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Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 00143 Roma 1 EURo IL SETTIMAnALE dI A, B, LEGA PRo, d, CALCIo FEMMInILE E CALCIo A 5 Anno 2 - n° 39 28 oTToBRE 2010 L L a a t t t t e e s s a a è è f f i i n n i i t t a a : : P P r r o o f f e e s s s s i i o o n n e e C C a a l l c c i i o o T T v v o o g g n n i i g g i i o o r r n n o o d d a a l l l l e e 1 1 9 9 . . 3 3 0 0 a a l l l l e e 2 2 1 1 . . 3 3 0 0 e e l l a a d d o o m m e e n n i i c c a a d d a a l l l l e e 1 1 4 4 a a l l l l e e 1 1 8 8 s s u u B B L L U U S S K K Y Y 9 9 2 2 6 6 ISSN 1593-6309 9 7 7 1 5 9 3 6 3 0 0 5 9 8 0 0 3 9

PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.39

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PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.39

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Page 1: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.39

Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 00143 Roma

1 EURoIL SETTIMAnALE dI A, B, LEGA PRo, d, CALCIo FEMMInILE E CALCIo A 5 Anno 2 - n° 39 28 oTToBRE 2010

LL ’’ aa tt tt eess aa èè ff iinn iitt aa :: PP rr oo ffee ss ss ii oonn ee CC aall cc ii oo TT vv

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L’EDITORIALE non perché i vertici

del calcio europeosono al di sopra diogni sospetto, maperché altrimentinon ci sapremmospiegare l’immobili-smo della nostraFedercalcio di frontealle accuse, vecchiedi due anni, dell’extesoriere di Cipro.Marangos affermadi aver scritto siaall’ambasciata ita-liana a Cipro che allanostra Federazione:se così fosse perchénessuno ha mossoun dito?Sicuramente perchénon si è dato creditoalle accuse, sicura-mente il presidenteAbete avrà chiestodi accertare seMarangos fossea t t e n d i b i l e .Sicuramente le cosesaranno andate così,almeno è quello chesperiamo…

L’Under 21 è terra di juventini lontana dalla meritocraziadi Massimiliano Giacomini

OMA - Lascelta miglioreper il calcio

italiano è quella diCiro Ferrara. Ilrilancio della Under21 passa per l’exgrande calciatoredel Napoli e dellaJuventus, ma la scel-ta della Federcalciolascia a dir pocointerdetti. Qui nonsi parla di valoriumani e di onestàintellettuale ma dicapacità tecnico tat-tiche e su questogradino che inciam-pa il buon Ciro. Lasua gestione juven-tina (31 gare, 15 vit-torie, 5 pareggi eben 11 sconfitte) èstata disastrosa e lascelta ha il saporedel già visto e giàsentito. Già vistoperché l’Under 21sembra territorio diex juventini(Tardelli, Gentile eCasiraghi nelle ulti-me tre gestioni, eora Ferrara) e poiperché non si guardamai e poi mai allameritocrazia. Già lascelta di Zorattonell’Under 19 halasciato a dir pocostupiti, visto che illussemburghese (ènato a Esch-sur-Alzette nel 1961),dal 2006 al 2009 hasubito ben tre eso-neri consecutivi: nel2006/07 cacciato dalModena, nel2008/09 fu richia-mato dai canarinidopo l’esonero diMutti, ma fu licen-ziato dopo pochegiornate visti gliscarsi risultati e perconcludere nel2009/2010 si acco-

modò sulla panchinadel Torino comesecondo di MarioBeretta e furonoentrambi esonerati.Visto l’ottimo curri-culum, Arrigo Sacchigli ha affidatol’Under 19. Ora lascelta di CiroFerrara segue leorme di quella diZoratto, ma l’Under21 è troppo impor-tante per poter sba-gliare. Sbagli chefurono commessidopo l’esonero diClaudio Gentile che,nei suoi sei anni allaguida degli azzurri-ni, ha centrato unprimo posto agliEuropei del 2004 eun bronzo olimpicoe per tutta rispostafu cacciato per farposto a PierluigiCasiraghi. La sceltadi Casiraghi fu diAlbertini, che impo-se il suo pensiero al“non attaccato allelogiche della poltro-na” Giancarlo Abeteiniziando così unpercorso che vede idue “toppare” ognidecisione. È propriovero che “Dio li fa epoi li accoppia”. OraCiro Ferrara riportaalla luce i soliti pro-blemi italiani, dovela meritocrazia va afarsi benedire, perfare posto alle cono-scenze. Ci sono tec-

nici che da annilavorano con i gio-vani e avrebberomeritato quellapanchina per i risul-tati conseguiti e nonper il nome che por-tano. Pensiamo aFulvio Pea, ex tecni-co della Sampdoriache oltre a vinceretutto ha lanciatogiovani di grandespessore comeMarilungo e Poli,solo per fare duenomi, oppure LucaChiappino che con ilGenoa Primavera haconquistato unoScudetto. Ci sonotecnici che lavoranosui giovani da anni eche lanciano calcia-tori di spessore sta-gione dopo stagioneche vengono conti-nuamente ignoratiper far posto ai soli-ti noti. Noi auguria-mo a Ciro Ferrara ilmeglio, perchéamiamo laNazionale, ma lasua scelta non ciconvince. Comenon ci convinconole dichiarazioni diSpyros Marangos,ex tesoriere dellaFedercalcio ciprio-ta, che ha dichiara-to più e più volteche l’Europeo 2012che si giocherà traUcraina e Poloniafu “acquistato”.Non ci convince

R

Numero 39 28 ottobre 2010

2 Editoriale

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Reg. del Tribunale di Roma n° 1/2009

DIRETTORE RESpONSABILE

Massimiliano [email protected]

AMMINISTRAZIONE:

Via F.T. Marinetti 221

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Luigi [email protected]

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IMpAGINAZIONE E GRAFICA

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Professione Calcio si unisce

al dolore della famiglia Vigorito

per la scomparsa prematura

del compianto Ciro. Grande uomo

di sport e di cultura, l’Amministratore

Delegato del Benevento Calcio lascia

un vuoto incolmabile.

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OMA - Che qualcuno, comenoi, abbia intrapreso una bat-taglia per la moralizzazione del

calcio italiano, la cosa non ci fa altroche piacere e siamo contenti se lanostra perseveranza riesce a farsmuovere le coscienze. Questa batta-glia non può essere a senso unico, solocontro Tizio o contro Caio, solo per-ché non ci ha favorito in qualche pro-posta economica, ma rivolta controtutti a 360°, evidenziando gli atti cen-surabili o gli episodi di malcostumeovunque. È per questo che nei prossi-mi numeri vi parleremo di “sfere” ealtri oggetti dimenticati o passati insecondo piano, ma che costanoparecchi soldi alle società. Intanto ilpresidente della Federazione ItalianaGiuoco Calcio Giancarlo Abete, pur dirimanere in sella, sta pagando tutti!Un contratto per il consigliere fede-rale Renzo Ulivieri di 130mila euroannui quale diretto-

re della scuola per allenatori, altri 140mila euro annui per il Presidentedell’AIA settore arbitrale, signorNicchi, quale co-designatore dellaLega NazionaleProfessionisti di

Milano. A questo si aggiunge, che peraggirare le norme N.O.I.F. (normeinterne di organizzazione federale) èstato disposto un contratto per undiritto d’immagine non aRoberto Baggio, presiden-te del Settore TecnicoFederale, ma al suo procu-ratore… La classica foglia difico per coprire le vergogne.Un nuovo contratto, inoltre,per il tecnico Michele Uvache dopo gli insuccessi nellenazionali e come candidatopresidente alla neonata Legadi Serie B, ha bisogno di unparacadute per non farsimale e continuare a goderedei vecchi benefits. Chissà se ilpresidente dell’Assocalciatori

Sergio Campana sarà soddisfatto di

di Robin Hood tutti questi sforzi e di tutte questecambiali che Abete paga per tenersibuona l’AIC? Ma sullo scialacquio deldenaro pubblico in Federcalcio voglia-mo raccontare ai nostri lettori uncurioso aneddoto che dimostra a chelivello si sia arrivati in via Allegri, 14.Durante i Mondiali in Sudafrica laFedercalcio decise di non portare consé dei computer portatili ma di acqui-starli sul posto. Dopo l’eliminazionedal Mondiale e il conseguente rientroin Italia, questo materiale non fuinventariato ma lasciato alla rinfusain un magazzino. Quando dopo qual-che mese qualcuno ha pensato benedi recuperare questi strumenti infor-matici, dei computer lasciati in depo-sito nemmeno l’ombra! La primadomanda che ci viene in mente è:perché spendere soldi per materialiche, evidentemente, non servivano?

Per poi chiederci: chi li hapresi? E infine:

quanto sonocostati? Mache volete,tanto pagaPantalone! Ilgiorno devefarsi buio e ilbuio deved iventa reg i o r n o ,domani sivedrà emagari ilpresidente

Giancarlo Abete firmerà qualchealtro contratto per tirare a campa-re…! Vengo anch’io, no tu no!

Robin Hood: ecco come si spendono i soldi in FIGC“Nei prossimi numeri vi parleremo di “sfere” e altri

oggetti dimenticati o passati in secondo piano, ma checostano parecchi soldi alle società. Intanto il presidente

della Federazione Giuoco Calcio Giancarlo Abete pur di rimanere in sella, sta pagando tutti...

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Numero 39 28 ottobre 2010

4 Voci dal Palazzo

...altri 140mila per

il presidente dell’AIA

Marcello Nicchi, quale

co-designatore della

Lega Nazionale

Professionisti di

Milano...

...un contratto per

il consigliere federale

Renzo Ulivieri

di 130mila Euro annui

quale direttore della

scuola per allenatori...

...ma non solo questo:

in Sudafrica sono stati

acquistati computer

portatili mai utilizzati

e poi misteriosamente

scomparsi. Ma tanto

paga Pantalone!”

