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Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 00143 Roma 1 euro il SeTTiMAnAle di A, B, leGA pro, d, CAlCio FeMMinile e CAlCio A 5 Anno 2 - n° 16 29 Aprile 2010 ISSN 1593-6309 9 7 7 1 5 9 3 6 3 0 0 5 9 8 0 0 1 6 Con l’abolizione del vincolo l’AIC spazza via i dilettanti

PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N. 16

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PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N. 16

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Page 1: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N. 16

Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 00143 Roma

1 euroil SeTTiMAnAle di A, B, leGA pro, d, CAlCio FeMMinile e CAlCio A 5 Anno 2 - n° 16 29 Aprile 2010

ISS

N 1

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Con l’abolizione del vincolol’AIC spazza via i dilettanti

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L’EDITORIALE omologazioni shock: la Sardegna come le altre

di Massimiliano Giacomini

OMA - La nostrainchiesta sulloscandalo omolo-

gazioni nel mondo deidilettanti questa settimanasi sposta in Sardegna.Nelle foto potete vederealcuni campi della splendi-da isola, che confermano lanostra teoria: via i fiduciaridai Comitati. Si crei un’ap-posita figura professionaleche risponda a Roma efaccia realmente rispettarele regole. L’ingegner

Armeni ci avevaannunciato unsuo impegno atal proposito,spiegandoci che«ci stiamo muo-vendo per cercaredi arginare il pro-blema. Non voglia-mo perderetempo, ne abbia-mo già parlato colp r e s i d e n t eTavecchio». Oradopo quested ich iaraz ion iqualcuno aveva criticato questa iniziativa, ma la veri-

tà è che il soloArmeni ha preso laparola e si è impe-gnato per risolvereun problema checoinvolge migliaia dicampi e di conse-guenza di ragazzi cherischiano la vita ognivolta che scendonosul terreno di gioco.Il resto sono solochiacchiere.

r

Numero 16 29 aprile 2010

2 Editoriale

In senso orario: Il campo delMuravera, dove milita Lulu

Oliveira, muri e pali a pochicentrimentri dal campo. Il muro

di cinta del terreno dell’IlvaMaddalena. Ancora il campodell’Ilva. Dietro il portiere ilmuro degli spogliatoi del

Taloro Gavoi Calcio. Ancora ilmuro dell’Ilva che dista pochimentri dal terreno di gioco. Il

terreno del Valledoria, come sipuò vedere ci sono pali privi di

protezione al suo interno.(Foto Archivio)

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OMA - «In questomomento mi sentoumiliato e deluso.

Mi hanno strappato unaparte della mia vita cheportavo avanti con passio-ne ed entusiasmo. Se ilpresidente della LND e lastessa Lega non mi voleva-no più hanno raggiunto illoro obiettivo». Parole ric-che di sconforto e diamarezza quelle dell’expresidente del ComitatoRegionale Veneto, squali-ficato per 18 mesi: «Ilmio lavoro andava avantinel migliore dei modi agennaio del 2009 durantela mia rielezione ero statoacclamato da tutte lesocietà presenti (circal’85% delle aventi diritto alvoto). In questi anni hosempre lavorato per ilbene delle società nonaumentando mai le iscri-zioni ai campionati e conquesto creando un“danno” alla LND cheprende il 25% dell’iscrizio-ne. Abbiamo sempre lavo-rato con massima traspa-renza e non abbiamo maifatto gestioni marchettare.Forse siamo stati troppoautonomi e non siamo maistati soggetti a ricatti».

stata una scelta quasidovuta, obbligata dall’enti-tà della squalifica (18mesi) del Guardini e lascelta del professorAntonino De Silvestro è diprim’ordine, questo l’unicodato di fatto reale e tangi-bile che si evince da que-sta storia. Guardini ha par-lato con noi a cuore aper-to ed ha reso pubbliche lesue verità. Appunto le sueverità. Noi abbiamo ripor-tato fedelmente le sueparole, il suo stato d’animoe le sue considerazioni.Subito dopo abbiamo sen-tito il presidente CarloTavecchio, perché unastampa priva di pregiudizisi comporta in questomodo, che ci ha spiegatola prassi che segue la LNDin questi casi e le scelteunanimi del Consiglio diLega. Il fatto che Tavecchionon abbia voluto conosce-re le parole di Guardini,dimostra a tutti che lalibertà di opinione e distampa sono un dirittoimprescindibile, che nonviene messo in discussioneda Piazzale Flaminio, eche non si fanno pressionio minacce per far tacere igiornalisti. L’importante èdare e fare un’informazio-ne pluralista e libera damotivazioni personali solocosì ci si può consideraregiornalisti liberi.

Con questo presidenteGuardini vuol dire cheha ricevuto pressioni daRoma? «Pressioni daparte di Roma? No. Masiamo sempre stati unComitato diverso dagli altriche finiscono le stagioni indeficit e si presentano conla mano tesa, non aumen-tando mai le tasse d’iscri-zione a Roma hannopreso meno soldi da noi eforse la troppa autonomianon aiuta. Poi GiovanniGuardini (prosegue rife-rendosi a se stesso l’expresidente del Cr Veneto)ha sempre vissuto per laLND e mai grazie allaLND, visto che non habisogno di un lavoro aven-done uno tutto suo».Guardini ci spiega ancheche il suo rammarico èda estendersi anche alcomportamento delConsiglio Direttivo delComitato: «La decisionepresa dalla LegaNazionale Dilettanti èstata la più ovvia, ma que-sta decisione la dovevaprendere il ComitatoRegionale Veneto, che il 20aprile scorso avrebbedovuto credere al suo pre-sidente e di fronte allasqualifica doveva dimetter-si dal proprio incarico per

solidarie-tà, per-ché se èv e r ocome èvero chein questiu l t i m ianni ig r a n d ir i su l ta t ic h eabbiamoacquisitoli abbia-mo rag-g i u n t ii n s i emebisogna-va essereu n i t i

per 18 mesidel presidenteGuardini, cheperciò non èpiù tempora-nea ma defi-nitiva, è statoinibito ancheil segretarioper 12 mesi eche l’interoConsiglio èsotto inchie-sta Federale».Tavecchio hatenuto ap r e c i s a r eche: «Ilnostro non è stato un attodovuto ma una scelta checomprende la prassi.Attendiamo i gradi di giudi-zio e una volta terminato ilsecondo grado prendiamole decisioni che sono piùopportune. Abbiamo sceltocome CommissarioStraordinario del CrVeneto, il Prof. Avv.Antonino De Silvestri, per-ché lui è un legale di gran-de spessore e molto cono-sciuto in Veneto che dovrà“rintuzzare” una situazio-ne non facile». Le nostre considera-zioni: Lo diciamo e loribadiamo, per un’informa-zione libera e liberale biso-gna sempre dare voce atutti i personaggi coinvolti.Per questo abbiamo volutoascoltare GiovanniGuardini ex presidente delCr Veneto e il numero unodella Lega NazionaleDilettanti Carlo Tavecchio(coinvolto solo perché pre-sidente dei dilettanti) dopoil commissariamento delComitato guidato dalprimo. Non entriamo dinuovo nel merito di quelloche è accaduto, dato chelo abbiamo fatto più e piùvolte e basta leggere tuttosul nostro sito. Il commis-sariamento è stata unascelta del Consiglio di Legache l’ha votato all’unanimi-tà, il commissariamento è

anche di fronte a quelloche è accaduto. Il miorammarico è che ilConsiglio si è fatto abbin-dolare da qualcuno che gliaveva detto di continuaread andare avanti cheerano bravi e avrebberofatto bene anche da soli.Dalla sentenza dellaProcura Federale si è vistachiaramente la volontà diestromettermi dal mioincarico. Basta vedere chei dirigenti hanno smentito,davanti alla CommissioneDisciplinare, le supposizio-ni dove si parlava di pres-sioni e minacce afferman-do chiaramente che quellepressioni e minacce nonerano mai avvenute. In piùdalla teoria della ProcuraFederale, sposata dallaCommissione Disciplinare,mi si accusava non di averminacciato i dipendenti inprima persona ma chenon potevo non aver senti-to quelle minacce visto cheanch’io mi trovavo nelComitato. Basti pensareche la sede del ComitatoVeneto è di 900 metriquadrati e non di una solastanza per capire l’assur-dità della teoria. In più alsegretario Pozzi la squalifi-ca è stata ridotta di 12mesi mentre la mia di soli6 mesi lasciandomi giusto i18 mesi che possono por-tare alCommissariamento». Giovanni Guardini si sentevittima di un complotto?«Viste le cose oggi, mi sem-bra che tutto sia statovoluto e pilotato». CarloTavecchio, presidentedella Lega NazionaleDilettanti non ha volutocommentare, ne cono-scere, le parole diGiovanni Guardini sulsuo commissariamento:«Ci tengo a sottolineareche tutto il Consiglio havotato il provvedimentoall’unanimità. C’è da capi-re che oltre all’inibizione

Numero 16 29 aprile 2010

3Editoriale

Commissariato il Comitato regionale Venetodi Massimiliano Giacomini

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Giovanni Guardini, ex presidente del Comitatoregionale Veneto (Foto Archivio)

Carlo Tavecchio, presidente della LND(Foto Archivio)

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OMA - Questa volta gioco a fare il CT.Per amor di Dio, Lippi è bravissimo permotivazione e scelte tattiche, ma secon-

do molti sbaglia a dare fiducia a molti spompa-ti campioni. Bene, seguendo le indicazionidell'Album Panini, Lippi avrebbe ormai in cesti-no ben 17 nomi sicuri. Siccome i convocatisaranno 23 (due per ruolo più il terzo portie-re, ne mancherebbero 5, con appunto le riser-ve di Buffon e pertanto la scelta definitiva vertesu tre giocatori). Allora secondo il famosoalbum Marcello porterebbe con se questi sicu-ri 17 giocatori:Portiere Buffon; Difensori Cannavaro, Chiellini,Legrottaglie, Zambrotta, Grosso, Criscito;Centrocampisti Pirlo, De Rossi, Gattuso,Palombo, Marchisio, Camoranesi; AttaccantiGilardino, Borriello, Di Natale, Iaquinta.Alcune considerazioni, poi metteremo i nomialle incognite. Dei supposti convocati dellaPanini, i più a rischio sarebbero Zambrotta eGattuso. All'orizzonte si vede l'alter ego diCamoranesi. Siamo certi che Lippi non dimen-

ticherà i vecchi guerrieri, ma si apre una perico-losa “vulnus” a centrocampo e sopratutto nellaparte destra della difesa. Anche a sinistraGrosso non da tanto affidamento, ma sarà con-vocato non solo per riconoscenza, ma ancheper mancanza di alternative e Criscito è più unlaterale che un difensore. E allora? Dato perscontato che i portieri con Buffon sarannoMarchetti e De Sanctis, resta il preoccupanterebus difesa: Bonucci è inesperto e ultimamen-te in calo, Santon infortunato, altri in giro nonne vedo, tranne Bocchetti che però è più cen-trale che esterno. Forse sarà convocato Pepevisto il buon finale di campionato, ed io vedreibene anche Cossu. Come alternativa aCamoranesi vedrei bene Giuseppe Rossi delVillareal (alternative ce ne sono poche) mentreMarchionni non da troppe garanzie. Il colpo del-l'ultima ora sarebbe un fresco Totti, un convin-to e rigenerato Nesta ed anche Amauri chenon può essere quel giocatore visto ultima-mente. Quindi, ricapitolando, queste le mie 23convocazioni:

Portieri Buffon Marchetti, De Sanctis; DifensoriZambrotta, Bonucci (o Bocchetti), Grosso,Criscito, Cannavaro, Chiellini, Legrottaglie;Centrocampisti De Rossi, Pirlo, Marchisio,Gattuso, Cossu, Palombo, Camoranesi, Rossi;Attaccanti Gilardino, Pazzini e non Borriello,Iaquinta, Di Natale, Pepe.La scelta non è ampia, ma bisogna considerarele incognite Nesta, Totti e Amauri. Il campiona-to italiano è dominato da giocatori stranieri neipunti base, tra poco avremo, oltre ad un nuovotecnico (Prandelli?) anche un totale azzeramen-to della rosa attuale, fatte alcune eccezioni(Chiellini e Marchisio su tutti). Speriamo che iveterani onusti di gloria facciano un ultimo pos-sente acuto. Infine, in campionato domina, dinuovo, l'Inter, piena di acciacchi e di problemiche deve affrontare il Barcellona sconfitto a SanSiro. Siamo convinti che, passato quel tremendoostacolo, la strada sarà tutta in discesa... E sefosse Mou a centrare la mitica tripletta?Peccato che sui nerazzurri gravi l'ombra diCalciopoli 2. Ma questo è un altro discorso.

