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Professione Calcio 2011
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ISS
N 1
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Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 - 00143 Roma
Macalli si stainnervosendo
Editoriale
Una nuova veste grafica per il nostro settimanale che non pensa proprio a cambiar rotta editoriale
Giacomini 02
Lega Pro
La Lega di Firenze si ribella e chiede quello che le spetta per legge
Lega Pro 05
Robin Hood
Il nostro prode Robin ci porta a conoscenza dello scandalo Cr Lombardia
Robin Hood 06
Le statistiche
Tutti i numeri sugli allenatori delle società dell’Interregionale
Grisoli 22
IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5 ANNO 3 - N° 5 10 febbraio 2011 1€
Reg. del Tribunale di Roma n° 1/2009
Amministrazionevia F.T. Marinetti, 221 - 00143 Roma
Tel/Fax 06.5000975email: [email protected]
Direttore responsabileMassimiliano Giacomini
email: [email protected]
CaporedattoreLuigi Cardarelli
email: [email protected]
RedattoreFlavio Grisoli
email: [email protected]
Segretaria di RedazioneGerarda Angela Lomonaco
email [email protected]
[email protected] [email protected]
Hanno collaborato Fabiola Rieti, Sara Sbaffi, Riccardo Morgigno,
Giuliano Corridori, Stefano Santini
Realizzazione GraficaWalter Fantauzzi - www.walterfantauzzi.com
Stampa: Global Stampa - Via Angelo della Pergola, 5 - 00176 Roma
Una nuova veste grafica per Professio-
ne Calcio e www.professionecalcio.eu
ma nessuna inversione di rotta per quanto
riguarda la nostra linea editoriale e infatti in
questo numero La Lega Pro si ribella. Era ora,
diciamo noi. Era ora perché per troppe volte
il presidente Mario Macalli aveva promesso
battaglia, ma poi si era ritirato nelle sue stan-
ze senza intervenire drasticamente. Questa
volta è diverso, questa volta la Lega Pro sputa
fuori i propri diritti e chiede a gran voce che
gli sia dato quello che gli spetta. Il problema
è che nell’ultimo Consiglio federale si è visto
chiaramente che a comandare il calcio italia-
no sono i calciatori e l’AIC. Nessun blocco dei
ripescaggi e nessuna riforma dei campionati
senza che Campana e soci, che hanno nelle
sacre stanze di via Allegri il loro paggetto Al-
bertini (e qualcuno dovrebbe spiegarci come
è possibile che non ci sia, almeno, un piccolo
contrasto tra i suoi due ruoli), non abbiano
deciso se per loro sia una cosa conveniente
o meno. Meglio società che falliscono e soliti
problemi economici che attanagliano il no-
stro calcio piuttosto che perdere posti di lavo-
ro, anche se non retribuiti? Pare di sì. Strano
discorso, ma forse come lo stesso Macalli ci
disse tempo fa: “Bisognerebbe capire come
mai i calciatori piangono miseria dopo cin-
que/sei mesi che non percepiscono stipendi
e intanto viaggiano con macchine di lusso....
La verità è che L’Assocalciatori sa cose che non
dovrebbe sapere”. Soldi in nero? Forse no o
forse sì, non spetta a noi dirlo ma alla Guardia
di Finanza che invece resta ferma e non con-
trolla, come non controlla le dichiarazioni dei
presidenti dei club dilettantistici che ammet-
tono di spendere centinaia di migliaia di euro
per calciatori e gestioni societarie. Com’è pos-
sibile? Come vengono pagati i calciatori? Vo-
lete che vi dica come è stata scoperta l’acqua
calda? Il presidente del Cynthia Genzano (Se-
rie D Girone G) intervenuto in una trasmis-
sione televisiva ha dichiarato che “Non capi-
sco perché non si faccia una vera e propria
battaglia. Si parla di calcio dilettantistico ma
di dilettante ha ben poco, per poter allestire
una squadra di Serie D bisogna tirare fuori
un milione e cinquecentomila euro, almeno.
La battaglia va fatta contro gli evasori fisca-
li. La Guardia di Finanza dovrebbe indagare
su quello che fanno le società per sostenere
questi costi e soprattutto da dove prendono e
da dove arrivano questi soldi. Non è possibile
che un giocatore in queste categorie prenda
90.000 euro all’anno per giocare, e soprat-
tutto non è possibile che tutti questi giocatori
siano pagati in nero, in un sistema di eva-
sione fiscale totale”. Vedrete che non cam-
bierà nulla. Intanto, nel Consiglio Federale, il
buon “non legato alle logiche della poltrona”
Abete, ha fatto presente all’intero Consiglio
che la segretaria Barabara Benedetti è stata
“sollevata” (ha usato proprio queste parole)
dal suo incarico e che bisognava trovare un
sostituto. Caro “non legato”, la Benedetti è in
pensione e lei l’ha fatta (forse per giustificare
un contratto di diritto privato?) coordinatrice
per la commissione dell’attività scolastica e
non l’ha sollevata da nessun incarico, anzi le
ha riaperto la porta d’ingresso di un feudo (il
Sgs) diventato di dominio sinistrorso e per co-
prire la sua negligenza l’ha sostituita “ad inte-
rim” con il classico escamotage
all’italiana.
Chi spende soldi in nero e chi finge che non accada nulla di strano
Massimiliano Giacomini
NUMERO 5 - 10 febbraio 20112
T C A STattica
LEGENDA
Curiosità Approfondi-mento
Statistica
Come già accennato nel prece-dente articolo, si possono tirare
le somme della campagna acquisti di riparazione, che mai come in questa sessione invernale è stata importan-te. Prendiamo ad esempio la Juventus che nelle ultimissime ore di mercato si è assicurata Barzagli e Matri, colpo questo imprevisto ma necessario ai bianconeri per uscire dalla crisi di goal e poter aspirare almeno ai prelimina-ri di Champions. Per il resto l’Inter già
fortissima di per sé, ha messo il kimo-no ingaggiando Nagatomo ed attitran-dosi così l’attenzione ed il tifo dei nip-ponici. Il Milan arranca ancora in testa ma sente sul collo il fiato degli insegui-tori e tampona il suo già vecchio orga-nico con altrettanti vecchi mestieranti (vedi Van Bommel e Legrottaglie). La Roma rimedia una scoppola a San Siro ma la sua testa era rivolta alle vicen-de societarie. Il Napoli e lì in agguato con il suo capocannoniere Cavani, ma
Mazzari deve dare un’aggiustata per le gare in trasferta. Il Catania è nella confusione più totale dopo l’avvento di Simeone e siamo certi che ritorne-rà Giampaolo. Nella prossima puntata la querelle sulla radiazione di Moggi che non aspetta altro per querelare la Figc e chiedere il risarcimento danni (sic). Ma tanto il presidente della Figc, autore di queste anomalie, da lì non lo sradica nessuno. Non si chiama forse Abete?
