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ISSN 1593-6309 9 7 7 1 5 9 3 6 3 0 0 5 9 8 0 0 2 4 Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 - 00143 Roma IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5 ANNO 3 - N° 24 23 giugno 2011 1€ Gli alieni: Siamo stati noi! Premiopoli: Rubati negli uffici della blindatissima Procura Federale gli originali delle autocertificazioni di alcuni calciatori, la FIGC: “Abbiamo copie conformi agli originali”. Ma la fotocopia in caso di procedimento sportivo o penale non avrebbe nessun valore. Ma un annuncio sconvolge il mondo sportivo:

PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.24

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PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.24

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  • ISSN 159

    3-63

    09

    9771593

    630059

    80024

    Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 - 00143 Roma

    IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5 ANNO 3 - N 24 23 giugno 2011 1

    Gli alieni: Siamo stati noi!

    Premiopoli: Rubati negli uffici della blindatissima Procura Federale gli originali delle autocertificazioni di alcuni calciatori, la FIGC: Abbiamo copie conformi

    agli originali. Ma la fotocopia in caso di procedimento sportivo o penale non avrebbe nessun valore. Ma un annuncio sconvolge il mondo sportivo:

  • 2Reg. del Tribunale di Roma n 1/2009

    Amministrazionevia F.T. Marinetti, 221 - 00143 Roma

    Tel/Fax 06.5000975email: [email protected]

    Direttore responsabileMassimiliano Giacomini

    email: [email protected]

    CaporedattoreFlavio Grisoli

    email: [email protected]

    RedattoriFabiola Rieti, Sara Sbaffi

    email: [email protected]

    Segretaria di RedazioneGerarda Angela Lomonaco

    email [email protected]

    [email protected] [email protected]

    Hanno collaborato Guido Del Re, Giuliano Corridori

    Realizzazione GraficaWalter Fantauzzi - www.walterfantauzzi.com

    Stampa: Global Stampa - Via Angelo della Pergola, 5 - 00176 Roma

    Possono essere stati solo loro. Gli Alieni sono i colpevoli del furto delle autocertificazioni che riguardano il caso di Premiopoli. Da circa un anno

    ci occupiamo del caso che coinvolge direttamente

    le stanze della Federcalcio, da circa un anno chie-

    diamo risposte a domande che anche i presidenti

    di societ si fanno, basta andare a leggersi il nu-

    mero 43 del nostro settimanale del 25 novembre

    2010, dove Velnai presidente della Radio Birikina,

    una delle societ dilettantistiche loro malgrado

    coinvolte, ci disse in esclusiva: Ci avevano assicu-

    rato che era tutto in ordine e ora ci ritroviamo a

    dover pagare anche un legale per non finire noi

    nei guai. Guai che abbiamo anche per la mancan-

    za di entrate che ci spettano di diritto. Chi li aveva

    rassicurati? Chi era lintermediario e perch i due

    investigatori Grauso e Mattioli vennero allontana-

    ti dal caso? Dopo pochi mesi di indagine si voci-

    fera che avessero portato alla luce un centinaio

    di casi simili a quelli del portiere del Cagliari Mar-

    chetti, ex calciatore appunto della Birikina. Ma

    luomo dalla doppia velocit Stefano Palazzi li ri-

    muove dallincarico e da quel momento il silenzio

    avvolge il caso Premiopoli. Fino al 19 aprile quan-

    do alcuni originali della autocertificazioni dei cal-

    ciatori vengono rubati dalle stanze super protette

    della Procura Federale. Chi ha colpito ha operato

    in maniera decisa, senza esitazioni, sapeva dove

    rubare e cosa prendere e nessuno ha visto nulla

    tra le decine di telecamere della blindatissima PF,

    nessun fotogramma del ladro. Cos come nessuno

    ha mai saputo che fine avessero fatto i notebo-

    ok comprati in Sudafrica, finiti in uno scantinato

    e poi spariti nel nulla. Perci chiaro che tra le

    stanze di Via Po e di via Allegri vivono degli Alie-

    ni capaci di far sparire ogni genere di cose, anche

    carte, ma solo quelle necessarie alle indagini e

    computer che tanto nessuno usava. Incredibile il

    Comunicato della Federcalcio che cerca di scrol-

    larsi di dosso la stampa affermando che vengono

    conservate copie conformi del materiale sottrat-

    to. Sarebbe stato da aggiungere chirurgicamente

    sottratto, ma possibile che alla Federcalcio nessu-

    no sappia che una fotocopia di unautocertifica-

    zione, in caso di procedimento penale o sportivo,

    non avrebbe nessun valore? Sicuramente gli Alie-

    ni ladri lo sapevano, per questo hanno lasciato le

    fotocopie, altrimenti c da scommettere che sa-

    rebbero scomparse anche quelle. Gli Alieni sono

    furbi, cosa credete, ma c chi sussurra che anche

    a loro sia inspiegabilmente scomparsa una navi-

    cella spaziale ed era quella che conteneva le auto-

    certificazioni originali. Con un Comunicato stizzito

    la Lega Spaziale ha per affermato che: Abbiamo

    un replica della nave madre, mica siamo scemi.

    Ma lequipaggio ha affermato che difficile vo-

    lare con una fotocopia. Il Superprocuratore inter-

    spaziale si detto sconcertato: Da piccolo i miei

    aeroplanini volavano eccome. La prendiamo a

    ridere? Certo, non possiamo far altro, visto che

    da mesi e mesi ci chiediamo come sia possibile

    che accadano tutte nel nostro calcio e di tutta ri-

    sposta chi governa il mondo dello sport attacca i

    falsi moralisti, coloro che ora sparano a zero solo

    per rimediare una poltrona. Illusi - fanno sapere

    dallo spazio - quelle poltrone sono autoincollanti

    e chi c seduto sopra mica pu andarsene, pu

    solo essere spostato, altrimenti con la poltrona in-

    collata alla chiappe vedendolo uscire per tornar-

    sene a casa verrebbe accusato di peculato, ecco

    perch si pu solo cambiare ruolo e

    non mettere gente nuova.

    Alienopoli: un nuovo scandalo sconvolge il mondo del calcio, scomparsa una navicella spaziale. Conteneva gli originali delle autocertificazioni utili per Premiopoli

    Massimiliano Giacomini

    NUMERO 24 - 23 giugno 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

    T C A STattica

    LEGENDA

    Curiosit Approfondi-mento

    Statistica

    ADERENTE A:

  • Siamo quasi alla fine di giugno, al momento delle risoluzioni delle compropriet. Quasi tutti evi-teranno di andare alle buste trovandosi daccordo

    prima. Ed incombono ancora molte risposte da parte

    della FIGC, quelle risposte che lIneffabile ha pro-

    messo e che dar entro la fine del mese. Mi riferisco

    al ricorso della Juventus circa lo scudetto assegnato,

    grazie alla gentile concessione del non rimpianto Ros-

    si, allInter morattiana. Ma il Nostro (lAbete,intendo)

    ha gi pronte le sue risposte, dando la colpa, se del

    caso, alla lentezza di Palazzi & C. che non certo un

    campione di decisionismo, sperando in cuor suo che

    accada qualcosa per mandare tutto in prescrizione.

    Insomma la solita tattica del decido di non decide-

    re, ignoro le decisioni degli altri (leggi Tribunale

    di Napoli) do un colpo al cerchio ed uno alla botte.

    Ma il Nostro, sempre attento allevolversi della si-

    tuazione, ha gi detto che le date per i calendari non

    slitteranno, costringendo cos chi deve giudicare di

    farlo con fretta e giustizialismo, magari prendendo

    topiche clamorose. Poi abbiamo avuto, in questi gior-

    ni, il paradosso della radiazione di Moggi, Giraudo e

    Mazzini dopo ben 5 anni dalla sentenza di Calciopoli

    ed a pochi giorni da quella ben pi seria del Tribu-

    nale di Napoli che, almeno stando alle risultanze fi-

    nora conosciute, ribalterebbe del tutto la sentenza di

    Calciopoli e metterebbe in discussione le radiazioni.

