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Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 00143 Roma 1 EuRO IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5 ANNO 2 - N° 37 14 OTTOBRE 2010 4 Robin Hood Voci dal Palazzo ROBIN HOOD ISSN 1593-6309 9 7 7 1 5 9 3 6 3 0 0 5 9 8 0 0 3 7 13 Grisoli La Top 11 del campionato SERIE BWIN 21 Grisoli Florimbj esonerato dal Brindisi INTERVISTA 23 Morgigno Simone Malatesta INTERVISTA 28/29 Redazione Le società alle urne il 16 Cr VENETO

PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.37

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Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 00143 Roma

1 EuROIL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5 ANNO 2 - N° 37 14 OTTOBRE 2010

4Robin Hood

Voci

dal Palazzo

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N 1593-6309

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28/29Redazione

Le società

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L’EDITORIALE perché non permet-

tere l’utilizzo disostanze che possa-no accrescere lacapacità intellettivadegli uomini. Che dif-ferenza c’è tradoping mentale edoping fisico?Semplice: secondoHarris, perché ilmiglioramento delleprestazioni sportivenon ha nessun effet-to positivo sul benes-sere del mondo,mentre il potenzia-mento delle presta-zioni intellettualiinvece sì? Per questochiunque potrebbeessere libero di usareil doping per accre-scere la propria intel-ligenza. La teoria diHarris è applicabileanche al doping spor-tivo, perché affermache bisognerebbeprima mettere aconoscenza le perso-ne delle possibilicontroindicazioni.Allora, una volta fattoquesto, nessunopotrebbe vietareall’atleta di assumeresostanze dopanti.Chissà cosa sarebbeaccaduto ai calciatoridella Fiorentina deglianni ’70 se fosserostati messi al corren-te dei rischi a cuiandavano incontroassumendo alcune“pozioni magiche”:avrebbero comun-que scelto di pren-derle? E se la stessacosa accadesse infuturo ad altri calcia-tori che negli annisono stati sottopostia flebo o altre “nor-mali terapie”? Si par-lerebbe ancora dicasualità? Non sareb-be meglio lasciareagli atleti il liberoarbitrio?

E se il doping fosse realmente legalizzato?di Massimiliano Giacomini

OMA - Dopingsì o doping no?Dopo le parole

del ProcuratoreCapo AntidopingEttore Torri “Ildoping dovrebbeessere legalizzato”, inmolti hanno indossa-to il parruccone diavvocato difensoredei benpensanti e sisono scagliati controTorri e le sue parole,tanto che lo stessoProcuratore Capo hadovuto correggere iltiro e parlare diestremizzazione delconcetto. In praticaTorri, che per la lottaal doping è come unnovello DonChisciotte, preso inun momento disconforto ha dettoquello che la maggio-ranza delle personepensano: nello sport,in tutti gli sport, ildoping è così radica-to e utilizzato cheforse sarebbe il casodi renderlo legale.Sarebbe veramentecosì assurdo?Sarebbe veramentecosì pericoloso o loè maggiormente il farusare sostanzedopanti agli atletisenza poi seguirliadeguatamente? Ildoping va così veloceche l’Agenzia mon-diale antidoping(WADA), fatica a fre-nare il problema. Nelmaggio del 2006 ilprofessor TheodoreF r i e d m a ndell’Università di SanDiego, uno degliesperti internazionalidi genetica, in un’in-tervista disse che lanuova frontiera deldoping è quella rap-

presentata dagli atletigeneticamente modi-ficati. Atleti che,secondo l’esperto,già quattro anni fapotevano esistere.Ora dopo anni lostesso scienziato,divenuto consulentedella WADA, rilanciaparlando del “Genedel vincitore”, intro-dotto nel corpoumano manipolandoil genoma e quindicambiando il DNAper alzare la sogliadelle prestazioni atle-tiche. Il cambiamentogenetico avviene uti-lizzando comemezzo di trasportoun virus che infetta lecellule e facendoquesto vi deposita ilmateriale geneticoassimilandolo conquello dell’ospite. Ilcambiamento è fattocon pochi passaggi,ma quello che poi èimpossibile saperesono gli effetti colla-terali dovuti al cam-biamento della strut-tura del DNA. Epo,Cera, anabolizzanti,auto trasfusioni perl’ossigenazione delsangue: sono tutti“trucchi” che stannoper essere sorpassatio, secondo Friedman,sono obsoleti daqualche anno ormai,e la WADA non rie-sce a starne al passoperché è impossibilecorrere come ildoping. Per tutti que-sti motivi ha ragioneTorri: legalizziamo ildoping e facciamolafinita di nascondercidietro la morale, per-ché qui di moralenon c’è nulla. IlP r o c u r a t o r eAntidoping è statocostretto a fare diecipassi indietro, dicen-

do che la sua è statasolo una provocazio-ne. Pensiamo che inrealtà il buon Torriavesse, per una volta,sorpassato la coltredi nebbia del perbe-nismo e avrebbeammesso ciò che inmolti pensano: alcuniatleti, in percentualemaggiore di quelliche vengono “becca-ti” (si parla di un 2%),fa uso di sostanzedopanti. Emblematicaè la dichiarazione delcorridore Kohl: “Su100 volte che hoassunto sostanzedopanti sono statotrovato positivo unasola”. Una bellamedia. Correre tre-mila chilometri indue settimane, gioca-re tre partite di cal-cio in una settimanaprendendo aerei incontinuazione, gioca-re un match di tennisoggi a Toronto edomani a Dubai: èpossibile fare tuttoquesto solo grazie abuoni allenamenti?Cosa succede a que-gli atleti che d’im-provviso, dopo averconseguito grandirisultati, sparisconomisteriosamente nelnulla? La crescitamuscolare di alcuniatleti avviene in unlasso di tempo trop-po breve per esserenaturale. A corollariodi tutto questo, daManchester il profes-sor John Harrisdell’Istituto per leScienze, l’etica e lei n n o v a z i o n idell’Università ingle-se, nonché capo edi-tore del Journal ofMedical Ethics, aprele porte al “dopingcerebrale”: in praticaHarris si chiede del

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Numero 37 14 ottobre 2010

2 Editoriale

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OMA - Il Presidente Abete hadeciso, ancora una volta, dipuntare sul cavallo sbagliato.

Ha assegnato al vice PresidenteDemetrio Albertini la delega piùimportante, il Club Italia, anche sein circa tre mesi dalla sua investitu-ra ad una carica dalle così alteresponsabilità, non ha partoritonessuna modifica e non ha avanzatonessuna proposta. I conflitti all’in-terno del club così restano e gliscontri si fanno sempre più duri, coni risultati che tutti vediamo. Abete,forse per pagare il debito conl’Associazione Italiana Calciatori,che al momento è l’unica compo-nente a sostenerlo, lo invita a tuttele riunioni della Federcalcio, comel’attaccapanni in un salotto nuovo,ma di idee nuove dal vice Presidentefederale nemmeno l’ombra. È onni-presente in ogni mani-festazione ufficiale

delle nazionali e siede alla destra diAbete, tanto da farci ricordare unmotto romano:“Asinus cumasino fricat”. Maforse ilPresidente Abetesi è dimenticatoche esiste un vicepresidente federa-le vicario, che èanche il Presidentedella LND ed ha il33% dei voti nel-l’assemblea eletti-va. Non fu cosìprima della sua elezione, dove laLND era determinante. Poi però,secondo la migliore tradizionescudo-crociata, “fatta la grazia, gab-bato lo santo”. Ma che cosa volete, ilPresidente Federale si è circondatopurtroppo, come fannomolti politici nostrani,di mediocri, per nascon-dere la loro mediocrità, o

come si dice volgar-mente: “vedete che alpeggio non c’è mai fine”.Nel frattempo il disegnodi legge sugli stadi, checontempla la mutualitàdei diritti televisivi afavore della LND e dellaLega Professionisti diFirenze, langue nel cas-setto di fondo dellaCommissione Cultura dellaCamera dei Deputati. Intanto si

avvicina a tappe forzate la sessionedi bilancio per l’approvazione della

di Robin Hood Finanziaria 2011, ed i PresidentiMacalli e Tavecchio,

come avevamo previ-sto qualche tempo fa,dovranno rinunciare adincassare rispettiva-mente 14 milioni emezzo e 9 milioni emezzo di Euro, chepotevano benissimoimpegnare a favoredelle loro società.Chissà se gli exdeputati Dc Abetee Rivera saranno in

grado di fare il miracolo e smuovereil provvedimento dal pantano in cuisi trova? Noi riteniamo (forse atorto) di no, e la speranza dei duePresidenti e delle loro società svani-

rà come un sogno in unanotte di mezza

e s t a t e .P r e s i d e n t iMacalli eT a v e c c h i o ,avete avuto,dopo iMondiali delS u d a f r i c a ,l ’occas ioneper darefinalmenteun nuovoassetto e

nuove energie alla Federcalcio.Purtroppo vi è mancato il coraggio!“Ognuno - scriveva un poeta latino -è artefice del proprio destino e rac-coglie quel che semina”. Che volete,così van le cose!

Robin Hood e l’asino attaccapanni“Il presidente Abete ha deciso ancora una volta di puntare

sul cavallo sbagliato. Il vice presidente federale Albertini, a tremesi dalla sua investitura a presidente del Club Italia, non ha

ancora partorito nessuna modifica, né avanzato nessuna proposta. Abete, forse per pagare il debito con l’AIC, lo invita...

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4 Voci dal Palazzo

...a tutte le riunioni

della FIGC, come

l’attaccapanni in un

salotto nuovo. Siede

alla destra di Abete,

tanto da ricordarci

un detto latino...

...“Asinus cum asino

fricat”. Ma Abete si è

dimenticato di avere

un vicepresidente

vicario che ha il 33%

dei voti nell’Assemblea

Elettiva...

...ma cosa volete, il

presidente federale

si è circondato

di mediocri, per

nascondere la propria

mediocrità”

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6 Rubrica

OMA - La pausa del campionato ci con-sente di fare alcune considerazionianche di natura extracalcistica.