r Gasperini propone la “sua” nazionale

Numero 16 29 aprile 2010

5La Rubrica

Page 6: PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N. 16

OMA - Fanfulla da Lodi (evoi cari amici lettori che ciseguite con passione sape-

te a chi ci riferiamo) va girova-gando ramengo per l’Europa incerca dell’Arca Perduta (i pros-simi campionati europei), senzaavere alcuna cognizione, comenoi abbiamo già più volte detto,ogni speranza è persa, e questoevento si terrà purtroppo inFrancia. Si poteva risparmiare IlNostro Eroe tanto disturbo,utilizzando meglio il suo tempoed utilizzando il denaro speso,in viaggi, aerei, alberghi e tra-sferte in qualcosa di più concre-to e più utile alla FIGC. Ma chivolete che dia credito alPresidente della CommissioneEuropea beach soccer e calcio acinque? Nessuno! A differenzadi lui, un’autorevole membropermanente del C.I.O., ha postoconcretamente e più autorevol-mente (Lui si che contava quan-do era membro UEFA) unameta più ambiziosa e forse rag-giungibile: assegnazione delleprossime Olimpiadi, dopo quel-le brasiliane in pro-cinto di iniziare,all’Italia. L’exPresidente dellaFIGC (DottorFranco Carraro) inuna sua recenteintervista alCorriere della Seraha saggiamenteevidenziato chel’Italia può averequalche chance, senon si presenta inordine sparso, ma punterà deci-samente solo su una candidatu-ra, indicando ad una voce lacittà che potrebbe ospitarequesto importante evento

mondiale. Le due uniche candi-dature che trovano al momentonotevoli consensi sono Roma eVenezia. Pur essendo Veneziauna magnifica città, a cui tuttisiamo affezionati,sarebbe difficileper la sua collo-cazione geogra-fica poter orga-nizzare e gestire,senza gravi pro-blemi logistici,una manifestazio-ne olimpica.Rimane quindisolo concretamen-te e razionalmentela candidatura diRoma. Ma a questo puntonascono delle difficoltà di ordi-ne socio-politico che è difficilesuperare. Chi avrà il coraggio didire ai rappresentanti veneti edal suo nuovo Governatore cheVenezia non può ospitare leprossime Olimpiadi, dopo chedestra e sinistra hanno cavalca-to per tutta la durata della cam-pagna elettorale questa aspet-tativa? L’unica persona capace

autorevolmentedi mediare e ditrovare unasoluzione cheaccontenti ledue città è ilp r e s i d e n t eBerlusconi. Ineffetti Lui èl’unico che puòconvincere ilG ove r n a t o reZaio ed ilMinistro Bossi

che l’unica candidatura conqualche possibilità è e rimanesolo Roma. Anche sugli altrifronti caldi quello del vincolo edella legge sugli Stadi e sullamutualità, Fanfulla da Lodi, sta

rdi Robin Hood girando a vuoto e sta rimanen-

do con il classico pugno dimosche in mano. Le società di

Serie D hanno già comincia-to a contestare il

P r e s i d e n t eFederale chie-dendo fatti enon parole(almeno ci fos-sero queste)sulla conserva-zione del vin-colo e a loro sista aggregan-do tutto ilmondo dilet-tantistico in

sollevazione generale. Tuttisanno però che l’unica concretasperanza è riposta nellaCommissione ad hoc che ilPresidente Tavecchio ha recen-temente costituito, affidandonela presidenza ed i conseguentilavori a persone capaci edesperte. Le promesse delSottosegretario allo Sport, cheil nostro eroe ha ricevuto neisuoi numerosi e vanescentiincontri, si stanno sciogliendocome neve al sole. Maggio èarrivato (questo era il mese incui il progetto di legge dovevadiventare legge) e la propostagiace nel cassetto di fondo dellaCommissione Cultura dellaCamera dei Deputati. MarioMacalli e Carlo Tavecchiodovranno ancora attendere enon si sa fino a quando vengavarata la legge sugli Stadi e chele due leghe e le rispettivesocietà possano godere dellamutualità dei diritti televisivi.Ma che volete, questo è quelloche passa il convento! CariPresidenti un detto toscano faal caso vostro: l’avete voluta labicicletta (lo avete eletto) edora pedalate…!!!

robin Hood, le olimpiadi, il vincolo e Fanfulla da lodiNumero 16

29 aprile 2010

6 Voci dal Palazzo

Le Olimpiadi 2020

dovrebbero essere

assegante all’Italia...

Le candidate sono Venezia

e Roma, logisticamente

Venezia è svantaggiata,

chi lo dirà ai politici?

Si è recentemente costi-

tuita una Commissione

per tentare di mantenere

il vincolo per i calciatori

dilettanti. Fanfulla da

Lodi perchè non prende

una posizione in merito?

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Alessandria-Lumezzane 1-0Como-Sorrento 2-1Figline-Arezzo 1-0Novara-Cremonese 3-3Pergocrema-Paganese 1-0Perugia-Benevento 1-2Pro Patria-Foligno 4-2Varese-Monza 2-2Viareggio-Lecco 4-2

Arezzo-Novara

Benevento-Alessandria

Cremonese-Como

Foligno-Figline

Lecco-Varese

Lumezzane-Pergocrema

Monza-Pro Patria

Paganese-Perugia

Sorrento-Viareggio

33^ GiornATA 02.05.10

Squadra PT

Novara 67Cremonese 58Varese 56Arezzo 55Benevento 52Lumezzane 49Alessandria 43Figline (-1) 42Perugia (-2) 40Sorrento 39Monza 38Como 37Viareggio 36Pergocrema 35Foligno 33Pro Patria 32Lecco 31Paganese 27

CLASSIFICA

1^ DIVISIONEGIRONE A

18 Gol: Le Noci (Pergocrema, 8 r)

15 Gol: Motta (Novara, 4 r)

14 Gol: Chianese (Arezzo, 2 r),

Paulinho (Sorrento, 1 r), Evacuo

(Benevento, 3 r)

MArCATori

32^ GiornATA 25.04.10

Carrarese-Lucchese 0-2Celano-Bassano 0-2Fano-Sacilese 0-0Giacomense-Gubbio 0-1Poggibonsi-Itala S.M. 5-2Prato-Sangiovannese 2-0Pro Vasto-Nocerina 3-1San Marino-Colligiana 1-2Sangiustese-Bellaria 0-1

Bassano-Pro Vasto

Bellaria-Celano

Colligiana-Giacomense

Gubbio-Prato

Itala S.M.-Fano

Lucchese-San Marino

Nocerina-Poggibonsi

Sacilese-Carrarese

Sangio-Sangiustese

33^ GiornATA 02.05.10

Squadra PT

Lucchese 66San Marino 55Fano 53Bassano 50Prato 49Gubbio 49Sangiovannese 48Sangiustese 42Itala S.Marco 41Pro Vasto 39Celano 38Nocerina 37Giacomense 36Sacilese 36Poggibonsi 33Bellaria 32Colligiana (-1) 31Carrarese 29

CLASSIFICA

2^ DIVISIONEGIRONE B

19 Gol: Marotta (Gubbio, 2 r)

18 Gol: Cesca (San Marino)

16 Gol: Zubin (Itala S.M., 5 r)

14 Gol: Basilico (Prato)

12 Gol: Nicolini (Giacomense 4 r)

MArCATori

32^ GiornATA 25.04.10

Andria-Pescina 3-0Cosenza-Ravenna 2-2Foggia-Pescara 1-0Giulianova-Cavese 0-2Virtus Lanciano-Rimini 1-0Potenza-Portogruaro 0-3R.Marcianise-Ternana 4-0Reggiana-Spal 0-1Verona-Taranto 1-0

Cavese-Foggia

Pescara-Potenza

Pescina-Reggiana

Portogruaro-Cosenza

Ravenna-Virtus Lanciano

Rimini-Verona

Spal-R.Marcianise

Taranto-Andria

Ternana-Giulianova

33^ GiornATA 02.05.10

Squadra PT

Verona 55Portogruaro 55Pescara 52Reggiana 46Ternana 46Rimini 45Cosenza 42Spal 42Cavese 41R.Marcianise(-1) 40Lanciano 40Taranto 39Ravenna 39Andria 39Foggia(-1) 39Giulianova 32Pescina 31Potenza (retrocessa) 31

CLASSIFICA

1^ DIVISIONEGIRONE B

14 Gol: Piovaccari (Ravenna, 2 r)

13 Gol: Altinier (Portogruaro)

11 Gol: Biancolino (Cosenza, 2 r),

Sy (Andria, 3 r)

10 Gol: Rossi (Reggiana, 1 r)

MArCATori

32^ GiornATA 25.04.10

Alghero-Canavese 3-3Alto Adige-Spezia 0-0Carpenedolo-Pavia 1-3Crociati N.-Valenzana 3-1Feralpisalò-Legnano 0-2Pro Sesto-Olbia 0-3Pro Vercelli-Villacidrese 0-0Rodengo S.-P.B.Vercelli 0-2Sambo-Mezzocorona 5-1

Canavese-Sambo

Legnano-Pro Sesto

Mezzocorona-Crociati N.

Olbia-Rodengo Saiano

P.B.Vercelli-Feralpisalò

Pavia-Alto Adige

Spezia-Alghero

Valenzana-Pro Vercelli

Villacidrese-Carpenedolo

33^ GiornATA 02.05.10

Squadra PT

Alto Adige 57Spezia 56Pavia 54Feralpisalò 53Alghero(-1) 53Legnano (-2) 51Rodengo S.(-1) 48Crociati 41Olbia 40Pro Vercelli 40Sambo(-1) 39Canavese 38Valenzana 38Villacidrese 35Carpenedolo 35Mezzocorona 33P.B.Vercelli 28Pro Sesto (-2) 20

CLASSIFICA

2^ DIVISIONEGIRONE A

15 Gol:Lazzaro (Spezia, 5 r)

13 Gol: Pietribasi (Sambonifacese),

Cocco (Alghero, 4 r)

12 Gol: Carbone (Pavia, 3 r),

Bachlecner (Canavese, 1 r),

Chiaretti (Pro Vercelli, 3 r)

MArCATori

32^ GiornATA 25.04.10

Aversa N.-Manfredonia 1-0Brindisi-Isola Liri 3-2Cassino-Barletta 0-0Gela-Vibonese 1-1Melfi-Juve Stabia 1-2Monopoli-Noicattaro 2-1Scafatese-Cisco Roma 0-1Siracusa-Catanzaro 2-3V.Equense-Igea Virtus nd

Barletta-Monopoli

Catanzaro-Brindisi

Cisco Roma-Siracusa

Igea Virtus-Scafatese

Isola Liri-Melfi

Juve Stabia-Cassino

Manfredonia-V. Equense

Noicattaro-Gela

Vibonese-Aversa N.

33^ GiornATA 02.05.10

Squadra PT

Juve Stabia 69Catanzaro (-3) 67Cisco Roma 62Barletta (-1) 53 Brindisi 53Siracusa 51Cassino 48Gela 46Melfi 43Aversa N. 40Monopoli 40Manfredonia 39Scafatese 35Isola Liri 35Noicattaro 31Vibonese(-1) 27Vico Equense 23Igea Virtus (-2) 11

CLASSIFICA

2^ DIVISIONEGIRONE C

20 Gol: Ciofani (Cisco Roma, 6 r)

16 Gol: Mosciaro (Catanzaro, 4 r)

15 Gol: De Angelis (J. Stabia, 4 r)

14 Gol: Chiaria (Melfi)

13 Gol: Longoni (Catanzaro),

Da Silva (Brindisi)

MArCATori

32^ GiornATA 25.04.10

REGOLAMENTO

Due per ogni girone

con la prima diretta-

mentin Serie B, men-

tre la seconda uscirà

dalla vincete dei play-

off. Retrocessioni tre

per girone con play-

out. Le date: Andata

23/05/2010; Ritorno

30/05/2010. solo per i

play-off la finale di

andata il 6/06/2010 e

quella di ritorno il

13/06/2010, con even-

tuali supplementari se

permane parità pro-

mossa la squadra

meglio piazzata in

campionato.