L’Inter si mette il kimono4 NUMERO 5 - 10 febbraio 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Mauro Gasperini
Là dove tutto nasce e tutto muore
Radiazione Moggi: C’è chi giura che il Sor Tentenna a giugno dia le dimissioni e per questo stia cercando di rimandare il discorso inerente le radiazioni di Moggi e compagnia, questo per evitare i classici “volatili per diabetici”
Voci dal Palazzo
w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u6 NUMERO 5 - 10 febbraio 2011
Absit injuria verbis. Sia lontana dal-
le mie parole l’ingiuria. Ma regni la
verità. Tito Livio soleva dire il vero e noi,
che siamo miseri di fronte alla grandez-
za degli altri, cerchiamo solo di portare
un barlume di verità. È di questi giorni la
sentenza della Commissione disciplinare
nazionale nei confronti dell’ex presidente
del Comitato regionale Lombardia Giu-
liano Milesi. Tra le varie voci un paio ci
sono apparse degne di nota. Riportiamo
fedelmente:... perché, nello svolgimento
delle proprie attribuzioni, si sarebbe reso
responsabile di alcuni episodi di mala ge-
stione. In particolare il Milesi è stato defe-
rito “per aver tenuto un comportamento
scorretto di particolare gravità ed intensi-
tà, connotato da rilevante interesse per-
sonale: A) avendo utilizzato per finalità
non istituzionali e/o in modo ingiustifica-
to e/o comunque privo della relativa do-
cumentazione giustificativa, beni, valori
ed utilità del Comitato da lui ricevuti per
la carica federale ricoperta (carta di credi-
to, Viacard, Telepass, telefono cellulare),
anche dopo la cessazione dall’incarico
(telefono cellulare); B) avendo sottoposto
all’approvazione dei competenti organi
del Comitato il bilancio di esercizio della
stagione 2006-2007 redatto in maniera
non veritiera, con l’omessa contabilizza-
zione di oneri e spese competenti all’eser-
cizio e con la conseguente esposizione di
un maggiore avanzo di gestione in realtà
inesistente nei termini esposti; C) avendo
posto a carico del Comitato spese perso-
nali (riparazione auto); D) omettendo di
restituire in tempi ragionevoli beni, valori
ed utilità del Comitato da lui ricevuti per
la carica federale ricoperta (telefono cel-
lulare); E) avendo conferito un incarico
professionale concordando direttamente
o, comunque, accettando di pagare un
compenso particolarmente oneroso in re-
lazione al suo svolgimento”. Proprio l’ul-
timo punto crediamo sia degno di nota
perchè gli altri, ci auguriamo interessino
la Corte dei Conti visto che qui si sta par-
lando di soldi pubblici e ci auguriamo che
qualche società si faccia sentire in sede
legale visto che quei soldi e quei fondi
arrivano anche dalle multe e dalle iscri-
zioni che annualmente pagano. Tornan-
do al punto E, potremmo chiedere, e lo
facciamo, di controllare un po’ ovunque,
perchè si dice che da via Allegri in giù ci
siano numerosi contratti di consulenza.
Intanto le Marche e l’Emilia romagna pu-
niscono severamanete gli allenatori che,
senza nessun tesserino domenicalmen-
te, contravvenendo alle regole, siedono
in panchina. Brave le due regioni ma nel
Lazio non si vede ancora nessuno spira-
glio riguardo le denunce fatte dal nostro
giornale lo scorso anno, inerenti i tecni-
ci non abilitati che ogni settimana scen-
devano in panchina. Ma nel Lazio vige
il proverbio latino: Omnia fert aetas (Il
tempo porta via tutte le cose). Tornan-
do al Sor Tentenna, nell’ultimo Consiglio
federale si è preso atto che l’Alta Corte
di Giustizia del CONI non può legiferare
sulla radiazione di Moggi e compagni, ma
che ora andrà rifatto un processo dove la
difesa avrà modo di obiettare alle accu-
se. In pratica come diceva quel tale: “son
volatili per diabetici”..... C’è chi giura che
il Tentenna stia cercando di protrarre una
decisione definitiva fino al termine del
campionato in corso, perchè a giugno po-
trebbe dare le dimissioni per candidarsi
con un partito politico e lasciare così la
patata bollente nelle mani di
qualcun’altro.
w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u 7NUMERO 5 - 10 febbraio 2011
La serie B si tinge di nerazzurro. Quello
dell’Atalanta di mister Colantuono, che
grazie al primo gol in casacca bergamasca del
neoacquisto Marilungo, stende il Pescara e si
issa da sola in vetta alla classifica, a quota 50.
Nel trio delle regine della serie cadetta rallen-
ta il Siena, che non va oltre lo 0-0 sul terreno
del Cittadella, non mostrando in trasferta la
stessa convinzione e forza d’urto che riesce ad
esprimere in casa. L’undici di Conte viene così
raggiunto in classifica, a 48 punti, dal Novara,
che torna ad assaporare il gusto della vittoria
dopo ben due mesi. I tre punti arrivano in
trasferta, sul campo del lanciatissimo Grosse-
to di Michele Serena. Per i piemontesi a segno
Gonzalez, a metà della ripresa, dopo un primo
tempo giocato alla pari. Alle spalle del trio di
testa il sempre più sorprendente Varese, che
consolida la quarta piazza. La banda di San-
nino travolge in casa l’Albinoleffe con un secco
3-0. Ora i biancorossi, quasi certi dei play-off,
vedono più vicina la vetta della graduatoria
rispetto alle inseguitrici Livorno, Padova, Reg-
gina e Torino, tutte a quota 35 punti. Proprio
in casa granata la delusione più grande che
scatena la contestazione dei tifosi. I ragazzi di
mister Lerda vanno in vantaggio allíOlimpico
ma De Falco, nel giro di un quarto d’ora, tra il
10’ e il 25’ del secondo tempo, castiga i grana-
ta, al terzo ko interno stagionale. Non meno
pesante il clima in casa Livorno, alla quarta
sconfitta nelle ultime cinque partite. I labron-
ici cadono ancora una volta in casa nel postic-
ipo serale del lunedì contro il Vicenza, grazie
a un gol di Soligo al 22’ del secondo tempo.
Nell’anticipo del venerdì neanche Reggina e
Padova erano riuscite a conquistare il bottino
pieno. Successo esterno importante in chiave
play-off da parte dell’Empoli, a Trieste. I tos-
cani devono ringraziare bomber Coralli, che
con una doppietta raggiunge in testa alla
classifica dei marcatori a quota
15 l’infortunato Succi.
L’Atalanta scappa?
Classifica P G V N S GF GS
Atalanta 50 25 15 5 5 32 18Novara 48 25 13 9 3 45 21Siena 48 25 13 9 3 41 21
Varese 43 25 11 10 4 31 16Padova 35 25 8 11 6 38 30Livorno 35 25 9 8 8 34 31Reggina 35 25 9 8 8 29 27Torino 35 25 9 8 8 29 31
Vicenza 34 25 10 4 11 27 30Empoli 33 25 7 12 5 28 23Pescara 32 25 8 8 8 26 26
Grosseto 31 25 8 7 10 26 30Crotone 30 25 6 12 7 24 27Modena 30 25 6 12 7 26 32
Albinoleffe 28 25 7 7 11 31 42Cittadella 27 25 6 9 10 28 32Sassuolo 27 25 7 6 12 26 30Piacenza 25 25 5 10 10 31 40
Portogruaro 25 25 6 7 12 22 37Ascoli-6 24 25 7 9 9 26 31Triestina 23 25 4 11 10 19 31
Frosinone 23 25 5 8 12 24 37
25° Giornata 4-5-7/02/2011Ascoli-Piacenza 3-1 Atalanta-Pescara 1-0 Cittadella-Siena 0-0Grosseto-Novara 0-1Livorno-Vicenza 0-1Modena-Crotone 1-1Portogruaro-Frosinone 0-1Reggina-Padova 1-1Torino-Sassuolo 1-2Triestina-Empoli 1-2Varese-Albinoleffe 3-0
MARCATORI
15 GOL: Succi (Padova, 5r)
Coralli (Empoli, 4r)
13 GOL: Cacia (Piacenza, 2r)
12 GOL: Gonzalez (Novara)
Bonazzoli (Reggina, 2r)
26° Giornata 11-12-14/02/2011Atalanta - Siena (ven. 11/02)
Crotone - AlbinoleffeEmpoli - Ascoli
Frosinone - CittadellaModena - Reggina
Novara - Torino (lun. 14/02)Padova - TriestinaPescara - Varese
Piacenza - GrossetoPortogruaro - Livorno
Vicenza - Sassuolo
Stefano SantiniAllenatore: Colantuono (Atalanta)
Ujkani(Novara)
Pesoli(Varese)
Lisuzzo(Novara)
Musacci(Empoli)
Marilungo(Atalanta)
De Falco(Sassuolo)
Vantaggiato(Padova)
Faisca(Ascoli)
De Maio(Frosinone)
Viola(Reggina)
Coralli(Empoli)
Flavio Grisoli
È fuori di dubbio che le formazioni ne-
opromosse dalla Lega Pro quest’anno
stiano superando ogni più rosea aspetta-
tiva. Il Novara lotta stabilmente per una
clamorosa promozione in A; il Varese sta
meravigliando tutti con un gioco spumeg-
giante e coriaceo; il Pescara guidato da Eu-
sebio Di Francesco, attraverso una solida
programmazione si è installato stabilmen-
te nelle zone medio-alte della classifica.