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Numero 39 28 ottobre 2010

6 Rubrica

OMA - L’aquila si è rifiutata di volaresul suo trespolo nonostante le solleci-tazioni del suo istruttore, ma la squadra

di Reja, seppur con fatica, doma un Cagliari chesi è svegliato troppo tardi. I biancocelesti sem-brano fare sul serio e ridono vedendo a 10punti una Roma senza arte né parte che pareg-gia col Parma. Squadra emiliana che ha preso ilfanalino di coda dalla Fiorentina che (pare) sisia risvegliata battendo (ma con che affanno)un Bari non brillantissimo ma comunque anco-ra in zona sicurezza. Meraviglia il Chievo che siè insinuato tra le “grandi” anche se nessunopuò dire quanto ci rimarrà. Il Genoa a faticabatte il Catania che ha fatto la partita e nonmeritava di uscire sconfitto da Marassi.Giampaolo è bravo, ma spesso troppo offensi-vo: la squadra gioca bene ma spesso raccogliepoco anche se il gioco a lungo paga. Ancorauna scoppola per il Palermo (Zamparini masti-ca amaro) e la panchina di Rossi sembra scric-

chiolare, tenuto anche conto degli umori delvulcanico Presidente. Ho lasciato volutamenteper ultime Bologna -Juventus ed InterSampdoria. Un secondo dopo la fine delle gare,si è fatto un gran tambureggiare mediatico conil “rigore-non rigore” su Krasic, accusato diessere un cascatore patentato (noi non ci cre-diamo perché è un ragazzo tutto acqua e sapo-ne che non ha ancora imparato le malizie ditanti marpioni italiani) e tutto questo invocan-do la prova televisiva al solo scopo di far squa-lificare il giocatore in vista di Milan-Juventus. Secosi fosse, sarebbe una vera vergogna, ma daquesto calcio malato c’è da aspettarsi di tutto...Comunque la Juve gioca ma non produce,come la Fiat che, a detta di Marchionne, vendema non guadagna un euro. La rosa juventina ètroppo ristretta, gli attaccanti pasticcioni osfortunati (vedi Amauri) o egoisti (vediIaquinta) che pare abbia contravvenuto agliordini della panchina che ordinava un tiro diMelo. L’Inter non va oltre il pareggio con laSampdoria a lungo in vantaggio, ed il pareggio

pare giusto. Non siamo in grado di dire cosafarà il Milan contro il Napoli, ma se Allegridovesse vincere, la gara di domenica con laJuve sarebbe il lasciapassare per i rossoneri,che poi disputerebbero il derby coi miglioriauspici. Non possiamo tacere infine, sullanomina di Ciro Ferrara ed Angelo Peruzzi aresponsabili della Under 21 a discapito del silu-rato perdente Casiraghi. Il compito dei duesarà quasi proibitivo, visto il materiale a lorodisposizione: allora il buon Ciro che Sacchi hasentitamente sponsorizzato, si rimbocchi lemaniche e costruisca una squadra giovanilecredibile anche per cancellare la brutta imma-gine di sé lasciata sulla panchina della Juve erelativa infamante cacciata. Intanto si riapre ladiatriba sui compensi di Baggio, ma pare tuttorisolto: il “codino” avrà uno sponsor che pen-serà ai suoi emolumenti... Chi tiene alta la figu-ra sportiva dell’Italia è invece la Ferrari, checon Alonso ritrova la testa della classifica consolo due Gran Premi rimasti da correre. Allaprossima.

L’Aquila olympia sciopera, ma la Lazio no. Meno male che c’è la Ferraridi Mauro Gasperini

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ClassificaNovaraSiena

RegginaPadovaEmpoli

AtalantaLivornoVicenzaCrotonePescaraVarese

FrosinoneTorino

GrossetoAlbinoleffeModenaTriestina

PortogruaroAscoli

PiacenzaSassuoloCittadella

9 Gol: Bonazzoli (Reggina)

Succi (Padova, 4r)

8 Gol: Bertani, Gonzalez

(Novara),

6 Gol: Coralli (Empoli, 1r)

5 Gol: 6 calciatori

MARCAToRI

Albinoleffe-Portogruaro 1-0

Ascoli-Cittadella 0-1

Grosseto-Livorno 0-0

Modena-Sassuolo 1-1

Novara-Vicenza (22/10) 3-0

Padova-Pescara 3-1

Piacenza-Atalanta 3-2

Reggina-Empoli 0-0

Siena-Crotone 0-0

Torino-Frosinone 1-2

Varese-Triestina 4-0

11^ GIoRnATA 23.10.10

Atalanta-Padova

Cittadella-Grosseto

Empoli-Crotone

Frosinone-Triestina

Livorno-Reggina

Novara-Albinoleffe

Pescara-Modena

Portogruaro-Piacenza

Sassuolo-Siena (1/11)

Torino-Ascoli (1/11)

Vicenza-Varese

12^ GIoRnATA 30.10.10P252221191918171615151413131212121211101098

G11111111111111111111 1111 1111111111111111 1111

V8665454534334332232222

N1434735163541336624432

S2122032524346553365567

GF2313181912131613111213111311111010101212109

GS881096912141012101316141616161816171319

OMA - L’undicesimo turno di Seriebwin ha decretato che la padrona diquesta prima parte di stagione è il

Novara di Attilio Tesser. Squadra veloce, con-creta e affiatata: un mix vincente che si è rivela-to tale anche nell’anticipo del venerdì sera al“Piola” contro un Vicenza di Rolando Maran inascesa, ma in difficoltà quando gioca in trasfer-ta. Dopo sei minuti è già 1-0: contropiede per-fetto concluso da Gonzalez che segna così ilsuo nono gol stagionale. Il Novara è inconteni-bile, e Bertani firma un altro assist, stavolta ilcross è per Porcari. Al 35’ è 2-0. Nella ripresa ilVicenza tenta la rimonta, ma al quarto d’orafinisce il forcing dei biancorossi e torna in cat-tedra il Novara, che su un altro contropiedesigla il 3-0 finale, stavolta con Bertani. Le sfidedel sabato pomeriggio hanno visto i risultatipositivi (che salvano le rispettive panchine) diAlbinoleffe (1-0 sul Portogruaro grazie a OmarTorri al 35’), Cittadella (espugnato il campodell’Ascoli per 1-0 con una rete di Piovaccari inapertura di secondo tempo: e Gustinetti a que-sto punto è in bilico) e Piacenza, che con l’incre-dibile rimonta sull’Atalanta conquista la suaseconda vittoria consecutiva (3-2) dopo undigiuno di nove partite. Colantuono festeggia i48 anni nella maniera peggiore. La gara è piace-vole, e intorno alla mezz’ora Tiribocchi sigla ilsuo quarto gol stagionale su assist di Ruopolo.Passano tre minuti e gli orobici vanno 2-0, conDoni che ribadisce in rete una respinta diCassano su tiro di Barreto. La ripresa cominciacon un Piacenza assolutamente diverso: aggres-

di Flavio Grisoli sivo e pungente in attacco, che trova conMarchi in avvio il punto della speranza.Anaclerio di testa su punizione di Guzmansegna il pareggio. Ardemagni sostituisce Doniche non gradisce, e Guzman (vera mossa a sor-presa e azzeccata da parte di Madonna) supunizione (Consigli in ritardo evidente sul tiro)firma il definitiva sorpasso. La vera notizia, però,è il crollo del Torino in casa con il Frosinone (1-2) che in trasferta era ancora a secco di vitto-rie in questa stagione, e che non vinceva dallasesta giornata (1-0 sul Varese). Lodi inventa,Sansone conclude magistralmente: è 1-0. IlTorino è una squadra piena di paura e in confu-sione tattica. Passano due minuti e Lodi inventauna traiettoria incredibile e imprendibile perRubinho. 2-0 e l’“Olimpico” di Torino fischia econtesta Cairo. Su azione di punizione Prataliaccorcia le distanze, e si chiude così il primotempo. Nella ripresa Santoruvo, Bianchi e Lodisi divorano occasioni importanti e il risultatonon cambia. Al fischio finale dell’arbitro, la curva“Maratona” sommerge di fischi una squadrache sembra sempre più in crisi di gioco, di iden-tità e in preda ad una crisi dalla quale sembradifficilissimo uscirne. Perlomeno, Lerda nonsembra l’uomo adatto per trascinare il Torofuori dalle sabbie mobili. Il derby fra Modena eSassuolo si conclude sull’1-1, con Troiano che al90’ pareggia la rete di Claudio Bellucci; il Vareseannienta, con una partita al limite della perfezio-ne, la Triestina (4-0: Pisano, Carrozza, Buzzegolie Cellini); il Padova di Calori dà una bella lezio-ne al Pescara di Di Francesco, che cadeall’“Euganeo” per 3-1 (Sansovini dopo 9’ avevadato l’illusione di ben altro pomeriggio agli

adriatici; poi Succi su rigore e Vantaggiato, duevolte nella ripresa, hanno ribaltato le sorti del-l’incontro) e regala ai biancorossi un quartoposto da applausi. Le altre sfide di alta classificasono terminate tutte in parità, offrendo così alNovara la possibilità di scavare un piccolo, masignificativo, solco in classifica con le inseguitri-ci. A partire dal Siena, che dopo la débacle diEmpoli, non va oltre lo 0-0 contro un Crotoneordinato e ben messo in campo da Menichini.Siena sicuramente più pericoloso (nel finaleTerzi si divora un gol praticamente già fatto),Concetti fa i miracoli in certe occasioni, ma ilpunteggio rimane quello di partenza. Stessorisultato anche per Reggina ed Empoli (al setti-mo pareggio stagionale e all’undicesimo risulta-to utile consecutivo). Squadre che pensano piùa non subire gol che a proporre trame offensi-ve degne di nota. Nel complesso Reggina piùincisiva, soprattutto nella ripresa, ma senza tro-vare il guizzo decisivo. M’chelidze e Nardini nelfinale spaventano Atzori e il “Granillo”, ma allafine le squadre si dividono la posta: la Regginapareggia la sua prima partita in casa, e Aglietti afine gara va a raccogliere gli applausi di quelloche fu il suo pubblico. Il posticipo delle 18, ilderby caldissimo fra Grosseto e Livorno, rap-presentava da un lato la possibilità per la forma-zione di Moriero di togliersi dalla zona caldadella classifica, per gli amaranto di Pillon l’op-portunità di accorciare le distanze dalle prime.Partita non bella, con le due squadre che siequivalgono. Nella ripresa il Grosseto rimane innove per il doppio giallo al ghanese Asante e ilrosso diretto a Iorio, ma ha le occasioni miglio-ri e recrimina per un rigore sacrosanto. Ancoraun’ottima prestazione per Alessandro.

LA NOSTRA FORMAZIONEConcetti (Crotone); Pisano (Varese), Luoni(Albinoleffe), Acerbi (Reggina), Teoldi(Cittadella); Porcari (Novara), Alessandro(Grosseto), Buzzegoli (Varese); Vantaggiato(Padova), Bertani (Novara), Succi (Padova). All.:Sannino (Varese)

novara vola, Torino in crisiR

Emiliano Bonazzoli (Foto Archivio)

Numero 39 28 ottobre 2010

8 Serie bwin

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Numero 39 28 ottobre 2010

9Cittadella-Grosseto

Per il Cittadella si tratta già dell’ultima chiamatadi Flavio Grisoli

OMA - Inutile girarci troppo intorno: lasifda di sabato prossimo al “Pier CesareTombolato” tra i padroni di casa del

Cittadella e il Grosseto del neo tecnicoMoriero, sarà una di quelle davvero importanti.Non che le altre non lo siano state, ma adessoche la classifica si va via via delineando, e conessa si definiscono anche i vari rapporti di forza,questo è il momento giusto per cercare diimprimere il proprio timbro per cercare dicambiare una storia che ai più potrebbe esseregià scritta. In questo contesto, le due formazio-ni di Foscarini e dell’ex allenatore delFrosinone, hanno pagato molto a questo avviodi campionato. Dal Grosseto ci si attendevaqualcosa in più, alla luce del piazzamento ai piedidella zona play-off dello scorso anno. Ancora dipiù dal Cittadella, che gli spareggi per la Serie Ali aveva addirittura giocati (perdendo la semifi-nale con il Brescia). Logico quindi che le piazzee le rispettive dirigenze siano deluse da questoavvio di stagione. Se però il Cittadella ha rinno-vato la fiducia a Foscarini, il vulcanico presiden-te del Grosseto Piero Camilli ha già provvedu-to al cambio di panchina, affidandosi alla grintadi Francesco Moriero, reduce da un campiona-to dai due volti con il Frosinone. Indubbiamentei veneti hanno sofferto parecchio le partenze di

il pari con il Livorno maggiori consapevolezze alGrosseto. Una buona base su cui ripartire, masempre con lo sguardo in basso, guai a guarda-re troppo avanti.