Dal 23 agosto inizio

alle ore 16,

dal 6 settembre inizio

alle ore 15; dal 25

ottobre

inizio ore 14.30; dal

28 marzo inizio alle

ore 15; dal 23 maggio

inizio alle ore 16.

ORARI

le ClassificheNumero 16

29 aprile 2010

8 Classifiche

In blu le squadre promosse

In rosso quelle retrocesse

In verde le partecipanti ai play-off e play-out

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Macalli: “il prossimo anno si avranno controlliIl presidente della Lega Pro traccia le linee guida delle nuove regole che saranno emanate a maggio

di Flavio Grisoli

OMA - Un vulca-no di idee,potremmo definir-

lo. Ma visto il caos creatodall’impronunciabile vul-cano islandese (per com-pletezza lo riportiamo:Eyjafjallajökull), ce neguarderemo bene dalfarlo. Sicuramente unuomo ricco di risorse e,se vogliamo, amore per lacarica che ricopre e lesocietà che rappresenta.Mario Macalli, presidentedella Lega di Firenze dellaTerza Serie Nazionale, datempo si batte affinché lesocietà che partecipano aicampionati della ex SerieC abbiano conti traspa-renti e rispettino le sca-denze relative ai paga-menti degli stipendi edelle ritenute fiscali. Il las-sismo che, sotto questopunto di vista, per troppotempo si è protratto haportato alle situazioni didifficoltà che tutti cono-sciamo. Anche le sanzionicomminate alle societàper inadempienze fiscaliappaiono troppo “soft”,

sicché Macalli ha deciso didare un giro di vite, dandocosì un segnale forte atutta la categoria.Riguardo questo tema,che coinvolge anchemolte società della B, sene è parlato nella riunioneindetta dall’AssociazioneItaliana Calciatori il 19aprile. Il quadro tracciatodal presidente dell’organosindacale dei giocatoriCampana è allarmante:nella Serie cadetta solo 5società (a dire il vero amargine dell’incontro siera parlato solamente didue, ma in una nota dira-mata il giorno successivoil numero dei sodalizi “vir-tuosi” si è allargato a 5; 15sono “in regola”, cioèsono in linea con le dispo-sizioni federali, e 2,Gallipoli e Mantova, sonoeffetttivamente in ritar-do), che sono Sassuolo,Cittadella, Albinoleffe,Lecce e Modena sono“regolari” (vale a direpagano tutti i mesi) neipagamenti degli stipendi.In Lega Pro invece, nellaquale (ahinoi) tutti gli annisi assiste allo stillicidio

delle società, sono 7 (su90) le compagini che nonhanno onorato le scaden-ze degli emolumenti aigiocatori (Igea Virtus,Perugia, Manfredonia,Legnano, Pro Vercelli, ProSesto e Scafatese). Di que-ste, di due si è pratica-mente certi che fallirannosenza appello; di una terzase ne parla spesso per itentativi del suo presiden-te di raccogliere fondi. Intutto questo, diceCampana, i giocatori nepagano le ingiustificateconseguenze. Senza con-tare che, si evince dalleparole rilasciate dal presi-dente dell’Assocalciatori,la situazione per le socie-tà della Lega Pro potreb-be peggiorare ulterior-mente, a causa della scis-sione ormai imminentetra la Serie A e la B, cheporterebbe ad un abbas-samento (ulteriore) dellaquota spettante alla Legadi Firenze in termine didiritti audiovisivi. Altritemi “caldi” della riunioneerano il blocco dei ripe-scaggi e l’illegittimità delvincolo sportivo. Su tuttoquesto, e anche altro, si èespresso, con la schiettez-za che l’ha sempre con-traddistinto, MarioMacalli: «Queste sono noti-zie che lui - Campana - hadalla stampa, come del restole ho io. Per quanto miriguarda, l’Igea Virtus nonavrebbe neanche dovuto ini-ziarlo questo campionato.Ma sono dell’avviso che ilvero disastro non è qui danoi, ma in Serie B».Effettivamente, se si pren-dono in considerazione lecifre di cui sopra, se in 5sono davvero “virtuose”con il pagamento degli sti-

pendi, ci si attesta sul 22%,mentre in Lega Pro, dovesono 7 quelle inadem-pienti, la percentuale dellesocietà in regola è ben piùalta, il 92%. Macalli, però,vorrebbe arrivare a deicampionati dove non cisiano più questi continuideferimenti e conseguentipunti di penalizzazione,ribaltando ciò per cui siera battuto non più tardidi un anno fa: «Io l’annoscorso ho fatto una grandebattaglia per abbassare lafideiussione a garanzia del-l’iscrizione ai campionati pervenire incontro ai presidenti,ma questa dimostrazione difiducia è stata tradita. Non ès e r v i t o » .Complessivamente, aseguito dei controlli dellaCo.vi.Soc. sono stati com-minati ben 21 punti dipenalizzazione nei cinquegironi della Lega Pro,Macalli prosegue:«Purtroppo abbiamo unproblema, ci sono tantesocietà virtuose la cui virtùviene macchiate da pocheche non mantengono gliimpegni. Per questo è neces-sario fare qualcosa».Sembra ormai deciso (mamai dire mai) che anche laSerie B chiederà unagaranzia fideiussoria perl’iscrizione al campionato2010/11: «La B non avràproblemi a farlo, anche per-ché si è resa conto che sideve porre rimedio a questasituazione. Le strade sonodue, o la fideiussione a unmilione, o blocco dellamutualità a 20 milioni. LaLega di B dovrà avere perforza delle garanzie». InLega Pro, come già Macallici aveva anticipato inesclusiva non più tardi diun paio di settimane fa, ci

saranno delle rivoluzioniin tal senso: «Ci saranno lefideiussioni a un milione diEuro anche da noi, e le rela-tive norme verranno emana-te a maggio». Sul delicatis-simo tema dei controllifiscali, che in molti vedonocome una vera e propria“Spada di Damocle” chepende sulla testa dei pre-sidenti, Macalli è fin trop-po chiaro, e rincara ladose: « Noi i controlli livogliamo, ci mancherebbe.Dalla prossima stagione lesocietà mensilmente dovran-no inviare comunicazione diavvenuto pagamento deglistipendi e delle relativeimposte, e i controlli verran-no effettuati entro il 20 delmese successivo. In caso diinadempienza, punti dipenalizzazione. Poi a scala-re fino all’esclusione imme-diata dal campionato. Chi sidimostrerà virtuoso, invece,si vedrà scalare una quotadella fideiussione versata ainizio campionato per ognicontrollo andato buon fine,perché credo sia giusto.Avremo senza dubbio cam-pionati più regolari».Riguardo il vincolo, e lab a t t a g l i adell’Assocalciatori per lasua abolizione, Macalli hala sua opinione: «Sugli arti-coli 107 e 108 delle NOIF –le Norme OrganizzativeInterne Federali, le regoledel calcio italiano; questidue articoli si riferisconoallo svincolo dei calciatoridilettanti: il primo perrinuncia della società, ilsecondo per accordo -abbiamo le nostre idee. Oggici sono i premi di addestra-mento, che tali non sono, marappresentano un puroparametro. Noi non discutia-mo il 113 - lo svincolo per

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Il presidente della Lega Pro, Mario Macalli(Foto Archivio)

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stipula del calciatore di uncontratto da “professioni-sta”, che è il vero premio.Ma quando c’è uno svin-colo, noi in controtenden-za con la “SentenzaBernard” - il calciatoreche ha scatenato il pande-monio per quanto riguar-da il vincolo con il suopassaggio dall’OlympiqueLyonnais al NewcastleUnited - noi vogliamo che ipresidenti delle società dilet-tantistiche abbiano un ritor-no, ma senza speculazioni.D’altronde - prosegueMacalli - non possiamoandare contro al mondointero. Il nostro problema èdi avere onestà intellettuale,e io spero che si trovi unaccomodamento che nonfaccia male a nessuno. Hoavanzato delle proposte amio modo di vedere ragione-voli, speriamo che venganoaccolte, anche perché senon si trova un accordo èfinita per tutti». Che estate

ci si dovrà aspettare allo-ra, per la Lega Pro? «Pensoche sarà un’estate moltobrutta, per il semplice fattoche non ci sarà niente dibuono da aspettarsi. LaLega Pro è un calcio a per-dere, non c’è niente da fare.Perché io i presidenti dellemie società - continuaMacalli - li chiamo semprebenefattori? Diventerà sem-pre più difficile in questecondizioni attirare interessiimprenditoriali nella nostracategoria, perché senzaregole certe l’imprenditore èdisincentivato ad impegnar-si. E poi, voglio dire - qui ilpresidente della Lega Proalza la voce, segno chel’argomento gli sta acuore - ma può stare unasquadra di SecondaDivisione con una rosa dietà media di 27 anni? Qualè l’utilità? Che cosa danno inpiù al calcio italiano?Nulla!». Può essere pro-prio la poca disponibilità

economica a riformare icampionati questa estate?«No, il format della Lega Proè quello e non si può cam-biare. E stiamo per bloccareanche i ripescaggi. I gironisono quelli e tali devonorimanere. Siccome non sipuò ristrutturare il format,allora si possono fare anchecinque gironi di 16 squadrese non si arriva a riempire leliste. E poi, se ci sarà bisognodi qualche ripescaggio, non liconcederemo più gratuita-mente». Ma ci sarà questasvolta epocale nel calcioitaliano, nell’estate delmondiale? «Le regole si scri-veranno», risponde laconi-co Macalli. Il presidentedell’Alghero CorradoSanna si è espresso sul-l’argomento: «Sui controllimensili sono d’accordo, sullafideiussione un po’ meno.Noi presidenti siamo tuttiimprenditori, le risorse eco-nomiche ci servono per lavo-rare, nessuno fa il presidentecome impiego principale. Larigidità è positiva e va incen-tivata, però che si inasprisca-no le sanzioni in termini dipenalizzazioni, ma le fide-iussioni sono un po’ troppo.Le cose - conclude il primotifoso della compaginegiallorossa sarda - devonoessere fatte con criterio, eMacalli è sempre attento aqueste cose e sa semprecosa fare». Piero Mancini,presidente dell’Arezzo, cioffre un’analisi caustica emolto critica nei confron-ti delle proposte diMacalli: «Sono d’accordo,d’accordissimo, anzi. Unmilione di Euro è poco. Checontinui così, a dare vantag-gi solo ai calciatori, così rima-ne lui da solo. Insieme ai cal-ciatori». Mancini prosegue:«Perché dico così? Semplice,

perché è la verità! Io houn giocatore che hafatto finora 26 presenzein campionato e mi ci hacitati per mobbing, per-ché per qualche volta ilmister l’ha escluso dalleprove tattiche del giove-dì. Ma ci stiamo renden-do conto? Che potere èrimasto alle società?Nessuno! Macalli conti-nui così, anzi, metta lafideiussione a due milio-ni di Euro, così rimane luida solo, a fare il presi-dente della Lega Pro aigiocatori. Ottima idea -conclude Mancini -quella di Macalli».

mensili e fideiussione certa a un milione di euro”“Si avranno campionati più regolari”. Ecco le opinioni di Sanna dell’Alghero e Mancini dell’Arezzo

Corrado Sanna, numero uno dell’Alghero (Foto Archivio)

Piero Mancini, presidentedell’Arezzo (Foto Archivio)

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13Novara

novara sei in Serie B!sapevole che sarebbe statonecessario un gruppo unito ecerto delle proprie potenzia-lità. È stato proprio così edora possiamo goderci un tra-guardo più che meritato».Tesser sarà ricordato persempre nella mente e neicuori della gente diNovara sia per quello cheha saputo fare sottol’aspetto prettamente cal-cistico ma anche per lastima che ha saputo gua-dagnarsi dal punto di vistaumano: «Devo dire che èuna soddisfazione doppia.Novara mi ha accolto allagrande e noi tutti abbiamosaputo ripagarli con un risul-tato straordinario. Sono con-tento per com'è andata enon vedo l'ora di ripartire peruna nuova stimolante avven-tura in Serie B dove sonoconvinto non reciteremo sola-mente un ruolo da compar-sa. Complimenti a tutti i mieiragazzi davvero fantastici eun particolare pensiero va aNicola Ventola che ha soffer-to le pene dell'inferno percontinui problemi fisici mache alla resa dei conti è statodecisivo con una doppiettafenomenale nella gara decisi-va».La favola Novara è appenainiziata...