Unica eccezione il Portogruaro, ma since-
ramente ce lo si poteva attendere. Molto
soddisfatto per l’andamento degli adriatici
finora è il direttore generale dei biancaz-
zurri Fabrizio Lucchesi. Con l’ex dirigente
della Roma abbiamo parlato prima di tutto
del neo acquisto: Stefano Giacomelli, subi-
to titolare nella gara (persa 1-0) a Bergamo
contro l’Atalanta: «È stato messo alla prova
in una gara molto difficile, e si è fatto trova-
re subito pronto. Le condizioni ambientali,
e anche l’avversario non erano i più sempli-
ci, anche perché affrontavamo la più seria
candidata alla promozione diretta. Comun-
que, al di là della buona prestazione, dob-
biamo lasciarlo tranquillo, crescere senza i
riflettori puntati contro». Giacomelli, 13 gol
la scorsa stagione nel Foligno, e 5 in questo
campionato prima di fare il grande salto, il
crisma del predestinato ce l’ha tutto: «Sì,
però ripeto, lasciamolo tranquillo. Ha tut-
to per fare bene, anche sotto il punto di vi-
sta fisico». Tornando brevemente alla gara
contro gli orobici, un po’ d’amaro in bocca
è rimasto: «Bé, sì, perché se fosse finita in
parità credo che nessuno avrebbe gridato
allo scandalo. Abbiamo preso gol sull’u-
nica disattenzione difensiva che abbiamo
concesso all’Atalanta». La zona play-off, co-
munque, è lì a due passi: «Per il momento
dobbiamo pensare solo a conquistare il più
presto possibile i punti necessari per con-
siderarci salvi», smorza gli entusiasmi Luc-
chesi. Dopo la fine di un frenetico mercato
invernale, ci si sta già preparando all’esta-
te? «Adesso stiamo mettendo le basi per
quella che sarà la programmazione per il
prossimo anno, a tutti i livelli, da quello gio-
vanile a quello societario. Quando tireremo
le fila, sottoporremo il progetto sportivo
per il nuovo anno al CdA». Un campiona-
to, quello attuale, molto equilibrato e av-
vincente: «Sì, assolutamente. Ma livellato
verso l’alto. Non ci sono partite dal risulta-
to già scritto. Ci sono squadre come Siena
e Atalanta che hanno quel qualcosa in più
per la promozione, ma poi ce ne sono 7-8
che hanno le stesse chances di raggiungere
i play-off. Poi ci sarà grande bagarre fino
alla fine per non retrocedere». Infine, chie-
diamo a Fabrizio Lucchesi il voto che da-
rebbe al suo Pescara fino a questo punto:
«Premetto che non sono largo di maniche,
però io ci darei un bel 7,5. Perché indubbia-
mente stiamo facendo qualcosa
in più delle aspettative».
Pescara, Lucchesi: “Meritiamo un 7,5”
w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u8 NUMERO 5 - 10 febbraio 2011
w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u10 NUMERO 5 - 10 febbraio 2011
La domenica di Lega Pro che ab-biamo vissuto è stata soprattut-
to all’insegna della Prima Divisione, considerando che nella Seconda solo il girone A ha giocato a pieni ranghi. La Nocerina di Auteri sbanca anche il campo di Viareggio e compie un de-ciso passo verso la Serie bwin 2011-12. Nel girone A il Gubbio approfitta dell’ennesimo passo falso del Sorren-to e, espugnando il “Bentegodi” por-ta a 7 i punti di vantaggio sulla banda di Simonelli, che ora dovrà rincorrere.
Nocerina, ormai è fattaGubbio: allungo decisivo?I A DIVISIONE - Girone A
2 A DIVISIONE - Girone A 2 A DIVISIONE - Girone B 2 A DIVISIONE - Girone C
I A DIVISIONE - Girone B
CLASSIFICA
Gubbio -1 45
Sorrento 38
Alessandria -1 36
Spal -1 33
Salernitana -2 33
Reggiana 32
Bassano 32
Cremonese 29
Lumezzane -1 29
Spezia -2 28
Ravenna 27
Verona 26
Sudtirol 25
Pavia 24
Pergocrema -1 22
Como -1 22
Monza 19
Paganese 13
CLASSIFICA
Pro Vercelli 38
Tritium -2 37
Pro Patria -4 36
Lecco 34
Feralpisalò -2 33
Savona -4 28
Rodengo Saiano -2 28
Sambonifacese 26
Canavese -5 24
Montichiari 23
Renate 22
Virtus Entella -1 20
Valenzana -1 19
Sacilese 16
Mezzocorona 13
Casale 12
Sanremese 10
CLASSIFICA
Carpi 40
Carrarese 37
Giacomense 28
Chieti 27
San Marino 26
L’Aquila 26
Prato 25
Poggibonsi 25
Gavorrano 21
Celano 20
Bellaria 19
Crociati Noceto 17
Fano -2 15
Sangiovannese -10 14
Giulianova 14
Villacidrese -10 8
CLASSIFICA
Latina -2 38
Trapani -1 35
Pomezia 31
Aversa Normanna 30
Neapolis Mugnano 30
Avellino 29
Milazzo 28
Lamezia 25
Matera 25
Melfi -1 24
Fondi 21
Brindisi 19
Isola Liri 17
Campobasso 16
Vibonese -1 12
Catanzaro -5 -2
CLASSIFICA
Nocerina 51
Atletico Roma 40
Benevento 39
Juve Stabia 35
Siracusa 31
Taranto 31
Lanciano 29
Lucchese 28
Foggia -2 28
Cosenza 27
Viareggio 25
Gela 25
Andria 25
Foligno -1 25
Ternana -2 23
Barletta 22
Pisa 22
Cavese -7 18
23° Giornata 13/02/2011Como-Spezia
Gubbio-AlessandriaLumezzane-Cremonese
Paganese-SpalPavia-Salernitana
Pergocrema-BassanoSorrento-MonzaSudtirol-Ravenna
Verona-Reggiana (lun.14/02)
22° Giornata 13/02/2011Canavese-Virtus EntellaFeralpisalò-Montichiari
Lecco-Pro PatriaSacilese-Casale
Sanremese-MezzocoronaSavona-Rodengo Saiano
Tritium-RenateValenzana-Sambonifacese
Riposa: Pro Vercelli
19° Giornata 13/02/2011Carpi-Villacidrese
Chieti-BellariaFano-Carrarese
Giacomense-Crociati NocetoGiulianova-L’Aquila
Poggibonsi-GavorranoSan Marino-Prato
Sangiovannese-Celano
19° Giornata 13/02/2011Avellino-Latina
Aversa Normanna-LameziaCampobasso-Brindisi
Catanzaro-FondiMatera-Melfi
Milazzo-TrapaniPomezia-Neapolis Mugnano
Vibonese-Isola Liri
23° Giornata 13/02/2011Barletta-Ternana
Benevento-ViareggioCavese-Taranto
Foggia-Juve StabiaFoligno-Andria
Lanciano-Atletico RomaLucchese-Gela
Nocerina-SiracusaPisa-Cosenza
MARCATORI
17 Gol: Paulinho (Sorrento, 6r)
14 Gol: Gomez (Gubbio, 4r)
12 Gol: Cipriani (Spal)
9 Gol: Ferrario (Monza, 2r)
8 Gol: Temelin (Reggiana, 1r)
Fava (Salernitana)
7 Gol: Scappini (Alessandria, 1r)
MARCATORI
16 Gol: Ripa (Pro Patria)
11 Gol: Fabbro (Lecco, 2r)
9 Gol: Pietribiasi (Sambonifacese)
Tarallo (Savona, 4r)
MARCATORI
10 Gol: Gaeta (Carrarese, 1r)