Innanzitutto parliamo della nazionale che hapareggiato in Irlanda del Nord(ma nel frattem-po la Serbia ha perso in casa con l’Estonia) edunque il punto è da considerarsi positivo.Peccato però perché la vittoria ci avrebbe pra-ticamente aperto le porte dell’Europeo quasimatematicamente. Mentre il nostro giornale vain edicola, lo scontro di Genova con la squadradi Stankovic e Krasic si sarà consumato, e spe-riamo in maniera favorevole per noi. Prandelli facon quello che passa il convento, ma vistoanche il risultato della Under, siamo speranzosiche venga fuori qualche giovane talento. Faoltremodo discutere la presenza a Coverciano,tempio del calcio italiano, di tale Petrone, sedi-cente procuratore ed ombra da oltre 10 anni diRoberto Baggio, che ha seguito anche nel suonuovo incarico nel Settore tecnico. Ma non

solo: pare che il Petrone si sia insediato su unodei posti riservati alla FIGC col silenzioso con-senso del solito Abete, più “Sor tentenna” chemai, e la feroce presa di posizione del solitoMacalli che però poi non ha il coraggio di ester-nare anche nel Consiglio federale, geloso delsuo cadreghino. Povero calcio, rispecchia lasituazione generale di un Paese ormai diviso sututto, e dove gli interessi personali prevalgonosu quelli della collettività. Non si vede una via diuscita, e delle denuncie (di pochi, in testa ilnostro inimitabile Robin Hood) i “Federali”rispondono con assordante silenzio e spallucce,quasi infastiditi e senza dare risposte. È anche ilmomento del rendez-vous di Calciopoli, oveMoratti e C. sembrano ormai alle corde, tantoche l’avvocato di Moggi ha rinunciato persinoalla testimonianza in aula del pertroliere, perchésono ormai evidenti le prove a carico dell’Inter,sulla quale incombe come un macigno (special-mente per la caduta di immagine che ne derive-rebbe) la restituzione dello “Scudetto di carto-ne” ingiustamente assegnatole. Ma se c’è chi

tace (come Abete), c’è chi esterna senza remo-re (come certo Cecchi Paone che si fa pubbli-cità gratuita rivelando in TV) di essere stato“l’amante” di due calciatori, uno dei quali sta-rebbe per fare outing rivelando il suo orienta-mento sessuale. Ma dalla prossima settimanaricominceremo a parlare del campionato sem-pre più interessante e dei movimenti di merca-to a gennaio che potranno sovvertire e cambia-re molte delle formazioni in lizza per i primiquattro posti. E credetemi, solo allora ci sentia-mo nei nostri panni, stufi come siamo di mette-re il dito sulla piaga dei disastri federali. Ed oraci mancava anche Cecchi Paone...

Gasperini: “Ai guai del nostro calcio mancava solo Cecchi Paone...”di Mauro Gasperini

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Alessandro Cecchi Paone (Foto Archivio)

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8 Intervista

Carlo Tavecchio: “Siamo pronti a dare 140di Massimiliano Giacomini

OMA - Poco prima della partenzaper l’Irlanda la scorsa settimana, perseguire gli azzurri di Prandelli nelle

qualificazioni agli europei 2012, abbiamo inter-vistato il presidente della Lega NazionaleDilettanti Carlo Tavecchio. dove ci è statosemplicissimo entrare: è bastato citofonare.....Un’intervista che potrete vedere a breveanche sul canale 926 di Sky e sulla nostrawebtv. Dopo il resoconto visibile sulsito della Lega Dilettanti abbia-mo voluto incontrare il numerouno di Piazzale Flaminio percapire dove deve migliorare laLND visto che di solito neiresoconti si scrive solo le coseche sono andate a buon fine tra-lasciando le note dolenti.«Ma vede – afferma CarloTavecchio – noi siamo un cantieresempre aperto qui per quantoriguarda l’attività Istituzionale che èquella di individuare sul territoriodelle linee dirette con la LegaDilettanti centrale e attuarle. La dif-ficoltà operativa nasce dalla cresci-ta che ha avuto il “centro” inmaniera diciamo violenta maanche organizzata che deve esseretrasferita in periferia. Però la cosa più importanteè la Legge sul Dilettantismo e il riparto dei dirittitelevisivi abbiamo fatto un grande sforzo. LaFederazione ha messo a disposizione dei fondi peril così detto sport per tutti, siamo in contatto con ilSottosegretario Crimi e la Commissione il cuisegretario Barbaro mi ha promesso che si apriràa giorni il nuovo progetto che è presente allaCamera dei Deputati la norma sarà ridiscussa manon si metterà più in discussione l’1% a favoredella Lega Dilettanti. Questo è il più grande risul-tato storico che la nostra Lega abbia mai raggiun-to, perché questo 1% è un ammontare di 9 milio-ni e 400 mila Euro e noi abbiamo bisogno assolu-tamente di aiutare il territorio i Comitati Provincialiperché il volontariato sta finendo, con i tempi checorrono non riusciamo più a trovare giovani comeallora che aprono il Comitato Provinciale gratuita-mente quindi vorremo creare 140 posti di lavorosul territorio e questo inciderà anche 5 o 6 milio-ni per contributi e paghe, per fare questo dobbia-mo individuare la riduzione di alcuni costi. Noi

avere il permesso di soggiorno è una tragedia, machi ce l’ha non è che ha risolto il problema». Ineffetti lo scorso anno migliaia di questi ragazzinon hanno potuto giocare con i propri com-pagni. «Non solo le normative FIFA prevedonoaddirittura che sia depositato il certificato di lavo-ro a tempo indeterminato dei genitori in un siste-ma dove il precariato, dove il tempo determinatoè all’ordine del giorno, qua non gioca più nessunoqueste norme lo diciamo con forza devono esserecambiate. Il presidente della FIGC Abete deve farsicarico della situazione perché noi abbiamo dei

Comitati che scoppiano di tes-seramenti che non possonoessere attuati questo per tor-nare al cantiere aperto dellaLND e a tutto quello che c’èancora da fare. Noi stiamodiventando un soggetto patri-monializzato che vale circa100 milioni di Euro ma utiliz-zando mezzi propri senzaintervenire sulla società. Siamoun soggetto che non ha pauradei temporali e delle tempeste,ma basta pensare che quandonel ’99 sono arrivato io quac’era patrimonio zero e chiac-chiere tante. Ognuno può valu-tare quanto fatto con estrematranquillità, le chiacchiere sonochiacchiere e contano solo ifatti e noi non abbiamo paura

del giudizio del sistema».Tornando al discorso delle 140 assunzioni inche modo avverranno? «È una mia proposta che se il Consiglio la faràpropria bisognerà attivare tutti gli iter sul territorioattraverso i concorsi e soprattutto sarà aperta aigiovani». Sperando che almeno così si evitinoassunzione di amici e famigliari che in alcuniComitati Regionali sembrano avere il mono-polio dei posti di lavoro. La conversazione si è poi spinta verso iComitati Regionali, con in primo piano quelloVeneto dove i due candidati (D’Ambrosio eVaccari, di cui potete leggere a pagina 28) aprendere il posto che fu di Guardini se le stan-no suonando di santa ragione tra accuse econtroaccuse.«Come Lega abbiamo nostro malgrado subito laquestione veneta perché si è trattato di un proble-ma nei tesseramenti, perché non è che abbiamotrovato degli ammanchi com’è nella normalità deiCommissariamenti, non abbiamo trovato situazio-

avremmo individuato i costi assicurativi anche sediciamo i costi verrebbero ridotti di un circa 40%questo va a favore delle società. Questo è un argo-mento delicato – prosegue il presidente dellaLND – ma il marketing della LND sta crescendoanno dopo anno e questo incremento ci ha per-messo di acquistare questa sede a PiazzaleFlaminio senza utilizzare un euro delle società.Magari qualcuno la pensa diversamente ma ibilanci sono fatti per essere letti e abbiamo introi-tato 23 milioni di Euro di marketing e la sede neè costati 20. Dobbiamo trovare sul territorio risor-

se e quindi daremo la facoltà ad ogni Comitato diaprire anche alle realtà locali, certamente non inconcorrenza con il grande sponsor nazionale. Peril momento abbiamo intrapreso la strada del foto-voltaico, noi abbiamo 11mila società che se doves-sero seguire questa nostra nuova tendenza rispar-mierebbero i costi di energia elettrica che sonovalutabili in una media di 11mila Euro l’anno.Inoltre stiamo chiudendo un accordo con laLiquigas per quei territori che non hanno la coper-tura energetica e non hanno il metano a prezziscontati del 40% del metano. Le risorse sono iltema dominante del nostro futuro». Il vice presidente Federale continua la suaintervista parlando dei giovani: «La questionegiovanile non più essere considerata poco. Noiabbiamo circa 7 milioni di extracomunitari ed èimpensabile che noi abbiamo norme che blocchi-no l’utilizzo di calciatori residenti. Nel campionatodilettanti si può usare un solo calciatore, ma nonso quanto possa essere ancora sostenibile la tesi,ma dico di più: nel settore giovanile e scolastico per

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Siamo andati a parlare “in esclusiva” con il presidente della Lega Nazionale Dilettanti,

Da sinistra: Abete, Rocco Crimi, Carlo Tavecchio e Mattioli (Foto Archivio)

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9Intervista

posti di lavoro tramite concorsi pubblici”che ci ha parlato di ogni aspetto politico presente e futuro della nostra Federcalcio

ni economiche deficitarie, anzi tutto a posto sottoquel profilo». Normalità? Come può essere normale l’am-manco di soldi?«Noi abbiamo fatto tre o quattro commis-sariamenti perché mancavano dei fondi enon perché c’erano problemi di tessera-mento o di iscrizione di società. In questocaso l’anomalia era la mancanza delrispetto per tutte le società del termineperentorio. In questo momento il Venetocome è naturale nelle competizioni eletto-rali che emergano problemi, ognuno tiraacqua al proprio mulino. Noi come Legaassistiamo nella maniera più imparzialepossibile a quello che accade, perché nonc’è, come si dice la mano del grandeVecchio. Il potere di Roma non ha fattoniente per cambiare indirizzi che non sianolocali. Noi siamo qui perché crediamo neivalori dello sport».Quando finirà il Commissariamentodella Serie D e quando ci sarà, se mai cisarà, la riforma dello Statuto? «Le devo dire – prosegue CarloTavecchio – che lo Statuto ha avuto un’ac-

cetto federale da noi è: Componenti e Servizi.Settore tecnico, settore giovanile e scolastico e set-tore arbitrale sono attività ausiliarie di serviziodella Federazione. Altro discorso è l’attività associativa dell’AIA che siestrinseca sul territorio con elezioni di base, elezio-ne dei Comitati Regionali e elezione del presiden-te nazionale. Altro discorso è l’AIC che ha l’attivitàassociativa dei calciatori e altro discorso è l’AIACper gli allenatori. Qui si vogliono mettere insieme degli elementidisomogenei. La Federazione ha una sua piramidenella quale bisogna starci, altrimenti non è unaFederazione ma un po0sto dove non c’è il poteredecisionale centrale. Poi ci sono delle problemati-che inerenti alla giustizia sportiva, non è possibileche la FIGC per il retaggio di Calciopoli, abbia orga-nismi che altre 42 federazioni sportive non hanno:i saggi, le nomine all’esterno, bisogna riprendere incapo queste prerogative. La stessa AIA ha una giu-stizia domestica ma non è possibile che l’AIAabbia una giustizia autonoma, bisogna riproporretutto in capo al concetto Federale». A Roma si dice altrimenti se la cantano e se lasuonano: «Io questo non posso dirlo - affermaTavecchio – il problema è un altro: se questi con-cetti passano lo Statuto si farà in cinque minuti etornando ai professionisti, bisogna che lo Statutoda Federale diventi Federalista, come va ora dimoda, ma che abbia delle nicchie di competenzaesclusiva per le componenti professionistiche.

