alibi dovuti ai numerosi infortuni

non vediamo perché la dirigenza non prende al-

tre strade. Delneri non è un nocchiero capace di

guidare una nave tanto pesante, lui che al mas-

simo può dirigere un battello fluviale ora ha in

mano una corazzata, non tanto per valori tecnici,

ma sopratutto per tradizione e numero di fans.

Se si pensa che sta facendo peggio di Ranieri,

Zaccheroni e Ferrara e sta per eguagliare il re-

cord negativo di Maifredi (per la prima volta Juve

fuori dall’Europa) viene da meditare. Grande ba-

garre anche in zona retrocessione dove si trova

coinvolta anche la Sampdoria (Di Carlo addio)

e dove sembra uscirne fuori la Fiorentina final-

mente pimpante. Brutto debutto di Cosmi che si

trova a dirigere un Palermo frastornato e ormai

privo di energie. Come ogni domenica scoppia-

no polemiche arbitrali, nonostante Nicchi inviti

alla calma. Ma specie il Napoli ha da recrimina-

re per due rigori negati e non sempre si usa lo

stesso metro per giudicare braccia sollevate o

falli da ultimo uomo. Ora si attendono con ansia

due derby che potrebbero essere decisivi: prima

Roma-Lazio, poi Milan-Inter, dopo i quali avre-

mo certezze più concrete. Ma, salvo ribaltoni

dell’ultima ora, i verdetti (scudetto, Champion’s,

Europa e retrocessione) sembrano già scritti.

Settimana anche di Coppe: mission impossible

almeno sulla carta, per le nostre tre rappresen-

tanti. In caso di triplice sconfitta

avremo davvero toccato il fondo.

Alla Juve Del Neri incapace di guidare una nave . Europa e rischio débacle4 NUMERO 9 - 10 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Mauro Gasperini

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6 NUMERO 9 - 10 marzo 2011

FIGC: tra deprezzamenti, radiazioni e dimissioniVoci dal Palazzo

w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Vedrete che alla fine il processo sportivo a

Luciano Moggi e ai 49 implicati in Calciopoli

non verrà più rifatto. Il perché è facile intuirlo: in

sede di processo hanno fatto una schifezza per

cui alla fine dei giochi ha ragione Moggi. Hanno

deciso la sentenza già prima di passare la palla ai

giudici che a quel punto si sono trovati impossibi-

litati a fare il proprio mestiere. Con questo lungi

da noi pensare che Luciano Moggi sia innocente

ma è indubbio che il processo sportivo sia stato

teleguidato verso una sentenza già scritta. Se si

fosse fatto tutto con regolarità ora non ci sareb-

bero problemi e la radiazione per gli imputati di

Calciopoli sarebbe semplice da rendere operati-

va. Le colpe dell’uomo Telecom Rossi sono state

evidenti sin dai primi momenti, ma la responsabi-

lità del presidente Abete e del Consiglio Federale

sono notevoli visto che si sarebbe dovuto agire

nei tempi giusti e non attendere gli ultimi mesi.

Bisogna ricordare a qualcuno che se lo dimentica

troppo spesso che Abete sono quattro anni che

siede ben saldo su quella poltrona. Arrivare all’ul-

timo vuol dire non voler prendere una decisione

e come ci ha insegnato Abete in questi anni “l’in-

decisionismo” in FIGC regna sovrano. Come ave-

vamo anticipato alcune settimane fa, la poltrona

di Abete è traballante visto che si mormora di sue

dimissioni al termine della stagione calcistica per

entrare in politica e continuare a far niente in Par-

lamento. Ora con il probabile addio dalla Lega di

A di Maurizio Beretta, pronto a passare a Unicre-

dit, e con l’idea, avanzata da qualche società, di

mettere Franco Carraro al suo posto, Giancarlo

Abete si sentirebbe accerchiato, visto che proprio

lui aveva promesso a Carraro, (promesse pre elet-

torali e da buon ex democristiano sia chiaro), un

ruolo in FIGC. Promesse che poi sono state chiuse

in un cassetto subito dopo la sua elezione a nu-

mero uno di via Allegri. Intanto prosegue la carrie-

ra post-pensione dell’ex (?) segretaria del Settore

Giovanile e Scolastico Barbara Benedetti, di cui il

direttore vi ha parlato più e più volte. Giancarlo

Abete dopo il Consiglio Federale della scorsa set-

timana, dove il topolino ha partorito la montagna,

ha parlato di “deprezzamento del prodotto” rife-

rendosi alle dichiarazioni sui probabili deferimenti

che Mario Macalli aveva rilasciato per primo ai

nostri microfoni. Da che pulpito diciamo noi, visto

che proprio lui aveva dichiarato che il nostro calcio

era in crisi e visto che parlano di deprezzamento

dopo che hanno stabilito che per “riassettare” i

sistema calcio bisogna solo attendere il fallimento

delle società senza intervenire in nessun modo. È

come dire che per sistemare il buco nella sanità

smettiamo di fare medicine e aspettiamo che la

gente muoia. Neanche a Paperopoli

si vedono queste cose.

Giancarlo Abete potrebbe dare le dimissioni al termine della stagione calcistica per fare il grande passo nella politica

Al termine della squalifica Luciano Moggi l’ex direttore generale della Juventus sarà libero di essere tesserato con una società visto che nessuno avrà il coraggio

di rendere esecutiva la radiazione

L’ex segretaria del Settore Giovanile e Scolastico Barbara Benedetti

anche se in pensione continua a lavorare

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8 NUMERO 9 - 10 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

26

È un’Atalanta che festeggia a metà quella che

guida la classifica cadetta a quota 59 punti

dopo il 30esimo turno del campionato di serie

bwin. I nerazzurri infatti, in uno dei due posticipi

del lunedì, impattano sul terreno amico contro

una delle rivali di testa di stagione, il Novara di

Tesser. Risultato certamente non negativo per

l’undici di Colantuono se non fosse che gli os-

piti raggiungono l’1-1 (con merito) solo all’88’,

grazie al gol di Rubino. Il vantaggio bergamasco

era arrivato a inizio ripresa con un bel diagonale

di Padoin. L’Atalanta non sfrutta a pieno lo 0-0

esterno del Siena sul campo del Padova: i raga-

zzi di Conte non centrano i tre punti che avreb-

bero significato l’aggancio in testa alla classifica

e ora sono a due lunghezze dai nerazzurri e

altre due sul Novara. Subito dietro finiscono

senza reti gli scontri play-off tra Livorno-Varese

e Pescara-Reggina, quest’ultimo condizionato

da un terreno reso quasi impraticabile dalla

pioggia. Pioggia che invece ha la meglio a Cro-

tone, dove il match con l’Ascoli viene sospeso

dopo cinque minuti di gioco. Importante guizzo

in avanti in classifica da parte del Vicenza, che

nell’altro posticipo del lunedì supera il Torino di

Lerda grazie a un gol su rigore di Abbruscato e

lo agguanta in classifica a quota 41. Importante

acuto del Piacenza di mister Madonna, vitto-

rioso a Trieste stavolta, con la firma di Piccolo.

Vince in esterna anche il Modena al Castel-

lani di Empoli, dove i canarini di Bergodi con-

quistano l’intera posta in palio grazie alla rete

di Signori. Pareggio interno invece per il Sassu-

olo di Gregucci contro il Cittadella: al gol di Sasà

Bruno risponde Piovaccari su rigore. In chiave

salvezza prezioso punto casalingo del Portogru-

aro, a cui però, dopo il vantaggio con Scarpa dal

dischetto, resta l’amaro in bocca per il pari del

Grosseto (Sforzini) arrivato nel recupero. Tre

punti importanti per il Frosinone, che supera

2-1 sul terreno amico l’Albinoleffe: reti di Cari-

ello e Cesaretti per i padroni di

casa, Cissè per gli ospiti.