    Il battagliero Moggi ha gi preannunciato i ricorsi in

    tutte le Sedi disponibili, fino al Tribunale di Bruxelles.

    Il comico della situazione che la sentenza di radia-

    zione voluta da Abete giunge pochi giorni dopo che

    la FIGC si era costituita parte civile nel processo di

    Napoli per essere risarcita dei danni subiti. Ora cosa

    succeder se a Napoli (ammesso che il processo fi-

    nisca, viste certe situazioni di PM che se ne vanno o

    di presidenti ricusati) Moggi venisse assolto per non

    aver commesso i reati contestategli? Allora sar lui a

    chiedere il risarcimento, anche se lo far da privato

    cittadino, alla FIGC.

    La tattica del decido di non decidere la fa da padrona nelle stanze del potere4 NUMERO 24 - 23 giugno 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

    Mauro Gasperini

  • 5NUMERO 24 - 23 giugno 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

    Nessuna modifica seria dello Statuto ora intervenga il CONI

    Gino Tapinassi

    Gino Tapinassi: Se il Comitato Olimpico Nazionale, non provveder in

    tempi rapidi e certi alla bisogna dovr rispondere di fronte

    alle autorit competenti per culpa in vigilando

    C hi scrive si spesso domandato se a volte non convenga tacere assecon-dando il potente di turno ed uniforman-

    dosi alle sue non decisioni, o dare ret-

    ta alla propria coscienza di uomo, s con

    tanti difetti ma integro moralmente e so-

    prattutto con le mani pulite non avendo

    in tutti gli anni mai ricevuto n chiesto un

    centesimo alla Federcalcio. Certamen-

    te pi conveniente la prima soluzione

    per chi vuole avere incarichi, prebende

    e privilegi, ma poich noi siamo uomini

    liberi, fuori dalle logiche delle poltro-

    ne, ci poniamo una serie di domande.

    Come pu un Presidente Federale tolle-

    rare passivamente ed in silenzio che per

    mesi ed anni i rappresentanti in Consi-

    glio Federale della Lega Professionisti di

    Milano si ritirino sdegnosamente sullA-

    ventino secondo il motto latino: De mi-

    nimis non curat praetor auspicando ad

    ogni pi sospinto di imitare la Premiere

    League inglese? Come possibile che,

    da oltre tre anni, stata varata la nor-

    ma sulla mutualit dei diritti televisivi

    alla quale ho partecipato attivamente

    durante il mio incarico a Palazzo Chigi,

    un Presidente Federale che si rispetti

    non abbia costretto la Lega Nazionale

    Professionisti a dar vita alla fondazione

    prevista dalla Legge e chiedere unim-

    mediata convocazione del Consiglio di

    Amministrazione della stessa fondazione

    per far elargire alla Lega Nazionale Dilet-

    tanti e alla Lega Professionisti di Firenze

    quanto dovuto? Come possono i Presi-

    denti Macalli e Tavecchio e le rispettive

    societ tollerare da anni questo stato di

    cose? Se si fosse agito diversamente si

    sarebbe evitata qualsiasi polemica, ogni

    strascico e querelle e denunce varie che

    danno unimmagine della Federcalcio

    che larmata Brancaleone sembra una

    cosa seria. Perch si vuol vivacchiare alla

    giornata senza mai avere un colpo dali

    che consenta di dire a tutti: guarda che

    c eppur si muove! Questo vale anche

    per la riforma dello Statuto Federale che

    nella seduta di luned non ha modificato

    alcunch, tranne la ratifica di unelezio-

    ne farsa senza alcun controllo e regole

    dei rappresentati in Consiglio Federale

    dei giocatori e degli allenatori. Perso-

    nalmente credo che le richieste del Coni

    su elezioni veramente democratiche ed

    universali delle componenti tecniche, un

    diffuso assetto della Procura Federale e

    dellUfficio indagini, dividendo i due or-

    ganismi per competenza, leliminazione

    del diritto di veto da parte di una delle

    componenti avrebbe dovuto in quella

    sede, prendere corpo e verificarsi. Tut-

    to questo non accaduto e non essendo

    stato modificato alcunch ci attiveremo

    nelle sedi istituzionali attraverso listitu-

    to del sindacato ispettivo per richiedere

    la nomina di un commissario ad acta che

    provveda alle riforme che il mondo del

    calcio si aspetta e che sono assolutamen-

    te indispensabili per dare trasparenza e

    correttezza l dove non c stata e ridare

    credibilit al Palazzo che in questulti-

    mo periodo, dopo le note vicende, ne ha

    proprio necessit. Se il Coni non provve-

    der in tempi rapidi e certi alla bisogna

    dovr rispondere di fronte alle autorit

    competenti per culpa in vi-

    gilando.

    Tapinassi (Foto Arcivio)

  • NUMERO 24 - 23 giugno 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u 7

    Incontro con Milena Colombini, responsabile Marketing del Gruppo Panini, storica azienda modenese di collezionismo. Con lei, tracciamo le fila di un anno vissuto molto intensamente, con il cinquantenario della collezione Calciatori,

    sicuramente la pi famosa e amata, senza trascurare le novit pi o meno pros-

    sime, come ad esempio lalbum sulla Coppa America che sta per partire in Ar-

    gentina. Abbiamo deciso di distribuire anche in Italia questa collezione sulla Copa

    America perch crediamo che anche il pubblico italiano seguir con passione

    questa importante competizione e i grandi campioni che vi parteciperanno.Anche

    con questa scelta confermiamo la nostra grande attenzione per il migliore calcio

    internazionale, dopo i successi conseguiti anche in Italia con le raccolte dedicate a

    Mondiali FIFA, UEFA Champions League ed Euro. Dicevamo del cinquantesimo

    compleanno della collezione Calciatori. Per celebrare questo evento, questa

    data importante, segno dellamore del grande pubblico che accompagna lalbum,

    lazienda ha voluto organizzare una grande mostra a Roma. Quali sono state le

    risultanze? Sono stati tanti i visitatori, appassionati di calcio e di figurine ma, an-

    che semplicemente persone interessate a conoscere da vicino un fenomeno di

    costume che ha riguardato la vita sociale ed economica del nostro paese negli

    ultimi 50 anni. Durante la mostra stato interessante osservare le dinamiche dei

    collezionisti: ognuno, ragazzino o adulto che fosse, aveva la propria collezione,

    quella straordinaria E indimenticabile che ha segnato un anno unico della pro-

    pria squadra e della propria vita. Davanti a quellalbum li abbiamo visti fermarsi

    molto pi a lungo, sorridenti ed emozionati. Il trend di vendite stato sempre

    positivo nelle ultime stagioni. Per quanto riguarda quella appena passata, avete

    raggiunto gli obiettivi che vi eravate preposti? Siamo molto soddisfatti di come

    i nostri collezionisti ci abbiano seguito in questo anniversario cos importante dei

    50 anni. I risultati per noi non sono stati solo legati alle vendite ma, anche alla

    partecipazione e al gradimento che hanno riscontrato i diversi eventi da parte dei

    nostri affezionati collezionisti. Oltre alla mostra a Roma, il Tour Calciatori 2011 in

    primis. Siamo andati a incontrare direttamente i nostri collezionisti a casa loro,

    offrendo la possibilit di scambiare e giocare con le figurine, in totale siamo stati in

    40 citt italiane per ben 62 giorni di tour Panini in tre mesi. Il 12 maggio abbiamo

    festeggiato con un evento Panini il 50 compleanno della nostra azienda. Erano

    presenti le pi importanti autorit del mondo del calcio insieme ai calciatori che

    sono o che sono stati grandissimi protagonisti del calcio Italiano. Attraverso la tele-

    visione, le immagini di questa emozionante serata hanno raggiunto appassionati

    e collezionisti che ci hanno seguito numerosissimi Il fenomeno Panini non ha

    contagiato naturalmente solo il nostro amato Stivale. In quali altri Paesi sparsi nel

    globo c il maggior riscontro di successo? Lalbum del campionato nazionale Pa-

    nini un appuntamento importante per oltre una trentina di paesi in Europa e

    nel mondo. Per citarne uno, la Spagna un Paese deve la passione per le figurine

    straordinariamente forte e sentita. Tra le statistiche che avete a disposizione,

    avrete anche quelle relative alle singole citt italiani in termini di vendita... Per for-

    tuna non ho una puntuale risposta! La passione per il calcio davvero trasversale,

    cos come quella per le figurine Panini che piacciono davvero lungo tutto il nostro

    Paese. Da Palermo a Napoli, da Roma a Firenze, da Milano a Verona: per citare a

    titolo di esempio alcune citt dove siamo stati anche con il tour Calciatori 2011 e

    dove lemozione dei partecipanti era grande ed espressa con tanto entusiasmo.