celerazione. L’incontro cheho avuto con il presidenteBeretta nel prossimoincontro sapremo cos’è lapiattaforma per la discus-sione. A prescindere daquesto lo statuto deveavere: l’abolizione dellaclausola di largo consenso,il ripristino in capo al pre-sidente federale dellecompetenze per quantoriguarda le nomine, vistoche è incomprensibile cheun presidente federalesubisca le nomine e miriferisco agli arbitri. Noichiediamo che il presiden-te ripristini la sua autoritànel nominare sentito leleghe su proposta dell’AIAi designatori nessuno diceche deve proporle il presi-dente federale, deve pro-porle l’AIA ma la nominain se è un atto ammini-strativo solo del presidentefederale, in nessun altropaese d’Europa l’AIA ha

autonomie gestionali come in Italia». Ma l’Associazione Arbitri chiede ancora mag-giore autonomia….«Loro chiedono la Partita Ivae l’attività commerciale ma non è possibile. Il con-

Carlo Tavecchio al palleggio sotto gli occhi del presidente delCr Sicilia Sandro Morgana (Foto Archivio)

(Foto Archivio)

Segue a pagina 10

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Numero 37 14 ottobre 2010

10 Intervista

Lo Statuto per quanto riguarda la parte che cicompete noi chiediamo che, su richiesta delleassociate e non nostra, l’Interregionale diventi unDipartimento ma questo non perché la Legavoglia fagocitare, per prima cosa ci sono maggiorigaranzie in quanto le tre aree nomineranno i pro-pri consiglieri e la gestione sarà fatta da loro, il pre-sidente o suo delegato gestirà la parte operativa.L’Attività commerciale sarà fatta dalla Lega con unenorme vantaggio per le società visti i risultati cheabbiamo intrapreso. Non bisogna dimenticare chenoi questa stagione abbiamo dato 100 mila Euroal calcio a 5 e 120 mila Euro a testa per ilFemminile e l’Interregionale. Abbiamo fatto inter-venti sul territorio per almeno per 500 mila Eurola Lega le risorse che ottiene le ridistribuisci sul ter-ritorio con la beneficenza e altre azioni. Io nel ’99quando sono arrivato alla Lega, la LND prendevapraticamente il 10% in più di quello che introitaadesso dalle società. Il mio primo provvedimento èstato di togliere il 10% e lasciare sul territorio que-sta percentuale noi con la riduzione che era incifre circa 800 milioni di lire abbiamo fatto con ilmarketing il recupero di questi importi che abbia-mo lasciato sul territorio e questo è un fatto cheunito alla staticità delle iscrizioni abbiamo fattorispetto al sistema precedente abbiamo lasciato aiComitati e alle società locali almeno 4 milioni diEuro. Tornando allo Statuto se andrà a regimealmeno entro dicembre o febbraio andrà a compi-mento. Il presidente Abete è a conoscenza quoti-diana delle situazione». Macalli ad inizio campio-nato ci aveva detto che se il decreto Melandrinon fosse andato in porto avreste scioperato.«Intanto qualora non si trovasse la giusta soluzio-ne andrà istituita la fondazione. Noi se non ottem-periamo ad un provvedimento amministrativoprendiamo una sanzione, qui c’è una norma dellaStato e non c’è la fondazione….Lo sa in cosa con-fido? Che se non dovessero fare la ripartizione laSerie bwin andrebbe allo sfacelo. Qui si parla di 75milioni di Euro da ripartire per 20 società, sonoquasi 4 milioni a testa e come si dice più che ildolor poté il digiuno disse il poeta. Averli e nonaverli in un campionato così c’è gente che fa ilcampionato con quei soldi lì. Poi se le leggi suglistadi non andrà a regime noi cosa potremmofare? Gli Stadi sul territorio necessitano di cambia-mento dei piani regolatori, non è un problema dapoco». Anche perché sarebbe da fare i campi diperiferia e non pensare solo ai grandi stadi cheservono per le cubature…. «Io proposi alGoverno di Istituire oltre al 5 per mille delle prov-videnze che riguardassero l’impiantistica minore incapo agli Enti locali. Perché come si fa a far gioca-re su dei campi che non sono a norma con la 626,che non è a norma con le garanzie di sicurezza,che non ha le distanze dalle strade. Questo è unprogetto che se se ne facessero 100 l’anno indodici anni li avremmo sistemati e messi a normatutti, basterebbe che si mettessero a disposizione1 milione di Euro a campo sarebbero solo 100milioni l’anno e guardi che in un sistema paeseche ha un bilancio di 200 miliardi è una pagliuz-

mermi auspicando un’apertura entro questi dueanni e mezzo che ci mancano di un dialogo atutto campo, evitando di portare avanti il quotidia-no senza guardare al futuro». Col cambiamento dello Statuto come puòcambiare il futuro? «Sicuramente le proceduresaranno meno burocratiche sicuramente le VicePresidenze non saranno più così bizantine, alpunto che per essere eletto il presidente non biso-gna candidarlo, cose turche. Io ho la mia opinioneche la Federazione in primis deve essere compo-sta dalle Leghe e poi dalle componenti (AIA,AIAC e AIC), ma il nocciolo duro sono le leghe, inun sistema dove le Leghe rappresentano il 70%non ci possa essere un accordo di maggioranza sele quattro leghe sono d’accordo la Lega fa laFederazione perché le Leghe sono i sindacati dellesocietà».Lei ha parlato di futuro ma dietro nonci sono politici federali all’altezza se calcoliamoche per il dopo Abete si parla i Gianni Petrucciora al CONI. «Io sono relativamente giovane secalcolate che sono qui da soli undici anni mentrecolleghi ci sono da almeno trent’anni. Noi siamo lospecchio del Paese, se il Paese va così il sistemacalcio lo segue». Si ma dovreste essere voi a miglio-rare la situazione. «Io faccio di tutto poi….».Allora presidente c’è chi non fa il propriodovere? «Non mi faccia dire quello che non hodetto – spiega, sorridendo, il presidenteTavecchio».

za». Tavecchio ha anche parlato della propostadi Albertini sulle squadre riserve in Lega Pro:«Intanto è difficile intervenire su dichiarazioni diun collega che cerca delle soluzioni in buona fede.Oggi il problema è che ci vuole il nuovo obtortocollo, ci vogliono i nomi obtorto collo, io non hoancora capito se chi è stato nel calcio o sta nel cal-cio quanto deve pagare per Calciopoli, anche senon ha avuto problemi. Qui quando si parla diCalciopoli si tira in mezzo tutto il mondo. A Napolioggi (dove si sta portando avanti il processo suCalciopoli) non mi pare che ci siano dirigentifederali, ci sono arbitri, c’è stato Mazzini, Carraroè stato prosciolto, Abete è stato sentito, io non sononeanche mai stato sentito. Tutto nasce dalla scon-fitta in Africa, e allora si è andati, anzi io non sonoandato, sulle nomine molto…. Albertini è una per-sona che di calcio se ne intende queste sue propo-ste non sono state vagliate restano nell’ambitodella sua valutazione e io personalmente non con-divido ma uno può dire quello che pensa, poiquando andremo in Federazione a parlare dell’ar-gomento vedremo il da farsi. Io mi auguro, vistoche ora abbiamo messo i nocchieri sulle navi, orabisognerà vedere cosa dicono. Il signor Baggio alSettore Tecnico da dove dovrebbero partire tutte leriforme, ma se noi facciamo si che il SettoreTecnico faccia solamente studi sulle riforme, ma achi dobbiamo poi chiedere queste riforme? IlSettore Giovanile Scolastico ha funzione puramen-te strategica, visto che i campionati lifacciamo tutti noi, sul territorio nonfanno un’attività agonistica». Però nonavete avuto voce in capitolo sull’ele-zione del presidente….«No perchéè stata fatta in un momento delicato inquanto non c’era un presidenteGiacomini (solo un omonimo) nonha mai rivendicato la carica…». Si fir-mava anche Vice Presidente facentefunzioni di Presidente, si dice per-ché avesse timore della segreteriadel SgS: «Io questo non lo so – dicesorridendo Carlo Tavecchio – io sosolo che è una brava persona, timidache se solo avesse portato avanti lesue idee iniziali sarebbe andato tuttoper il meglio. Adesso io aspetto cheparlino i saggi e vediamo quali saran-no le proposte». Lei ha detto che il cambiamento èstato voluto dopo la debacle suda-fricana, ma noi abbiamo sempreaffermato che ci sono problemistrutturali all’interno dellaFedercalcio, problemi innegabili. «LaFederazione è un grande arcipelagodove si muovono all’interno le compo-nenti è innegabile dire che ci sono inte-ressi di parte. L’abilità del presidente èquella di prendere il meglio da tutti ,tant’è che quando io dico che bisognaripristinare in capo alla Federazione latitolarità delle nomine e la strategiacentrale vuol dire che attualmente nonc’è. Vede la mia figura in questomomento è delicata e posso solo espri-

(Foto Archivio)

da pagina 9

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Numero 37 14 ottobre 2010

12 Redazionale

La Coppa di Lega portoghese cambia nomedalla Redazione

OMA – Dopo la geniale, possiamodirlo, scelta di accostare il proprionome a quello della Serie B italiana

(creando la Serie bwin), il più grande provi-der di gaming online fra quelli quotati inborsa, la bwin appunto, ha annunciato unanuova sponsorizzazione in Portogallo. Per leprossime tre stagioni sportive, quella incorso compresa, bwin sarà il nuovo namingsponsor della Coppa di Lega portoghese: la“bwin Cup”. Il torneo, organizzato dalla LigaPortoguesa de Futebol Profissional, è natanella stagione 2007/2008, e vede la parteci-pazione delle formazioni della Prima eSeconda Divisione (Primeira Liga e Liga deHonra). Questo è un ulteriore passo nellacollaborazione che bwin e la Lega porto-ghese hanno stretto ormai da diversi anni.Basti pensare che dal 2005 al2008, bwin è stato namingsponsor della Primeira Liga, e atutt’oggi, ne è uno degliOfficial Partner. I dettagli del-l’accordo sono i seguenti: saràapplicato un logo sulle magliedi tutti i giocatori che prende-ranno parte alle gare di Coppadi Lega portoghese, con ladicitura “Official TitleSponsor” e un’ampia presenzaall’interno degli impianti dellesquadre partecipanti. Inoltre,l’accordo prevede un’ulterioreimplementazione dei rapporticon la Lega, grazie ad attivitàmedia congiunte, l’integrazio-ne del brand bwin all’internodel sito della Coppa di Lega eil lancio del sito internetwww.bwincup.com. Tutti gliincontri di Coppa di Lega concopertura televisiva poi, saran-no trasmessi anche sul sitowww.bwincup.com, che per-metterà di raggiungere un’am-pia audience anche al di fuoridei confini del Portogallo. Il

aziende leader nel settore del gamingonline come bwin,

potrà garantire l’in-tegrità dello sporte dell’entertai-ment, a tutela siadegli utenti chedegli atleti». Nellesue attività disponsorizzazionebwin ha sempreavuto una fortepresenza neiprincipali sportcome il calcio, imotori e ilbasket nonsolo a livellointernazionale

ma anche a livello di singoli paesi. Anche ilnumero uno di bwin inItalia, Paolo Di Feo, esprimetutto il suo orgoglio perquesto ennesimo accordo:«L’accordo con la LegaPortoghese segue la recen-te partnership tra bwinItalia e la Lega di Serie B,che ha dato vita alla nuovadenominazione delCampionato di Serie bwin.Queste operazioni rappre-sentano la volontà di bwindi affiancare le Leghe oaltre istituzioni per suppor-tarle nello sviluppo e nellacrescita dei campionati edegli eventi sportivi.L’operazione di namingrights, realizzata con laSerie bwin dimostra comebwin sia attenta anche nellesponsorship ad operare inmodo innovativo – aggiun-ge Paolo di Feo – e credia-mo di contribuire così alsostegno e alla valorizza-zione dello sport medesi-mo».