Pietranera (Crociati N., 4r)
9 Gol: Falomi (Celano, 3r)
8 Gol: Gasparello (San Marino, 2r)
Giglio (Carpi, 3r)
MARCATORI
10 Gol: Guazzo (Melfi, 3r)
8 Gol: Vicentin (Avellino, 4r)
Grieco (Aversa N., 3r)
Perrone (Trapani, 1r)
Mangiapane (Lamezia, 5r)
Longobardi (Neapolis, 1r)
MARCATORI
12 Gol: Ciofani (Atl.Roma, 4r)
Insigne (Foggia, 2r)
11 Gol: Sau (Foggia)
10 Gol: Innocenti (Barletta, 1r)
Ciano (Cavese, 2r)
Marotta (Lucchese)
22° Giornata 06/02/2011Alessandria-Paganese 1-0Bassano-Monza 2-1Cremonese-Pavia 2-1Ravenna-Sorrento 2-2Reggiana-Como 1-1Salernitana-Pergocrema 1-0Spal-Lumezzane 0-2Spezia-Sudtirol 1-0Verona-Gubbio 1-2
21° Giornata 06/02/2011Casale-Tritium 1-1Virtus Entella-Feralpisalò 1-2Mezzocorona-Canavese 0-3Montichiari-Lecco 1-0Pro Patria-Savona 0-2Renate-Pro Vercelli 0-0Rodengo Saiano-Valenzana 1-0Sacilese-Sanremese 2-1Ha riposato: Sambonifacese
RECUPERI
Crociati Noceto-Carpi 0-3
L’Aquila-Sangiovannese 1-0
RECUPERO
Campobasso-Neapolis 1-1
22° Giornata 06/02/2011Andria-Taranto 0-0Atl.Roma-Foligno 1-2Cosenza-Lucchese 2-4Foggia-Barletta 0-2Gela-Lanciano 1-1Juve Stabia-Pisa 1-0Siracusa-Benevento 1-0Ternana-Cavese 1-1Viareggio-Nocerina 0-1
w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Juve Stabia, Pisa, Carpi e Nocer-ina puntano alla Coppa, ma
con le riserve.Lo scorso 25 gennaio presso la sede della Lega Pro a Firenze, in via Iacopo da Diacceto, si è tenu-to il sorteggio delle quattro par-tite di semifinale di Coppa Italia, arrivata quest’anno alla sua tren-tottesima edizione. Gli accoppia-menti vedono fronteggiarsi da
una parte i “molossi” di mister Gaetano Auteri e il Carpi guidato da Stefano Sottili e dall’altra le “vespe” di Piero Braglia affron-teranno i nerazzuri di Leonardo Semplici. È stato scongiurato il derby partenopeo, anche se non è detta l’ultima parola visto che Juve Stabia e Nocerina hanno bu-one chances di qualificarsi per la finale. Gli incontri d’andata sono
p r e v i s t i per mer-coledì 23 fe b b ra i o : allo stadio “ R o m e o Menti” i g i a l l o b l u attendono la com-p a g i n e t o s c a n a , mentre la N o c e r i n a giocherà in
trasferta al “Sandro Cabassi” di Carpi. Il ritorno è programmato per mercoledì 16 marzo. Secon-do alcuni la Coppa Italia di Lega Pro è una competizione di scarso interesse e addirittura controp-roducente per le squadre già im-pegnate in gironi ostici, secondo altri può essere un modo per far giocare calciatori poco utilizzati in campionato. Piero Braglia alle-na la squadra di Castellammare di Stabia dal giugno scorso e in semifinale affronterà il Pisa, con il quale ha ottenuto la promozione in Serie B nel 2007 dopo 13 anni di assenza. Come si sente a ritro-varsi davanti proprio i toscani? «Affronterò questa partita come tutte le altre, facendo il massimo. Ci impegneremo come fosse un incontro di campionato». Quale formazione pensa di schierare? «Finora ho sempre dato mag-giore spazio a quelli che giocano meno in campionato ed è giusto
Sara Sbaffi
Una Coppa per quattro Re
LE DATE MERCOLEDì 23 FEBBRAIOJuve Stabia-Pisa
Carpi-Nocerina
MERCOLEDì 16 MARZOPisa-Juve Stabia
Nocerina-Carpi
Piero Braglia della Juve Stabia (Foto Archivio)
Gaetano Auteri, Nocerina (Foto Archivio)
12 NUMERO 5 - 10 febbraio 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
che continuino loro fino alla fine, si meritano di arrivare a questo tra-guardo». La compagine pisana dal canto suo non sta passando un bel momento in questa stagione (sono attualmente in zona play-out) ma un’opportunità di riscatto le viene fornita proprio dalla Coppa Ita-lia. Chiediamo al tecnico Leonardo Semplici se lo considera comunque un traguardo prestigioso: «La nos-tra classifica in campionato non è delle migliori, quindi affronteremo questa sfida con grande scrupolo e convinzione, anche se sappiamo di andare a giocare su un terreno difficile e contro una squadra che sta facendo molto bene. Questo è un traguardo importante che cercheremo di raggiungere nel mi-gliore dei modi». Quale squadra farà scendere in campo? «Abbiamo una rosa ridotta, circa venti gioca-tori, ma per me non ci sono riserve.
Sono tutti titolari, per questa parti-ta punterò su quelli che hanno gio-cato meno finora». L’altro incontro vede impegnata l’unica squadra della Seconda Divisione arrivata in semifinale, il Carpi. Un ottimo anno per il tecnico Stefano Sottili, oltre al successo in Coppa anche il primato in classifica, ma lui non si sbilancia: «Noi cerchiamo di non snobbare ni-ente e di trarre il massimo da ogni cosa. Per ora in Coppa ci è andata bene: con Spal, Lucchese e Bassano abbiamo fatto delle belle partite e speriamo di continuare così». A quali giocatori si affiderà? «Ho fat-to giocare sempre quelli che hanno trovato meno spazio fino a questo punto, poi dipende dai giocatori a disposizione e da quelli che dovrò far riposare, come per esempio i meno giovani. Alternerò vari ele-menti per fare del nostro meglio». Giudica la Coppa un obiettivo im-
portante? «Certamente sì, in caso contrario saremmo andati fuori subito e avrei schierato la Berretti. Credo che sia sempre gratificante giocare per vincere e quindi cercare di far bene anche in Coppa». Infine, abbiamo raccolto il commento del tecnico rossonero Stefano Auteri: «La mia squadra sta facendo molto bene sia in campionato che in Cop-pa. Entrambe le competizioni sono importanti, non ho una preferenza per una delle due. Una semifinale è sempre una partita di grande in-teresse». Il mister è alla sua prima stagione sulla panchina della Nocerina e spera di bissare i risultati ottenuti con il Gallipoli centrando il doppio obiettivo stagionale nel 2006. A chi darà spazio in questo incontro? «Siamo in ventiquattro, vedrò sul momento chi si merita di giocare e chi no».