    Si sta gi lavorando per il prossimo campionato? Siamo in fermento e ancora in

    fase di valutazione per scegliere la proposta del 51 album Calciatori in linea

    con la filosofia Panini: innovazione nella tradizione. Per i prossimi Campionati eu-

    ropei ci sar lAlbum Panini? Sicuro. In occasione dellEuropeo, Panini dedicher

    allevento la propria collezione. Tornando a questa stagione, qual la figurina pi

    richiesta? Anche a giugno si sono attaccate figurine nuove. In questo momento

    le pi fresche di stampa sono quelle relative al Film del Campionato, (sezione

    lo sprint scudetto) distribuite il giorno 11 giugno insieme ai nostri partner edito-

    riali Il Corriere dello Sport/Stadio e Tuttosport. Questa iniziativa partita 3 anni fa

    ci ha permesso di rendere disponibili al collezionista anche le figurine di chiusura

    dei gironi di andata e di ritorno del campionato con le immagini dei momenti pi

    salienti e dei principali protagonisti. Il tutto finalizzato a dare al collezionista un

    album sempre pi ricco e completo. In un momento di grande ascesa del web

    sulle edicole, si sta facendo strada la vendita telematica o resiste ancora il piacere

    di scendere sotto casa a comprare le figurine insieme al nonno? Ledicola il

    nostro un canale di vendita che diventa anche un luogo di incontro con altri col-

    lezionisti che condividono la stessa passione. Internet un ottimo strumento di

    servizio che sempre pi usato per richiedere le figurine mancanti

    ala Panini. Quando te ne mancano poche poche.

    Milena Colombini: Responsabile Marketing Gruppo Panini

    Redazione

    Siamo in fermento per il numero 51 dellalbum Calciatori

  • D Lo scandalo del calcio scommesse ha ricordato lesistenza, ma soprattutto evidenziato limportanza, del rapporto tra

    ordinamento statale ed ordinamento spor-

    tivo. Causa limputazione di alcuni calciatori

    o meglio tesserati, si sentito spesso par-

    lare di responsabilit oggettiva delle socie-

    t. Le figure di responsabilit oggettiva che

    si riscontrano nellmbito dellordinamento

    sportivo rispondono ad unesigenza di tute-

    la dei terzi ed alla ratio di indurre le societ

    sportive a porre in essere tutti gli accorgi-

    menti necessari ad evitare laccadimento di

    certi fatti. difatti una scelta politica per

    porre freno a determinati comportamenti

    che potrebbero causare seri danni allinco-

    lumit delle persone e compromettere la

    regolarit dei campionati. Dal punto di vi-

    sta dellordinamento sportivo la violazione

    di obblighi o divieti previsti dai regolamenti

    federali, per la quale sia prevista ladozio-

    ne di provvedimenti di tipo amministrativo

    sportivo con la conseguente responsabilit

    del trasgressore, comporta linsorgere di

    responsabilit disciplinare. Per le societ

    sportive sia ha quando: 1) il fatto sia com-

    messo da chi rappresenta lente ai sensi

    della normativa federale; 2) quando il fatto

    sia commesso da persone estranee alla so-

    ciet, ma lo stesso risulti vantaggioso per

    la compagine sociale; 3) in conseguenza di

    fatti violenti commessi dai propri sosteni-

    tori in occasione o a causa di una gare. Le

    sanzioni applicabili variano a seconda del-

    la gravit dei fatti commessi e consistono

    in una serie di provvedimenti riguardanti:

    lo svolgimento delle gare (ad esempio: la

    squalifica del campo, o la disputa di uno pi

    grave a porte chiuse); la posizione in clas-

    sifica (ad esempio: penalizzazione di uno

    o pi punti; retrocessione allultimo posto

    in classifica del campionato; lesclusione

    dal campionato; non assegnazione o revo-

    ca dellattesa zona del titolo di campione

    dItalia; provvedimenti natura economica

    - ad esempio: ammenda - ). In questi casi

    si parla di responsabilit oggettiva, istituto

    tipico dellordinamento sportivo. Dallistitu-

    to della responsabilit oggettiva nascono

    ampi dibattiti. Alcuni sono daccordo nel

    condannare le societ in quanto in dovere

    di controllare loperato dei propri tesserati

    e altri che ritiengono invece sufficiente col-

    pire pesantemente il tesserato e non le so-

    ciet di calcio in assenza di dolo o di colpa

    che nulla potevano fare perch certi eventi

    non si verificassero. Come sempre la verit

    sta nel mezzo. Se andiamo per ad analiz-

    zare le singole partite che sono ora ogget-

    to di osservazione da parte della procura,

    ritengo che, ad esempio, mettere a rischio

    la promozione del Siena (ampiamente gua-

    dagnata sul campo), ed applicando quindi

    listituto della responsabilit oggettiva, per

    una partita (Siena-Sassuolo) anzi per una

    telefonata di Caio a Tizio spacciandosi per

    Sempronio, rasenti il ridicolo.

    www.studiolegaledelre.it

    ([email protected])

    Dal campo al Foro

    Guido Del Re

    Responsabilit oggettiva delle societ

    9NUMERO 24 - 23 giugno 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

  • Sara Sbaffi

    Al triplice fischio finale il Verona ritrova la B e la Salernitana sprofonda in una cocente delusione. Finale dei play-off de-

    cisa dai rigori: il ritorno terminato uno a

    zero per i campani (rigore di Carrus), ma la

    vittoria non bastata e grazie agli altri due

    penalty dellandata (trasformati da Nicola

    Ferrari) al Bentegodi la squadra veneta

    a centrare la promozione. LHellas Verona

    ritrova la serie cadetta dopo quattro anni

    di Prima Divisione. La svolta arrivata a

    novembre e si chiama Andrea Mandorlini:

    il mister ha restituito stabilit sia tattica

    che psicofisica alla squadra veronese. Lex

    interista, fresco di triplete in Romania

    (campionato, Coppa di Romania e Su-

    percoppa col Cluj) ha gran parte del

    merito in questa vittoria come confer-

    ma lo stesso amministratore delegato

    Benito Siciliano: Con larrivo di Man-

    dorlini cambiato tutto, lui ha saputo

    dare un indirizzo migliore alla squadra

    e ha portato tranquillit, poi ha inquadrato

    bene i ragazzi nei loro ruoli. Anche Gianni-

    ni aveva fatto un buon lavoro, ma stato

    penalizzato dai numerosi infortuni capita-

    ti a inizio stagione. Lad scaligero sen-

    za voce per i festeggiamenti post vittoria:

