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Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 00143 Roma 1 EURo IL SETTIMAnALE dI A, B, LEGA PRo, d, CALCIo FEMMInILE E CALCIo A 5 Anno 2 - n° 42 18 noVEMBRE 2010 L L a a t t t t e e s s a a è è f f i i n n i i t t a a : : P P r r o o f f e e s s s s i i o o n n e e C C a a l l c c i i o o T T v v o o g g n n i i g g i i o o r r n n o o d d a a l l l l e e 1 1 9 9 . . 3 3 0 0 a a l l l l e e 2 2 1 1 . . 3 3 0 0 e e l l a a d d o o m m e e n n i i c c a a d d a a l l l l e e 1 1 4 4 a a l l l l e e 1 1 8 8 s s u u B B L L U U S S K K Y Y 9 9 2 2 6 6 ISSN 1593-6309 9 7 7 1 5 9 3 6 3 0 0 5 9 8 0 0 4 2

PROFESSIONE CALCIO.EU - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.42

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PROFESSIONE CALCIO.EU - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.42

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Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 00143 Roma

1 EURoIL SETTIMAnALE dI A, B, LEGA PRo, d, CALCIo FEMMInILE E CALCIo A 5 Anno 2 - n° 42 18 noVEMBRE 2010

LL ’’ aa tt tt eess aa èè ff iinn iitt aa :: PP rr oo ffee ss ss ii oonn ee CC aall cc ii oo TT vv

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L’EDITORIALE

bile la correttezza di un'ideao di una posizione a un pos-sibile beneficio: mi pare diaver letto qualcosa, a questoproposito, un paio di mesifa, quando le cronache diPalazzo lo davano attivissi-mo (lui ex Udc, quindi elettoin un partito di opposizione,e subito transfuga dopo 7mesi), nella costituzione diun gruppo parlamentare,cosiddetto dei volenterosi (!),pronti a votare la fiducia delGoverno Berlusconi. Tuttoquesto, seguendo il modo diragionare del Pionati,potrebbe portare a una solaconclusione: la fine della legi-slatura in autunno, a dueanni e poco più dal suo ini-zio avrebbe significato, senon sbaglio, per il Pionati,onorevole di prima nomina,la perdita di uno stipendioda 15 mila euro e spicciolinetti al mese oltre alla man-cata corresponsione dellapensione parlamentare nonancora maturata. Non so sequesto possa essere consi-derato il vulnus di un criptocondizionamento: l'aria cel'ha tutta. Un'ultima valuta-zione: mi ricordavo il Pionatisublime pastonista del TG1da Montecitorio, vicinissimoa quel Palazzo ma lontanodal Palazzo del calcio.Evidentemente il Pionatideve aver allargato le sueconoscenze interessate. Conquesto, lo saluto volentieri.Renzo Ulivieri”.

Ai posteri l’ardua senten-za…. Intanto si inizia aparlare di Luciano Moggie di un suo ritorno al cal-cio al termine della squali-fica, che cadrà il 20 luglioprossimo. Noi sono mesiche chiediamo a granvoce al presidenteFederale “non legato allelogiche della poltrona”Giancarlo Abete di porta-re in Consiglio Federale laradiazione dell’ex dirigen-te bianconero e di pren-dere una decisione defini-tiva su questa storia. Lanostra preoccupazione èche il cassetto di viaAllegri dove giace la “pra-tica” Moggi resti chiusoper paura di prendereuna decisione, che siapositiva o meno.

La verità e le soluzioni sono sempre sotto gli occhi di tutti. Basta leggere

di Massimiliano Giacomini

OMA - Le cosesemplici allontana-no le persone.

Meglio un bel complotto,meglio creare un nemico.Le persone non credeva-no al professorSemmelweis, quandodiceva ai medici di lavarsile mani prima di toccarele partorienti, proprioperché diceva una cosasemplice: vai in giro a direche hai una lozione mira-colosa che serve per farricrescere i capelli e tuttiti crederanno. Mettereinsieme verità che non silegano tra loro, verità illo-giche si avvertono peristinto, ma l’inverosimile,scriveva Eco, è la cosa piùsimile al miracolo e l’in-coerenza è la cosa cheavvertono più simile aDio, per questo teorizza-re menzogne è pericolo-so, perché si possono tro-vare migliaia di insicuridisposti a riconoscersinelle bugie. Per questonoi ci atteniamo ai dati difatto, cerchiamo docu-menti inattaccabili e lip u b b l i c h i a m o .Semmelweis capì che lafebbre puerperale deci-mava le puerpere e non loconvincevano le argo-mentazioni dei suoi colle-ghi che ipotizzavano leipotesi, scusate il gioco diparole, più inverosimiliper spiegare le morti. Siparlava di putrefazione egas velenosi, scartandol’ipotesi più semplice ecioè: che la mancanzad’igiene avrebbe potutocreare infezioni.Semmelweis era arrivatoa questa conclusione, maappunto nessuno gli cre-deva, perché questa suaipotesi era la più sempli-ce. Meglio credere all’illo-

gicità. Tutto questo pre-ambolo per portarvi aleggere le tre pagine cheseguono questo editoria-le, che sono i documentiufficiali, richiedibili da tuttipresso l’ex CorteFederale della FIGC, perfare luce sull’eventualitàche l’elezione di CarloTavecchio a presidentedella LND nel lontano1999 sia stata legittima omeno. Come abbiamo giàscritto la CF, allora presie-duta dal Professor AndreaManzella, aveva dato giudi-zio favorevole, ma perchiarire la situazione pub-blichiamo i documentiufficiali. Intanto RenzoUlivieri presidentedell’AIAC si è stizzito neiconfronti dell’OnorevolePionati e della sua inter-pellanza sui presunti crip-to condizionamenti, lette-ra che come nostrocostume riportiamofedelmente:

“Appena rientrato dalMozambico, dove sonorimasto una settimana inmissione con l'Aifo, associa-zione che combatte la leb-bra nel mondo, vengo aconoscenza dell'interpellan-za parlamentare del Pionati.Dico questo non per esibi-zionismo ma per motivarela mia risposta differita diqualche giorno. Dopo lasmentita della Federazione,vorrei semplicemente infor-mare il Pionati, senza percarità volermi sostituire alpresidente del Consiglio, peraltro pronto senza dubbio acalarsi con il suo slancio pro-verbiale nella materia, cheal momento attuale non esi-ste alcun contratto da mesottoscritto con laFedercalcio, né mai c'è statatrattativa alcuna. Detto ciòmi auguro che la situazionepossa cambiare, natural-

mente nel rispetto delle nor-mative vigenti. Credo che ilPionati converrà che sia giu-sto corrispondere denaroper una prestazione profes-sionale come quella di diret-tore della scuola allenatoridi Coverciano, ruolo affidato-mi dal Consiglio Federale del2 agosto scorso. ConsiglioFederale che in data 19luglio 2007 aveva provvedu-to a modificare all'unanimi-tà parte dell'articolo 10delle Noif, eliminando pro-prio il concetto di <funzioninon retribuite> per definirela figura di dirigente federa-le (quale io sono in qualitàdi consigliere federale).Aggiungo che da presidentedell'Aiac percepisco lasomma annuale di zeroeuro (con rimborso chilome-trico per le trasferte di euro0,30 a chilometro), e daconsigliere federale percepi-sco uno stipendio annuo dizero euro (con rimborso chi-lometrico per le trasferte dieuro 0,25 a chilometro piùuna diaria di euro 47 inoccasione dei C.F. o altrec o m m i s s i o n i ) .Complessivamente stiamoparlando di un totale, mal-contanto di circa 7/800euro all'anno. Questo, per ilmetodo e il merito. Restal'aspetto politico sollevatodal Pionati quando a chiusu-ra della sua interpellanzaargomenta arditamente,che certi contratti <possonoin qualche modo condizio-nare le funzioni dei due cita-ti consiglieri federali in casodi eventuale dissenso dalpresidente, determinandocosì il vulnus di un criptocondizionamento, derivantedalla paura di perdere talibenefit>. Ecco un concettoche mi appassiona: il rap-porto di potere, i rapporticol potere. Forse il Pionatisarà abituato a ragionarecosì, legando in modo sensi-