Juve Stabia, Nocerina, Pisa e l’outsider Carpi si giocheranno un posto nella finale che regalerà alla migliore la coccarda tricolore. Abbiamo sentito i quattro tecnici: Piero Braglia, Gaetano Auteri, Leonardo Semplici
e Stefano Sottili, che ci hanno confidato le loro aspettative
Stefano Sottili, mister
del Carpi (Foto Archivio)
Leonardo Semplici, Pisa (Foto Archivio)
13NUMERO 5 - 10 febbraio 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Nei MTT si paga solo il buy-in di entrata,
per giocare con denaro virtuale, dove si
devono eliminare tutti gli altri avversari. Nel
Cash Game la cosa è ben diversa. Il denaro che
usi per giocare non è più virtuale ma reale. In-
fatti nel Cash game non si disputa un torneo,
ma si può giocare per il tempo che si vuole,
senza alcun limite, alzandosi anche dopo una
sola mano. Stesso discorso per il bui, che nel
cash game il valore dei bui è determinato pri-
ma dell’inizio del gioco e non aumenta mai. Si
potrà scegliere il tavolo proprio in base al livel-
lo dei bui. Es: 1€ per il piccolo e 2€ per il gran-
de, poi si giocherà sempre così. Fondamenta-
le , anzi maggiore rispetto per il calcolo delle
percentuali , perchè nel cash game si possono
perdere soldi o l’intero bankroll a disposizione
in meno di 5 minuti. Giocare in maniera scien-
tifica è quasi un dovere. I concetti di Odd e out
devono essere maneggiati alla perfezione. Se
dopo un calcolo degli odd e degli out si capisce
che non conviene giocare, significa che si deve
passare la mano. L’obiettivo non è eliminare
l’avversario come nei tornei, ma vincere i loro
soldi e per riuscirci la matematica è una com-
ponente fondamentale. Oltre alla matemati-
ca vi rivelo 3 regole basilari per non perdere
tutti i soldi in poco tempo. In un giorno mai
mettere gioco più del 5% del vostro bankroll.
Se per esempio avete una somma di 1000€,
la somma da giocare è 50€. Trova il livello di
gioco ottimale, in modo da non giocare trop-
po, ne troppo poco. Se avete un bankroll di
2500€ non giocherete in partite di 10 o 20
centesimi. Mentre al contrario, se avete 300€
non giocherete partite dsa 50€. Cosi facendo
verrete meno alla prima regola. Non smettere
quando stai vincendo e non continuare quan-
do stai perdendo. Questa potrà sembrare una
regola scontata, ma nel cash game la cosa è
di vitale importanza. Vincendo giochiamo un
poker lucido e con la concentrazione giusta,
mentre quando si sta perdendo si comincia a
perdere la lucidità e si gioca in maniera ostina-
ta. Questo è un circolo vizioso, si gioca male e
si perde di più. Ora è arrivato il momento di
giocare. Buona fortuna a tutti i nostri lettori !!
Come si gioca a Poker Texas Hold’em15NUMERO 5 - 10 febbraio 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Giuliano Corridori
CALCIOMERCATO: CHIACCHIERE E AFFARI
w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u16 NUMERO 5 - 10 febbraio 2011
Taranto, Nocerina e Benevento: queste le regine del calciomer-
cato di Lega Pro, secondo gli addetti ai lavori. In linea con le tendenze degli ultimi anni, è stato un calcio-mercato piuttosto povero, caratter-izzato da scambi e da prestiti e con poca circolazione di denaro. Tutta-via non è stato, come si temeva, un fiasco colossale ma qualche colpo importante è stato fatto, soprattut-to da parte delle squadre al vertice della classifica che mirano a raggi-ungere i play-off. Mariella Lonoce, giornalista di Puglia Tv ci va giù duro: «La situazione è critica e ormai va avanti da un paio di anni. Ci sono club talmente indebitati come il Brindisi dove gli stipendi non vengo-no pagati da settembre, e non si sa nemmeno se finiranno lo stagione. Figurarsi se potevano permettersi il
lusso di effettuare delle operazioni di mercato». Ci sono comunque delle eccezioni, come il Taranto che, Lonoce incorona come la regi-na del calciomercato: «Sicuramente il Taranto è stata una delle società più attive. Ha cambiato molto, spe-cialmente davanti, dove sono arriv-ati Chiaretti dall’Andria, Girardi dal Chievo e Sy dalla Reggina, mentre Innocenti che pure aveva realizzato 10 gol, si è accasato al Barletta». Anche Alessandro Forni di Valdarno Channel sottolinea come il mercato sia stato piuttosto povero e privo di colpi di scena: «Ci sono state poche operazioni che non cambieranno le sorti della stagione delle squadre. Troppe squadre, come il Catanzaro, hanno problemi economici e non possono permettersi di acquistare i giocatori; altre invece hanno dovu-
to vendere i giocatori più forti per cercare di far quadrare il bilancio. La Sangiovannese, ad esempio, ha dovuto cedere i suoi due attaccanti titolari per problemi economici». Tra le società più attive, Forni pro-muove il Carpi, in testa al girone B di Seconda Divisione: «La squadra emiliana crede nella promozione di-retta e a mio avviso ha effettuato il colpo più importante con l’acquisto di Cesca». Ma non tutti gli addetti ai lavori condividono il punto di vista di Lonoce e Forni. Per Marlon Salzano di TV7, il mercato di Lega Pro non è stato scoppiettante, ma sicuramente non è stato nemmeno così fermo come ci si aspettava: «Il calciomercato – racconta Salzano - non ha regalato grossi colpi, ma le operazioni che dovevano essere fatte sono state portate a termine
e in particolare l’ ultimo giorno, ci sono stati moltissimi giocatori che hanno cambiato casacca». Salzano elegge il Benevento come protago-nista indiscussa del mercato: «La società campana si è mossa davvero bene. Innanzitutto è riuscita a sfolt-ire la rosa che era troppo vasta. In-oltre, sono arrivati due elementi che potranno rivelarsi molto utili per la causa biancorossa: Marco Paoloni e David Mounard. Di quest’ultimo si dice un gran bene». Gli allenatori, invece, giudicano in maniera più positiva il mercato di riparazione perché alcuni colpi importanti sono stati messi a segno. È questa, per esempio, l’opinione di Paolo Strin-gara: «Non bisogna fare generaliz-zazioni. Questo calciomercato di
Lega Pro ha rilevato che ci sono due categorie di squadre: quelle che lot-tano per i play-off, che hanno inves-tito nel mercato per provare a cen-trare la promozione nella categoria superiore, e quelle in zona play-out che hanno cercato più che altro di fare economia. Il colpo più impor-tante l’ha fatto la Nocerina che ha acquistato Ripa, un attaccante molto prolifico che mancava nello scacchiere della società campana. Anche il Benevento, l’Atletico Roma e la Virtus Lanciano si sono mossi bene, aggiungendo un tassello alla squadra senza fare cessioni illustri. Mounard, Mazzeo e Artistico sono tre ottimi giocatori. La squadra che ha cambiato di più, invece, è stata senza ombra di dubbio il Taranto,
dove sono arrivati giocatori impor-tanti tra cui Girardi e Chiaretti». Gi-useppe Brucato concorda con il suo collega, ritenendo che, nonostante le molte squadre in difficoltà, siano stati effettuati dei colpi importanti: «Il mercato è stato nella norma. È vero, molte squadre non si sono po-tute muovere e quest’anno ci sono state difficoltà anche ad effettuare degli scambi, ma alla fine, sia le squadre al vertice che quelle che stanno disputando un campionato al di sotto delle aspettative, hanno effettuato delle operazioni interes-santi. Il Taranto è stata la società più attiva, avendo cambiato ben 4-5 giocatori. Ha perso Innocenti, accasatosi al Barletta, ma sono arri-vati giocatori di spessore come Chi-
aretti, Girardi, Guazzo e Sy che è un giovane molto promettente. La Nocerina con Ripa e il Benevento con Mounard hanno invece fatto delle operazioni intelligenti, limi-tandosi a fare dei ritocchi nei set-tori dove ne avevano più bisogno. Comunque, il miglior colpo l’ha messo a segno lo Spezia che ha acquistato Buzzegoli, un centro-campista davvero di alto livello. Ma, anche Cremonese, Hellas Ve-rona ed Andria si sono rinforzate con gli acquisti di Colet-ta, Tiboni e Joelson».