    Abbiamo fatto una bella festa, la piazza

    era piena fino alle due del mattino. I nostri

    tifosi ci hanno seguito ovunque, sono con-

    tento per la citt e per il presidente Marti-

    nelli che questanno ha vissuto un periodo

    personale difficile (per problemi di salu-

    te). Dalla quinta posizione in campionato

    alla vittoria nei play-off il passo stato bre-

    ve, una bella rivincita dopo la beffa dello

    scorso anno in finale con il Pescara, quan-

    do in panchina cera Vavassori : Lanno

    scorso abbiamo fallito ricorda Siciliano

    - ma ieri siamo stati divini e abbiamo rag-

    giunto un traguardo importante. Giocare

    in quello stadio tutto esaurito non stato

    facile, sembrava di stare nella fossa dei le-

    oni, ci lanciavano di tutto, palline di accia-

    io e di vetro, lattine e bottigliette dacqua

    piene e con il tappo. Abbiamo lottato tanto

    e coronato il nostro lavoro. La conferma

    del tecnico anche per la prossima stagio-

    ne sembra scontata: Continueremo con

    Mandorlini, questa una certezza. Lalle-

    natore ravennate soddisfatto e la voglia

    di rimanere c: S voglio continua-

    re qui, ma deve esserci un progetto

    importante per il futuro continua

    Mandorlini. Sono arrivato a Verona

    un po per rabbia perch non ho po-

    tuto giocare la Champions League

    con il Cluj, poi con il tempo mi sono

    Gli scaligeri di Mandorlini tornano in B, il tecnico: Dedicato a me stesso

    1010 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 24 - 23 giugno 2011

    Verona a mai pi rivederci

    In tutte le foto la festa dei gialloblu (Foto Archvio)

  • innamorato di questa piazza. La finale

    stata molto tesa e caratterizzata da un

    continuo lancio di petardi e bombe carta

    sul campo di gioco, come ha confermato

    anche Siciliano, tant che stata sospesa

    per qualche minuto per un guardalinee

    tramortito da unesplosione nelle sue vi-

    cinanze. Ma gli incidenti pi gravi si sono

    verificati fuori dallArechi a fine gara con

    una decina di supporter granata fermati

    dalle forze dellordine (il bilancio di otto

    fermi e dodici feriti tra le forze dellordi-

    ne). Il nervosismo si fatto sentire anche

    tra gli addetti ai lavori, Mandorlini infatti

    con le sue dichiarazioni prima della parti-

    ta aveva scatenato lira della societ cam-

    pana: Leggo su alcuni quotidiani articoli

    secondo cui il destino degli avversari sia

    strettamente legato al salto di categoria,

    una nuova tattica o pre-tattica al di fuori

    del terreno di gioco. Si tratta di un club al

    collasso da tempo. Credo che un supporto

    dovrebbe essere dato a societ sane, non

    credo sia questo il caso. Parole che non

    sono piaciute ai tifosi granata e non solo:

    a fine gara Michele Murolo e il tecnico ve-

    ronese sono quasi venuti alle mani e altri

    momenti di tensione si sono verificati ne-

    gli spogliatoi con un fotografo salernitano.

    Lallenatore dei mastini commenta cos:

    stata una partita difficile soprattutto per

    lambiente che abbiamo trovato. Laggres-

    sione stata continua, a inizio, durante e

    fine gara. C un limite a tutto ma questo

    limite stato valicato. Mettendo da parte

    questi episodi, Mandorlini pu incornicia-

    re una stagione perfetta e fa una dedica

    speciale per la vittoria: La dedico a me

    stesso, stata una bella scommessa. Non

    riuscita invece la scalata alla serie cadet-

    ta per mister Breda. In uno stadio Arechi

    che ha regalato un colpo docchio non in-

    differente con circa 30.000 spettatori (di

    cui 2000 erano veneti per merito del sin-

    daco Tosi che intervenuto per sbloccare i

    biglietti), le emozioni pi forti sono arriva-

    te proprio dalle tribune granata. Un pub-

    blico da serie A per una squadra che non si

    sa neanche se riuscir ad iscriversi al pros-

    simo campionato di Lega Pro vista la situa-

    zione societaria che ora pi cupa che mai.

    Roberto Breda, il

    giorno dopo lama-

    ra sconfitta, dice

    addio a Salerno e

    torno al suo primo

    amore: Allener

    a Reggio. Quella

    della Reggina in-

    fatti stata la sua

    prima panchina. Il

    tecnico trevigiano

    commenta cos la

    finale: Essere eli-

    minati cos lascia

    lamaro in bocca,

    rimani con qualco-

    sa di incompiuto.

    Pi che nel ritorno,

    in cui abbiamo dato

    il massimo, dove-

    vamo fare meglio

    nellandata a Ve-

    rona. La partita di

    ritorno stata molto tesa, sono due tifose-

    rie calde e la posta in palio era importan-

    te, certo questo non giustifica quello che

    successo ma certe dichiarazioni fatte nel

    prepartita non hanno aiutato. Sul futuro

    di quella che ormai la sua ex squadra i

    dubbi sono parecchi: una grande inco-

    gnita per la speranza lultima a morire.

    Dicono che ci sono delle trattative in corso

    ma niente di confermato. Lunico risultato

    positivo di questo finale di stagione stato

    portare lentusiasmo e la passione allo sta-

    dio, speriamo che tutto questo

    non vada perso.

    1111w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 24 - 23 giugno 2011

  • Fabiola Rieti

    Habemus allenatore! Dopo i continui nomi, che si rincorrevano nei gironi scor-si su chi avrebbe occupato la panchina dello

    Spezia per la stagione 2011/2012, finalmente

    stato sciolto il dubbio: sar Elio Gustinetti.

    Lex allenatore di Ascoli e Grosseto spiega il

    motivo per cui ha accettato la proposta delle

    aquile: Questa nuova avventura mi ha sti-

    molato da subito, ma soprattutto ritornare

    a fare un campionato diverso dagli ultimi ai

    quali avevo partecipato. Poi mi ha convinto

    il programma basato anche sulla costruzi-

    one delle strutture e infine lentusiasmo del

    presidente Gabriele Volpi e di tutto lambiente

    spezzino. Il mister bianconero agguerrito e

    vuole essere lartefice di un progetto vincente:

    in breve tempo cercheremo di costruire una

    squadra per soddisfare le ambizioni del presi-

    dente che punta al salto di categoria. Non fa

    nomi di possibili acquisti, ma precisa: Ogni

    allenatore ha i suoi giocatori preferiti, non

    sar facile portarli tutti, perch sono calcia-

    tori di un certo livello che hanno gi un va-

    lore, ma sinceramente qualcuno che ho gi

    allenato vorrei averlo. Per quanto riguarda il

    lato strettamente tecnico ventila due opzioni:

    Spesso mi sono orientato verso il 4-2-3-1,

    ma recentemente ho lavorato anche con un

    4-3-3 sceglier il modulo poi in funzione dei

    giocatori e delle loro caratteristiche, una volta

    che avr il gruppo a disposizione. Gustinetti,

    infine, chiarisce le indiscrezioni che avevano

    portato Piero Braglia, il tecnico della neopro-

    mossa Juve Stabia, per alcune ore a sedere

    virtualmente sulla panchina dello Spezia: La

    dirigenza aveva scelto un pool di tre allenatori

    e nel primo contatto mi avevano chiesto di

    pazientare per la decisione finale. Poi luned

    mattina al rientro dalle vacanze in Russia mi

    hanno chiamato per ufficializzare

    il mio arrivo.