Il Novara ha il suo Rubino

Classifica P G V N S GF GS

Atalanta 59 30 17 8 5 36 20Siena 56 30 15 11 4 45 24

Novara 53 30 14 12 4 48 24Varese 47 30 11 14 5 36 22

Reggina 46 30 12 10 8 34 29Pescara 42 30 11 9 10 31 31Vicenza 41 29 12 5 12 30 32Torino 41 30 11 8 11 34 36

Livorno 40 30 10 10 10 36 36Empoli 39 30 9 12 9 33 29

Grosseto 39 30 10 9 11 32 37Piacenza 38 30 9 11 10 41 43Padova 37 30 8 13 9 40 36

Sassuolo 35 30 9 8 13 32 33Modena 35 30 7 14 9 30 37

Albinoleffe 35 30 9 8 13 35 47Crotone 34 29 7 13 9 27 32

Cittadella 32 30 7 11 12 32 37Portogruaro 30 30 7 9 14 25 40Frosinone 29 30 6 11 13 31 44

Ascoli-6 28 28 8 10 10 28 33Triestina 27 30 5 12 13 23 37

29° Giornata 05-07/03/2011Atalanta-Novara 1-1Crotone-Ascoli sosEmpoli-Modema 0-1Frosinone-Albinoleffe 2-1Livorno-Varese 0-0Padova-Siena 0-0Pescara-Reggina 0-0Portogruaro-Grosseto 1-1Sassuolo-Cittadella 1-1Triestina-Piacenza 0-1Vicenza-Torino 1-0

MARCATORI

17 gol: Cacia (Piacenza, 2r)

15 gol: Coralli (Empoli, 5r)

Succi (Padova, 5r)

13 gol: Piovaccari (Cittadella, 6r)

Bonazzoli (Reggina, 2r)

Bianchi (Torino, 2r)

30° Giornata 12-14/03/2011Albinoleffe - Vicenza

Ascoli - AtalantaCittadella - PadovaGrosseto - Pescara

Modena - FrosinoneNovara - SassuoloPiacenza - CrotoneReggina - Triestina

Siena - EmpoliTorino - Livorno

Varese - Portogruaro

Stefano SantiniAllenatore: Madonna (Piacenza)

Frison(Vicenza)

Adejo(Reggina)

Ludi(Novara)

Padoin(Atalanta)

Abbruscato(Vicenza)

Defalco(Sassuolo)

Rubino(Novara)

Crespo(Padova)

Vitiello(Grosseto)

Signori(Modena)

Piccolo(Piacenza)

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Igor Protti: Semplicemente uomo vero

9NUMERO 9 - 10 marzo 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u 9

Si è sempre conquistati dall’umanità di

quest’uomo. Igor Protti nasce a Rimini

il 24 settembre 1967. Dopo anni di reti a

raffica, oggi ci sono altri impegni: «Insieme

ad altri amici, abbiamo organizzato il primo

torneo calcistico presso l’Asd San Martino,

sul campo sintetico della mia struttura al-

berghiera. Sono anche il nuovo testimonial

per la sartoria livornese Damiano Sanfilippo,

mi piace vestirmi elegante, mi sento a mio

agio». Come va il tuo hotel? «Bene, si tro-

va a Riparbella, in provincia di Pisa. Hotel

Antico Borgo San Martino, questo è il nome

completo. Ne vado fiero ed orgoglioso, è fa-

ticoso e stimolante, era più facile segnare ai

portieri..». Il “Principe Igor”, capelli ricci e

pizzetto piratesco. Il romagnolo è stato ca-

pocannoniere in serie C, serie B e serie A!

Partito dalla sua Rimini, ha militato nel Livor-

no, riportandolo in A dopo ben 55 anni. Poi

anche Messina, Bari, Lazio, Napoli, Reggia-

na e Virescit Bergamo. Quasi sempre in città

portuali. Credo che il mare ti garbi un pochi-

no..: «Adoro il mare, le mie scelte non sono

state casuali, ne sento sempre il bisogno di

guardare il mare. Avevo casa nella splendi-

da Isola d’Elba». Il tuo feeling con i livorne-

si, ironici e testardi come nessuno: «Gente

speciale che ama la squadra. Mi hanno dedi-

cato un club amaranto nella vicina Vada, che

emozione. Mi vengono i brividi al solo ricor-

do del tifo incandescente del “Picchi” nei

derby col Pisa, grandiosi». Oggi le bandie-

re sono poche, che ne pensi del ritiro delle

maglie? «La maglia numero 10 del Livorno,

ma anche quella di Maradona al Napoli. Ho

avuto l’onore di indossarle entrambe. Per i

bambini che iniziano la carriera calcistica, è

un sogno che non deve essere abbandona-

to, anche per i ragazzi della primavera. Per

questo sono contrario al ritiro delle maglie,

specialmente nel ricordo del giovane Rosa-

rio Aquino, mio compagno con la Lazio e a

Livorno nel ‘99». E tu, quando hai iniziato

ad amare questo sport? «La mia passione

per il calcio è iniziata da piccolo, nella mia

Rimini vedevo le partite di calcio su Teleca-

podistria. Grandi e accesi duelli fra l’Hajduk

Spalato, la Stella Rossa Belgrado e la Dina-

mo Zagabria». Le tue emozioni più grandi

e intramontabili sul campo? «Il ritorno in A

con il Livorno insieme a Chiellini, Mazzarri,

Lucarelli, Doga e tutti i miei compagni. Poi

anche il gol nel derby contro la Roma, era

il novantesimo e segnai sotto la curva sud a

Cervone, poi tutti a fare il trenino. Ma anche

l’urlo del “San Paolo”, il titolo di bomber con

la maglia del Bari insieme a Signori. Poi gli

anni al “Celeste” di Messina, che bello. Oggi

purtroppo gli stadi sono mezzi vuoti, la crisi

economica si fa sentire e la tv tiene i tifosi

sui divani di casa». Ci sono aneddoti curio-

si su di te, come quando a Livorno, pioveva

di brutto e ti fermasti a soccorrere un’auto

bloccata: «Sì è vero, come lo hai saputo?

Pioveva e dei ragazzi avevano la macchina

in panne, gli ho dato una mano a spingerla

per farla ripartire. Per me è una questione

di rispetto. Non ho fatto nulla di particolare.

Ho solo, in parte, ricambiato il loro immenso

amore per la maglia amaranto». Infine Igor

ci tiene a precisare: «Di una cosa sono certo.

Dal calcio ho ricevuto tantissimo e a questo

sport sono sicuro di aver dato

tutto me stesso».

Riccardo Morgigno

(Foto Archivio)

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È destino che in Italia chi voglia mettere ordine sia ostacolato

da molteplici eventi e dall’infinito iter burocratico. Macalli,

presidente della Lega Pro, sta tentando in ogni modo di difendere

la sua categoria per aiutare i club oberati dai problemi economi-

ci e le penalizzazioni, che potete vedere nelle classifiche ne sono

l’esempio più lampante. Le sue richieste d’aiuto rimangono del

tutto inascoltate e rimbalzano da una commissione all’altra senza

trovare soluzioni. Il rinvio è per definizione, una cattiva abitudine

del nostro Paese e per non risolvere al momento i problemi si fi-

nisce per dover correre ai ripari quando le situazioni sono ormai

compromesse. Macalli ha preso posizione, ora si attende che

anche i vertici della Figc abbandonino le poltrone comode e si

rimbocchino le maniche. C’è tanto da fare! (Fabiola Rieti)

Il rinvio: pratica che usano più i politici del calcio che i portieri I A DIVISIONE - Girone A