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2 Editoriale

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5Editoriale

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7Voci dal Palazzo

OMA - Secondo le nostreinformazioni – e possiamogarantire sulla loro attendibili-

tà – anche un altro personaggiopartecipa alla spar-tizione dei 500 milaeuro che erano ilcompenso elargitoall’ex designatoreCollina: il discusso exg u a r d a l i n e e ePisacreta, oggi VicePresidente del settorearbitrale. Ora vedremose nel rispondere for-malmente all’atto diSindacato ispettivopubblicato sul resocon-to ufficiale della Cameradei Deputati, qualcuno si assumerà laresponsabilità di dichiarare che nonesiste alcun contratto a favore deidue ConsiglieriFederali, assumen-

dosi le responsabi-lità del caso con le eventuali, inevita-bili conseguenze di ogni ordine. Mastrane cose stanno accadendo in

questa Federcalcio presieduta daAbete!!! Il giornale “Il Fatto quotidia-no” attacca frontalmente il VicePresidente federale Vicario e presi-

dente della LND e “casual-mente” due parenti del

D i r e t t o r eG e n e r a l e ,A n t o n e l loV a l e n t i n icollaboranoil predettoquotidiano.I lPresidentedel settoregiovanilescolastico,G i a n n iRivera, hagià inizia-

to la sua personale campagna eletto-rale. In una riunione avvenuta inPiemonte il Nostro anzichéparlare dei pro-blemi e delbilancio di unsettore così deli-cato ed impor-tante per laFIGC, ha trasfor-mato l’evento inun comizio-con-cione politico,accusando ripe-tutamente ilGoverno e facen-do trasecolare ipresenti, fra iquali anche ilVice Presidente

del Comit. Reg. della LND. Ora, non èche il governo sia esente da colpe,soprattutto sotto l’aspetto dellamancata applicazione della mutuali-

di Robin Hood tà dei diritti televisivi in favore dellaLND e dei Professionisti di Firenze,ma a noi avevano insegnato che loSport era asettico e che i dirigentifederali non dovevano far politica.Forse il nostro Rivera avrà sentitopuzzo di elezioni ed il pizzicore di unnuovo mandato elettorale lo avràenormemente stuzzicato? Ma intutto questo “ bailame” cosa fa ilpresidente Federale? Niente!! Civiene immediatamente da pensareche chi tace acconsente: acconsenteagli attacchi a Tavecchio, acconsenteche il settore giovanile scolastico siadivenuto la cellula operativa delmaggior partito della sinistra. Unavolta si diceva: tira il sasso e nascon-di la mano! Il problema vero è che intutto questo teatrino le società nonsi riconoscono, nessuno che abbia acuore i loro interessi, nessuno cheeserciti il mandato ricevuto in spirito

di servizio es e n z asecondi finie tornacon-to persona-le. A noi chesiamo otti-misti dinatura civiene inmente unproverbiomilanese: duram i n g a….durano!!! Ci

auguriamo con tutto il cuore chequanto prima i Presidenti Macalli eTavecchio trovino il coraggio perspengere la spina ad un Presidente instato di coma irreversibile.

La FIGC e i “pizzicori” del giovane Rivera“Secondo le nostre informazioni, anche un altro

personaggio partecipa alla spartizione dei 500milaEuro che erano il compenso dell’ex designatore

Collina: il discusso guardalinee Pisacreta, oggi vicepresidente del settore arbitrale...

R

...due parenti del Direttore

Generale della FIGC lavora-

no in quella redazione.

Intanto Gianni Rivera, pre-

sidente del Settore giovani-

le e scolastico, ha già ini-

ziato la sua campagna

elettorale...

...attaccando il Governo. Forse

il nostro “Golden Boy” avrà

sentito puzzo di elezioni? Si

tira il sasso e si nasconde la

mano. Ci auguriamo con tutto

il cuore che Macalli e

Tavecchio stacchino la spina

ad un presidente in stato di

coma irreversibile”

...Ma strane cose stanno

accadendo in questa

Federcalcio presieduta da

Abete. Il giornale “Il Fatto

Quotidiano” attacca il

presidente della LND e

“casualmente”...

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9Rubrica

OMA - Si è appena conclusa la garapiù attesa, in verità molto deludente,ovvero il derby Milan-Inter. Hanno

vinto i rossoneri con un rigore causato, guar-da caso, dal solito Materazzi (con una strava-gante capigliatura mohicana, indecente perun uomo di 37 anni, padre di famiglia...). Ma lacolpa principale è della dirigenza nerazzurra,incapace di trovare sul mercato e di sostitui-re i logori guerrieri, pieni di medaglie maormai privi di stimoli. Ben altra gara Juve-Roma, piena di tensioni e combattuta fino agliultimissimi minuti.Forse la Juve (falcidiatacome la Roma da diversi infortuni o assenze)meritava qualcosa di più. Delneri ha avuto ilcoraggio di lanciare un giovane difensore di18 anni, quel Soerensen che farà risparmiarea Marotta tanti soldi da investire su qualche

pezzo da novanta. Comunque continuano letopiche arbitrali, con diversi criteri di inter-pretazione dei falli (quello di Pepe era similea quello di Boateng della domenica prima,rigore dato e rigore negato) e poi si userà lamoviola per il fallaccio di Borriello non san-zionato come si è usata la prova TV sullacaduta di Krasic a Bologna? Comunque sia ilcampionato procede nella più grande incer-tezza: la Lazio è seconda dopo aver battuto ilNapoli ondivago mentre un grande Pastore aPalermo ed un altrettanto grande Di natale aUdine, trascinano ad un rotondo successo leloro squadre. Ballardini eredita la panchina diGasperini pur senza variarne il gioco più ditanto e conquista 6 punti in due gare. IlBologna arranca ma porta fieno alla suacascina. Nella Sampdoria continua il tormen-tone-Cassano, che ormai è un oggetto fuoridella società. A gennaio sarà ceduto o sarà

svincolato. A chi toccherà gestire il bizzosogiocatore? Di certo il genietto di Bari vecchiaha perso la nazionale, che il bravo Prandellista ricostruendo sui cocci della vecchia sbef-feggiata in Sudafrica, con esperimenti miratidi giovani rampanti e di cosidetti oriundi(meritata la convocazione di Ledesma allaluce del buon campionato. Il Bari sta precipi-tando all'inferno, per una campagna acquistiinadeguata che poi alla lunga si paga.Comunque il campionato è tutt'altro checoncluso: perché il gruppo delle migliori èracchiuso in sei punti, troppo pochi per la vit-toria finale. Poi incombe l'inverno, la campa-gna di rafforzamento e sopratutto il “solic-chio” di primavera. Stavolta, davvero, saràlotta all'ultimo respiro. Non ci dimentichia-mo, del resto, che anche lo scorso anno, conun Inter galattica, si concluse allo sprint.Vedremo il 15 maggio. Alla prossima.

Gasperini: gli arbitri usano sempre due pesi e due misuredi Mauro Gasperini

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ClassificaNovaraSiena

RegginaAtalantaEmpoliPadovaVarese

CrotoneLivornoTorinoPescaraModenaTriestinaVicenza

FrosinonePiacenzaCittadellaAlbinoleffeGrosseto

PortogruaroAscoli -3

Sassuolo

14 Gol: Succi (Padova, 5r)

10 Gol: Bonazzoli (Reggina)

Bertani, Gonzalez (Novara)

9 Gol: Coralli (Empoli, 2r)

MARCAToRI

Albinoleffe-Cittadella 1-3

Crotone-Livorno 2-1

Empoli-Atalanta 3-0

Modena-Vicenza 2-1

Padova-Frosinone 3-1

Piacenza-Novara 1-2

Reggina-Torino 1-1

Triestina-Portogruaro 0-0

Varese-Sassuolo 2-1

Pescara-Ascoli 1-2

Siena-Grosseto 3-1

15^ GIoRnATA 13-15.10.10

Vicenza-Padova (19/11)

Ascoli-Varese

Atalanta-Crotone

Cittadella-Piacenza

Frosinone-Pescara

Grosseto-Albinoleffe

Livorno-Empoli

Portogruaro-Siena

Sassuolo-Triestina

Torino-Modena

Novara-Reggina (22/11)

16^ GIoRnATA 19-20-22.11.10P33282827252422222121191916161615151514141412

G15141515151515151515151515141515151515151515

V10888565556543543443343

N34431067763477146335553

S2234033346645876887769

GF30222219182616162217161513151519151513111716

GS1113151391711141818181919212222232419202022

OMA - La quindicesima giornata deltorneo cadetto non ha minimamentescalfito le certezze che Attilio Tesser

ha saputo infondere ai suoi giocatori affinchériescano a concludere trionfalmente la lorocavalcata in testa alla classifica. Certo, il cam-mino è ancora lunghissimo e il condottierodei novaresi prosegue nel mantenere il profi-lo basso, però arriverà anche il momento incui dovrà scoprire le carte e dichiarare chepunta deciso alla Serie A. Non se lo augurano,chiaramente, le pretendenti della vigilia:Atalanta, Livorno, Empoli, Siena e Torino che, aturno, incespicano e permettono alla banda diTesser di guadagnare margine in classifica. Chisembra più continuo nei risultati rispetto allealtre è il Siena di Antonio Conte, che nelposticipo supera un Grosseto troppo arren-devole nella ripresa per 3-1. Grazie ad unsuper Reginaldo i bianconeri piegano il fortinocostruito da Moriero davanti a Mangiapelo,anche in questa occasione davvero portento-so in almeno un paio d’occasioni. Troppo forteperò questo Siena per la squadra del presi-dente Camilli, poco incisiva in attacco.L’Empoli di Aglietti si conferma come unadelle squadre del momento: secco e perento-rio 3-0 ai danni di un’Atalanta troppo bruttaper essere vera e continua così la marcia diStovini (ancora una prestazione magistrale daparte del centrale difensivo ex Lecce) e com-pagni ancora imbattuti verso le vette più altedella graduatoria. Chi continua a stupire è

di Flavio Grisoli Davide Succi, bomber del Padova di Calori.Ancora una rete (la quattordicesima per lapunta ex Palermo) che proietta i veneti inpiena corsa play-off. Se la squadra biancorossariuscisse a trovare in trasferta il rendimentoche sfodera all’“Euganeo”, allora ci sarebbe davederne delle belle. Non sembra trovare maiil bandolo della matassa il tecnico del TorinoFranco Lerda: quando una prestazione positi-va sembra poter dare il via ad una serie dirisultati all’altezza, ecco che la gara successivasmentisce tutto. Qui allora il problema si fa,più che tattico, quasi psicologico: ci troviamodi fronte ad una squadra debole di nervi, inca-pace di gestire le pressioni di una piazza comeTorino? Eppure ci sono calciatori che hannovissuto palcoscenici importanti. Ad ognimodo, la gara di Reggio Calabria era moltoinsidiosa per i granata piemontesi che, comun-que, sono riusciti ad uscirne con un pareggio.A segno i due bomber, Bonazzoli e Bianchi, poientrambi sostituiti per infortunio. I due tecni-ci, Atzori e Lerda, devono sperare che perloro non si tratti di nulla di grave, altrimentisaranno dolori. Anche perché i calabresiandranno a rendere visita, lunedì prossimo,proprio alla capolista Novara, che sul campoamico del “Piola” prende lo scalpo pratica-mente di ogni squadra che passa. Anche ilVarese di Sannino sta conoscendo un periododi floridità di risultati davvero inaspettato, e lavittoria sul malcapitato Sassuolo di Greguccirappresenta comunque un banco di provaimportante per testare la maturità di un grup-po gagliardo e mai domo, come il suo tecnico.Bene anche il Crotone di Menichini, che batte

il Livorno (Pillon è sempre più in bilico), men-tre l’Ascoli battendo il Pescara in Abruzzoprende un po’ d’ossigeno. Evidentemente lacura-Castori sta facendo effetto.