    Spezia, Gustinetti nuovo tecnico: Puntiamo a vincere

    (Foto Arcivio)

    13NUMERO 24 - 23 giugno 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

  • Fabiola Rieti

    I favoriti non vincono mai. Queste erano le parole di Roberto Chiappara alla vigilia della finale play-off tra il suo Atletico Roma

    e la Juve Stabia di mister Piero Braglia, e mai

    parole furono pi profetiche. Infatti le Ve-

    spe, trascinate dal calore dei propri tifosi

    (arrivati in 1700) sono riuscite a vincere in

    trasferta per due reti a zero contro la terza

    squadra della capitale, pi volte colpita dalla

    stampa proprio per la mancanza di una tifo-

    seria travolgente. Le marcature sono arrivate

    nei minuti di recupero del primo tempo con

    Morris Molinari, mentre nel secondo tempo

    il capitano Giorgio Corona su contropiede ha

    insaccato alle spalle del portiere avversario,

    vanificando le speranze per i romani di trova-

    re il pareggio. I giorni antecedenti la partita

    erano stati avvelenati dalle polemiche solle-

    vate dalla dirigenza della squadra di Castel-

    lammare che parlava di influenze politiche

    che avrebbero spinto il team biancoblu tra i

    cadetti. Le dichiarazioni sono costate linibi-

    zione per il numero uno Franco Manniello

    fino al 31 agosto 2011 e i suoi sospetti sono

    stati poi smentiti dal campo che ha visto i

    gialloblu lottare nellarena dello stadio Flami-

    nio di Roma dando prova di grande compat-

    tezza. A tracciare il percorso stagionale della

    Juve Stabia il responsabile dellarea tecnica

    Salvatore Di Somma, ex calciatore e allenato-

    re dallesperienza ventennale: una gioia

    immensa, soprattutto per uno stabiese come

    me. La promozione non era nei programmi,

    solo nei sogni. Siamo partiti per un campio-

    nato tranquillo poi ci siamo resi conti di avere

    un gruppo forte, un allenatore importante e

    di poter puntare in alto. Il bilancio annua-

    le estremamente positivo per il gruppo di

    Castellammare: Abbiamo vinto la Coppa

    Italia contro il Carpi e conquistato la B dopo

    Dopo la conquista della Coppa Italia le Vespe volano tra i cadetti Braglia: Resto qui. La B me la sono meritata mica come quegli allenatori

    che pagano per sedersi in panchina

    1414 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 24 - 23 giugno 2011

    Juve Stabia doppietta storica

    La disperazione di Padella dellAtle.Roma

    (Foto Ninni Cannella)

  • 60 anni. Sono due traguardi notevoli per una

    citt che sta attraversando momenti difficili.

    Il riferimento va inevitabilmente agli operai

    dello stabilimento navale Fincantieri, ai quali i

    giocatori hanno dedicato la vittoria. Lobietti-

    vo per la prossima stagione nella serie cadet-

    ta chiaro: In B da neopromossa vogliamo

    fare bella figura anche nelle piazze importan-

    ti. Abbiamo una base forte, dobbiamo solo

    completarla con qualche innesto di valore.

    La conferma sul futuro del mister arriva da Di

    Somma: Sicuramente Braglia rimarr, con

    noi stato bene e non vogliamo farci scap-

    pare un allenatore cos carismatico. Il mister

    ribadisce quanto affermato dalla dirigenza

    stabiese: Rientrer in questi giorni a Castel-

    lammare, sono tutte chiacchiere quelle che

    mi vedono vicino allo Spezia. La societ ligure

    presenter un altro allenatore non me. Bra-

    glia un allenatore concreto, di poche parole

    e in modo ermetico commenta cos il trionfo

    nei play-off: Abbiamo giocato meglio dellAt-

    letico Roma sia allandata sia al ritorno. una

    grande soddisfazione e mi fa piacere che i

    tifosi mi sostengano, ma esistono cose pi

    importanti del calcio. Il mister diventa come

    un toro quando vede il drappo rosso, citan-

    do il doppio successo

    promozione e Coppa

    Italia: Quando par-

    to dico sempre alle

    societ di mettermi il

    premio promozione.

    Se guardano la mia

    carriera negli ultimi

    anni ho sempre riscos-

    so ottimi risultati. Mi

    domando perch per allenare in serie B, io

    devo ottenere la promozione e altri che non

    allenano da anni vanno a sedersi sulle pan-

    chine del campionato cadetto. La verit che

    ultimamente pagano per allenare o portano

    gli sponsor, io invece mi faccio pagare. Delu-

    sione per lAtletico Roma che dovr aspettare

    il prossimo anno per salire sul treno direzio-

    ne serie B e il tecnico dei romani Roberto

    Chiappara sintetizza cos gli umori post gara:

    Lamarezza tanta e il giorno dopo, forse,

    anche pi forte. Questo gruppo non merita-

    va un epilogo cos, nel primo tempo non ab-

    biamo giocato e abbiamo permesso ad una

    squadra mediocre di mettere la testa fuori e

    farci gol. Per continua il mister - non voglio

    parlare della partita,

    ma dello stato da-

    nimo. I ragazzi sono

    da ammirare perch

    hanno raggiunto un

    risultato importante,

    come neopromossa

    abbiamo condotto un

    campionato di Prima

    Divisione nelle posi-

    zione alte della classi-

    fica arrivando ai play-off. Oggi si vede tutto in

    negativo, ma dobbiamo elogiare un gruppo

    che ha cercato fino alla fine di rincorrere un

    sogno. Eppure lallenatore biancoblu sapeva

    che Braglia era un osso duro: La Juve Stabia

    fa dellaggressivit e della grinta le sue armi

    migliori, il problema per siamo stati noi che

    abbiamo mentalmente sofferto la finale.

    Le polemiche sulla direzione di gara dellan-

    data hanno reso piccante lavvicinamento al

    match decisivo: Non mi piace parlare degli

    arbitri e non cerco in loro la giustificazione

    per la sconfitta. Larbitraggio non ha inciso,

    ma certo, dopo tutto il polverone alzato dal

    presidente della Juve Stabia, si percepiva che

    il direttore di gara era un po condiziona-

    to. LAtletico Roma deve ripartire, ma quali

    saranno le colonne portanti del suo futuro

    ancora presto per dirlo, come conferma il

    tecnico romano: Non posso rispondere, per-

    ch una domanda che spetta alla societ.

    Intanto dalla dirigenza capitolina fanno sape-

    re che il mister rimarr al timone del gruppo,

    indipendentemente dalla mancata promo-

    zione e allontanano le voci di un

    ritorno Zeman.

    1515w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 24 - 23 giugno 2011

    Nelle foto i festeggiamenti dei tifos, Braglia e Corona e il primo piano di Mezavilla

    (Foto Ninni Cannella)

  • 1717w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 24 - 23 giugno 2011

    Giuliano Corridori

    Saranno Rimini e Turris a disputare la finale play-off della Serie D, in programma domeni-ca 26 giugno su campo neutro, ancora da definire

    al momento della chiusura del settimanel. I ro-

    magnoli, forti del 4-1 dellandata hanno passato

    agevolmente il turno con il Voghera, imponendosi

    anche nel ritorno con il punteggio di 1-0: Nel cal-

    cio non c mai nulla di semplice esordisce il tec-

    nico riminese Luca DAngelo - il Voghera era una

    squadra temibile che nel turno precedente aveva

    eliminato il Sansepolcro, una delle favorite del tor-

    neo; tuttavia, abbiamo giocato come sappiamo e

    penso che nellarco dei 180 minuti abbiamo mer-

    itato di passare il turno. La Turris, invece, ha fati-

    cato di pi per raggiungere questa finale. Dopo il

    2-2 dellandata, gli uomini di Mandragora hanno

    impattato anche nel ritorno per 0-0, ma hanno

    passato il turno, in virt delle reti messe a segno

    fuori casa contro il SandonJesolo: Passare il

    turno non stato facile ci racconta il tecnico dei

    campani perch il SandonJesolo un ottima

    squadra a cui faccio i miei pi sentiti complimenti.