festeggiare davanti al pub-blico amico che attendevaquesto giorno dal lontano1977, ultima stagione in Bdegli azzurri. Tra i protago-nisti di tutto questo sicu-

ramente il condottiero dimille battaglie AttilioTesser, abile a dimostrarele sue infinite qualità distratega dopo un anno dif-ficile a Padova: «Per me è laprima volta e la gioia èimmensa. C'ero andato vicinocon l'Alto Adige ma questa ètutta un’altra storia. Sapevofin dall’estate di avere adisposizione una rosa com-petitiva per la Serie B, manello stesso tempo ero con-

avuto l'umiltà di scenderesino alla vecchia Serie Cper rilanciarsi. La sua dop-pietta contro laCremonese è di quelle dastropicciarsi gli occhi per

guardare in faccia la realtà,una realtà che pone ilNovara al centro dellecronache nazionali peraver portato a termineuna grande impresa.Alla vigilia era tra le favori-te ma non la candidatanumero uno alla vittoriafinale ed invece, grazie aduna progettazione infallibi-le, il direttore sportivoPasquale Sensibile e tuttigli altri uomini del presi-

dente sonoriusciti acompletareil mosaicocon la pro-mozione .Unica mac-chia il ko diBenevento,ma forse ap e n s a r c ibene èstato anco-ra più bellop o t e r

probabile derby con ilTorino e chi addiritturavolge lo sguardo avanti esogna in grande: «Nonsiamo intenzionati a fermar-ci proprio adesso» sono le

p a r o l ede l l 'Ammin is tratoreDelegato Massimo DeSalvo inebriato dalla felicitàdurante i festeggiamentiper le vie cittadine. Tutti adesultare compreso il bom-ber di giornata, quelNicola Ventola ex promes-sa del calcio italiano trop-po spesso costretto allaresa da numerosi infortu-ni: per lui si tratta di unasorta di riscatto dopo aver

OVARA - IlNovara torna inParadiso dopo 33

anni di attesa. Una stagio-ne straordinaria sotto tuttii punti di vista, un campio-nato condotto in testadalla prima all'ultima gior-nata. Tesser e i suoi ragazziscrivono una paginaimportantissima della sto-ria del club piemontesesigillando il successo finalecon lo spumeggiante 3-3che ha caratterizzato lasfida del “Silvio Piola” con-tro la Cremonese. Al tripli-ce fischio dell'arbitroCorletto di Castelfranco ilcampo si tinge di azzurro,un colore denso di gioia esoddisfazione dopo unacorsa inarrestabile durata32 giornate.I 7500 dello Stadio Piolascandiscono un refrain cheaccompagnerà le prossimenotti del patron CarloAccornero: “Serie B, SerieB, Serie B!” Un grido una-nime che ha contraddistin-to la festa sino a tardi peruna giornata che rimarrànegli annali: il 25 Aprile2010 Novara torna nelcalcio che conta. C'è chipensa già ad un sempre più

di Gianluca Tinfena

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Il pareggio interno con la Cremonese davanti a 7500 tifosi vale la matematica promozione

(Foto oknovara.it) (Foto lastampa.it)

(Foto sito ufficiale)

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di Piero Barbaro

la lucchese e... il vizietto della promozioneIl sogno del presidente Giuliani si è avverato: i rossoneri approdano in 1^ Div.! A Lucca è apoteosi dei tifosi

UCCA – Missione compiuta. Si com-pie così domenica 25 aprile il progettodi rilancio della Lucchese portato

avanti dal presidente Giuliani e dal suo socioValentini. Un sogno che si avvera, che ripor-ta, dopo due anni di purgatorio, la squadrarossonera in Prima Divisione, categoria cheera stata costretta a salutare dopo il fallimen-to della gestione Hadji. Nell’ultimo turno vit-toria per 2-0 contro laCarrarese che sanciscela promozione nono-stante il passo falso delSan Marino che cede incasa alla Colligiana. Conle reti di Carloto ePotenza viene centrato,quindi, alla prima occa-sione il primo matchpoint: la squadra tosca-na, infatti, aveva ottopunti di vantaggio a trepartite dalla fine. Unafesta alla quale non hapotuto partecipare, iltifo lucchese a causa di motivi di ordine pub-blico, tutti i tifosi erano davanti ad un maxi-schermo a Piazza del Giglio, a Lucca. La par-tita si mette subito in discesa al 28’ quandoCarloto sblocca il risultato. È il gol dello 0-1.Per suggellare il trionfo rossonero ci pensaPotenza a sei minuti dalla fine (39’ st) con unsinistro al volo dopo il cross di un otti-mo Carloto. Grande merito per questaimpresa va al tecnico della Lucchese,Giancarlo Favarin, insieme al direttoresportivo Paolo Giovannini, che sonostati capaci di amalgamare un grandegruppo in grado di vincere due campio-nati consecutivi e superare qualsiasimomento di difficoltà. Nonostante tuttele scaramanzie del caso, arriva il momen-

lto di esultare anche per il mister dellaLucchese, che a malapena riesce a contener-si in un pullman in festa che viaggia versoPiazza del Giglio per il festeggiamenti di gior-nata. Primo match point subito sfruttato inuna partita che comunque era da giocarenonostante la classifica difficile dellaCarrarese: «Abbiamo preparato la partita cometutte le altre volte. Sapevamo di affrontare unasquadra che aveva bisogno di punti, era e rima-ne in una zona di classifica difficile e per questo

non ci poteva lasciare nulla. È stata una par-tita intensa, tirata, oltre ai due gol abbiamocolto anche un palo e avuto altre occasioni.Per fortuna la rete è arrivata abbastanzapresto e questo ci ha facilitato molto lecose». La Colligiana intanto sbancava il

campo del San Marino che eraall’inseguimento al secondo posto,ma nessuno sapeva niente incampo. Il mister Favarin avevaappositamente evitato di sapere efar sapere l’esito della gara sanma-rinese: «Non sapevo niente, nonabbiamo voluto saperlo per la pauradi essere condizionati durante lanostra gara. Sapevamo invece chedipendeva tutto da noi, le altre parti-

te non dovevano interessarci». Un gruppoincredibile che, come detto, arriva alla suaseconda promozione consecutiva, non suc-cede spesso nel calcio di questi tempi:«Abbiamo un gruppo di giocatori straordinario,non c’è altro da dire. Abbiamo avuto anche quelpizzico di fortuna che ci vuole per ottenere que-sti risultati. Penso soprattutto allo scorso annoquando iniziammo la stagione il quindici di ago-sto. Ce l’abbiamo fatta solo grazie all’aiuto ditutti». Aiuto di tutti, società, giocatori e anche

il resto dello staff tecnico che ha fattoda collante. Importante ruolo l’ha gio-cato il direttore sportivo PaoloGiovannini che rifiuta qualsiasi tipo dicomplimento a livello personale: «Icomplimenti per queste stagioni vannoestesi a tutto il resto dell’equipe che inquesti due anni ha lavorato per questasocietà. Senza l’aiuto di tutti non cel’avremmo mai fatta. Soprattutto per dueanni consecutivi poi. Molti di noi si cono-scevano già dall’esperienza con ilCastelnuovo, abbiamo solo dovuto coinvol-gere i restanti nei nostri progetti». Per

Giovannini l’aria di questa impresa la si èrespirata soprattutto dopo la vittoria aBassano: «Insieme alla giornata di oggi, quellacontro il Bassano è stata sicuramente la partitapiù importante di questa stagione, il momentopiù bello. Loro non perdevano sul loro campo datantissimi turni e noi in quella gara, vincendo,abbiamo ipotecato il titolo che abbiamo rag-giunto oggi (domenica, ndc)». Alle spalle delle

maestose Alpi Apuane in casa Lucchese sipuò già pensare al futuro per prossimo cam-pionato. Si sbilancia mister Favarin: «In questasocietà tutto è possibile, una squadra seria conuna dirigenza che vuole programmare. Niente èimpossibile, sto parlando anche di Serie B, per-ché no». Più cauto il direttore Giovannini: «Cipenseremo tra una decina di giorni quando ciriuniremo e decideremo come procedere conquesto progetto chiamato Lucchese. Ora ètempo di divertirsi con i nostri tifosi».

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15Lucchese

(Foto Sito Ufficiale)

(Foto Sito Ufficiale)(Foto Sito Ufficiale)

(Foto Sito Ufficiale)

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di Luigi Cardarelli

e Flavio Grisoli

l’abolizione del vincolo per i calciatori dilettanti?Andrea Micheli (Pizzighettone): “Le perdite sono già particolarmente ingenti”

Luigi Pinalli (Fiorenzuola): “Sarebbe una cosa ingiusta per noi società”

OMA - Nelle ulti-me settimane, nelmondo dello

sport (in generale) dilet-tantistico (in particola-re), sta rimbalzando unanotizia che potrebberivoluzionare un panora-ma, quello sopracitato,che coinvolge quei milio-ni di persone che fannoparte della categoria deidilettanti: l’abolizione delvincolo che lega i tesse-rati alle società. Infatti, aBruxelles, in sede comu-nitaria (che continua adimostrare di curarsisempre meno degli inte-ressi comuni, e di predili-gere quelli particolaridelle lobbies di potere)si sta vagliando l’ipotesidi eliminare ogni tipo divincolo, in ogni àmbito.Questo sulla scia della(ormai celeberrima econsegnata ai libri di sto-ria) “sentenza Bosman”che decretò la fine dellacentralità delle societànel calcio a favore deicalciatori. Questo, natu-ralmente, per quantoriguarda i professionisti.Ora, si sta pensandoanche ai dilettanti. Inbuona sostanza, il vinco-lo rappresenta un’àncoradi salvataggio per le

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società dilettantistiche,che tra mille sacrifici rie-scono a trarre beneficiodalla valorizzazione delproprio parco giocatori.Se il vincolo dovessecadere addio premi dipreparazione, i giocatoriogni anno sarebberoliberi di andare dove piùgli aggraderebbe (sareb-be meglio dire liberi diandare dove il loro por-tafogli si gonfierebbemaggiormente) lasciandoi sodalizi dilettantisticivuoti e svuotati di ognitutela. Questo nell’indif-ferenza pressocchégenerale (FIGC e CONIin testa, organismi chedovrebbero essere perprimi in fila a tutelare leposizioni delle proprieaffiliate) enello stu-pore di chi,come noi,si occupadi calcio diq u e s t ecategorieda moltis-simi anni.Allora cichiediamo:che cosasignifiche-r e b b el’abolizionedel vincoloper les o c i e t à

dilettantistiche? In cifre,quale sarebbe la perditache ne deriverebbe? Cheutilità, per il calcio ingenerale, rivestirebbero?E che funzione alloraavrebbe poi la Lega chele rappresenta tutte? Epoi, perché non far paga-re ai giocatori quello checon tanta veemenzastanno cercando di otte-nere? Se da un latoottengono un calciosenza limiti, né vincoli, nébarriere contrattuali,perché non far rimbor-sare loro le società? Perrispondere a tutte que-ste domande, abbiamoscelto di ricalcare ilmodello della nostrainchiesta sul SettoreArbitrale: stiamo contat-

tando tutti i presidentidelle società di Serie Dper capire dalla loro vivavoce cosa potrebbesignificare (realmente, enon su carta come suc-cede a Bruxelles) l’aboli-zione del vincolo per idilettanti. Questa setti-mana abbiamo intervi-stato Andrea Micheli(Pizzighettone), LuigiPinalli (Fiorenzuola),Salvatore Sorrentino(Real Montecchio) eAntonio della Corte(Viribus Unitis).PIZZIGHETTONE –Il numero uno della for-mazione cremonese, ilgiovane Andrea Micheli,non si scompone più ditanto di fronte a quellache ormai sembra molto

più diun’eventuali-tà: «Allora, pre-metto che sullatotale abolizio-ne del vincolosarei contrario,però credo checi siano anchealtri problemi ealtre regole darivedere radi-c a l m e n t e ,come l’obbligodi schierarecinque giovania gara. Misembra un po’troppo penaliz-

zante. Togliere il vincolonon credo possa incideremolto sui bilanci di unasocietà. Certo - qui Micheliintroduce all’argomentoeconomico della que-stione - poi dipende daicasi. A parte qualcuno, chepunta molto sul SettoreGiovanile, le perdite nonsono particolarmenteingenti». Sicuramente,però, e qui tutti i presi-denti intervistati hannoespresso la medesimaopinione, un dilettanti-smo senza vincolo nondà garanzie di avere unriconoscimento (ancheminimo) per l’opera dicrescita e valorizzazionedi un giovane calciatore:«Indubbiamente è così,però voglio dire...È la leggedel mercato del calcio».Una legge ingiusta,diremmo noi, come sene vedono tante. Leggiinique, amorali (e nonimmorali), che non ten-gono conto dell’aspettosociale della questione. El’abolizione del vincolosarebbe indubitalmenteuna di queste: «Sarebbegiusto che si mantenesseroo si rivedessero le normeche regolano questo tipo diriconoscimento, parametrio premi di preparazioneche siano. Però, certo, sidovrebbe trovare unanorma che mettesse d’ac-