2 A DIVISIONE - Girone A 2 A DIVISIONE - Girone B 2 A DIVISIONE - Girone C

I A DIVISIONE - Girone B

CLASSIFICA

Gubbio -1 52

Sorrento 44

Salernitana -3 38

Alessandria -1 37

Bassano 36

Verona 35

Spal -1 33

Lumezzane -1 33

Ravenna 33

Reggiana 32

Spezia -2 32

Cremonese 31

Como -1 29

Pavia 28

Sudtirol 27

Pergocrema -1 26

Monza 19

Paganese 19

CLASSIFICA

Tritium -2 42

Pro Patria -4 42

Pro Vercelli 41

Lecco 39

Savona -4 36

Feralpisalò -2 35

Renate 34

Rodengo Saiano -2 33

Canavese -6 31

Sambonifacese 28

Montichiari 27

Virtus Entella -1 26

Valenzana -1 21

Sacilese 20

Casale 20

Sanremese 15

Mezzocorona 14

CLASSIFICA

Carpi 48

Carrarese 43

Giacomense 35

Chieti 35

San Marino 33

L’Aquila 32

Poggibonsi 31

Prato 31

Bellaria 26

Crociati Noceto 25

Gavorrano 25

Celano 24

Sangiovannese -10 18

Fano -2 17

Giulianova -1 16

Villacidrese -10 9

CLASSIFICA

Latina 45

Trapani -1 44

Milazzo 38

Neapolis Mugnano 38

Avellino 36

Aversa Normanna 35

Pomezia 33

Matera 32

Melfi -3 26

Lamezia 26

Fondi 26

Brindisi -2 25

Isola Liri 22

Campobasso 20

Vibonese -1 16

Catanzaro -5 1

CLASSIFICA

Nocerina 58

Benevento 45

Juve Stabia 41

Atletico Roma 40

Taranto 38

Siracusa 35

Foggia -2 35

Lanciano 35

Lucchese 34

Andria 28

Ternana -2 27

Gela 27

Cosenza -3 26

Viareggio 26

Foligno -2 26

Pisa 26

Barletta 26

Cavese -6 20

26° Giornata 13/03/2011Alessandria - Verona

Bassano - SudtirolComo - Lumezzane

Monza - SalernitanaPergocrema - Paganese

Ravenna - PaviaReggiana - Gubbio

Spal - SorrentoSpezia - Cremonese

25° Giornata 13/03/2011Lecco - Casale

Mezzocorona - FeralpisalòMontichiari - Virtus Entella

Pro Patria - RodengoPro Vercelli - Sambonifacese

Sacilese - TritiumSanremese - Valenzana

Savona - RenateRiposa: Canavese

23° Giornata 13/03/2011Bellaria Igea - Giulianova

Carrarese - CelanoChieti - Giacomense

Fano - PratoGavorrano - Villacidrese

L’Aquila - San MarinoPoggibonsi - Carpi

Sangiovannese - Croc. Noceto

23° Giornata 13/03/2011Avellino - Melfi

Aversa Normanna - CatanzaroBrindisi - Pomezia

Campobasso - ViboneseLatina - Fondi

Milazzo - MateraNeapolis - Isola Liri

Vigor Lamezia - Trapani

26° Giornata 13/03/2011Andria - Foggia

Atletico Roma - ViareggioCavese - Barletta

Cosenza - NocerinaGela - Juve Stabia

Pisa - LuccheseSiracusa - Foligno

Taranto - BeneventoTernana - Virtus Lanciano

MARCATORI

19 Gol: Paulinho (Sorrento, 6r)

14 Gol: Gomez (Gubbio, 4r)

12 Gol: Cipriani (Spal)

10 Gol: Ferrario (Monza, 2r)

9 Gol: Ferrari (Lumezzane, 1r)

MARCATORI

16 Gol: Ripa (Pro Patria)

11 Gol: Fabbro (Lecco, 2r)

10 Gol: Pietribiasi (Sambonifacese)

9 Gol: Tarallo (Savona, 4r)

MARCATORI

14 Gol: Gaeta (Carrarese, 2r)

11 Gol: Pietranera (Crociati N., 4r)

Falomi (Celano, 3r)

10 Gol: 3 calciatori

MARCATORI

10 Gol: Guazzo (Melfi, 3r)

Perrone (Trapani, 1r)

Grieco (Aversa N., 3r)

Tortolano (Latina, 3r)

MARCATORI

15 Gol: Sau (Foggia)

14 Gol: Insigne (Foggia, 3r)

13 Gol: Ciofani (Atl.Roma, 4r)

Marotta (Lucchese)

11 Gol: Innocenti (Barletta, 1r)

25° Giornata 27/02/2011Gubbio-Como 1-1Lumezzane-Bassano rinPaganese-Reggiana 2-0Pavia-Monza 1-0Pergocrema-Spezia 2-2Salernitana-Spal 3-0Sorrento-Alessandria 4-3Sudtirol-Cremonese 1-1Verona-Ravenna 4-2

25° Giornata 06/03/2011Casale-Sanremese 2-1Virtus Entella-Sacilese 2-0Pro Patria-Pro Vercelli 1-1Renate-Mezzocorona 3-1Rodengo Saiano-Feralpisalò 1-0Sambonifacese-Lecco 1-1Tritium-Canavese 0-1Valenzana-Savona 0-1

Ha riposato: Montichiari

22° Giornata 06/03/2011Carpi-Carrarese 1-1Celano-Gavorrano 1-2Crociati Noceto-Bellaria 2-2Giacomense-L’Aquila 2-0Giulianova-Chieti 0-1Prato-Poggibonsi 2-1San Marino-Sangiovannese 1-0Villacidrese-Fano 1-1

22° Giornata 06/03/2011Catanzaro-Vigor Lamezia 2-1Fondi-Aversa Normanna 2-2Isola Liri-Milazzo 0-0Matera-Vibonese 1-1Melfi-Latina 2-2Neapolis Mugnano-Brindisi 1-0Pomezia-Avellino 1-3Trapani-Campobasso 2-1

25° Giornata 27/02/2011Barletta-Siracusa 1-0Benevento-Cosenza 3-1Cavese-Pisa 0-1Foggia-Gela 2-2Foligno-Ternana 0-0Lanciano-Andria 1-0Lucchese-Taranto 0-1Nocerina-Atletico Roma 2-1Viareggio-Juve Stabia 0-2

11NUMERO 9 - 10 marzo 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u 11

Page 12: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.9

Fabiola Rieti e Sara Sbaffi

Prosegue la nostra inchiesta sul modus

operandi della classe arbitrale in Lega

Pro, sempre di più nel mirino delle criti-

che. Questa settimana abbiamo discusso

dell’argomento con i dirigenti di Cremone-

se e Juve Stabia. Ad entrambi gli esponenti

delle società della Prima Divisione, una del

Girone A e l’altra del Girone B, abbiamo

chiesto un giudizio sulle conduzioni ar-

bitrali nella stagione calcistica in corso,

sul loro comportamento e la loro forma

fisica, il rapporto con gli assistenti e le

possibili soluzioni per colmare le lacune e

migliorare l’intero settore, passando an-

che per il supporto tecnologico. Sandro

Turotti, direttore generale della Cremo-

nese, si sofferma a parlare dell’operato

arbitrale, dopo le lamentele che avevano

visto protagonista la squadra che rap-

presenta: «Vorrei fare una premessa, lo

scorso anno ci siamo molto lamentati, ab-

biamo avuto episodi negativi ed eravamo

in una posizione in classifica tra il primo e

secondo posto. Quest’anno la posizione

in classifica è peggiore, ma non possiamo

lamentarci. È giusto parlare non soltanto

quando si subiscono torti. Il livello arbitra-

le sta crescendo, serve esperienza, ci sono

buone individualità e alcune meno». Sulla

tenuta atletica dei fischietti nessun appun-

to: «Fisicamente sono abbastanza prepa-

rati». I maggiori problemi, secondo il dg

dei grigiorossi, sono da ricercarsi nell’affia-

tamento della terna: «Ritengo che l’assi-

stente e l’arbitro facciano fatica a trovare i

meccanismi giusti come nelle categorie su-

periori. C’è poca collaborazione tra loro».