Matteo Ardemagni (ceduto all’Atalanta) e diAntimo Iunco (al Torino), veri artefici del mira-colo-Cittadella (segnarono in due ben 34 reti),ma hanno un Federico Piovaccari in grandissi-ma forma (già 5reti) e un asset-to difensivo daritrovare. IlGrosseto haperso MauricioPinilla (24 retilo scorsoanno), ma haacquistato uncentrocampocon Allegretti,Caridi e Bondi,con Soncin ina t t a c c o .Imposs ib i le ,visti gli organicia disposizionedei due tecnici,non pensare aduna ripresa. Mail tempo strin-ge. La vittoriaad Ascoli hadato nuovalinfa ai veneti, e

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Piovaccari tiene a galla i padovani con 5 gol in 9 partite, uno ogni 142’. Dall’altra parteMoriero può contare sul giovane esterno Alessandro, che fa impazzire le difese avversarie

Al “Tombolato” Foscarini si gioca una delle sue ultime carte contro un Grosseto in ripresa

Claudio Foscarini, tecnico del Cittadella, sembra voler indicare la strada per uscire dal fondo della classificaServirà tutta la sua grinta per riuscire nella difficile impresa (Foto Archivio)

Francesco Moriero,la scorsa stagione al Frosinone, ha raccolto l’eredità di Luigi Apolloni A lui il presidente Camilli chiede una pronta risalita in classifica (Foto Archivio)

Cittadella Grossetopresenze

Bellazzini 10 Vitiello 11Magallanes 10 Alessandro 11

Minuti giocatiScardina 810 Vitiello 921Dalla Bona 810 Narciso 900

Goalpiovaccari 5 Vitiello, Soncin, Guidone 2

Media goalpiovaccari 142’ Guidone 183’

AmmonizioniDalla Bona 5 Vitiello, Freddi, papini, Federici 3

EspulsioniDalla Bona 2 Mora, Iorio, Asante 1

Le statistiche di Cittadella e Grosseto

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ClassificaSalernitana 19Sorrento 19Alessandria 18Spal 17Gubbio 16Reggiana 16Lumezzane 16Cremonese 13Sudtirol 13Pergocrema 12Verona 12Pavia 12Spezia 11Bassano 11Paganese 10Monza 9Ravenna 8Como 8

1^ DIVISIONE GIRONE A

8 Gol: Paulinho (Sorrento, 2r)

7 Gol: Cipriani (Spal)

6 Gol: Gomez (Gubbio, 2r)

MARCAToRI

Bassano-Salernitana 2-0Como-Sudtirol 0-0Monza-Lumezzane 0-1Pergocrema-Pavia 1-2Ravenna-Alessandria 0-1Reggiana-Cremonese 3-0Sorrento-Paganese 1-0Spal-Gubbio 1-0Spezia-Verona 1-0

10^ GIoRnATA 24.10.10

Alessandria-Reggiana

Cremonese-Salernitana

Gubbio-Pergocrema

Lumezzane-Sorrento

Paganese-Monza

Pavia-Como

Spezia-Ravenna

Sudtirol-Spal

Verona-Bassano

11^ GIoRnATA 31.10.10

ClassificaNocerina 21Atletico Roma 20Gela 19Taranto 18Benevento 18Lanciano 16Foggia 15Juve Stabia 13Cosenza 13Foligno 12Pisa 12Lucchese 11Cavese 10Viareggio 10Andria 9Ternana 9Siracusa 8Barletta 6

1^ DIVISIONE GIRONE B

8 Gol: Ciofani (Atl.Roma, 2r)

7 Gol: Sau (Foggia)

6 Gol: Ciano (Cavese, 1r) Catania (Nocerina)

MARCAToRI

Andria-Juve Stabia 0-1Atletico Roma-Foggia 3-3Cavese-Lucchese 1-0Cosenza-Foligno 1-0Gela-Viareggio 0-0Pisa-Benevento 1-1Siracusa-Lanciano 0-0Taranto-Barletta 2-2Ternana-Nocerina 0-3

10^ GIoRnATA 24.10.10

Andria-Barletta

Benevento-Lucchese

Foggia-Siracusa

Foligno-Pisa

Gela-Cosenza

Juve Stabia-Atletico Roma

Lanciano-Cavese

Nocerina-Taranto

Viareggio-Ternana

11^ GIoRnATA 31.10.10

ClassificaPro Patria 18

Feralpisalò 18

Savona 16

Pro Vercelli 15

Tritium 15

Sambonifacese 13

Rodengo S. 12

Montichiari 11

Canavese 11

Lecco 11

Valenzana 10

Mezzocorona 8

Entella 7

Renate 7

Sacilese 6

Casale 6

Sanremese 5

2^ DIVISIONE GIRONE A

8 Gol: Ripa (Pro Patria, 2r)

7 Gol: Fabbri (Lecco, 1r)

MARCAToRI

Casale-Lecco 3-4Entella-Montichiari 1-1Feralpisalò-Mezzocorona 0-0Renate-Savona 3-3Rodengo S.-Pro Patria 0-2Sambo-Pro Vercelli 1-1Tritium-Sacilese 3-2Valenzana-Sanremese 2-2

9^ GIoRnATA 24.10.10

Casale-Valenzana

Lecco-Tritium

Mezzocorona-Entella

Montichiari-Sambonifacese

Pro Patria-Renate

Pro Vercelli-Savona

Sacilese-Feralpisalò

Sanremese-Canavese

Riposa: Rodengo Saiano

10^ GIoRnATA 31.10.10

Classifica

Latina 18

Neapolis 18

Trapani 16

Melfi 14

Pomezia 14

Brindisi 13

Matera 12

Avellino 11

Lamezia 11

Aversa N. 10

Fondi 9

Milazzo 8

Vibonese 7

Isola Liri 5

Campobasso 3

Catanzaro 3

2^ DIVISIONE GIRONE C

5 Gol: Ceccarelli (Brindisi)

4 Gol: 5 calciatori

MARCAToRI

Catanzaro-Aversa N. 0-0

Fondi-Latina 0-1

Isola Liri-Neapolis 0-1

Matera-Milazzo 1-2

Melfi-Avellino (17/10) 3-0

Pomezia-Brindisi 1-0

Trapani-Lamezia 3-1

Vibonese-Campobasso 1-1

8^ GIoRnATA 24.10.10

Avellino-Catanzaro

Aversa N.-Melfi

Brindisi-Trapani

Campobasso-Matera

Lamezia-Pomezia

Latina-Isola Liri

Milazzo-Vibonese

Neapolis-Fondi

9^ GIoRnATA 31.10.10

Classifica

Carpi 19

Carrarese 18

San Marino 15

Giacomense 13

Chieti 12

Sangiovannese 12

Poggibonsi 11

Prato 10

Gavorrano 10

Bellaria 10

L’Aquila 9

Celano 8

Crociati N. 7

Villacidrese 6

Fano 5

Giulianova 5

2^ DIVISIONE GIRONE B

5 Gol: Gasparello (S.Marino 1r),

Rosa (Chieti 2r), Merini (Sangio)

4 Gol: Alteri (Poggibonsi 1r), Cesca

(San Marino)

MARCAToRI

Carpi-Poggibonsi 2-0

Celano-Carrarese 0-0

Crociati Noceto-Sangio 1-2

Giacomense-Chieti 1-1

Giulianova-Bellaria 0-1

Prato-Fano 2-0

San Marino-L’Aquila 1-0

Villacidrese-Gavorrano 1-1

8^ GIoRnATA 24.10.10

Bellaria-Carpi

Carrarese-Giacomense

Celano-Villacidrese

Chieti-Sangiovannese

Fano-Giulianova

Gavorrano-Prato

L’Aquila-Crociati Noceto

Poggibonsi-San Marino

9^ GIoRnATA 31.10.10

Le ClassificheNumero 39

28 ottobre 2010

11Classifiche

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Numero 39 28 ottobre 2010

12 Cremonese-Salernitana

La Salernitana vuole riprendere la sua corsadi Piero Barbaro

REMONA – La capolista affronta laseconda trasferta consecutiva. Eccola Salernitana di mister Breda scen-

dere in campo allo “Zini” di Cremona con-tro la squadra grigiorossa nell’undicesimagiornata del girone A di Lega Pro. Dopo lasorprendente sconfitta in trasferta contro ilBassano, la squadra campana fa visita allaCremonese reduce anch’essa da una scon-fitta pesante a Reggio Emilia contro laReggiana (un 3-0 che non ammette appelli).A parte qualche infortunio di troppo, l’alle-natore della Salernitana dimostra di “esserein fiducia” e di credere fortemente in tuttala rosa che gli è stata messa a disposizionedurante l’ultimo calciomercato estivo: «Nonabbiamo grossi problemi fisici, gli undici chescendono in campo sono sempre i migliori adisposizione. Nel complesso sta andando tuttonel verso giusto, ora viene il difficile perché nondobbiamo sederci e prendere quest’ottima posi-zione in classifica non come un punto di arrivoe ma come partenza per consolidarci e mante-nere questi ritmi». Prima della sconfitta con-tro il Bassano, ritmi veramente alti con quat-tro vittorie consecutive, sei nelle ultimeotto partite, prima in classifica ora a pari

per 3-0 contro la Reggiana, è stato esonera-to nella serata di lunedì. Contattato il gior-no dopo la trasferta in terra emiliana, si negaal telefono e l’unica cosa che trapelava dallasocietà era una posizione da valutare daparte del Cavalier Arvedi e di tutta la diri-genza perché «[…]Nessuno si aspettava diprendere tre gol contro la Reggiana». Tuttol’ambiente si aspettava, invece, una piccolariscossa dopo l’ennesima delusione avutadue domeniche fa contro lo Spezia, ma cosìnon è stato. A tre giorni anche dalla partitadi ieri in Coppa Italia contro il Monza (chenon se la passa meglio, considerato cheanche Alessio De Petrillo è stato sollevato),si vociferano i nomi di Gigi Cagni ma anchequello di Giovanni Vavassori: la situazionepotrebbe cambiare in qualsiasi momento. Enon sarebbe questo l’unico cambiamentoall’interno della Cremonese: a breve potreb-be essere nominato anche il nuovo ds dopooltre un mese l’addio di Gerolin. Il nomegiusto sarebbe quello dell'ex DirettoreSportivo di Mantova e PortogruaroGiuseppe Magaglini. La situazione è in dive-nire, intanto arriva la Salernitana prima inclassifica di mister Breda. E non poteva farloin una situazione peggiore, almeno sotto ilpunto di vista dei grigiorossi, in piena crisi diidentità e risultati.