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Mounard ai tempi del Foggia (Foto Cecchini)
17NUMERO 5 - 10 febbraio 2011
Rieccoci al nostro consueto appunta-
mento con i migliori della Serie D. In
questa pagina schieriamo virtualmente il
top team dell’Interregionale che Profes-
sion Calcio sceglie settimanalmente per
voi. Giornata importante per i dilettanti
in cui emergono risultati sorprendenti, ro-
camboleschi e partite con tabellini pieni di
gol. La top 11 della Serie D di questa setti-
mana si schiera con il modulo 3-4-3 e tra i
pali si merita la palma del migliore Gabrie-
le Torre della Novese, che salva il risultato
nell’ultimo minuto di gioco, garantendo la
vittoria alla sua squadra. In difesa Simo-
ne Spano è il baluardo del Tavolara che
conquista tre punti d’oro contro il Fidene;
anche Marco Lombardo si distingue lavo-
rando per mantenere inviolata la porta del
suo Acireale, che supera per 3 a 0 la Ros-
sanese. La Solbiatese vince di misura per 1
a 0 con il Castiglione e a difendere il risul-
tato troviamo un brillante Andrea Cicagna.
Alfonso Loreto, classe ‘79, è un punto di
riferimento per il Pomigliano: tutti i pallo-
ni più pericolosi partono dai suoi piedi. La
Virtus Castelfranco in svantaggio di due gol
comincia la sua rimonta grazie alla rete di
Gianmarco Reggiani subentrato a Politano.
Il centrocampista riapre i giochi per la con-
quista di un pareggio fondamentale per
la classifica. Carmine Guglielmi, mediano
dell’Atletico Trivento, fissa il risultato per la
sua squadra sul 3 a 0 con una marcatura
importante che dà molto morale. L’ex Roy
Giomarelli segna su azione il gol che apre
le danze di una partita che termina con
una goleada: 3 a 4 e la Pianese archivia la
pratica Orvietana. Il Cuneo stordisce l’Asti
con una “manita” che porta il nome di En-
rico Fantini: l’attaccante segna una triplet-
ta e trascina la squadra di mister Iacolino
in testa al girone A. Emil Zubin, giocatore
croato, firma con una doppietta il rotondo
risultato dell’Unione Venezia, che supera
il Torviscosa per 6 reti a 0. Il Castel Rigone
vince per 3 a 5 contro la Sestese, tra i mar-
catori la tripletta di Gianmarco Giuliacci è
la conferma del valore aggiunto di questo
giocatore per la sua squadra. L’allenatore di
questa settimana è Giancarlo Betta, mister
del Noto, che vince in trasferta sul campo
dell’Atletico Nola con un poker di 4 reti a 0
e porta a rete quattro giocatori
diversi, dalla difesa all’attacco.
19NUMERO 5 - 10 febbraio 2011
Allenatore: Betta (Noto)
Torre(Novese)
Spano(Tavolara)
Cicagna(Solbiatese)
Loreto(Pomigliano)
Fantini(Cuneo)
Reggiani(V.Castelfranco)
Zubin(U.Venezia)
Lombardo(Acireale)
Guglielmi(Atl.Trivento)
Giomarelli(Pianese)
Giuliacci(C.Rigone)
Fabiola Rieti
Guglielmi dell’Atl.Trivento (Foto Archivio)
Il Dream Team della D
Mister Betta del Noto (Foto Archivio)
w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
21NUMERO 5 - 10 febbraio 2011
La pesante sconfitta per 4-1 subìta nel-
lo scontro diretto per mano del Vena-
fro ha frenato le speranze di raggiungere
la salvezza diretta del Cesenatico. Ora il
sest’ultimo posto dista ben dieci punti, e
la prospettiva di doversi giocare la perma-
nenza in Serie D attraverso la lotteria dei
play-out si fa sempre più vicina. Le due
vittorie consecutive contro Civitanovese
e Fossombrone (rispettivamente per 4-0
e 2-1) avevano riportato il sorriso nella
squadra di mister Ferri, ma contro il Vena-
fro qualcosa è andato storto: «È andato
tutto storto -il commento di Alessandro
Rossi, il bomber del Cesenatico - perché il
gol subìto a freddo ci ha tagliato le gam-
be, e non siamo più riusciti a recuperare il
punteggio. È stato un vero peccato, perché
sapevamo che questa era una partita fon-
damentale. Adesso i giochi per la salvezza
diretta si sono fatti molto complicati». Do-
menica prossima al “Comunale” di Cese-
natico arriva l’Atessa Val di Sangro, che in
trasferta ha vinto una sola volta in stagio-
ne: «Sapevamo di avere tre scontri diretti
in questo periodo, contro Fossombrone,
Venafro e Atessa. Uno è andato male,
domenica dobbiamo assolutamente fare
nostra l’intera posta in palio», conferma
Rossi, attaccante classe ’83. Il centravanti
romagnolo finora ha messo a segno ben
12 reti, e staziona stabilmente in testa alla
classifica marcatori del girone F. Qual è
l’obiettivo personale? «Ad inizio stagione
sicuramente arrivare in doppia cifra. Ora
che ci sono arrivato presto, anche in consi-
derazione del fatto che giocato solamente
17 gare, obiettivi fissi non ne ho, ma una
volta arrivato a 15 reti potrei considerarmi
molto soddisfatto, comunque
non sazio».
Il Cesenatico deve ripartireFlavio Grisoli
w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Dopo aver snocciolato dati su dati ri-guardanti i 108 calciatori della Lega
Pro impegnati nel Quadrangolare di An-dria e Barletta dello scorso gennaio, per il numero di questa settimana abbiamo deciso di stilare una interessante e gu-
stosa statistica sui 168 allenatori dell’In-terregionale. Età, anni di permanenza nella squadra attualmente allenata, il
modulo tattico prediletto, se in carriera abbiano mai allenato compagini profes-sionistiche, e se da giocatori abbiamo mai militato dalla Serie A alla vecchia Serie C. Si è trattato di un lavoro di ri-cerca enorme, e nelle risultanze che tra poco enumereremo, non mancheranno spunti di riflessione importanti e, perché no, anche scovare qualche informazione curiosa sui mister della Serie D. Parten-do dai dati più generali, l’età media dei tecnici si aggira sui 46 anni e scopriamo che il girone con la media d’età più alta fra gli allenatori è il girone H (48,5 anni), seguito a stretto giro di posta dal rag-gruppamento B (48,2 anni) e dal girone F (48 anni). A seguire il girone G (47,7), l’A (46), l’I (44,3), l’E (43,6), e per chiudere il C e il D pari merito con una media d’età di 43,5 anni. Proprio nel girone D, Guido Pagliuca, il tecnico che sta conducendo ad una incredibile e inaspettata promo-
zione il Borgo a Buggiano, è il mister più giovane con le sue 35 candeline, che spegnerà il 17 febbraio. E al quale, a que-sto punto, inviamo i nostri più sinceri au-guri. Insieme a lui, anche il nuovo tecnico dell’Astrea (la formazione romana che fa capo alla Polizia Penitenziaria) Luca Ripa, appena passato dal campo da gioco alla panchina. Chi di questi due emergenti allenatori potrebbe essere tranquilla-mente il padre è Giancarlo Sibilia, ora alla guida del Cynthia Genzano (girone G): 72 anni per lui e una vita spesa sui campi soprattutto della Serie D e della C2, Lati-na su tutte. Panchine spesso traballanti, vittime dei crucci o dei capricci di presi-denti poco inclini alla pazienza: la Serie D spesso ci mette di fronte a repentini eso-neri e richiamate altrettanto frettolose: sta di fatto che rimanere su una stessa panchina per più di un anno è davvero cosa difficile. Se eliminiamo le eccezioni
Flavio Grisoli
Giancarlo Sibilia, con i suoi 72 anni, è il mister più esperto della cate-goria; Guido Pagliuca (Borgo a Buggiano) e Luca Ripa (Astrea), i più giovani con 35 anni. Per Ernestino Ramella (Gal-laratese) anche un’espe-rienza in Messico.