Sull’approccio in campo, Turotti parla così:

«Ho avuto la fortuna di fare altre catego-

rie. Dalla serie B alla Lega Pro ci sono at-

teggiamenti diversi. Sono un po’ meno di-

sponibili, più chiusi, ma sono educati, tra i

cadetti però parlano di più anche con i gio-

catori. I campi dell’ex serie C sono diver-

si a livello ambientale e di accoglienza e

probabilmente trasmettono meno sicurez-

za». Su eventuali possibilità per migliorare

la categoria, il dirigente della Cremonese

Arbitri: La Lega Pro vuole la tecnologia

1212 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 9 - 10 marzo 2011

Turotti, direttore generale della

Cremonese: «Sa-

rebbe opportuno

introdurla , non so

quali sarebbero i

costi, ma se siamo

professionisti

lo siamo tutti. Il

presidente di una

squadra di Lega

Pro investe come

e anche più di uno

delle categorie

superiori. La pro-

va televisiva va

inserita come in A

e in B»

La tecnologia

Page 13: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.9

ha le idee chiare: «Non ho in mente altre

soluzioni. Il percorso che hanno iniziato in

questi anni è la strada giusta, ma ci vuole

applicazione, tempo e lavoro. C’è da mi-

gliorare la collaborazione con gli assistenti,

e la selezione degli stessi da parte dei verti-

ci. Quest’anno ho rilevato un segno positi-

vo rispetto allo scorso anno. Tutto il calcio

deve capire che gli arbitri non devono di-

ventare protagonisti, poi per carità l’errore

ci può stare». L’utilizzo dell’aiuto tecnolo-

gico è auspicabile per il direttore generale:

«Sarebbe opportuno, non so quali sareb-

bero i costi, ma se siamo professionisti lo

siamo tutti. Il presidente di una squadra di

Lega Pro investe come e anche più di uno

delle categorie superiori. La prova televi-

siva va inserita come in A e in B». La Juve

Stabia, dal canto suo, ha lamentato alcuni

torti arbitrali nell’attuale stagione calcisti-

ca 2010/2011, ma il dirigente Francesco

Manniello è tollerante: «Errare è umano.

Quello dell’arbitro è un mestiere difficile, io

non li invidio. Posso solo dire che ho riscon-

trato una certa inesperienza, ma è norma-

le in una serie minore come la nostra». L’e-

sponente della società di Castellammare di

Stabia non vuole generalizzare sull’operato

arbitrale: «Dipende da persona a persona.

Io non gioco, guardo la partita dagli spal-

ti. E c’è sempre qualcuno più indisponente

e altri che invece cercano il dialogo con i

ragazzi in campo. Nel complesso su venti-

cinque partite giocate posso lamentarmi

solo di un paio, questo nel calcio ci sta».

Le giacchette nere della Lega Pro, dove

militano le “vespe”, sono alle prime armi

e Manniello non se la sente di infierire:

«Sono giovani alle prime partite quindi è

normale che siano un po’ intimoriti. Il ca-

rattere si acquisisce con l’esperienza». Il

dirigente della Juve Stabia, nonostante la

società abbia consegnato un dossier alla

Lega Pro sui torti arbitrali subìti ad avvio

di stagione, non vede la cattiva fede nel

lavoro dei direttori di gara: «Ogni parti-

ta è a sé. Io mi lamento solo nei novanta

minuti di gioco, poi mi passa. Sono esseri

umani, sia loro che gli assistenti possono

sbagliare. Stiamo parlando di un campio-

nato cadetto non della Champion’s Le-

ague. Sbagliano lì, figuriamoci da noi! È

un mestiere complesso, devono prendere

decisioni in un attimo e poi non si ferma-

no mai, corrono tutto il tempo, una svi-

sta ogni tanto ci può stare. Noi ci siamo

lamentati della partita con il Lanciano,

in cui l’arbitro annullò un gol regolaris-

simo e l’errore pesò molto sulla gara».

Manniello però intravede una soluzione

nell’aumento del numero dei componenti

della terna arbitrale: «Ci vorrebbero altri

due arbitri dietro le linee della porta. Poi

però si dovrebbero educare anche i gioca-

tori che si buttano per terra e fanno finta

di farsi male a non ingannarli». Anche lui,

come la maggior parte dei dirigenti che ab-

biamo sentito finora, non crede nelle pos-

sibilità offerte dall’aiuto tecnologico: «Cre-

do di poter affermare che non serve, molto

spesso neanche con la moviola si capisce

cosa è successo, è inutile», e prosegue ri-

cordando nostalgico il calcio del passato:

«Era bello il calcio di una volta, quando i

giocatori erano di proprietà della società e

non c’erano procuratori, non c’erano tutti

questi interessi. Era un calcio

più sano».

1313w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 9 - 10 marzo 2011

Manniello, Juve Stabia (Foto Sammarco)

Turotti, dg della Cremonese (Foto Archivio)

Page 14: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.9

Sara Sbaffi

Proseguono le nostre previsioni statis-

tiche sulla fine del campionato di Lega

Pro. Questa settimana abbiamo messo

sotto la lente d’ingrandimento i risultati

dei tre gironi della Seconda Divisione, es-

cludendo i punti di penalizzazione che in-

evitabilmente sfalsano i risultati ottenuti

sul campo. Siamo partiti dai risultati con-

seguiti nelle giornate del ritorno (otto per

il girone A e sette per B e C) e li abbiamo

proiettati nelle giornate mancanti. A ques-

to abbiamo sommato i punti conquistati

fino ad oggi e abbiamo redatto l’ipotetica

classifica finale della Seconda Divisione.

Inoltre nell’ultima colonna sono messe a

14 NUMERO 9 - 10 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Diamo i numeri: la Seconda Divisione

Vi diciamo come finiranno, secondo calcoli statistici, i campionati di 2^

Divisione. Siamo partiti dall’andamento delle prime giornate del girone di ritorno, proiettandoli fino alla fine. Ci sono conferme e qualche sorpresa

Page 15: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.9

confronto le prime gare del girone d’andata

con quelle del ritorno, per valutare

l’andamento parziale della singola squadra

nel periodo di tempo considerato. Il girone

A è quello maggiormente martoriato dalle

penalizzazioni, con otto squadre coinvolte

su diciassette. Particolarmente danneggia-

to il Savona di mister Foschi. Senza quei

quattro punti in meno approderebbe di di-

ritto nella serie cadetta. Non stupisce che a

gareggiare per un posto in Serie B ci siano

Tritium e Pro Patria (a dispetto delle penal-

izzazioni, 2 al club di Trezzo sull’Adda e 4

a quello di Busto Arsizio), che hanno con-

dotto un’ottima prima parte di campionato

anche se la Pro Patria ha rallentato nelle

prime otto giornate del ritorno (-6 punti).

Più curioso invece il posizionamento di

Canavese e Renate. Secondo le proiezioni,

alla compagine blugranata pesano molto

quei sei punti di penalizzazione, senza i

quali avrebbero la possibilità di giocarsi i

play-off. Il Renate invece, sta conducendo

una bella rimonta nel girone di ritorno ed è

la squadra con la migliore differenza punti

rispetto al girone d’andata (+11). Il gruppo

con il saldo punti peggiore nel raffronto tra

girone d’andata e ritorno è il Feralpisalò a

-8. Gli azzurroverdi hanno due punti di pe-

nalizzazione che però non compromettono

la sua posizione, salda nella metà alta della

classifica. Nei bassifondi della classifica non

ci sono novità rispetto alla situazione attu-

ale. Sono candidate a disputarsi la salvezza

Casale, Valenzana, Sacilese e Sanremese.

E il Mezzocorona è in ultima posizione,

incanalato verso la retrocessione. Anche

se la situazione potrebbe facilmente ribal-

tarsi nelle prossime settimane, visto che i

punti a distanziare la squadra gialloverde

dalla penultima, la Sanremese di Carlo

Calabria, sono solo tre. Più stabile il Girone

B. A guidare la classifica il Carpi di mister

Sottili, nonostante nelle prime sette gior-

nate del ritorno non brilli quanto le sette

dell’andata, ha infatti una differenza punti

di -4, la stessa dell’attuale fanalino di coda,

la Villacidrese. I biancorossi sono seguiti a

breve distanza da Carrarese, Giacomense,

Chieti e San Marino che si contenderanno i

play-off. (Continua a pagina 16)

15NUMERO 9 - 10 marzo 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Non abbiamo tenuto conto delle penalizzazioni, perché non sono un dato statisticamente attendibile. L’ultima colonna della prima tabella riporta il sal-

do tra le prime giornate di campionato e le relative del girone di ritorno

Page 16: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.9

(Continua da pagina 15) La società di

Massa Carrara è agganciata fermamente

al secondo posto con nove punti di vantag-

gio sulla terza. Molto ravvicinate invece le

altre tre contendenti la promozione: Gia-

comense e Chieti in miglioramento rispetto

alla prestazione dell’andata (+2 per i ragazzi

di mister Gadda e +1 per quelli di Vivarini),

e San Marino con esattamente i medesimi

punti nei primi sette incontri delle due metà

del campionato, lo stesso vale per L’Aqui-

la. Nella zona bassa della classifica invece

balza subito all’occhio la situazione della

Sangiovannese. I biancoazzurri, senza pun-

ti di penalizzazione (dieci) chiuderebbero la

stagione comodamente a metà classifica,

mentre al momento rischiano i play-out.