merito con il Sorrento e una delle miglioridifese del campionato: un vero e propriorullo compressore. Questo camminopotrebbe, a questo punto, anche non essererovinato dall’imminente penalizzazione cheverrà comminata alla Salernitana dallaCommissione Disciplinare, per il ritardatopagamento di stipendi e adempimenti previ-denziali della scorsa stagione, potrà condi-zionare più di tanto la classifica dei granata.È sempre il “caso Ferrari” a tenere banco aSalerno: in occasione del match casalingoperso dalla Salernitana contro il Lumezzane,il club lombardo schierò in campo lo squa-lificato Ferrari. I granata persero sul campola partita accorgendosi solo dopo una setti-mana, dopo il ricorso presentatodall'Alessandria, che la posizione dell'attac-cante dei lombardi era irregolare. Ad ognimodo, la gente di Salerno si gusta e si coc-cola il progetto tecnico di mister Breda chenon vuole mettere il naso fuori in questioniche non riguardano il campo: «Stiamo pen-sando a lavorare, partita per partita, non dob-biamo guardare la classifica ora e non dovremofarlo dopo. Sapevamo di questa penalizzazionee noi non possiamo farci proprio nulla. Il nostroobiettivo è vincere la prossima partita senzaguardare più in là del nostro prossimo avversa-rio». E il prossimo avversario si chiamaappunto Cremonese. La squadra lombardatorna allo “Zini” per affrontare la squadraforse più in forma del campionato. MisterBreda già dalla settimana prima della garacontro il Bassano ha visto qualcosa deiprossimi avversari: «Sì, sì, ho già visto qualcosa.La Cremonese è una squadra molto importan-te in questo girone, come tutte le altre del resto.Non ci sono più quei campionati con le squadrecosiddette materasso: lo dimostra proprio ilBassano che abbiamo appena affrontato. Sulcampo della squadra veneta ci ha perso ilSorrento come anche il Pergocrema, al tempomigliore difesa del campionato, là ha soffertomolto». Conoscere o no gli avversari, non èsicuramente questo il primo pensiero inve-ce di mister Baroni che dopo la sconfitta

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Marco Baroni: la sua esperienza a Cremona è chiusa (Foto Archivio)

Roberto Breda, mister della Salernitana (Foto Archivio)

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Numero 39 28 ottobre 2010

14 Nocerina-Taranto

Auteri riceve Brucato da primo della classeCon la vittoria esterna sulla Ternana e il pareggio dell’Atletico Roma, i rossoneri raggiungono la testa della classifica e intendono rimanerci. Taranto permettendo

di Stefano Santini

OCERA INFERIORE - Dalle vettedella classifica del girone B dellaPrima Divisione di Lega Pro, giun-

ta alla decima giornata, la Nocerina di mis-ter Auteri, reduce dal successo esternoper 3-0 sul campo della Ternana, attendeal “San Francesco” il Taranto. L’undici deltecnico Giuseppe Brucato, ben saldo alquarto posto in classifica a quota 18, deveriscattare il mezzo passo falso internocontro il fanalino di coda Barletta nell’ul-timo turno di campionato. «Noi abbiamocreato parecchie occasioni da gol e lorohanno capitalizzato - aveva detto l’allena-tore dei pugliesi al termine del derby con-tro il Barletta - accettiamo il verdetto delcampo». Un verdetto che aveva deluso nelrisultato il Taranto, ma che non lo aveva dicerto ridimensionato nella consapevolez-za dei propri mezzi e nelle ambizioni.«Sarà una partita avvincente - dice Brucatoin vista del match contro la Nocerina -loro sono in un grandissimo momento, perònoi anche stiamo bene. Dobbiamo sopperiread assenze importanti, come quella delportiere (Bremec e Barasso squalificati perdue giornate) - aggiunge il mister degliionici - ma mi fido del “ragazzino” che è

Nocerina so che è una buonissima squadra,la visioneremo e cercheremo di proporre inostri aggiustamenti». «Noi stiamo bene -ribatte Auteri - ed è chiaro che adesso, dopoun mese e mezzo di campionato, la con-dizione fisica cresce. Non ci sono problemi daquesto punto di vista. Quest’anno c’è ungirone molto difficile - prosegue l’allenatoredella Nocerina - perché ci sono moltesquadre forti che inseguono altri obiettivirispetto al nostro, ma rendono la vita dura atutti, in ogni partita. Non c‘è una squadra inparticolare che mi abbia impressionato o chestia dominando la stagione - concludeAuteri - ma tante che hanno caratteristicheimportanti e tanta qualità: insomma è uncampionato che si gioca sul filo dell’equilibrio.Tutto può decidersi nel volgere di un istante odi un episodio». E, consapevole della pro-pria forza, di filo da torcere ai rossoneri diNocera ne darà di sicuro il Taranto guida-to da mister Brucato: «Cercheremo diportare via quanti più punti possibile allaNocerina, andiamo là cercando di fare ilmiglior risultato che si può immaginare,senza dubbio, come facciamo tutte ledomeniche. Sappiamo di incontrare unasquadra forte - rimarca l’allenatore degliionici - ma anche loro sanno di incontrarneuna altrettanto valida».

sceso e scenderà in campo per difendere inostri pali (Edoardo Goio, classe 1993) si ècomportato molto bene». Pochi grattacapinell’ultimo turno per la Nocerina, cheaveva superato con merito una Ternanacombattiva. «Stiamo andando bene e perora siamo davanti - sottolinea l’allenatoredei campani Gaetano Auteri. Essere là incima e il conforto dei risultati ti fanno staresereno e tranquillo. Però ogni vittoria deveessere subito messa da parte e occorre pen-sare al prossimo impegno, perché nonbisogna mai soffermarsi troppo su quantofatto di buono». Dopo dieci giornate dicampionato i rossoneri di Auteri si pro-pongono come una delle pretendenti allavittoria finale, anche se il mister dellaNocerina non si sbilancia: «Non ci poniamoobiettivi a lunga scadenza, cerchiamo di pen-sare una partita alla volta. In queste cate-gorie ti devi porre solo obiettivi immediate,non molto lontani, non puoi dire di voler vin-cere, ad esempio, le prossime cinque partite».E allora nel mirino della Nocerina arriva ilTaranto, che partita sarà secondo misterAuteri? «È una domande un po’ ovvia -replica l’allenatore - che partita sarà…ciprepareremo bene, come tutte le gare,entrando piano piano nel dettaglio dell’avver-sario, il Taranto ha giocatori che siconoscono». Dal punto di vista tattico lapartita con gli ionici potrebbe nasconderedelle insidie cui attuare delle contro-mosse, il tecnico dei campani è ermeticoe non si sbottona: «Noi terremo presente lanostra identità, ma le contromosse e le strate-gie non si dicono, sono cose che uno si tieneper sé». Nocerina-Taranto sarà anche lasfida tra due squadre che arrivano aquesto appuntamento dopo un inizio distagione certamente convincente. «La nos-tra condizione? Contro il Barletta ho visto peri primi venticinque minuti il miglior Tarantodella stagione - confessa l’allenatore deirossoblu Brucato - quindi sotto l’aspettopsicofisico non stiamo bene, ma benissimo. La

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Gaetano Auteri, tecnico della Nocerina (Foto Archivio)

Giuseppe Brucato, allenatore del Taranto (Foto Archivio)

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Numero 39 28 ottobre 2010

16 Casale-Valenzana

L’esperienza per risollevarsiCasale e Valenzana si affidano alla classe e alla grande affidabilità di Natale Gonnella

e Angelo Affatigato per cercare punti pesanti per una classifica ancora deficitariadi Luca Costa

ASALE MONFERRATO - Nondeluderanno certamente il pubbli-co Casale e Valenzana, che si affron-

teranno in un match verità dai molteplicisignificati: il Casale è determinato a rilan-ciarsi dopo la rocambolesca sconfitta adopera del Lecco, mentre la Valenzanacercherà di tornare a vincere, dopo il paricon la Sanremese, in una partita che sem-bra essere aperta a tutti i risultati.Dipenderà dagli undici in campo che sisfideranno cercando soprattutto di noncommettere sbavature, per poi sfruttare ivarchi e costruire trame di gioco insidiosee penetranti nella difesa degli avversari. IlCasale punterà sulla qualità di giocatoricome Gonnella, Fernandez, Serra, Iannini eMontante, la Valenzana si affiderà alle dotidi giocatori come Frigerio, Arrigoni,Giorgione, Ridolfi e Affatigato. Il Casale, dalcanto suo, punta anche a ritrovare la seren-ità dopo la batosta casalinga ad opera dellaformazione lecchese. Mister LorenzoCiulli, in particolare, punta sulla gara controla Valenzana per il pronto riscatto della suaformazione: «Non dobbiamo abbatterci perla sconfitta contro il Lecco e, anzi, sarà moltoutile reagire immediatamente e preparare al

vincere. Il Casale attraversa, inoltre, un periodonon facile - spiega Rossi - ed anche per ques-ta ragione dovremo stare molto attenti, sevogliamo recuperare qualche posizionepreziosa in classifica generale. Infine - terminail condottiero della Valenzana - dobbiamoessere un po’ più cinici rispetto alle occasioniche creiamo e concretizzare qualcosina inpiù». Anche Affatigato si pone sulla stessalunghezza d'onda del suo allenatore:«Vogliamo dare il massimo. Dobbiamo starecon i piedi per terra e superare la delusione delpari di domenica scorsa raggiunto in extremisdalla Sanremese. Contro il Casale giocheremoper fare la nostra partita, a viso aperto. Laricetta per battere il Casale? - prosegue il gio-catore della Valenzana. Certamente è quelladi non abbassare la guardia. Il Casale giocheràcon tutte le sue energie e cercherà di metterciin difficoltà. Noi dovremo fare la nostra gara».E gli ingredienti per una partita assai inter-essante non scarseggiano, visto e consider-ato che i padroni di casa del Casale tenter-anno di “rivedere le stelle” in classifica,mentre la Valenzana, stoppata a sorpresadai liguri della Sanremese, avrà il compitodi non farsi risucchiare nelle zone maggior-mente scivolose del girone. Al “NatalePalli”, dunque, sarà spettacolo assicurato.

meglio la gara contro la Valenzana. Sono con-vinto - prosegue l’allenatore dell'undici diCasale Monferrato - che la serenità dell’in-tero nostro collettivo potrà essere un elementoaggiuntivo alle caratteristiche della nostrasquadra. I miei ragazzi tante volte hannosaputo reagire al meglio e, anche in quest'oc-casione, non saranno certamente da meno. Invista della sfida contro l’undici di Rossi -sostiene il tecnico del Casale - dobbiamofar sì che la rabbia per la sconfitta riesca a tra-mutarsi fin da subito in energia positiva, chepossa spingerci a fare una grande partita. Senon ci sarà questo approccio e questo lavorodi tipo psicologico, oltre naturalmente al fattoretecnico, non riusciremo a valorizzare quelleche sono le nostre potenzialità». Infine, il con-dottiero Ciulli si dice fiducioso sulle possi-bilità del suo team: «Abbiamo diversesoluzioni all'interno della rosa per i diversi ruolie, dunque, potremo sfruttare nei prossimiimpegni, in base alle caratteristiche degli avver-sari, anche questa nostra duttilità». Anche ildifensore Gonnella cerca di guardare il bic-chiere mezzo pieno e pensa alla sfida con-tro la Valenzana: «Contro la Valenzana dobbi-amo cercare di racimolare qualche punto. Nondobbiamo demoralizzarci oltre modo per lasconfitta che abbiamo riportato la passatadomenica e, contro la compagine di Rossi, cifaremo trovare pronti e determinati a ben fig-urare e ad essere anche più concreti. Sarà unabella sfida tra due formazioni di qualità chepuntano a migliorare la propria classifica».Anche il tecnico della Valenzana, Rossi,aspetta la sfida contro l'undici delMonferrato con fiducia e punta a tornarealla vittoria: «Spiace per la beffa che abbiamosubito ad opera della Sanremese nel recupero,ma cercheremo di rifarci e di prenderci dellebelle soddisfazioni. Non sarà certo facile con-tro il Casale - continua il condottiero del-l'undici di Valenza Po - ma i nostri giocatorisanno soffrire fino al novantesimo ed oltre enon molleranno, perché tutti noi vogliamo con-tinuare questa serie positiva e, possibilmente,

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Angelo Affatigato (Foto Archivio)

Natale Gonnella, classe 1976 (Foto Archivio)

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Numero 39 28 ottobre 2010

17Celano-Villacidrese

Al “Piccone” ci si gioca una fetta di salvezzaLe formazioni di Modica e Mereu si incontrano per cercare di uscire dai bassifondi

della classifica. Entrambe vengono da un risultato positivo, ma chi si ferma è perdutodi Antonio Marotta

ELANO - Nell’ultimo turno hannopareggiato entrambe, anche se conavversarie assai differenti tra loro.