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16 Inchiesta

In vista della decisione della Corte Europea di Bruxelles, i massimi dirigenti delle

A sinistra il presidente Andrea Micheli del Piuzzighettone(Foto Archivio)

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i presidenti della d si schierano e gridano forte: no!Perderemmo tutto, perchéchi come noi opera princi-palmente, se non esclusiva-mente, sui giovani, sperasolo in quello per tirareavanti. Senza dimenticareche in assenza del vincolo,i professionisti farebbero icomodi loro. A questopunto non so comedovremmo fare, che lofacessero loro il calcio».Della Corte prosegueannunciando che nellariunione delle societàche si terrà a Roma ilprossimo 5 maggio iltema verrà affrontato, esicuramente se nevedranno delle belle, se ichiari di luna sono quelliche abbiamo raccontatonel corso di queste setti-mane: «Ne parleremo sicu-ramente, e vedremo cosasuccederà - commentaDella Corte. Ci faccianodiventare semiprofessioni-sti, non so, ma sicuramenteil lavoro sui giovani divente-rebbe inutile». A questopunto, che utilità rivesti-rebbero le società diInterregionale nel pano-rama italiano, anche alivello sociale? Su questoargomento, Della Corteè scoraggiato: «Nessuna,quale utilità potremmoavere...Vorrà dire che ladomenica ci dedicheremodi più alle nostre famiglie,faremo altre cose...».

conciso nella sua analisi:«Per me il vincolo è la cosamigliore per una societàdilettantistica. Senza diesso non si riuscirebbe piùa gestire nulla. In questamaniera ci si rimetterebbetutti». Il danno economi-co che ne deriverebbe,secondo Sorrentino,sarebbe ben più grave dicome lo ha definito ilcollega Micheli: «Senzadubbio sarebbe un dannoinestimabile, noi con il vin-colo ci viviamo». Sul per-ché ci sia disinteresse daparte dei vertici dellapiramide del calcio edello sport, Sorrentinonon se ne fa una ragione:«Toccherebbe domandarloa loro, non ne ho la più pal-lida idea. Secondo me èstato un grave erroreanche abbassare il vincoloa 25 anni. Purtroppo nonc’è attenzione più pernulla». VIRIBUS UNITIS –Antonio Della Corte,presidente del sodaliziocampano è quello, tra icolleghi che abbiamointervistato per questonumero, che ha mostratopiù combattività, e allostesso tempo più rasse-gnazione verso un qual-cosa che sembra ormaiineluttabile: «Sarebbe lafine del calcio dei dilettanti.Non si farebbe più calcio.

di buon occhio l’abolizio-ne del vincolo: «Sarebbeingiusto, soprattutto perchépasserebbe di colpo l’inte-resse delle società verso iSettori Giovanili. I calciatorisarebbero liberi di fare eandare dove vorrebbero,non si spenderebbe più unsolo Euro per la crescita ela formazione dei ragazzi,con tutte le conseguenzedel caso». La prima con-seguenza sarebbe senzadubbio economica, poisociale: «Per quantoriguarda me e la societàche presiedo - il commen-to di Pinalli - ridurremmodrasticamente l’investimen-to nel Settore Giovanile,che in questi anni abbiamoanche incrementato inmodo massiccio. Certo, poioperando con i giovani siriesce a toglierli dalla stra-da, a responsabilizzarliattraverso lo sport. Così sene perderebbe il controllo,e andrebbero allo sbando.Io non capisco - concludePinalli - perché questorappresenti un argomentodi scarso interesse per leistituzioni del calcio. Forseperché a certi livelli ci sonodegli interessi che noi nonconosciamo». REAL MONTEC-CHIO – SalvatoreSorrentino, primo tifosodella formazione marchi-giana è chiaro, diretto e

procuratori?), che deci-dono loro stessi le rego-le del gioco, el’Associazione che li rap-presenta occupa unruolo fondamentaleall’interno della FIGC,manovrandone in qual-che modo le azioni.Naturalmente le nostresono supposizioni, opi-nioni, che però raccolgo-no il favore e l’approva-zione dei dirigenti cheintervistiamo, segno tan-gibile del fatto che non ciallontaniamo troppodalla realtà. Cosicchéanche il presidente delPizzighettone la pensaalla stessa maniera, maesprimendosi in modomolto meno diretto: «Unpo’ è vero, senza dubbio.Sarà perché ci troviamo inuna categoria di mezzo,che non è pienamente pro-fessionista, né tantomenodilettante come quelle chesi trovano sotto di noi.Probabilmente si rimbalza-no un po’ le colpe - prose-gue Micheli - però sicura-mente la particolarità deldilettantismo italiano vasalvaguardata, altrimenti ildistacco dal professionismosarebbe troppo evidente». FIORENZUOLA – Ilnumero uno della com-pagine piacentina, LuigiPinalli, si schiera tra colo-ro che non vedrebbero

cordo tutti, ed è difficile.D’altro canto - prosegueAndrea Micheli, presi-dente del Pizzighettone,che milita nel girone Bdell’Interregionale - poi èinutile trattenere controvo-glia un ragazzo che dimo-stra di avere qualità soprala media. Non sarebbe giu-sto». Non c’è dubbio chesenza più il vincolo, leNOIF (NormeOrganizzative InterneFederali, le regole delcalcio italiano) andreb-bero riscritte, perché aquel punto non sidovrebbe più parlare diart. 107 o 108 (svincoloper rinuncia o svincoloper accordo). Il proble-ma è che la stragrandemaggioranza dei presi-denti chiede che il vinco-lo venga mantenuto, per-ché ne va della sopravvi-venza delle società cheguidano in prima perso-na. Ma i vertici del calcio,e dello sport, non sem-brano occuparsene asufficienza. I motivi ce lihanno elencati manmano i presidenti: pocointeresse verso una cate-goria minore, che nonporta ingenti somme didenaro nelle loro casse,né muove un interesse dimassa degno di nota;ormai il potere è inmano ai calciatori (o ai

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17Inchiesta

società di Interregionale manifestano tutto il loro dissenso dalle nostre pagine

Salvatore Sorrentino (R. Montecchio): “Per noi dilettanti un danno inestimabile”

Antonio Della Corte (V.Unitis): “Non so più come dovremmo fare per vivere”

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di Antonio Marotta

OMA - Mancano tre giornate alla finedel campionato di Serie D e se moltesquadre hanno già ottenuto la pro-

mozione diretta in Seconda Divisione, altret-tante giocheranno gli ultimi 270’ col coltello frai denti per conquistare un posto negli spareggipromozione. Nei primi tre gironi infatti, Savona,Tritium e Montichiari hanno già staccato il bigli-etto per la Lega Pro, mentre resta accesa lacorsa ai play-off. È molto diversa però,la situ-azione tra i tre raggruppamenti. Nel girone A ègià tutto deciso, tranne la griglia. Il Casale, vitto-rioso a Tortona per 2-0, scavalca la VirtusEntella, bloccata sull’ 1-1 dalla Lavagnese.L’Albese, in virtù della preziosa vittoria didomenica contro la Sarzanese sale al quartoposto. «È stata una vittoria che ci ha permesso diottenere matematicamente la qualificazione aglispareggi. Probabilmente abbiamo disputato lamiglior partita della stagione», commenta Odino,capitano biancoceleste. Un 3-1 che non lasciarepliche e che avvicina i piemontesi alla squadradi Chiavari. «Il secondo posto è irraggiungibile,mentre i cinque punti che ci separano dalla Virtussono colmabili, anche se dovremmo vincerle tutte apartire da domenica contro il Savona». Da partesua, la squadra di mister Terzulli non vuole asso-lutamente abbandonare il terzo posto e, anzi,punta dritta a riconquistare il secondo gradinodel podio. «Purtroppo abbiamo perso punti perepisodi a noi sfavorevoli. Ultimamente la fortuna ciha voltato un po’ le spalle, ma siamo vivi e dobbi-amo invertire assolutamente la rotta. Domenica -aggiunge l’allenatore biancoceleste - l’unico risul-tato che voglio è la vittoria. Il secondo posto vorràdire incontrare la quinta e quindi avere un vantag-gio». Per quanto riguarda l’ultimo posto validoper la post season, la Sarzanese è in netto van-taggio sul Settimo Torinese, anche se la sconfit-ta di domenica riduce a tre i punti di vantaggio.Molto più aperta è la sfida promozione nel

per arrivare in alto, quindi bisogna vincere tutte leultime gare per essere sicuri del secondo piazza-mento». Colognese, sconfitta dal Darfo Boario,e Insubria possono essere le possibili outsiderin questo infuocato finale di stagione.Nel girone C troviamo due formazioni chehanno già il pass per i play-off, mentre sono daassegnare i restanti due posti. Tra le squadreche possono già pensare agli spareggi c’è l’Este,che ha lottato per il titolo fino a un mese faquando ha perso in casa lo scontro diretto conil Montichiari. E mister Feltrin si rammaricaproprio di questo: «Non abbiamo iniziato il cam-pionato nel migliore dei modi, ma poi abbiamorecuperato il terreno perso. Fino a quando un 2-0ci ha tagliati fuori dalla corsa alla vetta». I gial-lorossi sono in ottima forma, come dimostra-no gli otto risultati utili consecutivi, ma per ilsecondo posto potrebbe non bastare.«Dobbiamo giocare le nostre gare al meglio sia fisi-camente che mentalmente. Soprattutto i play-off, incui può succedere di tutto». Per il secondo postoci sono, però, tre temibili avversarie da super-are. Prima il Tamai, all’ultima spiaggia per rag-giungere la zona che garantirebbe gli spareggi,poi il derby con l’Albignasego e infine ilPalazzolo che lotta per non retrocedere. «Sonogare sulla carta semplici, ma che hanno le proprieinsidie». Dietro la formazione di Feltrin trovi-amo lo Jesolo che domenica incontra il Venezia.Ma è una squadra col morale basso dopo il 5-2 esterno nel derby contro il Pordenone.L’allenatore neroazzurro non fa drammi:«Abbiamo il miglior attacco del girone e di tutti icampionati italiani, perciò possiamo vincere qualsi-asi patita. Bisogna trovare il giusto equilibrio peraffrontare al meglio le ultime gare. Il Pordenone èun’ottima squadra e dirà la sua fino alla fine». Iquattro punti di distacco dall’Union Quinto,però, dicono il contrario. «Saranno decisivi gliscontri diretti. Per quanto ci riguarda, bisogna farequattro punti e arrivare in condizioni psico-fisicheottimali».

girone B dove sono diverse le compagini chepossono puntare ai play-off. Il pareggio a retibianche tra Renate e Alzano Cene permette alPonte San Pietro di posizionarsi al terzo postoal pari dei bianconeri di Alzano. Ma il bomberSpampatti non ci sta e promette battaglia finoalla fine: «Quello di Renate è stato un puntoguadagnato che ci fa ben sperare per l’ultimo tritti-co di gare davvero difficili, tra cui due scontri diret-ti». Il primo è proprio domenica prossima con-tro il Darfo Boario, quinta a un punto di distan-za e vittoriosa domenica contro la Colognese,sesta. «Non sarà semplice, ma ultimamente in casa

ci stiamo esprimendo al meglio e vogliamo contin-uare così». Per il secondo posto sembra esserneormai sicura il Renate, anche se capitanBattaglino teme un Ponte San Pietro in grandeascesa: «Sono in un buon momento, ma con ilritorno di Farina siamo temibili. Domenica ci aspet-ta il derby contro la Caratese e vogliamo rifarci dellasconfitta dell’andata in casa nostra e dell’elimi-nazione dalla Coppa Italia». Le “pantere” neroaz-zurre hanno i pronostici dalla loro, ma per l’at-taccante lombardo non bastano: «Tutte le for-mazioni che lottano per i play-off sono attrezzate