Anche la Villacidrese, che adesso vede la re-

trocessione diretta molto più che probabile,

togliendo le penalizzazioni (dieci per la com-

pagine sarda) si giocherebbe i play-out. E a

rimetterci, secondo le proiezioni, sarebbe il

Giulianova. Anche il Fano rischia la retroces-

sione, non influiscono sul rendimento della

squadra i due punti di penalizzazione. Pochi

stravolgimenti anche per quanto riguarda

il terzo e ultimo girone. Il Trapani di Rober-

to Boscaglia si dirige verso la promozione

diretta in Prima Divisione. A lottare per il

salto di categoria sono: il Latina che nelle

prime sette gare dell’andata ha conquista-

to un numero di punti maggiore rispetto al

ritorno (quindici nelle sette partite di avvio

campionato e dieci al giro di boa) è una del-

le formazioni peggiori con una differenza di

-5, hanno fatto peggio solo Pomezia (-7) e

Brindisi (-6). Il Milazzo ha compiuto un bel

salto in avanti, collezionando diciassette

punti nel girone di ritorno contro i cinque

delle prime giornate di campionato (la mi-

gliore del girone a + 12) . A seguire Neapo-

lis Mugnano e Avellino, braccate ad solo un

punto dall’Aversa Normanna. In coda alla

classifica rimane il Catanzaro. Nulla fanno

i cinque punti di penalizzazione alla squa-

dra giallorossa che comunque è avviata alla

retrocessione matematica e ad un futuro

societario molto buio. Il gruppo guidato da

Antonio Aloi ha ottenuto due soli punti nelle

prime sette gare dell’anno e tre nelle rispet-

tive sette del ritorno. Invariata la situazione

in zona play-out con Vibonese, Campobas-

so, Isola Liri e Brindisi pronte a difendere il

posto in Seconda Divisione. Anche se Vigor

Lamezia e Fondi sono a un passo e corrono il

rischio di prendere il posto del-

le avversarie.

1616 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 9 - 10 marzo 2011

La formazione migliore di tutta la Seconda Divisione in questo girone di ritor-no è il Milazzo, con 17 punti. La peggiore è la Villacidrese, con solo 1 punto

Page 17: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.9
Page 18: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.9

Dopo i due anni di dominio della Juven-

tus, la “Viareggio Cup-Coppa Carnevale”

torna all’Inter. La squadra nerazzurra è arri-

vata a disputare la finale contro la Fiorentina

con tutti i pronostici a favore. Infatti il suo

cammino nel torneo, guardando i numeri, è

stato davvero facile, visto che si è presentata

all’ultimo scontro con tutte le partite vinte

e soltanto un gol incassato. La Fiorentina in-

vece aveva sofferto un po’ nei quarti contro il

Parma qualificandosi soltanto ai rigori. In un

“Armando Picchi” di Livorno gremito da un

buon pubblico, il match decisivo, da subito, si

è messo bene per l’Inter che al quarto minuto

del primo tempo va in vantaggio con Simone

Dell’Agnello. La Fiorentina cerca di farsi peri-

colosa, ma tutte le azioni si smorzano negli

ultimi 25 metri e l’Inter di astuzia riesce ad

addormentare la partita. Nel secondo tempo

la squadra viola ha alcune occasioni, ma non

concretizza e nel suo momento migliore l’Inter

archivia la partita con il due a zero segnato su

rigore da Dell’Agnello. Con questa bella dop-

pietta il giocatore interista si aggiudica anche

il titolo di capocannoniere del torneo, scaval-

cando il bomber tascabile del Varese De Luca,

fermatosi a sei centri e considerando che nel

2008 i nerazzurri vinsero con due gol di Balo-

telli, le affinità tra i due potrebbero portare

l’attaccante in prima squadra proprio come è

stato per superMario. L’unico gol che ha vio-

lato la porta della squadra milanese è stato

messo a segno dalla Rappresentativa di Serie

D. Dal team di mister Giancarlo Magrini ci si

aspettava qualcosa in più, visto il cammino in-

teressante condotto lo scorso anno (semifina-

le persa ai rigori contro l’Empoli), ma vincere

contro il Genoa agli ottavi e bissare l’impresa

del 2010 non è riuscita ai ragazzi aranciobian-

coblu. Secondo le statistiche che considerano

la media di età delle rose del torneo di Viareg-

gio, la Rappresentativa di Serie D risulta es-

sere la squadra con l’età più alta, ovvero i suoi

giocatori sono in media di classe ’91, mentre

il team con l’anagrafica più bassa è il giap-

ponese Nagoya Grampus con giocatori classe

’93. Considerando che l’età media totale del

torneo è 19 anni, la scelta di Magrini di por-

tare giocatori più grandi può essere dettata

dalla volontà di arrivare fino in fondo. Ma si è

trattato di un’arma a doppio taglio, visto che

1818 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 9 - 10 marzo 2011

Denis Alibec, capitano dell’Inter Primavera di Fulvio Pea, ha già esordito in Serie A (Foto Archivio)

Fabiola Rieti

L’Inter torna sul tetto del Viareggio

Page 19: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.9

questi calciatori il prossimo anno

non rientreranno più nella rego-

la che impone di schierare degli

under nell’Interregionale e quin-

di non è detto che continueran-

no ad essere titolari nei rispet-

tivi club di appartenenza. L’Inter

ascrive così per la sesta volta il

proprio nome nell’albo d’oro in

una delle massime manifestazi-

oni giovanili mondiali, centra il

secondo successo negli ultimi

cinque anni, e interrompe la

serie di successi consecutivi dei

rivali della Juventus. Insomma,

per Fulvio Pea un altro successo

nella sua personale bacheca, e

un futuro radioso per molti dei

protagonisti vincenti

di questa Inter.

1919w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 9 - 10 marzo 2011

Tutto sbagliatoLa Rappresentativa di Serie D che ha partecipato al Torneo di Viareg-gio è risultata la squadra più an-ziana dell’intera manifestazione, come potete vedere nelle statis-tiche redatte da Flavio Grisoli. Se l’obiettivo principale era quello di mettere in mostra i giovani più in-teressanti dell’Interregionale e non quello di portare a casa un risultato di prestigio allora è stato tutto sba-gliato. Sbagliate le convocazioni: dove si doveva tenere in consider-azione l’età dei ragazzi e portare meno ’91 e puntare su più ’92 e ’93. Visto che dalla prossima stagione ci sarà l’obbligo di schierare in campo un solo ’91, due ’92 e un ’93 bisog-nava puntare maggiormente sul fu-turo e non sul presente. Se queste sono le regole allora bisognava dare seguito alle proprie idee. (Massimiliano Giacomini)

Page 20: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.9
Page 21: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.9

Questa settimana è la Supertop delle

conferme, con molti dei giocatori già

premiati nelle scorse occasioni si sono aggiu-

dicati un posto tra i migliori undici di questa

giornata. Tra i pali Sciany Azzolina dell’Insu-

bria neutralizza le molteplici occasioni del

Cantù e conquista i 3 punti che li allontanano

dalla zona retrocessione. Nonostante la scon-

fitta contro l’Aprilia, Alessio Congiu del Castia-

das difende la sua area di rigore con sicurezza

evitando un passivo più pesante. Claudio Po-

esio è la certezza difensiva dell’Asti, segna un

gol al volo dal limite, ma poi esce all’8’ del se-

condo tempo per un infortunio al collaterale.