Entrambe vengono da un periodo altal-enante di risultati e tutte e due voglionoallontanarsi dalle zone calde della classifica.Le squadre in questione sono il CelanoOlimpia di mister Modica e i sardi dellaVillacidrese di Bernardo Mereu. Lo 0-0 dellaprima, in casa, contro la corazzataCarrarese fa pendere dalla sua parte l’agodella bilancia nella sfida di domenica inAbruzzo. Anche se i biancoazzurri diVillacidro sono reduci da due vittorie e unpari, proprio quello di domenica scorsacontro il Gavorrano sul proprio campo. Iltecnico sardo, però, è ottimista perché inquesto inizio di campionato ha visto dellebuone prestazioni, in cui non sempre si èraccolto quanto si è seminato. «È indubbioche ci mancano alcuni punti, ma il calcio è così,il risultato non dipende sempre dalle tueprestazioni. La mia squadra è molto giovane enon posso che essere soddisfatto dell’andamen-to che stiamo avendo, anche se a guardare laclassifica non si direbbe». Mereu è però ungrande motivatore e solo in questo modopotrà portare i suoi ragazzi fuori dal pan-

l’approccio alla gara. Infatti quello che sem-bra chiaro è che dopo una buonaprestazione dei marsicani ne arriva unadeludente, come è accaduto recentementedopo la vittoria nel derby a Chieti con laconseguente sconfitta esterna colGavorrano. Questo avvalorato dal differ-ente approccio che si ha in casa e in trasfer-ta, dove i biancoazzurri hanno raccoltopochissimo. Ora, dunque, che Olimpia sarà?Quella che fa seguire una delusione ad unagrande prova, oppure la squadra equilibratae temibile che in casa, al “Piccone”, ha persosolo con la prima della classe Carpi?Modica nel post match di domenica scorsaha commentato: «Mi sono piaciuti i ragazziper tutta la partita. Questo è l’atteggiamentoda avere in tutte le gare e solo con questadeterminazione potremo mettere in difficoltàchiunque». L’allenatore che siede sullapanchina marsicana per il secondo annoconsecutivo dovrà fare a meno degli infor-tunati Agate, Rambaudi e Bettini, e dovràaspettare ancora per una partita Ciolli chesconterà contro la Villacidrese la sua secon-da giornata di squalifica. Fedele al suo 4-3-3,Modica cercherà di far rivivere contro isardi le stesse emozioni di domenica scor-sa nella speranza che il campionato degliabruzzesi prenda una fisionomia più precisa.

tano della zona retrocessione. «Bisognacredere nei propri mezzi e avere pazienza. Sesi vuole uscire da questa situazione deficitariain un sol colpo si rischia di peggiorare le cose.Domenica dopo domenica bisogna risalire».Contro il Celano non sarà facile, anche per-ché lontano dalla Sardegna la squadraisolana non ha fatto benissimo. «Sì, abbiamoconquistato solo due punti, ma potevano esseredi più se a Fano non avessimo subito il pareg-gio in pieno recupero. Ripeto tutto dipende dalcaso che a volte dà e a volte toglie. E finorasiamo in credito. Dobbiamo cercare di fare glistessi punti sia in casa che in trasferta, solo cosìpotremo salvarci». L’allenatore sardo ha dis-posizione un buon gruppo per cercare ilcolpaccio contro gli abruzzesi, ma comespiega lo stesso Mereu l’Olimpia è dura dabattere: «In casa hanno costruito il propriofortino e sono reduci da un pareggio che, adetta di molti, doveva essere una vittoria controla Carrarese, perciò saranno motivati e determi-nati a vincere. Noi - continua l’ex tecnicodella Turris - avremo meno pressioni, nondovendo fare la partita, e proprio questoatteggiamento potrà giovarci. Mi aspetto unaprestazione al pari delle ultime uscite, masenza la giusta concentrazione non potremoambire a nessun buon risultato». L’ultimo pen-siero va alla probabile penalizzazione di seipunti che sta per arrivare in casa biancoaz-zurra. «Cerco di non pensarci e lo stessodevono fare i miei giocatori. Se dovesse arrivareci rimboccheremo le maniche e ricominceremoa giocare. Avendo una squadra giovane il con-traccolpo psicologico ci potrà essere, ma dovre-mo essere bravi ad evitarlo». Intanto non sem-bra recuperare Cordeddu per la trasfertadi domenica, mentre il resto della rosa è adisposizione del tecnico. In casa aquilana ilmorale è buono dopo il pareggio a retibianche contro l’ex capolista Carrarese diMonaco, anche se il rendimento di questoavvio di campionato è un po’ altalenante equesto può creare qualche problema aModica, soprattutto a livello mentale e nel-

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Giacomo Modica, tecnico del Celano(Foto Archivio)

Bernardo Mereu, allenatore della Villacidrese(Foto Archivio)

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Numero 39 28 ottobre 2010

19Neapolis-Fondi

Liquidato prova a frenare la capolistaIl tecnico del Fondi sa che la gara contro il Neapolis di D’Arrigo sarà durissima

ma non si scoraggia. Il mister dei campani: “Restiamo con i piedi bene per terra”

di Riccardo Angelo Colabattista

UGNANO DI NAPOLI -Domenica allo stadio “AlbertoVallefuoco” si incontreranno il

Neapolis, squadra di casa guidata da MisterD’Arrigo, e il Fondi, squadra pontina fermanella parte bassa della classifica. Il campiona-to di Lega Pro, dopo le prime otto giornate,ancora non ha una fisionomia ben definita.Basta osservare bene la classifica peraccorgersi che ci sono ben dieci squadre inappena 8 punti. La squadra di Mugnano haavuto una partenza a razzo. Una serie dirisultati positivi che hanno disorientato siagli addetti ai lavori che gli stessi dirigenti. Lasquadra dei Presidenti Mario Moxedano eFabrizio Bouchè è riuscita a vincere seidelle otto gare a disposizione. Nonostanteciò lo staff rimane con i piedi per terra epredica umiltà. Il direttore sportivo Condòspiega quali siano le velleità della for-mazione campana: «Sapete bene che l'unicoobiettivo del Neapolis è rag-giungere la salvezza il primapossibile. Poi se avremo la for-tuna e la bravura di raggiunger-la in anticipo allora ci divertire-mo. La vittoria di Brindisi e quel-la con l’Isola Liri non devonoilludere nessuno. È ovvio chevin-cere con una squadra che hauna rosa di alto spessore comequella della squadra pugliese, èuna soddisfazione enorme.Però allo stesso tempo dobbi-amo restare con i piedi bensaldi per terra e continuare suquesta strada». Dello stessoavviso è Mister D’Arrigo checon 18 punti in classifica edun primato consolidatopredica pazienza ed umiltà:«Per adesso il nostro percorso rimane legatoalla salvezza e ad un campionato tranquillo. Diprogetti differenti ne potremmo parlare allafine del girone d’andata, solo a quel punto rius-ciremo a capire quali sono le reali forze del

fare bene». Se il Neapolis può permettersi diaffrontare questa sfida con lo spirito giustoe senza l’assillo del risultato, la stessa cosa

non si può dire delFondi. La squadra diMister Liquidato puntaanch’essa alla salvezza,ma la classifica laposiziona a soli 6 puntidall’ultima in classifica.«Onestamente, dopo ottogiornate, mi aspettavoqualche punticino in più.Questo, però, non dovràscoraggiarci, ma serviràcome sprone per lavoraremeglio e con più con-vinzione perché, evidente-mente, quello che abbi-amo fatto fino adesso nonè sufficiente per raggiun-gere buoni risultati».Mister Liquidato è anco-

ra molto amareggiato per la sconfitta nelderby con il Latina, partita sentitissima dallacittà: «Ci tenevo molto a fare bene davanti alnostro pubblico. Dispiace uscire sconfitti ancheperché nel primo tempo abbiamo comandatonoi il gioco. Peccato che nel secondo i mieiragazzi siano rimasti con la testa nello spoglia-toio ed il Latina ne ha approfittato subito».Dopo la capolista Latina, il Fondi, domenicaprossima, incontrerà l’altra prima dellaclasse. Il Neapolis arriva a questa sfida contutti i favori del pronostico. «Dovremmoandare lì consapevoli di incontrare una squadracon delle motivazioni altissime ed una situ-azione psico-fisica pressoché ottimale. In piùavranno la spinta del loro pubblico. Credo che iprimi minuti saranno decisivi. Dovremmo averela forza di reggere il loro impatto». Dalledichiarazioni effettuate le due squadre pun-tano entrambe alla salvezza ma, secondoMister Liquidato, le cose non stanno pro-prio così: «Secondo me il Neapolis lotterà finoalla fine per la vittoria del campionato. È unasquadra costruita con criterio e con a capo unpresidente con molta esperienza».

campionato e la nostra giusta collocazione inclassifica». Domenica scorsa è arrivata unavittoria importantissima contro l’Isola Liri.Una vittoria arrivata al93’: «Questo significa che lamia squadra gioca sempreper vincere. Il primo tempoabbiamo controllato benema nel secondo, quandoavremmo potuto accon-tentarci del pareggio, abbi-amo spinto parecchio esiamo riusciti a prendere trepunti fuori casa». La vogliadi crederci fino alla fine ètestimoniata dai risultati:sei vittorie a fronte di duesole sconfitte. Il pareggio,per adesso, non è con-templato del vocabolariodi Miste D’Arrigo. «Lapartenza sprint è figlia diuna organizzazione soci-

etaria che partedallo scorso anno.Questa estate,quando tutti eranoimpegnati a fareacquisti e ad orga-nizzare le rose, noieravamo già suicampi con tutti i gio-catori presenti». Lapreparazione èstata quindi fonda-mentale perquesto inizio distagione. Perdomenica prossi-ma, invece, ci saràlo scoglio Fondi.«Con la squadralaziale sarà una

gara come tutte le altre. Difficilissima. Questo èun girone talmente equilibrato che non ci si puòpermettere di abbassare l’attenzione. Abbiamola fortuna di giocare questa sfida in casa e perquesto abbiamo una motivazione in più per

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Stefano Liquidato, allenatore del Fondi (Foto Archivio)