    Comunque penso che nellarco dei 180 minuti ab-

    biamo meritato la qualificazione: allandata ab-

    biamo pareggiato, ma ci stato negato un rigore

    netto e anche nel ritorno abbiamo avuto molte

    possibilit per segnare, senza per riuscire a con-

    cretizzarle. Il Rimini si presenta favorito alla sfida

    che ricordiamo assegna alla vincente il diritto di

    essere la prima ripescata in Seconda Divisione in

    caso di incompletezza degli organici (cosa pur-

    troppo abbastanza frequente). Nonostante ci, il

    tecnico DAngelo vola basso: Non ci sentiamo i fa-

    voriti, abbiamo grande rispetto per la Turris. Tutte

    le partite partono dallo 0-0, entrambe le squadre

    hanno il 50% di possibilit di vincere. Sar una par-

    tita secca e questo render pi avvincente la sfida,

    ma non influir sul nostro modo di giocare. Non

    la pensa esattamente cos Mandragora che mette

    le mani avanti: Loro sono i favoriti, sono una

    corazzata. Noi comunque dobbiamo stare attenti

    a non abbassare la guardia e a colpirli in caso com-

    mettessero degli errori. Non mi piace fare delle per-

    centuali, ma ce la giocheremo. una partita secca,

    pu succedere di tutto. La Turris questanno ha

    gi sfiorato lapprodo in Seconda Divisione, per-

    dendo la finale di Coppa con il Perugia che aveva

    gi vinto il campionato: Spero che quella gara ci

    sia servita da lezione. Non dovremmo commettere

    gli stessi errori, chiosa il tecnico dei rossoverdi. Il

    Rimini potr preparare la sfida con la quasi totalit

    della rosa a disposizione: Non abbiamo squali-

    ficati ci dice DAngelo - solo qualche acciaccato

    che per spero di poter recuperare per la finale.

    La Turris, invece, dovr fare certamente a meno

    del terzino Andrea Moscarino che gi diffidato

    prima del match con il SandonJesolo, ha rime-

    diato a gara in corso lammonizione che lo ha reso

    automaticamente indisponibile per la finale con

    il Rimini. Anche il tecnico Mandragora rischia la

    squalifica, dato che stato allontanato dal campo

    dal direttore di gara nella sfida di domenica scorsa

    contro il Voghera: C stata unincomprensione

    con larbitro. Io mi stavo rivolgendo ad un mio gi-

    ocatore, non mi riferivo a lui. Spero che nel referto

    sia clemente. Vorrei tanto vivere questo incontro

    decisivo al fianco dei miei giocatori. Ricordiamo

    che il Rimini cercher di tornare tra i professionisti

    ad un solo anno dal fallimento, dopo un recente

    passato anche in serie B, mentre la Turris cercher

    di tornare in Seconda Divisione, dieci

    anni dopo la sua ultima apparizione.

    Finale Play-off Serie D: Rimini e Turris un match che vale la Lega Pro

    I tifosi della Turris durante la finale di Coppa Italia

    (Foto MG)

  • Assemblea per lo Statuto:Una carezza in un pugno

    Flavio Grisoli

    Come avevamo anticipato nessuna riforma sullo Statuto, si aperto solo al

    Dipartimento Interregionale, no a quello Femminile. Abete sulla clausola

    di largo consenso: Mi auguro che ognuna delle componenti comprenda che

    avere il jolly nel taschino va contro la democrazia, ma Nicchi....nicchia

    Una carezza in un pugno. Si potrebbe definire cos lAssemblea per la riforma dello Statuto federale tenutasi luned mattina, 20 giugno in un famoso hotel

    di Fiumicino, alle porte di Roma. Il calcio italiano si riu-

    nisce per decidere Le regole dello stare insieme,

    come le ha chiamate ripetutamente (forse anche

    abusandone) il presidente federale Giancarlo Abete

    nel suo intervento di apertura. Intervento che si pro-

    tratto per quasi unora. E s che il presidente dellAs-

    semblea, il dott. Pasquale De Lise (presidente della

    Commissione di garanzia), aveva chiesto sobriet e

    brevit negli interventi. Ma questa volta non ce la sen-

    tiamo, almeno per quanto riguarda la prolissit, di ti-

    rare la croce addosso ad Abete, che pure si visto tira-

    re uno schiaffone dalla sua Assemblea. Salito sul palco

    per il suo intervento, Abete ha scelto di dividere gli

    argomenti allordine della discussione che c stata in

    questi mesi (le cui risultanze non sono state necessa-

    riamente portate ai voti, come vedremo) in tre punti

    focali: le modifiche richieste dal CONI (indispensabili,

    pena la nomina di un Commissario); le scelte condivi-

    se da tutte le componenti su una pluralit di modifi-

    che (che illustreremo completamente pi avanti); e le

    tre aree sulle quali non si trovato consenso (nomina

    vicepresidenti federali; modifica del Comitato di presi-

    denza; passaggio della Divisione Calcio Femminile a

    Dipartimento, con la creazione di una commissione

    FIGC per lo sviluppo del movimento). Dobbiamo

    avere senso di responsabilit - ha dichiarato Abete - e

    concentrarci su queste modifiche, che sono importan-

    ti ma non esaustive. Questa sede anche utile per fare

    una riflessione in prospettiva sulle regole dello stare

    insieme. Questa una battaglia che vorr portare

    avanti per quanto mi sar possibile. Si riferisce, il nu-

    mero uno di via Allegri, al fatto che in votazione non

    stata portata la modifica alla clausola di largo consen-

    so (id est: diritto di veto), e la modifica delle percen-

    tuali in seno al Consiglio federale, con la LND che era

    disposta a decurtarsi di un 4% in favore dei professio-

    nisti per arrivare ad un abbassamento del quorum

    necessario per le modifiche statutarie. Tentativi, quel-

    li del presidente Tavecchio (presidente della apposita

    commissione per la riforma dello statuto), andati a

    vuoto e cos, nonostante ci sia stato lultimo disperato

    tentativo da parte di Abete di tirare le fila a ridosso del

    consesso federale, non ci sar (per il momento, anche

    per la ferma opposizione della Lega Pro) una modifica

    alle maggioranze bulgare previste dalla Costituzio-

    ne FIGC. lesatto contrario della democrazia - ha

    continuato Abete, senza usare mezzi termini: questa

    volta di certo non gli si pu negare di non essere stato

    chiaro - e lufficializzazione di un sistema consociativo.

    Lultima proposta era la seguente - prosegue Abete -

    maggioranza al 66%, senza clausola di largo consen-

    so - ovvero la possibilit che anche 1/3 di una sola

    componente, se contrario, facesse saltare il banco -

    con le seguenti percentuali in CF: 38% ai professionisti,

    30% ai dilettanti, 20% ai calciatori, 10% agli allenatori,

    2% agli arbitri. stata rifiutata da pi parti. Questo

    un modo di intendere lo stare insieme che non condi-

    vido. Auspico che nel pi breve tempo possibile si pos-

    sa tornare sullargomento e trovare unintesa. Inoltre,

    mi auguro - continua il presidente federale, che con-

    clude la parte introduttiva, prima di illustrare nel det-

    taglio le modifiche - che ognuna delle componenti

    comprenda che avere il jolly nel taschino da giocarsi - il

    diritto di veto - sia qualcosa che va contro lo spirito

    dello sport che rappresentiamo al pi alto livello. Pa-

    role dure, quelle di Abete, senza dubbio. Ma rifletten-

    do bene, manca qualcosa. In queste settimane si era

    parlato di riportare in capo al presidente federale la

    decisione di nominare - su proposta del presidente

    dellAIA - i designatori arbitrali. Al momento Nicchi

    che se ne occupa e, naturalmente, non ha nessuna

    intenzione di privarsi di questo privilegio. In un mo-

    mento che vede la figura del presidente federale

    svuotata di molti poteri - e lo schiaffo di cui sopra pro-

    segue su questo andamento - Abete avrebbe potuto

    2020 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 24 - 23 giugno 2011

    Abete (Foto Archvio)

  • 21togliersi questo sassolino dalla scarpa per dare una

    sferzata a Nicchi. Che, figuriamoci, ha glissato sullar-

    gomento, glorificando invece il lavoro delle giacchette

    nere di questanno nel suo discorso, non toccando

    nessun punto allordine del giorno dellAssemblea.