Lo Sporting Terni contro il Pontevecchio porta

a casa uno 0 a 0: Alessandro Grandoni è pa-

drone del campo e l’esperienza del giocatore

permette la conquista di un punto importan-

te. Due gol per Michele D’Ambrosio del Fran-

cavilla Sinni: il centrocampista apre le marca-

ture con un tiro perfetto e fa il bis con una rete

sotto l’incrocio dei pali. Il Pontedera vince con

il Borgo a Buggiano e si avvicina alla testa del-

la classifica. La vittoria porta la firma di Davi-

de Carfora che da perno del centrocampo si

spinge fino all’area avversaria e segna un gran

gol. Dai piedi di Gianmaria Pegoraro partono

le azioni più importanti del San Paolo Padova:

manda in gol Arcaba e Lucchini e fa tremare

la traversa del Torviscosa. Antonio Broso apre

le marcature per il Messina con un colpo di

testa. Una prestazione positiva che unisce

quantità e qualità. Carlo Maria Caligiuri della

Sambenedettese si esalta mettendo la palla in

rete prima con un gran destro dal limite e poi

con un’azione personale e un tiro a giro dal

limite dell’area avversaria. Due reti che valgo-

no tre punti facili per la squadra marchigiana.

Il Perugia archivia la partita con il Deruta con

un 3 a 2: doppietta per Nunzio Majella, che

segna su rigore e poi di testa agguanta un pa-

reggio che non basta alla sua squadra. Ancora

una volta, il re della nostra Supertop è Enrico

Fantini del Cuneo. Doppia marcatura per l’at-

taccante, che prima si libera in stile brasiliano

di due avversari, poi mette in rete con poten-

za e precisione. Il secondo gol invece vede il

portiere dell’Acqui completamente spiazzato,

con la sfera che entra in rete sul palo lungo. Il

migliore allenatore di questa giornata è Die-

go Zanin del Treviso, che rifila una “manita”

al Kras Repen e mantiene la vetta della classi-

fica. Niente vertigini per il mister

biancoceleste.

21NUMERO 9 - 10 marzo 2011

Allenatore: Diego Zanin (Treviso)

Azzolina(Insubria)

Congiu(Castiadas)

Pegoraro(S.P.Padova)

D’Ambrosio(Francavilla S.)

Fantini(Cuneo)

Poesio(Asti)

Caligiuri(Samb)

Grandoni(Sp.Terni)

Carfora(Pontedera)

Broso(Messina)

Majella(Perugia)

Fabiola Rieti

w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

La Top 11 della Serie D

Una valanga di gol. Questa settimana la

serie D ha dato spettacolo. Nel girone A i

“leoni” del Derthona hanno reso onore al loro

soprannome tornando dallo stadio comunale

“Renzo Valla” di Settimo Torinese con cinque

gol in più all’attivo. Il girone C non è stato da

meno con il Treviso di mister Zanin, primo in

classifica, che ha strapazzato il Kras Repen in

penultima posizione, con un’altra cinquina. Po-

kerissimo anche nel girone H da parte del Fran-

cavilla Sinni ai danni dei grigiorossi dell’Angri. Il

Rimini, nel girone F, asfalta con sette reti al “Ro-

meo Neri” l’Olympia Agnonese. (Sara Sbaffi)

Gol e spettacolo assicuratiCarlo Maria Caligiuri, centrocampista della Samb (Foto Archivio)

Page 22: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.9
Page 23: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.9

23NUMERO 9 - 10 marzo 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Un’annata storica quella del Santhià. È

stata ripescata in agosto dopo una sta-ipescata in agosto dopo una sta-

gione trionfale, che ha visto i ragazzi di mister

Koetting vincere la Coppa Italia d’eccellenza.

Quest’anno la squadra piemontese ha debut-

tato nel campionato di Serie D. E, per essere la

sua prima volta, non ha affatto sfigurato, gra-

zie all’ottima campagna acquisti. Uno dei pi-

lastri della formazione granata è il centrocam-

pista d’esperienza Giorgio Del Signore. Nato a

Verona nel 1976, la sua carriera inizia a Como

nel 1994/1995, dove è cresciuto calcistica-

mente, poi si è trasferito all’estero: «Sono sta�Sono sta-

to a Zurigo tre anni, un’esperienza bellissima,

sono stato bene nonostante il livello del loro

campionato non sia come il nostro. Mi sono

divertito, e ho disputato anche alcune partite

di Coppa. Poi sono stato un anno in Grecia e

anche lì ho passato un periodo splendido. Se

fossi ancora un giovanotto andrei di nuovo

all’estero». «Al Como non trovavo spazio, a

diciotto anni mi si è presentata l’opportunità

di andare fuori e l’ho colta al volo». Ritornato

in Italia, Del Signore ha giocato nella Carra-

rese (nel 2002/2003) e l’anno successivo nel

Taranto, entrambe in Prima Divisione, poi dal

2005 al 2010 ha vestito la maglia della Ca-

navese, protagonista del passaggio dalla se-

rie D alla Seconda Divisione. Questo è il suo

primo anno a Santhià, considerata la mina va-

gante del Girone A, e il bilancio è positivo: «Il

campionato sta andando bene, considerando

che il club non aveva mai fatto questa cat-

egoria. L’obiettivo originario, e il minimo da

raggiungere, era la salvezza. Poi la squadra è

stata allestita con giocatori importanti e se ri-

uscissimo ad arrivare tra le prime

cinque sarebbe un gran risultato».

Del Signore: “Santhià tra le big”Sara Sbaffi

Del Signore (Foto Archivio)

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25NUMERO 9 - 10 marzo 2011

Tra le colonne portanti del Rosignano Sei Rose c’è il giovane attaccante Andrea

Arrighini. Nato a Pisa nel 1990, dopo aver trascorso le giovanili nella squadra

della sua città, ha vestito la maglia del Pontedera per tre stagioni: «Sono andato

via da Pontedera perché c’erano problemi economici e societari ma il mio cartel-

lino è ancora di proprietà dei granata. Ora a Rosignano mi trovo molto bene». La

squadra della provincia di Livorno è a metà classifica e milita in serie D dalla stagione

2009/2010, dopo ventitré anni di attesa e un campionato conclusosi al sesto posto:

«Una stagione sportiva costellata da autentiche gemme come la vittoria nel derby

a Cecina � si legge in una nota del Presiente Silvestro Polzella � e il successo all’Arena

Garibaldi contro il Pisa che rimangono nella storia del nostro calcio». Anche

quest’anno le aspettative non sono state deluse e l’attaccante toscano traccia un

bilancio positivo: «È un’annata soddisfacente sia per me che per la squadra, ci sono

forti individualità. Adesso ci servono gli ultimi punti per stare tranquilli e conquistare

la salvezza». Arrighini, insieme al portiere Andrea Poli, è il più presente in campo:

ha disputato ventiquattro partite su ventisei e ha messo a segno sette reti, meglio

di lui ha fatto solo il compagno di reparto Manuel Iarusso con otto centri. Nonos-

tante la giovane età, l’attaccante è molto determinato: «Spero di finire la stagione

nel migliore dei modi qui a Rosignano. Poi per il futuro il mio sogno è il salto di cate-

goria e passare in Seconda Divisione. Io continuo a giocare a testa alta e con umiltà,

tutto quello che verrà di buono sarà ben accetto». Sul modello a cui ispirarsi non ha

dubbi: «Pato, una

punta veloce che

attacca gli spazi,

un po’ come me».

Stefano Portesi, portiere del

Mantova, racconta la prima

stagione nella città lombarda:

«Sono contento di essere qua, in

10 presenze, totalizzare 7 vittorie

e 2 pareggi è un ottimo risultato.