“All-in”: al Nord ci si giocano le ultime carteCon i primi posti già assegnati a Savona, Tritium e Montichiari, le inseguitrici combattono per assicurarsi

un piazzamento negli spareggi promozione. Nessuna garanzia, ma non ce n’è una che si dà per vinta

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19Play-off gir. A/B/C

Fabio Spampatti

dell’AlzanoCene

(Foto Archivio)

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Impazza la bagarre per assicurarsi un posto al soledalla Redazione

OMA - Si avvicina davvero, ancheper la quinta serie del calcio nostra-no, il momento della verità. Progetti,

ambizioni, desideri di compagini blasonate emeno blasonate che si giocano una fetta delproprio futuro, per tentare di regalare aipropri tifosi ed alla propria città momentiindimenticabili. Nel girone D, promozioneormai raggiunta per i gloriosi nerazzurri delPisa, che veleggiano incontrastati ed incon-trastabili a quota 75 punti sul tetto dell’in-tero girone. Buone possibilità di poter dis-putare i play-off verso il calcio professionis-tico per squadre come il Carpi, il Chioggia,il Bikkembergs Fossombrone ed ilSantarcangelo. La classifica vede infatti ilCarpi secondo a 60 punti poi Chioggia,Fossombrone e lo stesso Santarcangelo checostituiscono un terzetto stabilitosi a 58punti. Per questi undici il finale della regularseason significa tentare di accaparrarsi laposizione migliore nella griglia degli spareg-gi. «Sì, ci prepariamo per i play-off, e speriamodi vincerli, concludendo così la stagione al sec-ondo posto ufficiale - le parole del numerouno del Carpi, Marcello Rossi. Se fosse così,poi ci giocheremo le possibilità di essereripescati nei gironcini finali». Aldilà di tutto, cisono dei rimpianti in casa Carpi? «Eccome se

Rce ne sono. Dopo un buoninizio, siamo incappati in unaserie negativa di sei sconfittedi fila che ci hanno tagliato legambe, ma siamo stati bravia riprenderci - commentaRossi - rimodellando lasquadra, dandoci così il meri-to di aver avuto comunqueragione. Va riconosciuto peròal Pisa di aver meritato finoin fondo la vittoria di questocampionato». Un commen-to su mister D’Astoli: «Bé,quando un allenatore ti portaal secondo posto in campi-onato, con la possibilità digiocare i play-off, si puòessere solo che soddisfatti.Speriamo che finisca l’opera positivamente».Nel girone E è ancora tutto da decidere intesta alla classifica, con la capolistaGavorrano che, pur conducendo il campi-onato a quota 56, stacca di soltanto duelunghezze il Group Città di Castello, che losegue a 54 punti, mentre non si dà per vintoneppure il Monterotondo, che è a 51 punti.Meno velleità di promozione diretta, invece,per Castelrigone e Guidonia che si trovanorispettivamente a 49 e 48 punti, quest’ultimain coabitazione con il Deruta. Il presidente

del Group Città di CastelloMarcello Ortalli non getta laspugna e promette battaglia:«Guardandoci un po’ indietro, ciaccorgiamo che abbiamo persodelle occasioni favorevoli, esiamo riusciti a tornare in lottaper la promozione diretta gra-zie anche alla sconfitta delGavorrano a Monterotondo.Domenica sarà una giornatafondamentale. Mancano tregare alla fine - prosegueOrtalli - e ci giocheremo tuttoin questo campionato checomunque ci ha visti protago-nisti». Indubbiamente, un ele-mento della risalita in classifi-ca del Group Città diCastello è l’allenatore ZéMaria: «Per lui è un ruolonuovo, è vero - l’opinione diOrtalli - ma ha grandissimaesperienza, è un uomo di calcio,e si è fatto subito benvolere e

stimare dallo spogliatoio». Nel girone F,inoltre, è interessantissima la situazione chesta verificandosi nelle zone più nobili dellaclassifica con la coppia di squadre a quota60 punti, L’Aquila e Chieti, seguite dal Val diSangro ad appena una lunghezza, e dal duoformato da Santegidiese e Civitanovese, a54 punti, con l’Atletico Trivento (49) el’Olympia Agnonese (47) eventualmentepronte ad inserirsi nella “bagarre” di finecampionato. Sulla intricata situazione diquesto raggruppamento, abbiamo ascoltatol’opinione del direttore generale del Chieti,Alfiero di Marcotullio: «A questo punto ce lopossiamo giocare solo noi. Ci auguriamo di vin-cere il recupero di mercoledì - control’Atletico Trivento - ma ce la dovremmo fare.Sarà dura, perché loro sono in forma, ma ce ladovremmo fare. C’è più paura di vincere aquesto punto, i ragazzi sono un po’ tesi, e Chietiè una piazza esigente, che aspetta con ansiaquesta promozione tra i professionisti». MisterVivarini riesce a mantenere alta la concen-trazione nonostante la grande tensione chesi avverte nello spogliatoio? «Assolutamentesì, il mister è tranquillo, e con un po’ di fortuna- ammette di Marcotullio - perché serveanche quella, ce la dovremmo fare. Mercoledìsarà il vero spartiacque per noi». Nonmancheranno certamente tensioni e grandiappuntamenti in queste tre giornate chemancano al “rompete le righe” di questoappassionante campionato di Serie D. Maquesto sarà un segnale, un richiamo, soloper alcune. Per altre, solamente l’inizio dellaparte più importante della stagione. Il sognochiamato Lega Pro.

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21Play-off gir. D/E/F

Il presidente del Carpi Marcello Rossi (Foto Archivio)

Nei gironi dell’Italia centrale della Serie D i giochi per le dodici piazze disponibili per gli spareggi non sono chiusi. Ne hanno parlato per noi Rossi (Carpi), Ortalli (G. Città di Castello) e Di Marcotullio (Chieti)

A sinistra il presidente del Chieti Walter Bellia a destra Alfiero di Marcotullio

(Foto Archivio)

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Si infiamma la lotta per raggiungere i professionistidi Stefano Santini

OMA - Duecentosettanta minuti allaconclusione della stagione di serie D ela lotta per accedere ai play-off si fa

sempre più serrata. Nel girone G il Fondi, conla vittoria sul Pomezia, si è assicurata a quota60 la quasi certezza della promozione direttain Lega Pro, allungando di sette lunghezze sullaseconda, il Sanluri. Il sodalizio del presidentePilloni (che domenica affronterà il Cynthia) hascavalcato in graduatoria proprio il Pomezia(52) e, insieme a Flaminia Civitacastellana,Gaeta (entrambe a 51) e Selargius (50), si con-tende l’accesso ai quattro posti in palio per lapost season. «Sono rientrati tutti in gioco - sotto-linea il direttore sportivo del Pomezia ClaudioTanzi - noi abbiamo perso tre partite di seguitodilapidando tutto quello che di buono avevamofatto. Abbiamo però fatto un’ottima gara a Fondi, liabbiamo schiacciati nella loro area di rigore, adimostrazione che la squadra è in salute e giocabene. Ora ci aspettano tre partite difficili: contro ilRieti, che si deve salvare, poi a Tavolara e quindicontro il Selargius. Noi puntiamo al secondo posto- aggiunge Tanzi - con tutti i vantaggi che ciò puòdare, cercando di arrivare alla promozione tramitei play-off». Delusione a Civitacastellana, dove irossoblu sono stati bloccati al “Madami” dalBudoni e ora sono insidiati da Gaeta eSelargius. «Dobbiamo ritrovare la brillantezza -rivela il team manager Bartone - la squadra nonè più molto fresca. La lotta sarà fino alla fine traqueste cinque squadre». Crescono pertanto lesperanze play-off per i sardi del Selargius, vitto-riosi sul Morolo. «Siamo tutti vicini, i giochi sonoaperti - dice Danilo Melis, presidente dei bian-

Rcorossi. Siamo in salute, abbiamo recupera-to gli infortunati e siamo consapevoli di averele stesse possibilità degli altri. Domenica aRondinelle sarà il bivio: se facciamo un risul-tato positivo gli spareggi saranno molto vici-ni». La matematica invece ha già assegnatola vittoria del campionato nel girone H alNeapolis Mugnano, che si è imposto sulMatera conquistando il sogno Lega Pro.Pianura e Virtus Casarano, rispettiva-mente a quota 66 e 64, si sono già assicu-rati la partecipazione ai play-off, e dovran-no lottare tra loro per la conquista dellaseconda piazza. Il poker delle partecipan-ti alla post season dovrebbe essere com-pletato dal Forza e Coraggio diBenevento (59) e dal Sant’Antonio Abate(57). «Ho una squadra caparbia - dice ilpresidente dei giallorossi MassimoTaddeo dopo il pari a Ostuni. Siamo in unaposizione favorevole, e vista anche la prossi-ma partita casalinga (contro la Turris) sonoassolutamente fiducioso. Vedo la squadralottare - aggiunge il patron dei beneventani- vogliamo arrivare all’obiettivo play-off, che per noisarebbe fantastico: il giusto premio per tutti i sacri-fici fatti». Subito dietro le prime cinque, sper-anze ridotte al lumicino per il Pomigliano, aquota 55, sconfitto nell’ultimo turno propriodalla Casertana, ora a quota 52. Occasione fal-lita per i granata del presidente AntonioRomano, che nel post gara esprime tutto il suorammarico: «Ormai sarà difficile, non vincendocontro la Casertana penso che non ci siano piùpossibilità per raggiungere i play-off. Sono delusissi-mo, abbiamo approcciato male la gara. Per quan-to mi riguarda penso che non ci siano più chance:

noi comunquecercheremo sempre difare il massimo, poitutto può succedere».Tutto ancora in balloinvece nel girone I,dove il Milazzocapolista, sconfittodi misura dal Nissa,vede incrinare lapropria leadership.Fermi a 59 puntiinfatti, i rossoblu delp r e s i d e n t eCannistrà sonoincalzati a breve dis-tanza da Rosarno(che nel prossimoturno affronterà il

fanalino di coda Castrovillari) e Trapani (58), esubito dietro da Avellino (56) - che affronteràdomenica proprio il Milazzo - Vigor Lamezia(53) e Rossanese (52). «Non mi nascondo, pun-tiamo a vincere il campionato - confessa il presi-dente del Rosarno Domenico Varrà al terminedella trasferta vittoriosa dei suoi a Sapri. Se ilMilazzo perde domenica ad Avellino - aggiunge ilnumero uno amaranto - noi possiamo farcela.Così con un budget di 300 mila euro sarei in serieC, sarebbe uno smacco per molti altri club». Conil Vigor Lamezia impegnato nella trasferta nonimpossibile di Palazzolo, il prossimo turnopotrebbe segnare il definitivo addio ai sogniplay-off da parte della Rossanese che però,replicando il risultato positivo ottenuto controil Mazara anche a Somma Vesuviana, in realtàresterebbe a solo un punto dal traguardo.«Mancano tre partite, dobbiamo conquistare novepunti per centrare l’obiettivo - sottolinea il presi-dente della Rossanese Alfonso Guerriero. Ognipartita da qui alla fine sarà una finale per tutti. Chiperde punti per strada, uscirà fuori dalla lotta. Noici crediamo fino in fondo: entrare nei play-offsarebbe un risultato storico, dato che la Rossanesenon li ha mai disputati. Ora ci attende la battagliacontro la Viribus a Somma Vesuviana - aggiungeGuerriero - poi il Rosarno e l’Hinterreggio.Giocheremo sempre per vincere, sperando chequalcuno davanti a noi faccia un passo falso: sequalcuno dovesse steccare, dobbiamo farci trovaresubito pronti».