Francesco D’Arrigo, tecnico del Neapolis(Foto Archivio)

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Numero 39 28 ottobre 2010

20 Intervista

Nino Barraco, cuore e piedi tutti sicilianidi Flavio Grisoli

OMA - A volte fa sorridere vederegiocatori di calcio brizzolati, un po’ inlà con gli anni, che non vogliono rinun-

ciare al colore, ai profumi, alle gioie e aidolori che solo un campo da calcio puòregalare. Poi ci parli, ti fai raccontare la lorostoria, e capisci perché è così difficile appen-dere gli scarpini al chiodo. Nel calcio ipertec-nologico di oggi, è molto più raro trovare“giovanotti” di 46 anni ancora in pantalonci-ni, a sudare. Noi ne abbiamo incontrato uno,che gli appassionati, specialmente siciliani,conosceranno e ricorderanno con affetto.Antonino “Nino” Barraco, classe 1964, daMarsala provincia di Trapani. Gioca nellaPrima Categoria trapanese, nel MarianStrasatti, dopo essere tornato nella suaMarsala. Una carriera lunghissima, iniziata aLumezzane quando aveva tredici anni, poi ilritorno nella sua Sicilia, per non lasciarla più,tranne che per una brevissima parentesi aTaranto. È inevitabile, come prima curiosità,chiedere a Barraco quali e quanti siano anco-ra gli stimoli per giocare ancora a calcio in

maniera continuata e impegnata con tantianni di carriera alle spalle: «Prima di tutto, c’èsempre la voglia di sentirsi giovani. Dopo 33 annidi carriera uscire dal mondo del calcio, a cui haidato, e che ti ha dato tutto, è difficilissimo.Fisicamente mi sento bene, corro come i mieicompagni di squadra molto più giovani di me. Poici sono i sacrifici da affrontare, certo. Ma possodire che il livello generale del nostro calcio si èabbassato tantissimo, e quindi posso ancoradimostrare tanto ai giovanotti di oggi. Credo cheil mio possa essere un esempio per chi ha vogliae determinazione di continuare a giocare a cal-cio, anche superata una certa soglia di età percosì dire, psicologica». Una carriera, quella diBarraco, spesa tutta in Sicilia (Trapani,Marsala, Palermo, Scicli, Acireale, Catania,Mazara, Salemi), tranne diciotto mesi: «Sì, lamia famiglia si era trasferita dalle parti diBrescia, quindi iniziai a giocare a calcio nelLumezzane. Poi il ritorno in Sicilia, e da lì partìtutto. L’altra mia esperienza fuori dal contestosiciliano l’ho vissuta nel 2000 a Taranto. Mi chia-marono per vincere il campionato, io ero alPalermo. Ne abbiamo parlato e mi decisi ad

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Per il fantasista, che dopo gli esordi al Lumezzane si è trasferito in Sicilia, una carriera spesa tuttanella sua terra. Tra gioie e delusioni immense, ricordi indelebili e ancora voglia di giocare a 46 anni

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21Intervista

andare». Ma è stata una volontà precisa quel-la di non voler praticamente mai abban-donare la propria terra, oppure una concate-nazione di eventi, oppure cosa? «Mah, nonsaprei. Non è stata una volontà sicuramente,perché poi quando ne ho avuta l’opportunitàconcreta l’ho fatto. A quei tempi non era cosìfacile uscire dal proprio territorio. Da parte mia,comunque, non c’è stata mai nessuna preclu-sione verso niente e nessuno». Le tappe dellalunghissima carriera di Nino Barraco le abbi-amo appena elencate. Di queste, quindi, qualeè stata quella che ha lasciato un ricordomigliore e quale, invece, quello peggiore?«Sicuramente l’esperienza più bella è stata laSerie B con il Palermo tra il 1995 e il 1997, a 31anni. Ho avuto la grande fortuna di seguire mis-ter Arcoleo - che lo aveva allenato nei cinqueanni di Trapani - che mi volle fortemente con sé.È stata una grossa soddisfazione, senza dubbio.I ricordi più brutti li lego all’esperienza aCatania, dove ho passato veramente nove mesid’inferno. Ma non per colpa mia, ma perché lapiazza si aspettava che vincessi le partite dasolo». Uno dei punti più alti della carriera diBarraco coincise con quello della società dicui vestiva la maglia: il Trapani. Stagione1994/95: Serie C/1. Dopo un campionato vis-suto sempre nelle prime posizioni, i granatasiciliani concludono la stagione regolare alquarto posto, conquistando così il diritto agiocare i play-off promozione. La semifinale livedeva opposti al Gualdo. La gara d’andata,giocata in Sicilia con uno stadio gremito inogni ordine di posti (e anche di più, natural-mente in questi casi), finì 1-0 per i padroni dicasa grazie proprio ad un gol di Barraco surigore in apertura di gara. Il ritorno, l’18 giug-no 1995 a Gualdo Tadino, la piccola cittadinaumbra vide un esodo senza precedenti di

tifosi trapanesi, pronti per festeggiarel’approdo alla storica finale pro-mozione. Fu una gara tiratissima, comequella d’andata, ma…«Era il 94’ - rac-conta con trasporto e ancora un pizzi-co di delusione Barraco – e l’arbitroBranzoni di Pavia non fischiò un fallo su dime. L’azione continuò, e subimmo la beffaad opera di Tomassini. Lì ci cadde il mondoaddosso. Quella gara sarebbe stato iltrampolino di lancio decisivo per arrivarein B, perché avremmo affrontatol’Avellino, ed eravamo decisamente supe-riori a loro sotto l’aspetto fisico. E con ilcaldo quello è un dato che fa la differen-za. Dopo quella gara, Materazzi (nellafoto 1, riconoscibilissimo, accovacciatoa sinistra) distrusse letteralmente lospogliatoio per quanto era amareggiato earrabbiato». Insomma, dimostrava già a22 anni di avere un bel caratteri-no…«Marco era ed è tuttora un ragazzosplendido. Ci sentiamo ancora di tanto intanto, e parliamo con piacere, perchéabbiamo condiviso momenti memorabili.Potrà sembrare antipatico, ma non è asso-lutamente così. Se in campo lui non guar-da in faccia a nessuno, fuori è disponibilee gentile. Un vero esempio». La stagione1998/99, Barraco fece ritorno al Marsaladopo 15 anni, ritrovandolo in C/1. Fece lastoria di quella stagione componendo il “triodelle meraviglie” insieme a Calvaresi e ad ungiovanissimo Patrice Evra (l’attuale capitanodel Manchester United, tanto per esserechiari). Il numero 10 degli azzurri di quell’an-no ricorda con piacere proprio il giovanissi-mo ragazzo di colore adottato da un’interacittà: «Non avrei mai pensato che potesse farela carriera che ha fatto - rivela Barraco ripen-sando a quella stagione - anche perché gioca-va da esterno alto, ma ancora non ne aveva imezzi fisici. La sua fortuna è stata il cambio diruolo, al Nizza - nella stagione 2000-2001;poi sarebbe passato al Monaco nel2002 e al Manchester United nel2006 - con il tecnico che lo ha abbas-sato a terzino, sfruttando la sua grandecapacità di corsa e progressione. Haavuto un miglioramento incredibile,anche fisicamente. Per me era come unfiglio. Aveva un viso davvero da bambino- Evra sbarcò, è proprio il caso didirlo, a Marsala quando aveva 17 anni- e io lo invitavo a mangiare a casa miae mia moglie si prese in carico di lavar-gli i vestiti. Si vedeva proprio che eraancora un bambino». Sarebbe unamancanza, da parte di chi scrive, nonchiedere a Nino Barraco se abbia omeno dei rimpianti riguardo la suacarriera: «Io sono orgoglioso di me stes-so, e della carriera che ho affrontato,perché non ho mai avuto bisogno di nes-suno. L’unico cruccio che ho, è di nonaver mai giocato in Serie A. La possibil-ità ci sarebbe anche stata, perché

Beppe Materazzi voleva portarmi con sé al Bari.Poi non se n’è fatto più nulla, peccato». Dairimpianti, alle soddisfazioni: «Sicuramente avervinto 9 campionati in 33 anni di carriera, epunto al decimo». Dove? «Attualmente gioco inPromozione, nel Marian Strasatti. Siamo secondiin campionato ad un punto dalla prima.L’obiettivo è vincere il campionato. E io darò ilmassimo». Perché non ha deciso di giocarel’ennesimo campionato di Serie D con ilMarsala? «Troppo stressante, le trasferte sonomolto lunghe, e non me la sono sentita.D’accordo con i dirigenti del Marsala, abbiamodeciso per questa nuova esperienza. Ma sonofelice».

LA FOTOSTORIA

1 - 11 Giugno 1995 - Play-off promozione C/1: Trapani-Gualdo

1-0 (Barraco su rig. al 9’). La formazione. In piedi: Galeoto, Galli,

Esposito, Cavataio, Guaiana, Capizzi. Accovacciati: Materazzi, Di

Serafino, Castiglione, Tedesco, Barraco. Al ritorno finì 1-0 per il

Gualdo, che proseguì il cammino in virtù del miglior piazzamento in

campionato

2 - Stagione 1998/99 - Il Marsala in C/1con il “trio

delle meraviglie” in attacco: Barraco (il primo da sinistra accovaccia-

to), Calvaresi ed Evra (oggi terzino del Manchester United)

3/4 - Stagione 2009/10 - Barraco torna al Marsala

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22 Intervista

OMA - Il lunedì e il martedì sono igiorni più difficili per gli allenatori chenon se la passano bene sotto il punto

di vista dei risultati. Questi sono i giorni incui si consumano gli addii, sia consensuali,che decisi perentoriamente dalla società.Anche quando appaiono strani e insensati.Non si può dire che, dopo l’esonero diFlorimbj dal Brindisi, anche questo diFavarin da Lucca non sia privo di straordina-rietà. In senso negativo. È stato dato il ben-servito ad un tecnico che ha portato la suasquadra in Prima Divisione dalla Serie D insoli due anni, con campionati stradominati.Ovviamente, l’organico a disposizione era diprimissimo livello per le categorie affronta-te, ma il valore del tecnico si vede anche esoprattutto in queste occasioni, quando rie-sce a mantenere le aspettative. Inutile starea pensare ai soldi (tanti) spesi da altri presi-denti, sia della stessa categoria che di altrenettamente superiori, che non hanno mairaccolto quanto sperato. Insomma,Giancarlo Favarin, dalla serata di lunedì nonè più l’allenatore della Lucchese. PaoloIndiani (un ritorno per lui) ha preso il suoposto. Raggiungiamo telefonicamente il tec-nico toscano mentre è al supercorso diCoverciano. Le sue parole sono amarissime:«Eh, penso che la riconoscenza non sia di que-sto mondo. Purtroppo succedono spesso questecose, pensavo di avere più credito con la socie-tà. Da parte mia ce l’ho messa tutta». Il modo,

soprattutto, per come è stata messa la paro-la fine al viaggio insieme di Favarin e laLucchese ha lasciato interdetto e con l’ama-ro in bocca al tecnico: «Una telefonata, nullapiù. Mi hanno chiamato il presidente e il diret-tore sportivo per comunicarmi l’esonero. Midispiace davvero tantissimo, non immaginaquanto». Lo possiamo immaginare, perché ne

abbiamo vissute disituazioni così, e peruna persona sempregentile e disponibilecome GiancarloFavarin, un po’ didispiacere lo provocaanche a chi scrive. Aldi là delle modalitàdell’esonero, chelasciamo alla sensibili-tà di chi lo comunica,i presupposti tecniciper lo stesso sonoabbastanza fumosi. LaLucchese, infatti, nelle

Clamoroso: la Lucchese esonera Favarin!

di Flavio Grisoli

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prime 10 giornate di campionato ha raccol-to 11 punti. Non tanti, ma per una formazio-ne neopromossa non sono certo pochi,considerando anche il fatto che il girone B èindubbiamente quello più difficile: «L’obiettivodichiarato dalla società ad inizio stagione erauna salvezza tranquilla, senza troppi patemid’animo. Poi i risultati positivi di inizio stagionehanno cambiato il punto di vista, ma è statosolo fumo negli occhi, e io lo sapevo bene. C’èstata troppa sopravvalutazione dei punti con-quistati nelle prime gare e della rosa che avevoa disposizione, e l’avevo fatto presente allasocietà. Pensavo di avere il credito necessarioper arrivare almeno fino a gennaio per il mer-cato di rafforzamento. Speravo di avere questaopportunità». Ma non è stato l’unico esone-ro, quello di Favarin. Infatti, hanno pagato ildeludente avvio di campionato (stavolta sì,ci sentiamo di dirlo) Marco Baroni allaCremonese, a cui non sono bastati 13 puntinelle prime 10 giornate (per la sostituzionesi parla di Gigi Cagni e Leo Acori), e AlessioDe Petrillo al Monza (i nove punti raccoltifinora hanno convinto la dirigenza lombardaa dare una sterzata decisa).