commento del Co-CEO di bwin, ManfredBodner, non può che essere improntatoall’ottimismo e alla soddisfa-zione peraver strettoun accordocosì impor-t a n t e :«Siamo orgo-gliosi di averulteriormenteconsolidato lanostra lungap a r t n e r s h i pcon la LigaPo r t u g u e s a .Una stretta col-laborazione tralo sport profes-sionistico e le

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Per le prossime tre stagioni, a partire dalla attuale, la Taça da Liga sarà la “bwin Cup”

Prosegue il rafforzarsi della partnership del provider di gaming online con il calcio

Il Gruppo bwin può

contare su oltre

20 milioni di clienti

registrati, in più di 25

dei mercati principali

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I migliori della Serie bwin al microscopiodi Flavio Grisoli

OMA - Un quinto del campionato diSerie bwin è passato agli archivi, e staparzialmente rispettando i pronostici

della vigilia. Parzialmente perché sono moltele sorprese che si stanno facendo strada inquesto avvio di campionato, e che sembrapotranno dire la loro in tutto l’arco dellastagione. Chi sta rispettando i favori degliaddetti ai lavori è il Siena di Antonio Conte.Appena retrocesso dalla Serie A dopo uncampionato disgraziato, e rilevato daMassimo Mezzaroma nella primavera scorsa,i bianconeri si sono attrezzati per un cam-pionato da pronto ritorno nella massimaSerie, e con un tecnico come AntonioConte non si può non sognare. Di sicuro, inqueste prime giornate, due giocatori deitoscani si stanno metten-do in evidenza per costan-za di rendimento positivo:Claudio Terzi e AlessioSestu. Il primo, classe1984, è alla sua secondastagione nella città delPalio. L’agilità è la sua dotemigliore, ma anche in faseaerea sa farsi valere.Autore già di un gol inquesto avvio di campiona-to contro il Cittadella, hapreso in mano le chiavidella difesa. Il centrocam-pista romano, ma di originisarde Sestu, ha conquista-to un posto fisso da titola-re sulla corsia di sinistra: ingol (decisivo) contro il

campionato; Eros Pisano del Varese sullafascia destra, che ha battuto quasi da solo ilNovara nel posticipo più lungo dell’anno(doppietta praticamente in fotocopia);Magnus Troest, talentuosissimo difensoredanese dell’Atalanta in prestito dal Genoa eMirko Pieri, laterale basso sinistro delLivorno, una garanzia di quantità ed espe-rienza sulla corsia mancina. Elemento dispessore dal futuro assicurato è Attila Filkor,centrocampista ungherese della Triestina inprestito dal Milan. Ha compiuto 22 anni il 12luglio scorso, e nella gara di sabato scorsocontro il Siena è stato il migliore in campo.Vanta anche 7 presenze (e 1 rete) con laNazionale maggiore. Chiude la nostra rasse-gna, che rinnoveremo nel corso di questastagione, Daniele Cacia, capitano e capocan-noniere del Piacenza. Sembrava un predesti-

nato: grande tecni-ca, e grande fiutodel gol, ma comespesso accade, ilragazzo catanzare-se si è perso. Lagrande occasionecon la Fiorentinadue stagioni fa, manon si è imposto. Ètornato a casa sua,a Piacenza, dove trail 2005 e il 2008aveva segnato a raf-fica. Quest’anno èripartito a segnarecon continuità, mail suo Piacenzasubisce davverotroppi gol.

Piacenza, è in comproprietà fra i senesi e ilVicenza. La vera nota lieta di questo avvio dicampionato è senz’altro il Novara di AttilioTesser, che ha saputo costruire nuovamenteuna macchina da guerra apparentementeperfetta. Elementi imprescindibili dello scac-chiere del tecnico di Montebelluna exMantova, Padova e Ascoli, sono FilippoPorcari e il duo d’attacco Bertani eGonzalez. Cresciuto nel Parma, passato dalMilan ed esploso definitivamente nelNovara, è il regista dei piemontesi e si starivelando davvero indispensabile. 13 gol indue: questo lo score di Cristian Bertani eAndres Gonzalez, e forse non c’è bisogno diaggiungere altro. La nostra difesa si comple-ta con il portiere dell’Atalanta AndreaConsigli, che si prendi di diritto questomerito avendo la difesa meno battuta del

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Con un quinto del campionato alle spalle, proponiamo ai nostri lettori la nostra migliore formazione. La sorpresa Novara sugli scudi: ecco tutti i dettagli

Filkor con la magliadell’Ungheria Under 21

(Foto Archivio)

Gonzalez del Novara(Foto Archivio)

Numero 37 14 ottobre 2010

13Analisi

Allenatore: Tesser (Novara)

Consigli(Atalanta)

I nostri migliori della Serie bwin

Troest(Atalanta)

Pisano(Varese)

Porcari(Novara)

Sestu(Siena)

Filkor(Triestina)

Cacia(Piacenza)

Bertani(Novara)

Gonzalez(Novara)

Terzi(Siena)

Pieri(Livorno)

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ClassificaSalernitana 16Alessandria 15Spal 14Sorrento 13Reggiana 13Gubbio 13Cremonese 12Lumezzane 12Paganese 10Pergocrema 9Verona 9Sudtirol 9Monza 9Bassano 8Pavia 8Ravenna 7Spezia 7Como 6

1^ DIVISIONE GIRONE A

6 Gol: Paulinho (Sorrento, 2r)

5 Gol: Crocetti (Bassano), Gomez(Gubbio, 1r), Ferrario (Monza), Togni(Sorrento), Fofana (Spal)

MARCATORI

Alessandria-Sorrento 3-3Bassano-Lumezzane 0-1Como-Gubbio 0-1Cremonese-Sudtirol 0-0Monza-Pavia 2-0Ravenna-Verona 0-1Reggiana-Paganese 2-1Spal-Salernitana 1-2Spezia-Pergocrema 1-1

8^ GIORNATA 10.10.10

Cremonese-Spezia

Gubbio-Reggiana

Lumezzane-Como

Paganese-Pergocrema

Pavia-Ravenna

Salernitana-Monza

Sorrento-Spal

Sudtirol-Bassano

Verona-Alessandria

9^ GIORNATA 17.10.10

ClassificaAtl. Roma 18Taranto 16Benevento 16Gela 15Nocerina 15Lanciano 14Foggia 11Foligno 11Cosenza 10Juve Stabia 10Lucchese 10Pisa 10Andria 9Viareggio 8Ternana 8Cavese 6Siracusa 6Barletta 4

1^ DIVISIONE GIRONE B

6 Gol: Sau (Foggia), Ciofani(Atl.Roma, 1r)

4 Gol: Ciano (Cavese, 1r), Corona(Juve Stabia, 2r), Innocenti (Taranto)

MARCATORI

Andria-Lanciano 0-0Atl.Roma-Nocerina 2-3Cosenza-Benevento 1-2Gela-Foggia 2-1Juve Stabia-Viareggio 1-0Pisa-Cavese 1-0Siracusa-Barletta 1-0Taranto-Lucchese 2-1Ternana-Foligno 0-2

8^ GIORNATA 10.10.10

Barletta-Cavese

Benevento-Taranto

Foggia-Andria

Foligno-Siracusa

Juve Stabia-Gela

Lanciano-Ternana

Lucchese-Pisa

Nocerina-Cosenza

Viareggio-Atl.Roma

9^ GIORNATA 17.10.10

ClassificaFeralpisalò 16

Pro Patria 15

Savona 14

Pro Vercelli 11

Tritium 11

Rodengo Saiano11

Montichiari 10

Canavese 10

Sambonifacese 9

Valenzana 8

Lecco 8

Mezzocorona 7

Entella 5

Sacilese 5

Casale 5

Renate 3

Sanremese 3

2^ DIVISIONE GIRONE A

7 Gol: Ripa (Pro Patria, 2r)

4 Gol: 5 calciatori

MARCATORI

Casale-Canavese 0-1Entella-Sanremese 0-0Montichiari-Mezzocorona 1-1Pro Patria-Sacilese 4-2Renate-Feralpisalò 1-2Rodengo Saiano-Lecco 0-1Sambonifacese-Savona 1-1Tritium-Pro Vercelli 1-0

7^ GIORNATA 10.10.10

Canavese-Tritium

Feralpisalò-Rodengo Saiano

Lecco-Sambonifacese

Mezzocorona-Renate

Pro Vercelli-Pro Patria (18/10)

Sacilese-Entella

Sanremese-Casale

Savona-Valenzana

Riposa: Montichiari

8^ GIORNATA 17.10.10

Classifica

Neapolis 15

Latina 14

Trapani 13

Brindisi 13

Matera 12

Avellino 11

Lamezia 11

Melfi 11

Pomezia 10

Aversa N. 9

Fondi 9

Vibonese 6

Isola Liri 5

Milazzo 5

Campobasso 2

Catanzaro 2

2^ DIVISIONE GIRONE C

5 Gol: Ceccarelli (Brindisi)

4 Gol: Longobardi (Neapolis 1r)

3 Gol: 7 calciatori

MARCATORI

Avellino-Pomezia 1-0

Aversa N.-Fondi 0-1

Brindisi-Neapolis 0-1

Campobasso-Trapani 0-1

Lamezia-Catanzaro 1-0

Latina-Melfi 1-0

Milazzo-Isola Liri 1-0

Vibonese-Matera 0-1

7^ GIORNATA 10.10.10

Catanzaro-Aversa Normanna

Fondi-Latina

Isola Liri-Neapolis

Matera-Milazzo

Melfi-Avellino (17/10)

Pomezia-Brindisi

Trapani-Lamezia

Vibonese-Campobasso

8^ GIORNATA 24.10.10

Classifica

Carrarese 17

Carpi 16

Giacomense 12

San Marino 12

Chieti 11

Poggibonsi 11

Gavorrano 9

L’Aquila 9

Sangiovannese 9

Prato 7

Bellaria 7

Crociati N. 7

Celano 7

Fano 5

Villacidrese 5

Giulianova 5

2^ DIVISIONE GIRONE B

5 Gol: Gasparello (S.Marino 1r),

Rosa (Chieti 2r)

4 Gol: Alteri (Poggibonsi 1r), Cesca

(San Marino)