    Abete poi passato ad illustrare allAssemblea tutti gli

    emendamenti da votare. Quelli pi importanti riguar-

    dano lapprovazione da parte del Consiglio federale

    dei regolamenti delle varie componenti al posto del

    visto di conformit; le modifiche richieste dal CONI sul

    diritto di voto in Assemblea; ladeguamento delle per-

    centuali relative allelezione del presidente federale se

    si presenta per un mandato successivo al secondo:

    deve avere ricevuto la maggioranza assoluta dei voti

    in prima votazione per accedere al ballottaggio; le-

    sclusione dellautomaticit a sedere in Consiglio fede-

    rale per i presidenti delle componenti tecniche; la tito-

    larit dei Comitati provinciali di Trento e Bolzano

    (come ci aveva anticipato il presidente del Comitato

    regionale Trentino Alto Adige Osvaldo Carbonari).

    Questi sono gli emendamenti sui quali cera gi un

    orientamento condiviso, poi Abete passato alla disa-

    mina di quelli sui quali non cera un vero e proprio ac-

    cordo, quindi rimessi alla discrezionalit dei delegati

    (premettiamo che prima dellAssemblea vera e pro-

    pria, le varie componenti si sono riunite per conto

    proprio per decidere, naturalmente, la linea comune

    da adottare in votazione): modifica delle facolt con-

    cesse alla Commissione di garanzia, fra le quali la valu-

    tazione delle candidature a membro degli organi di

    giustizia sportiva; la modifica della nomina dei mem-

    bri della Co.vi.So.C. (due membri non pi designabili

    dal presidente della Commissione vigilanza e control-

    lo societ professionistiche del CONI); il passaggio del

    Comitato Interregionale a Dipartimento della LND

    dopo il Commissariamento durato tre anni; la creazio-

    ne del Dipartimento Beach Soccer (un puro atto for-

    male, se vogliamo); portare a 15 giorni precedenti alla

    elezione le candidature a presidente federale, al posto

    degli attuali 8: Dare modo a tutti di far conoscere chi

    si vuole candidare a presidente con un margine di

    tempo adeguato, mi sembra doveroso, il commento

    di Abete; la possibilit a chiunque, accreditato presso

    anche una sola delle componenti, di presentarsi alle

    elezioni a presidente; la creazione del registro delle

    sanzioni disciplinari, modifica questa richiesta espres-

    samente dal CONI. Adesso, per, arrivano le note do-

    lenti. Abete le ha definite: I punti dove non c orga-

    nico consenso, e cerchiamo di capire perch. Primo:

    la nomina dei vicepresidenti (Articolo 24, comma 7).

    Al momento il presidente federale ha lonere di nomi-

    nare il suo vicario, mentre gli altri due sono eletti fra

    quelli appartenenti alle componenti che non hanno

    accreditato la candidatura del presidente federale

    eletto. La proposta di modifica cancella tutto ci, ri-

    portando in capo al presidente la facolt di proporre al

    Consiglio le nomination. Questa proposta lha portata

    direttamente il presidente federale, su imbeccata di

    Beretta, numero uno della A: una proposta che

    faccio mia, perch sarebbe la libera espressione del

    Consiglio federale. Ma Macalli non era daccordo,

    come poi ci ha spiegato dopo la votazione: Non po-

    tevamo essere favorevoli, perch si sarebbe rischiato

    di avere una monopolizzazione delle cariche da parte

    di una sola componente, e questo non potevamo per-

    metterlo. Quindi il presidente della Lega di Firenze ha

    tirato il ceffone ad Abete, nonostante sia uno dei suoi

    pi strenui sostenitori: Io - ha dichiarato Macalli nel

    suo discorso - ero lunico, ai tempi, a dire che questo

    Statuto era sbagliato. stato fatto da un funzionario

    del CONI, e i principi informatori erano sempre gli stes-

    si. Io lho votato questo Statuto perch volevo un pre-

    sidente, e ancora di pi perch era nella persona di

    Abete. Lo Statuto non il problema del nostro calcio.

    Sul diritto di veto, Macalli ancora pi duro: Voglio-

    no far vedere che sono rinsaviti tutti ora, quando il di-

    ritto di veto lo hanno esercitato per anni respingendo

    il nostro candidato alla presidenza federale. Un ragio-

    niere di campagna come me, i conti li sa fare e pure be

    ne. (Continua a pagina 22)

    2121w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 24 - 23 giugno 2011Il Giorno dopo lAssemblea della FIGC a Fiumicino si svolta

    quella della LND, ecco alcuni degli interventi pi importanti.

    Carlo Tavecchio, presidente LND, sale sul palco e annuncia

    che sull1% della Legge Melandri ora anche la Lega di Piazzale

    Flaminio inizier a farsi sentire, visto che siamo lunica compo-

    nente in attivo mentre gli altri sono tutti con lacqua alla gola.

    Il numero uno dei dilettanti continua affermando che: per la

    riforma dello Statuto abbiamo fatto 11 riunioni e 4 cene, ma

    poi solo ieri mattina mi hanno detto che avrebbero deciso

    solo una volta iniziata lAssemblea della FIGC, poi qualcuno

    mi dovrebbe spiegare perch non erano presenti i vertici del

    Settore Tecnico e del Settore Giovanile e Scolastico visto che la

    riforma dello Statuto fino a prova contraria investe anche loro.

    Per il Calcio femminile ci stanno facendo grandi problemi e

    solo 15 minuti prima dellinizio dellAssemblea mi hanno detto

    che volevano istituire una Commissione che coinvolga tutte le

    componenti. Solo De Laurentiis era daccordo con me riguardo

    il progetto di creare squadre femminili per ogni squadra di

    Serie A. La Federazione senza il pieno controllo gestionale e

    strategico non serve a nulla. Com possibile che lAIA possa

    decidere in autonomia i disegnatori e il presidente Federale,

    come accaduto anni fa con Carraro che bocci un nominativo,

    che poi risult implicato in Calciopoli, non pu decidere se

    bocciare o no quella candidatura? Anche se poi un terzo del bi-

    lancio federale va allAssociazione Arbitri, nel prossimo bilancio

    50 milioni di Euro saranno dati allAIA, ma il presidente Federale

    non pu decidere nulla. Per le iscrizioni nei campionati profes-

    sionistici ci saranno gravi problemi, vedremo quante societ si

    iscriveranno. Marras, presidente della Torres Calcio femminile

    tuona contro AIA e AIAC che hanno bocciato la trasformazione

    da Divisione a Dipartimento del calcio in rosa: Gi le mani

    dal calcio femminile. Chiediamo il rispetto della delibera delle

    societ anche attraverso azioni legali. Devis Crema, presidente

    del Sansepolcro, prima ringrazia Carlo Tavecchio perch:

    durante il periodo di Commissarimento del Comitato Interre-

    gionale non ha fatto sentire il peso del commissariamento alle

    societ, e poi attacca il presidente del Cr Umbro Luigi Repace,

    affermando che n lui, n tantomeno qualcuno del Comitato

    avevano avvertito le societ riguardo linchiesta della guardia

    di finanza che ha posto sotto sequestro una parte della nuova

    sede del Comitato stesso e che anche la Federcalcio si vista

    bene dallinformare le societ o dire qualcosa sullaccaduto.