Il Tecnico più anziano
22 NUMERO 5 - 10 febbraio 2011
Mister Boccolini (Foto Archivio)
I numeri dei tecnici della Quarta Serie
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rappresentate dal presidente-allenatore Luigi Fresco (Virtus Vecomp Verona, gi-rone B): 51 anni e 29 di panchina; e di Vincenzo Carannante, ormai da un de-cennio primario della cattedra al Bacoli Sibilla Flegrea (girone H), la maggior par-te degli allenatori attualmente in carica è lì da un anno o poco più (è doveroso precisare che la statistica prende in con-siderazione, appunto, i tecnici in carica in questo momento: non comprende chi è stato esonerato). Chi siede da 4 anni sul-la stessa panchina sono: Giancarlo Rosso (Albese, A), Carmine Parlato (Rovigo, C), Marco Masi (Pontedera, D), Massimilia-no Alvini (Tuttocuoio, D). I restanti, e chi legge capisce che stiamo parlando della stragrande maggioranza (96,5%), sono da tre anni o meno nel posto dove sie-dono ora. Passiamo alla tattica: non era difficile da immaginare, ma i numeri ce ne danno la conferma. Il 50% degli alle-natori (quindi 84) utilizzano come siste-ma di gioco preferito il 4-4-2, il più classi-co, il più conosciuto. A seguire c’è il 4-3-3
(19,64%), e poi le tante infinite varianti di questi due moduli di gioco: 4-3-1-2, 4-2-3-1, 4-1-4-1 e così via. Ma comunque in percentuali molto più ridotte. Passiamo quindi alle carriere: per ragioni di spa-zio abbiamo considerato solamente le esperienze in campionati professionistici al loro più alto livello. Per esempio: se un tecnico ha allenato in tutte le categorie professionistiche, nella statistica verrà considerata solamente l’esperienza in Serie A. L’unico allenatore in tutta la D che ha avuto la fortuna di guidare una formazione di massima serie (anche se non italiana) è Ernestino Ramella, cin-quantaseienne di Zinasco, nel Pavese che nel 2005 guidò la formazione messi-cana del Pachuca, senza però raccogliere successi. Anche in B c’è passato uno solo dei tecnici oggi impegnati nell’Interre-gionale, e stiamo parlando di Giancarlo D’Astoli (attualmente in carica al Trento): nella stagione 2004-2005, quella che poi portò i veneti in Serie A, l’annata la cominciò proprio il tecnico 58enne, poi
esonerato per far posto a Giuseppe Pil-lon dopo sole 9 partite. Per gli altri, tanta C/1 e C/2, con alterne fortune. Il tecni-co più vincente della categoria è senza dubbio Luigi Boccolini, attualmente alla Sambenedettese: per il mister nato a Porto Recanati 65 anni fa sono ben 8 i campionati di Serie D nel suo palmarès (Galatina 1982-83; Benevento 1990-91 e 1993-94; Tricase 1996-97; Nardò 1997-98; Martina 2000-01; Brindisi 2001-02 e Real Marcianise 2004-05, più una Cop-pa Italia di D con l’Aversa Normanna nel 2007). Concludiamo questa panoramica affascinante con le esperienze da cal-ciatori. È valido lo stesso discorso fatto precedentemente (si considera solo l’e-sperienza più importante, anche a livello di presenze in campo). In Serie A hanno giocato in molti, ben 30. Il più vincente è Giovanni Koetting, 49enne tecnico del Santhià (girone A): con la Juventus, fra il 1982 e il 1985 vinse un campionato, una coppa Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe e una Supercop-pa Europea, anche se obiettivamente va precisato che l’ex centrocampista poi passato all’Ancona, ha giocato veramen-te poco in quegli anni bianconeri. In 21, poi, hanno calcato i campi di Serie B, in squadre come Monza, Parma, Bologna, Reggina, Catanzaro, Ravenna, Fidelis An-dria, Fermana Avellino e altre; in 20 han-no militato nella vecchia C/1 e C/2.
Il record da giocatore Giovanni Koetting
Tra i tanti at-tuali allenatori della Serie D che in passato hanno calcato i campi profes-sionistici, chi
ha il palmarès più ricco è senza dubbio Giovanni Koetting. Per l’ex centrocam-pista nato ad Ivrea il 10 marzo 1962, con la Juventus tra il 1982 e il 1985 con-quistò un campionato, una Coppa Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea
23NUMERO 5 - 10 febbraio 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Mattia e Davide Sisani sono approdati
al Pontevecchio, squadra che milita
nella Serie D nel girone E, per conquista-
re la salvezza che ad oggi non sembra un
miraggio. La posizione in classifica certa-
mente aiuta la squadra umbra nel raggiun-
gimento dell’obiettivo che la società si è
posta ad inizio stagione, infatti si trova al
nono posto in classifica con 34 punti. I ge-
melli classe ’91 hanno rafforzato il reparto
d’attacco della prima squadra, dopo due
anni di esperienza nelle giovanili del team
umbro. Davide e Mattia sono molto amati
dalla tifoseria, tanto da conquistare anche
uno spazio sul social network più cliccato
del momento, Facebook con una pagina
dedicata al loro fans club. «Abbiamo comin-
ciato - dice Davide - come tutti i bambini.
La prima volta è stata in spiaggia giocando
con gli altri al mare e da lì ho capito che
volevo giocare a calcio». Mattia conferma:
«Abbiamo iniziato come tutti i ragazzi, gio-
cando a calcetto». Anche se sembrano in-
separabili nello sport, nella vita non è così,
garantisce Mattia: «Nel calcio frequentia-
mo le stesse situazioni, ma abbiamo in-
teressi diversi», e Davide ribadisce: «Non
siamo inseparabili neanche nella vita. Ab-
biamo bisogno dei nostri spazi e non ne-
cessariamente dobbiamo stare insieme o
giocare insieme». A Pontevecchio i gemelli
Sisani hanno trovato una squadra che cre-
de in loro: «Sto bene qui - racconta Mattia
- è un ambiente fantastico. È una stagione
equilibrata con risultati a sorpresa ogni do-
menica». Gli fa eco Davide: «Per me è come
una famiglia. È il primo anno che gioco in
questo campionato, dicevano che era dif-
ficile ed effettivamente è vero». I fratelli si
giudicano come calciatori: secondo Mattia
«Davide è bravo. Io sono generoso, bravi-
no tecnicamente, ma dobbiamo migliorare
come tutti». Per Davide, invece: «Mattia è
un bravissimo giocatore. Io cerco di scen-
dere in campo per dare sempre il meglio».
Alla domanda se sono mai stati scambiati
in campo hanno risposto: «Gli avversari si,
ma gli allenatori no. È capitato spesso. Ora
succede meno, perché siamo un po’ diversi,
ma da piccoli succedeva molto spesso». In
comune hanno anche il modello calcistico
a cui si ispirano: lo juventino Alessandro
Del Piero. Il sogno calcistico per Mattia è:
«Una carriera nel calcio professionistico»,
e Davide dice: «Non dico la serie A, ma fare
una buona carriera sì». E possibilmente
realizzarlo insieme, proprio come i gemelli
Filippini, ma «anche se riuscisse solo uno di
noi due sarebbe bello e impor-
tante comunque» dice Davide.