Il novara è un treno in corsa. Il Siena prende la scia

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Davide Succi(Foto Archivio)

Allenatore: Alessandro Calori (Padova)

Handanovic(Empoli)

LA TOP 11

Ludi(Novara)

Stovini(Piacenza)

D’Ambrosio(Triestina)

Diagouraga(Modena)

Musso(Cittadella)

Sgrigna(Torino)

Cutolo(Crotone)

Calaiò(Siena)

Coralli(Empoli)

Reginaldo(Siena)

Numero 42 18 novembre 2010

11 Serie bwin

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Al “Piola” è sfida tra gentiluomini in panchinadi Fabiola Rieti

OMA - Per la sedicesima giornata delcampionato di serie Bwin si profila unoscontro al vertice tra Novara e Reggina.

Il Novara con 33 punti tenterà l’allungo sulladiretta inseguitrice, la Reggina, che rincorre lavetta a 5 punti di distanza dalla capolista. La par-tita si giocherà in posticipo lunedì 22 novembrealle ore 20.45, ma secondo il Mister delNovara, Attilio Tesser: «Giocare nel posticipo nondà né vantaggi né svantaggi, non cambia nulla. C’èsolo un po’ di logoramento dovuto al fatto che sigioca due giorni dopo». Anche per GianlucaAtzori, allenatore della Reggina, la collocazioneoraria non è importante in questo momento:«A metà campionato non è fondamentale, forseverso la fine perché si sanno già i risultati delle altresquadre». L’allenatore della capolista si dice sod-disfatto da questo avvio di campionato: «Sia peril rendimento sia per la forza di volontà dei ragaz-zi. Ci troviamo inaspettatamente in alto ed è unagrossa soddisfazione». Il Mister della Reggina èsoddisfatto dalla partenza della stagione: «Finoad oggi è un inizio eccellente». Sulla sfida con laReggina e sulla possibilità di allungo, però Tesser

siasi risultato e non sarà bloccata tatticamente».Gianluca Atzori assicura: «Sarà una sfida a visoaperto, ma purtroppo Bonazzoli non riuscirà arecuperare dall’infortunio di sabato scorso. Faremoattenzione al Novara e ci organizzeremo con unattento studio dell’avversario». Il Mister dellaReggina poi mostra cautela sugli obiettivi: «Lasocietà mi ha chiesto di far crescere questi ragazzi,visto che siamo la squadra più giovane della Seriebwin, e riportare entusiasmo su questa piazza.Grazie anche all’aiuto del mio secondo AndreaBergamo proveremo a centrare questo obiettivo.Per il momento la Serie A non è nei nostri pensie-ri». L’allenatore dei novaresi spiega che prepare-rà la partita «Come sempre, con tranquillità», e citiene a sottolineare: «Dobbiamo rimanere con ipiedi per terra, il nostro obiettivo è la salvezza.Vogliamo raggiungere i 51 punti che ci danno lasicurezza per essere salvi, poi dopo aver raggiuntolo scopo penseremo ad un altro obiettivo». Il misterdegli azzurri torna a parlare dei suoi ragazzi:«Nella mia squadra voglio vedere un gruppo. Deisingoli preferisco non parlare, anche perché è capi-tato di giocare partite senza giocatori importanti edi portare a casa il risultato ugualmente. Quindiquello che conta è lo spirito di gruppo».

frena gli animi: «L’allungo è relativo perché con i 3punti in palio, bastano due partite per recuperare eci sono molte squadre dietro che ad inizio campio-nato erano date per favorite, c’è da aspettarsi unritorno di alcune di esse. La Reggina è una sorpre-sa, un’ottima squadra con una buona intelaiatura».«Proveremo a rosicchiare qualche punto - ha dettoil mister dei granata - ma non sarà facile perchéil Novara ha un gruppo davvero forte». Tessermostra tutto il suo fair play e alla domanda setoglierebbe una pedina alla squadra avversariacommenta: «Non toglierei nessun giocatore allaReggina, ho troppo rispetto per il gruppo per pen-sare che un giocatore possa fare la differenza. Ognipartita fa scuola a sé». Invece Atzori offre unattestato di stima nei confronti dell’avversario:«La forza del Novara è Tesser, è veramente un otti-mo allenatore». Il Novara e la Reggina sono tragli attacchi più proficui del campionato:Gonzalez, Bertani e Bonazzoli hanno già segna-to 10 goal ciascuno, ma Tesser non prevedemolte realizzazioni nel big match del “Piola”:«Noi ci teniamo molto alla difesa quindi spero dinon prendere neanche un goal, anche perché unasquadra ha bisogno di equilibrio. Non credo ce nesaranno molti. Certo è una partita aperta a qual-

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I tecnici si scambiano complimenti in vista dello scontro al vertice nel posticipo di lunedìTesser: “Non toglierei nessuno alla Reggina”. Atzori: “Tesser l’arma in più del Novara”

Numero 42 18 novembre 2010

13Novara-Reggina

[email protected]

Reg. del Tribunale di Roma n° 1/2009

DIRETTORE RESpONSABILE

Massimiliano [email protected]

AMMINISTRAZIONE:

Via F.T. Marinetti 221

Tel/Fax 06 5000975

00143 Roma

CApOREDATTORE

Luigi [email protected]

REDATTORE

Flavio [email protected]

SEGRETARIA DI REDAZIONE

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IMpAGINAZIONE E GRAFICA

STAMpA

Global Stampa

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Attilio Tesser, allenatore del Novara (Foto Sito Ufficiale)Gianluca Atzori, tecnico della Reggina (Foto Archivio)

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Classifica

Sorrento 23Spal -1 23Alessandria 22Gubbio 22Salernitana -2 21Reggiana 19Sudtirol 19Lumezzane -1 18Spezia 18Cremonese 17Pergocrema 16Bassano 15Pavia 14Ravenna 14Verona 13Como 12Monza 12Paganese 10

1^ DIVISIONE GIRONE A

9 Gol: Paulinho (Sorrento, 2r)Cipriani (Spal)

7 Gol: Ferrario (Monza)

MARCAToRI

Alessandria-Salernitana 3-1Como-Bassano 0-1Cremonese-Paganese 2-0Gubbio-Pavia 1-0Ravenna-Lumezzane 2-1Reggiana-Spal 0-2Spezia-Monza 3-0Sudtirol-Pergocrema 2-0Verona-Sorrento pos

13^ GIoRnATA 14.11.10

Bassano-Spezia

Lumezzane-Gubbio

Monza-Cremonese

Paganese-Como

Pavia-Alessandria

Pergocrema-Reggiana

Salernitana-Ravenna

Sorrento-Sudtirol

Spal-Verona

14^ GIoRnATA 21.11.10

Classifica

Nocerina 26Benevento 25Atletico Roma 24Foggia -1 20Gela 19Lanciano 19Taranto 19Cosenza 18Foligno -1 15Siracusa 15Juve Stabia 14Andria 14Pisa 14Lucchese 13Ternana 12Cavese -5 11Viareggio 11Barletta 11

1^ DIVISIONE GIRONE B

8 Gol: Ciofani (Atl.Roma, 2r) Ciano (Cavese 2r)Sau (Foggia)

7 Gol: Catania (Nocerina)

MARCAToRI

Andria-Cosenza 1-1Benevento-Cavese 1-0Foggia-Ternana 4-0Foligno-Barletta 0-2Gela-Atl.Roma 1-2Juve Stabia-Nocerina 2-2Lanciano-Taranto 0-0Siracusa-Pisa 2-2Viareggio-Lucchese 1-1

13^ GIoRnATA 14.11.10

Barletta-Viareggio

Benevento-Andria

Cavese-Atl.Roma

Cosenza-Siracusa

Lucchese-Foligno

Nocerina-Foggia

Pisa-Lanciano (22/11)

Taranto-Juve Stabia

Ternana-Gela

14^ GIoRnATA 21.11.10

Classifica

Pro Patria 27

Feralpisalò 23

Pro Vercelli 22

Tritium 21

Sambonifacese 19

Savona 19

Lecco 17

Canavese -2 15

Valenzana 14

Montichiari 12

Rodengo S. -1 12

Mezzocorona 11

Renate 11

Virtus Entella 10

Sacilese 8

Casale 6

Sanremese 6

2^ DIVISIONE GIRONE A

11 Gol: Ripa (Pro Patria, 3r)

8 Gol: Fabbro (Lecco, 1r)

MARCAToRI

Casale-Sambonifacese 0-2

Lecco-Canavese 1-0

Mezzocorona-Savona 0-1

Pro Patria-Tritium 3-2

Pro Vercelli-Feralpisalò 2-2

Rodengo S.-Montichiari 1-1

Sanremese-Renate 2-2

Valenzana-Sacilese 0-0

12^ GIoRnATA 14.11.10

Canavese-Pro Vercelli

Entella-Pro Patria

Feralpisalò-Lecco

Montichiari-Valenzana

Renate-Sambonifacese

Sacilese-Mezzocorona

Savona-Casale

Tritium-Rodengo Saiano

Riposa: Renate

13^ GIoRnATA 21.11.10

Classifica

Latina 25

Trapani 22

Neapolis 21

Pomezia 21

Avellino 18

Lamezia 17

Brindisi 17

Matera 16

Aversa N. 16

Melfi 15

Milazzo 14

Fondi 14

Vibonese 8

Campobasso 7

Isola Liri 5

Catanzaro -1 2

2^ DIVISIONE GIRONE C

6 Gol: Tortolano (Latina)

Guazzo (Melfi, 1r)