  • Sullargomento, il presidente Tavecchio aveva alzato ban-diera bianca gi da qualche settimana, e dopo la votazio-ne si limita ad unalzata di spalle e un sorriso. Il secondo punto

    caldo era il riassetto del Comitato di presidenza (art. 25),

    con la proposta di modifica di dare la possibilit alla Lega di B

    di partecipare alle riunioni, ma senza diritto di voto: Fermo

    restando la pari dignit di tutte le Leghe, soltanto in caso di

    riassetto generale - leggasi modifiche alle percentuali - si po-

    teva dare diritto di voto alla B - come aveva chiesto Abodi - ma

    in questa situazione generale, ci sarebbe una sproporzione a

    favore dellarea professionistica, commenta Abete, che con-

    tinua: Ci faremo carico di questo problema in prospettiva.

    Terzo punto: il passaggio della DIvisione Calcio Femminile a

    Dipartimento della Lega Nazionale Dilettanti. Abete ha pro-

    posto la creazione - e quindi il finanziamento - di una commis-

    sione per lo sviluppo del movimento: Non si riesce a smuo-

    vere limpasse che avvolge il movimento femminile. Non

    un problema di governance - riferendosi a Padovan - ma

    una proposta per responsabilizzare tutti. Tavecchio, nel suo

    discorso alla platea, ha messo in evidenza la portata epocale

    di una tale decisione: Questa la prima volta che accetto

    che la Federcalcio si occupi direttamente delle strategie di

    sviluppo di una componente diretta di una Lega. Noi ci fare-

    mo carico della capacit organizzativa. Se funziona cos per il

    Sgs, deve esserlo anche qui. Purtroppo, su questi tre punti

    con delle problematiche (per riprendere le parole di Abete),

    lAssemblea ha detto no. Adesso vedremo cosa succeder

    - ha dichiarato Carlo Tavecchio alluscita dallAssemblea - per

    quanto riguarda il Femminile, perch si trattava di ratificare

    una decisione presa in piena autonomia e libert da parte

    delle societ. Lopposizione stata da parte delle compo-

    nenti tecniche, lAIC (un Damiano Tommasi visibilmente emo-

    zionato e balbettante ha cercato di portare alla luce, senza

    riuscirci peraltro, le ragioni del suo sindacato in merito al niet

    sul Dipartimento calcio femminile) e lAIAC. alle porte un

    commissariamento? una delle ipotesi, adesso vedremo

    cosa fare, risponde laconico il numero uno di Piazzale Flami-

    nio. Di seguito riportiamo tutti gli articoli che sono stati ogget-

    to dellAssemblea di oggi con il risultato e, dove verificato, chi

    ha votato contro in caso di bocciatura. Articoli approvati: art.

    2 comma 6; articolo 9 comma 2; art. 10 comma 1 (comitati

    Trento e Bolzano); art. 10 comma 2 (dipartimenti interregio-

    nale e beach soccer); art. 11 comma 3; art. 14 comma 3; art.

    15 comma 4- 6; art. 18 comma 7 (pubblicazione bilancio con-

    suntivo FIGC); art. 20 comma 1; art. 21 comma 3; art. 22 com-

    ma 3; art. 24 comma 5 (candidature a presidente federale 15

    giorni prima delle elezioni); art. 24 comma 6 (maggioranze

    per lelezione del presidente uscente al terzo mandato); art.

    24 comma 9-11; art. 25 comma 2; art. 26 comma 1-4-6; art.

    27 comma 3 d), g), h), j); art. 29 comma 4 (incompatibilit

    fra cariche); art. 30 comma 1-2-3; art. 32 comma 3-8; art. 33

    comma 3 (registro sanzioni CONI); art. 33 comma 8; art. 34

    (modalit nomina organi giustizia sportiva); art. 35 comma

    5-6 (requisiti per candidatura alla giustizia sportiva; art. 36

    (Co.vi.So.C.); Norme transitorie (attualizzazione e modifica in

    seguito alle nuove norme); Testo finale. Articoli non appro-

    vati: art. 10 comma 3 (dipartimento calcio femminile - AIC e

    AIAC); art. 24 comma 7 (elezione vicepresidenti FIGC - Lega

    Pro); art. 25 comma 1 (modifica Comitato di

    presidenza - Serie B, Lega Pro, AIAC).

    22 NUMERO 24 - 23 giugno 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

  • Sono stati effettuati luned a Nyon, in Svizze-ra, i sorteggi relativi ai turni preliminari di qualificazione alla Champions League e alla Eu-

    ropa League 2011/2012. Tre le formazioni sam-

    marinesi impegnate: il Tre Fiori, fresco campione

    del campionato incontrer i vincitori del campio-

    nato maltese del La Valletta nel primo turno del

    massimo campionato europeo per club; il Tre

    Penne, finalista del campionato, nel primo turno

    dellEuropa League se la dovr vedere con il Rad,

    formazione serba che ha concluso il suo campio-

    nato al quarto posto; la Juvenes/Dogana invece,

    attende la vincitrice dello scontro fra il Rabot-

    nicki (Macedonia) e il Trans Narva (Estonia). Le

    gare dei primi turni preliminari si svolgeranno il

    28 giugno prossimo, e il ritorno una settimana

    dopo, il 6 luglio per la Champions League; due

    giorni dopo per quanto riguarda la vecchia Cop-

    pa Uefa. I gialloblu, orfani del loro tecnico Floria-

    no Sperindio, giocheranno la prima gara in casa

    cos come la Juvenes/Dogana, mentre il Tre Pen-

    ne avr il vantaggio di giocare la gara di ritorno

    tra le mura amiche. Andiamo quindi ad analiz-

    zare le due formazioni che, ad oggi, sono sicure

    avversarie delle compagini sammarinesi. Il La

    Valletta, come detto, nella stagione appena con-

    clusa ha terminato al primo posto, conquistando

    cos il ventesimo titolo nazionale. Ha una lunga

    tradizione nella partecipazione alla Champions

    League, trattandosi della sua 14^ partecipazio-

    ne. Sempre eliminato al primo turno preliminare

    anche con rovesci pesanti, il momento pi alto

    lo ha toccato undici anni fa, quando nel 2000 ri-

    usc nellimpresa di passare il turno sconfiggen-

    do per 3-2 nella gara di ritorno i gallesi del Barry

    Town dopo lo 0-0 dellandata. Nel turno succes-

    sivo, per, il Rapid Vienna con un 3-0 e un 2-0

    affievol le velleit dei maltesi senza troppi pa-

    temi danimo. Lultima partecipazione dei bian-

    corossi, guidati in panchina da Jesmond Zerafa,

    classe 1965, e che gioca le gare in casa al Ta Qali

    Stadium de La Valletta, a quella che era la Coppa

    Campioni datata 2008: sconfitta al primo turno

    preliminare dagli slovacchi dellArtmedia Petrzal-

    ka con un 2-0 e un 1-0. La rosa del La Valletta

    fortemente autoctona: sono presenti solamente

    tre stranieri: due brasiliani (il difensore Ramon

    Dos Santos e il centrocampista Denni Dos San-

    tos) e un inglese, il centrocampista Jamie Pace.

    Il Rad, invece, ha una storia europea molto pi

    contenuta, in quanto alla sua seconda parte-

    cipazione alla Europa League. La prima volta in

    ambito europeo datata 1989, quando affront

    lOlympiakos nel primo turno preliminare, dopo

    aver concluso al quarto posto il campionato, ve-

    nendo eliminato. Ora i serbi, allenati dal giova-

    ne Zoran Campara (classe 1972 ed ex giocatore

    del Rad) si riaffacciano in campo internazionale

    dopo un quarto posto, alle spalle del Partizan

    campione, della Stella Rossa e del Vojvodina:

    che sia di buon auspicio per il Tre

    Penne?

    Il Rad (Foto Archivio)

    Tre Fiori-La Valletta e Tre Penne-Rad: ecco gli accoppiamenti europeiFlavio Grisoli Campionato Sammarinese

    23NUMERO 24 - 23 giugno 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

    La Valletta (Foto Archivio)