Fabiola Rieti
25NUMERO 5 - 10 febbraio 2011
Il Pontevecchio ha i suoi Filippini
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Mattia Sisani (Foto Archivio) Davide Sisani (Foto Archivio)
2626
Riccardo Morgigno
Mirko Taccola, è nato a Calci, nelle verdi colline pisane. Classe 1970
e sotto il segno del leone, ha giocato in Italia, Grecia, Portogallo e San Marino. 188 cm x 84 kg, un difensore arcigno con il vizio del gol. Oggi gioca nei rosso-verdi del Monteriggioni in serie D e spe-ra di salvare la sua nuova squadra: «Vivo a Lucca con la mia famiglia e da pochi mesi sono nel Monteriggioni, squadra di un paesino incantevole vicino Siena. Ora siamo ultimi ma daremo battaglia perché finchè c’è vita c’è speranza. È una grande impresa. La società è superse-ria, qui ho trovato gente competente e precisa nei pagamenti, ripeto, seria e di-sponibile, nonostante il calcio di oggi sia malato e ci siano diversi banditi. Io cer-co di portare esperienza - prosegue nel suo racconto Taccola - di essere la guida in campo per la mia squadra. Siamo un gruppo ben assortito, la squadra è quasi
tutta composta da giovanissimi, io devo essere sempre lucido e concentrato, ce la possiamo fare. Sono due le squadre che alla fine retrocederanno in Eccellenza, il nostro obiettivo è centrare i play-out. Se Dio vorrà, ce la faremo». Il tuo rapporto con i dirigenti? «Nel mercato qualcuno è arrivato e altri credo che arriveranno per rinforzare la rosa, è una grande im-presa ma tutti insieme siamo una forza davvero speciale». Come ti trovi con mister Polverino? «Ho giocato contro di lui quando era nella Pistoiese. In dife-sa cambiamo spesso modulo, non è un problema, a 4 o con 3 difensori». La pre-cedente esperienza in Campania? «Lo scorso settembre, ad inizio stagione, ho firmato con il Sapri. L’anno calcistico era iniziato molto bene con gli spigolatori, li avevo conosciuti tutti a Pagani, poi però tutto si è fermato, i programmi sono cambiati in corso d’opera, peccato».
Taccola ricorda molto bene anche ogni dettaglio delle sue esperienze all’estero: «Sono stato il primo italiano ad essere andato a giocare in Grecia. All’inizio è stata dura, molti miei colleghi non an-davano a giocare all’estero per la scarsa visibilità rispetto all’Italia. Nel PAOK di Salonicco, perdemmo subito il derby 4-1 con i rivali dell’Aris, cacciarono il russo Oleh Blochin dalla panchina e al suo po-sto arrivò il greco Angelos Anastasiadis. Lui non mi voleva far giocare perché non ero un “suo uomo”. Gli risposi di darmi una possibilità: giocare sei partite e di-mostrargli che ero capace e meritevo-le del posto da titolare in squadra. Feci quasi trenta gare segnando anche sette reti! Poi ho giocato anche nella serie B portoghese con il Maia FC, sfiorammo la promozione in serie A. In coppa marcai anche Joao Pinto dello Spor-ting Lisbona: non toccò palla».
27NUMERO 5 - 10 febbraio 2011 27Mirko Taccola con la maglia dell’Inter (Foto Archivio)
Taccola, la guida del Monteriggioni
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Dopo gli orrori toscani, que-sta settimana il nostro lun-
go e implacabile occhio si è posato sulle Marche. Terra storicamente ric-ca, patria di navigatori e cartierifici.
Ma per quanto riguarda la sicurez-za sui campi da calcio, di stra-
da da fare ce n’è ancora parecchia. In questo numero vi proponiamo le situazioni riscontrate sui campi di: Brandoni calcio (Foto 1,2,3), dove le distanze della recinzione dal campo per destinazione, come si vede, sono ridotte al minimo sindacale; Camera-
no calcio (Foto centrale e foto 4), nel quale i pali di illuminazione sono molto più che una semplice mi-naccia; Trodica calcio (Foto 5), dove la distanza del cancello di ingresso al campo dalla linea del fallo laterale è molto poca.
Marche, si salvi chi puòRedazione
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REPUBBLICA DI SAN MARINO – Si fa ardente il campionato samma-
rinese. La seconda gara dopo la so-sta invernale preannuncia già quello che potrebbe essere un testa a testa durante i play-off. La gara di cartello infatti era Pennarossa-Tre Fiori: i ra-gazzi guidati da Mario Ortensi, hanno battuto per 2-1 la corazzata di Floria-no Sperindio che a San Marino detta-va quasi legge. Una gara molto tirata che si è decisa solo nella seconda fra-zione di gioco. Le due squadre, siste-mate nel girone A e B, dominano i loro raggruppamenti decise a non cedere nemmeno 1 punto per la volata fina-le. Meglio il Tre Fiori che resta a +5 dal Murata che dopo un’annata stor-ta come quella targata 2009/2010 sta trovando la quadratura del cerchio. Lo dimostra il 3-1 sui biancoverdi del Fiorentino. Sembra quindi che il lavo-ro di mister Alberto Manca non fac-cia di certo rimpiangere il “Condor” Massimo Agostini. Altra sorpresa in positivo il San Giovanni, che stanzia
a 19 punti nel girone B insieme al Tre Penne di mister Stefano Ceci. Parla-vamo di San Giovanni quindi, squa-dra che negli ultimi anni ha trovato estreme difficoltà e spesso chiudeva i campionati in fondo alla classifica,
che oggi però è uscito vincitore an-che dalla gara contro il Faetano che sembra ormai in una crisi d’identità.
U n a g a r a equili-b r a t a f i n o a l l a f i n e quan -d o ,
forse per un calo di tensione dei cal-ciatori, sono scaturiti i 3 gol: fa tutto il Faetano inizialmente, infatti al 75’con un’autorete “taglia gambe e fiato” di Moroni si porta in svantaggio. A que-sta segue il pareggio di Viroli che nul-la può contro il gol di Bartolo che da i 3 punti ai rossoneri. Chiude le gare di sabato la partita tra La Fiorita e Tre Penne. Un tempo a testa per le due formazioni titane: primo tempo dominato da La Fiorita che si porta sul 2-0 all’intervallo. Non contento mister Ceci avrà scosso i suoi negli spogliatoi che sono uscito con un pi-glio diverso, recuperando la gara già al pronti-via con Franchini. Fissa il ri-sultato sul 2-2 Di Giuli al 52’. Le sfida di domenica sono state meno emo-zionanti ma al tempo stesso estre-mamente concrete ai fini della clas-sifica. La Cosmos infatti, va a vincere a Domagnano per 1-0 grazie a Fucili che va in gol al 67’. La squadra di Er-manno Zonzini consolida così il suo secondo posto in classifica tallonan-do il Pennarossa. Anche la Folgore/Falciano trova 3 punti d’oro, li con-quista in casa del Cailugno relegato in coda alla classifica del Gruppo A. Finisce 1-1 la gara tra Juvenes/Doga-na e Libertas, due squadre relegate a metà classifica che sembrano non voler chiedere niente di più a questa stagione.
La sorpresa è il San GiovanniLuigi Cardarelli Campionato Sammarinese
CAMPIONATO SAMMARINESE
CLASSIFICA GRUPPO APennarossa 25Cosmos 24La Fiorita 19Juvenes/Dogana 15Faetano 12Fiorentino 7Cailungo 4
MARCATORIGRUPPO A8 Gol: Marco Fantini (Juvenes/Dogana)6 Gol: Valentin Grigore (Fiorentino) Paolo Montagna (Cosmos)5 Gol: Nicola Ciacci, Enrico Foscoli (Pennarossa) Francesco Viroli (Faetano)GRUPPO B7 Gol: Manuel Dominici (Folgore/Falciano)6 Gol: Sossio Aruta (Tre Fiori) Roberto Gatti (Murata)5 Gol: Federico Amici, Alessandro Giunta (Tre Fiori) Adolfo Hirsch (Virtus)
12° Giornata 05-06/02/2011La Fiorita-Tre Penne 2-2Fatano-San Giovanni 1-2Pennarossa-Tre Fiori 2-1Fiorentino-Murata 1-3Cailungo-Folgore/Falciano 0-1Domagnano-Cosmos 0-1Juvenes/Dogana-Libertas 1-1
CLASSIFICA GRUPPO BTre Fiori 26Murata 21San Giovanni 19Tre Penne 19Libertas 16Virtus 12Folgore/Falciano 10Domagnano 4
13° Giornata 12-13/02/2011San Giovanni-CosmosLibertas-CailungoFolgore/Falciano-PennarossaDomagnano-FaetanoMurata-La FioritaVirtus-Juvenes/DoganaTre Fiori-Fiorentino
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Marco Fantini, ancora un gol per lui (Foto Archivio)
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