Mangiapane (Lamezia, 3r)

MARCAToRI

Avellino-Vibonese 4-0

Aversa-Milazzo 1-0

Brindisi-Catanzaro 1-0

Campobasso-Latina 0-1

Isola Liri-Trapani 0-1

Lamezia-Melfi 4-1

Neapolis-Matera 1-2

Pomezia-Fondi 1-1

11^ GIoRnATA 14.11.10

Avellino-Lamezia

Catanzaro-Campobasso

Fondi-Trapani

Latina-Neapolis

Matera-Pomezia

Melfi-Isola Liri

Milazzo-Brindisi

Vibonese-Aversa

12^ GIoRnATA 21.11.10

Classifica

Carpi 26

Carrarese 22

San Marino 20

Giacomense 16

L’Aquila 16

Chieti 16

Poggibonsi 15

Prato 14

Gavorrano 14

Crociati N. 13

Bellaria 12

Sangio -4 10

Celano 9

Fano 8

Villacidrese -5 7

Giulianova 6

2^ DIVISIONE GIRONE B

7 Gol: Pietranera (Crociati N., 3r)

6 Gol: 4 calciatori

MARCAToRI

Bellaria-L’Aquila 0-0

Carrarese-Giulianova 3-0

Celano-San Marino 0-1

Chieti-Prato 3-1

Gavorrano-Sangio 1-0

Giacomense-Carpi 1-1

Poggibonsi-Fano 1-0

Villacidrese-Crociati N. 1-2

11^ GIoRnATA 14.11.10

Bellaria-Villacidrese

Crociati N.-Poggibonsi

Fano-Chieti

Giulianova-Gavorrano

L’Aquila-Celano

Prato-Giacomense

San Marino-Carpi

Sangiovannese-Carrarese

12^ GIoRnATA 21.11.10

Le ClassificheNumero 42

18 novembre 2010

15Classifiche

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Numero 42 18 novembre 2010

16 Intervista

Sorrento e nocerina, Campania docet:Gianni Simonelli e Gaetano Auteri stanno portando le rispettive compagini

di Alessandro Zoppo

OMA - Nome: Gianni. Cognome:Simonelli. Professione: allenatore.Panchina attualmente occupata:

Sorrento. Quel lembo che affaccia sullameravigliosa penisola, che ha visto nascereil genio di Torquato Tasso e ha ammiratoVittorio De Sica nei panni del MarescialloCarotenuto che balla il mambo con SofiaLoren la “smargiassa”. Nome: Gaetano.Cognome: Auteri. Professione: allenatore.Panchina attualmente occupata: Nocerina.Perché la tradizione è importante, comemuoversi al ritmo travolgente della tam-morriata, nell’incomberesacro della catte-drale di SanPrisco o nellos p l e n d i d oborgo doverisiedeva laNinfa Plebeaprotagonista delromanzo di

poste e di poche parole. Tuttaviadietro una

s c o r z ar u d ena scon -dono l’an-imo delg r a n d econdot-t i e r o .Bisognasoltan-t os ap e rl e g -g e r etra lel o r o

righe. Innanzitutto abbiamo chiesto loro ditracciarci un bilancio di questo inizio dicampionato. A parlare per primo, quasilaconico, spiazzante e fatalista, è l’allena-tore del Sorrento: «In questo momento staandando tutto bene, poi si vedrà… Per ilfuturo non so dare una risposta, sono una per-sona abituata a pensare momento permomento». Su un tono piuttosto simile simuove Auteri: «I bilanci sono sempre relativi,trovo molto difficile ragionare sui risultati in unperiodo così breve. Certamente stiamo facen-do bene, perché abbiamo un impianto digioco stabile, buona qualità e soprattutto tuttii punti che abbiamo li abbiamo conquistaticon merito». Difesa forte, esterni che attac-cano alti, centrocampo di grande qualità,attaccanti veloci. È questa la ricetta giustaper il salto di categoria? A Simonelli unadomanda di questo tipo scivola addosso:«Non so proprio cosa rispondere ad unadomanda del genere… Penso solo che ilSorrento sia una buona squadra. Per quantomi riguarda, la preparazione tecnica e i det-tagli tattici non sono fondamentali: ciò checonta è l’aspetto psicologico ed individuale dei

Domenico Rea. Queste sono Sorrento eNocera Inferiore, città cugine e “nemiche”fuori e dentroil campo. Ilgirone A e ilgirone B dellaPrima Divisionesono guidati daqueste duesquadre. Il terri-bile Sorrento diGianni Simonellie la rivelazioneNocerina diGaetano Auteri,ripescata dopo dis-fatta e risalita.Destini incrociatianche nell’andamento della stagione. IlSorrento è partito con i pareggi controSalernitana e Pergocrema perpoi esplodere vincendocon Reggiana,

R a v e n n a ,Como, Spal,

Paganese eLumezzane. Trainato dai

gol a raffica del capocannon-iere Paulinho Paulo Sergio Betanin. LaNocerina ha pareggiato le prime trecontro Pisa, Cavese e Benevento. Di lìin poi vittorie contro Barletta,Viareggio, Andria Bat, Atletico Roma(un 3-2 al Flaminio a dir poco fonda-mentale, per classifica e morale),Cosenza, Ternana e Taranto. Abbiamomesso a confronto Simonelli e

Auteri, ne è uscito fuori un incon-tro dialettico tanto sintetico quan-to avvincente. Perché si tratta didue persone pacate, calme, com-

R

Gaetano Auteri (Foto Archivio)

“I bilanci sono sempre relativi.

Certamente stiamo facendo

bene, perché abbiamo un

impianto di gioco

stabile e buona qualità.

I punti che abbiamo

ce li siamo meritati”

Gaetano Auteri

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Numero 42 18 novembre 2010

17Intervista

singoli calciatori, il lavoro che io faccio e lorostessi fanno sulle proprie psi-cologie». Ilm i s t e rrossonero èancora più lap-idario e con-ciso: «I risultati siottengono in unsolo modo:essendo superioreal tuo avversario.Non mi interes-sano le caratteris-tiche tecniche, ciòche occorre è lospirito d’iniziativa enon concedere mainulla a chi ti trovi di fronte, qualunque squadraessa sia. Dalla prima della classe fino all’ulti-ma in graduatoria». Il girone Ae quello B della Lega Prosono duri e agguerriti. Qualisquadre sono e saranno le piùattrezzate e dunque insidioseper la lotta alla promozione?Taglia dritto il tecnico del Sorrento conuna chiosa quasi senza appello: «Non ne hoidea, so solo che è un girone difficile compos-to da squadre preparate. Lo dimostra quantosia corta la classifica». Realista e oggettivoanche Auteri: «Mah, il girone B è compostoda squadre forti. Lo sono tutte, nessunaesclusa. È difficile stilare graduatorie. Ad esem-pio, contro il Barletta abbiamo vinto 2-1 ma èstata una partita complicatissima. In molti lagiudicano una formazione debole, io no. Neabbiamo avuto la dimostrazione duedomeniche fa, quando ha bloccato sull’1-1 ilBenevento». Le partite del prossimo turnocontro Sudtirol e Foggia potrebbero rapp-resentare uno snodo fondamentale dellastagione per ambedue le formazioni.Simonelli risponde perplesso: «Mah, non

certo per essere subito in vetta. Si aspet-tavano dunque di trovarsi in questaposizione? Serafico in tutto e per tuttoSImonelli: «Personalmente non mi aspettonulla, nel bene o nel male. Sono abituato così,andiamo avanti giornata dopo giornata».Quasi brusco invece Auteri: «In questocampionato nessuno ammazza niente, nonesiste una squadra leader. Si lotta e si lotteràfino alla fine punto su punto, sarà un gironedifficile per tutti. Personalmente, ho il “vantag-gio” di essere in una piazza come quella diNocera, dove c’è una società ottima, struttura-ta bene e con un forte obiettivo di crescita».Ascoltare Simonelli e Auteri produce lastessa sensazione che si ha quando si vedeIl grande dittatore di Charlie Chaplindopo aver visto “Il circo”, “Luci della città”e “Tempi moderni”. Lo spaesamento che

provoca il passaggio dalmuto al sonoro. Perché è

il calcio a parlare, e illinguaggio del palloneè universalmentecompreso ericonosciuto. ASorrento come aNocera Inferiore.