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22 Play-off gir. G/H/I

Il presidente del Forza e Coraggio Massimo Taddeo

(Foto Archivio)

Nei tre gironi meridionali dell’Interregionale la battaglia per i posti che valgono il sogno è più che mai apertaAbbiamo fatto il punto della situazione a sole tre gare dal termine, intervistando i protagonisti

Il numero uno della Rossanese Alfonso Guerriero (Foto Archivio)

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24 Neapolis

UGNANO DI NAPOLI -L’obiettivo è stato raggiunto. IlNeapolis è tra i professionisti. A

dire il vero è stata una promozione atipica,ottenuta senza scendere in campo,visto l’impegno anticipato contro ilMatera da parte della squadra diCastellucci rispetto alla gara delPianura giocata domenica. Ma soprat-tutto è stata un’emozione non condi-visa insieme: «Avendo giocato sabato,ognuno ha appreso la notizia del pareggiodel Pianura a Bitonto in modo diverso». Ècomunque una grande gioia per unasocietà così giovane aver raggiunto laSeconda Divisione al secondo tentati-vo. Ma è una festa che non è entratanel vivo, visti gli ultimi tre impegni deicampani che, secondo il presidenteBouchè, non verranno presi sottogam-ba: «Io mi aspetto lo stesso impegno dellesettimane scorse visto che si tratta di scontri cru-ciali per la lotta play-out. Solo a fine campionatopenseremo ai festeggiamenti veri e propri». Sulcampo si dovrà aspettare la sfida contro quelPianura che ha conteso la promozione alasquadra di Castellucci. «Sarà un match delica-to vista la classifica dei nostri avversari. Spero chei ragazzi non abbiano la testa già alle vacanze,come è giusto che sia, e che scendano in campovogliosi di finire il campionato vincendo. Saràcomunque una festa molto “soft”». La settima-na scorsa proprio il numero uno delNeapolis aveva affermato che le ottime pre-stazioni ottenute dai biancoazzurri diMugnano fossero state agevolate dal flop dimolte società che gareggiavano per la pro-mozione, prima fra tutte proprio il Pianura.Ma il tecnico non è del tutto d’accordo:

«L’opinione del presidente non mi trova sulla suastessa lunghezza d’onda. Se si guarda agli altricampionati le prime in classifica hanno i puntidel Pianura, quindi questo ha solo una spiegazio-ne: il Neapolis ha superato se stesso e meritatola promozione a prescindere dalle altre forma-

zioni». Alla fine della cavalcata vittoriosa deibiancoazzurri bisogna pur dire grazie a qual-cuno. Ci pensa ancora una volta il co-presi-dente Bouchè che sottolinea: «Il presidenteMoxedano è la persona che ha creduto maggior-mente nella forza di questa squadra, per cuicredo che la prima persona da ringraziare siaproprio lui. Poi, come ho già affermato, è statauna vittoria del gruppo. Tutti hanno partecipatoal raggiungimento dell’obiettivo». Anche misterCastellucci ci tiene a ringraziare qualcuno: «Illavoro del mio staff è stato superlativo, senza diloro non saremmo qui a festeggiare. Ma natural-mente un grazie particolare va alla società cheha sostenuto giocatori e tecnico nell’impresa».Ma i veri artefici della vittoria biancoazzurasono stati i giovani, elogiati in lungo e in largoda società e tecnico. Inizia Bouchè, che ha

parole di elogio per ognuno dei ragazzi cheogni domenica sono scesi in campo ehanno dimostrato di essere all’altezza dellasituazione: «Abbiamo scoperto talenti che cisaranno di fondamentale aiuto nel prossimoanno. La vera festa dovremmo farla a loro».Prosegue Castellucci: «Hanno fatto la diffe-renza dimostrando di poter crescere di partitain partita. Con il loro apporto punteremo a farebene in Seconda Divisione». Ma i giovani chehanno portato in alto il Neapolis sono alcentro delle trattative di mercato più calde.Ed ecco allora la voce della società che nonvuole privarsi dei suoi gioielli: «La politicadella società di Mugnano - spiega il presiden-te campano - è quella di trattenere i giovani

più promettenti. Naturalmente, se arriva un’offer-ta che non si può rifiutare sia per loro che pernoi, ne potremo parlare. Lasceremo andar via inostri giovani solo se la società che li cerca è dicategoria superiore, per dare più risalto al gioca-tore stesso. Altrimenti restano con noi in Seconda

Divisione». Ma di futuro ancora non neparla né Bouchè, né il tecnico, che sottoli-nea: «A fine campionato mi siederò con lasocietà e decideremo se continuare o meno ilnostro rapporto. Ora pensiamo a finire bene ilcampionato, poi vedremo». Intanto però, unpasso verso la prossima stagione è statofatto, anche se non si tratta della primasquadra. Sembra, infatti, che come respon-sabile del settore giovanile sia stato ingag-giato Antonio Marasco, ex calciatore diVenezia e Palermo. Oltre ai protagonistisul campo, il patron partenopeo vuolededicare la vittoria all’intera società diMugnano, non senza una frecciatina: «È unevento storico nella vita sportiva della cittadi-na napoletana. Ma spero che questo salto di

categoria sia da incentivo ai nostri tifosi a fre-quentare maggiormente lo stadio. Quest’annol’affluenza ha lasciato a desiderare».

M

Neapolis Mugnano, i volti di un trionfo storicoI campani approdano in Seconda Divisione. il presidente Bouchè: “Evento epocale per questa comunità

Spero che il professionismo porti più gente allo stadio”. Mister Castellucci: “Grazie soprattutto ai giovani”

di Antonio Marotta

Il co-presidente del Neapolis Fabrizio Bouchè (Foto Archivio)

Il tecnico Ezio Castellucci (Foto Archivio)Il co-presidente Mario Moxedano Foto Archivio)

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OMA – Osvaldo Carbonari è al suoterzo mandato alla guida del massimoorgano direttivo del calcio dilettan-

tistico del Trentino Alto Adige (e a chi chia-ma questa regione solo “Trentino” malgliene incolga), e nel corso di questi annimolte cose sono cambiate, a testimonian-za del grande impegno profuso dal presi-dente e dai suoi collaboratori. Ma l’aspet-to più interessante è senza dubbio quelloche si andrà a concretizzare nei prossimianni sotto l’aspetto organizzativo, e lolasciamo spiegare proprio a Carbonari:«Questo sarà il mio terzo ed ultimo mandato- precisa - perché ci stiamo muovendo affin-ché venga esplicata in tutto e per tutto quellanorma del CONI che prevede che i comitatiautonomi provinciali di Trento e Bolzano ven-gano innalzati a rango regionale. Riteniamoche questo porterà dei benefici, e ci stiamo giàattivando per ristrutturare la nostra presenzasul territorio». Ma cosa hanno di particolarei due comitati provinciali? «L’elezione deipresidenti provinciali avviene in maniera diret-ta, a differenza delle altre regioni, e sono i duevicepresidenti del Comitato regionale. Il vice-presidente vicario poi, è quello - fra i due vice-presidenti - del Comitato provinciale diversodal mio. Per quanto riguarda i consiglieri regio-nali, questi sono dieci: cinque del comitato pro-vinciale di Trento, e altrettanti di Bolzano, esono votati dalle società delle rispettive provin-cie». Un sistema molto “federalista”, senzadubbio, che magari rappresenterà un apri-pista per le altre regioni. Ma che cosa,sotto l’aspetto sportivo, è stato studiato erinnovato in Trentino Alto Adige?«Indubbiamente un grande rafforzamentonumerico delle società, attraverso una crescitauniforme a livello regionale. Abbiamo messo inatto un radicale rilancio, soprattutto del Calcioa 5 e del Calcio Femminile, a cui teniamomolto. Poi, vorrei aggiungere che stiamo raffor-zando la figura del dirigente sportivo, al fine dipotergli riconoscere quanto valgono, sia a livel-lo formale che sostanziale. Tutto questo - pro-segue Osvaldo Carbonari, che fa parteanche del Comitato Esecutivo del SettoreTecnico della FIGC - è il frutto del lavorocongiunto con i Comitati provinciali autonomi,e vorrei che fosse sottolineato, perché per meè molto importante». Nella grande opera di

Eccellenza e Promozione non abbiamo apportatocambiamenti sostanziali, mentre invece abbiamostudiato una formula innovativa per i campionatiAllievi e Giovanissimi. Il campionato si dirama in

due fasi distinte e separate: nella prima lesquadre sono divise a livello provinciale in minigironi con gare di andata e ritorno, che si con-clude a novembre. Poi, verso la fine dello stes-so mese, le migliori classificate di questa fasepreliminare accedono ad un campionatoregionale a girone unico, che decreterà la vin-citrice finale. Questo per dare la possibilità almaggior numero di squadre di partecipare alcampionato. Naturalmente, la composizionedei gironi preliminari - prosegue nella descri-zione Osvaldo Carbonari - è fatta in baseai risultati ottenuti nelle stagioni precedenti,quindi il fattore meritocratico non viene maitralasciato». Anche il Calcio a 5 (o Futsal,come preferite) ha subito delle trasforma-zioni: «Sì, è vero. Abbiamo modificato la strut-tura dei campionati provinciali, aggiungendodue ulteriori categorie». Come molte altreregioni, anche il Trentino Alto Adige si èdotato di una, anzi, di due nuove sedi:«Siamo riusciti, attraverso la patrimonializza-zione di un campo di proprietà dellaFedercalcio, a dotarci di una sede tutta nostraper entrambi i Comitati provinciali di Trento eBolzano. Dal valore del campo che si aggiravasui 200mila Euro, si è riusciti ad avere duestrutture comode e funzionali del valore dicirca 3 milioni di Euro. Inoltre sono poste inpunti strategici e facilmente raggiungibili, e rap-presentano un grande punto di riferimentoper le nostre società, che ora possono usufrui-re di molti più servizi». Questo il punto sulpassato, su quanto si è riusciti a realizzaree mettere in pratica. Per ciò che riguarda ilfuturo, per questo quadriennio in corso,invece? «In questo mandato gli obiettivi sonotre: il trasloco completo nella nuova sede, l’as-sistenza alle società per la formazione dei diri-genti e l’organica e completa realizzazione, erelativa organizzazione, alla normativa CONIdi cui ho parlato prima». Anche il TrentinoAlto Adige, come molte altri Comitatiregionali stanno ponendo in essere, si stadotando di campi in erba artificiale, perovviare ai disagi provocati dal maltempo:«Qui da noi c’è un buon equilibrio fra campi inerba naturale e quelli in artificiale di ultimagenerazione. L’Amministrazione pubblica hainvestito molto in questo senso, e gliene va

innovazione portata avanti da Carbonari nelcorso dei suoi due precedenti mandati, quellariguardante la struttura dei campionati meritadi essere menzionata: «Per quanto riguardaR

di Flavio Grisoli

Anche il calcio dilettantistico chiede il federalismoOsvaldo Carbonari: “Le particolarità territoriali vanno premiate ed incentivate. La sicurezza

è uno dei nostri primi pensieri, si tratta di una battaglia culturale. Il vincolo? Intoccabile”

Intervista al presidente del Cr Trentino Alto Adige, che tra l’altro riconosce ed elogia il nostro lavoro

Il presidente del Comitato regionale Trentino Alto Adige

Osvaldo Carbonari (Foto Archivio)

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26 Cr Trentino Alto Adige

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dato atto. Viviamo in una struttura diversa dallealtre, geograficamente parlando. Tra dicembre egennaio - prosegue Carbonari - la nostra attivitàagonistica si interrompe per la neve, e spesso finoa marzo questo può influire sulle gare. Il campo inerba sintetica permette di ovviare a questo proble-ma. Abbiamo fatto un buon lavoro, nesono convinto».La sicurezza, inostri lettoripiù affezionati losanno bene, è lanostra grandebattaglia editoria-le, e Carbonari ciesplica come ilComitato regio-nale da lui direttosi sta muovendo intal senso: «Stiamooperando su duefronti. Il primo è quellodei controlli: i nostrifiduciari, a scadenzatriennale, e in ordine divetustà, visitano gliimpianti per verificarnele condizioni e, dove necessa-rio, intervenire. Il secondo, quello della prevenzionee sensibilizzazione delle società: nelle riunioni che

che siamo messi bene». Sul dilettantismo italia-no, Carbonari intuisce al volo quale sarebbestata la domanda successiva, e ci anticipa:«Secondo me il dilettantismo così com’è può anda-re avanti, a patto che cambi qualcosa. Quello chenon si dovrebbe rivedere, però, è il vincolo. È impre-scindibile, e non posso vedere il calcio dilettantisti-co senza il vincolo. Vi sono grato per quello chestate facendo, leggo il vostro settimanale e capiscoche il vincolo è troppo importante per essere tolto.Allo stesso tempo credo che Tavecchio, attraverso lasua azione, si stia muovendo molto bene». La gran-de peculiarità delle regioni settentrionali è larichiesta di federalismo alle istituzioni centrali,per avere maggiore libertà di sviluppo e gestio-ne delle risorse. Carbonari non si sottrae allestatistiche, e dice: «Credo si dovrebbe interveniredifferenziando alcuni meccanismi territoriali. Sonodel parere che si dovrebbero incentivare, garantiree sviluppare le peculiarità territoriali per permetter-gli continuità di azione. Dare più voce alle istanzeed esigenze territoriali per garantirne e permetter-ne lo sviluppo». Quindi, Carbonari conclude:«Probabilmente sì, ci vorrebbe maggior federalismo,maggior presa di coscenza delle particolarità terri-toriali che vanno salvaguardate, magari con modi-fiche ed integrazione alle NOIF. Però voglio ricorda-re e sottolineare che il movimento dilettantisticoitaliano, grazie all’opera di Carlo Tavecchio ha fattopassi da gigante».

teniamo con le nostre affiliate cerchiamo di farcapire loro quanto sia importante la sicurezza,anche e soprattutto a livello culturale, perché è

quello l’aspetto che va curato conmaggiore insistenza.