MARCATORI

Bellaria-Crociati Noceto 1-3

Carrarese-Carpi 1-0

Chieti-Giulianova 2-0

Fano-Villacidrese 1-1

Gavorrano-Celano 2-0

L’Aquila-Giacomense 1-0

Poggibonsi-Prato 2-1

Sangiovannese-S.Marino 0-1

7^ GIORNATA 10.10.10

Carpi-Poggibonsi

Celano-Carrarese

Crociati N.-Sangiovannese

Giacomense-Chieti

Giulianova-Bellaria

Prato-Fano

San Marino-L’Aquila

Villacidrese-Gavorrano

8^ GIORNATA 24.10.10

Le ClassificheNumero 37

14 ottobre 2010

15Classifiche

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Paganese e Pergocrema hanno dei tabù da sfatareGli uomini di Palumbo ancora non hanno vinto in trasferta: solo il fattore campo

li tiene a galla; il “Pergo” di Maurizi deve scrollarsi di dosso la “pareggite”dalla Redazione

OMA - Quella del “Torre” di Paganiin programma domenica prossima,sarà una sfida fra due formazioni

che hanno fatto dell’abitudine il loro avviodi campionato. Se fossero state positive,non saremmo stati qui a porci l’accentosopra ma, dato che sia l’una che l’altrasquadra hanno dei problemi darisolvere, vale la pena andare adanalizzare le due situazioni.Paganese e Pergocrema: vicine inclassifica (i campani a 10 punti, ilombardi a 9) e dal rendimentomolto diverso. Dicevamo dellepessime abitudini: la Paganese dimister Pino Palumbo, se è veroche in casa è ancora imbattuta (3vittorie e un pari), in trasferta hasolamente raccolto amarezze: 0-1a Pavia, 0-2 nel derby con laSalernitana, 1-3 al “Mazza” di

e una volta il 2-2 (all’esordio stagionalecontro il Monza). Solo la Salernitana si èpiegata ai lombardi (2-0), e solo il Bassanoè riuscito a spezzarne la resistenza (1-0).Molti dei destini di queste due formazionisaranno legati, nella gara di domenicaprossima, alla condizione e alla verve in faserealizzativa dei due capocannonieri: LorisTortori per la Paganese e Luca Simeoni per

il Pergocrema. Il primo, che hacompiuto 22 anni ieri (cogliamol’occasione per porgergli i nostripiù sentiti auguri), ha fino ad oramesso a segno due reti; il secon-do, classe ’90, di marcature ne harealizzate tre. Visto e consideratoche i due attacchi non sono cosìprolifici complessivamente(entrambe hanno realizzato 7reti: il Sorrento che ha il migliorattacco ben 17), questi due gioca-tori potranno davvero fare la dif-ferenza.

Ferrara contro la Spal e 1-2 a Reggio Emiliacontro i granata locali nell’ultima giornatadisputata. A questo si contrappone il ruoli-no di marcia casalingo: dopo tre vittorieconsecutive (2-1 all’Hellas, 2-1 al Bassano e1-0 all’Alessandria) è arrivato il primopareggio fra le mura amiche, uno scialbo 0-0 contro il disastrato Ravenna di questoinizio stagione. Se poi vogliamo aggiungere

altri due dati per ribadire ancora unavolta quanto sia incredibilmente differ-ente il comportamento di questa for-mazione tra partite interne ed esterne,ricordiamo che l’ultima sconfitta in casadella Paganese risale addirittura al 13dicembre 2009 (Il Novara si impose al“Torre” per 2-1). Quella gara, però, fuvendicata nell’ultima gara del girone diritorno, con la banda di Tesser già con lapromozione acquisita: al “Piola” fu 1-0. Erail 9 maggio scorso. Da lì, solo amarezze euna tendenza da cercare di invertireimmediatamente. Però prima c’è l’ostaco-lo Pergocrema, che dal canto suo ha unruolino di marcia davvero particolare.Delle otto partite disputate finora dallaformazione guidata in panchina dall’es-perto Agenore Maurizi, ben sei sono finitein parità. Tre volte sulla ruota di Crema èstato estratto l’1-1 (Spezia, Spal e Como);due volte lo 0-0 (Lumezzane e Sorrento),

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Numero 37 14 ottobre 2010

16 Paganese-Pergocrema

Agenore Maurizi, allenatore del Pergocrema (Foto Archivio)

Pino Palumbo, tecnico della Paganese (Foto Archivio)

Paganese

0 vittorie in trasferta

0 sconfitte in casa

2a peggior difesa in trasferta (-8)

2a miglior difesa in casa (-2)

2 i gol del capocannoniere Tortori

Tutti i numeri di Paganese e PergocremaPergocrema

6 pareggi su 8 gare

4 pareggi nelle prime 4 giornate

1a difesa complessiva (-6)

1a difesa in casa (-1)

3 i gol del capocannoniere Simeoni

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Numero 37 14 ottobre 2010

17Foligno-Siracusa

Foligno-Siracusa, due destini a confrontoGli umbri di Matrecano cercano i punti per raggiungere le zone nobili del girone

Gli aretusei guidati da Ugolotti devono uscire dalle sabbie mobili del fondo classificadi Piero Barbaro

OLIGNO – I tre punti in palio checi sono nella sfida tra Foligno eSiracusa potrebbero essere quelli

che indirizzano una stagione, quelli che tifanno capire di che pasta sei fatto. Forse ifavori del pronostico sono per chi gioca incasa, la squadra umbra di misterMatrecano, ma lo stesso allenatore dopo ilderby di settimana scorsa contro laTernana non vuole cali di concentrazione:«Non ci sono più partite facili, sono tutte gareimportanti contro squadre che hanno roseimportanti che devono solo trovare la giustaquadratura, proprio come noi». Quadratura,è questo il punto. Le problematiche delFoligno di mister Matrecano riguardanoproprio questo: «Dopo un avvio piuttostopositivo, adesso stiamo attraversando unmomento di difficoltà che nasce da più ele-menti. Dobbiamo ricompattarci per fare inmodo di riprendere il cammino che abbiamoiniziato un mese e mezzo fa. Ultimamentenon siamo più brillanti come prima, anche senon dobbiamo dimenticare che il Foligno èpartito per questa stagione con il solo obietti-vo di salvarsi senza patemi d’animo. La nostraè una squadra giovane, che ha voglia di fare,non ho grande paura per questo primo

Nocerina, abbiamo avuto una grandereazione al momento buono degli avversari.Nella seconda partita invece ho visto, a dettadei miei ragazzi, lo stesso tipo di errori chevenivano fatti anche prima. Purtroppo questaè una squadra che sta nascendo con il pas-sare del tempo: Carmine Giordano, il nostronuovo centrocampista, è ufficialmente con noisolo da due settimane. È vero che siamo giàalla nona giornata, però stiamo cercando diallinearci alle altre squadre. Soprattutto dalpunto di vista tattico sto cercando di capire afondo quali siano le reali caratteristiche deimiei giocatori per completare tutti i reparti.Devo cercare di limitare i difetti di un gioca-tore con i pregi dell’altro». E ora la trasfertain terra umbra contro il Foligno diMatrecano, un appuntamento che sembraproibitivo per tutti, non per Ugolotti: «Noiviviamo alla giornata, cercando di fare risulta-to su ogni campo. Il Foligno è in difficoltà?Aveva iniziato bene, ho già visionato una partedella loro gara contro il Gela: erano partitisubito con un gol, poi hanno concesso troppoed è uscito quel risultato pesante a loro sfa-vore. Anche loro penso debbano trovare il gius-to equilibrio. Con più o meno punti, sia noi cheil Foligno facciamo parte di quelle squadre cheancora devono trovare la loro dimensione. Noistiamo lavorando».

momento di difficoltà». La pesante sconfittainterna contro il Gela per quattro a uno èstata la partita più dura per i ragazzi delFoligno di Matrecano: «La settimana dopoquella partita, e prima del derby contro laTernana, è stata molto dura perché abbiamoricevuto feroci attacchi, dal punto di vista digestione mentale siamo però riusciti a faregruppo cercando di lasciare tutto fuori dalnostro spogliatoio. Il nostro unico compito èquello di andare in campo e pensare alla par-tita. È normale per una squadra giovane averequesto tipo di difficoltà e subire pressioni dal-l’ambiente esterno». Ma quali sono i proble-mi del Foligno? «Il principale è stato quellofisico che poi ha avuto sviluppi su quello tatti-co. Siamo partiti con un’idea tattica di baseche poi siamo stati costretti a cambiare vistitre o quattro infortuni importanti in rosa. Misono ritrovato a dover impiegare dei giovaniche mai si sarebbero immaginati un esordiocosì vicino rispetto l’inizio del campionato». Ese l’inizio di campionato è stato pieno didifficoltà per il Foligno, lo stesso sipotrebbe dire, se non peggio, per ilSiracusa di mister Ugolotti che naviga nelleparti basse della classifica del girone B diPrima Divisione. Situazione che si è venu-ta a creare grazie, o a causa, del ripescag-gio in Prima Divisione, quasi inaspettato. Epoi il cambio in panchina che ha vistol’avvicendarsi tra Giuseppe Romano e ilnuovo mister Guido Ugolotti. Proprio ilmister ex Foggia analizza questo delicatomomento: «È stato un inizio decisamente dif-ficile, il ripescaggio forse non era stato preven-tivato e ora piano piano abbiamo trovato imezzi per rimetterci sulla giusta carreggiata.Ci sono i buoni presupposti per uscire daquesta crisi». Mister Ugolotti precisa chepuò parlare solo dal momento del suoarrivo in poi, dallo scorso venti settembrequindi: «Ho trovato dei ragazzi un po’ delusima allo stesso tempo desiderosi di trovare unaloro precisa identità di squadra. Proprio nellaprima uscita con me in panchina, contro la

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Salvatore Matrecano (Foto Archivio) Guido Ugolotti (Foto Archivio)

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Numero 37 14 ottobre 2010

19FeralpisalòRodengo Saiano

Feralpi-Rodengo, derby ad alta tensioneDifese rocciose ed attacchi ancora da registrare: le compagini guidate da Rastelli e Rodolfi cercano il giusto assetto tattico per continuare a viaggiare alla grande

di Luca Costa

ALO’ -Tra Feralpisalò e RodengoSaiano un derby lombardo daimolteplici spunti e significati. Il