credo. Di sicuro saràuna partita diffi-cile, anche perchédel Sudtirol temotutto: l’organiz-zazione disquadra, le capac-ità individuali, lec o m p o n e n t imentali. Inquesto campi-onato nonesistono par-tite facili, losappiamo noie lo sannoloro». Sulla

stessa lunghezza d’onda Auteri: «Questisono pensieri che piacciono soprattutto a voigiornalisti… Io so solo che la partita contro ilFoggia è davvero impegnativa, ma sarà difficile

anche per gli altri affrontarci. Sono con-fronti equilibrati, dai quali è tosto

emergere. Posso dire lostesso anche delle

prossime tre

a v v e r -sarie: avremoFoligno, Gela eLanciano, squadre chehanno un eccellente organi-co e praticano un buon calcio».Inevitabile infine convincere i mis-ter a lasciarsi andare (seppure nel lorostrategico mutismo). Nel girone A cisono Salernitana, Spal, Lumezzane,Cremonese, Verona. Piazze importantie dal glorioso passato. Nel girone BBenevento, Atletico Roma, Taranto,Lanciano. Il nuovo che cerca di avan-zare con investimenti e tenacia.Sorrento e Nocerina non partivano

i due condottieri silenziosi a confrontorossonere al sogno chiamato Serie bwin. Le piazze ci credono, loro frenano

“In questo momento sta

andando tutto bene, poi si

vedrà. Per il futuro non so

dare una risposta. Sono una

persona abituata a pensare

momento per momento”

Gianni Simonelli

Gianni Simonelli (Foto Archivio)

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Numero 42 18 novembre 2010

19Intervista

Taranto-Brucato: è di nuovo divorzioIl tecnico siciliano si dimette dalla panchina degli jonici: “Una scelta senz’altro difficile, ma ormai si era creato un contesto nel quale era impossibile lavorare”

di Luana Rocca

OMA - Dagli albori ad oggi, il mondodel calcio è fatto sì dalla classe deigiocatori, ma ogni buona o debole

squadra dipende sempre da colui che laguida, ossia l'allenatore. I successi o i falli-menti calcistici sono, infatti, spesso la direttaresponsabilità di questo uomo che con lesue scelte e le sue tattiche prende in manol'andamento di ogni partita e pertanto diogni campionato. Una responsabilità noncerto facile soprattutto quando ad ognisconfitta si pagano le conseguenze come nelcaso dell'ormai ex tecnico del TarantoGiuseppe Brucato che ha rassegnato leproprie dimissioni il 9 novembre scorsodopo la sconfitta in casa di due domenichefa per 3 a 1 con il Foligno. Insieme a lui èandato via anche il suo “secondo”, Loris Del

che è sempre stata in zona play-off. Inoltre siandava d'accordo e sono sicuro che è un grup-po che può andare avanti e raggiungere un'otti-ma posizione». Una mancata fiducia e delledimissioni che però non hanno intaccato ilrapporto con il presidente del Taranto EnzoD'Addario, l'uomo che aveva ripresoBrucato a guidare nuovamente la squadratarantina dopo l'esonero nel campionato diPrima Divisione 2009-2010: «Abbiamo unbuon rapporto anche perché poi alla fine, moltoprobabilmente anche contro altre persone e ilcontesto stesso, ha voluto riconfermarmi.Abbiamo sicuramente due caratteri importanti,ma purtroppo nel calcio ci sono tante compo-nenti che considerano i rapporti e così, ripeto,ho preferito lasciare anche se a malincuore». Èvero che voleva imporre la formazione daschierare in campo?: «No, con me non ha maifatto pressioni di questo genere, magari con altrisì. Purtroppo non c'erano più le condizioni, tuttoqui». E sulla compagine rossoblu appena las-ciata: «Stanno giocando bene, però nelle ultimequattro domeniche ammetto che c'è stato unarresto anche se la prima vera partita sbagliatadi quest'anno è stata quella contro il Folignodove sia io e sia la squadra stessa ci siamo presetutte le responsabilità». Ora la guida tecnica èstata affidata a Davide Dionigi, ex attaccantedella Reggina, dove proprio nella società delTaranto aveva giocato verso la fine della suacarriera calcistica al quale Brucato augura ilmeglio: «Non lo conosco personalmente. Loricordo come giocatore e lo posso considerareun vero uomo di calcio. Posso augurargli solo ungrandissimo in bocca al lupo nel portare avantila squadra». E invece cosa ne pensa dell'in-tero girone?: «È un girone equilibrato e pianopiano stanno venendo fuori dei valori importan-ti con il distinguersi soprattutto di quattrosquadre». Per il futuro forse decretare deiprogetti certi è ancora troppo presto, maqualche piccolo pensiero è già nell’aria: «Inquesto momento prenderò un breve periodo dipausa, ma poi sicuramente tornerò a vederecampi e giocatori per ripartire in una nuovaavventura, intanto forse farò anche un'esperien-za all'estero».

Nevo. Il cinquantenne tecnico, nato aCaltanissetta, ha dovuto ingoiare diversibocconi amari nel corso della sua carrieracon tre esoneri nel giro di due stagioni e leultime inevitabili dimissioni. Il primoesonero è avvenuto nel 2007 con il ProVercelli e l'anno dopo con il Mantova, esclu-sioni che comunque sono entrate neldimenticatoio: «Non mi tocca più di tantoormai, basta vedere come erano partite le duesquadre e ora dove sono arrivate». Nel 2008proprio con il Mantova ha debuttato nellaSerie B, come ricorda quell'esordio? «È statosicuramente un esordio importante, emozio-nante perché comunque venivo dalla Serie C,poi la curva che ha il Mantova ti regala unagrande emozione». Dopo essere stato ingag-giato dal Taranto nel 2009, anche qui, esatta-mente il 17 gennaio 2010, viene esoneratodalla guida della squadra: «Sono stato esoner-

ato dai rossoblu a gennaiolasciandoli a tre partite dalplay-off, ma a giugno eroritornato ed eravamo par-titi bene per migliorare laposizione della squadra eper lanciare giovani. Poisono iniziati i problemi conla mancanza anche di gio-catori, infatti abbiamomesso in porta, alla fine, unragazzino di 17 anni evedendo come sono con-tinuate le cose e, soprattut-to, non sentendo più fiduciaattorno a me ho preso ladecisione di dimettermi».Una decisione moltosofferta quella diBrucato: «È stato difficilecerto, ma c'è semprequalche problema, ormai èun contesto dove lavorareera diventato difficile. Èchiaro che mi rincresceperché lascio una squadrache mi seguiva con dellequalità tecniche importanti

R

Giuseppe Brucato (Foto Archivio)

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Numero 42 18 novembre 2010

20 Intervista

La Seconda Divisione e i suoi bomber:Fabbro: “Sono in prestito, ma qui la piazza è caldissima”. Cesca: “Ho un contratto

di Riccardo Morgigno

OMA - Scopriamo le carte di FilippoFabbro del Lecco, Alessandro Cescadel San Marino ed Emiliano

Tortolano del Latina. Sono loro i principalicannonieri della Seconda Divisione dellaLega Pro. I tre gironi propongono marcatoriinediti oltre ai soliti volti noti. Diecidomande per scoprirli meglio, provando adentrare nella loro idea di calcio e sogni per-sonali.

Il tuo obiettivo stagionale, quanti golrealizzerai?

gione come da contratto. Qui allo stadio ven-gono in media 4 mila spettatori, con l’Isola Liri erano in 5 mila!».

Per quale squadra fai il tifo?

F: «Sono tifoso interista».C: «Tifo Milan fin da piccolo, credo che i cuginiinteristi abbiano la pancia piena dopo le vittorienella passata stagione. Peccato aver perso PippoInzaghi per lungo tempo, spero che la sua car-riera non sia a rischio, ha sempre fame di gol,più di tutti».T: «Sono della Roma».

In quale squadra estera ti piacerebbegiocare?

F: «Nella Liga spagnola sarebbe fantastico, mag-ari nel Valencia, dove sono stato e mi sonodavvero divertito».C: «Il Chelsea senza dubbio, restando in Italia ilmio sogno è la Samp, dai tempi di Vialli eMancini che li seguo con affetto».T: «Sceglierei il Real Madrid o il Barcellona, inRussia non andrei per il freddo pungente».

Il gol che ricordi con più emozione?

F: «La prima rete segnata qua a Lecco con-tro il Renate. Sono arrivato l’ultimo giorno dimercato ed ho segnato subito, poco dopo15 minuti dal mio ingresso».C: «Due anni fa, lo spareggio play-offBassano-San Marino, rete al 97esimo, pro-prio all’ultimo respiro, calciando il pallone,presi la traversa, il palo e poi entrò in rete,un gol incredibile».T: «Durante Roma-Chievo, primo anno nellaPrimavera giallorossa, ottavi di finale, ungran tiro dai 25 metri che si infilò all’incro-cio dei pali».

FABBRO:«Non mi pongo obiettivi per la scara-manzia, preferisco essere nelle mani del desti-no».CESCA:«Sono soddisfatto finora, quanti verran-no poi andrà bene comunque».TORTOLANO:«Il mio rendimento in zona golè buono soprattutto per il Latina, mi accontentodi altri cinque gol, voglio salire in Prima Divisione.Con la Primavera della Roma ho segnato moltereti».

Come ti trovi nel tuo club?

F: «Sono arrivato dalla Spal, qui a Lecco sono inprestito. A livello umano è ottimo questo ambi-ente, è una piazza calda, lo stadio è bello e la

gente è moltovicina alcampo».C: «Ho un con-tratto lungo,farei fatica am u o v e r m ialtrove. Per ilfuturo non lo so,la squadra ègiovane e dopoaver perso lapromozione oral’obiettivo è sal-varsi, c’è statauna rivoluzionein estate».T: «Latina èuna città fan-tastica, società etifosi sono sem-pre concentrati.Io sono di Ostia,spero dirimanere quiancora una sta-

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Alessandro Cesca, attaccante del San Marino Calcio (Foto Archivio)

I capocannonieri di Lecco, San Marino e Latina si confidano per il nostro settimanale

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Numero 42 18 novembre 2010

21Intervista

Quale stadio italiano preferisci?