È bello essere in una squadra con

ambizioni importanti e giocatori

notevoli come Bellodi e Spinale

che sono sempre pronti ad aiu-

tarti. Mi trovo bene anche con

i nostri preparatori, sono tra i

migliori della serie D». Le stati-

stiche confermano la forza del-

la prima in classifica, visto che

hanno subìto meno reti di tutto

il girone B, come dice il giocato-

re classe ‘90: «Una squadra per

vincere deve subire poco e creare

tanto. I numeri lo dicono, abbia-

mo le carte in regola per andare

avanti». L’estremo difensore non

nasconde la voglia di arrivare:

«L’obiettivo è vincere il campio-

nato, perché la città e la società

se lo meritano. Dopo quanto è

successo quest’estate c’è voglia

di risalire». L’Interregionale è un

campionato equilibrato ma se-

condo Portesi serve un elemen-

to: «In Serie D conta il gruppo. La

squadra ha bisogno della quanti-

tà di gioco e di un pizzico di qua-

lità, contano poco le individuali-

tà. È un campionato equilibrato

dove anche le squadre di bassa

classifica mettono in difficoltà le

prime, proprio per questo è im-

portante la coesione

del gruppo».

I l capitano del Deruta, Danie-

le Fornetti, fa il punto sulla

sua esperienza nella città pe-

rugina: «È il quarto anno che

sono al Deruta, ho cominciato

l’anno in cui abbiamo vinto il

campionato di Eccellenza, il

successivo siamo saliti in Serie

D e da neopromossa abbia-

mo fatto molto bene, mentre

nelle ultime stagioni abbia-

mo incontrato qualche diffi-

coltà». Il difensore classe ’77

prova a spiegare la difficile

situazione in classifica vissuta

dai biancazzurri: «Piangerci

addosso non serve, abbiamo

avuto infortuni, squalifiche e

non avendo la rosa del Peru-

gia, la perdita di due giocatori

a partita incide. Comunque è

un campionato ancora tutto

da giocare e le ultime partite

saranno come delle finali». Il

massimo campionato dilet-

tantistico è considerato tra i

più avvincenti, ma secondo la

bandiera della squadra umbra

i pro e i contro si equivalgono:

«Dal punto di vista economi-

co non siamo tutelati in tutto

e per tutto, anche se ci alle-

niamo come i professionisti. Il

vantaggio è giocare a calcio,

il gioco più bello del mondo,

e per chi ha la passione c’è la

possibilità di trovare qualche

piazza nobile decaduta e en-

trare in stadi, visti

solo in tv».

Portesi: “Mantova, grande gruppo” Deruta, segui capitan FornettiFabiola Rieti Fabiola Rieti

Rosignano, Arrighini è il tuo Pato Sara Sbaffi

w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Il Rosignano (Foto Archivio)

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Flavio Grisoli

Tisci, Cr Puglia: “Voglio il Torneo delle Regioni”

Il presidente del calcio pugliese si augura di poter ospitare la prestigiosa manifestazione nel 2013

(Foto Archivio)

27NUMERO 9 - 10 marzo 2011 27w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Forte della grandissima partecipazione e

adesione alla sua relazione di metà man-

dato (il secondo), il presidente del Cr Puglia

Vito Tisci ci parla di quanto è stato fatto e

di quello che c’è in cantiere nel calcio dilet-

tantistico pugliese: «Con l’Assemblea del 14

febbraio scorso abbiamo toccato, in termini

di partecipazione, il massimo mai raggiunto

da qualsiasi Cr (quasi il 77%) e, considerato

che non si trattava di una riunione elettiva,

la soddisfazione è ancora maggiore. Le nos-

tre società sono vitali e partecipative come

non mai». I tratti salienti della presidenza di

Tisci in questi due anni? «Abbiamo accor-

pato i nostri uffici nella nuova sede federale

ad aprile del 2009. Un grande successo per

questo Comitato; i corsi di formazione e ag-

giornamento per i dirigenti in collaborazione

con la scuola CONI Puglia; la sponsorizzazi-

one del campionato di Eccellenza 2009/10,

il cui ricavato è stato diviso equamente fra

le partecipanti; il contributo pari alla tassa

d’iscrizione per chi vince la Coppa Discip-

lina; lo stand allestito al “Salone del Calcio”

nell’Expo Levante e molto altro». Una vera e

propria fucina di idee, ma quali sono le iniz-

iative in fieri del Comitato? «Prima di tutto,

l’ammodernamento delle sedi provinciali di

Lecce, Brindisi e Trani che ne hanno bisogno.

Poi stiamo cercando di trovare accordi per

trasmettere in diretta una gara del campio-

nato di Eccellenza, anche per fornire nuove

risorse alle società. Sempre per quanto ri-

guarda l’Eccellenza, il nostro progetto è di

riportare l’organico delle partecipanti a 16.

Lo scorso anno non ci siamo riusciti, perché

ci siamo ritrovati con due società catapul-

tate dalla Serie D (Fasano, retrocesso, e Bi-

tonto non iscritto)». La sensibilità dei vertici

del calcio pugliese verso le proprie iscritte

si esplica anche in un’iniziativa: «Da questo

mese parte lo Sportello del Credito sportivo,

uno strumento che mettiamo a disposizione

delle società e delle amministrazioni comu-

nali per facilitare l’accesso al credito per

l’ammodernamento delle strutture sport-

ive». Campi ed impianti, che in Puglia ne-

cessitano di un poderoso restyling: «Sì, non

siamo messi bene sotto questo punto di

vista, nonostante gli sforzi profusi. Ci trovi-

amo purtroppo di fronte Comuni che non ci

ascoltano. E in molti casi, nostro malgrado,

ci troviamo costretti a chiudere i campi. Ma

la prima cosa a cui dobbiamo guardare è la

sicurezza dei ragazzi». L’ultimo traguardo da

raggiungere, per Tisci si tratta di un sogno:

«Poter ospitare il Torneo delle Regioni. So

che si tratta di un obiettivo molto ambizioso,

ma farò il possibile per ospitare

l’edizione del 2013».

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28 NUMERO 9 - 10 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Lo sciopero. Chiunque di noi ha pronun-

ciato, scritto o letto questa parola; a vol-

te utilizzata come minaccia impropria altre

come mezzo di lotta, altre ancora come stru-

mento mediatico. Questa semplice parola

è il mezzo più importante di rivendicazione

sindacale e nasconde, dietro di se, anni lotte;

per questa parola si sono battute generazioni

di lavoratori mosse dalla necessità di conqui-

stare diritti, sforzo che vide la luce nel 1945,

quando, in sede di assemblea costituente,

venne redatto l’articolo 40: “Lo sciopero si

esercita nell’ambito delle leggi che lo regola-

no”; conquista parziale, in quanto tale norma

non trovò immediata applicazione da parte

del legislatore lasciando un vuoto colmato

dalla giurisprudenza per mezzo di moltepli-

ci sentenze, fino alla promulgazione della

l.146/1990 sullo sciopero nei servizi pubblici

essenziali. Questa brevissima introduzione

del diritto di sciopero fa capire come questo

sia stato ed è il più importante “strumento

di lotta sindacale”, definizione che, secondo

la stragrande maggioranza delle persone,

non è compatibile con l’attività di calciatore

professionista. Premesso ciò ritengo fonda-

mentale fare una doverosa precisazione: la

parola calciatore non è sempre sinonimo di

milionario, ergo non vuol dire avere soldi,

macchine e donne; in tale categoria rientra-

no atleti “professionisti” che militano quindi

dalla serie A alla LegaPRO. Bisogna aggiunge-

re che tali atleti sono lavoratori subordinati

e come tali avrebbero tutto il diritto di scio-

perare. Il problema che il cittadino comune

si pone è di carattere pseudo-morale: “come

può un calciatore scioperare?... io mi alzo la

mattina alle 6 vado in fabbrica... ecc. ecc.”