Noi - continua Carbonari - non pensiamo diessere un’isola felice, perché ormai non ce ne sonopiù, però per quanto riguarda questo aspetto credo

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27Cr Trentino Alto Adige

Ritengo doveroso ringraziare sentitamente tutti colo-

ro che hanno contribuito alla mia rielezione alla cari-

ca di Presidente del Comitato Regionale Trentino

Alto Adige. Ribadisco la mia precisa volontà ad ope-

rare all’insegna della trasparenza e nel completo

rispetto delle norme vigenti [...]. Invio le più affettuo-

se congratulazioni ai Presidenti Rungger e Pellizzari, ai

Consiglieri ed ai Responsabili del calcio a 5 e

Femminile che sono stati eletti [...].

Tutti assieme lavoreremo per difendere

i Vostri interessi e realizzare le Vostre aspettative.

Osvaldo Carbonari

LE PAROLE DI CARBONARI DOPO L’ELEZIONE

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29Le promosse in D

OMA - Siamo arrivati a fine stagioneed è tempo di tirare le somme. Permolte squadre è il momento della

gioia e della soddisfazione. Con la conclusio-ne della stagione di Eccellenza diverse for-mazioni hanno raggiunto il loro obiettivo ealtre lotteranno nei play-off per guadagnarsil’opportunità di disputare il campionato diSerie D nella prossima stagione. Uno deicammini più esaltanti si è verificato nelleMarche, dove la Sambenedettese si è resaprotagonista di una stagione eccezionaleconclusasi oggi con la ventiquattresima vitto-ria stagionale con un concitato 4-3 in casadell’Urbania. Dalle Marche ci spostiamo nelvicino Abruzzo dove a festeggiare è la com-pagine del Teramo che ha vissuto un cammi-no simile a quello dei marchigiani concluden-do la stagione con qualche giornata di antici-po e con 73 punti. Sulla vittoria non avevadubbi neanche il simbolo del Teramo, il cale-doniano Vincent Taua: «Mi aspettavo di vincereil campionato e di vincerlo in maniera così nettaquindi non sono affatto sorpreso». In Sicilia ilcampionato di eccellenza si divide in duegironi che hanno vissuto due esperienzedecisamente opposte. Nel gruppo A abbia-mo avuto un campionato decisamente com-

battuto che havisto il Marsalaprevalere con3 punti di van-taggio. Il gironeB ha vistocome assolutaprotagonistal’Acireale, cheè riuscita nel-l’impresa diconquistare lapromozionesenza esseremai sconfitta

nell’arco dell’intera stagione 2009-2010. Ecome se non bastasse, la squadra ha benrecepito il messaggio del direttore Marino:«Bisognava battere il record del Paternò chechiuse il campionato con 74 punti e ora cheanche questo grande obiettivo è stato raggiuntonon ci resta che concentrarci sul prossimo cam-pionato». Infatti con i suoi 76 punti la squadradella Trinacria ha demolito il precedenterecord stabilendo nuovi limiti da battere. NelLazio i giochi non sono ancora chiusi. Nelgirone A infatti, l’Anziolavinio ha perso lagrande occasione di chiudere in anticipoperdendo per 2 a 1 contro il non certo irre-sistibile Monterosi in una partita che sa disuicidio. Infatti adesso, Fidene e Albalongafaranno certamente sentire il loro fiato sulcollo della formazione laziale che non haaltra possibilità che la vittoria nelle prossimedue partite che peraltro si preannuncianotutt’altro che facili. Infatti prima dovrà affron-tare il Diana Nemi, che seppur lontana 10punti dalla vetta, rappresenta un avversariodecisamente ostico e poi, nell’ultima giorna-ta la diretta concorrente Fidene. Nel GironeB laziale la situazione era quasi analoga aquella sopraccitata, se si esclude che qui il bigmatch è avvenuto nella giornata del 25 apri-le e vedeva coinvolte le due formazioni diCavese e Zagarolo. Il match è terminato inpareggio regalando la promozione ai ragazzidi Zagarolo che, forti della vittoria nell’anda-ta, si aggiudicano con due giornate di antici-po una meritatissima promozione. Nel giro-ne di Eccellenza ligure, un’altra favola si chiu-de con un lieto fine. Infatti, a nemmeno dueanni dalla radiazione, la Sanremese si laureacampione del proprio girone e si guadagna lapromozione nella Lega Nazionale Dilettanti.La squadra della città del Festival e dei fioriha ora un altro motivo per essere orgoglio-sa. La regione che conta più gironi diEccellenza è la Lombardia, che con le sue 54squadre divise in 3 campionati diversi rap-presenta la più numerosa rappresentanza di

aspiranti promosse in D. Il girone B è statoletteralmente dominato dalla squadra diSeregno. Gli azzurri infatti, hanno lasciato sol-tanto le briciole agli avversari e si sono aggiu-dicati con relativa facilità il torneo. Stessodiscorso si può fare per il girone C che havisto il netto predominio della Rudianeseche chiuderà la stagione nel prossimo week-end ma che già ha avuto modo di festeggiareuna anticipata promozione. Il girone A èstato invece quello sicuramente più combat-tuto e alla fine fra Saronno e Verbano l’han-no spuntata i biancocelesti di Saronno nel-l’anno del loro centesimo anniversario e nonpoteva esserci modo migliore di festeggiarequesta ricorrenza così importante. Ora l’ul-timo turno contro il Sancolombano saràsolo una formalità e più che altro un modoper salutare i tifosi. Questa è una breve car-rellata di alcune squadre che dall’Eccellenza,hanno coronato il sogno di andare a disputa-re un campionato nazionale. Qualcuno hadominato il proprio girone, qualcun altro hasofferto fino all’ultima giornata, qualche altroancora deve aspettare qualche giorno primadi festeggiare ma sicuramente il denominato-re comune di tutte queste squadre è la sod-disfazione per aver disputato una stagione inogni caso esaltante.

L’Eccellenza continua ad emettere  i suoi verdettiSi vanno delineando le griglie del prossimo campionato di Serie D con le formazioni vincenti

dei campionati regionali. Teramo, Marsala, Zagarolo, Sanremese, Saronno, Seregno e Rudianese festeggiano

di Nicolò Romagnoli

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Vincent Taua (Foto Archivio)

Totò Bruccoleri

tecnico del Marsala

(Foto Archivio)

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EPUBBLICA DI SAN MARINO – Chenotte stanotte! È finale a San Marino, èfinale della Coppa Titano. Gara secca,

una in Europa, una fuori. A contendersi l’ambi-to trofeo e un biglietto diretto per l’EuropaLeague sono il Tre Penne e il Tre Fiori, due squa-dre che fin ora hanno dato del filo da torcere aogni avversario che si è interposto tra loro e unrisultato utile. Farà da sfondo alla manifestazio-ne il prestigioso Stadio Olimpico di Serravalle,tirato a lucido per l’evento che ricordiamo, sigiocherà alla 21:00. Due formazioni decise avincere, due allenatori che stanno scrivendo lastoria del calcio a San Marino: Stefano Cecicontro Floriano Sperindio, due mister dallespiccate doti tecnico-tattiche che stanno pre-parando al meglio la gara che può significareuna stagione. Abbiamo raggiunto i due tecnici eli abbiamo messi a confronto con un’intervistadoppia.

Il cammino è stato lungo e irto di ostacoli,ma quanto è stato difficile arrivare fin qui?

Ceci: «Si è vero, le gare sono state tante e impe-gnative ma non abbiamoavuto troppe difficoltà. Lasquadra ha sempre rispo-sto al meglio, le gare piùdifficili sono state leprime, poi tutto è andatoper il meglio. Giocheremocontro una squadraesperta - ci spiegamister Stefano Ceci -che ha esperienza sia digare così difficili sia di par-tite internazionali.

Dobbiamo riuscire ad arrivare alla gara senza trop-pe tensioni che potrebbe far irrigidire le gambe aimiei ragazzi - continua il mister - anche perchéci giochiamo l’Europa e sarebbe importantissimoper noi e per la società che, da quando sono arri-vato io (dal 2007, ndr) ha iniziato un progetto chevoleva vedere la squadra raggiungere una competi-zione europea, ci siamo vicini, dobbiamo giocarce-la». Sperindio: «La qualificazione l’abbiamo messa incassaforte nelle prime tre gare quando abbiamoconquistato nove punti su nove disponibili, fonda-mentali per il cammino successivo. Il Tre Penne èsicuramente favorito - ci spiega il tecnico gialloblu- sono più forti, li abbiamo già incontrati quattrovolte e per quattro volte ci hanno reso la vita impos-sibile. A nostro sfavore poi, ci sono gli “acciacchi” deinostri calciatori, saremo 11 contati, giovedì serascenderanno in campo gli stessi che hanno giocatocontro il Murata sabato scorso nelle semifinali».

Come affronterete la gara?C: «Le nostre caratteristiche non verranno certa-mente stravolte, giocheremo come sappiamo, pro-ponendo un buon calcio. Siamo molto bravi adattaccare, dovremmo capire subito come sarannomessi loro in campo per poi attaccarli e colpir-li». S: «Scenderemo in campo per vincere, questo

è ovvio. Conquistando la Coppa Titano saremmo giàin Europa, è il nostro obiettivo anche se è difficile daraggiungere. Vincendo giovedì sera, si affronterebbe-ro meglio e con una minor tensione anche i play-offdel campionato».

Qualora ci fosse, qual è la vostra arma inpiù?

C: «La compattezza, il gruppo. L’obiettivo è presti-gioso e ci mette la voglia di vincere. Abbiamo dimo-strato spesso di essere squadra, giovedì dovremmodimostrarlo ancora».S: «L’esperienza, però purtroppo abbiamo i calcia-tori contati per giocare ad armi pari. Sono tutti piùo meno acciaccati, loro sono più freschi, più giova-ni».

Se ne avesse la possibilità, cosa toglierebbealla squadra avversaria?

C: «L’esperienza! Non siamo intimoriti, loro sonocertamente una buona squadra, ma ce la giochere-mo a viso aperto. Mi preoccupano le loro individua-lità che potrebbero fare la differenza risolvendo lagara». S: «Togliere? Nulla. Ma se riusciamo a vincere cosìcome siamo combinati sarebbe un’impresa storica!Mi ripeto, quest’anno abbiamo affrontato quattro

volte il Tre Penne e per quattrovolte ci hanno messo in difficol-tà…». Come giocherà giovedì sera ilTre Penne/Tre Fiori?C: «Inizieremo con un 4-2-3-1, ilmodulo che ci ha accompagna-to per tutta la stragione. Durantela gara se sarà necessario, pas-seremo a un classico 4-4-2». S: «Saremo gli stessi di sabatocontro il Murata e anche ilmodulo sarà lo stesso: un 4-4-2».

di Luigi Cardarelli

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Coppa Titano: è finale, una fuori una in EuropaNumero 16

29 aprile 2010

31Repubblica di San Marino

Il tabellone completo dei play-off della COPPA TITANO

Libertas

Tre Penne

Juvenes/Dog.

Virtus

Tre Penne

VirtusCampione

Folgore/Falciano

Murata

Tre Fiori

Domagnano

Murata

Tre Fiori

1

3

1

2

1

0

0

3

2

0

0

3

Tre Penne Tre Fiori

I play-off del campionato

Floriano Sperindio

(Foto Archivio)

Stefano Ceci

(Foto Archivio)

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