F: «Il “Meazza”, ma anche la curva suddell’“Olimpico” è molto calda, mi ricordo unRoma-Inter pazzesco».C: «Il migliore è “Marassi” di Genova».T: «“Olimpico” di Roma, “Marassi” e “SanPaolo”. Quando è pieno è fantastico, rivedospesso le immagini dei tempi d’oro diMaradona, era una polveriera».

Dopo i ripescaggi estivi, che ne pensidella Seconda Divisione?

F: «Anche ripescate sono sane, magari anchedi più di quelle che già c’erano. Servono regole

ed è andata male...».C: «Nulla di nulla, ho imparato a non pensar-ci. Comunque non porto mai gli scarpini neri,ora basta, solo colorati magari bianchi o viola,le nuove sono super».T: «Faccio sempre tre segni della croce, anchese ci credo poco, il destino è scritto».

A quale bomber sei più legato, a chi tiispiri?

F: «Ero ragazzino, dico Ronaldo. “Il Fenomeno”era un modello, un esempio».C: «Fare gol per Van Basten era come respi-rare, ora Ibrahimovic è il numero uno per fan-tasia, potenza e cattiveria agonistica». T: «Da centrocampista offensivo quale sono,per me il più completo è Seedorf, persona stu-penda, il più forte di tutti».

per chiarire, meno squadre emeno gironi. Bisognerà perforza di cose fare menogironi della Lega Pro per ren-dere più competitivo iltutto».C: «Alla lunga diventa com-petitivo e difficile, soprattuttoè da assimilare la regola peri giovani».T: «È un campionato ostico,ci sono squadre toste comeNeapolis e Fondi. Noicomunque li affrontiamosempre in punta di piedi conrispetto».

Che ne pensi dellaTessera del Tifoso?

F: «Gli stadi sono vuoti, alnord c’è poca gente suglispalti rispetto ai gironi delsud. Giusto dare delle regole, in Italia però èun po’ così, come sempre».C: «Il problema è che per uno che sbagliapagano tutti per evitare danni peggiori e cosìnon va bene. Sono padre di un bambino, vor-rei portarlo allo stadio. Anche mio padre miportava a vedere l’Udinese, una società sanae tranquilla».T: «Ormai ci sono le telecamere ovunque.Con o senza tessera, li pizzicano ugualmente,non c’è bisogno».

Hai qualche scaramanzia? Un rito par-ticolare?

F: «Dipende dal periodo e le abitudini cam-biano sempre. Però il sabato pomeriggio chi-amo un mio amico, lo faccio sempre, quasi.Una volta mi sono dimenticato di chiamarlo

scopriamo Fabbro, Cesca e Tortolanomolto lungo, non mi vedrei altrove”. Tortolano: “Latina è una città fantastica”

e raccontano in esclusiva i loro sogni, le loro aspettative, e le loro scaramanzie

Emiliano Tortolano, bomber del Latina (Foto Sito Ufficiale)

Filippo Fabbro, attaccante rivelazione del Lecco in prestito dalla Spal (Foto Archivio)

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Numero 42 18 novembre 2010

23Treviso-Venezia

REVISO - È quasi tutto pronto per l’in-contro clou della dodicesima giornatadel girone C di Serie D. Ci saranno

anche le telecamere di Raisport per l’anticipodelle ore quattordici di sabato per dare il giu-sto risalto alla gara fra Treviso e UnioneVenezia. Allo stadio “Tenni” sarà derbyssimo, inattesa nella giornata di oggi delle decisioni delCasms. L’Osservatorio Nazionale sulleManifestazioni Sportive molto probabilmenteimpedirà al Treviso di far diventare la gara conil Venezia una festa del calcio nostrano. Erainfatti previsto, con la presenza di entrambe letifoserie, l’arrivo allo stadio della città del radic-chio di tutti gli ex giocatori di entrambe leparti, per omaggiarli prima dell’inizio della par-tita. Quindi sana rivalità sportiva, ma ancheprofonda amicizia. Le due squadre, inoltre, nelleprime e positive undici giornate sono accomu-

nate da uno stesso risultato: la sconfitta controil San Paolo Padova. La spiega così Diego Zanin,allenatore del Treviso: «I padovani sono unasquadra che sta molto bene, costruita con buonigiocatori, è una delle squadre della prima fascia diquesto girone. Dopo quella partita abbiamo cerca-to di capire i motivi della sconfitta per trovare una

reazione e infatti abbiamo giocato delle gare moltobuone». In vista dello scontro contro l’UnioneVenezia, il mister di Motta di Livenza, provinciadi Treviso, sa già quali sono i valori della suasquadra ma anche quelli degli avversari: «A dif-ferenza del Venezia, costruita per vincere il campio-nato, noi abbiamo una squadra tutta nuova, costrui-ta negli ultimi momenti dell’estate. Resta il fatto cheabbiamo fatto molto bene, siamo partiti con moltoentusiasmo, speriamo in belle sorprese e dopo que-sto inizio di stagione non dobbiamo assolutamentenasconderci». Piedi per terra dopo un ripescag-gio dall’Eccellenza che nessuno si aspettavatant’è che lo stesso presidente RenzoCorvezzo, durante l’estate dichiarava: «Ci consi-deriamo in Eccellenza ma se serve siamo prontiper la D, faremo una squadra di categoria superio-re». Per il mister Zanin invece una sfida impor-tante anche dal punto di vista professionalepersonale: «Io sono stato un ex calciatore e certepressioni sono abituato a viverle. Dobbiamo pensa-re giornata per giornata senza pensare a chissàcosa. Facendo così ho ottenuto grandi risposte daimiei ragazzi. Rimane il fatto che per me è un onoreallenare in questa piazza dove sono passati gioca-tori e allenatori di grande prestigio. Sono moltoorgoglioso». Un orgoglio che sta cercando dibattere anche lo scetticismo che regnava nelpianeta Calcio Treviso prima di questa parten-za di stagione: «Di fronte ad una società nuova,capisco ci sia un po’ di scetticismo, anche e soprat-tutto dopo le annate sofferte che hanno dovutopassare i tifosi. Loro sono incredibili e aumentanosempre di più allo stadio. Siamo arrivati ad averetra i 1000 e 1200 spettatori e siamo sicuri checontinuando con queste prestazioni cercheremo diattirarne molti altri». Dopo la vittoria internacontro il Belluno per 2-1, sta bene anche lasquadra dell’Unione Venezia condotta dalmister Enrico Cunico: «A livello psicologico ilnostro umore è molto alto, abbiamo sempre trepunti di vantaggio sul Treviso. Anche fisicamente sesi eccettua qualche lieve infortunio posso avere adisposizione tutti i miei ragazzi». L’orgoglio e la

Al “Tenni” va in scena la sfida dell’annodi Piero Barbaro

Tvoglia di fare bene in questa società traspareanche dal mister lagunare: «Per me a livello per-sonale è un’esperienza importantissima. È unonore allenare in questa splendida città. Abbiamoun tifo incredibile che meriterebbe altri palcosceni-ci. In Serie D sono poche le tifoserie a questo livel-lo, ce ne rendiamo conto anche noi e per questo lirispettiamo molto e per farlo dobbiamo forzata-mente fare bene». Anche al mister Cunico tornain mente l’unica caduta contro il San PaoloPadova, sconfitta che accomuna la sua squadraa quella degli avversari: «Non mi sembra di averfatto una grande partita e se lo abbiamo fattoforse è stato solo a tratti, non per interi novantaminuti. Poi ci sono stati degli episodi negativi chehanno segnato la partita e la nostra reazione negliultimi venti venticinque minuti non è servita. Dopoquella partita ci siamo rimessi a correre, è statosolo un incidente di percorso». E se la pressione sisente a Treviso, ripescata dall’Eccellenza duran-te l’estate, figuriamoci a Venezia, costruita nei

mesi estivi per salire in Lega Pro. Lo sa misterCunico: «Sicuramente c’è pressione, ma io laintendo come una cosa positiva perché questa cispinge tutti nel fare il meglio possibile. È una tappaimportante a livello personale ma soprattutto alivello di squadra. Fare bene quest’anno ci aprireb-be senza dubbio delle prospettive migliori».