Feralpisalò può contare su una difesa roc-ciosa, basti pensare che la formazionegardesana ha vinto di misura e senzasubire gol le prime quattro gare nell’at-tuale campionato, contro Canavese,Tritium, Entella e Montichiari, per poiriportare un pareggio a reti bianche con-tro il Casale. Si è fatta parecchio sentirel'assenza di Pablo Rossetti, sofferente perun grave infortunio e così il Feralpisalò halasciato spazio alla ripresa del Savona,altro undici alquanto favorito per la vitto-ria finale nel girone. La conferma dellasolidità e della robustezza della difesa,però, consente di guardare il bicchieremezzo pieno sia al tecnico ClaudioRastelli che al presidentissimo del sodal-izio gardesano Giuseppe Pasini. La “saraci-nesca” Branduani, i terzini Savoia eSberna, i centrali difensivi Leonarduzzi eColicchio ed il giovane Bonaccorsi costi-tuiscono un vero e proprio baluardo con-tro le incursioni dei reparti d’attaccodelle compagini avversarie. Anche il play-maker Sella, inoltre, rappresenta un ele-mento fondamentale in fase di chiusura e

della situazione del girone, guardando chi c’èdavanti e chi dietro. L’obiettivo primario delRodengo è quello di fare punti significativi perraggiungere la quota-salvezza. Il girone A?Credo che quello di quest’anno calcistico sistia rivelando più complesso anche del gironeC dell’anno passato. Le squadre più accredi-tate nel nostro girone? Finora ho apprezzatomolto il Casale, ma non si possono dimenti-care formazioni come la Pro Vercelli ed ilSavona, che hanno delle rose importanti».Rodolfi, ex tecnico di Melfi, Valenzana,Nuorese e Sanremese, poi spiega il puntodi forza del suo collettivo: «La cosiddetta“linea verde”, ovvero gli investimenti che lasocietà ha fatto e sta facendo riguardo ai piùgiovani, fa sì che si possa creare un gruppocoeso e motivato, determinato ad aprire e,per così dire, coltivare un ciclo. I giovani sonola nostra forza, anche per la disponibilità chehanno ad apprendere da chi ha maggioresperienza. Anche contro il Feralpi - contin-ua il trainer bresciano - alla lunga questacaratteristica potrebbe rivelarsi un mix vin-cente». Dunque, sarà un match tutto daseguire fino alla fine da parte degli sportivie degli amanti del calcio, visto che siaffronteranno due formazioni che pun-tano ad una presenza non certo estempo-ranea nelle zone più elevate e nobili dellaclassifica del girone.

di garanzia, grazie alla sua formidabileesperienza accumulata nel Lumezzane. Mala difesa sul campo non basta ad un clubcome il Feralpisalò, che si è dovuto pro-teggere anche dai provvedimenti cheprevedono le porte chiuse, almeno almomento, per le partite tra le muraamiche, per presunti motivi di sicurezza.Intanto, il mister Claudio Rastelli fa ilpunto della situazione relativamente alsuo undici in vista del complicato impeg-no contro il Rodendo Saiano: «Il Rodengonon è una squadra facile da incontrare e cela metteranno tutta per portare a casa piùpunti possibile. Quindi noi dobbiamo farcitrovare pronti in tutto l’arco dei novantaminuti. Siamo una compagine che ha carat-teristiche e qualità per fare davvero bene incampionato e questi aspetti li dobbiamo sem-pre più mostrare sul rettangolo di gioco, con-tro ogni avversario. Mi aspetto dai miei uomi-ni - continua l’allenatore del team garde-sano - che continuino con la tenacia e ladeterminazione che hanno fin qui dimostra-to, lottando su ogni pallone e dando l’animaper il Feralpisalò». Infine il condottiero deilombardi auspica che la sua squadra possaarrivare a finalizzare sempre più le occa-sioni create: «Anche contro l’undici delRodendo Saiano mi attendo che ci siano più“zampate vincenti”, ovvero più capacità difinalizzazione. Dobbiamo capitalizzare quan-to riusciamo di buono a costruire sul rettan-golo di gioco». Paolo Rodolfi, tecnico delRodengo Saiano, punta a giocarsela allagrande contro il Feralpi: «Contro ilFeralpisalò occorreranno tenacia, grinta edeterminazione. È una compagine tosta eche non fa sconti, ma noi non dobbiamoessere da meno. Se giocheremo sciolti e noncontratti come siamo in grado di fare - con-tinua Rodolfi - potremmo imbastire unapartita ad alti livelli e tutto sarà possibile». Sulcampionato attuale del Rodengo, il tecni-co dichiara: «Non è ancora il momentoopportuno per fare un’analisi complessiva

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Claudio Rastelli, tecnico del Feralpisalò (Foto Archivio)

Paolo Rodolfi, allenatore del Rodengo Saiano(Foto Archivio)

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Numero 37 14 ottobre 2010

20 Melfi-Avellino

La Seconda Divisione punta i fari su MelfiAll’“Arturo Valerio” arriva l’Avellino, che in trasferta ancora non ha vinto. Partitadella verità per la coppia De Gennaro-Ciullo, a rischio esonero. Pronto Chiappini

dalla Redazione

ELFI - Gli occhi del girone Cdella Seconda Divisione saran-no puntati tutti sul “Arturio

Valerio” della cittadina in provincia diPotenza, per l’attesissimo match control’Avellino. Infatti, la gara fra il Melfipadrone di casa e i biancoverdi campanisi sarebbe dovuta disputare il 24 otto-bre. La contemporaneità con una mani-festazione in città ha fatto propendere laLega di Firenze ad anticipare la gara adomenica 17. Ecco quindi che i riflettoridel girone Sud della Quarta SerieNazionale si accendono su Melfi-Avellino. Due formazioni che dopo settepartite si trovano entrambe ad 11 puntiin classifica, frutto di tre vittorie, duepareggi ed altrettante battute d’arresto.Andando ad analizzare il cammino delledue formazioni, si può dire che l’Avellinoha il suo rendimento migliore fra le muraamiche, mentre il Melfi fa della trasfertail suo punto di forza. Partendo dagli ospi-

sando ad Andrea Chiappini per sostituirela coppia De Gennaro-Ciullo. Se così sidovesse realizzare (probabilmente aquesto punto la gara di domenica saràdecisiva in tal senso), per Chiappini sitratterebbe di un ritorno sulla panchinagialloverde, in quanto nella stagione2002/2003 portò alla promozione tra iprofessionisti proprio i lucani.L’interessato (Chiappini) ha provvedutoimmediatamente a smentire, ma non hanegato che ha incontrato i dirigenti delMelfi a pranzo. Senza ricevere proposte,ma ha confermato che lui sarebbe laprima scelta in caso di esonero dellacoppia attualmente al comando. Unalunga ombra, ingombrante visti i prece-denti, si sta allungando sulla panchina delMelfi. Basterà attendere domenica pervedere se l’Avellino di Marra tirerà unbrutto scherzo al duo del Melfi.

ti, le tre vittorieacquisite finora sonostate incamerate tuttein casa (NeapolisMugnano 2-0, Isola Liri3-0, Pomezia 1-0) esenza subire neancheuna rete; i due pareggisono frutto dell’unicomancato successo frale mura amiche del“Partenio” (all’esordiocontro il Milazzo, a retibianche), e dell’unicopunto conquistatofuori da Avellino (1-1 aFondi alla quinta gior-nata). Il Melfi guidatoda Pantaleo DeGennaro e SalvatoreCiullo (che al momen-to di andare in stampasembra siano a rischio esonero: perquanto riguarda questo aspetto terremoaggiornati i nostri lettori sul sito internet

www.professionecalcio.eu)è riuscito a mantenere ilproprio stadio ancoraimbattuto, ottenendocinque punti (una vittoriacontro il Fondi all’esordio edue pareggi con Matera eMilazzo entrambi per 1-1),a fronte dei sei conquistatiin trasferta (Catanzaro 1-0;Vibonese 2-1; più due scon-fitte, entrambe per 1-0contro Trapani e Latina).Stando alle indiscrezionidell’ultima ora raccolteprima di mandare il gior-nale in stampa, sembra chela società lucana stia pen-

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Salvatore Marra, tecnico dell’Avellino (Foto Archivio)

Pantaleo De Gennaro e Salvatore Ciullo, allenatore e vice del Melfi (Foto Archivio)

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21Intervista

Florimbj: “Molti allenatori pagano, io no”di Flavio Grisoli

OMA - Settimanalmente, se non conuna frequenza maggiore, ci ritroviamoa dover commentare (nostro malgra-

do, non perché non ne abbiamo voglia, maquanto per la solidarietà verso chi perde ilproprio posto di lavoro talvolta ingiustamen-te o affrettatamente), l’esonero di un allena-tore in Lega Pro. Qualcuno potrebbe obietta-re che, vista la quantità delle squadre (que-st’anno 85), e la tendenza in Italia ad esonera-re molto facilmente, è abbastanza logico estatisticamente accettabile una frequenzacosì alta di eventi. Noi ci stupiamo comun-que, almeno quando ad essere allontanatodalla panchina è un tecnico che comunquenon lo stava meritando per niente, almenoper quello che aveva detto il campo finora.Carlo Florimbj, ex tecnico del Brindisi, damartedì è senza occupazione. Una decisione,quella della dirigenza pugliese, che ha lasciatointerdetti un po’ tutti. Insomma, due sconfitteconsecutive (Neapolis e Matera) dopo cheper cinque partite si erano raccolti 13 punti,sono bastate per convincere il board brindi-

c’è qualcuno che deve difendere e salvaguardarei propri interessi. Vedo tanti allenatori che riman-gono al loro posto nonostante perdano costante-mente tutte le partite o con squadre da primatopuntualmente non vincono nulla». Qui Florimbjsferra l’attacco frontale alla dirigenza brindisi-na: «Questo accade per un motivo molto sempli-ce. Ci sono allenatori che devono pagare e altriche devono essere pagati. Ecco, io appartengoalla seconda categoria». Non possiamo nonrifarci alle parole di mister Morgia. Anche congli sponsor i tecnici trovano lavoro più facil-mente? «Anche, anche, certo», rispondeFlorimbj. Un pensiero ci viene in mente: machi succederà al tecnico abruzzese non avràgli stessi problemi di organico? «Infatti, adessovoglio proprio farmi una risata. C’è una gestionetroppo personalistica della società. C’è qualcunoche pensa di potersi fare gli affari propri con lasocietà», conclude amaramente Florimbj. Perconcludere, abbiamo raccolto queste pocheparole da partedel presidentedel Brindisi,V i t t o r i oGaligani: «Hoscelto di nonparlare su que-sto tema. È statauna scelta moltod o l o r o s a .Preferirei nonparlare, soprat-tutto perché sitratta di unapersona con laquale c’è un rap-porto che vaoltre il campo».Riportiamo alpresidente cheFlorimbj èstato moltopolemico versola società: «Midispiace molto»,la laconicarisposta delprimo tifosodel Brindisi.