Innanzitutto lo sciopero non è relazionato

alla qualità o quantità della prestazione lavo-

rativa subordinata svolta, o se svolta dalle 6

o dalle 11 di mattina: la sveglia all’alba non

dà un “maggior diritto allo sciopero” , né è

strettamente collegato al compenso: “gua-

dagnare tanto non comporta l’automatico

decadimento del diritto di sciopero..”, det-

to ciò è pur vero che, a livello di quelle che

viene percepito quale problema “morale”,

vedere ad esempio Zlatan Ibrahimovic scio-

perare con megafono e striscioni davanti al

cancello di Milanello sarebbe quanto meno

suggestivo.. Appurato che gli eventuali dub-

bi sulla possibilità o meno da parte dei calcia-

tori di proclamare lo sciopero sono solo ed

esclusivamente quelli esternati dai “media”

o comunque condivisi da una certa opinione

pubblica, sempre, come già detto, sotto l’a-

spetto preudo-morale, sposterei l’attenzione

su quello che io ritengo sia IL VERO PROBLE-

MA, ciò da cui scaturisce il dibattito sullo

sciopero, ossia la qualificazione del rapporto

di lavoro tra società sportiva ed atleta come

rapporto di lavoro subordinato, problema-

tica tanto affascinante quanto complessa

e delicata. L’appartenenza a tale categoria

venne “ufficializzata” o meglio “formalizzata”

con la legge n.91 del 1981, precisamente con

l’art.4 rubricato “Disciplina del lavoro sporti-

vo subordinato”, costruzione dovuta sino ad

allora soltanto al lavoro della giurispruden-

za. La domanda che mi pongo e che giro al

legislatore è la seguente: “è una bestemmia

pensare ad una riqualificazione del’inquadra-

mento subordinato degli atleti professionisti

come i calciatori o è una normale conseguen-

za dell’evoluzione della società, del diritto del

lavoro e di conseguenza del di-

ritto sportivo?”

Dal campo al Foro

Guido Del Re

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29NUMERO 9 - 10 marzo 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Nel Poker Texas Hold’em la gestione del

tempo è importante per diversi motivi.

La quantità: Il poker ha il potere dissuaden-

te di penetrare profondamente nella vita di

ogni appassionato. Prima che ve ne accorgia-

te venite controllati da forze estranee e fate

cose che vi danneggiano. Pertanto, dovreste

riflettere bene su quanto tempo volete dedi-

care a questo gioco. L’ora del giorno: Se ini-

ziate a giocare per somme considerevoli (un

concetto relativo) dovreste sempre tentare di

giocare nel miglior modo possibile. Molte per-

sone hanno problemi a concentrarsi la sera.

Per tale motivo dovreste prendere in conside-

razione di giocare a poker durante il giorno,

nei weekend. Adattarsi all’avversario: Online

si gioca contro giocatori occasionali che per

divertimento o per stare in compagnia con gli

amici giocano senza strategia. Quando sono

particolarmente vulnerabili? Nelle ore di pau-

sa pranzo ed alla sera tardi. Se fossi un profes-

sionista di poker (molto attivo) mi alzerei ogni

mattina alle 10:00 o alle 11:00, mi concederei

un’ora per svegliarmi per mettermi poi all’o-

pera nell’ora di pranzo. Dopo di che mi con-

cederei una piccola pausa per poi ritornare

all’attacco la sera tardi. Invece la sera tardi gli

avversari che si incontrano sono spesso stan-

chi, hanno bevuto troppo e non di rado hanno

perso molti soldi. L’ultimo punto è interessan-

te, dal momento che molti avversari non rie-

scono a smettere se stanno perdendo. Spesso

non sono all’altezza del livello di gioco e rap-

presentano una vittima predestinata per voi

che conoscete bene il poker. Ritmi del sonno:

Se anche voi avete il problema di non riuscire

a smettere quando state perdendo spezzate il

vostro ritmo di sonno naturale se giocate pri-

ma di andare a letto. Alcuni dormono male se

giocano fino a tardi. Vi aspetto la settimana

prossima per la seconda parte dell’articolo.

(Continua la prossima settimana)

La gestione del tempo nel poker

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Page 31: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.9

Con la primavera ormai alle porte, si sta en-

trando nella fase cruciale del campionato

sammarinese, e con il presidente della Federa-

zione Giorgio Crescentini facciamo il punto della

situazione sia per quanto riguarda i club che la

Nazionale strizzando l’occhio, in conclusione, ad

una “piccola” questione burocratica: «Sono mol-

to soddisfatto, perché si sta accentuando la com-

petitività. Probabilmente qui si vive il campionato

più equilibrato del mondo. Basti pensare che negli

ultimi 25 anni tutte le formazioni hanno disputato

almeno una volta i play�off, 13 hanno giocato la

finale, e 10 l’hanno vinta. Credo che sia sufficien-

te, qui c’è l’alternanza che va a tutto vantaggio

dello spettacolo». Anche la spinta, l’impulso che

la Federazione sta imprimendo allo sviluppo del

calcio titano ha la sua parte di merito: «La Fede-

razione ha come scopo dare la possibilità a tutti

di esprimersi al meglio. Partendo anche e soprat-

tutto dai campi messi a loro disposizione. I diri-

genti delle società, poi, sono competenti e molto

appassionati». Un caso su tutti è quello del San

Giovanni: «Non dimentichiamo che si tratta del

centro più piccolo di tutta la Repubblica, hanno un

assetto societario consolidato e stanno facendo

grandissimi risultati». Passiamo alla Nazionale,

che tornerà in campo a giugno per le qualificazio-

ni a Euro 2012: «Sì, ce la vedremo con Finlandia

e Ungheria, poi chiuderemo con Olanda, Svezia

e Modavia. Stiamo facendo un cammino inte-

ressante, la squadra sta facendo passi in avanti

nonostante sia molto giovane. Abbiamo sfodera-

to ottime prestazioni, subendo magari

un po’ troppo soprattutto in trasferta,

immeritatamente. Giochiamo contro

corazzate, e le disattenzioni le paghia-

mo a caro prezzo». La questione burocratica è un

argomento annoso lì sul monte Titano: un giorno

si potrà dare spazio ai naturalizzati in Nazionale?

«Il problema è acquisirla la cittadinanza. Chi spo-

sa un sammarinese prende la cittadinanza dopo

diversi anni, meno comunque rispetto al passato.

Forse adesso qualche speranza c’è, ma tra qual-

che anno, magari. Paghiamo lo scotto di una re-

golamentazione dell’argomento molto rigida. Noi

dobbiamo fare i conti sulle centinaia di persone,

non sulle migliaia. Dobbiamo formare giocatori

dai 6 anni fino alla Nazionale A. Facciamo di ne-

cessità virtù, e comunque credo ci

riesca abbastanza bene».

Crescentini: “A San Marino il calcio più equilibrato del mondo”Flavio Grisoli Campionato Sammarinese

CAMPIONATO SAMMARINESE

CLASSIFICA GRUPPO APennarossa 32La Fiorita 29Cosmos 27Juvenes/Dogana 22Faetano 18Fiorentino 12Cailungo 4

MARCATORI

GRUPPO A10 Gol: Marco Fantini (Juvenes/Dogana)9 Gol: Simon Parma (La Fiorita)8 Gol: Valentin Grigore (Fiorentino)7 Gol: Mario Fucili (Cosmos)6 Gol: Paolo Montagna (Cosmos) Enrico Foscoli (Pennarossa) Nicola Ciacci (Pennarossa)GRUPPO B10 Gol: Alessandro Giunta (Tre Fiori)8 Gol: Roberto Gatti (Murata) Adolfo Hirsch (Virtus)7 Gol: Manuel Dominici (Folgore/Falciano) Federico Amici (Tre Fiori) Daniele Pignieri (Tre Penne)6 Gol: Sossio Aruta (Tre Fiori)

16° Giornata 05-06/03/2011Juvenes/Dogana-Faetano 1-3Cosmos-La Fiorita 0-1Folgore/Falciano-Tre Fiori 3-3Tre Penne-Domagnano 2-2San Giovanni-Murata 1-3Fiorentino-Cailungo 1-0Libertas-Virtus 1-1

CLASSIFICA GRUPPO BTre Fiori 33Murata 27Tre Penne 23Libertas 21Virtus 20San Giovanni 19Folgore/Falciano 12Domagnano 7

16° Giornata 12-13/03/2011Fiorentino-Cosmos

Murata-VirtusCailungo-Juvenes/Dogana

La Fiorita-PennarossaDomagnano-Libertas

San Giovanni-Folgore/FalcianoTre Fiori-Tre Penne

31NUMERO 9 - 10 marzo 2011

Giorgio Crescentini, presidente della FSGC (Foto Gasperoni)

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