Treviso e Venezia si incontrano per decretare la fuga dei lagunari oppure il recupero dei trevigiani, divisi da soli tre punti in classifica

Enrico Cunico, tecnico del Venezia (Foto Archivio) Diego Zanin, allenatore del Treviso (Foto Archivio)

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Numero 42 18 novembre 2010

25Rimini-Teramo

IMINI - Quella tra Rimini e Teramo nonè una semplice partita, ma è “la” partitadella quattordicesima giornata del giro-

ne F di serie D. È questo un incontro di verticecon i rossoblu di mister Cifaldi che guardanotutti dall’alto dei loro 30 punti, mentre i roma-gnoli inseguono ad appena tre lunghezze. Maper il tecnico abruzzese l’incontro di domenicasarà semplicemente una partita come le altre:«Ancora siamo all’inizio del campionato, perciò nonpuò essere già uno scontro diretto per la promozio-ne, visto che ci sono anche altre formazioni che pos-sono dire la loro fino alla fine. Sto parlando diCivitanovese, Jesi, inserendo anche la Santegidese eAngolana che si stanno comportano bene». Anchese mister Cifaldi non lo ammette, distanziare dialtri tre punti una diretta concorrente per lavittoria finale fa sempre piacere. «Siamo già statia sei punti di distacco, quindi non sarebbe una novi-tà per noi, ma ripeto che essendo solo a metà delgirone di andata è presto per parlare di scontro-pro-mozione. Certo - continua l’allenatore delTeramo - è il big match della prossima giornata edè una partita che ha sempre riservato, negli anni,emozioni e spettacolo. Per questo considero Rimini-

Teramo una partita importante e non per l’attualeandamento del campionato che a mio avviso saràdeciso solo ad aprile». I teramani sono reducidalla bella vittoria contro l’Olympia Agnonesein cui è tornato a giocare Gambino: «Sono con-tento della prestazione dei miei giocatori e soprat-tutto quella del nostro attaccante che è uno deipunti fermi della squadra». L’ex allenatore diL’Aquila e Chieti, comunque, punta tutto sulgruppo che potrà essere l’arma in più per bat-tere i romagnoli: «La nostra forza è l’unità dellasquadra. Sicuramente nel Rimini ci sono giocatori dialto calibro come Ragatzu e nella nostra lo stessoGambino può fare la differenza, ma credo che inuna gara del genere, sentita da entrambe le squa-dre, sia il gioco collettivo a determinarne le sorti».Proprio in questo senso Cifaldi avrà alcuni pro-blemi di formazione, con i soliti infortunatiColacioppo e Bolzan, a cui forse si aggiungeràAlcamone che non è in perfette condizioni fisi-che: «Stiamo preparando la sfida guardandosoprattutto all’infermeria, ma andremo al “RomeoNeri” senza paura e con piena coscienza dellanostra forza. Loro sono attrezzati e costruiti per vin-cere il campionato, il Rimini è un avversario blaso-nato, ma noi proprio domenica abbiamo battutouna squadra a cui i biancorossi hanno fatto tre gol,perciò non mi sento inferiore a loro. E poi giocare inuno stadio del genere può essere solo uno stimolo,anche se la superficie sarà diversa e per noi che gio-chiamo sul sintetico potrebbe essere un handicap».In casa Rimini la musica non cambia e misterD’Angelo fa eco al tecnico teramano. «È sicura-mente una partita importante, ma non decisivavisto che manca ancora molto alla fine del campio-nato». A differenza del suo collega rossoblu, l’al-lenatore riminese avrà tutti a disposizione perl’incontro di cartello della quattordicesima gior-nata e questo sarà sicuramente un valoreaggiunto visto che anche per D’Angelo sarà ilgruppo a fare la differenza e non il singolo gio-catore: «Sia Teramo che Rimini hanno molti gioca-tori che possono risolvere la gara, ma fare solo alcu-ni nomi sarebbe riduttivo. In un campionato in cuibisogna giocare concentrati per 90’ anche con l’ulti-

Il Teramo vuole piazzare lo scattodi Antonio Marotta

Rma in classifica bisogna che tutta la squadra siapronta a mettere in difficoltà i propri avversari».L’ex giocatore e capitano del Rimini, al suoprimo anno da allenatore sulla panchina deiromagnoli, sa che non sarà semplice avere lameglio su una squadra che sta facendo dellacontinuità la sua arma migliore. «Il Teramo meri-ta di stare in vetta perché non ha sbagliato nessu-na partita e perciò domenica prevedo un incontromolto equilibrato. Ma giocando come sappiamopossiamo vincere». La continuità, secondo il tec-nico pescarese, è una caratteristica che serviràa tutte le pretendenti alla vittoria finale. «Oltre aTeramo e Rimini ci sono Civitanovese,Sambenedettese, Real Rimini e anche Santegidieseche si giocheranno la promozione. Ma senza que-sta costanza di risultati sarà difficile per tutti. Ilpareggio della Samb, in casa, contro il Bojano, ultimo,ne è la prova». Tornando al match di domenicala chiave tattica per i biancorossi di D’Angelosarà il ritmo alto da mantenere dall’inizio allafine: «Cercheremo di giocare come al nostro solito,pressandoli e lasciando pochi spazi e in casa pos-siamo farlo doppiamente». Al “Romeo Neri” siaffrontano le due migliori difese e due degliattacchi più prolifici, perciò largo allo spettaco-lo e che vinca il migliore.

Rinaldo CIfaldi, tecnico del Teramo (Foto Archivio)

In vantaggio di tre punti sui rivali, la formazione di Cifaldi ospita in casa il Rimini per una sfida tutta da vivere. Cifaldi: “Non siamo inferiori”. D’Angelo: “Possiamo vincere”

Luca D’Angelo, allenatore del Rimini (Foto Archivio)

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Numero 42 18 novembre 2010

26 Viterbese

ITERBO - Al quarto posto in compa-gnia del Porto Torres, dopo undici gior-nate, a quota 19 punti, la Viterbese di

mister Rosolino Puccica conferma i propositi diinizio stagione di disputare un 2010-2011 divertice nel girone G del campionato di Serie D.«Bisogna lavorare, lavorare e lavorare», erastato il diktat del tecnico dei gialloblu a settem-bre, quando il piglio e l’impegno che i suoi ave-vano dimostrato nell’approccio alla nuova sta-gione aveva fatto sperare l’allenatore dellaViterbese. Speranze che si sono rivelate benriposte visto che la Viterbese è ancora imbattu-ta in campionato, con il grande merito di con-cedere poco o nulla agli attaccanti avversari.Dopo undici giornate, infatti, l’undici di misterPuccica ha subito solo sei reti, risultato che valela miglior difesa nel girone G. E pensare che allanona giornata le reti subite erano state solo tre,prima dei pareggi in chiaroscuro contro

Arzachena (1-1) e Astrea (2-2). Da contraltarec’è però la sterilità offensiva: dieci reti realizza-te, secondo peggior attacco del girone, con tredi questi dieci gol messi a segno nelle ultimedue gare. A dire il vero, forse tifosi e città diViterbo si aspettavano qualcosa in più dopo lasettima giornata, quando i gialloblu, a quota 15,avrebbero potuto sfruttare meglio le gare con-tro Selargius e Sanluri e, approfittando dei con-temporanei pareggi di Porto Torres e Bacoli,salire in vetta alla classifica. I successivi ulterioripareggi contro Arzachena e Astrea hanno fattostorcere il naso alla piazza, che non ha esitato acriticare il gioco della Viterbese. Il calore dellacittà dei papi è da sempre un’arma in più per lasquadra, ma nei momenti di difficoltà è anchefonte di grandi pressioni. «La critica che ricevia-mo non appena si sbaglia un pallone ci sembraun po’ eccessiva», aveva detto il tecnicoRosolino Puccica dopo il pari a reti bianchecontro il Sanluri. «Ci vorrebbe un po’ più dientusiasmo da parte di tutti, anche se è vero

che non stiamo esprimendo un calcio bellissi-mo, pur ottenendo sempre risultati utili». Permantenere salda la serenità societaria ed evita-re ulteriori e inutili polemiche mediatiche ilsodalizio del presidente Fiaschetti è entrato atempo indeterminato in silenzio stampa pertutti i propri tesserati (alla dirigenza non sareb-bero piaciuti alcuni servizi giornalistici in cui sisottolineava il ritardo dei pagamenti degli sti-pendi). E allora sarà il campo a parlare, per direse la Viterbese potrà mantenere intatta la suaimbattibilità. Nel prossimo turno la compaginelaziale farà visita all’Anziolavinio, subito dietro aigialloblu in classifica, a quota 18.

di Stefano Santini

V

Le contraddizioni che vincono

Mister Rosolino Puccica (Foto Sito Ufficiale)

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Numero 42 18 novembre 2010

28 Cr Sicilia

OMA - La grande e accogliente Sicilia.Terra di conquiste e conquistatori.Terra passionale e di grande calcio.

Terra che, da tre anni, a livello calcistico ègestita da Sandro Morgana. Il presidente delComitato regionale siculo traccia per noi unprimo bilancio di questo inizio di stagione,non senza strizzare l’occhio al futuro: «Siamopartiti molto bene, i campionati si sono avviatiregolarmente senza particolari problemi. Le socie-tà si sono adeguate facilmente alle nuove normesulle iscrizioni, tanto è vero che solo in due casi cisono state delle difficoltà». Possiamo dire, quin-di, che in Sicilia non si potrà verificare unnuovo “caso Veneto”: «Su quello che è accadu-

to in Veneto non posso esprimermi, perché nonconosco bene i fatti. Conosco però FiorenzoVaccari - il nuovo presidente del Comitatoregionale, eletto dopo un periodo di commis-sariamento - e posso dire che è la persona giu-sta per far ripartire un Comitato strategico comequello veneto. Da noi tutto viaggia nella più asso-luta tranquillità. D’altronde, quando si vive nelrispetto delle regole, va sempre tutto bene». Unodei “talloni d’Achille” dei Comitati regionali èsicuramente l’ammodernamento dell’impian-tistica sportiva: «Da 3 anni sono presidente quiin Sicilia, e se c’è una battaglia che sto portandoavanti con forza è proprio quella sugli impianti,che effettivamente qui sono in gran parte inade-guati. Il primo passo importante portato avantida questa presidenza è stato siglare una conven-

Morgana: “La mia Sicilia? Legale e tranquilla”

di Flavio Grisoli

Rzione con il Credito Sportivo per ammodernare icampi con manti in erba sintetica. Per non parla-re poi della Legge Regionale del 31/12/2009, chepermette alle amministrazioni pubbliche cheaccedono a prestiti inferiori a 50mila Euro con ilCredito Sportivo, di non pagare nessun interesse.Per effetto di questo accordo sono state ammes-se al credito 90 strutture, delle quali circa il 70%solo di calcio. Sono molto fiducioso affinché lasituazione possa migliorare nel corso di questianni, anche a dispetto della crisi economica cheattanaglia soprattutto il meridione d’Italia». Nonc’è dubbio che le infiltrazioni della malavitaorganizzata nel calcio, soprattutto al Sudsiano argomento costante di discussione:come si sta muovendo il Comitato regionalepresieduto da Sandro Morgana? «Sicuramente

il fenomeno mafioso fa parte deltessuto della società qui in Sicilia. Sipuò combattere solo attraverso ilrispetto delle regole, e dicendotanti piccoli “no” quotidiani allelusinghe della mafia. Si deve dire“no” soprattutto ad una culturamafiosa che deve scomparire edare spazio alla legalità». Unachiusura sullo Sport FilmFestival, la manifestazione cheormai da 32 anni vede la Siciliacome protagonista: «È una vetri-na importantissima, perché stiamoparlando di una manifestazioneinternazionale. Quest’anno poi cisarà una sezione interamentededicata al calcio. Attraverso que-sto tipo di eventi - concludeMorgana - possiamo promuoverei veri valori dello sport, che si parlidi professionisti o dilettanti.Dobbiamo tendere al raggiungi-mento di questi obiettivi valorialiquanto più sia possibile».