sino a cambiare timoniere. Quello che trovia-mo al telefono è un Florimbj stranamentedisteso, disponibile a parlare (non accadespesso in questo genere di contesto), ironicoe pungente. «Sto bene, dispiaciuto chiaramenteperché si sono inventati una barzelletta». Di chetipo? «Il mio esonero, è chiaro. Ma lei sa in chegenere di situazione mi sono trovato a lavorare?».No, ce lo dica…«Avevo una rosa di 44 giocato-ri da gestire. Si rende conto? Con un numero cosìampio di elementi, è impossibile lavorare». Èchiara la polemica che il tecnico abruzzesepurosangue (nato a Montorio al Vomano il 9agosto 1947: è il tecnico con più esperienzain Seconda Divisione) ha instaurato con ladirigenza: «C’è qualcosa che mi sfugge, deveessere così. Questo calcio è diventato un grandereality show». Chi scrive crede che ci debbanoessere degli inconfutabili fatti di campo (o dispogliatoio) perché un tecnico debba essereallontanato. Nel caso di Carlo Florimbj inve-ce, il Brindisi giocava un buon calcio (partico-lare riconosciuto da tutti, non solo da noi: neè la prova l’intervista rilasciataci da GiorgioVeneri sul settimanale numero 36 della scor-sa settimana), otteneva risultati e stava attra-

versando solo un periodo diappannamento, che in un cam-pionato difficile come quello diSeconda Divisione è una cosa damettere sempre e comunque inconto. Non si possono vinceretutte le partite: è come se (certonon glielo auguriamo) l’AtleticoRoma dovesse perdere un’altrapartita dopo il rovescio casalin-go contro la Nocerina, e il gior-no dopo i fratelli Mario e DavideCiaccia decidessero per l’esone-ro di Incocciati. Sarebbe una fol-lia. «È vero, stavamo esprimendoun buon calcio - il commento diFlorimbj - poi certo la fortuna nonera a nostro favore, perché unasquadra prima in classifica chesubisce 7 rigori contro senza maiaverne uno a favore, i pali e le tra-verse tutte le volte, anche nelle ulti-me due gare che abbiamo persoimmeritatamente…È evidente che

Parole dure del tecnico abruzzese dopo l’esonero dalla società pugliese: “Come si fa a gestire una rosadi 44 giocatori? C’è qualcuno che pensa solamente a curare e salvaguardare i propri interessi personali”

Vittorio Galigani e Carlo Florimbj (Foto Archivio)

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Clamorosa decisione del Brindisi all’indomani della seconda sconfitta consecutiva in campionato

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23Intervista

Alla scoperta di Simone Malatestadi Riccardo Morgigno

OMA - Questa settimana abbiamodeciso di andare alla scoperta delnumero 9 del Carpi, Simone

Malatesta, protagonista del Girone B dellaSeconda Divisione della Lega Pro. Nato nelquartiere popolare romano del Pigneto il 9Febbraio 1982, ha mosso i primi passi nelprodigioso serbatoio del Savio. Padre livor-nese, è però molto legato alle sue originiaquilane, nell’incantevole valle diCapitignano, fra il Lago di Campotosto eMontereale. Quando può, ritorna tra imonti per ricaricare le pile nonostante lefrequenti scosse di terremoto nella zona.Nella società di puro Settore Giovanile delSavio, zona Prenestina, segna a raffica controogni avversario, fino alla chiamata delModena nel 1999. Poi, l’anno successivo, laJuventus: con la Primavera bianconeraMalatesta si ritrova insieme al portiere sve-

fresco di ripescaggio dalla serie D alla C2.Partiti a razzo, la società carpigiana punta inalto e la città ha fame di calcio. Simone è feli-ce di questa nuova esperienza biancorossa econcentrato, come sempre, a far bene.Poche parole e tanta sostanza partendo dalcampo: «Il nostro modulo è il 4-4-2 all’inglesecon gli esterni che spingono alla grande. Con ilmister Stefano Sottili ci alleniamo con vigore, ilmartedì ed il mercoledì sono tosti, con delledoppie sedute che ci fanno soffrire ma è tuttoa nostro vantaggio. Sottili è giovane, ha solo 40anni, ex difensore di Atalanta, Bologna, Spezia eBarletta, nazionale under 21. E’ stato anche mioavversario in campo alcune stagioni fa. Il suovice è Giandomenico Costi, preparato e davverosimpatico, ci sprona sempre a dare tutto e lecose stanno andando bene». L’impatto con lacittà che emozioni ti ha trasmesso? «Il nostroPresidente Rossi insieme ad altri cinque soci, colsuo sponsor parla chiaro, Gaudì è famoso ovun-que, campeggiava sulle maglie di Ascoli eUdinese; qua sono molto precisi, buona organiz-zazione in tutto. Abbiamo un grosso sostegno, lagente la domenica ha lasciato portici e chiostritornando a riempire lo stadio “Cabassi” conquasi tremila presenze. Dopo anni di sofferenzeecco Carpi, con 70 mila abitanti, è più grande diMantova, c’è fame di calcio, qui ne parlano tuttima a differenza di altre piazze italiane, se neintendono anche, è proprio gratificante fare cal-cio a Carpi». Il Presidente Marcello Rossi è ilmaggiore esponente del modernismo carpi-giano, l’architetto biancorosso. La squadra?«Mi piace il milanese Fabiano, meriterebbemaggior fortuna. Ha una base solida in difesanel 35enne corazziere ex Torino ed Ascoli, ilgigante fiorentino Gabriele Cioffi, 198 centime-tri ed una freschezza atletica e mentale degnadi un ragazzo. Esplosivo, è sempre il più informa di tutti noi». Malatesta spera anche diessere sempre in forma e lontano dai nume-rosi infortuni che lo hanno accompagnato incarriera. Le nuove maglie ti piacciono? «Oltreallo stemma cittadino sul cuore (d'argento suun carpine sradicato e sormontato da unfalco ad ali aperte, il tutto fregiato dalla spe-ciale corona di Comune), lo sponsor tecnico leha studiate tutte bianche per le gare casalingheed un completo rosso per le trasferte. I nove èil mio numero preferito e facendo bene in que-sto avvio di campionato, son tutti felici di veder-lo indossato e onorato da me».

dese Isaksson, Sculli e Gasbarroni. Poi, dopoalcuni diverbi con Luciano Moggi, inizia afarsi le ossa in giro per l’Italia, sempre alnord. Maceratese, Castelnuovo Garfagnana,Valenzana (insieme all’ex atalantino MarcoSgrò), Biellese e Carpenedolo (allo stadio“Mundial ‘82” faceva coppia con Le Noci, untandem speciale). Poi la chiamata in Lagunacon la casacca arancioneroverde del Venezia,aiutando la squadra di Cuoghi prima eSerena poi a salvarsi dalla retrocessione.Con Simone, in campo l’esperienza di PaoloPoggi e Valerio Bertotto oltre al capitanoCollauto. Nel luglio 2009 il cartellino diMalatesta viene acquistato dal Parma.Presentato allo stadio “Tardini”, viene poigirato al Mantova in serie B. Gran progettoquello del presidente Lori, in panchina daVenezia ecco Michele Serena. Invece di unplay-off e la possibilità di giocarsi la serie A,arriva in maniera assurda la retrocessione inLega Pro. Anzi, poco dopo il club fallisce per

la grave crisi del-l’azienda di casa Lori,la Nuova Pansac ed ilclub è così iscrittoalla serie D! Unadelle reti più belle diuna stagione sfortu-nata è senza dubbioquella di SimoneMalatesta al “Braglia”di Modena. Contro lasua ex squadra, ilbomber sfodera unarovesciata spettaco-lare che si infila sottola traversa. Classicogol dell’ex, propriocontro i canarini chelo avevano lanciatodieci anni prima. Alto181 cm per 78 kg èforte fisicamente espicca per esperienzae abilità finalizzativa.Ariete ambidestro,rigorista ed abileanche in sforbiciate ecolpi di alta classe. Lesue qualità sonostate apprezzate daidirigenti del Carpi,

Il centravanti romano classe 1982 è a Carpi da questa estate, e ha già lasciato il segno: “C’è precisione in tutto, dalla dirigenza allo staff tecnico. Il mister ci fa sudare tanto, ma giocare qui è gratificante”

Simone Malatesta(Foto Sito Ufficiale)

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24 Serie D-Girone B

OMA - Domenica 17 ottobre, stadio“Giovanni Parisi”: va in scena unodegli incontri più attesi del settimo

turno del girone B della Serie D. Voghera eCastelnuovo si scontrano per decidere chidelle due può cominciare ad ambire a posi-zioni più nobili di quelle che attualmenteoccupa. Infatti le due compagini sono pres-soché appaiate a metà classifica, con i rosso-

neri a 9 puntie i veronesi aquota dieci.Sicuramenteun avvio dicampionatomolto positi-vo per la for-mazione dellago diGarda, ripe-scata que-

st’anno dall’Eccellenza. E la trasferta in terralombarda potrebbe essere l’occasione giu-sta per cercare di ricucire il distacco in gra-

duatoria da Colognesee Mantova. Dicontro, il

Vogheraè voglioso di riscattarele precedenti stagioniabbastanza anonime (mainei play-off dopo quellipersi con il Casale nel 2007)terminate tra l’ottavo e il nono posto. Leprime sei giornate di questo torneo nonsembrano però discostarsi troppo dall’an-damento delle ultime stagioni. Il Voghera è

Voghera e Castelnuovo: tre punti obbligatoridalla Redazione

Runa squadra che segna tantissimo: ben 13 lereti messe a segno da Speziale e compagni,a fronte però di una difesa colabrodo (12gol incassati). Prova evidente, il 4-4 finalecontro il Legnago. Il Castelnuovo, che ha inPeretti il miglior marcatore con 4 reti, haanch’esso una differenza positiva pari a 1(10-9) e una solidità di squadra ancora dainquadrare. Dato curioso: le due formazionihanno affrontato praticamente lo stessocalendario, infatti Alzano, Solbiatese,P o n t i s o l a ,Olginatese eCantù sonostate affron-tate daentrambe lesquadre. Cheora si affron-teranno l’unacontro l’altrad o m e n i c aprossima.

Peretti, bomber del Castelnuovo

(Foto Sito Ufficiale)Speziale, attaccante del Voghera

(Foto Archivio)

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26 Serie D-Gironi D-E

USSI - Subito a ridossodelle prime nel girone Ddel campionato

Dilettanti, la Virtus Pavullese dimister Pivetti si appresta a farvisita al Russi, decisa a non lascia-re il treno di testa. L’undici guida-to dal tecnicoBazzocchi vuoletornare a sua voltaa conquistarepunti dopo lo stopcontro il Forcoli.«Vorremmo farbene, perché la pre-stazione di domenicascorsa non ci ha accon-tentato - dice il misterdel Russi. La Pavullese èuna buonissima squadra che sista comportando bene, sarà unagara difficile, perché loro hanno otti-mi giocatori soprattutto in attacco.Noi però vogliamo far punti impor-tanti, riprendere la nostra marcia eraggiungere la salvezza il più infretta possibile». «Per noi salvarcisenza passare daiplay-out sarebbe ilmassimo, come avervinto due campionatiinsieme - ribatte l’al-lenatore dellaPavullese Pivetti. Nonconosciamo ancoratantissimo il campiona-to, è il primo anno chelo facciamo. Il Russi soche è una squadra gio-vane, di ragazzi tuttipromettenti, che stannomolto bene fisicamente e corronotanto. Sarà molto difficile, ma laaffronteremo come tutte le altre».A quota 9 punti in classifica, lasocietà del presidente Dalla Valleha infatti puntato molto sulla

di Stefano Santini

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Tra Scandicci e Città di Castello è una sfida

tra due formazioni con obiettivi diversi“linea verde”, che secondomister Bazzocchi potrebbe esse-re proprio il fattore determinan-te per la buona riuscita della sta-gione: «Molti ragazzi vengono dallaJuniores che allenavo io, quindi ciconosciamo a vicenda, altri li avevogià avuti nelle giovanili.L’integrazione tra me e loro c’è

stata e si sta creandoun bel gruppo.Potrebbe essere lanostra arma in piùper compensarel’inesperienza, sup-portata anche dalla

voglia dei ragazzi diemergere e di far qual-

cosa di importante peraprirsi buone prospettive

anche in campo professioni-stico. I risultati per ora sono

confortanti - aggiunge Bazzocchi- perché a fronte di tre sconfitteabbiamo fatto anche tre vittorie equindi l’inizio di stagione è più chepositivo. Se mi dicono di mantenerequesta media di vincere una parti-ta ogni due per tutto l’anno, ci

metto la firma subito».Risultati che per oradanno ragione ancheall’undici guidato daPivetti: «Quandoabbiamo iniziato lastagione per noi eraun’avventura, unascommessa. Adesso c’èentusiasmo, perché irisultati e la buonaclassifica ti danno

morale ed energia. Dopopoche partite non puoi pen-

sare a fare bilanci -continua ilmister della Pavullese - è norma-le però che stiamo vivendo unmomento magico e ci giochiamo lepartite a viso aperto. Faremo cosìanche domenica contro il Russi».