“Pensavo che mi avrebbero dato più tempo per organizzare la squadra. I risultati positivi di inizio anno hanno illuso tutti. L’obiettivo era una salvezza tranquilla”

Un altro lunedì nero per le panchine: esonerati anche Baroni (Cremonese) e De Petrillo (Monza)

Alessio De Petrillo, esonerato dal Monza (Foto Archivio)

Giancarlo Favarin (Foto Sito Ufficiale)

Marco Baroni, la Cremonese lo ha sollevato dall’incarico: Cagni o Acori pronti (Foto Archivio)

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24 SambenedetteseIl personaggio

AN BENEDETTO DEL TRONTO -Nato a Pavia, a due passi da Milano,Marco Ogliari non ha mai vestito le due

maglie meneghine di Inter e Milan. Ogliari è ilcapitano della Sambenedettese, chiamata “laSamba” ed il suo stadio “Riviera delle Palme” èdetto “il Sambodromo”. Passione incontenibilequella dei tifosi rossoblu, che in questa stagionesperano di tornare in Lega Pro e magari traqualche anno tornare a giocare il derby dellavalle contro l’Ascoli. Dopo le prime gare casa-linghe giocate nel piccolo impianto sportivo diCentobuchi, ora nel nuovo“Riviera”, coperto in tempirecord, tifosi protetti dalleintemperie e rivestito dipannelli fotovoltaici, ecolo-gici e innovativi. MarcoOgliari è il baluardo difensi-vo dei marchigiani, è alto173 centimetri per un pesoforma di 71 kg. Non è ungigante, ma è come se lofosse. Nella vigilia di Natalesoffierà su 37 candeline, enon ha nessuna intenzionedi smettere, anzi: «Vista lamia età, per forza di cose mi ispiro a FabioCannavaro, grande esempio di fisicità e tempera-mento. Sono tifoso della Juventus e ammiro da sem-pre il rispetto che c’è nel calcio inglese, non solo nelcalcio. Da loro c’è molto più rispetto degli avversari,qui da noi c’è l’ansia da prestazione e l’obbligo deirisultati, anche e soprattutto fin da ragazzini nellescuole calcio. Sicuramente avrei avuto piacere dimisurarmi nel football albionico». Il capitano ha allespalle una lunga carriera, ha militato in squadredi livello nazionale con un grande seguito ditifosi e notevole storia calcistica come Pavia,Livorno, Ascoli, Pisa, Arezzo, Spal, Catania,Frosinone e Giulianova. Prima di sbarcare allaSamb, ha vissuto un breve periodo con i bian-coverdi del Pescina. «Si è vero, ho giocato conmaglie diverse e difeso colori opposti, come nelle

sfide infuocate Pisa-Livorno e Ascoli-Samb vissute daentrambe le sponde. Le realtà sono molto diversetra loro e proprio per questo non è stato facile perme spiegare le mie motivazioni prettamente di pro-fessionista. Non per questo sono idealmente lonta-no da una piazza come quella livornese o quellaaretina che mi hanno arricchito sotto ogni aspetto.A Livorno sono stato per cinque stagioni, mia moglieè nata lì, sono maturato in C2 e contribuito alla pro-mozione in C1 degli amaranto. Peccato non avergiocato in un periodo migliore, anche se ai mieitempi (1998) in C1, lo stadio era stracolmo, oggiinvece poca gente va al “Picchi”. Erano anni confu-sionari, il cambio di società, poi con Spinelli è arriva-

ta anche la serie A. Mi dispia-ce non aver conosciuto uncampione come Igor Protti,grande uomo, grande bomber,fui venduto nel ‘99 e lui ritor-nava all’“Ardenza”. Ad Arezzoavevo i capelli lunghi! È unacittà molto ricca dove si vivebene, ho lavorato con MarioSomma (oggi a Cosenza): ungrande, eccezionale sotto tuttii punti di vista, come ci facevastudiare e preparare le partiteera una cosa incredibile, ci tra-sportava il suo carisma e la

sua dedizione, la passione che metteva nel suo lavo-ro ci contagiava in maniera fantastica. Nella salavideo, sui monitor, ci spiegava i movimenti con l’aiu-to del laser indicando le posizioni, inoltre portavacon sé sempre il telo verde del Subbuteo. Arezzo èuna città molto bella, la migliore in cui ho giocato,anche se rispetto alla Livorno genuina e anarchicache ricordo, la gente aretina è più fredda e chiusa.Anche a Pisa sono stato bene, come a Livornoanche lì si vive di calcio, sono stato solo sei mesi, mamolto intensi. A Catania ho avuto diversi allenatoricome Aldo Ammazzalorso, esuberante che capiscedi calcio, grande carattere, spavaldo e aveva stimadi me. Lo “Zar” Pietro Vierchowod è stato talmentepoco che non ho ricordi particolari mentre CiccioGraziani è davvero una grande persona, si adattaad ogni situazione, è solare e buono d’animo.

Il capitano Marco Ogliari si raccontadi Riccardo Morgigno

SGraziani a Catania era stato anche Vice Presidentedietro Luciano Gaucci che poi mi portò a SanBenedetto». Dopo un lungo, ma quanto maidoveroso, amarcord, Ogliari si concentra poi sulmomento attuale della sua carriera, che si chia-ma Sambenedettese: «Oggi la “Samba” ha diverseavversarie da battere come la Jesina, il Teramo e ledue di Rimini, ma anche la Civitanovese non scher-za. Il campionato è molto competitivo, l’obiettivo ècertamente la promozione, il blasone c’è ma è dura,perché sale solo la prima. Non è sempre facile, loscorso anno in Eccellenza c’erano problemi di strut-ture e campi davvero difficile per giocare, ora lasituazione è cambiata, quando andiamo in trasfer-ta il manto erboso è decente. La serie D ha regoleferree sugli under, serve schierare un ‘90, due ‘91 edun ‘92, per questo le rose sono formate da genteesperta di trentenni e giovanissimi under 20 checrescono e si formano con noi “vecchi”. Io sono il piùanziano, sono cinque anni che abito qui, anchequando giocavo con la maglia del Giulianova, la miafamiglia ed io siamo sempre stati a San Benedettoad abitare. Voglio restare qua, ancora per questa sta-gione e magari anche la prossima, con il PresidenteSergio Spina c’è un rapporto solare. Il nostro è ungruppo solido, ci vediamo anche fuori dal campo,abbiamo l’obbligo ed il piacere di avere tanti giova-ni in organico, questo ci fa restare sempre lucidinonostante le primavere che avanzano». Ogliariinfine si sofferma sul cambio in panchina effet-tuato il mese scorso: «Eravamo molto legati aPalladini, qui è giustamente considerato una bandie-ra. È stato prima nostro compagno e poi allenatorein panchina. Prima amico e poi player-manager.Non so cosa sia successo, è una persona moltopacata e misurata, non reagisce d’istinto, avrà dicerto ponderato le sue mosse. Poi, passato il dispia-cere per la partenza di Ottavio, ora sono e siamotutti a disposizione di mister Giudici e crediamo inlui perché vogliamo bene alla squadra. Nutro pro-fondo rispetto per le decisioni di Ottavio Palladini».Le piacciono le nuove divise? «La maglia verdenon mi esalta, sembra quella dell’Avellino o del clubscozzese dell’Hibernian, preferisco la prima classicao quella nuova da trasferta bianca con inserti rosso-blu e la torre disegnata sul fianco destro».

Marco Ogliari(Foto Sito Ufficiale)

Il difensore classe 1973 ha alle spalle una carriera di grandissimo spessore. Oggi, innamoratodell’accogliente riviera marchigiana, fa da chioccia ai tanti giovani di mister Giudici

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26 MarsalaIl personaggio

OMA - Santo Matinella, classe 1976,dallo scorso 14 ottobre fa ufficial-mente parte della rosa dello Sport

Club Marsala 1912. Matinella dopo una lungacarriera (oltre trecento gare in Lega Pro)ritorna alle origini, infatti ha già fatto partedegli “azzurri” da giovanissimo nella stagione1996 - 1997. Nato a Sciacca, in provincia diAgrigento, è un centrocampista espertoingaggiato dal Marsala per fermare la serienegativa con cui è iniziato il campionato.Raggiunto telefonicamente ci ha raccontatocome è nata la sua passione per il calcio. Hainiziato a giocare molto giovane: «Da piccologià avevo collezionato ottanta presenze nellegiovanili, poi sono passato all’Atletico Catania eda lì sono stato venduto al Marsala in C2, maho disputato poche partite perché all’epocafacevo il militare». Ha trascorso quattro sta-gioni di fila e sette in totale all’Igea Virtus

(inframezzate da una stagione al Pisa), ed èproprio la società di Barcellona Pozzo diGotto quella a cui è più affezionato: «ABarcellona mi sono legatotantissimo e soprattuttoho un ottimo rapporto colpresidente Rendina».Matinella, che provienedal Siracusa, vanta sedicianni di professionismo eha deciso di giocare alMarsala nonostantevarie offerte da altreparti d’Italia, come laSanremese o la VirtusEntella Chiavari. MisterGerardi punta sul suospessore tecnico e sullasua grinta per rinvigori-re la squadra. Dopo cin-que sconfitte consecuti-ve l’amministratore

unico Salvatore Giacalone spera nel miraco-lo con l’aiuto di Matinella e proprio con lasua prima discesa in campo contro il Forza eCoraggio Benevento è arrivata la secondavittoria in campionato. Però domenica scor-sa allo stadio “Palatucci” contro il Noto, unanuova sconfitta ha spento il morale dellasquadra: «È stato davvero un peccato. Eravamoandati anche in vantaggio, sono convinto chesaremmo potuti uscire almeno con un pareggio.