Intervista al presidente del Comitato regionale siciliano della LND SandroMorgana: campionati, impiantistica, manifestazioni culturali e legalità

Morgana con Gianni Rivera, presidente del Settore giovanile e scolastico della FIGC a margine del recente incontro del 5 novembre scorso (Foto lnd.it)

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29Sport Film Festival

OMA - Lo sport e il cinema si uniscono,anche quest’anno, nello Sport FilmFestival. Giunta alla 32esima edizione, la

rassegna cinematografica dedicata al mondodello sport taglia un traguardo importante:«Non esiste - afferma Roberto Oddo, direttoredel festival - una rassegna che abbia questa conti-nuità». La promozione dello sport è l’obiettivoprincipale del festival che, oltre a premiare legrandi produzioni cinematografiche, gratificaanche i personaggi dello sport e del giornalismosportivo distintisi a livello internazionale. Tanti inomi che, quest’anno, hanno ricevuto ilPaladino d’oro: da Antonio Preziosi come diret-tore radiofonico dell’anno a Massimo Morattiin rappresentanza della società sportiva cam-pione d’Italia, da Veronica Floreno premiatacome atleta paralimpica dell’anno a MicheleCucuzza per l’impegno profuso a favore dellasolidarietà. «È un grande privilegio aver ricevutoquesto premio - dice il giornalista - ma è anche un

grande incoraggiamento a fare sempre di più neiconfronti dei disabili. Lo sport, in questo senso, puòessere veicolo di trasmissione dei valori come la soli-darietà e il rispetto dei più deboli». Infatti, la rasse-gna prevede anche un riconoscimento per ilmiglior film paralimpico. Oltre, ovviamente, alleclassiche sezioni dedicate alla fotografia, al mon-taggio, alla regia, al lungometraggio e al corto-metraggio. Quest’anno, sono 22 i film giunti allafase finale: 9 italiani, 3 spagnoli, 2 tedeschi, 2 fran-cesi, 2 israeliani, 1 svedese, 1 russo, 1 statuniten-se e 1 australiano. «Ovviamente si registra unaprevalenza di film dedicati al calcio - commentaRoberto Oddo - ma quest’anno hanno partecipa-to anche molti film dedicati al pugilato». Tra i filmfuori concorso “Buru, a sport’s life” di VeronicaLo presti, dedicato al grande campione brasilia-no di beach soccer: «È un ragazzo straordinario -ricorda Aldair, compagno di squadra nella Romabeach soccer e premiato con il Paladino d’oroalla carriera - si allena tantissimo, per dare sempreil massimo alla squadra». La premiazione è previ-sta sabato sera al Teatro Politeama di Palermo:

durante il gran gala verranno consegnati tutti ipremi. Dopo oltre trent’anni di vita, lo SportFilm Festival è ancora raggiante: mantenendosaldi i tradizionali valori dello sport, ha saputorinnovarsi con passione e spirito competitivo.

SPORT FILM FESTIVAL: UN PASSATOPIENO DI STORIA

Trentadue anni di Sport Film Festival. Trentadueanni di proiezioni d’autore e protagonisti d’ec-cellenza. Trentadue anni di sole siciliano e diPalermo capitale della cinematografia sportiva.Dal 1979 al 2010, la rassegna cinematograficainternazionale dedicata al mondo dello sport havisto crescere la sua popolarità e il suo succes-so. Sul red carpet sono passati personaggi difama mondiale, dai grandi registi americani alleprestigiose firme del giornalismo italiano. ComeSandro Ciotti, che alla prima edizione del festi-val, si presentò con il film “Il profeta del gol”.Oppure come un tale Mario Monicelli che, nel1980, compare tra i finalisti del concorso con ilsuo “Temporale Rosy”. Il 1987, invece, vede lapartecipazione e la vittoria per giudizio unani-me del padre della commedia all’italiana: LuigiComencini. Ma la fama internazionale delFestival ha richiamato registi provenienti daipaesi di tutto il mondo. Di anno in anno, la listadelle nazioni partecipanti si è fatta sempre piùeterogenea e il palmarès del festival si è riempi-to di nomi stranieri: in 32 edizioni, compaionosolo 6 vincitori italiani.

di Beatrice Bossi

Cinema e sport a braccettoR

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Numero 42 18 novembre 2010

31Repubblica diSan Marino

EPUBBLICA DI SAN MARINO - TreFiori e Cosmos proseguono nellaloro marcia incontrastata sulla vetta

della classifica. La formazione di Sperindioha vinto con estrema autorevolezza controla Virtus con il più classico dei punteggi: 2-0.A segno Vannoni e Macerata con un gol pertempo, e pratica chiusa per la formazionecampione di San Marino e detentrice dellaCoppa Titano. Il Murata insegue a quattrolunghezze, grazie all’affermazione sempreper due a zero sul Folgore/Falciano. Grandeprotagonista Roberto Gatti che, nel giro dineanche dieci minuti ha realizzato la dop-pietta che ha steso la Folgore. Le antagoni-ste della Cosmos nel raggruppamento Astentano a decollare, favorendo così la fugadella capolista: La Fiorita perde abbastanzasorprendentemente in casa contro laJuvenes/Dogana. Vannucci e Cervellini nelprimo quarto d’ora mettono a segno le due

reti che non permettono aipadroni di casa di mantenere ilpasso della Cosmos. Fatica il TrePenne, che non va oltre lo 0-0contro un coriaceo Libertas,che però perde la seconda posi-zione nel gruppo B. Si tira su dimorale (e di classifica) il SanGiovanni, che schianta unDomagnano sempre più desola-tamente ultimo a quota unpunto con un 3-0 che non lasciaappelli, seppure la resistenza delfanalino di coda del campionatocrolla al 50’, quandoTramontano insacca alle spalledel portiere avversario. PoiDuarte e Ugolini completanol’opera. Chiudiamo la nostrarassegna con l’1-0 delPennarossa sul Cailungo, graziea Daniele Conti che al 70’ firmail gol-vittoria.

dalla Redazione

R

Sul Titano ci sono due veri padroniCosmos e Tre Fiori prendono il largo nei rispettivi raggruppamenti

e si portano entrambe a quattro punti dalla più immediata inseguitrice

Roberto Gatti, bomber del Murata con 5 reti (Foto Archivio)

LA CLASSIFICA DEL CAMPIONATO

Cosmos

La Fiorita

Pennarossa

Juvenes/Dogana

Faetano

Fiorentino

Cailungo

GRUPPO A GRUPPO A

6 Gol: Fantini (Juvenes/Dogana)

Montagna (Cosmos)

5 Gol: Grigore (Fiorentino)

4 Gol: Mularoni (La Fiorita)

GRUPPO B

5 Gol: Aruta (Tre Fiori)

Gatti (Murata)

CLASSIFICA

MARCATORI San Giovanni-DomagnanoTre Fiori-VirtusLa Fiorita-Juvenes/DoganaLibertas-Tre PennePennarossa-CailungoMurata-FolgoreFaetano-Cosmos

7^ GIORNATA 13-14/11/2010

3-02-00-20-01-02-01-3

14

10

10

9

9

6

2

GRUPPO BTre FioriMurataLibertasTre PenneSan GiovanniVirtusFolgore/FalcianoDomagnano

1814121110841

8^ GIORNATA 20-21/11/2010

Tre Fiori-FaetanoTre Penne-Pennarossa

Cosmos-LibertasMurata-Cailungo

JUvenes/Dogana-DomagnanoFiorentino-San Giovanni

Virtus-La FioritaRiposa: Folgore/Falciano

RISULTATI E CLASSIFICHE DELLA COPPA TITANO 2010-2011

Virtus

Pennarossa

Libertas

Cailungo

Folgore

GRUPPO APennarossa-Libertas

Tre Fiori-Cosmos

Folgore/Falciano-Virtus

Juvenes/Dogana-Fiorentino

La Fiorita-Domagnano

Tre Penne-Murata

4-2

1-1

1-2

3-0

0-2

1-1

7

4

3

1

1

GRUPPO BLa Fiorita

Domagnano

Tre Fiori

Cosmos

Faetano

6

4

2

2

1

GRUPPO CTre Penne

Juvenes/Dogana

Murata

San Giovanni

Fiorentino

7

6

4

0

0

3^ GIORNATA 10/11/2010

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