CANDICCI - TraScandicci e Città diCastello Group sarà una

partita avvincente tra due compa-gini con motivazioni diverse. Laformazione dell'hinterland fio-rentino è stata protagonista diun avvio di campionato davve-ro al fulmicotone. Una parten-za inattesa, ma che ha issato invetta l’undici di Scandicci,team partito con obiettivi disalvezza e valorizzazione digiovani talenti, e che attual-mente si ritrova accasato neiquartieri nobili del campiona-to. Gli azzurri tengono, dunque, aben figurare per mantenere quel-le posizioni, anche se non saràfacile contro il Città di CastelloGroup, che è desideroso diriscattare la deludente partenzastagionale. Il tecnico degli azzurri,Gutili, è soddisfatto delle presta-zioni effettuate fino ad adesso daisuoi ragazzi e spronala suasquadraa doma-re ancheil Group:«Fin dalp e r i o d opre-campio-nato, ho sem-pre avuto lasensazione chesi stesse costruen-do qualcosa di vera-mente positivo ed impor-tante per lo Scandicci. Mi attendevo,dunque, un buon avvio, ma non pen-savo che si potesse arrivare a tanto.Sono felice e mi auguro che la squa-dra azzurra possa continuare concaparbietà a dimostrare di valere leposizioni di classifica che stiamo

di Luca Costa

Soccupando. Il Group - continua l’al-lenatore Gutili - è una squadra cheha fame e sete di vittorie e vuoleriscattarsi e rialzarsi. Nostro doveresarà, quindi, quello di essere moltoconcentrati fin da subito e di nonabbassare la guardia, neppure mini-

mamente ,perché lebrutte sor-p r e s epotrebberonascondersidietro l'ango-l o » .Dunque, iltestacoda siprofila assai

interessante,visto che il Group

non demorde evuole risalire la china.

Cercando di superare anche ledifficoltà interne alla società efacendo in modo che esse nonvadano a ripercuotersi sul giocoin campo. Il tecnico Valori è con-vinto che gli umbri possano met-

tercela tutta e racimolarequalche punto anche controil forte Scandicci, senz'altrofavorito alla vigilia:«Dobbiamo rialzarci da unasituazione assai difficile.Servono umiltà, concentrazione

e determinazione. Deve venirefuori la nostra qualità, che è pre-

sente in questo collettivo e contro ifiorentini, che sono una squadra daprendere con le molle, siamo deter-minati a vendere molto cara lanostra pelle. Se siamo intenzionati atornare sul mercato a gennaio? -continua Valori. Lo vedrà la società.Io credo che ci sia quanto prima dauscire dalle sabbie mobili del girone.L’obiettivo a breve è quello di usciredal fondo classifica e di invertire untrend che ci penalizza molto».

Russi-Virtus Pavullese: una sfida per

cuori forti nella vecchia Romagna

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28 Cr Veneto

OMA - Sabato è il gran giorno, quelloatteso dallo scorso aprile, quando il(ormai ex) presidente del Comitato

regionale Veneto Giovanni Guardini fu investi-to dallo scandalo delle iscrizioni ai campionati.Alle 9 in prima convocazione, e un’ora e mezzadopo in seconda, il Centro Congressi del“Russott Hotel” di Mestre si gremirà dellesocietà venete che dovranno ricostruire unComitato regionale scosso dalle note vicendeche abbiamo seguito con dovizia di particolarinegli scorsi mesi. Registrata la volontà delCommissario Straordinario Antonino DeSilvestri di non candidarsi a presidente, i candi-dati alla poltrona di presidente del calcio dilet-tantistico in Veneto sono due, con caratteristi-che e background diversi. Da una parte c’èFiorenzo Vaccari, trevigiano di Casier, 57enne.È la candidatura della continuità con la prece-dente gestione Guardini: è stato Consigliereregionale dal 2004 al 2009 e vice presidentedella LND – Area Nord dal 2009. È ragionie-re e direttore di un Centro Commerciale. Sipresenta all’esame della volontà delle societàcon la lista denominata: “In campo per ilVeneto”. Dall’altra parte ci sono i padovani,con in testa Piero D’Ambrosio. Ex arbitro edosservatore arbitrale, D’Ambrosio ha nella suasquadra, racchiusa nella lista “Calcio Veneto –Lealtà e trasparenza” il presidente dell’UnionCardoneghe Florio Zanon e l’ex allenatore delBelluno Maurizio Seno. Non sono mancate lepolemiche, con D’Ambrosio che ha accusatoVaccari di aver avuto parte attiva nell’approva-zione delle iscrizioni irregolari; per tutta rispo-sta, il candidato trevigiano ha liquidato il tuttocon la scarsa conoscenza delle dinamichesocietarie del suo avversario, ricordando chequesti si ripresenta a candidato dopo averperso le ultime elezioni e per aver passato gliultimi 6 anni a fare l’osservatore arbitrale.Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per assi-stere ad un’Assemblea Straordinaria davveroinfuocata e all’ultimo voto.

dalla Redazione

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Sabato il Cr Veneto avrà un nuovo presidenteI candidati Fiorenzo Vaccari e Piero D’Ambrosio sono pronti a raccogliere i consensi delle società

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29Cr Veneto

Piero D’Ambrosio (Foto Archivio)Fiorenzo Vaccari (Foto Archivio)

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31Repubblica diSan Marino

EPUBBLICA DI SAN MARINO -Messe in archivio le fatiche delleNazionali, nell’ambito delle qualificazio-

ni ad Euro 2012 in Ucraina e Polonia, sul MonteTitano ci si rituffa a capofitto nelleemozioni del campionato nazionale.Due settimane fa avevamo lasciato le15 formazioni sammarinesi con unacertezza: il Tre Fiori di FlorianoSperindio. I campioni di San Marino(e detentori della Coppa Titano, nondimentichiamolo), sono l’unica com-pagine nel panorama della piccolaRepubblica ad avere ancora il tabelli-no immacolato da pareggi e sconfit-te. Tre partite, tre vittorie senza trop-pe attenuanti. Lo strapotere dellaformazione che questa estate ha gio-cato i preliminari di Champion’s

League battendosi con onore, sembra ai piùinoppugnabile. E per il momento anche difficil-mente duro da sconfiggere. La gara che avràluogo in questo fine settimana fra i campioni,appunto, e la Libertas (seconda a due lunghez-ze dal Tre Fiori), potrebbe già dare un quadro

preciso su chi si aggiudicherà la vittoria (effime-ra) del girone. Se dovesse prevalere l’undici del-l’assistente allenatore del CT Mazza, allora siassisterebbe ad una fuga dai contorni (5 punti didistacco) quantomai inattaccabili. Abbiamo defi-nito la vittoria del girone effimera: sì, perché ai

play-off di fine stagione partecipanopressoché tutte le formazioni del cam-pionato (ad eccezione delle ultime clas-sificate) e un sistema complesso di ripe-scaggio delle perdenti nella fase finale,permettono praticamente a tutti di alza-re la Coppa al termine della finale. Nelraggruppamento A, dove al momento laCosmos occupa la prima piazza, ildiscorso è più complesso, perché non cisono vere e proprie accreditate per lavittoria finale. Forse La Fiorita ha qualco-sa in più delle altre, e dovrà dimostrarlogià da questo week-end quando vedràopporsi il Fiorentino.

dalla Redazione

R

Tre Fiori, Sperindio medita già la prima fugaTre Fiori-Libertas è il match di cartello della quarta giornata: se i campioni vinconoavranno già cinque punti di vantaggio. Nel gruppo A La Fiorita-Fiorentino è il clou

La formazione del Tre Fiori in occasione della gara di Champion’s League contro il Rudar Plijevlija (Foto Archivio)

LA CLASSIFICA DEL CAMPIONATO

Cosmos

La Fiorita

Fiorentino

Faetano

Juvenes/Dogana

Pennarossa

Cailungo

GRUPPO AGRUppO a

4 Gol: montagna (Cosmos)

3 Gol: Fantini (Juvenes/Dogana)

2 Gol: Grigore (Fiorentino), merloni,

mularoni (La Fiorita), Calla (Cailungo)

GRUppO B

3 Gol: amici, aruta (tre Fiori)

2 Gol: Duarte, tramontano (San

Giovanni), Shabani (Virtus)

CLASSIFICA

MARCATORI Fiorentino-PennarossaLa Fiorita-FaetanoDomagnano-VirtusMurata-Tre PenneFolgore/Falciano-LibertasCailungo-CosmosSan Giovanni-Tre Fiori

3^ GIORNATA 01-02-03/10/2010

1-05-10-20-11-11-11-4

7

6

3

3

3

3

1

GRUPPO BTre FioriLibertasMurataVirtusTre PenneSan GiovanniDomagnanoFolgore/Falciano

97444311

4^ GIORNATA 15-16-17/10/2010

Virtus-Folgore/FalcianoLibertas-Tre Fiori

Murata-DomagnanoCosmos-Juvenes/DoganaTre Penne-San Giovanni

Faetano-PennarossaLa Fiorita-Fiorentino

Riposa: Cailungo

RISULTATI E CLASSIFICHE DELLA COPPA TITANO 2010-2011

Virtus

Libertas

Cailungo

Pennarossa

Folgore

GRUPPO AVirtus-Cailungo

Pennarossa-Folgore

Fiorentino-Murata

Tre Penne-San Giovanni

Cosmos-Domagnano

La Fiorita-Faetano

2-2

0-0

1-2

5-1

1-1

3-2

4

3

1

1

1

GRUPPO BLa Fiorita

Tre Fiori

Faetano

Cosmos

Domagnano

6

1

1

1

1

GRUPPO CTre Penne

Murata

Juvenes/Dogana

San Giovanni

Fiorentino

6

3

3

0

0

Dopo la seconda giornata delle qualificazioni europee, torna il campionato nazionale

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