La prossima partita con il Nola,che è ultimo in classifica, dovre-mo vincerla a tutti i costi». PerMatinella l’Interregionale èdiventato un campionatosempre più difficile e compe-titivo a causa delle squadre edei giocatori che provengo-no quasi tutti dalla Lega Pro.Per quanto riguarda il suofuturo l’esperto centrocam-pista spera di giocare a calcioil più a lungo possibile: «Io atrentaquattro anni mi sentoancora un ragazzino, fisica-mente sto bene. Poi un giorno,quando non mi sentirò più gio-care, mi piacerebbe molto fareil direttore sportivo».

di Sara Sbaffi

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Il Marsala si affida a Matinella

Santo Matinella (Foto Archivio)

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Numero 39 28 ottobre 2010

28 Virtus CasaranoIl personaggio

ASARANO - La Virtus Casarano haconcluso la sua campagna acquisti estivacon l’ingaggio di William Barbosa Da

Silva, attaccante brasiliano classe ’78. Nato a SanPaolo, comincia a muovere i primi passi nel cal-cio a nove anni, ma è all’età di quindici che con-quista il suo primo contratto nella serie A bra-siliana, da lì la sua carriera è stata un crescendoche l’ha portato in Europa, a disputare un otti-mo campionato nella Serie B Svizzera con ilBellinzona. Dal Canton Ticino all’Italia il passo èbrevissimo: nel Belpaese si è ambientato e inte-grato con stabilità, giocando in diverse squadree spaziando tra le categorie. Infatti per la VirtusCasarano, Da Silva è un acquisto eccellente, dalmomento che la carriera del giocatore è stataintervallata da presenzein categorie supe-riori, dalla serie B,serie C, finoall’attuale LegaPro, militando insquadre comeMartina, HellasVerona, Taranto,

Portogruaro e Brindisi, disputandocampionati di buon livello. Proprio loscorso anno William Da Silva ha gio-cato una buona stagione proprio trale fila dei pugliesi allenati da MassimoSilva (curiosa coincidenza), segnan-do 14 goal in 29 partite e arrivan-do fino alla semifinale play-off con-tro l’Atletico Roma, persa dopodue 0-0 ed eliminati per una peggio-re classifica al termine della stagioneregolare. Dopo un’importante, masfortunata parentesi nella società deifratelli Barretta, che ora hanno lascia-to la società, William Barbosa da Silvaha scelto di investire le sue energie inquesta nuova avventura con la VirtusCasarano perché: «Nel calcio spessonascono problemi e la Virtus ha un grande proget-to che mi può portare a calcare nuovamente icampi della categoria professionistica», comespiega il calciatore che aveva ricevuto nume-rose offerte anche da altri club. «Alla Virtus hotrovato un bell’ambiente, i tifosi mi hanno accol-to con calore e anche i compagni mi hanno riser-vato una bella accoglienza. Mi trovoveramente molto bene».D’altronde il presidenteIvan De Masi aveva com-mentato così la notizia del-l’arrivo del brasiliano:«L’ingaggio di Da Silva è la natu-rale conclusione di una campagna dirafforzamento condotta con grandissima oculatez-za da parte della società che ha messo a disposi-zione dell’allenatore Antonio Toma giocatori all’altez-za del compito». «La nostra squadra - dice Da Silvariferendosi al team rossoblu - è formata da ungrande gruppo ed è proprio la forza dell’insieme,secondo me, a fare la differenza». Alla domandasull’obiettivo della squadra pugliese Da Silva

Da Silva, il brasiliano d’Italia sbarca a Casarano

di Fabiola Rieti

Crisponde con sicurezza: «Vincere il campiona-to! Sono arrivato in ritardo di condizione, maadesso ho cominciato a prendere forma. Lasquadra sta giocando bene, disputando ottime

partite e vincendo. Siamo soddisfattidel posto conquistato in

classifica, ma ora misento bene fisica-mente e dopo il

goal contro ilT o m a

Maglie almio esordio,vorrei segnareancora per comincia-re a dare il mio contributo allasquadra». Nella sua carriera

William Da Silva ha conosciu-to ambienti differenti, ma spie-ga che gli elementi che differen-ziano le categorie possonoessere sicuramente la qualità dei

campi, ma non il calore dei tifosi:«Ci sono squadre dicategorie superiori

con gli spalti vuotie squadre di

serie D, come laVirtus Casarano,

che hanno tifosi calo-rosi che ti fanno senti-

re un grande calciatoreanche su un campo dilettante. Certo - sottolineal’attaccante brasiliano - quando militi in categoriesuperiori hai più possibilità di giocare». Anche ilpresidente Ivan De Masi ha spesso reso omag-gio ai tifosi dichiarando che: «Il pubblico diCasarano è fantastico, meriterebbe altre categorie.È sempre vicino alla squadra, ha sete di grande cal-cio e porta un sostegno fondamentale al gruppo».

Ha iniziato la sua carriera europea in Svizzera, nel Bellinzona. Poi da Carrara a Casarano, passando per L’Aquila, Martina, Verona, Portogruaro e Taranto

L’esperto attaccante di San Paolo, classe 1978, è reduce da un’ottima stagione a Brindisi

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Numero 39 28 ottobre 2010

29News

OMA - La formazione azzurra guidatada Roberto Menichelli chiude al quintoposto il Grand Prix de Futsal in Brasile.

Nella "finalina" per il quinto posto infatti, gliazzurri hanno sconfitto nettamente ilPortogallo vicecampione d'Europa con unrisultato senza attenuanti: 3-0. Una prova diforza della Nazionale del Ct RobertoMenichelli dopo un primo tempo di sofferen-za. Nei primo 20’ è determinate infatti StefanoMammarella, consacrato anche a livello inter-nazione come uno dei migliori portieri del fut-sal mondiale. L’estremo difensore abruzzese hasalvato in più di un’occasione il risultato suRicardinho e Joel Quieros dando la carica agliAzzurri per una ripresa da brividi. Dopo 10minuti di gioco interrotto per le solite infiltra-zioni d’acqua dovute alla pioggia caduta suAnàpolis, l’Italia si è scatenata. Al 7’ Assis è ser-

vito in campo aperto dall’assist di Luca Ippolitied il gol del vantaggio è divenuto realtà. All’11’la rabbia di Ippoliti porta al raddoppio chespezza le gambe al Portogallo e lancia l’Italia

alla conquista del meritato successo. Nel finaleil capitano Nando Grana approfitta del portie-re di movimento schierato dai lusitani per fir-mare a porta vuota il definitivo 3-0. 

dalla Redazione

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L’Italia del Futsal batte il Portogallo e chiude quinta

L’esultanza di Luca Ippoliti, alla sua 8a retein 25 presenze nella Nazionale italiana

(Foto Archivio)

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Numero 39 28 ottobre 2010

31Repubblica diSan Marino

EPUBBLICA DI SAN MARINO - Ladomenica appena trascorsa ha regi-strato un turno di riposo per il cam-

pionato sammarinese, con la rappresentativaimpegnata nel turno preliminare della UEFARegions’ Cup e l’Under 17 nelturno di qualificazione ai pros-simi campionati Europei (mani-festazioni di cui vi relazionere-mo nei prossimi numeri). Nelfrattempo, andiamo a fare ilpunto proprio sul campionato,analizzando le prime quattrogiornate disputate e snoccio-lando qualche cifra interessan-te. Il girone A è sicuramentequello più livellato, almeno perquanto si è visto finora, con laCosmos che unica formazionedel raggruppamento ancorasenza sconfitte. Dieci i puntiraccolti da Paolo Montagna e

compagni, con il capocannoniere del girone edel campionato (5 reti all’attivo finora) che hapraticamente segnato l’83% delle reti totalidella sua formazione. L’unico altro marcatoredella formazione capolista è Lazzarini, che tral’altro è stato il primo marcatore assoluto diquesta stagione della Cosmos, avendo realiz-

zato al 10’ il gol del provvisorio vantaggiocontro La Fiorita. Attacco non particolarmen-te prolifico, ma con un Montagna in questecondizioni, si può sognare. Delude per ilmomento la Juvenes/Dogana, con soli 3 punticonquistati, ma rispetto alla Cosmos ha unapartita in meno. Il girone B invece vede lo

strapotere incontrastato del TreFiori di Floriano Sperindio, che con12 punti, 10 gol fatti e uno solosubìto, ha già ben 5 punti di vantag-gio su un terzetto di inseguitori(Virtus, Murata e Libertas). ConVirtus e Murata la corazzata dei“gialli” che hanno partecipato allaChampions’ League deve ancoragiocare, e domenica prossima c’èun Tre Fiori-Murata che promettescintille. Ma se la corazzata diSperindio dovesse risultare vincitri-ce per la quinta partita consecuti-va, allora il divario da colmaresarebbe davvero insostenibile perle avversarie.

dalla Redazione

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Mentre il campionato è fermo, tiriamo le sommeNel girone A comanda la Cosmos, ma le inseguitrici sono tutte lì

Paolo Montagna il vero trascinatore. Nel girone B il Tre Fiori fa la voce grossa

Una formazione del Tre Fiori (Foto Archivio)

LA CLASSIFICA DEL CAMPIONATO

Cosmos

La Fiorita

Pennarossa

Fiorentino

Faetano

Juvenes/Dogana

Cailungo

GRUPPO A GRUPPO A

5 Gol: Montagna (Cosmos)

4 Gol: Mularoni (La Fiorita)

3 Gol: Grigore (Fiorentino), Fantini

(Juv/Dog), Foscoli (Pennarossa)

GRUPPO B

4 Gol: Aruta (Tre Fiori)

3 Gol: Amici (Tre Fiori)

CLASSIFICA

MARCATORI Virtus-Folgore/FalcianoLibertas-Tre FioriMurata-DomagnanoCosmos-Juvenes/DoganaTre Penne-San GiovanniFaetano-PennarossaLa Fiorita-Fiorentino

4^ GIORNATA 15-16-17/10/2010

1-00-12-01-00-10-34-1

10

9

6

3

3

3

1

GRUPPO BTre FioriLibertasMurataVirtusSan GiovanniTre PenneDomagnanoFolgore/Falciano

127776411

5^ GIORNATA 30-31/10/2010

Pennarossa-Juvenes/DoganaFolgore/Falciano-Domagnano

Tre Fiori-MurataFiorentino-FaetanoCailungo-La FioritaTre Penne-Virtus

San Giovanni-LibertasRiposa: Cosmos

EURO 2012 - LA SITUAZIONE DEL GRUPPO E

OLANDA

UNGHERIA

SVEZIA

MOLDAVIA

FINLANDIA

SAN MARINO

PT

12

9

6

6

0

0

G

4

4

3

4

3

4

GF

12

12

9

5

2

0

V

4

3

2

2

0

0

S

0

1

1

2

3

4

N

0

0

0

0

0

0

GS

2

4

4

3

6

21

DR

+10

+8

+5

+2

-4

-21

5^ GIORNATA-17/11/2010

Finlandia-San Marino

I PROSSIMI IMPEGNI DEL 2010 LA CLASSIFICA MARCATORI

Klaas-Jan Huntelaar

Alexandru Suvorov

Pontus Wernbloom

Zlatan Ibrahimovic

8

2

2

2

Page 32: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.39